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P.A.C. DI INIZIATIVA PRIVATA DENOMINATO “AMBITO COMMERCIALE N. 6c DI LOCALITÀ RABUIESE” - RELAZIONE PAESAGGISTICA
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progetto di inserimento paesaggistico e assetto vegetazionalestradivarie architetti associati
progetto generale del P.A.C.arch. Enzo Chessa - studio Archiproject
4 Caratteri paesaggistici
L’area di intervento si colloca all’interno del Comune
di Muggia, in località Rabuiese, a monte della SS 15
via Flavia e del Raccordo Autostradale Lacotisce-
Rabuiese, sul versante sud del dosso collinare di
Belpoggio e della strada che conduce al valico di
Plavia.
Il comune di Muggia confina con il Comune di Trie-
ste, il comune di San Dorligo della Valle/Dolina e,
lungo il confine sloveno, con Capodistria e la località
Hrvatini.
Il territorio comunale si estende nel suo complesso
lungo un promontorio roccioso che si protende nel
mare Adriatico.
L’Atlante Fotografico dei Paesaggi (redatto a margine del Piano Territoriale Regionale della Regione Friuli Venezia
Giulia) descrive questo territorio classificandolo all’interno della scheda AP31 - La Costiera Triestina e Muggia, asso-
ciando il comune di Muggia a quelli di Duino Aurisina, San Dorligo della Valle/Dolina e Trieste.
Si tratta di un territorio che si estende per una superficie territoriale di circa 77 kmq e un’altitudine variabile dallo 0 ai
+390 m.s.l.m.
I bacini idrografici di riferimento sono quelli del Torrente Rosandra e del Rio Ospo, il Bacino Idrografico Costiero
triestino, il Bacino Idrografico Muggia e le Aree a scolo nullo.
Il paesaggio del Carso e della Costiera incidono in percentuale all’interno della Regione per circa il 27%.
fig. 8-9. Individuazione alla scala regionale del territorio della Costiera Triestina e Muggia e sezione diagrammatica, tratti da Atlante degli allegati grafici alle schede d’ambito paesaggistico - Piano Territoriale Regionale FVG.
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La relativa scheda contenuta all’interno dell’Atlante Fotografico dei Paesaggio ne individua i caratteri naturali, i carat-
teri agricoli e i caratteri insediativi e infrastrutturali.
“CARATTERI NATURALI”
Ad est del Castello di Duino la morfologia della costiera è caratterizzata dalla forte verticalità delle pareti rocciose
calcaree (1) che, in alcuni tratti, scendono ripidamente a mare (falesie). In questo primo settore si possono altresì
riscontrare tratti di roccia calcarea coperta da lembi di macchia mediterranea (2), mentre procedendo verso est
diventano prevalenti, sulle strutture flyscioidi conformate in una serie di versanti via via sempre meno acclivi, strutture
boscate (3) date dall’associazione tra lembi di ve- getazione arbustiva di tipo mediterraneo e tratti boschivi (querce,
carpini, robinie). Nella città di Trieste è possibile riscontrare un rapporto articolato tra l’edificato, il mare ed i versanti
circostanti (4), caratterizzati dalla presenza di colli di natura flyscioide, valli strette, aree boscate che si insinuano
all’interno dell’abitato. Il bacino idrografico, nel settore centrale ed orientale, è costituito da strutture impermeabili
flyscioidi, e risulta pertanto frequente- mente inciso da numerosi e brevi corsi d’acqua: rii e torrenti che sfociano in
mare come il Rio Ospo (5).
“CARATTERI AGRICOLI”
Nel settore occidentale (Duino-Grignano) sono presenti colture di vigneto ed oliveto in terrazzamenti (6), spesso
sorretti da murature in arenaria e pietra calcarea (pastini). Frequenti sono inoltre le zone terrazzate in abbandono o
riconvertite a giardino per l’impiego dei fondi come pertinenze dell’edificato ad uso residenziale (7).
Sono inoltre presenti appezzamenti, generalmente di piccole dimensioni, coltivati ad ulivo, vigneto e seminativo
(8), soprattutto nella porzione centrale ed orientale dell’area (zona di Muggia, San Dorligo della Valle e Valle del Rio
Ospo).
“CARATTERI INSEDIATIVI E INFRASTRUTTURALI”
Caratteristica del tratto di costa che si estende dal Castello di Miramare a Trieste è la “strada costiera” (9) un trac-
ciato stradale divenuto ormai parte integrante del paesaggio, al punto da venire quasi interamente riassorbito, nelle
vedute da mare, dalle pareti di roccia naturale e di sbancamento e dalle diverse forme di copertura arborea.
Il grande conurbamento di Trieste (10) presenta un paesaggio urbano estremamente complesso in costante rappor-
to con il mare prospiciente ed il versante soprastante. A partire dal centro storico di Muggia e fino al valico transfron-
taliero di S. Bartolomeo, si estende la strada costiera (11) che ospita alcuni impianti turistici a mare.
Nella Valle del Rio Ospo (12) sono presenti consistenti insedia- menti produttivi e commerciali serviti da una grande
viabilità, in contrasto con una struttura insediativa più minuta, costituita da borghi rurali collegati da strade interne.
L’Atlante inoltre individua alcuni valori da preservare legati alla leggibilità dei caratteri morfologici e litologici (in par-
ticolare i fenomeni carsici epigei) e alla presenza di nuclei storici rilevanti sia per l’impianto urbano sia per il patrimo-
nio edilizio che li costituisce e che spesso si approssima alle opere di terrazzamento tradizionali sui versanti collinari
costieri, che permangono ben visibili e individuabili nel territorio.
Numerose sono anche le aree ad elevata naturalità e di pregio agricolo, nonostante, sempre più frequentemente,
risultino frammentate in seguito all’incursione della matrice urbanizzata.
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Le criticità sono rappresentate dalla presenza di estese aree industriali e artigianali, di scarsissima qualità, sia se
che ci si riferisca agli insediamenti che per primi furono realizzati in tali aree, sia che si considerino le architettura più
recenti.
In conclusione l’analisi contenuta in questa scheda di descrizione del paesaggio muggesano evidenzia la poca at-
tenzione riservata alla salvaguardia delle peculiarità paesaggistiche di questi luoghi, soprattutto nella scelta relativa
all’individuazione delle aree produttive e commerciali e della rete viaria di pertinenza che si collocano nelle immedia-
te vicinanze di aree ad elevato pregio ambientale.
