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5. CONOSCENZA DELLA SCUOLA DA PARTE DEGLI STAKEHOLDERS E COMUNICAZIONE 05 Stakeholder_147 14-06-2005 10:53 Pagina 147

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5. CONOSCENZA DELLA SCUOLA DA PARTE DEGLI STAKEHOLDERS E COMUNICAZIONE

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La Scuola Superiore Sant’Anna ha af-fidato ad Eurisko l’incarico di condurreun’indagine sulle conoscenze, le valu-tazioni e le aspettative dei propri stake-holders nei confronti delle attività dellaScuola, al fine di disporre di un quadroinformativo da integrare nel proprio Bi-lancio Sociale 2004.

Nello specifico l’indagine si è posta l’o-biettivo di rilevare quali siano attualmen-te presso gli stakeholders della Scuola:

1. Le conoscenze relativamente a:– i master organizzati dalla Scuola– i settori di ricerca della Scuola– le partnership con le università italia-

ne e straniere– le partnership con le grandi imprese– le partnership con le istituzioni pub-

bliche o private– il Bilancio Sociale della Scuola

2. Le valutazioni su:– il giudizio complessivo sulla Scuola– i punti di forza e di debolezza della

Scuola – il profilo d’immagine della Scuola

– le attività della scuola (corsi di forma-zione, master, progetti di ricerca, se-minari e convegni).

3. Le aspettative rispetto a:– gli obiettivi futuri della Scuola– le aree prioritarie di investimento.

L’indagine è stata condotta tramite inter-viste telefoniche condotte con metodoCATI (Computer Assisted Telephone In-terviewing) su un campione di 205 casiarticolato in due sub-campioni parallelicostituiti da imprese (101 casi) e istitu-zioni (104 casi). Il sub-campione delle “imprese” era sud-diviso in tre classi:

– grandi imprese ovvero le imprese fa-centi parte del MIB 30

– imprese innovative ovvero le imprese(nazionali e multinazionali con sedein Italia) con almeno 30 dipendentiappartenenti a settori innovativi qualil’informatica, la robotica, la ricerca esviluppo, le telecomunicazioni

– imprese toscane considerate grandisecondo i criteri UE ovvero con oltre

149

5.1 L’indagine a cura di Eurisko

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250 dipendenti e con almeno 20 mi-liardi di fatturato.

Il campione delle “istituzioni” era circo-scritto alla Regione Toscana ed era a suavolta suddiviso in istituzioni private(Fondazioni Bancarie e Unioni Indu-striali) e istituzioni pubbliche (Regione,Province, Comuni sopra i 5.000 abitanti,ASL, Agenzie territoriali, CCIAA e scuo-le medie.superiori).

La distribuzione finale delle interviste èquella indicata nella tabella qui di segui-to riportate.La rilevazione ha richiesto complessiva-mente tre settimane ed è stata condottain due riprese: dal 7 al 23 marzo e poi –dopo la pausa pasquale – dal 29 marzoal 5 aprile.Tutte le interviste hanno avuto una dura-ta compresa tra i 20 e 25 minuti.

Il questionario per imprese e istituzioni elaborato da Eurisko

Tipologia intervista

Campione impreseGrandi Imprese 1Imprese Innovative 2Imprese Toscane 3

Campione istituzioniRegione 4Provincie 5Comuni 6Asl 7Agenzie Territoriali 8CCIAA 9Scuole Medie Superiori 10Fondazioni Bancarie 11Unioni Industriali 12

Buongiorno. Eurisko sta conducendoun’indagine per conto della Scuola Supe-riore Sant’Anna. La Scuola è particolar-mente interessata a conoscere l’opinionedi un ristretto e qualificato numero dipersone che operano sia in ambito pub-blico che privato. A tal fine vorremmo ri-volgere anche a lei alcune domande.

150

Tabella 5.1 - Distribuzione delle interviste.

QUOTE N. CASI ESEGUITO N. CASI ASSEGNATO

1 TOTALE 202 200

2 Grandi Imprese 7 15

3 Imprese Innovative 46 50

4 Imprese Toscane 45 35

5 Regione 3 5

6 Provincia 2 5

7 Comuni 38 40

8 ASL 10 10

9 Agenzie territoriali 4 2

10 CCIAA 4 5

11 Scuole Medie Superiori 35 19

12 Fondazioni Bancarie 5 10

13 Unioni Industriali 3 5

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Domande filtro iniziali A. Lei conosce la Scuola Superiore

Sant’Anna?

– sì– no –> chiudere l’intervista

B. Per quello che Lei sa, la Scuola Superiore Sant’Anna è un istituto religioso, una scuola media superiore o un’istituzione universitaria? Una sola risposta.

– un istituto religioso–> chiudere l’intervista

– una scuola media superiore–> chiudere l’intervista

– un’istituzione universitaria

Le conoscenze sulla Scuola

1. Quali sono state le sue fonti di conoscenza della Scuola SuperioreSant’Anna? (aperta, precodificata)

– partecipazione a corsi– partecipazione a seminari o convegni– reclutamento di giovani formati dalla

Scuola – offerta di stage per laureati– finanziamento di progetti di ricerca– conoscenza personale di docenti

– lettura del bilancio sociale– articoli sulla stampa– pubblicità – altro e cioè

2. A chi ha risposto “partecipazione a seminari o a convegni” chiedere: A quanti seminari/convegni organizzati dalla Scuola SuperioreSant’Anna ha partecipato?

3. La Scuola Superiore Sant’Anna svolgeattività di formazione universitaria,attività di formazione post-laurea/professionale e attività di ricerca. Secondo Lei quale di queste treattività caratterizza maggiormente la Scuola?

