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Poste Italiane Spa - sped. abb. postale DL.353/ 2003 (conv In. 27/02/2004 n.46) art.1 comma 1,DCB Milano Anno 6 n. 13 Luglio Agosto Settembre 2012 APAC 2012: le nuove sfide CONFIAC la rivoluzione nel mondo del condominio MADE EXPO 2012 APAC: il nuovo sito web

13 Professione Immobiliare Lug Ago Set 2012

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Professione Immobiliare Periodico Ufficiale di APAC Associazione Professionale Amministratori di Condominio

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Anno 6 n. 13 Luglio Agosto Settembre 2012

APAC 2012:le nuove sfide

CONFIACla rivoluzione nel mondodel condominio

MADE EXPO 2012

APAC:il nuovo sito web

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3PROFESSIONE IMMOBILIARE 2012/ n.13

In copertina:

foto Milanesi: Locarno (CH) palazzi in riva al Lago Maggiore

SOMMARIOEditoriale: Ing.Stefano MilanesiAncora crolli, ancora terremotiFascicolo di Fabbricato Elettronico

APAC: il nuovo sito web

Turismo:A pochi kilometri da Milano: una gita in VAL VERZASCA

Novità: CONFIAC: la rivoluzione nel mondo del condominio

Le Aziende informano:Convenzioni

Tecnologia:D.P.R. N. 59/09: RISPARMIARE ENERGIA NEI CONDOMINI PARTENDO DAL TRATTAMENTO DELL’ACQUA CALDA SANITARIA E DALL’IMPIAN-TO DI RISCALDAMENTO.

Sicurezza

Recensioni

La parola all’ Avvocato:

REVISIONE PER ERRORE DELLE TABELLE MILLESIMALI CONDOMINIALI

Mostre e Convegni:MADE Expo 2012 - 1

Verde e Giardini:Il Verde come stile di vita

Risparmio EnergeticoRisparmio energetico in condominio: basta la maggioranza ridotta

Cultura: Lorenzo MilanesiCrociati e Infedeli

La Parola all’Avvocato:Obblighi di sicurezza in condominio: l’amministratore di condominio è tenuto ad ottemperare a quanto previsto dall’art. 26 del D.lgs. 81 del 2008 Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, cioè alla redazione del Documento Unico di Valutazione dei Rischi interferenziali(DUVRI)?

La Parola al Commercialista Dott.ssa Antonella ChiamettiE’ ufficiale: con la pubblicazione del decreto sviluppo 2012 la detrazione del 36% passa al 50%

Servizi al condominio

Cultura

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Manoscritti, dati, documenti.

Gli articoli e qualsiasi materiale pubblicato in Profes-sione Immobiliare rappresentano le esperienze e le opinioni degli autori ed in nessun caso impegnano Pro-fessione Immobiliare nè la Redazione della rivista.

Gli articoli e/o i documenti inviati alla rivista Professione Immobiliare (anche a mezzo posta elettronica o consegnati direttamente presso la nostra sede), anche se non pubbli-cati, non saranno restituiti. La Redazione non è in alcun modo impegnata a pubblicare gli articoli e/o i documen-ti ricevuti. La collaborazione si intende a titolo gratuito.E’ possibile per le case editrici o singoli autori invia-re i testi o le immagini senza copyright di cui si richie-de la pubblicizzazione al seguente indirizzo email a:[email protected]

PROFESSIONE IMMOBILIARE

Pubblicazione trimestraleDirettore responsabile:Ing. Stefano Milanesi

EditoreAPAC Associazione ProfessionaleAmministratori di Condominio

sito web: www.webcondominio.eue-mail: [email protected]

Promozione e SviluppoLucia Rizzi:

[email protected] 393 7281395

Grafica e Stampa presso TipografiaLaser Copy Center s.r.l

Via Livraghi 1 – 20126 Milano MI

Al numero 13 di Professione ImmobiliareLuglio Agosto Settembre 2012 - hanno collaborato:

Lorenzo Milanesi, Livia Chiara Mazzone, Stefano Milanesi, Carlo Geri, Antonella Chiametti, Federica Mariotti, Aquaverde, Luigi Martone

Registrazione Tribunale di Milanon. 187 del 20 marzo 2007

Testata iscritta al Registro Operatori di Comunicazione(R.O.C.) n. 15634

Gli articoli di Professione Immobiliare sono pubblicati

anche sul sito www.webcondominio.eu

INFORMATIVA AI SENSI DEL D.LEGS 196/2003Si rende noto che i dati in nostro possesso liberamente ottenuti per potere effettuare i servizi relativi a spedizioni, abbonamenti e simi-lari, sono utilizzati secondo quanto previsto dal D.Legs.196/2003.Titolare del trattamento è Professione Immobiliare - APAC ([email protected]). Si comunica inoltre che i dati persona-li sono contenuti presso la nostra sede in apposita banca dati di cui è responsabile Professione Immobiliare APAC a cui è possibile rivol-gersi per l’eventuale esercizio dei diritti previsti dal D.Legs.196/2003.Per ricevere Professione Immobiliare, richiedere il mo-dulo di autorizzazione all’utilizzo dei dati personali a:[email protected]

Le collaborazioni con Professione Immobilare sono gradite.Eventuali proposte di articoli devono essere indiriz-zate a: [email protected]. Gli articoli devono essere completi di tutte le immagini libere da qualsivoglia copyright e didascalie e devono seguire le indicazioni redazionali ed editoriali presenti sul sito:www.webcondominio.eu/norme_redazionali.htm

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4PROFESSIONE IMMOBILIARE 2012/ n.13

Ancora crolli, ancora terremoti in Italia:si chiede ovunque il fascicolo di fabbricato... e noi diciamo: ELETTRONICOSembra strano, ma gli Italiani riescono a non imparare mai dalle esperienze passate.Da quando (52 anni fa) sono nato, sento parlare sempre di sciagura, devastazioni, alluvioni, frane e crolli che hanno interessato la nostra Nazione da nord a sud senza grosse distinzioni.Ogni volta sembra la prima.Eppure, se ben vogliamo vedere, le motivazioni sono sempre le stesse e non si è fatto che ben poco per limitare i danni imparando dal passato.Le carte sismiche hanno seguito principi legati al numero e forza dei sismi stessi e poco

alle logiche della natura del territorio. E così sia nel caso del terremoto del Friuli che in quello che ha appena devastato la Romagna, si é parlato di eventi non prevedibili (ma Mirandola non era stata rasa al suolo nel 600?).Da molto tempo APAC sta lavorando insieme a REOS e ad altri professionisti del settore, al Fascicolo di Fabbricato Elettronico strumento indispensabile se si desidera sapere, ad esempio, se i nostri fabbricati hanno o meno determinate caratteristiche e la loro reazione ad eventi quali quelli citati.Ma anche per applicazioni meno impattanti, ma non meno determinanti ai fini di una buona gestione del patrimonio edilizio Italiano, risulta di grande rilievo avere dei database aggiornati degli elementi costituenti i nostri condomini.Tante e troppe volte abbiamo situazioni nelle quali i professionisti si approcciano al fabbricato e non trovano dati corretti, omogenei e disponibili, con il risultato finale

che i lavori non sono di eccellenza e i dati finali non rimangono nemmeno in mano dei giusti proprietari, ma dei fornitori.. MADE Expo ha lanciato proprio di recente un appello a riguardo e abbiamo

subito proposto un convegno sul tema nella speranza di riuscire questa volta a mettere insieme le forze e le volontà necessarie a raggiungere finalmente il risultato sperato.

Stefano Milanesi

EDITORIALE

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un cor-tese contributo sull’editoriale del numero 12 di Professione ImmobiliareL’ Oggetto è il TITOLOApro per la prima volta una copia della Rivista “Professione

Immobiliare”, precisamente il n.12 del Luglio 2011, e subito-

vengo attratto dal titolo dell’ editoriale:

Steve Jobs

Unire i punti e i nostri successi

Steve Jobs è mancato da pochi giorni e vedere che è stato

preso a tema di un editoriale due mesi prima... non si può

non leggere !

Si parla della famosa lectio magistralis tenuta all’ Universi-

tà di Stanford, quella ripresa da tutti i servizi TV, lectio nella

quale Jobs suggerìva a tutti gli studenti :

“stay hungry, stay foolish”: rimanete affamati; rimanete

pazzi !

Nel testo non si riprende questa esortazione, bensì ci si riferi-

sce al tema dell’ importanza di sapere “unire i punti”.

Quale sarà il significato delle parole nelle virgolette ?

Si potrebbero dare varie interpretazioni, fare diverse suppo-

sizioni, personalmente opterei per il significato che è stata

così bene espressa da Robert Musil(*): “Se esiste il senso

della realtà deve esistere anche il senso della possibilità”.

Ci trovo un profondo legame con l’ “unire i punti” di Jobs,

con questa particolarità, che il primo punto, quello di par-

tenza, è reale, mentre il secondo, quello di arrivo

è decisamente ipotetico: è da inventare, definire e realiz-

zare.

Come da inventare, definire e realizzare è il percorso tra i

due punti !

Mi spiego con un esempio pratico e, spero, pertinente alla

tematica trattada da “Professione Immobiliare”.

All’ inzio di questa estate, dialogando sugli interventi di soc-

corso, un Pompiere, senior d’ età e di esperienza e junior

di pensione, mi racconta di un episodio avvenuto a casa

di un signore anziano e single e conclude con la seguente

considerazione: “ certo che se allorquando si interviene,si

potessero avere a disposizione delle informazioni specifice

del contesto in cui ci si trova, certo che si potrebbe interve-

nire in maniera più efficace ed efficiente.

