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9 aprile 2008 n. 81Nuova normativa di tutela della salute e della sicurezza
nei luoghi di lavoro
Fornovo – a.s. 2012/2013
ATTIVITA’ DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE PERSONALE DOCENTE
Attuazione dell’articolo 1 della Legge 123/2007, in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro
E’ composto da 306 articoli, 13 titoli, 51 allegatiTitolo I – Disposizioni GeneraliTitoli dal II al XI - Disposizioni SpecialiTitolo XII – Disposizioni in materia penale e procedura penaleTitolo XIII – Norme transitorie e finali
Fornovo – a.s. 2012/2013
Filosofia del decretoAnni ‘50 (primi DPR sulla sicurezza):
Filosofia della protezione:Eliminazione o riduzione delle condizioni
pericoloseAnni ‘90 (direttive europee e decreto 626)
Filosofia della prevenzione:Riconoscimento preventivo dei rischi e
predisposizione delle misure per agire sulle azioni pericoloseAnno 2008 (Testo Unico)
Filosofia della programmazione e organizzazione della sicurezza
Predisposizione dei sistemi di controllo dell’efficacia e dell’efficienza delle misure adottateRipartizione intersoggettiva dell’obbligo di sicurezza e salute fra i ruoli della linea gerarchico-funzionale
Fornovo – a.s. 2012/2013
Abroga e sostituisce gran parte della precedente disciplina in materia di sicurezza sul lavoro, compreso il D. Lgs 626/94
E’ entrato in vigore il 15 maggio 2008
Fornovo – a.s. 2012/2013
INNOVAZIONI DEL D. LGS 626/94 E DEL D. LGS 81/08
Sistema organizzato Formazione Informazione Nuovi rischi Nuove figure Valutazione dei rischi
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INNOVAZIONI DEL D. LGS 626/94 E DEL D. LGS 81/08
Non un nuovo “pacchetto” di regole imposte.Ma una nuova cultura dove la prevenzione è portata a sistema con i connotati di processo partecipato.Una prevenzione centrata sull’autoregolamentazione con ruolo centrale dell’impresa nel governo e nella gestione dei rischi
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INNOVAZIONI DEL D. LGS 626/94 E DEL D. LGS 81/08
PartecipazioneSi passa dalla PREVENZIONE OGGETTIVA, nella quale la sicurezza è garantita dall’applicazione di norme e misure tecniche senza la collaborazione dei lavoratori
Alla PREVENZIONE SOGGETTIVA, basata sull’analisi e valutazione dei rischi, sulla formazione del personale e sulla predisposizione di procedure che fanno leva sulla partecipazione e consapevolezza dei lavoratori
Fornovo – a.s. 2012/2013
3 agosto 2009 n. 106Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro
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a) rivisitazione del vigente apparato sanzionatorio
b) riscrittura dell’art. 14 che riguarda le disposizioni per il contrasto del lavoro irregolare e per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori
c) Modifica della disciplina relativa all’appalto per cui si prevede che il DUVRI debba essere adeguato in funzione dell’evoluzione dei lavori
d) Data certa da apporre sul documento di valutazione dei rischi
e) Elaborazione del DVR da parte delle nuove imprese entro 90 gg dalla loro costituzione
f) Novità per la delega di funzioni da parte del datore di lavoro
g) Procedure semplificate per l’adozione e l’efficace attuazione dei modelli di organizzazione e gestione della sicurezza nelle piccole e medie imprese
Fornovo – a.s. 2012/2013
b) Gravi violazioni ai fini dell’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale (ALLEGATO I al D. Lgs 81/08):
Mancata elaborazione del DVR Mancata elaborazione del Piano di Emergenza ed
Evacuazione Mancata formazione ed addestramento Mancata costituzione del Servizio Prevenzione e
Protezione e nomina del relativo responsabile (RSPP) Mancata elaborazione del Piano Operativo di Sicurezza
(POS)
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f) Obblighi del datore di lavoro NON DELEGABILI: La valutazione di tutti i rischi con la conseguente
elaborazione del documento previsto dall’articolo 28 La designazione del RSPP (Responsabile del Servizio
Prevenzione e Protezione)
IL DATORE DI LAVORO E’ IL MASSIMO RESPONSABILE DELLA SICUREZZA
Fornovo – a.s. 2012/2013
I NUOVI RISCHI:
Stress lavoro-correlato, secondo accordo europeo 8 ottobre 2004
Rischi riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza, secondo il D. Lgs 151/2001
Rischi connessi alle differenze di genere
Rischi connessi alle differenze di età
Rischi connessi alle differenze di provenienza da altri Paesi
Fornovo – a.s. 2012/2013
Rischi riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza secondo il D. Lgs 151/01
Riconoscimento delle mansioni vietate (spostamento o astensione anticipata)
Verifica dei rischi per la gestante anche per le mansioni non vietate (adozione di precauzioni o spostamento o astensione anticipata)
Rischi connessi alle differenze di genere Garantire pari opportunità (elementi che provocano
effetti diversi a seconda del sesso e che pregiudicano formazione, carriera, ecc.)