– la formazione universitaria– la formazione post-laurea/

professionale– la ricerca

4. È a conoscenza di master organizzatidalla Scuola Superiore Sant’Anna? Se sì quali? (domanda aperta)

– Management dell’Innovazione– Gestione e Controllo dell’Ambiente– Diritti Umani e Gestione dei Conflitti– Valorizzazione e Controllo delle

Produzioni Agroalimentari di Qualità– Information Technology– Cardiologia– European Procurement

and Transplantation Programs Management

– Altri master, specificare:– No, non sa indicare

5. Lei sa in quali settori/aree fa ricercala Scuola Superiore Sant’Anna? (domanda aperta)

– Agraria e Ambiente– Diritti Umani, diversità e gestione

dei conflitti– Giurisprudenza– Ingegneria e Tecnologia – Economia dell’inovazione– Sanità– Altre aree, specificare:– No, non sa indicare

6. Se cita più di un settore chiedere:Quale dei settori che mi ha citato Lei considera più rappresentativo dell’attività di ricerca della Scuola Superiore Sant’Anna?

– Agraria e Ambiente– Diritti Umani, diversità e gestione dei

conflitti– Giurisprudenza

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– Ingegneria e Tecnologia – Economia dell’inovazione– Sanità

7. Ora Le leggerò alcune facoltà universitarie. Per ciascuna mi dica se, secondo Lei, fa parte della Scuola Superiore Sant’Anna?

SI NO– economia– giurisprudenza– scienze politiche– agraria– ingegneria– medicina

8. È a conoscenza di partnership tra la Scuola Superiore Sant’Anna e altre Università italiane o straniere?Se sì, quali? (domanda aperta)

– Chonjing University– Ecoles Normales Superieures– Luiss– Politecnico di Milano– Scuola Normale Superiore– Università Bocconi– Università di Bologna– Università di Pisa– Waseda University– Altre università, specificare:

9. È a conoscenza di partnership tra la Scuola Superiore Sant’Anna e grandi imprese? Se sì, quali? (domanda aperta)

– Finmeccanica– Generali– Marconi– Piaggio – Teseco– Altre imprese, specificare

10. È a conoscenza di partnership tra la Scuola Superiore Sant’Anna e istituzioni pubbliche o private? Se sì, quali? (domanda aperta)

– Cnr– Comune di Pisa– Comune di Pontedera– Fondazione Cassa di Risparmio

di Volterra– Isvap– Ministero dell’Innovazione– Pont–Tech– Provincia di Pisa– Regione Toscana– Altre istituzioni, specificare

11. Lei sa in quale città italiana è ubicata la sede principale

della Scuola Superiore Sant’Anna?(domanda aperta)

– Pisa– Altra città:

12. Che Lei sappia la Scuola SuperioreSant’Anna ha mai presentato un bilancio sociale?

– Sì– NoSe sì, chiedere:

13. Lei è a conoscenza del fatto che la Scuola Superiore Sant’Anna è la prima istituzione universitariaitaliana che ha presentato un bilancio sociale?

– Sì– No

Le valutazioni sulla Scuola

14. Quali sono a Suo avviso, gli aspettipiù positivi/i punti di forza della Scuola Superiore Sant’Anna?(domanda aperta)

15. E quali sono, secondo Lei, gli aspettimeno positivi/i punti di debolezza

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della Scuola Superiore Sant’Anna?(domanda aperta)

16. Per ciascuna delle caratteristiche che ora Le leggerò vorrei sapere in che misura Lei la attribuisce alla Scuola Superiore Sant’Anna. Per rispondermi usi una scala 1-10dove 1 significa che non la attribuisce “per niente” e 10 che la attribuisce “moltissimo”

– prestigio/autorevolezza sul pianoscientifico

– originalità/distintività rispetto ad al-tre istituzioni universitarie

– qualità della formazione erogata– contributo allo sviluppo del Paese

(sul piano culturale, socioeconomicoe scientifico–tecnologico)

– contributo allo sviluppo del territorio– collaborazione con il mondo sociale e

produttivo– capacità di svolgere ricerca applicata

di avanguardia– capacità di internazionalizzazione– attenzione a tematiche sociali– attenzione a tematiche ambientali

Solo alle istituzioni e alle imprese tosca-ne, chiedere:17. In che modo la Scuola Superiore

Sant’Anna contribuisce allo sviluppodel territorio? (domanda aperta)

18. Ora vorrei un Suo giudizio sulle diverse attività della Scuola. Per Per rispondere usi sempre una scala 1-10 dove 1 significa “totalmente negativo” e 10 “totalmente positivo”

– corsi di formazione– corsi master– progetti di ricerca– seminari/convegni

19. Tutto considerato quale è il suo giudizio complessivo sulla Scuola Superiore Sant’Anna?Per rispondermi usi una scala 1-10dove 1 significa “totalmente negativo” e 10 “totalmente positivo”

Il futuro della Scuola

20. Su che cosa vorrebbe che la ScuolaSuperiore Sant’Anna investisse prioritariamente le proprie risorse e le proprie conoscenze nei prossimianni? (domanda aperta, massimo tre risposte)

1° risposta _________________________

2° risposta_________________________

3° risposta_________________________

21. Per ciascuno degli obiettivi che oraLe leggerò vorrei sapere in che misura Lei lo considera importante per il futuro della Scuola.Per rispondere usi una scala 1-10 dove 1 significa che lo considera “per niente” importante e 10 che loconsidera “molto” importante

– sviluppo del processo di internazio-nalizzazione (con particolare atten-zione ai Paesi in via di sviluppo)

– ampliamento dell’offerta formativa– conferma dell’eccellenza e dell’inno-

vazione nella ricerca– ampliamento delle strutture residen-

ziali (maggiori disponibilità di postiper gli studenti)

– miglioramento dell’organizzazione edella gestione

La conoscenza della scuola

La conoscenza della Scuola veniva veri-ficata con la prima domanda del questio-nario e costituiva ovviamente la condi-

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zione necessaria per la prosecuzione del-l’intervista.La conoscenza è risultata distribuita inmodo abbastanza disomogeneo nei duesub-campioni e nelle diverse tipologie distakeholders intervistati.Complessivamente tra le imprese è risul-tata pari al 48%. Sono infatti risultateconoscitrici 246 imprese sulle 514 con-tattate. Per le tre diverse classi di impre-se le percentuali di conoscitori sono ri-sultate pari a:

– il 100% tra le grandi imprese (10 su 10 contattate)

– il 44% tra le imprese innovative (153 su 352 contattate)

– il 55% tra le imprese toscane (83 su 152 contattate).

