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13:17 Phaelobryl [Secondo Piano|Scale] Il mantello necromantico nero scivola dietro ai piedi della Sacerdotessa, fasciati da un paio di sandali dotati di un tacco vistosamente alto, insolitamente bianchi. I due lembi di velluto sono aperti sul torace, a mostrare una camicia bianca, di seta, appena sbottonata per sottolineare il contrasto tra l'ossidiana e il candore dell'abito. A coprire il ventre e parte delle cosce, una corta gonna dello stesso colore, che lascia parzialmente intravedere il tatuaggio d'avorio con il simbolo del Ragno. Il cappuccio è abbandonato lungo le spalle, lasciando scoperto il viso perfetto, caratterizzato da una dolcezza infantile, circondato dai capelli di seta bianca. La Staffa è trattenuta dalla mano sinistra, ogni passo che viene ritmato dal calcio che batte sul gradino successivo a quello occupato dal Ragno Femmina. 13:18 Argeleb risponde ad Heaven senza voltarsi "è proprio questa l'impressione che volevo dare." Un sorrisetto si allunga sulle labbra scoprendo appena i denti bianchi. Alza la mano sinistra, mostrando il dorso all'Elfa, salutandola. Sparisce dopo Muriel, lungo le scale. 13:21 Vinzent [.Sala.] { continua ad avanzare sino a quando sia il piede sinistro che la mano destra trovano quella che pare essere una sedia. Con cura le mani scivolano sullo schienale mentre il piede s'allontana quanto basta } Allora se questa è una sedia qui dovrebbe esserci un tavolo { asserisce ora che le mani finiscono di delineare quello schienale, come se a mente stesse disegnandone la forma. Tirandola lentamente indietro e aggirandola dal lato sinistro va a sedervici su } E ora vediamo come possiamo fare { commenta aprendo gli occhi ma vedendo completamente nero } nulla è tutto vano { scuote il capo richiudendo gli occhi e cercando una lieve concentrazione, quanto basta per destare al meglio gli altri sensi restanti } 13:27 Phaelobryl [Interno] <Lo sguardo di una tonalità scura di rosso, evidentemente privo dell'ausilio dello spettro termico, scivola su ARGELEB senza che alcune espressione venga mostrata al Tessitore. Sembra limitarsi unicamente ad accertarsi della sua presenza, prima di scrollare le spalle e puntare lo sguardo su VINZENT. Le labbra si arricciano in un ghigno perfido, giocoso, mentre limita in quel momento qualsiasi rumore. Giunta all'ultimo gradino, scivola con grazia sul pavimento, mantenendo il braccio sinistro alzato per evitare che la Staffa cozzi sul pavimento.> Mentore. <Alza il tono, imperiosa, mentre riduce la distanza con l'Eterno a solo mezzo braccio. Evidente che i movimenti siano troppo rapidi per essere ritenuti umani.> Mi riempie di soddisfazione e pari stupore il vedervi privo di fasciature riconducibili a cadute di vario genere. 13:32 Vinzent [ .Tavolo 9. ] { la concentrazione termina quando la voce di Phaelobryl sembra come farlo trasalire da qualcosa } Phaelobryl { sussurra sicuro che la drow possa sentirlo } se fossi stato umano o di qualsiasi altra razza le cadute si sarebbero notate, come lo spavento che tuttavia non posso provare a meno che non teniate in mano una torcia accesa { ridacchia divertito } nessuna caduta no, grazie al Sommo esiste lo scorrimano e riconosco abbastanza bene il luogo dove siamo { spiega mentre le narici si dilatano come a voler catturare ogni minima variazione di odore } Avete dormito bene? { commenta lievemente malizioso nel tono } un peccato che la vista mi sia stata portata via, tuttavia { lascia la frase in sospeso, portando le mani a sistemare i lunghi capelli castani } 13:37 Phaelobryl [Interno|Tavolo] <Corruga entrambe le sopracciglia, una smorfia fastidiosa che arriccia le labbra fino a scoprire l'arcata superiore dei denti bianchi, mentre batte definitivamente il calcio della Staffa sul terreno,

