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256° CIRCOLO DIDATTICO “ GOFFREDO MAMELI “ 256° CIRCOLO DIDATTICO “ GOFFREDO MAMELI “ 256° CIRCOLO DIDATTICO “ GOFFREDO MAMELI “ 256° CIRCOLO DIDATTICO “ GOFFREDO MAMELI “ Anno scolastico 2005-2006

256° CIRCOLO DIDATTICO “ GOFFREDO MAMELI. PREGRESSI/pof2005-2006.pdf · Il P.O.F. è il documento culturale, pedagogico e progettuale che rende esplicita la progettazione curricolare,

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256° CIRCOLO DIDATTICO “ GOFFREDO MAMELI “256° CIRCOLO DIDATTICO “ GOFFREDO MAMELI “256° CIRCOLO DIDATTICO “ GOFFREDO MAMELI “256° CIRCOLO DIDATTICO “ GOFFREDO MAMELI “

Anno scolastico 2005-2006

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Visto il D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275, Regolamento recante norme in materia di autonomia delle isti-

tuzioni scolastiche;

tenuto conto della programmazione territoriale dell’O.F. del I Circolo di Palestrina;

tenuto conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, rappre-

sentate dalle diverse istituzioni operanti sul territorio;

il Collegio dei docenti ha stabilito:

le modalità di attuazione di percorsi didattici individualizzati anche in relazione agli alunni diver-

samente abili e stranieri;

l’articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa classe e da classi diverse;

le modalità di utilizzazione dei docenti secondo gruppi di insegnamento diversificati nelle varie

classi;

Vista la delibera n.05 del 09/2005 con la quale il Consiglio di Circolo ha adottato un orario setti-

manale di lezione distribuito in 5 giorni nonché un orario giornaliero articolato in turni antimeridia-

no e pomeridiano, il Consiglio di Circolo ha adottato il seguente Piano dell’Offerta Formativa.

Il P.O.F. è il documento culturale, pedagogico e progettuale che rende esplicita la progettazione

curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa della scuola, nel rispetto delle esigenze del

contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, al fine di garantire il successo formativo

degli alunni.

Esso concerne le scelte della scuola per innalzare la qualità dell’istruzione, ovvero rendere continua

l’adeguatezza delle esigenze generali, nazionali ed europee e a quelle particolari, individuali e terri-

toriali e per promuovere saperi, conoscenze, competenze ed atteggiamenti indispensabili per vivere

e agire nella società moderna.

E’ necessario, tuttavia, ricondurre tutte le azioni educative e ciascuna attività scolastica ad un co-

mune intento pedagogico, dettato dalle finalità espresse dalla legge n. 53 del 2003:

“….la scuola primaria, accogliendo e valorizzando le diversità individuali, ivi comprese quelle de-

rivanti dalle disabilità, promuove, nel rispetto delle diversità individuali, lo sviluppo della personali-

tà, ed ha il fine di far acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità, ivi comprese quelle relative

all’alfabetizzazione informatica, fino alle prime sistemazioni logico-critiche, di far apprendere i

mezzi espressivi, la lingua italiana e l’alfabetizzazione nella lingua inglese, di porre le basi per

l’utilizzazione di metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale, dei fenomeni e delle

leggi, di valorizzare le capacità relezionali e di orientamento nello spazio e nel tempo, di educare ai

principi fondamentali della convivenza civile”.

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Pertanto, il presente Piano dell'Offerta Formativa comprenderà:

111111111111)))))))))))) L'ANALISI DEI TERRITORIOL'ANALISI DEI TERRITORIOL'ANALISI DEI TERRITORIOL'ANALISI DEI TERRITORIO

222222222222)))))))))))) L'ISTITUZIONE SCOLASTICA L'ISTITUZIONE SCOLASTICA L'ISTITUZIONE SCOLASTICA L'ISTITUZIONE SCOLASTICA

3)3)3)3) I PRINCIPI E LE FINALITÀ DELLA SCUOLA I PRINCIPI E LE FINALITÀ DELLA SCUOLA I PRINCIPI E LE FINALITÀ DELLA SCUOLA I PRINCIPI E LE FINALITÀ DELLA SCUOLA

4)4)4)4) L'OFFERTA FORMATIVA L'OFFERTA FORMATIVA L'OFFERTA FORMATIVA L'OFFERTA FORMATIVA

5) CONTRATTO FO5) CONTRATTO FO5) CONTRATTO FO5) CONTRATTO FORMATIVO E VALUTAZIONERMATIVO E VALUTAZIONERMATIVO E VALUTAZIONERMATIVO E VALUTAZIONE

666666666666)))))))))))) L'ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELL’OFFERTA FORMATIVAL'ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELL’OFFERTA FORMATIVAL'ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELL’OFFERTA FORMATIVAL'ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA

777777777777)))))))))))) LA GESTIONE DELL'UNITÀ SCOLASTICA LA GESTIONE DELL'UNITÀ SCOLASTICA LA GESTIONE DELL'UNITÀ SCOLASTICA LA GESTIONE DELL'UNITÀ SCOLASTICA

888888888888)))))))))))) LA FORMAZIONE E L' AGGIORNAMENTOLA FORMAZIONE E L' AGGIORNAMENTOLA FORMAZIONE E L' AGGIORNAMENTOLA FORMAZIONE E L' AGGIORNAMENTO

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111

Il 256° Circolo Didattico comprende due Comuni della provincia di Roma e si trova a circa

35 chilometri ad Est di essa.

Il Comune di Palestrina, il cui territorio è collinoso, con attività lavorative prevalentemente

nel terziario e con grosse potenzialità artigianali.

La Frazione di Carchitti, a circa 10 km. dal Centro Urbano con territorio pianeggiante ed at-

tività lavorative nel primario e nel terziario.

Il Comune di Castel San Pietro Romano, con territorio montuoso a circa 3 km da Palestrina

e con attività lavorative analoghe.

1 1 1 1.1 RISORSE RISORSE RISORSE RISORSE

- Municipio, Ufficio Postale e Pro-Loco nei due Comuni.

- A Palestrina c.u. ci sono inoltre:

- Vari Istituti Bancari - l'Ufficio Catastale

- l'Ufficio delle Imposte - l'Ufficio dei Registro

- l'Ufficio territoriale INPS - il Corpo Forestale dello Stato

- Vigili dei Fuoco - Compagnia dei Carabinieri

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1111.2 TRASPORTI TRASPORTI TRASPORTI TRASPORTI

-Oltre a circolari urbane nel Comune di Palestrina, esiste la linea interurbana COTRAL e la linea

ferroviaria Roma-Cassino con stazione a Zagarolo.

-Strade statali, provinciali e comunali collegano con gli altri centri urbani.

-Attraverso i caselli di Valmontone e San Cesareo, si può accedere all'autostrada del Sole.

1111.3 SERVIZI SOCIALISERVIZI SOCIALISERVIZI SOCIALISERVIZI SOCIALI

A.S.L. RMG - U.T.R. - Pronto Soccorso 118 - C.R.I. - C.I.M. SALT - Caritas – Protezione ci-

vile - Unitalsi - Informa Giovani – Caf e sindacati

.

1111.4 CENTRI D'INCONTROCENTRI D'INCONTROCENTRI D'INCONTROCENTRI D'INCONTRO

Centro anziani - Centro giovanile diocesano - Centro "Il nostro futuro" - A.C.R. – Gruppo

Scout - AVIS (Castel San Pietro Romano).

1111.5 ATTIVITA' E PRESENZE CULTURALIATTIVITA' E PRESENZE CULTURALIATTIVITA' E PRESENZE CULTURALIATTIVITA' E PRESENZE CULTURALI

- Museo Nazionale Prenestino -Biblioteca Comunale Fantoniana

- Fondazione "Cesira Fiori" - Circolo Culturale Prenestino

"R. Simeoni"

- Fondazione "G.Pierluigi" da Palestrina - Coro Polifonico "Citta' del Pa-

lestrina"

- Coro "Praenestinae Vocas"- - Coro di Carchitti

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-

- Circolo dei Musici - Banda Musica le " G.Píerluigi"

-

- Associazione culturale "Maieutica" - Associazione culturale "Lupus

in fabula"

-

- Associazione musicale "Praenestae"

- Ass. "Sole Brillante" di Carchitti

- Associazione culturale "Catarte" -Gruppo Archelologico Predestino

- C.A.I. - Circolo scacchistico

- Comitato Palio Sant'Agapito -Associazione Sbandieratori di Pa-

lestrina

- Comitato del Carnevale - Scuola di Ricamo

- Gruppo Mimo '87 - Museo "Civiltà contadina" di

Castel San Pietro Romano

1.6 GIORNALI LOCALIGIORNALI LOCALIGIORNALI LOCALIGIORNALI LOCALI

- Redazione "La Notizia'

- Redazione "Colli Prenestini"

1111.7 ASSOCIAZIONIASSOCIAZIONIASSOCIAZIONIASSOCIAZIONI SPORTIVE SPORTIVE SPORTIVE SPORTIVE

- Scuola Calcio - Società Pallavolo

- Società Basket - Aikido

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- Ass.ne sportiva “Palestrina nuoto” - Coni centro avviamento allo sport

1.81.81.81.8 COLLABORAZIONE CON ENTI ESTERNICOLLABORAZIONE CON ENTI ESTERNICOLLABORAZIONE CON ENTI ESTERNICOLLABORAZIONE CON ENTI ESTERNI

Siamo in presenza di un territorio variegato che offre molteplici occasione di riflessione e di lavoro,

una domanda formativa differenziata e tendente a moltiplicarsi nel tempo, ampie possibilità di rac-

cordi e scambi, alle quali la scuola cercherà di rispondere con un servizio adeguato e una progetta-

zione che possa garantire la più ampia partecipazione.