Tra le istituzioni contattate la percentua-le di conoscenza della Scuola è risultatapari al 77% (165 su 215 contattate) edunque decisamente più elevata rispettoa quella rilevata presso le imprese. Il da-to può trovare spiegazione innanzituttonel fatto che tutte le istituzioni contattateavevano sede in Toscana ma risulta co-munque più elevato anche di quello rile-vato presso le imprese toscane ed è dun-que indice di una maggiore familiarità/vicinanza alla Scuola da parte delle isti-tuzioni rispetto alle imprese.

Il dettaglio per quanto riguarda la cono-scenza delle istituzioni da parte delle di-verse tipologie di stakeholders è il se-guente:

– Regione: 3 su 3 (100%)– Provincie: 9 su 10 (90%)– Comuni 70 su 104 (67%)– Asl 10 su 10 (100%)– Agenzie territoriali 6 su 8 (75%)– Camere di Commercio 6 su 8 (75%)– Scuole Medie Sup. 48 su 57 (84.2%)– Fondazioni Bancarie 9 su 10 (90%)– Unioni Industriali 4 su 5 (80%).

Da notare che la quasi totalità degli in-tervistati è risultata a conoscenza dellacorretta ubicazione della Scuola: il 96%ha indicato Pisa come sede.Per quanto riguarda le fonti di conoscen-za della Scuola si è rilevata una compre-senza di fonti primarie – ovvero che fan-no riferimento ad esperienze personali –e di fonti “mediatiche”. Ai primi posti troviamo la conoscenzapersonale di docenti, la pubblicità e leesperienze di collaborazione professiona-le con la Scuola a cui seguono la parteci-pazione a corsi e gli articoli sulla stampa.Emerge una certa differenza tra impresee istituzioni per quanto riguarda le occa-sioni di conoscenza della Scuola. Per leimprese al primo posto (22%) si colloca

le esperienze di collaborazione professio-nale mentre tra le istituzioni prevalgonola conoscenza personale di docenti(29%), la pubblicità (25%) e – dopo lacollaborazione professionale (18%) – gliarticoli sulla stampa (9%) che risultanoprobabilmente più frequenti a livello lo-cale più che nazionale.Nella percezione degli stakeholders l’at-tività che maggiormente caratterizza laScuola tra le tre che abitualmente svolgeè la formazione professionale/post-lau-rea (43%), seguita dalla formazione uni-versitaria (32%) e dalla ricerca (23%).Tra le imprese (47%) risulta accentuatala prevalenza della formazione post-lau-rea che è prima anche tra le istituzioni(37%) ma quasi allo stesso livello dellaformazione universitaria (35%).Per quanto riguarda la notorietà dei ma-ster offerti dalla Scuola si nota innanzi-tutto che in generale questi risultano notisoprattutto alle imprese (il 57% ne citaalmeno uno) mentre risultano quasi deltutto ignoti alle istituzioni (il 73% non èin grado di citarne ne conosce neppureuno).Due i master più noti: Gestione e Con-trollo dell’Ambiente e Management del-l’Innovazione, entrambi con un livello dinotorietà pari al 24% mentre gli altrinon vanno oltre il 3% di notorietà.

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Tabella analitica 1 - Le fonti di conoscenza della Scuola Superiore Sant’Anna.

LE FONTI DI CONOSCENZA DELLA SCUOLA SUPERIORE SANT’ANNA“Quali sono state le Sue fonti di conoscenza della Scuola Superiore Sant’Anna”

- risposte spontanee - multiple -- Base: totale campione n.= 205 -

Conoscenza personale di docentiPubblicità

Collaborazione professionale con la scuolaÈ molto conosciuta

Partecipazione a corsiArticoli sulla stampa

Frequentazione personale o di familiari dell’Università di PisaIl mondo universitario

Partecipazione a seminari o convegni*Internet

Offerta di stage per laureatiConoscenza personale del Direttore/Presidente

Finanziamento di progetti di ricercaReclutamento di giovani formati dalla scuola

Altre fontiNon sa/Non indica

(*) In media si è partecipato a 1,8 seminari/convegni

%

Imprese(N = 101)

1615221712497666112-3

Istituzioni(N = 104)

2925181212148641-43132

222020

DOM.1

1412

9

865

33

22222

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Tra i settori di ricerca due risultano deci-samente più noti ed anche i più rappre-sentativi dell’attività di ricerca dellaScuola: “ingegneria e tecnologia” (31%)ed “economia/management dell’innova-zione” (34%). Gli altri settori – “agrariae ambiente”, “ricerca scientifica applica-ta, sanità e giurisprudenza – vengono in-dicati da percentuali nettamente inferio-ri di intervistati (8-10%).Tra le imprese risulta più diffusa la cono-scenza di tutte le aree di ricerca con lasola eccezione della “ricerca scientificaapplicata” che è viene citata più fre-quentemente dalle istituzioni.Per quanto riguarda le partnership tra laScuola e altri enti (università, imprese eistituzioni pubbliche e private) si deveinnanzitutto notare come questo sia unambito noto solo ad una minoranza siadelle che delle istituzioni: la maggioran-za degli intervistati non sa citare neppureuna partnership.Le conoscenze sono particolarmente li-mitate per quanto riguarda le partner-ship con altre università: solo il 26% de-gli intervistati è in grado di citarne alme-no una. Prevalgono l’Università di Pisa(9%) e la Bocconi (7%) mentre le altrecitazioni tendono a disperdersi tra altreuniversità italiane (la Luiss, il Politecni-co di Milano, l’Università Cattolica…).

