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Sulla strada – Rassegna stampa 10 ottobre 2013 PRIMO PIANO Assalto al portavalori, sette arrestati Due sono guardie giurate Sventato colpo da 180 milioni La rapina a Capalle del marzo scorso fu messa a segno simulando un incidente. Tra i responsabili ci sono persone legate alla Mafia e coinvolti in omicidi FIRENZE, 10 ottobre 2013 - Sono stati presi i presunti autori dell'assalto al portavalori che fu bloccato il 22 marzo 2013 a Capalle, simulando un incidente. Sette persone sono finite in carcere questa mattina: ci sono banditi di origine siciliana che vantano una curriculum criminale 'pesante': alcuni di essi, riporta la polizia, sono stati arrestati, in passato, per omicidi e per la partecipazione ad associazioni di stampo mafioso. Due dei sette sono guardie giurate della stessa ditta 'vittima' della rapina, la Btv Battistolli di Vicenza: i complici sono l'autista dello stesso mezzo attaccato e un altro vigilante, anche lui conducente di furgoni della Btv Battistolli, ma quella mattina non presente sul luogo della rapina. Secondo la polizia ebbero compiti decisivi. Nelle indagini è emerso che gli stessi malviventi progettavano un altro colpo per assaltare un 'caveau' con 180 milioni di euro. Il delitto e' stato sventato grazie alle investigazioni della squadra mobile di Firenze. Per la nuova rapina gli indagati avrebbero usato pistole e fucili a pompa e la complicità di guardie giurate. La guardia giurata che conduceva il furgone simulò l'incidente con lo scooterista, anche questo un altro membro del commando, per avere il pretesto di bloccare il mezzo. Secondo la questura, fu lautamente ricompensato per il suo apporto al commando che fece la rapina. Il vigilante assente dalla scena del crimine forni' importanti informazioni alla banda come basista della rapina. Nel dettaglio, le indagini della squadra mobile di Firenze, grazie all'esame delle immagini riprese da telecamere, hanno stabilito che il conducente del furgone simulo' totalmente di aver avuto un incidente con lo scooterista complice. L'incidente fu una finta completa perché non avvenne nessun contatto tra furgone e moto. Lo scooterista si gettò a terra senza essere nemmeno sfiorato dal furgone, così la guardia giurata che lo guidava ebbe cosi' il pretesto per fermare il mezzo e agevolare l'assalto. Gli altri due colleghi - feriti lievemente con colpi tirati con i calci delle pistole - erano ignari e subirono la rapina. Per errore fu di 'soli' 700.000 euro il bottino raccolto dal commando che agì il 22 marzo scorso nella zona industriale di Capalle (Firenze), e non di 1,2 milioni di euro, la somma totale di denaro contenuto nel furgone portavalori assaltato. La restante parte, ben 500 mila euro, non era stata prelevata da nessuno, in quanto dimenticata all'interno del blindato, sotto un giubbotto antiproiettile. In un primo momento la stima fu di centomila euro. CHI SONO GLI ARRESTATI - Tre dei sette arrestati hanno precedenti per omicidio. Soggetto di spicco, un affiliato alla Stidda, la mafia di Gela, gia' condannato per duplice omicidio e tentato omicidio, Raimondo Giuseppe Romano, 44 anni, originario di Gela, detenuto a Sollicciano dal 1992 e che al momento della rapina al portavalori si trovava in semiliberta'. Secondo le indagini della squadra mobile di Firenze, la mattina del 22 marzo usci' dal carcere ma non si presento' alla ditta dove lavorava come carpentiere proprio perche' impegnato nella rapina al portavalori. Tre mesi fa gli agenti della squadra mobile di Firenze avevano notificato all'uomo un'ulteriore ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio, su disposizione della Dda di Catania, perche' ritenuto uno dei due uomini che il 15 luglio 1991 uccise a colpi di pistola Paolo Nicastro appartenente alla Stidda di Gela. L'operazione, denominata 'Trenta Denari', ha portato in manette Mariano Bucca, 58, originario di Palermo ma residente a Lastra a Signa (Firenze), gravato da precedenti di polizia per omicidio, associazione a delinquere, furto e rapina: fu processato nel 1985 a Reggio Emilia per l'uccisione di due uomini sull'autostrada del Sole, duplice omicidio avvenuto l'anno prima nell'ambito di una guerra fra clan per il controllo del traffico di droga. Altro personaggio di spessore Giovanni Grisafi, 61 anni, nato a Palermo ma residente alle Piagge (Firenze), gravato da precedenti di polizia per omicidio, oltre trent'anni fa, e rapina, accusato di aver preso parte al colpo del 22 marzo 2013 e di aver fornito appoggio logistico. Arrestati inoltre Ivan Di Donato, 30, nato a Milano, residente a San Miniato (Pisa) con dimora a Castelfiorentino, che, oltre ad aver preso parte alla rapina, teneva i contatti tra il gruppo e le due guardie giurate complici; Gianluca Spanu, 26, di Palermo, residente a Firenze, responsabile di aver preso parte alla rapina e di aver procurato al gruppo i veicoli rubati, uno scooter e un'auto, usati per il colpo. E le due guardie giurate, dipendenti del gruppo Btv Battistolli di Vicenza: l'autista del furgone, responsabile di aver simulato l'incidente

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Page 1: 267 10 OTT 2013 NEWS E RASSEGNA STAMPAper avere il pretesto di bloccare il mezzo. Secondo la questura, fu lautamente ricompensato ... (Pisa) con dimora a Castelfiorentino, che, oltre

Sulla strada – Rassegna stampa 10 ottobre 2013 PRIMO PIANO Assalto al portavalori, sette arrestati Due sono guardie giurate Sventato colpo da 180 milioni La rapina a Capalle del marzo scorso fu messa a segno simulando un incidente. Tra i responsabili ci sono persone legate alla Mafia e coinvolti in omicidi FIRENZE, 10 ottobre 2013 - Sono stati presi i presunti autori dell'assalto al portavalori che fu bloccato il 22 marzo 2013 a Capalle, simulando un incidente. Sette persone sono finite in carcere questa mattina: ci sono banditi di origine siciliana che vantano una curriculum criminale 'pesante': alcuni di essi, riporta la polizia, sono stati arrestati, in passato, per omicidi e per la partecipazione ad associazioni di stampo mafioso. Due dei sette sono guardie giurate della stessa ditta 'vittima' della rapina, la Btv Battistolli di Vicenza: i complici sono l'autista dello stesso mezzo attaccato e un altro vigilante, anche lui conducente di furgoni della Btv Battistolli, ma quella mattina non presente sul luogo della rapina. Secondo la polizia ebbero compiti decisivi. Nelle indagini è emerso che gli stessi malviventi progettavano un altro colpo per assaltare un 'caveau' con 180 milioni di euro. Il delitto e' stato sventato grazie alle investigazioni della squadra mobile di Firenze. Per la nuova rapina gli indagati avrebbero usato pistole e fucili a pompa e la complicità di guardie giurate. La guardia giurata che conduceva il furgone simulò l'incidente con lo scooterista, anche questo un altro membro del commando, per avere il pretesto di bloccare il mezzo. Secondo la questura, fu lautamente ricompensato per il suo apporto al commando che fece la rapina. Il vigilante assente dalla scena del crimine forni' importanti informazioni alla banda come basista della rapina. Nel dettaglio, le indagini della squadra mobile di Firenze, grazie all'esame delle immagini riprese da telecamere, hanno stabilito che il conducente