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ALLA TANA CON VINZ E VARK

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13:17 Phaelobryl [Secondo Piano|Scale] Il mantello necromantico nero scivola dietro ai piedi della Sacerdotessa, fasciati da un paio di sandali dotati di un tacco vistosamente alto, insolitamente bianchi. I due lembi di velluto sono aperti sul torace, a mostrare una camicia bianca, di seta, appena sbottonata per sottolineare il contrasto tra l'ossidiana e il candore dell'abito. A coprire il ventre e parte delle cosce, una corta gonna dello stesso colore, che lascia parzialmente intravedere il tatuaggio d'avorio con il simbolo del Ragno. Il cappuccio è abbandonato lungo le spalle, lasciando scoperto il viso perfetto, caratterizzato da una dolcezza infantile, circondato dai capelli di seta bianca. La Staffa è trattenuta dalla mano sinistra, ogni passo che viene ritmato dal calcio che batte sul gradino successivo a quello occupato dal Ragno Femmina. 13:18 Argeleb risponde ad Heaven senza voltarsi "è proprio questa l'impressione che volevo dare." Un sorrisetto si allunga sulle labbra scoprendo appena i denti bianchi. Alza la mano sinistra, mostrando il dorso all'Elfa, salutandola. Sparisce dopo Muriel, lungo le scale.13:21 Vinzent [.Sala.] { continua ad avanzare sino a quando sia il piede sinistro che la mano destra trovano quella che pare essere una sedia. Con cura le mani scivolano sullo schienale mentre il piede s'allontana quanto basta } Allora se questa è una sedia qui dovrebbe esserci un tavolo { asserisce ora che le mani finiscono di delineare quello schienale, come se a mente stesse disegnandone la forma. Tirandola lentamente indietro e aggirandola dal lato sinistro va a sedervici su } E ora vediamo come possiamo fare { commenta aprendo gli occhi ma vedendo completamente nero } nulla è tutto vano { scuote il capo richiudendo gli occhi e cercando una lieve concentrazione, quanto basta per destare al meglio gli altri sensi restanti }13:27 Phaelobryl [Interno] <Lo sguardo di una tonalità scura di rosso, evidentemente privo dell'ausilio dello spettro termico, scivola su ARGELEB senza che alcune espressione venga mostrata al Tessitore. Sembra limitarsi unicamente ad accertarsi della sua presenza, prima di scrollare le spalle e puntare lo sguardo su VINZENT. Le labbra si arricciano in un ghigno perfido, giocoso, mentre limita in quel momento qualsiasi rumore. Giunta all'ultimo gradino, scivola con grazia sul pavimento, mantenendo il braccio sinistro alzato per evitare che la Staffa cozzi sul pavimento.> Mentore. <Alza il tono, imperiosa, mentre riduce la distanza con l'Eterno a solo mezzo braccio. Evidente che i movimenti siano troppo rapidi per essere ritenuti umani.> Mi riempie di soddisfazione e pari stupore il vedervi privo di fasciature riconducibili a cadute di vario genere.

13:32 Vinzent [ .Tavolo 9. ] { la concentrazione termina quando la voce di Phaelobryl sembra come farlo trasalire da qualcosa } Phaelobryl { sussurra sicuro che la drow possa sentirlo } se fossi stato umano o di qualsiasi altra razza le cadute si sarebbero notate, come lo spavento che tuttavia non posso provare a meno che non teniate in mano una torcia accesa { ridacchia divertito } nessuna caduta no, grazie al Sommo esiste lo scorrimano e riconosco abbastanza bene il luogo dove siamo { spiega mentre le narici si dilatano come a voler catturare ogni minima variazione di odore } Avete dormito bene? { commenta lievemente malizioso nel tono } un peccato che la vista mi sia stata portata via, tuttavia { lascia la frase in sospeso, portando le mani a sistemare i lunghi capelli castani }13:37 Phaelobryl [Interno|Tavolo] <Corruga entrambe le sopracciglia, una smorfia fastidiosa che arriccia le labbra fino a scoprire l'arcata superiore dei denti bianchi, mentre batte definitivamente il calcio della Staffa sul terreno, volutamente forte, indicando la propria posizione a Vinzent via via che si avvicina.> Ci ho tentato. <Acida nel tono, quasi fosse stata offesa personalmente dalle parole dell'Eterno.> Ma poi ditemi.. non posso chiamarvi per nome, quando voi usate il mio? <Noncurante il tono, mentre il piede sinistro artiglia la gamba di una sedia alla destra del Mentore, producendo un rumore secco e acuto. Storce il naso.> Non meglio di altre notti.. <Sogghigna, poi, producendo un gorgoglio simile ad una risata volutamente espressa, fredda.>