E visto che in quei mesi stavo sviluppando un tema relativo

all’ incremento della sicurezza delle persone in condizioni

di fragilità, ecco che nella mia mente si va a formare un

punto ipotetico che potrebbe costituire una soluzione al bi-

sogno sottolineato dalle parole del Vigile del Fuoco.

Un punto, o meglio, una soluzione semplice in tutte le sue

implicazioni.

In pratica si tratta di apporre sulla parte interna della porta

di casa, una busta di plastica contenente tutte quelle infor-

mazioni che fanno sì che un eventuale

intervento di soccorso risulti, per riprendere le parole del VF,

efficace ed efficiente.

A questo punto, necessitano due cose: in primis ingegne-

rizzare l’ idea e, in seconda battuta, farla diventare una

POS per i vari Enti e Corpi preposti ad effettuare interventi

di soccorso !POS è un acronimo che in questo caso sta per:

Procedura Operativa di Soccorso.

Chi scrive si propone per l’ ingegnerizzazione dell’ idea.

Chi invece si propone per creare quella massa critica per

far sì che quest’ idea diventi realtà ?

Ing. Carlo Geri

NUOVO SITO APACDa circa un mese è stato pubblicato il nuovo sito APAC.

Una veste rinnovata per lo strumento principe di co-municazione adottato da APAC.

Grafica accattivante, menù contestuali e ampi aree per ar-ticoli e immagini si accompagnano ad una grande disponi-bilità di spazio dedicato alla pubblicità, ai collegamenti alle strutture che collaborano con l’Associazione ed alla rivista Professione Immobiliare.210.000 visite e un futuro ancora piü roseo.Convenzioni, pagine dedicate ai Soci, e una gestione as-solutamente innovativa dei contenuti, consentono al nostro sito una flessibilità non comune e la possibilità di adattarsi a tutte le necessità di ua Associazione che basa sulla comuni-

cazione il proprio “must”.La dinamicità del sito si associa ai diversi ambiti contenenti questionari e form di richiesta con risposte automatiche e reindirizzamenti ai responsabili delle risposte.Da notare la possibilità per tutti i collaboratori, per tutte le aziende convenzionate e, in primis, per tutti i Soci di gestire in modo diretto i contenuti.Nello stesso tempo i contenuti del sito sono diversificati in funzione dei diritti che posseggono gli utenti che si collega-no e si registrano.Insomma, un bel risultato per tutto il gruppo APAC!!! Stefano Milanesi

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6PROFESSIONE IMMOBILIARE 2012/ n.13

A circa 1 ora e 40’ da Milano, per-correndo l’autostrada Milano Como Chiasso sino a Bellinzona Nord e poi dirigendoci verso Locarno, ab-biamo l’occasione di prendere la deviazione per a Valle Verzasca.

La Valle Verzasca è una valle sviz-zera del Canton Ticino. Appartiene al distretto di Locarno e comprende i comuni di Mergoscia, Vogorno, Corippo, Lavertezzo, Brione Verza-sca, Gerra Verzasca, Frasco e So-nogno. Tranne Mergoscia, appar-tenente al circolo di Navegna, tutti questi comuni sono parte del circo-lo di Verzasca.Situata tra la Valle Leventina e la Val Maggia, include Mergoscia, centro geometrico del cantone; è l'unica valle del cantone che non comprende un confine di Stato. Cir-condata da alte montagne, è col-locata a nord del Lago Maggiore e si estende da sud a nord per circa 25 km. Ospita un bacino artificiale, il lago di Vogorno, formato da una diga alta 220 metri e larga 380.Dal punto di vista orogafico la val-le si colloca nelle Alpi Ticinesi e del Verbano (sottosezione delle Alpi Lepontine) (Fonte Wikipedia)

Vogorno e la Valle Verzasca verso Nord

La Valle Verzasca è una valle mol-to caratteristica: i monti che la cir-condano sono imponenti e hanno un aspetto selvaggio e, in alcune situazioni, possono apparire inquie-tanti. I pendii scoscesi e le innume-revoli cascate (e relativi laghetti)

rappresentano un grande motivo di attrazione sia per appassionati dei vari sport della montagna che per i turisti domanicali.Per dare una idea dell’effetto di im-ponenza basta pensare che il fon-dovalle si alterna tra i 500 e i 900, mentre le montagne che lo circon-dano hanno un'altezza media di 2400 m.Nella valle scorre il fiume Verza-sca, le cui acque si accumulano nel lago di Vogorno prima di uscire dalla valle nel Piano di Magadino e gettarsi nel Lago Maggiore.Ha la tipica conformazione a “V” delle valli fluviali, pur trovandosi in zona alpina dove sono più frequenti le vallate a “U” di origine glaciale. Tale conformazione ha favorito i co-struttori della imponente diga che hanno sfruttato il punto più stretto della valle per edificarla.Nei periodi di glaciazione, infatti, la valle del Ticino (trasversale alla valle Verzasca) era sede di un'im-ponente ghiacciaio che bloccava le nevi eterne della valle Verzasca. Esse quindi si accumulavano, e il loro scioglimento nei periodi caldi causava un forte deflusso di acqua che donò alla valle l'aspetto attua-le.A favorire in modo determinante la conformazione delle rocce molto

levigate e rotondeggianti proprio per l’azione delle acque, è la pre-senza di minerali della categoria dei graniti“Le valli laterali si raggiungono dai comuni che compongono la val-le. Sul lato ovest si raggiungono la Val Resa e la Valle di Mergoscia da Mergoscia; la Val di Corippo da Corippo; la Val d'Orgnana e la Valle del Cansgell da Lavertezzo; la Val d'Osura da Brione; la Val Redòr-ta e la Val Vegornèss; da Sonogno. Sul lato est, invece, si raggiunge la Val della Porta da Vogorno; la Val Carecchio, la Val Pincascia e la Val d'Agro da Lavertezzo; la Val Mött da Gerra; la Val d'Efra da Frasco.” (Fonte Wikipedia)La firma preponderante è data da alcuni elementi comuni a tutta la valle: l’acqua limpida, le rocce scolpite e levigate, il verde e la tranquillità, la pietra in tutti i propri utilizzi il perfetto equilibrio tra le atti-vità umane e l’intorno.

Rustici a Berzona (Vogorno)

Una delle caratteristiche pregnanti della valle è la presenza dei rustici e dei loro tetti ancora conservati in granito.I pochi edifici recenti sono comun-que rispettosi dell’ ambiente e sono stati progettati sapientemente nel pieno rispetto dell’ambiente e in coerenza con l’architettura del luo-go.

A Frasco è presente un Mulino stori-

A pochi kilometri da MilanoUna gita in VAL VERZASCA

Turismo

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Turismo

co e funzionante (aperto il Sabato – accesso e visita 1 Franco) e, subi-to al di sotto, una piccola centrale elettrica ancora funzionante desti-nata ad alimentare le case del luo-go (400 famiglie).Il Mulino funziona con una ruota orizzontale (raro trovarne di simili): il vano d'entrata dotato anche di un forno per il pane, che era utilizzato per la consegna dei cereali e del-la farina e il locale di macinazione con il macchinario del mulino, co-stituito da due coppie di palmenti (macine di pietra), scanalate alla francese; quella inferiore era fissa, quella superiore, leggermente sol-levata dalla prima, girava trituran-

do i cereali, introdotti attraverso la tramoggia, posta sopra.

La pala del mulino in funzione

La pala del mulino

La valle che si sviluppa a Ovest ri-spetto a Brione Verzasca presenta notevoli spunti e sorprese: le ac-que del fiume che vi scorre, già a poche centinaia di metri dal pae-se presentano dei giochi, avvalla-menti e laghetti da sogno, invitanti per un fresco bagno estivo in un paradiso di prati ben curati e roc-ce accoglienti.

Giochi d’acqua

Se siete particolarmente fortunati avrete la possibilità di incontrare, alzando non di troppo gli occhi al cielo, le aquile che qui dominano incontrastate.

Il luogo principe della valle e reso famoso dalle immagini che lo ri-traggono su tutti i depliant turistici

è Lavertezzo con il suo Ponte dei Salti.

La visione che ci offre la natura in questo sito è sicuramente una del-le più belle al mondo.Il ponte che attraversa il fiume su due campate è uno di quelli che ti invogliano al tuffo.

Sotto un’ acqua cristallina e un fon-do profondo e sabbioso ti invitano a provare l’ebbrezza di una rapida immersione per sconfiggere la ca-lura estiva.E poi i canali naturali che consento-no un percorso fra le rocce a velo-cità ridotta, portano a delle picco-le ed accoglienti spiaggette dove distendersi a prendere il sole.

Stefano Milanesi

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NOVITA’

Il 10/3/2012 nella splendida cor-nice del Centro Congressi Sale-sianum in Roma, si è tenuto il 1° Convegno della Confederazione CONFIAC (Confederazione Italia-na Associazioni Condominiali) sul tema “L’evoluzione della profes-sione di amministratore alla luce delle ultime normative e della ri-forma del condominio”

Sono intervenuti, tra gli altri, l’On. Duilio, il Sen. Mugnai, Giovanni De Pasquale della Anaip, Rosario Ca-labrese della Unai, i quali hanno illustrato la platea circa le proprie idee in ordine alle modifiche al te-sto originale della riforma ancora in discussione. Infine ha preso la parola l’avvocato Nunzio Costa, responsabile ufficio legale del-la CONFIAC, il quale ha proposto alcuni emendamenti al testo esi-tato dal Senato allo scopo di ar-monizzare la disciplina e renderla più aderente alle mutate esigenze della materia.

