5. Santini 28.10 Rubina - Il Cancro Del Colon Retto

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IL CANCRO DEL COLON RETTO

Prof. Luigi SantiniLezione del 28.10.2010-EPIDEMIOLOGIA-Iniziamo con qualche dato epidemiologico: Il cancro del colon retto la seconda causa di morte per tumore; La maggiore incidenza si ha negli USA e nellEuropa Nord-occidentale; qui siamo nellambito dei fattori dietetici; ad esempio, laumento del consumo di determinati alimenti pu determinare lalterazione della flora batteria del colon retto fino ad indurre un cancro. C uno studio sui Giapponesi che migrano e gi in seconda generazione raggiungono lincidenza del cancro del colon-retto del luogo in cui si sono trasferiti (e contestualmente si riduce invece lincidenza dei carcinomi tipici dei loro luoghi dorigine, come quello gastrico e quello esofageo) Negli Usa 50.000 morti / anno (40.000 colon e 10.000 retto) In Italia 11.000 morti/anno (7.400 colon e 3.700 retto) Il picco di incidenza si ha intorno ai 60 anniDal punto di vista dei dati epidemiologici, sebbene non sia possibile ridurne lincidenza (in Campania abbiamo la pi alta percentuale di obesit infantile ed adolescenziale e ci ci indica lincongruit delle nostre abitudini alimentari), si potrebbe per fare prevenzione, educando in un certo modo la popolazione, e con la diagnosi precoce, perch questo tipo di tumore se viene diagnosticato in fase precoce ha un ottima possibilit di cura (ricordiamo che la differenza con il cancro dello stomaco nella invasione linfonodale, perch a livello della mucosa gastrica esiste una ricca rete linfatica, per cui nel momento in cui nasce il tumore possibile che gi vi sia infiltrazione linfatica, quindi anche nellearly gastric cancer; proprio per questo ci si pone sempre il problema della linfoadenectomia, necessaria nellintervento ad intento curativo non solo per la stadi azione, ma anche per la possibilit di cura del tumore)Secondo le statistiche pi recenti nellEmisfero occidentale, lincidenza in aumento (questo labbiamo appena detto, si tratta soprattutto di un fattore nutrizionale), la mortalit stazionaria con tendenza alla diminuzione (questo vuol dire che oggi abbiamo delle possibilit di cura aumentate rispetto agli anni precedenti), mentre la sopravvivenza a 5 anni significativamente aumentata negli ultimi decenni (come possibilit di cura abbiamo non solo la chirurgica, ma anche le terapie chemio e radioterapiche, di cui si scoperta una recente efficacia sulle metastasi epatiche).

-EZIOLOGIA-Le condizioni predisponenti e i fattori ambientali sono i due momenti che insieme determinano linsorgenza del cancro.Tra i fattori ambientali annoveriamo: Dieta ricca di grassi; Carenza di calcio; pH alcalino delle feci; Dieta povera di verdura, frutta e cereali.

Invece tra le condizioni predisponenti ricordiamo: Familiarit per K colorettale: Poliposi adenomatosa familiare (ricordate sempre la sequenza polipo-cancro, per cui un polipo di 3 cm gi considerato un cancro in situ; con il polipo il problema sta nellandare a verificare se la trasformazione interessa anche la base del polipo, in tal caso se raggiunge la muscolaris mucosae potrebbe avere gi dato infiltrazione linfatica), S. di Lynch (s.ereditaria di ca del colon senza poliposi), s.di Gardner ; Polipi neoplastici: adenomi villosi, tubulo-villosi, tubulari; Malattie infiammatorie croniche dellintestino: degenerazione maligna nel 7-15%, perch lo stato infiammatorio cronico e linfezione che si determinano in corrispondenza della ulcere danno luogo alla formazione di ascessi ed altri processi infiammatori cronici che possono essere il primum movens verso la trasformazione delle cellule; Polipi amartomatosi, sindrome amartomatosa di Peutz-Jeghers; Pregresse patologie neoplastiche; Irradiazione della pelvi.

-DATI GENETICI-Sicuramente conoscete bene queste mutazioni: Mutazione del gene apc (adenoma poliposis coli) sul braccio lungo del cromosoma 5; Mutazione del gene ras (cromosoma 12); Delezione del gene dcc ( cromosoma 18); Delezione e mutazione del gene P53.

