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ANNO 2018 - N.10 PERIODICO TRIMESTRALE - OTTOBRE
In questo numero:
In Habilita arriva l’allergologo
La Pain School compie 10 anni
Il Chirurgo della colonna vertebrale a Bergamo
Al fianco di Atalanta Bergamasca Calcio e Volley Bergamo
www.habilita.it
Habilita sostiene lo sport
Cari Lettori,dopo le vacanze (che mi auguro siano state rigeneranti) l’attività in Habilita prosegue a pieno ritmo. Per quanto ci riguarda, ci sono delle belle novità che vi racconteremo in queste pagine. In particolare l’avventura che vede Habilita al fianco dello sport bergamasco: una sfida che abbiamo accettato volentieri perché crediamo fermamente nell’importanza dei valori che lo sport trasmette. Ma non vi anticipo troppo e vi auguro una buona lettura.
Il magazine medico-scientifico-culturale ufficiale del gruppo Habilita
Registrazione al tribunale di Bergamo 8/16 del 24 Maggio 2016
ANNO 2018 - N.10Periodico trimestrale - Ottobre
Direttore responsabile Lorenzo Pagnoni
Direttore editorialeChiara Paola Rusconi
Redazione Lorenzo Pagnoni, Chiara Paola Rusconi
Immagini Archivio fotografico di Habilita S.p.A., iStockphoto LP.
Concept e design NT Next - ntnext.it,CPZ S.p.A.
Gestione editorialeHabilita S.p.A.
StampaCPZ S.p.A. - Ottobre 2018
© Habilita S.p.A.All rights reservedunder internationalcopyright conventions
Per richieste o [email protected]
www.habilita.it
Tutte le informazioni medico-scientifiche che trovate in questa rivista sono da intendersi per uso esclusivamente informativo e non possono in alcun modo sostituire la visita medica. Gli autori non si assumono responsabilità per danni a terzi derivanti da un uso improprio o illegale delle informazioni riportate o da errori relativi al loro contenuto.
SOMMARIO
STORIA DI COPERTINA Habilita e lo sportSPECIALITÀ DALLA A ALLA Z Come si combattono le allergieCONOSCIAMOCI MEGLIOIl Poliambulatorio di Bergamo cresce ancoraRICERCA SCIENTIFICALa Pain School compie 10 anniINTERVISTA DOPPIAFisioterapia, che passioneLE ASSOCIAZIONI AISM BergamoAPPUNTAMENTICalendarioCHI FREQUENTA HABILITAEsperienze dalla camera iperbaricaFLASH NEWS Notizie dalle nostre sediRASSEGNA STAMPA Dicono di noiI SERVIZITutti i servizi a disposizione nelle nostre sediCURIOSITÀ&GIOCHI Prova di (H)abilità Sono arrivati nuovi rinforziCuriosità Fara Novarese, la “Città del vino”
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Roberto RusconiPresidente di Habilita
STORIA DI COPERTINA 4
Lo sport, con i suoi valori e i suoi principi, non solo è un elemento fon-damentale per la crescita e lo svilup-po dei giovani, ma la passione e le emozioni che trasmette sono aspetti che permettono di arricchire il pro-prio bagaglio culturale e generando anche un più forte legame con il ter-
ritorio. Bergamo ne è l’esempio più concreto e diretto. Oggi, se si parla di calcio, il nome dell’Atalanta è capace di accendere un entusiasmo che ha pochi eguali nel resto d’Italia. Se si parla di palla-volo femminile il riferimento al Vol-ley Bergamo è diretto e immediato.
Si tratta di due realtà capaci di ap-passionare e coinvolgere un numero straordinario di tifosi o semplici ap-passionati.Proprio per questo motivo Habilita ha voluto stringere un importante rapporto di collaborazione sia con l’Atalanta che con il Volley Bergamo. «Per Habilita l’obiettivo è valoriz-zare del territorio – spiega Andrea Rusconi, direttore generale –. Es-sere medical partner dell’Atalanta è motivo d’orgoglio in quanto si ha la possibilità di affiancare le nostre équipe a professionisti di altissimo livello.
Rinnovata la collaborazione con l’Atalanta e avviata quella con il Volley Bergamo
Habilita e lo sport
ATALANTA B.C. 2018/19
MEDICAL PARTNER
5 STORIA DI COPERTINA5
La collaborazione con Atalanta si può considerare un grande labora-torio che permette di sperimentare e migliorare ulteriormente la qualità delle nostre cure». Habilita ha sem-pre rivolto una particolare attenzio-ne al mondo sportivo. «È vero – pro-segue Andrea Rusconi –. Lo sport in generale deve essere considerato come un’attività che permette di re-stare in forma e di allontanare nel tempo il momento del decadimento fisico. Praticare sport è fondamenta-le per fare prevenzione e garantirsi una buona salute anche negli anni a venire. In questo senso Habilita è sempre stata molto vicina alle real-tà sportive locali: il nostro legame con il territorio lo abbiamo espres-so molto volentieri anche in questo modo. Essere presenti nel mondo dello sport significa avvicinarsi ai giovani e alle famiglie e trasmettere valori positivi».E per ciò che riguarda l’operazione Volley Bergamo? «In questo caso parlerei di un’operazione fatta con il cuore – continua Andrea Rusconi –. Correre il rischio che il patrimo-nio sportivo rappresentato da quella squadra che tutti conoscono con il nome “Foppapedretti” potesse spa-rire o spostarsi in un’altra provincia, sarebbe stata una sconfitta per tutta la bergamasca. Per questo motivo, insieme ad altri imprenditori locali, trainati dal nuovo entusiasmo por-tato dalla famiglia Zanetti, abbiamo accettato di collaborare per realizza-re un progetto importante di rilancio. Il Volley Bergamo per diversi anni è stato come il Real Madrid del volley femminile e ci piacereb-be vederlo tornare al suo antico splendore. Certo, non sarà facile o immediato, ma confido in un proget-to molto serio come quello proposto dalla proprietà delle squadra: ecco, proprio la serietà della dirigenza di Volley Bergamo e, naturalmente, an-che dell’Atalanta sono uno dei fattori che ci hanno convinto a intraprende-re queste due splendide avventure sportive che, sono sicuro, appassio-neranno un numero sempre più am-pio di bergamaschi».
«La fatica muscolare – spiega il Dr. Roberto Casale, Direttore Scientifico di Habilita – è un evento fisiologico che inizia nel momento stesso in cui noi com-piamo un esercizio fisico. Si tratta quindi di un argomento che interessa non solo l’atleta, ma anche il riabilitatore e l’edu-catore sportivo. La fatica muscolare si manifesta in diverse modalità dipendendo tra l’al-tro dall’ età e dalla condizione fisica. In questo ambito Habilita ha portato a termine un progetto di ricerca che ha coinvolto i giovani dell’Atalan-ta che si sono sottoposti ad una valutazione delle loro performance muscolari per valutare come i loro muscoli si affatichino e per dare quindi utili informazioni al preparatore atletico su come migliorare la strategia riabilitativa per gli atleti in allenamento. Questo è ovviamente un passo importante perché rappresenta l’ele-mento di partenza per ogni ricerca sulla fatica in ambito riabilitativo. Ciò significa che prima di capire come si affatica un muscolo di un pa-ziente affetto da Parkinson o emiplegia, è importante conoscere come si sviluppa la fatica nel soggetto normale e, in particolare, nel soggetto performante. Per questo motivo il progetto che si è appena concluso in collaborazione con l’Atalanta non ha soltanto un valore dal punto di vista scientifico di fisiologia del muscolo nell’atleta, ma anche un valore dal punto di vista medico-riabilitativo».
