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L'Oscar del giorno lo assegniamo al- l’Ares, l’Agenzia di servizi che ha rega- lato sabato scorso, in piazza Prefettura, la prima edizione della ‘Vertical session dj’. Dalla facciata dell’ex San Giorgio, lato cattedrale, a partire dalle 22.00, luci, colori e 6 dj, si sono alternati dai balconi della piazza ed hanno offerto uno spet- tacolo inusuale e coinvolgente. Uno show che sopperisce alla mancanza di vita della piazza da quando è chiusa al traffico e alla sosta. Il Tapiro del giorno lo diamo a Danilo Leva. L'onorevole molisano è interve- nuto nel dibattito che si è aperto in me- rito alla possibilità di realizzare il pro- getto Gran Manze in basso Molise in un'area di oltre 100 ettari per la pre- senza di 12mila capi di bestiame da svezzare per, poi, rimandarli nelle re- gioni di produzione. E' stato il sindaco di Termoli a denunciare la pericolosità per l'ambiente e il turismo di un alleva- mento di tale fattezza. Per Leva, invece, si tratta di un'opportunità per il basso Molise nonostante i liquami che saranno scaricati. L’Oscar del giorno all’Ares Campobasso Il Tapiro del giorno a Danilo Leva REGIONE Ha parlato di sprechi ma Ciocca ora resta in silenzio REGIONE Cavaliere: Frattura si è chiuso in se stesso” A PAG. 2 CAMPOBASSO Il piano delle farmacie bocciato dal Tar A PAG. 7 A PAG. 2 GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio ANNO IX - N° 10 - MARTEDÌ 11 GIUGNO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

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La Corte dei conti: "Idv, 90 mila euro di spese non ammissibili"

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L'Oscar del giorno lo assegniamo al-l’Ares, l’Agenzia di servizi che ha rega-lato sabato scorso, in piazza Prefettura,la prima edizione della ‘Vertical sessiondj’. Dalla facciata dell’ex San Giorgio,lato cattedrale, a partire dalle 22.00, luci,colori e 6 dj, si sono alternati dai balconidella piazza ed hanno offerto uno spet-tacolo inusuale e coinvolgente. Unoshow che sopperisce alla mancanza divita della piazza da quando è chiusa altraffico e alla sosta.

Il Tapiro del giorno lo diamo a DaniloLeva. L'onorevole molisano è interve-nuto nel dibattito che si è aperto in me-rito alla possibilità di realizzare il pro-getto Gran Manze in basso Molise inun'area di oltre 100 ettari per la pre-senza di 12mila capi di bestiame dasvezzare per, poi, rimandarli nelle re-gioni di produzione. E' stato il sindaco diTermoli a denunciare la pericolosità perl'ambiente e il turismo di un alleva-mento di tale fattezza. Per Leva, invece,si tratta di un'opportunità per il bassoMolise nonostante i liquami che sarannoscaricati.

L’Oscar del giornoall’Ares Campobasso

Il Tapiro del giornoa Danilo Leva

REGIONE

Ha parlatodi sprechima Ciocca oraresta in silenzio

REGIONE

Cavaliere:Fratturasi è chiusoin se stesso”

A PAG. 2

CAMPOBASSO

Il pianodelle farmaciebocciatodal Tar

A PAG. 7A PAG. 2

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

ANNO IX - N° 10 - MARTEDÌ 11 GIUGNO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel. e Fax 0874.698012E-mail Redazione Campobasso: [email protected]

E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected]

Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

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L’annuncio della celebrazione è stato dato dal presidente del consiglio regionale Vincenzo Niro

Quest’anno cade (e si celebrerà) il cinquan-tenario della nascita della Regione Molise.Cinquant’anni spesi malissimo se, come ine-sorabilmente affermano i dati statistici e lecronache, il Molise è in uno stato di pro-fonda prostrazione per avere un notevoleindice di disoccupazione giovanile; peravere una sanità sotto processo e obbligataad un severo piano di rientro dal debito ac-cumulato; per avere un’economia di purasussistenza; per essere priva di un progettodi crescita sostanzialmente sostenuto dallerisorse necessarie; per essere un territoriovenduto alla speculazione eolica e fotovol-taica, oggetto di pesanti violazioni ambientalie paesaggistiche; per essere una realtà la-sciata vittima dell’assistenzialismo e mai sti-molata ad una sua autonoma capacità di pro-grammare e di produrre; per essersi piegataalla peggiori motivazioni di un falso pro-gresso socio-culturale venendo meno ai suoivalori fondamentali di civiltà contadina e allesue tradizioni; per aver assecondato acritica-mente il progressivo decadimento della suaclasse dirigente.

La stessa che dovrà accollarsi il peso di rac-chiudere in forma celebrativa le proprie inet-titudini e le proprie responsabilità, amman-tandole di retorica e di demagogia. Per ridurreil rischio di confermarsi nella sua pochezzapolitica e culturale, la classe dirigente che do-vrà celebrare il cinquantenario, conscia dellesue manchevolezze, ha deciso di farsi aiutareda una commissione scientifica cui provve-derà a nominare il presidente del consiglioregionale Vincenzo Niro. Il che è tutto dire!

Il quale Niro, per darsi prioritariamente unmerito, paventando di non vedersene altri-menti riconosciuti, ha deciso, insieme ai col-leghi dell’ufficio di presidenza, di accollarsil’onere di 6 borse di studio riservate aglialunni delle scuole primarie e secondarie diprimo grado e agli studenti delle secondariedi secondo grado (testuale! –ndr), dal titolo“Conoscere il Molise attraverso la storia, lacultura, la lingua e le tradizioni”. Il rischiodella retorica e della demagogia, cui abbiamo

accennato, ha trovato una primo saggio (euna prima conferma) nella chiosa del presi-dente del consiglio regionale alla comunica-zione fatta alla stampa.

Eccola nella sua struttura letteraria e scien-tifica: “L’istituzione della Regione Molise rap-presenta il momento più alto ed importantedella nostra storia, il punto culminante di unprocesso di affermazione dell’identità di unpopolo che ha visto impegnate le più belleintelligenze e le più alte personalità della no-stra Terra molisana.

Come Istituzione regionale abbiamo sentitoil dovere di dare risalto a questa ricorrenza,un dovere soprattutto nei confronti dei piùgiovani, che mai come in questo momentostorico, hanno bisogno di avere punti di rife-rimento certi e di alto valore etico e civile”.C’è da tremare all’idea che i giovani possanoaver bisogno di “avere punti di riferimentocerti e di alto valore etico e civile” espressidall’attuale classe dirigente.

CAMPOBASSO. Il Consiglio regionale, che è stato rinviato amartedì 18 giugno, sembra condannato a una preoccupantee ingiustificata inattività. Proprio adesso che, afferma NicolaCavaliere, “sul tavolo ci sono temi caldi e di vitale impor-tanza. Andrebbero affrontate con estrema attenzione edurgenza le questioni relative all’emergenza economica eoccupazionale. Il bilancio di questi primi tre mesi a Pa-lazzo Moffa è assai misero: si è discusso solamente di li-nee programmatiche e da ben ventuno giorni il Consiglioè ormai praticamente fermo. La crisi morde forte e non

concede certo il lusso di prendersi una pausa. E’ una corsacontro il tempo e contro i problemi che le Istituzioni localidovrebbero affrontare con il coltello tra i denti e con la mas-

sima tenacia”. “Ma l’attuale maggioranza regionale - prose-gue l’esponente Pdl - è troppo occupata a risolvere le sue be-

ghe, si è chiusa nel Palazzo e si è dimenticata che fuori c’è unmondo, una Regione, che dall’attuale governo aspetta ri-sposte tempestive e concrete”.

“Mi chiedo pure - aggiunge Cavaliere - che fine abbiafatto quella sinistra che per anni ha vissuto sulle barri-cate e che pretende di avere l’esclusiva in materia di di-fesa dei lavoratori. Da quando non è più all’opposizionee da quando non ha più un nemico da contrastare ha de-

ciso di rinunciare a certe battaglie? Il “potere” distraepure chi dice da sempre di volerlo combattere?”. “Purtroppo anche sulla Sanità - spiega - si registra il silenzio assoluto.

E il tema, che riguarda l’inviolabile diritto alla salute dei cittadini, ha co-nosciuto la ribalta in questi giorni solo attraverso le assurde polemichea mezzo stampa tra il Commissario Frattura e il Sub Commissario Ro-sato”.