-DISTRIBUZIONE- Cieco e colon ascendente: 16 % Trasverso e flessura splenica: 8% Colon discendente: 6 % Sigma : 20 % Retto: 50 %Man mano che si va dal colon dx al retto aumenta la percentuale. Dal punto di vista della terapia chirurgica, avremo maggiori problemi dal punto di vista della qualit della vita, quando il tumore si trova a livello del retto; a questo livello ci giochiamo tutto nella resezione-anastomosi, cercando di evitare una colostomia definitiva.La patogenesi del cancro a livello del sigma particolare, perch qui in caso di stipsi si ha maggiore ristagno di feci; un altra riflessione da fare quella sul cancro a livello del cieco-colon ascendente, cio il tratto inizia lassorbimento dellacqua e la formazione delle feci; per questo tipo di localizzazione fu ipotizzata la possibilit di aumento di incidenza nei pazienti colecistectomizzati.Piccolo excursus sulla calcolosi della colecisti: c un atteggiamento diverso tra medici e chirurghi.Il medico di solito tende a non far operare il paziente.Nella calcolosi della colecisti le complicanze non sono poche (16 o 18) e se i calcoli sono piccoli c la possibilit di pancreatite; il calcolo unico in genere asintomatico e anche se il clinico tende a non far operare il paziente, lOMS stabilisce che se durante un check-up generico si ritrova una calcolosi della colecisti il paziente deve essere operato, perch lassociazione con il cancro intorno al 92-93% (tra laltro la sopravvivenza di questo genere di cancro molto bassa e la sua incidenza in aumento). Inoltre, molto spesos il cancro della colecisti si manifesta clinicamente come una colecistite in fase acuta.

-CLASSIFICAZIONE- una classificazione anatomo-clinica, significa che noi possiamo farla solo dopo aver asportato il tumore, per far s che lanatomo-patologo possa stabilire quanto infiltrata la parete.

Classificazione di Dukes modificata da Astler e Coller la classificazione che ha storicamente guidato la chirurgia del cancro del colon-retto.Nella programmazione terapeutica importante conoscere quanti pi dati possibile, per questo negli ultimi anni sta prendendo piede la classificazione endoscopica (vedi sbob seguente, di Salvo)

A: Neoplasia confinata a mucosa e sottomucosaI linfonodi sono dopo la muscolare propria; se nella crescita ci troviamo nello stadio A al momento della diagnosi, con lintevento chirurgico abbiamo guarito il paziente. Questo vale anche per lo stadio B. B: questo viene suddiviso in:B1: Neoplasia che invade la muscolaris propria, ma non si estende oltreB2: Neoplasia che si estende oltre la muscolaris propria C: si suddivide in:C1: come B2, ma con metastasi linfonodali a stazioni vicine (peri-coliche)C2: come B2, ma con metastasi linfonodali a stazioni lontane D: metastasi a distanza

(la classificazione del parametro C lho modificata secondo i testi, visto che il prof fa un po di confusione; pertanto probabile che la troviate diversa dai vostri appunti ;) )Quando si fa una resezione anteriore, la mesenterica inferiore viene legata alla sua origine, per cui indispensabile scendere langolo sinistro del colon; la legatura pu essere alta o bassa, cio noi possiamo legare sullarcata di Drummond, cio sulla parte colica e troviamo i linfonodi l. Per se noi andiamo ad asportare quel tratto e non leghiamo la mesenterica inferiore allorigine sullaorta, possiamo avere una falsatura nella classificazione, perch questi sono i linfonodi allorigine che non dobbiamo dimenticare di analizzare.Se si fa una resezione segmentaria, vengono legati solo i vasi corrispondenti alla parte di intestino asportato,se invece fa unemicolectomia sinistra bisogna andare non solo a legare la mesenterica inferiore allorigine, ma dobbiamo anche scendere langolo sinistro.

Da questa classificazione deriva pure il TNM, che possiamo considerare come una classificazione pi generale di tutto il quadro, mentre questa di Dukes modificata da Astler e Coller proprio una classificazione anatomo-clinica specifica del cancro del colon-retto.