La ricerca scientifica di Habilita applicata ai giovani nerazzurri
Dr. Roberto CasaleDirettore Scientifico del Gruppo Habilita
si sviluppa la fatica nel soggetto normale e, in particolare, nel soggetto
Per questo motivo il progetto che si è appena concluso in collaborazione con l’Atalanta non ha soltanto un valore dal punto di vista scientifico di fisiologia del muscolo nell’atleta, ma anche un valore dal punto di vista
si sviluppa la fatica nel soggetto normale e, in particolare, nel soggetto
Per questo motivo il progetto che si è appena concluso in collaborazione
si sviluppa la fatica nel soggetto normale e, in particolare, nel soggetto
Per questo motivo il progetto che si è appena concluso in collaborazione con l’Atalanta non ha soltanto un valore dal punto di vista scientifico di fisiologia del muscolo nell’atleta, ma anche un valore dal punto di vista
si sviluppa la fatica nel soggetto normale e, in particolare, nel soggetto
Per questo motivo il progetto che si è appena concluso in collaborazione con l’Atalanta non ha soltanto un valore dal punto di vista scientifico di fisiologia del muscolo nell’atleta, ma anche un valore dal punto di vista
si sviluppa la fatica nel soggetto normale e, in particolare, nel soggetto
Per questo motivo il progetto che si è appena concluso in collaborazione
si sviluppa la fatica nel soggetto normale e, in particolare, nel soggetto
Per questo motivo il progetto che si è appena concluso in collaborazione
si sviluppa la fatica nel soggetto normale e, in particolare, nel soggetto
Per questo motivo il progetto che si è appena concluso in collaborazione Per questo motivo il progetto che si è appena concluso in collaborazione con l’Atalanta non ha soltanto un valore dal punto di vista scientifico di fisiologia del muscolo nell’atleta, ma anche un valore dal punto di vista
si sviluppa la fatica nel soggetto normale e, in particolare, nel soggetto
Per questo motivo il progetto che si è appena concluso in collaborazione con l’Atalanta non ha soltanto un valore dal punto di vista scientifico di fisiologia del muscolo nell’atleta, ma anche un valore dal punto di vista
si sviluppa la fatica nel soggetto normale e, in particolare, nel soggetto
Per questo motivo il progetto che si è appena concluso in collaborazione con l’Atalanta non ha soltanto un valore dal punto di vista scientifico di fisiologia del muscolo nell’atleta, ma anche un valore dal punto di vista
STORIA DI COPERTINA
6SPECIALITÀ DALLA A ALLA Z
In Habilita è arrivato l’Allergologo
Come si combattono le allergie
Allergie: un problema che oggi colpisce un numero im-portante di persone (più del 30% della popolazione gene-rale) e che può creare non pochi fastidi a chi ne è vittima. Proprio per questo motivo la figura dell’allergologo rive-ste un ruolo sempre più di primo piano nella diagnosi e nella cura delle patologie allergiche.
Abbiamo incontrato la Dr.ssa Valeria Ortolani, allergologa presente in Habilita Poliambulatorio San Marco a Ber-gamo. A lei abbiamo chiesto innanzitutto di inquadrare la figura dell’allergologo. «L’allergologo si occupa di diversi aspetti: tra le patologie più ricorrenti e più diffuse ci sono sicuramente la rinite allergica e l’asma. Aggiungerei poi le allergie alimentari, la sindrome orti-caria-angioedema, l’allergia al veleno degli imenotteri e l’allergia a farmaci».
A livello ambulatoriale, durante una visita dall’allergolo-go, come si può intervenire? «Per effettuare diagnosi di un’allergia respiratoria – spiega la Dr.ssa Ortolani – è possibile fare i prick test se si presume un problema di oculorinite allergica o di asma allergico oltre alla spirometria in quest’ultimo caso. Anche in caso di allergia alimentare, vengono effettuati i pri-ck test che rappresentano il primo approccio diagnostico. In un secondo momento, sia per le allergie respiratorie che per quelle alimentari, è possibile fare un esame approfondi-to del sangue, ma solo in caso di effettiva necessità».
Lei ha parlato del prick test che viene effettuato per i casi di allergie respiratorie o alimentari. In che cosa consiste? «Il prick test è un test allergologico cutaneo di fondamentale importanza per la diagnosi delle allergie respiratorie e alimen-tari. In piccole boccettine è presente un liquido contenente gli
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Tra le allergie più diffuse ce n’è una che crea particolari disagi ai pazienti: si tratta dell’orticaria cronica spon-tanea. È una delle patologie che crea maggiori proble-mi in quanto è particolarmente difficile da controllare. Spesso si pone la questione allergica alla base di questi problemi, ma è un errore in quanto si tratta di patologie che si innescano per cause immunologiche non ancora ben chiarite. Le allergie, inoltre, non hanno un periodo dell’anno in cui si presentano più facilmente. In tutti i mesi dell’anno possono esserci allergeni che provocavo sintomi di allergia. In inverno, ad esempio, c’è la predominanza dell’acaro della polvere, in primave-ra ci sono le graminacee, in estate c’è il periodo dell’am-brosia e quello delle muffe: come vedete in tutto l’anno un paziente può soffrire di questi disturbi.
Quali sono le allergie più comuni e quando si manifestano
SPECIALITÀ DALLA A ALLA Z
allergeni da testare. Ne viene messa una goccia sulla cute disinfettata e poi viene fatta penetrare nel primo strato della cute con una lancetta monouso applicando una lieve pressione. Dopo circa 15 mi-nuti si può avere una risposta affidabile circa la positività o meno del soggetto ad un determinato allergene». Quali sono le allergie sulle quali si può intervenire più ve-locemente? «L’allergia respiratoria e quella alimentare si possono spes-so diagnosticare in modo veloce in ambulatorio; per quanto riguarda la sindrome orticaria-angioedema, l’allergia a veleno di imenotteri e l’allergia a farmaci si tratta invece di un’anali-si che deriva dall’anamnesi e da esami successivi rispetto a quelli ambulatoriali (esami del sangue)».
Quali sono i primi sintomi che possono far pensare che si è affetti da un’allergia? «Per quanto riguarda la rinite allergica i sintomi più evi-denti sono il naso che cola, gli occhi che prudono, star-nuti continui e ostruzione nasale che si ripete da qualche anno sempre nello stesso periodo, oppure che insorgono improvvisamente e che durano più dei soliti tre o quattro giorni abituali in caso di rinite virale. Per quanto riguarda l’asma ci possono essere, associati ai precedenti sintomi di oculorinite, anche la mancanza di fiato, il tipico sibilo espiratorio o la tosse secca: tutti campanelli d’allarme che dovrebbero indurre il soggetto ad andare dal proprio medico curante e poi dallo specialista allergologo per una visita di controllo. Anche per quanto riguarda l’allergia alimentare ci possono essere dei segnali evidenti. Si può manifestare una sindrome orale allergica: mangiando alcuni tipi di frutta o verdura può sopraggiungere un senso di prurito al cavo orale o gonfiore delle labbra. Ci possono poi essere episodi di orticaria acuta con sintomi ancora più gravi quali le anafilassi fino allo shock anafilattico. Vorrei poi precisare che l’allergia alimentare si manifesta con un sintomo acuto, a breve distanza dall’assunzione di alimenti (circa 1 ora o al massimo 4-5 ore in casi particolari): cioè significa che se io mangio un alimento a cui sono al-lergica compare un sintomo immediatamente, entro un’ora circa. Se non mangio tale alimento l’orticaria o l’angioedema non si presentano. Se invece siamo di fronte alla una sindrome orticaria-angioedema i sintomi si presen-tano indipendentemente dall’assunzione di alimenti o farma-ci. In questi casi la patologia non ha una base allergica».
Si può guarire dalle allergie? «Dal punto di vista dell’allergia respiratoria – conclude la Dr.ssa Ortolani – si può guarire in quanto l’allergologo può effettuare oltre alla terapia medica basata su farmaci sin-tomatici anche l’immunoterapia specifica con allergeni e dunque, curare quindi asma, rinite allergica e allergia da veleno di imenotteri. Per ciò che riguarda l’allergia alimen-tare e quella da farmaci, purtroppo, la soluzione è evitare l’alimento o il farmaco a cui si è allergici».
La Dr.ssa Valeria Ortolani ha iniziato la sua collaborazione con Habilita a settembre. Attualmente riceve i suoi pazienti in Habilita Poliambulatorio San Marco Bergamo in piazza della Repubblica 10. Le visite allergologiche sono sia in
regime SSN che in regime privato.
