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Sforzatevi di entrare per la porta stretta.LUCA, XIII, 24

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RIPRODUZIONE VIETATA.I diritti di riproduzione di testo e di immagini sono riservati all'Autore.

Stampa: Grafiche FABA srl - (2009/2010)Via M. R. Imbriani, 89 - Canosa

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ALLA VITA1948

La vita non è uno scherzo.Prendila sul seriocome fa lo scoiattolo, ad esempio,senza aspettarti nulladal di fuori o nell'aldilà.Non avrai altro da fare che vivere.

La vita non è uno scherzo.Prendila sul serioma sul serio a tal puntoche messo contro un muro, ad esempio, le mani legate,o dentro un laboratoriocol camice bianco e grandi occhiali, tu muoia affinché vivano gli uominigli uomini di cui non conoscerai la faccia, e morrai sapendoche nulla è più bello, più vero della vita.

Prendila sul serioma sul serio a tal puntoche a settant'anni, ad esempio, pianterai degli ulivi non perché restino ai tuoi figlima perché non crederai alla mortepur temendola, e la vita peserà di più sulla bilancia.

Nazim Hikmet

ALLA VITA1986

Tantalus fissò rutilanti biglie di ferro incassarsi nello stomaco:era una allucinazione ricorrenteoppure un sognoo un tenue frammento di realtà?Il tempo fluiva incoerente tra veglia e sonno,ed il suo spirito ora libero spaziava l'aere cheto,ora coatto s'annichiliva.Tantalus avrebbe desiderato viaggiare, ed esplorare terre lontane, e conoscere nuove genti,ed un giorno l'avrebbe certamente fatto.La sua infantile brama di onnipotenza s'era andata stemperando negli anni,anche se talvolta riemergevaprepotentemente:le immagini del passato gli balenarono felici in rapida successione,quindi di colpo svanirono.Tantalus intuì il frenetico dibattersi dell'insetto nella tela del ragno,ma non potè guardarlo:le biglie di ferro gli colmavano le palle degli occhi,e dal letto disfatto penzolavanole membra ritorte,intrecciate in vano amplesso con la madida coltre.Luce e tenebre si rincorrevano immobili,e mentre Tantalus vagheggiava ciò che avrebbe dovuto fare all'indomani,tra gli impegni, gli appuntamenti e le attese,ecco le biglie di ferro frantumarsi sul suo capo stracco.I giorni passarono cheti e le notti pure,quando il 13 Agosto alle ore 10,30qualcuno bussò alla sua porta:a lungo e senza risposta.

Giuseppe Palumbieri

In memoria di Eluana

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Si ringraziano per il contributo gli autori degli allegati A, B e C del "Manuale operativo di istruzioni per la fissazione, l'invio e il trasporto di campioni biologici e per la compilazione della richiesta di esame istopatologico e/o citopatologico. Risk Management in Anatomia Patologica":

Prof. Oscar Nappi, Past President della SIAPEC-IAP (Società Italiana di Anatomia Patologica e Citopatologia Diagnostica);

Prof. Stefano Pileri, Past President della EAHP (European Association for Haematopathology);

Dr. Vincenzo Villanacci, autore delle Linee guida per la diagnosi di celiachia della AIC (Associazione Italiana Celiachia).

Le microfotografie riportate in copertina siriferiscono a tre casi pubblicati dall'autore.

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SOMMARIO

1. ORGANIZZAZIONE E MODALITÀ D'ACCESSO ALLE PRESTAZIONI DELLA STRUTTURA COMPLESSA DI ISTOLOGIA PATOLOGICA E CITODIAGNOSTICA

2. PRESTAZIONI DIAGNOSTICHE

3. GARANZIA DI CONFORMITÀ ALLE SPECIFICHE

4. MANUALE OPERATIVO DI ISTRUZIONI PER LA FISSAZIONE L'INVIO E IL TRASPORTO DI CAMPIONI BIOLOGICI E PER LA COMPILAZIONE DELLA RICHIESTA DI ESAME ISTOPATOLOGICO E/O CITOPATOLOGICO.RISK MANAGEMENT IN ANATOMIA PATOLOGICA.

5. APPENDICE

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Presentazione

La complessità delle prestazioni offerte al pubblico, le esigenze di comunicazione interna ed esterna, il rispetto di prassi e procedure impongono oggi in medicina sempre maggiore chiarezza. Questo volume nasce proprio dall'esigenza di definire nel dettaglio gli aspetti organizzativi, le procedure di accesso e le prestazioni offerte della Struttura Complessa di Istologia Patologica e Citodiagnostica dell'Ospedale "Dimiccoli" di Barletta.Lo scopo di questo volume realizzato dal Dr. Giuseppe Palumbieri è allora proprio quello di specificare percorsi che, all'interno della stessa struttura ospedaliera così come nel rapporto tra strutture ospedaliere e territoriali diverse, devono essere conosciuti e rispettati. La definizione di procedure e la presentazione delle prestazioni eseguibili dalla U.O.C. di Istologia Patologica e Citodiagnostica dell'Ospedale di Barletta facilitano i percorsi di comunicazione interna tra specializzazioni mediche diverse che hanno l'esigenza di fare riferimento all'Istologia Patologica e propongono nuove modalità di approccio con le altre strutture ospedaliere e territoriali del bacino di riferimento. In un'ottica di semplificazione delle procedure, anche amministrative, che sottendono al lavoro medico, questo volume si pone come importante strumento di conoscenza non solo per tutti coloro che fanno riferimento all'Istologia Patologica, ma anche per i cittadini-utenti che necessitano di informazioni sugli orari di accesso, sulla consegna dei campioni biologici, sulle modalità di consegna dei referti e del materiale di archivio, assolvendo, così, all'esigenza di informazione dei cittadini.

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Direttore Sanitario ASL BATDr. Francesco Polemio

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Prefazione

L'idea di approfondire gli aspetti organizzativi delle Strutture Complesse mi sovvenne forse per la prima volta nell'Aprile 2006 quando - partecipando ad un convegno avente per tema la "Patologia Tumorale Toracica", tenuto da E. Brambilla e W. Travis (curatori del blue book WHO 2004 sulla Classificazione dei Tumori di Polmone, Pleura, Timo e Cuore), svoltosi a Parigi presso l'Istituto Curie - ebbi modo di ammirare l'organizzazione e l'efficienza di tale Istituto, universalmente riconosciuto come uno dei luoghi fondanti della cultura scientifica moderna.Successivamente il tema dell'organizzazione dei Servizi di Anatomia Patologica è sempre stato tra i più rilevanti tra quelli trattati nei Congressi Nazionali di Anatomia Patologica SIAPEC -IAP, last but not least, quello svoltosi nel Settembre 2008 a Bari. Ecco che quindi, quando mi è stato proposto dall'Asl di elaborare un documento informativo sugli aspetti organizzativi, le procedure di accesso e le prestazioni offerte agli utenti dalla Struttura Complessa di Istologia Patologica e Citodiagnostica dell'Ospedale "Mons. R. Dimiccoli" di Barletta, ho accettato ben volentieri, certo di fare una cosa utile nel promuovere un corretto e più facile utilizzo della Struttura da parte dell'utenza esterna ed interna.Nell'introduzione si fa il punto sulla centralità del ruolo del Patologo nella medicina moderna, con speciale riferimento alla patologia neoplastica, rilevando anzi come nei Servizi di Anatomia Patologica l'uso della diagnostica immunoistocitochimica - nelle sue molteplici varianti - e molecolare (CISH, SISH, FISH: tecniche di ibridazione

Canteròle rughe di un vecchio solo e malatoil volto sfigurato di una donna violata.Canteròla pelle nera, bianca o gialladi corpi curvati dalla prepotenza.Canteròla tenacia di chi vuol sentire ancora il profumo del marementre sa che sta morendola grandezza di chi, sfiancato da tremendo dolore,dà coraggio a chi sta male.Canteròla forza di chi si ribella ai miasmi dell’aria e della corruttelal’umiltà di chi pensa:“non posso cambiare il mondo se non cambio me stesso”.Canteròi capelli crespi dei bimbi africani sbarcati a Lampedusa,i ventri gravidi delle loro madri strematele labbra riarse dei loro padri sfiniti.Canterò

gli sguardi attoniti dietro le sbarrespade confitte nel cuoredella nostra sete di vendetta.Canteròle urla del deliriodi chi vede – non creduto - “alberi di mandarino e cieli di marmellata”.Canteròla sovraumana pazienza di chi non può più muoversi per semprele mani di chi accarezza un moribondoil suo sorriso delicato come luce di candela.Canteròla dolcezza di chi cura corpi piagati e anime a pezzil’attenzione di chi tratta le personecon la maestria di chi taglia i diamanti.Canterò la fame di vita,fame ferocedi un sole nuovo.

Rocco CanosaDirettore Generale ASL BAT

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in situ, con sonde a DNA o m-RNA marcate con traccianti non-isotopici e con sistemi rivelatori anticorpo-enzima specifici, ovvero marcate con traccianti fluorescenti;tecniche di biologia molecolare su acidi nucleici, tramite l'uso di sonde e sistemi specifici, PCR e RT-PCR; tecniche di gene expression profiling, usando microarrays; tecniche di sequenzionamento genico, tramite GeneScan), a supporto della diagnostica istomorfopatologica, ne amplifichi ulteriormente le ricadute in ambito diagnostico, prognostico-predittivo e di pianificazione terapeutica.All'inizio della guida sono indicati gli obiettivi perseguiti dalla Direzione della U.O.C. di Istologia Patologica e Citodiagnostica, inseriti nel quadro della visione e degli obiettivi della ASL BAT ("vision e mission aziendale") espressi, credo meglio che in qualsiasi linguaggio "burocratese-manageriale", dai versi del Direttore Generale dell'ASL BAT Rocco Canosa, così carichi di forte passione etica, civile e sociale. Successivamente si procede all'illustrazione dell'organizzazione, delle procedure di accesso e del catalogo delle prestazioni diagnostiche offerte dal Servizio, indicando gli orari di apertura al pubblico, gli adempimenti amministrativi necessari, le modalità di compilazione della richiesta di esame istocitopatologico, di consegna dei campioni biologici e di ritiro dei referti, con speciale riferimento all'attività di assistenza agli utenti svolta dal personale del Servizio.Particolare attenzione è stata riservata all'individuazione di procedure scritte standardizzate, per garantire la conformità dei processi e del trattamento dei campioni biologici come si può rilevare nel "Manuale operativo di istruzioni per la fissazione, l'invio e il trasporto dei campioni biologici e per la compilazione delle richieste di esame istopatologico e citopatologico. Risk Management in Anatomia Patologica".In appendice si riporta la normativa vigente per la conservazione dell'archivio biopatologico - istoteche per vetrini e per blocchetti d'inclusione (rinviando ad altra occasione il report della recente normativa sulle bio-banche) - ed il FAC-SIMILE della modulistica predisposta per le richieste d'esame istocitopatologico, per la richiesta e refertazione d'esame citologico cervico-vaginale (PAP TEST), per la richiesta di consulenza diagnostica istocitopatologica, per la delega al ritiro del referto ed il consenso al trattamento dei dati personali.Mi piace concludere - nel segno dell'attenzione alle esigenze dei pazienti - con le parole del Direttore Generale Rocco Canosa: "che l'Ospedale cessi di essere il luogo della sofferenza e divenga il luogo della speranza".

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Introduzione

Ruolo e centralità dell'Anatomia Patologica nella lotta ai tumori; priorità del potenziamento dei Servizi di Anatomia Patologica nella politica sanitaria del S.S.N. e del S.S.R. Azione della Siapec-Iap presso le Autorità Sanitarie per promuovere l'integrazione di U.O.S. di Biologia Molecolare nelle U.O.C. di Anatomia Patologica.

La centralità della diagnostica istopatologica e citopatologica è evidente in oncologia e, più in generale, in tutta la patologia umana d’organo e sistemica, con la sola eccezione delle malattie su base disfunzionale (sine materia).L'Anatomia Patologica difatti storicamente è alla base della medicina scientifica- tramite l'individuazione del rapporto eziomorfopatogenetico tra lesione organica e malattia - consentendo la sistemazione nosologica scientifica della patologia umana e il raccordo tra ricerca biologica e pratica medica; tale evidenza risulta oggi persino più chiara alla luce dell’evoluzione delle applicazioni biotecnologiche all’istocitopatologia che – attraverso l’immunoistochimica, la biologia e l’ingegneria molecolare - ha consentito di correlare le alterazioni morfopatologiche microscopiche tissutali e cellulari alla costituzione chimica e biomolecolare in situ delle cellule, avvalendosi dei progressi della genomica e della proteomica.A tutt’oggi è di esclusiva pertinenza dell’Anatomopatologo la diagnosi di neoplasia, con la definizione dell’istotipo e dell’immunofenotipo neoplastico, del grading, dello staging, della cinetica proliferativa e della determinazio ne della farmacore-sponsività delle neoplasie alle target therapy; numerose sono inoltre le informazioni aggiuntive di significato prognostico, desumibili dall’uso di marker immunoistochimici e biomolecolari, riportate nel referto istocitopatologico ad integrazione dei reperti morfopatologici prognosticamente rilevanti.L’attività dell’Anatomopatologo pertanto non può che essere al centro della Rete Oncologica Nazionale e Regionale e, quindi, della costituenda Rete Oncologica Pugliese, dato il suo insostituibile ruolo in tutte le fasi del percorso diagnostico-terapeutico del paziente neoplastico: dalla prevenzione, alla diagnosi, alla definizione della farmacoresponsività della neoplasia; ed ancora al monitoraggio degli effetti della terapia farmacologia e radiante, sino alla valutazione dello stato di recidiva o metastasi tumorale o di remissione da malattia del paziente.A fronte del ruolo centrale svolto dalla diagnostica istocitopatologica nella lotta ai tumori, ampiamente riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale, sovente Istituti e Servizi di Anatomia Patologica italiani devono confrontarsi con la penuria di risorse umane e tecnologiche disponibili (a differenza di quanto si rileva per i Servizi di diagnostica strumentale, malgrado il ruolo interlocutorio da questi svolto nel processo diagnostico della malattia neoplastica - limitato prevalentemente alla individuazione della sede della lesione - stante che la definizione diagnostica conclusiva di neoplasia è di esclusiva pertinenza dei Servizi di Anatomia Patologica), nonostante che il rapporto costi/benefici dell'investimento in tale settore sia di gran lunga il più vantaggioso per la tutela della salute dei cittadini e, quindi, per l'efficienza e l'efficacia del Sistema Sanitario Nazionale e del Sistema Sanitario Regionale.Si auspica pertanto che, grazie anche all'azione della Siapec-Iap, la politica sanitaria del nostro paese riservi maggiore attenzione all'organizzazione ed al potenziamento

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delle Strutture Complesse di Anatomia Patologica, considerato anche l'evidente incremento - registrato dalle ricerche epidemiologiche degli ultimi decenni - della morbilità e mortalità della popolazione mondiale, italiana e pugliese per patologia neoplastica; difatti le U.O.C. di Anatomia Patologica sono le sole a disporre delle complesse competenze necessarie per integrare una valutazione multidisciplinare del processo diagnostico della malattia neoplastica, integrando in una unica Struttura la diagnostica morfoisto-citopatologica ed immunoistochimica con la diagnostica molecolare.Infine vorrei concludere con la definizione di Arthur Hailey del ruolo del patologo: "il medico che il paziente non vede mai, ma che spesso ha il compito di dettare l'ultima diagnosi capace di salvare una vita" (riportata nel romanzo "the final diagnosis").