- CLINICA-Qui sono associati sintomi e localizzazione: Colon destro: anemia, massa palpabile, dolori addominali; un tipo vegetante che cresce allinterno del lume (il colon di destra molto ampio), mentre invece nel colon di sinistra di tipo stenosante.La massa palpabile un reperto obiettivabile solo tardivamente, mentre possibile porre ecograficamente una diagnosi di alterazione della parete del colon in un periodo molto precoce.L ecografia oggi rappresenta un valido supporto alla diagnosi, mentre prima, ad esempio per lappendicite, la clinica era lunico mezzo per la diagnosi (con il rischio di resecare appendici innocenti, mentre con la verifica ecografica ci sono reperti inequivocabili, come una raccolta in caso di appendicite acuta o un aumento di volume dellappendice stessa).In questa fase c spesso anche diarrea, leucocitosi e febbre serotina. Colon sinistro: modificazioni dellalvo, sangue nelle feci, dolori addominali, sub-occlusioni. Ci sar sicuramente una modificazione dellalvo e bisogna fare delle indagini per andarne a verificare la genesi. Retto: il primo sintomo la perdita di sangue, ma ancora prima di ci c tenesmo, il senso di occupazione dellampolla rettale e la distensione dellampolla lo stimolo cronico dello sfintere e d un riflesso allapparato sfinteriale.

-DIAGNOSTICA- Anamnesi, tenendo bene in mente il punto di vista fisiopatologico, il parlare con il paziente pu gi condurci ad una presunta diagnosi; E.O. delladdome, anche se lecografia delladdome ci d certamente una serie di informazioni pi complete (mettiamo un occhio nelladdome); Esplorazione rettale, dovrebbe far parte del bagaglio di ogni medico generico e non solo del chirurgo; Indagine di primo livello: pancolonscopia + biopsia; la pancolonscopia la prima indagine da fare in caso di sospetto; Altre indagini (pi ad ampio spettro): Ricerca del sangue occulto nelle feci (soprattutto nello screening di massa) e Rx con clisma opaco (serve per studiare dal punto di vista morfologico il colon, soprattutto per quanto riguarda la parete, clisma opaco a doppio contrasto che vernicia le pareti del colon e ci fornisce ulteriori informazioni; ad esempio probabile che un cancro escavato non si veda se non con un doppio contrasto, cio aria e m.d.c.); Indagini di II livello; per vedere in che stadio della malattia ci troviamo studiamo gli organi che sono correlati al tumore (il cancro del colon metastatizza al fegato, al cervello e al polmone); per cui facciamo ecografia addominale, TC torace,addome e pelvi, RX torace, eco-endoscopia, scintigrafia ossea. Leco-endoscopia un esame di impareggiabile utilit nel caso di cancro del retto, in quanto questo tratto di intestino non rivestito da sierosa, quindi il chirurgo deve essere pi attento nella programmazione terapeutica di un intervento che preserva gli sfinteri, altrimenti si rischia di lasciare il tumore in sede; per questo lecografia endo-rettale fondamentale, perch non solo ci dice la penetrazione degli strati della parete del viscere, ma ci d informazione sui linfonodi e sul mesoretto, il clou della recidiva locale nel cancro del retto.

-CRITERI PER LA PROGRAMMAZIONE TERAPEUTICA-Abbiamo visto endoscopicamente il tumore, abbiamo effettuato gli esami strumentali (per controllare lo stato linfonodale e la presenza di metastasi a distanza), ora bisogna formulare una programmazione terapeutica. Questa si basa su fattori generali e fattori locali.

1. Fattori generali (relativi al paziente) Et, dobbiamo tenere conto dellentit dellintervento e bisogna stabilire se il paziente in grado di sostenerlo; Sesso, le donne sono anatomicamente pi fortunate, in quanto hanno un bacino pi largo rispetto a quello degli uomini, in cui pi difficile lavorare; Stato nutrizionale, se lammalato cachettico la terapia si orienta pi verso la palliazione; Affezioni concomitanti (obesit, ipertensione e diabete), sono fattori che si valutano assieme all anestesista-rianimatore; Patologie specifiche (cardiopatia, nefropatia, epatopatia, etc).

