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Comitato di Redazione Antonio Bertolini, Sergio Ferrario, Sergio Ghiringhelli, Lidia Lemmi, (ldino Magnani, Daniele Moltrasio, Ugo Pinferi, Enrico Rossi, Adolfo Scalpelli, Elio Susani, Alberto Terzi, Giorgio Vozza Direttore responsabile: Adolfo Scalpelli Impaginazione: Franco Malaguti Maria Rosa - torri Disegni: Giulio Peranzoni Editrice Coop Lombardia Viale Famagosta, 75 20142 Milano - Tel. 844721 Stampa: Coop "Il Guado" Coltemi ( MI) - Tel. 02-979446112 Spèdizione in abbonamento postale gruppo 111i70. Au torizzazi one del Trib. di Milano n. 144 del 14 aprile 19K2 Comitato Regionale Lombardo La carta di Quale Consunto è di bassa qualità per la stampa ma di alta qualità ecologica. E tutta ri- ciclata. Periodico mensile della Coop Lombardia Associato alla Unione Stampa Periodica Italiana quale F Programmi per 1'87 della nostra azienda esú© f plano òi lzveco Concorso di idee per una "Piazzz de[ia coopeirzzione" A Sesto San Giovanni c'è una piazza. È in pieno cen- tro, non è nuova, anzi fa parte del tessuto urbanistico del vecchio centro. Nelle set- timane scorse sono finiti i lavori di parziale sistema- zione e ammodernamento. Ora, però, la piazza attende idee per un arredo. Ma un arredo funzionale che ri- cordi il movimento coope- rativo, la sua storia, la storia di un secolo di attività e di lavoro. Durante una confe- renza stampa è stato lancia- to il bando di concorso ri- servato alla provincia di Mi- lano. A pagina 10. A Como dal 15 al 29 Marzo "Tira so.1 lo e bisogno" Nel salone del Broletto di Piazza Duomo a Como, dopo i successi di Milano, Cremona, Brescia e Varese, il 15 marzo si inaugurerà la mostra fotografica "Tra so- gno e bisogno" della Coop Lombardia, curata da Ce- sare Colombo, che resterà aperta fino al 29 dello stesso mese. P questa la quinta tappa lombarda. Ovunque la partecipazione di pubbli- co è stata alta a testimo- nianza della felice realizza- zione di questo itinerario vi- sivo attraverso i consumi degli ultimi quarant'anni. !le e nono n. 3 Fustino Coop a pagina 2 Questo mese Perché questa scheda (dell'anagrafe sociale) p. 2 Ecco la tessera per i vostri buoni sconto P. 3 Se 320 milioni vi sembrano pochi di Luciano Didero p. 4 La carne al fuoco p. 6 La parola ai bambini a cura di Mario Lodi P. 8 Plastica. Non è necessario fare le crociate di Guido Milana P- 9 Primavera nell'aria di Fiorella Fumagalli p. IO Offerte ai soci p. 11 L'alfabeto preistorico di B.C. p. I Fotostoria Consumi & costumi p. 12 di Sergio Ferrario Quello di prevedere che cosa succederà nel futuro più o meno immediato è da sempre un appuntamento tanto difficile quanto irrinun- ciabile. Difficile perché vi sono infiniti fattori esterni che possono condizionare la vita aziendale e sui quali non ci è dato intervenire oltre il fatto di farne un quadro di riferimento entro il quale muoversi. Irrinunciabile perché senza un programma chiaro e preciso degli obiettivi che vogliamo darci e dei mezzi necessari per raggiungerli, sicuramente le forze e le poten- zialità aziendali finirebbero per disperdersi in mille rivoli perdendo molto della loro effica- cia. Partendo da tali considerazioni abbiamo cer- cato di individuare per il 1987 poche ma precise scelte di fondo su cui concentrare i nostri sforzi e che si possono così riassumere: I) accelerazione massima del nostro tasso di sviluppo ampliando la rete di vendita; 2) acquisizione di nuove quote di mercato nella rete esistente; 3) Investimenti in nuove tecnologie per poter offrire servizi sempre più puntuali e funzio- nanti a soci e consumatori. Nell'87 infatti Coop Lombardia aprirà tre nuovi punti di vendita a Brescia, Soresina e Voghera dando così notevole impulso alla Una decisione della Coop Lombardia per i prodotti in vendita massimo dlfl controgili Di Fabio Zanchi, a pagina 5 scelta da tempo fatta di perseguire lo sviluppo sia rinnovando quella parte di rete ormai obsoleta sia espandendosi in zone dove non siamo presenti. Parallelamente, anche se pur- troppo l'apertura sarà per i primi mesi dell'88, procederà la costruzione definitiva della nuova struttura per gestire gli ipermercati che come i soci ben sanno rappresenta un grande filone di sviluppo e di diversìficazione azien- dale che richiederà grande impegno poiché si tratta di acquisire tutte quelle conoscenze e quelle professionalità che un settore per noi nuovo richiede. Dove invece siamo già presenti con punti di vendita moderni e validi l'impegno dovrà es- sere quello di acquisire nuove fasce di con- sumatori che ancora non ci conoscono o ci conoscono male destinando a tal fine cospi- cue risorse finalizzate al miglioramento quali- tativo del servizio e a far conoscere sempre di più Coop come l'espressione del giusto equi- librio qualità-convenienza ed impegnandoci ancora di più nella difesa della salute dei consumatori. Il terzo settore di lavoro riguarderà l'inseri- mento in azienda di nuove tecnologie sia sul piano della commercializzazione vera e pro- pria sia su quello dei servizi. Ecco che allora di fronte ad un investimento che supererà i 19 miliardi per la realizzazione del magazzino di stoccaggio automatico a Pieve Emanuele da- remo il via anche ad un piano di informatiz- zazione dei punti di vendita che nell'arco di un paio d'anni ci metterà in condizione di offrire ai prestatori, ai soci ed ai clienti tutti i servizi sempre più funzionali e noi speriamo graditi. Questo è il piano di lavoro che ci attende nel 1987; sono pochi ma ambiziosi obiettivi che solo la verifica a consuntivo ci dirà se saremo stati capaci di raggiungere. La nota economica Persone di sesso femminile in Italia occupate, ín cerca di occupazione, offerenti lavoro dai 15 ai 69 anni di età previste al 1986, al 1991, al 1996 e al 2001 (migliaia di unità) ,,, ll TI 9 C3MC SZfra. OCC11.21{32,Aorlle O O o ,... O f emmunne m _talla Le previsioni contenute nel problematica occupazionale documento redatto dal mini- femminile. Il tasso di disoc- siero del Lavoro e della Pre- cupazione femminile, che dal videnza sociale dal titolo "La l981 al 1984 è già sala° da 14 politica occupazionale nel a 17 donne su 100 che cerca- prossimo decennio" indica- no lavoro e restano disoccu- no una probabile forte pre- pate, passerebbe nel 2001 a valenza della componente quasi 22 donne su cento. rta di la- Oltre che agli aspetti quanti- femminile dell'offerta voro, cioè all'interno di chi tativi interessa guardare a cerca lavoro. quelli qualitativi, riguardanti Questo aumento di offerta di la posizione relativa delle lavoro femminile si può sti- donne nell'ambito della mare in quasi + 130.000 uni- struttura professionale del- 1989 e + 68.000 unità dal zione femminile oggi in con- 1989 fino al 1994. Dagli inizi dizione professionale, cioè degli anni 90 in poi l'offerta occupate più disoccupate già di lavoro femminile dovreb- occupate in passato, e forte- be più che compensare la ti- mente concentrata nelle atti- duzione di offerta maschile, vità terziarie, quasi il 65% attesa per motivi demografi- mentre nel caso dei maschi il ci soprattutto nelle regioni valore scende al 48%. Il livel- centro settentrionali. Se nei lo occupato nell'attività la- prossimi dieci o quindici an- vorativa è mediamente bas- ni in Italia l'occupazione ri- so; poche sono le donne che manesse costante dell'offerta al censimento del 1981 ven- femminile si tradurrebbe in gono classificate nel gruppo un forte aggravamento della professionale "dirigenti", tà in media all 'anno fino al l'occupazione. La popola- precisamente 1'8% del totale dei dirigenti dei due sessi, contro un grado di femmini- lizzazione del 39% circa per la carriera direttiva e del 48% per gli impiegati. Nel complesso uno squili- brio molto forte fra i sessi sia a livello quantitativo che a livello qualitativo. Un'azione che voglia concretamente Perseguire in futuro il mi- P glioramento e poi l'ugua- glianza delle opportunità di lavoro tra uomo e donna dovrà realizzare da un lato un forte aumento del grado di femminilizzazione dell'oc- cupazione e dall'altro un for- te miglioramento della pos- sibilità di crescita delle donne via via occupate. Un passo avanti di una certa rilevanza si potrebbe ottenere solo a fronte di un aumento com- plessivo dell'occupazione nel P rossimo decennio almeno del + 1,2% in media all'an- . no, contro l'attuale stagna- zione o meglio flessione. Un simile aumento deve es- sere posto come obiettivo sociale ed economico del paese anche per affrontare gli altri aspetti strutturali del- la• problematica occupano - nale in Italia, tra cui peso rilevante ha quello della di- soccupazioneisottoccupa- zione meridionale. Questo aumento obiettivo dell'oc- cupazione è tutt'altro che fa- elle da conseguire e richiede la mobilitazione di tante ri- sorse. La cooperazione di consumatori può portare un piccolo contributo a risolve- re questo problema: a) colla- borando alla individuazione delle professioni con un gra- do di femminilizzazione molto elevato; b) evitando che la prevedibile espansione dei rapporti di lavoro a tem- po parziale, il part-time, si- gnifichi un modo per "segre- gare" una parte rilevante del- l'occupazione femminile in segmenti qualitativamente inferiori della struttura oc- cupazionale, come l'espe- rienza statunitense ha am- piamente dimostrato; c) mi- gliorando la competitività delle donne di fronte ai pro- blemi del nostro sviluppo fu- turo attraverso ampi progetti dí formazione. Occupate In cerca di occupazione Forze di lavoro 1981 6.511 1.026 1984 6.615 1.341 7.536 7.956 Scenario I (occupazione immutata) 1986 6.834 1.482 1991 7.180 1.842 1996 7.534 2.057 2001 7.903 2.204 8.316 9.022 9.59 i 10.107 Scenario 1 (occupazione in aumento al + 0,4% in media all'anno) 1986 7.009 1.423 1991 7.552 1.718 1996 8.127 , 1.856 2001 8.740 1.920 8.432 9.268 9.983 10.660 Scenario 311 ( , oecupazione in aumento al + 0,8% in me la a anno) 1986 7.187 1.363 1991 7.942 1.585 1996 8.766 1.640 2001 9.666 1.607 8.550 9327 10.406 11.273 Scenario 4 (occupazione in aumento al + 1,2% in media all'anno) 1986 7.370 1.301 1991 8.306 1.461 1996 9.407 1.422 2001 10.639 1,275 8.671 9.767 10.829 11.914 Fonte: Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale di Valerio apri°

1987 - anno 6 - n. 3 marzo - e-coop.it · renza stampa è stato lancia-to il bando di concorso ri-servato alla provincia di Mi-lano. A pagina 10. A Como dal 15 al 29 Marzo "Tira so.1

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Comitato di RedazioneAntonio Bertolini, Sergio Ferrario,Sergio Ghiringhelli, Lidia Lemmi,(ldino Magnani, Daniele Moltrasio,Ugo Pinferi, Enrico Rossi, AdolfoScalpelli, Elio Susani, Alberto Terzi,Giorgio Vozza

Direttore responsabile: Adolfo Scalpelli

Impaginazione:Franco MalagutiMaria Rosa - torriDisegni:Giulio Peranzoni

Editrice Coop LombardiaViale Famagosta, 7520142 Milano - Tel. 844721

Stampa: Coop "Il Guado"Coltemi ( MI) - Tel. 02-979446112

Spèdizione in abbonamentopostale gruppo 111i70.

Au torizzazi one delTrib. di Milano n. 144del 14 aprile 19K2

ComitatoRegionale

Lombardo

La carta di Quale Consunto è dibassa qualità per la stampa ma dialta qualità ecologica. E tutta ri-ciclata.