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ORGANIZZAZIONE E MODALITÀ D'ACCESSO ALLE PRESTAZIONIDELLA STRUTTURA COMPLESSA DI ISTOLOGIA PATOLOGICA

E CITODIAGNOSTICA

Capitolo 1°

1.1 Funzioni ed obiettivi dell'U.O.C.1.2 Ubicazione, spazi operativi ed equipe del Servizio1.3 Orario d'apertura al pubblico e Strutture Sanitarie afferenti1.4 Modalità di accesso alle prestazioni1.5 Assistenza agli utenti

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La Struttura Complessa di Istologia Patologica e Citodiagnostica dell'Ospedale "Mons. R. Dimiccoli" di Barletta svolge funzioni di Diagnostica Istopatologica e Citopatologica.Persegue l'obiettivo di elaborare diagnosi accurate, complete, clinicamente rilevanti, tramite:

• l'adozione di tecnologie all'avanguardia e la standardizzazione delle procedure; • l' applicazione di "linee guida" SIAPEC-IAP/EUROPEE/WHO fondate sui criteri

della Evidence Based Medicine (EBM);• l'elaborazione di protocolli diagnostico-terapeutici clinico-patologici;• la valutazione di qualsiasi osservazione o reclamo da parte degli utenti, allo

scopo di migliorare il livello di qualità oggettiva e di qualità "percepita".

La Direzione intende implementare il Sistema di Qualità Certificato UNI EN ISO 9001:2000 - grazie al coinvolgimento ed alla attiva partecipazione del personale dell'U.O.C. - per migliorare e monitorare costantemente i processi e le procedure operative, riducendo al minimo criticità e non conformità.

La Direzione intende promuovere la formazione e l'aggiornamento continuo del Personale, tramite la partecipazione a corsi, convegni e stage formativi organizzati presso la locale ASL e presso altre ASL ed Istituzioni Italiane ed Estere.

La Direzione ritiene prioritaria la tutela della salute del Personale dell'U.O.C., conservando ed incrementando gli interventi strutturali, strumentali e procedurali a tal fine disposti.

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1.1 FUNZIONI ED OBIETTIVI DELL'U.O.C.

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1.2.1 UBICAZIONE

La Struttura Complessa (U.O.C. Unità Operativa Complessa) di Istologia Patologica e Citodiagnostica è ubicata al piano terra (parte centrale del monoblocco) dell' Ospedale "Mons. R. Dimiccoli" di Barletta - edificio di sette piani situato in Viale Ippocrate ,15 - ed è facilmente raggiungibile seguendo la segnaletica predisposta; vi si accede entrando dall'ingresso principale dell'Ospedale (in foto di copertina), attraversato l'atrio ospedaliero e superata l'area della colonna ascensori.

1.2.2 SPAZI OPERATIVI

L'U.O.C. è costituita dai seguenti spazi operativi:• la Segreteria con bancone "front office" - situata all'ingresso del Servizio - è

deputata alla gestione degli utenti esterni ed interni;• un Laboratorio di Istopatologia ed un Laboratorio di Citopatologia, disposti su

tre locali;• un locale per il Laboratorio di Immunoistochimica e Biotecnologie;• un locale per accettazione, avvio e riduzione pezzi operatori;• tre studi medici;• uno spazio riservato ad operatore biologo o medico con microscopio a testata

multipla;• area riunioni;• due locali con funzioni di deposito e di archivio.

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1.2 UBICAZIONE E SPAZI OPERATIVI DEL SERVIZIO

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1.3.1 ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO

Pazienti EsterniL’accettazione dei campioni Istologici e Citologici viene effettuata presso la segreteria con il seguente orario:dal lunedì al venerdì: ore 8,30 - 11,30martedì e giovedì: ore 15,30 – 17,30

La consegna dei referti viene effettuata presso la segreteria con il seguente orario:dal lunedì al venerdì: ore 11,30 - 13,30martedì e giovedì: ore 15,30 – 17,30

Pazienti InterniL’accettazione dei campioni Istologici e Citologici viene effettuata presso la sala campionamento pezzi del Laboratorio di Istopatologia: dal lunedì al venerdì: ore 8,30 - 11,30

La consegna dei referti viene effettuata presso la segreteria con il seguente orario:dal lunedì al venerdì: ore 8,30 - 13,30

1.3.2 STRUTTURE AFFERENTI

Alla Struttura Complessa di Istologia Patologica e Citodiagnostica afferiscono le seguenti Strutture Sanitarie:

• Ospedale di Barletta (Unità operative complesse e semplici, Ambulatori ospedalieri);

• Ospedale di Trani (Unità operative complesse e semplici, Ambulatori ospedalieri);• Ospedale di Bisceglie (Unità operative complesse e semplici, Ambulatori

ospedalieri);• Consultori familiari: Barletta 1, Barletta 2, Bisceglie, Margherita di Savoia,

Trani; • Poliambulatori, Ambulatori e le altre Strutture Sanitarie Territoriali che insistono

nei Comuni di Barletta, Trani, Bisceglie, Margherita di Savoia, San Ferdinando, Trinitapoli;

• Singoli pazienti dell'Asl Bat o di altre Asl che afferiscono direttamente al Servizio, con richiesta del medico curante o di medico specialista liberoprofessionista.

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1.3 ORARIO D'APERTURA AL PUBBLICO E STRUTTURE SANITARIE AFFERENTI

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1.4.1 CONSEGNA DEI CAMPIONI BIOLOGICI

Utenti EsterniSono da ritenersi utenti esterni i Pazienti non ricoverati presso le Strutture dell’Asl BAT.L’Utente Esterno può accedere - per la consegna dei campioni biologici - nelle fasce orarie prestabilite, senza prenotazione (non vi sono liste di attesa), previa corresponsione del ticket d'esame, se dovuto, presso il CUP dell'ospedale.Non verranno accettati campioni biologici priv i di richiesta d'esame istocitopa-tologico, d'impegnativa del medico curante e di ricevuta di effettuato pagamento del ticket d'esame, se dovuto;le consegne sono così differenziate:

• esami citologici di urina, escreato ed esami citologici cervicovaginali (PAP-TEST) e da agoaspirazione: consegna del campione presso il Laboratorio di Citologia dell’U.O.C. di Anatomia Patologica;

• esami istologici: consegna dei prelievi bioptici presso la Segreteria dell’U.O.C. di Anatomia Patologica;

• consulenze: consegna di vetrini e/o sezioni bianche per consulenze da eseguirsi nella Struttura Complessa di Istologia Patologica e Citodiagnostica dell'Ospedale di Barletta e ritiro di vetrini e/o sezioni bianche per richiesta di consulenza verso altre Istituzioni italiane o estere, da effettuare presso la Segreteria dell’U.O.C.di Anatomia Patologica.

Le informazioni su dati anagrafici, amministrativi e clinici del paziente, richieste dal Personale della Segreteria, sono protette dal vincolo della riservatezza, in ottemperanza alla vigente normativa sulla tutela della privacy.Il costo degli esami è riportato nel vigente tariffario della Regione Puglia, relativo alle prestazioni diagnostiche istocitopatologiche per utenti esterni (Tabella 2, pag. 28).

Utenti InterniSi considerano utenti interni tutti i pazienti ricoverati presso le Strutture dell’Asl Bat, in ricovero ordinario o in day hospital.Per accedere alle prestazioni occorre compilare gli appositi moduli di richiesta.I campioni biologici e le relative richieste vanno consegnati ai Tecnici nelle fasce orarie prestabilite, presso la sala accettazione e campionamento pezzi operatori.Per gli esami che richiedono particolari procedure sul materiale a fresco la consegna viene concordata col personale in servizio con modalità indicate nel “Manuale operativo di istruzioni per la fissazione, l'invio ed il trasporto di campioni biologici e per la compilazione della richiesta d'esame istopatologico e/o citopatologico. Risk Management in Anatomia Patologica.”.

1.4 MODALITA’ DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI

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1.4.2 MODALITÀ DI CONSEGNA DEI REFERTI

Utenti Esterni• I referti vengono consegnati al paziente o a persona da questi delegata, previa

compilazione modulistica privacy, in busta chiusa.

• Nel caso in cui il paziente lo richieda i referti possono essere inviati, tramite Servizio Postale, al suo domicilio. In tal caso il Paziente dovrà, all’atto della richiesta d'esame, consegnare alla Segreteria dell'U.O.C. una busta affrancata con l'indirizzo del destinatario.

Utenti Interni• I referti vengono ritirati dal Personale delle Divisioni e degli Ambulatori

dell'Ospedale di Barletta e dai Messi degli altri Ospedali, Ambulatori e Consultori afferenti alla Struttura Complessa di Istologia Patologica e Citodiagnostica.

Referti non ritiratiNel caso in cui i referti non vengano ritirati entro 40 gg dalla data di refertazione, il Personale della Segreteria telefona al paziente per invitarlo a ritirare il referto entro la settimana in corso.Nel caso ciò non avvenga, i referti saranno inviati al Medico che ha compilato la richiesta dell'esame istocitopatologico.

Comunicazione telefonica dei refertiIl testo del referto istocitopatologico può essere comunicato telefonicamente su richiesta del Medico che ha inviato l’esame, ovvero ad altro Specialista che ha in cura il paziente. Tale comunicazione viene fatta dal Dirigente Medico refertante o, in sua assenza, dalla Segreteria (autorizzata a leggere il testo memorizzato nel sistema informativo, previa verifica della identità del richiedente).

Copie di refertiÉ consentito richiedere la copia di un referto alla Segreteria della U.O.C.Sulla copia dei referti viene apposto un timbro con la scritta “COPIA”.

• Per gli esterni, le copie dei referti vengono consegnate direttamente al paziente o suo delegato.

• Per gli interni il Medico di reparto, la Caposala, o il Medico Specialista possono richiedere e ritirare tramite operatori Asl ovvero per posta interna o fax lecopie dei referti.

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1.5.1 ASSISTENZA DI SEGRETERIA

Informazioni• Il personale della segreteria è a disposizione per informazioni relative agli

orari e modalità di consegna dei campioni e di ritiro dei referti, nonchè sulle procedure burocratico-amministrative.

• Il personale tecnico risponde ad eventuali quesiti riguardanti richieste di analisi, modalità di consegna dei campioni, caratteristiche delle metodiche adoperate.

Richieste per consulenze• Si accettano preparati istocitopatologici per richiesta di consulenza presso la

nostra Struttura.• I preparati istocitopatologici eseguiti presso la nostra Struttura sono a

disposizione del paziente (o del Medico curante) per consulenze esterne.

Richiesta di rimborso della prestazione• Il personale di segreteria è a disposizione del paziente per fornire informazioni

e documentazione utili per la richiesta di rimborso all'Ufficio Ticket, per prestazione corrisposta erroneamente.

1.5.2 MATERIALE D'ARCHIVIO A DISPOSIZIONE DEGLI UTENTI

Conservazione dei refertiI referti vengono archiviati nel sistema informatico e nell'archivio cartaceo.L' informatizzazione delle procedure di archiviazione e refertazione elettronica risulta implementata e messa a regime, tramite la messa in rete di un server e di n. 5 workstation, con l’adozione di un software dedicato all’anatomia patologica - “Armonia” della ditta Metafora - che consente, da tutte le workstation, la registrazione dell’accettazione, delle attività di laboratorio, dei gruppi diagnostici omogenei delle prestazioni interne (come da nomenclatore tariffario SIAPEC-IAP) e dei numeri di codice regionale delle prestazioni esterne, nonché la refertazione elettronica delle comunicazioni di diagnosi istocitopatologica – corredate dai relativi codici snomed - e la ricerca, estrazione ed elaborazione statistica dei casirefertati.

1.5 ASSISTENZA AGLI UTENTI

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Conservazione dei vetrini e dei blocchetti in paraffinaI blocchetti del materiale incluso in paraffina, i vetrini istologici, citologici ed immunoistocitochimici vengono conservati in apposite istoteche (si veda appendice per riferimenti normativa vigente in materia).

Conservazione dei campioni biologiciLa conservazione del materiale biologico residuo - dopo campionamento dei pezzi operatori/biopsie ovvero dopo trattamento dei prelievi per esame citologico - segue le seguenti modalità: il materiale fissato in formalina per gli esami istologici, nonchè il materiale citologico extravaginale pervenuto a fresco, vengono conservati per almeno una settimana dopo la firma del referto, dopodichè vengono avviati allo smaltimento.