Collaborazioni con la US BASKET DI PALESRINA,PRAENESTE VOLLEY,CONI,ASSOCIA-

ZIONE NUOTO e ASSOCIAZIONE SPORTIVA “LA PRIMAVERA”, SCUOLA DI BALLO

“ WELCOME FOR DANCING”, PATTINAGGIO C.S.K., durante le ore di educazione motoria.

Collaborazione con l’XI e IX comunità montana.

Incontri con il consorzio GAIA per l'educazione ambientale.

Incontri con operatori del consorzio GAIA .

2 Il Circolo ha pubblicato un sito Internet al seguente indirizzo:

http://circolodidatticopalestrina1.it

2. 2. 2. 2.1 LOCALIZZAZIONE, CARATTERISTICHE STRUTTURALI E LOCALIZZAZIONE, CARATTERISTICHE STRUTTURALI E LOCALIZZAZIONE, CARATTERISTICHE STRUTTURALI E LOCALIZZAZIONE, CARATTERISTICHE STRUTTURALI E

QUANTIFICAZIONE DQUANTIFICAZIONE DQUANTIFICAZIONE DQUANTIFICAZIONE DELLE RISORSEELLE RISORSEELLE RISORSEELLE RISORSE

Palestrina c.u.

Plesso Viale della Vittoria (tel.069538171):

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- Direzione ed Uffici di Segreteria //

- Scuola dell'Infanzia: 4-sezioni a tempo normale con 4 insegnanti e 1

insegnante di religione

- Scuola Primaria: 5- classi a tempo disteso con 10 insegnanti e 10

classi a tempo ridotto con 15 insegnanti.

- Locali: 19 aule, sala mensa, palestra, aula multimediale,

biblioteca, cortile interno, parco Matteotti limi-

trofo alla scuola.

Plesso Via Barberini (tel.069573681):

- Scuola dell'Infanzia: 3-sezioni a tempo disteso con 6 insegnanti e 1

insegnante di sostegno.

- Scuola Primaria: 5- classi a tempo ridotto con 7 insegnanti e2 in-

segnante di sostegno di cui 1 a scavalco.

- Locali: 9 aule, 2 atri, sala mensa, cucina, giardino.

Una delle aule è utilizzata per la multimedialità.

Frazione Carchitti :

- Scuola dell'Infanzia (tel. 069586735):

- Locali

3- sezioni a tempo disteso con 6 insegnanti e 1

insegnante di sostegno.

4- aule di cui una utilizzata come aula multime-

diale, palestra, atrio, sala mensa, giardino.

- Scuola Primaria (tel. 069586167): 8 classi a tempo disteso con 16 insegnanti.

- Locali: 10 aule, cucina e sala mensa, palestra, aula mul-

timediale, 2 aule laboratorio, giardino.

Castel San Pietro Romano (tel. 069538489):

- Scuola dell'Infanzia: 1 sezione a tempo distesocon 2 insegnanti.

- Scuola Primaria: 4 classi a tempo disteso con 6 insegnanti.

- Locali: 4 aule, cucina, sala mensa, 2 atri, giardino, aula

multimediale.

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Insieme agli insegnanti curricolari, sia nella scuola dell'Infanzia che nella scuola primaria lavorano

insegnanti specialisti:

-religione cattolica: 3 insegnanti di religione cattolica per la sc.primaria e 2 per la sc. dell'Infanzia;

-sostegno alunni diversamente abili: 7 insegnanti di sostegno per la scuola primaria e 4 per la

scuola dell'Infanzia;

-lingua straniera: nel corrente anno scolastico con gli alunni di cinque e quattro anni di scuola del-

l'Infanzia opereranno specialisti esterni. Quattro specialisti e tre specializzati garantiscono la lingua

straniera in tutte le classi

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CARATTERISTICHE BISOGNI - PROBLEMI RISORSE OFFERTA

ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI:

Alunni con H psico-fisico certificato :

n°20 in tutto il Circolo Didattico

PLESSO PRIMAR.

INFANZIA

C.S. Pietro R. = 2

Barberini 4 2

V. d. Vittoria 5 0

Carchitti 5 2

- Inserimento, integrazione,

acquisizione di autonomia e

di competenze (quanto più pos-

sibile in rapporto alla gravità

dell’H)

- Continuità di intervento a

scuola e fuori e lungo tutto il

percorso della scuola

dell’obbligo

- Docenti di classi e di sostegno,

servizio civile, assistente educa-

tivo comunale, compagni di

classe e genitori, GLH operativo

e d’Istituto.

- Progetti specifici volti all' in-

tegrazione, all’acquisizione di

autonomia e di competenze, alla

continuità educativa.

Interventi di docenti spe-

cializzati nella Scuola del-

l'Infanzia e Primaria

ALUNNI CON SVANTAGGIO

SOCIO-CULTURALE

Alunni con forte disagio dal punto di vi-

sta economico, sociale, culturale, presen-

ti in tutti i plessi

- Individuare situazioni di disa-

gio.

- Promuovere stimoli culturali

ed esperienze educative

Gli operatori scolastici affianca-

ti dai servizi sociali del Comu-

ne.

- Laboratori opzionali;

- LARSA ( laboratorio di

recupero e sviluppo degli

apprendimenti;

-Attività di intergruppo

nei diversi laboratori.

ATTIVITA’ PER STRANIERI

-Educazione culturale dell’intera popola-

zione scolastica

-Corsi di alfabetizzazione in orario e-

xtrascolastico.

Migliorare i difficili rapporti in-

terpersonali con lo straniero

Apertura all’accoglienza e alla

integrazione delle famiglie e de-

gli alunni stranieri presenti nelle

nostre scuole.

- Alfabetizzazione prima-

ria

- Conoscenza del territo-

rio che li accoglie

- Valorizzazione della cul-

tura di provenienza e ac-

quisizione di uno spirito

di comprensione e di col-

laborazione.

ASPETTI ORGANIZZATIVI

Tempo scolastico :

i tempi di permanenza settimanale a

scuola sono i seguenti :

- tempo disteso: 40 ore

- tempo ridotto: 31,15 ore

I tempi delle famiglie non sono

necessariamente funzionali a

quelli dei bambini.

Il pomeriggio costituisce per gli

alunni una opportunità.

Servizio comunale trasporto

scuolabus: in appalto.

Attività extrascolastiche a ri-

chiesta delle famiglie:

- nuoto a Palestrina e a Cave;

-pattinaggio, palestra, mini-

volley, basket;

-attività motoria: Co-

ni,Fitness,balli di gruppo.

Laboratori vari

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1111

333

3.1 SCUOLA DELL'INFANZIA

La scuola dell’infanzia prevede per l’anno in corso la realizzazione di Progetti e attività

che consentiranno di attuare in pieno le finalità educative espresse nei "CAMPI DI

ESPERIENZA"

Finalità della Scuola dell'Infanzia

Maturazione dell’identita’ di ogni bambino sotto il pro-

filo corporeo, intellettuale e

psico-dinamico che tende a

Conquista dell’autonomia intesa come capacità di

Sviluppo delle competenze Inteso come

- renderlo consapevole e

fiducioso delle proprie

capacità

- impegnarsi ad esplorare

per conoscere

- saper controllare la pro-

pria emotività e vivere

in modo positivo i pro-

pri stati affettivi ed

emotivi

- prendere coscienza di sé

e della differenza tra i

due sessi

- accettare modelli cultu-

rali diversi dal proprio.

- effettuare scelte perso-

nali

- scoprire ed interiorizza-

re valori universali con-

divisi (il rispetto di sé,

degli altri e

dell’ambiente, la solida-

rietà, la giustizia…)

- organizzare esperienze e

conoscenze attraverso il

pensiero sia logico che

creativo.

- consolidamento delle

abilità sensoriali, percet-

tive, motorie, linguisti-

che, intellettive, cogni-

tive, intuitive ed imma-

ginative.

- valorizzazione di tutti i

linguaggi da quelli cor-

porei a quelli iconici.

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3.2 SCUOLA PRIMARIA

Il bambino che ha frequentato la scuola d'infanzia entra nella scuola elementare con un

bagaglio di esperienze e di conoscenze assai più ricco di quello che avrebbe potuto svilup-

pare rimanendo nel proprio ambito familiare e sociale. L’approccio lento e graduale ai

tempi,ai metodi, ai programmi, agli stili di insegnamento, ai ritmi di apprendimento che

sono caratteristici della scuola elementare, garantiscono un solido bagaglio di conoscenze,

abilità e comportamenti in grado di integrare l’alunno alla nuova situazione scolastica, nel-

la quale potrà raggiungere nuovi e più adeguati obiettivi. Essi sono:

OBIETTIVI FORMATIVI

Alfabetizzazione culturale

(Acquisizione di tutti i fondamentali tipi di

linguaggio ed un primo livello di conoscen-

za del mondo umano, naturale e artificiale).

circa gli obiettivi di apprendimento

dell’alfabetizzazione culturale si fa riferi-

mento alleIndicazioni Nazionali che affian-

cano i Programmi dell’85 e al curricolo ela-

borato dal Circolo in relazione agli O.S.A.,

curricolo che verrà verificato con le prove

quadrimestrali.