156

Tabella analitica 2 - L’attività più caratterizzante della Scuola Superiore Sant’Anna.

2%Non sa/Non indica

FormazionePost-Laurea/Professionale

43%

Totalecampione(N=205) 23%

Ricerca

32%Formazione

universitaria

3%Non sa/Non indica

FormazionePost-Laurea/Professionale

47%

20%Ricerca

30%Formazioneuniversitaria

Imprese(N=101)

Istituzione(N=104)

FormazionePost-Laurea/Professionale

37%

26%Ricerca

2%Non sa/Non indica

35%Formazioneuniversitaria

L’ATTIVITÀ PIÙ CARATTERIZZANTE DELLA SCUOLA SUPERIORE SANT’ANNA“La Scuola Superiore Sant’Anna svolge attività di formazione universitaria,

attività di formazione post-laurea/professionale e attività di ricerca.Secondo Lei quale di queste tre attività caratterizza maggiormente la scuola?”

DOM.3

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Tabella analitica 3 - La notorietà dei master della Scuola Superiore Sant’Anna.

I MASTER ORGANIZZATI DALLA SCUOLA SUPERIORE SANT’ANNA“È a conoscenza di master organizzati dalla Scuola Superiore Sant’Anna? Se sì quali?”

- risposte spontanee - multiple -- Base: totale campione n.= 205 -

Gestione e controllo dell’ambienteManagement dell’innovazione

Diritti umani e gestione dei conflittiValorizzazione e controllo delle produzioni agroalimentari di qualità

Information TechnologyEuropean Procurement and Transplantion Programs Management

Area economicaArea sanitaria

Area scientificaRobotica/microrobotica

Altri masterNon sa/Non indica

Imprese(N = 101)

242445318-4-243

Istituzioni(N = 104)

64212-11613173

1514

3

DOM.4

321

93222

58

%

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Tabella analitica 4 - I settori di ricerca della Scuola Superiore Sant’Anna.

I MASTER ORGANIZZATI DALLA SCUOLA SUPERIORE SANT’ANNA“È a conoscenza di master organizzati dalla Scuola Superiore Sant’Anna? Se sì quali?”

- risposte spontanee - multiple -- Base: totale campione n.= 205 -

Economia e Management dell’innovazioneIngegneria e tecnologia

Agraria e ambienteRicerca scientifica applicata

SanitàGiurisprudenza

Diritti umani, diversità e gestione dei conflittiPolitica

Altre areeNon sa/Non indica

Imprese(N = 101)

3833167911311127

Istituzioni(N = 104)

302651411664628

34

DOM.5

291010

108

42

827

%

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Tabella analitica 5 - I settori di ricerca della Scuola Superiore Sant’Anna.

IL SETTORE PIÙ RAPPRESENTATIVO DELL’ATTIVITÀ DI RICERCADELLA SCUOLA SUPERIORE SANT’ANNA

“Quale dei settori che mi ha citato Lei considera più rappresentativo dell’attività di ricercadella Scuola Superiore Sant’Anna?”

- risposta spontanea singola -- Base: intervistati che hanno citato più di un settore, N = 100 -

Ingegneria e tecnologia

Economia e management dell’innovazione

Sanità

Altro

Non sa/Non indica

Imprese(N = 50)

24

22

-

16

38

Istituzioni(N = 50)

14

8

4

4

70

19

DOM.6

15

2

10

54

%

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160

Tabella analitica 6 - Le partnership tra la Scuola e altri enti.

LA PARTNERSHIP CON ALTRE UNIVERSITÀ ITALIANE O STRANIERE“È a conoscenza di partnership tra Scuola Superiore Sant’Anna e le altre università italiane o straniere? Se sì, quali?”

- risposte spontanee - multiple -- Base: totale campione n.= 205 -

Università di PisaUniversità Bocconi

LuissPolitecnico di MilanoUniversità CattolicaUniversità di Lecce

Scuola Normale SuperioreUniversità di Bologna

Altre università italiane

Chonjing UniversityUniversità Britanniche

Waseda University Altre università straniere

Non sa/Non indica

Imprese(N = 101)

5822221-2

221278

Istituzioni(N = 104)

1465311-12

311470

9

DOM.8

732

22

112

2

%

213

74

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161

Tabella analitica 7 - Le partnership con imprese.

LA PARTNERSHIP CON GRANDI IMPRESE“È a conoscenza di partnership tra Scuola Superiore Sant’Anna e grandi imprese? Se sì, quali?”

- risposte spontanee - multiple -- Base: totale campione n.= 205 -

Piaggio

Finmeccanica

Fiat

Telecom

Marconi

Altre imprese

Non sa/Non indica

Imprese(N = 101)

28

7

5

4

2

22

53

Istituzioni(N = 104)

25

1

2

-

-

5

69

26

DOM.9

4

3

2

1

%

13

61

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162

Tabella analitica 8 - Le partenership con istituzioni pubbliche o private.

LA PARTNESHIP CON ISTITUZIONI PUBBLICHE O PRIVATE“È a conoscenza di partneship tra la Scuola Superiore Sant’Anna e istituzioni pubbliche o private? Se sì, quali?”

- risposte spontanee - multiple -- Base: totale campione n.= 205 -

Regione ToscanaProvincia di PisaComune di Pisa

Comune di PontederaCNR

Aziende sanitarieFondazione Cassa di Risparmio di Volterra

Ministero dell’InnovazionePont - tech

Altre istituzioniNon sa/Non indica

Imprese(N = 101)

2314524223-564

Istituzioni(N = 104)

301358243221151

26

DOM.10

1355

33221

8

%

58

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163

Tabella analitica 9 - La conoscenza del precedente Bilancio Sociale.