Periodico mensile dellaCoop Lombardia

Associato allaUnione Stampa Periodica Italiana

quale

FProgrammi per 1'87 della nostra azienda

esú© f plano òi lzveco

Concorso di ideeper una

"Piazzz de[iacoopeirzzione"A Sesto San Giovanni c'èuna piazza. È in pieno cen-tro, non è nuova, anzi faparte del tessuto urbanisticodel vecchio centro. Nelle set-timane scorse sono finiti ilavori di parziale sistema-zione e ammodernamento.Ora, però, la piazza attendeidee per un arredo. Ma unarredo funzionale che ri-cordi il movimento coope-rativo, la sua storia, la storiadi un secolo di attività e dilavoro. Durante una confe-renza stampa è stato lancia-to il bando di concorso ri-servato alla provincia di Mi-lano. A pagina 10.

A Como dal15 al 29 Marzo

"Tira so.1 loe bisogno"Nel salone del Broletto diPiazza Duomo a Como,dopo i successi di Milano,Cremona, Brescia e Varese,il 15 marzo si inaugurerà lamostra fotografica "Tra so-gno e bisogno" della CoopLombardia, curata da Ce-sare Colombo, che resteràaperta fino al 29 dello stessomese. P questa la quintatappa lombarda. Ovunquela partecipazione di pubbli-co è stata alta a testimo-nianza della felice realizza-zione di questo itinerario vi-sivo attraverso i consumidegli ultimi quarant'anni.

!lee nono n. 3

FustinoCoop

a pagina 2

Questo mesePerché questa scheda (dell'anagrafe sociale)

p. 2

Ecco la tessera per i vostri buoni sconto

P. 3

Se 320 milioni vi sembrano pochi di Luciano Didero p. 4

La carne al fuoco p. 6

La parola ai bambini a cura di Mario Lodi

P. 8

Plastica. Non è necessario fare le crociatedi Guido Milana P- 9

Primavera nell'aria di Fiorella Fumagalli p. IO

Offerte ai soci

p. 11

L'alfabeto preistorico di B.C. p. I

Fotostoria Consumi & costumi

p. 12

di Sergio Ferrario

Quello di prevedere che cosa succederà nelfuturo più o meno immediato è da sempre unappuntamento tanto difficile quanto irrinun-ciabile.Difficile perché vi sono infiniti fattori esterniche possono condizionare la vita aziendale esui quali non ci è dato intervenire oltre il fattodi farne un quadro di riferimento entro ilquale muoversi. Irrinunciabile perché senzaun programma chiaro e preciso degli obiettiviche vogliamo darci e dei mezzi necessari perraggiungerli, sicuramente le forze e le poten-zialità aziendali finirebbero per disperdersi inmille rivoli perdendo molto della loro effica-cia.Partendo da tali considerazioni abbiamo cer-cato di individuare per il 1987 poche maprecise scelte di fondo su cui concentrare inostri sforzi e che si possono così riassumere:I) accelerazione massima del nostro tasso disviluppo ampliando la rete di vendita;2) acquisizione di nuove quote di mercatonella rete esistente;3) Investimenti in nuove tecnologie per poteroffrire servizi sempre più puntuali e funzio-nanti a soci e consumatori.Nell'87 infatti Coop Lombardia aprirà trenuovi punti di vendita a Brescia, Soresina eVoghera dando così notevole impulso alla

Una decisione della CoopLombardia per i prodotti in vendita

massimo dlfl controgiliDi Fabio Zanchi, a pagina 5

scelta da tempo fatta di perseguire lo svilupposia rinnovando quella parte di rete ormaiobsoleta sia espandendosi in zone dove nonsiamo presenti. Parallelamente, anche se pur-troppo l'apertura sarà per i primi mesi dell'88,procederà la costruzione definitiva dellanuova struttura per gestire gli ipermercati checome i soci ben sanno rappresenta un grandefilone di sviluppo e di diversìficazione azien-dale che richiederà grande impegno poiché sitratta di acquisire tutte quelle conoscenze equelle professionalità che un settore per noinuovo richiede.

Dove invece siamo già presenti con punti divendita moderni e validi l'impegno dovrà es-sere quello di acquisire nuove fasce di con-sumatori che ancora non ci conoscono o ciconoscono male destinando a tal fine cospi-cue risorse finalizzate al miglioramento quali-tativo del servizio e a far conoscere sempre dipiù Coop come l'espressione del giusto equi-librio qualità-convenienza ed impegnandociancora di più nella difesa della salute deiconsumatori.Il terzo settore di lavoro riguarderà l'inseri-mento in azienda di nuove tecnologie sia sulpiano della commercializzazione vera e pro-pria sia su quello dei servizi. Ecco che alloradi fronte ad un investimento che supererà i 19miliardi per la realizzazione del magazzino distoccaggio automatico a Pieve Emanuele da-remo il via anche ad un piano di informatiz-zazione dei punti di vendita che nell'arco diun paio d'anni ci metterà in condizione dioffrire ai prestatori, ai soci ed ai clienti tutti iservizi sempre più funzionali e noi speriamograditi. Questo è il piano di lavoro che ciattende nel 1987; sono pochi ma ambiziosiobiettivi che solo la verifica a consuntivo cidirà se saremo stati capaci di raggiungere.

La nota economica Persone di sesso femminile in Italia occupate,ín cerca di occupazione, offerenti lavoro dai 15 ai 69 annidi età previste al 1986, al 1991, al 1996 e al 2001 (migliaia di unità)

,,,

llTI 9

C3MC SZfra. OCC11.21{32,AorlleO O o ,... O

femmunne m _talla

Le previsioni contenute nel problematica occupazionaledocumento redatto dal mini- femminile. Il tasso di disoc-siero del Lavoro e della Pre- cupazione femminile, che dalvidenza sociale dal titolo "La l981 al 1984 è già sala° da 14politica occupazionale nel a 17 donne su 100 che cerca-prossimo decennio" indica- no lavoro e restano disoccu-no una probabile forte pre- pate, passerebbe nel 2001 avalenza della componente quasi 22 donne su cento.

rta di la- Oltre che agli aspetti quanti-femminile dell'offertavoro, cioè all'interno di chi tativi interessa guardare acerca lavoro. quelli qualitativi, riguardantiQuesto aumento di offerta di la posizione relativa dellelavoro femminile si può sti- donne nell'ambito dellamare in quasi + 130.000 uni- struttura professionale del-

1989 e + 68.000 unità dal zione femminile oggi in con-1989 fino al 1994. Dagli inizi dizione professionale, cioèdegli anni 90 in poi l'offerta occupate più disoccupate giàdi lavoro femminile dovreb- occupate in passato, e forte-be più che compensare la ti- mente concentrata nelle atti-duzione di offerta maschile, vità terziarie, quasi il 65%attesa per motivi demografi- mentre nel caso dei maschi ilci soprattutto nelle regioni valore scende al 48%. Il livel-centro settentrionali. Se nei lo occupato nell'attività la-prossimi dieci o quindici an- vorativa è mediamente bas-ni in Italia l'occupazione ri- so; poche sono le donne chemanesse costante dell'offerta al censimento del 1981 ven-femminile si tradurrebbe in gono classificate nel gruppoun forte aggravamento della professionale "dirigenti",

tà in media all 'anno fino al l'occupazione. La popola-

precisamente 1'8% del totaledei dirigenti dei due sessi,contro un grado di femmini-lizzazione del 39% circa perla carriera direttiva e del 48%per gli impiegati.Nel complesso uno squili-brio molto forte fra i sessi siaa livello quantitativo che alivello qualitativo. Un'azioneche voglia concretamentePerseguire in futuro il mi-Pglioramento e poi l'ugua-glianza delle opportunità dilavoro tra uomo e donnadovrà realizzare da un latoun forte aumento del gradodi femminilizzazione dell'oc-cupazione e dall'altro un for-te miglioramento della pos-sibilità di crescita delle donnevia via occupate. Un passoavanti di una certa rilevanzasi potrebbe ottenere solo afronte di un aumento com-plessivo dell'occupazione nelP rossimo decennio almenodel + 1,2% in media all'an-

. no, contro l'attuale stagna-zione o meglio flessione.Un simile aumento deve es-sere posto come obiettivosociale ed economico delpaese anche per affrontare

gli altri aspetti strutturali del-la• •problematica occupano -nale in Italia, tra cui pesorilevante ha quello della di-soccupazioneisottoccupa-zione meridionale. Questoaumento obiettivo dell'oc-cupazione è tutt'altro che fa-elle da conseguire e richiedela mobilitazione di tante ri-sorse. La cooperazione diconsumatori può portare unpiccolo contributo a risolve-re questo problema: a) colla-borando alla individuazionedelle professioni con un gra-do di femminilizzazionemolto elevato; b) evitandoche la prevedibile espansionedei rapporti di lavoro a tem-po parziale, il part-time, si-gnifichi un modo per "segre-gare" una parte rilevante del-l'occupazione femminile insegmenti qualitativamenteinferiori della struttura oc-cupazionale, come l'espe-rienza statunitense ha am-piamente dimostrato; c) mi-gliorando la competitivitàdelle donne di fronte ai pro-blemi del nostro sviluppo fu-turo attraverso ampi progettidí formazione.

Occupate In cerca dioccupazione

Forze dilavoro

1981 6.511 1.0261984 6.615 1.341

7.5367.956

Scenario I (occupazione immutata)1986 6.834 1.4821991 7.180 1.8421996 7.534 2.0572001 7.903 2.204

8.3169.0229.59 i

10.107

Scenario 1 (occupazione in aumento al + 0,4%in media all'anno)

1986 7.009 1.4231991 7.552 1.7181996 8.127 , 1.8562001 8.740 1.920

8.4329.2689.983

10.660

Scenario 311( ,oecupazione in aumento al + 0,8%in me la a anno)

1986 7.187 1.3631991 7.942 1.5851996 8.766 1.6402001 9.666 1.607

8.5509327

10.40611.273

Scenario 4 (occupazione in aumento al + 1,2%in media all'anno)

1986 7.370 1.3011991 8.306 1.4611996 9.407 1.4222001 10.639 1,275

8.6719.767

10.82911.914

Fonte: Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale

di Valerio apri°

COD. FISCALE SOCIO

I I I

mpilazioneIstruzioni per ila e

MF

2 SESSO: per i maschi indicareper le femmine indicare

3 TITOLO DI STUDIO:(Fare riferimentoai seguenti codici)

1 NESSUN TITOLO2 LICENZA ELEMENTARE3 LICENZA SCUOLA MEDIA INFERIORE4 DIPLOMA DI ISTITUTO PROFESSIONALE

a durata biennale o triennale5 DIPLOMA DI SCUOLA MEDIA SUPERIORE6 LAUREA

4 BARRARE LA CASELLA CORRISPONDENTE

5 SE IL SOCIO

LAVORATOREo LAVORATORE STUDENTE

Indicare la professione svoltariportando i codici sottoriportati

Indicare la precedente professione svoltariportando i codici sottoriportati

DISOCCUPATOo PENSIONATO

Indicare l'attuale o precedente professionesvolta dal capofamiglia riportandoi codici sottoriportati

STUDENTE o IN CERCA Dl PRIMA OCCUPAZIONEo CASALINGA

2 - Quale consumo

)(. _J 1, L v: esC mDATA

TIMBRO DEL NEGOZIOCOOP LOMIMRDIA SOC COOP A R L

Modulo per â inagrrafe dei soci

GRIGIO

SCRIVERE

LI NN: Vasi mPT PRI I NGs GALRISERVATE ALL'UFFICIO

NOME COGNOME ACQUISITOCOGNOME (da nubile per le signore)

G M Anno

LAVORATORESTUDENTEo o STUDENTE

IN CERCA DI PRIMAOCCUPAZIONEo

15!I 1 I

o NO

NOMECOGNOMENUMERO SOCIO

7 a 12 anni q

da 13 a 18 anni q

SITUAZIONE FAMILIARE (DA COMPILARSI SOLO DAL SOCIO CHE RICEVERA IL GIORNALE)

Fino a 3 anni q da

da 4 a 6 anni q

o SI

I IINUCLEOFAMILIARECOMPLETO

(SE IN FAMIGLIAVIVONO FIGLICON MENO DI 18 ANNI)

Necessità di revisione e aggiornamento dell'anagrafe dei soci

INDIRIZZO

CONDIZIONE PROFESSIONALE (41

DATI PERSONALI

RAPPORTI DI CORRISPONDENZA

C.A.P.N. CIVICO

Il)

PFIOV N TELEFONO

q VIA q P.ZA q V.LE q C.SO

COMUNE

nnnnn NIZn IIMnnMIn IIDATA DI NASCITA

{21 f 31

q qPROV. SESSO TITOLONASCITA STUDIO

COMUNE DI NASCITA

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LAVORATORE

PROFESSIONE

(51

SETTORE RAMO

q

151 q 171

PRECEDENTE OCCUPAZIONEATTUALE So precedente)CAPOFAMIGLIA

PROFESSIONE DELISI

PENSIONATODISOCCUPATO

TRA I FAMILIARI CHE VIVONO CON LEI VI SONO ALTRI SOCI ISCRITTI ALLA COOP?