del furgone simulo' totalmente di aver avuto un incidente con lo scooterista complice. L'incidente fu una finta completa perché non avvenne nessun contatto tra furgone e moto. Lo scooterista si gettò a terra senza essere nemmeno sfiorato dal furgone, così la guardia giurata che lo guidava ebbe cosi' il pretesto per fermare il mezzo e agevolare l'assalto. Gli altri due colleghi - feriti lievemente con colpi tirati con i calci delle pistole - erano ignari e subirono la rapina. Per errore fu di 'soli' 700.000 euro il bottino raccolto dal commando che agì il 22 marzo scorso nella zona industriale di Capalle (Firenze), e non di 1,2 milioni di euro, la somma totale di denaro contenuto nel furgone portavalori assaltato. La restante parte, ben 500 mila euro, non era stata prelevata da nessuno, in quanto dimenticata all'interno del blindato, sotto un giubbotto antiproiettile. In un primo momento la stima fu di centomila euro. CHI SONO GLI ARRESTATI - Tre dei sette arrestati hanno precedenti per omicidio. Soggetto di spicco, un affiliato alla Stidda, la mafia di Gela, gia' condannato per duplice omicidio e tentato omicidio, Raimondo Giuseppe Romano, 44 anni, originario di Gela, detenuto a Sollicciano dal 1992 e che al momento della rapina al portavalori si trovava in semiliberta'. Secondo le indagini della squadra mobile di Firenze, la mattina del 22 marzo usci' dal carcere ma non si presento' alla ditta dove lavorava come carpentiere proprio perche' impegnato nella rapina al portavalori. Tre mesi fa gli agenti della squadra mobile di Firenze avevano notificato all'uomo un'ulteriore ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio, su disposizione della Dda di Catania, perche' ritenuto uno dei due uomini che il 15 luglio 1991 uccise a colpi di pistola Paolo Nicastro appartenente alla Stidda di Gela. L'operazione, denominata 'Trenta Denari', ha portato in manette Mariano Bucca, 58, originario di Palermo ma residente a Lastra a Signa (Firenze), gravato da precedenti di polizia per omicidio, associazione a delinquere, furto e rapina: fu processato nel 1985 a Reggio Emilia per l'uccisione di due uomini sull'autostrada del Sole, duplice omicidio avvenuto l'anno prima nell'ambito di una guerra fra clan per il controllo del traffico di droga. Altro personaggio di spessore Giovanni Grisafi, 61 anni, nato a Palermo ma residente alle Piagge (Firenze), gravato da precedenti di polizia per omicidio, oltre trent'anni fa, e rapina, accusato di aver preso parte al colpo del 22 marzo 2013 e di aver fornito appoggio logistico. Arrestati inoltre Ivan Di Donato, 30, nato a Milano, residente a San Miniato (Pisa) con dimora a Castelfiorentino, che, oltre ad aver preso parte alla rapina, teneva i contatti tra il gruppo e le due guardie giurate complici; Gianluca Spanu, 26, di Palermo, residente a Firenze, responsabile di aver preso parte alla rapina e di aver procurato al gruppo i veicoli rubati, uno scooter e un'auto, usati per il colpo. E le due guardie giurate, dipendenti del gruppo Btv Battistolli di Vicenza: l'autista del furgone, responsabile di aver simulato l'incidente

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che consenti' di mettere a segno il colpo, Roberto Slanzi, 45, di Prato e residente a Pistoia, e il collega Andrea Rossi, 50, fiorentino, che in passato ha lavorato come guardia giurata perfino al Palazzo di Giustizia di Firenze e che, secondo le indagini, ha fornito informazioni sul carico e sul percorso del furgone al gruppo criminale. Inoltre la polizia ha denunciato altre due persone, due ritenuti fiancheggiatori del commando per aver collaborato nel reperimento e nella custodia dei veicoli usati per la rapina. Fonte della notizia: lanazione.it Tentarono assalto a portavalori 4 fermi a Taranto TARANTO 10.10.2013 – La Polizia di Stato di Taranto ha eseguito su delega dell’Autorità Giudiziaria quattro provvedimenti di fermo nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere, rapina, porto e detenzione illegali di armi, furto, ricettazione e violenza privata. Le indagini svolte da personale della Squadra Mobile, coordinato dal Servizio Centrale Operativo e supportate anche da attività tecniche, sono state avviate in seguito al cruento tentativo di rapina, commesso lo scorso 2 maggio, nei pressi di Monteiasi (TA), in danno di un furgone portavalori che trasportava circa 1.500.000 di euro. L’assalto, condotto da un commando armato di almeno 5 persone, fallì dopo un lungo conflitto a fuoco grazie alla pronta reazione delle guardie giurate e all’immediato intervento di alcune Volanti della Polizia. I conseguenti approfondimenti investigativi hanno consentito di raccogliere gravi elementi indiziari a carico di quattro pericolosi pluripregiudicati tarantini, stabilmente dediti alla commissione di rapine particolarmente violente, anche in danno di esercizi commerciali ed autotrasportatori. Ai destinatari dei provvedimenti è stata impedita la realizzazione di un ulteriore assalto, accuratamente pianificato da alcune settimane, a un furgone portavalori destinato a prelevare l’incasso settimanale presso un grande ed affollato centro commerciale del tarantino. L'operazione s'inquadra nell’ambito delle attività svolte da appositi gruppi di lavoro, composti da investigatori delle Squadre Mobili pugliesi e del Servizio Centrale Operativo, per contrastare le forme più gravi di criminalità predatoria riconducibili ai numerosi gruppi malavitosi operanti nella regione pugliese. Nell’assalto al furgone portavalori del 2 maggio scorso sulla strada provinciale Monteiasi-Carosino, i malfattori speronarono il mezzo blindato con un altro furgone e spararono alcuni colpi a scopo intimidatorio con un fucile a pompa nei confronti delle guardie giurate dell’istituto di vigilanza. La rapina fallì perchè i banditi, nonostante l’utilizzo della fiamma ossidrica, non riuscirono a scardinare il furgone portavalori e furono costretti a fuggire. Prima di allontanarsi, i malfattori incendiarono le quattro autovetture che avevano utilizzato per recarsi sul posto e il furgone impiegato per speronare il mezzo della Sveviapol. Fonte della notizia: lagazzettadelmezzogiorno.it NOTIZIE DALLA STRADA Il pullman degli ex carabinieri fuori strada A giudizio l'autista: «Era drogato» Nell'incidente a Ponte San Nicolò morirono cinque persone in dodici rimasero feriti: erano diretto al raduno di Jesolo PADOVA 10.10.2013 - È stato rinviato a giudizio con l'accusa di lesioni colpose, omicidio colposo e guida sotto l'effetto di cocaina Lorenzo Ottaviani, l'uomo che si trovava alla guida del pullman con a bordo una comitiva di ex carabinieri che il 5 maggio 2012 uscì di strada nel padovano, provocando la morte di 5 persone ed il ferimento di altre 12. Il dispositivo del rinvio a giudizio è stato letto oggi dal giudice dell'udienza preliminare Domenica Gambardella. La comitiva era diretta al raduno nazionale dei Carabinieri che si teneva a Jesolo (Venezia). Il mezzo uscì di strada nel tratto che collega la A4 con la A13, finendo in una scarpata nel territorio del comune di Ponte San Nicolò (Padova). Fonte della notizia: ilgazzettino.it Un automobilista su 5 soffre di sonnolenza diurna