57%Non sa/Non indica

25%SI

Totalecampione(N=205)

18%NO

Imprese(N=101)

Istituzione(N=104)

62%Non sa/Non indica

25%SI

13%NO

52%Non sa/Non indica

25%SI

23%NO

LA PRESENTAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE“Che Lei sappia la Scuola Superiore Sant’Anna ha mai presentato un bilancio sociale?”

DOM.12

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Nettamente minoritarie le citazioni diuniversità straniere.Le partnership con imprese risultano unpoco più conosciute: il 39% degli intervi-stati ne cita almeno una con una forteconcentrazione su Piaggio (26%) e mar-ginali citazioni per Finmeccanica, Fiat eTelecom. Per questo aspetto le impreserisultano più informate rispetto alle isti-tuzioni (47% vs. 31%).Per quanto riguarda infine le partener-ship con istituzioni sono in grado di ci-tarne almeno una il 42% degli intervista-ti (il 49% delle istituzioni ma solo il 36%delle imprese). Anche in questo si puòosservare una forte concentrazione dellerisposte in particolare sulla Regione To-scana (26%) e sulla Provincia di Pisa(13%) seguite dai comuni di Pisa e diPontedera, entrambi citati dal 5% degliintervistati.La presentazione del bilancio sociale daparte della Scuola risulta conosciuta soloda un quarto degli intervistati. La per-centuale è identica tra le imprese e tra leistituzioni. Di chi ne è a conoscenza soloun quarto (dunque poco più del 6% deltotale del campione) sa che la Scuola è laprima università italiana ad avere redat-to un bilancio sociale.

Le valutazioni sulla Scuola

Dopo aver verificato le conoscenze suidiversi aspetti di attività, l’intervistaesplorava le valutazioni che gli stakehol-ders esprimono sulla Scuola, in generalee per specifici aspetti.È innanzitutto da sottolineare come ilgiudizio complessivo sulla Scuola risultidecisamente positivo per la quasi totalitàdegli intervistati.Il giudizio complessivo espresso utiliz-zando una scala 1-10 risulta in mediapari a 8.27 con una differenza minimatra l’8.25 delle imprese e l’8.29 delle isti-tuzioni. L’8 risulta il “voto” prevalenteessendo assegnato da quasi la metà degliintervistati mentre un terzo del campio-ne ha assegnato un punteggio di assolutaeccellenza (9 o 10) e solo il 17% si è limi-tato a dare una valutazione di sufficienza(6 o 7).Tra i punti di forza della Scuola (il 92%ne indica spontaneamente almeno uno)prevale decisamente il riferimento allapreparazione qualificata che la Scuolaoffre – aspetto che viene indicato in me-dia dal 31% degli intervistati – seguitodalla specializzazione (18%), dalla ricer-ca (15%) e dalla qualità del corpo do-centi (13%).Seguono altri tratti più afferenti l’imma-

gine istituzionale della Scuola quali ilprestigio, l’innovazione e la elevata com-petenza scientifica.Imprese e istituzioni citano della Scuolagli stessi aspetti positivi con la tendenzadelle imprese a porre maggiormente l’ac-cento sulla qualità della preparazione,sulla serietà, sulla selettività e sul rap-porto con le imprese. Mentre le istituzio-ni enfatizzano maggiormente il tema del-la ricerca e dei rapporti con il territorio.Richiesti di indicare i punti di debolezzadella Scuola quasi due terzi degli intervi-stati (il 61%) non sono in grado di indi-viduarne alcuno. Tra chi cita almeno unaspetto non positivo prevalgono la scarsanotorietà, la scarsa ricettività e l’eccessi-va elitarietà. Ovvero aspetti che limitanola possibilità di portare la qualità dellaformazione formativa offerta dalla Scuo-la a disposizione di un maggior numerodi studenti e di manager.Tra le imprese che hanno sede al di fuoridella regione Toscana affiora marginal-mente anche il disagio per un’ubicazioneche rende logisticamente più difficili irapporti con la Scuola.La verifica puntuale del profilo d’imma-gine della Scuola è stata effettuata chie-dendo al campione di esprimere il pro-prio consenso su dieci caratteristiche po-sitive sempre utilizzando un punteggio

164

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Tabella analitica 10 - Il giudizio complessivo sulla Scuola Superiore Sant’Anna.

IL GIUDIZIO COMPLESSIVO SULLA SCUOLA SUPERIORE SANT’ANNA“Tutto considerato quale è il Suo giudizio complessivo sulla Scuola Superiore Sant’Anna?

Per rispondere usi sempre una scala 1-10 dove 1 significa totalmente negativo e 10 totalmente positivo”

DOM.19

34

48

171

Totale campione(N=205)

Imprese(N=101)

Istituzioni(N=104)

36

42

211

33

53

122Non sa/non indica

MediaPunteggio 1-10

9-10

8

6-7

8.27 8.25 8.29

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166

Tabella analitica 11 - La percezione dei punti di forza della Scuola Superiore Sant’Anna.

I PUNTI DI FORZA DELLA SCUOLA SUPERIORE SANT’ANNA“Quali sono a Suo avviso, gli aspetti più positivi/i punti di forza della Scuola Superiore Sant’Anna?”

- risposte spontanee - multiple -- Base: totale campione n.= 205 -

È qualificata / offre una preparazione qualificataÈ specializzata / offre una preparazione specializzata

La ricercaIl corpo docenti

È prestigiosa / di alto livelloÈ innovativa

I rapporti con le impreseHa un’elevata competenza scientifica

Il buon rapporto con gli studentiI rapporti con il territorio

È affidabile / seria / professionaleLa selettività degli studenti

È attiva / dinamicaI contatti internazionali

Altri punti di forzaNon indica

Imprese(N = 101)

351710141211141083993429

Istituzioni(N = 104)

281820121213810712335338

31

DOM.14

1815

13

1212

1110

77

%

66

432

8

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Tabella analitica 12 - La percezione dei punti di debolezza.