Il suddetto curricolo può essere consultato

richiedendolo direttamente all’insegnante di

classe o al dirigente scolastico. Tuttavia gli

scrutini bimestrali con i docenti forniranno

le indicazioni necessarie, soprattutto in rela-

zione ai risultati raggiunti.

Convivenza civile

( responsabilità - autonomia di giudizio, ri-

spetto degli altri ecc.);

Inserirsi nella comunità scolastica imparan-

do ad ascoltare, comunicare e ad apprezzare

gli altri.

Conoscere e comprendere l’organizzazione

sociale, religiosa, anche in rapporto a culture

diverse.

Creatività

(costruzione di conoscenze basilari utilizzate

da ognuno a livello personale e sociale

Sviluppare la creatività attraverso l’utilizzo

di linguaggi, tecniche e materiali diversi.

Attivare la decodificazione e

l’interpretazione dei vari linguaggi.

Diversità-uguaglianza

( Impegno nel valorizzare le attitudini indi-

viduali,le diverse potenzialità. Eventuali di-

versità o carenze non debbono trasformarsi

in difficoltà di apprendimento e di compor-

tamento ma costituire una ricchezza per la

scuola che su di esse fa leva per costruire

traguardi più alti per tutti.

Potenziare l’autonomia personale e sociale.

Sviluppare le potenzialità cognitive di cia-

scuno.

Favorire le relazioni interpersonali.

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1133

3.3 DIVERSITA' E DISAGIO

“ La conoscenza nasce dalla differenza e non dall’uguaglianza “

( Bateson )

L'intento della nostra scuola è quello di offrire una risposta valida e concreta all'esigenza di

integrazione scolastica per i bambini diversamente abili o in situazione di disagio.

Non si può trattare in modo efficace e fattivo l'integrazione se non si tiene conto di ciò che

costituisce la base da cui essa riceve costante sostegno: la comunità scolastica.

L'integrazione infatti è un processo che coinvolge tutto il sistema scolastico e presuppone

consapevolezza, cooperazione e responsabilità fra tutti gli operatori coinvolti: docenti, non-

docenti, operatori ASL, genitori, specialisti esterni.

Un percorso educativo unitario ed efficace è garantito dalla sinergia dei diversi tipi di in-

tervento e chiama in causa le specifiche competenze indirizzate verso un obiettivo unico e

comune.

In un sistema di responsabilità condivise si escludono fenomeni di delega e atteggiamenti

pregiudiziali e alienanti che ostacolano una vera integrazione.

La qualità di tale processo implica, nella sua fase programmatoria e di fattibilità, la neces-

saria e indispensabile collaborazione tra insegnanti curricolari e di sostegno, al fine di indi-

viduare strategie e percorsi efficaci per gli alunni in difficoltà.

Le scuole del I° Circolo sono improntate su un modello organizzativo flessibile che, pur

avendo come struttura portante la classe e la sezione, consente di formare gruppi di alunni

adattabili alle diverse esigenze educative.

Finalità

In quest'ottica il nostro Circolo intende:

Evidenziare il concetto di comunità educante favorendo al massimo l'interazione tra le di-

verse componenti educative.

Individuare percorsi di apprendimento che tendano allo sviluppo delle potenzialità e capa-

cità di ogni alunno piuttosto che ad una contemplazione passiva rassegnata.

Favorire la partecipazione, il confronto, il dialogo con le famiglie degli alunni diversamen-

te abili rispetto alle finalità educative e didattiche e ad iniziative comuni o promosse dai

genitori.

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1144

4

4.1 Una parte delle attività, che la scuola intende portare avanti, risponderà all'integra-

zione di essa con il territorio ed è stata definita in relazione:

a) ai bisogni: necessità di conoscere le risorse culturali del territorio, corretta utilizzazione del

tempo libero; prevenzione dello svantaggio, perseguimento di pari opportunità,

acquisizione di sicurezza nell'espressione delle proprie competenze, pluralità di

stimoli e di interventi;

b) alle aspettative: valorizzazione della cultura prenestina, integrazione di culture diverse (anche

attraverso l’insegnamento della lingua italiana agli alunni stranieri), educazione

al recupero e alla tutela dei beni culturali e ambientali, valorizzazione della sto-

ria, dell'arte e della musica, educazione ad un sano costume di vita, integrazio-

ne tra ragazzi diversamente abili e/o svantaggiati con ragazzi normodotati, par-

tecipazione ad attività gratificanti, sviluppo dell'autostima e della socializzazio-

ne;

c) alle potenzialità: che sono quelle esistenti sul territorio e citate precedentemente, più tutto quello

che verrà offerto, nel corso dell'anno scolastico, da singoli e da gruppi, alla

scuola.

4.2 Inoltre, poiché dall’analisi della situazione dei singoli plessi, è emerso che alcu-

ni alunni presentano carenze, riconducibili a fattori socio culturali e affettive, lessi-

co limitato e difficoltà a stabilire rapporti interpersonali, le insegnanti intendono uti-

lizzare parte delle ore di contemporaneità per formare gruppi di recupero(LARSA)

4.3 I plessi del Circolo sono frequentati da alunni diversamente abili che sono seguiti da

insegnanti specializzati. In conformità da quanto sancito dalla L. 104/92, per ogni

bambino diversamente abile verrà stilato un profilo dinamico funzionale e successi

vamente un piano educativo didattico individualizzato ( PEI ) redatto congiuntamente da

insegnanti di classe, insegnanti di sostegno, genitori ed operatori A.S.L. Con gli alunni

diversamente abili si organizzeranno gruppi di attività manipolative ed espressive in gene-

re. Contemporaneamente gli insegnanti di classe, con i restanti alunni organizzeranno

gruppi orizzontali per lo svolgimento delle attività in programma.

4.4 La formulazione degli obiettivi formativi e la selezione dei contenuti. la ricerca delle

strategie e delle sequenze di apprendimento, la scelta dei metodi e/o degli strumenti più

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1155

idonei e funzionali agli obiettivi medesimi, sono scaturiti da una presa di coscienza della

situazione di partenza degli alunni e del loro ambiente nei suoi aspetti socio-economico.

culturale, affettivo ed educativo.

4.5 La scuola, inoltre, contribuisce alla formazione di un costume di reciproca compren-

sione e di rispetto in materia di credo religioso. La valorizzazione dell'esperienza

costituisce quindi, l'avvio di un continuo processo di "problematizzazione" (far emergere

interrogativi) e di "ricerca" (costruzione di risposte corrette) in un clima di confronto par-

ticolarmente richiesto dall'attuale società segnata dal pluralismo etnico e religioso.

4.6 L'azione educativa della scuola primaria favorisce la continuità didattica con la scuola

dell'infanzia e con la scuola media collegando nel tempo le proposte educative dei diversi

segmenti della scuola di base: comunicazione di informazioni (portfolio, , incontri tra do-

centi dei diversi ordini di scuola,accoglienza e corsi di formazione comuni). Inoltre, negli

anni passati tra le scuole del I Circolo e la scuola media di Palestrina ed altre scuole pre-

senti nel territorio ci sono state proposte educative collegate tra loro.

4. 4. 4. 4.7 CURRICOLO DELLA SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DELLA SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DELLA SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DELLA SCUOLA PRIMARIA

“La Scuola primaria è l’ambiente educativo di apprendimento nel quale ogni fanciullo

trova le occasioni per maturare progressivamente le proprie capacità di autonomia, di a-

zione diretta, di relazioni umane, di progettazione e verifica, di esplorazione, di riflessione

logico-critica e di studio individuale.” ( dalle Indicazioni Nazionali)

La Scuola “Primaria” deve tale definizione ad una serie di ragioni che affondano le loro

radici nella nostra migliore tradizione pedagogica e che possono essere così riassunte:

- la promozione dell’acquisizione di tutti i tipi di linguaggio ;

- il radicamento della conoscenza sull’esperienza;

- la garanzia di uguali condizioni culturali, relazionali, didattiche e organizzative;

- la pratica dei valori di reciproco rispetto, collaborazione e solidarietà;

l’integrazione affettiva della personalità e la valorizzazione delle potenzialità personali.

Il Collegio dei Docenti, in base alla normativa vigente, formula proposte e definisce gli

ambiti che il Dirigente Scolastico assegna a ciascun docente. Insieme agli insegnanti cur-

ricolari, sia nella scuola dell’infanzia, sia nella scuola primaria, lavorano gli insegnanti

specialisti (Religione Cattolica, Lingua Straniera, Sostegno alunni diversamente abili )

che diventano contitolari delle classi in cui operano.

I docenti utilizzano il Profilo educativo, culturale e professionale dello studente (PECUP),

gli Obiettivi Specifici di Apprendimento ( OSA ) contenuti nelle Indicazioni Nazionali per

i Piani di Studio Personalizzati e il Piano dell’Offerta Formativa, per definire in un percorso condiviso con la famiglia, gli Obiettivi Formati-

vi adatti e significativi per ciascun alunno, e strutturano il percorso for-

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1166

mativo in Unità di Apprendimento, che rispondano alla personalizzazione

dell’insegnamento/apprendimento, attraverso le quali ciascun allievo, maturando

le competenze personali, possa realizzare al meglio il Profilo stesso.