Fornovo – a.s. 2012/2013
Rischi connessi alle differenze di età:Allievi giovanissimi (ridotta percezione del
rischio, custodia, sorveglianza, ecc.)
Rischi connessi alle differenze di provenienza da altri Paesi
Difficoltà linguistiche (anche connesse all’informazione sulla sicurezza)
Differenze culturali e religiose
Fornovo – a.s. 2012/2013
“lavoratore”: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari. Al lavoratore così definito è equiparato: … l’allievo degli istituti di istruzione ed universitari e il partecipante ai corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici, ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali limitatamente ai periodi in cui l’allievo sia effettivamente applicato alle strumentazioni o ai laboratori in questione … .
Fornovo – a.s. 2012/2013
Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro.
Fornovo – a.s. 2012/2013
Contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all’adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Fornovo – a.s. 2012/2013
Osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale.
Fornovo – a.s. 2012/2013
Utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto, nonché i dispositivi di sicurezza.
Fornovo – a.s. 2012/2013
Utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione.
Fornovo – a.s. 2012/2013
Segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto, le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di cui ai punti precedenti, nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell’ambito delle proprie competenze e possibilità e fatto salvo l’obbligo di cui al punto successivo per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.
Fornovo – a.s. 2012/2013
Non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo.
Fornovo – a.s. 2012/2013
Non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori.
Fornovo – a.s. 2012/2013
Partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro.
Fornovo – a.s. 2012/2013
Sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto legislativo o comunque disposti dal medico competente.
Fornovo – a.s. 2012/2013
“datore di lavoro”: il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa.
Nella scuola il Dirigente Scolastico
Fornovo – a.s. 2012/2013
Nominare il Medico Competente … nei casi previsti … Designare preventivamente i lavoratori incaricati
dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e comunque di gestione dell’emergenza
Fornovo – a.s. 2012/2013
Nell’affidare i compiti ai lavoratori tenere conto delle loro capacità …
adempiere agli obblighi di informazione, formazione e addestramento
Fornovo – a.s. 2012/2013
consegnare tempestivamente al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza … copia del documento di cui all’art. 17 comma 1 lettera a) (documento sulla valutazione dei rischi)
adottare le misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell’evacuazione dei luoghi di lavoro nonché per il caso di pericolo grave e immediato …
Fornovo – a.s. 2012/2013
“azienda”: il complesso della struttura organizzata dal datore di lavoro pubblico o privato.
“dirigente”: persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa.
Chi è il Dirigente nella scuola?A seconda dell’organizzazione gestionale e
amministrativa di ciascun istituto il dirigente può essere individuato nel Vice Preside, nel DSGA, nel referente di plesso.
Fornovo – a.s. 2012/2013
“PREPOSTO”: persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti dei poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura del’incarico conferitogli, sovrintende all’attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa.
Fornovo – a.s. 2012/2013
PREPOSTO
Chi sono i PREPOSTI nella scuola?Tutti gli insegnanti, in modo particolare:insegnanti tecnico-pratici e docenti teorici che insegnano discipline tecniche o tecnico-scientifiche durante l’utilizzo dei laboratoriI soggetti nei confronti dei quali viene esercitato il ruolo di preposto sono gli studenti quando frequentano i laboratori
Fornovo – a.s. 2012/2013
Sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, nonché delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione e, in caso di persistenza della inosservanza, informare i loro superiori diretti.
Fornovo – a.s. 2012/2013
Verificare affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico.
Fornovo – a.s. 2012/2013
Richiedere l’osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato e inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa.
Fornovo – a.s. 2012/2013
Informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione.
