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1 1 A tappa UGUAGLIANZA E DIGNITA’ DELLE PERSONEOGNI PERSONA SOGGETTO DI DIRITTI a cura di Veronica Cipriani e Stefania Vella Canto: La mia anima canta La mia anima canta La grandezza del Signore Il mio spirito esulta Nel mio salvatore Nella mia povertà L’infinito mi ha guardata In eterno ogni creatura Mi chiamerà beata La mia gioia è nel Signore che ha compiuto grandi cose in me la mia lode al Dio fedele che ha soccorso il suo popolo e non ha dimenticato le sue promesse d’amore. La mia anima canta… Ha disperso i superbi nei pensieri inconfessabili ha deposto i potenti ha risollevato gli umili ha saziato gli affamati e aperto ai ricchi le mani La mia anima canta…

1A tappa UGUAGLIANZA E DIGNITA’ DELLE PERSONEOGNI … · libertà di professare e di praticare il proprio credo religioso”. 4 PREGHIERA: Signore, nostro Dio, ... che cosa è l'uomo

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1A tappa UGUAGLIANZA E DIGNITA’ DELLE PERSONEOGNI PERSONA SOGGETTO DI DIRITTI

a cura di Veronica Cipriani e Stefania Vella

Canto: La mia anima canta

La mia anima canta La grandezza del Signore Il mio spirito esulta Nel mio salvatore Nella mia povertà L’infinito mi ha guardata In eterno ogni creatura Mi chiamerà beata

La mia gioia è nel Signore che ha compiuto grandi cose in me la mia lode al Dio fedele che ha soccorso il suo popolo e non ha dimenticato le sue promesse d’amore.

La mia anima canta… Ha disperso i superbi nei pensieri inconfessabili ha deposto i potenti ha risollevato gli umili ha saziato gli affamati e aperto ai ricchi le mani

La mia anima canta…

2

Dalla Costituzione Italiana: Art. 2. La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di

solidarietà politica, economica e sociale. Art. 3. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo:

Art. 10 Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi

doveri, nonché della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta

LETTURA: Dal libro della Genesi (1, 26-27)

E Dio disse: "Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra

somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo,

sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che

strisciano sulla terra".

Dio creò l’uomo a sua immagine;a immagine di Dio lo creò;

maschio e femmina li creò.

PAROLA DI DIO

3

RIFLESSIONE:

Dal documento “Democrazia economica, sviluppo e bene comune”

della Commissione episcopale per i problemi sociali e lavoro.

7. Il principio fondamentale dell’etica cristiana e in particolare

della dottrina sociale è la dignità eminente della persona umana.

Tale dignità si fonda sull’essere dell’uomo creato a immagine e

somiglianza di Dio, chiamato a partecipare alla stessa vita divina

e a rispondere liberamente a questa vocazione.

L’uomo, che “in terra è la sola creatura che Iddio abbia

voluto per se stessa”, ha il diritto e il dovere di svilupparsi come

persona umana, in tutti gli aspetti della sua vita individuale e

sociale. Il suo autentico sviluppo, pertanto, non si colloca

solamente sul piano materiale e quantitativo, ma dev’essere

integrale, nel senso di riguardare tutto l’uomo e tutti gli uomini.

Lo sviluppo degno dell’uomo

8. Il vero sviluppo, quello che rispetta tutte le esigenze

proprie dell’essere umano, e di tutti gli uomini - qualsiasi sia la

loro condizione fisica (età, sesso, salute, malattia ...), materiale

(ricchezza o povertà) e sociale - diventa un obiettivo possibile a

condizione che ci sia, anzitutto, una viva coscienza del valore dei

diritti di tutti e di ciascuno.

Il primo importante passo verso il vero sviluppo, sul piano

interno di ogni nazione, è il rispetto di tutti i diritti. Ricordiamo in

particolare “il diritto alla vita, di cui è parte integrante il diritto a

crescere sotto il cuore della madre dopo essere stati generati; il

diritto a vivere in una famiglia unita e in un ambiente morale,

favorevole allo sviluppo della propria personalità; il diritto a

maturare la propria intelligenza e la propria libertà nella ricerca e

nella conoscenza della verità; il diritto a partecipare al lavoro per

valorizzare i beni della terra e a ricavare da esso il sostentamento

proprio e dei propri cari; il diritto a fondare liberamente una

famiglia e ad accogliere e educare i figli, esercitando

responsabilmente la propria sessualità”. E, ancora, il diritto alla

“giustizia nei rapporti di lavoro; i diritti inerenti alla vita della

comunità politica, in quanto tale; i diritti basati sulla vocazione

trascendente dell’essere umano, a cominciare dal diritto alla

libertà di professare e di praticare il proprio credo religioso”.

4

PREGHIERA:

Signore, nostro Dio,

quanto è grande il tuo nome su tutta la terra:

sopra i cieli si innalza la tua magnificenza.

Con la bocca dei bimbi e dei lattanti

affermi la tua potenza contro i tuoi avversari,

per ridurre al silenzio nemici e ribelli.

Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita,

la luna e le stelle che tu hai fissate,

che cosa è l'uomo perché te ne ricordi

e il figlio dell'uomo perché te ne curi?

Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli,

di gloria e di onore lo hai coronato:

gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,

tutto hai posto sotto i suoi piedi;

tutti i greggi e gli armenti,

tutte le bestie della campagna;

Gli uccelli del cielo e i pesci del mare,

che percorrono le vie del mare.

O Signore, nostro Dio,

quanto è grande il tuo nome su tutta la terra.

(Salmo 8)

5

Apri ancor più i nostri cuori

alle esigenze concrete dell’amore

di tutti i nostri fratelli,

affinché possiamo essere sempre più

dei costruttori di pace.

Ricordati, Padre di misericordia,

di tutti quelli che sono in pena,

soffrono, muoiono nel parto di un mondo fraterno.

Che per gli uomini di ogni razza

e di ogni lingua

Venga il tuo regno di giustizia,

di pace e di amore.

E che la terra sia ripiena

della tua gloria! Amen

(Paolo VI)

6

2A tappa OGNI PERSONA SOGGETTO DI DIRITTI

a cura di Elisabetta Zucchelli e Francesca Galeaz

Canto: Salmo 8

O Signore nostro Dio Quant’è grande il Tuo nome sulla terra Sopra i cieli s’innalza la tua magnificenza

Con la bocca dei lattanti Affermi la potenza contro i tuoi avversari Per ridurre al silenzio nemici e ribelli.