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E’ questo il dato emerso nel corso della tappa milanese del tour internazionale del “Wake Up Bus” a cura dell’UE e della Società europea di ricerca sul sonno 10.10.2013 - Un automobilista su 5 soffre di sonnolenza diurna. E’ questo il dato emerso nel corso della tappa milanese del tour internazionale del “Wake Up Bus” a cura dell’Unione Europea e della Società europea di ricerca sul sonno. L’iniziativa, partita il 3 ottobre da Oporto in Portogallo per concludersi a Bruxelles il 15 ottobre ed illustrare al Parlamento Europeo gli “highlights” della campagna, intende sensibilizzazione l’opinione pubblica sui rischi legati alla sonnolenza alla guida, derivanti soprattutto da stili di vita errati e da disturbi del sonno che compromettono la capacità di attenzione al volante. Dai dati acquisiti in sede comunitaria sono tre i principali imputati di fronte a un incidente stradale: l’uomo, il veicolo e l’infrastruttura. Nell’80% dei casi la causa è riconducibile alle persone e la sonnolenza è una delle concause più ricorrenti (22% dei sinistri). La tappa milanese del tour, l’unica in Italia, è stata organizzata dall’Associazione Italiana Medicina del Sonno con la collaborazione dell’Automobile Club d’Italia, di Aci Milano e del Comune di Milano. Il dato interessante, che ci riguarda più da vicino, è legato ai risultati di un sondaggio condotto attraverso i siti Internet di Esrs, Aims e Aci sulle problematiche inerenti la sonnolenza al volante. “Dall’analisi dei 15.000 questionari pervenuti – spiegano gli ideatori del sondaggio – emerge che 1’automobilista su 5 soffre di sonnolenza diurna e il 70% di quanti hanno dichiarato di essere stati coinvolti in un incidente stradale ha “confessato” di aver dormito poche ore prima del sinistro. La probabilità di addormentarsi alla guida, inoltre, è maggiore se il conducente è affetto dalla sindrome delle apnee notturne (Osas), che affligge oltre 2 milioni di italiani”. All’incontro ha partecipato anche l’onorevole Gian Luigi Gigli della Commissione Affari Sociali della Camera, promotore di azioni legislative a contrasto degli incidenti imputabili al sonno, oltre a Michele De Benedetto, coordinatore del Tavolo Tecnico Interdisciplinare “Sonnolenza e Sicurezza nei pazienti Osas” che riunisce diverse società scientifiche per un totale di 70.000 medici quotidianamente impegnati a salvaguardia della vita umana. La notizia naturalmente non è sfuggita all’Associazione sostenitori amici polizia stradale, da sempre impegnata nel diffondere la cultura della sicurezza stradale, che però avanza alcuni dubbi: “Secondo l’inchiesta nel 22% degli incidenti il sonno è concausa dell’evento. Prendiamo atto di questa ulteriore minaccia – affermano all’Asaps – Ci domandiamo solo come sia stata fatta questa puntuale analisi, visto che nel nostro Paese nessuno è in grado neppure di dire quanti incidenti sono connessi all’abuso di alcol, di droga o all’abuso di cellulare alla guida… Mistero. Sia anche in questo caso colpa del sonno?”. La mancanza di una vera banca dati in grado di fornire un quadro preciso sugli incidenti che avvengono sulle nostre strade è stata più volte sottolineata dall’Asaps, poiché rappresenterebbe uno strumento fondamentale nel campo della prevenzione e non solo. Fonte della notizia: repubblica.it Esce di strada e muore schiacciato "Il guard-rail mancava da 15 giorni" Mario Pasin, agricoltore 75enne, il 27 settembre perse la vita a Lison di Portogruaro: "Le barriere non c'erano per un incidente precedente" 10.10.2013 - "La sistemazione del guard-rail è avvenuta con estremo ritardo. Se fosse stata fatta prima probabilmente Mario Pasin non sarebbe morto. È necessario riscontrare se vi sia una responsabilità effettiva degli enti preposti della sicurezza e manutenzione di via Statuti". È quanto ha dichiarato Ermes Trovò, amministratore di Studio 3A, a seguito del deposito questa mattina davanti al Tribunale di Pordenone della memoria prodotta degli avvocati Andrea Piccoli e Alessandro Menin per far luce sulle cause del decesso dell'anziano agricoltore del 24

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settembre scorso. Il 75enne si trovava alla guida del proprio trattore e, per motivi ancora al vaglio, è uscito di strada lungo via Statuti, a Lison di Portogruaro. "Sfortunatamente proprio in quel punto il guard-rail era stato divelto circa una ventina di giorni prima a causa di un incidente analogo e, per la mancanza della protezione, il trattore si è ribaltato, schiacciando sotto di sé la vittima - spiega Ermes Trovò - il guard-rail è stato riposizionato solo mercoledì (ieri, ndr)". Nell’istanza ai giudici del Tribunale di Pordenone gli avvocati Menin e Piccoli, consulenti della società di infortunistica stradale che assiste i famigliari della vittima, hanno avanzato la richiesta di accertamenti irripetibili per capire se effettivamente proprio la mancanza di quel guard-rail sia risultata fatale. "Secondo gli elementi in nostro possesso, ipotizziamo che la causa effettiva del decesso di Mario Pasin non sia un errore di guida, quanto piuttosto la mancanza della barriera metallica a bordo strada - spiega Trovò - un dispositivo di sicurezza che gli enti preposti, competenti su quel tratto stradale, avrebbero dovuto ripristinare tempestivamente dopo l’incidente di un mese fa. Quest'incuria è forse stata fatale. Il trattore - conclude - non poteva viaggiare a più di 30 chilometri orari e l’urto con la barriera metallica ne avrebbe quasi certamente evitato il ribaltamento, assorbendo il colpo". Fonte della notizia: veneziatoday.it Documenti falsi subito smascherati Parte progetto regionale con il coinvolgimento dei Comandi di polizia locale dei capoluoghi di provincia di Valentina Frezzato ALESSANDRIA 10.10.2013 - Piemonte più sicuro dopo la firma del nuovo protocollo d’intesa tra il comando della polizia locale torinese e quelli delle varie province. L’assessore regionale Riccardo Molinari sceglie la (sua) Alessandria per presentare il progetto che prevede di estendere il laboratorio scientifico tecnologico su tutto il territorio piemontese: «Ogni comando avrà dei kit per permettere di operare e controllare falsi documenti direttamente su strada. L’analisi sarà possibile attraverso una microcamera e il collegamento diretto, in rete, con Torino. E riusciremo anche ad avere una banca dati molto ampia». In questo modo, le operazioni di polizia saranno immediate e sicure. «Sarà possibile anche l’analisi di sostanze stupefacenti e di soldi che si ritengono falsi». L’operazione finanziata dalla Regione costa 100 mila euro. «Abbiamo cercato di spendere il meno possibile, ma di avere anche - continua Molinari - una ricaduta ampia su tutto il territorio». Già cinque agenti della polizia locale alessandrina sono stati formati per utilizzare il kit; toccherà poi a loro scambiare informazioni con i colleghi, anche degli altri comandi del territorio. Ma il controllo in diretta è già attivo e gli agenti, in questo modo, sono già operativi contro reati di questo tipo. Fonte della notizia: lastampa.it Comandante vigili urbani, Liporace rinuncia all'incarico: «Per rispetto delle istituzioni e dei romani» ROMA 09.10.2013 - «Tolgo la mia disponibilità a ricoprire l'incarico di comandante della Polizia Locale di Roma per rispetto delle istituzioni, del corpo di polizia locale della Capitale e dei cittadini romani». Così