13:41 Vinzent [ .Tavolo 9. ] Se vi dicessi il mio nome { sussurra sorridendo enigmatico } dovrei uccidervi. . . e non vorrei sporcarmi le mani soprattutto ora che non posso nemmeno vederle { lentamente ruota il capo verso il rumore della sedia alla propria destra } ma se vi avvicinate posso dirvelo { solo questo, portando le braccia ad incrociarsi sotto il petto. Restando fermo in quella posizione concentrandosi quanto basta per mantenere i sensi rimanenti vivi }

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13:44 Phaelobryl [Interno|Tavolo 9] <Punta a terra il piede sinistro mentre compie una breve piroetta per direzionare le cosce verso la parte scoperta del tavolo, lì dove la sedia ha lasciato posto alla nudità del legno, indietreggiando fino a portare i glutei a contatto con la superficie piatta. Un piccolo balzo le consente di prendere posto sul tavolo, invece che sulla sedia, divaricando totalmente le gambe fino a portarsi in posizione frontale rispetto al Mentore.> Non prendetevi troppa libertà su di me, Mentore, vi ho solamente accompagnato qui. Mantenete le.. <Interrompe la frase, mentre le caviglie tentano di appoggiarsi ai fianchi di Vinzent stringendolo in una morsa salda, vigorosa, per fargli evidentemente comprendere la propria posizione.> ..distanze. Così vicino va bene, Serpente?13:45 ArgetaMinerva salve io sono nuova mi trovo? forse mi sono persa <la fata parlaagli unici due presenti nelle tana del cerbero>13:50 ArgetaMinerva <la fata pensa che siamo tutti maleducati la dentro! perchè nessuno se la fila e si sta OFFENENDO>13:50 Vinzent [ .Tavolo 9. ] { cerca di seguire le movenze della drow come meglio può tuttavia avvertendo le caviglie di questa sui propri fianchi sembra confonderlo } non comprendo { i lineamenti del viso dell'antico vengono come percorsi da un'espressione pensierosa } siete vicino a me, prima di lato e ora praticamente davanti a me { muove il capo verso destra, poi lentamente lo riporta verso il centro } vi siete spostata e portata dinnanzi a me { la destra mano si leva posandosi sulla caviglia di Phaelobryl, come se fosse un piccolo ragno prende a percorrere quella gamba affusolata, piccole zampette le affusolate dita sagiano quella pelle come se la stesse studiando } le distanze sono relative quando non si conoscono veramente, seppoi si parla di distanze fisiche, dell'anima o mentali allora sono tre piani diversi { annuisce lievemente }13:55 Phaelobryl [Interno|Tavolo 9] <Compie due azioni quando sente la voce di ARGETA: la mano destra scatta sul cappuccio, posizionandolo sul capo fino a coprire metà esatta della fronte, oscurando così il viso; la mano opposta, invece, punta la Gemma della Staffa verso la Fata, mantenendola orizzontale rispetto al pavimento, il braccio che penzola giù dal tavolo. Non dice nulla, limitandosi a fissarla con gli occhi improvvisamente color magenta, animati dallo spettro calorico che entra evidentemente in attivazione.> Che discorsi filosofici, Mentore.. mi stupisce riusciate a pensare in maniera così aulica in questo momento.. <Alza le sopracciglia, evidentemente rivolta a Vinzent, mentre lo sguardo scivola sulla sua mano per seguirne il tragitto. Un sorriso vagamente estatico incurva le labbra, leccate dalla lingua che scivola tra i denti.> Una volta rimasi accecata per una notte, sapete?