2. Fattori locali (relativi alla neoplasia)Ricordiamo che il nostro intervento si propone come curativo; per cui sulla base dei dati seguenti si decide il tipo di intervento da eseguire: Tipo istologico (prevalentemente adenocarcinoma); Grado di malignit (il grading importante perch ci da indicazione rispetto allaggressivit della neoplasia); Estensione regionale (anche se non conosciamo ancora il grado di classificazione sec. Astler e Coller, possiamo prevederlo grazie alla TC o allecografia); Metastatizzazione a distanza (polmonari, epatiche, cerebrali); frequentemente si ritrovano metastasi epatiche e bisogna valutare se possibile un intervento in un tempo unico che miri a resecare sia il tumore a livello del colon che le metastasi a livello del fegato, oppure se bisogna procrastinare lintervento sul fegato. Le metastasi epatiche vengono distinte in: unilobari o bilobari, uniche o multiple.Rispetto al carcinoma epatico che ha una vascolarizzazione di tipo arterioso, la metastasi epatica ha una vascolarizzazione di tipo portale.

-TERAPIA CHIRURGICA-Fattori prognostici:(per prevedere la sopravvivenza che spetta alla situazione oncologica giunta alla nostra osservazione) Stadio della neoplasia, con la pancolonscopia e gli altri esami stabiliamo il TNM (se ci troviamo nello stadio C sappiamo che la sopravvivenza del 25% a 5 anni); Grado di malignit (importante perch una neoplasia pi maligna da pi facilmente sia recidiva locale sia metastasi a distanza); Urgenza clinica, questo un fattore prognostico importante: se il paziente va in occlusione (questo si verifica soprattutto a livello del sigma, il cui lume esiguo), anche se il tumore piccolo, si dice che la sopravvivenza peggiora, perch nellocclusione, dal punto di vista fisiopatologico, c una maggiore pressione e dilatazione a livello del tumore, questo forza la pressione a livello linfatico e si ha una maggiore diffusione di cellule neoplastiche. Daltronde difficile che troviate un cancro del retto in occlusione, perch lampolla rettale ampia ed difficile che si occluda il lume, comunque la crescita del tumore a parete determina un aumento di pressione a livello delle vene, che non riescono a scaricare e allora si ha una partenza di cellule neoplastiche. Ricordiamoci che nel distretto medio-inferiore del retto, la vascolarizzazione non solo di tipo portale, ma anche di tipo cavale, perch le emorroidarie inferiori scaricano attraverso le pudende nella vena cava.

Poi c una rete a bassa pressione, via di Batson, via vertebrale di scarico, che si apre quando c un aumento di pressione (raramente). E una via normalmente non pervia che dunque non viene utilizzata, solo quando c un aumento di pressione in alcuni distretti, come quello del retto inferiore, il sangue pu scaricare attraverso le vertebrali e dunque causare metastasi non al fegato, ma vertebrali, della teca cranica e dellencefalo.In caso di perforazione si ha la disseminazione di cellule neoplastiche a livello peritoneale.Per ovviare a questo aumento di pressione sul tumore dato dal maneggiamento del tumore da parte del chirurgo, alcuni autori anglosassoni hanno descritto la tecnica no-touch; quando si apre e si vede dov il tumore, il primo atto chirurgico deve essere quello di andare a legare larteria mesenterica inferiore allorigine sullaorta e la vena mesenterica inferiore sul margine pancreatico (la vena mesenterica inferiore scarica nella splenica, che poi assieme alla mesenterica superiore forma il tronco di Henle e la vena porta).Con questo atto chirurgico preventivo, anche se poi si maneggia il tumore, si previene la disseminazione delle cellule neoplastiche che rimangono nel contesto del pezzo da asportare; tuttavia non si hanno grossi miglioramenti in termini di sopravvivenza; resta comunque il fatto che il chirurgo deve eseguire le manovre chirurgiche secondo un razionale, per evitare in ogni caso la disseminazione delle cellule neoplastiche

Fattori prognostici nella chirurgia radicale (curativa) Grado di infiltrazione della parete T Diffusione linfonodale N Numero di metastasi linfonodali Infiltrazione vasi ematici e linfatici Aneuploidia Occlusione Perforazione Grado di differenziazione Et del pazienteUn tumore a cellule a castone rappresenta una tragedia e lammalato sopravvive orientativamente 7-8 mesi.

-TERAPIA CHIRURGICA-1. Colon: Resezione: esiste una resezione ad intento curativo ed una resezione ad intento palliativo; Derivazione: sono interventi pi estremi, ad esempio li usciamo in pazienti defedati o anziani o quando il tumore ha infiltrato altri organi addominali come gli ureteri, la vena cava, laorta, insomma quando il tumore non asportabile; ad esempio se si tratta del colon destro si fa una ileo-trasversostomia in modo da by-passare il tumore. Esistono derivazioni esterne (colostomia, si fa ad esempio in una pelvi congelata, un cancro del retto in fase di diffusione a vescica utero e altri organi addominali) ed interne (by-pass, si fa per lo pi quando si tratta del colon destro).