Fornovo – a.s. 2012/2013
Astenersi, salvo eccezioni debitamente motivate, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave e immediato.
Fornovo – a.s. 2012/2013
Segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente sia le deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, sia ogni altra condizione di pericolo che si verifichi durante il lavoro, delle quali venga a conoscenza sulla base della formazione ricevuta.
Fornovo – a.s. 2012/2013
Frequentare appositi corsi di formazione secondo quanto previsto dall’articolo 37.
Fornovo – a.s. 2012/2013
COMPITI E RESPONSABILITA’ DEI PREPOSTI
Addestrare gli allievi all’uso di attrezzature, macchine e tecniche di lavorazione
Sviluppare negli allievi comportamenti di autotutela della salute
Promuovere la conoscenza dei rischi e delle norme di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, ai quali i laboratori sono assimilabili
Informare gli studenti sugli obblighi che la legge prescrive per la sicurezza ei laboratori
Segnalare al SPP eventuali anomalie all’interno dei laboratori
Fornovo – a.s. 2012/2013
“responsabile del servizio di prevenzione e protezione”: persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all’articolo 32 designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi.
“addetto al servizio di prevenzione e protezione”: persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all’articolo 32, facente parte del servizio di cui alla lettera l).
“servizio di prevenzione e protezione dai rischi”: insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all’azienda finalizzati all’attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori.
Fornovo – a.s. 2012/2013
COMPITI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Individuazione dei fattori di rischio, valutazione dei rischi e individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell’organizzazione aziendale
Fornovo – a.s. 2012/2013
COMPITI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive e i sistemi di controllo di tali misure
Elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali
Fornovo – a.s. 2012/2013
COMPITI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori
Fornovo – a.s. 2012/2013
COMPITI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica
Fornovo – a.s. 2012/2013
RIUNIONE PERIODICA
Nelle aziende che occupano più di 15 lavoratori, il datore di lavoro, direttamente o tramite il servizio di prevenzione e protezione dai rischi, indice almeno una volta al’anno una riunione cui partecipano:
Il datore di lavoro o un suo rappresentante (DL) Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione
(RSPP) Il Medico Competente (MC) Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)
Fornovo – a.s. 2012/2013
RIUNIONE PERIODICA
Nel corso della riunione il datore di lavoro sottopone all’esame dei partecipanti:
Il documento di valutazione dei rischi L’andamento degli infortuni e delle malattie professionali
e della sorveglianza sanitaria I criteri di scelta, le caratteristiche tecniche e l’efficacia dei
dispositivi di protezione individuale I programmi di informazione e formazione dei dirigenti, dei
preposti e dei lavoratori ai fini della sicurezza e della protezione della loro salute
Fornovo – a.s. 2012/2013
“medico competente”: medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali di cui all’articolo 38, che collabora, secondo quanto previsto all’articolo 29, comma 1, con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed è nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti di cui al presente decreto.
“sorveglianza sanitaria”: insieme degli atti medici, finalizzati alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione all’ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle modalità di svolgimento dell’attività lavorativa.
Fornovo – a.s. 2012/2013
“rappresentante dei lavoratori per la sicurezza”: persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro
Non ha un ruolo di contrapposizione, ma è una risorsa
Raccoglie, valuta e seleziona i problemi emersi dall’esperienza dei lavoratori e ne fa oggetto di confronto costruttivo
Fornovo – a.s. 2012/2013
L’elezione (o designazione) del RLS è di competenza dei lavoratori (no DS,
no SPP)Viene individuato prioritariamente dalle RSU tra le RSU (se
presenti econsenzienti), altrimenti dai lavoratori (esclusi gli studenti
equiparati) tra tutti ilavoratori (consenzienti), altrimenti, se nessuno intende
assumersi l’incarico,NON viene designato (ipotesi di RLS Territoriale)Internamente alla scuola, la nomina va comunicata formalmente
al DS
Fornovo – a.s. 2012/2013
ATTRIBUZIONI DEL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
Accede ai luoghi di lavoro in cui si svolgono le lavorazioni
È consultato preventivamente e tempestivamente in ordine alla valutazione dei rischi, alla individuazione, programmazione, realizzazione e verifica della prevenzione nella azienda o unità produttiva