Oreste Liporace, colonnello dei carabinieri e designato dall'amministrazione come nuovo comandante dei vigili urbani, con una dichiarazione all'ANSA, rinuncia all'incarico. Liporace spiega di avere preso questa decisione «per spirito di servizio e rispetto istituzionale». «Sono stato prescelto fra molti per ricoprire questo incarico ma non ci sono state le condizioni per poterlo perfezionare», afferma. Il colonnello, inoltre, sottolinea che non immaginava «tanto clamore attorno a questa vicenda, nè le possibili ripercussioni sulla vita cittadina». Ostativo al perfezionamento dell'incarico il fatto che il curriculum dell'ufficiale non era corrispondente ad un requisito previsto dal bando. Alla fine è stato proprio il prescelto a trovare la soluzione al «pasticciaccio» della nomina di comandante della polizia locale di Roma ritirando la sua disponibilità, fortemente sostenuta dal sindaco Marino ma finita per incagliarsi su un cavillo burocratico che non aveva reso possibile il perfezionamento della sua nomina alla guida del corpo. A far saltare la nomina è stato un cavillo burocratico, complice probabilmente un errore dell'ufficio del personale in Campidoglio: l'assenza, nel curriculum

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dell'ufficiale, di uno dei requisiti previsti dal bando, vale a dire l'esperienza quinquennale da dirigente in un ente pubblico. La notizia della «rinuncia» fa tirare un sospiro di sollievo ai sindacati che, sin dalla presentazione del colonnello, avevano duramente criticato la decisione dell'amministrazione di affidare il corpo di polizia ad un «esterno», tanto da mandare la città in tilt il giorno dopo la sua presentazione, partecipando in massa ad un'assemblea sindacale. E, addirittura, minacciando l'astensione globale in un giorno clou per la Capitale: il 18 ottobre, quando nel pomeriggio è previsto il corteo dei Cobas e la sera la partita di cartello Roma-Napoli. E dunque sembra sfumare, per il momento, l'arrivo di un «esterno» al corpo in via della Consolazione, che domani si prepara a festeggiare il 170/mo «compleanno» senza il suo comandante. Ci sarà sicuramente Donatella Scafati che da luglio scorso, quando arrivarono sulla scrivania del sindaco le dimissioni dell'ex Carlo Buttarelli, è il comandante in carica. Il suo contratto scadrà a fine mese, il 30 ottobre. Da subito, invece, riparte la selezione dei curricula per la scelta del nuovo comandante, con la speranza che questa volta possa insediarsi davvero. Fonte della notizia: ilmessaggero.it SCRIVONO DI NOI Bergamo: truffa e riciclaggio di auto, arresti e perquisizioni MILANO, 10 ott. - (Adnkronos) - Associazione a delinquere finalizzata alla truffa, ricettazione e riciclaggio all'estero di auto di prestigio di grossa cilindrata. Questi i capi d'accusa contestati a 20 persone rispetto alle quali si sta in queste ore dando esecuzione ad altrettante ordinanze di custodia cautelare oltre a 12 decreti di perquisizione. L'attività investigativa è stata svolta dal personale del compartimento della Polizia stradale Lombardia e originata dalla sezione Polizia stradale di Lodi. Le auto erano destinate a paesi quali Germania, Romania e Spagna per la successiva reimmatricolazione nell'est Europa, Medio Oriente e Africa. Le misure emesse dal gip del tribunale di Bergamo, su richiesta del pm Gianluigi Dettori, sono in corso dalle prime ore del mattino. L'operazione ha interessato prevalentemente il territorio della Lombardia, il Piemonte, il Veneto e il trentino Alto Adige. Fonte della notizia: liberoquotidiano.it Estate 2013, la Polizia Stradale rileva meno incidenti ma più casi di guida in stato di ebbrezza di Sudani Scarpini 10.10.2013 - L'estate 2013 sulla spiaggia di Velluto si è conclusa complessivamente serena e priva di turbative. A rivelarlo è il bilancio stilato dal dirigente della Polizia Stradale di Senigallia Paolo Molinelli insieme al funzionario della Stradale di Ancona Maurizio Massoni, al termine di una stagione turistica intensa e ricca di iniziative. “Come da tradizione le iniziative realizzate dall'Amministrazione in sinergia con le altre della vallata del Misa e del Nevola ha riversato in città e lungo le strade molte presenze- dichiara il dirigente Paolo Molinelli – Tanto più che l'impostazione del turismo è quella di un'offerta differenziata: va dal mare all'entroterra, passando per l'arte, la cultura, l'enogastronomia e la religione”. Il turista, ma anche il senigalliese, è quindi sempre più in movimento lungo le strade. Ed è proprio compito della Polizia Stradale gestire e controllare il traffico viario sugli itinerari medio-lunghi che travalicano i confini comunali. “Nonostante la 'spending review' e la conseguente riduzione di organico e mezzi siamo riusciti ad operare al meglio garantendo a tutti la meritata tranquillità”- sottolinea Molinelli. Nel quadrimestre giugno-settembre 2013, infatti, la Polizia Stradale ha effettuato 358 servizi di pattuglia contro le 371 dello stesso periodo 2012. “Una riduzione che siamo riusciti a sopperire in termini di servizi grazie all'impegno ed alla professionalità con cui hanno operato tutti i miei collaboratori- continua- A loro va pertanto il mio ringraziamento per la disponibilità e le capacità dimostrate”. Non solo una riduzione di pattuglie nell'estate 2013. La spiaggia di velluto ha registrato anche un calo di incidenti stradali (80 contro i 106 del 2012), compresi quelli mortali, e di infrazioni accertate (1085 contro le 1313 del 2012). Dati significativi che devono tener conto della

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diffusa abitudine a risolvere il sinistro con la costatazione amichevole (Cid). “Il calo del numero di sinistri, sia mortali che con lesioni (seppur quest'anno ci sono stati 4 casi di feriti con prognosi riservata) dipende si da una maggiore attenzione e prevenzione ma anche dal fatto che gli automobilisti tendono sempre più a risolvere l'incidente stradale con il Cid per evitare sanzioni amministrative e accessorie- chiarisce il dirigente della Polizia Stradale di Senigallia- Il nostro compito in questi casi è verificare che tutto si svolga con regolarità e accettazione da parte di entrambe le parti”. A fronte del calo del numero di incidenti stradali lungo le strade comunali, statali e provinciali, sulle quali opera la Polizia Stradale, e degli eccessi di velocità (579 contro le 748 infrazioni dell'anno precedente) si è però registrato un aumento del numero di sanzioni per guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto l'influenza di sostanze stupefacenti (24 invece che 11). Ma l'attività della Polizia Stradale non si limita a rilevare incidenti stradali o controllare la velocità degli automobilisti. Numerosi i servizi mirati al controllo dei cantieri e dei lavori, le attività di contrasto ad un fenomeno in crescita quale quello della circolazione senza copertura assicurativa anche in relazione alla crescente facilità di alterazione della documentazione prevista per legge con i computers, le attività di verifica dei trasporti alimentari, il monitoraggio dell'autotrasporto delle merci e dei rifiuti, ed i controlli agli esercizi pubblici più direttamente collegati alla circolazione stradale (officine, autonoleggi, elettrauto, autoscuole, etc), oltre i molteplici