Come e dove prenotare una visita
Per informazioni e prenotazioni T 035 4815515
da lunedì a venerdì dalle ore 08.00 alle ore 19.00www.habilita.it
La Dr.ssa Valeria Ortolani Allergologa di Habilita Poliambulatorio San Marco
CONOSCIAMOCI MEGLIO 8
Attivato il servizio di Chirurgia della colonna vertebrale
Il Poliambulatorio di Bergamo cresce ancora!
Habilita, nella sua attività di potenziamento e di spe-cializzazione in diverse discipline, ha messo a disposi-zione dell’utenza un nuovo professionista, il Dr. Clau-dio Irace, Neurochirurgo specializzato nella chirurgia della colonna vertebrale; da settembre il Dr. Irace ha iniziato la collaborazione, come specialista ambulato-riale e come Responsabile della Chirurgia Vertebrale, nelle sedi di Bergamo e di Fara Novarese.
Ma chi si deve rivolgere al neurochirurgo specializzato nella chirurgia della colonna? «Le patologie principali che rientrano in questo tipo di chirurgia – spiega il Dr. Irace – sono quelle degenerative. Meno frequenti, invece, sono quelle traumatiche e tumo-rali. Inizialmente ci occuperemo però soprattutto delle patologie degenerative nel tratto cervicale, dorsale e lombare. Si tratta in particolar modo di ernie, restrin-gimenti del canale vertebrale, cisti sinoviali».
Entriamo più nel dettaglio, soprattutto per quanto riguar-da le patologie della colonna vertebrale lombare. «In questo distretto si possono identificare due gruppi di pazienti. I pazienti fino a 50 anni nei quali la patologia più frequente è l’ernia del disco. C’è poi un altro gruppo di pazienti over 50 nei quali la patologia che ricorre più spesso è la stenosi del canale, altrimenti detta anche re-stringimento del canale».
Quali sono i principali sintomi che devono far pensare che sia il caso di ricorrere ad una visita dall’ortopedico o dal neurochirurgo? «Il sintomo, mal di schiena o mal di collo, di per sé, può anche essere aspecifico; lo specialista deve essere in grado di correlare tale sintomo con l’esito degli esami strumentali, partendo da una attenta anamnesi. È vero che per un mal di schiena, ad esempio, la causa più fre-quente è una discopatia lombare, ma non dimentichiamo
Dr. Claudio IraceNeurochirurgo specializzato
nella chirurgia della colonna vertebrale
99 CONOSCIAMOCI MEGLIO
che sono sempre più frequenti delle micro infezioni della colonna lombare, “spondiliti” o “spondilodisciti”, che pro-vocano un mal di schiena identico a quello delle persone affette da discopatia; tuttavia la diagnosi e la cura sono completamente differenti. Un mal di schiena che si risolve nel giro di pochi gior-ni non è preoccupante; quando comincia ad essere persistente il paziente va dal medico curante che gli indicherà qualche esame diagnostico. Se il problema continua, si rivolgerà quindi allo specialista, fisiatra, ortopedico o neurochirurgo, a seconda delle situazioni».
C’è qualche cosa che si può fare per gestire al meglio un problema alla colonna? «Io di solito non sono abituato a medicalizzare in modo eccessivo però, trattandosi di un settore in cui è pos-sibile che specialisti diversi abbiano opinioni dif-ferenti, nei casi di mal di schiena e mal di collo prolungati consiglio di fare una “messa a punto” diagnostica, tramite una radiografia o una riso-nanza magnetica. Questo non vuol dire che si debba poi effettuare per forza un intervento chirurgico; una volta accertata la diagnosi, il paziente si può rivolgere a specialisti delle cure fisiche, che sapranno quali terapie fare e quali manovre evitare».
L’utilizzo dell’aria condizionata incide sui dolori alla schiena e al collo? “Spesso è il passaggio da un ambiente con aria condizio-nata ad uno senza, che può scatenare dolori di discreta intensità, che possono durare diversi giorni. Se una persona passa molte ore in un ambiente con-dizionato, con la temperatura giusta e senza sbalzi termici, talvolta rischia meno rispetto a chi usa il con-dizionatore in modo non corretto».
10RICERCA SCIENTIFICA
La Pain School compie 10 anniLa Scuola del Dolore è un’eccellenza conosciuta
ormai in tutta Europa
Quest’anno ricorre il decennale del-la Pain School: un traguardo impor-tante, raggiunto dopo un percorso che, negli anni, ha portato a risultati di rilievo nel settore del dolore. Il direttore scientifico di Habilita, il Dr. Roberto Casale, ci aiuta ad approfon-dire meglio il lavoro svolto dalla Scuo-la del Dolore. «La Pain School nasce da un progetto internazionale che ha due fondamenti: il primo è quello di fornire a tutti i cittadini della comu-nità europea lo stesso trattamento per quanto riguarda il controllo del dolore, tenendo conto che l’Organiz-zazione Mondiale della Sanità e tut-te le società scientifiche che si oc-cupano di dolore hanno stabilito che il dolore cronico sia una malattia di-
sabilitante che impatta sulla società europea per milioni di euro di spese sanitarie e milioni di ore lavorative perse dalla comunità. Ci sono quindi due aspetti concomi-tanti e sovrapposti da considerare: quello del depauperamento delle ri-sorse finanziarie del singolo cittadino europeo che non ha una uniformità di cure, e quello di societal burden, ovve-ro del peso che il dolore cronico disa-bilitante ha sulla società. Il secondo fondamento su cui è basa-ta la Pain School è più prettamente medico. Si tratta di fornire al medico un fondamento teorico su cui basarsi nel trattamento del dolore. Il dolore è quell’elemento che, più di altri, spin-ge il paziente a rivolgersi ad un me-
dico. Il backpain, il dolore nelle neuro-patie periferiche (diabete compreso), il dolore nell’emiplegico, il dolore nel paraplegico…come vedete si tratta di un elemento trasversale per ogni pa-tologia riabilitativa. Anche l’infarto al miocardio porta il paziente dal medico per il dolore e non certo per la patolo-gia cardiaca che l’ha determinato. Quindi la Pain School, che quest’anno compie 10 anni, ha una funzione im-portantissima in quella che è l’educa-zione continua in medicina da parte delle società e in particolar modo per EFIC (Società Europea del Dolore), e per ISPRM (International Society of Physical and Rehabilitation Medicine) che è la società di fisiatria che si occu-pa di dolore quanto EFIC.
11 RICERCA SCIENTIFICARICERCA SCIENTIFICA
Alla scuola internazionale del dolo-re arrivano medici da tutta Europa: Russia, Lituania, Polonia, Romania, Ungheria, Croazia, Slovenia, Francia, Germania, Inghilterra, Spagna, Porto-gallo. Il ventaglio di medici che hanno frequentato la scuola in questi dieci anni è davvero internazionale.Una numerosa delegazione arriva an-nualmente anche dall’Italia che, tra
i paesi europei, è quella più attiva in questo senso. La scuola si svolge annualmente nel periodo di Bergamo Scienza: una decisione presa con l’obiettivo di fare di Bergamo una città ancor più centrale nell’ambito delle scienze, non soltanto raccontate o divulgate agli studenti, ma anche nella scienza vissuta dai medici in prima persona.
Si vuole quindi raggiungere un’integra-zione della Pain School internazionale in un tessuto locale. Il mio auspicio è quello che in futuro, oltre ad Habilita che collabora fatti-vamente, cresca l’interesse anche da parte di altri stakeholders locali verso la scuola e tutte le attività che vengo-no organizzate in questo contesto».
L’obiettivo del convegno è quello di fare il punto della situazione sulla diagno-si e sul trattamento del dolore in soggetti neuropatici a dieci anni di distanza dall’apertura della Pain School in Italia. Il programma prevede la presenza dei più influenti ricercatori e opinion leaders del settore e con loro si affronterà il problema del dolore correlato alle disabilità con una sessione dedicata specificatamente a dolore e riabilitazione. Ci piacerebbe dare il benvenuto a tutto coloro che hanno frequentato la nostra scuola in questi 10 anni, ma l’invito è esteso a tutti i colleghi esperti e ai giovani specialisti che lavorano in questo settore: l’appuntamento è per il prossimo ottobre a Bergamo per celebrare questo importante anniversario e per condividere le conoscenze sui più recenti sviluppi nel campo del dolore neuropatico.