-INTERVENTI CHIRURGICI-- Se interveniamo sul colon destro dobbiamo andare a legare la colica destra, ramo della mesenterica superiore. - Se il cancro si trova al retto, bisogna legare la mesenterica inferiore; a questo punto si crea un problema di tecnica, ovvero di vascolarizzazione, per cui bisogna portare gi langolo sinistro del colon dopo averlo liberato ( un tratto fisso, perch dietro c la IV porzione duodenale e il legamento del Treitz) e confezionando una anastomosi colo-rettale; per poi come viene mantenuta la vascolarizzazione? Questo si ha attraverso la colica sinistra, che crea unanastomosi vascolare tra la parte destra e la parte sinistra.Questo concetto utile anche nel cancro dellesofago, quando il colon fatto risalire a sostituzione dellesofago, per cui bisogna andare a preparare il pezzo in modo da conservare la vascolarizzazione della colica sinistra e ribaltando il colon a livello mediastinico.Gli interventi chirurgici sono:1. EMICOLECTOMIA DESTRA2. EMICOLECTOMIA SINISTRA3. RESEZIONE ANTERIORE4. AMPUTAZIONE ADDOMINO-PERINEALE, tumore che si trova nel terzo medio inferiore del retto.

2. RettoA livello del retto noi abbiamo una riflessione peritoneale (per cui abbiamo una porzione intraperitoneale del retto, poi c la riflessione peritoneale e quindi una porzione rettale sfornita di rivestimento sieroso e quindi soggetto ad una maggiore possibilit di diffusione del tumore, che attraverso il mesoretto, in cui sono contenuti le arterie, le vene e i linfatici) La resezione anteriore: alta (anastomosi colo rettale intraperitoneale) si fa una resezione intraperitoneale, perch si tratta del retto intraperitoneale; d una maggiore possibilit di tenuta dellanastomosi, il problema tecnico che prevedere lutilizzo di una colostomia di protezione allanastomosi determinato dal fatto che non c il rivestimento sieroso nella parte media ed inferiore del retto. bassa (anastomosi sottoperitoneale, sec. Knight e Griffen) unanastomosi meccanica; prima si asporta il tratto diretto con una cucitrice lineare chiudendo il moncone rettale, poi in modo trans-anale si introduce una cucitrice termino-terminale (end to end), si sfonda il retto chiuso dalle graffette, si porta gi il moncone prossimale e si anastomizza il tutto. ultrabassa (anastomosi colo-anale), si arrivati fino allasportazione di tutto il retto con risparmio del canale anale; i vecchi chirurghi (fino agli anni 60) pensavano che, per mantenere la funzione dellapparato sfinteriale del canale anale, era necessario risparmiare anche una minima porzione del retto, perch si credeva nella presenza nella mucosa rettale di propriocettori determinanti il senso di ripienezza perineale; per cui si facevano molte amputazioni addomino-perineali sec. Miles, condannando molti pazienti ad una colostomia definitiva.Lo sfintere anale lunica espressione di sfintere che pu essere volontariamente costretto per alcuni secondi, ma che dopo indipendentemente dalla volont si rilascia; questo alla base del riflesso retto-anale, una delle pi straordinari meccanismi che abbiamo nel corpo umano, che ci permette di mantenere la continenza anche se non siamo in uno stato di coscienza (ad esempio durante il sonno).Poi si scoperto che i propriocettori determinanti il senso di ripienezza perineale si trovavamo a livello dellapparato sfinteriale anale, allora era possibile fare anastomosi colo-anali.Pi si scende pi si accumulano fattori come lassenza di sierosa ed una vascolarizzazione non buone per cui si pu avere un alta incidenza di fistole (che si dividono in cliniche e subcliniche). Per il chirurgo va a ricostruire il peritoneo e lanastomosi resta extra-peritoneale per cui non ci dovrebbero essere grossi problemi (comunque dipende dalla entit e dalla portata della fistola, che se piccola guarisce da sola senza grossi problemi, mentre se ha una portata maggiore non guarisce da sola e necessita di un intervento chirurgico con lapertura di un ano preternaturale che metta a riposo quel tratto dandogli il tempo di guarire). Amputazione addomino-perineale sec. Miles Derivazione esterna (colostomia)

Intervento di Hartmann, prevede lasportazione del tratto interessato dalla patologia, laffondamento del tratto distale e la colostomia a monte (cio del tratto prossimale).