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Il Servizio di Anatomia Patologica esegue le seguenti prestazioni:

2.1 Tipologia delle prestazioni diagnostiche della Struttura Complessa di Istologia Patologica e Citodiagnostica del P.O. di Barletta (tabella 1)

2.2 Prestazioni diagnostiche di istologia patologica e citodiagnostica per utenti esterni - Regione Puglia (tabella 2)

2.3 Catalogo delle prestazioni anatomopatologiche in ordine alfabetico per apparato, sede e procedura (tabella 3)

2.4 Esame istocitopatologico estemporaneo intraoperatorio

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PRESTAZIONI DIAGNOSTICHE

Capitolo 2°

fig.1. (EE x100) fig.2. (S-100 protein x200)

fig.3. (EE x200) fig.4. (EMA x100)

figure 1-2: Liposarcoma dedifferenziato; caso pubblicato, Giuseppe Palumbieri.figure 3-4: Carcinoma mammario simil-sebaceo; caso pubblicato, Giuseppe Palumbieri.

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2.1 TIPOLOGIA DELLE PRESTAZIONI DIAGNOSTICHE DELLA U.O.C. DI ISTOLOGIA PATOLOGICA E CITODIAGNOSTICA DELL'OSPEDALE DI BARLETTA

Tabella 1

Esame Istopatologico• Esame istopatologico di biopsie escissionali• Esame istopatologico di agobiopsia o di biopsia per pinza• Esame istopatologico di biopsie multiple mappate• Esame macroscopico e istopatologico di campioni di resezione parziale o

totale di organo• Esame macroscopico e istopatologico di campioni operatori complessi

costituiti da più organi• Esame istopatologico estemporaneo intraoperatorio• Consulenza diagnostica di preparato istopatologico già allestito

Esame Citopatologico (anche su preparati monostrato, metodo thin prep 2000) • Esame citopatologico di materiale cervico-vaginale ( Pap test )• Esame citopatologico urinario per ricerca cellule neoplastiche• Esame citopatologico di espettorato, di broncoaspirato e di liquido di B.A.L.• Esame citopatologico di liquido di versamento e di liquido di lavaggio di

cavità corporea• Esame citopatologico di liquido cefalo-rachidiano• Esame citopatologico di brushing di organo interno• Esame citopatologico da aspirazione con ago sottile• Esame citopatologico estemporaneo intraoperatorio• Consulenza diagnostica di preparato citopatologico già allestito

Varie• Metodiche immunoistochimiche (relative a quasi tutte le patologie d'organo).• Metodiche immunoistochimiche per la determinazione dell'immunofenotipo

delle neoplasie.• Metodiche immunoistochimiche per la tipizzazione di malattie linfoprolife-

rative.• Metodiche immunoistochimiche per l'evidenziazione di recettori ormonali

(estrogeno, progesterone, etc.)• Marker tumorali prognostico-predittivi, di cinetica proliferativa e di farmaco-

responsività alla "target therapy" delle neoplasie (es. HER 2 / neu nellamammella, etc)

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28

2.2 PRESTAZIONI DIAGNOSTICHE DI ISTOLOGIA PATOLOGICA E CITODIAGNOSTICA PER UTENTI ESTERNI - REGIONE PUGLIA

D.M.S. n.150 del 22/07/1996 (G.U. n. 216 del 12/09/1996)

Tabella 2

Esame Istopatologico91.40.1 Articolazioni Biopsia sinoviale, biopsia tendinea 27,1791.40.2 Bulbo oculare Biopsia semplice 14,1091.40.4 Cute Shave o punch 14,1091.40.5 Cute e/o Tessuti molli Biopsia escissionale 27,1791.42.3 Muscolo scheletrico Biopsia incisionale o punch 43.6491.48.2 Nervo periferico Biopsia 27,1791.47.4 Linfonodo Asportazione di linfonodo superficiale 79.6491.47.2 Linfonodo Agobiopsia singola (sede unica) 46.4891.47.3 Linfonodo Agobiopsie multiple (sedi multiple) 79,6491.47.5 Biopsia osteo - midollare 79,6491.40.3 Cavo orale Biopsia semplice 14,1091.41.5 Ghiandola salivare Biopsia 14,1091.41.3 Apparato digerente Biopsia endoscopica singola (sede unica) 14,1091.41.4 Apparato digerente Biopsie endoscopiche multiple (sedi multiple) 46,4891.42.2 Apparato digerente Polipectomia endoscopica singola (sede unica) 14,1091.42.1 Apparato digerente Polipectomie endoscopiche multiple (sedi multiple) 46,4891.41.2 Fegato Biopsia 39,4191.42.5 Cavita' nasali Biopsia 14,1091.43.4 Vie aeree Biopsie multiple (sedi multiple) 46,4891.43.3 Laringe Biopsia singola (sede unica) 14,1091.43.1 Bronco Biopsia endoscopica singola (sede unica) 14,1091.42.4 Pleura Agobiopsia 43,6491.45.4 Testicolo Biopsia 14,1091.44.2 Annessi testicolari Biopsia 14,1091.45.3 Pene Biopsia 14,1091.45.1 Vescica Biopsia endoscopica singola (sede unica) 14,1091.45.2 Vescica Biopsie endoscopiche multiple (sedi multiple) 46,4891.46.1 Vulva Biopsia singola (sede unica) 14,1091.46.2 Vulva Biopsie multiple (sedi multiple) 46,4891.45.5 Vagina Biopsia 14,1091.44.4 Cervice uterina Biopsia singola (sede unica) 14,1091.46.4 Cervice uterina Polipectomia endocervicale 14,1091.44.3 Biopsia cervicale e endometriale (con raschiamento del canale) 46,4891.44.5 Cavita' uterina Biopsia endometriale (VABRA) 14,1091.46.5 Mammella Biopsia stereotassica 46,4891.47.1 Mammella Nodulectomia 27,17

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Varie90864 Batteri in campioni biologici diversi ricerca microscopica (Gram, Blu di Metilene) 1,8600865 Ricerca microscopica helicobacter pylori (Giemsa mod.) 2,4391024 Microbatteri in campioni biologici ricerca microscopica (Ziehl-Neelsen) 3,5691045 Parassiti in materiali biologici ricerca macro e microscopica 3,5691062 Pneumocistis carinii nel Broncolavaggio esame microscopico 3,9890751 Sostanza Amiloide ricerca 3,4190633 Esame del Midollo osseo per apposizione e/o striscio 20,86

Esame Citopatologico 91.38.5 Esame citologico cervico vaginale [ Pap Test ] 11,1691.39.2 Esame citologico di espettorato (per ogni campione) 27,1791.39.3 Esame citologico di versamenti (per ogni campione) 27,1791.39.4 Esame citologico delle urine per ricerca cellule neoplastiche (per ogni campione) 14,1091.39.1 Esame citologico da agoaspirazione 33,78

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30

2.3 CATALOGO DELLE PRESTAZIONI ANATOMO-PATOLOGICHE IN ORDINE ALFABETICO PER APPARATO, SEDE E PROCEDURA

(come da nomenclatore tariffario Fisapec 1995)

Tabella 3

. Arti - amputazione di dito per cancrena o patologia non neoplastica

. Arti - amputazione di dito per neoplasia

. Arti - amputazione per patologia neoplastica

. Arti - amputazione per patologia non neoplastica

. Articolazioni - biopsia da disco intervertebrale

. Articolazioni - biopsia sinoviale, biopsia tendinea

. Articolazioni - meniscectomia post-traumatica

. Articolazioni - tessuto fibrotendineo in malattia di Dupuytreno malattia di De Quervain

. Articolazioni - tessuto sinoviale per patologia neoplastica

. Bulbo oculare - biopsia semplice

. Bulbo oculare - enucleazione semplice per patologia traumatica

. Bulbo oculare - exenteratio orbitae

. Capo, collo - resezione etmoido-mascellare con exenteratio orbitae

. Capo, collo - svuotamento linfonodale allargato

. Cavo orale - asportazione completa di neoformazione

. Cavo orale - biopsia semplice

. Circolatorio - biopsia di vaso arterioso e/o venoso

. Circolatorio - biopsia endomiocardica

. Circolatorio - esame istologico di valvola cardiaca

. Circolatorio - espianto cardiaco

. Citologia - citologia da agoaspirazione

. Citologia - citologia esfoliativa

. Citologia - citologia esfoliativa cervico vaginale (pap-test)

. Citologia - esame cito-istologico di espettorato

. Citologia - esame citologico dei versamenti

. Citologia - esame sulle urine per ricerca cellule neoplastiche

. Citologia - metodiche - prelievo per agoaspirato di organo profondo

. Citologia - metodiche - prelievo per agoaspirazione di organi superficiali

. Consulenza citologica o istologica

. Criostato - diagnosi anatomopatologica estemporanea

. Cute - biopsia (shave o punch)

. Cute e/o tessuti molli - biopsia di nervo periferico

. Cute e/o tessuti molli - biopsia escissionale

. Cute e/o tessuti molli - biopsia incisionale

. Cute e/o tessuti molli - escissione allargata per neoplasia maligna

. Cute e/o tessuti molli - escissione di neoformazioni multiple

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. Cute e/o tessuti molli - seno pilonidale

. Digerente - agobiopsia epatica

. Digerente - agobiopsia pancreatica

. Digerente - amputazione retto-sigma più cute perianale (Miles)

. Digerente - appendicectomia semplice

. Digerente - biopsia endoscopica (sede unica)

. Digerente - biopsia endoscopica (sedi multiple)

. Digerente - biopsia epatica (resezione chirurgica e/o laparoscopica)

. Digerente - biopsia ghiandola salivare

. Digerente - caudectomia pancreas

. Digerente - colecistectomia allargata

. Digerente - colecistectomia semplice

. Digerente - colectomia totale

. Digerente - duodeno-cefalopancreasectomia

. Digerente - emicolectomia con linfoadenectomia

. Digerente - epatectomia

. Digerente - erniectomia: sacco erniario

. Digerente - gastrectomia parziale

. Digerente - gastrectomia totale allargata

. Digerente - gastroresezione per patologia non neoplastica

. Digerente - polipectomia endoscopica (sedi multiple)

. Digerente - polipectomia endoscopica (singola)

. Digerente - resezione esofago-gastrica con o senza linfoadenectomia regionale

. Digerente - resezione segmentaria del colon

. Digerente - resezione segmentaria del fegato

. Digerente - resezione segmentaria del tenue

. Digerente - resezione segmentaria esofago

. Emopoietico - agobiopsia linfonodale

. Emopoietico - agobiopsia splenica

. Emopoietico - asportazione di linfonodo unico

. Emopoietico - biopsia osteo-midollare (B.O.M.)

. Emopoietico - linfoadenectomia regionale di linfonodi multipli(pacchetto linfonodale)

. Emopoietico - linfoadenectomia regionale di linfonodi multipli(pacchetto linfonodale) stazioni multiple

. Emopoietico - splenectomia per patologia neoplastica

. Emopoietico - splenectomia per patologia traumatica

. Emopoietico - striscio ematico: midollare e/o periferico

. Endocrino - agobiopsia surrenalica

. Endocrino - agobiopsia tiroidea

. Endocrino - asportazione chirurgica paragangli

. Endocrino - emitiroidectomia

. Endocrino - nodulectomia tiroidea

. Endocrino - paratiroidectomia

. Endocrino - tiroidectomia con escissione di altri organi od apparati e/olinfoadenectomia mono-bilaterale

. Endocrino - tiroidectomia totale

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. Esame Istocitopatologico di materiale autoptico

. Feto con età gestazionale anteriore alla 22°settimana - esame macroscopico

. Ghiandole salivari - asportazione allargata

. Ghiandole salivari - asportazione semplice

. Ghiandole salivari - nodulectomia

. Labbro - biopsia semplice

. Labbro - resezione cuneiforme

. Labbro - resezione quadrangolare

. Lingua - biopsia semplice

. Lingua - emiglossectomia

. Lingua - resezione cuneiforme

. Mammella - biopsia stereotassica

. Mammella - mastectomia radicale (Halsted o Patey)

. Mammella - mastectomia sottocutanea semplice

. Mammella - mastectomia totale con linfoadenectomia

. Mammella - nodulectomia

. Mammella - quadrantectomia

. Mammella - resezione parziale in corso di mastoplastica

. Mandibola - emimandibolectomia con linfoadenectomia

. Muscolo scheletrico - biopsia incisionale o punch

. Naso e cavità nasali - etmoidectomia

. Naso e cavità nasali - resezione dei turbinati

. Naso e cavità nasali - resezione del setto nasale

. Naso e cavità nasali - resezione etmoido-mascellare

. Naso e cavità nasali - resezione mascellare con svuotamento linfonodale

. Osso - asportazione di neoformazione

. Osso - esame istologico di testa femorale escissa per esecuzione protesi

. Osso - resezione segmentaria

. Respiratorio - agobiopsia polmonare

. Respiratorio - biopsia delle cavità nasali

. Respiratorio - biopsia endobronchiale (sede unica)

. Respiratorio - biopsia endobronchiale (sedi multiple)

. Respiratorio - biopsia laringea (sede unica)

. Respiratorio - biopsia transbronchiale

. Respiratorio - biopsie vie aeree (sedi multiple)

