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Un paradigmadi le
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Salto con l’asta: pitture di atleticahttp://www.raffaduc.com/atletica/corsa_a_ostacoli.html
Al di la’ del caldo e del freddoresilienza
organizzata “Verso un nuovo Paradigma” - Sala delle Leopoldine -Firenze
designandtransformation.org
Il clima è lo stato medio del tempo atmosferico a varie scale spaziali rilevato nell'arco di un periodo di riferimento (30 anni). La parola clima viene dal greco klima che vuol dire "inclinato“. E’ noto che su un geoide rotante a
superficie variabile genera complessità.
Gli elementi del
clima costituiscono un buon esempio di Complessità Organizzata.
Ogni elemento agisce come AGENTE che interagisce con il prossimo nella sua gerachia, Essi sono descrivibili su più livelli ( fisico, chimico, storico, geografico). Il loro stato futuro sfugge alla predicibilità .
E’ il concetto moderno di
Danza cosmica
( Hierarchy model Theory of middle-number systems Weinberg 1975).
Clima
Anima della geografia: elemento di classificazione naturaledelle terre emerse, uomo compreso.
Climatologia
Una scienza molto green, molto “illuminata” ma con qualche cono d’ombra e sempre piena di percorsi ma non sempre lineari. Densamente popolata da fisici, matematici, idrologi, oceanografi e ogni altra sorta di geo-fisici e non ultimi .....da agronomi.
Le Parole del Clima
Una complessità reale che ben viene rappresentatadalla sua rappresentazioneterminologica e semantica che coinvolge molte aree della ricerca scientifica attuale.
Intensita
Frequenza
Heatwaves
Pioggie intense/ Alluvioni
Tempreste vento
Gestione risorsa idrica
People Agricultura
Energia
Aree urbane
Il bisogno di pianificareAZIONI c’è!
Siccità
TrasportiIl rischio legato alla variabilitàclimatica è cresciuto!
Vulnerabilita e esposizione In crescita!
Source: 2006 WMO DRR report
L’accresciuta vulnerabilità climatica è il driver di interesse.
Due meta-grandezze globali ma agenti
su scala locale in un area geo identificabile
I ˜clima Informazione globale
climatica valutabile /misurabile/modellabile
M ˜clima
Memoria informativaclimatica
basato sulla complessità geograficafisica,ecologica,sociale e antropologicacon minimo denominatore clima.
verso un paradigma metaclimatico
Image www.innovationmanagement.se
I˜clima
M˜clima
E’ l’insieme osservazioni empirica fisica,ecologica (es:biodiversità), sociologica,storica,antropologica di quell’area. Rappresenta la conoscenza globale del luogo in relazione al climaDipende dal grado di antropizzazione di quel punto.Le relazioni fra i piani non è conosciuta e non ha una relazione diretta con il tempo, poiché contiene affermazioni del passato , del presente e sul futuro probabile.Ci informa come I ˜ clim si dispone nella
dimensione temporale cioè se è capace di mantenere I ˜ clim nel futuro o dal suo passato. Ad esempio per la temperatura è importante la capacità termica di un luogo cioè la proprieta di accumulare calore e mantenere lo stato.
Ig˜clima
E ‘ l’aggregazione di I ˜ clim su scala globale o su aree regionali ampie. Il clima globale come dato cognitivo è il frutto della somma di tutti le I ˜ clim locali.
Clima è mappare Informazione e Memoriadelle variabili legate ad esso.
Botton up approach: Le grandezze meta-climatiche in azione
I cambiamenti del clima sono un rapporto rapporto dinamico fra queste due grandezze.
I˜clima
M˜clima
Quello che lega le grandezze sono le gerarchie dei processi di ordine fisico ( gradienti termici e barici,variabilità naturale del clima), ecologico ( migrazioni,cambio uso suolo,immissione inquinanti), sociologico e economico ( l’uso delle risorse e la loro ricostituzione), antropologico ( cultura ambientale e il livello di conoscenza).
Ig˜clima
Uomo
Relazioni metaclimatiche
L’uomo nella scala locale è un agente passivo e attivo.
La circolazione dell’atmosfera è
scambio diI˜clim
sul piano fisicoAll’interno di un corpo
rotante parzialmente riscaldato e coperto da elementi
fluido (atmosfera,oceani) per dissipare calore.
http://www.ux1.eiu.edu/~cfjps/1400/circulation.html
Una lettura meta-climatica su scala globale La circolazione oceanica e atmosferica procede
grazie per la diversità spaziale di I_clim in funzione dei M_clim del pianeta
riscaldamento differenziale latitudinale e altri processi geofisici legati che modulano il bilancio termico e radiativo.
Mappatura urbana di albedo
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Una lettura meta-climatica su scala locale
La capacità % di riflettere radiazione e la conseguente termo-diversità su scala locale. I˜clim
Dialogare con i segni globali. Comunicare con il clima assimilando il linguaggio dei suoi segni globali e locali.
I segnali “climatici”globali sono i messaggi
della variazione di Iglobale climatica :
Aumento T°media,Riscaldamento dei mari,
Deforestazione,Aumento frequenza estremi,
DesertificazioneSono la risultante dell’aggregazione dei vettori Informativi climatici locali
Una forma di comunicazione del sistema geofisico nel suo insieme. Vanno letti come sintomi di una
consistente modifica di Memoria climatica in atto.