Se guardo il cielo opera delle Tue dita e la luna e le stelle che tu hai fissate: Che cosa è l’uomo, perché te ne ricordi e il figlio dell’uomo, perché te ne curi ?

Eppure l’hai fatto poco meno degli Angeli Di gloria e di onore Tu lo hai coronato e gli hai dato potere sulle opere delle tue mani

Tutto hai posto sotto i suoi piedi : tutti i greggi e tutti gli armenti tutte le bestie della campagna e gli uccelli del cielo e i pesci del mare

O Signore nostro Dio quanto è grande il tuo nome su tutta la terra

Guai a coloro che fanno decreti iniqui

e scrivono in fretta sentenze oppressive,

per negare la giustizia ai miseri

e per frodare del diritto i poveri del mio popolo, per fare delle vedove la loro preda

e per spogliare gli orfani. ( Is.10)

7

Dalla Costituzione Italiana: Art. 3. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

Dal Codice Civile: Art. 1 Capacità giuridica La capacità giuridica si acquista dal momento della nascita. I diritti che la legge riconosce a favore del concepito sono subordinati all'evento della nascita

Dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo: Art. 3 Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.

LETTURA: Dalla lettera ai Romani

Ora invece, indipendentemente dalla legge, si è manifestata la giustizia di Dio, testimoniata dalla legge e dai profeti; giustizia di Dio per mezzo della fede in Gesù Cristo, per tutti quelli che credono. E non c'è distinzione: tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, in virtù della redenzione realizzata da Cristo Gesù. Dio lo ha prestabilito a servire come strumento

di espiazione per mezzo della fede, nel suo sangue, al fine di manifestare la sua giustizia, dopo la tolleranza usata verso i peccati passati, nel tempo della divina pazienza. Egli manifesta la sua giustizia nel tempo presente, per essere giusto e giustificare chi ha fede in Gesù. Dove sta dunque il vanto? Esso è stato escluso! Da quale legge? Da quella delle opere? No, ma dalla legge della

fede. Noi riteniamo infatti che l'uomo è giustificato per la fede indipendentemente dalle opere della legge. Forse Dio è Dio soltanto dei

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Giudei? Non lo è anche dei pagani? Certo, anche dei pagani! Poiché non c'è che un solo Dio, il quale giustificherà per la fede i circoncisi, e per mezzo della fede anche i non circoncisi.Togliamo dunque ogni valore alla legge mediante la fede? Nient'affatto, anzi confermiamo la legge (….) Tutti quelli infatti che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: «Abbà, Padre!».Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio.E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.(…) Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno. Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformi all'immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinati li ha anche chiamati; quelli che ha chiamati li ha anche giustificati; quelli che ha giustificati li ha anche glorificati. Che diremo dunque in proposito? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà ogni cosa insieme con lui? (…) Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun'altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore.

PAROLA di DIO

RIFLESSIONE

Dal Compendio della dottrina sociale della Chiesa

Il valore dei diritti umani

152. Il movimento verso l'identificazione e la proclamazione dei

diritti dell'uomo è uno dei più rilevanti sforzi per rispondere

efficacemente alle esigenze imprescindibili della dignità umana.

La Chiesa coglie in tali diritti la straordinaria occasione che il

nostro tempo offre affinché, mediante il loro affermarsi, la dignità

umana sia più efficacemente riconosciuta e promossa

universalmente quale caratteristica impressa da Dio Creatore

sulla Sua creatura. Il Magistero della Chiesa non ha mancato di

valutare positivamente la Dichiarazione universale dei diritti

9

dell'uomo, proclamata dalle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948,

che Giovanni Paolo II ha definito « una vera pietra miliare sulla

via del progresso morale dell'umanità ».

153. La radice dei diritti dell'uomo, infatti, è da ricercare nella

dignità che appartiene ad ogni essere umano. Tale dignità,

connaturale alla vita umana e uguale in ogni persona, si coglie e

si comprende anzitutto con la ragione. Il fondamento naturale dei

diritti appare ancora più solido se, alla luce soprannaturale, si

considera che la dignità umana, dopo essere stata donata da

Dio ed essere stata profondamente ferita dal peccato, fu

assunta e redenta da Gesù Cristo mediante la Sua

incarnazione, morte e risurrezione.

La fonte ultima dei diritti umani non si situa nella mera volontà

degli esseri umani, nella realtà dello Stato, nei poteri pubblici, ma

nell'uomo stesso e in Dio suo Creatore. Tali diritti sono

«universali, inviolabili, inalienabili ». Universali, perché sono

presenti in tutti gli esseri umani, senza eccezione alcuna di

tempo, di luogo e di soggetti. Inviolabili, in quanto « inerenti alla

persona umana e alla sua dignità » e perché « sarebbe vano

proclamare i diritti, se al tempo stesso non si compisse ogni

sforzo affinché sia doverosamente assicurato il loro rispetto da

parte di tutti, ovunque e nei confronti di chiunque ». Inalienabili,

in quanto « nessuno può legittimamente privare di questi diritti

un suo simile, chiunque egli sia, perché ciò significherebbe fare

violenza alla sua natura ».

154. I diritti dell'uomo vanno tutelati non solo

singolarmente, ma nel loro insieme: una loro

protezione parziale si tradurrebbe in una sorta

di mancato riconoscimento. Essi corrispondono

alle esigenze della dignità umana e implicano,

in primo luogo, la soddisfazione dei bisogni

essenziali della persona, in campo materiale e

spirituale: « tali diritti riguardano tutte le

fasi della vita e ogni contesto politico,

sociale, economico o culturale. Essi

formano un insieme unitario, orientato decisamente alla

promozione di ogni aspetto del bene della persona e della

società... La promozione integrale di tutte le categorie dei diritti

umani è la vera garanzia del pieno rispetto di ogni singolo diritto

». Universalità e indivisibilità sono i tratti distintivi dei

10

diritti umani: « sono due principi guida che postulano comunque

l'esigenza di radicare i diritti umani nelle diverse culture, nonché

di approfondire il loro profilo giuridico per assicurarne il pieno

rispetto ».