La seguente tabella riassume analiticamente i caratteri del paesaggio costiero muggesano:
Elementi prevalenti Elementi detrattori Elementi prevalenti e da tutelare e/o valo-rizzare
Copertura vegetale Boschi di latifoglie miste oMacchie e popolamenti arbu-stivi di latifoglie
o
Colture e formazioni ve-getali lineari
Vigneti promiscui oOliveti o
Ulteriori caratterizzazioni formali
Strutture fondiarie a maglia stretta
o
Ridotta incidenza di formazioni lineari
o
Elevata incidenza del verde arboreoornamentale
o
Insediamenti Stabile - accentrato oSparso oIn quota oIn piano oIndustriale o
Tipologie architettoniche Tradizionale - conservata oTradizionale - trasformata oTradizionale - residuale oRecente - residenziale oRecente - turistica oCastelli oVille storiche oMuretti a secco oMulini, rogge, chiuse o
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Elementi prevalenti Elementi detrattori Elementi prevalenti e da tutelare e/o valo-rizzare
Urbanizzazione recente Concentrata oA fasce oGrande viabilità e/o ferroviaria oReti energetiche o
Il territorio comunale di Muggia risulta da questa analisi, di grande pregio sia per la componente paesaggistica rela-
tiva all’insediamento urbanizzato, che per quella ambientale-naturilistica e, non di secondaria importanza, per alcuni
elementi ancora ben visibili e rintracciabili relativamente al paesaggio agrario. In sede di analisi dello stato dei luo-
ghi al fine di redigere la variante sostanziale al P.R.G.C. è stato effettuato un processo di ulteriore approfondimento
relativamente alla classificazione delle unità di paesaggio che, partendo da una approssimazione alla scala regiona-
le, sono state ulteriormente specificate alla scala del territorio comunale. Di seguito si riporta una tabella riassuntiva:
SCHEMA GENERALE DELLE UNITÀ DI PAESAGGIO DI MUGGIAunità di paesaggio (codice) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
PUN
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PU
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atur
ali
forma del rilievo rilievo fortemente acclive o o o o orilievo mediamente acclive o o o o o o orilievo ondulato, poco acclive o o o o o o o o oassenza di rilievo o o o o o
idrografia corsi d’acqua incisi in valli strette o o o o o ocorsi con acqua superficiale in valli larghe V Vspecchi d’acqua artificiali Vassente in superficie o o o
copertura vegetale boschi di latifoglie V V V o V Vpinete d’impianto o Vmacchie e popolamenti arbu-stivi termofili V o V o V oprati aridi V V V Vvegetazione dei luoghi umidi o V Vvegetazione invasiva (robinia, ecc...) o o o o o o D
tab. 1. Elementi prevalenti e caratterizzanti la costiera muggesana (tabella rielaborata, tratta da Relazione Illustrativa - Prima fase - Analisi Elab. 01d, della Variante n.31 al PRGC del Comune di Muggia.
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SCHEMA GENERALE DELLE UNITÀ DI PAESAGGIO DI MUGGIA1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
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pich
e
colture ed elemen-ti del paesaggio rurale
colture orticole, seminativi, frutteti o o o o o o V ooliveti V V V V V V Vvigneti V V V V V V Vincolti e coltivi in abbandono D D D D Dsiepi e formazioni lineari V V V o Vgruppi arborei e alberi isolati V V V V V V Vterrazzamenti e manufatti minori V V V V V V V V
tipologie insedia-tive
attorno ad un centro o o V o o olineare o o o o osparsa o o o o o o oin piano o o o o osu versante D o o D D o o o o osul crinale o o o o o
tipologie edilizie e funzionali
storica o tradizionale conser-vata V Vstorica o tradizionale trasfor-mata o o o o oin abbandono D D o Dmono-bifamiliare su lotto singolo o o o o o o oplurifamiliari a schiera D o o o o o o oplurifamiliari a torre D o o o oplurifamiliari in linea o a blocco D D Dservizi alla residenza, sport o o Dstrutture commerciali o o oindustria, artigianato, portuali-tà, cantieristica o o Dricettività: alberghi, ristoranti, campeggi, bagni, o o o odiporto, rimessaggio o o o o
emergenze, riferi-menti visivi
chiese V o V Vedifici storici V V V V ositi preistorici, archeologici, paleontologici, ... V V V V Vemergenze contemporanee o o
reti grande viabilità, tratti ferro-viari o oprincipale carrabile o o o o o o o o o o osecondaria carrabile o o o o o o o o oreti minori V V V o V V V V V V V oreti energetiche aree, ripeti-tori D D D D D
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SCHEMA GENERALE DELLE UNITÀ DI PAESAGGIO DI MUGGIAvedute al mare verso Porto e zona industriali o o o o o o o D o D
verso il mare aperto V Vverso Punta grossa e Slove-nia V Vmitilicoltura o o
tutele di legge vincoli paesaggistici e monu-mentali V V V o V o o V V V Vvincoli idrogeologici e am-bientali o o o o o o o o o o o
cultura, storia, scienza
luoghi della storia V V V V oluoghi della cultura e dell’arte Vluoghi di interesse scientifico o V V
località nella me-moria collettiva, fruizione di luoghi, aspettative
identità tradizionale dei luoghi conservata V V V x V o oidentità dei luoghi trasformata o assente o D D o o o oluoghi della frequentazione, itinerari V V o o V o V Vpresenza di verde ornamen-tale e urbano o o o o o oluoghi oggetto di aspettative o o o o
V = se considerati elementi di valore paesaggistico
D = se considerati elementi di compromissione del paesaggio
o = se presenti senza particolari valutazioni
L’unità di paesaggio in cui si inserisce l’ambito del piano attuativo è la 10 - Zona industriale, commerciale, artigianale
- che comprende tutta l’area industriale, artigianale e commerciale di Muggia, includendo il valico di Rabuiese a
sud e l’area del Rio Ospo fino alla zona delle Noghere ad est.
Di seguito si sono analizzati più nel dettaglio le componenti paesaggistiche del comune e più nello specifico,
dell’ambito di intervento.
4.1 PAESAGGIO URBANIZZATO: sistema infrastrutturale e insediativo
Il territorio comunale è caratterizzato dalla presenza di due principali aree urbanizzate a carattere principalmente
residenziale, ovvero Muggia (affacciata sulla baia omonima, dislocata pressoché al centro del territorio comunale)
ed Aquilinia (nella porzione nord-est del territorio); l’insediamento è completato da alcune frazioni quali Belpoggio,
Chiampore, Farnei, Farnei di Muggia, Lazzaretto, Noghere, Punta Sottile, Rabuiese, San Rocco, Santa Barbara, Stra-
mare, Valico Rabuiese, Vignano, Villaggio Castelletto, Zindis, che formano un unicuum urbanizzato con pochissime
soluzioni di continuità con il centro storico di Muggia. Il tessuto insediativo in tali zone è caratterizzato dalla presenza
di piccoli case su lotto o da edifici residenziali plurifamiliari di piccola entità.
La parte est del Comune di Muggia invece è caratterizzata dalla presenza di diverse aree a carattere commerciale,
tab. 2. Schema generale delle unità di paesaggio del Comune di Muggia.
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artigianale e industriale
che si sono sviluppa-
te nel corso del 1900
a ridosso del grande
tracciato viario della
“Grande Viabilità”. Tale
tracciato oltre a costi-
tuire una cesura sul
territorio rappresenta il
più importante asse di
connessione tra Italia e
Slovenia.
L’area d’intervento si col-
loca in un contesto quasi
totalmente urbanizzato,
in località Rabuiese, a
monte della SS 15 Via
Flavia e del raccordo
Autostradale Lacotisce
-Rabuiese. Tale raccordo
permette di connette-
re la grande viabilità
triestina con l’autostrada
slovena A1 e per tale
ragione costituisce il più
importante asse viario di
collegamento tra l’Italia e
la Slovenia.
Lungo questo fonda-
mentale asse di pene-
trazione e connessione
transfrontaliero, nel
corso dei decenni si
sono installati i più im-
portanti nuclei industriali,
artigianali e commerciali
del territorio comunale.
Parte del Comprensorio
che costituisce l’Ente
fig. 10. Le aree residenziali
Legenda
Rete della Grande viabilità di scorrimento (auto-strada Superstrada)
Rete Statale Regionale
Rete Provinciale
Rete Comunale Principale
Autostrada H5 | A1
SLOITA
Area di progetto
Legenda
Aree Industriali - Commerciali
Aree Estrattive
Ex Agricolo (Park, depositi)
Aree portuali
SLOITA
Area di progetto
fig. 11-12. Rete infrastrutturale e sistema della produzione e del commercio
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per la Zona Industriale di Trieste (E.Z.I.T.) non a caso, ricade proprio all’interno del territorio di Muggia e conta un
totale di circa 110 delle oltre 600 imprese insediate nel comprensorio per una superficie fondiaria complessiva di
quasi 500.000 mq.
