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Lunedì 30 Marzo 2015 Direttore Responsabile: Maria Chiara Shanti Rai (Chiara Rai) - Editore: L’OSSERVATORE D’ITALIA Srls - Tel. 3457934445 / 3406878120 - Fax. 02700505039 - Email: [email protected] Aut. Tribunale di Velletri (RM) 2/2012 del 16/01/2012 / Iscrizione Registro ROC 24189 DEL 07/02/2014 Anno IV Numero 54 L L osservatore d osservatore d Italia Italia QUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE QUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE WWW.OSSERVATOREITALIA.IT WWW.OSSERVATOREITALIA.IT L’editoriale La Fiom è scesa in piazza sotto la guida del suo leader Maurizio Landini, contro il Jobs act, per difendere il la- voro, i diritti, la democrazia. Contro il governo Renzi e le sue politiche sba- gliate, su questi punti con il sostegno della Cgil, presente con il numero uno Susanna Camusso: un esecutivo che sta facendo anche "peggio del governo Berlusconi", attacca lo stesso Landini dal palco di piazza del Popolo. Da dove promette l'inizio di "una nuova primavera" del lavoro e dei diritti, ... Continua a pagina 2 PIETRO INGRAO COMPIE CENTO ANNI. Il trenta marzo del 1915, un mese scarso prima che gli alpini attraversassero il Piave, a Lenola, paese della provincia di “Terra di Lavoro”, sui monti Aurunci, zona che è stata assorbita dalla provincia di Latina, nacque Pietro Ingrao, figura storica del Partito Comu- nista Italiano dal dopoguerra fino al nuovo millennio. QUEL FOLLE ALTO E BIONDO di Silvio Rossi na frase celebre di uno dei padri degli Stati Uniti, Benjamin Franklin, recita: “Chi è pronto a dar via le pro- prie libertà fondamentali per com- prarsi briciole di temporanea sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza”. Come identificare le misure a bordo degli aerei, introdotte dopo gli atten- tati dell’11 settembre, se non con l’appellativo che lo scienziato e poli- tico americano ha riservato all’illuso- ria sensazione di vivere in un bunker inespugnabile? Qual è il giu- sto livello di sicurezza per garantire che un pazzo non possa a mettere a repentaglio la vita di centocinquanta passeggeri? E soprattutto, dopo la strage dell’ae- reo Germanwings, la domanda che bisogna porsi è: “Chi è così convinto di pensare che la follia sia una pre- rogativa dei terroristi islamici?”. Per- ché la causa principale per cui tante vite sono state spezzate è proprio la miopia determinata dall’aver focaliz- zato come pericoloso solamente chi rispettava un cliché ben definito. Se su un aereo vediamo salire una persona dai chiari tratti somatici me- diorientali, vestito così come da tra- dizione in molti paesi arabi, noi identifichiamo in costui il simulacro del talebano, dello jihadista, dell’hez bollah. ... U FROSINONE, MONUMENTO AI CADUTI Abbandonato tra plastica e ponteggi di Michele Santulli a pagina 6 SILVIO BERLUSCONI “Riconquisteremo Milano e poi Italia” a pagina 2 ALBANO E NEMI (RM) Il salto della quaglia e comunicazione di Chiara Rai a pagina 4 Le quattro telecamere indispensabili da- vano sul parcheggio, ma non riprende- vano nulla, non ha mai funzionato. Sono state effettuate le indagini scienti- fiche e all’interno dell’auto è stata tro- vata una traccia biologia che non appartiene a nessuna delle due vittime, si tratta di un capello. Gli inquirenti non sottovalutano il ri- trovamento avvalorando la tesi che l’as- sassino, per sparare, sia stato costretto ad introdursi all’interno dell’auto della coppia. PORDENONE, DUPLICE OMICIDIO: TELECAMERE FUORI USO Eleganza e accoglienza al centro del mondo Grand Hotel Palace - Roma Eleganza e accoglienza al centro del mondo Grand Hotel Palace - Roma di Silvio Rossi a pagina 3 di Angelo Barraco a pagina 3 Continua a pagina 2 MANIFESTAZIONE FIOM ERA MEGLIO SILVIO LE PROVINCE CI SONO... MA NON SI VEDONO di Emanuel Galea a pagina 2 Landini: “Un esecutivo che sta facendo anche peggio del governo Berlusconi. Ci siamo stancati di spot elettorali, di slide e balle - perché bisogna avere il coraggio di dire la verità e di cambiare veramente il Paese", ma "senza di noi questo Paese non si cambia, si peggiora".

30 marzo 2015

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L'OSSERVATORE D'ITALIA - QUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE - WWW.OSSERVATOREITALIA.IT

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Lunedì 30 Marzo 2015

Direttore Responsabile: Maria Chiara Shanti Rai (Chiara Rai) - Editore: L’OSSERVATORE D’ITALIA Srls - Tel. 3457934445 / 3406878120 - Fax. 02700505039 - Email: [email protected]. Tribunale di Velletri (RM) 2/2012 del 16/01/2012 / Iscrizione Registro ROC 24189 DEL 07/02/2014

Anno IV Numero 54

LL ’’osservatore dosservatore d ’’ItaliaItaliaQUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONEQUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE

WWW.OSSERVATOREITALIA.ITWWW.OSSERVATOREITALIA.IT

L’editoriale La Fiom è scesa in piazza sotto laguida del suo leader Maurizio Landini,contro il Jobs act, per difendere il la-voro, i diritti, la democrazia. Contro ilgoverno Renzi e le sue politiche sba-gliate, su questi punti con il sostegnodella Cgil, presente con il numero unoSusanna Camusso: un esecutivo chesta facendo anche "peggio del governoBerlusconi", attacca lo stesso Landinidal palco di piazza del Popolo. Dadove promette l'inizio di "una nuova primavera" del lavoro e dei diritti, ...Continua a pagina 2

PIETRO INGRAO COMPIE CENTO

ANNI. Il trenta marzo del1915, un mese scarsoprima che gli alpiniattraversassero ilPiave, a Lenola, paesedella provincia di“Terra di Lavoro”, suimonti Aurunci, zonache è stata assorbitadalla provincia di Latina, nacque PietroIngrao, figura storica del Partito Comu-nista Italiano dal dopoguerra fino al nuovo millennio.