La specificazione dei diritti

155. Gli insegnamenti di Giovanni XXIII, del Concilio Vaticano II,

di Paolo VI hanno offerto ampie indicazioni della concezione dei

diritti umani delineata dal Magistero. Giovanni Paolo II ne ha

tracciato un elenco nell'enciclica « Centesimus annus»: « il diritto

alla vita, di cui è parte integrante il diritto a crescere sotto il

cuore della madre dopo essere stati generati; il diritto a vivere in

una famiglia unita e in un ambiente morale, favorevole allo

sviluppo della propria personalità; il diritto a maturare la propria

intelligenza e la propria libertà nella ricerca e nella conoscenza

della verità; il diritto a partecipare al lavoro per valorizzare i beni

della terra ed a ricavare da esso il sostentamento proprio e dei

propri cari; il diritto a fondare liberamente una famiglia e ad

accogliere ed educare i figli, esercitando responsabilmente la

propria sessualità. Fonte e sintesi di questi diritti è, in un certo

senso, la libertà religiosa, intesa come diritto a vivere nella verità

della propria fede ed in conformità alla trascendente dignità della

propria persona ».

Il primo diritto ad essere enunciato in questo elenco è il diritto

alla vita, dal concepimento fino al suo esito naturale,che

condiziona l'esercizio di ogni altro diritto e comporta, in

particolare, l'illiceità di ogni forma di aborto procurato e di

eutanasia. È sottolineato l'altissimo valore del diritto alla

libertà religiosa (…) Il rispetto di tale diritto è un segno

emblematico « dell'autentico progresso dell'uomo in ogni regime,

in ogni società, sistema o ambiente ».

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PREGHIERA:

Ave, Signora, santa regina

santa genitrice di Dio, Maria

che sei vergine fatta Chiesa

ed eletta dal santissimo Padre celeste,

che ti ha consacrata

insieme col santissimo suo Figlio diletto

e con lo Spirito Santo Paraclito;

tu in cui fu ed è

ogni pienezza di grazia e ogni bene.

Ave, suo palazzo,

ave, suo tabernacolo,

ave, sua casa.

Ave, suo vestimento,

ave, sua ancella,

ave, sua Madre.

E saluto voi tutte, sante virtù,

che per grazia e illuminazione dello Spirito Santo

venite infuse nei cuori dei fedeli,

perché da infedeli

fedeli a Dio li rendiate.

(S.Francesco di Assisi, Saluto alla Beata Vergine Maria)

PADRE NOSTRO………..

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3A tappa DALLA DITTATURA ALLA DEMOCRAZIA

a cura di Don Rodolfo Pizzolli

Dalla Costituzione Italiana:

Art. 1. L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo: Art. 21

1. Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti. 3. La volontà popolare è il fondamento dell'autorità

del governo; tale volontà deve essere espressa attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale ed eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura equivalente di libera votazione.

CANTO: Uomini nuovi

Uomini nuovi saremo in te cammineremo nella tua novità

e cresceremo ogni giorno nel sole gridando al mondo la tua libertà. Se trasformate il vostro cuore se accoglierete la Parola come la pioggia che scende giù dal cielo nascerà un mondo di luce. Se accoglierete in voi l’amore se lo vivrete fra di voi come fratelli con la mano nella mano ritornerà la nuova primavera. Uomini nuovi...

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Se lotterete per la pace, se cercherete la giustizia se difendete la dignità dell’uomo rinascerà nel mondo la speranza.

Uomini nuovi... (2v)

LETTURA: Dal libro dell’Esodo (20, 1-17)

Dio allora pronunciò tutte queste parole:

Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese

d`Egitto, dalla condizione di schiavitù:

1) non avrai altri dei di fronte a me. Non ti farai idolo né

immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è

quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. Non

ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore,

sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei

figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi

odiano, ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni,

per quelli che mi amano e osservano i miei comandi.

2) Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il

Signore non lascerà impunito chi pronuncia il suo nome invano.

3) Ricordati del giorno di sabato per santificarlo: sei giorni

faticherai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato

in onore del Signore, tuo Dio: tu non farai alcun lavoro, né tu, né

tuo figlio, né tua figlia, né il tuo

schiavo, né la tua schiava, né il tuo

bestiame, né il forestiero che dimora

presso di te. Perché in sei giorni il

Signore ha fatto il cielo e la terra e il

mare e quanto è in essi, ma si è

riposato il giorno settimo. Perciò il

Signore ha benedetto il giorno di

sabato e lo ha dichiarato sacro.

4) Onora tuo padre e tua madre,

perché si prolunghino i tuoi giorni

nel paese che ti dá il Signore, tuo

Dio.

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5) Non uccidere.

6) Non commettere adulterio.

7) Non rubare.

8) Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo.

10) Non desiderare la casa del tuo prossimo.

9) Non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo,

né la sua schiava,

10) né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga

al tuo prossimo".

PAROLA DI DIO

RIFLESSIONE: a cura di don Rodolfo

PREGHIERA:

Signore, sei stato buono con la tua terra,

hai ricondotto i deportati di Giacobbe.

Hai perdonato l'iniquità del tuo popolo,

hai cancellato tutti i suoi peccati.

Hai deposto tutto il tuo sdegno

e messo fine alla tua grande ira.

Rialzaci, Dio nostra salvezza,

e placa il tuo sdegno verso di noi.

Forse per sempre sarai adirato con noi,

di età in età estenderai il tuo sdegno?

Non tornerai tu forse a darci vita,

perché in te gioisca il tuo popolo?

Mostraci, Signore, la tua misericordia

e donaci la tua salvezza.

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:

egli annunzia la pace per il suo popolo,

per i suoi fedeli, per chi ritorna a lui

con tutto il cuore.

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La sua salvezza è vicina a chi lo teme

e la sua gloria abiterà la nostra terra.

Misericordia e verità s'incontreranno,

giustizia e pace si baceranno.

La verità germoglierà dalla terra

e la giustizia si affaccerà dal cielo.

Quando il Signore elargirà il suo bene,

la nostra terra darà il suo frutto.

Davanti a lui camminerà la giustizia

e sulla via dei suoi passi la salvezza.

Gloria al Padre e al Figlio e….