14:00 Vinzent [ .Tavolo 9. ] La cecità ridesta sensi che la vista occulta { sorride mentre si sporge lievemente in avanti col busto, ora che la destra mano arriva al ginocchio della drow } il tatto che permette di avvertire quanto una pelle sia liscia o una seta vellutata { spiega mentre continua a far salire la mano tenendola più verso l'esterno eccezion fatta per il pollice che resta all'interno } l'udito { si concede una pausa } riesco ad avvertire il fruscio prodotto dalle mie dita, il vostro respiro regolare e il battito del vostro cuore oltre allo scorrere suadente del vostro veleno, pulsare nelle vostre vene { nuovamente le narici si dilatano catturandone quel profumo } dolce veleno che molti detestano { lentamente china il capo, incurante dei lunghi capelli che ricadono sul pallido viso }14:01 dumschneider < apre lentamente la porta e il ragazzo avanza nella sala...il mantello svolazza appena e le assi del pavimento scricchiolano sotto il suo peso...gli occhi verde acqua cercano un tavolo dove adagiarsi, mentre una mano poggia sulla fibbia del cinturone che porta in vita, mostrando così lo stiletto che spunta dal suo fianco sinistro, scopertodal mantello....> 14:07 Phaelobryl [Interno|Tavolo 9] <Torna a ritrarre la mano sinistra, posizionando la Staffa sul tavolo, ancora parallela al pavimento, in posizione orizzontale con la Gemma rivolta davanti a se, quindi verso Vinzent. Bada a far scivolare indietro il catalizzatore via via che la mano dell'Eterno risale sulla sua gamba, evitando in tal modo che qualsiasi parte del corpo del vampiro entri nel mortifero contatto con lo strumento del Potere.> Non sono riuscita ad apprezzare la cecità, in quel momento, Mentore.. non quando è la vista che più di ogni altro senso condiziona la mia vita.. <Scuote appena il capo, incurante di non poter essere vista dal Mentore, mentre ancora lo sguardo scivola sulla sua mano che ne percorre la gamba. Subisce passivamente.> Ed è ancora sul veleno che ritorniamo.. voi vivete per il sangue, come posso io gratificarvi, mentre sono così.. inutile? <Il tono è un sussurro, mentre un semplice cenno del capo si direziona verso DUM. Ironica.> Il locale è chiuso al pomeriggio, non lo sapete, Rivvil?

14:09 dumschneider < il profilo germanico è illuminato per metà dalla luce del sole che etra dalla finestra....un gomito poggia sul tavolo....l'altro sullo schienale della sedia....una gamba

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accavallata sull'altra e lo sguardo perso a pochi metri più in là, sulle assi del pavimento... non nota il fare nè il dire di PHAELOBRYL>

Vi avvicinate a dumschneider sussurrando:non c'è sole in tana, mot è costantemente coperta dalla nebbia *_^

14:11 Fell [scalini ingresso] °la ragazza sugli scalini si siede con il suo vestitino nero di raso e i laccetti del corpetto rossi intrecciati sul petto.ci gioca un pò mentre guarda l'ambiente circostante alla Tana°14:12 Vinzent [ .Tavolo 9. ] { le narici catturano il profumo di Vitæ di dumschneider } un umano { sussurra mentre istintivamente gli occhi si aprono e il capo si alza lievemente. Occhi scuri imperlati di rosso, velati da una patina bianca che occulta quello sguardo che risulta spento } riesco a sentirlo { sorride maligno, ora che gli occhi ruotano su Phaelobryl fissandola, li ove tuttavia c'è solo vuoto } inutile? una Jallil che si reputa inutile? { domanda alzandosi e muovendo un passo verso il tavolo, azzerando così le distanze con la drow e abbassando il viso quanto basta per cercarne il viso e l'orecchio sussurrando qualcosa nel mentre che cerca questa vicinanza } anche il veleno può. . . { tutto tace mentre i capelli castani si mischiano a quelli bianchi della drow }

Vinzent si avvicina e Vi sussurra:gratificare...in maniera anche più esaltante, amo il dolore e soffrire è l'unica cosa che mi possa riportare in vita. passione e perdizione sono per me pane....il tutto in una

