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/ 35 Domenica 13 gennaio 2019 Agricoltura Il valore della terra Notizie e informazioni da e per il mondo dei campi e nell’ambito del settore agroalimentare. Il Consorzio Terrepadane fa scuola nelle politiche di sostenibilità idrica bile di Water Management di Terre- padane, “Manna” , abbinato a un ef- ficiente sistema di irrigazione, con- sente di conoscere in modo ottima- le ogni porzione di campo, permet- tendo di fornire alla pianta il quan- titativo giornaliero o settimanale dell’acqua necessaria alla coltura, senza installare in campo sonde per il rilevamento dell’umidità. Grazie ad una elevatissima qualità delle immagini ad infrarosso, si ha una mappatura del terreno pari a 100 sonde per ogni ettaro e senza alcun oneroso intervento di installazio- ne/recupero dei materiali in cam- pagna. «Se un tempo - commenta Scaglioni - la decisione su quanto e quando irrigare era dettata dalla esperienza o dall’abitudine, oggi la tecnica permette irrigazioni mirate e razionali; il consiglio irriguo forni- to tiene conto delle immagini satel- litari multi-spettrali, dei dati meteo locali, dei protocolli agronomici e delle mappe dei suoli, oltre che del- lo stadio fenologico e dell’evapotra- spirazione della coltura in campo». Decidere quando procedere con un intervento irriguo e una decisione sempre più strategica per l’azienda agraria che oggi deve fare i conti con costi notevoli e vincoli sempre più stringenti: per questo poter conta- re su un supporto innovativo che renda queste scelte sempre più pre- cise costituisce un’opportunità non trascurabile. Nel 2018, primo anno di lancio di Manna - continua Sca- glioni -, sono stati già mappati oltre 2.000 ettari di terreno coltivato a po- modoro, mais, cipolla ed erba me- dica, nella maggior parte nel Piacen- tino. Gli agricoltori piacentini, che nel 2017 hanno vissuto purtroppo da protagonisti il problema della sic- cità e dell’emergenza idrica, hanno iniziato a conoscere il sistema e a sfruttarne i numerosi vantaggi. Il piacentino Matteo Scaglioni, responsabile di Water Management del Consorzio agrario Terrepadane Claudia Molinari PIACENZA Aperte nuove frontiere per gesti- re al meglio la risorsa idrica. Terre- padane traccia un primo bilancio del sistema fotosatellitare “Manna” , che il Consorzio agrario è stato tra i primi a testare in Italia. La società Manna è stata acquistata 2 anni fa dal colosso israeliano Rivulis, part- ner storico di Terrepadane; il siste- ma rappresenta una rivoluzione nella gestione dell’irrigazione. In pratica, sfruttando i rilevamenti di una rete di satelliti, “Manna” può elaborare un’analisi puntuale e ag- giornata dello stato di irrigazione e sviluppo vegetativo dei campi. Gli agricoltori possono tener monito- rato il tutto in modo semplice e ve- loce grazie al loro smarphone tra- mite la app dedicata. Manna è in grado di fornire anche uno storico dell’andamento idrico dei terreni negli ultimi 4 anni: un report prezio- so per capire se le scelte in materia irrigua abbiano risposto adeguata- mente al fabbisogno dei terreni. Se- condo Matteo Scaglioni, responsa- «L’acqua è vita - ricorda il presiden- te del Consorzio Agrario Terrepadane Marco Crotti - è un bene importante per tutti e va quindi preservato nell’in- teresse di tutti. Gli agricoltori stanno facendo la loro parte. E infatti Piacen- za è una delle province più avanzate per quanto riguarda l’adozione di si- stemi innovativi di irrigazione». Fondamentale la formazione. E da Terrepadane arriva infatti il plauso al nuovo indirizzo per diventare tecni- co delle acque e risanamento ambien- tale annunciato dall’istituto profes- sionale “Marcora” nella sede di Pia- cenza che dal prossimo anno scolasti- co potrà fornire ai suoi giovani stu- denti competenze preziose e molto vicine all’agricoltura. Il nostro territo- rio h sviluppato competenze specifi- che ed esperienze significative che possono essere adeguatamente va- lorizzate da un percorso di studi spe- cifico. _Mol. Primi bilanci del sistema “Manna” che attraverso la gestione di una rete di satelliti consente di ottimizzare l’irrigazione PLAUSO AL MARCORA PER IL CORSO DI TECNICO DELL’ACQUA Coldiretti: è bene preservare la risorsa idrica Confagricoltura: un appello per le prossime semine della bietola PIACENZA «Chiediamo ai bieticoltori di confermare l’impegno in vista del- le prossime semine primaverili: il prezzo riconosciuto all’agricoltore è di oltre 40 euro a tonnellata, mi- gliorativo rispetto a quello del 2018»: questo l’appello lanciato da Confagricoltura Emilia Romagna ai produttori di barbabietole da zucchero. «Ora è il momento - continua l’or- ganizzazione - di sostenere la pro- duzione bieticolo-saccarifera - del- la quale Confagricoltura rappresen- ta una quota consistente -, che è l’emblema di un territorio e della sua economia oltre a conferire un valore aggiunto e distintivo al ma- de in Italy alimentare». Così la pre- sidente di Confagricoltura Emilia Romagna, Eugenia Bergamaschi, a margine del vertice di settore riuni- tosi a Bologna alla presenza del pre- sidente della Federazione naziona- le di prodotto barbabietola da zuc- chero di Confagricoltura, Stefano Casalini, insieme ai presidenti re- gionali e provinciali dell’associazio- ne agricola in rappresentanza dell’intero areale produttivo. Con- fagricoltura - è stato sottolineato - è attiva nel favorire lo zucchero 100% italiano attraverso accordi di filiera con importanti realtà industriali na- zionali e internazionali». _Mol. L’organizzazione chiede ai bieticoltori di confermare il loro impegno Nitrati, Confagricoltura riapre il dibattito sulla normativa PIACENZA Sono le condizioni climatiche di questi giorni con cieli tersi e cie- lo sereno a rimettere in discussio- ne la già controversa direttiva ni- trati: infatti la complessa normati- va, nonostante le diverse finestre concesse, conferma (in base ai bol- lettini meteo pubblicati da Arpae ogni lunedì), il divieto di spandi- mento dal 1° dicembre al 31 gen- naio (62 giorni), in zona vulnera- bile. Inoltre resta poi sempre vali- do il divieto di utilizzazione agro- nomica dei fertilizzanti sui terreni gelati, innevati, con falda acquife- ra affiorante, con frane in atto e su terreni saturi d’acqua e nei giorni di pioggia. Ad intervenire in proposito è Con- fagricoltura per voce di Giovanna Parmigiani, componente di Giun- ta nazionale con delega alle mate- rie ambientali: «Tutta la direttiva nitrati deve essere sostanzialmen- te rivista - sottolinea - lo abbiamo chiesto più volte. Innanzitutto per- ché basata su presupposti non og- gettivi e che mettono sul banco de- gli imputati solo l’agricoltura tra- lasciando l’impatto, ben più con- sistente, di altri comparti». «Il sistema a finestre doveva servi- re per porre parziale rimedio ad al- cune storture, ma anche in questo caso ci si è messa di mezzo la bu- rocrazia - rimarca il presidente di Confagricoltura Piacenza Filippo Gasparini -. Oggettivamente, ab- biamo avuto un novembre piovo- so (in cui le finestre per spandere erano di fatto precluse) mentre in questi giorni avremmo condizio- ni agronomicamente ideali per fer- tilizzare su prati ed erba medica». Secondo Gasparini, non poter fer- tilizzare con le condizioni di que- sti giorni significa negare la com- petenza e la professionalità di chi opera nei campi, procurare un danno alle colture e conseguente- mente porre in svantaggio le no- Gasparini (a sinistra), Parmigiani e Casagrande di Confagricoltura Spandimento vietato nei giorni migliori. Gasparini: l’agricoltura continua a essere punita stre aziende. Secondo gli imprenditori di Con- fagricoltura, il dati scientifici indi- cano come l’inquinamento da ni- trati debba cercare le sue origini soprattutto in altre fonti oltre a quelle agricole: «Se è vero che l’agricoltura viene punita oltremo- do con decisioni assunte senza ba- si scientifiche, l’amara conclusio- ne è che ci sia un astio contro il no- stro settore - conclude Gasparini - . Se si giudicassero con la stessa se- verità usata per l’agricoltura le al- tre fonti di inquinamento, come ad esempio i trasporti, non do- vremmo solo applicare norme sull’uso delle vetture, ma chiude- re le fabbriche di automobili e tor- nare ai calessi». _Mol. Condifesa tira le somme, crescono soci e assicurati PIACENZA Si è conclusa nei mesi scorsi la campagna assicurativa per Condifesa Piacenza che ora tira le somme dell’annata e analizza gli andamenti. «Le somme assicurate dagli as- sociati - affermano il presidente Gianmaria Sfolcini e il direttore Stefano Cavanna - sono in au- mento, così come sono incre- mentati il numero dei soci e gli assicurati, a conferma della sem- pre maggiore attenzione che gli agricoltori dedicano agli stru- menti assicurativi. La tendenza che rileviamo è un netto aumento (300%) degli etta- ri di pomodoro assicurati da no- stri soci, fuori dalla provincia di Piacenza, (Cremona, Lodi, Par- ma, Pavia, Reggio Emilia…). Con- difesa Piacenza già dal 2017 è in- fatti abilitato ad operare su tutto il territorio nazionale». Il direttore entra nello specifico dell’annata che si è appena con- clusa e durante la quale si sono abbattute numerose avversità at- mosferiche sulle coltivazioni de- gli associati. «Da segnalare - afferma - i 5,8 mi- lioni di euro erogati come risar- cimenti suddivisi in 3,2 milioni per danni da grandine, 1,9 milio- ni per danni da eccesso di piog- gia e 0,7 milioni per vento forte. La produzione più assicurata dai nostri associati - prosegue Ca- vanna - resta il pomodoro da in- dustria con oltre 7700 ettari. Per questo prodotto la campagna 2018 registra un forte inaspri- mento delle condizioni assicura- tive (a causa dei numerosi even- ti atmosferici risarciti nelle scor- se annate) ed un aumento medio dei tassi, pagati dai nostri asso- ciati, del 15%. Rileviamo inoltre fortissime differenze di tassi pa- gati dai nostri associati nello stes- so comune per assicurare pomo- doro, in alcuni comuni le diffe- renze tra il tasso più basso e quel- lo più alto pagato sono anche dell’8%. Di qui l’invito ai soci ad approfondire per capire se le ta- riffe più alte corrispondano effet- tivamente a condizioni miglio- ri». Condifesa evidenzia anche il da- to sulle compagnie assicurative operanti sul nostro territorio, prendendo come riferimento proprio il prodotto pomodoro da industria: «Riscontriamo - com- menta Cavanna - che sono 11 le compagnie che hanno assicura- to questo prodotto e ben 7 sono compagnie “new entry” (per le quali cioè si tratta delle prima campagna sul pomodoro di no- stri associati)». Condifesa ha concluso in questi giorni anche la campagna assi- curativa riferita ai cereali autun- no vernini con numeri in aumen- to rispettivamente agli ettari as- sicurati ed al numero di aziende assicurate. Infine un dato positi- vo: lo sblocco dei contributi rela- tivi alle assicurazioni agevolate. «Nel corso del mese di dicembre - sottolinea il direttore - abbiamo registrato l’erogazione di contri- buti per un ammontare di circa 5 milioni di euro, di cui 3,5 milioni sono contributi riferiti all’anno 2018». _Clamol. Bilancio positivo nonostante un’annata flagellata da tante avversità atmosferiche Gianmaria Sfolcini, presidente di Condifesa Piacenza

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Agricoltura Il valore della terra Notizie e informazioni da e per il mondo dei campi e nell’ambito del settore agroalimentare.

Il Consorzio Terrepadane fa scuola nelle politiche di sostenibilità idrica

bile di Water Management di Terre-padane, “Manna”, abbinato a un ef-ficiente sistema di irrigazione, con-sente di conoscere in modo ottima-le ogni porzione di campo, permet-tendo di fornire alla pianta il quan-titativo giornaliero o settimanale dell’acqua necessaria alla coltura, senza installare in campo sonde per il rilevamento dell’umidità. Grazie ad una elevatissima qualità delle immagini ad infrarosso, si ha una mappatura del terreno pari a 100 sonde per ogni ettaro e senza alcun oneroso intervento di installazio-ne/recupero dei materiali in cam-pagna. «Se un tempo - commenta Scaglioni - la decisione su quanto e quando irrigare era dettata dalla esperienza o dall’abitudine, oggi la tecnica permette irrigazioni mirate e razionali; il consiglio irriguo forni-to tiene conto delle immagini satel-litari multi-spettrali, dei dati meteo locali, dei protocolli agronomici e delle mappe dei suoli, oltre che del-lo stadio fenologico e dell’evapotra-spirazione della coltura in campo». Decidere quando procedere con un intervento irriguo e una decisione sempre più strategica per l’azienda

agraria che oggi deve fare i conti con costi notevoli e vincoli sempre più stringenti: per questo poter conta-re su un supporto innovativo che renda queste scelte sempre più pre-cise costituisce un’opportunità non trascurabile. Nel 2018, primo anno di lancio di Manna - continua Sca-glioni -, sono stati già mappati oltre 2.000 ettari di terreno coltivato a po-modoro, mais, cipolla ed erba me-dica, nella maggior parte nel Piacen-tino. Gli agricoltori piacentini, che nel 2017 hanno vissuto purtroppo da protagonisti il problema della sic-cità e dell’emergenza idrica, hanno iniziato a conoscere il sistema e a sfruttarne i numerosi vantaggi.

Il piacentino Matteo Scaglioni, responsabile di Water Management del Consorzio agrario Terrepadane

Claudia Molinari

PIACENZA ● Aperte nuove frontiere per gesti-re al meglio la risorsa idrica. Terre-padane traccia un primo bilancio del sistema fotosatellitare “Manna”, che il Consorzio agrario è stato tra i primi a testare in Italia. La società Manna è stata acquistata 2 anni fa dal colosso israeliano Rivulis, part-ner storico di Terrepadane; il siste-ma rappresenta una rivoluzione nella gestione dell’irrigazione. In pratica, sfruttando i rilevamenti di una rete di satelliti, “Manna” può elaborare un’analisi puntuale e ag-giornata dello stato di irrigazione e sviluppo vegetativo dei campi. Gli agricoltori possono tener monito-rato il tutto in modo semplice e ve-loce grazie al loro smarphone tra-mite la app dedicata. Manna è in grado di fornire anche uno storico dell’andamento idrico dei terreni negli ultimi 4 anni: un report prezio-so per capire se le scelte in materia irrigua abbiano risposto adeguata-mente al fabbisogno dei terreni. Se-condo Matteo Scaglioni, responsa-

● «L’acqua è vita - ricorda il presiden-te del Consorzio Agrario Terrepadane Marco Crotti - è un bene importante per tutti e va quindi preservato nell’in-teresse di tutti. Gli agricoltori stanno facendo la loro parte. E infatti Piacen-za è una delle province più avanzate per quanto riguarda l’adozione di si-stemi innovativi di irrigazione». Fondamentale la formazione. E da Terrepadane arriva infatti il plauso al nuovo indirizzo per diventare tecni-

co delle acque e risanamento ambien-tale annunciato dall’istituto profes-sionale “Marcora” nella sede di Pia-cenza che dal prossimo anno scolasti-co potrà fornire ai suoi giovani stu-denti competenze preziose e molto vicine all’agricoltura. Il nostro territo-rio h sviluppato competenze specifi-che ed esperienze significative che possono essere adeguatamente va-lorizzate da un percorso di studi spe-cifico. _Mol.

Primi bilanci del sistema “Manna” che attraverso la gestione di una rete di satelliti consente di ottimizzare l’irrigazione

PLAUSO AL MARCORA PER IL CORSO DI TECNICO DELL’ACQUA

Coldiretti: è bene preservare la risorsa idrica

Confagricoltura: un appello per le prossime semine della bietola

PIACENZA ● «Chiediamo ai bieticoltori di confermare l’impegno in vista del-le prossime semine primaverili: il prezzo riconosciuto all’agricoltore è di oltre 40 euro a tonnellata, mi-gliorativo rispetto a quello del 2018»: questo l’appello lanciato da Confagricoltura Emilia Romagna ai produttori di barbabietole da zucchero. «Ora è il momento - continua l’or-ganizzazione - di sostenere la pro-duzione bieticolo-saccarifera - del-la quale Confagricoltura rappresen-ta una quota consistente -, che è l’emblema di un territorio e della sua economia oltre a conferire un valore aggiunto e distintivo al ma-de in Italy alimentare». Così la pre-sidente di Confagricoltura Emilia Romagna, Eugenia Bergamaschi, a margine del vertice di settore riuni-tosi a Bologna alla presenza del pre-sidente della Federazione naziona-le di prodotto barbabietola da zuc-chero di Confagricoltura, Stefano Casalini, insieme ai presidenti re-gionali e provinciali dell’associazio-ne agricola in rappresentanza dell’intero areale produttivo. Con-fagricoltura - è stato sottolineato - è attiva nel favorire lo zucchero 100% italiano attraverso accordi di filiera con importanti realtà industriali na-zionali e internazionali». _Mol.

L’organizzazione chiede ai bieticoltori di confermare il loro impegno

Nitrati, Confagricoltura riapre il dibattito sulla normativa

PIACENZA ● Sono le condizioni climatiche di questi giorni con cieli tersi e cie-lo sereno a rimettere in discussio-ne la già controversa direttiva ni-trati: infatti la complessa normati-va, nonostante le diverse finestre concesse, conferma (in base ai bol-lettini meteo pubblicati da Arpae ogni lunedì), il divieto di spandi-mento dal 1° dicembre al 31 gen-naio (62 giorni), in zona vulnera-bile. Inoltre resta poi sempre vali-do il divieto di utilizzazione agro-nomica dei fertilizzanti sui terreni gelati, innevati, con falda acquife-ra affiorante, con frane in atto e su terreni saturi d’acqua e nei giorni di pioggia. Ad intervenire in proposito è Con-fagricoltura per voce di Giovanna Parmigiani, componente di Giun-ta nazionale con delega alle mate-rie ambientali: «Tutta la direttiva nitrati deve essere sostanzialmen-te rivista - sottolinea - lo abbiamo chiesto più volte. Innanzitutto per-ché basata su presupposti non og-gettivi e che mettono sul banco de-gli imputati solo l’agricoltura tra-lasciando l’impatto, ben più con-sistente, di altri comparti».

«Il sistema a finestre doveva servi-re per porre parziale rimedio ad al-cune storture, ma anche in questo caso ci si è messa di mezzo la bu-rocrazia - rimarca il presidente di Confagricoltura Piacenza Filippo Gasparini -. Oggettivamente, ab-biamo avuto un novembre piovo-so (in cui le finestre per spandere erano di fatto precluse) mentre in questi giorni avremmo condizio-ni agronomicamente ideali per fer-tilizzare su prati ed erba medica». Secondo Gasparini, non poter fer-tilizzare con le condizioni di que-sti giorni significa negare la com-petenza e la professionalità di chi opera nei campi, procurare un danno alle colture e conseguente-mente porre in svantaggio le no-

Gasparini (a sinistra), Parmigiani e Casagrande di Confagricoltura

Spandimento vietato nei giorni migliori. Gasparini: l’agricoltura continua a essere punita

stre aziende. Secondo gli imprenditori di Con-fagricoltura, il dati scientifici indi-cano come l’inquinamento da ni-trati debba cercare le sue origini soprattutto in altre fonti oltre a quelle agricole: «Se è vero che l’agricoltura viene punita oltremo-do con decisioni assunte senza ba-si scientifiche, l’amara conclusio-ne è che ci sia un astio contro il no-stro settore - conclude Gasparini -. Se si giudicassero con la stessa se-verità usata per l’agricoltura le al-tre fonti di inquinamento, come ad esempio i trasporti, non do-vremmo solo applicare norme sull’uso delle vetture, ma chiude-re le fabbriche di automobili e tor-nare ai calessi». _Mol.

Condifesa tira le somme, crescono soci e assicurati

PIACENZA ● Si è conclusa nei mesi scorsi la campagna assicurativa per Condifesa Piacenza che ora tira le somme dell’annata e analizza gli andamenti. «Le somme assicurate dagli as-sociati - affermano il presidente Gianmaria Sfolcini e il direttore Stefano Cavanna - sono in au-mento, così come sono incre-mentati il numero dei soci e gli assicurati, a conferma della sem-pre maggiore attenzione che gli agricoltori dedicano agli stru-menti assicurativi. La tendenza che rileviamo è un netto aumento (300%) degli etta-ri di pomodoro assicurati da no-stri soci, fuori dalla provincia di Piacenza, (Cremona, Lodi, Par-ma, Pavia, Reggio Emilia…). Con-difesa Piacenza già dal 2017 è in-fatti abilitato ad operare su tutto il territorio nazionale». Il direttore entra nello specifico dell’annata che si è appena con-clusa e durante la quale si sono

abbattute numerose avversità at-mosferiche sulle coltivazioni de-gli associati. «Da segnalare - afferma - i 5,8 mi-lioni di euro erogati come risar-cimenti suddivisi in 3,2 milioni per danni da grandine, 1,9 milio-ni per danni da eccesso di piog-gia e 0,7 milioni per vento forte. La produzione più assicurata dai nostri associati - prosegue Ca-vanna - resta il pomodoro da in-dustria con oltre 7700 ettari. Per

questo prodotto la campagna 2018 registra un forte inaspri-mento delle condizioni assicura-tive (a causa dei numerosi even-ti atmosferici risarciti nelle scor-se annate) ed un aumento medio dei tassi, pagati dai nostri asso-ciati, del 15%. Rileviamo inoltre fortissime differenze di tassi pa-gati dai nostri associati nello stes-so comune per assicurare pomo-doro, in alcuni comuni le diffe-renze tra il tasso più basso e quel-lo più alto pagato sono anche dell’8%. Di qui l’invito ai soci ad approfondire per capire se le ta-riffe più alte corrispondano effet-tivamente a condizioni miglio-ri». Condifesa evidenzia anche il da-to sulle compagnie assicurative operanti sul nostro territorio, prendendo come riferimento proprio il prodotto pomodoro da industria: «Riscontriamo - com-menta Cavanna - che sono 11 le compagnie che hanno assicura-to questo prodotto e ben 7 sono compagnie “new entry” (per le quali cioè si tratta delle prima campagna sul pomodoro di no-stri associati)». Condifesa ha concluso in questi giorni anche la campagna assi-curativa riferita ai cereali autun-no vernini con numeri in aumen-to rispettivamente agli ettari as-sicurati ed al numero di aziende assicurate. Infine un dato positi-vo: lo sblocco dei contributi rela-tivi alle assicurazioni agevolate. «Nel corso del mese di dicembre - sottolinea il direttore - abbiamo registrato l’erogazione di contri-buti per un ammontare di circa 5 milioni di euro, di cui 3,5 milioni sono contributi riferiti all’anno 2018». _Clamol.

Bilancio positivo nonostante un’annata flagellata da tante avversità atmosferiche

Gianmaria Sfolcini, presidente di Condifesa Piacenza

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30 / Mercoledì 18 luglio 2018

Agricoltura piacentina Il valore della terra Notizie e informazioni da e per il mondo dei campi e per il settore agroalimentare.