QUEL FOLLE ALTO E BIONDO

di Silvio Rossi

na frase celebre di uno dei padridegli Stati Uniti, Benjamin Franklin,recita: “Chi è pronto a dar via le pro-prie libertà fondamentali per com-prarsi briciole di temporaneasicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza”.Come identificare le misure a bordodegli aerei, introdotte dopo gli atten-tati dell’11 settembre, se non conl’appellativo che lo scienziato e poli-tico americano ha riservato all’illuso-ria sensazione di vivere in unbunker inespugnabile? Qual è il giu-sto livello di sicurezza per garantireche un pazzo non possa a mettere arepentaglio la vita di centocinquanta passeggeri?E soprattutto, dopo la strage dell’ae-reo Germanwings, la domanda chebisogna porsi è: “Chi è così convintodi pensare che la follia sia una pre-rogativa dei terroristi islamici?”. Per-ché la causa principale per cui tantevite sono state spezzate è proprio lamiopia determinata dall’aver focaliz-zato come pericoloso solamente chi rispettava un cliché ben definito. Se su un aereo vediamo salire unapersona dai chiari tratti somatici me-diorientali, vestito così come da tra-dizione in molti paesi arabi, noiidentifichiamo in costui il simulacrodel talebano, dello jihadista, dell’hezbollah. ...

U

FROSINONE, MONUMENTO AI CADUTIAbbandonato tra plastica e ponteggi

di Michele Santulli a pagina 6

SILVIO BERLUSCONI“Riconquisteremo Milano e poi Italia”

a pagina 2

ALBANO E NEMI (RM)Il salto della quaglia e comunicazione

di Chiara Rai a pagina 4

Le quattro telecamere indispensabili da-vano sul parcheggio, ma non riprende-vano nulla, non ha mai funzionato.Sono state effettuate le indagini scienti-fiche e all’interno dell’auto è stata tro-vata una traccia biologia che nonappartiene a nessuna delle due vittime, si tratta di un capello. Gli inquirenti non sottovalutano il ri-trovamento avvalorando la tesi che l’as-sassino, per sparare, sia stato costrettoad introdursi all’interno dell’auto della coppia.

PORDENONE, DUPLICE OMICIDIO:

TELECAMERE FUORI USO

Eleganza e accoglienza al centro del mondoGrand Hotel Palace - Roma

Eleganza e accoglienza al centro del mondo Grand Hotel Palace - Romadi Silvio Rossi a pagina 3 di Angelo Barraco a pagina 3

Continua a pagina 2

MANIFESTAZIONE FIOM

ERA MEGLIO SILVIO

LE PROVINCE CI SONO... MA NON SI VEDONO

di Emanuel Galea a pagina 2

Landini: “Un esecutivo che sta facendo anche peggio del governo Berlusconi. Ci siamo stancati di spot elettorali, di slide e balle - perché

bisogna avere il coraggio di dire la verità e di cambiare veramente il Paese", ma "senza di noi questo Paese non si cambia, si peggiora".

pag. 2 www.osservatoreitalia.itwww.osservatoreitalia.itL’osservatore d’Italia edizione di Lunedì 30 Marzo 2015 - Anno IV Numero 54

PRIMO PIANOPRIMO PIANO

lancia la sfida non solo all'esecutivo"padronale" ma anche alla Confindu-stria (la cui "ricetta", dice, non darà alPaese né ripresa né occupazione) e dadove rilancia la proposta della coali-zione sociale: "Uniamo ciò che il Go-verno divide", mettendo insieme"associazioni, movimenti, persone".Quella necessità di unione, a partireda "tutti i lavoratori", che è nello slo-gan stesso scelto per la manifesta-zione 'Unions!'. Landini, chiudendol'intervento dal palco, sostiene "unnuovo modello di sviluppo, una ri-forma democratica del sindacato,coinvolgendo altri soggetti e allar-gando la rappresentanza: è quello chedobbiamo fare, è la risposta più fortead un Governo che ha già fatto la suacoalizione sociale con Confindustriae Bce". Sulla coalizione sociale la di-stanza con Camusso resta. Poi pro-prio al numero uno degli industriali,Giorgio Squinzi, che da Venezia parladella manifestazione "politica" delletute blu della Cgil, la replica nontarda ad arrivare sia dal numero unodella Fiom che della Cgil. Con una vi-sione che è comune sulla difesa dellavoro e dei lavoratori, ma non sulrapporto tra sindacato e politica, chenei giorni scorsi Camusso aveva conforza voluto tenere ben distinti. "Sì, èuna manifestazione politica fatta dalsindacato", ribatte subito Landini, so-stenendo che da sempre "il sindacatofa politica", una "sciocchezza" la teo-ria contraria, (ma "non diventa unpartito") come anche la Cgil fa "da100 anni": "Non esisterebbe la Cgil senon fosse anche soggetto politico", af-ferma chiaramente. E come fa Confin-dustria, prosegue: "Squinzi è giàandato al governo e sta portando acasa tutto quello che vuole. Il suo sog-getto politico ha già avuto molto suc-cesso". Camusso sottolinea, invece, ilcarattere tutto sindacale della mani-festazione: "In questa piazza ci sonoi lavoratori metalmeccanici iscrittialla Cgil, che giustamente sono inlotta perché la legge delega sul lavororiduce i diritti e perché vogliono rinnovare il contratto di lavoro". Questa è "la risposta sufficiente dellaragione per cui siamo tutti qui", af-ferma nella sua unica dichiarazionedurante la manifestazione. Il leaderdella confederazione di corso d'Italia,al rientro da Reggio Calabria per il