I PUNTI DI DEBOLEZZA DELLA SCUOLA SUPERIORE SANT’ANNA“Quali sono, secondo Lei, gli aspetti meno positivi/i punti di debolezza della Scuola Superiore Sant’Anna?”

- risposte spontanee - multiple -- Base: totale campione n.= 205 -

La scarsa notorietàLa scarsa recettività

È troppo elitariaHa scarsi rapporti con il territorio nazionale

È poco specializzataÈ a Pisa

Ha scarsi rapporti con il territorio localeHa scarsi rapporti con le imprese

È burocraticaGli scarsi investimenti in ricerca

I costi elevatiAltri punti di debolezza

Non indica

Imprese(N = 101)

97474645212161

Istituzioni(N = 104)

79734232232660

8

DOM.15

855

443322

%

23

61

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168

Tabella analitica 13 - Il profilo d’immagine della Scuola Superiore Sant’Anna.

IL PROFILO DI IMMAGINE DELLA SCUOLA SUPERIORE SANT’ANNA“Per ciascuna delle caratteristiche che ora Le leggerò vorrei sapere in che misura Lei la attribuisce alla Scuola Superiore Sant’Anna.

Per rispondermi usi una scala 1-10 dove 1 significa che non la attribuisce per niente e 10 che la attribuisce moltissimo”- Base: totale campione n.= 205 -

mediapunteggio

1-10

8.64

8.61

8.30

8.06

7.72

7.72

7.66

7.64

7.31

7.27DOM.16

52 38 3 7Prestigio / autorevolezza sul piano scientifico

9-10 7-8 5-6 1-4

49 37 3 11Qualità della formazione erogata

43 37 9 11Capacità di svolgere ricerca applicata

di avanguardia

29 49 6 2Originalità / distintività rispetto ad altre

istituzioni universitarie

24 43 12 2Capacità di internazionalizzazione

23 51 12 2Collaborazione con il mondo sociale e produttivo

21 50 14 2Contributo allo sviluppo del paese (culturale,

socioeconomico e scientifico-tecnologico)

19 46 18 1Contributo allo sviluppo del territorio

16 36 16 4Attenzione a tematiche ambientali

10 45 18 2Attenzione a tematiche sociali

* non sa / non indica

14*

19*

12*

13*

16*

28*

25*

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Tabella analitica 14 - Il giudizio sulle attività della Scuola Superiore Sant’Anna.

IL GIUDIZIO SULLE ATTIVITÀ DELLA SCUOLA SUPERIORE SANT’ANNA“Ora vorrei un Suo giudizio sulle diverse attività della scuola.

Per rispondere usi una scala 1-10 dove 1 significa totalmente negativo e 10 totalmente positivo”

- Base: totale campione n.= 205 -

24 40 2 34*

22 44 5 29*

21 36 5 38*

19 41 5 35*

Corsi/master

Seminari/convegni

Progetti di ricerca

Corsi di formazione

mediapunteggio

Imprese(n=101)

Istituzioni(n=104)

8.17 26 23

7.99 21 22

7.99 18 25

8.07 20 19

DOM.18 *non sa / non indica

9+10

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compreso tra 1 e 10.I risultati confermano la forte positivitàdell’immagine della Scuola già messa inluce dal giudizio complessivo. Il punteg-gio medio è sempre superiore al sette ed èsuperiore all’otto per quattro caratteri-stiche che si possono a pieno titolo consi-derare gli elementi distintivi della Scuo-la: l’autorevolezza sul piano scientifico(8.64), la qualità della formazione(8.61), la capacità di svolgere ricerca ap-plicata d’avanguardia (8.30) e l’origina-lità rispetto alle altre istituzioni universi-tarie (8.06).Anche per le altre caratteristiche (la ca-pacità di internazionalizzazione, la colla-borazione con il mondo sociale e produt-tivo, il contributo allo sviluppo del Paesee il contributo allo sviluppo del territo-rio) il giudizio risulta decisamente positi-vo (compreso tra 7.64 e 7.72) seppurecon qualche margine di miglioramento.Ed è degno di nota che per tutte le carat-teristiche esiste una maggioranza di votipositivi (7-10) che sta tra il 65% e il 90%.Solo per due aspetti la percentuale deigiudizi positivi risulta più contenuta. Sitratta dell’attenzione alle tematiche am-bientali e dell’attenzione alle tematichesociali ma si deve notare come siano pro-prio queste le due caratteristiche dove lapercentuale di chi non è in grado di

esprimere un giudizio per mancanza diinformazioni risulta più elevata (pari osuperiore al 25%).Per quanto riguarda le differenze tra im-prese e istituzioni si può notare come leistituzioni tendano ad esprimere giudizipiù positivi per quasi tutte gli aspetti inparticolare per la capacità di svolgere ri-cerca applicata, per il contributo allo svi-luppo del territorio e per la capacità diinternazionalizzazione. Solo per due aspetti le imprese sono piùpositive nei loro giudizi: per l’attenzionealle tematiche ambientali e per la colla-borazione con il mondo sociale e produt-tivo.Il giudizio sulle diverse attività dellaScuola risulta molto positivo con punteg-gi medi pari o superiori all’otto. È inte-ressante però notare come questi punteg-gi restino inferiori a quello complessivo(8.29). Sembra dunque che sia piuttostoun tratto di immagine complessivo – fat-to di prestigio, autorevolezza scientifica ecapacità di svolgere ricerca d’avanguar-dia – ancor più che le singole attività asostenere la percezione di eccellenza del-la Scuola. E questo anche perché circaun terzo degli intervistati non è in gradodi esprimere un giudizio sulle attivitànon avendo avuto l’opportunità di farneesperienza.