Cereali: chiusa la raccolta, in partenza i risarcimenti per svariati tipi di danni

propri associati coperture speri-mentali che prevedono la liquida-zione anche nel caso di danni qua-litativi (abbassamento peso speci-fico). Per quanto riguarda il frumen-to tenero e duro il risarcimento è scattato quando il peso specifico è risultato pari o inferiore a 78 Kg/hl; mentre per l’orzo il parametro è scat-tato a 59 Kg/hl. «Un’importante no-vità - commenta Gianmaria Sfolci-ni presidente di Condifesa Piacen-za - che in un’annata difficile e ca-ratterizzata da una bassa qualità dei frumenti come questa, ha permes-so ai soci di vedersi risarcire il man-cato guadagno causato da un pro-dotto di qualità inferiore». Inoltre gli uffici stanno monitorando il lavoro dei diversi corpi peritali e sulle di-verse produzioni assicurate al fine di garantire ai propri associati il ri-spetto delle condizioni di polizza in caso di risarcimento. Un lavoro in-tenso se pensiamo che quest’anno operano sul nostro territorio ben 15 compagnie assicurative, distribui-te attraverso una rete di 34 interme-diari tra agenzie e broker. «Durante tutta la campagna assicurativa - pro-segue Cavanna - rispondiamo ai

quesiti dei soci in caso di danno, monitoriamo che i corpi peritali ap-plichino le condizioni di polizza e rileviamo tutti i dati meteorologici necessari a liquidare i risarcimenti. Ovviamente siamo soddisfatti del-la presenza di numerosi operatori assicurativi sul nostro territorio: del resto i nostri uffici lavorano con im-pegno tutto l’anno per cercare di co-involgere e verificare sul mercato as-sicurativo tutte le proposte interes-santi per i nostri soci. Siamo convin-ti che una sana concorrenza possa portare benefici agli agricoltori che assicurano, perché spesso si tradu-ce in maggiore scelta, migliori con-dizioni e tariffe medie inferiori».

Claudia Molinari

PIACENZA ● Appena terminata la raccolta dei cereali, diventa di grande attualità il tema delle assicurazioni e dei ri-sarcimenti. In particolare stanno terminando in questi giorni le peri-zie dei cereali assicurati e danneg-giati nella campagna 2018: i princi-pali danni riscontrati, e liquidati, dai corpi peritali delle diverse compa-gnie sono causati principalmente da vento forte e dall’eccesso di piog-gia. «Riscontriamo - dice Stefano Cavanna, direttore di Condifesa Pia-cenza - in aumento il valore assicu-rato dai soci di Condifesa Piacenza per i prodotti cereali, in particolare quest’anno sono più numerosi gli agricoltori che hanno deciso di as-sicurare frumenti e orzo, con poliz-ze multirischio più complete a co-pertura delle problematiche provo-cate da svariate avversità atmosfe-riche (siccità, eccesso di pioggia, ec-cesso di neve, vento forte, grandine, vento caldo e sbalzo termico, colpo di sole, gelo e brina, alluvione)». Inoltre Condifesa ha proposto ai

● «La Regione ha fatto la sua par-te nei tempi previsti, inviando al Mi-nistero la ricognizione puntuale dei danni. Ora è necessario intervenire con una legge deroga per rimborsa-re gli agricoltori». L’assessore regio-nale all’Agricoltura, Simona Caselli, interviene sull’allarme lanciato da Coldiretti dopo le gelate dei mesi di febbraio e marzo che avevano arre-cato ingenti danni alle colture di tut-ta l’Emilia-Romagna. «Siamo a fian-

co degli agricoltori – prosegue Ca-selli - la loro richiesta è legittima e motivata dal fatto che la calamità è avvenuta in un periodo in cui non era possibile per loro assicurarsi. Con-fidiamo pertanto che il Ministero si attivi al più presto per approvare una legge deroga utile a far partire i rim-borsi e a salvare i redditi di un set-tore produttivo, come quello agri-colo, fondamentale dell’Emilia-Ro-magna». _Mol.

Il tema delle assicurazioni diventa di grande attualità. Quest’anno decolla anche la novità del “danno qualitativo”

DOPO L’ALLARME COLDIRETTI

Gelate di febbraio, parla l’assessore Caselli

Suinicoltura: bene giugno ma dati negativi per i prosciutti Dop

● Cresce a giugno la redditività della suinicoltura italiana. L’indi-ce Crefis - Centro ricerche econo-miche sulle filiere suinicole dell’Università Cattolica del S. Cuore diretto dl professor Gabrie-le Canali - segna +6,5% su base congiunturale (cioè rispetto a maggio); un dato dunque positi-vo che però arriva dopo mesi di variazioni sfavorevoli, tanto che il dato tendenziale, che mostra il confronto con giugno 2017, è ne-gativo: -7,6%. Le perfomance economiche del-la stagionatura dei prosciutti ti-pici e dei prosciutti generici han-no percorso strade divergenti. Nell’ultimo mese, infatti, la red-ditività a livello congiunturale della stagionatura del Parma Dop pesante è scesa del 2,2%; mentre lo stesso dato è risultato positivo (+1,2%) per i prosciutti pesanti non tutelati. «La conferma di da-ti negativi relativi al mercato dei prosciutti crudi Dop - sostiene Canali, direttore di Crefis - è un segnale preoccupante per tutta la filiera: anche se per ora gli ef-fetti sul mercato dei suini pesan-ti non si sono ancora visti, è ne-cessario prestare la massima at-tenzione all’attività di program-mazione produttiva». _Ciemme

L’indice Crefis segna un +6,5% su base congiunturale dopo mesi di variazioni

Mondo agricolo in lutto: addio al prof. Romano Demaldé

PIACENZA ● Se n’è andato con discrezione, senza fare rumore, ma lasciando un vuoto che sarà difficile da colmare. Uno stile semplice, il suo, ma di so-stanza, che lo aveva caratterizzato per più di quarant’anni di attività nel mondo dell’agricoltura e della ricerca. Romano Demaldè, professore di meccanica e meccanizzazione agri-cola alla facoltà di Agraria dell’Uni-versità Cattolica di Piacenza si è spento lunedì scorso dopo una bre-ve malattia, a soli 67 anni, nel pie-no di una carriera, ancora attivissi-ma, che lo aveva visto negli anni al-ternare l’attività di docente sia nel-le scuole agrarie che all’università, a quella di divulgatore, essendo au-tore di numerosi articoli e libri de-dicati alla meccanica agraria. Conosciuto sia nel mondo accade-mico, che tra gli agricoltori, De-maldè - che era parmigiano - era di-ventato un vero punto di riferimen-to anche per gli agricoltori piacen-tini, proprio per le sue capacità di connotare molto concretamente le competenze tecniche e dialogare in modo molto pratico con chi le macchine le usa per lavorare ogni

giorno. La sua grande passione erano i trat-tori, che provava da anni in colla-borazione con le più importanti dit-te produttrici. Testimone e protagonista dei gran-di progressi avvenuti negli ultimi 30 anni nella meccanizzazione agri-cola, il professore sapeva collegare da sempre una robusta preparazio-ne scientifica ed una competenza tecnico-pratica non indifferente con una passione che lo portava a rimanere anche ore e ore in cam-po, non di rado sotto il sole, duran-te le prove delle macchine. Molto si potrebbe parlare quindi della preparazione tecnica di De-maldè, tuttavia non va certo taciu-to come essa non è mai stata secon-daria alla disponibilità umana. A tutti coloro che operano in questo

Il professor Romano Demaldé si è spento a soli 67 anni

Docente molto stimato di meccanizzazione agricola all’Università Cattolica

settore da tanti anni - tra cui chi scri-ve - è sicuramente capitato di tele-fonare al professore con un dubbio o chiedendo un parere: sempre la risposta è arrivata precisa e docu-mentata, anche quando questa ri-chiedeva un approfondimento con dispendio di tempo e successive te-lefonate. Il tutto condito da quella semplicità, che a volte chi lavora in campagna si abitua a dare per scon-tata, ma che scontata invece non è affatto. I funerali di Romano Demaldè si svolgeranno oggi 18 luglio alle ore 14,30 nella sua Soragna, in provin-cia di Parma, proprio mentre a Pia-cenza in Facoltà il suo ultimo tesi-sta starà discutendo una tesi di lau-rea triennale, che il professore ave-va seguito, lavorando fino agli ulti-mi giorni. _Clamol.

Canada, crollano le esportazioni dei nostri formaggi

PIACENZA ● E’ dura la posizione di Coldi-retti relativamente agli effetti del Ceta, accordo di libero scambio tra Canada e Unione Europea (Ceta), entrato in vigore in for-ma provvisoria solo il 21 settem-bre 2017 e rispetto al quale l’Ita-lia dovrà pronunciarsi in sede europea (in questo caso basta il no di Roma a far si che si torni indietro). L’organizzazione infatti rileva che «sulla base dei dati Istat più aggiornati, in netta controten-denza all’aumento fatto registra-re sui mercati mondiali, le esportazioni di Grana Padano e Parmigiano Reggiano in Cana-da sono crollate del 10% in valo-re e del 6% in quantità nel primo trimestre del 2018 rispetto al quello dell’anno precedente». Ancora più grave - continua la Coldiretti - è il fatto che con il trattato l’Unione Europea per la prima volta si autorizza all’este-ro l’utilizzo della traduzione in-

glese Parmesan del Grana Pada-no e del Parmigiano Reggiano, per formaggi che non hanno nulla a che fare con le due spe-cialità “made in Italy” più ven-dute nel mondo. Dunque secondo Coldiretti, per l’Italia l’opposizione è giustifi-cata dal fatto che con il Ceta per la prima volta nella storia l’Ue legittima in un trattato interna-zionale «la pirateria alimentare a danno dei prodotti “made in Italy” più prestigiosi», aprendo tra l’altro la strada per negozia-ti con altri Paesi, dal Giappone al Messico, dall’Australia alla Nuova Zelanda fino ai Paesi del Sudamerica (Mercosur) che so-no stati così autorizzati a chie-dere lo stesso tipo di concessio-ni. E secondo Coldiretti Piacenza a

non essere tutelati dal Ceta ci so-no anche i salumi piacentini: in-fatti dei 44 prodotti a denomina-zione di origine protetta dell’Emilia Romagna, solo 12 vengono riconosciuti dal Ceta, mentre gli altri 32 (tra cui i salu-mi piacentini) non godono di al-cuna tutela. Di segno completamente oppo-sto il parere di Confagricoltura, che rileva invece come «le esportazioni del «made in Italy» in Canada sono già aumentate di circa l’8% rispetto al 2017. Se la stessa tendenza si confermas-se nei prossimi mesi, in un an-no il fatturato delle imprese ita-liane salirebbe di circa 400 mi-lioni di euro; in sostanza, que-sto significa almeno ottomila posti di lavoro in più». «Se il tema è che l’accordo non tutela tutte le nostre produzioni Dop e Igp - commenta il diret-tore di Confagricoltura Piacen-za, Marco Casagrande - allora è bene lavorare per miglioralo, ma non ratificarlo significherebbe scegliere di rinunciare a un mer-cato invece che cercare di presi-diarlo. Le nostre eccellenze agroalimentari hanno dimostra-to di saper veicolare il loro valo-re aggiunto rispetto ai prodotti similari realizzati su territorio canadese ed essere vincenti, sottrarci dal confronto significa abbandonare sbocchi commer-ciali già ottenuti. Come Confa-gricoltura siamo sempre stati fa-vorevoli alla ratifica del trattato, pur nella consapevolezza che, come tutti gli accordi, può esse-re migliorato. Non è pensabile pensare di risolvere il problema dell’Italian sounding proiben-do agli altri di produrre». _Mol.

Coldiretti contesta l’accordo Ceta in attesa che il Governo italiano si pronunci in sede Ue

12 su 44 i prodotti “doc” dell’Emilia-Romagna riconosciuti dal Ceta. Gli altri 32 sono senza tutela

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/ 31Mercoledì 7 marzo 2018

Agricoltura Il valore della terra Notizie e informazioni da e per il mondo dei campi e per il settore agroalimentare

L’incontro sulla difesa integrata al Palazzo dell’Agricoltura

Difesa integrata sotto i riflettori: ecco le novità

Claudia Molinari

PIACENZA ● La produzione integrata sotto i riflettori nei giorni scorsi al pa-lazzo dell’Agricoltura di via Co-lombo a Piacenza con il tradizio-nale incontro annuale promosso dal Servizio Fitosanitario della Re-gione Emilia-Romagna e dal Con-sorzio Fitosanitario Provinciale. Relatori due tecnici storici della produzione integrata sia regiona-le che nazionale: Loredana Anto-niacci e Floriano Mazzini del Ser-vizio Fitosanitario Regionale. L’evento – dopo l’introduzione del direttore del Consorzio Fitosani-tario Bruno Chiusa e il saluto del presidente Matteo Cattivelli – è entrato nel vivo con gli interven-ti degli esperti. Antoniacci ha illustrato le varia-zioni del contenuto dei Discipli-nari di produzione integrata per l’anno 2018. L’adesione ai disci-plinari di produzione integrata è la condizione necessaria per ac-cedere ai contributi relativi all’ OCM ortofrutta e all’applicazio-ne delle misure agroambientali previste dal PSR 2014-2020 (Pia-no di Sviluppo Rurale). La relatri-ce ha quindi presentato l’evolu-zione delle tecniche di difesa e di-serbo previste dai disciplinari per le principali colture del territorio piacentino rappresentate da po-modoro da industria, vite, ortico-le da pieno campo, colture cerea-licole e frutticole soffermandosi

in particolare sulle novità rispet-to all’annata precedente. Vari in-terventi del pubblico hanno rav-vivato la riunione con richieste di precisazioni su principi attivi ed etichette di formulati. I discipli-nari di produzione integrata 2018 diverranno operativi nelle pros-sime settimane con l’adozione di apposita delibera regionale. Il tema delle misure di mitigazio-ne del rischio per la riduzione del-la contaminazione dei corpi idri-ci superficiali da deriva e ruscel-lamento è stato invece trattato da Floriano Mazzini. Il tecnico ha chiarito come la va-lutazione del rischio di contami-nazione delle acque superficiali al momento della registrazione di un agrofarmaco abbia lo scopo di garantire che l’uso di un prodot-to fitosanitario non compromet-ta lo stato di qualità delle acque superficiali e gli ecosistemi ac-quatici. Se la valutazione stabili-sce che, nelle normali condizio-ni d’impiego, uno specifico pro-dotto fitosanitario comporta un rischio per l’ambiente acquatico, allora si devono mettere in atto misure di mitigazione del rischio. Le misure devono determinare una riduzione degli apporti di prodotto fitosanitario nelle acque superficiali e, conseguentemen-te, ridurre l’esposizione degli or-ganismi acquatici. Un documento di orientamento pubblicato recentemente dal Mi-nistero della Salute indica una se-rie di misure di mitigazione che

Sala gremita al Palazzo dell’Agricoltura per l’incontro promosso nei giorni scorsi dal Consorzio fitosanitario

applicate in campo riducono l’esposizione e riporta le percen-tuali e l’efficacia relative delle principali misure di mitigazione della deriva e del ruscellamento, considerate sia singolarmente sia in combinazione. Novità inoltre sul fronte dell’uso non professionale degli agrofar-

IL FINANZIAMENTO PER GLI UNDER 40

Ismea: in uscita i bandi per i giovani

●Al via il bando Ismea rivolto ai giova-ni. L’intervento dell’ente si basa sull’ero-gazione ai giovani (persone fisiche o so-cietà) con meno di 40 anni che intendo-no insediarsi per la prima volta in agri-coltura di un finanziamento a tasso fis-so della durata variabile da 15 a 30 an-ni finalizzato all’acquisto di terreni agrari. Il giovane assegnatario restituisce il pre-stito secondo un piano di ammorta-mento che può durare da un minimo di

maci. Il Ministero della Salute ha anticipato il contenuto del decre-to in cui d’intesa col Ministero delle politiche agricole e col Mi-nistero dell’Ambiente andrà a modificare le misure e i requisiti di questi prodotti per un uso sicu-ro da parte degli utilizzatori non professionali.

15 ad un massimo di 30 anni a tasso fis-so e rate semestrali costanti. Il finan-ziamento erogato da Ismea varia da un minimo di euro 250mila ad un massi-mo di 2 milioni di euro. Il contributo de-stinato al giovane pari a 70.000 euro viene erogato come “sconto” sugli in-teressi del finanziamento assegnato per l’acquisto del terreno. Coldiretti Piacen-za annuncia che nel mese di marzo usci-rà il nuovo bando 2018 e invita a pren-dere contatto con i propri uffici. _Mol.

Assicurazioni, per le campagne 2015 e 2016 ecco 60 milioni

PIACENZA ● Sono stati sbloccati i paga-menti dei contributi in favore degli agricoltori che hanno sot-toscritto polizze assicurative a fronte di avversità atmosferiche nel settore agricolo per le cam-pagne 2015 e 2016. Lo ha an-nunciato il Ministero delle poli-tiche agricole alimentari e fore-stali. Il contributo sarà erogato in tre tranche entro le prime tre setti-mane di marzo, dell’importo complessivo di circa 60 milioni di euro. Su questa iniziativa si è svolto anche un incontro con i rappre-sentanti dell’Associazione ban-caria italiana e dei Consorzi di difesa, organizzato proprio per illustrare lo stato di avanzamen-to del Programma nazionale di sviluppo rurale cofinanziato dal FEASR per il periodo 2015 – 2020, nel cui contesto è inserita la misura assicurazioni agevo-late. In questi giorni, infatti, ripren-dono i pagamenti sospesi a di-cembre 2017 a seguito dell’en-trata in vigore del nuovo codice antimafia, che prevede ulterio-ri controlli anche a carico dei be-neficiari di questa misura cofi-nanziata con fondi europei.

Puntuale il commento di Con-difesa Piacenza. «Abbiamo af-frontato questi forti ritardi - af-ferma il direttore Stefano Cavan-na - dando la possibilità ai no-stri associati di rimandare il pa-gamento del saldo delle polizze fino all’ottenimento dei contri-buti. Crediamo che quest’ope-razione vada negli interessi de-gli associati che in alternativa avrebbero dovuto indebitarsi singolarmente aggravando la lo-ro situazione finanziaria in un momento già difficile. Ricordia-mo ai nostri soci che il Ministe-ro sta mandando le comunica-zioni inerenti ai pagamenti via pec, li invitiamo quindi a con-trollare la loro casella ed in caso di dubbi o chiarimenti di rivol-gersi ai nostri uffici nel Palazzo dell’Agricoltura in via Colombo a Piacenza». Nel dettaglio, il primo pagamen-to riferito alla campagna 2015, dell’importo di circa 8 milioni di euro, era previsto per il 2 marzo 2018, mentre un ulteriore versa-mento, sempre riferito alla cam-pagna 2015 e dell’importo di cir-ca 22 milioni di euro, è program-mato per il 25 marzo 2018. I pagamenti rimanenti della campagna 2015 saranno effet-tuati con cadenza mensile, ma-no a mano che saranno portate a termine le istruttorie sulle do-mande a carico delle quali gli agricoltori stanno ricevendo in questi giorni comunicazioni in-dividuali via PEC. _Ciemme

Sono stati sbloccati i fondi per i pagamenti. Condifesa: «Boccata d’ossigeno dopo i forti ritardi»

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26 / Domenica 10 dicembre 2017

Agricoltura Il valore della terra Notizie e informazioni da e per il mondo dei campi e per il settore agroalimentare

I ragazzi della III A con la prof. Boselli dell’istituto tecnico Raineri

Per i cereali già seminati al via la campagna assicurazioni

Claudia Molinari

PIACENZA ● Semaforo verde per la campa-gna assicurativa per quanto riguar-da i cereali autunno-vernini. Regista dell’operazione Condifesa Piacenza che chiarisce come que-sta campagna dedicata ai cereali già seminati consenta di mettere al ri-paro dai rischi atmosferici le produ-zioni già seminate, senza aspettare l’apertura della campagna estiva prevista normalmente per il mese di aprile. Si tratta di uno strumento utile a far fronte ad eventuali calamità atmo-sferiche che si verificheranno du-rante i prossimi mesi. «Una copertura - precisa il presiden-te di Condifesa Gianmaria Sfolcini - che è più costosa di quella prima-verile, in quanto si estende per più mesi, ma che sta dando soddisfa-zione ai nostri soci per completez-za di eventi coperti e soprattutto per il fatto di essere attiva nei mesi in-vernali quando le precipitazioni possono essere più copiose». Del resto i numeri parlano chiaro: «I nostri associati nella campagna 2017 - dice il direttore di Condifesa, Stefano Cavanna - hanno assicura-to produzioni cerealicole per un va-lore assicurato superiore a 20 milio-ni di euro. Il che significa che i ce-reali rappresentano la seconda col-tura più assicurata per valore e su-perficie dopo il pomodoro che an-che per il 2017 risulta il prodotto più assicurato con oltre 70 milioni di eu-

ro». Con i drammatici e palesi effetti dei cambiamenti climatici che si sono manifestati nell’ultima campagna e con il moltiplicarsi di eventi estre-mi come precipitazioni che si tra-sformano in vere e proprie bombe d’acqua Condifesa Piacenza ha quindi deciso di dare la possibilità, ai soci che ne faranno richiesta, di assicurare i cereali autunno-verni-ni già dal momento della semina. Infatti, quello che un tempo era un pacchetto assicurativo che tutelava il contraente solo nei confronti del-la grandine, oggi si è esteso ad altri eventi come l’eccesso idrico ed il vento, agenti che possono manife-starsi con maggior frequenza in questa stagione. «Abbiamo deciso - prosegue Ca-vanna - di accelerare al massimo per aprire la campagna anticipatamen-te, scongiurando così il rischio che le avversità che si verificheranno in questi mesi non si trasformino in anterischio, ovvero eventi non risar-cibili perché verificatisi prima della stipula del contratto assicurativo». «Gli imprenditori agricoli - ha ag-giunto Sfolcini - potranno così met-tere in copertura immediatamente le produzioni seminate, preservan-do il proprio reddito e le proprie pro-duzioni da eventuali calamità inver-nali. A partire da questa campagna le polizze multirischio contro le av-versità atmosferiche saranno coper-te da un contributo pubblico che ar-riverà fino al 70% del premio agevo-lato». Lo scorso anno questa tipologia di

La polizza deve essere sottoscritta dagli agricoltori entro il 31 dicembre, regista dell’operazione è Condifesa Piacenza

polizza ha risarcito danni da gelo sul frumento che non si verificavano dagli anni ’50 e danni da siccità su-biti dalle colture. Quest’anno le polizze prevedono la tabella di maggiorazione del danno in caso di basso peso specifico del-le colture. Per il frumento duro e te-nero la tabella inizia a risarcire

INIZIATIVA NATALIZIA DELL’ITAS RAINERI

Quando la botanica diventa creativa

● I ragazzi delle classi II e III A in colla-borazione con i compagni diversamen-te abili dell’Istituto Tecnico Raineri, co-ordinati dalle docenti Margherita Bo-selli e Grazia Eleonora Siclari sono da qualche anno protagonisti di una sim-patica esperienza che coniuga le com-petenze botaniche con lo sviluppo di attività manuali e creative. Infatti uti-lizzando solo materiali naturali a costo

quando il peso specifico è uguale o inferiore a 78 kg/hl mentre per l’or-zo quando il peso specifico risulte-rà uguale o inferiore a 59 kg/hl. Ed ecco il termine di scadenza: «E’ pos-sibile assicurare queste produzioni dai rischi principali della stagione fredda - spiega Cavanna – entro il 31 dicembre».

zero (raccolto con l’obiettivo di svilup-pare lo spirito di osservazione) hanno realizzato preziose ghirlande natalizie, che saranno proposte ai genitori in oc-casione delle festività. Le splendide ghirlande sono anche per i bambini più piccoli una dimostrazione concreta di quanto la natura può offrire, potendo creare un magico clima di festa, senza nessuno spreco di energia. _Mol.

