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Alcune riflessioni sull’impatto economico del dissenso Prof. Paolo Boccardelli

Alcune riflessioni sull’impatto economico del dissenso di capitale fisso lordo del settore pubblico, 2007 vs 2015 (% del PIL) Fonte: elaborazioni CDP su dati AMECO 2016. ANDAMENTO

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Alcune riflessioni sull’impatto economico

del dissenso

Prof. Paolo Boccardelli

L’IMPATTO DI INVESTIMENTI E PROGETTI

Impatti diretti, occupazione e attività nel settore specifico di riferimento (ad esempio nel settore delle costruzioni in caso di progetti infrastrutturali).

Impatti indiretti - occupazione e attività prodotte dall’industria di riferimento attraverso la supply chain, come risultato d’acquisto di beni e servizi da fornitori diversi.

Impatti indotti, occupazione e attività derivanti dalla crescita dei consumi, a causa della spesa dei redditi per beni e servizi nell’economia in generale.

Effetti addizionali che derivano dal completamento del progetto e dell’attività- e potenziale fonte di nuove risorse anche economiche - come sviluppo del capitale umano, efficienza logistica, turismo, sviluppo culturale, merchandising, marketing territoriale in genere. IMPATTI

IMPATTI INDIRETTI

DIRETTI

IMPATTI INDOTTI

EFFETTI ADDIZIONALI

Gli effetti economici del dissenso possono essere disarticolati in tre componenti.

IL DISSENSO E I SUOI EFFETTI

1  

2  

3  

Costi diretti del non fare connessi a ritardi o annullamento di iniziative.

Mancata o ridotta amplificazione degli effetti economici dovuti alla realizzazione delle iniziative.

Effetti negativi sul funzionamento della società (e.g. gap infrastrutturale).

Opposi-zione Progetto Regione Anno

Valore Economico

Investimento

Modifiche dovute al NO

Costo Aggiuntivo Imputabile al NO

% Costo Aggiuntivo sul

Valore Economico Fonte

no tap TAP Puglia 2009 40 miliardi € Ritardi (impatto ambientale)

Al momento non denunciati --- Trans Adriatic

Pipeline (TAP) AG

no tav TAV

Piemonte/Liguria/Lombardia/Veneto/T-AA/Emilia Romagna

1993 25 miliardi € Sicurezza Cantieri 800 milioni di euro (non compresi danni)

1,6%TELT- Tunnel Euralpin Lyon Turin

no terzo valico

Terzo valico Piemonte/Liguria 2003 11 miliardi € 22 mesi di ritardo

1,2 miliardi anno (su consegna 2021)

20% CERTeT – Università Bocconi

no muos MUOS Sicilia 2009 9 milioni € Progetto fermato 9 milioni € 100% Lockeed Martin

Space Systems

no triv Ombrina mare Abruzzo 2008 28 milioni $ Progetto fermato 28 milioni $ 100% Rockhopper

Exploration plc

Secondo l’Osservatorio dei Costi del Non Fare (CNF) l’Italia potrebbe dover sostenere nel periodo 2015-2030 oltre 600 miliardi di Euro di costi per la mancata realizzazione delle infrastrutture.

COSTI INCREMENTALI DEL DISSENSO E COSTI DELLE MANCATE REALIZZAZIONI

ANDAMENTO DEGLI INVESTIMENTI IN CAPITALE FISSO

Investimenti fissi lordi, 2007-2015 (2007=100, prezzi costanti)

Fonte: elaborazioni CDP su dati AMECO 2016.

50

60

70

80

90

100

110

120

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

AREA EURO GERMANIA FRANCIA ITALIA SPAGNA

3.2

1.9

3.9

2.9

4.6

2.7

2.2

3.4

2.3 2.5

AREA EURO GERMANIA FRANCIA ITALIA SPAGNA

2007 2015

ANDAMENTO DEGLI INVESTIMENTI DEL SETTORE PUBBLICO IN CAPITALE FISSO

Formazione di capitale fisso lordo del settore pubblico, 2007 vs 2015 (% del PIL)

Fonte: elaborazioni CDP su dati AMECO 2016.

ANDAMENTO SPESE CORRENTI E INVESTIMENTI DEL SETTORE PUBBLICO

Fonte: elaborazioni CDP su dati ISTAT 2016.

