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14 Norme e tributi Il Sole 24 Ore Venerdì 9 Agosto 2013 - N. 217 GLI ESEMPI c Se non operano né la sostituzione né la rappresentazione, l’ultimo criterio sostitutivo del «chiamato all’eredità» (se nemmeno questo meccanismo funziona, operano le regole della successione legittima), è quello dell’accrescimento. Si tratta del fenomeno per cui la quota originariamente destinata a uno dei coeredi si allarga in capo agli altri coeredi nel caso in cui il primo non voglia o non possa accettare l’eredità. Come si calcola Quindi, ad esempio, se un’eredità sia lasciata in parti eguali a sette fratelli, qualora uno di questi non voglia o non possa accettare l’eredità (e non si applichino le regole della sostituzione e della rappresentazione), la quota di costui «accresce», appunto, quella degli altri sei. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA PAROLA CHIAVE I PROBLEMI Il de cuius può prevedere nel testamento che l’erede o il legatario non possano o non vogliano accettare l’eredità o il legato. In tali casi il testatore può nominare altri soggetti (detti «chiamati ulteriori») che subentrino: questa è la «sostituzione ordinaria». Quando manca il testamento In assenza di testamento si parla di «primo chiamato», individuato con la «rappresentazione» a queste condizioni: deve avere dei discendenti; deve essere figlio del defunto oppure suo fratello o sorella. I discendenti del «primo chiamato» (detti «rappresentanti») subentrano nel luogo e nel grado del loro ascendente (detto «rappresentato») che non voglia o non possa accettare l’eredità. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA TUA CASA 17 LA CASA Come funziona il testamento olografo Cosa significa che il testamento olografo deve essere autografo? Per la validità del testamento olografo occorre che il testamento sia interamente autografo, e cioè che sia scritto a mano (o "di pugno", come dicono i giuristi) dal testatore. Non sarebbe valido quindi come olografo un testamento che, pur firmato dal testatore, sia scritto a mano da altre persone, diverse dal testatore, oppure sia scritto con mezzi meccanici o elettronici (anche se la dattilografia o la videoscrittura siano state eseguite dal testatore stesso). La firma va messa sempre alla fine del documento Perché il testamento olografo deve essere sottoscritto? Il testamento deve essere sottoscritto e cioè il testatore deve apporre la propria firma esattamente alla fine delle sue disposizioni testamentarie. Se infatti la firma fosse apposta nel mezzo delle disposizioni testamentarie, il testamento sarebbevalido solo per quelle disposizioni scritte dal testatore in quella parte del documento soprastante alla firma stessa. Ultime disposizioni in forma pubblica Quali sono i vantaggi e quali sono gli svantaggi della scelta del testamento pubblico? Il testamento pubblico ha il vantaggio che è redatto da un notaio, e cioè da un professionista particolarmente esperto in questo campo. Peraltro, l’intervento del notaio genera indubbiamente costi (che in caso si tratti di beni importanti non possono essere considerati eccessivi, se si considera l’importanza dell’aiuto di un professionista così qualificato)che non si hanno nel caso dell’olografo che sia redatto senza assistenza professionale; tra gli svantaggi va inoltre considerato che manca nel testamento pubblico la certezza di un’assoluta segretezza, a causa della necessaria presenza dei testimoni. La consegna al notaio non è obbligatoria Una volta scritto, il testamento olografo deve essere consegnato a un notaio? Il testamento olografo può benissimo esser conservato personalmente dal testatore o da lui consegnato a una persona di sua fiducia (un parente, un amico, un notaio o altro professionista). È chiaro tuttavia che se il testatore conserva tiene presso di sè la scheda testamentaria, potrebbe verificarsi sia il caso che il testamento non venga