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49. Regata delle Repubbliche Marinare

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GIOVEDÌ 23 LUGLIO 2015www.italoamericano.org32 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION| GIOVEDÌ 23 LUGLIO 2015

Ha vinto le prime tre edizioni(1956-58) della Regata delleAntiche Repubbliche Marinare ea oggi, pure le ultime tre (2013-15). Per la 33^ volta, su 60 garedisputate, il galeone di Veneziaha imposto la sua legge. L'estate è arrivata con largo

anticipo. Il sole scotta. Le tempe-

rature sono ben oltre le mediestagionali. In laguna è un giornospeciale. Per la sessantesimavolta le regine italiane delMediterraneo si sono sfidate nel

tradizionale palio navigando trastoria, cultura e agonismo.Quattro galeoni formati da ottovogatori e un timoniere l'un con-tro l'altro. Quattro galeoni, cia-scuno caratterizzato da un colorespecifico e l'ornamentale polena

a prua: la blu Amalfi con il caval-lo alato, la rossa Pisa con l'aquila,la bianca Genova col drago (diSan Giorgio) e infine la verdeVenezia con il leone alato (di SanMarco). Prima della sfida, l'atteso cor-

teo storico su “terra”. I figurantidelle antiche quattro città marina-re partono dall'Arsenale destina-zione piazza San Marco facendoil loro trionfale ingresso davanti

al palco scendendo dal Pontedella Paglia. Veneziani e turistiattendono curiosi. I quattro sten-dardi intanto sventolano fierisopra Palazzo Ducale.

Amalfi, Pisa, Genova eVenezia. Quattro città che hannofatto la storia marinara italianariattivando i contatti tra l'Europa,l'Asia e l'Africa, quasi interrottidopo la caduta dell'Impero roma-no d'Occidente, e diventando poi

A bordo di 4 galeoni storia e simbolidelle Repubbliche marinare

L’attenzione ora è sulla competi-zione. Con la partenza all'altezzadi S. Elena, il galeone di Veneziaprende subito il comando e non

lo molla più, vogando con inten-sità per i 2 chilometri del percor-so e alzando remi e braccia all’al-tezza del bacino di San Marcodopo 9 minuti, 44 secondi e 15centesimi. “Giocando in casa”,non appena sbarcati e procedendo

verso il palco per la premiazione,i giovani atleti della Serenissimasono stati generosamente applau-diti dal pubblico festante con

tanto di abbracci e flash da tuttele parti. Ai rivali storici diAmalfi, Pisa e Genova non restache l'onore delle armi, o megliodei remi, congratularsi e allenarsiper l'agognata rivincita tra unanno sulle acque blu di Amalfi.

Le bandiere delle quattro repubbliche marinare esposte su Palazzo Ducale

centri multietnici, senza lesinarescontri, ma anche contribuendocon i propri artisti, scienziati,mercanti e navigatori a scrivereindelebili pagine da tramandarenei secoli.Partono i cortei. Ogni

Repubblica Marinara ha ovvia-mente una propria storia nellosfilare. Ad aprire le danze cipensa Amalfi con un salto indie-tro nel tempo di più di un millen-nio. Ci troviamo esattamente nel1002 per rievocare il matrimoniodel potere tra Sergio, il giovaneprimogenito del duca GiovanniI, e la longobarda Maria, figliadel principe di Capua e diBenevento. Tra i presenti nel cor-teo il vecchio austero magnifi-centissimus dux Mansone I, avodello sposo. La rievocazione storica di

Genova invece ci riporta ai tempidelle Crociate dove i figuranticelebrano il condottiero navale earchitetto Guglielmo Embriacdetto “testa di Maglio – CaputMallei”, colui il quale dopo avercinto la Città Santa nel 1099,tornò in patria con il SacroCatino, che secondo la tradizioneGesù utilizzò durante l’ultimaCena per mangiare l’agnellopasquale. Protagonista indiscussa del

corteo di Pisa, una donna.Kinzica de’ Sismondi. Fu leiinfatti nel 1044 ad accorgersi del-l'arrivo dei Musulmani (la cuiprassi era proprio quella di attac-care di notte), dare l'allarmefacendo suonare le campane emettere così l'esercito e la cittànella posizione di potersi difen-dere e respingere l'attacco nemi-co. Cosa che avvenne. Infine sfila Venezia, anch'essa

con una donna protagonista:Caterina Cornaro, regina diCipro. Questa, dopo essere suc-ceduta al trono del maritoGiacomo di Lusingano, donò l'i-sola greca alla RepubblicaSerenissima, la quale la proclamò“Figlia prediletta di Venezia”.Nel corteo non manca ovviamen-te il Doge con tanto di porta-ombrello e due paggi. Dalla storia al presente.

LUCA FERRARI

Le insegne storiche di Genova che riportano ai tempi delle Crociate e diGuglielmo Embriac (per tutte le foto in pagina Ph. Luca Ferrari)

Il corteo storico della Repubblica marinara di Pisa

Il Doge simbolo della Repubblica veneziana (che ha vinto la regata di que-st’anno) rievoca i fasti della Serenissima

Amalfi con i suoi figuranti in costume rievoca l’anno Mille con un matrimoniodi potere