Infatti è stato proposto di utilizzare il procedimento sommario di cogni-zione quale modello di ricorso del-le impugnative alle delibere delle assemblee condominiali, nonché l’adozione dello strumento offerto dall’art. 614 bis, quale rimedio per

velocizzare la fase esecutiva

L’incontro è stata anche l’occa-sione per presentare la saldatura avvenuta a livello nazionale tra le associazioni di amministrato-ri aderenti alla CONFIAC e che si ricordano essere ACAP, APAC, SE-SAMO, CESCOND, CONDOMINIO ITALIA, MAPI, ed AMMINISTRATORI PROFESSIONISTI.

I Presidenti delle associazioni coin-volte nella confederazione hanno illustrato il piano operativo delle iniziative in corso.

Nel dettaglio è emerso che la CONFIAC adotterà lo strumento della conciliazione per la soluzio-ne alternativa al contenzioso ed ha già stipulato una convenzio-ne con l’Organismo “Conciliazio-ne per tutti”; promuoverà corsi di formazione allo scopo di rendere la figura dell’amministratore sem-pre più preparato ad affrontare le crescenti responsabilità della ca-tegoria; offrirà nuovi servizi ad alto valore aggiunto per rendere l’am-ministratore per rendere l’ammini-stratore un soggetto professionale ed in grado di fornire risposte in

tempi rapidi, efficaci ed efficienti.

Il Presidente della CONFIAC ha chiuso i lavori annunciando che verranno stipulate delle ulteriori in-tese e convenzioni che potranno essere utilizzate dai soci di ciascu-na delle singole sigle confedera-te.

Le associazioni aderenti sono 7 con un totale di circa 7000 asso-ciati e 63 sedi periferiche distribui-te su tutto lo stivale.

BUON LAVORO A TUTTI NOI

CONFIACla rivoluzione nel mondo del condominio

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9PROFESSIONE IMMOBILIARE 2012/ n.13

Le Aziende Informano: CONVENZIONI

Continua la convenzione ta APAC -Accurate Travel di Legnano, Clio Viaggi (tour operator e incentive) e Macchina del Tempo (per pacchetti viaggio e soggiorni a prezzi convenienti). Preventivi vacanze o informazioni sulle iniziative ed eventi in corso scrivere a:[email protected] - Sergio Melfi - 339 5434337

TURISMO

Francesco FanelliPuglia Gaggiani AssicurazioniCorso Sempione 36 - MILANO (MI)Tel 02 3491341 Fax 02 33104007 - [email protected] - www.assicurazionipugliagaggiani.com

ASSICURAZIONI

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GLOBAL SERVICE

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10PROFESSIONE IMMOBILIARE 2012/ n.13

TECNOLOGIA

Nel Giugno 2009 è stato pubblica-to il Decreto del Presidente della Repubblica n. 59/09 che costitui-sce il Decreto attuativo della Leg-ge 192 sull’efficienza energetica negli edifici e quindi anche nei condomini; in altre parole il D.P.R. contiene tutti i criteri generali, le metodologie di calcolo e i requisiti minimi per contenere i consumi di energia degli edifici e raggiunge-re gli ambiziosi obiettivi di Kyoto e dell’Unione Europea.

Il Decreto disciplina i criteri per la progettazione, l’installazione, la manutenzione e l’ispezione degli impianti termici per la climatiz-zazione invernale ed estiva degli edifici, sia nuovi che sottoposti ad interventi di ristrutturazione.

Il Decreto si applica a tutte le Re-gioni e Province autonome, anche a quelle realtà locali che avevano già approvato, in precedenza, dei propri provvedimenti per regola-mentare l’efficienza energetica negli edifici e anche la certifica-zione degli stessi.

Perché è così importante questo Decreto volto a garantire l’effi-

cienza energetica negli edifici?

La risposta è molto semplice: ogni anno gli italiani consumano per la climatizzazione dei propri edifici 15 miliardi di metricubi di metano, 6 miliardi di litri di gasolio e 2 mi-lioni di tonnellate di combustibile solido (carbone e legna). Così facendo si immetto nell’at-mosfera di 370milioni di tonnellate di gas serra e altri inquinanti, por-tando così la spesa media annua per il riscaldamento di una fami-glia Italiana a circa € 1.200,00.= all’anno.

Applicando i requisiti tecnici pre-visti dal DPR 59/09 è possibile con-seguire un risparmio energetico complessivo del 60%, con una drastica riduzione anche delle

emissioni di CO2.

Uno degli elementi più importanti di questo Decreto è che prende in considerazione anche il vali-dissimo contributo che un corretto trattamento dell’acqua sanitaria e dell’impianto di riscaldamento, consente al fine di migliorare l’effi-cienza energetica negli edifici.

Prima di prendere inconsiderazio-ne che cosa il testo del regolamen-to prevede in termini di obblighi per quanto riguarda il trattamento dell’acqua, è interessante per il lettore fare un passo indietro e ca-pire quantitativamente quale sia il reale contributo che il trattamento dell’acqua apporta all’efficienza energetica negli edifici.

I risultati di recenti studi condotti da organismi scientifici Nazionali ed Europei hanno posto in eviden-za come il trattamento dell’acqua calda sanitaria, mediante la sem-plice aggiunta di polifosfati

(FIG. 3) che impediscono il formarsi del-le incrostazioni calcaree nei cor-pi scaldanti, oppure la rimozione di calcio e magnesio (gli ioni re-sponsabili, attraverso la durezza dell’acqua, della formazione di incrostazioni calcaree), mediante la tecnica dell’addolcimento con scambio ionico,

consenta il recupero di circa il 18/20% di efficienza per gli im-pianti di climatizzazione invernale rispetto ai medesimi impianti non soggetti ad alcun tipo di tratta-mento.

(CALCARE NELL’ACQUA CALDA SANITARIA)

Ma i benefici del trattamento dell’acqua non si fermano alla sola acqua calda sanitaria, viene bensì presa in considerazione an-che l’acqua nei circuiti di riscal-damento, laddove le semplici ag-giunte di prodotti protettivi filmanti (FIG. 5+6), che impediscono il de-positarsi delle incrostazioni calca-ree, riducendo altresì i fenomeni corrosivi, consentono un recupero di efficienza superiore al 8/10%, ri-spetto agli stessi impianti che non hanno subito alcun tipo di tratta-mento.

D.P.R. N. 59/09: RISPARMIARE ENERGIA NEI CONDOMINI PARTENDO DAL TRATTA-

MENTO DELL’ACQUA CALDA SANITARIA E DALL’IMPIANTO DI RISCALDAMENTO.

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11PROFESSIONE IMMOBILIARE 2012/ n.13

TECNOLOGIA

(CALCARE E CORROSIONI IMPIANTO RISCALDAMENTO)

Quindi gli effetti complessivi di un corretto trattamento dell’acqua calda sanitaria e dei circuiti di ri-scaldamento sono molto impor-tanti, evidenti e possono fare ri-sparmiare ad ogni famiglia anche € 250/300 all’anno, con un investi-mento decisamente ridotto ed in grado di garantire una maggior durata e sicurezza negli impianti stessi.

Che cosa prevede quindi il DPR 59/09?

Prevede che per tutti gli impianti nuovi e per tutte le ristrutturazioni i seguenti requisiti obbligatori:- se la durezza totale dell’ac-qua è inferiore ai 15°fr occorre prevedere sempre un condizio-namento chimico dell’acqua del circuito di riscaldamento a cui oc-corre aggiungere una filtrazione meccanica di sicurezza

(FIG.7)

e un dosaggio di polifosfati ali-mentari per l’acqua sanitaria;

(SCHEMA A)

- se la durezza totale dell’acqua è superiore ai 15°fr occorre aggiun-gere a quanto sopra un trattamen-to di addolcimento per entrambi i circuiti in modo da ridurre la du-rezza e riportarla sotto i 15°fr;

(SCHEMA B)

Questi requisiti valgono per tutte le tipologie di edifici pubblici, privati e a prescindere dalla potenzialità complessiva del generatore di ca-lore.E’ importante rammentare che il progettista, il direttore lavori, il proprietario, il conduttore dell’uni-tà immobiliare, l’amministratore di condominio, il terzo responsabile, il manutentore e il costruttore che non ottemperino a quanto previ-sto dal DPR n. 59/09 e quindi non prevedono un corretto trattamen-to dell’acqua nei termini sopra esposti, incorrono nelle sanzioni art. 15 del Dlgs. 192/05 (esempio: sanzioni amministrative e segnala-zioni all’ordine per provvedimenti disciplinari).

