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anno XV 13 novembre 2017 N. 229
Il Botteghino
Fondato nel 2002
Edito da: gruppo editoriale e
culturale “BottegARTE” - Bruxelles
email: [email protected]
sito: www.bottegarte.eu
Direttore e redattore
responsabile:
Vito Laraspata
Invio telematico: Elisa Piunno
Grafismo, foto: Catherine Bourdeau
Archivio: Ortensia Semoli
Agenzie stampa: ANSA – AGI - NIP
Adnkronos - 9 colonne - Inform
ATTENZIONE: In conformità con le
nuove disposizioni in materia d'invii telematici in vigore dal 1° gennaio 2004
(Testo Unico sulla tutela della privacy
emanato con D.L 196/2003 pubblicato
sulla G.U. n. 174), con la presente
chiediamo l'autorizzazione a spedirVi via
'e-mail' le informazioni culturali tramite il presente bollettino. Poichè la nostra
rivista viene inviata gratuitamente, la
vostra autorizzazione s'intende approvata tramite 'silenzio-assenso'.
Chi vuole essere cancellato dalla nostra
lista, può inviare un messaggio con
scritto semplicemente CANCELLAMI
IMPORTANTE: Gli articoli non firmati
sono tratti dalla diffusione delle diverse agenzie giornalistiche o da comunicati
stampa. La responsabilità del loro
contenuto rimane esclusivamente della fonte.
La Redazione si riserva la facoltà di fare
una cernita del materiale da pubblicare secondo criteri di buon gusto ed
educazione, rispetto ed interesse generale,
che non risultino offensivi della dignità e della reputazione di chicchessia.
Le collaborazioni e gli articoli sono
forniti gratuitamente e in modo del tutto benevolo.
Appuntamento
sul nostro sito:
www.bottegarte.eu
La pubblicazione del prossimo
numero è prevista per
l’11 dicembre
LA SAGGEZZA DI SOCRATE
Redattore responsabile: Vito Laraspata [email protected]
www.bottegarte.eu
di Vito Laraspata
Socrate aveva, nella Grecia antica, un’alta opinione della sagezza.
Qualcuno andò, un giorno, a trovare il grande filosofo e gli disse:
- “Sai che cosa ho saputo sul tuo amico?”
- “Un istante” rispose Socrate “Prima che tu mi raconti, vorrei farti un test, quello dei 3
passini”
- “I 3 passini?”
- “Ma si - rispose Sorate - prima di raccontarmi qualsiasi cosa sugli altri, sarebbe meglio
filtrare ciò che si sta per dire. È quello che chiamo il test dei 3 passini”.
- “Il primo ‘passino’ è quello della verità. Hai verificato se ciò che vuoi dirmi è vero?”
- “No. Ne ho semplicemente sentito parlare...”
- “Va bene. Dunque, tu non sai se corrisponde a verità”.
- “Proviamo a filtrare altrimenti, utilizzando un secondo ‘passino’, quello della bontà. Quello
che tu vuoi dirmi sul mio amico è qualcosa di buono?”
- “Ah no! Al contrario”.
- “Dunque - continua Socrate - vuoi raccontarmi delle cose cattive su di lui e non sai nemmeno
se queste cose sono vere”.
- “Resta ancora un altro ‘passino’, quello dell’utilità. È utile che io apprenda ciò che il mio
amico avrebbe fatto?”
- “No! Non necessariamente”.
- “Allora” conclude Socrate “se ciò che hai da raccontarmi sul mio amico non è vero, nè
buono, nè utile, perchè volermelo dire?”
“Il Botteghino” è distribuito gratuitamente
per via telematica a chi ne fa richiesta
ed è visibile su www.bottegarte.eu
nella pagina a lui dedicata
“se fossimo ciò che siamo capaci di fare,
rimarremmo letteralmente sbalorditi” (Edison)
13 novembre 2017 p. 2
SOCIETÀ
ITALIANI BREXIT
Ilario D’Amato, salernitano classe 1982, ha
deciso di trasferirsi a Londra sei anni fa: nella
City è giornalista e multimedia editor presso “The
Climate Group”, una charity internazionale che si
occupa di cambiamenti climatici. Ilario ha
raccontato la sua storia a “Cartoline dall’altra
Italia - Italiani Brexit”, la web serie realizzata da
9Colonne con il sostegno del Ministero degli
Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
- Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e
le Politiche Migratorie, che ci porta alla scoperta
dei cittadini italiani in Gran Bretagna nel dopo
Brexit. La vittoria del “leave” è stata “un grande
shock” per Ilario: “Sono venuto qui alla ricerca
della felicità personale e professionale, ho
idealizzato molto il Regno Unito e per me è stata
“Chi vuol esser lieto sia, del doman
non v’è certezza” (Lorenzo de’ Medici)
COME AFFRONTARE CON IL PIEDE GIUSTO
IL RIENTRO DALLE VACANZE
Tornare in ufficio dopo qualche settimana di vacanza può essere davvero traumatico
Soprattutto se prima di andare in ferie si sono lasciate in sospeso molte cose che attendono di essere sbrigate al rientro. Se le vacanze trascorse, poi,
sono state particolarmente appaganti e rilassanti, tornare alla vecchia routine può trasformarsi in un vero e proprio incubo. Secondo alcuni esperti, è
necessario seguire alcune regole d’oro per affrontare al meglio il fatidico “back to work”.
1. Non pretendere di sbrigare tutto il primo giorno. Una volta rientrati in ufficio, ci si trova di fronte a mailbox piena, un’agenda fitta di meeting e
una sfilza di attività lasciate in sospeso prima di partire. Cercare di sbrigare tutto il primo giorno può sembrare la scelta migliore, ma spesso è utile solo
ad accumulare molto stress. È necessario darsi delle priorità e, appena rientrati, affrontare solo le cose veramente urgenti.
2. Cambiare la propria routine. Le vacanze sono il momento in cui, in assoluto, si stacca dalla propria routine. Il pensiero di ricominciare a
svegliarsi tutte le mattine alla stessa ora, fare sempre la stessa strada per andare in ufficio, vedere ogni giorno le stesse persone può essere molto
frustrante. Per questo, cambiare alcune delle proprie abitudini può aiutare a rientrare al lavoro con rinnovato entusiasmo: ad esempio si può puntare la
sveglia qualche minuto prima per concedersi una partenza meno frenetica oppure fare una strada diversa per andare al lavoro o ancora cercare nuovi
locali in cui trascorrere la pausa pranzo, magari con colleghi diversi dal solito. Piccoli accorgimenti che fanno percepire meno noiosa la giornata
lavorativa e aiutano ad affrontare il rientro con il giusto spirito.
3. Rientrare almeno un giorno prima. È sempre difficile lasciare sole, mare e relax per rientrare in città e spesso si pensa che stare in spiaggia fino
all’ultimo giorno disponibile sia il modo migliore per affrontare il rientro. In realtà è necessario riabituarsi gradualmente al ritorno alla quotidianità,
prendendosi uno o due giorni di relax post vacanza prima di essere catapultati nuovamente nella frenetica vita lavorativa.
4. Il divertimento non finisce con la vacanza. Vacanza è sinonimo di divertimento, relax e spensieratezza per questo il rientro è automaticamente
percepito come il ritorno a stress, pressione e incombenze. Il segreto è organizzare qualcosa di entusiasmante da fare una volta tornati in città, come ad
esempio iscriversi a un nuovo corso, pianificare un weekend fuori porta e magari organizzare qualche attività divertente da fare con i propri colleghi
per rendere più piacevole il clima in ufficio. In questo modo non sarà necessario attendere la prossima vacanza per concedersi un po’ di svago.
5. L’atteggiamento mentale è fondamentale. Un atteggiamento insofferente verso il ritorno alla quotidianità è assolutamente controproducente
perché aumenta il senso di frustrazione e impedisce al nostro cervello di riabituarsi ai ritmi del lavoro.
6. È necessario accettare le circostanze – le vacanze sono terminate e bisogna tornare al lavoro e aiutarsi a rientrare in gioco con spirito positivo il
prima possibile.
rientro dalle vacanze
LA CITTÀ DEI SASSI
SEMPRE PIÙ GETTONATA
“L’alone romantico che permea Matera si esprime
verosimilmente attraverso l’anacronismo del suo paesaggio
che, ponendola fuori dal tempo ma anche dallo spazio, la proietta in
un’atmosfera onirica e surreale”. Così Martina Vacca, della Rivista dei
Siti Unesco racconta Matera, la resiliente, la città scelta da moltissimi
cittadini stranieri per sposarsi. L’articolo si sofferma sulle caratteristiche
della città millenaria e sul percorso svolto da Matera dall’epoca in cui fu
definita vergogna d’Italia a quella in cui è stata designata Capitale
europea della Cultura nel 2019.
cartoline dall’altra Italia
una doccia fredda”. A Londra l’effetto Brexit si
sente molto meno, anche perché – spiega in un
passaggio dell’intervista - la maggior parte delle
persone qui ha ‘radici’ fuori dall’Inghilterra.
Non penso che le cose cambieranno molto, sono
ottimista e penso che quasi tutti i nostri diritti
rimarranno. Quello che ferisce è il modo in cui
siamo stati trattati, come pedine di scambio”.
Paolo Di Pasqua è un infermiere, romano, ha 28
anni e da tre vive a Norwich: una città a circa
100 miglia da Londra. Laureato in infermieristi-
ca all’Università ‘La
Sapienza’ di Roma nel
2014, è arrivato in
Inghilterra con un
programma di finanzia-
menti per i giovani
dell’Ue. “Prima del
referendum ero molto
scettico – racconta –
ero convinto che i
britannici non avreb-
bero detto si all’uscita
“Il prodigio urbanistico dei Sassi – prosegue l’articolo –
e gli stili architettonici differenti di cripte e chiese
rupestri scorrono e si succedono facendo sì che civiltà
greco-ortodossa e latina si intreccino agli occhi dello
spettatore”. Commenta l’assessore ai sassi,
Paola D’Antonio: “Il volto di una città millenaria, che diventa espressione
delle culture europee, rappresenta un valore aggiunto che viene
universalmente riconosciuto. Fa piacere – prosegue – constatare che
molte coppie scelgono il nostro patrimonio Unesco per sposarsi. Il
matrimonio è una scelta importante, che porta con se’ ricordi indelebili ai
quali siamo orgogliosi che contribuisca anche Matera con i suoi
paesaggi”.
matrimoni
CARTOLINE DALL’ALTRA ITALIA
continua il suo viaggio alla scoperta del mondo della nuova emigrazione:
riallaccia i contatti con i giovani connazionali che hanno deciso di
provare un’esperienza all'estero, per voglia o per necessità, mantenendo
con le loro testimonianze quel filo indivisibile che li lega all'Italia.