mai più ritrovato sia che qualche malintenzionato ne alteri il contenuto o addirittura sopprima il testamento. Se la scheda testamentaria è consegnata a un notaio, inoltre, né è più facile il suo ritrovamento da parte degli eredi, i quali, anche se non conoscono il nome del notaio che ha ricevuto in deposito il testamento, possono pur sempre domandare all’Archivio Notarile o al locale Consiglio Notarile che a ciascun notaio sia chiesto di rivelare se tra i suoi atti conserva anche il testamento del de cuius. IL NEGOZIO L’entità dell’imposta di successione dipende dal rapporto di parentela: tra coniugi o parenti in linea retta, l’aliquota è del 4 per cento; tra fratelli e sorelle oppure tra altri parenti fino al quarto grado (ad esempio, tra zio e nipote o tra cugini), tra affini in linea retta (tra suocera e genero) o tra affini in linea collaterale fino al terzo grado (come tra il defunto e il fratello o la sorella del coniuge del defunto stesso), l’aliquota sale al 6 per cento; in ogni altro caso, l’aliquota è all’ 8 per cento.Tra coniugi o parenti in linea retta ogni successore beneficia della franchigia di un milione di euro. Le altre imposte In più ci sono (per tutti) le imposte ipotecarie e catastali: 336 euro sulla prima casa, 3% sugli altri immobili (si vedano gli esempi a fianco). © RIPRODUZIONE RISERVATA 7 Il beneficio d’inventario è una procedura che serve a circoscrivere la responsabilità dell’erede nei confronti dei creditori del de cuius nei limiti delle attività ereditate. In altri termini, se il de cuius ha più debiti che crediti, l’erede è costretto a rispondere di questo surplus con il proprio personale patrimonio. Con il beneficio di inventario invece il patrimonio personale dell’erede non è coinvolto perché i debiti si pagano solo e fintantoché esiste un attivo ereditario. DOMANDE Imp. catastale sul negozio Imp. di successione Imp. ipotecaria sul negozio L’eredità Leggi e tasse 2.000 euro Il calcolo del prelievo in due casi di successione a causa di morte L’«accrescimento» fa più ricchi gli eredi Imp.di successione PAGINA A CURA DI Angelo Busani Molto spesso l’eredità consiste, almeno nella sua parte principale, in uno o più immo- bili. Per questo siamo abituati a considerare la questione ereditaria come legata al passaggio della casa. Però, per "successione ereditaria" si intende in modo più ampio la trasmissione del patrimonio (inteso come insieme compo- sto da attività e passività, quindi non solo il mattone) di una persona defunta (giuridica- mente chiamato il de cuius) ai suoi "successo- ri". Questi sono gli eredi o successori universa- li (che sono i soggetti cui è lasciato l’intero pa- trimonio del defunto o una sua quota indivi- sa), ed eventualmente legatari o successori a titolo particolare (che sono i soggetti che su- bentrano in un singolo rapporto giuridico. Ad esempio, se Mario Rossi nel suo testa- mento scrive: «Lascio tutti i miei beni a Giu- seppe Carli e Franca Villa, tranne l’apparta- mento di Roma che lascio a Riccardo Lon- ghi», Giuseppe Carli e Franca Villa (se ac- cettano tale disposizione) hanno ricevuto l’eredità di Mario Rossi mentre Riccardo Longhi beneficia di un legato. La distinzione tra eredità e legato ha una grande importanza pratica: l’aspetto sicura- mente più evidente è quello riguardante l’in- dividuazione del soggetto che deve far fron- te ai debiti che il defunto avesse contratto e non pagato prima del suo decesso. Alla mor- te di una persona, i suoi debiti non vengono certo cancellati per il solo fatto del decesso: qualcuno ne deve pur sempre rispondere, al- meno per il valore dell’eredità. I debiti Dato che l’erede subentra nell’universalità del patrimonio del de cuius o in una quota di esso, è obbligato a pagarli anche se il loro valore ecce- de l’attivo ereditario (a meno che l’eredità sia accettata con il beneficio d’inventario, caso nel qualela responsabilitàdell’erede peridebitidel defunto è