servizi aggiuntivi in A14 e in occasione dei maggiori eventi cittadini (Summer Jamboree, Notte Bianca e CaterRaduno). “Dai dati si evince lo sforzo effettuato dal personale di Senigallia che, a fronte di una città attrattiva come Senigallia, è riuscito a garantire un'attività continua e la massima sicurezza a turisti e cittadini”- conclude il funzionario Maurizio Massoni, a cui si aggancia il dirigente Molinelli- “Il tutto in perfetta sinergia con la città, le amministrazioni dei comuni della vallata del Misa e del Nevola e le altre forze dell'ordine”. Fonte della notizia: viveresenigallia.it Fuggì all'alt: aveva assunto due tipi di droghe Martedì è scattata la denuncia penale io con l’arrivo del referto per il 30enne forlivese FORLI' 10.10.2013 - Aveva assunto addirittura due tipi di sostanza stupefacente il giovane che nella tarda serata di lunedì 30 settembre aveva saltato un posto di controllo ed era fuggito ad alta velocità per le strade di Forlì attorno alle 22.30, inseguito da una pattuglia della Polizia stradale e di Forlì del distaccamento di Rocca San Casciano. Gli esiti dell’analisi sono arrivati e come si era subito sospettato il giovane era positivo a due droghe. E ieri per questo è scattata la denuncia penale proprio con l’arrivo del referto per il 30enne forlivese che fuggì all’alt. Una persona già conosciuta alle forze dell’ordine proprio per aver già guidato in passato sotto l’effetto di stupefacenti e per aver avuto una serie di problemi. Il veicolo, una Mini Cooper, è stato sequestrato in attesa della confisca come prevede la legge. Molto probabilmente a questo punto il ragazzo perderà la costosa auto. La fuga ad altissima velocità con punte fino a 130 chilometri orari, era partito da piazzale della Vittoria. La Stradale si era messa all’inseguimento e dopo una decina di minuti di spericolate curve la pattuglia della Polizia Stradale di Rocca San Casciano era riuscita a bloccare il fuggito che era in compagnia di un altro giovane forlivese all’altezza del centro commerciale “I Portici”. Al momento erano scattate una serie di sanzioni, ora invece è partita la vera denuncia penale in seguito al’esito degli esami. La patente viene ritirata oltre ai 14 punti già tolti la serata stessa e altri 10 vengono tolti adesso per un totale di 24 punti saltati. Fonte della notizia: romagnanoi.it Bovolone, sequestrata discarica abusiva 08.10.2013 - La Polizia Stradale di Verona ha sequestrato una discarica abusiva in un'area di circa 1200 mq di Angiari, in via lungo bussè. Nel sito sono stati scaricati anche materiali pericolosi, presenti in cumuli e in qualche caso addirittura coperti dalla vegetazione. Si tratta di

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pneumatici, parti di auto, radiatori, motori, ma che pericolose lastre di Eternit. In corso accertamenti. Fonte della notizia: tgverona.it Banconota falsa al negozio: la polstrada interviene e becca un narcotrafficante LECCO 10.10.2013 – L’altra mattina intorno alle 11:30 tre operatori di polizia appartenenti alla Sezione lecchese della Polizia Stradale, transitando in uniforme di servizio nei pressi della loro caserma, sono stati richiamati dalla commessa di un negozio di giocattoli, che riferiva di un individuo che aveva acquistato un articolo di basso costo, corrispondendo una banconota da 100 € contraffatta. Raccolta la descrizione del veicolo e del soggetto, gli agenti lo hanno intercettato prontamente nelle vicinanze dell’esercizio commerciale, provvedendo ad accompagnare i due individui a bordo in caserma. E’ emerso infatti che la banconota consegnata all’esercente per il pagamento, risultava palesemente contraffatta per consistenza ed elementi di sicurezza antifalsificazione: è stata quindi sottoposta a sequestro. La perquisizione personale eseguita sugli individui ha permessoa di recuperare e restituire, oltre all’articolo acquistato col raggiro, la somma di denaro consegnata dall’esercente come resto. L’autore materiale del raggiro è statp identificato in H.U. H.D. (doppio cognome e nome), peruviano di 34 anni. Attraverso ulteriori accertamenti si è scoperto che era sottoposto aegli arresti domiciliari per traffico internazionale di stupefacenti, da scontare in una casa di S. Donato Milanese dalla quale, però, era evaso già sabato scorso. Alla luce di quanto emerso, l’uomodè stato deferito all’autorità giudiziaria per i reati di evasione, spendita di monete falsificate e ricettazione mentre chi si trovava in sua compagnia a bordo del veicolo, identificato in C.R. K.A. di 32 anni, peruviano regolare sul territorio italiano, è indagato in stato di libertà per il reato di favoreggiamento. Fonte della notizia: lecconews.lc PIRATERIA STRADALE Morta la 47enne travolta da pirata della strada 10.10.2013 - È deceduta poche ore dopo l’incidente, all’ospedale S. Maria Nuova di Reggio Nicusoara Pirvu, la badante romena di 47 anni travolta nel tardo pomeriggio di ieri a Pieve Rossa di Bagnolo da un furgone il cui conducente non si è fermato a prestare soccorso. L’uomo alla guida, un 27enne pakistano residente a Campagnola, è stato rintracciato e arrestato poco dopo da una pattuglia della Polizia Municipale di Reggio. Deve rispondere di omissione di soccorso e fuga, ora si trova agli arresti domiciliari. L’incidente che è costato la vita alla donna è avvenuto ieri alle 17.30 a Pieve Rossa di Bagnolo. Nicusoara Pirvu, residente in paese, stava percorrendo la Provinciale Nord in bicicletta quando è stata travolta da un furgone. Il conducente del mezzo non si è fermato e ha proseguito la corsa. E’ stato rintracciato alle porte di Reggio, mentre stava immettendosi in tangenziale, da una pattuglia della Polizia Municipale. La donna, gravemente ferita, è stata trasportata in condizioni disperate all’ospedale di Reggio e ricoverata nel reparto di rianimazione. Ieri sera alle 23.30 il suo cuore ha cessato di battere. La dinamica di quanto accaduto dovrà ora essere ricostruita dagli agenti della Polizia Stradale di Guastalla intervenuti per i rilievi. L’incidente è avvenuto sotto gli occhi di alcuni testimoni che sono riusciti a trascrivere parte dei numeri della targa e la marca del furgone. Immediatamente è stato diramato l’allarme a tutte le forze dell’ordine e proprio grazie agli indizi forniti dai testimoni in poco tempo il conducente pirata è stato rintracciato. Con la morte della donna alle accuse ora si potrebbe aggiungere quella di omicidio colposo. La 47enne lavorava come badante presso una famiglia di Pieve Rossa, la sua salma è ora a diposzione della procura che deciderà se eseguire l’autopsia. Fonte della notizia: telereggio.it Giovane investito e ucciso, una aquilana di 49 anni si presenta spontaneamente dai carabinieri