Propone con cadenza bisettimanale una nuova videointervista, visibile
sul sito 9colonne.it o sul canale Youtube di Nove Colonne e su tutto il
circuito del MAECI.
http://www.9colonne.it/category/1089/cartoline-dall-altra-italia.
del Regno Unito dall’Unione Europea. Non so
bene quello che accadrà ma ho in mente per me
anche un piano B”. Tra i progetti futuri per
Paolo c’è anche il matrimonio visto che è
fidanzato con una ragazza inglese “che è sempre
stata contraria a questa exit”.
La “Cartolina” si conclude con un appello:
“Inglesi, ringraziate l’Unione europea
e teneteci qui!”
Questa PAZZA, Pazza, Pazza CULTURA
13 novembre 2017 p. 3
”Le radici della cultura sono amare,
ma i frutti sono dolci” (Aristotele)
retta da un asse (non inclinato, non terrestre dunque). Non manca niente, nemmeno una storia di
pignoramento: sembra la trama di un film comico-grottesco ma quotidiano.net riporta la storia,
datata 2002, di un ex dipendente del Ministero degli Esteri, un geologo, ex funzionario della
Cooperazione allo sviluppo, che per un mancato pagamento di quarantaquattro mila euro da parte
della Farnesina, ha fatto scattare il provvedimento che in genere si applica nell’ambito del recupero
crediti, e si pignorano televisori, lavatrici, oggetti vari. Non la Palla di Pomodoro, come alcuni la
chiamano nella capitale. Avendo mancato il pagamento della somma risarcitoria, l'ufficiale
giudiziario ha notificato il verbale di pignoramento al Ministero. La cosa poi rotola nel
dimenticatoio della burocrazia e la nostra palla resta al centro, senza sigilli. Al centro di quella
piazza che ha visto consumare i tacchi di Fanfani, Frattini, D’Alema, Fini, Amato, Dini, Andreotti,
Forlani, Rumor, Moro, Nenni. L’arte testimone della storia, guardiana della democrazia. Una sfera
liscia in parte, in parte scolpita, come se la perfezione della sfera, violata, indicasse un mondo
segreto ed interno. Forse è lì che va cercato il mondo perfetto.
ARNALDO
POMODORO Come scoprire il pianeta perfetto
Sfere di bronzo che sembrano meteoriti forgiati
dai marziani, che nel precipitare diventano
opere d’arte. Ce ne sono sparse per il mondo: ce
n’è una a Dublino, una a New York, proprio
davanti alla sede delle Nazioni Unite, una sul
lungomare di Pesaro. Non si tratta di un
mistero, come quello degli strani cerchi nei
campi di grano: sono le opere fantastiche ma
concretissime di Arnaldo Pomodoro. Lo
scultore ne ha piazzata un’altra anche a Roma,
in un luogo altamente simbolico dal punto di
vista dell’internazionalità: il Ministero degli
Esteri. E’ la sfera numero cinque, o Sfera
Grande, risale al 1966-67, è poggiata sul
basamento in marmo grezzo d’una fontana,
decisamente imponente, non fosse altro perché
il diametro del globo bronzeo misura circa
quattro metri. Adiacente al Foro Italico, è
ospitata nei pressi di uno degli edifici più
grandi del Paese, il Palazzo della Farnesina, che
dal finire degli anni Cinquanta ospita il
Ministero degli Affari Esteri. Sta lì da più di
quarant’anni. A naso si può dire che le sono
passati accanto, o sotto, da Amintore Fanfani a
Terzi di Sant’Agata. Frattini, e prima D’Alema,
e prima Fini, e Amato, e Dini, Andreotti,
Forlani, Rumor, Moro, Nenni. L’opera è stata
ribattezzata Pianeta Perfetto. Chissà se con un
pelo di provocazione. Tuttavia gli elementi ci
sono tutti: il metallo, l'acqua, la terra (il marmo
della vasca) e l'aria. La sfera non tocca l'acqua,
c'è una lingua di vuoto che la tiene sospesa, sor-
P E R S O N A G G I Per riconoscersi tra di loro tracciavano con la
mano un invisibile semicerchio, passando dalla
spalla sinistra a quella destra. Poi si battevano
sul cuore per tre volte, il numero sacro e perfetto.
Per riunire la loro cellula base cospirativa erano
in 9, il 3 triplicato, il numero pitagorico della
continua trasformazione. E i nomi di sette del
loro “giardiniere” - che nel settembre 1823
figurano su un biglietto giunto sulla scrivania del
governatore della Lombardia Strassoldo, con
l’ordine diretto dell’imperatore austriaco di
“sorvegliarle attentissimamente” - sono quelle di
nobildonne e ricche rampolle: Bianca Milesi, la
cugina Matilde Dembowski, le contesse Maria
Frecavalli e Teresa Confalonieri, Teresa
Agazzini, Amalia Cobianchi, Camilla Fé.
I loro amici, mariti, amanti (tra i tanti Pellico,
Maroncelli, Confalonieri) sono esuli o reclusi
nell’inferno dello Spielberg, insieme a centinaia
di altri patrioti vittime delle repressioni dei primi
moti carbonari. Le “giardiniere” milanesi hanno
sopportato con fermezza estenuanti interrogatori,
sono state schedate, ora vivono sorvegliate. Alla
fine dell’inverno 1821, nel semicerchio ideale del
loro saluto rituale, insieme ai loro sogni di libertà,
avevano fatto entrare il giovane Carlo Alberto,
principe di Carignano.
Carlo Alberto e la Costituzione Le “giardiniere” sanno che anche per lui l’Austria
è un nemico da abbattere. Ma Carlo Alberto si
prepara a diventare il “re Tentenna” ed inizia il
suo doppio gioco. Il 6 marzo riceve di notte, nella
sua biblioteca, Santarosa ed altri generali dove,
pur tra mille reticenze, dà il suo appoggio
all’insurrezione che parte il 10 marzo con
l’ammutinamento dei militari di Alessandria,
seguiti da quelli di Pinerolo, Vercelli e Torino.
Vittorio Emanuele I, pur di non concedere la
Costituzione, abdica a favore del fratello Carlo
Felice che assegna la reggenza a Carlo Alberto. Il
giovane principe, invece di esultare, scoppia in
lacrime. Sa di essere ormai “costretto” a
concedere la Costituzione agli “amici”
rivoluzionari. Ma, vedendo come l'esercito
austriaco di Metternich, a febbraio, ha riportato
con la forza l’ordine nel regno di Napoli e
annullato le libertà costituzionali, cerca una
scappatoia. Il 13 marzo annuncia la concessione
della Costituzione sul modello spagnolo. Ma
riserva la facoltà di ratificarla a Carlo Felice, il
quale ovviamente rifiuta. Mentre Santarosa
annuncia la prossima guerra contro l'Austria, lui
fugge di notte verso Novara. Ma il generale, con
un piccolo reparto, gli corre dietro per convincere
lui e le sue truppe a non rinunciare alla lotta.
Inutilmente. Carlo Alberto resta in arresto per otto
giorni, poi va a Modena per tentare di farsi riceve-
re da un furioso Carlo Felice. Senza l’appoggio
reale, anche Santarosa fugge. E gli insorti,
orfani del loro capo carismatico, di fronte ai
15mila austriaci arrivati in Piemonte per
ristabilire l’ordine vanno allo sbando. La loro
definitiva sconfitta avviene il 9 aprile, a
Novara. Carlo Alberto, per assicurarsi la
successione e dimostrare di essere un
reazionario, consegna all’Austria le sue lettere
con i carbonari e partecipa poi alla spedizione
francese contro i moti in Spagna, tanto da
conquistarsi il soprannome del “rinnegato del
Trocadero”.
A Milano iniziano gli arresti
politici. Bianca Milesi è la prima del gruppo ad essere
interrogata. Le viene dettato il testo di una
lettera carbonara, ma anonima, trovata in casa
di Gaetano Castiglia che si sospetta che sia sua
(ed è vero). Lei riesce a scrivere in modo così
diverso da impedire ai poliziotti di incastrarla,
nega ogni rapporto con i carbonari, non batte
ciglio durante le perquisizioni. Il coraggio di
Bianca è comune a tutte le altre “giardiniere”
che verranno tenute agli arresti domiciliari e
poi sotto stretta sorveglianza. Bianca, schedata
come “rivoluzionaria”, nel 1822, fugge
all’estero e, solo dopo quattro anni, torna in
Italia, ma non smette di dedicarsi alle cause
sociali, lavorando negli asili infantili ma anche
“cospirando”. La polizia tiene d’occhio quella
che definisce “giovane energumena”, “molto
accarezzata dai carbonari”. È diventata amica
di Mazzini e la sua casa è il punto di approdo
di tutti i patrioti lombardi. Un incredibile
destino vuole che muoia l’8 giugno, uccisa dal
colera, proprio nei giorni in cui le bombe
francesi spengono il sogno della Repubblica
mazziniana. Le sue ultime parole saranno:
“Dite a mio figlio che ami sempre il suo
dovere”, quello di servire la causa della libertà.
donne di ieri
BIANCA MILESI E LE SUE ‘SORELLE’
Storia delle carbonare di Milano
Si definivano “giardiniere”. A Milano i “giardini” erano i salotti dell’alta
società
lo scultore
Bellezze artistiche d’Italia
13 novembre 2017 p. 4
GUIDA AI SAPORI E AI
PIACERI DELLA TOSCANA
Raccontare l'eccellenza toscana partendo dal cibo e spaziando attraverso l'arte, la natura, le acque
termali, l'artigianato. Questo lo scopo di "Toscana, guida ai sapori e ai piaceri della regione 2018",
edita da La Repubblica e presentata il 25 settembre a palazzo Sacrati Strozzi alla presenza
dell'assessore regionale all'agricoltura Marco Remaschi. "Questa guida - ha detto Remaschi - è un
utile strumento di promozione e raccoglie le nostre eccellenze, quei prodotti di qualità che
rappresentano il passato e il futuro, la tradizione e l'innovazione e sono legati ai nostri territori. È
importante raccontare queste produzioni - ha aggiunto l'assessore Remaschi - anche perché spesso
dietro di esse ci sono storie, emozioni. Sono spesso prodotti di nicchia, che documentano le scelte e i
percorsi che nel corso degli anni i nostri produttori hanno saputo fare. Questa guida trasmette un
ritratto di quella che è la nostra regione, che nel mondo è sinonimo di qualità. La Regione sta facendo
la sua parte, lavorando per la tracciabilità del cibo e per promuovere in certe strutture e certi
territori l'adozione di menu composti da piatti tipici della tradizione, quesi piatti che sono i punti di
forza della nostra filiera agroalimentare e rappresentano per noi un elemento di orgoglio".