limitata al valore dell’attivo eredita- to) mentre il legatario non è tenuto a far fronte ai debiti ereditari, a meno che il testatore abbia disposto che anche il legatario debba pagare in tutto o in parte i debiti ereditari: peraltro, se si riceve un legato e si abbia l’onere di pagare i de- biti del defunto, si risponde di questi debiti al massimo per un valore pari a quello del legato ricevuto. Il testamento L’individuazione dei soggetti che suben- trano al defunto dipende da lui stesso: se questi ha lasciato un testamento, si apre appunto la successione testamentaria, e i beneficiari dell’intero patrimonio del de- funto o di parte di esso sono quelli designa- ti dal testatore (salva comunque la quota di "legittima"). Se invece il de cuius non ha lasciato un testamento (oppure ha lascia- to un testamento che non "copre" l’intero suo patrimonio) è la legge a provvedere: si apre in tal caso la successione legittima (cioè "per legge") o intestata (cioè priva di testamento) e, in tal caso, l’individua- zione dei beneficiari e le porzioni di eredi- tà loro spettanti sono indicate direttamen- te dal Codice civile. Il Codice civile stabilisce, in sostanza, che in caso di decesso senza lasciare testamento, a lui succedono i suoi più stretti congiunti (gli "eredi legittimi"), con la regola che la presen- za di un parente di grado più stretto esclude la successione del parente di grado più remoto. Cosicché, se il de cuius lascia, per esempio, pa- renti di terzo grado e di quinto grado, eredi so- no quelli di terzo grado mentre quelli di quin- to grado restano esclusi dalla successione. Più frequentemente, se il defunto lascia moglie e figli, nessun altro parente eredita; se invece la- scia la moglie e non ha figli, la moglie conse- gue i due terzi dell’eredità mentre il restante terzo va a beneficio dei genitori, dei fratelli e delle sorelle del defunto. I limiti Ci sono però dei limiti: il Codice civile dispone che, se il de cuius non ha parenti entro il sesto grado, l’intero suo patrimo- nio si devolve allo Stato. Occorre infine fare attenzione alle regole della "successione necessaria": infatti, il Codi- ce civile riserva necessariamente (e cioè senza possibilitàdieccezioni)adeterminatistrettissi- micongiunti(coniuge,discendentie ascenden- ti, detti"legittimari" o"eredi necessari") unari- levante quota dell’asse ereditario, che il de cuius durante la sua vita non può intaccare né con donazioni né con un testamento nel quale i predetti congiunti siano "preteriti" (cioè di- menticati) o addirittura diseredati. Nel redige- re il proprio testamento (oppure nell’effettua- re donazioni in vita) il de cuius è dunque piena- mente libero solamente con riguardo a una quota del suo patrimonio (chiamata "quota di- sponibile", in contrapposizione a quella desti- nata per legge ai suoistretti congiunti, denomi- nata "quota riservata" o "legittima"): insomma, la sua volontà di destinare beni ad estranei è pur sempre esprimibile ma assai compressa. © RIPRODUZIONE RISERVATA Imp. ipotecaria prima casa Imp. ipotecaria seconda casa Imp. catastale prima casa Imp. catastale seconda casa 88.000euro 4.000 euro Nel caso di rifiuto spazio alla sostituzione Nulla 168 euro 4.000 euro 168 euro 2.000 euro 4%di3.200.000 - 1.000.000 2% di 200.000 1%di 200.000 ILLUSTRAZIONE IL SOLE 24 ORE 4%di 600.000 - 3.000.000 Successionedamaritoamoglieeduefiglidiuna "primacasa"(valorecatastale100.000euro),una "secondacasa"(200.000)etitoliper300.000 2% di 200.000 1%di 200.000 Per dubbi e indicazioni scrivete a normeetributi.ilmiogiornale @ilsole24ore.com, la casella del Sole 24 Ore dedicata a contribuenti e professionisti La «quota riservata» limita il testamento Totale imposta dovuta 94.000euro Prelievo con franchigia per figli e coniuge Successionedapadreaunfigliodiunnegozio delvalorecatastaledi200.000euroediazioni delvalorecorrentedi3.000.000dieuro Beneficio d’inventario Totale imposta dovuta 6.336 euro