SE SI. D'ORA IN AVANTI PER ESIGENZE ORGANIZZATIVE LE COMUNICAZIONI ED IL GIORNALE VERRANNO INVIATI AD UNSOLO SOCIO PER FAMIGLIA A QUALE NOMINATIVO SI DOVRÀ FARE RIFERIMENTO?

1 H1

01--E,I,IRTA SOCI N° 3

Qoesto

buollo scout vottS esse«. %IOisto

solo se .ver(S òcdoseetto iiagogte skls disto.cktit 'Claffico %-ipvogàotta totaltrierkte covriitsts.

Fustino Coopn ova formula

Valigetta da Kg. 4,800

prezzo ai soci L. 6.000

validrità dell'offertadal 15 ali 30 Aprile

i INDICARE LA SIGLA AUTOMOBILISTICA DELLA PROVINCIA (per Roma RM)

Riparliamo della comoda novità per tutti i soci

escnsEzco 1 ta- \

scont oagi

•Th.

È tempo di innovazioni per tutti. Figurarci se anche il settoresociale non ne sarebbe stato prima o poi investito (o travol-to?). Due sono i corni del problema:

1) Revbione deillranagrafesodale Il c dati hann o

&mediamente meno dfied arlint

2) Sostittazkonedell "buono sconto" pubbilleatosudi nostrro peffiocilicocon una tesserffia personalle.

Sul primo punto si procederà, partendo da subito, alla compi-lazione di un questionario che per alcuni numeri (partendo daquesto mese) verrà riproposto sul giornale. Detto modulodovrà essere riconsegnato obbligatoriamente al negozio per ilritiro della tesserina personale dei buoni sconto.Infatti, è qui la grossa novità, quanto prima nei negozi appari-ranno degli apparecchi, simili a quelli installati nei bus citta-dini, che provvederanno all'annullo di una posizione dellatesserina corrispondente al buono sconto usufruito.Ci vorrà un po' di tempo, ma poi le cose dovrebbero funzio-nare. Soprattutto dovrebbero essere superati i disguidi postaliche creano disagi e malcontento nel recapito del nostro gior-nale a soci che in numerosi casi si vedono informati adiniziative scadute.

La necessità di unarevisione e aggior-namento della no-stra anagrafe socialeera da tempo matu-ra. Negli anni scorsisono avvenute varieoperazioni di accor-pamento tra coope-rative di varia espe-rienza e località,scorpori di negoziceduti ad altre ge-stioni cooperative.

Se a questi fatti ag-giungiamo il norma-le flusso e riflussodei movimenti mi-gratori particolar-mente presenti neltessuto metropolita-no e del suo hinter-land, abbiamo unquadro della nostrarealtà anagraficapiuttosto sconvolto.

Ormai, coi nostri ol-tre 80.000 soci, non èpiú rimandabile unaricognizione puntua-le che rivisiti com-plessivamente la si-tuazione. Non saràun lavoro facile nébreve, lo sappiamo.

D'altronde anche lanecessità di inviareun solo giornale, ilmensile "Quale con-sumo" per ogni fa-miglia ci impegna adaffrontare il proble-ma (i buoni scontosaranno sostituiti dauna tesserina perso-

nale di cui parliamoqui accanto).

Con l'occasione ci èsembrato opportunoallargare l'indaginead aspetti socio-eco-nomici per conosce-re altri elementi divalutazione: compo-sizione famigliare,professione, livellodi scolarità, che cipermetteranno unaanalisi incrociata deidati utili per orienta-re le nostre scelte so-ciali e commerciali.

Lo scopo è quello dioffrire servizi e ini-ziative idonee allanostra realtà socialecosi com'è ora, cer-tamente mutata ri-spetto agli scorsi an-ni.

Come del resto èmutata la società,così profondamente.Per raggiungere l'obiettivo che ci siamoprefissi occorrerà unlavoro di lunga lenache avrà bisogno del-la collaborazione ditutti i soci e colleghie per diversi mesi.

Chiediamo moltapazienza e inoltrebuona volontà, sicu-ri che anche stavoltariusciremo a miglio-rare il nostro lavoroe la nostra immaginedi grande cooperati-va.

scon'

Tra mi po' appakivanno"ohligeratfici" a getto' Seri

Nel disegno un primo schizzodegli apparecchi che appari-_ranno tra qualche settimananei negozi Coop. Come fun-zionano?"Ogni socio, dopo aver ritiratoil prodotto promozionato, in-serirà nell'apposita fessura lapropria tesserina buoni-scon-to che riproduciamo qui a la-to. Il cartoncino verrà annulla-to nell'apposita casella corri-spondente all'iniziativa sociale(sconto n. 1; n. 2; ecc.).

L'apparecchio emetterà im-mediatamente un gettone cheil socio dovrà riconsegnare al-la cassiera del supermercato,usufruendo cosi dello scontoConcesso".Come si vede niente di com-plicato, anzi, tutti ne dovreb-bero trarre vantaggi; i soci che

secondo il programma ab-buoni (che verrà pubblicato edatato) potranno puntual-mente usufruire degli sconti; icapi negozio che non dovran-no più rilasciare doppioni ditagliandi ed eliminerannomolta carta dai propri uffici (ilcontrollo avverrà sui numera-tore progressivo presente nei-l'apparecchio); la direzione so-ci che potrà inviare "Qualeconsumo" al nucleo famigliaredei soci e non individualmentecon un evidente risparmio dicosti e sprechi. Tutto benedunque? Si, ma bisognerà la-vorare sodo per alcuni mesisperando di aver imboccato lastrada più giusta e contandosulla più vasta collaborazionedei soci (invio del questiona-rio) e delle sezioni soci (conse-gna tesseri ne personali).

CODICI PER LA PROFESSIONE:H IMPRENDITORE CON PIÙ DI 15 DIPENDENTI92 LAVORATORE AUTONOMO (artigiano,

commerciante, agricoltore)CON 4 - 14 DIPENDENTI

93 LAVORATORE AUTONOMO (artigiano,commerciante, agricoltore)CON O - 3 DIPENDENTI

94 LIBERO PROFESSIONISTA95 DIRIGENTE O IMPIEGATO DELLA CARRIERA

DIRETTIVA96 INSEGNANTE97 IMPIEGATO DI CONCETTO (ragioniere, bancario, ecc.)08 IMPIEGATO ESECUTIVO (dattilografa, ecc.)09 CAPO OPERAIO10 OPERAIO (compresi commessi, ecc.)Il COADIUVANTE

SETTORE (PER GLI OCCUPATI)Fare riferimento ai seguenti codici:I SETTORE PUBBLICO2 SETTORE PRIVATO3 SETTORE COOPERATIVO

RAMO (PER GLI OCCUPATI)Fare riferimento ai seguenti codici:1 AGRICOLTURA2 INDUSTRIA3 TERZIARIO E SERVIZI (commercio, credito, trasporti, ecc.)

Quale consumo - 3

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J

Consumi e societàÈ uscito il primo numero della rivista bimestrale"Consumi & Società". È edita dall'Associazionenazionale Cooperative di Consumatori l Lega e"vuole essere uno strumento di contatto e di di-scussione tra la Cooperazione e gli altri operatorieconomici, politici, sindacali e amministrativi, sul-le problematiche deI settore", come dice GiuseppeFabretti, direttore della rivista.li numero I contiene articoli sulle prospettive e imutamenti in corso nel commercio e nei consumi(Alberto Severi e Giorgio Vozza), sui problemi didifesa del cittadino (Sergio De Luca, AlessandroPlateroti, Aldo Quaglio, Vittorio Riodi), sullapubblicità (Daniele Romano e Sissi Aslan) sull'e-conomia e finanza e sulla previdenza integrativa(Gianfranco Fulgenzi, Corrado SeIlaroli, MarioSalvatorelli, Romualdo Schiavo, Roberto Urba-ni, Mario Valieri) e sulla storia del movimentocooperativo (Gaetano Arfè). Vice direttore è Ta-mara Palombi. Può essere richiesta a: ANCC, viaGuattani 9„0016I Roma.

C dSUitill

Luciano q idero Quanti siamo in Europa, cittadini produttori e consumato

Associarsi, perché Le azioni possibili

In questa primavera del1987, che la CEE ha volutosia "l'anno europeo dell'am-biente.., proviamo a raccon-tare cosa significa essere cit-tadini-consumatori in questo.infinellSO stato soVratiazio-nale, che va dal mar Balticoal Mediterraneo e compren-de dodici Paesi.È importante soffermarciper un ~mento sulle di-mensioni di questa nostracomunità europea: siamocirca 320 milioni di cittadinicontemporaneamente pro-duttori e consumatori di benie servizi, e rappresentiamo lapiù grande aggregazione so-•ioeconomica sul pianeta

(qualche confronto: gli ame-ricani - USA - sono 230 mi-lioni, i giapponesi circa 120milioni e i sovietici 270 mi-lioni).Siamo dunque tanti, uniticerto da molti vincoli e daoltre trenta anni di storiacomune, tuttavia abbiamomodi di essere nazionali epersonali che in molta parteci fanno diversi: la qualitàdella vita (e la cura che ab-biamo dell'ambiente in cuiviviamo e della nostra stessasalute) hanno un significatodiverso a Parigi piuttosto chea Roma, a Bonn piuttostoche a Madrid.

I principi ispiratori della co-munità europea sono quelli"del l 'a v vi citia m en o"tra iPaesi (norme, procedure,culture) considerando chealmeno in tema di consumiabbiamo (e dobbiamo farevalere) alcune regole comu-ni.

Si tratta di regole in sensosociale, poiché come consu-matori riteniamo giustochiamarle diritti:

▪ ad avere la salute protettae ad un liti ella accettabile disicurezza in tutte le nostre at-tività;

E ad essere Informati, edu-cati e orientati con obiettivitàverso .scelte razionali;

Ela ad una tutela pubblica deinostri interessi economici;

n ad essere consigliati inmodo qualificato e - se oc-corre - assistiti e risarciti;

▪ ad essere consultati e rap-presentati in tutte le sedi de-cisionali, perché qualunquedecisione riguarda la nostravita ci interessa da vicino.Non sono dunque pochi i di-ritti che abbiamo in quantoconsumatori, ai quali dob-biamo fare corrispondere -come doveri - comporta-menti corretti in quanto par-te della società e le azioni checi sono proprie:

n capacità di associarci,-

n capacità di progettare a-zioni che tendano contem-poraneamente all 'interessedei singoli e della collettività;

E capacità di fare informa-zione;

Associarsi è per i consuma-tori fondamentale, per pote-re esprimere un parere collet-tivo, fare opera di difesa idenuncia che nell'Europadegli Stati è possibile per igruppi organizzati' l'espe-rienza americana che preve-de — almeno in via teorica— che su ogni questione dadecidere possa essere ascol-tato anche il singolo cittadi-no è, per gli abitanti del vec-chio continente. in verità unpo' lontana. I1 modo di agiredei consumatori europei ri-sente in sostanza degli sche-mi che, anche in forme diver-se, hanno dato luogo alle di-verse forme di governo: par-titi, sindacati, associazioni dicategoria, imprenditori aconfronto (o scontro, in certicasi) intorno ad un tavolo.Quando le dispute fosserostate ritenute troppo impor-tanti per lasciare le soluzioninelle mani delle parti interes-sate si sarebbe allora creatala figura — in verità un po'anomala dell'Ente collet-tivo (di volta in volta lo Sta-to, la Regione o il Comune)che avrebbe agito in nome eper conto dei consumatori.