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L’AQUILA 10.10.2013 – I Carabinieri della Compagnia di L’Aquila e del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di L’Aquila, a conclusione di una serrata attività investigativa, hanno denunciato in stato di libertà una donna aquilana di 49 anni per omicidio colposo ed omissione di soccorso. In particolare, nella mattinata odierna, i carabinieri della Stazione di Paganica nel transitare in Via Onna, all’altezza dello stabilimento “Comesa”, a bordo strada, hanno rinvenuto il cadavere di un giovane dall’apparente età di circa 30 anni, successivamente identificato in B.D.M, 27enne di origine romena, residente a L’Aquila e domiciliato a poche centinaia di metri dal luogo dell’evento. Sono immediatamente intervenuti sul posto anche i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di L’Aquila e quelli del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di L’Aquila che hanno effettuato i rilievi del caso. l primi accertamenti svolti hanno permesso subito agli inquirenti di stringere il cerchio, considerato che sul posto sono state repertate tracce di rilevante importanza che riconducevano ad un veicolo di colore grigio chiaro, di piccola cilindrata. La triste notizia si è immediatamente sparsa nella realtà di Paganica dove viveva la vittima e dove abita anche la sorella, sposata e madre di una bambina. L’investitrice, una donna del posto di 49 anni, si è presentata spontaneamente dopo poche ore presso la Stazione Carabinieri di Paganica dove, alla presenza del suo legale di fiducia, ha rilasciato una dichiarazione che è ora al vaglio degli inquirenti. Il veicolo, una Fiat Punto di colore grigio, è stato sequestrato e sottoposto ai previsti rilievi di legge. La donna è stata denunciata in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di L’Aquila. Ora dovrà rispondere di omicidio colposo ed omissione di soccorso. Fonte della notizia: rete5.tv CONTROMANO Bici contromano? Grave incidente in via Libertà CONCOREZZO 10.10.2013 - Un grave incidente si è verificato ieri mattina in pieno centro, in via Libertà, tra le intersezioni con via De Capitani e via Valagussa. A farne le spese una donna di circa 50 anni che stava viaggiando in sella alla propria bicicletta. L'esatta dinamica del sinistro è ora al vaglio della Polizia locale, coordinata dal comandante Roberto Adamo. Da una prima ricostruzione e secondo alcune testimonianze l'autista di un furgone in sosta, impegnato nello scarico della merce, non si sarebbe accorto dell'arrivo della donna in bici, e l'avrebbe colpita con il portellone. La concorezzese a quel punto ha perso l'equilibrio cadendo a terra: sull'asfalto è stato notato anche parecchio sangue. Pochi minuti dopo, a sirene spiegate, è arrivata anche una ambulanza del 118. Ora si dovranno accertare con precisione le eventuali responsabilità: era corretta la posizione di sosta del mezzo? Stava viaggiando contromano la donna? (anche per le bici vige il Codice della strada). Parola ora ai verbali della Polizia locale e, forse, alle assicurazioni. Fonte della notizia: concorezzo.org INCIDENTI STRADALI E' morta la bimba di 1 anno e mezzo investita dal padre nel Modenese L'uomo ha compiuto una manovra nel cortile di casa e involontariamente ha travolto la piccola che ha battuto violentemente la testa. 10.10.2013 - Una bambina di un anno e mezzo, C.R., è morta a Mirandola, nel Modenese, dopo essere stata involontariamente investita dall'auto del padre che stava compiendo una manovra nel cortile di casa in via Nocedella. L'incidente è avvenuto nella serata di martedì. Dalle prime ricostruzioni, la piccola è stata urtata dal mezzo a velocità molto bassa, ma cadendo ha battuto violentemente la testa. I genitori hanno immediatamente portato la bimba al pronto soccorso dell'Ospedale di Mirandola ma era già morta. E' in corso un'indagine. Fonte della notizia: unionesarda.it È morta la 22enne di Agrate coinvolta nell’incidente di Voghera

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AGRATE BRIANZA 10.10.2013 - Non ce l’ha fatta Laura Terzoli, la 22enne di Agrate Brianza coinvolta in un grave incidente tra venerdì e sabato scorso a Voghera (Pavia). Ieri pomeriggio la ventiduenne è morta all’ospedale San Matteo di Pavia, dove sabato era stata sottoposta a un intervento. Ancora da stabilire la data dei funerali, dipendente anche da un’eventuale autopsia che potrebbe essere disposta dalla magistratura. La dinamica dell’incidente è al vaglio della Polizia stradale. Dalle prime indagini risulta che la Renault Clio su cui era la giovane, in compagnia di altre cinque persone, sarebbe uscita di strada senza coinvolgere altri veicoli attorno alle 2.50 di sabato mattina. Le condizioni della ragazza, portata immediatamente dal 118 al Policlinico San Matteo di Pavia, sono apparse subito gravi, presentando traumi al cranio, al torace e all’addome. Nella serata di sabato l’intervento ma la condizioni di Laura Terzoli sono rimaste gravi. Fonte della notizia: ilcittadinomb.it Pensionata perde la vita in incidente stradale a Castello d'Annone, l'auto finisce contro albero 10.10.2013 - Un incidente mortale si è verificato ieri sera intorno alle 17 sulla regionale Asti-Alessandria tra Castello d'Annone e Quattordio. Una Fiat Panda, guidata da una donna, per cause in corso di accertamento, da parte dei carabinieri, dopo aver urtato un'auto in sosta si è schiantata contro un grosso albero. L'automobilista Rita Pacifico di 72 anni che abitava a Roma è morta in pochi minuti. Dalle prime informazioni la donna stava tornando a casa dopo avere fatto visita alla figlia abitante a Casale Monferrato. Fonte della notizia: atnews.it Per un incidente stradale autonomo. Il minore è ricoverato al "Cannizzaro" di Catania Un 17enne ricoverato e dimesso dal "Maggiore" ora è in coma farmacologico Aleggia lo spettro di un ennesimo presunto caso di malasanità sull’episodio, verificatosi tra domenica e lunedì 10.10.2013 - Dopo essere rimasto ferito alla testa a causa di un incidente stradale autonomo, un 17enne pozzallese viene trasportato al «Maggiore» di Modica e subito dimesso. A casa accusa un forte malore al punto da rendersi necessario il ricovero d’urgenza al «Cannizzaro» di Catania, dove si trova tutt’ora in coma farmacologico. Aleggia lo spettro di un ennesimo presunto caso di malasanità sull’episodio, verificatosi tra domenica e lunedì scorsi. Al momento nessuna denuncia è stata presentata dai genitori del ragazzo. Quest’ultimo, mentre sfrecciava in sella al suo scooter nei pressi di casa a Pozzallo, ad un tratto ne ha perso il controllo, rovinando malamente al suolo. I medici dell’ospedale modicano, dopo aver visitato il giovane e riscontrato una frattura al braccio destro, decidono di dimetterlo, ma le condizioni cliniche si aggravano e il ragazzo viene di nuovo condotto al «Maggiore» e poi subito trasferito in elisoccorso al «Cannizzaro» di Catania. Pare che il malore del 17enne sia dovuto ad una brutta botta alla testa che forse avrebbe provocato un trauma cranico. Saranno i medici etnei ad esprimersi in questo senso non appena sarà stilata una prognosi chiara. Fonte della notizia: corrierediragusa.it Oristano: in bicicletta contro un'auto Diciottenne in fin di vita, illesa l'amica Il giovane trasportava sul manubrio della bici un'amica. Lei se l'è cavata con lievi escoriazioni. Lui è in gravissime condizioni. E' stato trasferito con un elicottero all'ospedale di Sassari. di Valeria Pinna 10.10.2013 - L'incidente si è verificato intorno alle 8 e 30 del mattino, all'incrocio tra via Ricovero e via Figoli. Per ragioni che restano da accertare i due ragazzi sono finiti contro un'auto. La donna che era alla guida della Fiat Punto, una 42enne di Bauladu, avrebbe riferito alle forze dell'ordine di non aver potuto evitare lo scontro. La bicicletta sarebbe piombata all'improvviso sulla sua utilitaria.