14 Normeetributi IlSole24Ore L’ereditàLeggietasse

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Page 1: 14 Normeetributi IlSole24Ore L’ereditàLeggietasse

14 Norme e tributi Il Sole 24 OreVenerdì 9 Agosto 2013 - N. 217

GLIESEMPI

c

Senonoperanonélasostituzionenélarappresentazione,l’ultimocriteriosostitutivodel«chiamatoall’eredità»(senemmenoquestomeccanismofunziona,operanoleregoledellasuccessionelegittima),èquellodell’accrescimento.Sitrattadelfenomenopercuilaquotaoriginariamentedestinataaunodeicoeredisiallargaincapoaglialtricoeredinelcasoincuiilprimononvogliaononpossaaccettarel’eredità.ComesicalcolaQuindi,adesempio,seun’ereditàsialasciatainpartiegualiasettefratelli,qualoraunodiquestinonvogliaononpossaaccettarel’eredità(enonsiapplichinoleregoledellasostituzioneedellarappresentazione), laquotadicostui«accresce»,appunto,quelladeglialtrisei.

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LAPAROLACHIAVE

I PROBLEMI

Ildecuiuspuò prevederenel testamento chel’eredeo il legatarionon possanoo nonvoglianoaccettare l’eredità oil legato. In talicasi il testatore può nominarealtri soggetti(detti«chiamati ulteriori»)che subentrino:questaè la «sostituzioneordinaria».Quandomancail testamentoInassenzadi testamento siparla di«primochiamato», individuatoconla«rappresentazione»aqueste condizioni:deveaveredeidiscendenti; deveesserefigliodel defuntooppuresuofratello osorella. Idiscendenti del«primochiamato»(detti«rappresentanti»)subentranonelluogoenelgradodel loroascendente (detto«rappresentato»)che nonvogliao nonpossaaccettare l’eredità.

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LATUACASA 17

LA CASA

ComefunzionailtestamentoolografoCosasignificacheiltestamentoolografodeveessereautografo?Perlavaliditàdeltestamentoolografooccorrecheiltestamentosiainteramenteautografo,ecioèchesiascrittoamano(o"dipugno",comediconoigiuristi)daltestatore.Nonsarebbevalidoquindicomeolografountestamentoche,purfirmatodaltestatore,siascrittoamanodaaltrepersone,diversedaltestatore,oppuresiascrittoconmezzimeccanicioelettronici(ancheseladattilografiaolavideoscritturasianostateeseguitedaltestatorestesso).

LafirmavamessasempreallafinedeldocumentoPerchéiltestamentoolografodeveesseresottoscritto?Iltestamentodeveesseresottoscrittoecioèiltestatoredeveapporrelapropriafirmaesattamenteallafinedellesuedisposizionitestamentarie.Seinfatti lafirmafosseappostanelmezzodelledisposizionitestamentarie,iltestamentosarebbevalidosoloperquelledisposizioniscrittedaltestatoreinquellapartedeldocumentosoprastanteallafirmastessa.

UltimedisposizioniinformapubblicaQualisonoivantaggiequalisonoglisvantaggidellasceltadeltestamentopubblico?Iltestamentopubblicohailvantaggiocheèredattodaunnotaio,ecioèdaunprofessionistaparticolarmenteespertoinquestocampo.Peraltro,l’interventodelnotaiogeneraindubbiamentecosti(cheincasositrattidibeniimportantinonpossonoessereconsideratieccessivi,sesiconsideral’importanzadell’aiutodiunprofessionistacosìqualificato)chenonsihannonelcasodell’olografochesiaredattosenzaassistenzaprofessionale;traglisvantaggivainoltreconsideratochemancaneltestamentopubblicolacertezzadiun’assolutasegretezza,acausadellanecessariapresenzadeitestimoni.

LaconsegnaalnotaiononèobbligatoriaUnavoltascritto,iltestamentoolografodeveessereconsegnatoaunnotaio?Iltestamentoolografopuòbenissimoesserconservatopersonalmentedaltestatoreodaluiconsegnatoaunapersonadisuafiducia(unparente,unamico,unnotaiooaltroprofessionista).Èchiarotuttaviacheseil testatoreconservatienepressodisèlaschedatestamentaria,potrebbeverificarsisiailcasocheiltestamentononvengamaipiùritrovatosiachequalchemalintenzionatonealteri ilcontenutooaddiritturasopprimailtestamento.Selaschedatestamentariaèconsegnataaunnotaio,inoltre,néèpiùfacileilsuoritrovamentodapartedeglieredi, iquali,anchesenonconosconoilnomedelnotaiocheharicevutoindepositoiltestamento,possonopursempredomandareall’ArchivioNotarileoallocaleConsiglioNotarilecheaciascunnotaiosiachiestodirivelaresetraisuoiatticonservaancheiltestamentodeldecuius.