. Respiratorio - faringe, emifaringectomia

. Respiratorio - faringe, tonsillectomia per linfoma

. Respiratorio - faringolaringectomia totale

. Respiratorio - laringe, cordectomia bilaterale

. Respiratorio - laringe, cordectomia monolaterale

. Respiratorio - laringe, emilaringectomia

. Respiratorio - laringe, epiglottidectomia

. Respiratorio - laringe, laringectomia sovraglottica

. Respiratorio - laringectomia totale

. Respiratorio - laringectomia totaIe con svuotamento funzionaIe del collo

. Respiratorio - pneumectomia allargata

. Respiratorio - pneumectomia con o senza linfoadenectomia

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33

. Respiratorio - polmone, lobectomia semplice

. Respiratorio - polmone, resezione atipica

. Respiratorio - polmone, resezione segmentaria

. Respiratorio - tonsillectomia e/o adenoidectomia

. Sierose - agobiopsia pleurica

. Sierose - omentectomia e/o biopsia

. Sierose - pericardiectomia e/o biopsia

. Sierose - pleurectomia e/o biopsia

. S.N.C. - biopsia a cielo aperto

. S.N.C. - biopsia stereotassica

. S.N.C. - escissione tumorale

. S.N.C. - materiale da aspirazione (CUSA)

. S.N.P. - biopsia di nervo periferico

. S.N.P. - gangliectomia

. Urogenitale - agobiopsia ovarica

. Urogenitale - agobiopsia prostatica

. Urogenitale - amputazione peniena

. Urogenitale - amputazione vaginale

. Urogenitale - biopsia annessi testicolari

. Urogenitale - biopsia cervicale con raschiamento del canale e/o endometriale

. Urogenitale - biopsia cervice uterina

. Urogenitale - biopsia endometriale (VABRA)

. Urogenitale - biopsia endoscopica vescicale (sede unica)

. Urogenitale - biopsia endoscopica vescicale (sedi multiple)

. Urogenitale - biopsia pene

. Urogenitale - biopsia renale

. Urogenitale - biopsia testicolare bilaterale

. Urogenitale - biopsia testicolare monolaterale

. Urogenitale - biopsia vaginale

. Urogenitale - biopsia vulvare (sede unica)

. Urogenitale - biopsia vulvare (sedi multiple)

. Urogenitale - biopsie cervicali (sedi multiple)

. Urogenitale - cistectomia parziale

. Urogenitale - cistectomia radicale con vesciculoprostatectomia oisterectomia (con o senza linfoadenectomia regionale)

. Urogenitale - cistectomia semplice

. Urogenitale - cisti ghiandola Bartolini

. Urogenitale - conizzazione cervice uterina

. Urogenitale - emasculazione

. Urogenitale - esame completo della placenta, funicolo e membrane

. Urogenitale - eviscerazione anteriore (Wertheim + vescica)

. Urogenitale - eviscerazione posteriore (Wertheim + retto)

. Urogenitale - isterectomia radicale (Wertheim)

. Urogenitale - isterectomia semplice

. Urogenitale - isteroannessiectomia per fibromatosi

. Urogenitale - nefrectomia radicale

. Urogenitale - nefrectomia semplice

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. Urogenitale - orchiectomia bilaterale per castrazione terapeutica

. Urogenitale - orchiectomia semplice

. Urogenitale - orchiofunicolectomia

. Urogenitale - orchiofunicolectomia con o senza escissione di c ute e linfoadenectomia

. Urogenitale - ovariectomia bilaterale

. Urogenitale - ovariectomia mono/bilaterale con isterectomia,omentectomia e/o linfoadenectomia

. Urogenitale - ovariectomia monolaterale con salpingectomia

. Urogenitale - ovariectomia monolaterale e/o biopsia ovaricae/o resezione cuneiforme

. Urogenitale - polipectomia endocervicale

. Urogenitale - prostatectomia (enucleazione-nodulectomia)

. Urogenitale - prostatectomia extrafasciale con vescicole seminalie linfoadenectomia

. Urogenitale - prostatectomia extrafasciale con vescicolectomia

. Urogenitale - resezione endoscopica transuretrale (T.U.R.)

. Urogenitale - resezione parziale rene

. Urogenitale - resezione ureterale

. Urogenitale - salpingectomia per gravidanza extrauterina

. Urogenitale - utero, miomectomia

. Urogenitale - vulvectomia parziale

. Urogenitale - vulvectomia radicale con linfoadenectomia inguinale

. Urogenitale - vulvectomia semplice

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Esame istologico estemporaneo intraoperatorio (al criostato): consiste nell’esame istologico, eseguito durante un intervento operatorio, su campioni di materiale inviato a fresco, sottoposto a congelamento rapido, successivo taglio al criostato, colorazione rapida e comunicazione diagnosi istocitopatologica immediata, di solito tramite comunicazione telefonica in sala operatoria. La locale U.O.C. provvede alla esecuzione degli esami intraoperatori per:

• Blocco Operatorio dell’Ospedale di Barletta;• Blocco Operatorio dell’Ospedale di Bisceglie; • Blocco Operatorio dell’Ospedale di Trani.

Il materiale pervenutoci per l'esame istologico intraoperatorio (pezzi operatori, biopsie, liquidi di versamento, etc.) dai blocchi operatori degli Ospedali di Trani e Bisceglie viene trasportato in contenitore rigido da Personale sanitario a bordo di automezzo dell'Asl, attivato dal Chirurgo della Divisione richiedente.I campioni per esame anatomo-istologico estemporaneo intraoperatorio vanno inviati a fresco, in contenitori rigidi, ricoperti con garza impregnata di soluzione fisiologica, previa preventiva segnalazione telefonica.Il materiale deve essere consegnato direttamente nelle mani di un Tecnico istologo o di un Medico del Servizio di Anatomia Patologica.

Il Servizio di Anatomia Patologica, per la pianificazione delle attività, richiede che gli esami estemporanei intraoperatori siano programmati in anticipo di almeno un giorno rispetto alla seduta operatoria, previa trasmissione di apposita richiesta d'esame intraoperatorio al Direttore del Servizio, che provvederà a trasmettere l’informativa - corredata di eventuali precedenti noti - al Medico e al Tecnico istologo di turno.È consentito solo eccezionalmente che la comunicazione avvenga la mattina stessa prima della seduta operatoria, tramite telefonata.Tutti gli esami eseguiti vengono registrati nel sistema informatizzato del Servizio da parte della Segreteria. Il materiale da esaminare, insieme con la richiesta dello specialista chirurgo, deve pervenire tramite personale della Sala Operatoria (Medico, Infermieristico o Ausiliario), in conformità con le specifiche istruzioni per il trasporto.

Controindicazioni (dal Manuale delle procedure tecniche per l'esame macroscopico ed il campionamento dei pezzi chirurgici - Fisapec 1994):

• all'esame estemporaneo non si deve ricorrere a scopo diagnostico se la risposta in ogni caso non modifica il tipo di intervento, ovvero solo per accelerare il tempo di risposta o in sostituzione di prelievi bioptici diagnostici

2.4 ESAME ISTOCITOPATOLOGICO ESTEMPORANEO INTRAOPERATORIO

35

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definitivi;• salvo eccezioni deve essere evitato anche in caso di frammenti bioptici

troppo piccoli (0.3/0.5 cm di diametro massimo) come nel caso di biopsie endoscopiche o di lesioni più ampie, ma superficiali o sottili (es. lesioni pigmentate piane);

• l'esame estemporaneo peroperatorio va sconsigliato anche nella diagnostica di lesioni tipicamente focali (es. eventuale cancerizzazione di adenomi dell'intestino crasso).

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GARANZIA DI CONFORMITÀ ALLE SPECIFICHE

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Capitolo 3°

3.1 Controllo concordanza tra richieste d'esame e campione biologico3.2 Conformità dei campioni e delle richieste3.3 Conformità del referto

fig.1. (EE x50) fig.2. (EE x50)

fig.3. (EE x100) fig.4. (EE x100)

figura 1: (Pseudo) tumore fibroso calcificante; caso pubblicato, Giuseppe Palumbieri.figura 2: Uterus-like mass; caso pubblicato, Giuseppe Palumbieri.figura 3: Tumore di Abrikosoff dell'esofago; caso pubblicato, Giuseppe Palumbieri.figura 4: Fibroblastoma desmoplastico; caso pubblicato, Giuseppe Palumbieri.

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39

• I campioni biologici devono pervenire all' U.O.C. di Anatomia Patologica in appositi contenitori identificati mediante cognome, nome e data di nascita del paziente.

• I vetrini già allestiti devono pervenire all’U.O.C. con indicazione sul vetrino del cognome, nome del paziente ed eventualmente tipo di fissazione/colorazione.

• Le relative richieste di esame istocitopatologico, pervenute all’ U.O.C. di Anatomia Patologica, devono riportare i dati anagrafici del paziente, regime (interni- esterni) e, per gli interni, reparto di provenienza ed eventuale destinatario. Inoltre devono essere specificati tipo e sede del prelievo ed eventuali notizie cliniche rilevanti.

L’Operatore che accetta il campione biologico deve verificare la concordanza e la coerenza della richiesta d'esame istocitopatologico con il materiale biologico pervenuto.

L’esame istocitopatologico viene acquisito nel sistema informatico e viene identificato con un numero unico progressivo, riportato su:

• modulo di richiesta d'esame istocitopatologico;• etichetta di identificazione sul contenitore;• blocchetto di inclusione;• banda smerigliata del vetrino;• referto istocitopatologico.

3.1 CONTROLLO CONCORDANZA TRA RICHIESTA D'ESAME E CAMPIONE

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La Struttura Complessa di Istologia Patologica e Citodiagnostica dell' Ospedale "Mons. R. Dimiccoli" - per prevenire eventuali errori - invia alle Divisioni ospedaliere, agli Ambulatori ospedalieri, ai Poliambulatori/Ambulatori del territorio ed ai Consultori familiari:un "Manuale operativo di istruzione per la fissazione, l'invio, ed il trasporto di campioni biologici e per la compilazione della richiesta di esame istopatologico e/o citopatologico. Risk Management in Anatomia Patologica", contenente le informazioni necessarie per la preparazione, la raccolta e l’invio dei prelievi e la compilazione della richiesta d'esame istocitopatologico.Protocolli "tailored" di trattamento del materiale biopatologico - per l'esecuzione di indagini speciali, ovvero per particolari esigenze clinicopatologiche - vengono concordati tra patologo e clinico richiedente.Tutti i campioni biologici devono essere consegnati con la relativa richiesta d'esame istocitopatologico, compilata compiutamente dal medico richiedente.La richiesta d'esame viene custodita nell'archivio cartaceo della U.O.C.Le richieste d'esame istocitopatologico devono essere trasportat e separatamente dai contenitori dei campioni biologici, per impedire l'eventuale contaminazione con liquidi fissativi o biologici.

3.2 CONFORMITÀ DEI CAMPIONI E DELLE RICHIESTE

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41

Struttura del referto d'esame istocitopatologico

I referti devono riportare i seguenti campi:• intestazione del Servizio Sanitario Regionale, Asl Bat, Struttura Complessa di

Istologia Patologica e Citodiagnostica dell'Ospedale di Barletta;• numero unico progressivo identificativo dell’esame istocitopatologico;• generalità con dati anagrafici del paziente;• struttura sanitaria (ovvero medico) richiedente;• materiale in esame con indicazione della sede di prelievo dei campioni biologici

e della procedura chirurgica adoperata;• reperto macroscopico e microscopico (opzionale);• diagnosi istocitopatologica;• elenco di ulteriori indagini eseguite (esami immunoistochimici, etc.);• luogo, data di accettazione e data di refertazione dell’esame istocitopatologico;• firma del Patologo refertante.

3.3 CONFORMITÀ DEL REFERTO

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42

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fig.1. (EE x100)

43

MANUALE OPERATIVO DI ISTRUZIONI PER LA FISSAZIONE L'INVIOE IL TRASPORTO DI CAMPIONI BIOLOGICI E PER LA COMPILAZIONE

DELLA RICHIESTA DI ESAME ISTOPATOLOGICO E/O CITOPATOLOGICO.RISK MANAGEMENT IN ANATOMIA PATOLOGICA

Capitolo 4°

4.1 Parte Generale4.2 Parte speciale4.3 Allegati

fig.2. (EE x400)

figura 1: Carcinoma tubarico primitivo a cellule transizionali; caso pubblicato, Giuseppe Palumbieri.figura 2: Poliposi linfomatosa-like Linfoma non-Hodgkin intestinale di alto grado primitivo; casopubblicato, Giuseppe Palumbieri.

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4.1.1 Compilazione della richiesta d'esame istocitopatologico pag. 464.1.2 Invio del campione biologico per esame istopatologico " 474.1.3 Invio del campione biologico per esame citopatologico " 494.1.4 Modalità di raccolta e trasporto dei campioni biologici " 50

Ad uso di Divisioni Ospedaliere, Ambulatori Asl e Medici curanti.Tale Manuale sarà oggetto di aggiornamento periodico, data la sua natura di "work in progress"

4.1 PARTE GENERALE

MANUALE OPERATIVO DI ISTRUZIONI PER LA FISSAZIONE L'INVIOE IL TRASPORTO DI CAMPIONI BIOLOGICI E PER LA COMPILAZIONE DELLA

RICHIESTA DI ESAME ISTOPATOLOGICO E/O CITOPATOLOGICO.RISK MANAGEMENT IN ANATOMIA PATOLOGICA

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Identificazione del pazienteLe richieste d'esame istocitopatologico devono riportare (se possibile dattiloscritti, in alternativa in stampatello maiuscolo):

• Generalità e dati anagrafici del paziente.• Indicare se trattasi di paziente esterno oppure di paziente in regime di ricovero

ordinario (o in Day Hospital); in tal ultimo caso è fortemente raccomandato l'uso delle etichette prestampate adesive con i dati anagrafici, il codice del centro di costo (unità operativa ospedaliera complessa o semplice) ed il numero nosologico.

Indicazione del mittente• Ospedale di provenienza, Servizio, Divisione o Ambulatorio dove è stata eseguita

la prestazione. • Indicare la Divisione di ricovero, se diversa da quella dove è stata eseguita

la prestazione. • Nome del medico richiedente, con firma leggibile e numero telefonico per

eventuali comunicazioni.