LA CIRCOLARITA’ DEL PROCESSO FORMATIVO

Profilo educativo

culturale e pro-

fessionale

Indicazioni

Nazionali Piano

dell’offerta

formativa

Portfolio

delle com-

petenze

Piani di

studio per-

sonalizzati

Allievi: o-

biettivi for-

mativi

Unità di ap-

prendimento

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1177

Il Regolamento sull’Autonomia assegna al Miur la definizione dell’85% del curricolo e

alle scuole la definizione del restante 15%.

Per l’85% delle attività di insegnamento si fa riferimento alle Indicazioni Nazionali sia per

la Scuola Primaria sia per la Scuola dell’Infanzia ( D.P.R. n. 53 /2003)

l restante 15% sarà utilizzato per i progetti ed i laboratori scelti e deliberati dal Collegio

Docenti e dagli OO. CC. Scolastici.

SCUOLA PRIMARIA

Lingua Italiana

Storia Geografia Studi

Sociali

Matematica

Scienze e tecnologie

Arte e Immagine

Musica

Scienze motorie

Lingua inglese

Informatica

Religione

Recupero abilità-

competenze

SCUOLA

DELL’INFANZIA

CAMPI D’ESPERIENZA Il corpo e il movimento

I discorsi e le parole

Lo spazio, l’ordine e la misura

Le cose, il tempo,la natura

Messaggi, forma e media

85%

ATTIVITA’

CURRICOLARI

PROGETTI E

LABORATORI

CURRICOLARI

15%

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1188

Il 1°Circolo Didattico di Palestrina vuole essere radicato sempre più nel territorio come

parte viva ed integrante con il tessuto sociale. Per questo gli insegnanti, tenuto conto delle

risorse più idonee agli obiettivi previsti e della disponibilità del territorio (con alcuni Enti

ed Associazioni si è collaborato già nel passato), in stretta connessione con il curricolo (ri-

cerca dei proprio vissuto, sviluppare la socialità, sensibilizzare all'importanza ed al signifi-

cato della storia, ricerca di nuovi modi per esprimersi ecc.) e per dare risposta concreta ai

bisogni e alle aspettative dell'utenza, intendono attivare dei progetti di arricchimento

dell’Offerta Formativa. Dopo un’attenta analisi,le insegnanti hanno elaborato un progetto

di Circolo con delle finalità che saranno comuni a tutte le scuole del Circolo (dell'infanzia

e primaria) ma, data la complessa organizzazione del nostro Circolo, (cinque plessi, dislo-

cati a distanza, con circa 700 alunni) verranno, in ogni plesso, realizzati con articolazioni

diverse.

.

� GIOCARE � LEGGERE

� FARE � RICERCARE

� RECITARE � CANTARE � E……….CHISSA’!!!!!!!!!

Introduzione: il progetto sul tempo libero è nato in coerenza con le indicazioni conte-

nute nel P.O.F..Attraverso questo progetto la scuola si propone di organizzare e veicolare

una cultura nuova che promuova e faccia acquisire agli alunni competenze spendibili al di

fuori di essa, rispondendo alle esigenze di ognuno.

Aree coinvolte: “Iintercultura; Salute-Sicurezza-Ambiente; Didattica e nuove tecnologie; Percorsi creativi.

Ambiti: tutti

Docenti interessati: tutti

Destinatari: tutti gli alunni

Tipologia: curricolare-opzionali

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1199

O.F. : sviluppare la coscienza delle infinite possibilità che il tempo libero offre

per affinare competenze esistenti e farne emergere di nuovo.

FINALITA’ - Far acquisire la fiducia sulle proprie capacità di comunicazione e d’espressione.

- Rendere il bambino disponibile a riconoscere il diritto degli altri alle proprie idee

e opinioni.

- Sostenere la maturazione delle proprie capacità percettive, visive e manipolative.

- Ampliare l’espressione del sé attraverso tutti i diversi linguaggi con riferimento al

gesto, alla voce, al corpo….

- Sensibilizzare alla multiculturalità, intesa come rispetto e valorizzazione della dif-

ferenza.

- Assumere atteggiamenti corretti nei confronti della realtà ambientale.

- Promuovere una corretta educazione alimentare.

- Assumere comportamenti corretti negli spazi sociali( casa-scuola-strada…)

- Acquisire un metodo di studio attraverso la ricerca che garantisca la possibilità di

un’educazione permanente.

- Avvicinare il bambino ad un codice diverso attraverso l’uso del computer.

- Saper adattare la coordinazione dei movimenti a situazioni diverse.

Informazioni più dettagliate nei contenuti, i tempi, gli obiettivi, gli strumenti e i co-

sti dei singoli progetti possono essere desunte dai documenti della scuola o dai docenti re-

ferenti di ciascun plesso.

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2200

DENOMINAZIONE

Area dell’Intercultura

OBIETTIVI

SOGGETTI

COINVOLTI

TEMPI DI

ATTUAZIONE

PROGETTO ANTARES

- Accoglien-

za,inserimento e cono-

scenza di usi e costumi

delle famiglie straniere

Tutte le classi del

plesso di Barberini,

le classi terze di

V.V.ed una classe

di Carchitti

Annuale

-AFABETIZZAZONE

LINGUA ITALIANA

-INTERCULTURA ED

INTEGRAZIONI

-Acquisire gli strumenti

linguistici essenziali per

realizzare una piena inte-

grazione sociale

Alunni extracomu-

nitari del plesso di

Viale della Vittoria.

Classi I-II-III-V di

C.S.Pietro

Annuale

PROGETTO:

ADOTTA UNA PIGOTTA

Conoscere e sperimentare

sentimenti di solidarietà e

fratellanza

Classi III – IVA e

VA del plesso di

V.V. ,

VA del plesso di

Carchitti

Ottobre – di-

cembre

PROGETTO INGLESE

Recupero e consolida-

mento della lingua stra-

niera

Classe V A del

plesso di Barberini

Annuale

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2211

AREA

SALUTE,SICUREZZA,

AMBIENTE

OBIETTIVI

SOGGETTI

COINVOLTI

TEMPI DI

ATTUAZIONE

SAPERI I SAPORI

Riflettere sulle abitudini

alimentari per una cresci-

ta sana

Plessi: Barberini,

C.S.Pietro ,Car-

chitti

Annuale

SCUOLA SICURA

Acquisire competenze e

abilità che siano fonte di

corretto comportamento

di fronte a rischi

Tutte le classi del

Circolo

Biennale (2004-

2006)

ASCOLTIAMO

I…MONUMENTI

-Valorizzare la storia lo-

cale

Classi del plesso di

V.V.: VA;VB;VC.

II quadrimestre

NUOTO

Sviluppare un corpo ar-

monioso.

Tutte le classi di

C.S Pietro

Annuale

I GIOVANI E LO SPORT –II

fase

Promuovere lo sviluppo

delle capacità senso-

percettive, motorie e re-

lazionali

Carchitti: IA-B;

III A-B

Barberini:

IA;IV;VA

C.S.Pietro IIIA

Novembre-

Maggio

EDUCAZIONE

AMBIENTALE(Gaia)

Sensibilizzare gli alunni

al rispetto dell’ambiente

Classi terze,quarte e

quinte del Circolo

Annuale

PRAENESTE VOLLEY Offrire occasioni di so-

cializzazione e di incon-

tro

Plessi: V.V., Barbe-

rini, Carchitti

Annuale

U.S. BASKET Sviluppare al meglio lo

sviluppo della personali-

tà,attraverso il gioco-

sport pallacanestro.

Plessi: V.V., Barbe-

rini, Carchitti

Annuale

EDUCAZIONE MOTORIA:

progetto del Miur

Promuovere lo sviluppo

delle capacità senso-

percettive

Tutti i plessi del

Circolo

Annuale

AMICA STRADA Sensibilizzare ed educare

gli alunni alla sicurezza

individuale e collettiva

Classe IIA di V.V. Annuale

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2222

AREA DIDATTICA E NUOVE

TECNOLOGIE

OBIETTIVI

SOGGETTI

COINVOLTI

TEMPI DI

ATTUAZIONE

IL GIORNALINO DELLA

SCUOLA

Avvicinare gli alunni al

testo giornalistico

Alcune classi del

Circolo

Annuale

AREA

PERCORSI CREATIVI

OBIETTIVI

SOGGETTI

COINVOLTI

TEMPI DI

ATTUAZIONE

A SCUOLA CON

FANTASIA E CREATIVITA’

Promuovere negli alunni

un atteggiamento positi-

vo verso l’arte figurativa

Tutte le classi della

scuola Primaria

I° Quadrimestre

PALESTRINA AMORE

Avvicinare i cittadini alle

istituzioni

Tutte le classi del

Circolo

Annuale

NOI SUL PALCOSCENICO

Arricchire le capacità

linguistiche attraverso la

drammatizzazione

Classi terze di V.V. Annuale

IMPARO IL MESTIERE

DEL…CURIOSO

Arricchire il patrimonio

culturale degli alunni at-

traverso la riscoperta de-

gli antichi mestieri.

Tutti gli alunni del

plesso di Barberini

Annuale

LEGGERE BENE PER

LEGGERE MEGLIO

Sviluppare la creatività e

l’amore per la lettura.

Classe VA di V.V. Annuale

UN LIBRO PER AMICO

Avvicinare gli alunni al

libro come strumento di

crescita

Classe IIA di V.V. Annuale

PITTURA E CREATIVITA’

Favorire una forma di

comunicazione che po-

tenzi la creatività

Tutte le classi del

plesso di Castel S.

Pietro

Annuale

LE MANI SANNO Affinare le abilità ma-

nuali del bambino.