congresso di Magistratura democra-tica, raggiunge il corteo, ma non sfilainsieme a Landini, che poi saluta conun bacio ed un abbraccio una voltaraggiunta piazza del Popolo; ascolta idiversi interventi e quello conclusivodi Landini su un lato del palco masenza prendere la parola. Oltre a la-voratori, precari, studenti e altre cate-gorie della Cgil, in piazza anche unaparte del mondo politico in sensostretto: delle minoranze Pd ci sonoStefano Fassina, Pippo Civati, BarbaraPollastrini e c'è la presidente dellacommissione Antimafia, Rosy Bindi,che sceglie di stare in piazza inmezzo alla gente e che poi Landiniringrazia dal palco per la sua pre-senza "per la legalità". E poi c'è Sel algran completo, a partire dal leaderNichi Vendola; tra gli altri, il magi-strato ed ex leader di Rivoluzione ci-vile Antonio Ingroia e il segretarionazionale di Rifondazione ComunistaPaolo Ferrero. Dal palco parla anche ilcostituzionalista Stefano Rodotà. Adaprire il corteo sono i lavoratori diFincantieri, dietro lo striscione "Fincantieri, giungla d'appalto". Dalla piazza molti gli applausi perLandini: "Ci siamo stancati di spotelettorali, di slide e balle - esordiscenell'attacco al governo - perché biso-gna avere il coraggio di dire la veritàe di cambiare veramente il Paese", ma"senza di noi questo Paese non sicambia, si peggiora". E promette chela lotta andrà avanti, per la "ri-conqui-sta dei diritti cancellati", come silegge sulle t-shirt preparate dallaFiom per l'occasione: "Vogliamo con-trastare il Jobs act sia sul piano con-trattuale che legale e legislativo, nonescludendo alcun tipo di intervento"(un referendum abrogativo), aggiungeLandini rimarcando l'obiettivo di di-fendere i diritti e il reintegro dell'arti-colo 18 anche con un nuovo Statuto dei lavoratori. Così come sulle pensioni dice che"dobbiamo riaprire la battaglia: otte-nere la riduzione dell'età pensiona-bile e ripristinare le pensioni dianzianità". Bisogna ragionare sulla "ri-duzione degli orari di lavoro" e fare"investimenti, pubblici e privati", altri-menti posti di lavoro "non li crei". Per-ché "ci stiamo battendo non per79.000 assunzioni, ma per la crea-zione di milioni di posti di lavoro".

dalla prima “ERA MEGLIO SILVIO”dalla prima l’editoriale di Silvio Rossi

... Se invece in cabina di pilotaggio c’èun ragazzo biondo, alto, dai chiari li-neamenti nordeuropei, in questo casoci sentiamo rassicurati, affidiamotranquillamente nelle sue mani le no-stre esistenze, e quelle delle persone care.Virgilio scriveva: “Neanche se avessi

cento lingue e cento bocche, e unavoce di ferro potrei enumerare tuttele forme dei pazzi, passar in rassegnatutti i nomi assunti dalla pazzia”. Ac-cecati dalla paura del “diverso” cheviene dall’est, abbiamo dimenticatotutte le altre forme che la follia può assumere.

di Emanuel Galea

Giovedì 1 gennaio 2015 la Città metro-politana di Roma Capitale è subentrataalla Provincia di Roma. Chi se n’è ac-corto? Tempo al tempo. Non passeràancora molto che tutti potranno accor-gersi del gioco di prestigio, iniziato daLetta e perfezionato a meraviglia e conastuta oratoria dal Renzi in forza al 41%.La Provincia di Roma c’è ancora, con isuoi apparati, i suoi 121 comuni e conil personale sensibilmente aumentato.Il destino delle province è legato con uncordone ombelicale al Titolo V, il più oscuro delle riforme.Di questo ”aborto” si discute da mesi.Al riguardo, si vocifera che è intenzionedel governo assumere 1000 cancellieriper il comparto Giustizia, trasferendoliappunto dalle province. Finalmente regna il buon senso.Riguardo le Regioni e la loro autono-mia. Ora si capiscono le difficoltà cheincontra Renzi. Le Regioni dovrebberorinunciare all’autonomia di poter chie-dere rimborsi spese senza che alcuno simetta a sindacare se tali spese sianoservite per l’acquisto di ostriche, perviaggi di piacere, per festini mascheratioppure per acquisto automobili. Renziche si è dimostrato eccessivamente ti-mido davanti ad una vera spending re-view, non riuscirà mai a buttare giùquesto ibrido. Nel 2001 c’è stata la ri-forma di questo Titolo V, confermatadal 66% dei votanti in un referendum. Le Province resisteranno, faranno bar-ricate e staranno sempre in trincea.Il governo Renzi riesce appena a scal-firle e come ha dimostrato in questo ul-timo anno, le sue riforme consistono inuna “toccata e fuga” Dà l’impressionedi voler fare, ma non vuole pestare ec-cessivamente i piedi a chi gli potrebbefare del male; vedi magistratura, vediassetto anziché riforma Rai.. La genteinizia a mormorare : “si stava meglioquando si stava peggio”. Della tanto so-spirata ripresa, al momento si nota soloil tasso di disoccupazione che non ha intenzione di schiodare.Secondo il sottosegretario Delrio, l’ope-razione “Province”avrebbe dovuto farrisparmiare allo Stato un miliardo dieuro. Analisti che gravitano intorno aMontecitorio, che poi, sovente sba-gliano le previsioni, prospettavano benaltre cifre. Come sempre, ognuno di-ceva la sua, prevedendo un ventaglio dirisparmi che si aggiravano intorno ai 2,5 miliardi.Il progetto originale prevedeva la totale

abolizione delle Province e in quel pro-getto tanti di noi ci credevano pure.Come al solito, non ci si può mai fidaredi quello che proclama la politica. LeProvince, anziché essere state abolite,sono state assoggettate ad un delicatointervento di chirurgia plastica, cancel-lando il volto provinciale per impian-tare quello nuovo e fresco delle cittàmetropolitane. Con un poco di lifting eun’applicazione di cosmetica, si pen-sava di poter gabbare il cittadino.Si puntava sul risparmio che sarebbederivato dal cambio, dalla semplifica-zione, dal miglioramento del servizio alcittadino. Di tutto ciò non si è intravistatraccia. Quello che tutti possono notareè il crescere sempre di più di una con-fusione nel depotenziamento delle Pro-vince. La stessa Corte dei Conti,nell’audizione di novembre 2014 e gen-naio 2015 ha sollevato preoccupazioniriguardo i rischi che corre l’assetto istituzionale.Le Province sono state riformate in Entidi secondo livello e a quelle intermedierimarranno le competenze più impe-gnative come ambiente, le scuole, il tra-sporto pubblico e la pianificazione delterritorio, senza però assegnargli leadeguate risorse.Nella pseudo riforma delle Province,dove non c’è risparmio, la perdita è sicura.L’effetto della pseudo riforma ha col-pito in pieno gli elettori. Il Consigliometropolitano è "eletto dai sindaci e daiconsiglieri comunali dei comuni dellacittà metropolitana" come hanno stabi-lito con l’art.1, comma 25. Detto moltopiù semplicemente: la nuova riformasancisce “l’espropriazione per i citta-dini della rappresentatività elettoraledella Provincia”. La nuova pseudo ri-forma delle Province sotto il nuovo logodi Città metropolitane, appena venutaalla luce, non ha tardato a mostrare il suo vero volto.L’aumento dei costi di gestione, degliorganici ed i costi per nuove strutture,hanno prodotto la prima nuova tassa“metropolitana”. Un ticket di 2 euro dafar pagare per singolo passeggero chesi imbarca su aerei e navi delle princi-pali città italiane. Servono nuove fi-nanze e questo non è che l’inizio. Mipermetto solamente una considera-zione. Da quello che si può sapere, lamaggioranza degli italiani non è stataentusiasta delle “aree metropolitane”Nel più dei casi è stata una scelta arbi-traria dei politici/amministratori in ca-rica. Questo qualcosa vuole pure dire,non pare?