Indicazione del materiale inviato• Indicazione di sede e lateralità del prelievo. • Prelievi multipli vanno inviati in contenitori separati e contrassegnati con

numeri arabi.• Indicare la localizzazione topografica di eventuali punti di repere.• Data del prelievo.

Notizie cliniche • Dati clinico-anamnestici del paziente, corredati dagli esami di laboratorio e

radiologici rilevanti e da eventuali referti endoscopici e precedenti esami citopatologici e/o istopatologici.

• Diagnosi clinica con eventuali quesiti clinici particolari.• Segnalare patologie infettive rilevanti o radioattività.

N.B. Allegare sempre il referto endoscopico alla richiesta d'esame istologico di biopsie esofagee, gastriche, del grosso o piccolo intestino, delle vie respiratorie e delle vie urinarie.

46

4.1.1 COMPILAZIONE DELLA RICHIESTA D'ESAME ISTOCITOPATOLOGICO

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47

Il campione biologico dovrebbe pervenire entro e non oltre le 24 ore dal prelievo, soprattutto per i pezzi operatori di maggiori dimensioni; in caso di consegna ritardata i pezzi operatori di organi cavi (ad esempio segmenti di resezione colica) vanno aperti dal chirurgo per consentire adeguata fissazione.I contenitori dei pezzi operatori e dei campioni biologici per esame istocitopatologico devono essere a tenuta ermetica e di volume sufficiente per contenere, senza deformarlo, il materiale inviato.

• Per la biopsie endoscopiche e per agobiopsie adoperare contenitori cilindrici da 50 ml di capacità, con tappo a vite, in p.v.c. trasparente;

• Per piccoli pezzi operatori adoperare contenitori cilindrici di capacità variabile da 100 a 250 ml (in rapporto alla dimensione del campione), con tappo a vite, in p.v.c. trasparente.

Non usare provette e piccoli contenitori con tappo a pressione.Non usare cerotti o nastri adesivi per sigillare i contenitori.L'etichetta adesa alla parete del contenitore deve riportare i seguenti dati:

• cognome, nome e data di nascita del paziente; • divisione di provenienza; • materiale inviato; • nel caso di prelievi multipli, ogni campione deve essere indicato con il numero

arabo identificativo concordante con quello riportato sulla richiesta d'esame istocitopatologico;

• segnalare se trattasi di materiale biologico a rischio per patologia infettiva o per contaminazione radioattiva.

4.1.2 INVIO DEL CAMPIONE BIOLOGICO PER ESAME ISTOPATOLOGICO

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Materiale fissato• Il materiale deve essere inviato alla U.O.C. in formalina neutra tamponata al 10%.• Le biopsie di piccole dimensioni vanno poste immediatamente in fissativo, per

evitare l'essicazione del campione.• Il campione deve essere completamente immerso nel fissativo, in rapporto

volumetrico di almeno 1:10.

Materiale non fissatoFrammenti di tessuto da inviare a fresco (riportare l'ora del prelievo):

• per l'esecuzione di esame estemporaneo intraoperatorio;• per l'esecuzione di indagini speciali.

Si raccomanda la consegna immediata, previo preavviso del Personale della U.O.C. di Istologia Patologica e Citodiagnostica.

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Liquidi Biologici• Il materiale in toto (e comunque non meno di cc 250, salvo frazioni destinate

ad altri laboratori) deve giungere entro 1-3 ore presso il Servizio di Istologia Patologica e Citodiagnostica.

• Nell’impossibilità di un invio tempestivo, il materiale deve essere tenuto in frigorifero a 4°C, senza aggiunta di nessun fissativo (eccetto i casi indicati nella parte speciale del manuale).

• I contenitori devono essere a parete rigida e a chiusura ermetica.• Il materiale deve comunque essere inviato entro le 24 ore.

Vetrini Strisciati• Usare vetrini ben detersi, con banda smerigliata (contrassegnarli usando sempre

la matita); • fissare immediatamente con citospray oppure immergendo i vetrini in alcool

etilico 95%; • se fissati all’aria segnalarlo sul contenitore e sulla richies ta d'esame citopato-

logico.

49

4.1.3 INVIO DEL CAMPIONE BIOLOGICO PER ESAME CITOPATOLOGICO

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50

I recipienti dei campioni (contenitori primari) devono essere posti in contenitori rigidi chiusi, detti contenitori secondari, attrezzati per mantenerli in posizione verticale. Questi secondi contenitori possono essere di metallo o di plastica, con il coperchio preferibilmente dotato di guarnizione, devono essere autoclavabili e resistenti all'azione dei disinfettanti chimici; devono essere decontaminati con regolarità.

• Il materiale in liquido fissativo deve essere consegnato al personale di laboratorio che registra la consegna;

• i vetrini strisciati vanno riposti per il trasporto in appositi contenitori in materiale plastico o in cartone rigido al fine di proteggerli dalla polvere e di evitarne l'eventuale rottura;

• l’accettazione del materiale si effettua dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,30;

• per ragioni organizzative è necessario che l'invio dei campioni biologici sia concordato tra singoli reparti e il laboratorio, quando - in via del tutto eccezionale - ciò avvenga al di fuori della fascia oraria sopraindicata.

4.1.4 MODALITÀ DI RACCOLTA E TRASPORTO DEI CAMPIONI BIOLOGICI

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51

MANUALE OPERATIVO DI ISTRUZIONI PER LA FISSAZIONE L'INVIOE IL TRASPORTO DI CAMPIONI BIOLOGICI E PER LA COMPILAZIONE DELLA

RICHIESTA DI ESAME ISTOPATOLOGICO E/O CITOPATOLOGICO.RISK MANAGEMENT IN ANATOMIA PATOLOGICA

4.2.1 Campioni biologici per esame istopatologico pag. 534.2.2 Campioni biologici per esame citopatologico " 58

4.2 PARTE SPECIALE

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52

Page 54: 143_manuale versione definitiva 1

In caso di sospetta celiachia, riportare nella richiesta:- se trattasi di sospetto clinico elevato, moderato o

basso (specificare sintomi o patologie associate);- se il paziente segue dieta libera o aglutinata;- sierologia: Ema IgA, anti-tTGIgA, AGA IgA anti-tTG

IgG (indicare i titoli anticorpali ed i valori di norma-lità); specificare se vi è deficit selettivo di IgA.

- genetica: DQA1* 05, DQB1* 02, DQB1* 0302

53

ISTRUZIONI SPECIALIORGANO FISSAZIONE

4.2.1 CAMPIONI BIOLOGICI PER ESAME ISTOPATOLOGICOElenco alfabetico dei principali organi con le istruzioni per il corretto invio. In assenza di riferimenti anatomici, è opportuno orientare i pezzi anatomici con punti repere.

Allegare alla richiesta referti radiologici ed ecografici

BRONCO(Biopsia bronchiale o trans-bronchiale)

CUTE Specificare se si tratti di biopsia escissionale, incisionale, punch, shaving.

Nessuna

Specificare la modalità di prelievo, la data dell’ultima mestruazione, la terapia sommi-nistrata.Allegare referto isteroscopico

ENCEFALO-SNC(Biopsie chirurgiche)

ARTICOLAZIONE

Formalina neutratamponata al 10% NessunaAPPENDICE

BULBO OCULARE(Biopsia)

CAVO ORALE(Biopsia)

Nessuna

CERVICE UTERINA(Biopsia)

Allegare referto colposcopico ed eventuali esami istocitologici

ENDOMETRIO

Allegare alla richiesta referto radiologico(RM-TAC)

DUODENO

Allegare referto broncoscopico ed esamiradiologici

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

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54

ESOFAGO(Biopsia, eso-fagectomia segmentaria o totale, esofagectomia subtotale, resezioneesofago-gastrica)

FEGATO (Agobiopsie, biopsie chirurgiche, resezionicuneiformi, segmentectomie)

GHIANDOLESALIVARI(Biopsia, nodulectomia,parotidectomia superficialeo totale, parotidectomia allargata ecc.)

INTESTINO

LABBRO

LARINGE

LINFONODO (Sospetta malattia lin-fo proliferativa)

LINFONODO Catena del collo

LINFONODODissezione ascellare

LINFONODO (Patologia non neopla-stica o sospetta meta-stasi)

In mancanza di reperi anatomici, il pezzo deve essere correttamente orientato; le diverse stazioni linfonodali devono essere identificate da appositi punti di repere chirurgici. Allegare referto esofagoscopico

Allegare eventuale referto ecografico, dati laboratoristici e marker d'infezione virale.La lunghezza dei frustoli agobioptici in caso di lesioni epatiche diffuse (epatite cronica, cirrosi epatica, etc.) deve essere non inferiore ai mm 15-20, sec. linee guida.

Le diverse stazioni linfonodali devono essere identificate da appositi punti di repere chirur-gici. Allegare eventuale referto ecografico

Pezzi operatori: le diverse stazioni linfonodali devono essere identificate da appositi punti di repere chirurgici.Biopsie endoscopiche: si veda allegato B

Per poter fornire dati corretti sui margini di resezione, le cordectomie devono essere orien-tate (si veda allegato C).

Nessuna

Specificare sulla richiesta l’ora del prelievo; inviare a fresco in una garza imbevuta di soluzione fisiologica possibilmente entro 15 minuti.Se la consegna non può essere eseguita tempe-stivamente fissare in formalina.P er ulteriori informazioni consultare l'allegato A

le diverse stazioni linfonodali devono essere indicati da appositi punti di repere chirurgici, ovvero inviate in contenitori separati e con-trassegnati.

In mancanza di reperi anatomici, i limiti tra i linfonodi del I, II, e III livello devono essere indicati da appositi punti di repere chirurgici

Nessuna

Consegna immediata: materiale a fresco. Consegna ritardata: formalina neutratamponata al10%

ISTRUZIONI SPECIALIORGANO FISSAZIONE

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

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55

MIDOLLO OSSEO (Agobiopsia)

Nessuna

MAMMELLA (Mastectomia, quadran-tectomia, nodulectomia o biopsia per carcinoma; reci-diva cutanea di carcinoma)

Le lesioni di piccole dimensioni vanno contras-segnati con repere (filo, tatuaggio)

Nessuna

MAMMELLA (Mammotome)

Contenitori separati per distinguere frustoli con calcificazioni e frustoli senza calcificazioni

Nessuna

MAMMELLA (Nodulectomia o biopsia per patologia benigna, mastoplastica riduttiva, ginecomastia, ecc.)

MEMBRANESIEROSE

Specificare sulla richiesta l'ora del prelievo ed eventuali esami di laboratorio.Consultare l'allegato A

Nessuna

MILZA (Asportazione per patologia linfoproliferativa o post-traumatica)

Nessuna

NASO E CAVITA’ NASALI (Biopsia, polipectomia, resezioni segmentali e simili)

OCCHIO (Biopsie congiuntivali, enucleazione)

LINGUA (Agobiopsia,asportazione )

MAMMELLA (Biopsia,nodulectomia)

Allegare alla richiesta eventuali referti mam-mografici ed ecografici

Nessuna

Consultare l'allegato A

ISTRUZIONI SPECIALIORGANO FISSAZIONE

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

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Nessuna

OSSO (Patologia neoplastica) Allegare esami radiologici e relativo referto

OSSO (altra patologia)

Allegare referto ecograficoo referto di radioimaging

PANCREAS

OVAIO E TUBA UTERINA (Biopsia, resezione cuneiforme, ovariectomia, salpigectomia)

PLACENTAAllegare notizie cliniche dettagliate riportando il peso dell’organo all’espulsione ed eventuali patologie materno-fetali sospette o accertate

POLMONE (Patologia non neo-plastica)

Allegare copia dei referti radiologici e del referto broncoscopico

POLMONE (Patologia neoplastica)

Allegare copia dei referti radiologici e referto broncoscopico. Le stazioni linfonodali devono essere identi-ficate da punti di repere chirurgici

PROSTATA (TUR, agobiopsia,p r o s t a t e c t o m i a parziale o totale)

Riportare riscontro ispezione digitorettale.Indicare valori PSA.Allegare referto ecografico

RENE (Nefrectomia per patologia di interesse chirurgico)

PENE(Biopsia) Nessuna

Allegare referto radiologico ed esamilaboratoristici

Allegare referto radiologico ed esami labo-ratoristici

ISTRUZIONI SPECIALIORGANO FISSAZIONE

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

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Allegare referto colposcopico ed eventuali esami istocitologici

Indicare le sedi dei prelievi: si veda anche allegato B.Allegare referto gastroscopico

STOMACO (Biopsia endoscopica)

STOMACO (Gastrectomia)

Orientare il pezzo chirurgico; le stazioni linfonodali devono essere identificate da punti di repere chirurgici.

Allegare referto di radioimagingSURRENE

TESSUTI MOLLI Allegare referto radiologico; in mancanza di reperi anatomici orientare il pezzo chirurgico

TESTICOLO E ANNESSI(Biopsia, orchiectomia)

Allegare referto ecografico

Le stazioni linfonodali devono essere identi-ficate da punti di repere chirurgici.Allegare referto ecografico, scintigrafico ed esami laboratoristici

TIROIDE

UTERO (Biopsia, Conizzazione,Isterectomia)

ConizzazioneOrientare il pezzo chirurgico e marcare con un punto di repere il collo dell’utero alle ore 12; inviare tempestivamente il pezzo.