IL NEGOZIO

L’entitàdell’impostadisuccessionedipendedalrapportodiparentela:traconiugioparentiinlinearetta, l’aliquotaèdel4percento;trafratelliesorelleoppuretraaltriparentifinoalquartogrado(adesempio,trazioenipoteotracugini), traaffini inlinearetta(trasuoceraegenero)otraaffini inlineacollateralefinoalterzogrado(cometraildefuntoeil fratelloolasorelladelconiugedeldefuntostesso),l’aliquotasaleal6percento; inognialtrocaso,l’aliquotaèall’8percento.Traconiugioparenti inlinearettaognisuccessorebeneficiadellafranchigiadiunmilionedieuro.LealtreimposteInpiùcisono(pertutti) le imposteipotecarieecatastali: 336eurosullaprimacasa,3%suglialtri immobili (sivedanogliesempiafianco).

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7 Il beneficio d’inventario è una procedurache serve a circoscrivere la responsabilitàdell’erede nei confronti dei creditori del decuius nei limiti delle attività ereditate. In altritermini, se il de cuius ha più debiti che crediti,l’erede è costretto a rispondere di questosurplus con il proprio personale patrimonio.Con il beneficio di inventario invece ilpatrimoniopersonale dell’erede non ècoinvolto perché i debiti si pagano solo efintantoché esiste un attivo ereditario.

DOMANDE

Imp.catastalesulnegozio

Imp.disuccessione

Imp.ipotecariasulnegozio

L’eredità Leggi e tasse

2.000euro

Ilcalcolo delprelievo indue casidi successioneacausa di morteL’«accrescimento»fapiùricchigli eredi

Imp.disuccessione

PAGINA A CURA DIAngelo Busani

Molto spesso l’eredità consiste, almenonellasua parte principale, inuno o più immo-bili.Perquestosiamoabituatiaconsiderarelaquestione ereditaria come legata al passaggiodella casa. Però, per "successione ereditaria"si intende in modo più ampio la trasmissionedel patrimonio (inteso come insieme compo-sto da attività e passività, quindi non solo ilmattone) di una persona defunta (giuridica-mentechiamato ildecuius) ai suoi "successo-ri".Questisonoglierediosuccessoriuniversa-li(chesonoisoggetticuiè lasciatol’interopa-trimonio del defunto o una sua quota indivi-sa), ed eventualmente legatari o successori atitolo particolare (che sono i soggetti che su-bentranoinunsingolorapporto giuridico.

Ad esempio, se Mario Rossi nel suo testa-mentoscrive: «Lascio tutti imiei beni a Giu-seppe Carli e Franca Villa, tranne l’apparta-mento di Roma che lascio a Riccardo Lon-ghi», Giuseppe Carli e Franca Villa (se ac-cettano tale disposizione) hanno ricevutol’eredità di Mario Rossi mentre RiccardoLonghi beneficia di un legato.

La distinzione tra eredità e legato ha unagrande importanza pratica: l’aspetto sicura-mente più evidente è quello riguardante l’in-dividuazione del soggetto che deve far fron-te ai debiti che il defunto avesse contratto enon pagato prima del suo decesso. Alla mor-te di una persona, i suoi debiti non vengonocerto cancellati per il solo fatto del decesso:qualcunone deve pursempre rispondere, al-meno per il valore dell’eredità.