Mi auguro di poter incontrare molti di voi a Bergamo.Dr. Roberto Casale, Meeting Chair
L’invito del Dr. Casale
Dr. Roberto CasaleDirettore Scientifico del Gruppo Habilita
12INTERVISTA DOPPIA
Come ti trovi a fare questo lavoro?Mi trovo molto bene, ho un buon rapporto con i colleghi di reparto. Inoltre l’ambiente in cui si lavora mi permette ogni giorno di crescere professionalmente.
Perché hai deciso di fare il/la fisioterapista?Ho conosciuto la figura del fisioterapista perché periodicamente mia nonna aveva bisogno di cure riabilitative. Ne sono rimasta affascinata e ho deciso che un giorno sarei diventata anche io una fisioterapista.
Cosa ti piace di più e cosa ti piace di meno in ciò che fai? L’aspetto che mi piace di più è la gratificazione enorme che ti danno i pazienti. Sono consapevoli che si stia facendo tutto il possibile per farli migliorare e spesso ti regalano un sorriso che mostra quanto si fidino di te. A volte capita che ti vengono a trovare dopo la dimissione anche solo per un saluto. Se devo trovare l’aspetto che mi piace di meno del mio lavoro, ovvero la parte noiosa, è la compilazione delle cartelle.
Se non avessi fatto questo lavoro cosa ti sarebbe piaciuto fare?Adoro il mio lavoro e non lo cambierei con nessun altro.
Il tuo hobby preferito?Amo fare lunghe passeggiate, mi piace scalare e adoro la montagna.
Cosa ne pensi della rivista “Take care”?Penso che sia un ottimo mezzo per conoscere e far conoscere il gruppo Habilita e le persone che lavorano al suo interno.
Stefano BignottiFisioterapista di Sarnico
33 anni
Elisa Carra Fisioterapista di Zingonia31 anni
INTERVISTA DOPPIA
Come ti trovi a fare questo lavoro?La fisioterapia non è esclusivamente un lavoro, non è solo una serie di tecniche manuali applicate ad un paziente, è una scelta di vita perché si entra in contatto con il “malato”, tutte le sue problematiche e con tutte le figure a lui più vicine. Se potessi scegliere opterei ancora per questo lavoro che può dare gratificazioni di successo professionale ma anche di crescita come uomo nella vita quotidiana.
Perché hai deciso di fare il/la fisioterapista?È una professione che mi ha sempre attratto e, a dir la verità, soprat-tutto nell’ambito sportivo. Per fortuna ho poi scoperto che quel settore è una minima parte di ciò che riguarda la fisioterapia.
Cosa ti piace di più e cosa ti piace di meno in ciò che fai? Mi piace vedere le persone che escono con il sorriso dopo essere state con me per una seduta e questo non riguarda solo il risultato positivo del trattamento ma soprattutto l’ aspetto emotivo che è il motore di ogni trattamento; mi piace la libertà nel creare un percorso riabilitativo ad hoc per ogni paziente con obiettivi che non sono fissi ma mutevoli.Non mi piace la continua e crescente ricerca dello “standardizzare e protocollare” la riabilitazione dopo interventi chirurgici; non mi piac-ciono le persone (soprattutto paziente e parenti degli assistiti) che pensano di potersi sostituire al fisioterapista dopo una ricerca in inter-net o un “sentito dire da un amico”.
Se non avessi fatto questo lavoro cosa ti sarebbe piaciuto fare?Sinceramente non ci ho mai pensato.
Il tuo hobby preferito?Lo sport, soprattutto Basket e Calcio.
Cosa ne pensi della rivista “Take care”?È un buon strumento per divulgare i servizi di Habilita e per far conoscere le figure che collaborano con le varie strutture.
LE ASSOCIAZIONI
AISM BergamoLe Associazioni
L’Associazione Italiana Sclerosi Mul-tipla è oggi l’unica organizzazione in Italia che interviene a 360 gradi sulla sclerosi multipla. Da oltre 45 anni AISM è sinonimo di lotta vivente contro la SM perché al centro di tutte le scelte, nel cuore dei progetti e delle azioni associative ci sono le stesse persone con sclerosi multipla che hanno scelto di unirsi e condividere risorse e percorsi. Con la sua Fondazione FISM, nata nel 1998, l’AISM è in prima fila a livello nazio-nale e internazionale per individuare le priorità e le strategie della ricerca scientifica e per indirizzare, promuo-vere e finanziare la ricerca delle cause della malattia, della cura risolutiva e di tutto ciò che già nell’immediato sostie-ne la migliore qualità di vita possibile delle persone. Oggi in bergamasca sono oltre 2000 le persone affette da sclerosi multi-pla. Nella nostra provincia la sede di ri-ferimento dell’AISM ha come presiden-te Iride Felini. È lei che ci ha spiegato come funziona l’attività che viene svol-ta quotidianamente dall’associazione sul territorio. «Nella sede di Bergamo è presente un servizio di segretariato che il compito di filtrare le richieste che arrivano e
di smistarle in base alle diverse ne-cessità. Io, in particolare, mi occupo dell’accoglienza: quando una persona ha un problema e vuole avvicinarsi alla nostra sezione io lo ascolto e lo dirotto verso la figura di cui ha bisogno. C’è poi uno sportello – prosegue Iride Fe-lini – che si occupa degli aspetti sani-tari dell’associazione e di quelli legali. Noi non possiamo fornire un servizio di riabilitazione a tutte le persone affette da sclerosi multipla, quindi proponiamo un’attività fisica adatta-ta (A.F.A) che può essere paragonata alla ginnastica dolce. Si tratta di un’attività complementa-re (non sostitutiva) alla riabilitazione. L’A.F.A. viene gestita da un professio-nista laureato in scienze motorie abili-tato per questo tipo di attività. Un’altra attività che mi piace ricordare – prose-gue Iride Felini – è “Allena la mente”, rivolto soprattutto a quei soggetti che hanno problemi con la memoria. In questo caso è prevista la presenza di una psicologa formata appositamen-te per la gestione di pazienti affetti da sclerosi multipla. La psicologa poi affianca anche individualmente i sog-getti che presentano dei problemi. Mi riferisco in particolare ai neo diagnosti-cati, oppure i giovani e le loro famiglie. Voglio ricordare che uno dei problemi di questa patologia è che purtroppo, sempre più spesso, i neo diagnosticati sono al di sotto dei 20 anni. Ci sono poi anche casi di pazienti in età pediatrica. Proprio per i più giovani è stato creato il “Gruppo Young”. L’impegno e le atti-vità sono davvero tante e noi siamo pochi, circa una dozzina di volontari, ma facciamo tutto quello che possia-mo per fornire un supporto importan-te a chi deve affrontare la schlerosi multipla. A breve apriremo anche uno sportello a Lovere per venire incontro
ad una richiesta del territorio in quan-to in quella zona della provincia sono sempre più numerosi i casi di pazienti con schlerosi multipla. Vorrei sotto-lineare il fatto che tutti questi servizi vengono erogati gratuitamente: non è obbligatorio essere iscritti da noi an-che se, naturalmente, più siamo e più servizi riusciamo a proporre.Noi ci sovvenzioniamo unicamen-te con la vendita delle mele che si svolge nella prima settimana di ot-tobre, con le stelle di Natale alla fine dell’anno e con le “gardensie”, ovvero con le gardenie o le ortensie nel pe-riodo della festa della donna. Abbia-mo infine due pulmini che permettono alle persone che devono spostarsi e non hanno nessuno che può aiutarli, di poter usufruire di questo servizio».
Iride FeliniPresidente dell’associazione
AISM T 035 4236945 - F 035.4240175E-MAIL [email protected]
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I prossimi eventi da non perdere...Calendario
Vi aspettiamo!