Il trattamento dell’acqua pertanto contribuisce a:1) migliorare l’efficienza degli im-pianti termici;2) garantire durata e sicurezza de-gli stessi;3) ridurre le emissioni di anidride carbonica;4) migliorare la qualità della vita

Stefano BonfantiCillichemie Italiana S.r.l. - Milano

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12PROFESSIONE IMMOBILIARE 2012/ n.13

Sicurezza

SERVIZI SKP PER I CONDOMINI

1. Portierato e controllo accessiSKP investigazioni e servizi di sicurezza s.r.l. è la società del gruppo che si occupa di tutti i servizi di controllo accessi e portierati per aziende, grossi complessi industriali e condomini.A tal proposito, la nostra policy aziendale, sempre gradita alla committen-za, presuppone un modello mensile di certificazione del nostro operato, consistente in una raccolta dei report giornalieri riportante gli accadimenti salienti, con una casistica predefinita e specifica per i condomini al fine di fare statistica su base semestrale/annua e con delle proposte finali al-legate che possono essere di volta in volta discusse in assemblea o più velocemente dai rappresentanti del condominio.Tale attività, oltre a rendere visibile e definito il lavoro del portiere, lo rende, cosa non da poco, valutabile oggettivamente.

2. Servizi di vigilanzaIl servizio sarà erogato dalla SKP Vigilanza s.r.l., società che nel gruppo si occupa di tutti i servizi propri della vigilanza normati dal Testo Unico di Pub-blica Sicurezza. La società opera con licenza prefettizia e nello specifico si

occuperà del pronto intervento armato, attraverso una pattuglia di zona, su allarme. Quest’ultimo potrà pervenire in centrale o attraverso il collega-mento degli impianti di sicurezza (anti intrusione e TVCC) o attraverso la chiamata su apposita frequenza radio del nostro Istituto da parte dell’ope-ratore (comando antirapina in dotazione al personale di servizio).La centrale, attraverso la visione del segnale remotizzato delle telecame-re, potrà, oltre che inviare la propria pattuglia, allertare direttamente le forze dell’ordine competenti che in caso di flagranza di reato (es: scaval-camento del muro di cinta) procederanno direttamente all’identificazione ed in caso di reato all’arresto.La visione delle telecamere da parte del nostro Istituto di vigilanza (spe-cifichiamo che la visione avviene solo a seguito di segnale di allarme) ci permette anche di discriminare nell’immediato eventuali falsi allarmi e di eseguire pertanto solo interventi pertinenti affinché non sia mai creato subbuglio inutile nel condominio.

3. Impianto di antintrusione e TVCCLa Skp Technology si occupa della progettazione ed installazione di im-pianti antintrusione e videosorveglianza, ormai indispensabili per una mag-giore protezione discreta ma estremamente efficace del condominio.

RECENSIONI

MALANOVA (di Cristina Zagaria)

Prendendo spunto da un fatto di cronaca avvenuto in Calabria, l’autrice narra una storia di soprusi e violenza sessuale. La vittima è un’ingenua ragazzina tredicenne, una piccola donna del sud che osa sporgere denuncia e chiedere giu-stizia: è costretta, però, ad andarsene dal suo paese, perché in questa terra “l’uomo è cacciatore” e la donna deve tenere le ”malenuove”, le brutte notizie, all’interno delle mura domestiche. Un romanzo duro, intenso, che fa riflettere, senza superflui pietismi.

Cristina Zagaria è nata a Carpi nel 1975. Vive a Napoli e, oltre a scrivere romanzi, si occupa di giornalismo.

(Nives Castenetto)

CANALE MUSSOLINI (di Antonio Pennacchi)Per i lavori di bonifica delle Paludi Pontine, progettati dal Duce ed iniziati nel 1926, in questa terrà e nelle città appena fondate si trasferiscono molte famiglie del nord. Tra queste, la famiglia Peruzzi, spinta dal coraggioso zio Pericle, che con le sue vicende e quelle degli altri protagonisti, appartenenti al ceto sociale dei contadini, ci offrono una descrizione minuziosa, a volte ironica, dell’Italia della prima metà del secolo scorso. L’ascesa del giovane Mussolini, la miseria della campagna, le lotte fra socialisti e fascisti, la guerra d’Abissinia sono alcuni dei temi affrontati da questo romanzo, una saga familiare per il quale l’autore ha vinto il premio Strega 2010.Antonio Pennacchi è nato a Latina nel 1950. Ex-operaio, ha pubblicato il suo primo romanzo “Mammut”, nel 1994. Ha definito il romanzo “Canale Mussolini” “l’opera per la quale è venuto al mondo”.

(Nives Castenetto)

Guida per l’individuazione, il calcolo e l’applicazione al processo di stima di tutti i coefficienti di differenziazioneIl testo è il primo manuale sui cosiddetti coefficienti di differenziazione, vale a dire gli elementi che nei processi valutati-vi correggono la stima di un bene per meglio individuarne le caratteristiche rispetto ai valori “normali”. I lunghissimi anni di esperienza degli autori hanno consentito di riunire, in un’unica opera, tutte le tipologie di coefficienti generalmente incidenti su di una valutazione.Dagli accessori alle alee di inesigibilità alle aree esterne al certificato di agibilità, dal degrado manutentivo alla desti-nazione d’uso, dalla dilazione del prezzo ai diritti personali di godimento sulle cose e ai diritti reali, dalle finiture interne al livello di piano.E ancora: dalla previsione di realizzazioni infrastrutturali alle previsioni di peggioramenti o miglioramenti ambientali, dalla progettualità dell’intervento alla servitù prediale, dalla sovraordinarietà o sotto ordinarietà del cespite alla vetustà dell’immobile. Nel libro si possono insomma trovare un insieme di coefficienti davvero esaustivo e completo per dare un’indicazione concreta sul valore effettivo di un bene.In conclusione, uno strumento di lavoro indispensabile per chiunque si accinga a sviluppare unastima immobiliare.Alessia Del MastroPagine 400 - Prezzo € 25,00Flavio Paglia Patrizia Carvelli

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E’ possibile ottenere la correzione delle tabelle millesimali inficiate da errore, qualora un condomino si renda conto che tali tabelle sono state calcolate sul-la base dell’errata indicazione della su-perficie del suo appartamento, in realtà meno ampio di quanto indicato nelle ta-belle?Il diritto di ciascun condomino sulle cose co-muni è proporzionato al valore del piano o por-zione di piano che gli appartiene, se il titolo non dispone altrimenti (art. 1118 comma 1 c.c.).Tale valore si determina attraverso le cd. Tabel-le millesimali, che rappresentano una traduzio-ne in frazioni millesimali del rapporto di valori esistente tra ciascuna singola proprietà e l’intero edificio del condominio.Una recente sentenza della Corte di Cassazio-ne, resa a Sezioni Unite (Cass. n. 18477/2010), ha introdotto un’importante modifica nella di-sciplina relativa all’approvazione ed alla revi-sione delle tabelle millesimali. Tale sentenza, infatti, disattendendo l’orientamento fin’ora prevalente in base al quale per l’approvazione o la revisione delle tabelle millesimali era ne-cessario il consenso di tutti i condomini, o, in mancanza, un provvedimento del giudice reso su istanza degli interessati in contraddittorio di tutti i condomini, ha affermato che “l’atto di approvazione delle tabelle millesimali, al pari di quello di revisione delle stesse, non ha natura negoziale; ne consegue che il medesi-mo non deve essere approvato con il consen-so unanime dei condomini, essendo a tal fine

sufficiente la maggioranza qualificata di cui all’art. 1136 comma 2 c.c.”.Se la regola fondamentale del condominio è il principio dell’approvazione a maggioranza, non si vede perchè, precisa la Corte di Cassazione, anche le tabelle millesimali non possono essere approvate secondo tale principio.Da ciò discende, inoltre, che se le tabelle ven-gono formate o modificate dall’assemblea con criteri errati, il condomino leso nel suo diritto può impugnare la delibera davanti all’au-torità giudiziaria convenendo solo l’ammi-nistratore del condominio e non più tutti i condomini.Con riferimento alla revisione delle tabelle mil-lesimali, l’art. 69 n. 1 disp. att. c.c. prevede che i valori proporzionali dei vari piani o porzioni di piano possono essere riveduti o modificati, an-che nell’interesse di un solo condomino, quan-do risulta che sono conseguenza di un errore.Sull’ambito di applicazione di tale norma, la giurisprudenza della Corte di Cassazione ha affermato che l’errore che giustifica la revi-sione delle tabelle millesimali, deve consistere nell’obiettiva divergenza tra il valore effettivo delle singole unità immobiliari ed il valore pro-porzionale ad esse attribuito nelle tabelle.Può, tuttavia, accadere che, nell’originaria for-mazione delle tabelle millesimali, tali tabelle risultino allegate ad un regolamento di condo-minio avente natura contrattuale.Una recente pronuncia della Corte di Cassazio-ne (n. 7300/2010) ha evidenziato che, qualora i condomini abbiano in modo espresso dichiara-

to di accettare che le loro quote nel condomi-nio vengano determinate in modo difforme da quanto previsto negli artt. 1118 c.c. e 68 disp. att. c.c., dando vita alla diversa convenzione di cui all’art. 1123 comma 1 ultima parte c.c., la dichiarazione di accettazione ha un indubbio valore negoziale, e impedisce di ottenere la re-visione ai sensi dell’art. 69 disp. att. c.c..Qualora, invece, come nel caso esposto nel que-sito, l’approvazione delle tabelle millesimali non abbia assunto natura negoziale, il condo-mino può ottenere la revisione delle tabelle se-condo il procedimento previsto dall’art. 69 disp. att. c.c. sulla base della mera ed obiettiva diver-genza tra il valore effettivo delle singole unità immobiliari ed il valore proporzionale ad esso attribuito nelle tabelle. A tal fine dovrà chiedere all’assemblea dei condomini che deliberi a mag-gioranza la revisione delle tabelle stesse o, in mancanza, agire in via giudiziarie nei confronti dell’amministratore per ottenere una sentenza costitutiva che disponga tale revisione. Riferimenti normativi e giurisprudenziali:Sul diritto dei partecipanti sulle cose comuni:• art. 1118 c.c.• art. 68 disp. Att. c.c.Sulla procedura di revisione delle tabelle mil-lesimali• art. 69 disp. Att. c.c.Corte Cassazione – Sezioni Unite – n. 18477/2010Corte di Cassazione n. 7300/2010

REVISIONE PER ERRORE DELLE TABELLE MILLESIMALI CONDOMINIALI

Avv. Federica MariottiLaureata in giurisprudenza presso l’Università Statale di Milano, dopo l’esame di Stato si è iscritta all’Ordine degli Avvocati del Foro di Milano.Svolge la propria attività come libero professionista, con studio sito in Milano, occupandosi delle materie civilistiche, con specializzazione in diritto condominiale, diritto di famiglia, procedure di recupero del credito e risarcimento del danno.