Fornovo – a.s. 2012/2013
ATTRIBUZIONI DEL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
È consultato sulla designazione del responsabile e degli addetti al servizio di prevenzione, alla attività di prevenzione incendi, al primo soccorso, alla evacuazione dei luoghi di lavoro e del medico competente
È consultato in merito all’organizzazione della formazione
Fornovo – a.s. 2012/2013
ATTRIBUZIONI DEL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
Riceve le informazioni e la documentazione aziendale inerente alla valutazione dei rischi e le misure di prevenzione relative, nonché quelle inerenti alle sostanze ed ai preparati pericolosi, alle macchine, agli impianti, all’organizzazione e agli ambienti di lavoro, agli infortuni ed alle malattie professionali
Riceve le informazioni provenienti dai servizi di vigilanza
Fornovo – a.s. 2012/2013
ATTRIBUZIONI DEL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
Riceve una formazione adeguata Promuove l’elaborazione, l’individuazione e
l’attuazione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e l’integrità fisica dei lavoratori
Formula osservazioni in occasioni di visite e verifiche effettuate dalle autorità competenti, dalle quali è, di norma, sentito
Partecipa alla riunione periodica
Fornovo – a.s. 2012/2013
ATTRIBUZIONI DEL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
Fa proposte in merito all’attività di prevenzione Avverte il responsabile dell’azienda dei rischi
individuati nel corso della sua attività Può fare ricorso alle autorità competenti qualora
ritenga che le misure di prevenzione e protezione dai rischi adottate dal datore di lavoro o dai dirigenti ed i mezzi impiegati per attuarle non siano idonei a garantire la sicurezza e la salute durante il lavoro
Fornovo – a.s. 2012/2013
“PREVENZIONE”: il complesso delle disposizioni o misure necessarie anche secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione e dell’integrità dell’ambiente esterno.
“SALUTE”: stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un’assenza di malattia o di infermità.
Fornovo – a.s. 2012/2013
“VALUTAZIONE DEI RISCHI”: valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell’ambito dell’organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza.
Fornovo – a.s. 2012/2013
“pericolo”: proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni.
“rischio”: probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente oppure alla loro combinazione.
Neviano – marzo 2013
“FORMAZIONE”: processo educativo attraverso il quale trasferire ai lavoratori ed agli altri soggetti del sistema di prevenzione e protezione aziendale conoscenze e procedure utili all’acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi.
Fornovo – a.s. 2012/2013
“INFORMAZIONE”: complesso delle attività dirette a fornire conoscenze utili alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi in ambiente di lavoro.
Fornovo – a.s. 2012/2013
“ADDESTRAMENTO”: complesso delle attività dirette a far apprendere ai lavoratori l’uso corretto di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale, e le procedure di lavoro.
Fornovo – a.s. 2012/2013
DECRETO 10 MARZO 1998DECRETO 10 MARZO 1998
Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi
di lavoro
Fornovo – a.s. 2012/2013
DECRETO MINISTERO DECRETO MINISTERO INTERNO 26 AGOSTO 1992INTERNO 26 AGOSTO 1992
Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica
Punto 12 – Norme di esercizio
Fornovo – a.s. 2012/2013
12.0 – Deve essere predisposto un piano di emergenza e devono essere fatte prove di evacuazione, almeno due volte nel corso dell’anno scolastico
Fornovo – a.s. 2012/2013
COMPORTAMENTO DELL’UOMO IN COMPORTAMENTO DELL’UOMO IN CONDIZIONI DI EMERGENZACONDIZIONI DI EMERGENZA
Negli edifici con alta concentrazione di persone si possono avere situazioni di emergenza che:
Modificano le condizioni di agibilità degli spazi Alterano comportamenti e rapporti
interpersonali degli utenti
Fornovo – a.s. 2012/2013
COORDINATORE DELL’EMERGENZACOORDINATORE DELL’EMERGENZA
Compiti del COORDINATORE DELL’EMERGENZA: Valuta la situazione di emergenza e la necessità di evacuare
l’edificio, attuando la procedura d’emergenza prestabilita Dà ordine agli addetti di disattivare gli impianti di piano o
generali Dà il segnale di evacuazione generale e ordina all’addetto di
chiamare i mezzi di soccorso generali Sovrintende a tutte le operazioni di soccorso Dà il segnale di fine emergenza
Fornovo – a.s. 2012/2013
COORDINATORE DELL’EMERGENZACOORDINATORE DELL’EMERGENZA
Chi è il Coordinatore dell’emergenza: Il Dirigente scolastico, oppure in sua
assenza un sostituto da lui designato
Fornovo – a.s. 2012/2013
RESPONSABILE DELL’EVACUAZIONE DELLA CLASSE: IL DOCENTE
Contribuisce a mantenere la calma in tutta la classe in attesa che venga comunicato il motivo dell’emergenza.