VAGINA

Le stazioni linfonodali devono essere identi-ficate da punti di repere chirurgici.Allegare esame colposcopico ed eventuale referto istocitologico

VULVA

VESCICA

Indicare le sedi dei prelievi e riportarli su una mappa della vescica. Si veda anche allegato B. Cistectomie: orientare il pezzo e marcare le stazioni linfonodali. Allegare referto cistoscopico ed eventuali referti citologici precedenti

ISTRUZIONI SPECIALIORGANO FISSAZIONE

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

Formalina neutratamponata al 10%

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58

Scraping e Brush Cervico-vaginaleISTRUZIONI SPECIALIFISSAZIONETIPO DI PRELIEVO

Per i diversi tipi di materiale vengono indicate le istruzioni per il corretto invio

4.2.2 CAMPIONI BIOLOGICI PER ESAME CITOPATOLOGICO

Si raccomanda fortemente che il materiale citologico prelevato venga posto in appositi contenitori con fissativo (ritirabili anche dal nostro Laboratorio di Citologia), per l'esecuzione dell'esame con metodo Thin Prep 2000; solo nel caso in cui ciò non risulti possibile si accettano vetrini già strisciati e trattati con metodica tradizionale (unico vetrino strisciato e fissato con citospray o alcool etilico).

Indicare se mammella destra o sinistra; descrivere le caratteristiche della secrezione

Eventuali microfrustoli in formalina; eventuale liquido da inviare in contenitore a chiusura erme-tica, senza fissativo se la consegna è immediata

Inviare il liquido in contenitore ermetico.Indicare sede del prelievo.Allegare referto broncoscopico

AGOASPIRATO

In contenitori con fissativo per thin prep 2000 (ritirabili nel nostro Laboratorio). Vetrini in Alcool 95° o Citospray

ASPIRATO ENDOMETRIALE

Usare richiesta di citologia cervico vaginale; indicare data UM.

BRONCOASPIRATOLIQUIDO DI BAL

Nessun fissativo,se inviatoimmediatamente

BRUSHINGBRONCHIALE

ESCREATO

Preferibilmente ma-teriale fresco; se ciò non fosse possibile addizionare alcool etilico al 50%

Preferibilmente inviare 3 campioni, uno al giorno, indicando sulla richiesta di quale si tratta (campione 1,2,3).Nei pazienti con scarso espettorazione usare aerosol con mucolitici o soluzione salina per 20 minuti

Preferibilmente nessun fissativo; nel caso non sia possibile la consegna immediata, si conservi in frigorifero a 4°C (per non più di 24 ore)

Materiale fresco

LIQUIDI BIOLOGICIVersamento Pleurico, Asci-tico, Pericardico, Sinoviale, Liquido da lavaggio Perito-neale, Liquido da Idrocele, etc.

Inviare l’intera quantità di liquido - comunque non meno di cc 250, se possibile - salvo quella utilizzata per altre indagini. Usare contenitore a chiusura ermetica. Indicare sul contenitore e sulla richiesta eventuali patologie infettive a rischio

LIQUORInviare IMMEDIATAMENTE l’intera quantità di liquido salvo quella utilizzata per altre indagini (da specificare). Usare contenitore a chiusura ermetica. Riportare sulla richiesta l'ora del prelievo

SECREZIONEDAL CAPEZZOLO

Vetrini in Alcool 95° o Citospray

CITOLOGIACERVICO-VAGINALE(PAP TEST)

Vetrini in Alcool 95° o Citospray

Allegare referto broncoscopico.Indicare la sede del prelievo

In contenitori con fissativo per thin prep 2000 (ritirabili nel nostro Laboratorio). Vetrini in Alcool 95° o Citospray

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ISTRUZIONI SPECIALIFISSAZIONE

Pr e f e r i b i l m e n t enessun fissativo.Se ciò non fosse pos-sibile addizionare in parti uguali il campio-ne urinario con alcool etilico al 50%

Inviare materiale fresco (entro 4 ore dalla minzione); eliminare la prima minzione del mattino e raccogliere il campione successivo; inviare 3 campioni, uno al giorno, indicando sulla richiesta di quale si tratta (campione 1,2,3). È Possibile conservare il campione urinario in frigorifero a 4°C sino alla mattina succes-siva. Segnalare se l'urina è raccolta con catetere

URINA

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TIPO DI PRELIEVO

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61

4.3.1 Allegato A: Apparato respiratorio - Fissazione invio e trasporto dei campioni biologici; compilazione richiesta d'esameProf. Oscar Nappi

4.3.2 Allegato B: Invio del materiale e trattamento del tessuto emolinfopoieticoProf. Stefano Pileri

4.3.3 Allegato C: Orientamento delle biopsie endoscopiche del tratto digestivo, con particolare riferimento alla biopsia duodenale Dr. Vincenzo Villanacci

4.3.4 Allegato D: Linee Guida e Protocolli Diagnostico-terapeutici in uso nella Struttura Complessa di Istopatologia e Citodiagnostica

4.3 ALLEGATI

MANUALE OPERATIVO DI ISTRUZIONI PER LA FISSAZIONE L'INVIOE IL TRASPORTO DI CAMPIONI BIOLOGICI E PER LA COMPILAZIONE DELLA

RICHIESTA DI ESAME ISTOPATOLOGICO E/O CITOPATOLOGICO.RISK MANAGEMENT IN ANATOMIA PATOLOGICA

pag. 62

" 64

" 68

" 70

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4.3.1 ALLEGATO A: Prof. Oscar Nappi

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APPARATO RESPIRATORIOPolmone, Pleura, Laringe, Rinofaringe, Fosse nasali

Fissazione invio e trasporto dei campioni biologici con informazioni minime da inserire nella richiesta degli esami istocitopatologici

BIOPSIE

Fissazione, invio e trasporto dei campioniLe biopsie vanno immediatamente poste in apposito contenitore di plastica, con tappo a chiusura ermetica, contenente formalina neutra tamponata, in (rapporto volumetrico di almeno 1:10). Sul contenitore devono essere chiaramente riportate le generalità del paziente.

Minime informazioni indispensabili da riportare nella richiestaBiopsie bronchiali/polmonari/pleuriche/laringe, faringe/tratto naso-sinusale

Dati anagrafici completiTipo di materiale in esameProcedura diagnostica o chirurgica adottataNel caso di biopsie prelevate in corso di "scopie", va riportato il quadro osservato e I'esatta sede dei singoli prelievi effettuati.Informazioni dettagliate relative all'imagingInformazioni cliniche: in caso di neoplasia, eventuali precedenti neoplastici anamnestici; in caso di patologia non neoplastica, i dati di laboratorio significati-vamente attinenti alla patologia e la presentazione e durata dei segni e sintomi clinici pertinenti

ESAME INTRAOPERATORIO

Fissazione, invio e trasporto dei campioni

Inviare il campione "non fissato", a fresco, nel più breve tempo possibile sulla base di una indicazione precisa che comporti una diversa opzione terapeutica in base al risultato dell'esame.

Minime informazioni indispensabili da riportare nella richiesta

Dati anagrafici completiTipo di materiale in esameProcedura chirurgica adottataInformazioni cliniche essenziali, precedenti istocitopatologici, risultati delle tecniche di imagingQuesito diagnostico formulato in modo sintetico e preciso

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CAMPIONE OPERATORIO

Fissazione, invio e trasporto dei campioni

In base al tempo necessario per il trasporto del campione, inviare "fresco" (anche per consentire eventuale prelievo da congelare per la banca tissutale) o fissato in formalina neutra tamponata.In entrambi i casi il campione deve viaggiare in adeguato contenitore con chiusura ermetica. Se fissato, il rapporto tessuto: fissativo deve essere di 1:10.

Minime informazioni indispensabili da riportare nella richiesta.

Dati anagrafici completiTipo di materiale in esameProcedura chirurgica adottata (nel caso di cordectomie laringee precisare se è stato utilizzato il laser).Informazioni cliniche essenziali, precedenti esami isto-citopatologici, risultati delle tecniche di imaging riferibili alla patologia per la quale è stato effettuato l'intervento, eventuali dati di laboratorio pertinenti e significativi.

CITOLOGIA

Fissazione, invio e trasporto dei campioni

I vetrini allestiti con FNA polmonare TAC-guidato (se praticati in assenza del citopatologo in sede) vanno fissati con specifica lacca-spray. I vetrini devono essere contrassegnati con precisi riferimenti anagrafici del paziente sulla banda smerigliata. I contenitori (preferibili quelli provvisti di scanalature interne) devono essere ermeticamente chiusi

Minime informazioni indispensabili da riportare nella richiesta

Dati anagrafici completiNumero di vetrini allestitiDati clinici pertinentiDescrizione degli esami di imaging pertinenti

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INVIO DEL MATERIALE E TRATTAMENTO DEL TESSUT O EMOLINFOPOIETICO

Premessa Le procedure riportate di seguito fanno segnatamente riferimento al trattamento del tessuto emolinfopoietico (linfonodo, milza, midollo osseo, etc.). La maggior parte di esse, tuttavia, non ha alcun carattere di specificità, corrispondendo ai passi tecnici ottimali che ogni Struttura di Anatomia Patologica applica o dovrebbe applicare nella gestione del materiale bioptico, indipendentemente dal tipo di patologia in esame. Il raggiungimento del pieno successo nell’utilizzazione di tali procedure non può prescindere dalla stretta collaborazione fra Anatomo-Patologo e Clinico o Chirurgo. In particolare, quest’ultimo deve avere completa conoscenza di una serie di problematiche di ordine generale, che saranno trattate sinteticamente nel prosieguo.

Scelta dell’approccio bioptico

Linfoghiandole superficiali In linea di principio, è opportuno effettuare l’asportazione completa, con rispetto – là dove possibile – della capsula. Non altrettanto efficace si rivela la biopsia incisionale: essa, infatti, frequentemente si associa a degenerazione filamentosa dei nuclei per danneggiamento delle cellule nel corso del prelievo: ciò può rendere difficile o, perfino, impossibile l’interpretazione del dettaglio citologico, con le conseguenti difficoltà diagnostiche, che non dipendono dal Patologo. Nel caso in cui si sospetti un’emopatia, assolutamente da proscrivere è l’ago-aspirato: questo, infatti, oltre a non dare alcuna informazione topografica, importante nella diagnostica emolinfopatologica, può addirittura ingenerare false impressioni, causate dalla prevalente aspirazione di una delle componenti cellulari del tessuto esaminato. Così, si spiegano le diagnosi errate di linfoma diffuso a grandi cellule B, talora riscontrate in corso di iperplasia follicolare e dovute all’aspirazione di soli centroblasti nel contesto di un centro germinativo in fase secondaria di sviluppo. E’ vero che il rischio di misinterpretazione potrebbe essere ridotto dall’avvio di una parte del materiale aspirato allo studio citofluorimetrico, approccio, tuttavia, che comporta costi di gestione piuttosto elevati. Appare, pertanto, difficile giustificare perché si debba basare la diagnosi e, quindi, la terapia su di un cito-aspirato, quando l’esame istopatologico dell’intera linfoghiandola è in grado di fornire in tempi brevi una quantità molto più sostanziosa di informazioni, consentendo anche di acquisire materiale che – opportunamente conservato – può rappresentare uno strumento insostituibile per l’attività di ricerca. Da ultimo, non è possibile sottacere un rischio connesso con l’aspirazione: in un certo numero di casi, essa

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4.3.2 ALLEGATO B: Prof. Stefano Pileri

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è seguita dall’infarto del linfonodo per lesione dei vasi ematici da parte dell’ago. Se ciò si verifica in un Paziente con una singola adenopatia, nel quale l’ago-aspirato non ha prodotto la diagnosi, la successiva asportazione del linfonodo infartuato non è di alcuna utilità.Di fatto, il caso rimane non concluso – non certo per colpa del Patologo – ed il Paziente deve essere strettamente seguito nel tempo, al fine di cogliere tempesti-vamente la comparsa di eventuali nuove adenopatie: nel caso di una forma sistemica, ciò comporterebbe un ritardo nell’inizio della terapia e potrebbe avere implicazioni giudiziarie. Sempre nel sospetto di un’emopatia, inopportuna appare la richiesta di un esame estemporaneo. Infatti, quest’ultimo comportando il congelamento del materiale causa una significativa alterazione del dettaglio citologico, che ha fondamentale importanza nella diagnostica ematopatologica.

Masse profonde

Vale anche per queste la necessità di disporre di un’adeguata quantità di materiale da esaminare, elemento che dovrebbe influenzare la scelta dell’approccio strumentale più idoneo (laparotomia, laparoscopia, agobiopsia eco/TAC-guidata, etc.). E’ chiaro, comunque, come in relazione alle condizioni del Paziente, si debba di volta in volta ricercare il giusto compromesso fra l’invasività e l’accuratezza dell’esame. Importante è ricordare che per l’ago-aspirato valgono in prima istanza le considerazioni di cui sopra. Per ciò che riguarda l’esame estemporaneo, questo rappresenta soltanto il mezzo per stabilire la rappresentatività dell’area nella quale si sta operando. Il tessuto prelevato per l’estemporanea da una massa profonda non potrà, quindi, costituire l’unico campione disponibile per la diagnosi: una volta definita in intraoperatoria l’idoneità del campo, dovranno essere effettuate nuove prese da avviare alle procedure routinarie.

Invio del materiale

Il materiale bioptico deve essere sempre accompagnato da esaurienti notizie cliniche, le quali fanno parte integrante degli elementi richiesti per la diagnosi, come previsto dalla Classificazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’invio del campione va effettuato in maniera tempestiva, rispettando i tempi concordati con l’Anatomo-Patologo in base alla modalità prescelta (a fresco od in fissativo). In caso di invio in fissativo, se il campione tissutale non corrisponde ad un’ago-biopsia ed il tempo che intercorre fra l’exeresi e la consegna alla Struttura di Anatomia Patologica è di alcune ore, è necessario che il Chirurgo esegua un primo sommario sezionamento, seguendo i protocolli che sono riportati su alcuni Trattati (ad esempio il Rosai and Ackerman’s Surgical Pathology, 9a Edizione, Mosby Editore) che possono essergli facilmente trasmessi dal Patologo. Linee guida per la manipolazione dei prelievi chirurgici (con specifico riferimento al linfonodo)

Il tessuto può giungere alla Struttura di Anatomia Patologica a fresco/senza fissativo

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od in fissativo. Essendo le procedure da seguire in queste eventualità differenti, tali vie verranno descritte separatamente.