LE PROVINCE CI SONO... MA NON

SI VEDONO

di Alberto De Marchis

Milano - Da Milano partirà la sfida diForza Italia alla sinistra: Silvio Berlu-sconi lo ha detto forte e chiaro men-tre era al telefono in occasione di unappuntamento organizzato da Maria-stella Gelmini: "Vogliamo fare ripar-tire Milano e da qui l'Italia e perquesto presenteremo un programmadettagliato e concreto che avrà al suocentro il ritorno a una vera qualitàdella vita dopo anni di decadenza do-vute a decisioni sbagliate di una

giunta inadeguata". Il Cav poi si lanciasu analisi e programmi futuri: "Il 50%di chi non vuole votare sono moderaticome noi e dobbiamo assumerci ilcompito di riportarli alle urne - ha ag-giunto - Dobbiamo farlo perchè nel2016 dobbiamo riconquistare PalazzoMarino con un candidato, che stiamo

individuando e chesaprà esprimere i no-stri valori. Sarò con voiper vincere questascommessa", ha concluso Berlusconi.

SILVIO BERLUSCONI: "RICONQUISTEREMO MILANO E

POI L'ITALIA"

pag. 3www.osservatoreitalia.itwww.osservatoreitalia.it L’osservatore d’Italia edizione di Lunedì 30 Marzo 2015 - Anno IV Numero 54

CRONACA, POLITICA E ATTUALITA’ - ITALIACRONACA, POLITICA E ATTUALITA’ - ITALIA

di Angelo Barraco

Pordenone - Il giallo sulla morte di Trifone Ra-gone e Teresa Costanza, uccisi a colpi di 7,65 inmacchina, nello spiazzale del palasport di Por-denone si complica. Gli inquirenti davano mas-sima affidabilità alle videocamere che potevanodare informazioni utili e necessarie per l’identi-ficazione del killer, ma purtroppo non è così. Ilsistema di videosorveglianza non funzionava, icontenitori per le videocamere erano vuoti e nonvi è stata alcuna ripresa, gli obiettivi non ci sonoe i cavi sono scollegati. Le quattro telecamere in-dispensabili davano sul parcheggio, ma non ri-prendevano nulla, non ha mai funzionato.Sono state effettuate le indagini scientifiche eall’interno dell’auto è stata trovata una tracciabiologia che non appartiene a nessuna delle duevittime, si tratta di un capello. Gli inquirenti nonsottovalutano il ritrovamento avvalorando latesi che l’assassino, per sparare, sia stato co-stretto ad introdursi all’interno dell’auto dellacoppia. Ciò sarebbe confermato dalla circo-stanza del ritrovamento dei proiettili; soltantouno è stato rinvenuto all’esterno dell’auto. Ma atale ritrovamento potrebbe esserci una spiega-zione più razionale, ovvero che il capello siasemplicemente volato dall’esterno poiché es-sendo estremamente leggero e facilmente tra-sportabile dal vento, potrebbe essere entratoall’interno dell’automobile con un colpo divento. Il capello potrebbe appartenere anche adun amico/a della coppia e probabilmente si è depositato nell’autovettura. COLPI SPARATI: Ricordiamo che l’autopsia èstata effettuata dall’anatomopatologo GiovanniDel Ben, che è intervenuto sul luogo del delitto,e il suo collega Paolo Fiorentino. E’ stato nomi-nato dalla procura un perito balistico che è Pie-tro Benedetti, che ha partecipato alle indaginiper il misterioso delitto di Marta Russo. Ladonna è stata raggiunta da tre proiettili allatesta, l’uomo invece da un proiettile. Tutti i colpisono stati sparati dalla stessa arma, una calibro7,65. L’autopsia ha confermato quanto emersodalla tac cranica eseguita all’indomani dell’omi-cidio; sei colpi sparati di cui tre hanno colpitolui; uno alla tempia e due alla mandibola. Si ipo-tizza che Trifone sia stato colpito mentre si ac-

cingeva al passaggio dal lato guida al lato pas-seggero e non si sia accorto di essere stato col-pito, la ragazza invece, si ipotizza, che abbiavisto il killer e abbia cercato di mettere in motola macchina ma invano; ciò sarebbe dimostratodal fatto che un colpo che è stato schivato, magli altri due ahimè, non gli hanno dato scampoalla vittima. I colpi sono andati tutti a segno ehanno dimostrato palesemente che l’assassinonon ha agito d’impeto ma ha agito con una certasicurezza e con una certa padronanza. I colpisono andati tutti a segno e ciò ha dimostratoche probabilmente il killer è una persona cheusa spesso le armi, o per esercitarsi o per pro-fessione. Ciò è anche dimostrato dal fatto che ha colpito la coppia nei punti vitali. LE PISTE: Al vaglio degli inquirenti le trasfertedella coppia in Svizzera, l’ipotesi è che i viaggipotessero essere legati al mondo degli anaboliz-zanti o ad interessi economici. Sul profilo face-book della donna è apparsa una minaccia scrittada un 20enne kosovaro che ha scritto: “Ti stabene, così non vai più in discoteca”. Un aspettoche stanno vagliando però, è quello che il gio-vane possa aver visto o sentito qualcosa che hacompromesso definitivamente la sua vita equella della sua compagna. Tale ipotesi po-trebbe risultare attendibile poiché la ragazzapoco prima si era recata in quel luogo e avevaparcheggiato lì. Ciò dimostra che se l’assassinoaveva come obiettivo la donna, avrebbe potutoagire nel momento in cui lei era più vulnerabile.La pista passionale è sotto la lente d’ingrandi-mento, si sta analizzando anche il passato dellevittime, dove è emerso che Teresa faceva la cu-bista e/o ragazza immagine con lo pseudonimodi “Greta”. I due ragazzi erano frequentatori dilocali notturni, da quanto emerso. Al setaccio visono le email e gli sms dei ragazzi per consta-tare la presenza o meno di qualcosa di anomalo.La pista mafiosa è stata ipotizata perché lo ziodi Teresa Costanza, Antonio Costanza (zio delpadre), nel 1995 era sparito, vittima di luparabianca. I pentiti, in merito alla scomparsa del-l’uomo hanno detto che fu ucciso e sepolto inun terreno di Campofranco. La sua morte sa-rebbe stata decisa da Cosa Nostra perché il sog-getto fu indicato come spia che indicava agli investigatori il nascondiglio del boss.