Dal punto di vista commerciale, invece, oltre a riscontrare un commercio di tipo diffuso al dettaglio, che si concentra
prevalentemente nell’area centrale della cittadina di Muggia, si evidenzia un’altra importante concentrazione posizio-
nata nel triangolo formato da Farnei, Rabuiese e Stramare. Qui insistono strutture di medie e grandi dimensioni sia
per quanto riguarda il commercio al dettaglio propriamente detto, sia per quanto riguarda i grandi complessi e centri
commerciali.
Per quanto riguarda in dettaglio, l’unità di paesaggio che interessa l’ambito di intervento, le tipologie insediative ed
edilizie sono quelle usuali delle zone industriali-artigianali-commerciali attestate sui tracciati carrabili principali e di
distribuzione interna, con un certo rilievo della presenza di concessionarie auto. Il recente completamento del rac-
cordo autostradale e le rotonde dominano visivamente la parte più interna dell’area. Si rilevano anche brevi tratti di
sentieristica ed un certo sviluppo delle ciclabili.
SLOITA
Area di progetto
Legenda
Aree nucleo (core areas)
Aree tampone (buffer zones)
Aree di completamento della Rete ecologica
Pietre da guardo (stepping stone)
Corridoio ecologico princi-pale
Corridoio ecologico primario (Rio Ospo)
4.2 PAESAGGIO NATURALE: sistema ambientale
Il recente strumento di pianificazione tutt’ora in fase di adozione dal comune di Muggia, pone un forte accento sulla
componente ambientale-naturalistica che caratterizza l’intero territorio muggesano.
La necessità di tutelare e valorizzare alcuni siti fondamentali dal punto di vista naturalistico, ha portato, in seguito ad
approfondite considerazioni su habitat, uso del suolo e valore ambientale, allo studio della rete ecologica comunale
individuando i seguenti elementi a costituire il sistema:
1. Aree nucleo (core areas): rappresentano gli ecosistemi più significativi, dotati di un’elevata naturalità e costituisco-
no l’ossatura della rete.
2. Aree tampone (buffer zones): aree contigue alle aree nucleo che svolgono una funzione di protezione attraverso
fig. 13. Rete ecologica comunale.
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una sorta di “effetto filtro”.
3. Stepping stones: aree dotate di elevata naturalità ma isolate dalla matrice territoriale prevalente e di superficie
ridotta.
4. Corridoio ecologico primario (Rio Ospo): corridoio ecologico fluviale rappresentato dal Rio Ospo, di fondamentale
importanza per il movimento delle specie e per il mantenimento della funzionalità degli ecosistemi da esso attraver-
sati.
5. Corridoi ecologici primari: porzioni continue di territorio naturale o semi-naturale che connettono aree dotate di
elevata naturalità (aree nucleo, stepping stones). Il tematismo rappresenta una schematizzazione delle principali
connessioni fisiche e funzionali presenti all’interno del territorio comunale ed extracomunale.
6. Ambiti di potenziale completamento della rete ecologica: porzioni più o meno continue di territorio naturale o semi-
naturale che possono concorrere a potenziare il sistema della rete ecologica.
Si evidenzia da questa analisi che nel territorio muggesano siano presenti numerose aree di pregio naturalistico, le
quali svolgono sia il ruolo di serbatoio di biodiversità animale e vegetale sia conferiscono elevato pregio paesaggisti-
co all’intera zona. Si tratta prevalentemente di aree boscate e sono concentrate per la maggior parte tra il Bosco di
Vignano ed i laghetti delle Noghere, tra il valico di Rabuiese e Santa Barbara e tra Punta San Rocco e San Floriano.
Tra questi, degni di particolare menzione gli ambienti umidi dei “Laghetti delle Noghere” (facente parte dell’elenco
dei
biotopi della rete Bioitaly ed unica area protetta dell’intero territorio comunale), del Rio Ospo e dei suoi affluenti; il
bosco Vignano; il Monte d’Oro; la prateria semiruderale tra San Floriano e Punta Ronco; le aree boscate ad ovest di
Muggia.
Per quanto riguarda nello specifico l’area in oggetto, i caratteri di naturalità e ruralità presenti rimangono esigui, spe-
cie lungo il fronte strada della direttrice viaria principale, e sono riconducibili ai Torrenti Rabuiese ed Ospo, nonché
al versante boschivo che da Santa Barbara scende verso Rubuiese. Più lontane le aree dei boschi di Belpoggio - Vi-
gnano ed il sito dei laghetti delle Noghere. Le forme di ruralità più diffuse sono riconducibili alla presenza di coltiva-
zioni di vite ed olivo, associate spesso ad orto ad uso esclusivamente familiare, in aree limitrofe alle scarse abitazioni
diffuse in modo sparso che caratterizzano tale porzione di territorio. A volte tali aree coltivate assumono nella zoniz-
zazione del Piano Regolatore una destinazione diversa, spesso commerciale, indice di una volontà di trasformazione
del tessuto urbanistico attuale verso nuove forme di utilizzazione.
In tale contesto si inserisce il lotto di terreno interessato dal P.A.C., in parte pianeggiante e in parte leggermente di-
gradante lungo il versante ovest della collina di Belpoggio, con un dislivello massimo di quota pari a 14 metri. L’area
risulta parzialmente degradata a causa di precedenti utilizzazioni commerciali, mentre l’attività agricola storicamente
attestabile è ancora riconoscibile in vecchie piante sparse di fruttiferi e vite. Nella zona pianeggiante prossima al
Torrente Rabuiese è in corso un processo di colonizzazione da parte di piante di acacia e canna (Robinia pseuda-
cacia e Arunda donax) a seguito di un processo di abbandono, ormai da parecchi anni, delle pratiche di semplice
mantenimento e controllo della vegetazione. Non essendo possibile compiere un rilievo puntuale della vegetazione
esistente in quanto in alcuni tratti essa appare molto fitta si è scelto di individuare le diverse aree nelle quali esistono
situazioni vegetali diverse: l’area degradata presso l’ingresso, la zona degli ex coltivi, l’area a forte incespugliamento
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1 area degradata (ex attività commerciali)
2 area con processo di ricolonizzazione arborea (Robinia e Arundo)
3 area ex coltivo (fruttiferi e vite)
4 area a maggior naturalità
5 torrente Rabuiese
grande esemplare di Platano
a Robinia e Arundo, la zona a maggior naturalità presso il confine di stato, la vegetazione presente lungo il corso del
torrente Rabuiese. Inoltre è stata segnata in foto con la lettera il grande esemplare di Platano che presenta un diame-
tro di circa 105 cm, esterno all’attuale recinzione del fondo ma posizionata sull’area destinata a parcheggio pubblico,
che verrà mantenuta e valorizzata nel contesto delle sistemazioni ottenere un migliore inserimento paesaggistico
fig. 14. Analisi delle macro-componenti dell’area
1
5
2
3
4
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delle opere del piano.
La valenza maggiore in termini paesaggistici è legata al Torrente Rabuiese, iscritto nei pubblici registri. Tale corso
d’acqua presenta sponde, specialmente quella di sinistra, coperte da vegetazione arborea d’alto fusto, riconducibi-
le principalmente a Pioppo nero (Populus nigra) di notevoli dimensioni (circa 40 cm di diametro) ed altezze stimate
in una quindicina di metri. Le sponde del torrente e il suo letto, la cui sezione idraulica in alcuni punti è parecchio
profonda ed ampia rispetto al piano di campagna circostante, sono state oggetto di scarico abusivo e deposito di
materiali estranei con un degrado più spinto in corrispondenze degli esercizi commerciali fronte strada e realizzati
quasi in aderenza al corso d’acqua.