I borghi più belli d’Italia
LORETO La Santa Casa - La Storia del Santuario inizia
nel sec. XIII (10 dicembre 1294) con l'arrivo della
casa abitata dalla famiglia della Vergine Maria a
Nazaret. Questa preziosa reliquia fu portata in Italia dopo la caduta del regno dei crociati in Terra Santa. Gli
studi recenti delle pietre e dei graffiti e di altri documenti, purificando la tradizione da elementi
leggendari, confermano e attestano l'autenticità della Santa Casa. Il santuario di Loreto è stato per
secoli ed è ancora oggi uno dei luoghi di pellegrinaggio tra i più importanti del mondo cattolico. È
stato visitato da circa 200 santi e beati, e da numerosi Papi. La S. Casa, nel suo nucleo originario, è
costituita da sole tre pareti, perché la parte dove sorge l'altare dava, a Nazaret, sulla bocca della Grotta
e, quindi, non esisteva come muro. Delle tre pareti originarie le sezioni inferiori, per quasi tre metri di
altezza, sono costituite prevalentemente da filari di pietre, per lo più arenarie, rintracciabili a Nazaret,
e le sezioni superiori aggiunte successivamente e, quindi spurie, sono in mattoni locali, gli unici
materiali edilizi usati nella zona. Alcune pietre risultano rifinite esternamente con tecnica che richiama
quella dei nabatei, diffusa in Palestina e anche in Galilea fino ai tempi di Gesù. Vi sono stati
individuati una sessantina di graffiti, molti dei quali giudicati dagli esperti riferibili a quelli giudeo-
cristiani di epoca remota, esistenti in Terra Santa, compresa Nazaret. Le sezioni superiori delle pareti,
di minor valore storico e devozionale, nel secolo XIV furono coperte da dipinti a fresco, mentre le
sottostanti sezioni in pietra furono lasciate a vista, esposte alla venerazione dei fedeli. Il Crocifisso
dipinto su legno, sopra la cosiddetta finestra dell'Angelo, assegnato alla fine del sec. XIII, secondo
alcuni è di cultura spoletina e secondo altri rivelerebbe segni della maniera di Giunta Pisano. La Statua
della Madonna, scolpita su legno di un cedro del Libano dei Giardini Vaticani, sostituisce quella del
sec. XIV, andata distrutta in un incendio scoppiato in S. Casa nel 1921. È stata fatta scolpire da Pio XI
che nel 1922 la incoronò in Vaticano e la fece trasportare solennemente a Loreto. Fu modellata da
Enrico Quattrini ed eseguita e dipinta da Leopoldo Celani. Fin dal secolo XVI è rivestita di un manto,
detto "dalmatica". Il rivestimento marmoreo è il capolavoro dell'arte lauretana. Esso custodisce l'umile
Casa di Nazareth come lo scrigno accoglie la perla. Voluto da Giulio II ed ideato dal sommo architetto
Donato Bramante, che nel 1509 ne approntò il disegno, fu attuato sotto la direzione di Andrea
Sansovino (1513-27), di Ranieri Nerucci e di Antonio da Sangallo il Giovane. In seguito furono
collocate nelle nicchie le statue delle Sibille e dei Profeti. Il rivestimento è costituito da un basamento
con ornamentazioni geometriche, da cui si diparte un ordine di colonne striate a due sezioni, con
capitelli corinzi che sostengono un cornicione aggettante. La balaustra è stata aggiunta da Antonio da
Sangallo (1533-34) con lo scopo di nascondere la goffa volta a botte della S. Casa e di circoscrivere
con elegante riquadratura tutto il mirabile recinto marmoreo.
La Basilica - Iniziata nel 1469 in stile
tardo-gotico, fu completata nel 1587 con la
facciata in stile tardo-rinascimentale. La
Cupola fu costruita nella parte del tamburo
ottagonale, sino al cornicione, da Giuliano da
Maiano e fu voltata da Giuliano da Sangallo in
soli otto mesi, dal settembre 1499 al maggio
1500. La Facciata fu progettata e iniziata da
Giovanni Boccalini nel 1571 e terminata nel
1587 da Lattanzio Ventura, sotto Sisto V. I tre
portali di bronzo che abbelliscono la facciata
della basilica furono voluti dal cardinale
Antonio Maria Gallo, protettore del santuario,
in vista del giubileo dell'anno 1600. Il
Campanile - Il disegno si deve a Luigi
Vanvitelli, celebre architetto, autore della ben
nota Reggia di Caserta. Il Campanile ospita
nove campane.
LA MADONNA DI
LORETO Patrona dell'Aeronautica
La tradizione lauretana, relativa al trasporto
della Casa di Maria per mano degli angeli da
Nazaret nell'antica Illiria (1291) e di qui
nell'antico territorio di Recanati (1294)
appariva quanto mai suggestiva per la scelta
della Madonna di Loreto quale patrona dei
viaggiatori in aereo. Poeti e pittori già nei
secoli XVII e XVIII avevano rievocato quel
trasporto prodigioso con accenti fantasiosi,
immaginando il volo della casa nazaretana
come un moderno aviogetto. La richiesta di
proclamare la Madonna di Loreto Patrona
degli aeronauti venne favorevolmente accolta
da Papa Benedetto XV che emise il relativo
Decreto il 24 marzo 1920, vigilia
dell'Annunciazione del Signore.
palazzi
e borghi
Una passeggiata per Loreto offre la visione di alcuni monumenti e luoghi di interesse: Palazzo Apostolico - Si apre davanti alla facciata della
basilica, a due piani, con due lati, uno più lungo, a nord, e uno più breve, a ovest. l'ideazione del Palazzo si deve a Donato Bramante, inviato a Loreto
da Giulio Il con l'incarico di 'disegnare molte opere'. La Fontana - Al centro della Piazza si eleva un'artistica Fontana, opera del celebre Carlo
Maderno e dello zio Giovanni Fontana che la realizzarono tra il 1604 e il 1614. Ornano la Fontana alcune sculture in bronzo. Il Maderno e il Fontana,
attraverso una galleria di quasi 5 chilometri, vi condussero acque scaturienti in territorio recanatese per soddisfare le esigenze, anche igieniche, dei
pellegrini.
SALVIAMO IL PATRIMONIO
CULTURALE
A VENEZIA STOP ALLE GRANDI
NAVI NELLA LAGUNA
DI SAN MARCO
Le grandi navi arriveranno a Marghera e
si fermeranno nel Canale Nord
“Non vi sono interferenze con il traffico
commerciale - ha dichiarato il ministro Delrio -
quindi le due attività possono coesistere. In
questa fase transitoria, in attesa che il terminal
di Marghera sia attrezzato, metteremo in
campo nuovi criteri più oggettivi, che tengano
conto di tutte le variabili architettoniche,
paesaggistiche e ambientali per preservare al
massimo la Laguna”.
13 novembre 2017 p. 5
NOVITÀ in Libreria
“C'è un solo bene: il sapere.
E un solo male: l'ignoranza.” (Socrate)
Figura eclettica e complessa del teatro italiano contemporaneo, ha
sperimentato drammaturgie corali, creando spettacoli-evento per molti
attori, tra cui Come gocce di una fiumana, premio IDI per la regia, e
Antigone delle città, spettacolo di impegno civile sulla strage di Bologna.
Ha diretto il progetto I Porti del Mediterraneo con attori provenienti da
diversi paesi dell’area mediterranea e ha dato vita con Amref al progetto
di recupero dei ragazzi di strada di Nairobi, realizzando gli spettacoli
Pinocchio Nero e L’amore buono. Ha firmato, come autore librettista e
regista, le opere liriche contemporanee Il sogno di una cosa eCorpi eretici.
Nel 2015 è tornato in scena con lo spettacolo Trincea, vincendo il Premio
Enriquez come migliore interpretazione. Tra le sue pubblicazioni, per
Rizzoli: Corpo di stato. Il delitto Moro (2003), Nel regno di Acilia (2004),
La metà di Sophia (2008) e L’occasione (2013).
“Ogni volta che si racconta una storia, la memoria delle cose narrate si
allaccia a sostanze invisibili che abitano in posti molto lontani nel
tempo. Ogni volta che si racconta una storia, rivive un’antica
esperienza e trova spazio dentro di noi. Torniamo nelle grotte delle
origini, quando qualcuno cominciò a danzare una storia davanti al
fuoco, dando così all’effimero esistere della specie umana il senso della
durata in grado di sfidare il tempo del puro vivere animale. Col tempo
ho capito che le storie sono proprio come la vita, non è mai come
t’aspetti che sia. Anche le storie prendono scorciatoie imprevedibili,
sfuggono, si slabbrano, proprio come la voce che le dice e che subito si
perde nell’aria”. Questi i temi affrontati in “Ogni volta che si racconta
una storia” (Laterza) di Marco Baliani. Attore, autore e regista, Baliani
nel 1989 ha dato vita al teatro di narrazione con lo spettacolo Kohlhaas.