(Salmo 84)

PADRE NOSTRO…

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4A tappa DALLA GUERRA ALLA PACE

a cura di Don Christian Moltrer

Dalla Costituzione Italiana: Art. 11

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la

pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo:

Preambolo L'ASSEMBLEA GENERALE proclama la presente dichiarazione universale dei diritti umani come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni […] Considerato che il riconoscimento della dignità

inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;

Articolo 26 1. Ogni individuo ha diritto all'istruzione. […] 2. L'istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l'amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l'opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace. 3. I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli.

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CANTO: E sono solo un uomo ( Symbolum ’80)

Io lo so, Signore, che vengo da lontano prima nel pensiero e poi nella tua mano io mi rendo conto che tu sei la mia vita e non mi sembra vero di pregarti così: «Padre d’ogni uomo» - e non t’ho visto mai «Spirito di vita» - e nacqui da una donna «Figlio mio fratello» - e sono solo un uomo: eppure io capisco che tu sei verità. E imparerò a guardare tutto il mondo con gli occhi trasparenti di un bambino e insegnerò a chiamarti «Padre nostro» ad ogni figlio che diventa uomo. (1 v.) Io lo so Signore che tu mi sei vicino, luce alla mia mente, guida al mio cammino, mano che sorregge, sguardo che perdona e non mi sembra vero che tu esista così. Dove nasce Amore tu sei la sorgente dove c’è una croce tu sei la Speranza dove il tempo ha fine, tu sei vita eterna: e so che posso sempre contare su di te!

E accoglierò la vita come un dono e avrò il coraggio di morire anch’io e incontro a te verrò col mio fratello che non si sente amato da nessuno. (1 v.)

LETTURA: Dalla lettera di San Paolo apostolo agli

Efesini (Efesini 2,11-22)

Perciò ricordatevi che un tempo

voi, pagani per nascita, chiamati

incirconcisi da quelli che si dicono

circoncisi perché tali sono nella

carne per mano di uomo,

ricordatevi che in quel tempo

eravate senza Cristo, esclusi

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dalla cittadinanza d'Israele, estranei ai patti della promessa,

senza speranza e senza Dio in questo mondo. Ora invece, in

Cristo Gesù, voi che un tempo eravate i lontani siete diventati i

vicini grazie al sangue di Cristo. Egli infatti è la nostra pace, colui

che ha fatto dei due un popolo solo, abbattendo il muro di

separazione che era frammezzo, cioè l'inimicizia, annullando, per

mezzo della sua carne, la legge fatta di prescrizioni e di decreti,

per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la

pace, e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per

mezzo della croce, distruggendo in se stesso l'inimicizia. Egli è

venuto perciò ad annunziare pace a voi che eravate lontani e

pace a coloro che erano vicini. Per mezzo di lui possiamo

presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito. Così

dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini

dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli

apostoli e dei profeti, e avendo come pietra angolare lo stesso

Cristo Gesù. In lui ogni costruzione cresce ben ordinata per

essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi insieme con gli

altri venite edificati per diventare dimora di Dio per mezzo dello

Spirito.

PAROLA DI DIO

RIFLESSIONE

Noi apparteniamo ad un gruppo

quando camminiamo insieme,

consapevoli di aver bisogno gli uni

degli altri, deboli o forti, abili o no.

Se camminiamo verso la libertà

interiore, questa appartenenza non

ispirerà sensi di superiorità. Non

cercherà di escludere il debole, il

povero, lo straniero, anzi lo

includerà, perché essi hanno il

potere segreto di aprire i nostri cuori alla fiducia reciproca e alla

comprensione... Ci vorrà tempo. Ma noi siamo tutti chiamati a

seguire questo cammino se vogliamo divenire pienamente umani,

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vincere le divisioni e l'oppressione che regnano nel mondo e

operare per la pace.

Se ciascuno di noi, oggi, si impegna su questo cammino e trova il

coraggio di perdonare e di chiedere perdono, noi non saremo più

dominati dalle nostre ferite passate. Dovunque noi siamo

possiamo costruire un mondo nuovo se, giorno dopo giorno,

trasformeremo i nostri cuori e accetteremo la nostra umanità. (Jean Vanier)

PREGHIERA

Signore, fa' che io non chiuda mai il mio cuore agli altri.

Fa' che io non dica mai: “Non vi capisco”, prima di ritornare in

pace al mio regno ben ordinato, dove non c'è posto per loro.

Fa' che non appunti mai su nessuno un'etichetta da museo, una

scheda di informazioni: “Costui è questo, o quello”.

Signore, aiutami a non classificare mai i miei fratelli.

Aiutami piuttosto a saper ritrovare sul volto di ognuno di loro i

lineamenti cancellati dal fanciullo che egli era un tempo.

Allora, soltanto allora, Signore, io “comprenderò”.

(Lucien Jerphagnon)

PADRE NOSTRO…

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5A tappa LA SOCIETA’ A SERVIZIO DELLA FAMIGLIA

a cura di Marta Conci e Kathia Andreis

Dalla Costituzione Italiana: Art. 29

La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare.

Dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo: Art. 13

La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto di essere protetta dalla società e dallo Stato.

CANTO: Beatitudini ( La preghiera di Gesù è la nostra )

Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sarò con loro, pregherò con loro, amerò con loro perché il mondo venga a Te, o Padre, conoscere il tuo amore avere vita in Te. Voi che siete luce della terra, miei amici, risplendete sempre della vera luce perché il mondo creda nell’amore che c’è in voi, o Padre, consacrali per sempre, diano gloria a Te. Ogni beatitudine vi attende nel mio giorno, se sarete uniti, se sarete pace, se sarete puri perché voi vedrete Dio che è Padre, in Lui la vostra vita gioia piena sarà. Voi che ora siete miei discepoli nel mondo, siate testimoni di un amore immenso, date prova di quella speranza che c’è in voi, coraggio, vi guiderà per sempre, io rimango con voi.

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Spirito che animi la Chiesa e la rinnovi, donale fortezza, fa’ che sia fedele come Cristo che muore e risorge perché il regno del Padre si compia in mezzo a noi e abbiamo vita in Lui. …si compia in mezzo a noi e abbiamo vita in Lui.