LA PAROLA ALL’AVVOCATO

MADE EXPO: RICOSTRUIRE PER RILAN-CIARE ILSETTORE:TORNA DAL 17 AL 20 OTTOBRE L’AP-PUNTAMENTO CON LE PRINCIPALI AZIENDE DEL SETTORE E L’OFFERTA PIÙ COMPLETA PER LA FILIERA DELLE CO-STRUZIONI

MADE expo scalda i motori per la quinta edizione: l’appuntamento per le principali aziende rappre-sentative dei diversi comparti della filiera costruzioni sarà dal 17 al 20

ottobre 2012 nei padiglioni di Fiera Milano Rho, una quattro giorni de-dicata al business e all’innovazione tecnologica conun’attenzione parti-colare al costruire sostenibile, in tut-

te le sue declinazioni.MADE expo riparte in uno scenario difficile per la filiera costruzioni, che vede il settore in una situazione di stallo dovuta a diversi fattori, tra cui i ritardi nei pagamenti e la difficoltà di accesso al credito.La manifestazione èun’occasione importante per il mercato interno, che trova a MADE expo risposte e soluzioni concrete e un’occasione di incontro con la business commu-nity internazionale.

MOSTRE E Convegni MADE EXPO

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VERDE E GIARDINI

IL VERDE COME STILE DI VITA

Per ulteriori informazioni o semplicemente per un consiglio professionale il personale di AquaVerde è disponibile ai seguenti recapiti:AquaVerde – Sede Legale e Operativa: Via Strada Mirabella s/n 46040 Cavriana (MN)Tel.: +39 0376 855076 Fax: +39 0376 805413 – [email protected] - www.aquaverde.it

Immaginate un parco o un giardi-no ricco di essenze arboree e di

piante meravigliose, il tutto arricchi-to da bossi e siepi a contornare la zona…chi non desidererebbe uno spazio verde così curato?

La bellezza di un parco o di un giar-dino è un elemento che difficilmen-te lascia insensibili, tutti ne siamo af-fascinati e ci lasciamo coinvolgere dall’aspetto riposante che la natura, con l’aiuto dell’uomo, è in grado di fornirci.

Molti privati, aziende ed anche enti pubblici non rinunciano al loro spa-zio verde, sicuri che esso possa co-stituire anche un ottimo biglietto da visita per i loro diversi interlocutori.

Eppure non basta disporre di tempo e denaro per trasformare in un para-diso naturale il proprio spazio verde, occorre anche saperlo mantenere e, soprattutto, garantirgli lunga vita.

Per fare ciò è necessario rivolgersi a veri esperti e professionisti dell’im-piantistica idrica e dell’irrigazione che siano in grado di fornire servi-zi e consulenza ed intervenire per tempo in modo adeguato e profes-sionale.

AquaVerde è un’azienda fondata nel 1998 che ha fatto dei servizi pro-fessionali per l’irrigazione e le attrez-zature per parchi e giardini la sua missione diventando, in poco tem-po, leader nazionale di riferimento in questo settore, specializzandosi nella progettazione e realizzazio-ne di impianti tecnologicamente all’avanguardia sia per la scelta dei materiali sia per la corretta gestione delle risorse idriche disponibili.

La strategia giusta per garantire pro-dotti e servizi di qualità è stata quella di investire molto sulle metodologie di lavoro, sul personale qualificato e su tutti i processi necessari ad otte-nere gli elevati standard tecnici che caratterizzano tutte le realizzazioni di AquaVerde, in particolare le atti-vità che l’azienda ha sempre curato con estrema attenzione sono:

• La prima fase di studio dell’impian-to, totalmente gratuita, che prevede una dettagliata progettazione rea-lizzata con moderni programmi CAD che consentono di avere precise in-dicazioni riguardo ai costi esecutivi e al materiale da installare.

Esempio di uno studio per unimpianto di un centro sportivo

• La realizzazione d’impianti di irriga-zione automatica per parchi e giar-dini dotati di irrigatori statici e dina-mici in grado di adattarsi a qualsiasi esigenza climatica e del terreno: “+ verde - acqua” è lo slogan che ca-ratterizza gli impianti realizzati con la moderna componentistica utiliz-zata (programmatori, elettrovalvo-le, sensori pioggia) che garantisce un risparmio idrico anche dell’80% rispetto ad un impianto “tradiziona-le” e una più lunga vita dello spazio verde irrigato.

Disegni di specifica messain opera irrigatori e pompe

• La realizzazione impianti di irriga-zione ad uso agricolo con ali goc-ciolanti auto compensanti o nor-mali sistemi di filtrazione manuali o automatici delle acque, impianti per serre e per orticolture e impianti di ferti-irrigazione.

• La realizzazione di giochi d’ac-qua, fontane, laghetti artificiali co-struiti in vetroresina o con teli imper-meabili e l’illuminazione pedonale e subacquea per parchi e giardini.

Fontane con illuminazione notturna

• L’assistenza post-vendita che ga-rantisce l’efficienza e la lunga du-rata delle opere realizzate: dopo la consegna “chiavi in mano” dell’im-pianto, oltre alla prima attivazione dello stesso con controllo generale dei livelli e messa in funzione in au-tomatico è previsto il primo “svuo-

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VERDE E GIARDINI

tamento” invernale, con controllo e spegnimento stagionale dell’im-pianto stesso e l’assistenza telefo-nica con consulenza tecnica sul funzionamento e la regolazione di tutto quanto è stato realizzato.

• La vendita di materiale professio-nale gestita con un magazzino di oltre 1.200 mq; in effetti AquaVer-de è certificata come “Installatore autorizzato” dei prodotti a marchio TORO e RAINBIRD (irrigatori, elettro-valvole e programmatori) e su tut-to il materiale utilizzato viene data una garanzia di 24 mesi. Anche la componentistica accessoria ne-cessaria per la realizzazione degli impianti è di alta qualità e rispetta tutte le norme internazionali di si-curezza.

Interno magazzino prodotti della nuova sede di Cavriana

• La realizzazione “a regola d’arte” per gli scavi e la posa delle tubazioni principali, delle elettropompe, dei filtri e di tutto il materiale impiantistico in ge-nerale, è garantita dall’utilizzo di moderni macchinari e attrez-zature e dal personale altamente qualificato impiegato nei cantie-ri. Dal 2004 AquaVerde ha anche ottenuto la certificazione OPRAH S.O.A. per la realizzazione di grandi opere.

Facciata con esposizione di alcuni mezzi della nuova sede di Cavriana

Tutte queste attività sono ulterior-mente arricchite da un particola-re gusto artistico per il verde che AquaVerde ha maturato in 15 anni di esperienza sul campo e grazie anche alle consolidate partnership con i migliori fornitori di compo-

nentistica e con i più importanti vi-vaisti italiani.

Impianto di irrigazione conilluminazione notturna

Per ulteriori informazioni o sem-

plicemente per un consiglio pro-

fessionale il personale di Aqua-

Verde è disponibile ai seguenti

recapiti: AquaVerde – Sede Le-

gale e Operativa: Via Strada Mi-

rabella s/n 46040 Cavriana (MN)

Tel.: +39 0376 855076

Fax: +39 0376 805413

[email protected]

www.aquaverde.it

APAC nel 2012: Una corsa verso il futuro!!!8 sessioni di corsi per i soci a Milano, Monza, Busto Arsizio;

Impostazione nuovi corsi a Padova, Legnano, Padova e Firenze4 sessioni di convegni aperti al pubblico

Più di 600 Consulenze gratuite ai soci via email;Consulenze gratuite ai soci telefoniche;

Consulenze gratuite ai soci scritte;Professione Immobiliare rivista gratuita distribuita a 6.800 indirizzi di Amministratori in tutta Italia;

20.000 pagine di manuali e dispense.Stand presso il MADE Expo (280.000 visitatori);

4 Convegni tematiciContatti con le più importanti realtà del settore immobiliare;

Contatti con le più importanti riviste del settore;Convenzioni con grandi strutture di servizio al Condominio.