Classe IIA di V.V Annuale

FACCIAMO IL PRESEPE Riscoprire il presepe co-

me tradizione cristia-

na,religiosa e popolare.

Tutte le classi del

plessi di C.S.Pietro

Annuale

GIOCARE PER… Educare gli alunni ad uti-

lizzare il tempo libero

Tutte le classi del

plesso di Carchitti

Annuale

OCCUPIAMO IL TEMPO

LIBERO

I giochi di ieri e di oggi Classe IIA di V.V. Annuale

GIOCAVANO..GIOCO..

GIOCHERANNO.

Facilitare lo sviluppo del

bambino attraverso il

gioco.

Classi IA-IB-IC Annuale

MUSICA ( Gizzi)

Familiarizzare con le at-

tività musicali ed espres-

sive

Tutte le classi del

plesso di Barberini

II quadrimestre

MUSIC MAMELI GROUP

Promuovere un atteggia-

mento positivo verso

l’arte musicale

Tutte le classi del

plesso di Viale della

Vittoria

Annuale

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2233

DENOMINAZIONE

AREA

DELL’INTERCULTURA

OBIETTIVI

SOGGETTI

COINVOLTI

TEMPI DI

ATTUAZIONE

E..PORTATI LA

MERENDA

Raggiungere la re-

ciprocità conosci-

tiva quale fonte di

ulteriori saperi

Tutte le sezioni del plesso

di Carchitti

Settembre-

maggio

STAR BENE A SCUOLA

Favorire

l’integrazione sco-

lastica e la com-

prensione della no-

stra cultura

Bambini extracomunitari

presenti nella scuola

Annuale

AREA

DIDATTICA E NUOVE

TECNOLOGIE

OBIETTIVI SOGGETTI

COINVOLTI

TEMPI DI

ATTUAZIONE

IL MIO AMICO TOPINO

Favorire un ap-

proccio all’uso del

PC

Plessi: Barber-

ni,C.S.Pietro,V.V.,Carchit

ti

Annuale

AREA

SALUTE,SICUREZZA,

AMBIENTE

OBIETTIVI SOGGETTI

COINVOLTI

TEMPI DI

ATTUAZIONE

BALLI DI GRUPPO Sensibilizzare gli

alunni al ritmo.

Plesso di Carchitti e V.V Annuale

PATTINAGGIO

Il piede nel pattino

Sviluppare la per-

cezione e la consa-

pevolezza del sé

mediante l’uso di

schemi motori di-

namici e posturali

Tutte le classi della scuola

dell’Infanzia

Novembre - a-

prile

RITMICA E FITNESS

Affinare il control-

lo del corpo in

movimento nello

spazio.

Alunni di 3,4,5 anni dei

plessi di C.S.Pietro e Bar-

berini

Ottobre- Maggio

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2244

4.4.4.4.9 LABORATORILABORATORILABORATORILABORATORI

Il laboratorio è il luogo privilegiato dove si attua una situazione di apprendimento che

“mobilita” conoscenze ed abilità dei bambini in una dimensione operativa e progettuale.

Il laboratorio costituisce un momento significativo di relazione interpersonale e di collabo-

razione costruttiva tra gli alunni per eseguire compiti concreti, per intraprendere un itinera-

rio di scoperta che non separa la teoria dalla pratica didattica.

I laboratori sono affidati ad uno o più docenti che, per competenza professionale didattica,

organizzano percorsi formativi in grado di rispondere alle differenti situazioni di appren-

dimento degli allievi.

La caratteristica principale del laboratorio, dal punto di vista didattico, è la sua realizzazio-

ne con gruppi di alunni della stessa classe o sezione o di classi parallele o di classi vertica-

li, riuniti per livello di apprendimento o per eseguire un preciso compito o per assecondare

interessi e attitudini comuni.

NUOTO

Potenziare le capa-

cità motorie.

Bambini della scuola

dell’Infanzia

Annuale

AREA

PERCORSI CREATIVI

OBIETTIVI SOGGETTI

COINVOLTI

TEMPI DI

ATTUAZIONE

MI DIVERTO CREANDO Potenziare le capa-

cità creative ed e-

spressive

Tutte le sezioni della

scuola dell’infanzia

Annuale

TUTTI IN MASCHERA Condividere con

gli altri

un’esperienza co-

mune di gioco e

creatività

Tutte le sezioni(tranne la

sez.A) del plesso di Bar-

berini

Gennaio-

febbraio

CRESCERE E’ UN

GIOCO DA BAMBINI

Garantire lo svi-

luppo cognitivo-

affettivo e relazio-

nale del bambino.

Tutte le sezioni di scuola

dell’infanzia

Settembre-

Giugno

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2255

4.104.104.104.10 ATTIVITA’ RELATIVE AL CURRICOLO LOCALE ATTIVITA’ RELATIVE AL CURRICOLO LOCALE ATTIVITA’ RELATIVE AL CURRICOLO LOCALE ATTIVITA’ RELATIVE AL CURRICOLO LOCALE

(QUOTA ORARIA FLE(QUOTA ORARIA FLE(QUOTA ORARIA FLE(QUOTA ORARIA FLESSSSSIBILE CORRISPONDENTE AL 15%)SIBILE CORRISPONDENTE AL 15%)SIBILE CORRISPONDENTE AL 15%)SIBILE CORRISPONDENTE AL 15%)E E E E

ATTIVITA’ OPZIONAATTIVITA’ OPZIONAATTIVITA’ OPZIONAATTIVITA’ OPZIONALI E FACOLTATIVE DI CUI AL LI E FACOLTATIVE DI CUI AL LI E FACOLTATIVE DI CUI AL LI E FACOLTATIVE DI CUI AL

D.LGSV.N.59/04D.LGSV.N.59/04D.LGSV.N.59/04D.LGSV.N.59/04 SOTTOPOSTE ALLA SCELTA DEI GENSOTTOPOSTE ALLA SCELTA DEI GENSOTTOPOSTE ALLA SCELTA DEI GENSOTTOPOSTE ALLA SCELTA DEI GENI-I-I-I-

TORITORITORITORI

Tenuto conto che tutti i genitori hanno optato per la frequenza delle attività opzionali e fa-

coltative di cui al D.L.gsv. n.59/04;

preso atto della normativa sui curricoli quota oraria di flessibilità è del 15% ,

vengono introdotte le seguenti attività che, nell’ambito di ciascuna classe, saranno esple-

tate secondo una organizzazione analiticamente specificata nella programmazione educa-

tiva.

Le attività opzionali progettate nel corrente anno scolastico riguardano le aree relative al

progetto di Circolo

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2266

4444.11.11.11.11 LINGUA STRANIERALINGUA STRANIERALINGUA STRANIERALINGUA STRANIERA

Nel Circolo sono interessate, alla lingua straniera ,tutte le classi della scuola Primaria sulle

quali operano quattro insegnanti specialisti e tre specializzate. Anche gli alunni di quattro e

cinque anni della scuola dell'infanzia sono interessati alla lingua straniera dove opereranno

specialisti esterni, attraverso contratti d'opera.

4.4.4.4.12 VISITE GUIDATE E VVISITE GUIDATE E VVISITE GUIDATE E VVISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONEIAGGI D’ISTRUZIONEIAGGI D’ISTRUZIONEIAGGI D’ISTRUZIONE

Le iniziative culturali realizzate fuori dell’istituto scolastico entrano a far parte integrante

dei piani di lavoro, in quanto completamento e arricchimento di ciò che viene proposto in

classe.

Le visite guidate, di studio, viaggi d’istruzione e campi scuola, presuppongono quindi

un’adeguata programmazione didattica e culturale fin dall’inizio dell’anno scolastico e si

configurano come esperienza di apprendimento e di crescita della personalità, rientranti

nelle attività progettuali della scuola.

Pertanto, le uscite si effettueranno nel corso dell’anno scolastico, secondo le necessità det-

tate dalla realizzazione del curricolo e dei progetti.

Obiettivi:

Educare alla storia locale;

Conoscere direttamente le testimonianze per comprendere la storia artistica, culturale, so-

ciale ed economica del territorio;

Approfondire le conoscenze nelle diverse discipline o ambiti disciplinari;

Osservare e riconoscere nel territorio i fenomeni fisici e antropici più rilevanti;

Favorire la socializzazione degli alunni.

La progettazione didattica si articolerà in quattro fasi operative:

Momenti della motivazione;

Messa a punto degli strumenti operativi (appunti, testi, materiali, prenotazioni delle visite

guidate, ecc.);

Organizzazione del lavoro;

Sistemazione del materiale raccolto.