Questa concezione ha creatole premesse perché in ogniPaese si creassero pubblicheistituzioni a difesa dei con-sumatori: in Francia abbia-mo la possibilità di utilizzareuna apposita casella postaleper segnalare i problemi cheincontriamo come cittadini econsumatori, mentre in Da-nimarca è stato istituito unapposito "ufficio reclami"che dispone di comitati di e-sperti che — con totaleautonomia dagli stessi entiproponenti — sono incarica-ti di consigliarci e tutelarci.Anche in Italia in importantiaree metropolitane (Torino,Milano, Bologna) gli Entilocali si sono fatti carico dimomenti di difesa dei con-sumatori, ma vale la pena diricordare anche un modospontaneo di associarsi (edagire), come quello, per e-sempio, dei "verdi" in Ger-mania. Gravi fenomeni, tipi-ci di questi anni, come le co-siddette "piogge acide", l'in-quinamento dei fiumi (vi ri-cordate quella recentissimadel Reno?), i problemi dellefonti di energia, il rapportotra automobili e ambiente(piombo e benzina), sono di-venuti notizia di cronaca (emodo per sensibilizzare l'o-pinione pubblica ed i gover-ni) proprio grazie all'azionedi associazioni politico-am-bientaliste come i verdi tede-schi.

Molta parte del livello dellaqualità della vita dei cittadinieuropei dipende dalle azioniche le associazioni dei con-sumatori (ed enti pubblici inalcuni casi) hanno saputomettere in piedi, facendo inun primo periodo soprattut-to opera di denuncia, per poipassare, negli ultimi anni, aduna forma di "contestazionecostruttiva", quella che se-gnala i problemi e in più con-tribuisce alla loro soluzione,Pensiamo per esempio allaproblematica della sicurezzaalimentare in tema di com-portamenti industriali (uti-lizzo diffuso di additivi, colo-ranti, coadiuvanti tecnologi-ci). Per queste categorie dicomposti la CEE prevede datempo una "lista positiva"che indica quali possono es-sere impiegati. in quali ali-menti, in quali dosi: si trattadi un criterio giusto ma cheoggi — e proprio sulla basedi ricerche promosse dalleassociazioni dei consumatori— è sottoposto a criticheperché sono tuttora rego-larmente ammessi composti(basti per tutti l'esempio deinitriti) che una parte impor-tante della comunità scienti-fica internazionale consicle-

ra, in certe condizioni, po-tenzialmente pericolosi.Dobbiamo attribuire ai con-sumatori (in molti casi con-.temporanea mente eco I ogi-sti) del centro Europa, tede-schi in particolare, se argo-menti come le cosiddette"piogge acide" (fenomeno e-stremamente grave nelle areealtamente urbanizzate ed in-dustrializzate) o il recente enon dimenticato caso del-l'inquinamento del Reno (ri-cordiamolo. l'unico vero ba-cino fluviale di dimensionisovranazionali), originato inSvizzera ma poi portatore diinaccettabili danni ambien-tali e umani ai cittadini dimezza Europa, sono diven-tati notizia di cronaca.E ricordiamo ancora azionitendenti a fare chiarezza nelrapporto tra i cittadini e ban-che e assicurazioni, ad unapiù precisa disciplina nellaproduzione di prodotti im-portanti come i cosmetici, e atanti altri aspetti della vita ditutti i giorni. In sostanza unacontinua azione di analisi eproposta affinché prodotti eservizi siano "come li vo-gliamo", in tutta Europa.

La necessità di garanzie,

i modi di organizzarsi,

gli strumenti di informazione

e di intervento

Convegno nazionaledella Lega sulla difesae la tutela dell'ambienteLa Lega nazionale delle cooperative e mutue haconvocato per i giorni 22 e 23 aprile, a Roma. unConvegno nazionale sui temi della difesa e dellatutela ambientale che hanno assunto oggi un ruolocentrale nel dibattito economico, politico e culturalein atto nel Paese. La manifestazione cade a ridossodel Congresso nazionale della Lega e ne esalta unadelle tesi di fondo relativa proprio a questi aspetti.Alla iniziativa partecipano i rappresentanti del go-verno, delle forze politiche e sociali, delle forze im-prenditoriali pubbliche e private e degli Enti locali.L'impostazione tematica del Convegno è scanditada tre relazioni di esperti esterni centrate su: — laproblematica inerente la depurazione delle acque; —il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti: — il risa-namento territoriale, negli aspetti relativi alle siste-mazioni idrogeologiche, alla forestazione, alla prote-zione delle coste ecc. Sarà affrontato anche l'aspettorelativo all'utilizzo di tecnologie innovative di ridottoimpatto ambientale, risultante da un lavoro prepara-torio interno al movimento. In questa occasionesaranno diffusi i risultati di una ricerca condotta daPromosviluppo e Icie che affronta la situazione qua-litativa e quantitativa della offerta cooperativa, in-sieme ad un esame della strategia operativa delleprincipali imprese pubbliche e private.

Caro Quale consumo......ti porto a conoscenza di un episodio che, anchese piccolo, dimostra il nostro grado di solidarietàe sensibilità. In occasione dell'offerta sociale suiniziativa dei dipendenti deI negozio di Via Bian-chi, che hanno raccolto la somma necessaria, èstata donata ad una anziana signora di Settimouna crclette.La signora, nostra socia, era stata colpita da pare-si alle gambe e da qui l'esigenza di una attivitàmotoria specifica.

Ferdinando Moiraghidel Comitato Soci Bareggio-Settimo

Soci prestatolitprimo incontro del 1987

Sabato 7 Febbraio presso lAuditorium dellescuole elementari si è svolta la riunione dei sociprestatori di Bareggio.E stato il primo incontro dell'anno e ha dimostra-to, con la presenza di oltre centotrenta soci, dirappresentare un momento importante e qualifi-cante nel rapporto con la base sociale.La puntuale relazione di Giulio Garbeili riguar-dante gli aspetti salienti della cooperativa, gli im-pegni per il suo sviluppo, i temi del risparmiosociale e i risultati commerciali raggiunti dal su-

4 - Quale consumo

tempo stesso Una decisione della Coop Lombardia

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K.„Vt3.411.

Metanolo e Chernobyl, i due punti

neri che costringono a prendere

misure serie per garantire igiene,

qualità e salute.

di Fabio Zanchi Par

i'llk!t-didilliíi1991"Filt9li 31'5, I

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L'informazioneInformare ed educare i con-sumatori rappresenta il mo-do più concreto affinché "leazioni" che gruppi e associa-zioni di consumatori posso-no progettare possano di-ventare patrimonio dellegrandi masse dei cittadini e,per questa ragione, possanoincidere sulla realtà e pro-muovere il cambiamento. Èper una informazione "dallaparte dei consumatori" chesono nate iniziative editorialiche, nei diversi Paesi, hannoassunto nomi significativi: inInghilterra si stampa unmensile estremamente auto-revole in tema di qualità chesi chiama "Which", ovvero"che cosa" e in Francia gli faeco una pubblicazione con-sumerista dal nome "Quechoisir?", cioè "cosa sceglie-re?" che in più è un esempiodi coerenza anche sul pianodelle scelte energetico-am-bientaliste, essendo stampa-to con carta riciclata. La di-fesa degli interessi dei con-

sumatori dovrebbe d'altraparte essere anche un impe-gno di carattere pubblico equello di informare uno deidoveri fondamentali delle i-stituzioni: a questo propositopossiamo citare — a mo' diesempio e suggerimento an-che per il nostro Paese —l'interesse dello stato france-se in tema di consumi. InFrancia esiste da oltre diecianni l'INC (Institut Nationalde la Consommation), enteche vede la partecipazione ditutte le parti interessate, dal-l'industria ai consumatori, ilcui mensile — incentrato sutest di qualità (e prestazione)di prodotti e servizi — stchiama "50 Millions de con-sommateurs", indirizzandosiquindi a tutti i cittadini fran-cesi. quale che sia il loro ruo-lo sociale. Molti sono oggi isistemi per fare informazionee dare un giusto orientamen-to ai consumatori, da quelliclassici come la stampa aquelli innovativi che passanoper il computer e la televisio-ne: l'importante — ed è unauspicio per i consumatoriitaliani — è che a tutti siadato modo di contribuire al-le scelte come membri di unacomunità veramente unica esovranazionale.

Igiene, qualità, sicurezza. Sifa presto a dirlo, quando sitratta di prodotti alimentari.

E quando, soprattutto, aporsi questo obiettivo è un'a-zienda come la Coop Lom-bardia, che vanta un bilanciodi 500 miliardi di lire nellavendita di questi prodotti.Eppure, è proprio questo ilprogetto che la Coop, 39punti di vendita sparsi in tut-ta la regione, ha messo incantiere in queste ultime set-timane. "La proposta —spiega Guido Toletti, diret-tore commerciale — è venu-ta al Consiglio di ammini-strazione subito dopo la vi-cenda del metanolo e la cata-strofe di Chernobyl". Meta-nolo e Chernobyl, due puntineri del nostro passato piùrecente, che costringono aprendere in seria considera-zione il problema dei con-trolli. "Non è che ci sianopericoli specifici ancora lega-ti a questi due fatti chiari-sce ancora Toletti —, ma ècerto che continuano gli ef-fetti indotti. Un nostro socio,ad esempio, ci ha scritto re-centemente chiedendo se è

possibile che nel latte possaesserci ancora qualche resi-duo radioattivo. E noi a do-mande come questa possia-mo rispondere solo in unmodo: che nel nostro lattecon il marchio Coop c'è lasicurezza che questi residuinon ci sono (per i controlliche noi effettuiamo); che IaCentrale del latte, per il suo,ci assicura una garanzia ana-loga; quanto agli altri, pos-siamo solo presumere unacerta sicurezza". Il piano diigiene, qualità e sicurezza,per ora, si concretizza in unprimo preventivo di tutti gliesami che andrebbero ese-guiti: "Ma vogliamo averealmeno due preventivi di la-boratori privati e almeno unpreventivo eseguito da unlaboratorio pubblico perché— dice Toletti — noi da solinon saremmo in grado di de-cidere quali e quanti esamidebbano essere eseguiti peravere, almeno, la certezzastatistica (quella totale è pos-sibile da raggiungere) su quelche mettiamo in vendita. U-na volta individuati gli esamida fare, si porranno i pro-blemi organizzativi: tanto

per fare un esempio, ognianno milioni di litri di vino-passano per i nostri puntidi vendita. Fisicamente sa-rebbe dunque impossibile,per una questione di ritmo,di quantità e numero di arti-coli trattati, fare dei test suogni prodotto". Per avvici-narsi il più possibile all'obiet-tivo, fin d'ora si sono indivi-duate aree di prodotti chepresentano i maggiori rischi.Un primo elenco prevedequelli che la Coop Lombar-dia acquista direttamente al-l'esterno, non passando at-traverso le strutture dellaCoop Italia; poi, i prodottiche non abbiano marchi dif-fusi nazionalmente; infine, iprodotti di gastronomia, pa-sticceria secca o semifresca,latte di primo prezzo, vinonon doc e via dicendo. "Na-turalmente, per serietà, ilcontrollo va effettuato sia sulfornitore che su noi stessi.

Ma se lo si facesse pezzo perpezzo — calcola Toletti —anche solo prendendo cin-que prodotti la settimana iningresso e in uscita, ci vor-rebbero almeno cinque an-

ni". Nelle intenzioni, dun-que, l'obiettivo che si cerche-rà di raggiungere in base alleindicazioni dei progetti deilaboratori che verranno co-involti in questa operazione,è quello di effettuare il mas-simo di controlli possibili.tenuto conto che, come ri-badisce il responsabilecommerciale della CoopLombardia, "tutti i prodotticon il marchio cooperativosono controllati". Dal puntodi vista finanziario, l'inve-stimento è notevole. Bastipensare che, per avere delleindagini. standard su unaqualsiasi bottiglia di vino, sispendono all'incirca 200 milalire. Dunque, anche l'impe-gno più modesto si traducein una spesa che si aggira in-torno alle centinaia di milio-ni. "Ma noi vogliamo esserepiù tranquilli — concludeToletti — e soprattutto vo-gliamo lanciare un segnaleche serva anche ad altri. Per-ché è ovvio che se tutti sidessero da fare per garantirei prodotti che mettono invendita, episodi come quellodel metanolo non si ripete-rebbero più".

permercato di Via De Gasperi è stata contrasse-gnata in più occasioni da applausi, dando cosìprova di fiducia e di solidarietà da parte del pub-blico. Il confronto successivo è stato caratterizza-to soprattutto da richieste per migliorare il servi-zio del prestito sociale sia nei suoi aspetti tecnici(terminale a negozio ecc.) sia sostanziali (altriprodotti finanziari). Problemi questi che sonoall'attenzione della Cooperativa e troveranno ri-sposta nel prossimo futuro. S.T.