-PROBLEMATICHE-Il problema della chirurgia del cancro del retto : mantenere o meno lapparato sfinteriale. Noi dividiamo chirurgicamente il retto in: retto inferiore, terzo medio e terzo superiore.In figura di distingue bene la giunzione retto-sigmoidea, di cui abbiamo gi parlato nellambito delle diverticolosi e che anche un fattore di rallentamento del transito per la possibilit di contenimento delle feci. Oltre la giunzione retto-sigmoidea ci sono anche la valvola di Huston, tutti sistemi che rallentano la progressione del materiale fecale.Noi abbiamo questi 4 cm di canale anale, al di sopra delle valvole del Morgagni, incomincia la mucosa rettale.

Qui invece vedete schematizzata larteria mesenterica inferiore, con il suo ramo terminale che sarebbe la rettale superiore.Invece dallarteria iliaca partono la rettale media e la rettale inferiore, quindi la vascolarizzazione venosa in parte va verso liliaca e in parte va verso il distretto portale epatico, ecco perch il primo distretto delle metastasi quello epatico, perch tutto il colon e tutto il distretto fino al terzo medio del retto va verso il circolo portale.Mentre il distretto inferiore (a proposito ad esempio di un cancro dellano, possiamo trovare coinvolti i linfonodi a livello inguinale) perch lo scarico venoso di quella zona assicurato dalle vene iliache, tramite le vene pudende.Postulato di Morrison: se non viene legata larteria mesenterica allorigine, ma viene legata per una resezione segmentaria, i linfonodi allorigine di questo vaso non vengono asportati e quindi non possiamo sapere se sono stati interessati dalla malattia.Lo stesso accade per il mesoretto, in quanto queste strutture sono tutte appannaggio del mesoretto; ecco perch nella fase diagnostica ci vuole lecografia endorettale, non solo per studiare la diffusione della neoplasia attraverso la parete del viscere (che in questo caso non ha il rivestimento sieroso), ma anche per studiare il mesoretto che nellambito di un tessuto connettivo lasso contiene strutture vascolari e linfoghiandolari che vanno al retto.Linfoadenectomia Primo livello: stazioni epicoliche, paracoliche ed intermedie Secondo livello: linfonodi apicali disposti alla radice e lungo il decorso dei vasi mesenterici (dal colon ci spostiamo pi centralmente) Terzo livello: stazioni iuxtaregionali (preaortiche, paracavali -panno aorto-cavale-, retropancreatiche e spleniche) Stazioni laterali (nei cancri del retto): iliache comuni, ipogastriche ed otturatorie; soprattutto nel cancro del retto il problema pi importante la recidiva locale che abbassa la sopravvivenza; se per questa recidiva locale si presenta entro i primi due anni si considera come continuazione di malattia (lintervento non stato radicale o lo stadio del tumore era avanzato).Negli anni 80, nellintento di salvaguardare una parte di vascolarizzazione si lasciava una porzione di mesoretto, in cui restavano tra laltro anche i linfonodi. In questo modo si aveva poi una recidiva locale a livello dellanastomosi, ma non perch l cera il tumore, ma perch quello era un locus minoris resistentiae; la recidiva era dunque pelvica ed entrava nel retto dallesterno attraverso lanastomosi (e non dallinterno verso lesterno come ritenevano i vecchi chirurghi).In quegli anni si considerava necessario tenersi 5 cm al di sotto del margine apparente del tumore, ma diversi studi confermarono che era necessario rispettare soli 2 cm al di sotto del margine apparente anche nei grading pi avanzati (neoplasie indifferenziate); questo si pu fare in quanto stato dimostrato che al di l dei 2 cm non cera istologicamente crescita microscopica del tumore (si gioca sui centimetri in questi casi, pur di mantenere lintegrit dellapparato sfinteriale).Dunque il mesoretto il clou della recidiva locale, in quanto valutando nel tempo i risultati di diversi studi di follow-up il problema si focalizz sul mesoretto; alcuni autori sostenevano la necessit di asportare solo il mesoretto corrispondente alla parte di viscere coinvolta dalla neoplasia, per poi si ha la recidiva pelvica (e non anastomotica); la recidiva trova la sua ragion dessere in quanto si vanno ad unire le reti sia arteriose, che venose, che linfatiche della rettale superiore, media ed inferiore.Nel momento in cui si lascia una parte di mesoretto in sede, l sicuramente ci sono dei linfonodi responsabili della recidiva pelvica.Oggi nel cancro del terzo medio del retto bisogna asportare totalmente tutto il mesoretto, arrivando a fare sempre una anastomosi ultra bassa se vogliamo stare tranquilli rispetto ad una recidiva locale, che fino a qualche tempo fa aveva una incidenza molto alta, tanto che alcuni chirurghi preferivano una amputazione addomino-perineale, cos da scongiurare il rischio di recidiva (questo tipo di intervento molto importante e condiziona il paziente per il resto della sua vita, mentre oggi sono davvero pochi i casi in cui il chirurgo confeziona una colostomia permanente).Linfoadenectomia addominopelvica (L.A.P.A.) : intervento molto impegnativo che prevede lasportazione dei linfonodi a partire dal margine pancreatico, scendendo sullaorta e la cava, fino alla linfoadenectomia laterale (e cio iliaca).Quando andiamo a lavorare sul mesoretto, dobbiamo ricordarci di isolare il IV nervo sacrale, altrimenti si espone il paziente allimpotenza coheundi . Questo un altro aspetto che dobbiamo ricordare.Questa LAPA ha un po perso di significato, restando in auge nel caso in cui il tumore si trovi nel terzo medio inferiore e quindi nel caso in cui si sicuri che esista una diffusione linfonodale importante; per oggi con lausilio dellecografia e della RM possibile stabilire preventivamente linteressamento linfonodale, per cui se quelle stazioni linfoghiandolari non sono interessate inutile andare a fare una linfoadenectomia cos estesa.Lintervento pu essere curativo fino allo stadio C1. lo stadio di malattia e la storia del tumore ad incidere sulla sopravvivenza e non lintervento chirurgico; tant vero che noi definiamo lintervento ad intento curativo e sapremo poi, dalla classificazione anatomo-clinica, se stato un intervento curativo o se stato solo un intervento palliativo, perch se mi trovo in uno stadio pi avanzato (a partire da C2) non pi malattia dorgano, ma malattia dorganismo.