Si attiene alle procedure corrispondenti al tipo di emergenza che è stato segnalato.
Al’ordine di evacuazione dell’edificio fa uscire ordinatamente gli studenti iniziando dalla fila più vicina alla porta; gli studenti procederanno in fila indiana senza spingersi e senza correre; uno studente assume la funzione di “aprifila” e un altro quella di “chiudifila”.
Prende il registro di classe, con gli alunni si reca nell’area di raccolta e fa l’appello per compilare l’apposito modulo allegato al registro.
Al segnale di fine emergenza riaccompagna gli alunni in classe, per la ripresa delle attività.
Fornovo – a.s. 2012/2013
ORGANIGRAMMA DELLA SICUREZZA
Fornovo – a.s. 2012/2013
RSPP
DIRIGENTE SCOLASTICO
RLS
Addetti primo soccorso
Addetti antincendio
Lavoratori (Docenti)
Lavoratori (ATA)
Lavoratori (Studenti)
STUDENTI APRIFILA
Mantenere la calma, seguire le procedure stabilite e le istruzioni del docente
Verificare che la via di fuga sia sgombra e guidare i compagni all’area di raccolta, seguendo il percorso previsto nel Piano di emergenza
Fornovo – a.s. 2012/2013
STUDENTI CHIUDIFILA
Mantenere la calma, seguire le procedure stabilite e le istruzioni del docente
Verificare da ultimi la completa assenza di compagni nella classe evacuata e chiudere la porta
Fornovo – a.s. 2012/2013
RESPONSABILE CHIAMATA DI SOCCORSO
All’ordine di evacuazione dell’edificio: Attende l’avviso del coordinatore
dell’emergenza per effettuare la chiamata dei mezzi di soccorso seguendo le procedure previste
Si dirige verso l’area di raccolta seguendo l’itinerario previsto dalle planimetrie di piano
Fornovo – a.s. 2012/2013
SCHEMA CHIAMATA DI SOCCORSO
In caso di malore o infortunio: 118 - Pronto Soccorso"Pronto qui è la ……………………… ubicata in ……………………………………… a …………………è richiesto il vostro intervento per un incidente.Il mio nominativo è ________________ il nostro numero di telefono è …………………………..Si tratta di ___________(caduta, schiacciamento, intossicazione, ustione, malore, ecc.) la vittima è ______(rimasta incastrata, ecc.), (c'è ancora il rischio anche per altre persone)la vittima è ______(sanguina abbondantemente, svenuta, non parla, non respira)in questo momento è assistita da un soccorritore che gli sta praticando (una compressione della ferita, la respirazione bocca a bocca, il massaggio cardiaco, l'ha messa sdraiata con le gambe in alto, ecc.)qui è la ………………………………….. ubicata in …………………………………. a …………………mandiamo subito una persona che vi aspetti sulla strada davanti al cancello, all'ingresso generale della scuola, su …………………………………….)Il mio nominativo è ________________ il nostro numero di telefono è …………………………………..."
Fornovo – a.s. 2012/2013
SCHEMA CHIAMATA DI SOCCORSO
In caso di incendio: 115 – Vigili del Fuoco"Pronto qui è la ……………………………… ubicata in ………………………. a …………………………è richiesto il vostro intervento per un principio d’incendio.Il mio nominativo è ________________ il nostro numero di telefono è ……………………………..Ripeto, qui è la …………………………….. ubicata in ………………………………… a ……………………….è richiesto il vostro intervento per un principio d’incendio.mandiamo subito una persona che vi aspetti sulla strada davanti al cancello, all'ingresso generale della scuola, su ……………………..)Il mio nominativo è ________________ il nostro numero di telefono è ………………………………….."