Baregffio: forte fliziativaverso ila senolia"Visto il successo ottenuto dagli interventi nellescuole, si ritiene opportuno potenziare questo ti-po di intervento anche in altri modi, per cercare direalizzare all'interno del mondo scolastico unapresenza educativa, costante".Questa era una (delle tante) indicazioni emerse alSeminario di Salice-Terme e la Sezione soci diBareggio-Settimo, nel prenderla alla lettera, haattivato una serie di iniziative che per brevitàpossiamo sintetizzare in due momenti distinti.

Educazione al consumoLa nostra proposta articolata in varie lezioni perla diffusione e la valorizzazione dell'educazione alconsumo è stata rivolta agli insegnanti delle Scuo-le Elementari (4' e 5) e Medie dei Comuni di:

Cornaredo - Settimo - Bareggio - Cisliano - Se-driano. Nei mesi di gennaio e febbraio sono stateprogrammate complessivamente trentasei ore dilezione che ha visto coinvolte venti classi elemen-tari e ventiquattro classi delle Scuole Medie deiComuni sopra citati.

Mostra "Uomini & Cose"Dal 17 Febbraio al l° Marzo è stata allestita laMostra storica presso l'Auditorium Comunale diVia Grandi con il patrocinio dell'Assessore allaCultura di Settimo M.Nei dieci giorni la Mostra è stata visitata da moltescolaresche e non solo di Settimo ma anche deiComuni di Cornaredo, Bareggio, Sedriano e Vit-tuone. L'operazione si è resa possibile in quanto,su specifica richiesta da parte della Sezione Soci,gli Assessori competenti hanno messo a disposi-zione delle scuole interessate il servizio di traspor-to.Anche qui alcuni dati: hanno partecipato quindiciclassi delle scuole elementari e sedici classi dellescuole medie per un totale di circa 700 ragazzi.Anche a questa edizione della mostra hanno ade-rito le cooperative presenti nel territorio le quali,mettendo a disposizione i loro archivi. hannodato la possibilità di poter realizzare sei pannellidi indubbio valore storico che nell'integrare lamostra gli ha conferito un significativo interesselocale.

S.T.

Successo a SestoS. (Giovani dellapresentazionedella mostra"Uornitiú & Cose"

Si è inaugurata mercoledì 4 Febbraio presso loSpazioarte di Sesto S. Giovanni la mostra"Uomini & Cose" organizzata dalla Coop Lom-bardia, con il patrocinio del Comune, alla presen-za di un folto pubblico (nella foto) e con la parte-cipazione di numerose personalità cittadine, dalVice Sindaco e Assessore alla Cultura Dott.Giorgio Parrniani, all'Assessore al CommercioAngelo Sanfilippo, all'Assessore al Bilancio Fi-lippo Penati, al Presidente dell'Ussl signora An-nunziata Cegani, al Presidente dell'Istituto mila-nese per la storia della Resistenza e del movimen-to operaio, Libero Biagi. a numerosi consigliericomunali con i capi gruppo del PCI e del PS1, aiPresidenti di quartiere e Presidenti di Circoli eCoop Edificatrici con i loro rispettivi Consigli diamministrazione e infine l'Associazione Genitorial completo. Il Direttore del Settore soci e con-sumatori della Coop Lombardia, Sergio Ghirin-ghetti, ha illustrato in sintesi i cento anni della

Lega delle Cooperative in tre filoni di indagine:tra il contesto storico generale, la storia dellacooperazione e la storia dei consumi. Il Vice Sin-daco don. Parrniani dopo aver ringraziato a no-me suo personale e a nome del Comune di SestoS. Giovanni la Coop Lombardia per le sue innu-merevoli iniziative a carattere culturale e didatti-co, ha sottolineato i brillanti risultati ottenuti dal-la cooperazione nella realtà sociale del Paese.

Quale consumo - 5

«11

Si è dibattuto a lungo in questi ultimi anni, perdeterminare quanto sia necessario introdurre lacarne allInterno di una dieta moderna e salutare.Tanti i luoghi comuni, tante le mode alimentari,c'è persino chi sostiene che la carne faccia male.La carne ha valori nutritivi molto alti, il suocontenuto proteico è prezioso, sono pochi glialimenti, e sempre di origine animale, cheforniscono proteine così indispensabili.Certo, non dobbiamo mangiarne in modoesagerato, ma diciamo che per la nostra salute eper la nostra crescita è un alimento fondamentalee basilare. Vedremo qui di seguito tutte le varietàed i modi di impiego di tale risorsa.

Bianche Rosse NereBovini: vitello, manzo, bovino adulto, mucca. Ed è qui che possiamo avere ottimi arrosti,

lessi, spezzatini, brasati, stufati, stracotti e bistecche.

Ovini: capretto, agnello; _il famoso capretto pasquale tanto appetitoso, le braciole, ilcosciotto, lo spallotto.

Suini: E via con le buone carni di maiale dei suini magri nazionali, quali bistecche, carré,braciole, arrosti.

Pollame: pollo, gallina, tacchino, e sempre tra gli animali da cortile il coniglio, la faraona. Condei buonissimi piatti come polli alla diavola, tacchini ripieni, ecc.

Composizione proteica e calorica per 100 gr. di alimento

Alimento 100 gr, Proteine gr. Calorie **

130-330

90-100

100-380

100-130

130-190

120-220

Manzo 19-21 Vitello 20 Maiale 18 Pollo 20 Tacchino 21 Coniglio 20 * tratta da F. Fidanza Nutrizione umana, ed. 1985

** L'esatta quantità di calorie dipende dalla presenza o meno dí parti grasse, pertanto diamoqui sopra i valori minimi e massimi per ogni tipo di carne

Abbinamento con i vini:

MerlotCabernetPinot NeroSangue di Giuda

Abbinamento con i vini:

Burbera d'AlbaTocai rossoInfernoSassella

I iitirasiRossoConero

Un alimento necessario in una dieta moderna e salutare. Proposte per spiegare quanto sia giusto

Occorre fare una precisazio-ne per quanto riguarda laclassificazione delle carni: es-se si suddividono primaria-mente, a seconda del loro co-lore. Quindi abbiamo treprincipali tipi: carni bianche,rosse e nere.Tra le prime pOssiamo an-noverare le carni di animaligiovani (quali vitello, capret-to, agnello e suino), di ani-mali da cortile (come pollo,tacchino, coniglio).Sono cosi definite per lascarsa presenza di emoglo-bina e mioglobina. Questesostanze sono rispettivamen-te i pigmenti rossi del sangue

dei muscoli. Carni ricche diproteine e moderatamentecaloriche, sono le più con-sumate per la loro delicatez-za e il loro buon gusto.Le seconde, e cioè le carnirosse, sono quelle degli ani-mali da macello adulti (comebovino adulto, cavallo, mon-tone) e si chiamano così per illoro maggiore contenuto dipigmento rosso. Esse con-tengono molto ferro (nell'e-moglobina e nella rnioglobi-

na). Molto gustose, i medicile consigliano particolar-mente ai soggetti anemici.In ultimo le carni nere, checomprendono tutta Ia sel-vaggina a pelo (cinghiale,capriolo, lepre) e a penne(pernice, quaglia, beccaccia).Sono chiamate così perchégeneralmente quando l'ani-male è abbattuto è in unostato di fatica e ciò comportaun imbrunimento del coloredella mioglobina e quindidelle masse muscolari: da quiil loro nome. Classiche perstufati o abbacchi, ottime perriscopri re quel gusto di cam-pagna che purtroppo oggi,per il ritmo veloce di vita checonduciamo, stiamo 'a pocoa poco perdendo.Nei reparti carne Coop pote-te trovare, in piccole e ingrosse confezioni, una vastagamma di tagli di carne e perogni tipo più varietà, adatte atutti i vostri usi gastronomi-ci.Passiamo ora ad una velocedistinzione ed alla possibilitàdi cucinare sani e buoni piat-ti.

La carne è molto importantenella nostra alimentazione erappresenta un elemento ba-silare per un buon manteni-mento fisico. Infatti, il costi-tuente più importante dellacarne è rappresentato dalleproteine che le conferisconoun alto valore biologico, cioèparticolare pregio per la cre-scita e la ricostruzione deitessuti del nostro organismo.Quando la carne è presentesulle nostre tavole, associataa pochi altri elementi, la co-pertura del fabbisogno pro-teico è assicurata. Ottimoanche l'apporto di ferro, po-tassio, fosforo e delle vitami-ne B1. 132. PP che contribui-scono a far funzionare inmodo armonico tutti gli or-

Le sostanze

gani del nostro corpo. Ab-biamo delle sostanze utili an-che nei grassi delle carni,pensate, quali acido LinoIeicoed arachidonico che dob-biamo assumere con la dietain quanto il nostro organis-mo non è in grado di produr-li. Non dimentichiamoci, in-oltre, che la carne è uno deglialimenti meno calorici che cioffre la natura, di facile dige-stione e veloce da cucinare:ideale per un'alimentazioneal passo con i tempi. Quindicome potete vedere è proprioun alimento indispensabile.

1 n più Ia varietà è davveroconsiderevole e può soddi-sfare in modo ottimale le vo-stre esigenze. Abbiamo pen-

sato fosse giusto farvi trovarein fondo a questo "manualet-to", un'interessante tabellache più chiaramente vi mo-strerà, in termini calorico-proteici il valore nutritivodelle carni analizzate. Tenetepresente che il fabbisogno e-nergetico per l'adulto in etàlavorativa, con livelli di atti-vità moderati, è di circa 3.000calorie al giorno per l'uomoe, per la donna, di circa 2.100calorie. In linea di massimaqueste calorie dovrebberoderivare per il 10 - 12% dalleproteine, per 25% dai grassied il rimanente dai carboi-drati. Naturalmente i fabbi-sogni calorici variano in fun-zione dell'età, dell'altezza, delsessa e dell'attività svolta.

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che passano a noli)

Bollito misto (per 4 persone) Bue brasato (per 6 persone)

Ingredienti:— gr. 750 di polpa di spalla

di bovino adulto— gr. 30 di lardo— gr. 25 di prosciutto crudo— I cucchiaio di marsala— I carota

Ingredienti:— 800 gr. di manzo ben frol-

lato (spalla, coscia, petto,muscolo, coda, sottolilet-to, biancostato, ecc...)

— 21t. d'acqua— 14 gr. di sale— 1 carota (gr. 200)

— 1 gambo di sedano— i cipolla di media gran-

dezza— foglie di basilico— 1 foglia di lauro— 1 o 2 spicchi d'aglio— 1 pomodoro (a piacere)

Per bollito misto si intende aggiungere alla carne anche unpezzetto di testina di vitello, mezzo pollo, un pezzetto ditacchinella, lingua di vitello, cotechino, zampone ed anche unpezzetto di carne di maiale. Cotechino, zampone, lingua emaiale vanno cotti a parte ed uniti al lesso quando è già sulpiatto.Ponete a fuoco l'acqua necessaria e le verdure. Il recipientedeve essere della capacità giusta per contenere la carne inmodo che possa essere sempre coperta, durante la cottura, dalbrodo. Aggiungete la carne nel momento in cui si alza- ilbollore, unendo prima Ia carne più dura da cuocere, poi manmano le più tenere. Dopo dieci minuti dalla ripresa dell'ebol-lizione, salate e continuate la cottura a fuoco moderatissimoper due o tre ore.

Durante la cottura non schiumate il brodo, non è necessario,la schiuma viene riassorbita ed il brodo riesce così più ricco dialbume.Venti minuti prima di togliere la carne daI fuoco, scaldate conacqua bollente un piatto da portata un poco profondo. Acottura ultimata accomodatevi sopra la carne tagliata a fette oa pezzi regolari, poi irrorate tutto con qualche cucchiaiata delbrodo bollente e spolverizzate con un pizzico di sale.Servite con tutte le verdure (cipolle, patate, spinaci, cavolfiori)cotte al burro o condite con olio; con cipolline in agrodolce,mostarda di frutta, crauti; con salsa verde, salse piccanti,senape, salsa di pomodoro piccante, sottaceti; peperoni cruditritati e conditi con olio ed aceto, peperoni cotti con pomodo-ro (peperonata).