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Mattia Manghini, 18 anni, è stato trasportato in gravi condizioni al San Martino di Oristano e da qui, con un elicottero, a Sassari. Soltanto lievi escoriazioni per la ragazza che il giovane trasportava sul manubrio della bicicletta. Fonte della notizia: unionesarda.it Ostia, perde controllo moto e si schianta: grave centauro 29enne 10.10.2013 - Grave incidente stradale nella notte ad Ostia. Intorno alle 2.38 un motociclista italiano 29enne ha perso il controllo del mezzo nella curva all'incrocio tra via Chiaraluce e il ponte di Tor Bocciana finendo fuori strada e schiantandosi. Trasportato in codice rosso all'ospedale Grassi di Ostia è poi stato trasferito al San Camillo di Roma. Sul posto sono intervenuti i vigili del X Mare. (omniroma.it) Fonte della notizia: roma.repubblica.it Incidente a Palombina Nuova Scooterista ferito e traffico caos ANCONA 10.10.2013 - Incidente tra un'auto e uno scooter questa mattina intorno alle 8 sulla Flaminia, nei pressi del cavalcavia di Palombina Nuova. Il centauro è stato soccorso da un'ambulanza del 118 e trasportato con un codice di media gravità all'ospedale di Torrette. Sulla Flaminia, per i rilievi e per regolare il traffico, è intervenuta una pattuglia dei vigili urbani di Ancona. Fonte della notizia: corriereadriatico.it Incidente a Milano: ciclista investito in via Molino delle Armi Tanta paura ma niente più per un ciclista che giovedì mattina è stato investito da una vettura in via Molino delle Armi 10.10.2013 - Tanta paura ma niente più per un ciclista che giovedì mattina è stato investito da una vettura in via Molino delle Armi, non lontano da corso di Porta Ticinese. L'incidente è avvenuto alle 8.10, alla guida della bici c'era un giovane di 19 anni che non ha subito nessuna conseguenza. E' stato medicato da un'ambulanza del 118 sul posto. Il traffico veicolare ha subito qualche rallentamento durante le operazioni di soccorso. Fonte della notizia: milanotoday.it Due incidenti tra auto, Gardesana in tilt 10.10.2013 - Gardesana in tilt giovedì mattina a causa di due incidenti a Barbarano e Cunettone. Al momento non risultano feriti gravi. Intorno alle 9.15 spaventosa carambola tra un'auto e un furgoncino proprio di fronte al centro commerciale di Cunettone. Sul posto è arrivata l'eliambulanza da Brescia, atterrata nel grande campo nelle immediate vicinanze della strada e tre ambulanze. Le persone coinvolte in tutto sono quattro. Due auto invece sono le protagoniste dell'altro incidente di giovedì mattina a Barbarano, proprio davanti all'ingresso dell'hotel Galeazzi. Sul posto i Vigili di Gardone. Fonte della notizia: giornaledibrescia.it Spettacolare incidente a Villacidro Auto va a finire sul guard rail e si ribalta Spettacolare incidente questa mattina nella strada provinciale che da Villacidro porta a San Gavino. 10.10.2013 - Un uomo di 82 anni, alla guida di una Fiat Punto, ha perso il controllo della sua auto nella strada provinciale che da Villacidro porta a San Gavino. L'utilitaria, impazzita, è andata ad incastrarsi contro il guard rail, che quasi come un trampolino di lancio, l'ha fatta ribaltare, facendola finire all'interno di una cunetta. Immediato l'intervento dei vigili del fuoco

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che hanno messo l'auto in sicurezza: dalla macchina fuoriusciva un preoccupante odore di gas. L'uomo si trova ricoverato all'ospedale di San Gavino, non sarebbe in pericolo di vita. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia municipale e i carabinieri di Villacidro. Fonte della notizia: unionesarda.it SBIRRI PIKKIATI Imperia: 46enne arrestato per resistenza dalla polizia, lo difenderà la moglie avvocato I due poliziotti sono stati presi a calci ed hanno riportato: uno la frattura di un polso e la lesione di un tendine, guaribile in 25 giorni; l'altro alcune costole incrinate di Fabrizio Tenerelli IMPERIA 10.10.2013 - Un uomo di 46 anni è stato arrestato, ieri sera, dalla polizia con le accuse di resistenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale. Fermato ad un normale controllo sulla sua auto, assieme ad altre due persone, ha dato in escandescenze, inveendo contro gli agenti. Successivamente ha preso entrambi a calci – prognosi di 25 e 7 giorni, rispettivamente per: frattura di un polso e lesione al tendine e per alcune costole incrinate – ed ha danneggiato la porta della Questura, spaccando un vetro. L’uomo sarà difeso dalla moglie avvocato. Fonte della notizia: riviera24.it Luco dei Marsi, due marocchini arrestati per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale LUCO DEI MARSI (AQ) 10.10.2013 – Bloccato dopo aver simulato un incidente, si scaglia contro i Carabinieri: arrestato. Si tratta di un 27enne, cittadino extracomunitario di origine marocchina, E.B.M, tratto in arresto dai militari della Stazione Carabinieri di Trasacco per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. I militari sono intervenuti in Luco dei Marsi, sulla Strada 43 del Fucino, a seguito di una segnalazione di un cittadino del luogo, per sedare le intemperanze portate a compimento dal suddetto cittadino extracomunitario il quale, poco prima, lo aveva accusato di averlo urtato con la propria autovettura. I militari, impegnati in una attività di controllo del territorio, sono prontamente intervenuti ma da subito intuivano che quanto asserito dallo straniero era palesemente falso e che, inoltre, questi si trovava in stato di ebbrezza alcolica tanto che già alla richiesta di documenti reagiva scagliandosi contro agli operanti e colpendoli con pugni e calci. I Carabinieri lo facevano salire a bordo dell’autovettura di servizio per accompagnarlo in Caserma dove, dopo le formalità di rito, veniva dichiarato in arresto e associato presso la Casa Circondariale di Avezzano a disposizione del Pubblico Ministero della locale Procura della Repubblica, Dr. Guido Cocco, titolare del relativo procedimento penale. Inoltre, sempre a Luco dei Marsi, un irregolare sul territorio nazionale ha cercato di sottrarsi al controllo dei Carabinieri e li ha aggrediti a calci e pugni: in manette. Si tratta di un 24enne, cittadino extracomunitario di origine marocchina, M.A., tratto in arresto dai militari della Stazione Carabinieri di Luco dei Marsi per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. La pattuglia, nell’ambito di un servizio di controllo del territorio finalizzato al contrasto dell’immigrazione clandestina e delle fenomenologie criminali correlate, sorprendeva lo straniero lungo via Torlonia e questi, appena notati i militari, tentava la fuga a piedi. Prontamente inseguito e bloccato, dopo alcune centinaia di metri, reagiva al personale operante colpendoli con calci e pugni nel corso delle quali no dei due Carabinieri riportava lesioni. Ammanettato e condotto in Caserma veniva dichiarato in stato d’arresto e associato presso la Casa Circondariale di Avezzano. Fonte della notizia: newsabruzzo.it Prè, scontro immigrati-finanzieri di Licia Casali GENOVA 09.10.2013 - Una rissa tra guardia di Finanza e cittadini senegalesi sarebbe andata in scena questa sera in vico delle Monachette, nel centro storico del capoluogo ligure: alcuni residenti della zona hanno segnalato al Secolo XIX che dopo un blitz dei militari all'interno di