Fornovo – a.s. 2012/2013
Chi sono
Personale nominato dal DS che sceglie in base alle capacità e propensioni di ciascuno (non possono rifiutare la designazione, se non per giustificato motivo), opportunamente formato ai sensi del D.M. 388/03
Quanti sono
Sulla base della valutazione dei rischi e dell’organizzazione delle attività scolastiche
Responsabilità
Non hanno nessun obbligo nella gestione della sicurezza e delle emergenze ai sensi della normativa sulla sicurezza sul lavoro
Hanno responsabilità penali solo nel caso di “omissione di soccorso” (C.P. art. 593)
Fornovo – a.s. 2012/2013
Compiti: Soccorrere chiunque si trovi a scuola Decidere quando chiamare il 118 e come gestire il soccorso
(coordinamento, assistenza) Intervenire prontamente (esonerato da altri compiti) e
autonomamente (senza interferenze) Relazionare sugli interventi effettuati Partecipare alla redazione del Piano di Primo Soccorso
scolastico Collaborare alle prove di evacuazione
Fornovo – a.s. 2012/2013
Chi sonoPersonale nominato dal DS che sceglie in base alle capacità e propensioni di ciascuno (non possono rifiutare la designazione, se non per giustificato motivo), opportunamente formato ai sensi del D.M. 10/03/1998Quanti sonoSulla base della valutazione dei rischi e dell’organizzazione delle attività scolasticheResponsabilitàNon hanno nessun obbligo nella gestione della sicurezza e delle emergenze ai sensi della normativa sulla sicurezza sul lavoroHanno responsabilità penali solo nel caso di “omissione di soccorso” (C.P. art. 593)
Fornovo – a.s. 2012/2013
Il DS dovrà assicurare una formazione di 8 ore perpresenze contemporanee per edificio inferiori a 300, di
8ore con esame di idoneità tecnica (presso VVF) tra 300e 1000 presenze contemporanee per edificio, di 16 orecon esame di idoneità tecnica (presso VVF) perpresenze contemporanee superiori a 1000 per edificio(D.M. 10/3/98)
Fornovo – a.s. 2012/2013
Compiti: Sorveglianza: controllo visivo (anche quotidiano)
Porte e vie (libere) Segnaletica (visibile e integra) Luci di emergenza (funzionanti) Mezzi di estinzione (accessibili)
Controlli periodici (almeno semestrali) funzionalità degli impianti tecnologici Efficienza dei presidi antincendio
Partecipazione alla manutenzione, segnalando i malfunzionamenti
Collaborazione con i Vigili del Fuoco
Fornovo – a.s. 2012/2013
NORME PER L’EVACUAZIONENORME PER L’EVACUAZIONE Interrompere tutte le attività Non portare con sé oggetti inutili (ad esempio zaini,
ombrelli, ecc…) Mantenere la calma, non spingersi, non correre,
non urlare Procedere in fila indiana tenendosi per mano o con
una mano sulla spalla di chi precede Rispettare le precedenze derivanti dalle priorità
dell’evacuazione
Fornovo – a.s. 2012/2013
Seguire le vie di fuga indicate Raggiungere l’area di raccolta assegnata
Fornovo – a.s. 2012/2013
La disposizione dei banchi nelle classi deve essere tale da individuare delle vie di fuga tra le varie file
L’insegnante deve vigilare affinchè le vie di fuga non vengano ostruite con zaini o materiali vari
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COMPORTAMENTO IN CASO DI TERREMOTO
Non precipitarsi fuori Ripararsi sotto i banchi o in prossimità di strutture portanti Allontanarsi da fonti di pericolo, quali ad esempio finestre,
armadi, ecc … Quando la scossa è ultimata attendere eventuali
comunicazioni del Coordinatore dell’emergenza Se ci si trova nei corridoi o nel vano scale rientrare nella
classe più vicina Quando viene attivato l’apposito segnale attuare la
procedura di evacuazione portandosi nel punto di raccolta
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Lavoratore: il lavoratore che utilizza un’attrezzatura munita di videoterminali, in modo sistematico o abituale, per venti ore settimanali, dedotte le interruzioni di cui al successivo art. 175
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Art. 175Il lavoratore ha diritto ad una interruzione della sua attività mediante pause ovvero cambiamenti di attività.Il lavoratore ha diritto ad una pausa di quindici minuti ogni centoventi minuti di applicazione continuativa al videoterminale.Nel computo dei tempi di interruzione non sono compresi i tempi di attesa della risposta da parte del sistema elettronico, che sono considerati, a tutti gli effetti, tempo di lavoro, ove il lavoratore non possa abbandonare il posto di lavoro.
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Tastiera e dispositivi di puntamento La tastiera deve essere separata dallo schermo e facilmente
regolabile e dotata di meccanismo di variazione della pendenza onde consentire al lavoratore di assumere una posizione confortevole e tale da non provocare l’affaticamento delle braccia e delle mani.