“Tutti gli sforzi della Giunta sono concentrati su questioni interne, traquinti assessori da inventare, tra consiglieri da ripescare, polemichesempre più roventi dentro gli stessi partiti che compongono la coalizione,incarichi da ricoprire al più presto e delusi da piazzare. Credo che ciò chesia accaduto a Giuseppe Giarrusso non abbia precedenti in Italia. Un li-cenziamento in tronco che lascia di stucco e che adesso, con il ricorso pre-sentato dall’ormai ex numero uno della Protezione Civile, può aprire sce-nari imprevedibili. Perché se i giudici daranno ragione a Giarrusso, ilGovernatore dovrà trarne immediatamente le conseguenze e prendereatto delle sue evidenti responsabilità amministrative e politiche”.

“Il paradosso - conclude il Consigliere regionale del Popolo della Li-bertà - è che mentre l’attuale maggioranza è chiusa nel Palazzo per pro-vare a sopravvivere a se stessa, i veri registi politici sembrano risiederealtrove. Attori esterni che influenzano il cammino già traballante dellaneonata legislatura. Ma a noi questo interessa relativamente. Perché,comunque andranno le cose, il responsabile di tutto sarà uno soltanto: ilPresidente della Regione Molise Paolo Frattura”.

S.O.S. – Chi ci salverà dalla retorica e dalla demagogia della celebrazionedei 50 anni della Regione Molise?

Il consigliere del Pdl, Nicola Cavaliere, denuncia lo stato di immobilismo della Regione. "I suoi si sono chiusi nel Palazzo"

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C’è da tremare all’idea che i giovani possano aver bisogno di “avere punti di riferimento certi e di alto valore etico e civile” espressi dall’attuale classe dirigente

"Frattura non governa, ma il Molise non può più aspettare”

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Non vorremmo che il consigliere regionale di sinistra,Salvatore Ciocca, da martello pneumatico all’opposi-zione (ha sfasciato l’Erim e la Protezione civile), si tra-sformi in ammortizzatore una volta raggiunta la mag-gioranza. Il rischio che accada è rinvenibile nel cambiodi tono e di contenuti della sua azione politica, benchéabbia conservato una buona dose di antiorismo (vedasi,come accennato, la lotta a Giarrusso alla Protezione ci-vile e a Giorgio Marone a Molise Acque). Tornando aBomba, ovvero al Ciocca oppositore, si deve a lui unaserie interessante di rilievi, di estrapolazioni di atti am-ministrativi e gestionali, da cui sono emerse situazionie condizioni al limite della liceità politica e della legalitàamministrativa: ad esempio, la registrazione delle spesefolli che la Regione Molise sostiene dal circa 50 anniper il fitto di appartamenti e di fabbricati privati.

Un ricaccio, quello fatto da Ciocca, analitico, puntuale,mai portato interamente alla luce nonostante i tentatividi una parte della stampa locale di vederci chiaro in unasituazione che da circa 50 anni, coi soldi pubblici, sta ar-ricchendo oltremisura e tolleranza un gruppo di fortu-nati locatori.

Nel denunciare la situazione, Ciocca “oppositore” nonha lesinato commenti all’acido solforico nei confronti dicoloro che dilapidano circa tre milioni di euro all’annosenza essersi mai posto seriamente il progetto di unasede regionale propria. Interrogativo di Ciocca: “Spen-dendo 2 milioni e 737mila euro ogni 12 mesi solo per gliaffitti, quante sedi della Regione Molise avremmo po-tuto realizzare?”.

Interrogativo cui vorremmo venisse dato un sensoconcreto, fosse presa una iniziativa per rimuoverla,fosse avanzata una denuncia alla Corte dei Conti che dacirca 50 anni esamina il bilancio della Regione e non s’èmai avveduta di questa spesa anomala. Vorremmo, in-somma, che Ciocca fosse coerente con la sua nuova ediversa posizione di amministratore di maggioranza,magari aprendo anche un discorso serio, concreto, fat-tibile, sulla sede regionale per la quale nel 1985 la Re-gione ha sborsato 6 miliardi di lire al Comune di Cam-pobasso per acquisire l’area dell’ex campo sportivoRomagnoli. Nel riproporre il commento fatto a suotempo alla iniziativa del “Ciocca oppositore” sui fitti

folli della Regione, vogliamo sperare che, rileg-gendolo, egli ritrovi lo spirito critico e l’auto-nomia d’azione per rimettere in discussioneuno stato di fatto semplicemente scandaloso.Di Ciocca abbiamo scritto: “Un consigliereregionale di sinistra libero da vincoli utilita-ristici, anche politici, cultore di una saggezzache affonda radici nella genia contadina, lameno permeabile alle corruttele, ha rimessoin discussione, cifre alla mano, lo scandalodelle locazioni regionali nella speranza chequalche autorevole coscienza si risvegli e sus-sulti alla notizia (documentata) che si confi-gura nell'affitto mensile che la RegioneMolise versa per lo stabile che ospital'assessorato alle Attività produt-tive: 46mila e 113 euro al mese!<Attività più produttive di que-sta, per chi li incassa, franca-mente, non credo ve nesiano>: parere di Ciocca.

Come dargli torto.Come dargli torto allor-ché tira fuori il fittodegli uffici del Consi-glio regionale in ViaColitto di 18mila euromensili in aggiunta ai12mila euro per i lo-cali di Palazzo Moffa (il garage è a parte: altri mille e 320euro al mese) e gli 11mila 929,72 euro al mese per altrilocali ancora in Via Colitto.

Non pago dell’enormità di queste cifre e della loro in-giustificata e ingiustificabile quantificazione, il consi-gliere ha informato l’opinione pubblica dei 17mila e 430euro che mensilmente la Regione versa per gli uffici delsub commissario e per la segreteria dell'assessoratoalla Sanità in via Toscana, e altri 11mila 916 euro per ul-teriori spazi dello stesso assessorato.

Nella gara a chi, tra gli assessorati regionali, costi piùall’erario regionale, spicca l’Agricoltura con i suoi25mila e 440 euro al mese. Mentre per gli uffici dellaRegione a Termoli vanno via ogni mese 14mila e 848

euro; a Isernia, invece, gli uffici regionali dislocati suiquattro piani dello stabile di via Farinaccio al contri-buente molisano costano (solo!) 12mila 698 euro e 68centesimi ogni trenta giorni. Un milione e mezzo inoltrese ne va all’anno per "pulizia, illuminazione, riscalda-mento locali, spese condominiali, passi carrabili, forni-tura acqua e rifiuti solidi urbani”. Ben oltre la ridicolag-gine della cifra, rispetto a quelle che abbiamo riportato,vanno registrati i 71 euro e 75 centesimi al mese perun’autorimessa a Monteroduni. Concludendo, riusci-ranno mai i consiglieri e il governo regionali a vergo-gnarsi? E le magistrature (penali e contabili) a guar-darci dentro?

Dardo

CAMPOBASSO. E' stato un articolo pubblicato domenica mat-tina sulle colonne del Corriere della Sera, a firma di Sergio Rizzo,

a riportare a galla la questione delle spese del gruppo. L’Italiadei Valori aveva già avuto la sua bella rogna per le “spese non

idonee” da parte della Corte dei Conti. Dove era finito un po’di tutto: rimborsi di trasferta senza dire dove e per quale tipo

di missione. Duplicazione di ricevute per pasti, cioè fotoco-pia di ricevute già contenute nei documenti di spesa.

E poi scontrini fiscali illeggibili, ricevute del pagoban-comat che non recano alcuna specifica del tipo di spesa,

fatture Enel intestate a utenze diverse da quelle delgruppo consiliare, e in particolare contributi al

partito regionale di appartenenza. Una irrego-larità bella a buona visto che la norma, richia-mata dalla Corte dei Conti, recita che "non pos-

sono essere utilizzati, neanche parzialmente, icontributi erogati dal consiglio regionale per fi-

nanziare direttamente o indirettamente le spese difunzionamento degli organi centrali e periferici deipartiti o di movimenti politici". Norma che l’Idv

avrebbe disatteso, dirottando sul proprio partito la bellezza di 36mila euro.

Una somma che va ad aggiungersi, per i giudici contabili, ad al-tri 53mila di spese non ammesse su un totale di 220mila euro.Sulla questione si è scatenato un putiferio e Cristiano Di Pietroha anche annunciato querele perchè non tutto sarebbe stato ri-portato nel rispetto della verità dei fatti. "Mai un soldo dei fondidel gruppo è stato destinato al partito nazionale. Il contributocontestato dalla Corte dei Conti, riguarda infatti il partito regio-nale ma si tratta di un rimborso per le spese che la struttura so-stiene per l’ attività politica sul territorio. Cosa che, non essendoancora entrato in vigore il decreto 174 e le sue norme attuative,all’epoca dei fatti contestati, era consentita dalla legge.

Quanto al resto, so di avere agito sempre nel rispetto delle re-gole, giustificando puntualmente ogni spesa sostenuta. Vorreipoi far presente a Rizzo che io mi sono autosospeso dal partitoper motivi politici e, contestualmente alla mia decisione, si è co-stituito il gruppo misto di cui oggi faccio parte.