SETTEMBRE
CORSO: “NUTRIZIONE ENTERALE”Habilita Zingonia
12/09/2018
APPUNTAMENTI
OTTOBRE
CORSO: “SICUREZZA DURANTE L’ATTIVITÀ DI PRELIEVO”Habilita Zingonia
24/10/2018
EDIZIONI BLSDZingonia – San Donato (Osio Sotto)
OTTOBRE-DICEMBRE
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CORSO: “APPROCCIO MIOFASCIALE ALLE DISFUNZIONI DEL CONTROLLO MOTORIO”Habilita Zingonia
15-16/09/2018
• IL PAZIENTE NEUROLOGICO ALLETTATO: PREVENZIONE E RIABILITAZIONE• VALUTAZIONE FUNZIONALE IN RIABILITAZIONE NEUROLOGICA• IL RUOLO DEI RESPONSABILI E DEI COORDINATORI NEL MANAGEMENT DELLE STRUTTURE SANITARIE• PRIVACY: IL NUOVO REGOLAMENTO EUROPEO SULLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI (GDPR)
IN PROGRAMMAZIONE:
Esperienze dalla camera iperbarica
Chi frequenta Habilita
ZINGONIA
Massimo Perego ha 44 anni e da alcune settimane ha iniziato un ciclo di sedute in camera iperbarica. Gli abbiamo chiesto di parlarci della sua esperienza a Zingonia.
«Io in precedenza non conoscevo questo tipo di te-rapia. Me l’ha consigliato il mio medico curante per risolvere il problema che ho alle anche. Dopo una visita di controllo con il medico di Habili-ta ho iniziato il mio ciclo di camera iperbarica che prevede 56 sedute, tutti i giorni, per circa un’ora e mezza. Devo dire che, nel mio caso, a partire dalla ventesima seduta ho cominciato ad avvertire dei miglioramenti concreti. Oggi sono arrivato alla mia trentacinquesima seduta e sono convinto di aver recuperato già molto della mia condizione fisica: alla fine della terapia verificheremo con una riso-nanza se ho ragione».
Com’è l’esperienza di entrare in una camera iper-barica? «Beh, ammetto che la prima volta che si en-tra è strano. Devo dire che all’inizio ho dovuto vincere un po’ di perplessità: un’ora e mezza in un ambiente a respirare ossigeno non è una situazione che si vive
normalmente. Una volta che ci si abitua, però, viene tutto più facile e quasi non ci fai più caso. Adesso durante la terapia ne approfitto per leggere un po’».
Ti eri informato sulle caratteristiche dell’ossigeno terapia in camera iperbarica? «Una volta che me l’hanno consigliata ho cominciato a cercare su internet i benefici che poteva dare, però non avevo la certezza che potesse essermi utile».
Sei quindi soddisfatto? «Per adesso sono molto soddisfatto. Mi auguro che le buone sensazioni che sto provando ora siano con-fermate dagli esami che farò alla fine del ciclo. Inizialmente ero un po’ scettico. Prima di arrivare alla camera iperbarica avevo provato tantissime altre terapie, avevo fatto visite e controlli ma non avevo ottenuto risultati soddisfacenti. Ora, invece, sto notando un miglioramento costante».
15 APPUNTAMENTI
16FLASH NEWS
Le novità dalle nostre sediFlash news
Per Info o prenotazioniT 035 4815515
BERGAMO
Il Poliambulatorio San Marco si rifà il lookLa struttura di Habilita Poliambulatorio San Marco di Bergamo si è rifatta il look. Durante l’estate è stato infatti completamente rinnovato lo spazio riservato alla fisiote-rapia: locali più ampi e confortevoli dove poter svolgere le sedute in tranquillità e un accesso più rapido e imme-diato anche per la piscina, completamente ristrutturata. Novità importanti riguardano anche il servizio di Odon-toiatria. Anche in questo caso c’è stato un ammoderna-mento degli spazi che sarà accompagnato dall’arrivo di nuovi specialisti che forniranno un servizio d’alta qualità come richiesto dagli standard d’eccellenza di Habilita.
Per Info o prenotazioni T 035 4815515
L’odontoiatria a FaraPresso la Casa di Cura “I Cedri” di Fara No-varese è attivo il servizio di Odontoiatria. Sono due i responsabili di questo ambula-torio: il dr. Massimo Radaelli e il dr. Sergio Di Martino. L’ambulatorio odontoiatrico de “I Cedri” si distingue per la presenza di professionisti altamente specializzati in diversi settori e per la possibilità di lavorare all’interno di una struttura sanitaria che dispone di sale operatorie e di figure professionali come l’anestesista che consentono anche la rea-lizzazione di interventi ad alta complessità. L’obiettivo è quello di fornire un servizio di alta qualità. Proprio per questo è stato al-lestito un team con diversi medici che co-priranno tutte le branche dell’odontoiatria. È importante infatti che il paziente possa essere seguito a 360 gradi da un team che lavora in sinergia e che possa garantire ri-sposte e soluzioni efficaci per ogni singola problematica affrontata.
FARA NOVARESE
BERGAMO
La parte “estetica”di HabilitaIn Habilita Poliambulatorio San Marco Bergamo è attivo il nuovo ambulatorio di Chirurgia Plastica con il Dr. Annibale Casati. «A livello ambulatoriale – spiega il Dr. Casati – verranno effettuate delle visite di controllo ed eventualmente dei piccoli interventi. Mi riferisco soprattutto a lesioni sul viso che possono essere delicate da sistemare, o comunque a piccoli interventi di chirur-gia estetica. Qual è la tipologia di pazienti che si rivolge a lei per la chirur-gia estetica? «Io ritengo che se una persona ha dei difetti fisici e si accetta così com’è, va benissimo. Se invece questi difetti creano una situazione di fastidio e disagio si può cercare di correggergli per renderlo più felice».