— cipolla— sedano— spezie— brodo— sale e pepe— burro

Praticate qualche piccolo taglio nella carne, inserite dei pezzettidi lardo spruzzati con un pizzico di spezie. Mettetela in casseruo-la con il burro, il prosciutto e Ie verdure a pezzetti. Rosolate afuoco vivo, aggiungete il marsala, il sale e il pepe.Quando la carne sarà ben rosolata, abbassate la fiamma, copritela casseruola e lasciate cuocere ancora per I ora e 30 minuti afuoco moderato, aggiungendo qualche cucchiaio di brodo, se ilfondo cottura si condensasse troppo. A fine cottura versate ilfondo sulla carne tagliata a fette. Servite con purea di patate.

6 - Quale consumo

Abbinamento con i vini:

CabemetMerlotValdadige rossoSangue di Giuda

Abbinamento con i vini:

960111~, 53'itiltletli"

M IhufgauCabernetFranciacorta Pinot

Igiarne, senza però esagerare

CO

C op LembaidiiaIniziavi c,uni (00 2© 211 30 mairzo)

Polpa spalla dibovino adulto

L. 9.50 l il Kg.

Biancostato dibovino adulto

Lo / D _,2-00 il Kg.

Svizzera dibovino adulto

L. 500 il Kg.

Fesa fettinevitello

--IT - -) r=Ili o _ 2 il Kg.

Arrosto magrovitello

Tr_, 9 200 il Kg.,_ o o

Fesa P/solovitello

/1, 0650 il Kg.

Lonza disuino magro

11[4. -1,_0.500 il Kg.

Braciole disuino magro

a o 6- 04r il Kg.

Coscette dipollo

L. 7.750 il Kg.

Pollonovello

I. 2/50 il Kg.

....."17. ZNk.

Petto ditacchina

L. 7 0950 il Kg.

Coniglionazionale

L 'i ...,0e) il Kg.

-----------

LA COOP SEi 7J. CM! PMP' DARTi a Pie'l

Lombo con prugne (per 4 persone)

Ingredienti:— 500 gr. di lombo tagliato

a fette— 200 gr. di prugne secche— 2 bicchieri di vino bianco

secco

— 2 cucchiai di panna dacucina

— poca farina— 2 cucchiai di olio extra-

vergine d'oliva— sale

Lavate le prugne e mettetele a bagno nel vino bianco circadue ore prima di intraprendere la preparazione della ricetta.Salate le fettine di lombo, infarinatele e rosolatele per qual-che minuto nell'olio. Aggiungete poi le prugne per 15-20minuti e a tegame semicoperto. Al termine incorporate lapanna, mescolate e servite ben caldo.

Petto di tacchino farcito (per 4 p)

Ingredienti:— gr. 400 di petto di tacchi-

no— gr. 800 di erbette— gr. 100 di cipolla— 1 uovo

Lavate le erbette e lessatele, per pochi minuti, con pochissimaacqua a pentola scoperta.Mettete le erbette strizzate in una casseruola con la cipollatritata fine, salate, coprite e fate insaporire a fiamma bassa perqualche minuto. Tritate il tutto e unite l'uovo sbattuto.Aprite il petto di tacchino con un coltello molto affilato:riempite la tasca con il ripieno , cucite l'apertura. Legate comeun arrosto.Fate rosolare l'arrosto nel condimento, tenendo la fiammaalta: salate, spruzzate di vino e fatelo evaporare. Abbassate lafiamma e portate a cottura a pentola coperta.

Pollo alla diavola (per 4 persone)

Ingredienti: — 3 foglie di salvia— pollo novello del peso di — I foglia di alloro

kg. 1 — olio, pepe, sale— I limone

Pulite il pollo e lavatelo bene. Con le apposite forbici togliete-gli il collo; tagliatelo a metà lungo la schiena con il trinciapolloper aprirlo ed allargatelo in modo che si appiattisca. Batteteloleggermente con il pestacarne. Ungetelo con abbondante olio,salatelo e pepatelo leggermente. Ponete sopra le foglie disalvia e Ia foglia di alloro e mettetelo in una padella di ferro osu una graticola. Ponete la padella sul fuoco vivacissimo; insoli 20 minuti il pollo cuocerà, formando una bella crosticinadorata.A metà cottura ricordatevi di girarlo dall'altra parte. Adagia-telo poi su un piatto di portata e spruzzatelo con il succo dilimone.

Abbinamento con i vini:

Schiava gentile MerlotTorgiano rosso Vino Nobile diVernaccia di M ontepulcianoSan Gimignano

— gr. 50 di olio extravergined'oliva

— mezzo bicchiere di vinobianco

— sale— pepe

Quale consumo - 7

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InternoIn maggio il 32° CongressoNazionale della LegaE 11 Consiglio gederale della Lega ha convocato il 32° congressonazionale che si svolgerà a Roma, al Palazzo dei Congressi dei-l'Eur, dal 6 a! 10 maggio. Vi parteciperanno un migliaio di delegatiin rappresentanza dei diversi settori, delle organizzazioni territoria-li, delle imprese associate. Dal movimento cooperativo lombardosaranno delegati 91 cooperatori. 1l congresso provvederà a eleggerei nuovi organismi dirigenti della Lega e discuterà le linee di sviluppodella cooperazione per i prossimi quattro anni. Particolare atten-zione viene riservata dalle tesi alla norganizzazione della struttura.

In Aprile il congresso regionale▪ Il congresso regionale della cooperazione lombarda si svolgerà il22 e 23 Aprile a Milano. presso il Centro congressi di Assago.

La storia del movimento cooperativoin 900 pagine▪ P Finalmente uscito da Einaudi il volume Storia del movimentocooperativo in Italia, 1886-1986, di Renato Zangheri, GiuseppeGalasso, Valerio Castronovo.Il libro conclude un lavoro di ricerca che ha impegnato qualcheanno e si presenta come il più importante contributo alla storiadella cooperazione realizzato in questi ultimi anni. impegnativoanche come dimensioni: 893 pagine.Questo l'indice: Renato tangheri, Nascita e primi sviluppi. Il semedel mutuo soccorsa Nasce la cooperazione. Un caso italiano: le

società di lavoro dei braccianti, ll dibattito socialista fra tattica estrategia. Un bilancio di fine secolo.Giuseppe Galasso, Gli anni della grande espansione e la crisi delsistema. Alla svolta della crisi di fine secolo. Una rapida ripresa. Glianni della grande espansione. Statistiche e geografie degli anniaurei. Esperienze, svolte e riflessioni della maturità. Una nuovagenerazione: verso uno stallo o verso un ulteriore sviluppo? Traver-sie e occasioni della guerra. Nel "biennio rosso": luci e ombre di unapogeo. Crisi del regime di libertà, crisi della Lega: verifica diun'ipotesi.Valerio Castronovo. Dal dopoguerra a oggi. Il periodo della rico-struzione. Una lunga fase di transizione. Tra vecchi miti e progettidi sviluppo. Alla scoperta dell'impresa.llvolume costa 85.000 lire, Per le strutture della Lega sono previstisconti in relazione alle quantità ordinate: da 3 a 9 copie, sconto10%; da IO a 24 copie, sconto 15%; da 25 a 49 copie. sconto 20%;oltre 50 copie, sconto 30%. Per ottenere queste condizioni le coope-rative interessate possono ordinare i volumi direttamente all'Editri-ce Cooperativa, via Tagliamento 25, 00198 Roma.

Un'Associazione per i piccoliproprietari immobiliariE La Lega delle Cooperative (Comitato Lombardo) ha contribuitoalla costituzione della sezione milanese dell'Associazione Sindacaledei Piccoli Proprietari Immobiliari (Asppit. L'Associazione è pre-sieduta da tre parlamentari del gruppo "amici della cooperazionelombarda": Aldo Aniasi, Elio Querelali, Gerolamo Pellicanò ed èdiretta da Nadia Corradi, ex parlamentare esperta di problemidella casa. L'Asppi offre agli iscritti servizi di tipo legale, fiscale,contrattuale a tariffe contenute e trasparenti; svolge inoltre unaattività di tutela degli interessi generali dei piccoli proprieatri im-mobiliari che si realizza attraverso iniziative di tipo legislativo. Lasede -dell'Asppi è a Milano, in via Donizetti I, tel. 02/709606_

a cura diLidia Lommi

a cura diVera SquarcialupiEstero

Niente IVA alle mense sportiven Fra le molte controversie sottoposte alla Corte di giustizia delleComunità europee di Lussemburgo, ce n'è anche una che riguardail pagamento delf1VA da parte delle mense sportive. 1l caso e statosollevato da una associazione dei paesi Bassi che non ha lintenzio-ne di pagare l'imposta sul valore aggiunto nella mensa da leiinaugurata contrariamente a quanto vorrebbe il fisco olandese.Si tratterà ora di interpretare la sesta direttiva della CEE sull'I VAche risale al 1977 e che prevede l'esonero dal pagamento di tale tassa"per le forniture di servizi che hanno un legame stretto con lapratica dello sport". Cibi e bevande possono vantare questo lega-rne? La Corte lo deciderà tenendo conto certamente dell'appetitodegli sportivi.

Aspirina a rischio per i bambinia C'è una relazione fra la somministrazione di aspirina ai bambinie la sindrome di Reye, una grave malattia infantile contro la qualenon esistano cure efficaci, che provoca ingrassamenti infettivi delfegato, del cervello, dei reni, conducendo quasi sempre alla morte.Negli Stati Uniti, dopo una massiccia campagna sui pericoli per ibambini che possono venire dall'aspirina, i casi di sindrome di Reyesano diminuiti da 204 nel 1984 a 91 nel 1985. Ciononostante ilComitato delle specialità farmaceutiche della CEE si è pronunciatocontro il divieto anche se in Gran Bretàgna la stessa industria hadeciso di ritirare dal commercio l'aspirina per uso pediatrico. Lostesso Comitato ha però convenuto che l'uso dell'aspirina da partedei bambini che soffrono di malattie infettive dovrebbe essereridotto e che inoltre sarebbero necessari maggiori studi e informa-

Questa pagina è dei bambini

L'esperienza che presentiamo, realizzata ai gliscolari della classe II elementare di Biassonoinsieme al maestro Nello Pieroni, assume unsignificato educativo perché:I) È. un lavoro manuale ripreso dalla tradizionecontadina, documentato come un diario.2) É un'attività realizzata in forma cooperativa.3) Ha il fine pratico di produrre un bene diconsumo (il sapone) che serve.4) Introduce concretamente il concetto delriutilizzo degli scarti riciclandoli, in opposizionealla teoria consumistica dell'usa e getta.5) Si può considerare un'attività di tiposcientifico.

Tutti i bambini possonomandare testi, poesie, disegniriflessioni a "Quale consu-mo", c/o Coop Lombardia,Via Famagosta 75, 20142Milano,

A cura di Mario Lodi edella redazione di "AeB"

"AeB" è il giornale mensilescritto e disegnato tutto daibambini. Si può ricevere inabbonamento, versando L10.000 sul ccp n. 10496263intestato a: "AeB", 26034Piadena (CR).

La redazione di "AeB", l'uni-co giornale scritto e illustratodai bambini, sceglierà gliscritti e i disegni più interes-santi e li pubblicherà in que-sta pagina e, se questo nonbasta, sullo stesso "AeB" cheva in tutto il mondo.Hanno curato questa pagi-na: Mario Lodi, GioacchinoMaviglia, Aldo Palloni eNello Pieroni.

L'abbonamento ad "AeB" èdi L. 10.000 da inviare amezzo ccp n. 10496263 inte-stato a: "AeB", 26034 Piade-na (CR).

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18 dicembre

Abbiamo programmato di farci il sapone da soli, perchéspesso abbiamo bisogno di lavarci le mani, quando facciamostampa, pittura... e certe volte ci manca.Quando neì servizi non c'è, possiamo usare il nostro... e poi nepotremo regalare dei pezzi alle classi nostre amiche.

14 gennaioPrima di fare il sapone vero, abbiamo provato a riciclarlo,con tutti i pezzetti di scarto o inutilizzati che abbiamo trovatoin casa e che di solito si buttano via. Mentre faremo questaesperienza, cercheremo l'ingrediente principale per fare ilsapone "nuovo", la soda caustica, che qui a Biassono non sitrova perché ormai nessuno più fa il sapone in casa, comeinvece si usa ancora in alcuni posti del sud Italia.