Preciso altresì che tale passaggio non ha comportato alcunaumento sulla mia busta paga".

Consigliere Ciocca, sui soldi pubblici dilapidati dalla Regione per le locazioni, se ci sei, batti un colpo!

Per la Corte dei Conti circa 90mila euro dei fondi del gruppo dipietrista non sarebbero giustificati. E Di Pietro minaccia querele

Spese regionali Idv, è scontro

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Duro il giudizio del sindaco di Termoli, Di Brino, rispetto al progetto ventilato dal senatore Ruta di un allevamento di 12mila manze

CAMPOBASSO. Ha alimentato un forte dibattitoil “Progetto Gran Manze” della società Granarolopresentato in conferenza stampa dal senatore Ro-berto Ruta e dall'onorevole Danilo Leva. Duro ilcommento del sindaco di Termoli, Antonio Di Brino.“Come sindaco di una città a vocazione turisticaqual è Termoli – afferma Di Brino – esprimo nettacontrarietà per un progetto di questo tipo. Le noti-zie piuttosto dettagliate pubblicate in questi giornici riferiscono, infatti, che la società Granaroloavrebbe ricevuto la proposta, da diversi esponentipolitici molisani, di voler realizzare su un lembo diterra individuato tra Termoli e Campomarino unanursery bovina di circa 12.000 capi, per dar vita alProgetto “Gran Manze”.

Se la notizia risultasse vera e il territorio pre-scelto fosse davvero quello dell’area di PantanoBasso, annuncio fin da oggi la più ferma contrarietàdella nostra Amministrazione comunale, la quale siopporrà con ogni mezzo e in ogni sede. Trovo l’ipo-tesi di questo progetto assolutamente deleteria perquesto territorio, già martoriato in passato da unaserie di iniziative poco lungimiranti dal punto di vi-sta della crescita turistica e industriale.

Ma si sono chiesti, i nostri parlamentari e i nostriassessori regionali, cosa significherebbe spargeresu 100 ettari vicinissimi ai centri abitati e allespiagge di Termoli e Campomarino, centinaia ditonnellate di letame? Cosa penserebbero i resi-denti se, aprendo le finestre di casa, respirasseroolezzi per 24 ore al giorno? E i turisti sarebberocontenti di prenotare le loro vacanze in una zona

dal “profumo” poco invitante?Ma un’altra ipotesi,legata strettamente a questo progetto, crea in meun certo turbamento: in quale centrale biomassedovrebbero essere bruciate le tonnellate di letameprodotto da questi bovini? Potrebbe essere percaso una centrale presente nel nucleo industrialedi Termoli, o un’altra da realizzarsi sempre in que-sta zona? Ed anche in questo caso, da chi sarebberorespirati i fumi maleodoranti delle ciminiere?Nonsarebbe invece il caso, per iniziative di questo ge-nere, individuare altre zone, magari in aperta cam-pagna, lontano dai centri abitati e dalla località tu-ristiche?

Ribadisco ancora una volta che certe proposte,prima di essere avanzate, andrebbero condivisecon gli amministratori locali, in quanto l’indivi-duazione degli obiettivi di crescita di un territorionon possono, di certo, essere stabiliti senza averconsultato chi vive, appunto, in quel territorio. Glielementi di avversione a questa iniziativa, qualorail territorio di riferimento fosse davvero quello a ri-dosso di Termoli, ci sono tutti. Invito pertanto le as-sociazioni ambientaliste e, soprattutto, gli ammini-stratori dei paesi limitrofi, Campomarino ePortocannone in primis, a pronunciarsi, a mobili-tarsi e ad incontrarsi per mettere in agenda inizia-tive comuni; solo unendo le forze potremo - chiudeDi Brino - impedire il consumarsi di un similescempio, dando così una risposta forte a chi pensadi potersi appropriare di questo territorio a suopiacimento, senza chiedere il permesso ai suoi re-sidenti e senza condividere alcun progetto”.

di Luigi ZapponeUna delle considerazioni fatta dal governa-

tore di Bankitalia, Ignazio Visco, nella relazioneannuale , che più da vicino interessa il “mondodelle imprese” è quella relativa allo “aggiusta-mento” - come lui lo definisce - complessivo del“sistema” che concerne, anche , la specializza-zione e l'organizzazione produttiva, il sistemadi istruzione, le competenze. Un aggiustamentoche , sicuramente abbisogna del contributo de-cisivo della politica, ma che deve vedere, essen-zialmente, la risposta dell'intera società e, so-prattutto, di tutte le forze produttive. Siamoconvinti che il “mondo “ che rappresentiamo,quello delle imprese, sia chiamato a compiere,in questa fase che attraversa il Paese, unosforzo eccezionale atto a garantire il successodella trasformazione, anche investendo risorseproprie ed aprendosi alle opportunità di cre-scita.

Occorre altresì, procedere a degli adegua-menti delle strutture societarie delle imprese edei relativi modelli organizzativi, bisogna pun-tare sull'innovazione, sulla capacità di esserepresenti sui mercati più dinamici. Va anche ri-levato – come ha fatto anche lo stesso Visco -che alcune imprese già stanno procedendo intal senso, ma troppo poche hanno accettato finoin fondo questa sfida.

Accanto a questi “aggiustamenti” ne occor-rono altri che concernono, ad esempio, la sem-plificazione amministrativa, quanto mai neces-saria per determinare un intervento su un"quadro regolamentare ridondante"; sta di fatto

che, con il sistema vigente, le imprese soffronoanche per la mancanza di certezza del diritto, eper una insufficiente protezione dalla crimina-lità.

Siamo sempre più convinti che, proprio inuna fase di criticità come questa , vada pro-mossa l'imprenditorialità, e dichiariamo conancora più forza, se necessario, che bisognasviluppare la formazione professionale al finedi coprire una intera vita lavorativa caratteriz-zata dalla mobilità e dal cambiamento, da tute-lare con rafforzati sistemi di protezione e assi-curazione, pubblici e privati, nei periodi diinattività.

Anche il mondo della scuola,dovrà sostenerequesto processo ,garantendo un'istruzione ade-guata per qualità e quantità ma, soprattutto, fa-vorendo ed attuando un’innovazione di per-corso che veda la “preparazione pratica” (oltrea quella teorica) degli studenti in percorsi, at-tuati da subito ed in contemporanea agli studi,con il mondo delle imprese e del lavoro. Comeda tempo andiamo dicendo e come ha sostenutoanche il governatore Visco, oltre a questi accen-nati aggiustamenti, vi è la necessità di “modifi-care” o “rimuovere” alcune norme poste in es-sere dal precedente Governo tecnico (leggiFornero). Norme che, di fatto, impediscono alleimprese di procedere ad assunzioni di perso-nale.

Se si intraprenderà, da subito, tutti insiemequesto percorso, possiamo sperare in una ri-presa, nel medio termine, del sistema Italia.

Presidente Confimpresa Molise

"Non vogliamo essere un letamaio"

L’ intervento.

Compiere i passi necessari per uscire dalla crisi:anche le imprese devono fare la loro parte

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CAMPOBASSO. Ieri confronto in commissione regio-nale con i vertici di Trenitalia per fare il punto della si-tuazione sul sistema ferroviario molisano alla luce deiritardi e delle frequenti rotture che si registrano suimezzi. Per il responsabile regionale di Trenitalia, biso-gna pensare a nuovi investimenti in termini infrastrut-turali per potere assicurare un servizio di qualità. Men-tre, però, di soldi per gli investimenti ce ne sono sempremeno, i cittadini-utenti sottolineano carenze e disser-vizi. "La situazione è peggiorata molto, qualche anno fanon era così. E dovrei pagare sessanta euro per un ab-bonamento a queste condizioni? "

Quello di Marco è solo lo sfogo. Lo sfogo amaro di uno tra i tanti pendolari che tutte

le mattine si ritrovano in stazione ad aspettare chi untreno in ritardo, chi un convoglio che non passerà maiperché magari è stato soppresso. Mattine da incubo,

quasi una routine. Tanto che quelli che arrivano al la-voro in orario sono davvero pochi.

Ogni giorno sono stipati nelle carrozze e resistono,ammucchiati in piedi, cercando una coincidenza che avolte non c’è. La verità è che dall'anno scorso alta è lamedia di treni che viene soppressa per difficoltà nellamanutenzione o per insufficienza di personale.

La Divisione trasporto regionale, divisa tra Bari eNapoli, trova più conveniente sopprimere i treni, piut-tosto che farli arrivare in ritardo. E chiaramente a pa-gare sono i clienti del servizio, appunto il popolo deipendolari. "Al treno preferisco il trasporto su gomma— dice Lorella —. I miei amici usano addirittura l’amu-china per pulirsi in certi scompartimenti maleodoranti,io preferisco starmene pulita in corriera". I ritardi si ac-cumulano fino a 30 o 40 minuti. O, come è accadutomercoledì sera a Isernia, per il treno proveniente da

Napoli delle ore 19, è arrivato con oltre un'ora di ri-tardo.