IdebitiDato che l’erede subentra nell’universalità delpatrimoniodeldecuiusoinunaquotadiesso,èobbligatoa pagarli anche se il loro valore ecce-de l’attivo ereditario (a meno che l’eredità siaaccettataconil beneficiod’inventario,caso nelqualelaresponsabilitàdell’eredeperidebitideldefunto è limitata al valore dell’attivo eredita-to) mentre il legatario non è tenuto a far fronte

aidebiti ereditari, a meno che il testatore abbiadisposto cheanche il legatario debba pagare intutto o in parte i debiti ereditari: peraltro, se siriceveunlegatoesiabbial’oneredipagareide-biti del defunto, si risponde di questi debiti almassimo per un valore pari a quello del legatoricevuto.

Il testamentoL’individuazione dei soggetti che suben-trano al defunto dipende da lui stesso: sequesti ha lasciato un testamento, si apreappunto la successione testamentaria, e ibeneficiari dell’intero patrimonio del de-funto o di parte di esso sono quelli designa-ti dal testatore (salva comunque la quotadi "legittima"). Se invece ilde cuius non halasciato un testamento (oppure ha lascia-to un testamento che non "copre" l’interosuo patrimonio) è la legge a provvedere: siapre in tal caso la successione legittima(cioè "per legge") o intestata (cioè privadi testamento) e, in tal caso, l’individua-

zione dei beneficiari e le porzioni di eredi-tà loro spettanti sono indicate direttamen-te dal Codice civile.

Il Codice civile stabilisce, in sostanza, cheincasodidecessosenzalasciaretestamento,alui succedono i suoi più stretti congiunti (gli"eredi legittimi"), con la regola che la presen-zadiunparentedigradopiùstrettoesclude lasuccessione del parente di grado più remoto.Cosicché,seildecuius lascia,peresempio,pa-rentiditerzogradoediquintogrado,erediso-no quelli di terzo grado mentre quelli di quin-togradorestanoesclusidallasuccessione.Piùfrequentemente, se il defunto lascia moglie efigli,nessunaltroparenteeredita;seinvecela-scia la moglie e non ha figli, la moglie conse-gue i due terzi dell’eredità mentre il restanteterzo va a beneficio dei genitori, dei fratelli edellesorelledel defunto.

I limitiCi sono però dei limiti: il Codice civiledispone che, se il de cuius non ha parentientro il sesto grado, l’intero suo patrimo-nio si devolve allo Stato.

Occorre infine fare attenzione alle regoledella "successione necessaria": infatti, il Codi-cecivileriservanecessariamente(ecioèsenzapossibilitàdieccezioni)adeterminatistrettissi-micongiunti(coniuge,discendentieascenden-ti,detti"legittimari"o"eredinecessari")unari-levante quota dell’asse ereditario, che il decuiusdurante la sua vita non può intaccare nécondonazioninéconuntestamentonelqualeipredetti congiunti siano "preteriti" (cioè di-menticati)oaddiritturadiseredati.Nelredige-re il proprio testamento (oppure nell’effettua-redonazioniinvita) ildecuiusèdunquepiena-mente libero solamente con riguardo a unaquotadelsuo patrimonio (chiamata"quota di-sponibile", in contrapposizione a quella desti-nataperleggeaisuoistretticongiunti,denomi-nata"quotariservata"o"legittima"):insomma,la sua volontà di destinare beni ad estranei èpursempreesprimibilemaassaicompressa.

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Imp.ipotecariaprimacasa

Imp.ipotecariasecondacasa

Imp.catastaleprimacasa

Imp.catastalesecondacasa

88.000euro

4.000euro

Nelcasodirifiutospazioalla sostituzione

Nulla

168euro

4.000euro

168euro

2.000euro

4%di3.200.000-1.000.000

2%di200.000

1%di200.000

ILLUSTRAZIONE IL SOLE 24 ORE

4%di600.000-3.000.000

Successionedamaritoamoglieeduefiglidiuna"primacasa"(valorecatastale100.000euro),una"secondacasa"(200.000)etitoliper300.000

2%di200.000

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La«quotariservata»limita il testamento

Totaleimpostadovuta 94.000euro

Prelievoconfranchigiaperfiglieconiuge

Successionedapadreaunfigliodiunnegoziodelvalorecatastaledi200.000euroediazionidelvalorecorrentedi3.000.000dieuro

Beneficio d’inventario

Totaleimpostadovuta 6.336euro