profonda danza macabra piena di passione e di orrore. { sussurra lievemente sfiorandone la pelle prima di indietreggiare }14:23 Phaelobryl [Interno|Tavolo 9] <Mantiene lo sguardo acceso di magenta su DUM, venature di rosso più scuro, opaco, che intessono gli occhi come una ragnatela di sangue. La mano destra scivola verso i lembi del mantello nero, accostandoli al corpo per nasconderlo, privando chiunque della perfezione propria di una Figlia della Regina dei Ragni. Elimina quel contatto visivo quando è il corpo VINZENT ad avvicinarsi al proprio, raffreddando il torace coperto da quell'esiguo strato di seta. La Gemma azzurra sembra essere sollecitata dall'aura mistica, accendendosi di un bagliore lattiginoso prima di tornare completamente sopita, incontrollata.> No, non mi reputo inutile, ma non conosco tanto bene i Figli di Veddharta per sapere gli effetti del mio sangue su di voi.. <Flebile il tono, mentre inclina il capo verso la spalla destra, consentendo ai capelli di scostarsi dal collo, ancora occultati dal cappuccio nero, scoprendolo quel tanto che basta da consentire all'Eterno di percepire l'odore della propria Vitae che scorre vicino al suo viso.> Vi concedo la perdizione, Mentore.. <Un sussurro, mentre spinge appena più avanti il torace per toccare il viso di Vinzent con il proprio collo.>

14:24 Todesengel [Tana] lentamente, una nebbiolina incosistente si forma alle spalle di PHAELOBRYL, prendendo subito le sembianze dell'umano, silenzioso...braccia incrociate al petto, testa leggermente reclinata, osserva di fronte a se VINZENT, e poche parole> Mentore...Che piacere rivedervi....<sospeso dietro PHAE, sembra uscirgli dalla schiena, e dalla la vicinanza con quello, lo spettro lo guarda dritto in faccia14:24 EricBlackEyes il ragazzo cammina a passo sostenuto,arriva in poco tempo alla porta della Tana del Cerbero,dove nota quasi subito Fell.Egli indossa una camicia bianca ,con i primi bottoni sbottonati,e dei pantaloni neri.le azzurrine osservano l'umana,senza dire nulla.Si da una spettinata ai capelli,che appaiono come sempre leggermente scompigliati.14:25 Ann [scale] [discende le scale, seguendo con la mandritta il corrimano in legno. Le pupille son ferme dinanzi a sè, decise, osservano con cura ciò che alla visuale si apre. Indossa la solita semplice tutina in pelle che tutto il corpo le fascia, eccenzion fatta per le spalle. Dapprima lo sguardo si ferma su FELL, che in parte le ipedisce di proseguire] Lieto giorno. [Bornotta dunque con tono atono, per poi ssar in rassegna dei presenti in tana. Alla vista di VINZENT lo sguardo s'assottiglia] Voi non eravate.. morto? [Dimanda schietta, indiscreta, per poi far scivolar l'attenzione su PHAELOBRYL, a cui solo un live cenno del capo, accompagnato da un sottile sorriso sghembo va.]14:27 dumschneider < nota lo sguardo di PHAELOBRYL fissso su di lui> qualcosa non và? <chiede con lo sguardo video>14:27 Fell [scalini esterno] °la ragazzache sta giocando con i laccetti del suo corpetto non si avvede di ERIC ma sente le parole di ANN che sta per entrare in taverna.le sorride felice di rivederla° Salve! °poi torna a guardare avanti a lei.solo ora scorge ERIC.un cenno del capo e resta ferma dov'è°14:30 EricBlackEyes [esterno] Gloriam et Honorem [la saluta con un mezzo sorriso,senza avvedersi di altre persone ,ma solo di Fell,che osserva per brevi attimi.]Tutto bene?[domanda,senza nè sorridere o altro,visibilmente diverso dal loro ultimo incontro.Con tutta calma si accomoda su uno scalino dell'esterno accanto alla donna ,senza però dire altro.Il viso è del tutto inespressivo,pensieroso forse.Incrocia le braccia al petto e distende le gambe,senza