Esplode il rancore di chi pretende un buon servizio,visto che ha comprato il biglietto. E i cittadini hannoscritto alla Regione e a Trenitalia un elenco dei disagi.Per chi sceglie la seconda classe, è tutto pieno, ma nellaprima non ti fanno andare. "I ritardi senza spiegazionesono quotidiani", spiega Nicola. Concorda Enrico, uni-versitario anche lui. "Ci siamo abituati a vederli sop-pressi — esclama sdegnata Maria, mentre sale in car-rozza — ma non ci piace questo trattamento: trenisporchi che ogni tanto si fermano nel nulla".

E’ mattina. Il primo treno che parte da Campobasso oarriva a Isernia, carico di persone che fanno la semprela stessa vita, stipati come in un treno merci che, con labocca storta, proseguono verso la stazione di destina-zione.

di Pasquale Di LenaPer fortuna la “Selezione del Sindaco 2013” riporta il Molise grazie al vino “Embratur”, una Tintilia doc 2010,

che, con 86 punti prende una bella medaglia d’argento, ma la 9° edizione “Vitignoitalia” e, soprattutto,l’“Oscar del vino 2013” dell’Ais – Bibenda, che, pur nel passato è stato assegnato a vini molisani, non

c’è il Molise, ciò che vuol dire che nessuno dei suoi vini è stato preso in considerazione. Non ne co-nosciamo le ragioni di queste due esclusioni, ma, per me, è un dolore più che una delusione visto

con quanto entusiasmo da anni vado raccontando, senza bisogno di invito da parte dei produttori,i successi del vino molisano.

Lo faccio perché so che la comunicazione, nell’era della conoscenza, è una priorità e che i suc-cessi sono una straordinaria opportunità di comunicazione, per di più convincente, di una im-magine bella del Molise e delle sue eccellenze, non solo vino ma olio, tartufo, latticini e caseari,gastronomia, insaccati e sottoli. Convincente per il turista, soprattutto per quello che è statodefinito “enogastronauta”, che il vino, quale testimone principe di un territorio, attira con isuoi profumi ed i suo sapori, i suoi ambienti e i suoi paesaggi, le ricche tradizioni. Un vuotoche rende il Molise ancora sconosciuto ai più e ciò non aiuta certo i produttori a farsi largosul mercato, meno che mai sul mercato globale dove serve la qualità e, anche, la quantità, en-trambe sostenute da una attenta strategia di marketing per essere presenti e, soprattutto, vi-

sibili.Un risultato, quello della non presenza del Molise, che rende ancora più attuale e urgenteil mio perenne invito - rivolto alle istituzioni ed ai produttori- a dialogare per affermare la forza

dell’unità e, insieme, definire una strategia di marketing per programmare le iniziative avvalen-dosi di professionalità e non di improvvisatori che, invece di spendere e far fruttare le risorse a

disposizione, le sprecano inutilmente come nel passato. Un passato, per fortuna, ormai lontano chela crisi ha già cancellato facendo capire che c’è un forte bisogno di sinergie e che le bravure dei singoli

devono diventare virtù del gruppo per trasformarsi in opportunità e, perché no, fortune per chi fa im-presa e lavora come pure per il Molise.

Ferrovie, idee poche e investimenti zero

Ieri incontro tra i vertici di Trenitalia

e i componentidella commissione

regionale

Il vino molisano, uno sconosciuto

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La Regionenon firma ancoral'accreditamento

e potrebbesaltare

la solidarietà per i47 infermieri in via

di licenziamento.

CAMPOBASSO. Rischia disaltare il contratto di solidarietàsottoscritto con il favore dei di-pendenti per 47 infermieri dellaCattolica del centro GiovanniPaolo II di Campobasso. Si

tratta di 47 dipendenti a rischiodi licenziamento. La conserva-zione del loro posto di lavoro èpassata per la solidarietà deiloro colleghi che si sono dovutipronunciare sulla proposta

aziendale di ridursi l'8%

dello stipendio per un anno perdarlo a favore di chi rischia il li-cenziamento. Alla fine il refe-rendum ha dato esito positivo.Ma proprio nella categoria degliinfermieri si è registrata unaminore disponibilità alla solida-rietà.

Infatti 149 sono stati i dipen-denti delle categorie degli in-fermieri, dei tecnici, degli ausi-liari e degli impiegatiamministrativi che hanno vo-tato a favore del contratto di so-lidarietà mentre contro hannovotato in 147.

Sono state 4 le schede nulle.Invece dalla categoria dei me-dici e dei dirigenti è arrivato unsì più convinto: 40 sono stati fa-vorevoli contro 17 contrari. Il ri-sultato del referendum è moltoimportante per la dirigenzadella Cattolica anche se restasempre in primo piano la que-stione dell'accreditamento dellastruttura che ancora non vienedeliberata dalla Regione. E que-sto passaggio rischia di man-dare all'aria quanto, pure, postoin essere.

Sabato 8 giugno il personale della Polizia di Stato,nei pressi della Stazione Ferroviaria del Capoluogoha tratto in arresto D. L. M., di anni 21 residente a SanGennaro Vesuviano, associandolo presso la localeCasa Circondariale. Il giovane, accompagnato in autoda un amico, era giunto a Campobasso per spacciaresvariati grammi di hashish che, al momento dellaperquisizione personale eseguita dagli uomini dellaSezione Antidroga della Squadra Mobile, nascondevanegli slip. L’arrestato veniva posto a disposizione delmagistrato di turno.

Cattolica, contratti a rischioCronaca.

Droga, arrestatoun 21enne

Campobasso

CAMPOBASSO. Ieri, presso la Casa Cir-condariale e di Reclusione di Campo-basso è stata celebrata la cerimonia del196° Anniversario della Fondazione delCorpo della Polizia Penitenziaria checome da disposizioni governative è avve-nuta in un clima di assolutà sobrietà ,alla presenza di S.E. Arcivescovo Metro-

polita Bregantini e del Provveditore del-l'Amministrazione Penitenziaria dellaRegione Abruzzo e Molise, Bruna Bru-netti .

Dopo il saluto del Direttore dell'IstitutoPenitenziario di Campobasso, ArmandaRossi e la locuzione concernente l'attivitàoperativa svolta nel corso dell'anno del

Comandante del Reparto della Polizia Pe-nitenziaria di Campobasso, CommissarioEttore Tomassi è stata consegnata la ri-compensa della lode al Sovrintendentedella Polizia Penitenziaria Luca AntonioValente per le capacità operative manife-state nel corso di una brillante opera-zione di servizio.

I 196 anni della Polizia PenitenziariaA Campobasso cerimonia della fondazione. Premiato Luca Valente

Ettore

Tomassi

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711 giugno 2013

Le autorizzazioni non assicuravano una equa distribuzione sul territorio dei presidi farmaceutici,

né l’accessibilità del servizio farmaceutico ai cittadini residenti in aree scarsamente abitate

Il Comune di Campobasso che s’è reso econtinua a rendersi criticabile sul piano dellagestione delle farmacie di proprietà, avendoancora in sospeso la vendita di quella di ViaCalabria, cui finora nessuno ha dato peso,essendo, per come è stata impostato il bandodi gara, una proposta insostenibile, di recentes’è reso criticabile anche nella gestione delpiano comunale delle farmacie, subendo unasevera lezione (in diritto e in fatto) da partedel Tribunale Amministrativo del Molise. Igiudici (Goffredo Zaccardi, presidente; Ora-zio Ciliberti, consigliere; Luca Monteferrante,consigliere estensore), hanno esaminato edeciso favorevolmente sul ricorso presentatodai titolari della farmacia Picca contro l’auto-rizzazione rilasciata dal consiglio comunaledi due nuove farmacie, in quanto, in modochiaro e inequivocabile, a parere del Tribu-nale non veniva garantito l’obiettivo priori-tario di cui all’articolo11 del decreto legge 24gennaio 2012, quello, cioè, di assicurare unaequa distribuzione sul territorio dei presidifarmaceutici, e l’accessibilità del servizio far-maceutico anche ai cittadini residenti in areescarsamente abitate. S’è dato il caso, infatti,che le due nuove farmacie erano state con-cesse per essere impiantate in zone comunaliampiamente fornite del servizio, lasciando,come ha rilevato il Tar, scoperte zone deltutto prive.