15 gennaio

Abbiamo portato da casa dei pezzi di sapone o saponette discarto avanzati, che non servivano più e li abbiamo schiacciaticon il pestabistecche.P stato bello, anche se facevamo molto rumore: tuttipicchiavano con forza per schiacciare il sapone e farlodiventare polvere.Abbiamo messo in un sacchetto di plastica tutta la sabbiolinae la polvere che abbiamo ottenuto; mentre versavamo ilsapone pestato, si alzava la polvere, che ci faceva venire ilpizzicorino al naso e starnutire. Alcuni continuavano astrofinarsi le mani che, anche se erano appiccicose, erano liscee profumate di sapone.

16 gennaioAbbiamo versato la sabbiolina in una pentola e vi abbiamoaggiunto dell'acqua. Abbiamo mescolato per farla sciogliere emischiare.La sabbiolina assorbiva l'acqua come una spugna: in poco

tempo era diventata una crema colorata, tutta molle.

17 gennaio

Prima di far bollire la crema, abbiamo controllato se eramolle al punto giustd. Si era un po'addensata, infatti metten-do dentro un cucchiaio di legno non si mischiava più. Alloraabbiamo dovuto aggiungere altra acqua.Appena sul fuoco, prima ancora di bollire, tutta la crema disapone, a mano a mano che si scaldava, incominciava asciogliersi e a diventare liquida. Sulla superficie faceva tantaschiuma.Intanto noi Ia mescolavamo con il cucchiaio grande di legno,per far sciogliere anche i pezzettini più grossi, che non si eranotriturati bene. Appena ha iniziato a bollire, il liquido è sbocca-to fuori, di colpo; noi ci siamo spaventati ed anche sorpresi.Avevamo paura che andava tutto fuori e tutto perso.Abbiamo spento subito: per fortuna, il bollore si è fermato e siè ritirato giù.Allora abbiamo passato la pentola sull'altra piastra del fornel-lo, dove c'era la fiamma più bassa; anzi, abbiamo recuperatoanche buona parte del liquido che era sboccato.Ora iI bollore procedeva normale, dovevamo però stare atten-ti mentre mescolavamo, perché il liquido tendeva ad alzarsifacilmente... allora noi abbassavamo subito la fiamma.Dopo tre quarti d'ora, è evaporata quella parte di acqua chec'era in più nella pentola, che cra servita a far appoltigliaretutta la sabbiolina di sapone. Abbiamo spento e lasciatoraffreddare.

18 gennaio

Appena entrati in classe, abbiamo subito guardato il sapone:si era tutto indurito. L'abbiamo toccato ed era proprio duro efreddo, così abbiamo deciso di capovolgere la pentola perfarlo uscire intero.Si è staccato tutto in blocco: sembrava una bella torta, pronta

per essere tagliata e mangiata, oppure un pezzo di formaggio.Abbiamo deciso di farlo vedere alle altre classi, così, con ilpezzo tutto intero, abbiamo fatto il giro della scuola.Una maestra ci ha detto: "Ma quante cose fate!" e un'altra:"Ma come fate a fare tutte queste cose?" ed un'altra ancora:"Ma siete diventati un'industria!". Spiegavamo come aveva-mo fatto e tutti i bambini erano interessati e attenti... certi cifacevano persino delle domande su cose che non sapevamo.

20 gennaio

Oggi abbiamo provato a lavarci le mani col sapone riciclato.Ne abbiamo preso un pezzo, anche se ancora molto fresco esiamo andati ai servizi, Veniva fuori tanta schiuma e si sentivaun buon profumo: dopo che ci eravamo lavati tutti le mani, siera consumato pochissimo.

Conclusioni

Abbiamo discusso alla fine di questa esperienza, delsignificato che ha avuto per noi,Prima di tutto quello di recuperare le cose che vengonobuttate. Le cose che non si guardano più possono avereancora un significato e un valore... anche se sono vecchiee povere.È stata un'esperienza bella: con tanti pezzettini di saponene abbiamo fatto uno solo. Abbiamo ridato ai nostripezzettini, che erano buttati in un angolino, la gioia diritrovarsi insieme nel profumo e nell'uso.Il pezzetto di ognuno, piccolo e inutile, ora si trovamischiato in mezzo a tutti gli altri per formare una cosaimportante.In quei pezzetti è come se ci fossimo un po' tutti noi.

Guido Milana, Ass. Nazionale Coop Consumatori

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alla stampa a cura diLuciano Did ero

Anno dell'ambiente® Questo anno 1987 è "l'anno europeo dell'ambiente", il che signifi-ca fare, per dodici mesi, una intensa opera di informazione intornoai guasti ambientali, ai rimedi — possibilmente — e ai programmiche tendono alla difesa della qualità della vita. Informazione vuoleanche dire denuncia dei problemi più gravi, quali per esempiol'inquinamento dei centri urbani causato, in buona parte, daglistessi comportamenti dei cittadini: le auto a benzina inquinano e idiesel, anche se con meccanismi diversi, non sono da meno. Casi dismog "oltre il limite di guardia" si sono spesso verificati in questimesi (complici i lunghi periodi di alta pressione atmosferica) so-prattutto in Germania. In Italia un esempio a tutti noto di "grandeinquinamento urbano"è rappresentato da Roma: non si tratta però(e per fortuna) di guasti irreversibili. Molto possiamo fare, comecittadini, a cominciare dall'uso più intelligente dell'automobile.

Alghe rosse: non sempre vengono per nuoceren La natura, anche nei casi più difficili, a quanto pare. è in grado direndere utili servigi agli uomini che sanno ricercare le opportunità:è il caso delle "alghe rosse", che crescono (eccessivamente) neiperiodi estivi a causa dell'eccesso di "nutrimento" (fosforo e azoto)in particolare in Adriatico e lo rendono poco gradevole alla balnea-zione e inadatto alla vita dei pesci. Queste alghe — si è scoperto —possono contribuire a pulire le acque di scarico degli allevamenti.Una crescita controllata di microalghe aiuterà gli allevatori alleprese con i problemi dello smaltimento dei liquami e produrràinoltre sottoprodotti utili per altri scopi.

Lunga vita al Giapponen Ogni anno in questo periodo l'OMS (Organizzazione mondialedella Sanità) stila una graduatoria mondiale della longevità che puòin qualche modo essere presa da indicatore socio-economico: que-st'anno al primo posto troviamo il Giappone. I giapponesi, primianche nelf85, hanno ora raggiunto i 75 anni di media per gli uominie oltre gli 80 per le donne. Appena distanziati troviamogli islandesi,quindi ottimamente piazzati gli svedesi. L'Italia segna un lievemiglioramento sull'anno precedente, con 71 anni per gli uomini e76 per le donne.

Qualità nei consumi, anche negli imballaggiE Oggi la confezione di un prodotto alimentare riveste una impor-tanza molto maggiore di un tempo, per ragioni economiche, diprestazione ; di possibilità di riciclo, ecc. E per questo che vasegnalata l'iniziativa dei più importanti produttori di banda stagna-ta (per alimenti o bevande) per arrivare ad una "lattina DOC".regolamentata dal Ministero dell'industria. La banda stagnata peruso alimentare dovrà essere accompagnata da un "certificato diqualità"che impedirà l'importazione (e l'utilizzo) di banda stagnatascadente.

Anche l'occhio vuole la sua parten Una recente ricerca americana ha dimostrato che come consu-matori siamo sensibili... all'apparenza, cioè al modo in cui unprodotto è confezionato e messo in mostra. Risulta infatti che seuna normale confezione è avvolta in un film trasparente piace dipiù: questo aumento di attrazione visiva è notevole per prodotti daforno, formaggi, miscele a base di cacao (circa 5-6 volte), menoevidente ma comunque rilevabile per sottaceti. maionese, oli vege-tali (1,5-2 volte di più).

Negli ultimi mesi si assiste daparte delle organizzazioniambientaliste ad una vera epropria offensiva nei con-fronti di non meglio precisa-te "plastiche".I primi a raccogliere l'invitodelle organizzazioni ambien-taliste sono stati alcuni sin-daci che hanno emesso ordi-nanze per proibire l'uso disacchetti e dí bottiglie di pla-stica nel proprio territorio.Ne è nata una vera e propriacrociata nei confronti dellaplastica in generale, che amio parere nuoce ad una po-litica ambientalista di lungorespiro, e coglie solo aspettipropagandistici immediati.Non c'è dubbio che l'azionesvolta da questo movimentopone all'ordine del giorno unproblema in maniera nonpiù rinviabile, e senz'altroprodurrà l'effetto di far ri-spettare le determinazioni e-spresse nell'ormai famoso"decreto Altissimo"del 1984,anche relativamente alla de-finizione delle "liste dei pro-dotti" prevista entro il 1987.Di ciò va dato atto ai sindacied alle organizzazioni ecolo-giche, anche perché ci sa-

remmo potuti trovare difronte alla scadenza del 1991(prevista dal solito decreto),magari senza aver avviatonessuna riflessione su comegiungere alla risoluzione deicomplessi problemi che laquestione ricopre.Io credo che il problema siaoggi posto. nei termini di ur-genza irrinviabilità che glisono propri. Occorre co-munque riflettere sui limitidell'azione sin qui svolta esulle sue conseguenze am-bientali ed economiche.Una prima riflessione ri-guarda la qualità delle plasti-che, le ordinanze infatti col-piscono tra le varie qualità,proprio quelle che hannominor impatto con l'ambien-te, e mantengono il "semafo-ro verde" per quelle che agiudizio di gran parte dellacomunità scientifica sono lepiù dannose anche per la sa-lute dell'uomo.Una prima grande differen-ziazione esiste tra le plastichecon presenza di cloro e quellesenza; tra le prime, ad esem-pio il "policloruro di vinile"meglio conosciuto comePVC, continuerà a circolare

liberamente, mentre tra le se-conde, ad esempio il polieti-lene utilizzato per i sacchetti.viene bandito. Se questa im-

postazione dovesse perma-nere arrecheranno un dannoall'ambiente maggiore diquello attuale.

La questione non è seconda-ria, poiché tutte le controin-dicazioni ambientali vertonosul PVC: quando bruciaproduce diossina, alcuni suoipolimeri sono cancerogeni,in determinate condizioni sipuò trasferire nella catena a-limentare.

Il polietilene al contrario hacome unica controindica-zione quella dell'inquina-mento visivo, e della sua di-spersione incontrollata suiterreni, nei boschi e nel mare.Viene facile sostenere chel'intervento su questo tipo diplastica attiene alle proble-matiche più generali dellosmaltimento dei rifiuti. delloro riuso, del riciclaggio, edè assimilabile ad altri prodot-ti presenti per i quali occor-rerà intervenire nella dire-zione della raccolta differen-ziata.

La presenza sul mercato disacchetti fotodegradabili efotobiodegrada bili rischiainoltre di mettere in atto unprocesso attraverso il qualesi sostituiscono con questi ul-timi i sacchetti di polietilene,producendo un impatto am-

bientale, impatto certamentemeno visivo ma di gran lun-ga superiore. Fatte questeconsiderazioni deriva unadiversa valutazione sulle di-verse materie plastiche. Alriguardo il giudizio unanimedella comunità scientificanazionale e internazionalegiudica alcune sostanze dan-nose per la salute e per questec'è bisogno non di azioni iso-late e territoriali, ma dellacostruzione di una politicanazionale, che proceda nelladirezione della loro radicalesostituzione, poiché le solu-zioni tecniche sono già pos-sibili e l'applicazione opera-tiva dipende solo dalle scelteproduttive delle industrie.A tutto ciò dovrà dare rispo-sta il Comitato tecnico no-minato all'interno del mini-stero dell'Ambiente, si diceentro qualche settimana.Chissà, forse, con alcuni me-si di ritardo, avremo unprovvedimento nazionale.Certo è che i ricorsi al T.A. R.che danno risposte tra di lorocontraddittorie non aiutanoe soprattutto rischiano di farnaufragare anche i buoni in-tendimenti.

crociata

zioni. Così i bimbi continuano a fare da cavie anche se la malattia èpiuttosto rara: da 5 a 7 casi su un milione di persone in GranBretagna e I caso su 8 milioni in Francia.

Se il mercato fosse davvero europeon Il non avere un'Europa unita e un mercato unico casta aicittadini europei cifre astronomiche. Il calcolo è stato fatto da undeputato inglese al Parlamento europeo che ha indicato in cifre irisparmi che si potrebbero avere con un mercato unico e conun'Europa più unita.

