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1 QUALI SONO STATE LE FASI - francopaniniragazzi.it · D Numa Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Marco Pisellonio. 5 6 A ESATTO! Romolo, Numa

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1 QUALI SONO STATE LE FASIDELLA STORIA ROMANA?

QUANTI SONO STATI, SECONDO LA TRADIZIONE, I RE DI ROMA?

A Sette B QuarantadueC NessunoD Uno

A Repubblica, Monarchia, ImperoB Monarchia, Repubblica, MonarchiaC Monarchia, Repubblica, Impero D Basso Impero, Impero, Tardo Impero

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C MONARCHIA, REPUBBLICA, IMPERO

Secondo gli storici, Roma è stata governata da una serie di re per circa 200 anni. Nel 509 a.C. inizia la fase repubblicana, in cui a governare è un Senato eletto da un ristretto numero di cittadini, che dura fi no al 27 a.C., quando Ottaviano Augusto prende il potere come princeps (letteralmente “primo tra i cittadini”) ma, di fatto, come primo imperatore.

A SETTE

Si tratta di Romolo, Numa Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo.

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3 SECONDO LA LEGGENDA, CHI ERA IL PADRE DEI FONDATORI DI ROMA?

QUAL È L’ANIMALE SIMBOLO DI ROMA?

A Il cavalloB Il falcoC L'orbettinoD La lupa

A Un generale sabino B Un dio C Un lupo mannaro D Un mercante fenicio

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B UN DIO

Nelle origini mitiche della città di Roma, il dio Marte si innamorò di una sacerdotessa della dea Vesta, Rea Silvia, ed ebbe da lei due fi gli. Dopo la nascita di Romolo e Remo, però, la ragazza fu uccisa per essere venuta meno ai suoi doveri verso la dea e i fi gli furono abbandonati.

D LA LUPA

Secondo la leggenda, Romolo e Remo, abbandonati al loro destino, furono allattati da una lupa, prima di essere salvati da un pastore, Faustolo, che insieme alla moglie Acca Larenzia li crebbe come fi gli suoi.

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5 QUALE DI QUESTE LISTE DI RE DI ROMA È CORRETTA?

QUALI ANIMALI SALVARONO ROMA DA UN’INVASIONE, NEL 390 A.C.?

A Gli storniB Le oche C Le lontreD I gatti

A Romolo, Numa Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo.

B Remo, Numa Pompilio, Caio Poluseno, Anco Marzio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo.

C Romolo, Numa Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marzio, Ponzio Pilato, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo.

D Numa Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Marco Pisellonio.

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A ESATTO! Romolo, Numa Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo.

B LE OCHE

Secondo la leggenda, furono le oche ad avvisare i Romani, assediati sul colle del Campidoglio dai Barbari invasori, che i nemici stavano per entrare in città nella notte, starnazzando furiosamente.

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7QUALE, TRA I POPOLI CHE SI OPPOSERO A ROMA, ABITAVA NELL’ATTUALE FRANCIA?

COSA DISSE CESARE SUL FIUME RUBICONE, CONDUCENDO L’ESERCITO VERSO ROMA?

A “Tranquilli, si tocca”B “Il dado è stato lanciato”

C “I patti vanno rispettati”D “Cartagine deve essere distrutta!”

A I GalliB I PartiC I CaldeiD I Sioux

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A I GALLI

I Romani chiamavano Galli i Celti che vivevano in un'ampia area dell'Europa occidentale, che comprendeva appunto la Francia. Parti e Caldei erano popolazioni medio-orientali, mentre i Sioux vivevano nell'America del Nord (e i Romani non sapevano che esistessero).

B “IL DADO È STATO LANCIATO”

Il Rubicone era il confi ne oltre il quale nessun generale poteva condurre un esercito. Nel 49 a.C. Cesare, rifi utando l'ordine del Senato di sciogliere l'esercito, marciò verso Roma sapendo di dare inizio a una guerra civile.

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9DA DOVE PROVENIVANO GLI OBELISCHI CHE SVETTANO ANCORA OGGI IN MOLTE PIAZZE DI ROMA?

IL COLOSSEO ESIBIVA A VOLTE UNA COPERTURA PER RIPARAREIL PUBBLICO, CHI LʼAZIONAVA?