Decisione censurabile, ancorché carentedi motivazione e di istruttoria, per erroneitàdei presupposti, per irragionevolezza nellascelta della localizzazione e del numero dellenuove sedi farmaceutiche. Sul piano giorna-listico la vicenda si presta ad essere interpre-tata come un atto di favore ai nuovi richie-denti e non una risposta alle esigenze dellacollettività. Come accenniamo, i giudici delTar hanno accolto il ricorso dei titolari della

Picca, hanno annullato le deliberazioni concui erano state autorizzate le due nuove far-macie, e hanno condannato il Comune diCampobasso alla rifusione in favore dei ri-correnti delle spese di giudizio in 3000 eurooltre Iva. Se gli amministratori di Palazzo sanGiorgio in casi come questi si mostrano di-stratti e approssimati, non di meno debbonoprendere atto di essere assistiti da strutturetecniche e amministrative altrettanto di-stratte e approssimate se, come hanno rile-vato i giudici amministrativi, l’istruttoria dellapratica non ha tenuto in considerazione laverifica dell’attuale dislocazione delle 13 far-macie in esercizio sul territorio comunale(prendendo come punto di riferimento Pa-lazzo san Giorgio, nel raggio di 700 metrisono localizzate ben 8 delle 13 farmacie at-tualmente presenti sul territorio comunale -oltre a un dispensario -, mentre nell’area piùesterna - quaranta volte maggiore rispetto aquella centrale – non n’è presente alcuna).

L’istruttoria, inoltre, non ha tenuto contodella consistenza demografica delle variezone, dei bacini di utenza e delle esigenzedelle zone maggiormente periferiche, “conciò disattendendo la ratio della norma cheimpone invece di assicurare l’equa distribu-zione sul territorio del servizio farmaceuticononché di garantire l’accessibilità del servizioanche a quei cittadini residenti in aree scar-samente abitate”.

Valutando comportamenti e responsabilitàin questa vicenda, fatto ancora più grave è lapartecipazione dell'Asrem di Campobasso edell'Ordine dei farmacisti della Provincia diCampobasso all'incontro-audizione dell'11aprile 2012 tenuto a Palazzo san Giorgio,senza sollevare obiezioni. Il giudizio del Tarriguarda anche loro.

Dardo

Secco no del Tar Molise a duenuove farmacie in centro

Campobasso

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CAMPOBASSO-ROMA

ORARICAMPOBASSO-NAPOLI CAMPOBASSO-TERMOLI-PESCARA

Il Comune di Campobasso condannato anche alla rifusione in favore dei ricorrentidelle spese di giudizio liquidate complessivamente in 3000 euro oltre Iva

Per fortuna che il Padreterno…

A fil di voce 9

L’acquazzone frammisto a grandine, piccola, fredda e rotonda ha devastato la città. Anche per

colpa dell’incuria: i tombini mai puliti sono scoppiati; le cunette sono state ostruite dalle er-

bacce e dal terriccio; le strade già forate e mal rattoppate hanno fatto in fretta a spellarsi per

l’impeto del fiume gonfiatosi all’improvviso. Ora si litiga: il dottor sindaco vuole i soldi dalla Re-

gione: Frattura anziché rispondere “obbedisco” come avrebbe imposto la sua campobassanità

e il suo ruolo terzo di governatore, ha alzato momentaneamente le spalle. Come a voler dire:

vedremo. I soldi hanno obbligato la massima autorità politica molisana a fare “l’indiano”. Anche

se non sarà facile dover fare i conti con il dottor sindaco, il quale quando c’è da alzare la voce

trova pochi concorrenti che lo possano contrastare. In una primavera mai così avara di belle

giornate il Corpus Domini, fortunatamente, è riuscito a ritagliarsi un siparietto assolato, persino

a puntino per quel che riguarda la temperatura: giusta per i figuranti che sono saliti sugli “in-

gegni” in lega leggera ed elastica e per il folto pubblico che ha seguito, numeroso come sempre,

la lunga e colorita sfilata. Provate a immaginare cosa sarebbe stato se il temporale di giovedì

pomeriggio il Padreterno l’avesse anticipato di qualche giorno, “regalandocelo” intorno alle 13,

quando cioè la città aveva raggiunto il top di presenze. La sagra paesana sarebbe stata squassata,

i palloncini e le ambulanze, gli extracominutari con chincaglieria fintoafrica e pelletteria con-

traffatta: tutti a fuggire. Dove non si sa, visto che per strada c’erano decine di migliaia di per-

sone. Non certo le centomila come hanno dichiarato pomposamente gli organizzatori, per

dare più luce alla loro impresa. Già nel 2002 ci fu un indesiderato fuori programma. I misteri

erano fermi per il corso per riprendere la marcia sino alla rimessa di via Trento quando scoppiò

un temporale improvviso che bagnò come pulcini i piccoli figuranti arrampicati sui rami più lon-

tani. Ci fu un fuggi fuggi generale, neanche la benedizione fu possibile impartire.

E non c’era la grandine con cui fare i conti. Giovedì pomeriggio, invece, la grandine s’è sca-

tenata rabbiosa come una nevicata fuori stagione. Fosse caduta domenica sarebbe scoppiata

la canea di urla e di pianti.

(pi.pò.)

CAMPOBASSO. A seguito della chiusura dell'ambulatorio Antitubercolare invia Garibaldi a Campobasso, l'unità operativa di pneumologia, diretta dal Dott.Michele Martino, si è trasferita in Via Toscana 87 adiacente il centro di Alzhei-mer. L'unità offre gli stessi servizi di assistenza sanitaria con la competenza ecordialità che la contraddistingue.

Pneumologia trasferita in via Toscana

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L'Oscar del giorno lo assegniamo aLuigi Mazzuto. Sulla questione politicadell'ente di via Berta ha minacciato fi-nanche le dimissioni da presidente.Certo, qualcuno si è pure sfregato lemani pensando già alla fine anticipatadella consiliatura. Ma il coordinatoreprovinciale del Pdl ha ripetuto la for-mula del "o si torna d'accordo o tutti acasa", con la speranza di potere ricom-pattare i malpancisti così come fatto inprecedenza. Anche se la confusione po-litica continua a mantenersi alta anchedopo gli scivolamenti per le Regionali ele Comunali.

Il Tapiro del giorno lo diamo alla Tele-com. Troppe le disfunzioni e i disguidiche si stanno registrando soprattuttonella gestione della rete. Interruzionisempre più frequenti della rete Internete delle connessioni che stanno mettendoin difficoltà gli utenti. Non è la primavolta che si verificano di queste situa-zioni e da qui le denunce che sono stateregistrate nel corso delle ultime setti-mane. Segno evidente dell'assenza diqualsiasi nuovo investimento in regioneche rischia di restare ai margini dell'in-frastrutturazione.

L’Oscar del giornoa Luigi Mazzuto

Il Tapiro del giornoalla Telecom

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

30.000 copie in omaggioISERNIAANNO IX - N° 10 - MARTEDÌ 11 GIUGNO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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ISERNIA. La rivisitazione della Giuntaprovinciale a Isernia potrebbe portaread un nuovo scontro interno alla mag-gioranza.

Tutto questo mentre il presidenteLuigi Mazzuto ha minacciato le dimis-sioni qualora non si dovesse giungeread una soluzione della questione. Ma inpiedi ci sono le polemiche dovute aquanto accaduto nel corso dell'ultimatornata elettorale per le regionali cheha visto alcuni consiglieri appoggiare ilcandidato presidente del centrosinistra,Frattura. Ora nel centrodestra si chiedeche si faccia chiarezza anche per quanto

accaduto, di recente, con le Comunali indiversi centri della provincia. Del resto,Mazzuto è anche il coordinatore provin-ciale del Pdl e, dunque, ha la duplice ve-ste di rappresentante istituzionale e po-litico. Da qui la richiesta di un rimpastocapace di rimettere in ordine le cose inattesa che possa essere riformulata unacoalizione che presenta non pochi pro-blemi interni. Mazzuto ha minacciato ledimissioni così come fatto qualche annoaddietro che, poi, portarono a ricompat-tare i gruppi che sostengono la maggio-ranza.

Questa volta, però, il discorso è diverso

perchè ben più gravi sono le posizioniche si registrano in campo a seguito an-che delle recenti competizioni elettorali.Di questo è conscio lo stesso Mazzutoanche perchè sono cambiati completa-mente gli scenari politici che lo hannoportato alla guida della Provincia. Così,ora, è costretto a rifare la conta per va-lutare se c'è ancora una maggioranzaoppure no. Di conseguenza tirare lesomme e valutare se cambiare, in parte,la squadra degli assessori e continuarefino alla scadenza oppure è preferibilechiudere anticipatamente l'esperienzain via Berta.

VENAFRO. Domani alle ore 18 presso l'anticoPalazzo Del PRETE di Venafro si svolgerà l'As-semblea convocata, dal PARCO Regionale del-l'OLIVO, per presentare a cura del ManagerGiovanni VENUTO, l'iter e la strategia necessa-ria per concretizzare l'ingresso del più famosoOLIO Italiano nel mercato Globale.