Le aspettative

A livello spontaneo le aspettative più fre-quentemente citate possono essere rag-gruppate in tre grandi aree:

– la ricerca che dovrebbe essere innova-tiva/distintiva e applicata al mondodelle imprese e delle istituzioni

– la formazione che dovrebbe essere diqualità eccellente, adeguata alle ri-chieste del mercato e indirizzata su al-cune specifiche aree (socio-sanitaria,socio-economica, ambientale…)

– le relazioni in primo luogo con il terri-torio e poi con le imprese e con altreistituzioni internazionali.

Le risposte alla domanda guidata con-ferma la priorità di due aspetti la confer-ma dell’eccellenza e dell’innovazionenella ricerca e lo sviluppo del processo diinternazionalizzazione.A questi segue l’ampliamento dell’offertaformativa mentre meno rilevanti risulta-no i due aspetti di natura logistica e or-ganizzativa ovvero l’ampliamento dellestrutture residenziali e il miglioramentodell’organizzazione gestionale.

170

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Tabella analitica 15 - Le aree prioritarie di investimento di interesse.

LE AREE PRIORITARIE DI INVESTIMENTO FUTURO“Su che cosa vorrebbe che la Scuola Superiore Sant’Anna investesse prioritariamente le proprie risorse

e le proprie conoscenze nei prossimi anni?”- risposte spontanee - multiple -

- Base: totale campione n.= 205 -

DOM.20

totale citazioni1° citazione

Ricerca innovativa / distintivaRicerca applicata al mondo delle imprese e delle istituzioni

Formazione adeguata alle richieste del mercatoFormazione elevata / eccellente

Formazione socio-sanitariaFormazione socio-economica

Formazione manageriale / dirigenzialeFormazione ambientale

Rapporti con il territorio toscanoRapporti con le impreseRapporti internazionali

Rapporti con le scuole superioriRapporti con le altre università

Sviluppo tecnologicoInnovazione

Essere meno selettivaComunicazione

Deve continuare cosìNuove facoltà

Sviluppo sostenibile

AltroNon sa / Non indica

1812

1077

555

76

422

7422

222

210

Ricerca

Formazione

Relazioni

5

33

86

11

24

9

656543

1013

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172

Tabella analitica 16 - Il giudizio sugli obiettivi prioritari

L’IMPORTANZA DI ALCUNI OBIETTIVI PER IL FUTURO DELLA SCUOLA SUPERIORE SANT’ANNA“Per ciascuno degli obiettivi che ora Le leggerò dica in che misura Lei lo considera importante per il futuro della Scuola Superiore Sant’Anna.

Per rispondere usi una scala 1-10 dove 1 significa che non lo considera per niente importante e 10 che lo considera molto importante”

- Base: totale campione n.= 205 -

60

48

34

17

44

45

13

12

31

36

3

2

7 9

7*

24 42 14 3 17*

26

6Conferma dell’eccellenza

e dell’innovazione nella ricerca

Sviluppo del processo di internazionalizzazione

Ampliamento dell’offerta formativa

Ampliamento delle strutture residenziali

Miglioramento dell’organizzazionee della gestione

mediapunteggio

8.87

8.49

7.94

7.76

7.72

DOM.21 * non sa / non indica

9-10 7-8 5-6 1-4

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Tabella analitica 17 - Confronto imprese/istituzioni per il giudizio espresso sugli obiettivi prioritari.

L’IMPORTANZA DI ALCUNI OBIETTIVI PER IL FUTURO DELLA SCUOLA SUPERIORE SANT’ANNA“Per ciascuno degli obiettivi che ora Le leggerò dica in che misura Lei lo considera importante per il futuro della Scuola Superiore Sant’Anna.

Per rispondere usi una scala 1-10 dove 1 significa che non lo considera per niente importante e 10 che lo considera molto importante”

- punteggio 9+10 -

Conferma dell’eccellenzae dell’innovazione nella ricerca

Sviluppo del processo di internazionalizzazione

Ampliamento dell’offerta formativa

Ampliamento delle strutture residenziali

Miglioramento dell’organizzazionee della gestione

Totale campione(N=205)

Imprese(N=101)

Istituzioni(N=104)

60

48

34

24

17

58

45

25

19

12

61

52

42

29

21

DOM.21

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Nel 2004 la Scuola ha commissionato al-l’agenzia di Milano Horace Kidmanun’analisi quali-quantitativa della pro-pria comunicazione pubblicitaria su cor-si di laurea e master, in raffronto a quellanazionale e toscana. L’analisi, che và dagennaio a settembre 2004, ha rilevatoche più attivi in comunicazione risultanogli Atenei di media dimensione, soprat-tutto di natura privata e dell’area delcentro-nord, mentre mancano all’appellointere regioni – le isole, il Molise, la Basi-licata e la Calabria – che fanno probabil-mente comunicazione a livello locale osolo web, e che quindi non sono rilevatedagli istituti di monitoraggio. La comu-nicazione è risultata imperniata sullastampa quotidiana, a conferma dellatendenza a rivolgersi a un target allarga-to, poi sulla stampa periodica e infinesulla radio, in lieve flessione rispetto al2003. Tra gli atenei, i maggiori investito-ri11 (sopra i 100 mila euro), sono risulta-ti tendenzialmente concentrati al nord,

ma in numero più ristretto rispetto alprecedente anno, e nell’ordine: Bocconi,

174

5.2 Analisi della comunicazione

11 Le tre classi di spesa sono state stabilite in basealle stime sugli investimenti pubblicitari effettuatedalla società Nielsen.

Esempio di creatività pubblicitaria per la Divisione AltaFormazione della Scuola.

