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content _ cosmetic dentistry dentistry 3_2012 cosmetic 14 _L’Odontoiatria estetica richiede sempre più attenzione da parte dell’operatore nell’ap- proccio diagnostico, soprattutto nell’analisi este- tica del caso clinico. Oggi, l’uso di software 2D e 3D associati al fotoritocco e morphing delle immagini digitali offre la possibilità di elaborare dati e parame- tri ben customizzati per ogni specifica esigenza clinico-estetica del rifacimento del sorriso (Smile Makeover). Il clinico deve quindi sapersi destreg- giare tra dati registrati clinicamente e l’applica- zioni degli stessi sul computer, facendo uso di valori matematici corrispondenti al concetto di “bello”, misura, proporzione e simmetria. Inoltre, è necessario tener presente la possibilità di poter offrire una maggior predicibilità al paziente sia sui risultati estetici finali sia sull’iter terapeutico prescritto. La moderna tecnologia digitale, unita all’esperienza e alla sensibilità dell’odontoiatra estetico, è fondamentale ai fini del successo del- lo Smile Design. _Caso clinico Il paziente di anni 26 si sottopone al consulto medico poiché desidera migliorare le condizio- ni estetiche del proprio sorriso; all’esame clinico extraorale (Figg. 1a, b) si evince la presenza di diastemi presenti in entrambe le arcate dentali a livello del gruppo incisivi e premolari. Si rende necessario un perfezionamento della diagnosi clinico estetica, sottoponendo il paziente ad uno status fotografico, ortopantomografia e impron- te; l’approccio diagnostico intraorale rileva la presenza di elementi dentali morfologicamente sottodimensionati (Figg. 2a-c). Viene pertanto proposto al paziente un trat- tamento ortodontico finalizzato a una conside- revole chiusura degli spazi interprossimali supe- riori in relazioni agli inferiori, con conseguente riabilitazione estetico protesica in relazione alla correzione ortodontica e alla occlusione. L’iter terapeutico eseguito sul paziente, di professione modello, richiede presidi medici che permettono al soggetto di svolgere in modo confortevole e disinvolto il trascorrere del tempo impiegato per raggiungere il risultato finale. La terapia ortodontica, scelta per unire Or- todonzia ed Estetica, è Invisalign®; l’odontoiatra, Smile Makeover: Ortodonzia preprotesica finalizzata alla Cosmesi odontoiatrica Autore _Valerio Bini, Italia Figg. 1a-b_Paziente: visione pre trattamento extraorale frontale- laterale. Fig. 1a Fig. 1b

alla Cosmesi odontoiatrica - Studio Bini · 2014. 6. 6. · ca: senza una buona diagnosi clinica, suffraga-ta da un’attenta analisi estetica, la terapia è un azzardo, e l’insoddisfazione

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_L’Odontoiatria estetica richiede sempre più attenzione da parte dell’operatore nell’ap-proccio diagnostico, soprattutto nell’analisi este-tica del caso clinico.

Oggi, l’uso di software 2D e 3D associati al fotoritocco e morphing delle immagini digitali offre la possibilità di elaborare dati e parame-tri ben customizzati per ogni specifica esigenza clinico-estetica del rifacimento del sorriso (Smile Makeover). Il clinico deve quindi sapersi destreg-giare tra dati registrati clinicamente e l’applica-zioni degli stessi sul computer, facendo uso di

valori matematici corrispondenti al concetto di “bello”, misura, proporzione e simmetria. Inoltre, è necessario tener presente la possibilità di poter offrire una maggior predicibilità al paziente sia sui risultati estetici finali sia sull’iter terapeutico prescritto. La moderna tecnologia digitale, unita all’esperienza e alla sensibilità dell’odontoiatra estetico, è fondamentale ai fini del successo del-lo Smile Design.

_Caso clinico

Il paziente di anni 26 si sottopone al consulto medico poiché desidera migliorare le condizio-ni estetiche del proprio sorriso; all’esame clinico extraorale (Figg. 1a, b) si evince la presenza di diastemi presenti in entrambe le arcate dentali a livello del gruppo incisivi e premolari. Si rende necessario un perfezionamento della diagnosi clinico estetica, sottoponendo il paziente ad uno status fotografico, ortopantomografia e impron-te; l’approccio diagnostico intraorale rileva la presenza di elementi dentali morfologicamente sottodimensionati (Figg. 2a-c).

Viene pertanto proposto al paziente un trat-tamento ortodontico finalizzato a una conside-revole chiusura degli spazi interprossimali supe-riori in relazioni agli inferiori, con conseguente riabilitazione estetico protesica in relazione alla correzione ortodontica e alla occlusione. L’iter terapeutico eseguito sul paziente, di professione modello, richiede presidi medici che permettono al soggetto di svolgere in modo confortevole e disinvolto il trascorrere del tempo impiegato per raggiungere il risultato finale.

La terapia ortodontica, scelta per unire Or-todonzia ed Estetica, è Invisalign®; l’odontoiatra,

Smile Makeover: Ortodonzia preprotesica finalizzata alla Cosmesi odontoiatricaAutore_Valerio Bini, Italia

Figg. 1a-b_Paziente: visione pre trattamento extraorale frontale-

laterale.

Fig. 1a

Fig. 1b

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rilevate le impronte, formula la diagnosi, che viene inviata ai laboratori Align Tecnology (Ca-lifornia), dove viene realizzata la serie degli al-lineatori personalizzati (mascherine trasparenti). La tecnologia digitale e la grafica 3D permettono di fare vedere al paziente un filmato compute-rizzato tridimensionale ClinCheck 3.1 (Figg. 3a-c) contenente ogni fase dei movimenti dentali e risultato finale proposti in modo virtuale. Lo spostamento dei denti si ottiene tramite la ma-scherina trasparente, che può essere rimossa per mangiare e per le manovre di igiene orale. Ogni due settimane l’allineatore in uso deve essere sostituito con uno nuovo, prevedendo circa 0,25 mm ogni 14 giorni di movimento ortodontico.