I piu' felici di tutti saranno certamente gliantichi ORAZIO e LICINIO, i primi estimatoridell'Oro liquido, che da Millenni viene estrattodagli Olivi unici presenti in questo Territoriodella Provincia di Isernia, dove la qualità delleOlive AURINE, dona al prodotto una particola-rità difficilmente copiabile.

Il percorso per giungere alla data su detta èstato lungo e difficile, ma la determinazione delPresidente Pesino e di Venuto è stata costantee precisa, nell'interesse di tutta un'area abita-tiva che ha bisogno di lavoro e di iniziative chepossano portare sviluppo ad una Economia chesta soffrendo da molto tempo.

All'incontro sono stati invitati tutti coloro chevivono ed operano nell'intero territorio di VE-NAFRO, POZZILLI e Sesto CAMPANO, com-preso tutte le Frazioni.

In questa Assemblea operativa non ci saràspazio per saluti e/o interventi vari, perché iltempo corre ed ora occorrerà solo lavorare du-

ramente; ciò nontoglie che allanascita dellaprima pietradi questanuova realtà,sarà dato am-pio tempo a di-sposizione perinterventi ediniziative ditutte le istitu-zioni Locali,Regionali e Na-zionali che de-sidereranno in-tervenire asostegno di que-sto nuovo pro-getto.

VENAFRO."Riteniamo sia do-verosa una breve e puntualeprecisazione prima del ConsiglioComunale convocato per il pros-simo venerdì". Inizia in questamaniera il documento dei consi-glieri eletti per l'opposizione,Venafro che vorrei, indirizzataal sindaco Sorbo.

"Valuteremo sul campo le so-luzioni che l'amministrazionecomunale intenderà adottare maintanto vogliamo fin da subitoprecisare che non condividiamola scelta, del Sindaco di Venafro,di ricorrere per la costituzionedella Giunta a ben cinque asses-sori; speriamo che non sia solol'inizio di una serie di lottizza-zioni. Nel ribadire che, perquanto ci riguarda, rinunceremoad ogni compenso e rimborsoprevisto per i Consiglieri comu-nali auspichiamo che sia il Sin-daco che gli Assessori facciano

altrettanto. È noto, infatti, che il sig. Sin-

daco è stato in passato, quandorivestiva il ruolo di oppositoread oltranza, il primo a censurareil ricorso inopportuno ad un nu-mero eccessivo di Assessori os-servando, sempre con puntua-lità, che il bilancio comunalemal sopportava gli oneri colle-gati alle indennità di carica; pernon parlare poi delle feroci cri-tiche al ricorso a contratti e con-sulenze esterne!!! Ebbene noicondividiamo questo suo pen-siero (visto come è facile trovarsiin sintonia?) e auspichiamo cheil Sig. Sindaco tenga fede allepremesse di una militanza sto-rica che lo ha visto sempre pala-dino, naturalmente teorico, del-l'utilizzo parsimonioso dellepubbliche risorse. Siamo sicuriche anche i cittadini apprezze-ranno tale impostazione, sopra-

tutto se le economie che ne deri-veranno verranno destinate alsociale e ai meno abbienti. Perquanto ci riguarda, per espletareal meglio il nostro ruolo di “mi-noranza”, che diventerà opposi-zione solo se non verranno ri-spettate le premesse e lepromesse, costituiremo duegruppi in Consiglio comunale.Questa scelta, naturalmente acosto zero, rafforzerà ancora dipiù il legame tra gli eletti cheprocederanno in sintonia purnel rispetto dell'autonomia in-dividuale che va sempre salva-guardata.

Nessuno di noi, infatti, -chiude la nota di Venafro chevorrei - risponde ad altri se nonalla propria coscienza che saràappagata dallo svolgimento cor-retto e severo del ruolo assegna-toci dai cittadini nell'interessedella comunità" .

Lasciare o continuare. Mazzuto al bivio

Domani assemblea dei produttoriper dare concretezzaal progetto di valorizzazione.

Olio di Venafro, la svolta

“Assurdo nominare 5 assessori”

Isernia

Il presidente della Provincia di Isernia minacciale dimissioni per richiamare la sua maggioranza al dovere

I componenti la lista Venafro che vorrei denuncianol'idea formulata dal sindaco per la Giunta

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LARINO. Non si fermerà dicerto ai soli 4 ciechi immaginaril’inchiesta sui falsi invalidi che insettimana ha visto l’applicazionedi misure cautelari reali quali se-questri e blocco delle pensioni acarico delle persone, due uominie due donne, che si sono rese pro-tagoniste di una clamorosa truffaai danni dello Stato.

A farlo intendere lo stesso pro-curatore capo della Repubblica diLarino, Ludovico Vaccaro, che hadichiarato che ora si andranno averificare con i carabinieri delNas le varie certificazioni medi-che alla base della truffa perpe-trata dai falsi invalidi. Le indaginisi concentreranno sui certificatirilasciati da medici sulla basedelle sole dichiarazioni dei pa-zienti, senza verificare la patolo-gia riferita dagli stessi, e su quelladegli specialisti a cui gli stessihanno rinviato l’esame diagno-

stico. Oltre alle 4 persone già in-dagate per truffa aggravata efalso per induzione sono al vaglioaltri nominativi, proprio tra me-dici di base e specialisti.

Infine, toccherà alle commis-

sioni che hanno validato l’asse-gnazione dei benefici rivelatisiveri e propri abusi. Tuttavia,quanto emerso è solo la puntadell’iceberg del pianeta invalidiin Molise.

TERMOLI - Preoccupano lecontraddizioni circa le decisioniassunte dall'assise comunale diTermoli dello scorso 7 giugno cheproseguono nella direzione diun'ulteriore cementificazione delcentro cittadino, delle esterna-zioni del sindaco Di Brino, circala sua contrarietà pregiudizialeal progetto della Granarolo e lalentezza con la quale viene con-siderata l'ipotesi di ri-pubbliciz-zazione del servizio idrico inte-grato la cui privatizzazionetermina, dopo vent'anni, proprioil 30 giugno. La ri-pubblicizza-zione frutterebbe al comune ri-sorse ingenti che fin'ora sonostate dirottate a Roma, ma nonlo si considera come una ipotesipraticabile! Il piano di investi-menti della Granarolo, potrebbe,se d’impatto ambientale ridotto,distribuito sul territorio bassomolisano e con smaltimento dei

liquami al servizio dell'agricol-tura, dare lavoro e/o riattivareuna parte delle coltivazioni fo-raggiere, ma lo si bolla come ne-gativo senza conoscerne i parti-colari! La costruzione edile,prevista nel quartiere del “Croci-fisso” in un'area da sempre con-siderata nella volontà del comi-tati civici, come destinata a verdepubblico, viene modificata nelladestinazione senza chiederenulla ai cittadini! Ci chiediamoallora, ma quale idea di sviluppoc'è per la città e quale rapportodemocratico ha assunto l'assisecomunale nei confronti dei citta-dini? Pensiamo sia arrivato ilmomento di “sfidare costruttiva-mente” la giunta comunale, il sin-daco Di Brino e il presidenteMontano ad un confronto pub-blico in cui spiegare quale idea disviluppo hanno per Termoli.

Rivoluzione Democratica Molise

TERMOLI – Stava rientrando a casa quando unadonna di 70 anni è stata scippata della borsetta. L’an-ziana era appena entrata nell’androne di un palazzodi via maratona, quando è stata affrontata da una per-sona che le ha sottratto la borsetta facendola caderea terra. Poi si è dileguato con il bottino 50 euro, e pareche ad attenderlo ci fosse un complice. La donna èstata soccorsa e ha tto ricorso alle cure dei medici delPronto Soccorso del San Timoteo ma per fortuna nonha riportato gravi lesioni.

CAMPOMARINO – E’ in gravi condizioni un gio-vane 22enne nativo di Torremaggiore (FG) che prestaservizio come bagnino in un lido di Campomarino.Domenica pomeriggio si è tuffato in acqua eseguendouna capriola ed ha sbattuto violentemente la testa eschiena sul fondale procurandosi un trauma allaspina dorsale con momentaneo paralisi degli arti su-periori. Dopo un primo ricovero al Pronto soccorasodi Termoli è stato trasferito nell’ospedale Neuromeddi Pozzilli dove si trova ricoverato.

PETACCIATO – Stava cogliendo le ciliegie da un al-bero in campagna a Petacciato quando è caduto dallascala a pioli sulla quale era salito. Attore sfortunatodell’episodio un 54enne che nella caduta ha riportatoun forte trauma cranico ed emorragia cerebrale. Soc-corso e trasportato all’ospedale di Termoli, dopo iprimi accertamenti è stato trasferito d’urgenza nelnosocomio di San Giovanni Rotondo dove è ricove-rato in gravi condizioni.