LETTURA: Dal Vangelo secondo Matteo (Efesini 19,3-9)

Si avvicinarono a Gesù alcuni farisei per metterlo alla prova e gli

chiesero: “È lecito ad un uomo ripudiare la propria moglie per

qualsiasi motivo?”. Ed egli rispose: “Non avete letto che il

Creatore da principio li creò maschio e femmina e disse: Per

questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua

moglie e i due saranno una carne sola? Così che non sono più due

ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l’uomo

non lo separi“. Gli obiettarono : “Perché allora Mosè ha ordinato

di darle l’atto di ripudio e di mandarla via?”. Rispose loro Gesù:

“Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare

le vostre mogli ma da principio non fu così. Perciò io vi dico:

Chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di concubinato

e ne sposa un’altra, commette adulterio”

Parola del Signore

RIFLESSIONE

Dalla Enciclica Gaudium et Spes (n°52)

L'impegno di tutti per il bene del matrimonio e della

famiglia

La famiglia è una scuola di arricchimento umano. Perché però

possa attingere la pienezza della sua vita e del suo compimento,

è necessaria una amorevole apertura vicendevole di animo tra i

coniugi, e la consultazione reciproca e una continua

collaborazione tra i genitori nella educazione dei figli. La presenza

attiva del padre giova moltissimo alla loro formazione; ma

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bisogna anche permettere alla madre, di cui abbisognano

specialmente i figli più piccoli, di prendersi cura del proprio

focolare pur senza trascurare la legittima promozione sociale della

donna. I figli poi, mediante l'educazione devono venire formati in

modo che, giunti alla maturità, possano seguire con pieno senso

di responsabilità la loro vocazione, compresa quella sacra; e se

sceglieranno lo stato di vita coniugale, possano formare una

propria famiglia in condizioni morali, sociali ed economiche favorevoli. [...]

In questo modo la famiglia, nella quale le diverse generazioni si

incontrano e si aiutano vicendevolmente a raggiungere una

saggezza umana più completa e ad armonizzare i diritti della

persona con le altre esigenze della vita sociale, è veramente il

fondamento della società. Tutti coloro che hanno influenza sulla

società e sulle sue diverse categorie, quindi, devono collaborare

efficacemente alla promozione del matrimonio e della famiglia; e

le autorità civili dovranno considerare come un sacro dovere

conoscere la loro vera natura, proteggerli e farli progredire,

difendere la moralità pubblica e favorire la prosperità domestica.

In particolare dovrà essere difeso il diritto dei genitori di generare

la prole e di educarla in seno alla famiglia. Una provvida

legislazione ed iniziative varie dovranno pure proteggere ed

aiutare opportunamente coloro che sono purtroppo privi di una

propria famiglia. […]Infine i coniugi stessi, creati ad immagine del

Dio vivente e muniti di un'autentica dignità personale, siano uniti

da un uguale mutuo affetto, dallo stesso modo di sentire, da

comune santità, cosi che, seguendo Cristo principio di vita nelle

gioie e nei sacrifici della loro vocazione, attraverso il loro amore

fedele possano diventare testimoni di quel mistero di amore che il

Signore ha rivelato al mondo con la sua morte e la sua

risurrezione.

Dal Compendio della dottrina sociale della Chiesa (n°254)

Il riconoscimento, da parte delle istituzioni civili e dello Stato,

della priorità della famiglia su ogni altra comunità e sulla

stessa realtà statuale, comporta il superamento delle concezioni

meramente individualistiche e l'assunzione della dimensione

familiare come prospettiva, culturale e politica, irrinunciabile nella

considerazione delle persone. Ciò non si pone in alternativa, ma

23

piuttosto a sostegno e tutela degli stessi diritti che le persone

hanno singolarmente. Tale prospettiva rende possibile elaborare

criteri normativi per una soluzione corretta dei diversi problemi

sociali, poiché le persone non devono essere considerate solo

singolarmente, ma anche in relazione ai nuclei familiari in cui

sono inserite, dei cui valori specifici ed esigenze si deve tenere

debito conto.

PREGHIERA per la FAMIGLIA

Dio, dal quale proviene ogni paternità in cielo e in terra, Padre,

che sei Amore e Vita, fa che ogni famiglia umana sulla terra

diventi, mediante il tuo Figlio, Gesù Cristo, "nato da Donna", e

mediante lo Spirito Santo, sorgente di divina carità, un vero

santuario della vita e dell'amore per le generazioni che sempre si

rinnovano.

Fa' che la tua grazia guidi i pensieri e le pene dei coniugi verso il

bene delle loro famiglie e di tutte le famiglie del mondo.

Fa' che le giovani generazioni trovino nella famiglia un forte

sostegno per la loro umanità e la loro crescita nella verità e

nell'amore.

Fa' che l'amore, rafforzato dalla grazia del sacramento del

matrimonio, si dimostri più forte di ogni debolezza e di ogni crisi,

attraverso le quali, a volte, passano le nostre famiglie.

Fa' infine, te lo chiediamo per intercessione della Sacra Famiglia

di Nazareth, che la Chiesa in mezzo a tutte le nazioni della terra

possa compiere fruttuosamente la sua missione nella famiglia e

mediante la famiglia.

Tu che sei la Vita, la Verità e l'Amore, nell'unità del Figlio e dello

Spirito Santo. Amen

(Giovanni Paolo II)

PADRE NOSTRO…

24

6A tappa LA LIBERTA’ RELIGIOSA

a cura di Elisabetta Zucchelli e Francesca Galeaz

CANTO: LAUDATE OMNES GENTES

Laudate omnes gentes, laudate Dominum! Laudate omnes gentes, laudate Dominum!

Dalla Costituzione Italiana: Art. 8.

Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.

I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.

Dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo: Art. 18 Ogni individuo ha il diritto alla libertà di pensiero, coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare religione o credo, e la libertà di manifestare,

isolatamente o in comune, sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti.

LETTURA: Dal libro di Daniele

Allora Nabucodònosor, sdegnato, comandò che gli si

conducessero Sadràch, Mesàch e Abdènego, e questi comparvero

alla presenza del re. Nabucodònosor disse loro: «È vero, Sadràch,

Mesàch e Abdènego, che voi non servite i miei dèi e non adorate

la statua d'oro che io ho fatto innalzare? Ora, se voi sarete pronti,

quando udirete il suono del corno, del flauto, della cetra,

25

dell'arpicordo, del salterio, della zampogna e d'ogni specie di

strumenti musicali, a prostrarvi e adorare la statua che io ho

fatta, bene; altrimenti in quel medesimo istante sarete gettati in

mezzo ad una fornace dal fuoco ardente. Qual Dio vi potrà

liberare dalla mia mano?».