A GladiatoriB MarinaiC Gli stessi spettatoriD Venti cittadini estratti a sorte

A Dalla GalliaB Dalla GreciaC Dall'EgittoD Dai territori dei Sabini

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C DALL’EGITTO

 Gli obelischi erano monumenti eretti dagli Egizi che raffi guravano i raggi del sole. Dopo la conquista dell'Egitto, i Romani trasportarono in Italia molti di questi giganteschi blocchi di pietra, per decorare la propria città.

B MARINAI

La copertura del Colosseo, che proteggeva gli spettatori dal sole eccessivo o dalla pioggia, era affi data a un complesso sistema di funi e teli, detto velarium (in pratica un mega-tendone disteso su circa 4.000 metri quadrati a coprire le gradinate) che veniva manovrato dai marinai della flotta imperiale, ospitati per i giorni degli spettacoli in una caserma nei pressi dell'anfi teatro.

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11 QUANDO NACQUE L’IMPERO ROMANO?

QUANTI IMPERATORI HA AVUTO ROMA?

A 69B 105 C 666D 44 col resto di uno

A Nel 49 a.C.B Nel 27 a.C.C Nel 31  a.C.D Nel primo millennio  a.C.

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B NEL 27 A.C Anche se per alcuni storici l'Impero Romano nasce già nel 49 a.C. con la dittatura di Gaio Giulio Cesare, che segna la fine della Repubblica e l'inizio di una nuova forma di governo (tanto che il nome stesso di Caesar divenne titolo e sinonimo di imperatore), si considera come vera e propria data di fondazione il 27 a.C., quando Ottaviano sale al potere, assumendo il titolo di Augusto.

B 105

Se consideriamo come anno di inizio dell'impero il 27 a.C., l'anno in cui Ottaviano Augusto fu nominato primo imperatore, e come fine la caduta dell'Impero d'Occidente nel 476 d.C., sul trono di Roma si sono succeduti 105 imperatori. Di questi circa il 70% sono morti assassinati, avvelenati o suicidi: pochi insomma hanno finito i loro giorni tranquilli.

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13 QUANTO ERA ESTESO L’IMPERO ROMANO?

COME DIVENTÒ, L'IMPERO ROMANO,UNO DEI PIÙ GRANDI DI SEMPRE?

A Grazie alle gesta dei suoi navigatoriB Grazie alla forza del suo esercitoC Grazie a una serie di alleanze strategicheD Grazie a un uovo magico custodito nelle segrete di una fortezza

A Circa 6 milioni di km²B 33 milioni di km²C 24 milioni di km²D 6,4 milioni di km²

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A CIRCA 6 MILIONI DI KM²

Nel 117 d.C., con Traiano sul trono, l'Impero Romano divenne più grande di sempre: con una superficie di 5.900.000 km2, i suoi confini correvano per oltre 10.000 km (quasi un quarto dell'intera circonferenza terrestre!). I soldati di Traiano pattugliavano un confine il cui perimetro correva dal Mare d'Irlanda al Mar Nero e attraversava tutta l'Africa del Nord; in ogni provincia di questo enorme territorio tutti parlavano il latino, pagavano con la stessa moneta e obbedivano alle stesse leggi.

B GRAZIE ALLA FORZA

DEL SUO ESERCITO

L'esercito romano era una spietata macchina da guerra che, nelle sue varie forme e fasi, è esistito per tantissimo tempo. È l'istituzione più longeva della Storia: perfino più della Chiesa, e il più potente esercito che sia mai esistito nel mondo antico.

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15 CHI ERANO I FAMIGERATI BARBARI?

SE A ROMA VESTIVANO LA TUNICA O LA TOGA, PERCHÉ NOI OGGI INDOSSIAMO I PANTALONI?