PIETRO INGRAO COMPIE CENTO ANNI. GLI

AUGURI DELL'OSSERVATORE D'ITALIA

PORDENONE, DUPLICE OMICIDIO: LE TELECAMERE

NON HANNO MAI FUNZIONATO

di Silvio Rossi

Il trenta marzo del 1915, un mese scarso prima che gli alpiniattraversassero il Piave, a Lenola, paese della provincia di“Terra di Lavoro”, sui monti Aurunci, zona che è stata assor-bita dalla provincia di Latina, nacque Pietro Ingrao, figura sto-rica del Partito Comunista Italiano dal dopoguerra fino al nuovo millennio.Entrato nella resistenza antifascista allo scoppiare della Se-conda Guerra Mondiale, ha aderito al PCI, diventando il puntodi riferimento dell’area schierata su posizioni più di sinistra,creando un dualismo ideologico con Giorgio Amendola, che invece rappresentava le posizioni più di destra.Nel febbraio 1947, per un decennio è stato il direttore del quo-tidiano del partito, l’Unità, nel momento in cui, nel dopoguerra,il giornale era non solo uno strumento di informazione per lemasse operaie, ma il mezzo con cui molti di essi si erudivano,imparavano a leggere, cercavano di formarsi una coscienza cri-tica, un vero e proprio “abbecedario” di una generazione proletaria.Deputato per oltre quarant’anni, è stato il primo Presidentedella Camera dei Deputati appartenete al Partito Comunista,dal 1976 al 1979. Dopo la svolta della Bolognina, pur conte-stando la svolta di Occhetto aderì in una prima fase al PDS,salvo uscirne nel 1994 perché non si riconosceva più nellalinea politica del partito, in seguito si avvicinò alle posizioni di Rifondazione Comunista.Pietro Ingrao è l’esempio vivente di quella classe politica cheoggi molti cittadini rimpiangono, dopo aver scoperto che nellaSeconda Repubblica il livello medio della classe politica è scesonotevolmente, con i dirigenti di partito che una volta eranoprovenienti dalle scuole di partito, che sono stati sostituiti da faccendieri, opportunisti, “nani e ballerine”.In cento anni di vita, Ingrao ha visto l’Italia cambiare notevol-mente, ha conosciuto compagni e avversari, ha combattutoanche aspramente per difendere le sue idee, ha conquistato lastima di tutto l’arco parlamentare. Ci uniamo a tanti italiani che oggi gli augurano “cento di questi giorni”.

Punto di riferimento della sinistra, è stato Direttore

dell'Unità e Presidente della Camera dei Deputati

pag. 4 www.osservatoreitalia.itwww.osservatoreitalia.itL’osservatore d’Italia edizione di Lunedì 30 Marzo 2015 - Anno IV Numero 54

REDAZIONE LAZIO - ROMA E PROVINCIAREDAZIONE LAZIO - ROMA E PROVINCIANOTIZIE IN TEMPO REALE SU NOTIZIE IN TEMPO REALE SU WWW.OSSERVATORELAZIALE.ITWWW.OSSERVATORELAZIALE.IT

ALBANO LAZIALE E NEMI: IL SALTO DELLA QUAGLIA E IL PALLINO

DELLA COMUNICAZIONE

Roma - “Con 5 recenti determinazioni dirigenziali èstata aggiudicata la gara a procedura ristretta acce-lerata relativa alla scolarizzazione dei rom su 5 di-versi lotti per altrettante cooperative. Un milioni dieuro per sei mesi. I romani sono stanchi di pagare letasse più alte d’Italia e di vedersi rispondere che nonci sono i fondi per i servizi sociali, per i propri figli

nelle scuole, per la manutenzione del verde e dellestrade mentre per i nomadi e gli immigrati si apronole casse comunali in abbondanza e senza interruzione.Fermo restando che verificheremo i lati oscuri di que-sto appalto che di fatto si articola con gravi ritardi econ procedure non proprio in linea con la normativa,

ritengo sia opportuno fermare questo Sindaco chesta distribuendo fiumi di denaro ai nomadi senzaalcun controllo e chiederemo di verificare l’effettivafrequenza scolastica da parte dei bambini rom, inparticolare quelli che vivono nei campi abusivi.Evitiamo l’ennesimo tentativo di strumentalizzare leregole, e ignorarle allo stesso tempo, da parte di chispesso non dimostra rispetto neppure per i proprifigli, costringendoli a disertare le aule e a chiudere ilibri per andare a mendicare per la città”, lo dichiaraFabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio.“Vogliamo chiarezza, circa 1800 scolari possono co-stare 1000 euro l’anno ciascuno? Roma Capitale im-pegna milioni di euro per migliorare la condizionedei giovani rom prevedendo, con ulteriori esborsi dipubblico denaro, anche reti di trasporto tra i campie le scuole, servizio gratuito di cui certo non godonotutti i giovani romani, ma la verità è che in classe irom ci stanno poco o nulla, e che la scolarizzazioneè spesso un pretesto per consentire agli adulti di re-stare in città vivendo di espedienti e di attività ille-gali” conclude Santori.