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2277

DIREZIONEDIREZIONEDIREZIONEDIREZIONE Dirigente scolastico: Dirigente scolastico: Dirigente scolastico: Dirigente scolastico: Dott.Francesco MarchettiDott.Francesco MarchettiDott.Francesco MarchettiDott.Francesco Marchetti

CONSIGLIO DI CIRCOLOCONSIGLIO DI CIRCOLOCONSIGLIO DI CIRCOLOCONSIGLIO DI CIRCOLO Presidente Alessia Borghesi Alessia Borghesi Alessia Borghesi Alessia Borghesi

COLLEGIO DEI DOCENTICOLLEGIO DEI DOCENTICOLLEGIO DEI DOCENTICOLLEGIO DEI DOCENTI

SEGRETERIA D:S.G.A.: D:S.G.A.: D:S.G.A.: D:S.G.A.: Anna Lombardi Assistenti Amministrativi: Assistenti Amministrativi: Assistenti Amministrativi: Assistenti Amministrativi: Giuseppina Giovanetti Maria Teresa Giovanetti MariaGuarnaccia Anna Foretti

STAFF DI DIREZIONESTAFF DI DIREZIONESTAFF DI DIREZIONESTAFF DI DIREZIONE

COLLABORATORI DEL D.S.:COLLABORATORI DEL D.S.:COLLABORATORI DEL D.S.:COLLABORATORI DEL D.S.: Rosanna Arcidiacono ( vicario ) Appolloni Carla

DOCENTI UTILIZZATI DOCENTI UTILIZZATI DOCENTI UTILIZZATI DOCENTI UTILIZZATI IN FUNZIONI IN FUNZIONI IN FUNZIONI IN FUNZIONI STRUMENTALI:STRUMENTALI:STRUMENTALI:STRUMENTALI:

COMIIATO DI COMIIATO DI COMIIATO DI COMIIATO DI VALUTAZIONEVALUTAZIONEVALUTAZIONEVALUTAZIONE

- CONSIGLI DI CONSIGLI DI CONSIGLI DI CONSIGLI DI INTERCLASSEINTERCLASSEINTERCLASSEINTERCLASSE ---- C C C COMSIGLI DI OMSIGLI DI OMSIGLI DI OMSIGLI DI CLASSECLASSECLASSECLASSE

. R.S.U . R.S.U . R.S.U . R.S.U

COMMISSIONI E GRUPPI DI COMMISSIONI E GRUPPI DI COMMISSIONI E GRUPPI DI COMMISSIONI E GRUPPI DI

LAVOROLAVOROLAVOROLAVORO

AREA 1: AREA 1: AREA 1: AREA 1: GESTONE DEL P.O.F.GESTONE DEL P.O.F.GESTONE DEL P.O.F.GESTONE DEL P.O.F.

MARIA SCARLATA

AREA 2: AREA 2: AREA 2: AREA 2: SOSTEGNO AL SOSTEGNO AL SOSTEGNO AL SOSTEGNO AL LAVORO DEI LAVORO DEI LAVORO DEI LAVORO DEI DOCENTIDOCENTIDOCENTIDOCENTI

FERNANDA

MATTOGNO

AREA 3:AREA 3:AREA 3:AREA 3: INTERVENTI E INTERVENTI E INTERVENTI E INTERVENTI E SERVIZI PER GLI SERVIZI PER GLI SERVIZI PER GLI SERVIZI PER GLI ALUNNIALUNNIALUNNIALUNNI

ROSA

COLAVECCHI

AREA 4:AREA 4:AREA 4:AREA 4: RELAZIONI CON RELAZIONI CON RELAZIONI CON RELAZIONI CON ENTI ESTERNI:ENTI ESTERNI:ENTI ESTERNI:ENTI ESTERNI:

PERLA

ROVAZZANI

AREA 5:AREA 5:AREA 5:AREA 5: INTERVENTI E INTERVENTI E INTERVENTI E INTERVENTI E SERVIZI PER SERVIZI PER SERVIZI PER SERVIZI PER GLI ADULTIGLI ADULTIGLI ADULTIGLI ADULTI

MARCO

ROTONDI

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2288

5.1 5.1 5.1 5.1 RUOLI, FUNZIONI E RESPONSABILITA’RUOLI, FUNZIONI E RESPONSABILITA’RUOLI, FUNZIONI E RESPONSABILITA’RUOLI, FUNZIONI E RESPONSABILITA’

“La individuazione degli itinerari di apprendimento è garanzia per l’alunno di effettiva

soddisfazione del diritto allo studio”. La Programmazione Educativa e Didattica dovrà

quindi, articolarsi in modo da prevedere la costruzione e la realizzazione di percorsi perso-

nalizzati di apprendimento scolastico.

• Ai docenti spetta, dunque, il compito di svolgere la loro professione in modo peda-

gogicamente, deontologicamente e culturalmente funzionale ai bisogni e alle carat-

teristiche dei loro alunni.

Per costruire percorsi (curricoli) personalizzati occorre per prima cosa conoscere gli

alunni, diagnosticare i livelli di partenza, individuarne bisogni e risorse. Tuttavia

fare una scuola basata sui curricoli personalizzati non può correttamente significare

fare un tipo di scuola diversa per ogni alunno, bensì gestire gli alunni per gruppi

omogenei come livello di preparazione culturale e di maturazione umana.

• Gli alunni, protagonisti fondamentali dell’azione educativa, hanno diritto ad inter-

venti pedagogico-didattici mirati e funzionali; ma, al tempo stesso, hanno il dovere

di impegnarsi al meglio delle loro possibilità per migliorare se stessi e per apportare

il proprio contributo al benessere degli altri.

Ciò può avvenire soltanto con la partecipazione consapevole, l’impegno, la volontà,

la motivazione e l’interesse degli stessi.

• I genitori svolgono un’azione di primaria importanza sul piano educativo e forma-

tivo e sul piano dell’istruzione.

Senza il completo coinvolgimento delle famiglie la scuola non può conseguire le

proprie finalità educative; senza, cioè, che ci sia una profonda condivisione delle at-

tività e delle proposte della scuola e senza che vi siano scambi informativi tra scuo-

la e famiglia sulla personalità dell’alunno, sul suo carattere, i suoi problemi, i suoi

reali interessi, sulle sollecitazioni positive o sui condizionamenti negativi che riceve

dalla società, dal territorio, dagli amici.

Molto possono fare i genitori anche sul piano del rafforzamento delle motivazioni

verso le attività scolastiche e i problemi della cultura, aiutando l’alunno a conoscer-

si meglio, a migliorare il concetto di sé, ad accrescere la fiducia nelle proprie possi-

bilità, a rafforzare le proprie abitudini, a coltivare i propri reali interessi.

E’ necessario dunque che l’ambiente familiare trasmetta ai figli l’importanza della

scuola, dell’impegno personale necessario per raggiungere qualsiasi obiettivo, oltre

che l’esempio della responsabilità e della coerenza.

• Il personale amministrativo contribuisce a realizzare una corretta gestione ammini-

strativa, garantendo l’uso corretto delle risorse strutturali e finanziarie come stru-

menti importantissimi per l’azione pedagogica e didattica.

• Il personale ausiliario, infine, mediante specifiche mansioni di pulizia e di mante-

nimento delle strutture e delle attrezzature e di vigilanza sugli alunni, contribuisce a

fare della scuola un ambiente organizzato per essere stimolante ai processi di ap-

prendimento e di formazione culturale dei giovani.

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2299

5.2 5.2 5.2 5.2 LA VALUTAZIONELA VALUTAZIONELA VALUTAZIONELA VALUTAZIONE

La valutazione consiste nella raccolta e nell’uso delle informazioni concernenti i

cambiamenti nel comportamento degli alunni allo scopo di prendere delle decisioni riguar-

do al programma educativo.

Gli aspetti essenziali della valutazione sono i seguenti :

La funzione (perché valutare?)

L’oggetto (che cosa valutare?)

Le modalità (come valutare?)

La funzione

Nella “funzione” la valutazione è finalizzata:

a rilevare i successi o le difficoltà che gli alunni incontrano a livello di ciascuna unità di

apprendimento;

a chiarire, rivedere o adattare l’obiettivo (educativo-didattico) alla luce dell’attività in

svolgimento;

ad accertare se l’obiettivo didattico progettato è stato raggiunto;

a verificare se gli alunni rispondano alle stimolazioni e alle opportunità didattiche loro of-

ferte, cioè se sono motivati;

a differenziare i trattamenti didattici e individuare le procedure alternative più adeguate

sulla base dei risultati;

a pianificare, al termine di ciascuna unità didattica i tempi e i modi ottimali per il passag-

gio all’unità successiva;

ad accertare se gli obiettivi intermedi e quelli educativi sono stati raggiunti.

L’oggetto L’oggetto della valutazione e del giudizio sono:

i risultati dell’apprendimento dei singoli alunni, cioè l’acquisizione degli obiettivi pro-

grammati;

la validità delle procedure, dei contenuti e degli strumenti adottati per conseguire gli obiet-

tivi previsti dal progetto iniziale.

Le modalità La valutazione è prima misurazione e si effettua con l’uso di tecniche e metodiche diverse:

con griglie o strumenti elaborati per singole classi ad inizio anno, prima della programma-

zione didattica:

per prove concordate in base al curricolo al termine di ogni bimestre;

con prove standardizzate per tutto il Circolo al termine di ogni quadrimestre.

Valutare la realizzazione dei progetti Ogni progetto ha proprie finalità che saranno sottoposte a prove di verifica in itinere e di

valutazione finale.

L’insegnante cui è stata attribuita la Funzione Obiettivo, Area 1 – Gestione del Piano

dell’Offerta Formativa avrà il compito di coordinare e verificare in itinere tutte le attività

inserite nel Piano; alla fine dell’anno scolastico dovrà relazionare, con una valutazione fi-

nale, al Collegio dei Docenti .

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3300

Errore.

EDUCAZIONE

FORMAZIONE

ISTRUZIONE

Il nostro piano dell’offerta formativa riguarda la

SVILUPPO DELLA PERSONA

Raccordo tra gli

aspetti emotivo-

affettivo,

cognitivo-

intellettuale,

applicativo

Conoscenza , comuni-

cazione e scambio di

esperienze all’interno

della comunità scola-

stica ed extrascolastica

Prevede l’unità e

l’integrazione di

tutti i progetti e

le iniziative in

risposta ai biso-

gni dell’utenza.