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un appartamento, uno dei cittadini stranieri fermati avrebbe iniziato a dare in escandescenze, prendendo a calci un'auto delle forze dell'ordine. A quel punto un finanziere avrebbe provato a inseguirlo, ma altri suoi connazionali si sarebbero schierati a difesa del fuggitivo: gli animi si sarebbero rapidamente accesi, e alla fine i militari avrebbero preferito allontanarsi per non far innalzare ulteriormente il clima di tensione. Sconcerto e stupore tra i residenti che hanno assistito alla scena dalle finestre dei loro appartamenti e della vicina residenza per studenti universitari: la comunità senegalese è sempre stata considerata pacifica, e nessuno si aspettava uno scontro con la Finanza, che nelle ultime settimane ha intensificato i controlli in via Prè e nelle zone limitrofe. Fonte della notizia: ilsecoloxix.it Insulta la polizia ed aggredisce un agente: arrestato ALBANO 09.10.2013 - In manette un 38enne di Marino che si è scagliato contro una volante: poco tempo fa gli era stata ritirata la patente per guida in stato di ebbrezza Ieri notte in un bar di via Nettunense, presenti numerosi avventori, un 38enne di Marino, M.C., già noto alle forze dell'ordine ha dato in escandescenza nei confronti di due poliziotti a bordo di una volante di Albano Laziale, insultandoli ripetutamente e ferendone uno. Motivo scatenante della rabbia nei confronti dei due agenti in divisa è il fatto che il 38enne era stato in passato destinatario di un controllo di polizia stradale che aveva comportato la sospensione della patente per “guida in stato di ebbrezza”. Nonostante i tentativi di riportarlo alla ragione, l'uomo si scagliava contro uno degli agenti ferendolo ad un braccio, tanto che a fatica veniva bloccato e quindi condotto presso questo Commissariato ove veniva arrestato per “Oltraggio, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale”. L’udienza direttissima presso il Tribunale di Velletri ha convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di firma presso il Commissariato di Albano Laziale, in attesa dell’udienza. Fonte della notizia: ilmamilio.it NON CI POSSO CREDERE!!! Curcuris, una casa da "crash test" "Temo piombi un'auto in salotto" In 10 anni è successo almeno dieci volte. L'ultima risale allo scorso lunedì quando una Punto è piombata come un missile nel cortile. 10.10.2013 - Pier Mario Porcu, 50 anni, disoccupato, vive da 10 anni nell'incubo che un'auto gli piombi in casa. E' successo ormai dieci volte. L'ultima risale allo scorso lunedì. Una Punto è finita come un missile nel cortile della sua abitazione che si trova dopo una pericolosa curva della Provinciale che taglia il paese in due. "Una macchina è finita nello scantinato, un'altra è rimasta appesa al muro, un'altra ancora alle grondaie del balcone. Sono stato risarcito solo una volta. E' un incubo che non finisce mai". Fonte della notizia: unionesarda.it TECNOLOGIA STRADALE "I pneumatici invernali non sono mai fuorilegge"

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Le associazioni di produttori e distributori, in un documento, fanno chiarezza sul tema 10.10.2013 - "Assogomma, Gruppo Produttori Pneumatici" e l'associazione "Nazionale Rivenditori specialisti di pneumatici" entrano sul tema delle gomme invernali con una lettera aperta. Eccola "Spett.le Redazione,recentemente sono pervenute segnalazioni da rivenditori di pneumatici che hanno avuto il diniego al montaggio di pneumatici invernali, se non nei giorni immediatamente prossimi all’entrata in vigore delle ordinanze. Il fenomeno sembrerebbe riguardare principalmente vetture di proprietà di flotte o di compagnie di noleggio a lungo termine. Al riguardo corre l’obbligo di ricordare che, a termini di legge, i pneumatici invernali non hanno alcun limite temporale di impiego e pertanto possono essere utilizzati liberamente per tutto l’anno senza incorrere in alcuna sanzione. Tutto ciò è valido per qualsiasi pneumatico invernale che possiede i requisiti specifici indicati nella carta di circolazione della vettura di riferimento, in termini di: misura, indici di carico, codici di velocità, ecc.. Come noto, è possibile montare pneumatici invernali con codici di velocità inferiori a quelli previsti dalla carta di circolazione fino a Q, ovverossia 160 km/h. In tale caso, così come prescritto dalla circolare 104/95 del Ministero dei Trasporti, che fa propria la Direttiva 92/23, tale configurazione è consentita "in caso di impiego stagionale…” senza alcun riferimento specifico in termini temporali. Pertanto, non essendo al momento stabilito che cosa si intenda esattamente per “…in caso di impiego stagionale…”, non è possibile elevare alcuna sanzione né tantomeno limitare la circolazione a quei veicoli che montano questi tipi di pneumatici. Qualora in termini interpretativi si volesse far coincidere l’“impiego stagionale” con il periodo di vigenza minimo delle ordinanze, così come stabilito dalla Direttiva ministeriale dello scorso gennaio, cioè dal 15 novembre al 15 aprile, occorrerà definire necessariamente un periodo di interregno di almeno 30/45 giorni prima e dopo l’entrata in vigore, per consentire agli automobilisti e ai gommisti di ripristinare il treno di gomme idoneo per la stagione di riferimento. Tutto ciò premesso, si invitano tutti gli operatori del settore ad attenersi alla normativa di legge vigente, favorendo le operazioni di sostituzione a tempo debito. In caso di afflusso concentrato negli ultimi giorni prossimi all’entrata in vigore delle ordinanze, è più che probabile che il rivenditore specialista di pneumatici non sia nelle condizioni di assicurare il montaggio dei pneumatici. ASSOGOMMA FEDERPNEUS Direttore Segretario Generale Fabio Bertolotti Renzo Servadei Fonte della notizia: repubblica.it