“L’EQUILIBRIO PERFETTO
DELLA FELICITÀ” di Anna Alagi Sono i corridoi di un ospedale pediatrico della periferia di Torino a fare
da sfondo alla storia di Federica e Mattia. Lei, donna ambiziosa e
appagata dalla sua routine familiare, lui, secondogenito nato con una
rara patologia congenita. Federica dovrà assistere al crollo di tutte le sue
certezze, per affrontare, un dolore imprevisto e corrosivo cercando di
non desistere a quel senso di impotenza che potrebbe portarla verso la
disperazione. ‘L’equilibrio perfetto della felicità’ è il primo romanzo di
Anna Alagi (Edizioni della Sera, pp. 225).
“ILLUMINARSI DI BENESSERE”
di Floriana Irtelli ‘Illuminarsi di ben-essere’ di Floriana Irtelli, psicoterapeuta e
psicoanalista,. Partendo dalla prospettiva di osservazione della
psicologia della salute, il libro vuole essere una speculazione sul
concetto di normalità, salute e benessere, secondo la prospettiva
freudiana e junghiana fino ad arrivare alle teorizzazioni attuali.
“Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi,
o, come fanno gli ambiziosi per istruirvi. No,
leggete per vivere.” (Gustave Flaubert)
“LEI NON DEVE SAPERE”
di Giusy Amato
Dopo il successo ottenuto con il suo primo romanzo “Le Nuvole nel
Cuore” del 2015, Giusy Amato, attrice e conduttrice televisiva, torna a
sedurre i lettori con il suo secondo libro "Lei non deve sapere", la storia
di due famiglie con vite parallele, fatta di intrecci amorosi, passione e
mistero in cui i protagonisti solo alla fine rivelano la loro vera natura.
Giusy Amato, noto volto televisivo protagonista di numerosi spot
pubblicitari nazionali e tanti ruoli in fiction Tv (Un medico in famiglia,
I Cesaroni, “L’onore e il rispetto”) di prima serata, in questo secondo
lavoro scandaglia l'amore da quello classico a forme d'amore familiare e
di amicizia, costruendo un romanzo dal finale a sorpresa che conduce il
lettore con ritmo serrato in una storia moderna ma dal sapore antico, in
cui due famiglie incrociano i loro destini. "Lei non deve sapere è un
romanzo di genere - spiega l'autrice - io scrivo storie come quelle che
mi piace leggere dove c’è un po’ di giallo, un po’ di rosa, un po’ di
suspence, come un piatto unico che mentre mangi gusti sapori diversi. E
poi anche qui c’è un finale a sorpresa che a quanto pare, come nel
primo romanzo, non si aspetta nessuno".
“IO, CRISTIANA.
PER AMORE E PER RAGIONE”
di Monica Mondo
La giornalista torinese Monica Mondo arriva alla sua quarta
pubblicazione con ‘Io, cristiana. Per amore e per ragione’ (edizioni San
Paolo, pp.128). Il libro è una riflessione introspettiva sui motivi personali
dell’autrice, per i quali ha scelto di abbracciare la fede cristiana, in
particolare quella cattolica. Monica Mondo attraverso l’espediente
autobiografico, racconta di una fede vissuta nella quotidianità, dinamica
sempre e alla ricerca di nuovi interrogativi e risposte. Nulla di astratto in
questa “teologia della strada” che la Mondo propone, scritto con una
puntuale parafrasi affiancando a ogni riflessione un racconto personale,
un incontro o un’esperienza.
“OGNI VOLTA CHE SI RACCONTA UNA STORIA” di Marco Baliani
“IL VIAGGIATORE DI BATTAGLIE” di marco Scardigli
Nel momento della battaglia, le nazioni, i popoli e gli eserciti mettono in
campo tutto ciò che possiedono per ottenere la vittoria: cultura, etica,
tecnologia, arte, coesione sociale, inventiva, ricchezza, fede,
organizzazione. In un lasso di tempo breve, a volte poche ore, tutto questo
si concentra e si contrae in uno spazio esiguo, come in certe catastrofi
astronomiche, quando una stella esplode e sprigiona in un singolo istante
enormi quantità di energia che si lasciano dietro solo polvere e detriti, e
nessun ricordo di sé. Sono infatti innumerevoli, nella storia d’Italia, i
racconti deformati, le memorie studiate a tavolino, le dimenticanze volute
e anzi ricercate. E così, dalla scaramuccia all’epopea, dalla vittoria
strategica alla battaglia campale, spesso la Storia non lascia alcuna traccia
nei luoghi dov’è passata. Ne parla Marco Scardigli, in “Viaggiatore di
battaglie. Storia e memoria dei grandi campi di battaglia”. Il viaggiatore
di battaglie è allora colui che ostinatamente va alla ricerca di quella
polvere e di quei detriti, che si mette in ascolto, in cerca dell’eco e delle
vibrazioni superstiti di quella lontana esplosione. Fra monumenti e ossari,
musei e manifestazioni, documenti e poesia, Marco Scardigli ci conduce
alla scoperta dei grandi campi di battaglia italiani, insegnandoci a
leggerne le tracce rimaste o la loro muta assenza. Attraversando più di
venti secoli di storia d’Italia, riviviamo allora le antiche guerre combattute
in Sicilia; saliamo sulla torre di San Martino e passeggiamo attraverso il
Risorgimento; a Marsala e a Caprera inseguiamo Garibaldi e il suo mito;
sul Carso ripercorriamo le trincee della Grande Guerra; infine rivolgiamo
un pensiero alle tragedie del passato più recente. Perché recuperare la
memoria delle battaglie passate non significa tanto celebrare la guerra,
quanto preservare la Storia e, con essa, il valore sofferto della pace. “Una
battaglia è concretissima per chi la vive, ma trascorso poco tempo
svanisce, e diventa della sostanza dei sogni”.
ATTUALITÀ
“Uno dei più grandi disordini dello spirito è
quello di vedere solo ciò che si vuole
vedere” (Oscar Wilde)
di razionalizzazione delle disposizioni contenute nel Codice
dell’amministrazione digitale e di deregolamentazione già avviata con il
precedente intervento; rafforzare la natura di ‘carta di cittadinanza
digitale’ della prima parte del Codice, concentrando in essa le
disposizioni che attribuiscono a cittadini e imprese il diritto a una identità
e a un domicilio digitale, quello alla fruizione di servizi pubblici ‘online’
in maniera semplice, quello a partecipare effettivamente al procedimento
amministrativo per via elettronica e quello a effettuare pagamenti
‘online’”. E ancora: “Promuovere integrazione e interoperabilità tra i
servizi pubblici erogati dalle diverse amministrazioni; accrescere il livello
di qualità dei servizi pubblici in digitale; promuovere un processo di
valorizzazione del patrimonio informativo pubblico e garantire un utilizzo
più efficace dei dati pubblici attraverso moderne soluzioni”.
13 novembre 2017 p. 6
Addio cassetta postale, benvenuto domicilio digitale. Arriva l’indirizzo
online attraverso il quale ognuno potrà essere raggiunto dalla Pubblica
Amministrazione. Tempi anticipati, quindi: si procede senza aspettare la
piena messa a regime dell'Anagrafe unica della popolazione residente. Chi
vuole, può attivare subito il domicilio come posta elettronica certificata o
servizio elettronico di recapito in linea con le regole europee.
Al domicilio digitale giungeranno tutte le comunicazioni e le notifiche
della PA, comprese le multe. Verranno poi azzerate gradualmente le spese
postali: il domicilio digitale rappresenterebbe un risparmio considerevole
per le casse pubbliche dato che le spese postali ammontano per le sole Pa
locali a non meno di 250 milioni annui.
“Le linee portanti del nuovo intervento legislativo – si legge nel
comunicato finale del Consiglio dei ministri - sono: proseguire nell’opera
S P E T T A C O L I Trovate i vostri biglietti tra una scelta
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pubblica
amministrazione
BOOM DELLO STUDIO
DELLA LINGUA
ITALIANA
Il 2016 è stato un anno di sensibile crescita per lo studio della lingua italiana
nel nostro Paese. I 42 centri aderenti all’ASILS (Associazione delle Scuole di
Italiano come Lingua Seconda) hanno accolto quasi 28.200 studenti
provenienti da tutte le parti del mondo (una media di 671 a scuola),
registrando un incremento del 3% rispetto al 2015.
Nel corso del 2016 si sono erogate complessivamente 393.400 ore di
insegnamento (in media 9.600 ore ad istituto) coinvolgendo 520 docenti e 46
direttori didattici. La permanenza media degli studenti è stata di 4,6 settimane
e sono state complessivamente frequentate oltre 131.000 settimane (in media
3.100 a scuola) che hanno generato un fatturato complessivo di 53,1 milioni
(contro i 50,1 milioni del 2015). La spesa media settimanale (corso + alloggio)
degli studenti è stata di 412,8 euro. “Le scuole ASILS, con oltre 850
collaboratori (il 45% dei quali assunto a tempo indeterminato) - dice la
presidente Francesca Romana Memoli - si confermano come fonti sane ed
attive di occupazione, che ottengono buoni risultati soprattutto grazie alle
strategie di marketing singolarmente messe in campo dai nostri istituti”.
lingua
italiana
CASSETTA POSTALE IN PENSIONE
ARRIVA IL DOMICILIO DIGITALE
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legislativo del Codice
dell'amministrazione digitale della Pubblica amministrazione
A LUCCA
UNO SPORTELLO
PER TROVARE
LAVORO ALL’ESTERO
È attivo il servizio informativo della Camera di Commercio di Lucca,
nato dalla collaborazione tra l’Associazione Lucchesi nel Mondo e il
Rotary Club di Lucca, rivolto a tutti coloro che sono interessati a trovare
lavoro all’estero. La Camera di Commercio, attraverso l’ufficio
Promozione Interna ed Estera, ha il compito di orientare gli eventuali
interessati a trovare lavoro in un altro paese, offrendo informazioni circa
il paese prescelto (scheda paese) e fornendo i loro eventuali programmi
di occupazione messi in atto dal paese stesso.