Global Signs Audit Emissioni di Co2 in atmosfera …..Ig˜clima
Global Signs Audit Riscaldamento degli oceani e innalzamento livello mare recente Ig˜clima
Qui si toccaM˜clim
sul piano fisicoQuesto induce
variazioni I˜clim
Global Signs Audit Urbanizzazione Ig˜clima
http://en.wikipedia.org/wiki/File:Flat_earth_night.png
La popolazione urbana supera quella rurale nel 2010.
Global Signs Audit Emissioni di Co2 in atmosfera Ig˜clima
Qui si toccaM˜clim
sul piano fisico a livello
equatoriale.Questo induce
variazioni I˜clim
Avere una global awareness : Antropocene
Corriamo (Siamo) verso (dentro) l’era climatica dominata da processi legati all’uomo ma incapace di governare i processi del clima in ragione della LORO complessità.
Vulnerabilita’ sistemica
Cambiamentidel clima?
a impatto locale
Una questione soprattutto di
Via di uscita cercasi… moderatamente ottimisti
perche’ a volte l’ascolto e’ impegnativo.
Resilienza antropologica come la cura della vulnerabilita’ sistemica.
La resilienza è la capacità di un sistema, inclusi quelli umani come le città, o di un organismo di ripristinare una condizione di equilibrio mantenendo identità.
Elena Rapisardi. Forum PA 2012 - La città Resiliente
Dalla riflessione su Disaster Management e dintorni.
Un modello di awareness basato su un esperienza di comunicazione efficace della conoscenza per agirein modo partecipativo e attivo.
Responsabilità collettiva e non obbligatoriamente delegata
avere cura del capitaleterra e uomo
I care
Resilienza in definitiva è qualcosa di antico ma di sempre nuovo
Resilienza spiegata attraverso
la storia singolare di Giovan Battista Landeschi (1721-1783)
1700:già periodo di evoluzione della memoria climatica
Takata K et al. PNAS 2009;106:9586-9589
Variazione globali legato a eventi e al cambio uso suolo
la storia di un uomo del 1700 nel cuore della toscana
umile e sapienteuno
stakeholder religioso
che diventa agricoltore per il bene del suo
popolo
Resilienza è
un
Parroco di S. Angelo a Montorzo San Miniato Pisa Toscana
Nasce nel 1721 a Firenzuola, in Mugello. Arrivato a una piccola chiesa di campagna, fra il 1758 e il 1780, Landeschi iniziò a «bonificare» le pendici collinari dei suoi poderi, sperimentando una sistemazione con terrazzi sostenuti da ciglioni in terra. In questo modo contrasterà i danni dell’ultima grande carestia del XVIII secolo avvenuta tra il 1764 e il 1766.
Giovan Battista LandeschiParroco Samminiatese
Socrate Rustico
Un pre-fisiocratico lontano dal mercantilismo che mette al centro la resilienza economica e ambientale della sua comunità.
senza volto incarnato nel suo territorio
Da “terra dirupata” a “giardino” capace di sostenere il suo popolo.
“Saggi di agricoltura di un parroco samminiatese”
edito nel 1775
ma scende in dettaglio nella pratica agricola, illustrando la coltivazione dei terreni collinari detta "a ciglioni", cioè ad argini erbosi (terrazzamento),
"quanto grandi sono i vantaggi che traggonsi dalle acque ben guidate e indirizzate, ritenute e quasi per mano condotte……particolarmente ne' poggi e nelle colline"
Non è un TEORICOG.B. Landeschi
…avendo intuito che una loro sistematica e accorta conduzione e irreggimentazione era fondamentale per rendere fertili i terreni e
prevenire dilavamenti, erosioni e smottamenti.
OSSERVA e DIAGNOSTICA
E CONDIVIDE
RISOLVE
…connesso e in ascolto del suo mondoScientifico e di quello prossimodell’esperienza di ogni giorno!
E oggi …..questa storia davanti alla vulnerabilità sistemica attuale cosa ci racconta?
Uno stile
Una prassi
I care
I mezzi della comunicazione umana cambiano, e nel cam
Paradigma di rete
Da complessità organizzatache è ancora sistema arete con consapevolezza di appartenenza
“La tregua”
II° Convegno GARANTESPescia (PT), 28 marzo 2013
Resilienza organizzata e’ ripartire dai
datie’ una delle strade per aumentare l’efficienza in termini di resilienza e sostenibilita’ specie se fatto in modo:
partecipativoprontocondiviso
geolocalizzato
II° Convegno GARANTESPescia (PT), 28 marzo 2013
Sul web 2.0 fioriscono Open source
Piattaforme informatichebasate su l’approccio mobilee partecipativo
Open data
ICT : tecnologie per la comunicazione e
condivisione del dato
II° Convegno GARANTESPescia (PT), 28 marzo 2013
e’ possibile grazie alle tecnologie mobile e alla connettivita’di rete una
gestione dei dati
Grazie all’approccio della “nuvola” della rete (cloud ):
OGGI
ACCESSIBILE & USABILE
II° Convegno GARANTESPescia (PT), 28 marzo 2013
Resilienza organizzata e’ ripartire da
esperienze e soluzioni
https://www.facebook.com/cambiamolenostreenergieattivandoci
condivise
Foto: Maurizio Macis Sardegna Ogliastra
Gli strumenti e tecnologie ci sono,
le conoscenze pure,
ma l’uomo dov’è?
Adamo, dove sei?
«Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre».Primo Levi
La strada per farciuscire dalle nuvole delle parole e dei pensieriper avere i piedi nella terra di un mondo nuovo
Esiste …. e qualcuno ci sta già lavorando
Grazie per l’attenzione!
Alfonso CrisciIBIMET CNR
[email protected] @alf_crisci
Merlo indiano:( wikipedia.org ) Gracula religiosa