Fonti del risparmio risparmio in miliardi di lire

Aste pubbliche su base europea.e non nazionale 75.000Eliminazione dei controlli alle frontiere interne 18.000Armonizzazione delle norme di produzione 60.000Mercati più ampi di quelli nazionali 15.000Una sola moneta evitando i rischi dei cambi 15.000Politica estera comune 2.250Politica della sicurezza e fornitura di armi 22.500

totale in miliardi di lire 207.750

A questi vantaggi si dovrebbero aggiungere quelli che potrebberodenvare dall'eliminazione dei doppi controlli e dalle misure disorveglianza, da quelli derivanti dai programmi di investimento e diricerca comuni, come pure da una comune politica macroecono-mica e in seguito all'abbattimento delle bamere doganali.

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Carnevalle con la Coopali "Rogo della Vecchfra."La Sezione soci di Ca' del Vescovo a Cremona èstata protagonista, nello scorso febbraio, assiemealla Commissione Cultura del Quartiere n. 4 e allocale "Gruppo di Teatro" della tradizionale ma-nifestazione carnascialesca cremonese "Il rogodella Vecchia".Di secolare tradizione la manifestazione, ripristi-nata alla buona da pochi anni e da altrettantopochi volonterosi, si è nuovamente affermata ri-scuotendo interesse.La "Vecchia strega", dopo essere stata posta peralcuni giorni in bella mostra nel negozio di Ca' delVescovo (nella foto a lato), è stata condotta inmezzo ad un vociante corteo mascherato (centi-naia di persone) con tanto di banda musicale, trale vie del quartiere fino ad un palco predispostodal Comune sulla piazza antistante il nostro su-permercato. Attori dilettanti (sopra)e non hannoinscenato uno spassoso processo alla "Vecchia"incolpandola di tutti i mali di questo nostro pove-ro mondo. Guerre. pestilenze, inquinamento, ca-tastrofi nucleari, sfruttamento... e una difesa d'uf-ficio condotta dall'attore Antonio Bonetti non èvalsa a salvare la vecchiaccia dalla sorte a leidestinata. Un'alta catasta di legna l'attendeva, esubito il fuoco è divampato rendendo giustiziaall'umanità. Grandi e piccini hanno applaudito alungo mentre il rito veniva consumato al cospettodella Corte dell'Inquisizione, nella quale, incredi-bilmente truccato e mascherato, spiccava il presi-dente della sezione soci Coop Marino Feroldi,uno dei più accaniti accusatori col suo vocione indialetto cremonese.

Fiorella Fumagalli

Appuntamenti in Lombardia 15 marzo - 15 aprile

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ll era n a 1 -VAa Anche questo mese non mancano le occasioniper una piacevole passeggiata fuori porta: festepopolari all'aperto, rassegne di fiori, vini,antiquariato sono le proposte per festeggiare ildisgelo di primavera in qualche luogo da scoprireo che vale la pena rivedere, anche fuoriLombardia ma sempre nelle immediate vicinanze.Da Milano si può andare e ritornarenell'arco di una giornata.

Sessanta antiquari tra i piùimportanti d'Italia si dannoappuntamento domenica 29marzo al Castello dei Princi-pi di

I. eligioioso,presso Pavia a una cinquan-tina di chilometri da Milano,per animare la terza edizionedella "Mostra mercato del-l'antiquariato". Organizzatadal locale Centro d'Arte eCultura nei saloni affrescatidella residenza estiva dei Vi-sconti, la mostra presenta ol-tre 4 mila pezzi tra mobili etappeti, argenteria e porcel-lane, gioielli e cineserie, qua-dri e stampe per un valore disvariati miliardi. Gli orari:10/12,30, 14/20, martedì egiovedì chiusura alle 22, sa-bato e festivi 10/ 20 (ingresso7 mila lire). Affiancata da uncentro di ristoro, la mostraproseguirà fino al 12 aprile;informazioni presso DavidePaolo Bianco a Milano(808374). Dal centro di Bel-gioioso, voltando le spalle aPavia, una stradina a destraconduce a

Torre de' Negri,uno dei tanti centri da cuipartivano i camion carichi dimondine. Oggi il paese è ungruppo di case in mattonedipinto di colori delicati. lachiesetta è isolata tra le risaie,qui molto estese; oppure, indirezione opposta, per San-t'Angelo Lodigiano, il tipicoborgo agricolo di Genzone,tra pioppeti e campi coltivati,offre i resti di una ruota i-draulica e, in via IV novem-bre, una cascina con un alle-vamento di cavalli che si puòvisitare: chiedere dei fratelliPecci. La zona è ricca distradine che conducono inriva all'Olona, in una piccolavalle incassata tra le coltiva-zioni.Chi volesse spingersi in 01-trepo' trova aperte fino al 3Imarzo a orario continuato,dalle 9 alle 19, le cantine e laSala delle esposizioni di Ro-

Il castello di Belgioioso, pressoPavia. Uno sguardo sul parco

vescala per la "Primavera deivini", in corso dai primi delmese. È di scena la Bonardanovella da accompagnarecon risotti, stracotti e verdu-re della tradizione pavese(0385/48481).11 primo week-end di Aprile,sabato 4 e domenica 5, a unaquarantina di chilometri daMilano oltre 150 figuranti incostume rievocano lo storicogiuramento di

Pontida(Bergamo) che unì, nel 1167,venti comuni lombardi con-tro il Barbarossa. Alle 15,30in punto di entrambi i giornisi 'ripete come ogni anno lastorica sceneggiata: quattrocortei di armigeri in costumemedievale e armati di tuttopunto con spade e alabardefanno il loro ingresso nellapiazza principale, seguiti daibaroni di Bergamo, Brescia,Mantova e Cremona che sti-pulano un patto di alleanza;arriva quindi l'adesione diMilano, proclamata con laformula originale, e viene let-ta la poesia "Il giuramento diPontida" di Giovanni Ber-chet (035/795028).Sabato I l e domenica 12 a-prile si aprirà a Palazzo Gal-lio di

Gravedona,sull'alto Lario occidentale, latradizionale "Mostra dellecamelie", un appuntamentodi prestigio con il fiore che

nel clima umido e mite dellago trova l'ambiente piùcongeniale. Diffuse nelle villepatrizie di tutta la sponda, levarietà più note saranno af-fiancate dagli ultimi incrociprodotti in tutto il mondo:saranno i visitatori a votarela preferita. Gli orari: 10112,15/ 18 (informazioni pressoGiuseppe Motti, 0344/ 85181).Conviene senz'altro coglierel'occasione della mostra perconoscere il borgo antico e lasua interessantissima areasacra: la chiesa romanica diSanta Maria del Tiglio, conla facciata dominata da uncampanile centrale, e la sug-gestiva cripta di San Vincen-zo sorgono su una preceden-te area pagana che ha lascia-to alcune tracce. Chi invecenon è sazio di camelie puòrisalire la sponda del lago diComo di altri due chilometrie ammirare, nel parco di Vil-la Camilla di

Dornaso,sieponi di camelie ultracen-tenarie.Infine, sempre domenica 12aprile, due sagre popolaripossono invogliare a una gi-ta nell'astigiano. A

Portacomaro,nel Monferrato poco sopraAsti, si celebra l'antica "Sa-gra dei caritìn", ovvero "cari-tà" che derivano dall'usanzadi distribuire pane ai poveri.Dolci tortine di pasta frollavengono messe- all'asta in-sieme alle torte fatte in casada tutto il paese; sono di con-torno la banda musicale e glisbandieratori del Palio di A-sti (014 I / 202128). NelleLanghe, invece,

Rubbioprepara il "Superpolentone"con frittata e salsicce: il tuttoviene servito in piazza a ri-cordo di un episodio leggen-dario che narra di un gruppodi calderai girovaghi ospitatie sfamati, con la polenta ap-punto, dalle famiglie locali.

COVDC0130 CH idee per Za progettazione dft "Prtazza del[llnCooperaAone" nella dttà d Sesto San Gievsanni.

La Coop Lombardia bandisce un concorso diidee per la sistemazione di una piazza in Sesto SanGiovanni da intitolare alla cooperazione.Il concorso sarà aperto a tutti coloro che, percompetenze di carattere tecnico, o artistico, oculturale, si ritengono in grado di formulare unaproposta progettuale: non è quindi limitato al-l'apporto di architetti o ingegneri, ma si propone aoperatori culturali, artisti e in genere — senzalimiti di titoli o funzioni professionali specifiche— a chi si senta coinvolto dal tema proposto.L'ammissione a questo concorso è limitata airesidenti nella provincia di Milano.Il bando di concorso si propone di raccogliere eselezionare idee di progetto capaci di trasformaree definire uno spazio urbano ben preciso, situatoin una zona centrale della città di Sesto SanGiovanni, attualmente destinato al ruolo di spar-titraffico e parcheggio. La trasformazione dovràavere lo scopo di attribuire a questo spazio unaidentità di "piazza" ed una caratterizzazione for-male/funzionale che evidenzi il molo, le idee e lapresenza — storica ed attuale -- del movimentocooperativo a Sesto San Giovanni.

La sede del progetto dovrà, da un lato divenire la"Piazza della Cooperazione" e quindi esprimere icontenuti socio-culturali sottesi. dall'altro porsicome nodo funzionale capace di relazionarsi alladinamica dell'esistente urbano.

Iscrizione e termine di consegna degli elaboratiLe iscrizioni verranno raccolte presso l'Ufficio delprotocollo del Comune di Sesto San Giovanni apartire dal 16 marzo 1987. All'atto dell'iscrizioneil concorrente dovrà consegnare una fotocopia diun documento di identità e un certificato di resi-denza in carta libera in data non antecedente a tremesi all'atto dell'iscrizione. Il 30 maggio 1987 sichiuderanno le iscrizioni. L'importo fissato perl'iscrizione riguarda il puro costo del materialefornito ai concorrenti. Il termine ultimo di conse-gna degli elaborati è fissato per il 30 settembre1987.

Allegati IllustrativiAll'atto dell'iscrizione verrà consegnata ai candi-dati la seguente documentazione:l) il bando del concorso;

2) relazione tecnico illustrativa a cura dell'ufficiourbanistico del Comune di Sesto San Giovanni;3) scheda bibliografica storica descrittiva concer-nente la presenza del movimento cooperativo inSesto San Giovanni;4) il materiale cartografico di base— planimetrie al 5000 •— planimetria al 1000— planimetria al 500Gli allegati potranno essere spediti tramite posta:alla consegna si dovrà versare in contrassegna laquota di iscrizione.

Elaborati richiesti per la partecipazioneal concorsoÈ fondamentale la presentazione dei seguenti ela-borati:— relazione descrittiva del progetto ed eventuali

riferimenti culturali— planimetrie in scala I / 1000;— piante in scala 11500;saranno facoltativi piante, sezioni, prospetti inscale minori; verranno tenuti in considerazioneanche schizzi, assonometrie, prospettive, plastici,

video-tapes e altri strumenti che i concorrentiriterranno utili al chiarimento dell'idea progettua-le. Tutte le tavole dovranno essere montate sufogli con la squadratura fissata in cm. 90 di altezzae cm. 95 di larghezza. Le tavole di progetto do-vranno essere consegnate in duplice copia: unapiegata e una non piegata. Sugli elaborati dovràcomparire esclusivamente il motto. Il nome delconcorrente o dei concorrenti, in caso di gruppo,dovrà pervenire in busta chiusa allegata agli ela-borati.

PremiÈ stato stabilito un monte premi di L. 5.000.000,che a giudizio insindacabile della commissione,potrà essere consegnato ad un solo progetto oessere frazionato in più premi.L'organizzazione (Coop Lombardia) si assume ildiritto di scegliere parte o tutto il materiale perve-nuto per pubblicazioni. con il solo obbligo dimenzionare gli autori del progetto. Gli elaboratinon verranno restituiti.Tutti i materiali pervenuti in occasione di questoconcorso saranno depositati presso l'Istituto Sto-rico della Resistenza di Sesto San Giovanni.Ai fini della realizzazione dell'opera è previsto unsecondo livello di concorso fra i vincitori del pre-sente bando con assegnazione di incarico esecuti-vo e direzione artistica al vincitore unico.L'iscrizione al concorso comporta la completaaccettazione del presente bando.

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