Falsi invalidi, si indaga sui mediciBrevi di cronaca.

Le verifiche saranno portate avanti per conoscere la realtà dei fatti.

Termoli

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Acqua, ambiente e cemento:quale idea di sviluppo per la città?

Festa di fine anno alla scuoladell’Infanzia di Via Cina a Termoli

TERMOLI – Il consiglierecomunale dell’Udc VincenzoAufiero ha organizzato, perconto dell’Amministrazionecomunale e in collaborazionecon la presidente dell’Unitalsidi Termoli, Rosa Meloscia,un’iniziativa di particolare ri-levanza sociale.

La proposta consiste nella

possibilità che i diversamenteabili avranno, a partire fino al16 giugno, di assistere gratui-tamente ad uno degli spetta-coli in programma presso ilCirco Martini presente in que-sti giorni in Piazza GiovanniPaolo e, precisamente, alla re-plica delle ore 17 o a quelladelle ore 21; ogni diversa-

mente abile ed ogni rispettivoaccompagnatore potranno en-trare gratuitamente agli spet-tacoli presentandosi semplice-mente alla biglietteria delCirco. Lo spettacolo delle ore21 di venerdì 14 giugno, saràinvece dedicato principal-mente agli aderenti all’Uni-talsi.

Diversamente abili: ingresso gratuitoagli spettacoli del circo Martini

TERMOLI – Oggi alle 17 gli alunni della Scuoladell'Infanzia del 3° Circolo "Giovanni Paolo II" diVia Cina, presentano il saggio di fine anno dal titolo"I colori delle emozioni". Come di consueto, a con-clusione del progetto didattico, anche quest'annol'impegno e l'entusiasmo dei bambini hanno resopossibile la manifestazione.

Il filo conduttore di questo viaggio alla scopertadei sentimenti e delle emozioni vissute nel quoti-diano, è stato il racconto "Sei folletti nel mio cuore".

In situazioni concrete e percorsi motivanti, i bam-bini si renderanno interpreti consapevoli delle pro-prie ed altrui emozioni, esternandole con le espres-sioni del volto o con particolari di esso quali labocca, gli occhi o i gesti. L'obiettivo è quello di edu-carli sin da piccoli a contenere e a dominare leemozioni per evitare eccessi o paure infondate. Atale scopo i piccoli canteranno la gioia, la rabbia, latristezza e la paura, associando agli atteggiamentidel corpo il ritmo musicale.

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1311 giugno 2013

MONTENERO DI BISACCIA - È stataufficializzata nel corso dell’ultima sedutaconsiliare la ricostituzione del gruppodell’Italia dei Valori al Comune. Il grupposarà costituito dai consiglieri IdV AntonioD’Aulerio, che ricoprirà anche il ruolo dicapogruppo, Michele Borgia e Donato Be-nedetto. Per questi ultimi si tratta di ungradito ritorno, dopo parentesi più e menobrevi, nel partito in cui hanno militato peranni e che ha caratterizzato la carriera po-litica di entrambi: Borgia è stato più volteconsigliere comunale, Presidente del Con-siglio e assessore provinciale all’ambiente;Benedetto, affacciatosi sulla scena politicamontenerese proprio nel partito del presi-dente Di Pietro, è stato consigliere comu-nale, vicesindaco e assessore comunale albilancio. La rinascita del gruppo consiliarenasce dalla volontà di creare una fruttuosasinergia che permetta di “fare sponda” tra

Consiglio comunale, provinciale e regio-nale, nel tentativo di realizzare quella “fi-liera istituzionale”, spesso ostentata dacerta parte politica, fondamentale se si vo-gliono ottenere risultati concreti e in tempiaccettabili. “Siamo contenti e orgogliosi –

hanno dichiarato D’Aulerio, Michele Bor-gia e Donato Benedetto - di aver ricosti-tuito e preso parte al gruppo che rappre-senta una fetta molto importantedell’elettorato montenerese, come dimo-strato nelle ultime tornate elettorali, e, so-

prattutto, l’unico partito attivo in paese,che vanta l’unico circolo: “unico” non soloin termini numerici, ma specialmente perpartecipazione ed entusiasmo dei propriiscritti, che offre diversi e preziosi servizialla cittadinanza; un circolo che si è resoprotagonista della storica e vittoriosa ClassAction sull’acqua e che sta diventando,giorno dopo giorno, un vero e propriopunto di riferimento per i cittadini di Mon-tenero e del Basso Molise, dal momentoche ad esso appartengono la consiglieraprovinciale Simona Contucci, che da annine è alla presidenza, e il Vice Presidentedel Consiglio regionale Cristiano Di Pietro.Saremo al servizio della cittadinanza –concludono i tre Consiglieri - e imposte-remo il nostro mandato di consiglieri al-l’insegna del dialogo tra i diversi livelli isti-tuzionali, per il bene dei Monteneresi eper il rilancio del nostro territorio”.

MONTECILFONE – Era stato arrestato nel mese diaprile del 2012 perché ritenuto dell’uccisione di caniin paese ma è stato assolto. Il 72enne, difeso dai legaliCarfagna e Liguori, durante il processo è risultatoestraneo ai fatti. Visto che l’uccisione di cani nel frat-tempo è continuata, gli avvocati dell’anziano in unanota evidenziano che il “vero responsabile non è statoevidentemente ancora trovato; speriamo solo che nonvenga cercato solo tra chi, come tutti gli agricoltori,usa antiparassitari e magari risulta poco simpatico alvicino di casa”. Per l’assoluzione del 72enne, come ri-marcano i due avvocati, fondamentali sono state “leperizie effettuate sui pesticidi sequestrati nell’abita-zione rurale dell’agricoltore, che hanno completa-mente scagionato quest’ultimo: i principi attivi conte-nuti nei pesticidi sono risultati infatti diversi da quellitrovati nei bocconcini avvelenati”.

MONTENERO DI BISACCIA -“Esprimo soddisfazione per il ri-pristino delle corse tra Petac-ciato e San Salvo annunciatodall’assessore regionale ai Tra-sporti Pierpaolo Nagni al qualerivolgo il mio plauso”. Questo ilcommento del vice presidentedel Consiglio Regionale Cri-stiano Di Pietro rispetto alla no-tizia della riattivazione di ulte-riori Autobus sul Basso Molise.Vale la pena ricordare che labrusca interruzione del servizioattuata a partire dallo scorso 2maggio dall’Atm, l’azienda ditrasporti che attualmente gesti-

sce il trasporto pubblico in Re-gione, aveva costretto l’assessoreregionale al ramo a predisporreun piano di emergenza con dellecorse sostitutive effettuate da al-tre ditte che però non riuscivanoa sopperire a tutte le diverseesigenze dell’utenza. “L’asses-sore Nagni - ha dichiarato Cri-stiano Di Pietro - ha dimostratogrande impegno e sensibilità inmerito a questa vicenda, nonsolo tamponando l’emergenza intempi brevissimi, ma anche con-tinuando a cercare ulteriori pos-sibili soluzioni, ascoltando tuttele istanze pervenutegli e con-

frontandosi con itanti soggetti in-teressati dai di-sagi. In partico-lare – hasottolineato - ilripristino del col-legamento Petac-ciato – San Salvo,è stato possibilegrazie alla siner-gia tra il consi-

gliere comunale di PetacciatoRoberto Di Pardo che, su solleci-tazione della RsU Cgil del-l’azienda Pilkington, ha portatoall’attenzione dell’istituzione re-gionale le difficoltà dei lavora-tori. Io stesso, in qualità di consi-gliere regionale, ho provvedutoa sollecitare l’assessore Nagniche, fin da subito si è reso dispo-nibile al confronto con lo stessoDi Pardo al fine di andare incon-tro alle esigenze dei lavoratori.Oggi – ha concluso Di Pietro -dopo numerose riunioni con gliutenti e dopo una fitta attività dimediazione, siamo giunti ad unarisoluzione positiva del pro-blema. Segnale, questo, di una fi-liera istituzionale utile e funzio-nale rispetto alle esigenze dellacittadinanza. L’augurio è quellodi non trovarci più di fronte adulteriori sorprese di sospen-sione delle corse di collegamentoche rappresenterebbero deci-sioni unilaterali del gestore e chesarò pronto a contestare insiemeagli utenti”.

Ricostituito il gruppo IdV in consiglio comunale a Montenero

In breve.