Per Info o prenotazioni T 0321 818111
17
ZINGONIA
BERGAMOBONATE SOTTO
CLUSONE
SARNICO
RUDIANO
BREMBATE SOPRA
CALUSCO D’ADDA
OSIOSOTTO
MARTINENGO
Via P.A. Faccanoni, 6 - Sarnico (BG) Prelievi: da LUNEDÌ a VENERDÌ dalle ore 07.00 alle ore 09.45SABATO dalle ore 08.00 alle ore 09.00 solo su prenotazioneRitiro referti: tutti i giorni dalle ore 08.30 alle ore 20.00 presso la portineria
PUNTI PRELIEVO 035 993050PUNTO PRELIEVI DI SARNICO 035 9181
PUNTO PRELIEVI DI CLUSONEVia N. Zucchelli, 2 - Clusone (BG) Prelievi: da LUNEDÌ a VENERDÌ dalle ore 07.00 alle ore 09.00SABATO dalle ore 07.00 alle ore 09.30Ritiro referti: da LUNEDÌ a SABATO dalle ore 10.00 alle ore 13.00
PUNTO PRELIEVI DI BREMBATE SOPRAVia Papa Giovanni XXIII, 4 - Brembate Sopra (BG)Prelievi: da LUNEDÌ a SABATO dalle ore 07.30 alle ore 09.30Ritiro referti: da LUNEDÌ a VENERDÌ dalle ore 09.30 alle ore 10.30il SABATO dalle ore 09.30 alle ore 10.15
PUNTO PRELIEVI DI CALUSCO D’ADDAVia A. Locatelli, 265 - Calusco d’Adda (BG)Prelievi: da LUNEDÌ a VENERDÌ dalle ore 07.30 alle ore 09.30Ritiro referti: da LUNEDÌ a VENERDÌ dalle ore 09.30 alle ore 10.30il SABATO dalle 09.30 alle 10.15
PUNTO PRELIEVI DI BONATE SOTTOVia V. Veneto, 2 - Bonate Sotto (BG)Prelievi: da LUNEDÌ a VENERDÌ dalle ore 07.30 alle ore 09.30SABATO dalle ore 07.30 alle ore 10.00Ritiro referti: da LUNEDÌ a VENERDÌ dalle ore 12.00 alle ore 15.00SABATO dalle ore 10.00 alle ore 12.00
PUNTO PRELIEVI DI OSIO SOTTOVia Donizetti, 6 - 24040 Osio Sotto (BG)Prelievi: da LUNEDÌ a VENERDÌ dalle ore 07.15 alle ore 09.00Ritiro referti: da LUNEDÌ a VENERDÌ dalle ore 10.00 alle ore 12.00e dalle ore 13.00 alle ore 15.00
PUNTO PRELIEVI DI ZINGONIAVia Bologna, 1 - Zingonia di Ciserano (BG) Prelievi: da LUNEDÌ a SABATO dalle ore 07.30 alle ore 09.30Ritiro referti: da LUNEDÌ a VENERDÌ dalle ore 10.00 alle ore 15.00
PUNTO PRELIEVI DI MARTINENGOVia Vallere 4 - Martinengo (BG) Prelievi: il MERCOLEDÌ e il VENERDÌ dalle ore 07.15 alle ore 8.45 Ritiro referti: il MERCOLEDÌ e il VENERDÌ dalle ore 09.00 alle ore 12.00
ATTIVITÀ DI PRELIEVO DI RUDIANOVia Carroccio, 1 - Rudiano (BS) Prelievi: MARTEDÌ e VENERDÌ dalle ore 07.00 alle ore 08.30Ritiro referti: MARTEDÌ e VENERDÌ dalle ore 08.30 alle ore 09.30
PUNTO PRELIEVI DI BERGAMOP.zza della Repubblica, 10 - BergamoPrelievi: da LUNEDÌ a SABATO dalle ore 07.00 alle ore 09.00Ritiro referti: da LUNEDÌ a VENERDÌ dalle ore 11.00 alle ore 18.45
I punti prelievo
18RASSEGNA STAMPA
Dicono di NoiRassegna stampa
8 |
Eco di Biella | LUNEDÌ 21 MAGGIO 2018
SANITÀ E SALUTE
Cataratta: che cos’è e come si cura
L’unica soluzione definitiva è l’intervento chirurgico per l’inserimento di un cristallino artificiale
«La cataratta è una opacizzazio-
ne del cristallino che fornisce
una dimensione visiva caratte-
rizzata dall’offuscamento delle
immagini, una riduzione del
contrasto e anche della capacità
di percepire correttamente i co-
lori. Solitamente si presenta nel-
la fascia d’età che parte dai 50
anni e, al momento, non ci sono
cure se non quella chirurgica». A
spiegare questa patologia è il dot-
tor Corrado Ruscica, oculista
della Casa di Cura “I Cedri” di
Fara Novarese.
I problemi visivi dovuti alla ca-
taratta stanno divenendo sempre
più frequenti nella popolazione a
causa, tra le altre cose, dell'al-
lungarsi della vita media. «I sog-
getti più a rischio cataratta sono i
diabetici e alcune categorie pro-
fessionali - prosegue il dottor Ru-
scica - ma possiamo tranquilla-
mente dire che si tratta di una
patologia che può colpire tran-
quillamente chiunque».
Quali sono i sintomi caratte-
ristici di questa patologia?
«I sintomi più comuni sono: calo
visivo, visione offuscata, ridu-
zione della percezione dei colori,
aloni intorno alle fonti luminose,
ipersensibilità alla luce e abba-
gliamento. La diagnosi della ca-
taratta è semplice, durante la vi-
sita oculistica, il medico oculista
sarà in grado di valutarne la pre-
senza e dare una eventuale in-
dicazione chirurgica. Ricordo
infatti che l’unica possibilità di
risolvere definitivamente il pro-
blema passa attraverso l’inter -
vento chirurgico».
Quando si rende necessario un
inter vento?
«La cataratta deve essere operata
quando provoca un deficit visivo
rilevante in rapporto alla esigen-
ze del paziente o quando riman-
dare l’intervento aumenterebbe i
rischi operatori legati a una mag-
gior evoluzione della cataratta
soprattutto se in presenza di altre
malattie dell’occhio. Il compito
del medico è quello di consiglia-
re il momento migliore per l’in -
tervento al paziente consideran-
do i rischi e i benefici dello stesso.
In pratica si deve sostituire il cri-
stallino. Il cristallino opacato
viene sostituito con un cristal-
lino artificiale utilizzando una
tecnica definita facoemulsifica-
zione».In che cosa consiste pratica-
mente?«Viene effettuata una piccola in-
cisione al bordo dell’occhio, si
inserisce una sonda ad ultrasuo-
ni, si aspira il cristallino opaciz-
zato e si inserisce quindi quello
nuovo che nel giro di pochi gior-
ni permette al soggetto operato
di tornare a vedere in modo chia-
ro. Una volta inserito il cristal-
lino è definitivo. L’unica cosa
che può succedere, comunque in
Oculistica, la tecnologia al servizio
dei pazienti e dei loro occhi
L’oculistica è la specialità che maggiormente trae beneficio
dalle moderne innovazioni tecnologiche. Nel corso degli
ultimi anni, la possibilità di diagnosi e cura delle principali
malattie dell’occhio si è evoluta significativamente permet-
tendo a medici e pazienti di rendere la maggior parte delle
procedure sempre meno invasive e sempre più sicure e pre-
c i s e.In questo contesto, si inserisce la Casa di Cura “I Cedri”
rinnovando completamente il servizio di oculistica grazie
all’acquisizione di innovativa strumentazione che permette
di fornire le più recenti tecniche diagnostiche e chirurgiche.
Il dottor Fabio Mazzolani, oculista presso la struttura di
Fara Novarese, illustra quali sono le strumentazioni presenti
che permettono oggi di ottenere importanti risultati: «Grazie
alla nuova piattaforma diagnostica tomografica (OCT Cir-
rus), possono essere eseguite scansioni micrometriche che
permettono la diagnosi precoce e sicura delle malattie oculari
come il glaucoma, la retinopatia diabetica e la maculopatia. Il
nuovo sistema di acquisizione della superficie corneale (Atlas
9000) permette l’individuazione precoce di cheratocono e
astigmatismo per una efficace risoluzione della malattia e per
una miglior prescrizione di occhiali e lenti a contatto. Con la
chirurgia della cataratta il servizio di Oculistica de “I Cedri”
raggiunge il massimo dell’avanguardia con l’introduzione di
nuovi sistemi operatori che rendono l’intervento chirurgico
di estrazione di cataratta sempre più sicuro ed efficace. Gra-
zie a questa nuova tecnologia, stiamo promuovendo sempre
più l’attività territoriale di diagnosi precoce e risoluzione
tempestiva della cataratta, con tempistiche molto ridotte.
Oggi è infatti possibile anche personalizzare l’intervento di
estrazione di cataratta richiedo una vasta gamma di soluzioni
visive che soddisfino svariate esigenze sia per la lettura sia per
la visione intermedia che per quella da lontano».
Intervista al dottor Corrado Ruscica della Casa di Cura “I Cedri” sull’opacizzazione
del cristallino, che provoca diversi problemi alla vista, solitamente dopo i 50 anni
una percentuale di casi molto
bassa, è l’opacizzazione della
capsula che contiene il cristal-
lino artificiale (detta cataratta se-
condaria): si tratta di un’evenien -
za che viene facilmente risolta
con una pulizia laser definita ca-
spulotomia Yag Laser».
Alla casa di cura “I Cedri” è
presente un servizio di oculi-
stica particolarmente apprez-
z a t o.«Sì, in effetti la dimostrazione
più diretta arriva dal numero di
pazienti che operiamo di cata-
ratta ogni anno: parliamo di cir-
ca 700 pazienti che vengono da
noi per risolvere definitivamente
questo problema».
ECO DI BIELLAIntervista al Dr. Corrado Ruscica,
oculista della Casa di Cura “I Cedri”19 Maggio 2018
“Cataratta: che cos’è e come si cura
L’unica soluzione definitiva e l’intervento chirurgico per
l’inserimento di un cristallino artificiale”
BERGAMO NEWSIntervista al Dr. Nicola Taiocchi,
Specialista in Medicina Fisica
e Riabilitazione di Habilita27 Giugno 2018
“Dolori a ossa, muscoli e tendini: la soluzione è nelle onde d’urto
Spesso si sente parlare delle onde d’urto focalizzate come possibile
soluzione a determinate patologie ossee, muscolari o tendinee.