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Iulm, Politecnico MI, Cattolica e Luiss e,a seguire, l’Università di Firenze, primospender toscano. Ad essi segue un secon-do blocco di investitori tra 50 e 100 milaeuro, guidato dagli Atenei che nel 2003facevano parte gruppo suddetto e nel2004 slittati al secondo, assieme ai re-stanti atenei toscani. Nel terzo e ultimoblocco, sotto 50 mila euro, si trovano gliinvestitori più piccoli, tra cui il Sant’An-na che, con i 47 mila euro del 2004 e i 44mila euro del 2003, risulta la minor in-vestitrice in comunicazione nel panora-ma nazionale e regionale.Per la comunicazione su corsi di laurea, lecategorie di comunicazione prese in con-siderazione dall’analisi sono state le cam-pagne istituzionali (che puntano a conso-lidare l’immagine dell’Ateneo), le campa-gne “di prodotto”(promosse da una fa-coltà o da un corso di laurea in particola-re), le campagne istituzionali e di prodot-to (per mettere a fuoco i punti di forzadell’Ateneo e alcuni specifici corsi i lau-rea), le campagne ad hoc realizzate in oc-casione di un evento – un incontro/semi-nario o l’Open Day.L’analisi ha messo in evidenza che l’an-nuncio delle campagne istituzionali, sirivolge sempre allo studente, al centro di ogni comunicazione, promettendogliun’offerta didattica varia e d’alto livello,

una lunga esperienza nella formazioneaccademica, un’attenzione al suo futuroe alla persona; talvolta interessante risul-ta la scelta di promuovere gli enti per ildiritto allo studio, sottolineando la pre-senza di un ente che garantisce il dirittoallo studio – alloggi, mense, borse di stu-dio – che rappresenta un ulteriore stimo-lo a frequentare l’Università fuori dallasede di residenza.Nei Claim pubblicitari sono risultatimolto diffusi i richiami alla città, in ter-mini di dimensioni e tradizioni, ma an-che quelli al futuro – in termini di pro-messa di un futuro brillante –, all’eccel-lenza e alla superiorità, che però rischia-no di divenire un po’ abusati. L’attenzio-ne alle esigenze del mercato diventa in-vece un valore aggiunto nei claim di al-cune università che vogliono creare uncollegamento tra la preparazione acca-demica formativa e la fase lavorativa.Anche la tradizione risulta spesso consi-derata un valore aggiunto, sinonimo dicredibilità ed esperienza dell’Ateneo. De-gno di nota e di coerenza, è apparsa lacontinuità di alcuni elementi grafici oconcettuali presenti nella comunicazionedegli anni precedenti di alcuni atenei,che aiutano a costruire un’identità dimarca e l’ottimizzazione delle risorsemedia; se un approccio più spiccatamen-

te creativo, con ricorso a campagne multisoggetto, appare però una prerogativa diAtenei privati o di recente costituzione(IULM, IED) piuttosto che di Universitàdalla secolare tradizione accademica, inquanto queste ultime ricorrono più a unlinguaggio meramente informativo, la-sciando al marchio dell’Ateneo il compi-to di trasferire i valori intrinseci dell’U-niversità . Recenti indagini Eurisko hanno rimarca-to la necessità di garantire sul web un“ritorno” al navigatore in termini diinformazione, piuttosto che un semplicetrasferimento della campagna stampacome spesso accade.La società di indagine ha effettuato 4mappe cognitive per la valutazione dellostile della comunicazione (descrittivo oevocativo) e del tono di voce (informale oautorevole), dei contenuti della comuni-cazione (Futuro/Innovazione o Passa-to/Tradizione) e dell’attenzione al Capi-tale (umano o territoriale), e in ultimodell’incrocio delle due (contenuti con sti-le comunicazione), al fine di verificareun possibile legame tra le promesse e lescelte formali.La campagna della Scuola SuperioreSant’Anna risulta avere tono intermedio(gli atenei si stanno muovendo verso untono informale e amichevole), stile leg-

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germente evocativo (tipico degli atenei dimaggior tradizione) ma non descrittivo,molto incentrata sul capitale umano, inleggera evoluzione verso futuro/innova-zione rispetto al 2002, elemento comun-que non molto evidente. In generale ladimensione che vede ai due estremi il ca-pitale umano e quello territoriale sembranon incidere sulla scelta dello stile di co-municazione; in ogni caso si può notareuna lieve predominanza degli annuncidall’approccio evocativo. La comunica-zione via web, sembra inoltre fornire unritorno adeguato alle richieste informati-ve, che va molto al di là di quanto tra-smesso tramite le campagne stampa.Per ciò che riguarda la comunicazionerelativa ai master, tre le tipologie rilevatea livello nazionale: puramente istituzio-nali (immagine dell’Ateneo indipenden-temente dal contenuto del master), foca-lizzate sul contenuto del master stesso, equelle che nello stesso annuncio unisco-no la componente istituzionale a quelladi prodotto.La comunicazione della Scuola è risulta-ta in linea con gli standard utilizzati damolti altri istituti per quello che riguardaI tre punti oggetto di indagine rimanenti,tra cui anche i master: la comunicazionerelativa ad essi è risultata più mirata cheper l’attività formativa, in quanto diretta

agli studenti e ad enti o imprese patroci-nanti e sostenitori, evidenziati nel sitoweb, con linguaggio pragmatico legatoalla carriera, alla professionalità e agliaspetti decisionali legati al mondo lavo-rativo. Anche gli annunci sono risultatimolto incentrati sulla varietà e l’altaqualificazione dell’offerta didattica, distampo evocativo e senza particolariclaim. L’offerta didattica della Scuola èinoltre spesso apparsa legata all’OpenDay, a cui l’Ateneo ricorre per presentar-si quale evento che apre l’istituto al pub-blico e che prevede un piano di incontriorientativi sui corsi attivati.

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