A Perché con le gambe scoperte fa freddoB Perché sono più pratici C Perché gli indumenti svolazzanti si impigliano ovunqueD Perché un decreto imperiale del 397 d.C. vietò di gironzolare a ginocchia nude

A Guerrieri simili a lupi mannariB I feroci abitanti della CimmeriaC Tutti coloro che erano al di là dei confi ni dell'Impero

D Gli Stigiani, noti per essere una razza bellicosa

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C TUTTI COLORO CHE ERANO

AL DI LÀ DEI CONFINI DELL’IMPERO

Il territorio dell'Impero era delimitato da uno straordinario sistema di barriere naturali e artificiali (muraglie, fiumi, fortezze nel deserto, torri di guardia in cima alle montagne), e comprendeva luoghi lontanissimi e popolazioni diversissime tra loro. Al di là del mondo romano, vivevano però altre culture e popoli pressoché sconosciuti. I Romani li chiamavano Barbari, cioè "stranieri".

B PERCHÉ SONO PIÙ PRATICI

I cittadini romani maschi vestivano con tuniche e toghe (la toga però era un indumento riservato a senatori, magistrati, sacerdoti e cittadini ricchi). I pantaloni (le bracae), invece, li usavano le popolazioni barbariche ed erano un indumento militare. Furono proprio la vicinanza, lo scontro e il mescolarsi tra Romani e Barbari a decretare il successo di questo indumento: si diffuse così tanto e con tale successo che le bracae sono di gran moda ancora oggi!

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17 CHE COSA È UNA LEGIONE?

QUALE POPOLO DIEDE PIÙ FILO DA TORCERE AI ROMANI?

A I PersianiB I CartaginesiC Gli UnniD I Rohirrim

A Il tuo peggiore incuboB Un'unità tattica di soldatiC Una macchina bellica d'assalto fatta di piccoli mattonciniD Un ordine cavalleresco istituito da Cesare

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B UN’UNITÀ TATTICA DI SOLDATI

La parola legio deriva da lego, che significa “raccogliere, scegliere”. La legione era quindi una selezione di uomini adatti al mestiere delle armi. All'inizio legio indicava l'intero esercito, poi ne diventò l'unità militare di base. Le legioni, formate da migliaia di uomini, combattevano in formazione ed erano maestre nell'arte di affrontare una battaglia in campo aperto grazie alla loro disciplina e a durissime esercitazioni: ogni legionario poteva contare sui compagni per un perfetto lavoro di squadra.

B I CARTAGINESI

Ai tempi della seconda guerra punica, a Roma, il nemico pubblico numero uno era Annibale, che nel 216 a.C. aveva già percorso tutta la penisola da nord a sud, varcando le Alpi con i suoi elefanti. La battaglia di Canne fu una delle più disastrose per i legionari romani: vi morirono infatti decine di migliaia di soldati e vennero fatti prigionieri circa 10.000 uomini. Comunque Roma, pur subendo sul campo una serie di clamorose sconfitte, vinse tutte e tre le guerre puniche, cancellando infine Cartagine dalla faccia della Terra.

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19 SECONDO LA STORIA, DOVE FU COSTRUITA ROMA?

IL MONTE TESTACCIO, UNA COLLINETTA DI ROMA, È FATTO DI…

A Ossa di 23 milioni di gladiatoriB Cocci di 53 milioni di anfore buttate via C I resti di migliaia di vittime della peste del sesto sec. d.C.D I fossili di un titanosauro gigantesco

A Su sette colliB Su quello che un tempo era noto come Monte FatoC Sulle rive del TevereD Nella Mezzaluna Fertile

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A SU SETTE COLLI

Si tramanda che Roma fu costruita su sette colli. Di questi Quirinale, Viminale, Esquilino, Celio e Aventino si trovano tutti sulla riva sinistra del Tevere. Nell'ansa del Tevere ci sono invece i due colli più importanti, il Palatino e il Campidoglio. Proprio sul colle Palatino fu costruito il primo nucleo della città di Roma.

B COCCI DI 53 MILIONI DI ANFORE BUTTATE VIA

Alto 54 metri e con una circonferenza di circa 1 km, il Monte Testaccio deve il suo nome al fatto che è formato da testae, ovvero… cocci: frammenti delle anfore usate per il trasporto di olio, vino e anche cereali che, non essendo riutilizzabili, venivano scaricate e accumulate dopo essere state svuotate nel vicino porto fluviale (nei pressi dell'omonima strada, ancora esistente). In pratica il Monte Testaccio, che dà nome al quartiere, è una discarica nata per risolvere il problema dello smaltimento rapido!