Ecco la spiegazione del fisiatra.”
19 RASSEGNA STAMPA
CORRIERE DI NOVARAIntervista al Dr. Mauro Andrea Bertoli,
ortopedico della Casa di Cura “I Cedri”16 Giugno 2018
“Sub «fai da te»? Il rispetto delle regole salva la vita.Sono ancora troppi gli appassionati che si immergono senza conoscere a sufficienza le normative che regolano questa attività.”
14 |
Corriere di Novara | SABATO 16 GIUGNO 2018SPECIALE SALUTE
Una malattia sempre più dif-fusa che colpisce ogni anno unnumero crescente di soggetti èla patologia degenerativa del gi-n o c c h i o.Il dottor Mauro Andrea Ber-toli, chirurgo ortopedico pressola Casa di Cura “I Cedri” diFara Novarese, spiega come lacausa a monte di questa pato-logia sia il consumo della car-tilagine del ginocchio. «Il con-sumo cartilagineo è un fattorenaturale: con l’avanzare dell’e-tà è normale che avvenga unassottigliamento di quei pochimillimetri di rivestimento dellearticolazioni. In alcuni casiquesto processo di riduzionedella cartilagine viene accele-rato da problematiche legate adun lavoro pesante, a traumati-smi o a eccessivo sport. Il con-sumo cartilagineo ha come con-seguenza diretta la patologiadegenerativa del ginocchio».Come affrontare, quindi,questa situazione?
«Il primo passo è quello di ri-volgersi al proprio medico dibase. Solitamente è necessariauna radiografia per verificare sel’asse funzionale del ginocchioè ancora rispettato oppure sonopresenti problemi legati ad an-golature chiamate varismo ovalgismo che possono portare aun maggior consumo di carti-lagine. Il passo successivo pre-vede una visita specialistica dal-
l’ortopedico che con esameobiettivo del ginocchio e allasintomatologia viene fatto unprimo sospetto diagnostico. Avolte si tratta di semplici lesionia carico meniscale. Altrimentisi passa ad esami diagnostici piùapprofonditi come la Tac o laRisonanza Magnetica: sarà lospecialista a stabilire quale siaquello più indicato per ogni sin-golo caso. Queste patologie (so-litamente parliamo di difetticartilaginei o di patologie deilegamenti molto importanti perla stabilità del ginocchio) pos-sono essere affrontate con di-verse terapie. Presso la Casa diCura “I Cedri” proponiamo unampio ventaglio di possibilità:
da una semplice terapia medicariabilitativa fisioterapica, finoad arrivare a infiltrazioni conacidi ialuronici altamente con-centrati oppure anche a fattoridi crescita».In che cosa consiste questamodalità?«Preleviamo il sangue al pa-ziente e, tramite un processoche si definisce emaferesi, ven-gono isolate le piastrine imma-ture che, secondo i risultati degliultimi studi pubblicati, forni-scono una protezione ulterioreal tessuto cartilagineo e meni-scale e le reimpiantiamo».Nel caso la situazione non sir i s o l va ?
«A questo punto si parla di in-
tervento chirurgico. Si parte dauna semplice artroscopia (checonsiste in una valutazione en-doscopica all’interno del ginoc-chio) che permette di effettuareinterventi sulla parte meniscale,riparazioni di piccole lesionicartilaginee, o la ricostruzionedel legamento crociato anterio-re. Quando si valuta che l’assedel ginocchio non è più congruoe le terapie precedentementeutilizzate non hanno ottenuto irisultati auspicati, l’ultimo pas-saggio è quello della chirurgiaprotesica. In questo settore ne-gli ultimi anni sono stati fattipassi da gigante soprattutto nel-l’utilizzo dei materiali: oggi noiutilizziamo leghe di metallo
(cromo-cobalto, titanio), maper chi ha problemi di allergia adeterminati metalli possiamoscegliere protesi ceramizzatecompletamente anallergiche.Inoltre è migliorata la fisiote-rapia: si sono infatti ridotti mol-to gli spazi tra l’intervento chi-rurgico e l’inizio dell’attività fi-sioterapica. Il paziente passa dauna situazione di malessere acausa della condizione del suoginocchio, ad una situazione diprogressivo miglioramento».Dottor Bertoli, ci illustra laparticolare tecnica utilizzatapresso “I Cedri” per ottimiz-zare gli interventi chirurgici eridurre al massimo i tempi direcupero?
«Abbiamo a disposizione un si-stema di navigazione per il gi-nocchio che può essere para-gonato ad un robot posizionatosul taglio tibiale e su quello fe-morale. Con questo sistema ab-biamo un importate risparmiodi tessuto osseo e una riduzioneconsistente del sanguinamento:non c’è più la guida endomi-dollare che comportava unamassiccia perdita ematica. Og-gi sono inoltre previsti dei nuoviprotocolli sul controllo del do-lore, perché è aumentata note-volmente anche l’attenzione suldolore post operatorio».Cosa consiglia quindi oggi achi ha un dolore al ginoc-chio?«Il dolore è la nostra spia. Ciindica la necessità di interve-nire. Io ho tanti pazienti affettida artrosi molto avanzata. Ioposso anche operarli utilizzan-do una protesi, ma tutti i mu-scoli e i tendini che agisconointorno all’articolazione sonostati abituati a lavorare in uncerto modo e da un momentoall’altro si ritrovano su altri pia-ni di lavoro e il recupero è moltopiù complicato. Il mio consi-glio, quindi, è quello di nonaspettare troppo, per evitare chesi allunghino notevolmente itempi di riabilitazione e che nonsi riescano a raggiungere i tra-guardi auspicabili invece con unintervento tempestivo».