Agroalimentare italiano: allarme per il calo degli aiuti Ue

PIACENZA ● Il primo Vice presidente della Commissione agricoltura del Par-lamento europeo, Paolo De Ca-stro, e altri 36 parlamentari euro-pei italiani hanno presentato un’interrogazione scritta all’Ese-cutivo per avere chiarimenti cir-ca il calo degli aiuti all’Italia per la promozione di prodotti agroali-mentari: infatti dall’analisi dei da-ti a disposizione sono passati – in-spiegabilmente - da più di 33 mi-lioni di euro nel 2016, a poco più di 3 milioni quest’anno. Una ca-duta libera del 90%. «I programmi di promozione dei prodotti agroalimentari prove-nienti dai fondi della Politica Agri-cola Comune costituiscono uno strumento fondamentale ed una preziosa risorsa per tutti gli Stati membri, ma - denuncia De Ca-stro - dai dati dell’ultimo anno si è registrato un divario geografico

senza precedenti risultante da un confronto tra Francia, Spagna e Italia». Per il primo Vice presidente del-la Comagri quindi «con l’interro-gazione si chiede alla Commissio-ne europea di giustificare questa evidente assenza di bilanciamen-to, facendo chiarezza sulle moda-lità in cui vengono applicati i cri-teri in fase di valutazione». Gli eu-roparlamentari firmatari - che so-no di estrazione politica assoluta-mente trasversale - domandano inoltre alla Commissione Ue «di pubblicare i parametri valutativi riguardanti i programmi vincito-ri, in un’ottica di maggiore traspa-renza verso i cittadini e di modo che possano essere sfruttati come modello da tutti gli interessati». Per fortuna però da Bruxelles non solo brutte notizie per il compar-to agricolo italiano: infatti è stato calendarizzato il voto finale del Parlamento europeo sulla rifor-ma di medio termine della PAC per il 12 dicembre prossimo. Su-bito dopo spetterà al Consiglio dei Ministri dell’agricoltura Ue appro-varlo consentendo alle misure agricole di entrare in vigore come previsto già da gennaio 2018. «Un risultato importante - dice il professore-parlamentare - che è stato possibile grazie al determi-nato e determinante lavoro di squadra che ha reso il pacchetto agricolo un regolamento autono-mo, visti i notevoli ritardi nelle ne-goziazioni sulle altre parti del Om-nibus». _Mol.

90% il taglio rispetto ai 33 milioni di euro del 2016. Quest’anno un sostegno da poco più di 3 milioni

Interrogazione all’esecutivo di 36 parlamentari italiani capitanati da De Castro

Il presidente di Condifesa Sfolcini, a sinistra, e il direttore Cavanna

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Ultimo aggiornamento: 05/10/2014 19:12

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San Francesco, nella basilica la celebrazione del patrono d’Italia

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Nuovo consiglio per il Consorzio Difesa Produzioni Agricole

Nuovo consiglio per il Consorzio di Difesa delle Produzioni

Agricole Intensive di Piacenza, il consorzio che associa da

anni gli imprenditori agricoli per difenderne gli interessi

assistendoli nella prevenzione e nella gestione dei rischi.

Il nuovo consiglio di amministrazione, che rimarrà in carica per

i prossimi 3 anni è stato eletto per acclamazione durante

l’assemblea generale tenutasi il mese scorso in Sala

Bertonazzi ed ecco i dodici nomi: Filippo Arata, Giancarlo

Gambazza, Massimo Ghezzi, Giovanni Manfredi, Carlo

Pontini, Pierluigi Scrocchi, Gianmaria Sfolcini, Susanna Fumi,

Daniele Arata, Giovanni Bulfari, Matteo Cattivelli, Giovanni

Zangrandi.

Dopo la prima riunione, il consiglio ha eletto tra i suoi componenti come presidente Gianmaria Sfolcini, vicepresidenti

Arata Daniele e Fumi Susanna ed ha nominato Stefano Cavanna nuovo direttore.

“Sono orgoglioso – afferma il neo presidente Sfolcini – di questo importante incarico che mi è stato affidato. Le

priorità che il mandato si pone sono l’ottimizzazione delle attività del consorzio nei confronti dei suoi associati al fine

di negoziare coperture assicurative con condizioni economiche vantaggiose e fornendo assistenza e supporto nella

valutazione e rilevazione dei danni, ma anche una maggior condivisione del ruolo dell’ente come istituzione

fondamentale per la stabilizzazione del reddito delle imprese agricola.”

“Un primo passo nell’ottimizzazione e nel supporto decisionale delle aziende agricole è già stato fatto – prosegue

Sfolcini – attraverso la costituzione di un nuovo servizio grazie al quale i soci potranno usufruire di uno strumento di

monitoraggio meteorologico basato su perizie meteo radar molto precise.” Nella foto alcuni esponenti del nuovo

Consiglio di Amministrazione e il presidente Gianmaria Sfolcini

Notizie CorrelatePomodoro. Lambertini (Confagricoltura): "Nuove modalità contrattuali"Pac. Chiesa (Confagricoltura): "Bene la richiesta di anticipo dei pagamenti"Pollastri (Fi) "Snellire burocrazia in Regione per aiutare l'agricoltura"Agricoltura, fondo con tassi agevolati per le impreseDenuncia carburanti agricoli agevolati, scadenza il 30 giugno

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Innovazione.Contattaci Adesso!

Pagina 1 di 2Nuovo consiglio per il Consorzio Difesa Produzioni Agricole

06/10/2014http://www.piacenzasera.it/app/document-detail.jsp?id_prodotto=48064

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/ 37Domenica 23 aprile 2017

associazione nazionale condifesa

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/ 25Mercoledì 12 aprile 2017

Agricoltura Il valore della terra Notizie e informazioni da e per il mondo dei campi e per il settore agroalimentare

Speciale

L’Italia si schiera contro le etichette “a semaforo”

PIACENZA ● L’etichettatura degli alimenti ‘a semaforo’, con una scala di co-lori dal rosso al verde a indicare il contenuto di zuccheri, grassi e sale si diffonde in Europa e l’Ita-lia fa quadrato. Dopo il semaforo a tre colori adottato dal Regno Unito nel 2013 e l’imminente arrivo della scala a 5 colori in Francia, anche il ministro della salute del gover-no federale belga, Maggie De Block, ha chiesto ai servizi della sua amministrazione di presen-tare “entro la fine dell’anno” pro-poste su sistemi di etichettatura nutrizionale “equivalenti” a quel-lo usato in Francia. Insorge la filiera agroalimentare italiana. Perché l’etichetta colo-rata “boccia quasi l’85% del Ma-de in Italy a denominazione di origine (Dop) che la stessa Ue de-ve invece tutelare”, attacca il pre-sidente di Coldiretti Roberto Moncalvo L’organizzazione agricola ha pre-sentato i dati durante l’incontro “Il Paese più sano del mondo - L’Italia e il suo modello di quali-tà alimentare, tenutosi al Parla-mento europeo a Strasburgo a cui hanno partecipato, oltre a Mon-calvo, il presidente di Federali-mentare Luigi Scordamaglia, l’Ambasciatore della rappresen-tanza permanente italiana pres-so l’Ue Giovanni Pugliese e gli eu-roparlamentari Paolo De Castro ed Elisabetta Gardini. L’incontro ha avuto come punto di partenza l’intervento della cor-rispondente dell’agenzia Bloom-berg Marine Strauss, che ha illu-strato il “Bloomberg global health index”, classifica di 163 Paesi che vede l’Italia al primo posto per la popolazione maggiormente in salute a livello mondiale, anche grazie alla dieta mediterranea. «Risultati come questi si ottengo-no anche combattendo chi pen-sa di proporre l’adozione di siste-

mi di etichettatura fuorvianti, co-me ad esempio quello a semafo-ro, che rappresentano un chiaro abbassamento della qualità e standardizzazione», ha detto Scordamaglia. Nel semaforo all’inglese, alcuni pilastri della dieta mediterranea come l’olio d’oliva sono penalizzati dal ros-so, mentre alcune bibite gassate ottengono il verde. «L’Unione Europea deve interve-nire per impedire un sistema di etichettatura», ha attaccato Mon-calvo, che finisce per penalizza-re «alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole». Già nelle scorse settimane il mi-nistro delle politiche agricole Maurizio Martina ha scritto all’Al-to rappresentante Ue per gli affa-ri esteri Federica Mogherini, al commissario per la salute Vyte-nis Andriukaitis e a quello per l’agricoltura Phil Hogan per chie-dere alla Commissione europea una posizione chiara e forte con-tro il semaforo. Andriukaitis si è impegnato davanti al Parlamen-to europeo a produrre una valu-tazione di impatto che esamine-rà «tutte le diverse forme esisten-ti» in Europa <di presentazione di informazioni nutrizionali» va-lutando anche l’effetto «sul mer-cato interno» e «se ci sia bisogno di ulteriore armonizzazione».

163 i Paesi del Bloomberg global health index, classifica nella quale l’Italia è al primo posto

Cresce l’allarme dei produttori; Coldiretti: così bocciato l’85% dei prodotti Dop

5 i colori che la Francia intende presto adottare per classificare la salubrità degli alimenti

Un campo di pomodori durante la raccolta.

Condifesa: via alla campagna assicurativa per il 2017

Claudia Molinari

PIACENZA ● Mentre gli agricoltori rivolgo-no le loro preoccupazioni alle condizioni climatiche per nulla rassicuranti di questo inizio pri-mavera caratterizzata da scarsis-sime piogge, il Consorzio Condi-fesa di Piacenza ha aperto nei giorni scorsi la campagna assicu-rativa dopo una lunga e difficile trattativa. «A causa dell’elevato importo di risarcimenti erogati dalle compa-gnie ai soci nell’annata 2016 - ha fatto sapere il direttore Stefano Ca-vanna - i negoziati quest’anno non sono stati semplici. Siamo tuttavia riusciti a mantenere tut-te quelle deroghe normative tipi-che del nostro territorio, come ad esempio l’abbassamento della franchigia per i danni da eccesso di pioggia sul prodotto pomodo-ro. Sul fronte tariffario registriamo un aumento dei tassi intorno al 10% mediamente sul prodotto pomodoro, mentre per il prodot-to uva si è riusciti a mantenere le tariffe del 2016». «Ci siamo mossi - ha precisato il presidente Gianmaria Sfolcini - nella direzione di favorire l’ingres-so di nuove compagnie assicura-tive al fine di aumentare la con-correnza e limitare i possibili au-menti. Da notare, come aspetto non di poco conto, il fatto che nonostan-te l’aumento tariffario registriamo

una ferma volontà da parte delle compagnie assicurative di lavo-rare sul nostro territorio: senz’al-tro un segnale positivo per i nostri soci che, con sempre più frequen-za utilizzano gli strumenti assicu-rativi per proteggere il loro reddi-to». Gli agricoltori che vorranno sti-pulare polizze agevolate, ovvero quelle polizze per le quali si per-cepisce un contributo pari al 65% della spesa agevolata ad abbatti-mento del premio, dovranno pre-disporre presso i Caa la manife-stazione di interesse ed avere in regola i titoli di conduzione dei terreni che vogliono assicurare. «Ovviamente già prima della sti-pula della polizza - hanno prose-guito i dirigenti del Consorzio - Condifesa è a servizio dei soci, per fornire loro tutte le informazioni necessarie per compiere la scelta più opportuna in base al tipo di prodotto e alla sua localizzazione. Per esempio, già da questi primi mesi dell’anno abbiamo registra-to un forte interesse nei confron-ti della garanzia siccità presente in alcune tipologie di polizze; ma occorre comprendere al meglio, attraverso la consulenza del Con-difesa, le caratteristiche e le limi-tazioni della garanzia in riferi-mento alle diverse tipologie e al-le varie compagnie assicurative». Ovviamente la tempistica assu-me una valenza fondamentale: e se questo è sempre vero in agri-coltura, quando si tratta di assicu-razione forse è lo ancora di più.

Dopo una lunga e difficile trattativa a causa dell’elevato importo di risarcimenti erogati dalle compagnie ai soci nel 2016

Dal momento della stipula tra-scorrono alcuni giorni prima del-la copertura delle avversità . «E’ perciò fondamentale giocare di anticipo - precisa Cavanna -. Per questo invitiamo gli agricol-tori a procedere il prima possibi-le alla stipula dei contratti assicu-rativi per mettere da subito in co-

L’ENTRATA IN COPERTURA DELLE DIVERSE AVVERSITÀ

Polizze: attenzione a tempi e caratteristiche

●Attenzione ai giorni necessari all’en-trata in copertura delle diverse avver-sità: per grandine e vento forte, occor-re aspettare il giorno successivo a quel-lo di notifica per avversità, eccesso di neve, eccesso di pioggia, colpo di sole, vento caldo, sbalzo termico. L’entrata in copertura il 6º giorno successivo a quel-lo della notifica mentre per la siccità oc-corre attendere il 30º giorno. Ecco le sca-

pertura le produzioni ed evitare il cosiddetto anterischio, ovvero il fenomeno per il quale i danni su-biti dalla coltura sono si assicura-ti (perché causati da eventi in ga-ranzia), ma non possono essere coperti, perché si sono verificati prima dell’inizio della decorren-za della polizza».

denze del piano assicurativo 2017 per stipulare polizze agevolate. 30 aprile: colture a ciclo autunno/primaverile e permanenti (frumento, orzo, frutta... ) 31 maggio: colture a ciclo primaverile (mais, soia, sorgo, aglio, asparagi, coco-meri, meloni…); 15 luglio: colture a ciclo estivo, di secondo raccolto, trapianta-te (prodotti di secondo raccolto, pomo-doro, peperone, fagioli…). _Mol.

Piero Carolfi nominato accademico dei Georgofili

PIACENZA ● Volto molto noto dell’agricoltu-ra piacentina, Piero Carolfi agricol-tore e veterinario è da venerdì scor-so un Accademico dei Geogofili. La nomina è avvenuta con tutti i cri-smi con una cerimonia che ha vi-sto il veterinario e agricoltore pia-centino entrare pieno titolo nella prestigiosa assise dell’Accademia dei Georgofili, l’Istituzione fonda-ta nel 1700 che ha sede nel cuore di

Il veterinario, un volto noto dell’agricoltura piacentina, è entrato nella prestigiosa assise

Firenze e che si propone di contri-buire al progresso delle scienze e delle loro applicazioni all’agricol-tura in senso lato, alla tutela dell’am-biente, del territorio agricolo e allo sviluppo del mondo rurale. Carolfi, che conduce con la moglie Maria Rosa Bassi e il figlio Mario l’azienda agricola “Ronchi” a Base-lica Duce di Fiorenzuola d’Arda ed esercita la professione veterinaria dal 1975, ha accolto con entusia-smo e gratitudine la nomina per la quale ha voluto rigraziare «Miche-le Stanca e Piero Cravedi che han-no proposto la mia candidatura e anche ovviamente il presidente, Giampiero Maracchi, nonché il

presidente della sezione centro Est, Natale Giuseppe Frega». Tra i tanti complimenti (ai quali si aggiungono quelli affettuosi di chi scrive) per primi sono giunti quel-li dei dirigenti di Confagricoltura Piacenza, che vanta tra i suoi asso-ciati anche altri due Georgofili: Mi-chele Lodigiani e Marco Lucchini. Persona di grande valore scientifi-co e umano, oltre che professiona-le; Carolfi ha saputo intepretare ne-gli anni in modo efficace lo svilup-po della zootecnia, senza mai tra-scurare la tradizione e valorizzan-do tutte le possibili soluzioni utili a collegare in modo intelligente sto-ria e progresso scientifico. _Mol.

Partita a Parma “Origo”: prodotti a denominazione sotto i riflettori

PARMA ● Si chiama ORIGO, il Global Fo-rum dedicato ai prodotti DOP e IGP (denominazione d’origine protet-ta e Indicazione di origine protet-ta), un evento europeo e interna-zionale che ha preso il via ieri a Par-ma - dove continuerà fino al 13 aprile -, presso l’Auditorium Paga-nini. L’evento - che nasce dalla ne-cessità di creare una nuova consa-pevolezza del valore strategico del-

Relazione di apertura tenuta dal prof. Canali dell’Università Cattolica di Piacenza

le produzioni di qualità sia all’in-terno del contesto europeo sia nei mercati internazionali - è sostenu-to dal Ministero Italiano delle Poli-tiche Agricole, Regione Emilia-Ro-magna, con il patrocinio della Commissione Europea, del Parla-mento Europeo e dell’associazio-ne industriali di Parma e del Comu-ne di Parma. Protagonisti della tre giorni - che è realizzata in collega-mento con Cibus Connect, l’impor-tante fiera internazionale dell’ali-mentazione di Fiere di Parma, de-dicata in particolare nel 2017 alla promozione di relazioni di business - i prodotti di qualità, tra cui anche quelli piacentini (la nostra è l’uni-

ca provincia in Europa a vantare tre denominazioni protette sui salu-mi). I lavori iniziati ieri sono stati te-nuti a battesimo dal Ministro Mar-tina, dal Commissario Hogan, ma anche dal presdiente della regione Bonaccini e dall’assessore Caselli. Le sessioni di lavoro vedranno al centro i grandi temi della sosteni-bilità sociale, dell’impiego e della resilienza del sistema agroalimen-tare locale, ma anche ovviamente la politica europea. La relazione d’apertura, dedicata al futuro delle Indicazioni geografiche nell’Unio-ne europea è stata tenuta dal prof. Gabriele Canali, docente della se-de piacentina della Cattolica. _Cmol.

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Agricolturapiacentina

a sinistra: ilcremonese

Cesare Baldrighirieletto allaguida delConsorzio

Grana padano.a destra: il

magiostrinopietroDallavalle

che lascia ilCosiglio

dell’ente dopo28 anni.

piaCenza - E’ un nome “pesan-te” quello di Pietro Dallavallenel sistema agricolo piacenti-no. Un nome indissolubilmen-te legato almondodella coope-razione, alla quale l’agricoltoredi Cortemaggiore ha dato tan-to, in tanti modi.Attivo su vari fronti, infatti,l’inossidabile Pietro - classe1939 -, ha ricoperto vari incari-chi di prestigio, costruendo u-na carriera da prima linea, diquelle di altri tempi, quando laPassione (con la P maiuscola)muoveva gli agricoltori dellanostra Terra a scendere lungole filiere e a conquistare l’avam-posto della trasformazione.Tra i capitoli più interessantidella lunga storia di cui Dalla-valle è stato protagonista, quel-la vissuta nel Consiglio del pre-stigiosoConsorzio di Tutela delFormaggio Grana Padano.Una vicenda durata 28 anni -8 mandati da 3 anni e uno da 4-, cheDallavalle stesso ha volu-

to interrompere, non candi-dandosi più nell’ultima assem-blea elettiva del 19 aprile scor-so: l’obiettivo quello di «lascia-re spazio ai giovani».Così - come abbiamo già ri-ferito - il glorioso testimone èarrivato ad un altro significati-vo cooperatore piacentino,Giancarlo Pedretti, figlio di Ri-no, uno dei patriarchi del siste-ma cooperativo piacentino e i-taliano.PietroDallavalle, che condu-ce con la famiglia un’azienda a-gricola e da 39 anni è anchepresidente del Caseificio Socia-le Canalone, ricorda come allametà degli anni ’70 iniziò la suacarriera nel mondo della coo-perazione:«Nel 1988 dopo altre espe-rienze entrai in consiglio delConsorzio - spiega - con il ruolodi sindaco supplente, poi di-venni sindaco effettivo e quindiconsigliere e membro di giun-ta. Tra le grandi conquiste

quella ottenuta negli anni ’90quando si iniziò a lavorare illatte una volta al giorno, anzi-ché due, introducendo i frigo-riferi alla stalla.Una innovazio-ne importante che miglioròmolto le condizioni di lavorodegli operatori in termini diflessibilità di orari e quindi diqualità della vita».Un’altra data da ricordare èil 1996 quando furono intro-

dotte le DOP, denominazionid’origine protetta: «Nel ’96 - fa-cendo seguito ad un regola-mentoCEdel 92 - sono state ot-tenute tutte le grandi DOP: ol-tre al Grana Padano è stata lavolta anche del ParmigianoReggiano, del Prosciutto di Par-ma e dei salumi piacentini. Si ètrattato di un traguardo moltoimportante, un vero balzo in a-vanti per il nostro territorio».

Il veteranodelGrana Padanospiega anche che in tutti questianni il Consorzio si è semprebattuto per l’artigianalità dellaproduzione: «Ad esempio, asuo tempo furono proibite lecosiddette polivalenti, che era-no vasche molto grosse per laproduzione di più forme. Nellostesso tempo in questi anni ab-biamo assistito ad un notevolemiglioramento produttivo che

Protesta del mondo agricolo: a Bolognadomani anche Confagricoltura Piacenza

Condifesa: bilancio col segno piùConcessa laprorogaper lepolizzeagevolate suuva, cereali e frutta

nuto tecnologico: ad esem-pio grazie all’aiuto di sta-zioni meteorologiche e sa-telliti, è possibile periziarele quantità di pioggia e lavelocità del vento che si so-no verificate sulle produ-zioni degli associati.«Con questi nuovi sistemi- ha commentato Cavanna-, siamo in grado di certifi-care ai nostri associati il ve-

Il direttore Stefano Ca-vanna durante l’assemblea,ha poi illustrato tutti i ser-vizi messi a disposizionedegli agricoltori per la cam-pagna 2016, ad iniziare dal-la possibilità di usufruire diuna perizia da parte di untecnico di parte in caso dicontroversie sulle pratichedanno fino ad arrivare astrumenti ad elevato conte-

piaCenza - Assemblea ordi-naria nei giorni scorsi per ilConsorzio di Difesa delleproduzioni agricole intensi-ve di Piacenza che ha ap-provato per l’annualità 2015un bilancio consuntivo chevede un andamento positi-vo.«Dai dati 2015 si evince -spiega Gianmaria Sfolcini,presidente del consorzio -che a fronte di una riduzio-ne del valore assicurato a li-vello nazionale del 6%, ilCondifesa piacentino tiene,con un aumento attestatoall’1,5%. Un risultato positi-vo riconducibile per lo piùal settore zootecnico che hain qualche modo compen-sato il calo riscontrato suiseminativi. Positiva, conti-nua il presidente, è anche larichiesta di iscrizione dinuovi associati: segno che ilconsiglio di amministrazio-ne ha saputo guadagnarsi lafiducia degli imprenditori a-gricoli piacentini attraversoscelte che consentono didare una risposta alle loronecessità».Il presidente Sfolcini du-rante l’assemblea ha poi il-lustrato ai soci l’andamentofinanziario degli ultimi dueanni, sottolineando il lavorodalla governance messo incampo per diminuire i cre-diti verso i soci di oltre il43% a fronte di una riduzio-ne dei costi per gli associatidi oltre il 30%.

rificarsi di eventi calamitosisulle loro produzioni conmargini di errore al di sottodel 5%, inoltre, con un livel-lo di precisione molto ele-vato, possiamo inserire lecoordinate geografiche delcampo oggetto di danno».Infine, ma non per impor-tanza, durante l’incontro èstata annunciata la conces-sione della proroga, riferita

ai termini di sottoscrizioneper le polizze agevolate ri-ferite ai prodotti uva, cerea-li e frutta spostata dal mini-stero al 31/05/2016. «Que-sta proroga - ha concluso ildirettore - ci consente dimettere a regime tutte lenovità introdotte dal nuovosistema contributivo per-mettendo agli imprenditoriagricoli di completare gli a-dempimenti necessari allasottoscrizione delle polizzeagevolate mettendo al sicu-ro il proprio reddito».

cmol

Consorzio Grana Padano: si ritirail “signore della cooperazione”PietroDallavalle lascia il Consigliodopo28annidimilitanza: «Tantebattagliemaadessoè l’oradei giovani». Il cremoneseBaldrighi confermatopresidente

piaCenza - (mol.) RichiamaManzoni lo slogan “Ei fu…siccome immobile” con ilquale Cia, Confagricoltura eCopagri hanno indetto unamanifestazione di protestaper domani, giovedì 5mag-gio, simultaneamente inmolte città d’Italia. A Bolo-gna, in piazza della Costitu-zione (area antistante l’in-gresso della Fiera), sarà pre-sente anche una delegazio-ne di Confagricoltura Pia-cenza.Diverse le regioni rappre-sentate: Emilia-Romagna,Lombardia, Veneto, Trenti-no Alto Adige, Friuli Vene-zia Giulia, Piemonte, To-scana e Marche.Sul tavolo i grandi proble-mi de l comparto: dall’inef-

ficienza di Agea, all’ insoste-nibilità dei prezzi all’origine,che non remunerano nem-meno i costi di produzione.Su questi sono due temi, gliagricoltori intendono sensi-bilizzare l’opinione pubblicae chiedere al governo nazio-nale e all’Unione europea didare risposte a vecchie e irri-solte problematiche, comel’asfissiante burocrazia.Inoltre, gli agricoltori chie-dono interventi di aiuto per iprezzi dei prodotti agricoli incaduta libera; le incognitedell’embargo russo e le ven-

dite sottocosto, gli investi-menti bloccati e le innovazio-ni tecnologiche al palo. Riba-discono la necessità di unareale tutela del Made in Italy;l’attuazione di politiche effi-caci contro la cementificazio-ne del suolo, l’abbandonodelle aree rurali e il crescenteproblema dei danni alle col-ture provocati dalla faunaselvatica.«Abbiamo apprezzato l’at-tenzione della CommissionePolitiche agricole della Con-ferenza delle Regioni e delleProvincie Autonome al pro-

ha portato la nostra provinciaad essere la quarta del grandecomprensorio produttivo diquesto formaggio».Nel frattempo la prima riu-nione del Consiglio eletto loscorso 19 aprile ha confermatoall’unanimità Nicola CesareBaldrighi alla presidenza per ilprossimo quadriennio. Baldri-ghi, 57 anni, cremonese, rico-pre questo incarico dal 1998 esarà affiancato da GiuseppeAmbrosi vicepresidente vica-rio, Giuseppe Santus vicepresi-dente, Renato Zaghini tesorie-re.«Questo risultato mi onora -ha commentato il presidente -e gratifica il lavoro messo incampo dame insieme a tutto ilConsiglio durante questoman-dato che, come ho avutomododi illustrare durante l’assem-blea, è stato sicuramente posi-tivo nonostante le pesanti dif-ficoltà dovute al sismadel 2012,all’embargo russo e al terminedel regime comunitario dellequote latte, per citare le più si-gnificative. In questi anni ab-biamooperato sempre con im-pegno, serietà e imparzialità siaa tutela del nostro sistema sia agaranzia del consumatore,confermando la leadership diGrana Padano quale prodottoDOP più consumato del mon-do, come testimonia anchel’export che nel 2015 ha rag-giunto il 36% del totale conquasi 1.700.000 forme (+8%)».

ClaudiaMolinari

blema degli aiuti PAC - so-stengono le organizzazioni a-gricole -. La manifestazionedi Bologna, coinvolgendo leregioni del Nord Italia, daràun supporto allamobilitazio-ne nazionalemanifestando lecriticità delle maggiori filiereagroalimentari e delle impre-se che hanno innovato ed in-vestito e che pertanto hannola necessità di ricercare, inaccordo con le Regioni, nuo-vemodalità di funzionamen-to di governo delle attivitàcentralizzate. Rimarcando lepositive esperienze di con-

certazione e sussidiarietà incorso con le diverse regioni egli organismi pagatori – pro-seguonoConfagricoltura, Ciae Copagri - evidenziamo lanecessità di un’azione urgen-te tesa a recuperare la neces-saria efficienza operativa diAGEA (agenzia per le eroga-zioni in agricoltura) che pro-voca ritardi inaccettabili neipagamenti e incide anche suitempi di erogazione da partedegli organismi pagatori re-gionali. Oggi come 13 anni fa– concludono le organizza-zioni agricole - nonostante leenunciazioni di semplifica-zione, per una pratica di su-bentro l’azienda agricola de-ve produrre una quantità dicarta superiore ai 20 chilo-grammi».

Sfolcini, presidentedi Condifesa

LIBERTÀmercoledì 4 maggio 2016 9

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Agricolturapiacentina

Assicurazioniagevolate:aperta la campagna2016Condizionimigliori: calo tariffe sumolte colturepiaCenza -Al via la campagnaassicurativa 2016, che que-st’anno il Consorzio di Dife-sa è riuscito ad aprire con 10giorni di anticipo rispetto al-lo scorso anno.Condifesa ha infatti rag-

giunto accordi con le princi-pali compagnie operanti nelramo grandine, pertanto gliassociati potranno ora met-tere in copertura tutte le pro-duzioni tutelando il proprioreddito in caso di avversitàatmosferiche.La trattativa si è rivelata

positiva con un calo delle ta-riffe sulle principali colturedella nostra provincia: dalpomodoro, all’uva sino ai ce-reali vanno registrate condi-zioni più favorevoli per gli a-gricoltori.«Abbiamo ottenuto - com-

menta il direttore di Condi-fesa, Stefano Cavanna, cheha condotto la trattativa - de-roghe importanti e abbatti-menti di franchigie, ovverodi entità del danno che ri-mangono a carico dell’assi-curato solitamente fissate a30 ed ora ridotte a 20 ed in al-cuni casi a 15 punti percen-tuali. E’ questo il caso per e-sempio, dei danni da eccessodi pioggia riferiti al prodottopomodoro, mentre per

quanto riguarda il prodottouva, come richiesto dallacommissione vitivinicola,sono state costruite polizzenelle quali il rischio princi-pale è la grandine».«Nel complesso contesto

che si palesava - aggiungeGianmaria Sfolcini, presi-dente Condifesa Piacenza -,con le numerose novità incampo assicurativo portatedalla nuova programmazio-ne; il coordinamento della

associazione nazionale Con-difesa e il lavoro impostatoda Asnacodi (AssociazioneNazionale dei Condifesa) edalle associazioni di catego-ria hanno permesso di otte-nere dal Ministero le dero-ghe necessarie ad aprire lacampagna. In questo modoabbiamo potuto far sì che gliagricoltori possano assicura-re il proprio lavoro a 360 gra-di, usufruendo quindi di tut-te le opportunità offerte dalla

Pac e dal piano assicurativonazionale, sostenuti dallenorme transitorie che sem-plificano ulteriormente imeccanismi».Dal Consorzio piacentino

arriva dunque un invito agliassociati che hanno aggior-nata la loro situazione azien-dale, a recarsi presso i Caa«per predisporre il Pai, ovve-ro il piano assicurativo indi-viduale, la cui compilazioneè uno dei requisiti indispen-sabili per accedere agli in-centivi assicurativi previstadalla nuova Pac. Per coloroche non hanno ancora unasituazione aziendale e pro-duttiva definita e che quindidevono ancora rinnovare oregistrare contratti d’affitto,c’è la possibilità di presenta-re, sempre presso i Caa lamanifestazione d’interesse,le cui istruzioni sono in via didefinizione dal ministero,obbligatoria al fine dell’otte-nimento del contributo sulleassicurazioni».

ClaudiaMolinari

CavannadiCondifesaedannidagrandine

piaCenza - «Siamo al fianco de-gli allevatori - ha dichiarato ilMinistro Maurizio Martina -per superare questa fasemoltocomplicata. L’equa remunera-zione dei loro sforzi è una no-stra priorità fin dall’inizio delmandato. Dall’Europa ci a-spettiamo risposte molto piùconcrete e intanto portiamo a-vanti il piano nazionale per ilsettore. In queste ore Agea stapagando 21 milioni di euro diaiuti straordinari per 25 milaallevatori, abbiamo tagliato letasse del 25%, aumentato lacompensazione Iva al 10% esiamo riusciti a chiudere l’ac-cordo con l’Abi per la morato-ria di 30 mesi dei mutui delleaziende lattiere. Oggi, in attua-zione del nostro accordo di fi-liera, anche la grande distribu-zione interviene. L’iniziativastraordinaria di promozionedel latte per i mesi di aprile emaggio con il mondo della G-do, infatti, è un ulteriore tas-

sello di questo lavoro che stia-mo conducendo ogni giorno asostegno dei nostri allevatori edei prodotti lattiero-caseari diqualità del nostro Paese. Il no-stro impegno va avanti anchea sostegno di iniziative concre-te come quelle che si stannoattuando in queste giornate at-traverso gli impegni di alcunioperatori, in particolare dellacooperazione, del settore lat-tiero-caseario che stanno au-mentando le quantità di acqui-sti di latte italiano. Bene realtàcome Granarolo che ha decisodi aumentare di 6 milioni diquintali il suo approvvigiona-mento di latte italiano. Beneanche interventi comequelli direaltà come Virgilio aMantovae Plac a Cremona. È necessariotuttavia che questi sforzi nonrimangano casi isolatima si al-larghino ad altre realtà. Pensoin particolare all’industria ita-liana che può fare decisamen-te molto».

ilministrodellepolitiche agricole

MaurizioMartina afiancodegliallevatori a

sostegnodelladifesadel latteitaliano100%

«Avanti col pianonazionaleper il settore»

Latte:Martinaa fiancodegliallevatoricontagliodelle tasseemoratoriadebiti«Dall’Europaci aspettiamorispostemoltoconcrete»

Asparago:unacolturasemprepiù interessanteUnincontro tecnico inConfagricoltura: increscita il consorziopiacentino incampodal 2009

Viticoltura: successo per l’iniziativadi aggiornamento dell’Alsaf a Pianello

piaCenza -Si riaccendono i riflet-tori sull’asparago, una colturache sta suscitando particolar-mente da alcuni anni interessetra gli agricoltori piacentini.Proprio per questo nei giorni

scorsi si è svolto presso Confa-gricoltura Piacenza un incontrotecnico al quale hanno presoparte Emanuela Cabrini, AlbinoLibè - rispettivamente presiden-te edirettoredelConsorziodi tu-tela e valorizzazionedell’Aspara-go Piacentino - e Luciano Tren-tini, già direttore del Cso e Presi-dente del Comitato consultivopromozione della CommissioneEuropea.«Dal 2009 il nostro consorzio è

cresciuto - ha spiegato Cabrini -ed ora abbiamo unmarchio checi distingue. Nella nostra realtàsono rappresentate aziendemolto piccole insieme ad altrepiù dimensionate e facendomassa critica possiamo investiresull’innovazionedella coltura: cisiamo dotati di macchinari checonsentono lameccanizzazionedi alcune fasi lavorative, riduco-no i costi e permettono così di

ampliare la superficie».Gli aspetti tecnici sono stati

trattati dal direttore Libè: «Lacoltivazione dell’asparago inprovincia di Piacenza - ha spie-gato l’agronomo - ha ripreso in-teresse con la costituzione delConsorzio Asparago Piacentino.I 10 soci che aderiscono al Con-sorzio, imprenditori di piccole e

medie aziende, con il supportodel Cra di Montanaso Lombar-do, quale eccellenzanella ricercae sperimentazionedi questa col-tura, hanno realizzato nel 2009unpropriodisciplinarediprodu-zione per offrire ai consumatoriasparagi di alta qualità, introdu-cendo nella lotta alle infestantianche l’utilizzo della tecnica del

pirodiserbo, che i soci possonoattuare tramite l’attrezzaturaspecifica in dote al Consorzio».Come ènoto, durante il perio-

do di produzione, che nella no-stra zona vada aprile ametà giu-gno, sono state attivate negli an-ni scorsi diverse iniziativedi pro-mozione dell’asparago coinvol-gendo ristoratori, organizzando

gare di cucina e coniugando iltutto ad offerte turistiche, chevalorizzassero il territorio pia-centino.Il tutto per dare visibilità al

prodotto che vantanotevoli pro-prietà nutrizionali. Dal lavorofatto si è registrato un progressi-vo aumento della domanda delprodotto, che ha motivato altriproduttori ad iniziare la coltiva-zione della liliacea.Certamente la visibilità che

l’asparagoha avuto in questi an-ni è da attribuire alle azioni dipromozione intraprese dal Con-sorzio: tuttavia - ha spiegato an-

cora Libè - non va dimenticatocome un ruolo determinantesulla qualità del prodotto vadaindividuata nelle caratteristichepedologiche dei suoli presentinella zona di coltivazione (areegolenali del fiumePoedi torrentidelle valli piacentine), nonchénella tecnica di coltivazione enella consegna del prodotto allarete commerciale per la vendita.Dal punto di vista tecnico le

prospettive della coltura - comeha chiaritoTrentini - sono legatea interessanti innovazioni, comemacchine operatrici per il tra-pianto di “zampe” e di piantinedi asparago.Sul frontedellaparte commer-

ciale un vero punto di forza stanella velocità di consegna delprodotto ai punti vendita o aiconsumatori: grazie alla retecommerciale che il consorzio hasaputo sviluppare entro le 24oredal raccolto il prodotto vienenormalmente commercializzatoe consumato.Il Consorzio ha consentito i-

noltre di poter attivare scambipromozionali con altre realtàconsortili del Nord Italia e sonostate affrontate conqueste le va-rie tematiche di coltivazione,commercializzazione e trasfor-mazione dell’asparago.

cmol

Unmomentodell’incontrotecnico che si èsvoltonei giorniscorsi inConfagricolturasulla colturadell’asparagoecheha trovatogliagricoltoripiacentinimoltointeressati

il Gruppodei relatori e degli organizzatori del convegnodi pianello

pianello - Un’interessante let-tura delle prospettive del setto-re vitivinicolo in funzione dellaglobalizzazionedeimercati,maanche delle moderne esigenzedi sostenibilità delle produzioniè stata offerta nei giorni scorsidall’incontro tecnicopromossoda Associazione laureati inScienze agrarie e forestali dellaProvincia di Piacenza (ALSAF),in collaborazione con il Comu-ne di Pianello.Dinnanzi una platea qualifi-

cata ed attenta composta sia datecnici e agronomi che da stu-denti dell’Itas Raineri, sono in-fatti stati trattati – dopo i salutidel presidente di Alsaf, Giusep-peBertoni (già professore ordi-nario della Cattolica) e del sin-daco di Pianello GiampaoloFornasari, - tutti i temi più at-tuali relativi a questo compar-to.Stefano Poni, direttore del

Diproves (Dipartimento diScienze delle Produzioni Vege-tali Sostenibili) della Cattolica,ha affrontato il delicato temadel cambiamenti climatici,mettendo in evidenza come lanuova situazione climatica, ca-ratterizzata daunaumentodel-le temperature, abbia influitosu importanti indici dimatura-zione, aumentando il gradozuccherinodelle uve e riducen-done il tenore in acidità, connegative conseguenze sulle ca-ratteristiche del vino prodotto.Per questo ènecessario interve-nire sulla pianta connuove tec-nichedi defogliazione, inmododa agire opportunamente sulprocesso di maturazione e di-

fendere l’uva dalla insolazione.Uve supermature edisidrata-

te comequelle che già da alcunianni si presentano in cantina,ed in presenza di aumento deltitolo zuccherino, occorronotecniche di vinificazione inno-vative, così come è stato illu-strato da Milena Lambri, an-ch’ella docente della Cattolica.Grazie a procedimenti inno-

vativi è infatti possibile interve-nire sulla fermentazione, pun-tando a contenere grado alco-lico e tenore in acidità.E’ stata poi la volta di Roberto

Miravalle, agronomo e presi-dente del Consorzio dei Vinidoc Colli Piacentini, che si èsoffermato sull’ insiemedi pro-

cedure, complesse e contrad-dittorie, a monte della regola-mentazionedel settore vitivini-colo. Il relatore ha chiarito cheil settore esigeunmiglioramen-to della qualità, maggiore fles-sibilità nella gestione dei disci-plinari, chedevonoanche esse-re ammodernati in tempi rapi-di, rimuovendo alcuni “paletti”che rischiano di ostacolarne lacorretta applicazione.Molto apprezzati anche gli

interventi programmati: PaoloIacopini, agronomo notissimoin tutta la provincia, ha traccia-to un efficace quadro dellarealtà della vitivinicoltura pia-centina; Marco Francolini, di-rettore di Sede dell’Itas di Ca-

stelsangiovanni cheha illustra-to il delicato tema della sceltavarietale.Interessante anche il contri-

buto di Corrado Rossi, produt-tore, che ha raccontato con ef-ficacia la sua esperienza di viti-coltore, particolarmente su al-

cuni problemi tecnici legati aisistemi di allevamento della vi-te.Un vivace dibattito con do-

mande e interventi ha conclusola mattinata a dimostrazionedella riuscita dell’iniziativa.

cmol.

LIBERTÀmercoledì 6 aprile 20168

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■ Dopo il rischio sventato dellaliberalizzazione dei nomi dei viti-gni in etichetta è in arrivo un’altraoffensivadella commissioneeuro-pea nei confronti dei piccoli pro-duttori di vino.

«La Commissione Europea -informa infatti Dario Panelli, re-sponsabile del settore vitivinicoloper Coldiretti Piacenza - nell’am-bito del processo di revisione deiregolamenti applicativi dell’OCMunica staproponendouna seriediipotesi dimodifica alledisposizio-ni vigenti innettocontrastocongliinteressi dei produttori vitivinicoliitaliani. Dopo l’idea di estendereai vini generici l’uso in etichetta-turadelnomedei vitigni autoctoniinfatti, ora spunta l’annullamentodelle agevolazioni del “piccoloproduttore” ovvero di quelle a-ziendeconunaproduzionedi vinoinferiore a1.000ettolitri all’anno».

«Dal provvedimento - proseguePanelli - neconseguirebbechean-che le più piccole aziende debba-no osservare le formalità previsteper il regime d’accisa come fannoi grandi stabilimenti. Così, trince-randosi dietro la necessità di unasemplificazione del sistema conl’uniformazione indiscriminatadegli adempimenti, si vuole farde-cadere lo status di “piccolo pro-duttore” per le piccole realtà checedono all’estero il loro vino conla conseguenza che tutte le canti-

ne dovrebbero diventare depositifiscali».

Questa condizione, fa sapereColdiretti Piacenza, comportereb-be una ulteriore serie di adempi-menti e l’obbligo di utilizzare unsistema telematico che richiede asua volta l’appoggio di altri pro-grammi informatici aziendali. In-fatti non sarebbe più ammessol’impiego del documento odiernoMVV oggi utilizzato dal piccoloproduttorenegli scambi con iPae-siUE,masolo il documentoacciseelettronicoE-AD,utilizzato edob-bligatorio appunto per le cantinedotate di deposito fiscale e codiced’accisa.

«In Italia - conclude Panelli - ipiccoli produttori sono numero-sissimi, basti pensare che su48.000produttori di vino totali, so-lo 2.500 superano i 1.000 ettolitridi produzione.Moltissimidunquevendono vini in ambitoUe e extraUe per mezzo del documentoMVV, checonsentedi semplificareleprocedure evitando le comples-sità del sistema dell’E-AD. L’im-piego del sistema doganale odier-nonon risolve assolutamente, an-zi peggiora il problema delle ven-dite dirette al consumatore finaleall’internodell’Ue inquantocomenotoal sistemaEMCSnonpuòac-cedere il privato cittadino ma so-lamente un soggetto con codiceaccisa».

ono state accolte le ri-chieste di Coldiretti ri-guardo i quantitativi di

carburante ad accisa agevo-lata. Il Ministero delle Politi-che agricole ha infatti ema-nato un decreto con le nuovetabelle in cui sono indicati iquantitativi di gasolio che leRegioni devono assegnare al-le imprese dall’anno in corso,ampliando notevolmente ilnovero sia delle colture chedelle singole operazioni col-turali prese in considerazio-ne a tal fine.

I tagli disposti dalle leggi distabilità precedenti, fa sapereColdiretti Piacenza, avevanoportato a una diminuzionecomplessiva del 23 per centodelle assegnazioni di carbu-rante “agevolato” alle impre-se agricole rispetto a quelleottenute fino al 2013. Non so-lo. Le nuove tabelle, valide sututto il territorio nazionale,sono inmolti casi addiritturamigliorative rispetto alla si-tuazione precedente i tagli,garantendo quantitativi piùcongrui rispetto alle reali esi-genze delle imprese agricoleoperanti nei diversi compar-

S

ti, come richiesto dalla Coldi-retti.

«Si tratta sicuramente di unrisultato importantissimo -commenta Giovanni Cremo-nesi, direttore di ColdirettiPiacenza - per l’incidenza deicosti energetici a carico dellenostre aziende agricole, masoprattutto per le modalitàcon le quali è stato raggiunto.Grazie all’azione di Coldiret-ti, che ancora una volta pre-ferisce la proposta alla prote-sta, è stata infatti promossaun’iniziativa tesa alla “ristrut-turazione coerente” del siste-

ma di attribuzione del gasolioagricolo. Dopo che una seriedi provvedimenti aveva pro-gressivamente ridotto le as-segnazioni per le annate 2014e 2015, sembrava che un’ul-teriore riduzione di questi sa-rebbe stata il prezzo da paga-re per le agevolazioni fiscaliottenute con la legge di stabi-lità 2016. Invece, anzichépuntare su un compromessotemporaneo, Coldiretti haproposto una soluzione con-creta, coerente con i tempi esoprattutto duratura nel tem-po, adeguando le assegnazio-

ni per coltura e per lavorazio-ne alle tecniche colturali o-dierne e che non possononon tenere conto dei sensibilicambiamenti climatici. Pos-siamo definirlo insomma, unsuccesso a tutto tondo, conbenefici per le aziende e costiinalterati a carico della collet-tività, che per essere comple-to attende l’adeguamento deisistemi informativi da partedelle Regioni, affinché le a-ziende agricole possano ve-dersi riconosciuta l’assegna-zione spettante già dall’avviodella campagna agricola chesi appresta a partire».

Ma vediamo alcuni esempi.Per le operazioni di aratura ezappatura dei cereali autun-no-vernini (grano, orzo, ecc.)si passa dai 46 litri ad ettarodel 2015 ai 70 del 2016, men-tre per l’erpicatura il contin-gente agevolato sale da 15 li-tri a 25 litri. Ancora, se loscorso anno per trattare le vi-ti si assegnavano 77 litri adettaro, oggi si sale addiritturaa 150 litri, mentre per la con-cimazione si garantiscono 36litri ad ettaro rispetto ai pas-sati 28.

Coldiretti eCondifesa: al lavoroperpolizzeagevolate “adhoc”

SopraGiovanni Cremonesi, direttoredi Coldiretti Piacenza

Vino:nelleproceduredi exportdifficoltàper “piccoli produttori”

pensionati

ScadenzadeiRedal 31marzo2016

■ E’ fissata per il 31 marzo2016 la scadenza per la conse-gna deimodelli REDper l’annod’imposta 2014 da parte deipensionati con i quali si dichia-ra all’Inps, la propria posizionereddituale. Ad annunciarlo E-manueleGonsalvi, responsabi-le fiscale per Coldiretti Piacen-za nel sottolineare che gli inte-ressati dalla scadenza sonoquei pensionati che usufrui-scono di una prestazione ero-gata in base ai redditi possedu-ti come ad esempio pensioniintegrate al trattamento mini-mo, assegni per il nucleo fami-liare sulla pensione, assegnisociali e pensioni di reversibi-lità.

I soggetti che hanno già di-chiarato al fisco i redditi del-l’anno 2014 tramite la presen-tazione delmodello 730 oUni-co 2015 non dovranno invece

presentare il RED a meno chenon siano in possesso di parti-colari tipologie di redditi comepensioni estere, redditi da la-voro autonomo o dipendenteprestato all’estero, collabora-zioni occasionali o a progetto.

I soggetti che invece nonhanno comunicato all’Inps taliredditi, percepiti negli anni2012 e/o 2013, sono già statisollecitati dall’Istituto per pre-sentare il modello RED 2013e/o 2014.

«La trasmissione deimodellired - precisa Gonsalvi - potràavvenire solo in modalità tele-matica per il tramite del sito online dell’Inps o rivolgendosi alCaf. Per quanto concerne i red2015 relativi ai redditi del 2014invece, Coldiretti Piacenza haprovveduto ad invitare gli inte-ressati a recarsi nei propri uffi-ci sul territorio per fornire i datiutili alla compilazione del mo-dello. Si ricorda che coloro chenonpresenteranno la dichiara-zione nei termini incorrerannonel rischio di revoca delle pen-sioni percepite».

■ Definire le caratteristiche diuna polizza di tipo collettivo chepossa davvero adattarsi alle esi-genze della viticoltura piacenti-na: questo l’obiettivo dell’incon-tro svoltosi nei giorni scorsi traalcuni viticoltori della Coldiretti,allapresenzadelpresidenteMar-co Crotti e i funzionari del Con-difesa di Piacenza.

«Nelleprossimesettimane -hadetto StefanoCavanna, direttoredel Condifesa - lavoreremo perotteneredalle compagnieassicu-rativedi riferimentodellepolizzeagevolate, edunqueacontributopubblico del 65%, con un costocompetitivo a carico dell’im-prenditore agricolo e che sianoparticolarmente performanti sulrischiograndine, ovvero sullapiùrischiosa avversità per questacoltura».

«Gli imprenditori agricoli pia-centini - ha aggiunto MarcoCrotti, presidente provinciale diColdiretti - stanno vivendo sullaloro pelle gli effetti dei cambia-menti climatici. In questa situa-zione è dunque fondamentaleche le aziende agricole si dotino

della polizza assicurativa controi danni damaltempo per coprirei rischi connessi alle calamitàna-turali che purtroppo negli ultimitempi sono sempre più frequen-ti. I danni ricadono infatti pesan-temente sui redditi aziendali e lapolizza diventa strumento indi-spensabileper far fronteai rischi,

e grazie ai contributi europeipoi,i costi di queste diventano ulte-riormente accessibili».

«Gli sforzi del Condifesa - haproseguitoCavanna - vannonel-la direzione di una maggior per-sonalizzazione dei prodotti assi-curativi per andare incontro alleesigenze delle singole realtà im-

prenditoriali.Nelleprossimeset-timane prevediamo di aprire lacampagna assicurativa 2016, nelfrattempo invitiamo tutti coloroche intendono assicurare il lorolavoro ad attendere le polizzecollettive per valutare almeglio ilistini anche avvalendosi dellaconsulenza dei nostri uffici. Perquanto riguarda le liquidazionidei contributiuva2015stiamo la-vorando di concerto con i Caa eilministero per accelerare i tem-pidi erogazionedellepolizze sul-le quali erano state riscontrate a-nomalie di superficie e resa».

A partire da quest’anno, ricor-da Coldiretti Piacenza, prima disottoscrivere il certificato agevo-lato l’azienda dovrà predisporre,tramite la consulenza del Caa, ilcosiddetto Pai, Piano Assicurati-vo Individuale ovvero il docu-mento che contiene tutte leinformazioni necessarie per lamessa in copertura delle produ-zioni che deve essere obbligato-riamente compilato prima dellasottoscrizionedel certificato, pe-na laperdita totaledel contributocomunitario.

OkdelMipaafalle richiesteespostedaColdiretti:piùcarburanteagevolatoper leaziendeagricoleCremonesi: «Unasoluzioneconcretache incide sui costi a caricodelle aziendeagricole»

Da sinistra StefanoCavanna, direttoredel Condifesa eMarcoCrotti, presidenteprovinciale di Coldiretti

AREA TECNICO - ECONOMICA - AMBIENTE• Quaderno di campagna• Domanda unica PAC• Piani di ammodernamento aziendale• Bioenergie e risparmio energetico• Progetti per la filiera agroalimentare

e bioenergetica• Iniziative comunitarie Leader• Servizi di consulenza• Domande adesione misure Psr• Indennità compensativa• Agricoltura biologica e integrata• Gestione scarichi e rifiuti• MUD• Autorizzazione spandimento reflui e fanghi• Gestione anagrafe zootecnica

AREA UMA - CONTRATTI E SUCCESSIONI• Denunce di successioni• Contratti affitto fondi rustici• Contratti locazione fabbricati• Assegnazione carburante• Immatricolazioni• Passaggi di proprietà• Permessi circolazionemacchine eccezionali• Servizi catastali• Volture catastali• Ricerche ipocatastali

è... un mondo di esperti al tuo servizio

L’AGRICOLTURA DI CHI AMA

LIBERTÀsabato 12 marzo 20168

Montanari
Evidenziato
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Agricoltura

La partenza del nuovoShowroom Terrepada-ne è stata di quelle che

non si possono dimenticare.Sicuramente far coincidereil tradizionale Porte Apertecon l’inaugurazione dellanuova area espositiva mac-

chine del Consorzio è sta-ta una scelta azzeccata, aimolti segnali positivi giuntida tutti coloro hanno avutola possibilità di visitare l’e-sposizione di via Pennazzisi aggiunge il successo dellapromozione a tempo lan-

ciata proprio in occasionedel Porte Aperte, con deiprezzi lancio su mezzi ditutta la gamma esposta. Ladecisione di riproporre l’of-ferta anche per le prossimesettimane non poteva farsiaspettare.

Il team macchine ti aspetta nello ShowroomDopo l’esploit numerico di presenze nei due giorni di Porte Aperte della scorsa settimana ilConsorzio Agrario Terrepadane punta sul lungo termine.Il Direttore Pattini: “la grande sfida inizia ora, faremo del nostro Showroomun punto diriferimento permanente per le aziende agricole del territorio”

Terrepadane: 10000 m2 di esposizione macchine agricole tutti da visitare

T5.115 E.C.

Euro* Prezzo della rata semestrale

Condifesa Piacenza:molte le novità tra cui anche l’ampliamentodelle colture assicurabili

Alvia ilpianoassicurativo2016Agevolazioni contributiveper iprimi treannidi adesioneal sistema

PiaCenza - Assicurazioni eprospettive climatiche del2016. Un binomio divenutoormai famigliare agli agricol-tori, che quest’anno potran-no fruire delle possibilitàmesse a punto da un nuovopiano assicurativo.In particolare, il Piano assi-

curativo 2016, prevede age-volazioni contributive per inuovi assicurati per i primitre anni di adesione al siste-ma. «Accogliamo positiva-mente - afferma GianmariaSfolcini, presidente di Condi-fesa Piacenza -, l’introduzio-ne all’interno del nuovo pia-no assicurativo delle facilita-zioni previste per i nuovi as-sicurati; abbiamo da semprenecessità di aumentare laplatea di agricoltori che assi-curano, soprattutto per met-tere al sicuro più aziende dal-le calamità naturali che ognianno si presentano sui nostriterritori e inoltre la distribu-zione maggiore del rischioporta ad avere tariffe più bas-se per tutti».Molte le novità introdotte

dal Piano: dall’ampliamentodelle colture assicurabili, conl’inserimento di piante di re-cente introduzione in Italia,all’estensione per gli alleva-menti avicoli della possibilitàdi assicurarsi per le epizooziefino alla copertura delle serreper la fungicoltura fra lestrutture aziendali.Il Piano ricalca in buona

parte quello dello scorso an-no e fa riferimento agli obiet-tivi fissati dal Programma disviluppo rurale che per il pe-

riodo 2014-2020 riserva alsettore un budget di circa 1,7miliardi e che è stato appro-vato dalla Commissione eu-ropea il 20 novembre scorso.Il Piano ripropone al siste-

ma assicurativo agricolo - u-na platea di circa 85mila agri-coltori, per lo più aderenti a65 Consorzi di Difesa sul ter-ritorio nazionale, per un va-lore assicurato di 8 miliardi -la possibilità di sottoscriverepolizze agevolate per le col-ture contro tre tipologie diavversità: catastrofali, di fre-quenza e accessorie (tra que-ste ultime ci sarà la new entry“sbalzi termici”). Ancora, po-lizze a tutela delle strutture a-ziendali, contro malattie incampo zootecnico, compresii danni per l’abbattimento

forzoso degli animali ed iltutto con contributi massimisui premi assicurativi fino al65% della spesa ammessa.Tra le novità del Piano

2016, la proroga dal 31marzoal 20 aprile del termine per lasottoscrizione delle polizzeper le colture a ciclo autun-no-primaverile e permanenticome il granomentre restanoinvariate le scadenze al 31maggio per le colture a cicloprimaverile come mais, co-comeri,meloni, canapa e sor-go, al 15 luglio per le colturea ciclo estivo, di secondo rac-colto e trapiantate come po-modoro, ed al 31 ottobre perle colture a ciclo autunno-in-vernale come scalogno e ci-polle.Il testo approvato alla Sta-

to-Regioni, in ogni caso, nonè da considerare definitivo:infatti la rete dei consorzi didifesa è al lavoro per snellirei procedimenti ed affinare lenormative al fine di permet-tere a tutti i soci di usufruiredei contributi messi a dispo-sizione dalla comunità euro-pea.«Stiamo lavorando insieme

ai CAA - aggiunge StefanoCa-vanna, direttore del Condife-sa di Piacenza - permettere asistema tutte le nuove proce-dure necessarie all’otteni-mento del contributo. Datoche il nuovo sistema è gestitocon bando nazionale i Con-difesa si occuperanno di se-gnalare e risolvere, insieme alministero, tutte le problema-tiche inerenti alle nostre col-ture specifiche, come pomo-doro, zootecnia, cereali ed u-va. L’invito che rivolgo ai no-stri soci è quello di dare prio-rità sin da subito alla sistema-zione del proprio assettoaziendale presso i CAA di ri-ferimento, in particolare perquanto riguarda il rinnovodei titoli di conduzione. Inquesto modo le aziende a-vranno le carte in regola peraffrontare la novità principa-le dell’annata assicurativa2016 che sarà il PAI (piano as-sicurativo individuale). La re-dazione di quest’ultimo, ne-cessario alla stipula dei certi-ficati, sarà di fondamentaleimportanza poiché permet-terà all’agricoltore di teneremonitorata la sua storia assi-curativa degli ultimi 5 anni».

ClaudiaMolinari

Gianmaria Sfolcini (presidente) e StefanoCavanna (direttore) di Condifesa Piacenza

Exportvino:promuovereil territorioall’estero“Ventod’Expo”diColdiretti hagettato lebasiPanelli: «Adessoè fondamentale investire»PiaCenza - E’ tempo di bilancisull’export per il settore viti-vinicolo piacentino, che con-ta oltre 2100 realtà produttiveper un totale di 250.000 etto-litri di vino prodotto, e chenell’anno di Exposi è avvicinato al-la sfida dell’inter-nazionalizzazio-ne grazie al pro-getto di ColdirettiPiacenza Ventod’Expo, in colla-borazione con lafederazione re-gionale e con ilcontributo dellaRegione EmiliaRomagna, delconsorzio agrarioTerrepadane e di CariparmaCredit Agricole.Questo lo scopo dell’incon-

tro tenutosi nei giorni scorsinella sala consiglio di Coldi-retti Piacenza al quale hannopreso parte le aziende chehanno partecipato al progettoe gli esperti di WineMeridiane Proposta, Fabio Piccoli e Fa-bio Tavazzani.«Dall’incontro - afferma

Dario Panelli, responsabiledel settore vitivinicolo di Col-diretti Piacenza - è emersa lasoddisfazione dei produttoririspetto all’organizzazionedegli incoming di buyer egiornalisti che hanno di fattogettato le prime basi per unapproccio all’export che deveessere poi strutturato nellesingole realtà aziendali. Nonva dimenticato infatti che l’e-sperienza ha avuto una valen-za altamente formativa e che

deve poi essere accompagna-ta da un costante impegnonelle fasi successive agli in-contri. In questi termini sicu-ramente, le aziende piacenti-ne hanno dimostrato di sa-

persi confrontarecon il mondo».«Le prospettive

future - continuaPanelli -, sonosenz’altro positi-ve soprattuttoconsiderata laricchezza in ter-mini di offerta ri-levata anche da-gli stessi buyer.Le aziende guar-dano ora all’este-ro con maggior

slancio, verificando le oppor-tunità che possono esserecolte per esempio per mezzodi missioni outgoing, orga-nizzate tramite la collabora-zione tra aziende tra lorocomplementari ma anchesfruttando meglio le manife-stazioni dedicate al settoregià presenti sul territorio co-me occasione per destare in-teresse nei buyer e negli opi-nion leader del settore. L’o-biettivo che il settore si devedare nei prossimimesi è quel-lo dell’aumento della consa-pevolezza della nostra realtàall’estero. In queste occasionisarà dunque fondamentaleinvestire su un prodotto cheidentifichi in modo chiaro edincisivo le potenzialità del-l’offerta enologica piacentinaall’estero e in Italia e che pos-sa fare in seguito da traino perle altre tipologie di vino».

DarioPanelli, responsabile settorevitivinicolodiColdiretti Piacenza

PiaCenza -Mercoledì alle 10nellasala riunioni di ConfagricolturaPiacenza, in via Colombo 35, ilprimodegli incontri sul territorioche Confagricoltura ha in pro-grammaper dialogare con la ba-se associativa e illustrare le no-vità in campo tecnico, fiscale eorganizzativo. «Mentre l’associa-zione si sta trasformandoper di-ventare sempre più snella, fles-sibile, un hub di servizi per l’im-prenditore agricolo, non abban-doniamo l’antica tradizionedell’incontro a tu per tu - spiegaEnrico Chiesa, presidente diConfagricolturaPiacenza -.Que-sto resterà sempreun’occasionedi dialogo e di confronto tra dinoi». I temi che affronteremo sa-ranno di estrema attualità: leprossime scadenze del Psr, cosaeffettivamente è possibile attua-re per cogliere le opportunitàche il Piano offre tra le diversemisure epriorità. Si parlerà dellaLeggedi Stabilità, approvata a fi-ne anno. «Contiene numerosedisposizioni d’interesse per ilsettore agricolo - sottolineaChiesa - e anche qualche novitàpositiva. Pare che per la prima

volta dopo tanti anni siano statevarate misure che qualcosa ag-giungono, invece di togliere, allenostre imprese, anche se l’effet-tivo impatto andrà valutato». Aillustrare i dettagli tecnici saran-no il responsabile del Serviziotecnico - GiovanniMarchesi e laresponsabile del Servizio fiscale- Michela Filippi. Nella legge diStabilità l’Irap per l’attività agri-cola è stata abolita completa-mente, così come l’Imu, sia purlimitatamente ai terreni agricoliposseduti e condotti da IAP/CD.Sono inoltrepreviste agevolazio-ni con l’aumento di alcune per-centuali di compensazione Iva,in particolare per il settore zoo-tecnico. Sono poi previsti sgravicontributivi per le assunzioni atempo indeterminato, viene po-tenziato il fondo dell’Ice per so-stenere l’Export del made in I-taly. «I temi di stretta attualitàsono diversi - prosegue Chiesa -ma desidero inoltre condividereanche la linea che Confagricol-tura ha tracciato in occasionedell’ultimo convegno Quadri aRoma, sebbene richiedanonpo-co sforzodapartedi tutti. Voglia-

mo cogliere a pieno le potenzia-lità che la tecnologia offre all’a-gricoltura moderna: dalle appli-cazioni ai programmi dedicati,alla rete di comunicazione inter-na, sempre più differenziata eveloce. Anche a livello locale ab-biamo introdottoqualchenovitàe stiamo lavorando a nuovi pro-getti che ci consentonodi fare dipiù, meglio e con minori costi.Invito gli agricoltori interessati apartecipare numerosi».Gli appuntamenti, tutti fissati

alle ore 10, proseguiranno a Ca-stelsangiovanni, (Il 28 gennaio),Monticelli (il 29) Pontedellolio (efebbraio), Fiorenzuola (il 4), Cor-temaggiore (il 5), Agazzano(l’11), Lugagnano (il 12).

PiaCenza - Sarà Piazza Duomola sede delmercato contadinoche si svolge da anni il lunedìed il venerdì nel centro storicodi Piacenza. Ad annunciarlo èColdiretti Piacenza nello spie-gare che dopo un periodo diprova iniziato per esigenzedell’amministrazione durantei mesi dell’Expo, le aziendeche animano l’appuntamentocon il km zero del lunedì si tra-sferiranno dai portici di Palaz-zo Gotico in Piazza Cavalli aPiazza Duomo come già av-viene per l’appuntamento delvenerdì.«Apprezziamo la disponibi-

lità dell’assessore Giorgia Bu-scarini - affermaCinzia Pasto-relli, responsabile provinciale

di Campagna Amica -, che haaccolto le nostre richieste peril trasferimento e che ha con-testualmente dimostrato unagrande sensibilità nei con-fronti dei temi della stagiona-lità e dell’origine del prodot-to».«E’ infatti proprio dall’atten-

zione a questi temi - proseguela Pastorelli -, unita alla vo-lontà di realizzare una filieracorta che possa valorizzare illavoro dei produttori agricoli

che è nata la rete di Coldiretticon i produttori di CampagnaAmica che costituiscono unvero e proprio filo diretto conil consumatore, trasparentesulla provenienza dei prodottie garantito dagli imprenditoriagricoli che «cimettono la fac-cia», impegnandosi a rispetta-re il regolamento del marchioe che si sottopongono ai con-trolli per garantire l’origine i-taliana e agricola dei prodottiin vendita».

ChiesaguidaConfagricoltura Piacenza

Confagricoltura: incontrisu novità tecniche e fiscali

Dopounperiododi provaneimesi di Expo

Il mercato contadino di Piacenzasi trasferisce in piazza Duomo

LIBERTÀdomenica 24 gennaio 2016 9

Montanari
Evidenziato
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Agricolturapiacentina

piacenza -Si chiama Consorziodi Bonifica di Piacenza e gesti-sce le tante problematiche le-gate all’acqua che il nostro ter-ritorio presenta.

Anche questo organismo –che in occasione della recentealluvione tutti hanno imparatoa conoscere – rientra in termi-ni di rappresentanza nell’uni-verso Coldiretti.

«Il consorzio – ha spiegato ildirettore Massimo Bonacini -fornisce 85milioni di metri cu-bi di acqua per l’irrigazione. Inquesto ambito in provincia diPiacenza vediamo una situa-zione di equilibrio nelle valliArda e Tidone; mentre pur-troppo invece in Val Trebbia,dove non ci sono dighe, si ac-cendono spesso dibattiti e di-vergenze, come sta accadendoproprio in questo periodo ri-spetto al famoso DMV (deflus-so minimo vitale) del Trebbia.

Il direttore, che è arrivato aPiacenza da circa un anno emezzo, ha chiarito come l’o-biettivo del Consorzio sia statonel 2015 quello di mantenerela contribuenza invariata, pro-cedendo ad un contenimentodei costi: «Ad esempio attra-verso una razionalizzazionedella gestione degli appalti ab-biamo conseguito economie

per 350 mila euro, che si sonotradotte in altri lavori supple-mentari e manutenzioni».

Bonacini ha anche volutochiarire come il bilancio deConsorzio non veda un “peso”eccessivo per il personale: «At-tualmente – ha spiegato - lacontribuenza apporta 9 milio-ni e 500 mila euro nelle cassedel consorzio: il bilancio vedeun 42% impiegato in valori dimanutenzione. Un valore alquale va aggiunto un altro 18%che rappresenta il personaleche svolge il lavoro di manu-tenzione. Infine, va considera-to il lavoro del personale cheimpiega il suo tempo a proget-tare per il territorio: ingegneriidraulici ambientali e altre fi-gure di ordine tecnico ed eco-nomico».

Né quest’anno poteva man-care una considerazione sul-l’alluvione: «In quella dram-matica circostanza sono stateattivati alcuni interventi d’ur-genza soprattutto in monta-gna, così come si è lavorato in-tensamente sull’argine di Ron-

caglia con un investimentonon trascurabile. Purtroppo ilnostro territorio è fragile inquesto senso e proprio perfronteggiare questa fragilità, ilconsorzio si è candidato aprendere in carico la manu-

tenzione di acque pubblicheattualmente non gestite. Stia-mo aspettando da più di unanno una risposta dalla regio-ne a questa nostra proposta».

Altro astro dell’universo Col-diretti, il Consorzio provinciale

per la difesa delle produzioniagricole intensive della provin-cia di Piacenza, definito piùsemplicemente Condifesa.Questo organismo svolge unruolo di garanzia nella trattati-va con le compagnie di assicu-

razione delle polizze agevolateche hanno diritto ad un contri-buto pubblico.

«Il valore assicurato in pro-vincia di Piacenza – ha chiaritoil presidente Gianmaria Sfolci-ni - supera i 151 milioni di eu-ro: inoltre quest’anno dobbia-mo sottolineare come l’ottimolavoro della nostra direzioneabbia portato ad un ridimen-sionamento dei costi per il30%». Tra i settori agevolati(seminativi, serre, uva, zootec-nia) è proprio la zootecnia inforte crescita anche se in ter-mini assoluti sono i seminativia costituire la quota parte piùimportante.

«Le risorse a disposizionegià dal prossimo anno a se-guito del cambiamento nellapolitica agricola comunitaria,arriveranno dai Piani di Svi-luppo Rurale, il che ci garan-tisce per 6 anni una maggiorestabilità e anche tempestivitànel recupero del contributo.Da non sottovalutare l’impat-to sociale che ha il consorziosul comparto agricolo: le no-stre aziende infatti oltre al ri-schio d’impresa, devonofronteggiare anche quello no-tevolissimo determinato dalrischio climatico».

Mol.

Da sinistra:Luigi Bisi,Massimocrotti,GianmariaSfolcini,MassimoBonacini,Filippoarata(Foto Lunini)

piacenza -L’universo di Coldi-retti in provincia di Piacenzasaluta l’anno che finisce con latradizionale conferenza stam-pa che si è svolta ieri al Palazzodell’agricoltura; occasione difine anno per evidenziare isuccessi ottenuti con tanto la-voro, sia nei campi che nei pa-lazzi della politica e sui tavoliistituzionali.

E nel primo bilancio dell’an-no che sta per chiudersi è ov-viamente Expo 2015 l’eventoda ricordare, sottolineandocome il ruolo di Coldiretti Pia-cenza in questo ambito siastato riconosciuto ampiamen-te. Proprio ad Expo con la vi-sita del premier Renzi è statainfatti presentata la nuovaLegge di stabilità che contieneimportanti novità per l’agroa-limentare: «La finanziaria chesta per essere approvata – hachiarito il presidente MarcoCrotti, intervenendo in aper-tura – è nota come una finan-ziaria “green”, che riconosce ilsettore agroalimentare comepilastro dell’economia italia-na. In termini di provvedi-menti infatti per gli agricoltoripiacentini di Coldiretti si parladi risparmi complessivi di 2milioni di euro su Imu e 1 mi-lione di euro per Irap: unprovvedimento che si abbinaalle modifiche delle compen-

sazioni Iva, alle stabilizzazioniper il regime delle agro-ener-gie e alla realizzazione di unfondo per promozione agroa-limentare all’estero. Una seriedi misure che ci fanno com-prendere come finalmente l’a-gricoltura sia considerata stra-tegica per la ripresa del nostroPaese».

Tra le attività più interes-santi svolte da Coldiretti Pia-cenza vi è senz’altro quella le-gata al lavoro: con l’assunzio-ne di più di 300o operai (atempo determinato e indeter-

minato, tra cui molti stranie-ri), la gestione di oltre 10milavoucher e di molte pratiche(colf e badanti ad esempio), gliuffici Coldiretti hanno favoritol’integrazione dei lavoratoristranieri e la regolarizzazionedelle loro posizioni.

Un’ottica sociale, che nonviene meno neanche all’enor-me lavoro svolto da Campa-gna amica, in grande progettodi sensibilizzazione e di for-mazione di Coldiretti rivolto aiconsumatori, particolarmentegiovani, famiglie e bambini: «Il

lavoro di Campagna amica –ha continuato Crotti - è tantopiù importante se si pensa cheviene svolto in gran parte nellescuole, perché il nostro è unimpegno soprattutto culturaleche può partire solo dalle nuo-ve generazioni».

Passi in avanti anche sulfronte del credito: nel 2015Coldiretti Piacenza con Agrifi-di Emilia ha presentato do-mande di finanziamento percirca 13 milioni di euro: «uncredito di sviluppo – ha chia-rito il presidente - che va nella

direzione di far crescere laqualità e la sostenibilità delleproduzioni, il che è possibilesolo attraverso investimenti intecnologia e strutture».

Tra i pilastri dell’universoColdiretti, il Consorzio agrarioTerrepadane, occupa sicura-mente un ruolo primario, di-venuto centrale dopo il granderafforzamento che ha portatolo scorso anno alla nascita delnuovo Consorzio con “l’allun-gamento” dello storico CapPiacenza in terra lombarda.

«I dati – ha spiegato il presi-dente Luigi Bisi – dimostranocome dopo l’incorporazionedei consorzi di Milano-Lodi ePavia l’ettarato gestito siamolto cresciuto (quasi 150 mi-la ettari), come la differenzia-zione delle colture che vedeoggi una varietà interessantis-sima, dalle colture in campoalla zootecnia».

Anche in termini organizza-tivi questa nuova dimensioneprevede una assestamentoche si attuerà entro il 2018:«Dietro a questi prestigiosi nu-meri – ha aggiunto Bisi – c’è u-na rete di assistenza tecnica digrande rilevanza, un vero fioreall’occhiello e la capacità dipensare ad un’agricolturasempre più tecnologica e so-stenibile».

ClaudiaMolinari

piacenza - Sono produzionidi qualità, quelle piacentine,che possono fronteggiare lacompetitività sui mercati in-ternazionali: produzioni cheperò richiedono supporto eattenta gestione dal punto divista organizzativo.

Tra queste il comparto vi-tivinicolo piacentino, checostituisce un vero baluardo,ma che deve affrontare nonpochi problemi: innanzitut-to il calo del consumo inter-no molto considerevole, cherichiede uno sforzo di pene-trazione sui mercati esteri:

«In questo ambito – haspiegato Massimo Ghezzi,noto sommelier che rappre-senta il settore per l’organiz-zazione – abbiamo visto inquesti anni che per le canti-

ne che fanno qualità e lavo-rano sul legame con il terri-torio, il mercato estero puòessere affrontato attraversoun sostegno adeguato che lanostra organizzazione que-st’anno ha cercato (ed è riu-scita) ad offrire».

In chiaro scuro invece larealtà del comparto latte,che per Piacenza significa 2milioni 600 mila quintali diproduzione e che è reduceda una dura e difficile cam-pagna.

«Abbiamo affrontato unadura battaglia arrivata anchesui media nazionali per otte-nere un prezzo del latte allastalle che coprisse almeno icosti di produzione- ha spie-gato Pietro Mazzocchi,membro della Giunta del-

l’organizzazione piacentina– Abbiamo raggiunto un ri-sultato che non è certo riso-lutivo, ma che rappresentaun passo avanti»

Una produzione di puntadella nostra realtà è il pomo-doro da industria: con unaproduzione nazionale di ol-tre 41 milioni di tonnellate,il 2015 è stata un’annata ca-ratterizzata da grande qua-lità della produzione.

«Tra le righe di un annotutto sommato positivo – hachiarito il presidente FilippoArata – va intravisto però unsegnale d’allarme: per la pri-ma volta dopo diversi anni,il 2015 presenta una quotaproduttiva più elevata delconsumo stimato. Si tratta diun semaforo lampeggiante

che ci deve mettere all’erta,poiché in passato l’esperien-za ci ha insegnato».

«Ad esempio - ha prose-guito Arata - nel 2004 la so-vrapproduzione ci portò aduna crisi durissima, che poidurò 4 anni. A Piacenza ab-biamo avuto quest’anno uninvestimento di poco più di9mila ettari di pomodorocon un aumento contenutorispetto al 2014».

«Anche per quanto riguar-da la nostra realtà non dob-biamo dimenticare che neglianni 2004 – 2005 avevamo12mila ettari: il che ci portòa gravi problematiche di so-vrapproduzione negli annisuccessivi. Quindi anche sel’alternativa colturale è scar-sa, la redditività del pomo-doro resta interessante, vatenuto sempre presente chel’equilibrio tra domanda eofferta è fondamentale» haconcluso il presidente.

Mol.

Unmomentodellatradizionaleconferenzastampadi fine annodi coldirettial palazzodell’agricoltura(Foto Lunini)

il presidentedicoldiretti piacenza,Massimocrotti, durante il suo intervento (Foto Lunini)

piacenza - (mol.) Annata impor-tante per l’agriturismo che gra-zie ad Expo e al lavoro che Col-diretti ha promosso questo am-bito ha potuto fruire di una veravetrina mondiale.

«Oggi farei fatica – ha dettoCarlo Pontini, presidente diTerranostra Piacenza e EmiliaRomagna – ad immaginareun’agricoltura senza agrituri-smo. Grazie all’esperienza diExpo abbiamo potuto interagi-re con mondi diversi dal nostroe costruire opportunità, pro-getti ed eventi che ci consenta-no di farci conoscere in ambitinuovi».

Oggi tematiche importanticome l’indicazione di origine, ilkm 0, il made in Italy in genera-le, sono concetti riconosciuti eil mondo del consumo ci sta se-guendo.

Inoltre viene ormai ricono-sciuto il ruolo dell’agriturismo,comevero volanopermantene-re vivi i territori, costituendo u-na vera “sentinella” anche nellearee di alta collina e montagna.

«Del resto anche il nuovo PSRconferma la valenza del nostrosettore e la valorizza attraversomisure importanti. Il futuro cioffrirà opportunità migliori, infunzione di quanto sapremo in-tegrarci con le altre realtà pre-senti sui territori e farci cono-scere come sistema».

terranostra«L’agriturismoèprotagonistadel sistemaagricolo»

Agroalimentare al primopostoColdiretti chiude il 2015conunbilanciopienodi successi

Produzioni di qualità per essere sempre competitiviVitivinicoltura, latte epomodoroda industria: legamecol territorioe impegnosuimercati

Il Consorziodi Bonifica e il Consorzioper la difesadelle produzioni agricolepuntanoaun contenimentodei costi

L’impegno per la gestione del territorio

LIBERTÀmercoledì 23 dicembre 2015 11

Montanari
Evidenziato
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Agricolturapiacentina

Entro il 30settembre2015Agea, una voltaeffettuati iconteggi, avrebbedovuto svincolarela fideiussione,trattenendo solola parte relativaalla quantità dilatte noncompensato

PiACENzA - Ancora tensionesull’ultima puntata della sagadelle quote latte.Infatti come è noto, questo

ultimo anno di regime di quote(la campagna 2014/2015 termi-nata amarzodi quest’anno conl’abolizione delle quote latte)rischia di costare in multe aipiacentini più di un milione emezzo di euro. Un dato che siinserisce in quello complessivodell’Italia, che deve pagare30,535 milioni di euro di multaall’Unione europea per il supe-ramento del quantitativo diproduzione delle sue quote lat-te per il periodo 2014/2015.Per questa ultima campagna

agli allevatori è stato concessodi dilazionare i due terzi del-l’importo (la prima trance è giàstata pagata) in tre anni a frontedi una garanzia fideiussoria.In questo contesto il Consor-

zio Agri Piacenza Latte lanciaun allarme, che riguarda pro-prio il “grave ed assurdo pro-blema” (così lo definisce il Con-sorzio piacentino che, che checommercializza poco meno di

2milioni di quintali di latte pro-dotto da allevatori di 5 regioni)che il sistema allevatoriale stasubendo in merito alle fideius-sioni fornite da Agea appuntoper le produzioni di latte fuoriquota relative ala campagnalattiera conclusasi il 31 marzoscorso.I dirigenti delConsorzio spie-

gano infatti che, in base alle

norme di legge, Agri PiacenzaLatte ha fornito, nei tempi pre-visti le fideiussioni (per un im-porto di ero 2,4milioni di euro)ad Agea, quale garanzia per illatte prodotto fuori quota daipropri allevatori associati.Entro il 30 settembre 2015 A-

gea, una volta effettuati i con-teggi, avrebbedovuto svincola-re la fideiussione, trattenendo

solo la parte relativa alla quan-tità di latte non compensato.Pertanto, nel casodi Agri Pia-

cenza Latte, l’importo da trat-tenere sarebbe stato al massi-mo di 700.000 euro.Purtroppo adoggi – spiegano

ancora dal quartier generale diviaColombo - tutto questo nonsi è verificato, Agea sta tratte-nendo la totalità delle fideius-

sioni fornite da Agri PiacenzaLatte (pari ad euro 2,4 milioni)a cui si sono aggiunti circa450.000 per le fideiussioni for-nite dagli allevatori che hannorichiesto di poter pagare rateal-mente in tre anni per un impor-to totale di euro 2 milioni 850mila.«Pertanto – tuonano i vertici

del Consorzio - la situazione as-surda che si è venuta a creare èquella che Agea sta bloccandofideiussioni per quasi 3 milionidi euromentre, inbase alle nor-me di legge, l’importo che a-vrebbe dovuto trattenere è dieuro 450.000. La situazione ètotalmente paradossale ma, adoggi, nessuna voce si è levataper criticare questa palese in-giustizia. Chehadell’incredibi-le e di cui agli ignari allevatorisono assolutamente all’oscuro.Occorre intervenire con lamas-sima urgenza e tempestivitàper evitare che al 31 dicembreoccorra rinnovare la fideiussio-ne in scadenza con altri costi acarico degli allevatori».

ClaudiaMolinari

«L’accordo con Lactalis noncambia il mercato piacentino»Gasparini: positivo soloper chi conferisceaGalbaniPiACENzA - Per il settore lat-tiero caseario l’accordo sot-toscritto il 26 novembre conil gruppo francesce Lactalise valido per dicembre-gen-naio e febbraio è una notiziapositiva dato che i conferen-ti Galbani riusciranno ad ot-tenere una remunerazionedel proprio prodotto piùsoddisfacente rispetto aquanto consentisse il con-tratto fin qui in essere. Infat-ti, gli effetti di quest’ultimoavevano procurato, tramiteun sistema di indicizzazioneparticolarmente penalizzan-te, una successione di prezzitroppo bassi. L’attuale ac-cordo, più politico che eco-nomico, ha, comunque, ilmerito di riportare in un tri-mestre la media del prezzopercepito dai conferentiLactalis in linea con i valoriche in questimesi il resto dellatte italiano compravendu-to aveva fissato con i trasfor-matori aderenti ad Assolat-te.“In questo contesto - spie-

ga Filippo Gasparini, presi-dente della Sezione di Pro-dotto Lattiero-casearia diConfagricoltura Piacenza -non è realistico pensare chetutta la vicenda abbia rica-dute positive in termini diprezzo sul nostro territorio.I contratti stipulati nel pia-centino sono differenti ri-spetto al contratto Galbani,sia in termini di durata cheper forma e valori. Sul no-stro territorio non si è appli-cata alcuna indicizzazione ei prezzi riscontrati risultanogià allineati al valore concor-dato in questi giorni alMini-stero, anche per questi mo-tivi Assolatte non risulta fir-matario dell’accordo. Piut-tosto, è lecito sollevare qual-che perplessità sulla vicendaconsumatasi davanti ai can-celli di Corteolona, prima, esui tavoli del Ministero, poi,specialmente se consideria-mo la breve durata, di solitre mesi, dell’accordo. L’o-rizzonte di tempo è troppobreve per porre basi struttu-rali in grado di stabilizzare lapresenza di Lactalis sulmer-cato italiano e la normaliz-zazione in chiave economi-ca dei rapporti tra i produt-tori e il colosso francese.Serpeggia il rischio di com-promettere le sinergie con latrasformazione, soprattutto

se è vero che gli altri sbocchiper il latte italiano, i formag-gi Dop in special modo, ri-ducono la domanda conpiani produttivi complessi-vamente strutturati per con-trarre la produzione. Si deli-nea così la certezza che gliatti di questi giorni abbianosolo messo una pezza con-giunturale e limitata neltempo”. Non sono stati af-frontati, né tantomeno risol-ti, i nodi strutturali della po-ca aggregazione del settore,della scarsa interprofessio-ne, non ultimo, della com-petitività di segmenti dellafiliera. “Chiediamo ancora –rimarca Gasparini - un au-spicato e urgente interventosui costi produttivi, altissiminel nostro Paese, a caricodegli allevatori e delle im-prese in genere. Abbiamonorme ambientali, palettiproduttivi e procedure buro-cratiche che negli altri Paesinon hanno riscontro, imbri-gliano ed appesantiscono lenostre imprese. Bene l’aiutoproveniente dai 25milioni dieuro dell’intervento straor-dinario europeo, peraltro giàdeciso da tempo, ma chie-diamo un passo in più: di es-sere amonte alleggeriti daglioneri che fanno schizzare al-le stelle i costi di produzio-ne. E poi – conclude Gaspa-rini - quando si arriverà a u-na maturità del sistema incui contrattazione e prezzi lifaranno le parti economichesecondo le regole commer-ciali e dimercato? Quando i-nizierà la dignità di operato-ri e finirà l’epoca dell’elemo-sina?”

PiACENzA - (mol.) Buone notizieper il sistema delle assicurazioniagevolate contro le avversità at-mosferiche per grandine, piog-gia, vento, gelo-brina, siccità ecolpo di sole che finalmente po-tranno ricevere, grazie allo stan-ziamento di 140 milioni di euro(previsto nel disegno di legge distabilità 2016), il saldo dei con-tributi sui costi assicurativi perl’annata 2014.Ad annunciarlo è Gianmaria

Sfolcini, presidente del Condife-sa di Piacenza nello spiegare cheil Ministero delle politiche agri-cole, con nota del 4 novembre2015n. 23017ha comunicato cheil disegno di legge di stabilità2016, prevede lo stanziamentonecessario all’erogazionedel sal-do supolizze assicurative agevo-late a copertura di danni da av-versità atmosferiche, stipulatedagli agricoltori nell’annata2014.In seguito dunqueAgreaprov-

vederà, fanno saperedalConsor-zio, a partire dalla prossima set-timana ad erogare la quotaman-cante del 28,75%della spesa am-messa permettendo cosi ai pro-duttori di ricevere la contribuzio-nemassima pari al 65%.«Si tratta - commenta Sfolcini

-, di un importante risultato rag-giunto a seguito delle richiestedel sistema nazionale di Condi-fesa al Mipaf e alle regioni, pervenire incontro alle esigenzedel-le imprese che si sono assicuratenel 2014 ed aspettano i contribu-ti previsti dalla normativa. I Con-difesa, d’altra parte, hanno rego-larmente anticipato i premi allecompagnie e si sono impegnati anon gravare sui soci».«Un impegno non da poco –

chiarisce StefanoCavanna, diret-tore del consorzio -, rispetto allescelte intraprese per la gestionedel rischio al fine della tutela deiredditi delle imprese. Il fatto chequeste scelte siano condivise edappoggiate dal governodimostrache l’operato dei consorzi per ilsostegno tecnico ed informativonell’utilizzo delle misure è utileagli agricoltori associati che, a se-guito dei sempre più imprevedi-bili cambiamenti climatici, sitrovano a dover intervenire persalvaguardare il proprio redditoinvestendo in prevenzione pergarantire stabilità al redditodelleproprie aziende agricole».L’ammontare del residuo di

contributo spettante agli agricol-tori piacentini che nel 2014 han-no stipulato polizze agevolatecontro i danni da calamità natu-

rali è di circa 2.000.000,00 di eu-ro. Sembra insomma chiudersipositivamente un capitolo diffi-cile legato alla contribuzionena-zionale, che ha visto agricoltori eCondifesa percepire le risorsecon ritardo a causa del reperi-

mento delle risorse nei bilancinazionali.Come è noto, per il periodo

2015 – 2020, le risorse destinatealla gestione del rischio in agri-coltura sono inserite all’internodella Pac: questo permetterà agliagricoltori di percepire tempesti-vamente l’aiuto e soprattutto dipoter contare su risorse certe edotazioni finanziarie sufficientia coprire totalmente il fabbiso-gno degli assicurati.

UrgesbloccofideiussioniforniteadAgeaQuote latte, tensionesull’ultimapuntata. «Situazioneparadossale»

AssicurAzionicontroleAvversitàAtmosferiche

Condifesa: inarrivo il saldocontributiper lepolizzeagevolate2014

ADublinoImpegni europeiper l’allevatriceParmigiani

PiACENzA -Giovanna Parmigiani al-levatrice suinicola presidente dellaFederazioneNazionale di prodottodiConfagricoltura e vicepresidentediConfagricolturaPiacenzaèaDu-blino per una due giorni che la Di-rezione Generale Agricoltura delParlamentoEuropeohaorganizza-to dedicata alla promozione dellacomprensione delle conoscenze a-gricole e sistemi innovativi (AKIS).L’obiettivo del percorso è eviden-ziare esempi pratici dei cambia-menti in atto negli approcci al tra-sferimento di conoscenze, l’ap-prendimento e l’innovazione nelsettore agricolo, dello sviluppo ru-rale e della silvicoltura. «E’ un’op-portunità per sviluppare nuove i-dee e sostenere l’apprendimentointerattivo e innovativo – commen-taParmigiani – credo sia importan-te che i produttori prendano parteaqueste iniziative a livello europeo.L’agricoltura 3.0, ad esempio, èunarealtà che sta mutando il modo diorganizzare e gestire le nostre im-prese, servono però piattaformecondivise e correlate, adeguate in-frastrutture e che i produttori sianosupportati nel processo di cambia-mento in corso”.

FilippoGasparini, presidenteSezionediProdottoLattiero-caseariaConfagricoltura

GiovannaParmigiani conPhilipHogan,CommissarioEuropeoper l’Agricolturae loSviluppoRrurale,NicolòLoPicolo,membrodelCeja;AldoLongo,DirezioneGeneraleAgricolturaCommissioneEuropea.

LIBERTÀdomenica 6 dicembre 2015 11

Montanari
Evidenziato
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Agricoltura

pIaCenza -Presentate nei gior-ni scorsi dal ministro Marti-na le nuove azioni che il go-verno metterà in campo peril settore del latte con investi-menti complessivi che supe-rano i 120 milioni di euro neltriennio fino al 2017. Si trattadi misure che si vanno ad ag-giungere agli interventi giàstabiliti con la recente appro-vazione della Legge agricol-tura (91/2015), che prevedetra l’altro l’attuazione dellarateizzazione in 3 anni senzainteressi e l’ampliamentodelle possibilità di compen-sazione tra produttori per lemulte dell’ultima campagna.

Ed ecco le principali azionidel Piano latte:

- Sostegno alla liquidità ealla ristrutturazione del debi-to degli allevatori (65 milionidi euro): sono previsti inter-venti di miglioramento dellacompetitività del sistema e ilsostegno all’accesso al credi-to da parte degli allevatori,dando una prima risposta al-le loro necessità di liquiditàfinanziaria. In particolare,verrà concentrata una quotasignificativa del Fondo, circa65 milioni di euro, per inter-venti di ristrutturazione deldebito bancario e riduzionedel costo del debito a caricodelle imprese.

- Aumento compensazioneIva (0,5 centesimi di euro inpiù al litro): atraverso l’innal-zamento dell’aliquota dicompensazione Iva dall’8,8%al 10% a favore degli alleva-tori del settore latte, si perse-gue un risparmio fiscale perle aziende del settore valuta-bile in circa 0,5 centesimi dieuro per litro. Tale misura,

da inserire nelle prossimalegge di stabilità, sarà opera-tiva da gennaio 2016 e deter-minerà una maggiore agevo-

lazione per il settore per 30milioni di euro all’anno.

- Tavolo tecnico nazionaleper metodo di indicizzazione

dei prezzi del latte. È previstala costituzione presso il mi-nistero di un gruppo di lavo-ro, coordinato da Ismea, per

la definizione a livello nazio-nale di un sistema di indiciz-zazione del valore del lattealla stalla condiviso dagli at-tori della filiera, riprendendoe potenziando il lavoro svoltoin Lombardia.

- Piano straordinariodi pro-mozione del consumo di lattefresco. Il Mipaaf, in accordocon il ministero della salute,avvierà dal mese di settembreun’apposita campagna infor-mativa che punta a stimolaree incrementare i consumi dilatte fresco, soffermandosisulle proprietà nutritive, salu-tari e qualitative del prodotto.La campagna è finanziata dalMinistero con uno stanzia-mento di 8 milioni di euro nelprossimo triennio.

- Promozione dell’exportdei prodotti lattiero-casearioitaliani. I grandi formaggiDop italiani saranno prota-gonisti di specifiche azioninell’ambito del piano straor-dinario per il Made in Italy,previsto dalla Legge di stabi-lità 2015 e messo in campodal Mipaaf insieme al mini-stero dello sviluppo econo-mico.

- Sostegno agli impiantiper il biometano di aziendezootecniche. Per stimolarel’integrazione al reddito degliallevatori, il Mipaaf intendesostenere gli investimenti inimpianti di biometano per lavalorizzazione delle biomas-se residuali e dei sottopro-dotti della lavorazione agri-cole. Nel decreto sulle ener-gie rinnovabili, infatti, il Mi-paaf punta su migliori tariffeper gli impianti a biogas dipiccole dimensioni con unapriorità per le aziende agri-cole, costituite prevalente-mente da aziende zootecni-che.

A queste azioni si aggiun-gono quelle previste per ilsettore lattiero casearionella Legge agricoltura(91/2015): attuazione dellarateizzazione in 3 anni sen-za interessi per le multedell’ultima campagna;compensazione quote ulti-ma campagna; contratti divendita scritti e con durataminima di un anno; crea-zione dell’interprofessionedel latte per organizzare lafiliera; rafforzamento delcontrasto alle pratichesleali di mercato con anti-trust.

ClaudiaMolinari

Coldiretti: «Insufficientee inefficacelarateizzazionedellequote latte»pIaCenza - «La rateizzazione intre anni delle multe per il supe-ramento delle quote latte nel-l’annata 2014-2015, l’ultima delregimedellequotemedesime, èeccessivamente onerosa per leimprese edifficoltosa in terminidi ottenimento, dal sistemabancario e assicurativo, delleprescritte e necessarie fideius-sioni. Situazione aggravata daiprezzi del latte alla stalla ai mi-nimi storici del mercato e dallascarsissima liquidità derivantedagli impegni finanziari finaliz-zati all’efficientamento delle a-ziende».

Questo l’allarme lanciato daFilippo Gasparini, vicepresi-

dente di Confagricol-tura Piacenza e presi-dentedella Sezionediprodotto lattiero ca-seariadell’Associazio-ne.

La fine del regimedelle quote è coincisacon la pesantissimacrisi di mercato dellatte alla stalla e non èavvenuto, a livello co-munitario, il tanto at-teso “atterraggiomor-bido”, che fosse in grado di ac-compagnare nella transizioneun settore congelato per più ditrent’anninel regimedelle quo-te.

Inaggiuntaaiprov-vedimenti assunti alivello nazionale conla legge 91/2015, cheha previsto la rateiz-zazione triennaledel-le multe 2014-2015,oggi giudicata am-piamente insufficien-te, e aiprovvedimentiannunciati nei giorniscorsi nel corso delcosiddetto “Tavololatte”, occorre, se-

condo Gasparini, proporre, alpari di quanto indivenire inaltriStati europei, «unaseriediprov-vedimenti più coraggiosi ed ef-ficaci, a partire da una rateizza-

zione delle multe per i recentisplafonamenti almeno decen-nale, per consentire agli alleva-tori di affrontare la liberalizza-zione dei mercati senza questainsostenibile zavorra, sotto laquale, date le circostanze, ri-schierebbero di soccombere».

Il tutto, pernon incorrerenel-le censure europee, dovrebbeessere proposto al Consigliostraordinariodeiministri dell’a-gricoltura dell’Ue, previsto perl’inizio di settembre in seguitoalle richieste pressanti di alcuniPaesi, alle prese, al pari del no-stro, con una congiuntura disettore drammatica, e che in al-cuni casi ha dato origine a pro-teste poi sfociate in manifesta-zioni eclatanti di dissensoquando non in autentici disor-dini, incredibilmente sottaciutidalla gran parte dei media con-tinentali.

Nuovi stanziamentidi risorsenazionaliper leassicurazionidellacampagna2014pIaCenza - Nuovi stanziamentidi risorse nazionali per le assi-curazioni della campagna 2014(misura articolo 68). Infatti ilministero delle politiche agri-cole ha autorizzato Agea a ero-gare una ulteriore quota di con-tributi per la campagna assicu-rativa 2014, pari a 28.750.000euro, rispetto alla precedente e-rogazionedisposta con la circo-lare del 15 giugno 2015. La no-vità è stata comunicata da Agealo scorso 24 luglio 2015 anche aseguito delle richieste di Asna-codi al ministero delle politicheagricole e alle regioni.

Secondo Stefano Cavanna,direttoredelConsorziodi difesadelle produzioni agricoledi Pia-

cenza, si tratta di un risultatoimportante, per venire incontroalle esigenze delle imprese chesi sono assicurate nel 2014 ed a-spettano i contributi previstidalla normativa vigente. I Con-difesa, d’altra parte, che hannoregolarmente anticipato i pre-mi alle compagnie, sono impe-gnati a non aggravare le proprieesposizioni bancarie e contem-poraneamente anon richiedereai soci piùdi quanto ricevanodicontributi. «Gli organismipaga-tori - spiega ancora il direttore-, sono dunque autorizzati a e-rogare ai beneficiari l’ulteriorequota dell’8.53% della spesaammessa a contributo nel limi-te della somma disponibile di

28.750.000 euro, raggiungendocosì la percentuale di paga-mento del 36.24%».

La quota sul costo assicurati-vo che fa carico effettivamentealle imprese ammonta quindicomplessivamente al 55,7% delcontributo atteso. Una soluzio-ne resa possibile dalla decisio-ne di destinare risparmi di spe-sa realizzati nel bilancio del ni-nistero all’integrazionedelle di-sponibilità per lamisura assicu-razione del raccolto.

Anche la richiesta di spostareal 30 dicembre 2015 il termineper il rimborso da parte dei socidei premi anticipati dai Condi-fesa è stata accolta, e rappre-senta un’utile premessa per

completare il finanziamentosenza aggravio per gli agricolto-ri. Il Condifesa di Piacenza per-tanto, darà la possibilità, ai soci

chene faranno richiesta, di rim-borsare il premio assicurativoentro il 30 dicembre. «Si tratta -commenta Gianmaria Sfolcini,presidente del Condifesa pia-centino - di un segnale di colla-borazione tra il sistema deiCondifesa e tutte le istituzioniimpegnate nell’applicazionedelle misure di gestione del ri-schio quali ministero, Regioni eProvince autonome, organizza-zioni agricole, organismi paga-tori regionali, Agea, Ismea.L’accoglimento della proroga al30 dicembre, costituisce inveceuna buona premessa per l’inse-rimento nella Legge di stabilitàdelle somme necessarie per e-rogare il contributo nella misu-ra massima prevista dalle nor-me vigenti; i Condifesa terran-no pertanto monitorata la si-tuazione con il supporto delleorganizzazioni professionali».

Mol.

pIaCenza - Sono buone le prospet-tive per la vendemmia, sulle qualiperò decisive saranno le condizio-ni climatiche di agosto per portareacompimento lamaturazionedel-le uve. Così la Commissione vitivi-nicola di Coldiretti Piacenza riuni-tasi l’altro giorno presso la sededell’Organizzazione agricola hasintetizzato la situazione attualedella campagna vitivinicola a po-che settimane dalla vendemmia.

«L’andamento climatico degliultimi mesi - commenta Dario Pa-nelli, responsabile settore vitivini-colo Coldiretti Piacenza - nono-stante un luglio tra i più caldi mairegistrati, permette di dire che lecondizioniperuna raccoltadiqua-lità ci sono tutte. Le precipitazionidi giugno hanno fornito una buo-na riserva idricaalle vigne,permet-tendo di sopportare le alte tempe-rature delle ultime settimane. Ri-guardo ai tempi di raccolta si puòdire che, avendo registrato una fa-se di invaiatura delle uve in antici-po rispetto allo scorso anno di cir-ca una settimana, le operazioni divendemmia saranno anticipate dialcuni giorni rispettoal 2014». «Oraattendiamo la pioggia - aggiungeAndrea Poggi, coordinatore dellaCommissione -eunabuonaescur-sione termica che permetterebbe-ro di migliorare l’accumulo di im-portanti sostanze, aromatiche im-portanti per i nostri bianchi in pri-mis la Malvasia e fenoliche per irossi come il Gutturnio».

Durante l’incontro, centrale èstato il tema della sburocratizza-zione del comparto con le propo-ste presentate da Coldiretti e con-fluitenel testoUnicoora indiscus-sione inParlamento.All’ordinedelgiorno infine anche l’indagine sulfalso Doc nell’Oltrepo Pavese, perlaquale i viticoltori piacentinihan-no espresso l’auspicio che vengafatta chiarezza al più presto persgombrare i sospetti dal settore.

Pianolatte,azioniper120milionidieuroAiutieconomici, “tavoloprezzi”, spintaaconsumiedexport,promozionebiometano

Ortaggiorecord:maxi-cetriolodi127cmRaccoltoa sorpresa inunortodiSant’Antonio:pesa15,1chilogrammipIaCenza - Il record ufficialeper ora appartiene a Ian Nea-le, residente in Galles, che nel2011 ha registrato al Guin-ness dei primati un cetriololungo 107 cm che era riuscitoa coltivare. A pochi km daPiacenza, in un orto diSant’Antonio, alcuni residen-ti hanno però fatto decisa-mente meglio: l’ortaggio chehanno mostrato alle teleca-mere di Telelibertà è lungo127 cm e di circonferenza mi-sura 62 cm. Il record lo vinceanche sulla bilancia: pesa in-fatti 15,1 kg, decisamente su-periori ai 12,4 kg dell’attualeprimo gradino sul podio, re-gistrato dal britannico AlfredJ. Cobb.

«Sono tre piantine che mi

erano state regalate anni fa»,racconta Antonio Bolzoni,incredulo per le dimensioni

dell’ortaggio cresciuto nel-l’orto che cura da tempo. «I-nizialmente credevo che

queste piantine morissero einvece siamo rimasti tuttisorpresi».

«Non abbiamo mai fattonulla di speciale per il nostroorto. Qui coltiviamo un po’ ditutto, l’unico accorgimento èquello d’innaffiare con rego-larità», conferma Piero Zam-belloni, che intende portarein tavola questo “gigante”,dopo averlo segnalato alGuinness. «In passato - spie-ga - ne abbiamo raccolti altricon misure impressionanti,ma questo li supera vera-mente tutti».

Qual è allora il segreto?«Secondo noi è la vicinanzacon menta e salvia, chissàmagari il cetriolo si è inna-morato...».

Il pianodi interventiprevede ancheuna campagnaperpromuovereil consumodi latte fresco.

StefanoCavanna, direttoreCondifesa

L’enormeortaggio cresciuto inunorto a Sant’antonio aTrebbia.

Istat

aziendeagricole:in Italia sono1,5milioni

roma-Sono1,5milioni le a-ziendeagricole italiane, oc-cupano 992mila persone,realizzando una produzio-ne di 43,9 miliardi aumen-tatadel 3,3%eunvaloreag-giunto di 24,9 miliardi(+4,9%). È quanto emergedall’indagine Istat sui risul-tati economici del settoredel 2013, nel fotografare unsistemacaratterizzatodau-na forte presenza di unitàdi piccole dimensioni:l’80,7% impiega meno diun’unità di lavoro, l’88,6%ha un fatturato inferiore a50 mila euro; il 96,7% è poicostituito da aziende indi-viduali e il 97,5% a condu-zione diretta

riunitalacommissioneColdiretti:buoneprospettiveperlavendemmia

FilippoGasparini

LIBERTÀmercoledì 5 agosto 20158

Montanari
Evidenziato
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Agricoltura piacentina

Sopra FrancoFittavolini,responsabiledellacommissionelattedi ColdirettiPiacenza

■ L’Emilia Romagna con isuoi formaggi di qualità è unadelle regioni più danneggiatedai formaggi senza latte. Alleva-tori, casari e cittadini della no-stra regione e della nostra pro-vincia scenderanno in piazzainsieme a quelli di tutta Italia adifesa del Made in Italy per im-pedire il via libera nel nostroPaese al formaggio e allo yogurtsenza latte chedanneggia ed in-ganna i consumatori,mettendoa rischio un patrimonio gastro-nomicocustoditodagenerazio-ni, con effetti sul piano econo-mico, occupazionale ed am-bientale.L’appuntamento èper doma-

ni mercoledì 8 Luglio, dalle ore9,30, in piazza Montecitorio aRomadove saràpossibile cono-scere direttamente il metodotradizionaledi preparazionedelformaggio e il grande patrimo-nio di diversità dei formaggi i-taliani. Saranno anche svelati itrucchi dei furbetti del formag-gino che vogliono specularesulla qualità italiana.

“L’obiettivo di questo sit in,spiega Franco Fittavolini, re-sponsabile della commissionelatte diColdiretti Piacenza, è di-fendere il settore da quello cheè stato un vero e proprio atten-tato al Made in Italy arrivato

dall’Europa e, quel che ancorpiùgrave, sollecitatodaAssolat-te. Vogliamo far sentire la vocedel popolodel latte adifesadel-la legge n. 138 dell’11 aprile del1974 chedaoltre 40 anni garan-tisce al nostro paese primati

qualitativi a livello internazio-nale nella produzione caseariaanche grazie al divieto all’utiliz-zo della polvere al posto del lat-te. Il superamento di questanorma, per cui è arrivata la dif-fida da Bruxelles, provochereb-

be non solo un abbassamentodella qualità, ma anche l’omo-logazionedei sapori edunmag-gior rischio di frodi. Senza que-sta legge, che contribuisce a so-stenere la qualitàMade in Italy,rischiamo di perdere quella di-stintività che solo il latte frescocon le sue proprietà organolet-tiche e nutrizionali assicura aformaggi, yogurt e latticini. ”Con migliaia di manifestanti

ci sarà il presidente nazionaledella Coldiretti Roberto Mon-calvo che insiemeai rappresen-tanti dellaprincipali associazio-ni dei consumatori accoglierà icittadini, i parlamentari dei di-versi schieramenti e i rappre-sentanti delle Istituzioni che in-tendono sostenere la battagliaper il Made in Italy con una ap-posita sollecitazione al Parla-mento per la difesa della qua-lità del sistema lattiero casearioitaliano.Con l’occasione sarà inoltre

presentatouno studioColdiret-ti sui primati lattiero-caseari i-taliani nel mondo.

Condifesa: novità per i sociInteressanti dilazioni dei premi«Importantissimo il ruolodelConsorzio»■ Sono opportunità interes-santi quelle offerte ai Soci delConsorzio Condifesa: «Infatti– dice Stefano Cavanna, diret-tore del Condifesa di Piacen-za - siamo pronti ad interve-nire per sopperire alle man-canze delle risorse erogate so-lo parzialmente; in pratica ilconsorzio offre l’opportunitàai suoi soci di dilazionare ul-teriormente il rimborso deipremi assicurativi relativi al-l’annata 2014, lasciando lapossibilità di pagare a luglio u-na prima rata pari alla quotaparte di contributo percepitadai soci (27,71%) e posticipan-do la parte di contributoman-cante».Il sostegno per il pagamento

di premi di assicurazione delraccolto, degli animali e dellepiante, ha un importo com-plessivo di spesa ammessa acontributo di oltre 336milionidi euro per un fabbisogno dispesa calcolato, considerandola percentuale massima dicontributo erogabile del 65%,prevista dal regime di aiuto,pari ad oltre 200 milioni.Ad oggi le disponibilità del-

le risorse è pari a93.333.333,33 (di cui euro70.000.000,00 di risorse FEA-GA ed euro 23.333.333,33 di ri-sorse cofinanziamento nazio-nale), per una percentuale delcontributo erogabile pari al

27,71%della spesa ammessa acontributo.«L’indisponibilità dell’intera

somma necessaria per l’ero-gazione dei contributi - com-menta Cavanna - si è verifica-ta anche durante gli scorsi an-ni ed è sempre stata risoltacon l’impegno del Ministerodelle Politiche Agricole, deiCondifesa e delle organizza-zioni professionali agricole. Ilconsorzio dunque in questomomento di difficoltà econo-mica per il settore, farà la suaparte con un notevole sforzoeconomico, andando incontroalle esigenze dei propri soci».Sul ruolo del Consorzio in-

terviene anche GianmariaSfolcini, presidente del Condi-

fesa di Piacenza, che spiega:«Anche in questa circostanza,il Consorzio dimostra di svol-gere un ruolo importantissi-mo di vicinanza concreta alterritorio ed ai suoi soci cali-brando le scelte sulla base del-le necessità degli stessi e fa-cendo da “cuscinetto” per gliavvenimenti che potrebberomettere in discussione la salu-te economica delle aziende a-gricole».Per quanto riguarda l’anna-

ta in corso, il consorzio ha giàricevuto diverse denunce didanno relative alle intensepiogge delmese dimaggio, ol-tre a grandinate in diversi co-muni della provincia. Non daultimo l’intenso caldo degliultimi giorni stà mettendo adura prova le aziende, impe-gnate al massimo per appor-tare il necessario fabbisogno i-drico alle colture. Anche que-st’anno le aziende portano a-vanti le loro produzioni facen-do lo slalom tra le numeroseavversità atmosferiche, per-tanto sempre più utili si dimo-strano gli strumenti assicura-tivi agevolati che permettonoagli agricoltori dimettere al ri-paro il proprio reddito daisempre più numerosi eventiclimatici.«Un ruolo – conclude il pre-

sidente - che ci fa sentire unagrossa responsabilità derivan-te dal valore complessivo del-le colture ed allevamenti assi-curati nella nostra Provinciache per l’annata 2014 ha supe-rato i 150 milioni di euro».

Mol.

Pomodoro da industria,rischio calo rese«Col caldo aborti fiorali e spettro siccità»■ “Il caldo di questi giorni nonfa che incrementare la preoccu-pazione per le coltivazioni delpomodoroda industria”. Adirlo èil presidente di ConfagricolturaPiacenza, Enrico Chiesa, chespiega: le alte temperature stan-no procurando aborti fiorali neicampi della nostra provincia do-ve inizia ad affacciarsi anche lospettro siccità. Questi eventi sisommano alle grandinate deigiorni scorsi che, tutto sommato,hanno risparmiato il nostro terri-torio facendo però riscontraregravi danni in varie zone dellaPianuraPadana.Tutto fapensare– prosegueChiesa – ad una cam-pagna non facile e con la pro-spettiva di rese in calo”. Tra gli o-peratori della filieradel pomodo-ro da industria del Nord Italia lapreoccupazione per la prossimacampagna è quella di non vede-re rispettato il normale anda-mento produttivo con perditeche, allo stato attuale, potrebbe-ro aggirarsi, secondo leprime sti-me, attorno al 10% del quantita-tivo inizialmente contrattato. Ildato è emerso in occasione di unincontro tra i soggetti della filiera(industrie di trasformazioneade-renti ad Aiipa, Confapi e Conf-cooperative edelleOrganizzazio-ni dei Produttori) tenutosi neigiorni scorsi per fare il punto sul-la situazione del pomodoro daindustria relativamente alle su-perfici effettivamente impianta-

te, allo stadio fenologico, allo sta-to fitopatologico edai danni cau-sati dagli eventimeteo. “Se da unlato, un primo conteggio – sotto-linea Chiesa – rivela un calo del-le superfici realmente trapianta-te tra il 3 e il 4% rispetto al datoprevisto sui contratti, dall’altro, èstata poi effettuata una stimadeidanni provocati dalle grandinatedel 14, 19 e 22 giugno che hannocolpito le coltivazioni nelle pro-vincie di Mantova, Cremona,Reggio Emilia e Ravenna: i cam-pi precoci emedio-precoci colpi-ti sono totalmentedistrutti e nonverranno raccolti, mentre per gliimpianti tardivi occorre, ai fini diuna corretta valutazione, verifi-care la loro capacità di ricacciovegetativo. In ogni caso si trattadi impianti che hanno perso l’o-riginaria capacità produttiva edandranno, stagione permetten-

do, ad una maturazione moltotardiva. A questo – prosegueChiesa – dobbiamo ora aggiun-gere il danno del caldo torridoche sta mettendo sotto scacco icampi anchenellanostraprovin-cia”. A preoccupare è anche loscenario delle prossime settima-ne. “Se l’estate si farà sentire –spiegaChiesa –dovremo fronteg-giare l’irrisolto e annoso proble-madella siccità con l’annunciataemergenza nei campi. Già ora inVal Nure si inizia a parlare del ri-spetto delDeflussoMinimoVita-le. In piena campagna, saremocostretti a confrontarci – conclu-de Chiesa – con le norme euro-pee sul DMV che, non tenendoconto della specificità italiana,hanno già pregiudicato in passa-to l’accesso all’acqua da partedegli agricoltori inmomenti stra-tegici per le coltivazioni

ANGAPIACENZA

DomanipresentazionedellemisurePsrdedicateaigiovani■ E’ inprogrammadomani, 9luglio alle ore 21presso la sala riu-nioni diConfagricolturaPiacenzainViaColombo, 35 l’incontroor-ganizzatodall’AngaPiacenza, de-dicato alla presentazionedel nuo-voPianodi SviluppoRurale, conparticolare riferimento allemisurededicate ai giovani e al bandoperil primo insediamento.“Attendia-moquestemisuredamesi – com-menta il presidentepiacentinodeigiovani diConfagricoltura,MatteoCattivelli – i giovani che vogliono i-niziare la propria attività in agri-colturahannonecessità di investi-re e il Psr èper definizione lo stru-mento chepermette ai nostri in-vestimenti di fare da volanoper losviluppodell’impresa. Invito tutti igiovani, associati adAngao sem-plicemente interessati ad insediar-si in agricoltura apartecipare alnostro incontro”. L’intervento tec-nico sarà a curadel vicedirettorediConfagricolturaPiacenza,Gio-vanniMarchesi, che è anche re-sponsabile del servizio tecnicodell’Associazione.“Rispetto al pas-sato ci sononovità importanti –sottolineaMarchesi – èbene co-noscerle per poter sfruttare apie-no tutte le opportunità”.

«Noal formaggiosenza latte»Battagliaper ilMade in Italy,ColdirettimanifestaaRoma

Decreto latte: per gli allevatoriè stato un piccolo passo avanti

FabioMinardi,presidentediApl eApaPiacenza

■ Pubblicato da pochi giorniin Gazzetta Ufficiale il Decre-to-legge 5 maggio 2015, n. 51,coordinato con la legge di con-versione 2 luglio 2015, n. 91("Disposizioni urgenti inmate-ria di rilancio dei settori agri-coli in crisi, di sostegno alle im-prese agricole colpite da even-ti di carattere eccezionale e dirazionalizzazione delle struttu-re ministeriali). Il decreto con-tiene come è noto disposizioniper il rilancio dei settori agri-coli in crisi con particolare rife-rimento al comparto lattiero-caseario.«In particolare – spiega Fabio

Minardi, presidente di Apl e A-pa Piacenza - è focalizzata sualcuni punti di fondamentaleimportanza».Innanzitutto per l’ ultimope-

riodo di applicazione del regi-me delle quote latte il decretoprevede la compensazione delresiduo tra le aziende produt-trici che hanno versato il pre-lievo per la campagna2014/2015 secondo alcuni cri-teri di priorità: in primis alle a-ziende che non abbiano supe-rato di oltre il 6 per cento il pro-prio quantitativo disponibileindividuale. Inoltre alle azien-de che hanno ecceduto il pro-prio quantitativo di oltre il 6per cento, ma meno del 12 percento e comunque nel limitedel 6 per cento del predettoquantitativo. Un’altra novità ri-guarda l’ulteriore ampliamen-to della platea dei possibili sog-getti ammessi alla compensa-zione: il limite originario del 12per cento risulta dilatato al 30

per cento, al 50 per cento e su-perata tale soglia senza alcunlimite alla produzione in ecces-so. Ovviamente la restituzionepresuppone il versamento delprelievo supplementare e vie-ne, in ogni caso, effettuata en-tro il limite quantitativo del 6per cento dell’esubero produt-tivo rispetto alla quota indivi-duale. Il pagamento dell’ im-porto del prelievo supplemen-tare può essere effettuato in trerate annuali senza interessi, dipari importo versate entro il 30settembre 2015, entro il 30 set-tembre 2016 ed entro il 30 set-tembre 2017, previa prestazio-ne di fideiussione bancaria oassicurativa. Possono essereoggetto di rateizzazione soloimporti superiori a 5.000 euro.Unaparte fondamentale del-

la nuova legge riguarda i con-tratti e il prezzo del latte; temaquest’ultimo sul quale si è svi-luppato un vivace dibattito.Per quanto riguarda i con-

tratti stipulati o eseguiti nel ter-ritorio nazionale, di cessione di

latte crudo, viene confermatol’obbligo di forma scritta,men-tre la durata non deve essereinferiore ai dodici mesi, salvorinuncia espressa formulataper iscritto da parte dell’agri-coltore cedente. Un tassello

fondamentale è costituito dalprezzo pagato alla stalla, chenon deve essere inferiore ai co-sti medi di produzione del lat-te crudo, elaboratimensilmen-te dall’Ismea, tenuto conto an-che della collocazione geogra-fica dell’ allevamento e delladestinazione finale del prodot-to. Ovviamente ogni tipo diviolazione di tali obblighi vienepunita con sanzioni ammini-strative pecuniarie.«Per noi allevatori – continua

Minardi – si tratta di un picco-lo successo, in quanto per laprima volta viene presa in con-siderazione la necessità di at-tribuire una rimunerativitàmi-nima la nostro prodotto, pren-dendo in considerazione i costidi produzione».

Mol

Il presidenteGianmaria Sfolcini

INBREVE

LIBERTÀMercoledì 8 luglio 20158

Montanari
Evidenziato
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Piacenza

PIACENZA - Insulti e minacce asfondo razzista contro l’auti-sta del bus, che è costretto achiamare i carabinieri per evi-tare il peggio: è successo ierimattina su un pullman di lineain via Colombo dove due stra-nieri di colore, a quanto sem-bra alterati dall’alcol, hannopreso di mira il conducentecon insulti violenti.L’episodio si è verificato ieri

mattina sulla linea 2. A quantoriferisce l’ufficio stampa di Se-ta, sembra che la disputa sianata attorno ad alcune botti-glie di birra. Il bus stava infattipercorrendo via Colomboquando, alla fermata, due ra-gazzi di colore hanno cercatodi salire sull’autobus con inmano ciascuno una bottiglia dibirra che stavano bevendo.«Non si può salire con bevandea bordo,mi spiace» sembra ab-bia detto l’autista ai due ragaz-zi che non hanno preso bene

l’invitoma che – poco dopo – sisono comunque convinti a la-sciare a terra le bottigliette perpoi salire regolarmente sul bus.La vera lite, infatti, è scop-

piata poco dopo quando, allafermata successiva è salita una

ragazza che teneva in manodue piccoli contenitori di caffèda asporto. I due stranieri, giàirritati per il fatto di aver dovu-to abbandonare la loro birra,sono rimasti di sasso quandohanno visto che l’autista non

ha invece opposto obiezioni aicontenitori della ragazza.Così è scattata la protesta.

«Perché non fai scendere an-che lei? Perché lei può portareil caffè e noi non possiamoportare la birra? »: sono solo al-cune delle frasi che i due stra-nieri, visibilmente alterati, sisono messi a rivolgere all’auti-sta del bus. Da lì, la situazioneè ben peso degenerata tantoche i due hanno iniziato ad in-sultare in maniera molto vio-lenta l’autista, accusandolo so-stanzialmente di razzismo neiloro confronti e di averli discri-minati solo in quanto stranieri.Così, l’autista ha risposto aidue e li ha invitati a scendere,cosa che solo uno dei due hafatto. L’altro ha continuato ainveire e si è rischiato di arri-vare allemani, tanto che il con-ducente è stato costretto achiamare i carabinieri, subitogiunti sul posto assieme a pat-

tuglie della squadra volantedella polizia. I militari hannobloccato lo straniero e l’hannoidentificato, la sua posizione ètuttora al vaglio delle forze del-l’ordine.«L’autista ha giustamente

fatto presente che non è con-cesso bere omangiare a bordo»fanno notare dall’ufficio stam-pa di Seta. «Le due personestraniere, a quanto pare già instato di alterazione, stavanoconsumando la birra già primadi salire e avevano le bottiglieaperte mentre la ragazza tene-va i due contenitori chiusi. E inogni caso si trattava – quest’ul-tima – di una bevanda analco-lica che l’autista non ha ritenu-to potesse arrecare danno albus o fastidio per i passeggeri.Ovviamente, non c’è nulla nelcomportamento del condu-cente che possa essere ricon-dotto al razzismo».

Cristian Brusamonti

Si schianta in moto,48enne graveMarsaglia, feritoalla schiena, è stato soccorsocon l’eliambulanza

LIVRAGA-Ragazzino stroncato da malore all’oratorio,attesa per i funerali. Il sindaco:«Siamo tutti senza parole»

Un paese sotto choc per la morte di LucaLIVRAGA - (crib) «Siamo tutticosternati, senza parole».Sono le parole del sindaco diLivraga, GiuseppeMaiocchi,nel giorno del dolore e dellostupore dopo la notizia del-l’improvvisa e tragica scom-parsa di Luca Garini, il ra-gazzino di 13 anni che saba-to pomeriggio si è accascia-to al suolo mentre giocava apallone all’oratorio del pae-se. Attesa per la data dei fu-nerali.Tutto il paese, ieri, era

sconvolto dalla notizia che èpiombata come un fulmine a

ciel sereno. Tante le manife-stazioni di vicinanza alla fa-miglia mentre, per il mo-mento, non sono ancora pre-vistemanifestazioni o inizia-tive a ricordo del ragazzo:non è ancora stata definita,infatti, la data dell’autopsia edi conseguenza neppurequella dei funerali.Anche in occasione della

santa messa di ieri mattina,in tanti hanno pregato per ilbaby calciatore che si è spen-to all’ospedale di Pavia.La famiglia di Luca èmolto

conosciuta in paese e pro-prio questo lo choc ha scossoprofondamente tutti quanti.Il ragazzo, che soffriva di

cuore da ormai diversi anni,è stato stroncato da un arre-

sto cardiaco. Erano da pocopassate le 15 quando Luca siè sentito male. Stava giocan-do a calcio sul campo in erbadell’oratorio di Livragaquando improvvisamente siè sentito svenire. Si è acca-sciato a terra e non ha piùdato risposta mentre i com-pagni e il padre del ragazzo -anch’esso presente - davano

l’allarme. I sanitari, interve-nuti con un’automedica edue ambulanze, erano riu-sciti a fargli riprendere cono-scenza sul posto per poi por-tarlo d’urgenza al policlinicoSanMatteo di Pavia. Lì, però,era spirato poco dopo il suoarrivo. Ai medici non è rima-sto che dichiarare la mortedel 13enne.

MARSAGLIA - (crib) Si schiantaviolentemente con la suamo-to contro la massicciata stra-dale, rimanendo bloccato aterra: sono gravi le condizionidi un 48enne originario diMi-lano che ieri mattina è scivo-lato con il suo mezzo sull’a-sfalto della Statale 45 a Mar-saglia.L’incidente si è verificato

poco dopo le 10. A quantosembra, il 48enne si trovavaall’imbocco del paese quan-do, per cause da accertare e

per certi versi inspiegabili, èfinito contro lamassicciata la-terale senza coinvolgere altrimezzi. Il motociclista si èschiantato violentemente edè finito rovinosamente a terrabattendo violentemente la te-sta e la schiena.Subito gli automobilisti di

passaggio hanno allertato il118 che ha inviato sul postol’ambulanza della Croce Ros-sa di Marsaglia. Inizialmentele condizioni dell’uomo sem-bravano buone e frutto di u-

na normale caduta ma con ilpassare del tempo e con il ri-schio che potesse avere avutodanni più seri a livello verte-brale, si è preferito chiederel’intervento dell’elisoccorsoda Parma. Il 48enne, infatti,ha riportato fratture anche a-gli arti inferiori.Dopo essere stato immobi-

lizzato sulla barella spinale, ilcentauro è stato trasportatofino al campo sportivo delpaese dove è atterrato l’elicot-tero che lo ha portato all’o-

spedale di Piacenza, dove sitrova ricoverato in gravi con-dizioni,ma secondo quanto siè appreso non è in pericolo divita. Per accertare la dinamica

e per i rilievi sono intervenutisul posto i carabinieri di Bob-bio. È possibile che all’originedello schianto ci sia una di-strazione fatale.

Il recuperodella

motociclettacoinvolta

nell’incidentestradale

Bus,autistaminacciatoe insultatoIl conducenteha impeditoaduegiovanidiportarebirra sulpullman

Unautobusdi Seta in servizio in città, ieri un autista è statominacciato e insultato

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Maltempo,è partita la conta dei danniOra c’è il rischio delle malattie fungine■ Contano i danni gli agricol-tori piacentini.Già all’iniziodel-la campagna agraria la bombad’acqua che si è abbattuta nellaprovincia venerdì serahaprovo-cato i primiproblemi. Il Consor-zio di difesa di Piacenza sta of-frendo una prima lettura diquanto accaduto: «Il territoriopiacentino - spiega il direttorediCondifesa, StefanoCavanna -è stato colpito soprattutto nellaparte adovest di Piacenza (ad e-sempio a Carpaneto non è pio-vuto) da una pioggia intensissi-ma. Inoltre si sonoavute grandi-nate diffuse: le aree di Agazza-no, Gossolengo, Travo sono sta-te particolarmente colpite an-chedalla grandine. I danni sonoancora difficili da computare ein queste ore si sta verificandose i quantitativi d’acqua cadutisiano stati tali da far scattare i li-miti delle assicurazioni». Perquanto riguarda la grandine, apreoccupare è soprattutto l’areavocata alla coltivazionedella vi-te. Cavanna chiarisce che gli a-gricoltori piacentini hanno giàassicurato una percentuale

molto elevata del valore dellaproduzione: «Se pensiamo -continua il direttore - che nel2014 in tutto l’anno è stato assi-curato un valore di 100 milionidi euro; a questo punto dell’an-no con 50 milioni già copertipossiamodire di essere ametà».Ma quanta pioggia è caduta? Equali sono le condizioni dellecolture nelle zone più colpite?«Secondo le prime stime - diceGianni Sfolcini, presidente di

Condifesa - dovrebbero esserecaduti circa 40mmdipioggia inun’ora.Unquantitativonon tra-scurabile se si pensa che il feno-menoè stato ancheassociato adunvento intenso».Tra le coltureche preoccupano di più il po-modoro da industria: le pianti-ne appena trapiantate hannosoffertomolto e si trovano in al-cuni casi addirittura coricate.«Speriamo - aggiunge Sfolcini -che si possano riprendere,ma incerte zone c’è preoccupazione.E non va sottovalutato il rischiodell’insorgenzadi problemi fito-sanitari derivanti dalla situazio-nedi umidità, che sappiamoes-sere favorevoli per il proliferaredellemalattie fungine». Da par-te del Consorzio sarà messa inattoun’azionedimonitoraggiooper valutare l’entità dei danni.In casi come questi gli agricol-tori possono contare sul sup-portodegli strumenti assicurati-vi, che oggi riescono a coprireanche le incognite generate daun andamento climatico sem-pre più difficile da prevedere.

Mol.

Uncampoallagato (foto Lunini)

PIACENZA,INCATTOLICA

Il 12maggio sfidadocenti-studenti■ L’Università Cattolica diPiacenza sta ospitando ilprimo torneo di pallavolo“Unicatt Volley Cup”, pressoil Circolo sportivo universi-tario "San Martino". Prota-goniste del match di apertu-ra (16 aprile) rappresentati-ve composte da due studentiper ogni squadra parteci-pante al torneo, e di docenti.In campo, gli studenti si so-no riscattati dalle “sconfitte”patite tra i banchi, vincendocontro i docenti. Questi ulti-mi avranno la possibilità diribaltare l’esito iniziale sfi-dando, il 12 maggio alle17.30, la squadra vincitricedel torneo. L’evento, orga-nizzato dal Marketing Stu-dent Lab della sede piacenti-na della Cattolica e sponso-rizzato da Decathlon Pia-cenza, nasce con lo scopo dicoinvolgere gli studenti inattività extracurriculari chepotenzino l’importanza deivalori quotidianamente tra-smessi in aula.

SAN NICOLÒ - (crib) Sono finiteal pronto soccorso di Piacenzadue ragazzeminorenni – en-trambe di circa 14 anni – cheieri pomeriggio sono state in-vestite da un’auto nel centrodi San Nicolòmentre si trova-vano in sella ad una bicicletta.A quanto sembra, una Ford hacolpito la bici mentre, in viaCuriel, affrontava la rotondacon via XXV Aprile. Le duegiovani sono state sbalzatedalla sella e finite a terra ma, aparte il grande spavento equalche lieve ferita, non sonogravi. Sul posto sono interve-nuti i carabinieri della stazio-ne di San Nicolò. All’originedello scontro, probabilmente,c’è il mancato rispetto dellaprecedenza da parte di unodei duemezzi.

ASANNICOLÒDue ragazze in biciurtate da un’auto:non sono gravi

Labicicletta (foto Brusamonti)

Notizie in breve

LIBERTÀ lunedìLunedì 11 maggio 2015 17

Montanari
Evidenziato
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Agricoltura piacentina

■ Quattro risoluzioni fir-mate da diversi esponentidella politica emiliano ro-magnola: un segnale impor-tante per il settore lattierocaseario.Così Coldiretti Piacenza e-

sprime soddisfazione perl’impegno dell’AssembleaLegislativa regionale che haapprovato all’unanimità benquattro mozioni a difesa delmade in Italy e in particolaredel latte e della filiera lattie-ro-caseario, con l’accentosulla necessità di combatte-re la contraffazione di pro-dotti di eccellenza come ilGrana Padano ed il Parmi-giano Reggiano.Dopo la mobilitazione or-

ganizzata dall’associazionegialla dei coltivatori diretti,in Assemblea Legislativa so-

no state presentate quattrorisoluzioni: una firmata daGaleazzo Bignami (primofirmatario) di Forza Italia,Gianni Bessi, Paolo Calvano,e Manuela Rontini del Pd,Giulia Gibertoni di M5S e A-lan Fabbri (Lega) cui si sonoaggiunti Enrico Aimi (Fi) edil piacentino Tommaso Foti(Fdi), una risoluzione dellaLega Nord, una del Movi-mento 5 stelle e una di Tom-maso Foti (Fdi), tutte appro-vate all’unanimità.“Le risoluzioni, afferma

Massimo Albano, direttoreColdiretti Piacenza, impe-gnano la Giunta regionale apromuovere iniziative e asollecitare le istituzioni perla valorizzazione del latte i-taliano, combattere la con-traffazione, garantire l’eti-

chettatura d’origine per pro-dotti come il latte Uht, assi-curare la trasparenza della fi-liera ripristinando l’obbligodi indicare in etichetta lo sta-bilimento di produzione dellatte ed assicurare l’equa re-

distribuzione del redditolungo tutta la filiera. Una ve-ra dimostrazione di impegnoa sostegno degli allevatoriche si trovano ogni giornosotto l’attacco del furto divalore che vede sottopagatoil latte alla stalla senza alcunbeneficio per i consumatori.”“Difendere il settore lattie-

ro caseario, prosegue Alba-no, significa difendere un si-stema che in Emilia Roma-gna garantisce 20 mila postidi lavoro e una produzionelorda vendibile di mille mi-lioni di euro. La chiusura diuna stalla non significa peròsolo perdita di lavoro e direddito ma anche un dannoper l’intera società perché il49 per cento degli alleva-menti chiusi nella nostra

provincia si trova in zonemontane (15%) e svantag-giate (34%) e svolge un ruoloinsostituibile di presidio delterritorio. ”In Emilia Romagna nel

2014, 3.700 stalle hanno pro-dotto nel 2014 18,7milioni diquintali di latte, di cui a Pia-cenza circa 2,5milioni,men-tre le importazioni hannoraggiunto circa 12 milioni diquintali. Una situazione cherischia di precipitare nel2015 perché il prezzo ricono-sciuto agli allevatori – de-nuncia Coldiretti – non co-pre neanche i costi di produ-zione mentre le aziende do-vranno confrontarsi anchecon la fine del regime euro-peo delle quote latte, termi-nato il 31 marzo scorso, do-po oltre trenta anni.

Assemblea di bilancio e prospettive per la campagna

Condifesa: giorni decisiviper assicurare le produzioni■ Si è tenuta la scorsa settimanal’assembleadelCondifesaPiacen-za, l’enteper la difesadelle produ-zioni agricole intensive che svolgei compiti di consulenza tecnica,negoziazione e assistenza ai sociin ogni fase del rapporto assicura-tivo, dalla stipula della polizza, al-la perizia, fino al risarcimento deldanno eventualmente subito.All’ordine del giorno l’approva-

zione del bilancio 2014 che nonpotevachechiudersi positivamen-te dato l’andamento della campa-gna, che ha visto crescere i nume-ri sia in termini di capitali assicu-rati sia in terminidi soci. «L’assem-blea - ha dichiarato GianmariaSfolcini presidente del Condifesapiacentino -, è un momento im-portante di confronto con la baseassociativa che si rende utile percondividere tutto il lavoro svoltodal consiglio di amministrazione.In un momento di difficoltà eco-nomica per le aziende agricole,chiudiamounbilanciopositivo in-dice di una rinnovata lungimiran-za e sensibilità degli imprenditoriagricoli nei confronti di uno stru-mento importante come quelloassicurativo; un dato positivo pertutto il sistema, poichémettere insicurezza il reddito delle aziendeagricole significa mettere tutti gliattori del sistema agroalimentareal sicuro in caso di calamità».Con l’occasione, fanno sapere

dal Consorzio -sono state presen-tate le numerose novità del nuovopiano assicurativo agricolo nazio-nale; in particolare il direttore Ste-fano Cavanna ha illustrato ai socipresenti le problematiche relativeall’apertura della campagna 2015,riconducibili al ritardo della pub-

blicazione del piano assicurativonazionale agricolo, pubblicato so-lo lo scorso 10marzo.«Una novità importante, ha af-

fermato Cavanna durante il mo-mento istituzionale - è senz’altrorappresentata dalla proroga deltermine per la sottoscrizione deicertificati fissata al 20 aprile scor-so ed in seguito prorogata al 30maggio 2015; un aspetto non dipoco conto per quei produttoriche vogliono assicurare cereali, u-va e frutta e che avranno così a di-sposizione un ulteriore periodoper valutare le migliori proposteassicurative delle compagnie«Durante l’assemblea è anche

stato sottolineato come la campa-gna 2015 si sia aperta con non po-che difficoltà derivanti dall’entra-ta in vigore della nuovanormativadi riferimento: «nonostante que-sto – hanno evidenziato i dirigen-ti del Consorzio - il lavorodi squa-dra portato avanti da consorzio didifesa eministero, sta permetten-do di traghettare le nostre 1000 a-ziende piacentine assicurate inquesto nuovo sistema di aiuto. Latrattativa per alcune produzionicomeuvaecereali vede lamaggio-ranza delle compagnie allineatecon tariffe e condizioni di polizza.Per quanto riguarda il pomodoro,invece, i prossimi giorni sarannodecisivi per cercare di uniformareil maggior numero possibile dicompagnie alle migliori propostedisponibili sul mercato. Proprioperquesto ricordiamoainostri so-ci che il consorzio di difesa è a di-sposizione per aiutarli nella sceltadel prodotto assicurativo più ade-guato alle loro esigenze».

Claudia Molinari

Il caso Pomorete alla CattolicaLezioneconAntoldi sullaprima filiera italianadelpomodoro■ Il rapporto di Pomoretecon l’università non è nuovoperché a studiarla sono gliatenei di Verona e della Cat-tolica. Ieri mattina però laprima filiera italiana del po-modoro è finita in aula, do-ve Fabio Antoldi, docente diStrategia aziendale alla fa-coltà di Economia e Giuri-sprudenza alla Cattolica ecoordinatore del CEEP (Cre-mona executive educationprogram, dove si formano imanager dell’industria a-groalimentare), ha portatoAlessandro Squeri, respon-sabile export e nuovimerca-ti di Steriltom, una delle 15imprese che compongonola Rete, tutte aderenti a Con-fapindustria.E nei banchi, erano sedu-

ti anche Gabriele Zanelli,coordinatore di Pomorete eAndrea Paparo, direttore diConfapindustria Piacenzache ha fatto delle Reti d’im-presa uno dei suoi punti diforza.In una continua interazio-

ne con gli studenti, Squeriha spiegato la nascita di Po-morete e i suoi fondamentispiegando l’importanza del-le Reti. «La Rete - ha detto -svolge più funzioni per arri-vare a garantire un prodottosano e sicuro. Oggi vengonochieste certe caratteristichedi salubrità ai prodotti eun’azienda da sola non po-trebbe garantire, ad esem-pio, uno studio sui suoli intutta la provincia come sia-mo facendo. La Rete si basa

sulla delega e per stare in-sieme serve fiducia recipro-ca e un continuo scambio diidee». Pomorete, con 15 a-ziende tra Emilia, Lombar-dia, Marche e Campania) ecirca 3mila dipendenti, conun fatturato di circa 600mi-lioni, garantisce il prodottodal campo alla tavola, con a-nalisi dei terreni, vivaistica,irrigazione, trasformazione,agromeccanica, commer-cializzazione fino ad arriva-re alla logistica. Antoldi ha

sottolineato come la Rete«sia intermedia tra un sog-getto istituzionale, cioè unasocietà, e un consorzio».Zanelli ha ricordato le ri-

cerche universitarie che ri-guardano Pomorete, la fir-ma del protocollo di Regio-ne Lombardia sul cibo sano,garantito e sicuro (viene fat-to firmare a tutti Paesi par-tecipanti a Expo), il fatto chela filiera sia un soggetto giu-ridico (uno dei primi in Ita-lia).

AGRINSIEME

«Bene le risorseasostegnodel settore»■ “Bene le risorse a soste-gno del settore agricolo pari a38milioni di euro, tra cofinan-ziamento regionale dei fondieuropei (29milioni) e ordina-rio (9milioni). “ è il primocommento di Agrinsieme E-milia Romagna - il coordina-mento che riunisce Confagri-coltura, Cia, Fedagri-Confcoo-perative, Agci-Agrital e Lega-coop Agroalimentare e contain regione oltre 40mila impre-se associate – alla notizia del-l’approvazione, oggi, del Bi-lancio di previsione 2015 dellaRegione Emilia Romagna. A-grinsieme Emilia Romagna e-sprime inoltre soddisfazione“per l’impegno profuso dallanuova Giunta regionale e per i45milioni stanziati a favore dipolitiche per l’ambiente e ladifesa del territorio, con parti-colare attenzione alla prote-zione civile e al contrasto aldissesto idrogeologico”. “Au-spichiamo inoltre – aggiungeil coordinamento – che talifondi siano il primo passo perpassare da una logica emer-genziale ad un vero piano diprevenzione e intervento plu-riennale volto alla manuten-zione del territorio”.“La priorità – conclude Agrin-sieme Emilia Romagna– è o-perare per il rilancio e la tuteladelle imprese”.

COMMISSIONEUNICA

Conigli vivi:mercato in calo■ La BorsaMerci Telemati-ca Italiana S. c. p. a. rende no-to che la Commissione UnicaNazionale dei Conigli vivi dacarne da allevamento nazio-nale ha formulato i prezzi perla settimana dal 27/04/2015 al01/05/2015:conigli leggeri fino a 2,5 Kg:minimo euro 1,33 (-0,14) -massimo 1,39 (-0,14);conigli pesanti oltre 2,5 Kg:minimo 1,39 (-0,14) - massi-mo 1,45 (-0,14).L’istituzione delle Commissio-ni Uniche Nazionali (CUN)nasce dall’esigenza di monito-rare, tutelare e rendere traspa-rente i mercati. La Commis-sioni Unica Nazionale dei Co-nigli vivi da carne da alleva-mento si riunisce settimanal-mente aVerona e ha il compi-to di definire anticipatamenteuna tendenza di mercato e ilprezzomedio all’ingrosso re-lativo alla settimana successi-va per ogni singolo prodotto.Su incarico del Ministero dellePolitiche Agricole Alimentari eForestali, le Segreterie delleCUN sono gestite dalla BorsaMerci Telematica Italiana.

«BenelaRegioneadifesadel latte»Coldiretti soddisfattaper le risoluzionidell’assemblea.APiacenza il 49per centodegli allevamenti chiusi tra il 2010ed il 2014si trova inzonemontaneesvantaggiate

Agricolturain breve

Mucinasso,ecco i pomodori per l’ortoStefanoRepetti (Confagricoltura)daibambinidella3ª elementare

StefanoRepettimentre spiega comeprendersi curadelle piantinedi pomodoroegli alunni di terzadella scuolaprimariaG.PastorediMucinassodurante l’incontro

■ Stefano Repetti ha man-tenuto la sua promessa e il 27aprile è tornato a trovare ibambini della terza elemen-tare della scuola G. Pastore diMucinasso alle porte di Pia-cenza per consegnare loro lepiantine di pomodoro che haconservato nelle sue serre daquando, il 6 marzo scorso, leaveva seminate insieme a lo-ro.Stefano Repetti è tesoriere

e membro di giunta di Con-fagricoltura Piacenza, notoimprenditore agricolo di Set-tima di Gossolengo che con ilpadre ed i fratelli conduce laSocietà Agricola Terre dellaVal trebbia: azienda di 230 et-tari vocata alle colture indu-striali e in particolare alla col-tivazione del pomodoro da

industria a cui sono destinaticirca 100 ettari. “Quando sicomprende il ciclo produtti-vo di ciò che è sulla nostra ta-vola – ha detto Repetti – simangia più volentieri. Perquesti incontri abbiamo scel-to di concentrarci su uno deiprodotti simbolo delle nostraterra: il pomodoro, ma è sta-ta anche l’occasione per dia-logare con i bambini su temiimportanti per l’agricolturache li hanno interessati: co-me le tecniche di difesa”. Inclasse in tanti hanno riferitodi avere a diposizione un or-to dove piantare i pomodori,qualcuno ha delle piante dafrutto: un ciliegio regalato dalpapà, un melo un po’ malatoche però fa buoni frutti. Gliinterventi dei bambini sono

stati lo spunto per parlare dilotta integrata e di lotta biolo-gica. “Dei conservanti si puòfar senza – ha detto Repetti –ma se una pianta è malata èbene curarla. Ci sono anchedegli insetti buoni che com-battono quelli che danneg-giano piante e frutti”. C’è chiha piantato i fagioli con ilnonno, ma prima li ha messinell’acqua. “Perché? ” Hachiesto Repetti che ha poispiegato: “Lasciandoli in am-mollo un po’ si riesce ad anti-cipare di qualche giorno lagerminazione”.I ragazzi hanno poi chiesto

come prendersi cura dellepiantine: sia quelle donateche quelle cresciute nel vasoin classe. “E’ ora di piantarlenella terra – ha detto Repetti –

vanno annaffiate e nutrite,mami raccomando, conside-rate quanto diventa grandeuna pianta di pomodoro enon mettetele troppo vicine.Se non avete a disposizioneun orto, va bene anche un va-

so, purché sia un po’ grande:potrà contenere una pianti-na,massimo due se un po’ di-stanti”.I ragazzi hanno ringraziato

e hanno proposto l’appunta-mento all’anno prossimo,

magari con un laboratoriodedicato ai cereali. Contentee soddisfatte anche le mae-stre, ElenaVilla, Enza Agnelloe Alice Facchini che hannoringraziato della disponibilitàe dei materiali.

Il direttoreMassimoAlbano

Il professor FabioAntoldi eAlessandro Squeri,exportmanager di Steriltom,unadelle 15 aziendedella prima filiera italianadl pomodoro

LIBERTÀMercoledì 29 aprile 20158

Montanari
Evidenziato