Decine di migliaia di... motivi per scrivere

ROMA: SANTORI ACCENDE I RIFLETTORI SULLE GARE PER I NOMADI

Roma Capitale impegna milioni di euro per migliorare la condizione dei giovani rom

di Chiara Rai

Albano Laziale / Nemi - Ben diciasset-temila e 500 euro sono i soldi dei citta-dini di Nemi che il Comune, di appenaduemila anime, impiega ogni anno perla comunicazione. Questo succede da novembre 2014.Più precisamente 8 mila euro annui ven-gono spesi dall’amministrazione di Al-berto Bertucci per la diffusione periodicadei comunicati stampa del Comune.Cinquemila e 500 euro per la realizza-zione di un periodico semestrale registrato in tribunale. Questi 5.500 euro si dividono in: orga-nizzazione e direzione del giornale1.000 euro, rimborso spese al personale1.000 euro, tipografia 2.000, spese didiffusione 1.000, spese per registra-zione giornale 500 euro. Aggiornamentodegli eventi sul sito comunale 2 milaeuro. Realizzazione di un programma dicollaborazione con l’Università dellacittà di Nottingham ed il Palace Museumper la valorizzazione del Santuario di Diana 2mila euro. Cifre più che generose per un Comunecome quello di Nemi che finora non haaffatto brillato in comunicazione e che,visti i tempi in cui gli Enti locali si bar-camenano tra tagli e crisi, avrebbero potuto essere evitate.Ci sono organismi di comunicazioneche avrebbero fornito i medesimi serviziper meno della metà dei costi che ab-biamo appena elencato. Ma la giunta diNemi ha approvato tutto questo amba-radam senza battere ciglio. Anzi, primadi questa offerta ha pagato altri 1.500euro per un laboratorio di giornalismoper gli studenti della scuola superiore di primo grado del piccolo paese.Quello che ne esce fuori è un bilanciopiuttosto discutibile: con un delegato

Ufficio Stampa quale si è presentato l’exaspirante presidente del Consiglio Co-munale Giovanni Libanori, non si potevafare tutto, o quasi, in casa? E poi, Gio-vanni Libanori, che non è più nel CdaCotral ormai da diversi mesi avrebbepotuto dedicarsi ancora di più alla co-municazione e rapporti con la stampa.Invece no, un Comune così piccolo, nonparliamo certo di Milano o Roma, tanto-meno Velletri o Viterbo, ha bisogno di comunicati stampa, blog, corsi. Per Nemi è vitale la comunicazione e apensarci, dulcis sin fundo, è stata sceltal’ex portavoce di Marco Mattei che ha“cambiato rotta” e si è candidata ad Al-bano Laziale con il centrosinistra a brac-cetto con il centrista casiniano Andreassi. Ebbene, questo “balzo” l’ha pratica-mente allontanata da Marco Mattei maavvicinata sia al sindaco di Albano La-ziale Nicola Marini che al sindaco di

Nemi Alberto Bertucci.Sia Enrica Cammarano che Alberto Ber-tucci si sono rivelati molto affascinatidai movimenti a sinistra da quando ilvento ha spirato da quella parte e du-rante il momento in cui Berlusconi havissuto quello che ha vissuto. EnricaCammarano è niente meno che il presi-dente dell’associazione Università Popo-lare per la Cooperazione Internazionale.Di fatto si tratta di una associazionesenza fini di lucro con un bel nome ridondante.Una associazione molto attiva: dal mar-keting, alle lingue, al giornalismo. Sol-tanto ad ottobre 2014 ha collaboratoproprio con l’amministrazione di NicolaMarini, caso ha voluto, nella realizza-zione di iniziative dal costo di 10 milaeuro tra le quali un convegno sul temadella sicurezza che si è tenuto al Museo Civico di Albano Laziale.La politica muove la comunicazione o vi-

ceversa? Non ci è dato saperlo. Sap-piamo soltanto che i fortuiti anelli dicongiunzione di molti eventi sono sial’Udc che il Pd e che in tempi non troppolontani il sindaco di Nemi si è fatto fo-tografare molto vicino, anzi vicinissimoall’attuale consigliere regionale MicheleBaldi che ha battezzato la penultimasagra delle fragole e che in Regione è,tra le diverse cariche, Membro Commis-sione Cultura ben rappresentato da unufficio stampa che è stato di recente uf-ficio stampa anche nel team dei porta-voce Cotral quando Giovanni Libanori era nel Cda.Che dire, intanto rimaniamo estasiatidagli ultimi comunicati stampa del Co-mune di Nemi che parlano di primaverae vasi fioriti e narrano delle gesta delsuo principale inquilino Alberto Bertucci.Che bello, viva la comunicazione. Quella “omogenea” e disinteressata.

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REDAZIONE LAZIO - RIETI E VITERBOREDAZIONE LAZIO - RIETI E VITERBONOTIZIE IN TEMPO REALE SU NOTIZIE IN TEMPO REALE SU WWW.OSSERVATORELAZIALE.ITWWW.OSSERVATORELAZIALE.IT

Rieti - L’assessorato alle PoliticheSocio-sanitarie, insieme ai volontaridel Servizio Civile Nazionale e al-l’Ufficio Informagiovani, ha orga-nizzato un convegno dal titolo“L’esecuzione non è la soluzione”,volto a sensibilizzare l’opinionepubblica sul tema della pena capi-tale, con particolare attenzione alcaso di Clinton Lee Young, detenutonel braccio della morte in un penitenziario del Texas.Il convegno si terrà oggi alle 17presso la sala Calasanzio di via San-t’Agnese. All'incontro, aperto atutta la cittadinanza, interverrannoil referente di Amnesty Internatio-nal, Abbas Dehghan, il referente diSabina Radicale, Alessio Torelli, ilteologo, Massimo Casciani, e la re-fente di “Clinton Lee Young Italia, Anna Laura Canacci.

RIETI, PENA DI MORTE: OGGI IL CONVEGNO

PROMOSSO DAL COMUNE

Si parlerà in particolare del caso di Clinton Lee Young

RIETI, PETRANGELI: "CAMPIONATI ITALIANI JUNIORES UN

GRANDISSIMO EVENTO DI CUI SIAMO ORGOGLIOSI"

Rieti - “La nostra città, a giugno, in-sieme a Terni, ospiterà i Campionatiitaliani juniores, un altro grandis-simo evento di cui siamo orgogliosi.Una manifestazione che ci permet-terà di accogliere e ospitare moltiatleti e quanti vorranno appassio-narsi e sostenere le giovani pro-messe della nostra atletica leggerasugli spalti del Guidobaldi. Ringra-zio gli amici del Comune di Terni,che organizzeranno insieme a noiquesto evento, offrendoci il sup-porto necessario, e naturalmente la Fidal. Questa grandissima manife-stazione, come altre in passato, di-mostra ancora una volta che c’è unlegame strettissimo tra il mondodello sport, e nello specifico del-l’atletica, le istituzioni e le scuole.Vogliamo assolutamente continuarea coltivare questo rapporto e cipiace che sia di nuovo Rieti la sedescelta per ospitare i Campionati italiani juniores.