Solamente verso il confine di stato il torrente assume caratteri di maggiore naturalità, compromessi però da una ge-
stione degli spazi circostanti non sempre in linea con le direttive ambientali e con la funzione paesaggistica che tale
corso d’acqua dovrebbe assumere.
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fig. 16. Aree agricole
4.3 PAESAGGIO AGRARIO: sistema colturale
Ben l’81.1% delle aziende agricole situate nel territorio comunale ha una superficie aziendale totale inferiore ad un
ettaro, e tale valore si è incrementato nel corso degli anni,
passando per il 74.1% del 1970 ed il 78.5% del 1982; tutto ciò
delinea una tendenza sempre maggiore alla frammentazione
fondiaria, il che si pone senz’altro in contrasto con la volontà,
perseguita già a livello nazionale, di attuare un’agricoltura
moderna, intensiva, adeguatamente meccanizzata e sufficien-
temente remunerativa per il coltivatore.
Bisogna tuttavia ricordare che l’aumento della frammentazione
fondiaria è avvenuto specialmente a causa della fortissima ri-
duzione negli ultimi decenni della superficie agricola comples-
siva del Comune (al netto di altri terreni e del patrimonio bo-
schivo), passate dai 931.86 ha del 1961 ai soli 147.94 ha del
1990; questa riduzione è stata causata
chiaramente da un incremento dell’ur-
banizzazione nel Comune, ma anche
da una progressiva e massiccia uscita
di occupati dal settore primario, settore
ormai considerato del tutto marginale in
termini occupazionali; altro dato signi-
ficativo riguardante la frammentazione
fondiaria del territorio comunale è la
dimensione aziendale media, in lieve au-
mento tra gli anni 1960 e 1970 (da 1.19
ha a 1.24 ha) ed in netto calo nei decen-
ni seguenti (1.03 ha nel 1982, e 0.79 ha
nel 1990). Questa struttura fondiaria ha
condizionato e condiziona in maniera
profonda il paesaggio agricolo mugge-
sano. Il grafico a torta mostra la suddivisione percentuale delle varie colture rilevate all’interno dei confini comunali.
Buona parte della Superficie Agricola Utilizzata è localizzata nelle parti interne collinari del comune; tra essa degna
di nota sono le colture agricole di pregio, quali vigneti ed oliveti, rilevabili in maniera piuttosto frammentaria lungo
tutto il territorio.
Entrambe le due colture, nonostante le basse rendite produttive (gli appezzamenti sono di piccola estensione e piut-
tosto frammentati all’interno del territorio), sono in forte espansione, soprattutto per quanto riguarda le produzioni di
qualità. L’importanza di queste colture anche dal punto di vista paesaggistico e culturale è evidente soprattutto se ci
si sofferma sulle aree localizzate sui caratteristici terrazzamenti realizzati con muri a secco in pietra locale, ovvero i
fig. 15. Superfici agricole ed incolti
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“pastini”. In tutta la zona costiera infatti un tempo vi erano numerose aree coltivate, localizzate su terrazzamenti creati
dalla popolazione a questo scopo nei decenni passati. A seguito dell’abbandono dell’agricoltura tradizionale, questo
tipo di paesaggio si sta progressivamente perdendo e molte di queste aree sono quasi completamente abbandona-
te (con ritorno spontaneo di formazioni arbustive a ginestra e, successivamente, boschive ad Ostrya carpinifolia) o
trasformate in zone residenziali. La valorizzazione del paesaggio agricolo tradizionale diventa quindi fondamentale in
un’ottica di recupero dei caratteri identitari del paesaggio muggesano.
L’olivicoltura di tutto il territorio muggesano sta sicuramente vivendo un momento attuale caratterizzato da una
sempre più consistente espansione in termini di superfici olivate (dove ciò sia geograficamente e pedologicamente
possibile), ma soprattutto in termini di aumento del numero di piante coltivate in modo razionale e produttivo (ISTIEE
2009), sia intensificando gli impianti produttivi già esistenti sia investendo in nuove piantagioni di olivi mediante
riconversioni di terreni adibiti precedentemente ad altre tipiche coltivazioni arboree che negli ultimi tempi, sul suolo
muggesano, stanno decisamente segnando il passo (una fra queste e senza dubbio la coltura vitivinicola).
Anche il paesaggio delle mitilicolture conferisce sempre più frequentemente delle caratteristiche ben individuabili ala
paesaggio, in quanto le strutture galleggianti disposte parallelamente alla costa costituiscono ormai parte integrante
del paesaggio costiero, oltre a rappresentare un’importante fonte di reddito all’interno del settore primario locale.
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SCHEDA DI APPROFONDIMENTO SULLA BIODIVERSITÀ
Da un punto di vista floristico si evidenzia la convivenza tra essenze coltivate a scopo ornamentale, residui di colture
arboree agricole e flora spontanea e ruderale. Il trascorso passato dell’area, che catastalmente veniva identifica-
ta per la maggior parte come vigneto, presumibilmente con la presenza di elementi arborei di specie frutticole, è
segnato da una dismissione dell’attività agricola principale a cui sono seguite altre utilizzazione del suolo. Una parte
destinata ad attività commerciale (quella più prossima all’ingresso) è stata abbellita con piante ornamentali quali il
Prunus lauroceras ed il Fraxinus excelsior, disposti a siepe e a filare a modo di delimitazione di parte dell’area, men-
tre la parte distale racchiusa fra il torrente Rabuiese ed il confine di stato è stata mantenuta per lo meno sfalciata per
un periodo più o meno lungo di tempo.
Quest’ultima porzione, al termine dell’attività commerciale precedente, ha subito un
naturale processo di incespugliamento e rimboschimento, con la presenza di specie
ruderali quali l’acacia e la canna, specie queste di facile disseminazione che hanno
portato alla creazione di una giovane boscaglia con soggetti di acacia non più grossi
di cinque centimetri di diametro e che, lasciati alla libera evoluzione, sono destinati a
formare nel corso di pochi anni un bosco. Nella porzione più elevata del comprensorio
rimane la presenza di piante da frutto (susini, meli) e di alcune viti, di cui si vedono
ancora pali tutori. Diffusa la presenza di sanguinella con soggetti nel complesso di mo-
desta dimensione (50-100 cm) la cui presenza è dovuta alla disseminazione da parte
dell’avifauna.
Nel complesso la vegetazione presente nel nucleo centrale dell’area non risulta di
alcun interesse floristico, mentre degna di maggior nota risulta quella presente ai bordi
dell’appezzamento.
In prossimità dell’ingresso all’area è presente un bel esemplare di platano con un dia-
metro, misurato a 130 cm da terra, di 105 cm tale essenza arborea di pregio, ricadente
nell’area destinata a parcheggio pubblico, va tutelata nel corso dei lavori e mantenuta
nell’assetto futuro della vegetazione.
Lungo le sponde del torrente Rabuiese, specialmente sulla sinistra orografica, risul-
ta massiccia la presenza di esemplari di Pioppo nero, con fusti di diametro medio di
40 cm ed altezze di una quindicina di metri. L’ambiente umido del torrente Rabuiese
ne facilita la crescita, assieme ad altri soggetti arborei presenti in quantità minore e
riconducibili alle specie Salix viminalis e Platanus occidentalis, ma anche le più comuni
acacia e fico. Si tratta di soggetti arborei che oltre a creare un microclima particolare
in corrispondenza del corso d’acqua, determinano con la loro presenza una barriera
verde che protegge l’insediamento futuro dal rumore e scherma paesaggisticamente
l’area.