Nel caso di interesse concreto l’ufficio potrà anche mettere in contatto
l’interessato con il sistema camerale estero al fine di avere ulteriori
informazioni circa il tessuto economico del paese e le opportunità
effettive.
Inoltre l’Associazione Lucchesi nel Mondo sarà disponibile a favorire i
contatti con le proprie organizzazioni estere per l’individuazione di
concrete opportunità professionali. Le informazioni relative al soggiorno
e alle modalità amministrative ad esse connesse restano di competenza
delle istituzioni preposte (ambasciate, consolati) e così anche le
prerogative specialistiche delle agenzie di collocamento internazionale.
lavorare
all’estero
INFARTO E ARRESTO CARDIACO
SONO LA STESSA COSA?
A parlare è il dottor Francesco Bedogni, responsabile dell’U.O. di Cardiologia
all’IRCCS Policlinico San Donato di Milano
“L’infarto miocardico e l’arresto cardiaco sono due patologie sostanzialmente diverse nonostante l’arresto cardiaco possa essere causato
dall’infarto”.. “L’infarto miocardico - continua - è causato dall’occlusione acuta di un’arteria coronaria, cioè una di quelle arterie che portano
sangue al muscolo cardiaco. Se quest’ultimo non riceve più sangue, tende ad andare incontro a necrosi, cioè a morte cellulare, trasformando il tessuto
colpito in cicatrice. Intervenendo nelle prime ore dell’infarto miocardico acuto si può impedire la cicatrizzazione del muscolo cardiaco effettuando la
riapertura dell’arteria occlusa e riportando sangue al cuore, evitando così la morte cellulare. Questo intervento, chiamato angioplastica coronarica,
rappresenta ormai l’unico trattamento efficace. L’arresto cardiaco, come già accennato, può essere causato dall’infarto miocardico e quando il mu-
scolo cardiaco rischia di andare incontro a a necrosi, ciò potrebbe scatenare
aritmie mortali come la fibrillazione ventricolare. In questo caso, il muscolo
cardiaco non contrae più e quindi non riesce più a pompare sangue andando
in arresto meccanico. Questa situazione può essere risolta con una scarica
elettrica, attraverso l’utilizzo del defibrillatore. In attesa dell’intervento di un
defibrillatore, il circolo deve essere sostenuto e mantenuto con mezzi
meccanici e con il massaggio cardiaco”. “L’arresto cardiaco può essere
determinato anche da altre cause - conclude il dott. Bedogni - come ad
esempio dalle cardiopatie dilatative o aritmie congenite o da altre situazioni
che possono in seguito scatenare la fibrillazione ventricolare. L’infarto
miocardico rimane comunque la causa più frequente”.
salute
13 novembre 2017 p. 7
DOSSIER
“Non esiste una via per la pace,
la Pace è la Via” (Dalai Lama)
C'è una parte degli Stati Uniti che rinnega
Cristoforo Colombo, e forse dunque le
proprie stesse origini. Il dibattito storico
insorto in America negli ultimi giorni sta
coinvolgendo non solo la figura del
navigatore genovese considerato "lo
scopritore" del Nuovo Continente, ma anche
le sue effigi disseminate un po' il tutto il
paese, e anche la festa del Columbus Day,
istituita da Franklin Delano Roosevelt ormai
nel 1937: l'idea è sostituirla con una giornata
di celebrazioni dei nativi americani. Colombo
da eroe nazionale a "imperialista
colonizzatore".
A Baltimora, una statua di Colombo eretta nel
1792 è stata distrutta a colpi di martello; a
Detroit, il monumento a Colombo è stato
avvolto da un drappo nero; a Houston, una
statua donata alla città dalla comunità italo-
americana nel cinquecentenario della
scoperta delle Americhe è stata imbrattata
di vernice color sangue; a Chicago, il
Consiglio comunale si appresta a
smantellare il monumento eretto in
memoria della transvolata transatlantica di
Italo Balbo del 1933. Insomma, spiega il
viceministro agli Esteri Mario Giro in
Senato, "è in corso una rilettura della storia
americana secondo la quale la spedizione
di Colombo avrebbe assoggettato le
popolazioni indigene con gravi mancanze
nei diritti umani", ma già negli anni 30 a
farsi portatore dell'abolizione del Columbus
Day fu il Ku Klux Klan, spinto da
motivazioni di odio verso gli emigrati
italiani. E anche in Argentina anni fa ci fu
un dibattito sul tema, e la statua di Colombo
davanti alla Casa Rosada fu spostata e sosti-
tuita da quella di una eroina locale. Il
presidente Trump ha voluto onorare la
figura di Colombo sottolineando l'impatto
che la sua storia ha avuto per lo sviluppo
degli Stati Uniti, e definendo l'Italia un
amico saldo degli Usa, e secondo Giro
"Colombo non può essere giudicato con i
criteri attuali, è figlio del suo tempo. É il
portato della colonizzazione europea che
non si esorcizza abbattendo statue, la
storia va letta nel contesto in cui si svolge e
non riletta alla lettera e mistificata". Un
giudizio che ha riscontrato la quasi
unanimità del Senato, che ha approvato una
mozione unitaria che impegna il governo a
muoversi per evitare l'eliminazione di altre
statue e del Columbus Day, e per
diffondere una corretta informazione
storica.
GLI USA VOGLIONO RISCRIVERE
LA STORIA
Da gennaio a dicembre 2016 le iscrizioni
all’AIRE per solo espatrio sono state 124.076
(+16.547 rispetto all’anno precedente,
+15,4%), di cui il 55,5% (68.909) sono
maschi. Il 62,4% sono celibi/nubili e il 31,4%
coniugati/e. È quanto si legge nella XII
edizione del “Rapporto Italiani nel mondo”,
della Fondazione Migrantes, presentato il 17
ottobre a Roma.
Oltre il 39% di chi ha lasciato l’Italia alla
volta dell’estero nell’ultimo anno ha un’età
compresa tra i 18 e i 34 anni; un quarto ha tra
i 35 e i 49 anni. Le partenze non sono
individuali ma di “famiglia” intendendo sia il
nucleo familiare più ristretto, ovvero quello
che comprende i minori (oltre il 20%, di cui il
12,9% ha meno di 10 anni) sia la famiglia
“allargata”, quella cioè in cui i genitori –
ormai oltre la soglia dei 65 anni – diventano
“accompagnatori e sostenitori” del progetto
migratorio dei figli (il 5,2%). A questi si
aggiunga il 9,7% di chi ha tra i 50 e i 64 anni,
ovvero i tanti “disoccupati senza speranza”
tristemente noti alle cronache del nostro
Paese poiché rimasti senza lavoro in Italia e
con enormi difficoltà di riuscire a trovare al-
SIAMO ANCORA UN PAESE
DI EMIGRAZIONE ternative occupazionali concrete per
continuare a mantenere la propria famiglia
e il proprio regime di vita.
Le donne sono meno numerose in tutte le
classi di età ad esclusione di quella degli
over 85 anni (358 donne rispetto a 222
uomini): si tratta soprattutto di vedove che
rispondono alla speranza di vita più lunga
in generale, rispetto agli uomini. Secondo
monsignor Guerino Di Tora, presidente
della fondazione Migrantes “oggi la
migrazione è un fenomeno globale e
bisogna coniugare il diritto di partire e il
diritto di restare. È doveroso dare la
possibilità a tutti di restare nella propria
terra”. L'emigrazione è un "fenomeno
complesso che va compreso è studiato".
Guardando al dettaglio regionale resta la
preponderanza dell’origine meridionale
(50,1%) dei cittadini italiani iscritti
all’AIRE (Sud: 1.632.766 e Isole: 859.547,
+47.262 rispetto ai 2.445.046 iscritti di
origine meridionale nel 2016), mentre il
34,8% è di origine settentrionale (Nord-
Ovest: 817.412 e Nord-Est: 806.613,
+82.892 del totale del 2016).
Infine, il 15,6% è originario del Centro
Italia (774.712, +32.620 rispetto al 2016).
A livello provinciale torna il
protagonismo del Meridione. Tra i primi
quindici territori provinciali, infatti, solo
tre sono del Nord Italia. Ad esclusione
della Provincia di Roma, in prima
posizione, si distinguono solo Milano,
Torino e Treviso rispettivamente in sesta,
nona e decima posizione.
Nell’analisi comunale, accanto a grandi
aree urbane vi sono territori dalle
dimensioni molto più ridotte ma dalle
incidenze molto più elevate. Tre esempi,
tutti siciliani e più specificatamente
agrigentini, estratti dalla graduatoria dei
primi 25 comuni per numero di iscritti
all’AIRE nello stesso comune sono:
Licata (16.236 residenti all’AIRE); Palma
di Montechiaro (11.014 residenti) e
Favara (10.319).
Per quanto riguarda i valori dello stato
civile, aumentano i nubili o celibi (57,0%)
mentre i coniugati scendono di un punto
percentuale rispetto al 2016 (36,5%). Il
divorzio caratterizza l’1,9% (+117 mila).
L’EMIGRAZIONE ITALIANA
13 novembre 2017 p. 8
per CHI vuol
saperne DI PIÙ...
“La vera conoscenza, è sapere i limiti
della nostra ignoranza” (Confucio)
totale Settentrione del 2016) e, infine, il 15,6% è originario del Centro
Italia (774.712, +32.620 rispetto al 2016).
A livello provinciale: torna il protagonismo del Meridione. Tra i
primi quindici territori provinciali, infatti, solo tre sono del Nord Italia.
Ad esclusione della Provincia di Roma, in prima posizione, si
distinguono solo Milano, Torino e Treviso rispettivamente in sesta, nona
e decima posizione. Accanto alle grandi e popolose metropoli italiane, le
partenze dell’ultimo anno registrano contesti locali minori quali Brescia
(oltre 3 mila partenze). Nuova entrata, Varese (con 2.289 partenze).