IL DOTTOR MAURO ANDREA BERTOLI CHIRURGO ORTOPEDICO PRESSO LA CASA DI CURA “I CEDRI” DI FARA NOVARESE
Patologia degenerativa del ginocchioIl dottor Bertoli della Casa di Cura “I Cedri” ne spiega le cause e come affrontarla e risolverla
ORTOPEDIA
L'ECO DI BERGAMOIntervista al Dr. Ugo Pani, Responsabile del Servizio di Medicina Iperbarica di Habilita
24 Giugno 2018
“Patologia degenerativa del ginocchio
Il Dottor Bertoli della Casa di Cura “I Cedri”
ne spiega le cause e come affrontarla e risolverla”
I SERVIZI 20
Tutti i servizi a disposizione nelle nostre sedi
I Servizi
20
T 035 4815515 CUP Centro Unico di PrenotazioneT 035 3062216 per SarnicoT 0321 818111 per Fara Novarese
• CARDIOLOGIA• CHIRURGIA GENERALE• CHIRURGIA VASCOLARE• DERMATOLOGIA• DIAGNOSTICA PER IMMAGINI (TAC, OPT,
RMN, RX, Ecografie, Mammografie, Moc)• MEDICINA FISICA E RIABILITAZIONE (e onde d’urto)• MEDICINA INTERNA• INTOLLERANZE ALIMENTARI• NEUROLOGIA• OCULISTICA• ODONTOIATRIA E ORTODONZIA• ORTOPEDIA• OTORINOLARINGOIATRIA• NEUROPSICOLOGIA• UROLOGIA
Via Faccanoni 6, Sarnico
SARNICO
• CARDIOLOGIA• CHIRURGIA GENERALE• CHIRURGIA VASCOLARE• DERMATOLOGIA• GINECOLOGIA• DIAGNOSTICA PER IMMAGINI (Ecografie)• MEDICINA FISICA E RIABILITAZIONE
(solo visite fisiatriche)• MEDICINA INTERNA• INTOLLERANZE ALIMENTARI• NEUROLOGIA• OCULISTICA• ORTOPEDIA• SENOLOGIA
Via Donizetti 6, Osio Sotto
OSIO SOTTO
• MEDICINA FISICA E RIABILITAZIONE (e onde d’urto)• ORTOPEDIA
Via Selvino 8, Albino
ALBINO
• CARDIOLOGIA• CHIRURGIA GENERALE• CHIRURGIA VASCOLARE• DERMATOLOGIA• GASTROENTEROLOGIA• DIAGNOSTICA PER IMMAGINI (RMN, RX, Ecografie, Mammografie, Moc)• MEDICINA FISICA E RIABILITAZIONE (e onde d’urto)• GERIATRIA• NEUROCHIRURGIA• NEUROLOGIA• ODONTOIATRIA E ORTODONZIA• ORTOPEDIA• OTORINOLARINGOIATRIA• NEUROPSICOLOGIA• MEDICINA IPERBARICA• UROLOGIA
Via Bologna 1, Zingonia di Ciserano
ZINGONIA
21 I SERVIZI21
• MEDICINA FISICA E RIABILITAZIONE (e onde d’urto)• ORTOPEDIA
Via Selvino 8, Albino
• ALLERGOLOGIA• CARDIOLOGIA• CHIRURGIA GENERALE• CHIRURGIA PLASTICA• CHIRURGIA VASCOLARE• DERMATOLOGIA• AMBULATORIO DEL DOLORE CRONICO• GINECOLOGIA• GASTROENTEROLOGIA• DIAGNOSTICA PER IMMAGINI (RNM, RX,
OPT, Ecografie, Mammografie, Moc)• MEDICINA FISICA E RIABILITAZIONE (e onde d’urto)• MEDICINA INTERNA• INTOLLERANZE ALIMENTARI• GENETICA• NEUROLOGIA• PSICOLOGIA• OCULISTICA• ODONTOIATRIA E ORTODONZIA• ORTOPEDIA• OTORINOLARINGOIATRIA• UROLOGIA• SENOLOGIA• PNEUMOLOGIA
Piazza Repubblica 10, Bergamo
BERGAMO
• AGOPUNTURA • ALLERGOLOGIA • ANGIOLOGIA • CARDIOLOGIA • CHIRURGIA GENERALE• CHIRURGIA PLASTICA• DERMATOLOGIA • ENDOCRINOLOGIA • FISIATRIA • GASTRONETEROLOGIA• GINECOLOGIA • LOGOPEDIA• MEDICINA DEL LAVORO• MEDICINA IPERBARICA• NEUROLOGIA• NUTRIZIONISTICA• OCULISTICA • ORTOPEDIA • OTORINOLARINGOIATRIA • PNEUMOLOGIA • PSICOLOGIA – PSICHIATRIA• RADIOLOGIA • SENOLOGIA • UROLOGIA
Piazza Libertà 20, Fara Novarese
FARA NOVARESE• CARDIOLOGIA• CHIRURGIA GENERALE• CHIRURGIA VASCOLARE• GINECOLOGIA• DIAGNOSTICA PER IMMAGINI (RNM, RX,
OPT, Ecografie, Mammografie, Moc)• MEDICINA FISICA E RIABILITAZIONE (e onde d’urto)• MEDICINA DELLO SPORT• DIETOLOGIA• NEUROLOGIA• PSICOLOGIA• OCULISTICA• ODONTOIATRIA E ORTODONZIA• ORTOPEDIA• OTORINOLARINGOIATRIA• PNEUMOLOGIA• DERMATOLOGIA• ENDOCRINOLOGIA E DIABETOLOGIA• DIETISTICA E NUTRIZIONE• PSICOLOGIA• UROLOGIA
Via Zucchelli 2, Clusone
CLUSONE
22CURIOSITÀ 22
Curiosita
Sono arrivati
nuovi rinforzi:
DONATELLA TONNI
OSS a Sarnico
GIOVANNA FLAMIA
Impiegata Amministrativa a Zingonia
DORA FRIOLO
Infermiera Professionale a Sarnico
DR.SSA FEDERICA VIGLIANI BOGLIONI
Medico Cardiologo a Sarnico
ALESSANDRA TESTA
Impiegata Amministrativa a Zingonia
SARA SCOTTI
Impiegata Amministrativa a Bonate Sotto
PALMINA MANTI
Infermiera a Sarnico
PATRIZIA BURATO OSS a Sarnico
ANNALISA NESSI
Fisioterapista a Sarnico
MARCO LANCINI
Tecnico di Laboratorio a Sarnico
DR.SSA ELISA STEFANI
Medico di Guardia a Sarnico
DR. ANNIBALE CASATI
Medico Specialista in Chirurgia Generale e Plastica
Ricostruttiva ed Estetica a Bergamo.
DR.SSA PAOLA BELLINI
Medico di Guardia a Sarnico
CHIARA CAVAGNERA
Fisioterapista a Sarnico
DR. CLAUDIO IRACE
Medico Neurochirurgo a Bergamo
MICAELA BEATRICE VAVASSORI
Impiegata Amministrativa a Zingonia
FRANCESCA ZANINI
Tecnico di Laboratorio Biomedico a Sarnico
SAPEVATE CHE FARA NOVARESE È CONOSCIUTA ANCHE COME “CITTÀ DEL VINO”? Questa è solo una delle curiosità legate alla località dove ha sede la Casa di Cura I Cedri. Cominciamo dal nome. Fara è un comune di origine longobarda e proprio in lingua lon-gobarda il termine “fara” significava “tribù in marcia per anda-re ad occupare un territorio”. Oggi l’edificio più antico di Fara Novarese è la Chiesa di San Pietro al cimitero: è qui che ebbe origine il primo insediamento. Sul territorio comunale si trova-no anche diverse dimore storiche e due castelli: il cosiddetto “Castellone” e il “Castello superiore”, dove oggi ha sede la Casa di Cura I Cedri. Ma torniamo a parlare del vino. Già dal ‘500 ci sono testimonianze che il vino prodotto in queste zone fosse particolarmente apprezzato. In effetti Fara Novarese si trova ai piedi di colline argillose poco drenanti: un terreno calcareo che trattiene poca acqua e quindi ideale per la produzione vitivinicola. Sono infatti numerosi i vigneti che si di-spiegano lungo queste dolci alture. Oggi le viti vengono coltiva-te con una tecnica che privilegia la qualità dell’uva rispetto alla quantità: si riduce il numero di grappoli prodotti per incremen-tarne la concentrazione zuccherina. Proprio per questo motivo il vino prodotto in queste zone è particolarmente rinomato.
CURIOSITÀ2323
Evento fisiologico che compare quando si fa un esercizio L’origine del comune di Fara NovareseQuanti anni compie la Pain School?L’età del fisioterapista Stefano BignottiMicro infezioni della colonna lombare Il cognome del nuovo neurochirurgo Habilita
2589
1114
OrizzontaliDopo quanti minuti il prick test fornisce una risposta?Un undici nerazzurroQuante sedute in camera iperbarica ha già effettuato Massimo Perego?La adora la fisioterapista Elisa CarraIl nome di battesimo della Dr.ssa OrtolaniIl nome di battesimo del Direttore Generale HabilitaLa percentuale di persone interessate dalle allergieSocietà Europea del DoloreUna delle patologie allergiche più diffuse
134
67
10121315
Verticali
Prova di abilita1 2 3
4
5 6 7
8
9
10
11 12
13
14 15
2424
CLUSONE
ALBINO
SARNICO
ZINGONIA
BERGAMOBONATESOTTO
POLIAMBULATORIO
RSDPOLIAMBULATORIO
OSPEDALE FACCANONISARNICO
ISTITUTO DI NEURORIABILITAZIONE AD ALTA COMPLESSITÀ
POLIAMBULATORIOSAN MARCOLABORATORIO
ANALISI MEDICHE
OSIOSOTTO
POLIAMBULATORIO
FARANOVARESE
CASA DI CURA “I CEDRI”
Via Vittorio Veneto, 2 24040 Bonate Sotto (BG)T 035 993050 - FAX 035 [email protected]
Piazzale della Repubblica, 10 - 24122T 035 4815515 - Fax 035 [email protected]
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Via Selvino, 8 - 24021 Albino (BG)T 035 4815515 - Fax 035 [email protected]
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FARANOVARESE