Relativamente alla fauna presente in loco, esse risulta molto modesta, in considerazio-
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ne soprattutto alle modeste dimensioni e caratteristiche vegetazionali dell’area, ed è costituita prevalentemente da
comune avifauna dei campi e delle zone prossimali alla aree urbanizzate. Una maggior valenza assumono le specie
prossime al corso d’acqua, il cui habitat verrà salvaguardato e potenziato in seguito agli interventi previsti per garan-
tire le più corrette condizioni che consentano il loro mantenimento.
L’interferenza che il progetto in esame potrà avere sulle aree a valenza naturalistica e sulla biodiversità presente
nel territorio circostante appaiono praticamente nulle; ciò sia in relazione alla distanza dei siti di maggior interesse
ambientale (SIC/ZPS distanti 5 km, laghetti delle Noghere 1,4 km e Bosco di Belpoggio 400 metri), sia in riferimento
alla tipologia di attività prevista nel PRPC, la quale non genera inquinanti tali (aria, rumore, ecc.) da compromettere le
valenze di biodiversità presente sul territorio.
Nel complesso l’azione del Piano sulla biodiversità può essere considerato nullo sia in termini qualitativl che quanti-
tativi.
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DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
6 Inquadramento generale ed azioni progettuali
Il Piano Particolareggiato dell’Ambito Commerciale numero 6c - sottoambito n.5 - prevede la realizzazione di due
capannoni ad uso commerciale in località Rabuiese al confine con il Torrente omonimo ed in prossimità della bretella
autostradale che porta al confine di stato con la Slovenia.
L’intervento in sintesi comporta la realizzazione di:
- due capannoni ad uso commerciale: verranno realizzati due capannoni ad uso commerciale entrambi di superfi-
cie coperta complessiva inferiore a 5.000 mq e con altezze massime di 10 metri.
- Viabilità interna: Si prevede la realizzazione di una nuova viabilità principale interna al lotto composta da una stra-
da a doppio senso di marcia che garantisce un’adeguata circolazione ed un comodo accesso ai parcheggi dei vi-
sitatori e alle zone riservate allo scarico merci. Su tale percorso verranno previsti gli accessi alle zone di parcheggio
di supporto alle attività commerciali ed agli spazi di movimentazione degli automezzi pesanti che saranno separati
fisicamente (anche mediante interposizione di alberature) dai parcheggi d’utenza. Inoltre si prevede la realizzazione
di un’ulteriore rotonda, in prossimità del Confine di Stato, per consentire la possibilità di ulteriori collegamenti futuri.
- Rotatoria di accesso al lotto: L’accessibilità carrabile al lotto di progetto è garantito dalla realizzazione di una nuo-
va intersezione a raso a rotatoria lungo via Flavia di Stramare. Tale scelta progettuale nasce dall’intento di garantire
la massima sicurezza del tracciato stradale interessato che inevitabilmente sarà soggetto ad un aumento di flusso
veicolare.
- Parcheggi: Sono previste zone di parcheggio per l’area commerciale “A” di superficie minima pari al 200% rispet-
to alla superficie utile di vendita, mentre per l’area commerciale “B” la superficie minima si attesterà al 40% della
superficie di vendita. Tuttavia è già stata individuata la possibilità di garantire una superficie pari al 200% rispetto
alla superficie utile di vendita anche per l’area commerciale “B”. Le aree di parcheggio verranno distribuite sia nella
parte antistante gli edifici che sulle coperture piane dei fabbricati, anche con strutture multipiano aperte.
- Parcheggi carico – scarico merci: L’area di parcheggio e di carico e scarico dei mezzi pesanti sarà separata dal-
le aree di parcheggio destinate al commercio al fine di eliminare le interferenze. Per mitigare l’impatto visivo verranno
realizzare delle zone interrate circostanti ai fabbricati commerciali che saranno adibite a zone di movimentazione per
le operazioni di carico e scarico delle merci e di sosta dei mezzi pesanti.
- Verde stradale e pista ciclabile: Lungo la fascia di verde stradale prevista a cavallo tra il Rio Rabuiese e la strada
d’acceso al lotto è prevista la realizzazione di una nuova pista ciclabile in concessione al Comune e il posizionamen-
to di nuovi arredi urbani a servizio degli spazi verdi.
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-Opere di urbanizzazione primaria e servizi di rete: si prevede la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria
e servizi di rete quali rete idrica, elettrica, gas, telefonica, fognaria nel lotto edificato ed allacciate sulla pubblica via
nel punto di derivazione: tali reti serviranno anche le realtà insediative esistenti qualora queste ne siano sprovviste.
- Edificazione nella zona omogranea O1: a nord del lotto in prossimità della rotatoria d’accesso si prevede di rico-
struire la volumetria dell’edificio sito al civico 137/4 di via Flavia di Stramare, secondo i parametri previsti e con gli
eventuali aumenti di volume ammessi. Tale edificio sarà accessibile dalla nuova viabilità interna e sarà inserito in un
ampio giardino provvisto di opportuni spazi di parcheggio e carico – scarico.
fig. 17. Planimetria di progetto e assetto vegetazionale
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7 Principali tipi di modificazioni e di alterazioni del paesaggio
MODIFICAZIONI DELLA MORFOLOGIA e DELLO SKYLINE NATURALE
Come già ampiamente descritto all’interno del paragrafo relativo allo stato di fatto dell’ambito di intervento, l’area è
caratterizzata da un modesto dislivello in quanto presenta un andamento degradante verso le sponde del torrente
Rabuiese.
Al fine di garantire una chiara lettura dell’attuale conformazione del suolo, si è deciso di “inserire” gli edifici lungo il
declivio esistente con l’obiettivo di mantenere, visivamente e percettivamente, l’attuale profilo morfologico del terreno
e allo stesso tempo, grazie ad un attento e mirato progetto dell’assetto vegetazionale, mitigare l’impatto delle superfi-
ci di copertura.
Non sussistono nell’ambito tracciati caratterizzanti e riconoscibili sul terreno, quali rete di canalizzazioni, strutture
particellari, viabilità... o utilizzati per allineamenti di edifici, per margini di edifici che possano venire modificati o
eliminati in seguito alla realizzazione dell’intervento.
Verrà realizzato un nuovo tratto di viabilità affiancato da un percorso ciclabile, che distribuirà ai vari sottoambiti del
lotto.
MODIFICAZIONI DELLA COMPAGINE VEGETALE
L’intervento non andrà a modificare la compagine vegetale di pregio costituita dalle formazioni ripariali del Rio Rabu-
iese e dall’esemplare isolato del Platanus occidentalis, presente all’ingresso dell’area, previa analisi fitopatologica ai
fini della sicurezza.
Al contrario sono promosse alcune precise azioni progettuali che hanno il fine specifico di valorizzare questi aspetti.
Il sistema ambientale del Rio Rabuiese sarà salvaguardato e valorizzato grazie alla piantumazioni di nuovi esem-
plari arborei e arbustivi, al fine di condurre un’operazione di ripristino ambientale laddove siano presenti situazioni
di degrado legate all’abbandono abusivo di rifiuti e materiali di scarto. Le essenze arboree e arbustive sono state
scelte tra quelle autoctone di queste aree, adatte ai terreni umidi delle sponde fluviali e che sono in parte già presen-
ti attualmente. La scelta di implementare le specie vegetali ha anche lo specifico obiettivo di portare nuove specie
faunistiche e implementare la biodiversità che ad oggi risulta compromessa.