A livello comunale: accanto a grandi aree urbane vi sono territori
dalle dimensioni molto più ridotte ma dalle incidenze molto più elevate.
Tre esempi, tutti siciliani e più specificatamente agrigentini, estratti dalla
graduatoria dei primi 25 comuni per numero di iscritti all’AIRE nello
stesso comune sono: Licata (16.236 residenti all’AIRE e un’incidenza
del 43,4%); Palma di Montechiaro (11.014 residenti e 48,0%) e Favara
(10.319 e 31,7%).
I valori dello stato civile seguono l’aumento generale con
alcuni lievi cambiamenti: aumentano i nubili o celibi (57,0%, +2,7
milioni) mentre i coniugati scendono di un punto percentuale rispetto al
2016 (36,5%, +1,8 milioni). Il divorzio caratterizza l’1,9% (+117 mila) e
lo stato di vedovanza l’1,9% (+123 mila).
VISITATE IL NOSTRO SITO www.BottegArte.eu
è in rete con una pagina riservata a
"Il Botteghino"
https://www.change.org/p/un-intervento-per-la-lingua-italiana
Un intervento per la lingua italiana
Evitiamo gli anglicismi
NEL 2016 124MILA EMIGRANTI, +15,4%
Da gennaio a dicembre 2016 le iscrizioni all’AIRE per solo espatrio sono state 124.076 (+16.547 rispetto all’anno precedente), di cui il 55,5% sono
maschi. Il 62,4% sono celibi/nubili e il 31,4% coniugati/e. Oltre il 39% di chi ha lasciato l’Italia alla volta dell’estero nell’ultimo anno ha un’età
compresa tra i 18 e i 34 anni (+23,3%); un quarto ha tra i 35 e i 49 anni (+12,5%).
Le partenze non sono individuali ma di “famiglia”: intendendo sia il nucleo familiare più ristretto, ovvero quello che comprende
i minori (oltre il 20%, di cui il 12,9% ha meno di 10 anni) sia la famiglia “allargata”, quella cioè in cui i genitori – ormai oltre la soglia dei 65 anni –
diventano “accompagnatori e sostenitori” del progetto migratorio dei figli (il 5,2% del totale).
A questi si aggiunga i tanti “disoccupati senza speranza”: il 9,7% di chi ha tra i 50 e i 64 anni, tristemente noti alle cronache
del nostro Paese poiché rimasti senza lavoro in Italia e con enormi difficoltà di riuscire a trovare alternative occupazionali concrete per continuare a
5 MILIONI GLI ITALIANI ALL’ESTERO
È quanto emerge dalla XII edizione del “Rapporto Italiani nel mondo”
della Fondazione Migrantes, presentato il 17 ottobre a Roma
Dal 2006 al 2017 la mobilità italiana è aumentata del 60,1% passando da
poco più di 3 milioni a quasi 5 milioni di iscritti. All’1 gennaio 2017,
infatti, gli italiani residenti fuori dei confini nazionali e iscritti
all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE) sono 4.973.942,
l’8,2% degli oltre 60,5 milioni di residenti in Italia alla stessa data.
A livello continentale: oltre la metà dei cittadini italiani
(2.684.325 milioni) risiede in Europa (54,0%), più specificatamente
nell’UE (1.984.461 milioni, il 39,9%) mentre 2.010.984 milioni vivono
in America (40,4%) soprattutto in quella centro-meridionale (32,5%). A
seguire l’Oceania (147.930 mila residenti, il 3,0%), l’Africa (65.696,
l’1,3%) e l’Asia (65.003, l’1,3%).
A livello nazionale: i primi tre paesi con le comunità più
numerose sono, l’Argentina (804.260), la Germania (723.846) e la
Svizzera (606.578), mentre è il Regno Unito che, in valore assoluto, si
distingue per avere la variazione più consistente (+27.602 iscrizioni
nell’ultimo anno).
A livello regionale: resta la preponderanza (50,1%) dell’origine
meridionale dei cittadini italiani iscritti all’AIRE (Sud: 1.632.766 e Isole:
859.547, +47.262 rispetto ai 2.445.046 iscritti di origine meridionale nel
2016), mentre il 34,8% è di origine settentrionale (Nord-Ovest: 817.412
e Nord-Est: 806.613, + 82.892 rispetto a 1.624.025 del
mantenere la propria famiglia e il proprio regime di vita. Le donne sono meno
numerose in tutte le classi di età ad esclusione di quella degli over 85 anni (358
donne rispetto a 222 uomini).
Gli italiani sono partiti da 110 territori giungendo in 194 destinazioni diverse nel
mondo. Il continente prioritariamente scelto da chi ha spostato la sua residenza
fuori dell’Italia nel corso del 2016 è stato quello europeo, seguito dall’America
Settentrionale: quella italiana, quindi, si conferma essere oggi una mobilità
prevalentemente euroamericana. Rispetto a quanto messo in evidenza lo scorso
anno sulle nazioni, quando la Germania era stata la meta preferita distanziando il
Regno Unito di poche decine di unità, quest’anno il Regno Unito, con 24.771
iscritti, registra un primato assoluto tra tutte le destinazioni, seguito dalla
Germania (19.178), dalla Svizzera (11.759), dalla Francia (11.108), dal Brasile
(6.829) e dagli Stati Uniti (5.939). Da evidenziare, tra le prime 15 destinazioni
dell’ultimo anno, gli aumenti percentuali relativi all’Irlanda (+57,6%), alla
Spagna (+31,6%) e all’Australia (+22,2%) e i decrementi di Argentina (-14,7%),
Canada (-8,7%), Emirati Arabi (-6,7%) e Austria (-3,6%).
STUDI e RICERCA
“Non siamo i migliori, ma non siamo
secondi a nessuno” (Sandro Pertini)
13 novembre 2017 p. 9
Si è conclusa con grande successo la XIII edizione del Festival
delle Lettere, che si svolta il 14 e il 15 ottobre presso l’UniCredit
Pavilion in Piazza Gae Aulenti a Milano.
“Lettera a un cervello in fuga” è stato il tema del 2017: lo scopo di
questa edizione del Festival delle Lettere è stato quello di
raccontare le storie di chi ha lasciato la propria casa e i propri
affetti per costruire una nuova vita altrove. Le lettere arrivate
quest’anno sono state 2145 e in 13 anni di Festival sono state oltre
23 mila le lettere ricevute: 5400 sono under 14; 4 anni il più giova-
La conoscenza delle lingue è indispensabile per rafforzare la propria
presenza all’estero, ma interpreti e traduttori sono i laureati più “rari” da
procurarsi sul mercato secondo le aspettative delle aziende. Meno difficile
ma altrettanto complicato reperire ingegneri elettronici (58,7%) e ingegneri
industriali (50,2%), matematici e fisici (40,9%).
È quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata
da Unioncamere in accordo con l’ANPAL, sulle previsioni di assunzione
delle imprese private dell’industria e dei servizi tra luglio e settembre di
quest’anno. Per la ripartenza dopo la pausa estiva le aziende prevedono che
faranno più fatica a reperire 1 “dottore” su 3.
La laurea è richiesta per il 12,3% dei 969 mila posti di lavoro programmati
dalle imprese tra luglio e settembre 2017, ma la “caccia” al titolo giusto
sarà dura per il 34,4% delle posizioni aperte per mancanza di candidature
(17,8%) o per inadeguatezza degli stessi (14,8%). Meno ardua, invece, si
prospetta la ricerca tra i diplomati (19,3%), ai quali sono riservate il 36%
delle entrate previste nel periodo considerato, ma si registrano punte di
complessità decisamente elevate per l’indirizzo produzione industriale e
artigianale (45,1%) e per l’indirizzo informatico e telecomunicazioni
(44,9%).
L’esperienza fattore discriminante In particolare per i laureati ai quali viene richiesta nel 79,6% dei casi (contro
una media del 67%). Per questo tirocini curriculari e percorsi di alternanza
scuola-lavoro che possano fornire ai giovani le giuste attitudini costituiscono
uno strumento strategico per andare incontro alle esigenze delle aziende. Ma
a fare la differenza nella scelta della persona da reclutare sono anche le
competenze maturate. A 4 dottori su 5 viene richiesto l’utilizzo di tecnologie
e strumenti internet e a 1 laureato su 2 l’abilità ad applicare soluzioni
creative e innovative. Gli economisti sono in cima alla classifica dei laureati
più richiesti tra luglio e settembre di quest’anno (28mila le entrate su 119mi-
la previste). Seguono insegnanti e formatori (16.330), ingegneri
elettrotecnici e dell’informazione (9.840) e, a breve distanza, laureati in
indirizzo sanitario e paramedico (9.140) e ingegneri industriali (8.550).
Per i diplomati, invece... sono faticose 2 ricerche su 5 rivolte all’indirizzo in produzione
industriale e artigianale e in informatica e telecomunicazioni. Tra gli altri
profili tecnici di non facile reperimento si trovano i diplomati in
costruzioni, ambiente e territorio (34,0%), quelli in meccanica (29,6%) e
quelli in elettronica ed elettrotecnica (30,6%). Qualificati specializzati in
impianti termoidraulici, ad indirizzo elettrico e meccanico sono, invece,
quelli che le imprese cercano ma non trovano facilmente tra chi ha
seguito un percorso professionale.
Tra i diplomati, richiesti per circa 351mila posizioni programmate, più
chance di trovare un lavoro l’avrà chi è “uscito” dall’indirizzo
amministrativo, finanza e marketing (60mila le posizioni programmate),
dall’indirizzo meccanico e di meccatronica (32.570) e dall’indirizzo in
turismo enogastronomia e ospitalità (27.030). Mentre ristorazione
(59.580), meccanica (34.940) e benessere (30.830) sono le qualifiche
professionali più richieste dalle imprese.
Quali le regioni più interessate ? In termini relativi a puntare maggiormente sui laureati sono le imprese
lombarde (17,6% delle entrate programmate contro una media nazionale
del 12,3%), seguite da quelle piemontesi (14,6%) e, a ruota, da quelle
laziali (14,5%). Fanno invece maggiormente leva sulle figure con
qualifiche professionali le aziende della Liguria (41,5% contro la media
del 22,4%), quelle del Trentino Alto Adige (40,4%) e della Valle d’Aosta
(38,1%). Vicina alla media, seppure con qualche differenza, la richiesta
invece di diplomati nelle varie regioni.