_Fase ortodontica

Nel caso clinico qui proposto, il ClinCheck (Figg. 4a-d) elabora un allineamento che prevede normocclusione di I classe con presenza di dia-stemi drasticamente ridotti rispetto alla prima fase del trattamento; ciò è dovuto agli elementi dentali che risultano sottodimensionati nella loro morfologia di circa il 25%. A questo punto del-la fase diagnostica, grazie all’uso delle immagini prodotte dal software, le stesse vengono elabo-rate per realizzare il nuovo disegno anatomico digital dental design (Figg. 4d, 5a).

Verificati i dati virtuali elaborati, viene convo-cato il paziente per un ulteriore verifica della pre-dicibilità del caso clinico. La terapia prevede l’uso di 21 allineatori trasparenti con linea mediana superiore leggermente spostata a destra per po-ter distribuire equamente gli spazi. Alla fine della terapia ortodontica, vengono rifatte fotografie e

rilevate le impronte necessarie per analizzare il caso clinico in fase protesico- estetica.

_Fase protesica

La proposta virtuale del nuovo sorriso (Figg. 6a, b) viene accettata dal paziente solo per i 6 elementi del gruppo incisale superiore; il clini-co, infatti, aveva precedentemente proposto un

Figg. 2a-c; 3a, b_Visione intraorale del caso clinico: presenza di elementi dentali morfologicamente sottodimensionati tra loro e diastemati.

Figg. 3c; 4a-c_Esame clinico ClinCheck pre trattamento.

Fig. 4d_Esame ClinCheck post trattamento ortodontico Invisalign.

Fig. 2a

Fig. 3a Fig. 3b

Fig. 3c

Fig. 4a

Fig. 4c

Fig. 4b

Fig. 4d

Fig. 2b Fig. 2c

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aumento vestibolare anche degli elementi pre-molari al fine di migliorare ulteriormente l’este-tica dell’arcata superiore nel contesto dell’analisi corridoio labiale.Pertanto, al fine di verificare nella sua realizzazione viene preparata la cera-tura diagnostica da cui viene estrapolato il mock up (Figg. 7a-d) che viene provato direttamente nella bocca del paziente. Per poter avere il pieno consenso del paziente e la possibilità di verificare ulteriori ritocchi di carattere estetico funzionale, si decide di lasciare il prototipo in situ per alcu-ni giorni; questo è il punto cardine del risultato cosmetico, poiché il paziente ha la possibilità di mettersi alla prova, o meglio può indossare il suo nuovo “abito dentale” che può altresì esibire con disinvoltura a parenti e amici.

Riveduto e corretto il mock up, viene registra-to con ulteriore impronta e inviato al laboratorio odontotecnico per l’elaborazione del manufatto

protesico: faccette ceramiche. Il tecnico ha così la possibilità di rivedere tutto il caso clinico, dai primi elaborati digitali al progetto che da virtuale diventa così realtà; i manufatti protesici vengono eseguiti in disilicatio di litio, quindi applicati sugli elementi dentali (Figg. 8a-d; 9a, b).

Il recupero dell’armonia estetica del sorriso (Figg. 10a, b) influisce sull’autostima della perso-na con conseguente miglioramento della qualità della vita stessa del paziente (Figg. 11a-d). Vie-ne infine prescritta al paziente la contenzione in policarbonato da inserire sulle arcate dentali du-rante la notte, e consigliata se vengono praticati sport che possono potenzialmente porre in atto eventuali traumi dentali.

_Conclusioni

La sinergia tra tecniche diverse ma comple-mentari, sia per le finalità clinico-estetiche che

Figg. 5a; 6a, b_Analisi computerizzata Digital Dental Design.

Figg. 7a-d_Mock up estetico in situ.

Fig. 5a

Fig. 6a

Fig. 6b

Fig. 7a

Fig. 7b

Fig. 7c Fig. 7d

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per i risultati terapeutici, può diventare un pro-tocollo routinario nello studio estetico odonto-iatrico; Smile Design e il mock up sono divenuti strumenti indispensabili in Estetica e Cosmesi dentale nella maggior parte dei casi. Il tempo e il costo che ne deriva sono il miglior investimento per il successo finale. Più è accurata la diagnosi estetica, più sarà accurata la terapia odontoiatri-ca: senza una buona diagnosi clinica, suffraga-ta da un’attenta analisi estetica, la terapia è un azzardo, e l’insoddisfazione molto probabile per tutto il team e per il paziente.

Fig. 8a_Preparazione protesico-cosmetica elementi dentali.

Fig. 8b_Prova biscotto delle faccette; aumento morfologia dentale degli elementi.

Fig. 8c_Prova faccette ceramiche.

Fig. 8d_Rapporto computerizzato delle faccette relativo a Digital Dental Design.

Figg. 9a, b_Arcate dentali visione occlusale.

Figg. 10a, b_Faccette ceramiche in situ.

Figg. 11a-d_Il recupero dell’armonia estetica del sorriso influisce sull’autostima della persona.

Fig. 8a

Fig. 8c

Fig. 9a

Fig. 9b

Fig. 11a

Fig. 11c Fig. 11d

Fig. 11b

Fig. 8b

Fig. 8d

Fig. 10a

Fig. 10b