Primo convegno CONFIAC - Consorzio di Associazioni di Amministratori di Condominio

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RISPARMIO ENERGETICO

A oltre 18 anni dal varo della prima legge organica sul risparmio ener-getico (10/91), oggi finalmente si hanno le idee un po' più chiare a proposito delle maggioranze "spe-ciali" previste per gli interventi di ef-ficienza energetica in condominio (commi 2 e 5 dell'articolo 26 della legge). L'ultima parola in proposito l'ha detta la legge 99 del 23 luglio scorso (al comma 22 dell'articolo 27) integrando il comma 2 (dopo il restyling portato dal Dlgs 311/2006) che ora così recita: «Per gli interven-ti sugli edifici e sugli impianti volti al contenimento del consumo ener-getico e all'utilizzazione delle fonti di energia di cui all'articolo 1, indivi-duati attraverso un attestato di certi-ficazione energetica o una diagnosi energetica realizzata da un tecni-co abilitato, le pertinenti decisioni condominiali sono valide se adot-tate con la maggioranza semplice delle quote millesimali rappresen-tate dagli intervenuti in assemblea».

La decisione

L'aggiunta portata dalla legge 99/2009 è quella delle ultime paro-le («rappresentate dagli intervenuti in assemblea»). La nuova norma ha fatto piazza pulita di tutte le inter-pretazioni precedenti, di dottrina e giurisprudenza, inventando una nuova maggioranza condominia-le, non contenuta nel Codice civi-le: quella "semplice" dei millesimi degli intervenuti in assemblea. In altre parole non contano i condo-mini favorevoli all'intervento, bensì solo i loro millesimi: devono essere più di quelli dei condomini che vo-tano contro, sommati con eventuali astenuti (la giurisprudenza ha chia-rito che contano come contrari).

Naturalmente l'assemblea deve es-sere di per sé valida. Devono cioè essere presenti di persona o per de-lega almeno un terzo dei condomini che possiedano un terzo dei mille-simi. Queste sono infatti le maggio-ranze necessarie per la seconda convocazione (le assemblee in pri-

ma sono casi rarissimi). Fatti alcuni elementari calcoli, si può dire che una decisione di risparmio ener-getico potrebbe in teoria vedere il voto positivo dei condomini che possiedono appena 167,7 quote su 1.000, se all'assemblea parteci-pano solo un terzo dei condomini che possiedono solo un terzo dei millesimi. Va aggiunto che, per giurisprudenza di Cassazione, an-che una decisione presa senza le necessarie maggioranze è annul-labile solo se impugnata in giudi-zio entro 30 giorni da quando se ne ha avuta conoscenza: trascor-so questo periodo, diventa valida.

Gli interventi ammessi Ci si può chiedere: ma quali inter-venti sono da considerare «vol-ti al contenimento del consumo energetico»? Prima che interve-nisse il Dlgs 311/2006, modifican-do il comma 2, si disponeva di un elenco abbastanza preciso delle opere ammesse, contenuto sem-pre nella legge 10/91 (articolo 8) ed espressamente richiamato nel comma 2. Ora non più. Ci si limita ad affermare due cose. La prima è che sono comprese tutte le opere che coinvolgono fonti rinnovabili di energia (sole, vento, idroelet-trico, geotermico, biomasse). La seconda è che può andar bene qualsiasi intervento programmabi-le, se porta a un risparmio attestato da una certificazione energetica o una diagnosi energetica. A pat-to che, naturalmente, si seguano alla lettera le prescrizioni del Dpr 59/2009, che impone certi para-metri di legge per gli interventi sugli impianti di riscaldamento. Per fare qualche esempio, certi rendimenti minimi sia per la caldaia sia per le nuove pompe di calore elettriche o a gas (quando li si sostituisce) nonché sonde di rilevamento del-la temperatura all'esterno dell'edi-ficio per tarare quella interna.

Alle condizioni previste dalle nor-me tecniche, sono agevolate non

solo la ristrutturazione di impianti di riscaldamento, ma anche quella di impianti di condizionamento estivo e di produzione di acqua calda sa-nitaria. Via libera anche alle opere di coibentazione degli edifici (per esempio del tetto o anche dei muri, con "cappotti termici"). Potrebbe forse essere consentita a maggio-ranze ridotte pure la conversione dal gasolio al metano, se non altro perché si tratta di un combustibi-le meno inquinante che allunga il ciclo di vita della caldaia e "spor-ca" meno camini e canne fuma-rie. Ciò porta, sul lungo periodo, al miglioramento del rendimento.

Risparmio energetico

Per deliberare interventi diretti al risparmio energetico, purché in-dividuati con una certificazione energetica o una diagnosi ener-getica, basta la maggioranza dei millesimi degli intervenuti in assem-blea (articolo 26, comma 2, legge 10/1991). Il Dpr 59/2009 scoraggia la trasformazione dell'impianto ne-gli edifici residenziali con più di quattro appartamenti (e in quelli più piccoli se la potenza nominale è maggiore o uguale di 100 kW) a meno che sia inevitabile per cau-se tecniche o di forza maggiore.

Luigi Martone - Global Renergy

RISPARMIO ENERGETICO IN CONDOMINIO, BASTA LA MAGGIORANZA RIDOTTA

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17PROFESSIONE IMMOBILIARE 2012/ n.13

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18PROFESSIONE IMMOBILIARE 2012/ n.13Segue a pag 22

PROGETTAZIONE: Restauro conservativo

Crociati e InfedeliPROFILO PROFESSIONALE LORENZO MILANESI (1925) Ha pubblicato presso la Casa Editrice Rubbettino i seguenti libri:• CARMELA CUDA - Viaggio d’amore - nel 1997• TIRAMISU’ - ossia l’incontenibile desiderio, nel 2002• MONTAIGNE - Della Saggezza - , di cui ha curato la scelta dei testi e la traduzione dal francese, nel 2006.• MONTAIGNE - Socrate a cavallo. Giornale di viaggio in Italia (1580-1581) nel 2008

L’invettiva che gli islamici più oltranzisti lanciano sovente contro gli occidentali è proprio questa: “crociati e infedeli”. Ma da dove esattamente questo termine derivi, tanti non sanno. Esso viene dalle ‘crociate’ che furono vere e proprie operazioni militari organizzate in Europa fra la fine del XI sec. e quella del XIII sec., col principale patrocinio della chiesa cattolica, allo scopo – apparente – di “liberare i luoghi santi” del Medio Oriente – con in testa Gerusalemme – che erano in mano agli “infedeli” (così venivano definiti quanti non professavano la fede cattolica). Nella pratica, però, le crociate si possono interpretare – a distanza di tanti secoli – come una sorta di colonizzazione ante litteram messa in atto da varie forze convergenti sospinte, chi più e chi meno, dalla volontà di allargare i propri domini, incrementare i profitti e l’influenza in Europa (da dove si mettevano in movimento). In vista di tanto importanti obiettivi, i protagonisti principali erano dunque le case regnanti, i feudatari, i mercanti – con in testa Venezia, Genova e Pisa – (che tentavano di sottrarre territori e mercati agli arabi e a Bisanzio) e, naturalmente la chiesa cattolica. Ma chi per primo può aver avuto questa idea? Sul finire dell’anno 1000 i turchi cosiddetti Selgiuchidi s’erano impadroniti di quasi tutta l’Asia Minore. Gerusalemme cadde nelle loro mani nel 1070 e nel 1071 a Mazienkert avevano sconfitto un esercito “romano” (cioè bizantino) suscitando non poche preoccupazioni nel mondo europeo. A Roma, Urbano II (Ottone di Lagery, 1040 – 99, papa dal 1088) , volendo perseguire la politica della chiesa cattolica, mirante alla sottomissione degli ortodossi, all’allargamento della propria influenza nell’Europa orientale e alla cacciata degli islamici dai territori sia del Medio Oriente che dell’Africa settentrionale, indisse la prima crociata al Concilio di Clermont Ferrand nel 1095, così rispondendo anche alla richiesta d’aiuto da parte dell’imperatore di Bisanzio. Il papa invitò tutto l’occidente a partecipare all’impresa promettendo facilitazioni di ogni genere e la remissione dei peccati.La prima crociata (1096) guidata da Pietro l’Eremita fu denominata “dei pezzenti” in quanto formata da poveri e da contadini originari d’Italia, Francia e Germania i quali pensavano così di affrancarsi dal tallone dei feudatari e dei signorotti delle rispettive provenienze. Si trattò dunque di un’accozzaglia di raccogliticci sprovveduti che al primo scontro furono sterminati.La vera Prima crociata (1096) ufficialmente bandita dal papa Urbano II – che infiammò gli animi con un discorso a tinte forti – fu composta dall’aristocrazia feudale europea, da cavalieri e truppe bene armati e organizzati, con la guida spirituale di Ademaro di Monteil vescovo di Le Puy. Giunti a Costantinopoli, si diressero poi in Asia Minore, conquistarono varie città e a Edessa fondarono il loro primo Stato. Il 5 luglio 1099 occuparono Gerusalemme dove, come ha poi raccontato Raimondo d’Anguliers, si abbandonarono a massacri spaventosi dai quali si dissociarono i bizantini. In questo periodo, come bracci operosi dell’opera di cristianizzazione dei ‘luoghi santiì, furono istituiti gli Ordini cavallereschi dei “Templari” (francesi), “Teutonico” (germanico) e “Giovannita” (italiano). Il comandante più noto della spedizione fu Goffredo di Buglione (di Boulogne) che si dimostrò più politico che pellegrino: strinse buoni rapporti con l’imperatore bizantino Alessio I Commeno e, dopo la presa della città, fu eletto dai baroni al seguito, re di Gerusalemme (22/7/1099), ma egli preferì il titolo di “difensore del santo sepolcro”La Seconda crociata.prese il pretesto della caduta di Edessa nel 1144. La predicò Bernardo di Chiaravalle a Vèzelay e la bandì il papa Eugenio III (Bernardo Paganelli) nel 1145. Questi convinse a parteciparvi il re di Francia Luigi VII e l’imperatore germanico Corrado III. Ma le