Bisogni espres-

sivi del bambino

nella sua unicità

Collaborazione

Solidarietà

Sviluppo e po-

tenziamento di

competenze, abi-

lità, conoscenze Incontri collegiali

Gruppi di lavoro

Continuità

Associazioni

ed Enti Extrascuo-

la

Utilizzazione dei fondi

assegnati dal Miur per:

assicurare il funziona-

mento ordinario di tutte

le scuole del Circolo, re-

alizzare progetti specifi-

ci secondo i piani di

previsione ad esso alle-

gati, garantire il funzio-

namento amministrativo

generale.

Uso di cana-

li, codici e

media comu-

nicativi diffe-

renti

Organizzazione di

laboratori:

teatro

informatica

musica

pittura

lettura

espressivo

lingua stra-

niera

Obiettivi formativi

Utilizzazione delle ri-

sorse finanziarie non

statali derivanti da

Privati, Società, Enti

Locali,Provincia, Re-

gione.

Predisporre am-

bienti accoglienti

e coinvolgenti, di

apprendimento e

aggregazione,

sani e funzionali.

Formazione di

gruppi di lavo-

ro a classe a-

perte, messa in

campo di ri-

sorse profes-

sionali e mate-

riali, collabo-

razione con gli

esterni .

Elaborazioni di

piani per il recu-

pero dello svan-

taggio.

Aggiornamento

costante dei do-

centi per miglio-

rare la qualità

dell’offerta for-

mativa

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6666

6666.1 ATTIVITA" FUNZIONALI ALL'INSEGNAMEATTIVITA" FUNZIONALI ALL'INSEGNAMEATTIVITA" FUNZIONALI ALL'INSEGNAMEATTIVITA" FUNZIONALI ALL'INSEGNAMENNNNTO: TO: TO: TO:

INCARICHI E COMMISSIONI INCARICHI E COMMISSIONI INCARICHI E COMMISSIONI INCARICHI E COMMISSIONI

1) ORGANI DI GESTIONE

- Consiglio di Circolo presidente Signora Alessia Borghesi

- Giunta Esecutiva presidente D.S. Dott. Francesco Marchetti

- Commissione per la mensa costituita da genitori eletti

2) Il COLLEGIO DEI DOCENTI ha deliberato il calendario annuale delle attività fun-

zionali all'insegnamento con le seguenti commissioni:

- Piano dell'Offerta Formativa - Progetto di Circolo

- Continuità - Multimedialità

- GLH

- Comitato Valutazione

-Formazione classi

- Commissione elettorale

3) Sono state individuate le seguenti FUNZIONIFUNZIONIFUNZIONIFUNZIONI----STRUMENTALI:STRUMENTALI:STRUMENTALI:STRUMENTALI:

Area 1 – Gestione del P.O.F Insegnante –Maria Scarlata-

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Area 2 – Sostegno al lavoro dei docenti Insegnante Mattogno Fernanda

Area 3 – Interventi e servizi per gli stu-

denti Insegnante Colavecchi Rosa

Area 4 - Continuità e rapporti con enti

esterni Insegnante Rovazzani Perla

Area 5- Interventi e servizi per gli adulti Insegnante Marco Rotondi

4) Sono stati designati fiduciarie di plesso:

Plesso Castel San Pietro Romano insegnante : Mattei Elda

Plesso Viale della Vittoria insegnante : Arcidiacono Rosanna (vicario)

Plesso Viale della Vittoria insegnante : Appolloni Carla (sc. dell'infanzia)

Plesso Barberini insegnante : Ida Marini(sc.primaria);

Plesso Carchitti insegnante : Scaramella Anna Rita (sc.primaria);

De Angelis Rita (sc. dell'infanzia)

4) Sono stati designati 2 collaboratori del dirigente scolastico:

insegnante Arcidiacono Rosanna ( vicario );

insegnante Appolloni Carla ( scuola dell’infanzia )

6666.2 ORGANIZZAORGANIZZAORGANIZZAORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICAZIONE DELLA DIDATTICAZIONE DELLA DIDATTICAZIONE DELLA DIDATTICA

-ORARIO Nei vari plessi del Circolo si attuano orari scolastici diversi sia per sezioni di scuola

dell’infanzia, sia per la scuola primaria. Nelle sezioni di scuola dell’infanzia il tempo ridot-

to è di 25 ore settimanali, nelle sezioni di tempo disteso è di 40 ore settimanali, entrambi

ripartite in 5 giorni ( dal lunedì al venerdì). Per le classi di scola primaria il tempo disteso è

di 40 ore settimanali (Viale della Vittoria - Carchitti - Castel San Pietro Romano) dal lune-

dì al venerdì; il tempo ridotto è di ore 31,15 settimanali per tutte le classi, dal lunedì al ve-

nerdì.

6666.3 SERVIZI AGGIUNTIVISERVIZI AGGIUNTIVISERVIZI AGGIUNTIVISERVIZI AGGIUNTIVI

- MENSA:

Per gli alunni del tempo disteso e ridotto (nei giorni di rientro) è istituito, da parte dell'am-

ministrazione comunale, il servizio mensa affidato in gestione alla cooperativa "La Casci-

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na" che fornisce pasti caldi e cucinati nei plessi Barberini e Carchitti; negli altri plessi il ci-

bo viene trasportato (Viale della Vittoria, Scuola materna Carchitti).

Il costo per ogni pasto è fissato, per il corrente anno, in Euro 2,07 a pasto .

I pasti vengono personalizzati per i bambini con intolleranze alimentari ed allergie (celiaci

ecc….)

Per quanto riguarda il plesso di Castel San Pietro la mensa viene gestita dal Comune quindi

i bambini pagano solo un ticket di presenza.

- TRASPORTO ALUNNI:

Gli alunni della scuola dell'infanzia e primaria usufruiscono di un servizio scuolabus, affi-

dato in gestione alla ditta autotrasporti "Cilia".

6.6.6.6.4 LA SICUREZZA NELLA SCUOLALA SICUREZZA NELLA SCUOLALA SICUREZZA NELLA SCUOLALA SICUREZZA NELLA SCUOLA

L’Istituto persegue l’obiettivo di una “Scuola Sicura”, da conseguire insieme agli Enti

Locali. Sono infatti a carico del Comune gli obblighi relativi ad interventi strutturali e di

manutenzione necessari ad assicurare la sicurezza dei locali. Al Dirigente scolastico è at-

tribuito il compito di porre in essere i vari adempimenti di carattere generale circa le attivi-

tà di formazione ed informazione del personale, la valutazione dei rischi, l’attivazione del

servizio di prevenzione e protezione .

A tal fine, il Collegio dei Docenti ha individuato per ciascun plesso, gli addetti al Servizio

di Prevenzione e Protezione e alle emergenze (incendi, evacuazione e pronto soccorso)

I plessi sono dotati di idonea segnaletica.

Tutti i docenti, infine, sono tenuti all’obbligo di formazione sui temi della sicurezza nei

luoghi di lavoro.

In ogni plesso verranno effettuate almeno due prove di evacuazione dell’edificio nel corso

dell’anno.

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3344

7777

7.7.7.7.1 ISCRIZIONISCRIZIONISCRIZIONISCRIZIONE DEGLI ALUNNIE DEGLI ALUNNIE DEGLI ALUNNIE DEGLI ALUNNI

Le iscrizioni degli alunni di Scuola dell'Infanzia ed Elementare avvengono nel mese di

Gennaio presso la segreteria del I° Circolo, con moduli forniti dalla Scuola stessa.

La Legge delega n.53/2003 introduce la possibilità di iscrivere in anticipo i bambini alla

scuola dell’infanzia e alla scuola Primaria.

1. Scuola dell’Infanzia: possono essere iscritti alla scuola dell’infanzia “secondo cri-

teri di gradualità ed in forma di sperimentazione, le bambine e i bambini che com-

piono i tre anni di età entro il 30 aprile dell’anno scolastico di riferimento, anche

in rapporto all’introduzione di nuove professionalità e modalità organizzative”

2. Scuola Primaria: possono essere iscritti alla scuola Primaria le bambine e i bam-

bini che compiono sei anni entro il 30 aprile dell’anno scolastico di riferimento. La

normativa offre quindi un’opportunità, che i genitori dovrebbero cogliere responsa-

bilmente, tenendo conto delle competenze già acquisite nella scuola dell’infanzia e

del parere degli insegnanti della scuola dell’Infanzia.

IL DEIL DEIL DEIL DECRETO LEGISLATIVOCRETO LEGISLATIVOCRETO LEGISLATIVOCRETO LEGISLATIVO

Il Decreto legislativo approvato in via definitiva il 23 gennaio 2004 dal Consiglio

dei Ministri al Capo V

( Norme finali e transitorie) ha limitato, per l’anno scolastico 2003-2004 la possibi-

lità di iscrizione anticipata alla scuola dell’infanzia e alla scuola Primaria solo alle

bambine e ai bambini che hanno compiuto rispettivamente tre e sei anni entro il 28

febbraio 2004.