Le specie che verranno piantumate sono:
- esemplari arborei: Alnus glutinosa; Juniperus communis; Populus alba; Populus nigra; Platanus ocidentalis; Salix
fig. 18. Profilo di progetto
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alba; Salix viminalis;
- esemplari arbustivi: Corylus avellana L.; Ficus carica; Sambucus nigra. Completerà tale assetto vegetazionale lo
strato di erbacee in cui si prevede di mettere a dimora esemplari di Gladiu-
lus palustris e Ranunculus palustris.
MODIFICAZIONI DELLA FUNZIONALITÀ ECOLOGICA, IDRAULICA E DELL’EQUILIBRIO IDROGEOLOGICO
La strategia descritta al paragrafo precedente mira a ricucire il sistema
ambientale di progetto con la rete ecologica che verrà salvaguardata e
valorizzata in seguito alle azioni messe in campo dalla nuova variante
sostanziale del PRGC del comune di Muggia. Verrà valorizzato il corridoio
ecologico lungo il Rio Rabuiese e definite le tre nuove direttrici ecologiche
su cui verranno piantumati alberi di I o II grandezza con chioma ad ombrel-
lo o comunque con portamento prevalentemente orizzontale per garantire
un agevole attraversamento dell’area da parte degli animali saltatori.
L’attraversamento dell’area da parte della fauna strisciante o sotterranea
sarà garantita dalla realizzazione di attraversamenti faunistici.
La superficie a prato su cui si stanno verificando fenomeni di incespuglia-
mento da parte di specie infestanti che verrà sottratta in seguito all’edifi-
cazione, sarà restituita al paesaggio in quanto le coperture dei manufatti
saranno trattate con elementi vegetali.
Il progetto di inserimento paesaggistico mira ad ottenere una ricucitura
con il sistema idrografico esistente.
Per garantire un raccordo “paesaggistico” con la fascia vegetazionale
esistente del Rio Rabuiese si prevede la realizzazione di un diaframma
vegetato ad uso pubblico fra il torrente Rabuiese e la strada d’accesso
all’ambito. In tale fascia si dovranno inserire elementi floristici alloctoni in
accordo con quelli già presenti sulle sponde del Rio Rabuiese (si veda paragrafo precedente). Si dovranno inoltre
prevedere dei corridoi sotterranei sotto il tracciato stradale d’accesso all’area per permettere la connessione “fauni-
stica” tra il Rete ecologica e il sistema ambientale di Rio Rabuiese.
MODIFICAZIONI DELL’ASSETTO PERCETTIVO, SCENICO O PANORAMICO
Vista l’entità dell’intervento si è deciso di mettere in atto diverse strategie al fine di mitigare e ridurre al minimo l’im-
patto relativo alla modificazione dell’assetto panoramico dell’area. Tale obiettivo sarà raggiunto grazie ai seguenti
interventi:
- collocazione di esemplari arborei disposti in filari nella parte prospicente gli edifici al fine di mitigarne la presenza e
renderli visivamente meno impattanti per coloro i quali si trovassero lungo le sponde del Rio Rabuiese;
ITA
DO
LINA
SLO
confine di stato
confine comunale
mare
rete stradale principale
aree nucleo
stepping stones
aree tampone
aree della Rete Ecologica con destinazione a
servizi pubblici
area di progetto
ricucitura con la Rete Ecologica del C
omune
di Muggia
fig. 19. Ricucitura con la rete ecologica comunale
fig. 20. Connessione faunistica
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- dal punto di osservazione opposto, ossia nel punto altimetricamente più elevato dell’ambito, la percezione degli
edifici sarà pressochè minima, avendo optato per coperture a parcheggio “verdi”;
- sarà realizzato un filtro tra l’area oggetto di intervento e la porzione di territorio confinante a est attraverso la piantu-
mazione di una macchia di esemplari arborei e arbustivi fruttiferi a richiamo della precedente destinazione dell’area
e per ricucirsi con il territorio limitrofo;
- saranno realizzate delle tettoie definite da alcuni grigliati su cui cresceranno e si svilupperanno alcuni esemplari di
vite americana.
MODIFICAZIONI DELL’ASSETTO INSEDIATIVO – STORICO
Non sussistono modificazioni dell’assetto insediativo – storico, in quanto l’intervento riguarda un ambito di un’area
inedificata senza alcun legame né percettivo né fisico con un nucleo insediativo storico. Al contrario ha subito le
modificazioni indotte dalla realizzazione della nuova grande viabilità di connessione con la Slovenia, lungo il valico di
Rabuiese.
MODIFICAZIONI DI CARATTERI TIPOLOGICI, MATERICI, COLORI-STICI, COSTRUTTIVI, DELL’INSEDIAMENTO STORICO (URBANO, DIFFUSO, AGRICOLO)
Come accennato al paragrafo precedente, l’area oggetto dell’intervento
si colloca all’interno di un ambito su cui non insistono edificazioni di
pregio storico o tipologico di alcun tipo, per cui non sussistono modifi-
cazioni riguardanti i caratteri tipologici, materici, coloristici o costruttivi
dell’insediamento.
Si possono individuare alcune tracce che rimandano alla passata
vocazione agricola di una parte di quest’area, un tempo destinata alla
coltivazione di alberi da frutto e viti. Il progetto di inserimento paesag-
gistico e dell’assetto vegetazionale mira a rievocare questa passata
destinazione, prevedendo la messa a dimora di esemplari arborei fruttiferi, nella parte a est, e la realizzazione di una
sorta di grigliato, in corrispondenza di una copertura a parcheggio, su cui verranno fatti sviluppare esemplari di vite
americana.
MODIFICAZIONI DELL’ASSETTO FONDIARIO, AGRICOLO E COLTURALE
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Non sussistono modificazioni dell’assetto fondiario, agricolo e colturale.
MODIFICAZIONI DEI CARATTERI STRUTTURALI DEL TERRITORIO AGRICOLO (ELEMENTI CARATTERIZ-ZANTI, MODALITÀ DISTRIBUTIVE DEGLI INSEDIAMENTI, RETI FUNZIONALI, ARREDO VEGETALE MINUTO, TRAMA PARCELLARE)
Non sussiste alcun tipo di modificazione legata a questi aspetti.
8 Opere di mitigazione e compensazione
Macro strategia
L’area di progetto come precedentemente detto si colloca all’interno di un particolare paesaggio che vede contrap-
porsi dal un lato il sistema infrastrutturale della grande viabilità che rappresenta uno dei tracciati viari più importanti
tra Italia e Slovenia, dall’altro il sistema ambientale costituito dall’area a carattere agricolo e l’habitat fluviale del Rio
Rabuiese. Da sottolineare inoltre come l’area ricada nelle zona interessata dalle direttrici di sviluppo della Rete Eco-
logica previste dal PRGC del Comune di Muggia. A fronte di tale contesto la strategia progettuale, si è posta come
obiettivo quello di garantire un “raccordo” paesaggistico e faunistico dell’opera. In particolare il progetto prevede
quattro macro strategie che agendo localmente mirano a ricucire, ripristinare e valorizzare il sistema ambientale a
scala territoriale.
Il concept progettuale quindi è stata dettato dalla volontà di minimizzare l’impatto visivo del nuovo complesso
commerciale, definire un raccordo paesaggistico con l’area agricola posta a est del lotto, preservare e valorizzare
l’habitat naturale presente sulle sponde del Rio Rabuiese e garantire e definire una nuova connessione con la rete
ecologica prevista dal Comune di Muggia.