INTERVENTO DI KNIGHT-GRIFFEN

Si usa una Stappler lineare che chiude (taglia e sutura) il tratto di colon interessato dal tumore, cos da portarlo via (fig.1)Con un ausilio esterno, si introduce la GEEA attraverso lano e si fa una anastomosi termino-terminare (end to end, fig. 3) della rima di chiusura del moncone rettale con il colon a monte del tumore, dove viene posizionata una testina della Stappler (chiusa da una borsa di tabacco, fig. 2). Il raccordo di questi due monconi tramite la GEEA confeziona una anastomosi colo-anale sec. Knight-Griffen.

Fig. 1: La porzione di retto interessata dal tumore viene asportata; a valle si chiude il moncone con questa cucitrice lineare.

Fig.2: A livello prossimale possiamo vedete la testina della GEEA chiusa da una borsa di tabacco.

Fig.3: Anastomosi colo-anale.

Fig. 4: Pezzo operatorio con tutto il mesoretto corrispondente e tutte le stazioni linfonodali mesorettali.

-PROGNOSI-Sopravvivenza a 5 anni: 80-90 % in caso di lesioni confinate alla sottomucosa (in uno stadio A o B1); 60-70 % in caso di lesioni che superano la muscolaris propria; 25-40 % in caso di lesioni con coinvolgimento linfatico regionale (lintervento ancora un fattore significativo per la sopravvivenza); 5 % in presenza di metastasi epatiche.Se la diagnosi precoce, possiamo salvare il paziente.

Sopravvivenza a 5 anni

-CONCLUSIONI- Prevenzione (linee guida del National Cancer Institute) Ridurre lassunzione di grassi al 30% delle calorie totali; Includere nella dieta di ogni giorno frutta e verdure; Evitare lobesit; Aumentare lapporto di fibre a 20-30g /die; Minimizzare il consumo di cibi molto salati, conservati o affumicati (questo anche per lo stomaco).

Diagnosi precoce15