Insieme agli amici di Terni, un annofa, abbiamo lanciato la sfida perospitare gli europei, purtroppo an-data male, ma è stata in qualchemodo l’occasione per prepararci, in-sieme, ad accogliere grandi eventi nelle nostre due città.Ho già annunciato al presidentedella Fidal che siamo disponibili aospitare, il prossimo anno, i Cam-pionati assoluti di atletica leggeraperché credo che la città lo meritiinsieme a quanti, in questi anni, sisono impegnati a far crescere que-sto sport legandolo indissolubil-mente al mondo della scuola.Abbiamo iniziato un percorso di af-fidamento esterno degli impiantisportivi, faremo questo anche con ilGuidobaldi, tenendo però ben pre-sente la sua vocazione principale,che va ben oltre la pratica sportivae il suo storico legame con le scuolee l’atletica studentesca”. Ha dichia-rato il sindaco Petrangeli.

Viterbo - Prosegue l’attività della Confe-sercenti di Viterbo per la valorizzazionee la promozione dei prodotti tipici e tra-dizionali della Tuscia sul mercato inter-nazionale con l’attuazione di quantoprevisto nel progetto denominato “Clubdi prodotto – Made in Italy by Tuscia” ri-volto agli operatori romeni e dei Paesi dell’Est Europa. Sabato 28 febbraio 2015 la Confeser-centi di Viterbo ha partecipato alla XIVedizione del Forum Economico Roma-nia-Italia organizzato dalla Camera diCommercio ed Industria della Romaniain Italia dove si sono svolti gli incontricon gli imprenditori romeni al fine dipromuovere il territorio della provincia di Viterbo.In tale circostanza, così come previstodalle attività del suddetto progetto, laConfesercenti ha organizzato una mis-sione economica con un educationaltour alla quale ha partecipato una dele-gazione di imprenditori romeni chesono entrati in contatto con varieaziende viterbesi di produzione e artigianato.Le aziende visitate sono state: la Dolcia-

ria Cimina rappresentata dal PresidentePaolo Oroni, l'Azienda Agricola MonteJugo della famiglia Ciambella per i for-maggi e i derivati caprini, l'AziendaAgricola Castelli rappresentata da To-nino e Debora Castelli per la CannaiolaDOC e i vini bianchi e rossi IGT,l'azienda Lagovivo di Dottarelli Paola

per la Trasformazione del pesce di lago e la linea carpacci e affumicati. La delegazione degli imprenditori localiera accompagnata dal Presidente dellaConfesercenti di Viterbo, Vincenzo Pe-parello, e per la Romania il Presidentedalla Camera di Commercio ed Industriadella Romania Eugen Terteleac e per il

Dipartimento dello sviluppo economicoper l’ambiente e il turismo il Segretariodi Stato Anca Laura Ionescu.La giornata si è conclusa con un a degu-stazione di prodotti tipici e di eccel-lenza a Bolsena presso la sede del Clubdi prodotto “Club di prodotto – Made inItaly by Tuscia”, che rappresenta unatrentina di aziende della filiera agroalimentare.La Confesercenti di Viterbo sta prepa-rando altre manifestazioni ed eventi siasul territorio viterbese che all’esteropredisponendo un’organizzazione ap-posita in Romania che programmerà peril mese di maggio 2015 incontri B2B eworkshop dedicati ai nostri prodottiagroalimentari di eccellenza ed anche alsettore turistico. Tali attività prosegui-ranno per tutto il 2015 e saranno fina-lizzate ad incentivare l’Export el’internazionalizzazione delle nostre imprese. E’ prevista inoltre una sede di rappre-sentanza stabile in Romania di una retedi impresa in fase di costituzione tra leaziende che partecipano al progetto Made in Italy by Tuscia.

VITERBO: LA CONFESERCENTI E IL PROGRAMMA ROMANIA

Viterbo - Lo scorso mercoledì mattina il sindaco Leo-nardo Michelini ha firmato il documento insieme adaltri 17 sindaci di Comuni del Lazio. L'incontro è av-venuto a Formello, nella sala Grande di PalazzoChigi, alla presenza dell'assessore alla Cultura e allePolitiche giovanili della Regione Lazio Lidia Ravera,del Direttore dell'Agenzia regionale per il TurismoGianni Bastianelli, del presidente dell'AssociazioneEuropea Vie Francigene, del primo cittadino di For-mello Sergio Celestino e dell'onorevole AlessandraTerrosi. Con la firma di tale protocollo, i sindaci deiComuni di Acquapendente, Bolsena, Campagnano diRoma, Capranica, Caprarola, Formello, Grotte di Ca-stro, Mazzano Romano, Montefiascone, Monterosi,Nepi, Proceno, Ronciglione, San Lorenzo Nuovo,

Sutri, Vetralla e Viterbo avviano un progetto di valo-rizzazione della Via Francigena che vedrà nascereun'effettiva cooperazione strategica ed operativa trale istituzioni coinvolte, e che si tradurrà nell'istitu-zione di un tavolo di coordinamento. Lo stesso ta-volo sarà composto da rappresentanti istituzionalidei soggetti sottoscrittori ed avrà precise funzioni,tra cui la condivisione di strategie, orientamenti edindirizzi per la programmazione territoriale dei Co-muni coinvolti, e la promozione di azioni concrete dicooperazione per l'attuazione di progetti integrati disviluppo locale. “E' un'occasione per Viterbo e perl'intero territorio attraversato dalla Via Francigena –ha detto il sindaco Michelini –. Questo documento av-vicinerà i diversi Comuni interessati in uno stretto

scambio di idee e di progetti che grazie alla rete e allacooperazione potranno più facilmente essere realiz-zati”. All'incontro, insieme al sindaco, ha partecipato anche il vice sindaco Luisa Ciambella.

