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© copyright 2012Euno Edizioni94013 Leonforte - Via Mercede 25Tel. e fax 0935 [email protected]
ISBN: 978-88-97085-44-7
Impaginazione di: Emilio Barbera
Finito di stampare nel marzo 2012da Officine tipografiche Aiello e Provenzano - Bagheria (Pa)
Prefazione
Una mamma e il suo bambino; una nonna e il nipotino:Anna Maria De Francisco Aveni ci parla di questo rappor-to, e ci parla della maternità in questa sua bella silloge dipoesie rivolte all’infanzia che attingono in parte alla tra-dizione orale delle conte e delle filastrocche (Ninnanan-na ninnananna / un gran cuore e una capanna) e dellefiabe, ma anche all’intimismo di derivazione pascolia-no/crepuscolare e alla grande lezione di Gianni Rodari.Poesia delle emozioni e dei sentimenti che trova espres-sione nel gioco delle rime, spesso baciate, nelle metaforee nelle similitudini, nel piacere dell’ingegnosità inventi-va, e in un ritmo incalzante che nei suoi momenti miglio-ri si fa partitura musicale e diventa musica, di volta in vol-
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ta, dolce e lenta, trasognata o sincopata e veloce. Musicafatta anche di pause e di silenzi.Una mamma e il suo bambino: un rapporto unico, fattodi complicità, di condivisioni, di tacite intese. Una mam-ma che parla e un bimbo che ascolta e che “si prestacomplice a quel gioco” che è l’antico gioco del racconto,quello praticato dai contastorie siciliani. Fondamentale,perché, come scriveva Giuseppe Pontremoli, “raccontarestorie ai bambini” significa “aiutarli a crescere, aiutarli aimparare a vivere”.
L’autrice ci parla della crescita e delle stagioni che pas-sano:
Per finire, ecco l’inverno e qualche scarabocchio sul quaderno
ci parla del primo anno di vita, della scuola materna:
All’asilo quanti ce n’è:dal figlio del maestro al figlio del re
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Ci parla dei “giardini segreti”, quei luoghi da cui gli adultisono esclusi:
Un posto tutto miodove essere padrone[...]dove mangiare la merendaaccogliere gli amichettiassaporare gustosi sorbetti[...]e immaginare l’avventura con cuore fantasioso, senza paura
Ci parla dei giochi (il cavallo a dondolo, che spalanca leporte dell’immaginazione e della creatività infantile) edelle magnifiche scoperte dei bambini (quando il bambi-no vuole afferrare l’acqua con le mani o quando insegueuna foglia che il vento fa sollevare da terra). Situazioninarrative in cui sicuramente tutti si riconosceranno, bam-bini e adulti, come l’allestimento del presepe con quellastatuina ben nascosta:
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perché nell’urto di un gesto vivacel’orecchio gli ha rotto e lineato il torace(laggiù la madre non l’avrebbe visto)
Ci sono i personaggi magici: le streghe, i maghi, le fate del-le fiabe orali che alimentano l’immaginario dei bambini.Ci sono i momenti di gioia, di divertimento e quelli di tri-stezza e di delusione: il palloncino sfugge dalle mani delbambino:
vola in alto, su, su, su…tanto che presto non si vede più
Ma ecco che tutti liberano nell’aria i loro palloncini e sul-la bocca del bambino ritorna il riso.Ci sono le paure e c’è il bisogno di affetto, di rassicurazio-ne di una mamma “capace di mettere pace nel caos dellemie monellerie”.
Le Ninne nanne, le tiritere e le filastrocche di Anna MariaDe Francisco Aveni – che mi hanno ricordato forse alcuni
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componimenti di Elsa Morante (Penso ad esempio alla“Ninna nanna della Vecchietta”) – narrano la Vita. E ac-compagnano i bambini verso la Vita: il ragazzo è ormaiun ometto. Parte da casa per affrontare la sua vita:
Cammina cammina, prova e riprovatrovò un lavoro e una casa nuova
La De Francisco Aveni è un’attenta osservatrice dell’uni-verso infanzia: ne sa ascoltare le voci che parlano delmondo e del senso di starci, e lo racconta con intensità,con grande forza suggestiva, con una scrittura che si ca-ratterizza per la sua levità, lontana da qualsiasi moda omodello, ma forse soprattutto con il cuore, quel cuore dipoeta in cui trovano ospitalità e da cui provengono le sto-rie, come diceva Furio Jesi.
Livio SossiDocente di Storia e Letteratura per l’infanzia
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Premessa
Fioccano i doniad elevare un cumulodi dolci promesse:dall’orologio, che segni ore liete,alla penna, per testimoniarele prime commozioni dell’animo,ai giocattoli, monili, abitini,per andare gaio e protetto.Anch’io depongo qualcosasul mucchio delle offerte:rime scherzose, assonanze,una manciata di sillabe colorate,per divertirci e per sognare insiemevia via che il tempo scorresino alle soglie dell’adolescenza.
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Tra le braccia
Cullo tra le braccia il mio bambinoe piano il mondo si fa piccolino:tenero come un bocciolosoave come trillo d’usignolo,come arcobaleno delicatocome mandorla fresca vellutato,splende una girandola di stelledanzano sui fiori le farfalle…Scende sul mondo innocenteuno spirito benedicente.