Lo spazio sul piano di lavoro deve consentire un appoggio degli avambracci davanti alla tastiera nel corso della digitazione, tenendo conto delle caratteristiche antropometriche dell’operatore.
La tastiera deve avere una superficie opaca onde evitare i riflessi.
La disposizione della tastiera e le caratteristiche dei tasti devono agevolarne l’uso.
I simboli dei tasti devono presentare sufficiente contrasto ed essere leggibili dalla normale posizione di lavoro.
Il mouse o qualsiasi dispositivo di puntamento in dotazione alla postazione di lavoro deve essere posto sullo stesso piano della tastiera, in posizione facilmente raggiungibile e disporre di uno spazio adeguato per il suo uso.
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Piano di lavoro Il piano di lavoro deve avere una superficie a basso indice di
riflessione, essere stabile, di dimensioni sufficienti a permettere una disposizione flessibile dello schermo, della tastiera, dei documenti e del materiale accessorio.
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L’altezza del piano di lavoro fissa o regolabile deve essere indicativamente compresa tra 70 e 80 cm. Lo spazio a disposizione deve permettere l’alloggiamento e il movimento degli arti inferiori, nonché l’ingresso del sedile e dei braccioli se presenti.
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La profondità del piano di lavoro deve essere tale da assicurare una sufficiente distanza visiva dallo schermo.
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Il supporto per i documenti deve essere stabile e regolabile e deve essere collocato in modo tale da ridurre al minimo i movimenti della testa e degli occhi.
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Sedile di lavoro Il sedile di lavoro deve essere stabile e permettere all’utilizzatore
libertà nei movimenti, nonché una posizione comoda. Il sedile deve avere altezza regolabile in maniera indipendente dallo schienale e dimensioni della seduta adeguate alle caratteristiche antropometriche dell’utilizzatore.
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Lo schienale deve fornire un adeguato supporto alla regione dorso-lombare dell’utente. Pertanto deve essere adeguato alle caratteristiche antropometriche dell’utilizzatore e deve avere altezza e inclinazione regolabili. Nell’ambito di tali regolazioni l’utilizzatore dovrà poter fissare lo schienale nella posizione selezionata
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Lo schienale e la seduta devono avere bordi smussati. I materiali devono presentare un livello di permeabilità tali da non compromettere il comfort dell’utente e pulibili.
Il sedile deve essere dotato di un meccanismo girevole per facilitare i cambi di posizione e deve poter essere spostato agevolmente secondo le necessità dell’utilizzatore.
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Un poggiapiedi sarà messo a disposizione di coloro che lo desiderino per far assumere una postura adeguata agli arti inferiori. Il poggiapiedi non deve spostarsi involontariamente durante il suo uso.
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UTILIZZO DI ATTREZZATURE UTILIZZO DI ATTREZZATURE ELETTRICHEELETTRICHE
Utilizzare le attrezzature secondo le indicazioni fornite nei relativi libretti di uso e manutenzione predisposti dai costruttori.
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UTILIZZO DI ATTREZZATURE ELETTRICHEUTILIZZO DI ATTREZZATURE ELETTRICHE
Disattivare l’alimentazione elettrica dell’apparecchio per eventuali interventi sullo stesso.
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UTILIZZO DI ATTREZZATURE ELETTRICHEUTILIZZO DI ATTREZZATURE ELETTRICHE
Nel caso di danneggiamento del cavo elettrico di alimentazione non utilizzare l’apparecchio e provvedere alla sostituzione del cavo.
Evitare di riparare il cavo con nastro isolante.