Ma Sadràch, Mesàch e Abdènego risposero al re Nabucodònosor:

«Re, noi non abbiamo bisogno di darti alcuna risposta in

proposito; sappi però che il nostro Dio, che serviamo, può

liberarci dalla fornace con il fuoco acceso e dalla tua mano, o re.

Ma anche se non ci liberasse, sappi, o re, che noi non

serviremo mai i tuoi dèi e non adoreremo la statua d'oro

che tu hai eretto». Allora Nabucodònosor, acceso d'ira e con

aspetto minaccioso contro Sadràch, Mesàch e Abdènego, ordinò

che si aumentasse il fuoco della fornace sette volte più del solito.

Poi, ad alcuni uomini fra i più forti del suo esercito, comandò di

legare Sadràch, Mesàch e Abdènego e gettarli nella fornace con il

fuoco acceso. Furono infatti legati, vestiti come erano, con i

mantelli, calzari, turbanti e tutti i loro abiti e gettati in mezzo alla

fornace con il fuoco acceso.

Ma quegli uomini, che dietro il severo comando del re avevano

acceso al massimo la fornace per gettarvi Sadràch, Mesàch e

Abdènego, rimasero uccisi dalle fiamme, nel momento stesso che

i tre giovani Sadràch, Mesàch e Abdènego cadevano legati nella

fornace con il fuoco acceso. Essi passeggiavano in mezzo alle

fiamme, lodavano Dio e benedicevano il Signore.

PAROLA DI DIO

RIFLESSIONE

Dal documento del Concilio Vaticano II “DIGNITATIS HUMANAE”

Oggetto e fondamento della libertà religiosa

2. Questo Concilio Vaticano dichiara che la persona umana ha il

diritto alla libertà religiosa. Il contenuto di una tale libertà è

che gli esseri umani devono essere immuni dalla coercizione da

parte dei singoli individui, di gruppi sociali e di qualsivoglia potere

umano, così che in materia religiosa nessuno sia forzato ad agire

26

contro la sua coscienza né sia impedito, entro debiti limiti, di

agire in conformità ad essa: privatamente o pubblicamente, in

forma individuale o associata. Inoltre dichiara che il diritto alla

libertà religiosa si fonda realmente sulla stessa dignità della

persona umana quale l'hanno fatta conoscere la parola di Dio

rivelata e la stessa ragione. Questo diritto della persona

umana alla libertà religiosa deve essere riconosciuto e

sancito come diritto civile nell'ordinamento giuridico della

società.

A motivo della loro dignità, tutti gli esseri umani, in quanto sono

persone, dotate cioè di ragione e di libera volontà e perciò

investiti di personale responsabilità, sono dalla loro stessa

natura e per obbligo morale tenuti a cercare la verità, in

primo luogo quella concernente la religione. E sono pure

tenuti ad aderire alla verità una volta conosciuta e ad

ordinare tutta la loro vita secondo le sue esigenze. Ad un

tale obbligo, però, gli esseri umani non sono in grado di

soddisfare, in modo rispondente alla loro natura, se non godono

della libertà psicologica e nello stesso tempo dell'immunità dalla

coercizione esterna. Il diritto alla libertà religiosa non si fonda

quindi su una disposizione soggettiva della persona, ma sulla sua

stessa natura. Per cui il diritto ad una tale immunità perdura

anche in coloro che non soddisfano l'obbligo di cercare la verità e

di aderire ad essa, e il suo esercizio, qualora sia rispettato l'ordine

pubblico informato a giustizia, non può essere impedito.

Libertà religiosa e rapporto dell'uomo con Dio

3. Quanto sopra esposto appare con maggiore chiarezza qualora

si consideri che norma suprema della vita umana è la legge

divina, eterna, oggettiva e universale, per mezzo della quale Dio

con sapienza e amore ordina,

dirige e governa l'universo e le vie

della comunità umana. E Dio

rende partecipe l'essere umano

della sua legge, cosicché l'uomo,

sotto la sua guida soavemente

provvida, possa sempre meglio

conoscere l'immutabile verità.

Perciò ognuno ha il dovere e

quindi il diritto di cercare la

27

verità (3) in materia religiosa, utilizzando mezzi idonei per

formarsi giudizi di coscienza retti e veri secondo prudenza.

La verità, però, va cercata in modo rispondente alla dignità della

persona umana e alla sua natura sociale: e cioè con una ricerca

condotta liberamente, con l'aiuto dell'insegnamento o

dell'educazione, per mezzo dello scambio e del dialogo con cui,

allo scopo di aiutarsi vicendevolmente nella ricerca, gli uni

rivelano agli altri la verità che hanno scoperta o che ritengono di

avere scoperta; inoltre, una volta conosciuta la verità, occorre

aderirvi fermamente con assenso personale.

L'uomo coglie e riconosce gli imperativi della legge divina

attraverso la sua coscienza, che è tenuto a seguire

fedelmente in ogni sua attività per raggiungere il suo fine

che è Dio. Non si deve quindi costringerlo ad agire contro

la sua coscienza. E non si deve neppure impedirgli di agire in

conformità ad essa, soprattutto in campo religioso. Infatti

l'esercizio della religione, per sua stessa natura, consiste

anzitutto in atti interni volontari e liberi, con i quali l'essere

umano si dirige immediatamente verso Dio: e tali atti da

un'autorità meramente umana non possono essere né comandati,

né proibiti (4). Però la stessa natura sociale dell'essere

umano esige che egli esprima esternamente gli atti interni

di religione, comunichi con altri in materia religiosa e

professi la propria religione in modo comunitario.

Si fa quindi ingiuria alla persona umana e allo stesso

ordine stabilito da Dio per gli esseri umani, quando si nega

ad essi il libero esercizio della religione nella società, una

volta rispettato l'ordine pubblico informato a giustizia. (…)

28

PREGHIERA

Temete il Signore e rendetegli onore.

Il Signore è degno

di ricevere la lode e l'onore.

Voi tutti che temete il Signore lodatelo.