loro truppe lungo il tragitto si trasformarono in un’armata di facinorosi che si dedicarono ad ogni sorta di violenze e rapine. Osteggiati infine anche dai bizantini, furono prima battuti e poi sterminati nelle vicinanze di Damasco nonostante l’arrivo di rinforzi dei Templari e Giovanniti. (Corrado III aveva al suo seguito il nipote Federico, poi soprannominato Barbarossa). Partecipò a questa crociata anche Cacciaguida, antenato di Dante Alighieri.La Terza crociata fu bandita dal papa Gregorio VIII (Alberto di Morra) al quale succedette, due mesi dopo, il papa Clemente III (Paolo Scolari) ed ebbe come pretesto la caduta di Gerusalemme (1187) per mano del turco Saladino che s’era impadronito dell’Egitto e di buona parte dell’Arabia. Vi parteciparono il re d’Inghilterra Riccardo Cuor di Leone, quello di Francia Filippo II e quello di Germania Federico Barbarossa. Partirono da Marsiglia il 6 luglio 1189 diretti verso la Sicilia e poi verso Cipro Vi furono però aspre discordie interne specialmente fra francesi e inglesi che sfociarono nell’abbandono del campo da parte dell’uno e dell’altro re (Federico Barbarossa morirà annegato durante un banale bagno a Salef il 10 giugno 1190). Prima però il re inglese firmò un accordo con il sultano Saladino che permetteva la visita di Gerusalemme – in mano musulmana – ai pellegrini

cristiani disarmati. Questo re rientrò in patria il 9 ottobre 1192 mentre il Saladino, diretto alla Mecca, fu stroncato dalla malaria (1193).La Quarta crociata. Morto il Saladino , il papa Innocenzo III (Lotario dei conti di Segni) non si limitò a bandire questa crociata, ma ne estese gli effetti contro gli albigesi (1208), i mori di Spagna e le popolazioni baltiche che erano pagane. La spedizione verso il Medio Oriente mirava ad occupare prima l’Egitto e poi Gerusalemme. A capo fu posto Bonifacio del Monferrato il quale prese accordi con il doge di Venezia Enrico Dandolo che pretese 85.000 marche imperiali d’argento per far approntare una flotta in grado di trasportare l’intero corpo di spedizione.. Venezia, anziché turbare i buoni rapporti esistenti con l’Egitto, diresse la flotta contro la rivale Bisanzio. Dopo una serie di contrasti con gli abitanti, i crociati si dimenticarono di Gerusalemme e, vinti i bizantini, fondarono l’Impero Latino d’Oriente. Chi trasse i maggiori vantaggi dal lato dei commerci fu Venezia e non la chiesa cattolica o i feudatari. L’Impero Latino, gestito da imbelli governanti e aggredito da bulgari e slavi, crollerà nel 1261. Tuttavia Bisanzio, conquistata dai turchi che la eleggeranno a capitale del loro stato, sopravviverà ancora per altri 200 anni.. La crociata, comunque, si tramutò - alla fine e per le controverse vicende – in una guerra fra Stati

cristiani, da una parte i cattolici e dall’altra gli ortodossi. Il dissidio durerà fino ai giorni nostri.La Quinta crociata. Il Concilio Lateranense IV decise di indire questa nuova crociata e fu lo stesso papa Innocenzo III che la bandì nel 1217. Vi partecipò Giovanni di Brienne re di Gerusalemme e Andrea II re d’Ungheria. La spedizione, alle prese – in Egitto - con una piena del Nilo, fu completamente decimata. I superstiti cedettero Damietta (cittadina all’estremità est del delta del grande fiume) in cambio della libertà di ritirarsi senza difficoltà. Fra i partecipanti annoverò la presenza di Francesco d’Assisi che si era illuso di convertire il sultano al cattolicesimo.La Sesta crociata fu bandita dal papa Gregorio IX (Ugolino dei conti di Segni – 1170/1241) e condotta, di malavoglia, da Federico II. Questi s’era rifiutato di partecipare alla crociata precedente (e per questo gliene fu addebitato il fallimento) e si impegnò per questa con il trattato di S. Germano (1225). Giunto sul luogo, sottoscrisse a Jaffa un patto con il sultano che garantiva il possesso ai cristiani per 10 anni di Gerusalemme, Betlemme e Nazareth (1229). Qui Federico si fa incoronare re e quindi torna in Europa. I turchi nel 1244 si riprenderanno Gerusalemme e altre città importanti. Questa fu l’unica crociata che, senza spargimento di sangue, fu coronata dal successo.Fu altresì molto proficua dal lato culturale perché Federico portò in Europa non soltanto le invenzioni e le tecnologie ignote in occidente, ma tutte le conoscenze custodite nelle fornitissime biblioteche arabe.La Settima crociata si svolse fra il 1248 e il 1254. Alla testa delle truppe si pose Luigi IX re di Francia. Salpò dal porto francese di Aigues-Mortes verso l’Egitto dove sbarcò nel luglio 1249. Riconquistò la città di Damietta. Ma la sua armata fu dapprima malridotta da una violenta tempesta e poi dalle malattie e, in uno scontro, sconfitta definitivamente. Il re, ammalato, fatto prigioniero, rientrò in Francia nel 1254 dopo essere stato liberato dietro pagamento di un salatissimo riscatto Fu un fallimento.La Ottava crociata può essere considerata l’ultima dal lato ufficiale. Si tradusse in un vero e proprio disastro da ogni punto di vista. La condusse Giacomo I d’Aragona partendo da Aigues-Mortes nel luglio 1270. Già in partenza la spedizione fu decimata da una violenta tempesta e, giunta a Tunisi, sconvolta dalla peste e dalla dissenteria. Il re stesso ne morì e suo fratello, Carlo d’Angiò, al seguito, si affrettò a ritornare in Sicilia con i pochi superstiti dopo aver firmato un trattato col califfo di Tunisi che gli concesse il possesso di Malta e Pantelleria.. La Nona crociata (1270) non fu da meno dell’ottava. Il re di Francia Luigi IX – che aveva guidato la settima rimediando una sonora sconfitta e la prigionia – ne fu a capo. Appena giunto in Tunisia, il corpo di spedizione fu colpito dalla peste e lo stesso re vi morì. I superstiti ritornarono frettolosamente ai lidi di partenza.La Decima crociata ha ripetuto l’insuccesso delle precedenti. Fu guidata dal figlio – Edoardo – di Enrico III re d’Inghilterra il quale pensò bene, dopo le sconfitte subite, di sottoscrivere un trattato di pace con il sultano. Egli testimoniò, in un rapporto, della situazione scandalosa trovata in Palestina a seguito dei contrasti fra i mercanti veneziani, genovesi, i cavalieri crociati e i traffici altrettanto corrotti con i cosiddetti ‘infedeli’. Edoardo era stato accompagnato da Teobaldo Visconti che poi, nel 1271, divenne papa col nome di Gregorio X. Questi, nel Concilio di Lione del 1274, proclamerà – inascoltato – una nuova crociata..La situazione si trascinò senza altri tentativi fino al 1291 quando, con la caduta di S. Giovanni d’Acri, può considerarsi definitivamente conclusa l’epoca delle crociate in Terra santa.

CULTURA

Roma, ...

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20PROFESSIONE IMMOBILIARE 2012/ n.13

La parola all’ Avvocato: SICUREZZA - SAFETY

NUOVO CORSOAmministratori di Condominio

APAC393 7281395 - 340 8070232 - www. apacmilano.it - [email protected]

PROFILO PROFESSIONALE

Avvocato Livia Chiara Mazzonelaureata in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Milano nel 2001, iscritta all’Ordine degli Avvocati di Milano dove esercita la professione di avvocato specializzato nel diritto penale d’impresa con particolare atten-zione alle tematiche connesse al diritto penale del lavoro e dell’infortunistica. Collabora alla sezione penale della rivista di diritto del lavoro D&L.Via Quadronno n. 4 – 20122 Milano - Tel. 02.49538200 fax 02.49538201 Email: [email protected]

Obblighi di sicurezza in condominio: l’amministratore di condominio è tenuto ad ottemperare a quanto previsto dall’art. 26

del D.lgs. 81 del 2008 Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, cioè alla

redazione del Documento Unico di Valutazione dei Rischi interferenziali(DUVRI)?