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Segnalazione della presenza di cavi volanti sul pavimento nelle zone in cui si opera con apparecchiature elettriche
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Segnalazione tempestiva di guasti e malfunzionamenti di apparecchiature elettriche durante il loro utilizzo, per consentire l’intervento di personale esperto e qualificato
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Predisposizione di una procedura di controllo dello stato di cavi di alimentazione, eventuali prolunghe, spine e prese prima del loro utilizzo; nel caso non si accerti la loro perfetta integrità ed efficienza astenersi dall’utilizzo
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Divieto di utilizzo di spine adattatrici o multiple per evitare di sovraccaricare prese e cavi elettrici
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Utilizzo corretto delle apparecchiature elettriche secondo quanto previsto nel manuale d’uso in dotazione a ciascuna di esse
Predisposizione di una procedura periodica dello stato di conservazione ed usura delle apparecchiature elettriche
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Segnalazione della presenza di cavi volanti sul pavimento nelle zone in cui si opera con apparecchiature elettriche
Segnalazione tempestiva di guasti e malfunzionamenti di apparecchiature elettriche durante il loro utilizzo, per consentire l’intervento di personale esperto e qualificato
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Predisposizione di una procedura di controllo dello stato di cavi di alimentazione, eventuali prolunghe, spine e prese prima del loro utilizzo; nel caso non si accerti la loro perfetta integrità ed efficienza astenersi dall’utilizzo
Divieto di utilizzo di spine adattatrici o multiple per evitare di sovraccaricare prese e cavi elettrici
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Effettuare frequenti ricambi d’aria in tutti i locali Assicurarsi che vengano rispettati i valori di temperatura e
umidità necessari per assicurare condizioni di benessere alle persone
evitare correnti d’aria Rispettare ed esigere che venga rispettato il divieto di
fumare in tutti i locali scolastici
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Affidare i compiti ai lavoratori in modo congruente con le loro capacità e condizioni, in rapporto alla loro salute e sicurezza
Informare i lavoratori e i preposti sulle responsabilità e obblighi associati al loro ruolo
Informare eventuali lavoratrici gestanti della possibilità di posticipare di un mese il periodo di astensione obbligatoria
Non far svolgere alle lavoratrici durante la gestazione e il puerperio mansioni quali il trasporto e il sollevamento di pesi e altri lavori pericolosi, faticosi e insalubri, elencati nell’allegato A del D. Lgs 151/2001
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La manutenzione e la messa a norma delle strutture compete alla Provincia di Parma, Ente proprietario dell’edificio. E’ compito anche dei docenti segnalare eventuali carenze o esigenze di manutenzione di cui vengano a conoscenza.
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RISCHIO FUMO
Si ricorda che, ai sensi dell’art. 51 della legge 16/01/03, n. 3, è vietato fumare in tutti i locali chiusi. NELLE SCUOLE E’ VIETATO FUMARE IN QUALSIASI LOCALE E NON DEVE ESSERE PREVISTO ALCUN LOCALE FUMATORITale divieto viene richiamato dalla legge regionale n. 17 del 27 luglio 2007 che, all’art. 3 comma 2, prevede la promozione di azioni che valorizzino la coerenza dei comportamenti degli adulti nei contesti pubblici ad alto valore educativo e formativo.
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RISCHIO FUMO
Il Dirigente scolastico deve nominare e formare gli agenti accertatori i cuinominativi devono essere riportati nella segnaletica prevista dal Decretosuddetto, affissa nei locali.Deve, inoltre, fornire una adeguata informazione ai lavoratori sui rischi perla sicurezza e la salute derivanti dal fumo attivo e passivo, sulle misure diprevenzione del tabagismo adottate e sulle modalità efficaci per smetteredi fumare, avvalendosi del medico competente, ove previsto, e delServizio di Prevenzione e Protezione.
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LAVORATRICI GESTANTI
Riferimenti normativi: D. Lgs. 151/01 D. Lgs. 81/08
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LAVORATRICI GESTANTI
La lavoratrice gestante deve obbligatoriamente astenersi dal lavoro per il tempo che va dai due mesi precedenti la data presunta del parto ai tre mesi successivi al parto stesso.
C’è inoltre la possibilità di utilizzare in forma flessibile il periodo dell’interdizione obbligatoria dal lavoro, posticipando un mese dell’astensione prima del parto al periodo successivo.
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LAVORATRICI GESTANTI
Le lavoratrici che si dovessero trovare in stato di gravidanza sono invitate a segnalarlo al Dirigente Scolastico, affinché questi possa predisporre tutti i provvedimenti e le misure di prevenzione e protezione atte a tutelare a loro salute
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LAVORATRICI GESTANTI
Il periodo di astensione obbligatoria può essere anticipato: Nel caso di gravi complicanze della gestazione o di
preesistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza
Quando le condizioni di lavoro o ambientali sono ritenute pregiudizievoli alla salute della donna e del bambino
Quando la lavoratrice che svolga lavori pericolosi, faticosi o insalubri non possa essere spostata ad altre mansioni (l’astensione può protrarsi fino a sette mesi dopo il parto)
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