Le ulteriori anticipazioni, per i prossimi anni, verranno regolamentate da apposito

Decreto ministeriale fino ad arrivare a quel 30 aprile previsto dalla Legge n.53/2003

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3355

7.7.7.7.2 CRITERI DI FORMAZIONE DELLE SEZIONI/CLASSICRITERI DI FORMAZIONE DELLE SEZIONI/CLASSICRITERI DI FORMAZIONE DELLE SEZIONI/CLASSICRITERI DI FORMAZIONE DELLE SEZIONI/CLASSI

Sezioni di scuola dell'infanzia - Formazione di sezioni omogenee per età, laddove è possibile

- Equilibrio numerico tra le sezioni

- Salvaguardia dell'equilibrio tra maschi e femmine

- Inserimento dei fratelli in sezioni diverse

- Suddivisione di bambini diversamente abili

- Eventuale passaggio da una sezione all'altra con adeguata motivazione valutata dal

Consiglio di Intersezione

Classi prime Formazione delle classi affidata ad una Commissione composta da docenti di scuola del-

l'Infanzia, docenti delle classi quinte.

I criteri adottati saranno i seguenti

- Equilibrio numerico tra le classi

- Equilibrio tra maschi e femmine

- Inserimento di fratelli in classi diverse

- Classi eterogenee con riferimento ai livelli di maturazione

- Flessibilità nelle prime due settimane di attività scolastiche per il passaggio da una

classe all'altra

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3366

7.7.7.7.3 VIGILANZA SUGLI ALUNNIVIGILANZA SUGLI ALUNNIVIGILANZA SUGLI ALUNNIVIGILANZA SUGLI ALUNNI

I bambini della scuola dell' Infanzia sono accompagnati fino alla porta della propria sezio-

ne dai genitori o da chi in quel momento ne fa le veci. Per gli alunni di scuola Primaria, nel

corrente anno scolastico e su richiesta dei genitori, è stato attivato il servizio di pre-scuola

che garantisce la sorveglianza degli alunni dalle ore 7,30 alle ore 8,20 tramite assistenti

comunali. Dopo l'entrata degli alunni, i cancelli vanno richiusi per garantire la sicurezza

nella scuola. I genitori sono tenuti a non sostare negli atri e negli spazi esterni recintati.

Gli alunni della scuola dell'infanzia, al momento dell'uscita, verranno affidati ai genitori o

a chi ne ha delega.

Gli alunni della scuola primaria usciranno al termine delle lezioni e solo dopo il suono del-

la campanella, sotto la vigilanza del proprio insegnante, che li accompagnerà fuori del por-

tone.

I collaboratori scolastici collaboreranno con gli insegnanti per vigilare l'entrata e l'uscita

degli alunni.

7.7.7.7.4 COMPORTAMENTO ALUNNICOMPORTAMENTO ALUNNICOMPORTAMENTO ALUNNICOMPORTAMENTO ALUNNI

Uscite fuori orario Le uscite sistematiche per terapia medica vengono autorizzate dalla Direzione Didattica,

sulla base della documentazione sanitaria.

Le uscite occasionali, motivate, vengono gestite all'interno del plesso di appartenenza degli

alunni.

I genitori sono tenuti a firmare sull'apposito stampato di plesso l'assunzione di responsabi-

lità dell'uscita anticipata del proprio figlio.

Nel caso di alunni che necessitano di uscire anticipatamente dalla scuola, per motivi di sa-

lute, i docenti sono tenuti a chiamare telefonicamente i genitori.

In caso di urgenze per malori gravi o infortuni si provvederà a chiamare il genitore e con-

temporaneamente il Servizio di Pronto Soccorso. In assenza del genitore, l'alunno può es-

sere accompagnato dal personale della scuola.

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3377

Assenze degli alunni

Dopo cinque giorni di assenza per malattia si presenta il certificato medico. In merito alle

malattie infettive contagiose e di lunga durata, è consigliabile e risulta valida la certifica-

zione del medico scolastico, presso al ASL di appartenenza

7.5 UTILIZZAZIONESPAZIUTILIZZAZIONESPAZIUTILIZZAZIONESPAZIUTILIZZAZIONESPAZI: : : :

CONSERVAZIONE STRUTTURE E DOTAZIONICONSERVAZIONE STRUTTURE E DOTAZIONICONSERVAZIONE STRUTTURE E DOTAZIONICONSERVAZIONE STRUTTURE E DOTAZIONI

Le palestre (o gli spazi utilizzati per attività motorie), i laboratori e le aule per attività

particolari sono utilizzati da tutti. I docenti di ogni plesso indicano nei documenti di pro-

grammazione annuale i turni, le modalità d'uso, i nomi dei responsabili incaricati (se ne-

cessari), tenendo presente comunque i limiti di capienza di ogni ambiente. Le attrezzature

presenti in tali ambienti devono essere usate correttamente e riposte ordinatamente al ter-

mine delle attività. Per particolari ricorrenze (Natale, Carnevale, fine Anno, ... ) è consenti-

ta l'organizzazione di feste, mostre, spettacoli in ambienti solitamente destinati ad altri usi.

Tali iniziative devono svolgersi evitando affollamento eccessivi e comunque nel rispetto

delle norme di igiene e di sicurezza.

Per la ricreazione e per particolari attività didattiche è consentito l'uso dei cortili, previa

valutazione delle caratteristiche di tali spazi, al fine di evitare infortuni, incidenti, disturbo

alle attività di chi rimane negli edifici ovvero fruisce contemporaneamente dei cortili stes-

si.

Libri e sussidi vengono acquistati su proposta del Collegio dei Docenti e nei limiti di spe-

sa stabiliti dal Consiglio di Circolo. Le strutture e le dotazione di materiale devono essere

utilizzate secondo la destinazione che è loro propria, evitando danneggiamenti e sprechi .

L'uso dei computers richiede particolare attenzione: la posizione ergonometrica corretta ri-

spetto al piano di lavoro, la distanza dallo schermo non inferiore ad 80 cm, la durata dell'at-

tività e gli intervalli (30 minuti ogni 120 di applicazione continuativa).

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7 7 7 7 .6 MODALITÀ’ COMUNICAZIONI CON I GMODALITÀ’ COMUNICAZIONI CON I GMODALITÀ’ COMUNICAZIONI CON I GMODALITÀ’ COMUNICAZIONI CON I GENITORIENITORIENITORIENITORI

I rappresentanti dei genitori eletti nei consigli di intersezione e d'interclasse possono riu-

nire e promuovere assemblee di classe, di plesso, in orario non coincidente con quello delle

lezioni, previa autorizzazione della Direzione.

Analogamente, le commissioni di genitori, costituite per motivi specifici, possono riunir-

si e riunire i genitori per problemi inerenti al loro incarico in orario non coincidente con

quello delle lezioni, previa autorizzazione della Direzione.

I docenti incontrano i genitori per le comunicazioni periodiche circa l'andamento scola-

stico degli alunni secondo il calendario definito all'inizio dell'anno scolastico o in seguito

ad accordi diretti. Durante lo svolgimento delle riunioni degli insegnanti e/o dei genitori

non è consentita la presenza degli alunni nella scuola, sia perché manca il personale per la

vigilanza, sia perché possono essere affrontati argomenti che richiedono la presenza di sole

persone adulte. I rappresentanti di classe/sezione possono contattare gli insegnanti nelle re-

lative aule solo se devono trattare questioni di carattere generale riguardanti le clas-

si/sezioni e, comunque, non durante lo svolgimento delle lezioni.

Le comunicazioni tra insegnanti e genitori possono avvenire per iscritto (sul quaderno,

con avvisi, ... ) o telefonicamente (in caso di urgenza). I genitori degli alunni sono tenuti a

fornire uno o più recapiti telefonici effettivi per essere reperibili durante l'orario scolastico.

7.7.7.7.7 MODALITÀ DI CONVOCAZIONE E MODALITÀ DI CONVOCAZIONE E MODALITÀ DI CONVOCAZIONE E MODALITÀ DI CONVOCAZIONE E

DI SVOLGIMENTO DELLE RIUNIONI DI SVOLGIMENTO DELLE RIUNIONI DI SVOLGIMENTO DELLE RIUNIONI DI SVOLGIMENTO DELLE RIUNIONI

DDDDEGLIEGLIEGLIEGLI ORGANI COLLEGIALIORGANI COLLEGIALIORGANI COLLEGIALIORGANI COLLEGIALI

La convocazione degli organi collegiali viene disposta con congruo preavviso, di norma,

non inferiore a 5 giorni, rispetto alla data delle riunioni. Di ogni seduta degli Organi Colle-

gali viene redatto il verbale, firmato dal presidente e dal segretario su apposito registro.

L'attività di ciascuno degli organi collegiali interni alla scuola viene programmata all'inizio

dell'anno scolastico secondo le norme vigenti e il relativo calendario è reso noto agli inte-

ressati. Gli atti degli organi collegiali possono essere consultati dai membri degli stessi or-

gani. L'accesso agli atti da parte di chi non fa parte di tali organi e la riproduzione degli

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3399

stessi da parte di chi ha titolo a richiederla, avvengono secondo le disposizioni della legge

n.241/90 e dei decreti e circolari attuative della stessa.

Le decisioni riguardanti persone singole non sono oggetto di pubblicazione, salvo richie-

sta specifica degli interessati.

8888

8.1 L’Istituto partecipa al Piano Nazionale di formazione sulle competenze riguardante l’area

generale, informatica e lingua straniera, organizzato dall’Ufficio Scolastico Regionale per

il Lazio.

Inoltre i corsi di formazione, aggiornamento ed altre attività per il corrente anno scolastico

sono i seguenti:

- Gestione del sito informatico della scuola.

- Corso di approfondimento di tipo professionale.

- Autoaggiornamento/scambio di esperienze, progettazione comune.

- Libera partecipazione a corsi organizzati da Associazioni ed Enti Vari.

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