Assolto l’anziano accusato di essere il kiler dei cani

FOGGIA – Anche il Molise nell’occhio del cicloneper l’operazione compiuta dai carabinieri e Guardiadi Finanza della Compagnia di Foggia per debellareuna organizzazione di ladri e ricettatori di cavi dirame. Sette le persone arrestate tra Torremaggiore, inprovincia di Foggia, a Napoli e a Casacalenda in pro-vincia di Campobasso. Durante le perquisizioni sonostate sequestrate oltre 40 tonnellate di cavi di rame.Tutta l’operazione estata coordinata dalla Procuradella Repubblica di Foggia che ha richiesto i provve-dimenti restrittivi accolti ed emessi dal Gip dauno.

Furto e ricettazionedi rame, sette arresti

SAN GIACOMO DEGLI SCHIAVONI – Oggi alle 19 si riunisce

il Consiglio comunale in sessione straordinaria. All’ordine del giorno:

Lettura ed approvazione verbali seduta precedente; Realizzazione

di una rotatoria spartitraffico all'incrocio di via Fortore con via Po

e SP168; Trasferimento in regime di concessione di un tratto di

strada provinciale denominato "T.ssa interna". Approvazione

schema di convenzione da stipulare con la Provincia di Campobasso.

Convocato il consiglio comunale

Termoli

Ripristino corse Petacciato–San Salvo, il plauso di Cristiano Di Pietroall’assessore Nagni

ISOLE TREMITI – Ha preso il via alle Diomede“Tremiti d’Autore”, il primo dei sei appuntamentiletterari che si terranno sull’Isola di San Domino.Per l’inaugurazione ha presenziato i lavori lo scrit-tore Sandro Bonvissuto che ha presentato il suo li-bro ’Dentro’ pubblicato nella collana ’Super Coralli’di Einaudi. Oltre a rispondere a tante domande,Bonvissuto ha dialogato a lungo con gli intervenuti

con temi di filosofia, letteratura e vita quotidiana.Lo scrittore attualmente è impegnato a stilareun’antologia di racconti che verrà pubblicata daEinaudi. I prossimi appuntamenti con “Tremitid’Autore” prevedono: sabato 15 giugno Mauro Mar-cialis, sabato 22 giugno Romano De Marco, sabato29 giugno Valentina Fitti, sabato 13 luglio PaoloGiordano, agosto (data da destinarsi) Erri De Luca.

Letteratura, ha presoil via “Tremiti d’Autore”

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Ururi, campo sportivo in sin-tetico, una calda giornata di giu-gno. Sulla tribuna, le grida deitifosi della Nord che si sono ri-svegliati, dopo un lungo letargo.Della Nord, di Selva Piana, na-turalmente. Arrivati nel bassoMolise per ricordare il “capi-tano”; ovvero Michele Scorranoche è stato a ragione il vero ca-pitano di una squadra che spe-cie negli ultimi tempi ha cam-biato troppi comandanti.

Gli organizzatori hanno fattole cose a puntino, offrendo unaffettuoso tributo a Scorranoche era nato proprio a Ururi, co-mune di radici albanesi di cui il“capitano” è stato orgogliosoportabandiera.

La Figc regionale, l’ingegnerRocco Sabelli di Agnone, Raf-faele Di Risio amico indimenti-cabile e Telemolise si sonomossi all’unisono, per metterein piedi un memorial degno delpersonaggio da ricordare. Larete televisiva di Pallante ha of-ferto un lusinghiero servizio,mettendo in onda le due partiteconclusive, giocate di pomerig-

gio. In mattinata, invece, era toc-cato a formazioni giovanili. Unmix che è piaciuto a tutti e chesarebbe stato sicuramente ap-prezzato dallo stesso Scorranoche ha avuto sempre un occhiodi riguardo per i giovani calcia-tori, attraverso i fatti, non certole semplici simpatie: è stato lui aformare e quindi a dirigere laPrimavera, società giovanile,forte di una bella scuola calcio.

Il momento clou della giornataè stato quello in cui in campo sisono esibiti i rossoblù del 1983,che hanno indossato maglie blu,lanciate all’indirizzo dei tifosi,in segno di omaggio.

Fumogeni, canti e bandierehanno condito con il calore diun tempo il piccolo quanto acco-gliente campo di Ururi; sulla pa-rete principale degli spogliatoistampata una bella foto di Mi-chele, degli anni che furono.

I giovani che negli ultimi dueanni hanno voltato le spalle aCapone, ma non al Campobasso,hanno rivendicato, con i lorocori, la intitolazione dello stadiodi Selva Piana, al loro capitano.Riaprendo una polemica che siporta avanti da circa quattroanni, tanti quanti ci dividono

dall’immatura morte di Scor-rano, avvenuta di domenica.Dopo una partita di calcio a 5giocata con gli amici di sempresul campo al coperto di Ripali-mosani, di proprietà di Dome-nico Progna che è stato incampo per tutta la partita, diri-gendo quasi da fermo, ma conqualità ancora invidiabile, la di-fesa della formazione princi-pale.

Su questo foglio abbiamo giàpreso una decisa posizione sullaquerelle stadio. Senza volernefare una telenovela pensiamoche la questione si potrebbechiudere in poche battute, vale adire con una dichiarazione uffi-

ciale dell’amministrazione co-munale. Che ha preferito staresulle sue, senza decidere. Fa-cendo al massimo trapelare lanotizia di una lettera scrittadall’allora sindaco Litterio allafamiglia Romagnoli, fatta pas-sare per una delibera. Mentrela delibera è un’altra cosa. Unatto che comunque può es-sere superato da un altroatto analogo. Come dire:facciamo un’altra deliberacon la quale –sulla basedi eventi nuovi- si decidadi adottare un provvedi-mento diverso.

Non stiamo qui a for-zare la mano a nessuno,il nostro compito è di ri-ferire, non certo di deci-dere. Tocca ad altri fareciò che dovrebbero fare.Ma è chiaro che il successodel memorial di Ururisuona come una vera e pro-pria rivendicazione a favoredi Scorrano. Nonostante ciònon è difficile immaginare chegli amministratori in carica fa-ranno sfumare le calde polemi-che, attraverso il loro silenzio.Ben sapendo che da qui a qual-che giorno il clamore passerà eche tutto resterà come prima.

(pipò)

1511 giugno 2013

I nostri nonni, negli anni che ci videro giovani, sole-vano ripetere, nelle lunghe giornate passate con legambe dirette verso la fiamma del camino: “Chiacchieree tacchiere di legno, il Banco di Napoli non l’impegna”.Una frase che non ha bisogno di alcuna spiegazione. An-che se i nonni ci tenevano a esplicitare meglio quel bru-ciante slogan. Che faceva capire in modo chiaro chequando si arriva al dunque ci vogliono i fatti.

Dopo le promesse sta per giungere anche per il nuovoproprietario del Campobasso il momento di dimostraredi fare seguire i fatti alle parole. Tra pochi giorni (il 15)bisognerà fare il primo passo per la ricostruzione, pa-gando la tassa d’iscrizione al campionato. Una somma néforte né debole, ma che bisogna versare secondo la prassiconsolidata.

A seguire (questione di giorni) ecco la seconda sca-denza: pagare le spettanze ai tesserati, in modo da pre-sentare alla Covisoc la documentazione (non posticcia)per non beccare altre penalizzazioni e non correre addi-rittura il rischio di venire declassati.

Terzo e ultimo atto: presentazione della pesante fide-iussione (30 giugno) che faccia da ombrello finanziarioper l’intero arco del campionato.

Come si può facilmente capire bisognerà mettere piùvolte mano al conto bancario di Di Palma o di qualcunopronto a girargli cifre importanti. Non sono ammessi in-terventi esterni, fatte da persone terze, rispetto alla so-cietà. Per evitare l’annullamento dell’operazione, cosa giàcapitata al Campobasso di Berardo che si fece finanziareda un socio occulto dell’area napoletana per circa 150 mi-lioni, convinto di aver messo a posto ogni cosa con laLega. Che però nello spazio di poche ore rimandò il bo-nifico al mittente. Ed escluse la nostra squadra dal cam-pionato.

Di Palma in questi primi giorni di presidenza ha messopiù volte le mani avanti: chiedendo di non giudicarlo at-traverso i preconcetti. Malgrado ciò un certo pregiudizioha serpeggiato tra i tifosi (e anche tra i giornalisti) chehanno spesso storto il muso. E che ora sono lì che atten-dono i fatti.

Primo atto: l’iscrizione

Il clamore del successo del memorial di Ururi riapre la polemica sul nome dello stadio.

Sport

Comincia per la squadra rossoblù una settimana decisiva per le scadenze.

A seguire pagamento delle spettanze ai giocatori e fideiussioni

I tifosi della Nordin formatoesportazionehanno chiestoin coro l’intitolazione al “capitano”

Il presidente

della Lega Pro

Mario Macalli

Biagetti e Maragliuolo,

stanchi, dopo la partita

Oscar Tacchi Donatelli e Ciappi

E che sia Michele Scorrano

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