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13.00 Timéte Dóminum, omnes sancti eius: Temete il Signore, o voi tutti suoi santi: quóniam nihil déest timéntibus eum. perché nulla manca a quelli

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  • Timte Dminum, omnes sancti eius: Temete il Signore, o voi tutti suoi santi: quniam nihil dest timntibus eum. perch nulla manca a quelli che lo temono. Timte Dminum, omnes sancti eius: Temete il Signore, o voi tutti suoi santi: quniam nihil dest timntibus eum. perch nulla manca a quelli che lo temono.
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  • Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell Angelus dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro nella Solennit di Tutti i Santi 1 Novembre 2011 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell Angelus dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro nella Solennit di Tutti i Santi 1 Novembre 2011
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  • Inquirntes utem Dminum, non defcient omni bono. Quelli che cercano il Signore non saranno privi di alcun bene. Inquirntes utem Dminum, non defcient omni bono. Quelli che cercano il Signore non saranno privi di alcun bene.
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  • Io, Giovanni, vidi salire dalloriente un altro angelo, con il sigillo del Dio vivente. E grid a gran voce ai quattro angeli, ai quali era stato concesso di devastare la terra e il mare: Non devastate la terra n il mare n le piante, finch non avremo impresso il sigillo sulla fronte dei servi del nostro Dio. E udii il numero di coloro che furono segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila segnati, provenienti da ogni trib dei figli dIsraele. Dal libro dellApocalisse di San Giovanni apostolo 21, 33-43
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  • Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, trib, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti allAgnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani. E gridavano a gran voce: La salvezza appartiene al nostro Dio, seduto sul trono, e allAgnello. E tutti gli angeli stavano attorno al trono e agli anziani e ai quattro esseri viventi, e si inchinarono con la faccia a terra davanti al trono e adorarono Dio dicendo: Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen. Dal libro dellApocalisse di San Giovanni apostolo 21, 33-43
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  • Uno degli anziani allora si rivolse a me e disse: Questi, che sono vestiti di bianco, chi sono e da dove vengono?. Gli risposi: Signore mio, tu lo sai. E lui: Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dellAgnello. Dal libro dellApocalisse di San Giovanni apostolo 21, 33-43
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  • La Liturgia ci ricorda oggi che la santit loriginaria vocazione di ogni battezzato (cfr Lumen gentium, 40). La Liturgia ci ricorda oggi che la santit loriginaria vocazione di ogni battezzato (cfr Lumen gentium, 40).
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  • Cristo infatti, che col Padre e con lo Spirito il solo Santo (cfr Ap 15,4), ha amato la Chiesa come sua sposa e ha dato se stesso per lei, al fine di santificarla (cfr Ef 5,25-26). Per questa ragione tutti i membri del Popolo di Dio sono chiamati a diventare santi, secondo laffermazione dellapostolo Paolo: Questa infatti la volont di Dio, la vostra santificazione (1 Ts 4,3).
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  • Siamo dunque invitati a guardare la Chiesa non nel suo aspetto solo temporale ed umano, segnato dalla fragilit, ma come Cristo lha voluta, cio comunione dei santi (Catechismo della Chiesa Cattolica, 946). Nel Credo professiamo la Chiesa santa, santa in quanto il Corpo di Cristo, strumento di partecipazione ai santi Misteri - in primo luogo lEucaristia - e famiglia dei Santi, alla cui protezione veniamo affidati nel giorno del Battesimo.
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  • Oggi veneriamo proprio questa innumerevole comunit di Tutti i Santi, i quali, attraverso i loro differenti percorsi di vita, ci indicano diverse strade di santit, accomunate da un unico denominatore: seguire Cristo e conformarsi a Lui, fine ultimo della nostra vicenda umana. Tutti gli stati di vita, infatti, possono diventare, con lazione della grazia e con limpegno e la perseveranza di ciascuno, vie di santificazione.
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  • La Commemorazione dei fedeli defunti, cui dedicata la giornata di domani, 2 novembre
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  • Ci aiuta a ricordare i nostri cari che ci hanno lasciato, e tutte le anime in cammino verso la pienezza della vita, proprio nellorizzonte della Chiesa celeste, a cui la Solennit di oggi ci ha elevato. Fin dai primi tempi della fede cristiana, la Chiesa terrena, riconoscendo la comunione di tutto il corpo mistico di Ges Cristo, ha coltivato con grande piet la memoria dei defunti e ha offerto per loro suffragi.
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  • La nostra preghiera per i morti quindi non solo utile ma necessaria, in quanto essa non solo li pu aiutare, ma rende al contempo efficace la loro intercessione in nostro favore (cfr Catechismo della Chiesa Cattolica, 958).
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  • Anche la visita ai cimiteri, mentre custodisce i legami di affetto con chi ci ha amato in questa vita, ci ricorda che tutti tendiamo verso unaltra vita, al di l della morte. Il pianto, dovuto al distacco terreno, non prevalga perci sulla certezza della risurrezione, sulla speranza di giungere alla beatitudine delleternit, momento colmo di appagamento, in cui la totalit ci abbraccia e noi abbracciamo la totalit (Spe salvi, 12).
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  • Loggetto della nostra speranza infatti il gioire alla presenza di Dio nelleternit. Lo ha promesso Ges ai suoi discepoli, dicendo: Vi vedr di nuovo e il vostro cuore si rallegrer e nessuno potr togliervi la vostra gioia (Gv 16,22).
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  • Alla Vergine Maria, Regina di tutti i Santi, affidiamo il nostro pellegrinaggio verso la patria celeste, mentre invochiamo per i fratelli e le sorelle defunti la sua materna intercessione.
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