Ambiti d’intervento
- Ripristino ambientale di Rio Rabuiese: Il torrente Rabuiese che scorre a ovest del lotto presenta un particolare habitat in cui sono
presenti diverse specie arboree e arbustive tipiche del paesaggio fluviale. Allo stesso tempo
però il Rio è stato soggetto a un forte processo di degrado e abbandono che trova riscontro
nel presenza di diversi rifiuti lungo le sue sponde. Anche se il Rio non ricade nel perimetro
del P.A.C. il progetto si è posto l’obiettivo di rivalorizzare tale fascia tramite una strategia di ripristino ambientale.
L’area si estende lungo il limite ovest del lotto e si sviluppa dal letto del torrente Rabuiese fino al ciglio strada della
nuova viabilità interna. La zona oltre a preservare e rivalorizzare le caratteristiche ambientali sarà adibita a spazio
funzionale a servizio dell’utenza; in tale area, infatti, verrà realizzato il percorso ciclo-pedonale e saranno collocate
attrezzature quali panchine ed elementi di arredo urbano.
Lungo le sponde, oltre alla pulizia dei rifiuti presenti, si prevede di agire tramite la conservazione delle essenze arbo-
ree, arbustive ed erbacee presenti e la piantumazione di nuove essenze.
La scelta di tale essenze è stata fatta in base alla loro compatibilità con gli elementi floristici alloctoni presenti attual-
mente e con fauna tipica del luogo. Le essenze scelte quindi mirano a ricostituire il bosco fluviale e a generare un
habitat ideale per la fauna tipica delle aree torrentizie. A tal proposito si invita a visionare la scheda “Dispositivi di
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compensazione ambientale” relativa ai Rio Rabuiese in cui sono elencate le essenze scelte e le loro principali carat-
teristiche.
L’area come precedentemente scritto è “tagliata” dalla viabilità d’accesso che rappresenta una ostacolo alla connes-
sione “faunistica” tra le fasce del corridoio ecologico e l’area del Rio Rabuiese. A fronte di tale situazione si è deciso
di prevedere la realizzazione di alcuni corridoi sotterranei sotto il tracciato stradale per permettere la connessione
“faunistica” tra il Rete ecologica e il sistema ambientale di Rio Rabuiese.
Essenze previste:
essenze arboree: Alnus glutinosa; Juniperus communis; Populus alba; Populus nigra; Platanus ocidentalis; Salix
alba; Salix viminalis
essenze arbustive: Corylus avellana L.; Ficus carica; Sambucus nigra
essenze erbacee: Gladiolus palustris; Ranunculus palustris
- Ricucitura con la rete ecologica: L’area di progetto come precedentemente scritto si trova lungo la direttrice di sviluppo del-
la Rete Ecologica prevista dalla variante numero 31 del Comune di Muggia ed in partico-
lare è sita a ovest della Stepping stones di Bosco Belpoggio: un’area dotata di un’elevata naturalità ma isolata dalla
matrice territoriale prevalente e di superficie ridotta. Le direttrici di sviluppo previste dal PRGC penetrano in tutto il
territorio comunale e connettono le aree poste a ovest della grande viabilità con quelle site ad est. In tale ottica ope-
ra la strategia progettuale che vede tra gli obiettivi principali quello di realizzare tre corridoi ecologici all’interno del
lotto progettuale. I corridoi, in accordo con quanto previsto dal PRGC del Comune di Muggia, si sviluppano da est a
ovest connettendo così la stepping stones di bosco Belpoggio con il sistema ambientale di Rio Rabuiese. Le fasce
verdi che penetrano all’interno del lotto inoltre costituiscono una barriera verde che mitiga l’impatto visivo della nuova
area commerciale; infatti due delle tre fasce sono localizzate a nord e a sud del lotto mentre la terza è collocata tra i
due capannoni commerciali.
Per garantire il passaggio della fauna i corridoi dovranno essere costituiti da una vegetazione di tipo boschivo con
elementi floristici alloctoni che permettano un “raccordo” paesaggistico con la flora circostante. Si è scelto quindi di
riprendere la tipologia d’impianto “a macchia boschiva” e per tale ragione si prevede la piantumazione di essenze
arbustive ed erbacee atte a definire il sottobosco.
Le essenze scelte sono state selezionate in base ai seguenti criteri:
- le essenze arboree principali sono di I e/o II grandezza e sono state scelte in base allo sviluppo della chioma ad
“ombrello” o comunque con “estensione ampia” che garantisce il passaggio della fauna;
- per garantire la presenza di verde anche nel periodo invernale all’interno dei corridoi verdi si prevede di piantumare
elementi floristici alloctoni di specie sempreverdi. In questo modo oltre a garantire un habitat ideale per la fauna si
mitiga l’impatto visivo dei capannoni commerciali anche nei mesi invernali;
- per favorire la presenza dell’avifauna sono state selezionate essenze arbustive che presentano bacche o frutti
durante le diverse stagioni.
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A tal proposito si invita a visionare la scheda “Dispositivi di compensazione ambientale” relativa al corridoio ecologi-
co in cui sono elencate le essenze scelte e le loro principali caratteristiche.
essenze arboree: Acer campestre; Quercus ilex; Quercus pubescens; Robinia pseudacacia; Sorbus domestica; Tilia
platyphyllos
essenze arbustive: Corylus avellana L.; Cotinus coggygria; Cornus sanguinea L.; Euonymus europaeus L.; Ligustrum
vulgare L.; Malus sylvestris; Viburnum opulus L.;
essenze erbacee: Prato rinforzato
- Raccordo Paesaggistico con l’area agricola: Nella parte a est dell’area di progetto si possono ancora leggere tracce della presenza di
filari d’alberi da frutto a testimonianza del passato agricolo. Tale vocazione agricola è ben
visibile nella zona a est del lotto in cui sono tuttora presenti piccoli frutteti, orti e spazi coltivati. La strategia proget-
tuale in tal senso mira a preservare e valorizzare tale peculiarità e garantire un “raccordo” paesaggistico tra il lotto di
progetto e la zona agricola limitrofa. Il progetto prevede la realizzazione una fascia a verde in cui saranno piantuma-
te essenze vegetali tipiche del paesaggio agricolo. Per ovviare al dislivello presente nell’area si prevede di realizzare
alcuni terrazzamenti in cui la tipologia d’impianto riprenderà la tipica trama “a filare” che caratterizza le aree circo-
stanti.
A tal proposito si invita a visionare la scheda “Dispositivi di compensazione ambientale” relativa al corridoio ecologi-
co in cui sono elencate le essenze scelte e le loro principali caratteristiche.
essenze arboree: Prunus avium; Prunus padus; Prunus malus; Pyrus communis; Malus pumila; Cornus mas
essenze erbacee: Trifolium pratense; Trifolium Repens; Festuca arundinacea
-Parcheggi a raso:Vista la destinazione commerciale dell’opera lo spazio dedicato a parcheggi assume
un’importanza notevole rispetto alla superficie totale dell’intervento. La strategia progettuale
intende limitare la superfici impermeabili e per tale ragione gli stalli dei parcheggi sia sulla
copertura che “a terra” presenteranno una superficie semipermeabile e saranno trattati con
un miscuglio d’essenze erbacee per prato carrabile. Inoltre in accordo con quanto previsto
dalle Norme tecniche del PRGC tutte le aree a parcheggio poste al livello “0” dovranno es-
sere alberate. Sono state previste alberature ombreggianti nella misura di un albero ogni due parcheggi. Le essenze
arboree scelte hanno dimensioni di I o II grandezza e sono state selezionate in base al loro portamento, alla radice e
alla chioma. Laddove possibile con gli spazi di manovra verranno realizzate delle aiuole erbose piantumate con es-
senze arbustive e/o arboree. Sulla copertura dell’edificio “B” inoltre è previsto la realizzazione di un parcheggio la cui
presenza verrà mitigata alla vista da una tettoia grigliata su cui verrà fatta crescere l’essenza arbustiva decombente:
Parthenocissus quinquefolia.