PSICOLOGIA, L’ATENEO DI BARI TRA I MIGLIORI AL MONDO
Il Center for World University Rankings (CWUR), istituzione dell’Arabia Saudita, pubblica annualmente
una classifica delle Università. Nel 2017 per la prima volta è stata predisposta una classifica per i migliori
dieci Atenei in diversi campi di ricerca. La presenza degli Atenei italiani in questa classifica è alquanto
limitata, si nota la prevalenza delle Università del mondo anglosassone e dell’Estremo Oriente (Cina,
Giappone, Corea del Sud), e nel settore scientifico della Psicologia speciale l’Università di Bari, unico
Ateneo italiano in graduatoria in tale ambito scientifico, si colloca al quarto posto nel Mondo a pari merito
con la Louisiana State University (USA). “Si tratta sicuramente di un importante riconoscimento per il
nostro Ateneo e per il Dipartimento di Scienze della formazione, psicologia e comunicazione” si legge in
una nota dell’Università.
LETTERA A UN CERVELLO IN FUGA
STORIE DI CHI CERCA UNA NUOVA VITA ne, 97 il più vecchio partecipante, mentre la lettera più antica è del
1846 e sono state oltre 27 mila persone agli eventi. Irene Romano
è stata proclamata vincitrice del “Lettera D’Oro 2017” durante la
cerimonia di premiazione condotta da Omar Fantini, che ha visto
trionfare anche Isabella Lanfranchi nella categoria Lettera a Tema
Libero, Carola Alborali Guerra nella categoria Under 14 ed Elisa
Verrazzo nella categoria Lettera Dolce.
Ospite d’eccezione: Pamela Villoresi, che ha raccontato il proprio
vissuto di cervello in fuga e madre di expat.
Tema della prossima edizione del Festival delle Lettere: “Lettera a chi ha cambiato la mia storia”
Le iscrizioni sono già aperte
INTERPRETI MATEMATICI INGEGNERI
SONO I LAUREATI PIÙ “RARI” DA TROVARE
TACCUINO ITALIANO
“Qualunque petto amor d’Italia
accende” (G. Leopardi)
13 novembre 2017 p. 10
FRANCESCO GUCCINI
IL 3 NOVEMBRE È USCITO
“L’OSTARIA DELLE DAME”
Un progetto discografico che nasce dal ritrovamento dei nastri di 3
concerti acustici inediti di Francesco Guccini, registrati nei primi anni
’80 all’Osteria delle Dame di Bologna, il locale fondato dal cantautore
assieme a Padre Michele Casali nel 1970.
Saranno disponibili due versioni acquistabili nei negozi tradizionali e
negli ‘store online’: un cofanetto deluxe che contiene in 6 cd le
registrazioni integrali dei 3 concerti (del 1982, 1984 e 1985) e un libro
di 80 pagine con foto, testimonianze dei protagonisti dell’epoca, la
storia dell’osteria e un’introduzione di Francesco Guccini, e
un’edizione in 2 cd con una selezione dai tre concerti e il ‘booklet’
Il locale bolognese, l’Osteria delle Dame, è chiuso dal 1985 ma riaprirà
al pubblico dopo 32 anni a partire dal 14 novembre, grazie all’opera di
recupero di Andrea Bolognini che ha voluto creare un circolo, una casa
della canzone d’autore, nel mitico n°2 di Vicolo della Dame.
DODI BATTAGLIA
IL 17 NOVEMBRE ESCE
“E LA STORIA CONTINUA - IL DVD”
Registrato durante il tour estivo in tutta Italia di Dodi Battaglia, la sua
voce è conosciuta come quella di alcuni dei principali successi dei Pooh
FABRIZIO DE ANDRÉ
IL 24 NOVEMBRE ESCE
"TU CHE M'ASCOLTI INSEGNAMI"
La nuova raccolta di Fabrizio De André. Il cofanetto contiene i brani
rimasterizzati in alta definizione. Intanto, è online il canale VEVO tutto
dedicato a Fabrizio De André, dove verranno caricati tutti i video del
celebre artista. Il canale è visibile al seguente link
www.vevo.com/artist/fabrizio-de-andre. Sul canale attualmente sono
presenti i 25 video tratti da “Fabrizio De André in concerto”, live
registrato al Teatro Brancaccio di Roma il 13 e 14 febbraio 1998; tra
questi “Bocca di rosa”, “Crêuza de mä”, “Ho visto Nina volare” e “Via
del campo”.
RIMPATRIATA CANCELLARESE
IN TERRA EMILIANA
CANCELLARA - Nella
penultima domenica di ottobre,
si è rinnovato il conviviale
appuntamento con i numerosi
cancellaresi sparsi in Emilia
Romagna.
Un appuntamento attesissimo che quest’anno ha visto la partecipazione
istituzionale del sindaco di Cancellara - Francesco Genzano - seguìto da
alcuni amministratori. La rimpatriata si è tenuta in un ristorante di
Casalecchio di Reno in un clima festoso e amichevole dove i convenuti
hanno percepito una sensazione di fratellanza, poiché accomunati dal
medesimo senso di appartenenza alla propria terra di origine e dalla
quale sono stati "strappati" per motivi di lavoro o di studio. Una fuga
iniziata fin dai tempi della “valigia di cartone” che ancora oggi si ripete
e non solo per ragioni di studio. Tra ricordi nostalgici, nuove
conoscenze, baci, abbracci e tante emozioni, si è felicemente conclusa la
grande rimpatriata tra cancellaresi in terra emiliana. Una terra generosa
che li ha adottati, offerto lavoro e benessere, ma che non potrà mai
sostituirsi emotivamente al paese natio, al quale i cancellaresi
rimarranno eternamente legati. Il primo cittadino ha ringraziato e
salutato tutti a nome dell’intera comunità cancellarese, ritenendosi
pienamente soddisfatto per aver condiviso una piacevole giornata con
tanti compaesani e orgoglioso di appartenere a una terra accogliente e
ricca di tradizioni. E come da tradizione, non poteva mancare il brindisi
collettivo con l’allegra compagnia per auspicare futuri incontri sempre
più numerosi e sorprendenti.
Corrispondenza dall’Italia di Franca Caputo
musica
TRENTINO, TOSCANA E ABRUZZO
LE REGIONI PIÙ CARE
Resi noti i dati relativi all'inflazione dei capoluoghi di regione e delle regioni
L'Istat conferma i dati preliminari dell'inflazione di agosto e l'aumento dei prezzi a +1,2%, da +1,1% di luglio. "Purtroppo l'Istat conferma la batosta
arrivata per gli italiani in vacanza ed i rincari mensili bulgari registrati dal Trasporto aereo passeggeri, +26%, dal Trasporto marittimo, +23,9%, e
dai Pacchetti vacanza nazionali, +14,5%" afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. Resi noti anche i dati relativi
all'inflazione dei capoluoghi di regione e delle regioni, in base ai quali l'Unione Nazionale Consumatori ha stilato la top ten delle città più care d'Italia
e la classifica delle regioni più costose, in termini di aumento del costo della vita.
"La città con i maggiori rincari si conferma, come sempre, Bolzano. Seguono Trento e Firenze. Rispetto alla media italiana, una famiglia di Bolzano
ha un rialzo del costo della vita superiore di 3 volte e mezzo. Per una famiglia di 4 componenti si ha, infatti, una spesa supplementare su base annua
di 1.622 euro, contro una media per l'Italia di 463 euro" afferma Dona. Secondo lo studio dell'associazione di consumatori, infatti, in testa alla
classifica delle città più care, in termini di maggior spesa, si conferma Bolzano, con il picco dell'inflazione, 2,9%, equivalente a 1622 euro. Segue
Trento, dove il rialzo dei prezzi del 2,5% determina un aumento del costo della vita, per una famiglia di 4 persone, pari a 1276 euro e, terza, Firenze,
dove l'inflazione dell'1,4% comporta un aggravio annuo di spesa di 702 euro.
In testa alla classifica delle regioni più costose, in termini di rincari, ancora una volta, il Trentino Alto Adige, dove l'inflazione del 2,7% significa, per
una famiglia di 4 persone, una batosta pari a 1460 euro su base annua. Segue la Toscana, dove l'incremento dei prezzi pari all'1,6% implica
un'impennata del costo della vita pari a 730 euro e, new entry in questa classifica, l'Abruzzo, dove l'inflazione dell'1,8% genera una spesa annua
supplementare di 664 euro.
Unità di crisi
servizio Viaggiare Sicuri disponibile su Televideo
www.viaggiaresicuri.it
curato dall’Unità di Crisi della Farnesina è disponibile sul
sito www.televideo.rai.it
Parlamento Europeo
www.europarl.europa.eu / www.europarl.it
Commissione Europea
www.ec.europa.eu / www.ec.europa.eu/italia
Consiglio dell'Unione Europea
www.consilium.europa.eu
Corte di giustizia delle Comunità europee
www.curia.europa.eu
Comitato economico e sociale
www.eesc.europa.eu
Comitato delle regioni
www.cor.europa.eu
Gazzette Ufficiali dell'Unione Europea
www.eur-lex.europa.eu/it/index.htm / www.ted.europa.eu/
EUR Info Centres
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Associazione “SVILUPPO EUROPEO” sede fiscale a Bruxelles e rappresentanza in Italia
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Nata dalla volontà di alcuni Componenti che hanno deciso di trovare uno spazio nella loro professione per offrire, attraverso un Sito web, un contributo
di pensiero e non solo. Esperti e professionisti curano Rubriche on-line, rendendosi disponibili a fornire assistenza, ispirandosi ai principi Fondamentali
dell'Unione Europea, abbracciando argomenti come, Giustizia, Salute, Ambiente, Creatività, Arte & Cultura. Chi ha necessità di un parere professionale,
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zioni, news ed approfondimenti sulle materie trattate ; chiunque desideri
presentare un proprio progetto e ambisce alla buona riuscita. Chiunque
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L’Associazione consente ai propri collaboratori e sostenitori di ottenere
maggiore visibilità e instaurare nuovi rapporti in un contesto europeo.
a chi si rivolge l’ASE - l’Associazione si rivolge a professio-
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gratuito su cui contare per un’ulteriore presentazione attraverso i canali
acquisiti, mettendo anche a disposizione il sito per condurre una Rubrica
individuale, senza doversi preoccupare della gestione e dei costi di un
sito personale. Il Sito web offre un canale attraverso il quale instaurare
un rapporto diretto tra visitatore e conduttore delle rubriche.