Tale documento è specificamente richiesto dal comma 3 dell’art. 26 del D.lgs. 81/08 ed è un documento nel quale il datore di lavoro committente promuove la cooperazione ed il coordinamento indicando le misure adot-tate per eliminare o quanto meno ridurre al minimo i rischi da interferenze.Prima condizione è quella che il datore di lavoro sia committente, cioè affidi lavori o servizi all’interno della propria azienda ad un’impresa appaltatrice esterna.Il documento in questione deve essere alle-gato al contratto di appalto o d’opera e va adeguato in funzione dell’evoluzione dei la-vori, servizi e forniture.Tali disposizioni non si applicano ai rischi specifici propri dell’attività delle imprese ap-paltatrici o dei singoli lavoratori autonomi e neppure ai servizi di natura intellettuale ed alle mere forniture, nonché ai lavori o servizi di durata non superiore a due giorni.La funzione di questo documento è quella di indicare tutte le misure idonee ad eleminare o quanto meno ridurre al minimo i pericoli, che, per l’effetto o in concomitanza dell’ese-cuzione delle opere appaltate, vanno ad in-cidere sui lavoratori presenti in azienda.Le condizioni per cui le indicazioni dell’art. 26 comma III D.lg. 81/08 si applichino sono:

la presenza di un datore di lavoro nella sua qualità di committente e l’altra che i lavori affidati in appalto siano da svolgere all’in-terno dell’azienda o di una sua singola unità produttiva.E’ chiara, a questo punto, la necessità di ve-rificare se, nel nostro caso, si sia in presenza di queste condizioni.La definizione sia di azienda che di unità pro-duttiva si rinviene all’art. 2 del medesimo D.lg. 81/08: “complesso della struttura organizzata dal datore di lavoro pubblico o privato”.Il datore di lavoro è individuato come il sog-getto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, se-condo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizza-zione stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa.Il lavoratore è definito tale indipendentemen-te dalla fattispecie contrattuale che lo lega al datore di lavoro ed anche a prescindere dalla retribuzione: è considerato tale colui che svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro.A fronte di ciò si può affermare che il con-dominio viene equiparato ad un’azienda nel caso in cui adibisca uno o più lavoratori a

svolgere attività lavorativa nel proprio ambi-to organizzativo (ad esempio: portiere, giar-diniere ecc.).In questo caso, pertanto, l’amministratore di condominio rivestirà la qualifica di datore di lavoro e sarà tenuto a rispettare le disposizio-ni di cui al D.lgs. 81/08.Nell’elaborazione del documento di valu-tazione dei rischi si dovranno considerare le possibilità di interferenza tra gli specifici rischi esistenti nel condominio e l’attività og-getto d’appalto che ivi si svolge. In caso contrario, invece, cioè in assenza di lavoratori dipendenti o ad essi equiparati che prestino attività lavorativa per conto del condominio, l’amministratore non sarà tenu-to ad ottemperare alle disposizioni dell’art. 26 D.lgs. 81/08 in quanto non ci saranno ri-schi di interferenza.Si precisa che ove,invece, si sia in presenza di attività indicate dagli articoli 88 e 89 del D.lgs. 81/08 (cantieri mobili o temporanei) si applicheranno le norme indicate al Titolo V del medesimo Decreto indipendentemente dalla circostanza che il condominio sia con-siderato datore di lavoro.

avv. Livia Chiara Mazzone

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21PROFESSIONE IMMOBILIARE 2012/ n.13

E’ ufficiale: con la pubblicazione del decreto sviluppo 2012 la detrazione del 36% passa al 50%

Dott. Antonella Chiametti, dottore commercialista e revisore contabile

Laureata in economia e commercio presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dopo l’Esame di Stato si iscrive all’Ordine professionale di Dottori Commercialisti della provincia di Milano e Lodi, nonché al Registro dei Revisori Contabili.Svolge la propria attività come libero professionista, con studio sito in Milano, occupandosi prevalentemente di problemati-che fiscali, contabili e societarie.email: [email protected]

LA PAROLA AL COMMERCIALISTA

Con la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale del 26 giugno è entrata ufficialmente in vigore la nuova detrazione al 50% (ex 36%) per le ristrutturazioni edilizie prevista dal decreto sviluppo 2012, ufficialmente decreto legge n. 83/2012 dal titolo “Misure urgenti per la crescita del Paese”.

Sembra proprio essere questa una delle manovre più significative di tale decreto, dove si sancisce, appunto, l’aumento dell’aliquota di detrazione delle spese sostenute per la ristrutturazione edilizia dei propri immobili.

Oltre ad aver innalzato di quattordici punti percentuali l’aliquota, è stato innalzato anche il tetto per le spese ammesse alla detrazione d’imposta, si è passati infatti da € 48.000,00 per abitazione; a € 96.000,00 per abitazione.

Non cambia nulla, invece per quanto riguarda le modalità per il riconoscimento di tale beneficio fiscale, ne per quanto concerne la suddivisione di tale detrazione in 10/5/3 periodi a seconda del caso. Infatti, il termine ordinario per il recupero di tale detrazione è di 10 anni, in ognuno dei quali si avrà quindi diritto ad una detrazione pari al 5% della spesa sostenuta. Tuttavia per coloro i quali al 31/12/2012 abbiano compiuto 75 anni possono scegliere la ripartizione della detrazione in 5 rate annuali di pari importo, mentre per chi dovesse aver compiuto 80 anni sarà possibile ottenere la ripartizione in soli 3 rate annuali di pari importo. Va comunque ricordato che anche in caso di decesso del titolare della detrazione questi ultimi verranno trasferiti agli eredi del de cuius.

È utile ricordare che già a partire dall’anno 2011 l’Agenzia delle Entrate ha eliminato l’obbligo di invio della comunicazione al centro operativo di Pescara, tuttavia si è reso necessaria la compilazione di un apposito campo all’interno della dichiarazione dei redditi dove vengono evidenziati i dati catastali identificativi degli immobili per cui si richiede la detrazione. Occorre però sempre essere in possesso degli altri documenti eventualmente necessari per l’attività edilizia

(Dia/Scia, concessione edilizia ecc.), da esibire in caso di verifica. In caso di vendita di un immobile ristrutturato, la detrazione delle rate residue può restare al venditore o essere trasferita al compratore, su decisione delle parti.

Va sottolineato che tale regime ha natura transitoria e i beneficiari potranno essere tutte le persone fisiche che:

• ristrutturano un immobile posseduto a qualsiasi titolo (cioè i proprietari ma anche chi è in affitto o in usufrutto) entro il 31 dicembre 2012;

• acquistano un immobile ristrutturato da imprese di costruzione o cooperative entro il 30 giugno 2013 (ma la ristrutturazione dev’essere conclusa sempre entro il 31 dicembre 2012).

Alla fine di tale periodo le spese per la ristrutturazione edilizia torneranno a godere di una detrazione d’imposta con aliquota pari al 36%.

Importanti novità sono state anche apportate la detrazione per il risparmio energetico la quale doveva decadere a fine 2012. Sarà, infatti, possibile godere della detrazione del 55% fino al 31 dicembre 2012. Passerà invece al 50% fino al 30 giugno 2013, per poi essere allineata ad una semplice spesa di ristrutturazione, abbassando l’aliquota al 36%.

In ogni caso va precisato che per poter usufruire della detrazione d’imposta tutti i pagamenti nei confronti dell’impresa che svolge i lavori devono essere necessariamente essere eseguiti tramite bonifico bancario speciale tramite apposito modello predisposto dalla propria banca.

PERIODO - ALIQUOTA - LIMITE DI SPESA DETRAIBILE

Fino al 25/06/2012 36% 48.000,00

Dal 26/06/2012 al 30/06/2013 50% 96.000,00

Dal 01/07/2013 36% 96.000,00

Cert:im. Srl sede operativa di Milano Via Venini, 90 20127 tel/fax 02/87287474 Ufficio Marketing: ing. Alberto Fanti cell. 328 713 10 34Cert:im. Srl sede operativa di Napoli Centro Direzionale Isola F11 80143 tel/fax 081 / 526 45 18 Ufficio Marketing: ing. Fabio Loschi cell. 339 66 66 896

[email protected]

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22PROFESSIONE IMMOBILIARE 2012/ n.13

SERVIZI AL CONDOMINIO

PROGETTAZIONE: Restauro conservativoCULTURA

Oltre a quelle sopra descritte, vi furono altre pseudo crociate nel 1096, nel 1100/1101, nel 1212 e nel 1251 che ebbero tutte un esito disastroso.. Ve ne furono altre verso il nord Europa, ma l’esito fu egualmente negativo.

Fallito il tentativo di liberare i “Luoghi Santi”, quale altro risultato può essere ascritto alle crociate?.

Di certo furono aperte le comunicazioni commerciali di cui fruirono in maggiore misura Genova, Pisa e Venezia. Comparvero in Europa nuove colture agricole, si rafforzò la borghesia a danno della classe dei feudatari. Ma la distruzione di ogni traccia di fratellanza fra cattolici e ortodossi favorì l’invasione dei turchi in terra europea, anche se ne posticipò l’inizio. Ironia della sorte, quella che, agli inizi delle crociate fu la parola “infedele” con la quale venivano bollati gli islamici che occupavano le terre sante, a distanza di quasi un millennio viene usata dagli islamici fondamentalisti per ritorcere la medesima accusa agli occidentali.

Lorenzo Milanesi

Segue da pag 18

Sarà una piattaforma B2B a mette-re in contatto diretto le delegazioni ufficiali e gli operatori esteri con le aziende espositrici a MADE expo, dal 17 al 20 ottobre a Fiera Milano Rho, attraverso incontri diretti con studi professionali, associazioni e operatori internazionali e con ap-profondimenti di conferenze paese. MADE International Business Lounge

sarà infatti lo spazio deputato alle relazioni internazionali di business all’interno della manifestazione fie-ristica dove le aziende espositrici potranno interagire con le dele-gazioni estere. Iscrivendosi al sito www.madeexpo.it le aziende po-tranno assistere alle presentazio-ni e incontrare i delegati nell’area riservata B2B al fine di sviluppare

contatti utili per l’ingresso o il con-solidamento della propria realtà nei mercati internazionali di interesse.

MOSTRE E Convegni MADE EXPO

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Il Sito di Professione Immobiliare: www.webcondominio.eu

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