Ave Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.

Lodatelo, cielo e terra.

Lodate, o fiumi tutti, il Signore.

Benedite, figli di Dio, il Signore.

Questo è il giorno che ha fatto il Signore,

esultiamo e rallegriamoci in esso.

Alleluia, alleluia, alleluia! Il Re di Israele.

Ogni vivente dia lode al Signore.

Lodate il Signore perché è buono;

voi tutti che leggete queste parole, benedite il Signore.

Creature tutte, benedite il Signore.

Voi tutti, uccelli del cielo, lodate il Signore.

Tutti i bambini, lodate il Signore.

Giovani e fanciulle, lodate il Signore.

Degno è l'Agnello che è stato immolato

di ricevere la lode, la gloria e l'onore.

Sia benedetta la santa Trinità e l'indivisa Unità.

San Michele arcangelo, difendici nel combattimento.

(S. Francesco d’Assisi, Esortazione alla Lode di Dio)

PADRE NOSTRO….

29

7A tappa UNA REPUBBLICA FONDATA SUL LAVORO

a cura di Davide Palmerini e Monica Visintainer

Dalla Costituzione Italiana: Art. 1. L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. 1

“La costituziona nasce dalla catastrofe della seconda guerra mondiale. […]Dagli eventi della seconda guerra mondiale così come dallo stermino razziale si levò universale l’invocazione morale “MAI PIU’” che è spirito costituente. Dinnanzi a quello spettacolo di morte la

scrittura delle regole non poteva che porre al centro la condizione umana, autenticamente universale di debolezza.” 2

Dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo: Art. 23 1. Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell'impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione. 2. Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro.

3. Ogni individuo che lavora ha diritto ad una rimunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia una esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, da altri mezzi di protezione sociale. 4. Ogni individuo ha diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la difesa dei propri interessi.

Canto: CANZONE DI S. DAMIANO

Ogni uomo semplice porta in cuore un sogno, con amore ed umiltà potrà costruirlo; se con fede tu saprai vivere umilmente, più felice tu sarai anche senza niente. Se vorrai, ogni giorno, con il tuo sudore, una pietra dopo l'altra alto arriverai.

1 La Costuzione della Repubblica Italiana - Art. 1,1948 2 Filippo Pizzolato, AS 6/2008, Per i sessant’anni della Costituzione

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E le gioie semplici sono le più belle, sono quelle che, alla fine, sono le più grandi.

Dài e dài, ogni giorno, con il tuo sudore, una pietra dopo l'altra, alto arriverai. Nella vita semplice troverai la strada che la pace donerà al tuo cuore puro....

Introduzione alla lettura

Il lavoro vocazione dell’uomo

“… il lavoro è, come la preghiera, essenziale allo sviluppo

ed alla perfezione della persona, della società e della storia

umana: è, in un certo senso, la vocazione ( variamente

differenziata secondo gli individui) dell’uomo. 3

Il problema del lavoro prima di essere posto in termini spirituali e

religiosi: esso è, in certo senso, dopo quello della preghiera, il

problema che investe più profondamente la vita spirituale e

religiosa della persona umana. L’uomo che lavora è come l’albero

che produce frutto: i suoi talenti si moltiplicano: egli dona al

corpo sociale e il corpo sociale dona a lui: è immesso nel circuito

creativo della vita! E questa comunione di vita è, per il lavoratore,

fonte di serenità e di pace. Nessuno ha il diritto di sottrarre alla

creatura umana questa pace feconda e questo sereno gaudio

della sua esistenza! Perché signori Consiglieri, la disoccupazione

è soltanto fonte di miseria: essa consiste anzitutto nella

sottrazione fatta all’uomo di questa pace e di questo gaudio

intimo di cui ha bisogno per vivere.4

3 Giorgio La Pira, “Difesa della povera gente”, articolo su “Cronache sociali” 4 Giorgio La Pira, discorso al Consiglio Comunale, febbraio 1955

31

LETTURA: Dal libro della Genesi (Gen. 2,1-9.15)

Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro

schiere. Allora Dio, nel settimo giorno portò a termine il lavoro

che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro. Dio

benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva

cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto. a Queste le

origini del cielo e della terra, quando vennero creati. Quando il

Signore Dio fece la terra e il cielo, nessun cespuglio campestre

era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata - perché il

Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e nessuno

lavorava il suolo e faceva salire dalla terra l`acqua dei canali per

irrigare tutto il suolo -; allora il Signore Dio plasmò l`uomo con

polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l`uomo

divenne un essere vivente.

Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi

collocò l`uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece

germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni

da mangiare, tra cui l`albero della vita in mezzo al giardino e

l`albero della conoscenza del bene e del male. Il Signore Dio

prese l`uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo

coltivasse e lo custodisse.

PAROLA DI DIO

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RIFLESSIONE:

La vera indipendenza dei popoli non consiste nelle armi, nelle

barriere doganali, nel superamento delle limitazioni dei sistemi

ferroviari, fluviali e stradali, bensì nelle scuole, nelle arti, negli

stili di vita delle gente e soprattutto nel lavoro quotidiano e in

tutto ciò che dà vita allo spirito e fa sì che ogni popolo sappia

contribuire alla vita spirituale di altri popoli.

“Vorrei ora rivolgermi, in maniera speciale, ai numerosi giovani

presenti. Cari amici, grazie per la vostra accoglienza calorosa,

grazie per i fervidi sentimenti di cui si è fatto interprete il vostro

rappresentante. Le vostre voci, che trovano immediata

rispondenza nel mio animo, mi comunicano la vostra fiduciosa

esuberanza, la vostra voglia di vivere. In esse colgo anche i

problemi che vi assillano, e che talora rischiano di soffocare gli

entusiasmi che sono tipici di questa stagione della vostra vita.

Conosco, in particolare, il peso che grava su non pochi di voi e sul

vostro futuro a causa del fenomeno drammatico della

disoccupazione, che colpisce anzitutto i ragazzi e le ragazze del

Mezzogiorno d’Italia. Allo stesso modo, so che la vostra

giovinezza è insidiata dal richiamo di facili guadagni, dalla

tentazione di rifugiarsi in paradisi artificiali o di lasciarsi attrarre

da forme distorte di soddisfazione materiale. Non lasciatevi

irretire dalle insidie del male! Ricercate piuttosto

un’esistenza ricca di valori, per dare vita ad una società più

giusta e più aperta al futuro. Mettete a frutto i doni di cui

Dio vi ha dotato con la giovinezza: la forza, l’intelligenza, il

coraggio, l’entusiasmo e la voglia di vivere. E’ a partire da

questo bagaglio, contando sempre sul sostegno divino, che

potete alimentare in voi e attorno a voi la speranza.