VITERBO, VIA FRANCIGENA: FIRMATO PROTOCOLLO CON 17 COMUNI LAZIALI

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CORI (LT): DOPPIO RICONOSCIMENTO PER LA CINCINNATO AL VINITALY 2015

di Michele Santulli

Frosinone - Se si pensa che il monumento ai Cadutidi Umberto Mastroianni di Frosinone, ben imbacuc-cato nei ponteggi e nella plastica dal mese di ottobrescorso, senza ricordare le condizioni trogloditicheprecedenti, si trova ancora nello stato distruttivo edisperato nel quale una amministrazione comunalelo ha precipitato e mantenuto dal momento della suaerezione trentanni fa, in quell’infelice luogo fino adoggi a danno e spese della collettività, se si ricordache a un’altra opera d’arte dello stesso artista collo-cata nel centro di una rotonda in quel di Cassinohanno addirittura saldato dei pezzi nuovi nella indif-ferenza o ignoranza generali, se si pensa che la Pro-vincia proprietaria delle opere, conserva (!?)all’aperto nel cosiddetto Castello Ladislao di Arpinouna decina di grosse sculture che, al contrario, datala loro natura, andrebbero conservate al coperto,quindi scientificamente destinate anche esse al de-grado e alla ossidazione, sempre ed esclusivamentea danno della collettività, se altresì si rammenta chela istituzione che dovrebbe rappresentare e tutelarela figura di Umberto Mastroianni, e cioè la Fonda-zione Mastroianni, un buontempone esperto d’artedella provincia l’ha affidata a suo tempo a perso-naggi che nemmeno sapevano della esistenza dell’ar-tista, con risultati a mio avviso esiziali sia per ilnome dell’artista sia per le pubbliche finanze (atutt’oggi ancora non sono stati pubblicati e resi notii documenti finanziari e contabili di tale gestione), al-lora ben si apprezza e capisce ancora di più il valoredella iniziativa che, in altra parte d’Italia, si staaprendo in questi giorni al pubblico in onore del-l’artista. E’ curioso quali e quanti paroloni e espres-sioni roboanti e magniloquenti escono e sono uscitidagli apparati fonatori dei personaggi pubblici che inqualche modo in questi ultimi anni soprattutto sisono occupati dell’artista, si ha vergogna a ripeterli,vista la situazione reale ed effettiva nella quale, alcontrario, tengono e mantengono la sua opera, nella

indifferenza e inconsapevolezza complete.Si sa che l’artista è vissuto ed ha operato molti anniin Piemonte e nella regione sono presenti alcune sueopere pubbliche della più alta rilevanza: il Monu-mento al partigiano nel Campo della Gloria di Torino,il Monumento alla Resistenza italiana di Cuneo, ilMonumento ai partigiani del Canavese di Cuorgnè, ilMonumento alla lotta partigiana della città di Alba.Nel capoluogo medesimo è presente un’opera estre-mamente significativa, la cancellata lunga 24 metri ealta 3,75 al Teatro Regio. E la città di Torino nell’am-bito della esposizione mondiale della Sacra Sindonee altresì in occasione della Expo 2015, dedica all’ar-tista una esposizione particolare e significativa: lasua produzione di arte sacra. Promotori e organizza-tori sono il Museo Diocesano, la Consulta Torino el’Archivio Umberto Mastroianni di Brescia, tuttosotto la promozione e sponsorizzazione delle mas-

sime istituzioni imprenditoriali, assicurative e ban-carie della città. Il catalogo relativo, scientificamenteimpostato e graficamente curato, è stato redatto dalProf. F.De Santi, unico esperto dell’opera dell’artista,il cui nome come quello degli organizzatori e promo-tori è garanzia ottimale della qualità e validità della iniziativa.Rattrista ma più ancora offende la costatazione, epresa d’atto, che la provincia di Frosinone e le sueistituzioni e uomini politici sono assenti, non esi-stono in nessun momento della iniziativa, nemmenoin quello della inaugurazione formale, a documenta-zione e riprova, è da dedurre, del loro peso e valenzaculturali e artistici e rappresentativi uguali a zero o quasi.L'esposizione ha luogo al Museo Diocesano di Torino,Palazzo Chiablese, Piazza San Giovanni 2 dal 1 aprileal 30 settembre 2015.

Presenti al salone internazionale anche Pietra Pinta, Marco Carpineti e Agnoni

FROSINONE: MONUMENTO AI CADUTI DI UMBERTO MASTROIANNI

ABBANDONATO TRA PLASTICA E PONTEGGILa città di Torino invece dedica all’artista una esposizione particolare e significativa: la sua produzione di arte sacra.

Cori (LT) - Doppio riconoscimento perla Cincinnato di Cori al Vinitaly 2015(22/25 Marzo). Nell’ambito del 19° Con-corso Internazionale di Packaging, lacantina corese si è aggiudicata l’Eti-chetta di Bronzo con il suo Lazio IGTBellone ‘Castore’ 2013, ottenuto dalla vi-nificazione in purezza dell’antico viti-gno autoctono Bellone, giunto terzonella categoria riservata alle confezionidi vini bianchi tranquilli a denomina-zione di origine e a indicazione geogra-fica. Il prestigioso riconoscimentoconsegnato al Presidente della ‘Cincin-nato’ Nazzareno Milita premia lo sforzodell’azienda nel continuo miglioramento della propria immagine. Un progetto iniziato con la rivisitazionedell’estetica di tutti i suoi prodotti, im-piegando materiali di qualità e un de-sign che coniuga eleganza ed originalità,in maniera chiara, semplice e pulita; cul-minato con l’inaugurazione del nuovo sito www.cincinnato.it. La competizione,organizzata dall’Ente Autonomo Fiere di

Verona con lo scopo di evidenziare ilmiglior abbigliaggio dei prodotti (botti-glia, chiusura, capsula, etichetta, colla-rino, ecc.), è complementare al 22°Concorso Enologico Internazionale alquale si è iscritto la ‘Tenuta Pietra Pinta’e che, dal 12 al 16 Aprile a Verona, pre-

mierà la qualità dei vini di tutto ilmondo. Inoltre al SOL - Salone Interna-zionale dell’Agroalimentare di Qualità –evento concomitante al Vinitaly, nelcorso della presentazione della ‘GuidaOli d’Italia 2015 del Gambero Rosso’,l’olio ‘Dioscuri’ - monocultivar Itrana -

della Cincinnato ha ottenuto le Due Fo-glie Rosse, secondo premio all’eccel-lenza nella produzione di Olioextravergine di Oliva made in Italy nelrispetto dei parametri del disciplinareUnaprol I.O.O% Qualità Italiana, che ga-rantiscono al consumatore provenienzae qualità. Un premio alla fatica, al corag-gio e all’esperienza di un comparto cheha vissuto un anno terribile, investito dauna crisi produttiva senza precedenti. All’interno del Padiglione della RegioneLazio – Arsial era presente anchel’Azienda Agricola Biologica ‘Marco Car-pineti’ che ha contribuito a rappresen-tare il meglio della viticoltura edell’enologia locale al 49° salone inter-nazionale dei vini e dei distillati, in par-ticolare con il suo spumante KIUSpresentato alla stampa internazionale.L’Azienda Agricola ‘Agnoni’ infine, incollaborazione con l’Azienda Agricola‘Colle Bereto’ di Siena, ha dato lustroall’agroalimentare e conservaturiero del territorio.

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