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SCHEDA DI APPROFONDIMENTO: “Dispositivi di compensazione ambientale”
Ambito dell’area agricola Ambito dei parcheggi
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Ambito del corridoio ecologico
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9 Fotosimulazioni
vista della nuova viabilità affiancata dal percorso ciclopedonale lungo le sponde ripristinate del Rio Rabuiese
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vista delle opere di mitigazione dell’edificio A
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vista aerea
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MOTIVAZIONE DELLE SCELTE LOCALIZZATIVE E DIMENSIONALI IN RELAZIONE ALLE POSSIBILI ALTERNATIVE
L’area oggetto di intervento assume la valenza commerciale H2 in base alle previsioni del Piano Regolatore Generale
Comunale che ha inteso completare, nella zona limitrofa alla grande viabilità di collegamento Trieste – Capodistria, la
struttura commerciale presente sul territorio.
Il contesto territoriale nel quale l’intervento si inserisce infatti è caratterizzato da una forte urbanizzazione accanto
alla quale permangono aree con alcuni caratteri di naturalità.
L’urbanizzazione è legata principalmente al raccordo autostradale Lacotisce-Rabuiese che sulla grande viabilità trie-
stina collega l’Italia alla Slovenia (ed alla Croazia), che ha sostituito da poco tempo la funzione appartenuta per oltre
cinquant’anni alla SS 15 via Flavia che portava al confine di stato. In corrispondenza della zona confinaria lo sviluppo
urbanistico ed edilizio è stato dettato dalla necessità di creare servizi per le persone ed i mezzi in transito, dagli uffici
doganali a quelli degli spedizionieri, dal controllo amministrativo di confine alle aree per la sosta temporanea di mez-
zi e merci. Tale sviluppo edilizio, per alcuni versi anche disordinato, ha portato ad un degrado di questa porzione di
territorio con forte contrazione dei caratteri di naturalità.
Parallelamente la vicinanza della zona industriale di Trieste ed il minuto traffico commerciale di confine hanno deter-
minato nel corso degli anni la realizzazione di edifici ad uso commerciale in tutta l’area che va dal valico di confine
fino all’abitato di Aquilinia: di tale sviluppo l’ultimo atto è rappresentato dall’imponente centro commerciale “Freetime”
realizzato in collina sul versante di Montedoro.
I caratteri di naturalità e ruralità presenti in zona rimangono esigui, specie lungo il fronte strada della direttrice viaria
principale, e sono riconducibili ai Torrenti Rabuiese e Rio Ospo, nonché al versante boschivo che da Santa Barbara
scende verso Rubuiese. Più lontane le aree dei boschi di Belpoggio – Vignano ed il sito dei laghetti delle Noghere.
Le forme di ruralità più diffuse sono riconducibili alla presenza di coltivazioni di vite ed olivo, associate spesso ad
orto ad uso esclusivamente familiare, in aree limitrofe alle scarse abitazioni diffuse in modo sparso che caratterizza-
no tale porzione di territorio. A volte tali aree coltivate assumono nella zonizzazione del Piano Regolatore una desti-
nazione diversa, spesso commerciale, indice di una volontà di trasformazione del tessuto urbanistico attuale verso
nuove forme di utilizzazione.
In tale contesto si inserisce il lotto di terreno interessato dal PAC, delimitato a sud dal confine di stato, ad ovest dal
torrente Rabuiese, a nord da una serie di edifici ad uso residenziale, ad est da una strada bianca sul versante di
Belpoggio.
Le caratteristiche del territorio sloveno oltre la linea di confine sono anch’esse riconducibili ad una urbanizzazione
che ai lati della viabilità autostradale ha portato alla realizzazione di strutture commerciali quali distributori di car-
burante, punti di ristoro ed il Casinò Carnevale. Lo sviluppo più contenuto di queste strutture in termini numerici e
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dimensionali è da ricercarsi nella diversa offerta commerciale slovena e nella naturale conformazione del territorio
che in quest’area presenta un fondovalle piano di minore ampiezza fra i due versanti collinari: permangono invece
caratteri di naturalità e soprattutto di ruralità legati alle abitazioni sparse e, più lontano, al paese di Skofje.
In tale prospettiva la realizzazione di due capannoni ad uso commerciale sui fondi presenti alla destra orografica
del torrente porterà ad una sistemazione generale dell’area, con eliminazione delle situazioni di degrado esistente
e la gestione in termini sostenibili delle superfici a verde. Nella sistemazione a verde di strada dell’area prossima al
torrente Rabuiese, nel rispetto di una selvicoltura naturalistica, è previsto l’impiego di essenze arboree attualmente
presenti al fine di mantenerle e valorizzarle, nonchè l’estirpazione delle piante infestanti. In tal modo verrà creata una
fascia di verde stradale ad uso pubblico fra il torrente e la strada d’accesso, inglobando pure la pista ciclabile, che
si raccorderà da un punto di vista vegetazionale e visivo con quanto già esistente lungo le sponde del corso d’ac-
qua.
Sotto il profilo prettamente edilizio, la realizzazione dei due capannoni verrà attuata con un parziale interramento
della sagoma degli stessi, con diminuzione dell’impatto paesaggistico sui fronti laterali. A livello frontale ci sarà
il maggior impatto visivo, in considerazione dell’altezza massima di dieci metri previsti dalle norme di piano. Tale
impatto frontale sarà mitigato, all’interno dell’area del PAC, dalla realizzazione delle alberature dei parcheggi, per le
quali la scelta cadrà su piante già grandi o specie a rapido accrescimento: in ogni caso l’incremento della mitigazio-
ne seguirà parallelamente il processo di crescita delle piante stesse.
Le soluzioni alternative rispetto alla realizzazione dei due capannoni commerciali sono difficilmente individuabili.
La soluzione “zero”, quindi la mancata attuazione di un qualsiasi intervento, sotto il profilo ambientale non avrebbe
portato ad alcun miglioramento: anzi, avrebbe sancito il degrado e l’abbandono di un’area che racchiude le proprie
valenze ambientali-paesaggistiche proprio nel corso del rio Rabuiese che risulta in condizioni di forte degrado.
L’ipotesi di una serie di negozi bassi del tipo a “cittadella” poco si inserisce nel contesto circostante in relazione alle
tipologie costruttive, e rappresenta in ogni caso una difficile operazione commerciale per la molteplicità dei soggetti
chiamati a gestire gli spazi. Inoltre la vicinanza di grossi centri già specializzati impone la scelta di un adeguamento
delle strutture e tipologie all’esistente, con una attenzione solamente sulla categoria merceologica dei prodotti in
vendita.
Le soluzioni proposte, se attuate nel rispetto della valenza paesaggistica ed ambientale dei luoghi, ancorché de-
gradati, e nel rigoroso rispetto dei parametri di densità fondiaria, altezze e spazi aperti a parcheggio e a verde,
consentiranno di inserire l’intervento in progetto in modo omogeneo e compatibile dal punto di vista ambientale con il
territorio circostante.