Dipende da voi e dal vostro cuore far sì che il progresso si tramuti

in un bene maggiore per tutti. E la via del bene – voi lo sapete -

ha un nome: si chiama amore.” 5

5 Benedetto XVI, INCONTRO CON LA CITTADINANZA E CON I GIOVANI NEL PIAZZALE LENIO FLACCO A BRINDISI, Sabato 14 giugno 2008

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PREGHIERA:

Se il Signore non costruisce la casa,

invano vi faticano i costruttori.

Se il Signore non custodisce la città,

invano veglia il custode.

Invano vi alzate di buon mattino,

tardi andate a riposare

e mangiate pane di sudore:

il Signore ne darà ai suoi amici nel sonno.

Ecco, dono del Signore sono i figli,

è sua grazia il frutto del grembo.

Come frecce in mano a un eroe

sono i figli della giovinezza.

Beato l’uomo che ne ha piena la faretra:

non resterà confuso quando verrà a trattare

alla porta con i propri nemici.

GLORIA….

(Salmo 126)

PADRE NOSTRO….

CANTI DELLA SANTA MESSA

Dormivo e sognavo che la vita era gioia.

Mi svegliai e vidi che la vita era servizio.

Volli servire e vidi che servire era gioia.

(Rabindranath Tagore)

Inizio: Vocazione

Era un giorno come tanti altri e quel giorno lui passò era un uomo come tanti altri e passando mi chiamò come lo sapesse che il mio nome era proprio quello come mai vedesse proprio me nella sua vita non lo so era un giorno come tanti altri e quel giorno mi chiamò.

Tu Dio che conosci il nome mio Fa che ascoltando la tua voce Io ricordi dove porta la mia strada Nella vita all’incontro con te.

Era l’alba triste e senza vita e qualcuno mi chiamò era un uomo come tanti altri ma la voce quella no quante volte un uomo con il nome giusto mi ha chiamato una volta sola l’ho sentito pronunciare con amore era un uomo come nessun altro e quel giorno mi chiamò.

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Gloria a Dio

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama. Gloria a Dio nell'alto dei cieli: e pace in terra agli uomini che egli ama.

Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua immensa gloria. Signore Dio, re dei cielo, Dio Padre onnipotente, Figlio unigenito, Cristo Gesù.

Gloria a Dio nell'alto dei cieli… Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre onnipotente. Tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi. Tu che togli i peccati del mondo,

accogli benigno la nostra preghiera. Tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.

Gloria a Dio nell'alto dei cieli… Tu solo il Santo, Tu solo il Signore, Tu solo l’Altissimo Gesù Cristo, con lo Spirito Santo, nella gloria del Padre. (2 x)

Gloria a Dio nell'alto dei cieli…

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Alleluia – questa tua parola

Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia, alleluia, alleluia, alleluia, alleluia.

Questa tua parola non avrà mai fine, ha varcato i cieli e porterà il suo frutto (2x)

Offertorio : Servo per amore

Una notte di sudore sulla barca in mezzo al mare e mentre il cielo s’imbianca già tu guardi le tue reti vuote. Ma la voce che ti chiama un altro mare ti mostrerà e sulle rive di ogni cuore le tue reti getterai.

Offri la vita tua come Maria ai piedi della croce e sarai servo di ogni uomo, servo per amore, sacerdote dell’umanità.

Avanzavi nel silenzio fra le lacrime speravi che il seme sparso davanti a te cadesse sulla buona terra. Ora il cuore tuo è in festa perché il grano biondeggia ormai, è maturato sotto il sole, puoi riporlo nei granai.

Offri la vita tua...

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Santo

Santo, Santo, Santo… è il Signore, Dio dell’universo. I cieli e la terra sono pieni della Tua gloria Osanna nell’alto dei cieli. Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna, Osanna, nell’alto dei cieli. Santo, Santo, Santo… è il Signore, Dio dell’universo. I cieli e la terra sono pieni della Tua gloria Osanna nell’alto dei cieli.

Segno della Pace: La Pace del Signore

La pace del Signore sia con te. La pace del Signore dentro te. La pace vera che il mondo non può dare. La pace del Signore su di te. ( x 3)

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Comunione : Beatitudini ( La preghiera di Gesù è la nostra )

Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sarò con loro, pregherò con loro, amerò con loro perché il mondo venga a Te, o Padre, conoscere il tuo amore avere vita in Te. Voi che siete luce della terra, miei amici, risplendete sempre della vera luce perché il mondo creda nell’amore che c’è in voi, o Padre, consacrali per sempre, diano gloria a Te. Ogni beatitudine vi attende nel mio giorno, se sarete uniti, se sarete pace, se sarete puri perché voi vedrete Dio che è Padre, in Lui la vostra vita gioia piena sarà. Voi che ora siete miei discepoli nel mondo, siate testimoni di un amore immenso, date prova di quella speranza che c’è in voi, coraggio, vi guiderà per sempre, io rimango con voi. Spirito che animi la Chiesa e la rinnovi, donale fortezza, fa’ che sia fedele come Cristo che muore e risorge perché il regno del Padre si compia in mezzo a noi e abbiamo vita in Lui. …si compia in mezzo a noi e abbiamo vita in Lui.

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FINE: La mia anima canta

La mia anima canta La grandezza del Signore Il mio spirito esulta Nel mio salvatore Nella mia povertà L’infinito mi ha guardata In eterno ogni creatura Mi chiamerà beata

La mia gioia è nel Signore che ha compiuto grandi cose in me la mia lode al Dio fedele che ha soccorso il suo popolo e non ha dimenticato le sue promesse d’amore.

La mia anima canta… Ha disperso i superbi nei pensieri inconfessabili ha deposto i potenti ha risollevato gli umili ha saziato gli affamati e aperto ai ricchi le mani

La mia anima canta…

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IN COMUNIONE CON: