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RSA CITTA’ DI ENNA 16 L’acqua è una risorsa da tutelare e da gestire. La direttiva comunitaria sulle acque 2000/60/CE mira a prevenire il degrado delle acque superficiali e sotterranee e a migliorarne lo stato. In particolare gli obiettivi prefissati sono: ottenere uno stato di qualità “buono” per le acque superficiali e sotterranee entro il 2015; promuovere un utilizzo “sostenibile” del bene. Nel 1992 con DLg 130/1992, è stata recepita la direttiva CEE 78/659 riguardante la qualità delle acque dolci che richiedono protezione o miglioramento per essere idonee alla vita dei pesci. L’ottica da cui parte la legge è diversa da tutte le precedenti: per la prima volta non si regolamenta un vero e proprio uso, ma si individuano criteri volti al mantenimento di specifiche funzioni o vocazioni del corpo idrico stesso. Il controllo delle caratteristiche qualitative dei corsi d’acqua è il presupposto essenziale per pianificare e ottimizzare scelte finalizzate alla tutela di una risorsa il cui uso è sottoposto a gravi limitazioni dovute all’impatto delle attività antropiche, a sprechi, o a malfunzio- namenti nella rete dei servizi. La salvaguardia del bene comune acqua è l’obiettivo fondamentale anche per il Comune di Enna attraverso una politica di gestione che operi non solo nell’ottica dell’utilizzo, ma anche in quella del rispetto delle caratte- ristiche ecosistemiche dell’ambiente. CORSI D’ACQUA SUPERFICIALI Caltanissetta, Licata, Gangi e la Città di Enna incidono sul bacino idrografico dell’Imera Meridionale, che si estende dalle Madonie al Mar Mediterraneo occupando una superficie di 2.014,55 km². Il regime dell’Imera Meridionale ha modestis- sime portate medie annue (appena 5,1 m³/sec – metri cubi al secondo) che diventano poi quasi nulle nella stagione secca. Al contrario, in caso di forti precipitazioni il fiume è soggetto a imponenti piene improvvise (tempi di corrivazione del bacino pari a 24h), che possono anche causare pesanti danni ai terreni adiacenti al corso del fiume. Il torrente Torcicoda il “fiume di Enna” è parte del bacino dell’Imera Meridionale. Ha origine nella zona dove insiste l’attuale Villa Farina (zona del Pisciotto), scorre verso sud, in questa profonda incisione del terreno e dopo aver attraversato la zona urbanizzata di Enna Bassa, si immette nel fiume Salso nelle vicinanze di Capodarso. Nel tratto iniziale urbano del Torcicoda, l‘alveo del torrente ha subito nel tempo stravolgi- D.lgs. 2 febbraio 2001 n. 31 Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano. D.lgs. 11 maggio 1999 n. 152 come integrato e modificato dal d.lgs. 18 agosto 2000 n. 258 Disposizioni sulla tutela delle acque dall’inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole. L. 5 gennaio 1994 n. 36 Disposizioni in materia di risorse idriche. D.L. 13 aprile 1993 n. 109 Modifiche al D.P.R. 8 giugno 1982 n. 470 concernente l´attuazione della direttiva CEE, n. 76/160/CEE relativa alla qualità delle acque di balneazione" convertito in legge, con modificazioni, dalla L. 12 giugno 1993, n. 185. D.P.R. 24 maggio 1988 n. 236 Attuazione della direttiva CEE n. 80/778 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano art. 15 della L. 16 aprile 1987, n. 187. L. 31 dicembre 1982 n. 979 Disposizioni per la difesa del mare. D.P.R. 8 giugno 1982 n. 470 Attuazione della direttiva 76/160/CEE del 8 dicembre 1975 concernente la qualità delle acque di balneazione. R.D. 11 dicembre 1933 n. 1775 Testo Unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici. ACQUE SUPERFICIALI enna senior_A4_21.indd 16 18/10/2007 13.35.46

ACqUE SUpERFICIALI - sviluppo sostenibile...le acque superficiali e sotterranee entro il 2015; promuovere un utilizzo “sostenibile” del bene. Nel 1992 con DLg 130/1992, è stata

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Page 1: ACqUE SUpERFICIALI - sviluppo sostenibile...le acque superficiali e sotterranee entro il 2015; promuovere un utilizzo “sostenibile” del bene. Nel 1992 con DLg 130/1992, è stata

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ACqUE SUpERFICIALI L’acqua è una risorsa da tutelare e da gestire.

La direttiva comunitaria sulle acque 2000/60/CE mira a prevenire il degrado delle acque superficiali e sotterranee e a migliorarne lo stato.

In particolare gli obiettivi prefissati sono:ottenere uno stato di qualità “buono” per

le acque superficiali e sotterranee entro il 2015;

promuovere un utilizzo “sostenibile” del bene.

Nel 1992 con DLg 130/1992, è stata recepita la direttiva CEE 78/659 riguardante la qualità delle acque dolci che richiedono protezione o miglioramento per essere idonee alla vita dei pesci.

L’ottica da cui parte la legge è diversa da tutte le precedenti: per la prima volta non si regolamenta un vero e proprio uso, ma si individuano criteri volti al mantenimento di specifiche funzioni o vocazioni del corpo idrico stesso. Il controllo delle caratteristiche qualitative dei corsi d’acqua è il presupposto essenziale per pianificare e ottimizzare scelte finalizzate alla tutela di una risorsa il cui uso è sottoposto a gravi limitazioni dovute all’impatto delle attività antropiche, a sprechi, o a malfunzio-namenti nella rete dei servizi.

La salvaguardia del bene comune acqua è l’obiettivo fondamentale anche per il Comune di Enna attraverso una politica di gestione che operi non solo nell’ottica dell’utilizzo, ma anche in quella del rispetto delle caratte-ristiche ecosistemiche dell’ambiente.

CoRSI D’ACqUA SUpERFICIALICaltanissetta, Licata, Gangi e la Città di Enna incidono sul bacino idrografico dell’Imera Meridionale, che si estende dalle Madonie al Mar Mediterraneo occupando una superficie di 2.014,55 km².

Il regime dell’Imera Meridionale ha modestis-sime portate medie annue (appena 5,1 m³/sec – metri cubi al secondo) che diventano poi quasi nulle nella stagione secca.

Al contrario, in caso di forti precipitazioni il fiume è soggetto a imponenti piene improvvise (tempi di corrivazione del bacino pari a 24h), che possono anche causare pesanti danni ai terreni adiacenti al corso del fiume. Il torrente Torcicoda il “fiume di Enna” è parte del bacino dell’Imera Meridionale. Ha origine nella zona dove insiste l’attuale Villa Farina (zona del Pisciotto), scorre verso sud, in questa profonda incisione del terreno e dopo aver attraversato la zona urbanizzata di Enna Bassa, si immette nel fiume Salso nelle vicinanze di Capodarso.

Nel tratto iniziale urbano del Torcicoda, l‘alveo del torrente ha subito nel tempo stravolgi-

D.lgs. 2 febbraio 2001 n. 31 Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinateal consumo umano.

D.lgs. 11 maggio 1999 n. 152come integrato e modificato dald.lgs. 18 agosto 2000 n. 258

Disposizioni sulla tutela delle acque dall’inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane edella direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acquedall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole.

L. 5 gennaio 1994 n. 36 Disposizioni in materia di risorse idriche.

D.L. 13 aprile 1993 n. 109Modifiche al D.P.R. 8 giugno 1982 n. 470 concernente l´attuazione della direttiva CEE, n. 76/160/CEE relativa alla qualità delle acque di balneazione"convertito in legge, con modificazioni, dalla L. 12 giugno 1993, n. 185.

D.P.R. 24 maggio 1988 n. 236 Attuazione della direttiva CEE n. 80/778 concernente la qualità delle acquedestinate al consumo umano art. 15 della L. 16 aprile 1987, n. 187.

L. 31 dicembre 1982 n. 979 Disposizioni per la difesa del mare.

D.P.R. 8 giugno 1982 n. 470 Attuazione della direttiva 76/160/CEE del 8 dicembre 1975 concernente la qualità delle acque di balneazione.

R.D. 11 dicembre 1933 n. 1775 Testo Unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici.

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menti tali da incidere in maniera rilevante sia nelle sue componenti naturalistiche che in quelle estetiche del paesaggio.

Foto – Corso del Salso e dell’Imera Meridionale

L’urbanizzazione con strade di collegamento, scuole secondarie, uffici pubblici, ospedali, impianti sportivi, ecc., ha comportato un notevole impatto ed ha stravolto le qualità ambientali, la configurazione fisica, l’assetto morfologico del torrente, che risulta com-promesso nelle valenze e qualità estetiche originarie.

Fino ai primi anni del 2000 l’inquinamento delle acque del torrente era accentuata dalla mancanza di qualsiasi forma di depurazione delle acque reflue.

Dal 2003 il torrente Torcicoda riceve le acque di scarico della città a valle dell’impianto di depurazione biologica sito in Contrada Sirieri. Le acque restituite al fiume sono sottoposte a monitoraggio da parte dell’ente gestore, per assicurare il rilascio di acque con para-metri idonei; la qualità delle acque viene monitorata periodicamente da ARPA Si-cilia (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente). Oltre ai controlli ARPA non ci sono stazioni di monitoraggio della qualità delle acque del torrente.

IL LAGo DI pERGUSAIl territorio di Enna presenta una peculiarità, il Lago di Pergusa, che dal 1995 è divenuto Riserva Naturale Speciale del Lago di Pergusa.Unico lago naturale della Sicilia centrale, ha acque salmastre, pur non avendo collega-menti con il mare.

L’approvvigionamento idrico del lago è pro-dotto dal solo contributo atmosferico, motivo per il quale risente fortemente dei lunghi periodi di siccità.

Per anni il lago ha registrato un abbassamento del livello delle acque a causa di interventi antropici, tra cui l’emungimento dalle falde con pozzi pubblici e privati, fino al minimo storico del 2002.

Oggi l’emungimento è quasi eliminato ed anche grazie a stagioni più piovose, il livello del lago è in aumento e si è ristabilito il minimo vitale utile al mantenimento del delicato ecosistema.

Piovosità. Anno 2002, 598,6 mm - 2003, 1.176 mm - 2004, 669 mm - 2005, 941 mm.

Foto - Panoramiche del Lago di Pergusa

CoME MISURARE LA qUALITA’ AMBIEn-TALE DELLE ACqUE SUpERFICIALILa qualità ambientale dei corpi idrici è definita dal D.Lgs. 152/99 sulla base dello stato ecologico e dello stato del corpo idrico.

Lo stato ecologico (sigla SECA) è l’espres-sione della natura fisica e chimica delle

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acque e dei sedimenti e delle caratteristiche del flusso idrico e attraverso l’indice IBE (IBE, Indice Biotico Esteso) fornisce informazioni della qualità dei corsi d’acqua in relazione alla vita presente in essi.

Lo stato chimico valuta la concentrazione dei principali inquinanti organici e inorganici pre-senti nel corso d’acqua; Dalla valutazione dei parametri ecologici e chi-mici di qualità delle acque vengono definite 5 classi previste nel D.Lgs. 152/99: PESSIMO, SCADENTE, SUFFICIENTE, BUONO, ELEVATO.

L’obiettivo minimo di legge richiede di raggiungere almeno la classe BUONO, ovvero situazione in cui i valori degli elementi della qualità biologica si discostano poco da quelli in condizioni non disturbate.

qUALITA’ DELLE ACqUE DEL ToRREnTE ToRCICoDAIl monitoraggio sulla qualità delle acque, dovrebbe basarsi sul rilevamento effettuato presso un numero di stazioni dimensionato ai sensi del D.Lgs.258/00.

Per il Torrente Torcicoda le stazioni di prelievo, a regime, dovranno essere 2 in funzione della tipologia del corso d’acqua e della superficie del bacino imbrifero.

Prima di giungere alla fase di monitoraggio a regime, per legge è prevista la fase conosci-tiva iniziale, della durata di 24 mesi, che ha come finalità la prima classificazione dello

stato di qualità ambientale del corpo idrico. In funzione dello stato di qualità ambientale risultato dalle analisi preliminari, l’ente com-petente prevede le azioni utili a raggiungere o mantenere l’obiettivo di qualità BUONO.

In tale ottica, l’Agenzia Regionale di Protezio-ne Ambientale Sicilia, in collaborazione con il Centro Tematico Nazionale Acque Inter-ne e Marino-Costiere, partecipa al progetto MEDOCC denominato AQUA-MED nell’ambito del programma di monitoraggio nazionale.

Si ipotizza di potere disporre, in tempi relati-vamente brevi, da parte dell’ARPA Sicilia, di dati relativi alla qualità delle acque superfi-ciali inerenti il bacino idrografico dell’Imera Meridionale e del Torrente Torcicoda.

qUALITA’ DELLE ACqUE DELLAGo DI pERGUSASul Lago di Pergusa le analisi di qualità delle acque viene realizzata con cadenza perio-dica da Sicilia Ambiente, utilizzando tre punti di prelievo: 1) punto Piezometro “Fossa draga”, (quota fondo lago m s.l.m. 665,93), questo è il punto dove è collocata la sonda multiparametrica fissa;2) punto “Centro D” (quota fondo lago m s.l.m. 666,68);3) punto “Boa Amaradio” (quota fondo lago m s.l.m. 667,30).

Dai monitoraggi effettuati dalla Dott.ssa Ter-mine, la qualità delle acque risulta BUONA.

Dal punto di vista fisico-chimico si può guar-dare alla situazione attuale del lago di Pergusa come in evoluzione verso il raggiungimento di un equilibrio. Nel complesso i dati fanno pensare ad una buona salute ambientale, ancorché in un ecosistema immaturo, ancora in transizione verso lo stadio di climax.

Inoltre sia nelle acque che nei sedimenti, gli inquinanti organici previsti dal programma operativo (I.P.A., pesticidi ed altre molecole organiche clorurate) sono risultati assenti; come anche i metalli pesanti.

PER APPROFONDIRE

http://www.riserveenna.it - Dati di monitoraggio Lago di Pergusa.http://www.ambientediritto.it - Tutta la normativa italiana ambientale, per settore. http://www.arpa.sicilia.it - Sito ufficiale dell’ARPA.

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Mulinello Idrometrico e Correntometro di precisione per

la misura della portata

Sonda multiparametrica

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ACQUE SUPERFICIALI

Indicatore / Indice

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SITUAZIONE ATTUALE E TRENDSituazione

attualeTrendfuturo

Piano di Tutela delle Acque R

Con il Piano di Tutela delle Acque della Regione Sicilia firmato dall’ATO (Ambito territoriale Ottimale) di Enna l’ente si im-pegna a tutelare i corpi idrici superficiali.

N. stazioni di monito-raggio Torrente Torcicoda

R Sul torrente Torcicoda non ci sono stazioni di monitoraggio previste.

Stato ecologico dei corsi d'acqua (SECA) del Torrente Torcicoda

S

Secondo D.Lgs 152/99, i corpi idrici pos-sono definirsi di buona qualità dal punto di vista ambientale quando mantengono la loro capacità naturale di autodepurazione, nonché quella di sostenere comunità ani-mali e vegetali ampie e ben diversificate. Non ci sono dati per il Torrente Torcicoda.

N. stazioni di monitoraggio Lago di Pergusa

RSul Lago di Pergusa i punti di prelievo so-no tre. Nel punto n. 1 è posizionata la sonda multiparametrica fissa.

Stato ambientale dei laghi limiti da normati-va (D.Lgs.152/99 e ss.)

S

Per il monitoraggio delle acque del lago, vengono prelevati ed esaminati campioni di acqua e sedimenti ed eseguite indagini biologiche e biotossicologiche. La qualità è BUONA.

Livello dell’acqua del lago D Il livello dell’acqua utile alla sopravvivenza

dell’ecosistema è in aumento.

Precipitazioni annue DI millimetri di pioggia negli gli ultimi anni sono stati nella media stagionale con un giusto apporto idrico al lago.

Emungimento di acque da pozzi pubblici e privati

P Il numero di pozzi è quasi zero, le acque del lago non vengono più sfruttate.

Aree dichiarate balneabili R Nessuna

ANNOTAZIONI

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