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Amadeus CD2 download I Salmi di Benedetto Marcello Lydia Cevidalli e l’Ensemble Salomone Rossi Morricone90 Giacomo Meyerbeer Nadine Sierra amadeusonline.net mensile - n. 348 - 1 novembre 2018 € 11,00 ANNO XXX - NUMERO 11 (348) POSTE ITALIANE SPED. IN A. P - D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004, ART. 1, C. 1, LO/ MI CD 1 ESCLUSIVO Rossini150

346 348 2018 Amadeus - atmaclassique.com · Repertorio obbligatoriamente adatto a svelare un altro Letzbor, particolarmente interessato a ricreare un sound più ... alchemico Liszt

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Morricone90

Giacomo Meyerbeer

Nadine Sierra

amadeusonline.net

mensile - n. 348 - 1 novembre 2018

€ 11,00

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DISCHI

118 Amadeus

DOWLANDLachrimæNigel North, Les Voix humainesAtma 1 cd (New Arts International) 2017

Un musicista amareggiato, acclamato dalle più grandi corti europee, ma ora criticato e sostituito da una nuova generazione di autori ed esecutori

inebriata dalle ultime mode musicali. Un artista rattristato dal fallimento dell’obiettivo della sua vita: essere accolto tra i più alti ranghi del sistema musicale inglese. Il ritratto di John Dowland che affiora dalle sue ultime canzoni è buio. È quello di un artista che vive nell’oscurità: una condizione che ammanta le liriche e la musica di molte delle sue opere tarde. Pagine in cui Dowland canta all’infinito un senso di estraneità, di fallimento, di esilio, di solitudine, di deterioramento universale del vero amore per il prossimo; canta la difficoltà del vivere. Non è un caso che il termine “lachrimae” ricorra così frequentemente nei titoli delle sue opere. Come nella raccolta per liuto e cinque viole (o cinque violini) che pubblicò nel 1604, quando lavorava in Danimarca: Lachrimæ, or seaven Teares figured in seaven passionate Pavans, with divers other Pavans, Galiards and Almands, set forth for the Lute, Viols, or Violons, in five parts. In questo cd realizzato per la casa discografica canadese Atma Classique, il liutista londinese Nigel North e il consort di viole da gamba Lez Voix Humaines offrono un’ampia scelta dei 21 brani che costituiscono la raccolta, aggiungendo pagine tratte da manoscritti e altre pubblicazioni di Dowland. Musiche sublimi che vanno ascoltate e riascoltare, ricche di dissonanze e di sospensioni che sono riflesso dell’agonia di un’anima, espressione dolcissima e assieme spietata di un pessimismo cosmico di cui la lacrima, vera o sonora che sia, è il veicolo per eccellenza. Un percorso del dolore che riflette una luce sinistra ai brani danzanti, ammantato di nobiltà e coraggiosa fermezza da un’interpretazione delicata ma tutt’altro che fragile.Massimo Rolando Zegna

A

MAYRPsalms from Sacri Concentus 1681Ars Antiqua Austria, Gunar LetzborChallenge 1 sacd (New Arts International) 2017Artistico: ★★★★★ Tecnico: ★★★★★

Nato in Austria nel 1961, Gunar Letzbor è uno dei più estrosi

violinisti specializzati nel repertorio baroc co. Dopo aver fatto parte per lungo tempo dell’ensemble Musica Antiqua Köln di Reinhard Goebel (e si sente bene...), nel 1995 ha fondato un suo gruppo: l’Ars Antiqua Austria, con cui ha fin qui realizzato una produzione discografica di tutto rispetto. Pubblicata da Challenge Classics, arriva adesso la sua ultima registrazione, dedicata alla musica di Rupert Ignaz Mayr. Nato nel 1646 a Schärding, nel nord dell’Austria, dal 1683 fu attivo come compositore, violinista e Kapellmeister a Monaco di Baviera, presso la corte di Massimiliano II. Morì a Freising nel 1712. Mayr è considerato un riformatore della musica sacra cattolica della Germania meridionale. Si ascoltano alcuni Salmi tratti dalla raccolta Sacri Concentus del 1681, ovvero Laudate pueri Dominum, Confitebor tibi Domine, Beati omnes, Nisi Dominus e Venite gentes. Repertorio obbligatoriamente adatto a svelare un altro Letzbor, particolarmente interessato a ricreare un sound più vicino all’estetica barocca (anche a costo di qualche imperfezione). Da qui la decisione di utilizzare nel registro di alto il controtenore Markus Forster, e in quello di soprano Fabian Winkelmaier (voce bianca del St. Florianer Sängerknabe) e il più noto e apprezzabile sopranista Alois Mühlbacher (che della stessa formazione ha fatto parte in passato).Massimo Rolando Zegna

LISZTAthanorBeatrice Berrut, Czech National Symphony Orchestra, Julien MasmondetAparté 1 cd (Self-Tàlea) 2018Artistico: ★★★★★ Tecnico: ★★★★★

Athanor, un richiamo ai misteri dell’alchimia. Un nome che

ricorda il forno a lunga combustione utilizzato per la produzione della pietra filosofale. Questa la metafora scelta dalla pianista di origine svizzera Beatrice Berrut per simboleggiare la ricerca dell’assoluto nel genio lisztiano. «Come in un processo alchemico Liszt lavora al materiale tematico trasformandolo con il fuoco della sua mente», così recita il booklet del cd edito dall’etichetta francese Aparté. Dalla macabra drammaticità del Totentanz, introdotto dalla celebre sequenza gregoriana del Dies irae, la sua esecuzione con finezza interpretativa, gusto e grande espressività avvolge l’ascoltatore in un vorticoso susseguirsi di infinite sfumature di colore tratte da alcune delle più note pagine del repertorio pianistico romantico. Di Beatrice Berrut il quotidiano svizzero Tribune de Genève scrive evidenziando «la sua passione, il suo suono mozzafiato». Ad accompagnarla in questa monografia lisztiana la Czech National Symphony Orchestra, diretta Julien Masmondet, compagine orchestrale capace di assecondarne sapientemente la personale lettura ricca di pathos e vigore. Dalla forma del tema e variazioni della Totentanz il viaggio prosegue con, sempre del compositore ungherese, il Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 in mi bemolle maggiore S. 124 e il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in la maggiore S. 125 accomunati da un tema che, attraverso continue metamorfosi, alimenta incessantemente il flusso musicale. Luisa Sclocchis