Invio a fresco

Questa procedura è preferibile per l’ottimale conservazione degli antigeni e degli acidi nucleici.

CONSEGNA La consegna del prelievo all’Anatomia Patologica di riferimento deve essere effettuata entro 30 minuti dall’asportazione chirurgica; laddove il rispetto dei tempi di consegna non possa essere garantito, si sconsiglia di intraprendere tale via. La modalità consigliata per l’invio del materiale bioptico consiste nell’avvolgere lo stesso in una garza imbevuta di soluzione fisiologica, ponendo il tutto in un contenitore a tenuta; se il pezzo ha grandi dimensioni, può essere ricoperto da molteplici garze imbevute dello stesso liquido.

CAMPIONAMENTO/FISSAZIONE Il campione bioptico va sezionato subito dopo la consegna. Si raccomanda di eseguire sezioni dello spessore massimo di 3-5 mm. A questo punto, possono essere allestite 2 o più apposizioni; di queste, una va asciugata all’aria e colorata con May-Grünwald-Giemsa, un’altra fissata con cytofix e colorata con Papanicolau. Se le dimensioni del pezzo lo consentono, si consiglia di procedere effettuando prelievi (di dimensioni tali da non occupare l’intera superficie del supporto impiegato per la criopreservazione o l’inclusione) da avviare a:

CRIOPRESERVAZIONELa procedura ottimale consiste nel porre sul fondo di un contenitore CRYOMOLD STANDARD (modelli 25mm x 20mm x 5mm) un sottile strato di O.C.T. Compound, sul quale va appoggiato il prelievo; quest’ultimo deve essere poi completamente ricoperto con altro O.C.T. Compound, avendo cura che il gel non fuoriesca dal contenitore. L’intero cryomold è posto a congelare in azoto liquido per circa 1 minuto e, quindi, conservato in ultra-freezer a -80 °C. Tale approccio garantisce l’ottimale conservazione degli acidi nucleici;

FISSAZIONE ORDINARIAIl fissativo di elezione è la formalina. Si raccomanda l’uso di formalina tamponata al 10%. Quest’ultima viene realizzata, diluendo l’aldeide formica al 40%, commer-cialmente disponibile, in acqua distillata, in un rapporto di 1/10; alla soluzione così prodotta viene aggiunto il tampone, seguendo possibilmente la metodica di Lillie.Il tempo di fissazione ottimale è di 24 ore, superate le quali il prelievo può essere conservato in alcool 70% fino al momento dell’inserimento nel processatore automatico.

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È vivamente consigliata la fissazione a temperatura ambiente (non in inclusore). Laddove la disponibilità di materiale lo consenta, una parte del tessuto può essere fissata in B5. In tale caso, ci si deve attenere ai seguenti accorgimenti: a) il prelievo deve avere spessore massimo di 2 mm, b) il tempo di fissazione ottimale è di 2.30-3.00 ore: tale tempistica va osservata scrupolosamente, pena l’indurimento eccessivo del campione, con difficoltà di taglio, c) dopo la fissazione, il pezzo va conservato in alcool 70% fino al momento dell’inserimento nel processatore automatico. Tale approccio, che consente di avere il materiale bioptico in visione in tempi molto rapidi e preserva ottimalmente diversi antigeni, non viene tuttavia consigliato quale unica modalità di fissazione a causa della degradazione degli acidi nucleici, che esso produce. Un’alternativa al B5 è rappresentata dalla fissazione in liquido di Bouin. Anche in questo caso, vanno eseguiti prelievi sottili, dato lo scarso potere di penetrazione del fissativo, ed il tempo di esposizione deve essere limitato a poche ore (18 al massimo), a causa dell’indurimento del pezzo prodotto dal Bouin. Dopo la fissazione, il campione tissutale va lavato in alcool 70%, fino alla quasi completa rimozione del colore giallo da questo assunto durante la fissazione.

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Tecnica della biopsiaNei bambini al di sotto dei due anni la biopsia veniva eseguita mediante l'impiego della capsula di Crosby-Watson per via perorale. Oggi, tuttavia, ci si indirizza verso l'esame endoscopico a qualsiasi età, esame che permette di poter esplorare anche ulteriori distretti anatomici dell'apparato gastroenterico

Sede della biopsiaLa biopsia va sempre eseguita nella prima e seconda porzione duodenale; si consigliano almeno 4 biopsie, 2 per ognuno dei settori sopra citati.

Orientamento dei prelieviÈ fondamentale per una corretta valutazione istologica.Sarebbe consigliabile attraverso una stretta collaborazione con gli endoscopisti il posizionamento delle biopsie su filtri di acetato di cellulosa con ovvi vantaggi (fig. 1 A-B).A) per il personale tecnico dei servizi di anatomia patologica in quanto con una semplice rotazione di 90° è possibile includere l'insieme filtri biopsia (fig. 1 - C)B) per la valutazione istologica successiva da parte del patologo. (fig.1 - D Biopsia non orientata Ematossilina-Eosina x 20 - E Biopsia orientata Ematossilina-Eosina x 10) Riteniamo questo aspetto così importante per la diagnosi finale da aggiungere una nota esplicativa. Nel laboratorio della il Anatomia Patologica dell'Ospedale Civile di Brescia, viene utilizzata ormai da 16 anni, mediata dall'esperienza delSt. Mark's Hospital di Londra, una tecnica che permette il corretto orientamento delle biopsie del tratto gastro-enterico; ciò garantisce preparati istologici in cui saràp ossibile analizzare la mucosa e la sottomucosa del tessuto prelevato, rispettando così il normale rapporto anatomico tra i diversi strati della parete.L'orientamento delle biopsie non è più lasciato al caso come in passato, ma è reso possibile grazie alla collaborazione con l'endoscopista che colloca i prelievi bioptici su porzioni di filtri che saranno stati in precedenza ritagliati in rettangoli di lunghezza variabile a seconda della necessità, quindi le biopsie vengono disposte in ogni singolo quadratino seguendo una perfetta linea retta. Nel caso in cui vi fosse la necessità di mappare un organo (es: biopsie coliche), si ricorre ad un "escamotage" posizionando la prima biopsia in prossimità di un "becco di clarino" che per convenzione indicherà l'estremità di partenza.L'insieme filtro-biopsia dopo la fase di fissazione, viene processato e quindi incluso. II tecnico durante questa ultima fase ruota di 90 gradi l'insieme filtro-biopsia in modo da riportare i prelievi nella loro posizione naturale.Dopo il taglio le biopsie vengono disposte sul vetrino e sull'etichetta, nel caso in cui vi fosse la necessità, viene indicata la posizione del "becco di clarino" evidenziando

Indicazioni all'Endoscopista per l'orientamento della biopsia duodenale in caso di sospetta celiachia; utilizzabile anche per invio orientato e sequenziale di biopsie endoscopiche per mappatura di organo: ad esempio stomaco, colon, vescica, etc.

4.3.3 ALLEGATO C: Dr Vincenzo Villanacci

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69

Tuttavia dopo anni di applicazione del metodo pur con gli ovvi vantaggi sopra menzionati si sono rilevati alcuni problemi così riassumibili:A) Taglio dei filtri manualeB) Posizionamento sul supportoC) Impiego di uno o più infermieri per il taglio dei filtri D) Filtri irregolarmente tagliatiE) Biopsie non poste in linea rettaF) Dispendio di tempo e risorse umane Per ovviare a questo problema si è elaborato un kit com-prensivo di supporti su cui sono già fissati tre filtri tagliati con becco di clarino facilmente staccabili. (Fig. 2) Insieme al supporto e al kit sono forniti contenitori adeguati con targhetta adesiva e contenenti formalina tamponata al 10%. I vantaggi dell'elaborazione di questo kit già sperimentati in sala endoscopica sono evidenti in quanto si riduce il tempo e il personale dedicato al taglio dei filtri, i filtri stessi già tagliati e fissati su adeguato supporto in modo preciso prevengono il non corretto posizio-namento delle biopsie. L'impiego del kit per i suoi ovvi vantaggi è fortemente consigliato.

la prima biopsia. Questo metodo se correttamente applicato è di grande vantaggio per il patologo. ma anche per il tecnico che durante la fase di inclusione non dovrà ricercare le singole biopsie, talvolta frammentate e che non hanno alcun repere per l'orientamento. L'utilizzo dei filtri consente una perfetta aderenza delle biopsie, senza che queste vengano disperse nel mezzo di fissazione, inoltre non reagiscono chimicamente con i fissativi ed i reattivi impiegati durante la processazione del campione; durante la fase di taglio non offrono resistenza alla lama e non producono sfilacciamenti. Questa metodica applicata su tutti i segmenti dell'apparato gastro-enterico ha prodotto notevoli benefici sia in termini diagnostici che economici riducendo il tempo, il numero di inclusioni e di conseguenza il numero di sezioni da tagliare e colorare.

fig. 2 - Filtro di acetato di cellulosa

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Linee Guida e Protocolli Diagnostico-terapeutici in uso nella Struttura Complessa di Istologia Patologica e Citodiagnostica

• Manuale delle procedure tecniche per l’esame macroscopico ed il campionamento dei pezzi chirurgici. ed. FISAPEC (Federazione Italiana Società di Anatomia Patologica e Citologia) -1994

• Rosai and Ackerman’s: Surgical Pathology; ninth edition – Mosby, 2004 • Quality Improvement Manual in Anatomic Pathology-College of American

Pathologists 1993 • Igiene e sicurezza ambientale in Anatomia Patologica – Linee guida per la

prevenzione dei rischi in laboratorio ed in sala settoria – FISAPEC 1991 • AFIP: Atlas of Tumor Pathology (Serie monotematiche) – Third/Fourth Series;

Armed Forces Institute of Pathology; Washington, D.C.: dal 1990 al 2008 • WHO-IARC World Health Organization Classification of Tumors: Pathology &

Genetics (Serie monotematiche) – (dal 2000 al 2008)• Allen D.C., Cameron R.I. Histopathology Specimens. Clinical, Pathological and Laboratory Aspects. Springer. London 2004 • Association of Directors Anatomic and Surgical Pathology Guidelines: http://www.panix.com/nadasp/tumour.htm• The Royal College of Pathologists standard and datasets for reporting cancers:

http://rcpath.org/index.asp?pageID=254• College of American Pathologists full protocols/chechlist: http://www.cap.org/apps/docs/cancer_protocols/protocols_index.html

4.3.4 ALLEGATO D: LINEE GUIDA E PROTOCOLLI DIAGNOSTICO - TERAPEUTICI

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APPENDICE

5.1 Normativa Legislativa vigente per la conservazione dei materiali d'archivio biopatologico

5.2 FAC-SIMILE della richiesta d'esame istocitopatologico5.3 FAC-SIMILE modulo di richiesta e refertazione d'esame citologico cervico-

vaginale (PAP TEST)5.4 FAC-SIMILE della richiesta di preparati isto-citopatologici per consulenza

esterna5.5 FAC-SIMILE modulo di delega al ritiro del referto e di consenso al trattamento

dei dati personali

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ARCHIVIMinistero della Sanità DIREZIONE GENERALE OSPEDALI DIV. II

CIRCOLARE N°61 del 19 dicembre 1986N. 900.2/ AG. 464/260

Agli Assessori Regionali alla SanitàAgli Assessori Provinciali alla Sanità di Trento e Bolzano LORO SEDI

e, p.c. Ai Commissari di Governo LORO SEDI

Al Ministero per i beni culturali e ambientali Ufficio Centrale per i beni archivistici Div. III ROMA

OGGETTO: Periodo di conservazione della documentazione sanitaria presso le istituzioni sanitarie pubbliche e private di ricovero e cura.

Questo Ministero, sentito anche il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali – Ufficio Centrale per i Beni Archivistici – a seguito di specifiche richieste da parte di strutture sanitarie pubbliche e private in ordine al periodo di conservazione presso le strutture stesse della documentazione di cui all’oggetto, ha ritenuto opportuno, dopo aver consultato in proposito il Consiglio Superiore di Sanità, stabilire quanto segue:

Le cartelle cliniche, unitamente ai relativi referti, vanno conservate illimitatamente poiché' rappresentano un atto ufficiale indispensabile a garantire la certezza del diritto, oltre a costituire preziosa fonte documentaria per le ricerche di carattere storico sanitario.

La conservazione va effettuata da prima in un archivio corrente e successivamente, trascorso un quarantennio, in una separata sezione di archivio, istituita dalla struttura sanitaria ai sensi dell’art. 30 del D.P.R.. 30.6.1963 n.1409.

Non può procedersi al versamento del materiale in questione agli archivi di Stato, dopo il citato quarantennio, in quanto il versamento stesso è previsto esclusivamente per gli atti degli uffici statali a norma dell’art. 23 del suddetto D.P.R.

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5.1 NORMATIVA LEGISLATIVA VIGENTE PER LA CONSERVAZIONE DEI MATERIALI D'ARCHIVIO BIOPATOLOGICO

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In merito alla conservazione, presso l’archivio delle istituzioni sanitarie, delle radiografie: non rivestendo esse il carattere di atti ufficiali, si ritiene che sotto il profilo medico, medico-legale, amministrativo e scientifico possa essere sufficiente un periodo di venti anni.

Tale indicazione si riferisce al periodo minimo di conservazione essendo consentito, agli Enti che lo ritengano necessario, un tempo di conservazione più lungo.

Si precisa, comunque, che ogni eventuale scarto di materiale in questione è condizionato al preventivo nulla osta del competente soprintendente archivistico in base all’art. 35 del citato D.P.R. n.4409/1963.