Spesa corrente e investimenti del settore pubblico in Italia, 2007-2015 (% del PIL)

SPESE CORRENTI (dx) INVESTIMENTI PUBBLICI

5   5   6   6   7   5   4   5   4  

21 22 22 19 17

17 16 14 16

2007   2008   2009   2010   2011   2012   2013   2014   2015  

Amministrazioni centrali ed Enti di previdenza Amministrazioni locali

Investimenti pubblici in infrastrutture in Italia, 2007-2015 (€ mld)

ANDAMENTO DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI IN INFRASTRUTTURE

Fonte: elaborazioni CDP su dati AMECO 2016.

Nota: Per investimenti in infrastrutture si intendono le voci relative ai fabbricati non residenziali e altre opere, estratte dal Conto economico consolidato dalle Amministrazioni pubbliche, che includono i fabbricati non residenziali, le opere stradali e le altre opere del genio civile, tra cui porti, condotte, opere per la difesa del suolo, linee ferroviarie, ecc. Per facilità di rappresentazione, gli investimenti degli Enti previdenziali sono stati accorpati a quelli delle Amministrazioni centrali, data l’esiguità relativa degli importi.

26   27   29  24   24  

22  20   19   19  

7   12  

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40  

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53  

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56  

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61  

61  

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71  

72  

78  

106  

112  

123  

 

Impa

tto in

vest

imen

ti pu

bblic

i (el

astic

ità)

Debito pubblico (% del PIL)

MODELLO MENO CONSERVATIVO MODELLO PIÙ CONSERVATIVO

0,8

0,6

0,4

0,2

0

-2,0

-4,0

-6,0

-8,0

IMPATTO INVESTIMENTI PUBBLICI IN BASE AL LIVELLO DI DEBITO PUBBLICO

Fonte: elaborazioni CDP su dati AMECO 2016; Di Vaio, 2016

QUALITÀ DELLE INFRASTRUTTURE

WORLD ECONOMIC FORUM (WEF) INFRASTRUCTURE QUALITY Index (higher is better)

GDP PER CAPITA 2012 $ purchasing power parity

Fonte: World Economic Forum; World Bank; McKinsey Global Institute analysis.

STATO DELLE INFRASTRUTTURE E PIL

Fonte: elaborazioni su dati WEF.

PROCESSI DECISIONALI E DI GESTIONE DEGLI INVESTIMENTI INFRASTRUTTURALI

L’introduzione di best practice comprovate a livello globale consente un risparmio della spesa del 40%

Fonte: McKinsey Global Institute analysis.

%

Infrastructure spending

Fact-based project selection

Streamlined delivery

Making the most of existing infrastructure

Optimized spending

Strong infrastructure governance and capabilities

-­‐38%  

~8  

~15  

~15  

LA GESTIONE DEL DISSENSO E LA SINDROME NIMBY

L’opposizione alle opere infrastrutturali in Italia è ormai un fatto endemico.

Le ricerche sono chiare in proposito, appare necessario gestire il fenomeno:

Ø  Definendo i progetti in modo da minimizzare tali effetti e da inserirli in una politica delle infrastrutture più generale

Ø  Sviluppare un’attenta analisi di costi e benefici tenendo in debita considerazione gli impatti sulle comunità locali

Ø  Gestire e costruire il consenso - consensus building- anche rispetto alle comunità locali, anticipando ove possibile il processo di consultazione pubblica

La sindrome NIMBY – Not In My BackYard… e la sindrome BANANA – Build Absolutely Nothing Anywhere Near Anything (or Anyone).  

Il dissenso riguarda l’opposizione tout court mossa da movimenti o gruppi d’interesse generali.

Il dissenso è spesso legato a fenomeni localizzati ovvero all’opposizione di comunità locali rispetto a uno specifico investimento o progetto.

UNA NUOVA FILOSOFIA DELLA POLITICA INFRASTRUTTURALE

Pianificazione nazionale unitaria. Project Review.

Non solo costruire ma anche manutenere e

valorizzare l’esistente.

1  Nuovo Codice degli Appalti e delle Concessioni e Allegato Infrastrutture del DEF 2016.

2   Revisione dell’impianto normativo alla base della pianificazione, programmazione e progettazione delle infrastrutture.

Opere infrastrutturali come strumenti per soddisfare esigenze della società (mobilità, connessione,…): non grandi opere, ma opere utili. 3  

GRAZIE PER L’ATTENZIONE