TACCUINO EUROPEO
“Per essere italiani nel mondo,
dobbiamo essere europei in Italia” (G. Agnelli)
13 novembre 2017 p. 11
“L’Europa è più sana di quanto molti credono
La vera malattia in Europa sono i suoi oppositori”
(Jacques Delors)
notizie dall’europa
IL GENERALE GRAZIANO
ALLA GUIDA DEL
COMITATO MILITARE UE
Il capo di Stato Maggiore della Difesa è
stato eletto il 7 novembre presidente del
Comitato Militare dell’Unione Europea
dai 27 Capi di Stato Maggiore della
Difesa dei Paesi membri dell’Unione
Europea, riunitisi a Bruxelles. È la più alta
autorità militare dell’Ue ed è il consulente
militare dell’Alto Rappresentante per la
politica estera e di sicurezza dell’Unione.
PARIGI CITTÀ EUROPEA
PIÙ INNOVATIVA
NEL 2017
Il 7 novembre la Commissione Europea
ha assegnato a Parigi il premio europeo di
capitale dell'innovazione di 1.000.000 di
euro. Il premio ‘iCapital’, concesso
nell'ambito del programma di ricerca e
innovazione dell'UE Horizon 2020,
riconosce Parigi per la sua strategia di
innovazione inclusiva.
Da Bruxelles regole più
semplici su IVA
La Commissione Ue ha presentato una proposta per riformare
il sistema dell'Imposta sul valore aggiunto nell'Unione, al fine
di ridurre il "divario dell'IVA", ossia la differenza tra il gettito
IVA previsto e l'importo effettivamente riscosso.
L'Ue ha bisogno di nuove regole Secondo un recente studio della Commissione Ue sul divario
dell'IVA nel 2015 gli Stati hanno perso complessivamente
152 miliardi di euro di gettito dell'imposta sul valore aggiunto
(IVA). Inoltre, le imprese che effettuano transazioni
transfrontaliere attualmente soffrono di un costo di conformità
più alto dell'11% rispetto alle aziende che operano solo a
livello nazionale.
Secondo le stime di Bruxelles con la riforma dell'IVA questi
costi si potrebbero ridurre di un miliardo di euro. L'obiettivo è
stabilire regole semplici e comuni che aiutino le imprese
europee a trarre tutti i vantaggi del mercato unico e ad
espandersi a livello internazionale.
La proposta della Commissione Ue Nella sua comunicazione la Commissione Ue propone una
serie di novità.
Come annunciato nel Piano d'azione sull'IVA presentato nel
2016, per creare uno spazio unico europeo dell’IVA è
necessario adottare un sistema fiscale basato sul principio di
tassazione nello Stato membro di destinazione. In questo
modo le merci scambiate attraverso le frontiere saranno
tassate nel Paese in cui vengono consumate (Paese di
destinazione) e in base all'aliquota fiscale del Paese di
destinazione, invece che nel Paese in cui sono prodotte (Paese
di origine).
Per ridurre le frodi fiscali, il Collegio dei commissari propone di applicare l'IVA agli
scambi transfrontalieri. Attualmente, infatti, questo tipo di scambi non viene tassato,
fornendo una scappatoia per commettere frodi fiscali. Inoltre, per aiutare le imprese
che vendono all'estero sarà creato un portale web europeo, al fine di agevolare la
riscossione dell’IVA, insieme a regole di fatturazione più semplici.
Bruxelles propone anche l'introduzione della nozione di 'Certified Taxable Person',
ossia una categoria di imprese affidabili che beneficeranno di regole fiscali più
semplici.
La proposta della Commissione Ue sarà ora inviata al Consiglio e al Parlamento
europeo. Nel 2018 il Collegio dei commissari presenterà una proposta più dettagliata
volta a modificare la direttiva 2006/112/CE relativa al sistema comune d’imposta sul
valore aggiunto.
ALMANACCO di novembre
“Per San Martino cadono le foglie
e si spilla il vino” (proverbio)
OGNISSANTI : 1 novembre
COMMEMORAZIONE DEI
DEFUNTI : 2 novembre
Questo mese è caratterizzato da un clima freddo e piovoso che anticipa le
rigidità dell’inverno. Fin dagli antichi egizi, è consacrato al culto dei morti,
usanza ripresa dalla religione cattolica in due ricorrenze: Ognissanti che il
primo del mese ricorda tutti i santi, martiri e beati del Paradiso, in particolare
quelli che non trovano spazio nel calendario; la Commemorazione dei Defunti
che cade il 2 novembre. Una tradizione simile è ripresa nella festività
anglosassone di ‘Halloween’ che si richiama a un’antichissima festa celtica. In
natura è tempo di semina, favorita dalle abbondanti piogge, ma anche di
raccolta delle olive. Fenomeno astronomico di maggior fascino, sono le
‘Leonidi’, uno dei più importanti sciami meteorici che si verifica ogni anno
verso il 17 novembre. Sono chiamate così perché sembrano provenire da un
punto compreso nella costellazione del Leone.
FESTA DELLE FORZE ARMATE: 4 novembre Il 4 novembre in Italia è una festa, anche se si va a lavorare lo stesso, e non è un
giorno segnato in rosso nel calendario: è la festa dell’unità nazionale e delle
forze armate, un tempo molto sentita e oggi meno nota e ricordata. II 4
novembre è l’anniversario dell’entrata in vigore del cosiddetto armistizio di
Villa Giusti del 1918, col quale si fa coincidere convenzionalmente in Italia la
fine della Prima guerra mondiale. L’accordo fu firmato a Padova il giorno
prima, il 3 novembre 1918, dall’Impero austro-ungarico e l’Italia, che era
alleata con la Triplice Intesa (il Regno Unito, la Francia e la Russia). Le
trattative per l’armistizio erano cominciate il 29 ottobre, durante la battaglia di
Vittorio Veneto: l’ultimo scontro armato tra l’Italia e l’Impero austro-ungarico.
... Il termine "automobile" deriva dal greco autòs (da
sé) e dall'aggettivo latino mobilis (mobile), quindi
vuol dire "che si muove da sé".
Lo sapevate che…
CALZONE
DI CIPOLLE E
OLIVE Per la pasta:
500 gr di farina, 150 ml di olio di oliva, 1 cucchiaino
di sale, mezzo cucchiaino di zucchero;
Impastare con vino bianco tiepido (circa 100 ml) o
acqua. Sciogliere un cucchiaio di sale in un pò di
acqua tiepida. Mettere a fontana la farina, farle una
fossetta e aggiungervi il vino (o l'acqua) e l'olio (un
bicchiere meno un dito). Impastare e lasciare
riposare per 30 minuti.
Per il ripieno:
300 gr. di cipolle lunghe, 100 gr. di uva sultanina,
200 gr. di olive nere snocciolate, 50 gr. di acciughe,
formaggio grattugiato
Procedimento:
Pulire e tagliare le cipolle. Lasciarle appassire nel
tegame con un filo d’olio e un goccio di acqua
faccio cuocere per 10 min. e fino a quando il
liquido di cottura è esaurito. A cottura ultimata
aggiungere olive, formaggio, l’uvetta e le acciughe
a filetti. A questo punto stendiamo la pasta e ne
ricaviamo due sfoglie di circa mezzo centimentro.
stendiamo la prima sfoglia nella teglia ben oleata e
versiamo il ripieno, copriamo con la seconda
sfoglia, sigilliamo bene il bordo e aggiungiamo
dell’olio su tutta la superficie.
infornare a 200° per 40 minuti circa.
la ricetta del mese
1 novembre 1993 : nasce l’Unione europea in seguito all'entrata in vigore
del Trattato di Maastricht firmato il 7 febbraio 1992
2 novembre 1975 : delitto Pasolini
3 novembre 1914 : brevettato il reggiseno
4 novembre 1966 : alluvione di Firenze. Piove ininterrottamente da fine
ottobre e la sera del 3 novembre. Durante la notte l'Arno rompe gli argini
9 novembre 1989 : cade il muro di Berlino, denominato il "muro della
vergogna"
11 novembre 1918 : termina la prima guerra mondiale
12 novembre 2003 : strage di Nassiriya in seguito ad un'autobomba
caricata con 300kg di esplosivo
16 novembre 1945 : viene istituito l’UNESCO
17 novembre 1970 : Engelbart brevetta il “mouse”
19 novembre 1901 : Brevettata la macchina per il caffè espresso “Tipo
gigante con doppio rubinetto”.
22 novembre 1963 : John Kennedy viene assassinato a Dallas
23 novembre 1980 : terremoto in Irpinia con una scossa di 6.9
25 novembre 1916 : brevettato il trapano elettrico moderno
26 novembre 1942 : esce nelle sale il film “Casablanca”
27 novembre 1895 : viene istituito il Premio Nobel
28 novembre 1999 : riapre la Basilica di Assisi restaurata
accadde a novembre…
13 novembre 2017 p. 12
mese dedicato a…
DECOTTO DI
ZENZERO
È ottimo per favorire la digestione e per combattere
i primi sintomi del raffreddore grazie alle sue
proprietà antinfiammatorie. Si prepara facendo
bollire due centimentri di radice, a pezzetti, in una
tazza d’acqua. Lo zenzero, fresco o in polvere,
funge anche da disinfettante se aggiunto a frutta e
controni.
consigli utili
per la salute
Vasi e caraffe di vetro si possono pulire velocemente
con l’acqua di cottura delle patate.
antichi rimedi