In analogia a quanto stabilito per le radiografie si ritiene che la restante documentazione diagnostica possa essere assoggettata allo stesso periodo di conservazione di venti anni previsto per le radiografie stesse finché non intervengano eventuali ulteriori disposizioni a modificare il limite predetto.MMMMMMMMMMM

Si coglie l’occasione, infine, per segnalare che laddove i presidi sanitari trovassero difficoltà nell’allestimento di idonei locali da destinare ad archivio, è consentita la possibilità del ricorso alla microfilmatura sostitutiva di tutta la documentazione sanitaria, ai sensi della legge n. 15 del 4.1.1968, del D.P.C.M. 11.9.1974 e del decreto del Ministro per i Beni Culturali e Ambientali del 29.3.1979. MMMMMMM

Si precisa altresì che dev’essere osservato il più rigoroso rispetto delle sopracitate norme relative alla microfilmatura al fine di poter conferire alla documentazione sostitutiva valore legale.

Il MINISTRO Carlo Donat Cattin

Per copia conforme IL DIRETTORE GENERALEProf. Francesco Polizzi

Ministero della Sanità CONSIGLIO SUPERIORE DI SANITÀ SESSIONE XXXIX SEZIONE III

Seduta del 14 ottobre 1987

IL CONSIGLIO SUPERIORE DI SANITÀ SEZIONE III Vista la relazione della Direzione Generale Ospedali concernente il periodo di conservazione dei preparati citologici ed istologici negativi e positivi e delle inclusioni in paraffina;

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Udita la Commissione relatrice (proff. Candia, Pontieri, Polizzi, Pistolesi; esperto:Marinozzi, relatore: Pontieri);

Premesso:che la Direzione Generale Ospedali nella sua relazione rileva che esiste unadiscrepanza fra l’art. 9 del D.P.C.M. del 20.2.84 che fissa a cinque anni il periodo minimo di conservazione dei vetrini citologici ed istologici e delle inclusioni in paraffina (fatti salvi i disposti di specifiche disposizioni di legge), e la successiva circolare del 19.12.1986 n.61 relativa al periodo di conservazione della documentazione sanitaria presso le istituzioni pubbliche e private di ricovero e cura nella quale si stabilisce un periodo minimo di 20 anni per la "restante documentazione diagnostica" in analogia a quanto stabilito per le radiografie;

Rilevato: che il Consiglio Superiore di Sanità si deve esprimere in ordine ai seguenti punti:se quel particolare materiale diagnostico costituito dai vetrini citologici ed istologici e dalle inclusioni in paraffina possa essere legittimamente incluso nell’ambito della "restante documentazione diagnostica" contemplata nella circolare citata; se, di conseguenza, le direttive espresse nella circolare n.61 relative al periodo di conservazione della restante documentazione diagnostica possano estendersi alle disposizioni contenute nel D.P.C.M. del 20.2.84 e sostituirle completamente;

ESPRIME PAREREche soltanto il materiale diagnostico istologico (costituito dal preparato e dalla relativa inclusione), indipendentemente dalla positività e o negatività del referto, venga considerato parte integrante della "restante documentazione diagnostica" di cui alla circolare del 19.12.86 n.61, relativa al periodo di conservazione della documentazione sanitaria presso le istituzioni pubbliche e private di ricovero e cura e quindi conservate per venti anni;

RITIENEinoltre, che le direttive espresse nella circolare n.61 siano estese alle disposizioni contenute nel D.P.C.M. del 20.2.84 soltanto per i preparati istologici e le relative inclusioni fermo restando in ogni caso che i preparati citologici vadano conservati per un periodo di cinque anni.

IL SEGRETARIO DELLA SEZIONE IL SEGRETARIO GENERALEIL PRESIDENTE DELLA SEZIONE

Data pubblicazione: 2005-11-15

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FAC-SIMILERIDOTTO

5.2 FAC-SIMILE della richiesta d'esame istocitopatologico

ASL BAT - REGIONE PUGLIAOSPEDALE "Mons. R. Dimiccoli" BARLETTA

STRUTTURA COMPLESSA ISTOLOGIA PATOLOGICA E CITODIAGNOSTICAViale Ippocrate, 15 - 70051 BARLETTA - Segreteria: Tel./Fax 0883.577006

Direttore medico f.f. Giuseppe Palumbieri - Tel. 0883.577002

RICHIEDENTE DR.

OSPEDALE DIVISIONE

DATA DI PRELIEVO

RISERVATO AL SERVIZIO

PERVENUTO IL

RICHIESTA DI ESAME ISTOCITOPATOLOGICO

N. Cartella ClinicaCOGNOME E NOME DEL PAZIENTE

INDIRIZZO

DATA e LUOGO DI NASCITA N. Impegnativa (da inviare contestualmente)

UrinaCITOLOGICI:

EscreatoLiquido Biologico (Versamento...)Liquido di LavaggioMateriale da Spazzolamento (brushing)Apposizione o striscio su vetrinoAgoaspiratoAltroISTOLOGICI:AgobiopsiaBiopsia endoscopicaRaschiamento o aspirazione da cavitàPiccola Biopsia escissionale o incisionaleOrgano asportato in parte, da soloOrgano asportato in toto, da soloAltroStaging: organo (o lesione) + biopsie da linfonodi e/o organi vicini per stadiazione di neoplasia (elencare) i prelievi effettuati):

(1)(4)

(1)(4)

(1)(4)

NOTE

NOTIZIE CLINICHE:

RISULTATI ESAMI RADIOLOGICI E/O DI LABORATORIO:

REFERTO OPERATORIO:

DIAGNOSI CLINICA:

PRECEDENTI ESAMI RADIOLOGICI E/O CITODIAGNOSTICI:(Numero, data, sede ed esito)

Attenzione a contrassegnare correttamente i contenitori dei campioni. Se trattasi di paziente esterno, inviare la relativa impegnativa contestualmente alla richiesta di esame.I dati richiesti sono INDISPENSABILI per l'esatta interpretazione del processo patologico e per l'archiviazione del materiale. Si fa presente che i prelievi accompagnati da moduli incompleti- SARANNO RESPINTI. - Si ringrazia per la collaborazione.

DATA Firma leggibile del medico richiedente dell'esame

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FAC-SIMILERIDOTTO

5.3 FAC-SIMILE modulo di richiesta e refertazioned'esame citologico cervico-vaginale (PAP TEST)

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FAC-SIMILERIDOTTO

5.4 FAC-SIMILE della richiesta di preparatiistocitopatologici per consulenza esterna

ASL BAT - REGIONE PUGLIAOSPEDALE "Mons. R. Dimiccoli" BARLETTA

STRUTTURA COMPLESSA ISTOLOGIA PATOLOGICA E CITODIAGNOSTICAViale Ippocrate, 15 - 70051 BARLETTA - Segreteria: Tel./Fax 0883.577006

Direttore medico f.f. Giuseppe Palumbieri - Tel. 0883.577002

RICHIESTA DI PREPARATI ISTO-CITOPATOLOGICI PER CONSULENZA ESTERNA

A) Richiesta diretta

Il/la sottoscritto/aaresidente aviadocumento di riconoscimentoRichiede in visione i preparati isto/citologici n.

allestiti presso la Struttura Complessa di Istologia Patologica e Citodiagnostica di Barletta per sottoporli in visione al:

Dott/ProfIstituto/Ospedale

Il/la sottoscritto/a si impegna a restituire il materiale stesso e copia del referto del consulente.Allega copia di documento di identificazione

Data

B) Richiesta delegataAi sensi dell’art. 9 del D. L gs n. 196 / 2003

Il/la sottoscritto/aaresidente aviadocumento di riconoscimento

DELEGA

Cognomedata di nascitaresidenzadocumento di riconoscimento

A richiedere e a ritirare, per suo conto, i preparati isto/citologici n.allestiti presso la Struttura Complessa di Istologia Patologica e Citodiagnostica di Barletta per sottoporli in visione al:

Dott/ProfIstituto/Ospedale

Il/la sottoscritto/a si impegna a restituire il materiale stesso e copia del referto del consulente.Allega copia di documento di identificazione del Delegante e del soggetto Delegato

Data Firma leggibile

tel.

Nomeluogo di nascita

nato/a il

Prov

Firma leggibile

tel.

n. sezioni bianche n. vetrini Immunoistochimica n. vetrini EE

Codicefiscale

nato/a il

Prov

tel.

Codicefiscale

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FAC-SIMILERIDOTTO

5.5 FAC-SIMILE modulo di delega al ritiro del referto e di consenso al trattamento dei dati personali

ASL BAT - REGIONE PUGLIAOSPEDALE "Mons. R. Dimiccoli" BARLETTA

STRUTTURA COMPLESSA ISTOLOGIA PATOLOGICA E CITODIAGNOSTICAViale Ippocrate, 15 - 70051 BARLETTA - Segreteria: Tel./Fax 0883.577006

Direttore medico f.f. Giuseppe Palumbieri - Tel. 0883.577002

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Io sottoscritto/aresidente inin conformità a quanto previsto dall'art. 22 della 1. 675/96 sulla tutela della privacy

CHIEDOche sia consegnato il mio referto:

a nessuno a chi ne faccia richiesta solamente alla/le seguente/i persona/e: cognome

Allego pertanto fotocopia del mio documento di identità

Inoltre mi impegno a ritirare il referto nei tempi indicati dal personale preposto e comunque non oltre tre i 45 giorni dalla consegna del campione.

Il ritiro del referto si effettua dal lunedì al venerdì dalle ore 11,30 alle ore 13,30martedì e giovedì dalle ore 15,30 alle ore 17,30

CONSENSO PER TRATTAMENTO DATICon espresso riferimento all'espletamento dell'iter diagnostico del campione dato in carico alla U.O. di Istologia Patologica, acquisite le informazioni di cui all'art. 13 del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196, Codice in materia di protezione dei dati personali, acconsento al trattamento dei miei dati personali, compresi quelli che (per averne avuto esplicita conoscenza: origine razziale ed etnica, convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, opinioni politiche, adesioni a partiti, sindacati, associazioni o organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, nonché i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale) rientrano nel novero dei dati "sensibili" di cui all'art. 22 della citata legge, da me direttamente forniti o raccolti presso terzi.

Tutti i dati di cui sopra saranno utilizzati da parte della Unità Operativa da Lei diretta anche con l'ausilio di mezzi elettronici e/o automatizzati e potranno essere trasmessi ad Enti, Autorità o comunque a terzi ove ciò dovesse essere ritenuto dalla U.O. necessario o conveniente per l'espletamento dell'esame diagnostico.

Con espressa riserva di farvi richiesta di conoscere, aggiornare, rettificare, cancellare i miei dati od oppormi al loro utilizzo se trattati in violazione di legge. Si autorizza la segreteria dell'U.O. di Istologia patologica ad avvisare telefonicamente in caso l'esame non sia pronto per la data stabilita.

firmaBarletta

nome

nato a ilalla via

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I N D I C E

PRESENTAZIONE

PREFAZIONE

INTRODUZIONE

1. ORGANIZZAZIONE E MODALITÀ D'ACCESSO ALLE PRESTAZIONI DELLA STRUTTURA COMPLESSA DI ISTOLOGIA PATOLOGICA E CITODIAGNOSTICA

1.1 Funzioni ed obiettivi dell'U.O.C.1.2 Ubicazione e spazi operativi del Servizio1.3 Orario d'apertura al pubblico e strutture sanitarie afferenti1.4 Modalità di accesso alle prestazioni1.5 Assistenza agli utenti

2. PRESTAZIONI DIAGNOSTICHE

2.1 Tipologia delle prestazioni diagnostiche della U.O.C. Istologia Patologica e Citodiagnostica del P.O. di Barletta (tabella 1)

2.2 Prestazioni diagnostiche di istologia patologica e citodia-gnostica per utenti esterni - Regione Puglia (tabella 2)

2.3 Catalogo delle prestazioni anatomopatologiche in ordine alfabetico per apparato, sede e procedura (tabella 3)

2.4 Esame istocitopatologico estemporaneo intraoperatorio

3. GARANZIA DI CONFORMITÀ ALLE SPECIFICHE

3.1 Controllo concordanza tra richieste d'esame e campione biologico

3.2 Conformità dei campioni e delle richieste3.3 Conformità del referto

4. MANUALE OPERATIVO DI ISTRUZIONI PER LA FISSAZIONE L'INVIO E IL TRASPORTO DI CAMPIONI BIOLOGICI E PER LA COMPILAZIONE DELLA RICHIESTA DI ESAME ISTOPATOLOGICO E/O CITOPATOLOGICO. RISK MANAGEMENT IN ANATOMIA PATOLOGICA

4.1 Parte Generale4.1.1 Compilazione della richiesta d'esame istocitopatologico4.1.2 Invio del campione biologico per esame istopatologico

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4.1.3 Invio del campione biologico per esame citopatologico4.1.4 Modalità di raccolta e trasporto dei campioni biologici

4.2 Parte speciale4.2.1 Campioni biologici per esame istopatologico4.2.2 Campioni biologici per esame citopatologico

4.3 Allegati4.3.1 Allegato A: Apparato respiratorio - Fissazione invio e

trasporto dei campioni biologici; compilazione richiesta d'esameProf. Oscar Nappi

4.3.2 Allegato B: Invio del materiale e trattamento del tessuto emolinfopoieticoProf. Stefano Pileri

4.3.3 Allegato C: Orientamento delle biopsie endoscopiche del tratto digestivo, con particolare riferimento alla biopsia duodenaleDr. Vincenzo Villanacci

4.3.4 Allegato D: Linee Guida e Protocolli Diagnostico-terapeutici in uso nella Struttura Complessa di Istopato-logia e Citodiagnostica

5. APPENDICE

5.1 Normativa legislativa vigente per la conservazione dei materiali d'archivio biopatologico

5.2 FAC-SIMILE della richiesta d'esame istocitopatologico5.3 FAC-SIMILE modulo di richiesta e refertazione d'esame

citologico cervico-vaginale (PAP TEST)5.4 FAC-SIMILE della richiesta di preparati isto-citopatologici

per consulenza esterna5.5 FAC-SIMILE modulo di delega al ritiro del referto e di

consenso al trattamento dei dati personali

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