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pensare troppo alle buone maniere o cose simili]14:31 Vinzent [ .Tavolo 9. ] { resta chinato sul collo della drow, quando la voce di Todesengel lo richiama } Riconosco la vostra voce. . . { parla con le fini e fredde labbra che sfiorano la pelle scura di Phaelobryl } Cultista { un sorriso sibillino tira le fini labbra dell'antico } vi ringrazio del doppio dono fattomi { asserisce mentre i candidi canini escono dalle cavità gengivali, sfiorando la pelle di quella particolare vittima. Nulla dice gli occhi restano chiusi in quel buio nel quale si lascia abbracciare. La destra mano resta li ove si era fermata. La mancina si porta a cercare il fianco destro della Jallil } Avete ancora quelle sembianze spettrali, la ragione è tornata in voi e di questo me ne rallegro tuttavia { morde leggermente la parte che andrà mordere, stringendone la pelle tra i denti passandovi la punta della lingua per rendere indolore il tutto } 14:34 Fell [scalini esterno] °la ragazza fa spallucce.neanche lei sorride ma stranamente gli dedica molte più attenzioni di quanto di solito fà ° sto bene,grazie.. °voce bassa e seria° voi? ° chiede inclinando il capo seguendolo nei movimenti e spostandosi di poco ora che il ser le è seduto accanto°14:36 EricBlackEyes [esterno] Io sto bene[voce fredda,stranamente,non sorride ma l'osserva con più attenzione]Come mai siete qui? e perchè mi avete detto di vederci qui?[chiede nuovamente,con tutta calma senza far strasparire troppe emozioni,se non una vaga curiosità.ancora li fermo,senza cercare nessun contatto con lei,se non il dialogo]14:36 Phaelobryl [Interno|Tavolo 9] <Serra le palpebre mentre percepisce la voce di TODES dietro di se, lasciandosi andare ad un ringhio basso e cupo che si espande nell'aria con la forza di uno schiaffo. Non muta la propria posizione, limitandosi a far scivolare la Staffa dietro di se, direzionando la Gemma verso la porzione di spazio occupata dallo Spettro.> Percepisco delle folate dietro di me, Nebbia, è ancora il vento che vi porta in luoghi che non dovreste visitare? <Il tono cade verso la fine, abbassandosi ad un sussurro mentre percepisce i movimenti applicati dalla bocca di VINZENT, irrimediabilmente attratta verso di lui tanto di inclinare maggiormente il capo, liberandolo dai capelli. La lingua svetta tra i denti per accarezzare le labbra, dischiuse per lasciar sfuggire un sospiro regalato unicamente al Mentore.> Dicono che sia estasi, Serpente.. <Sibila, mentre cerca di posare la mano sul proprio fianco destro, accostandola a quella del Mentore.>

14:40 Todesengel [Tavolo 9] <flutta leggermente indietro, in modo che la sua etera figura possa uscire completamente dalla schiena di PHAELOBRYL, rimane sospeso a qualche centimetro da terra, piedi a penzoloni, braccia incrociate...osserva per qualche istante impassibile la scena, parlando a PHAELOBRYL> Sapete, ho sentito la vostra Staffa qui, e magari potevate portarmi a passeggio...<un sorrisetto gelido, fissando ora lo sguardo su VINZENT, sui suoi occhi, e un sorrisetto gelido si allarga, ma la voce rimane impassibile> Guarda guarda cosa vedo...Ups...<una pausa> Perdonate la frase, mi è venuta naturale... <rimane il sorrisetto, sulla camicia comincia ad aprirsi uno squarcio dettato da una spada> Non ne sembravate rallegrato quando mi infilzaste...<alza leggermente il capo, osservando i suoi canini che escono e lentamente si piegano su PHAELOBRYL> Ho assistito ieri sera sapete? Ovviamente...Ultimamente io sono in ogni dove nella Necropoli....14:41 Fell [scalini esterno] °la ragazza lo guarda negli occhi.solo ora appare un sorriso accennato sulle candide labbra ° beh..un posto vale l'altro no? ° fa spallucce°e comunque siete stato voi a chiedermi di vedermi °un'occhiata provocatoria ridacchiando poi mette le braccia conserte e lo guarda sorridendo ° ora tocca a me con le domande..perchè avete chiesto di vedermi? °sorride divertita mentre batte involontariamente il piedino destro sulle scale°14:44 Vinzent [ .Tavolo 9. ] { lascia la pelle della drow, portando le mani nel mantello di questa facendo forza va a cercare di tirarla a se, cercando così di guadagnare una posizione più comoda } Estasi per quanto possa essere definita, tuttavia provarla è altro conto { sussurra sorridendo enigmatico } tuttavia poche stille del vostro veleno saranno sottrattovi { poi nuovamente verso lo spettro che non guarda non potendo e non percependo in alcun modo se non quando questo parla } Non eravate voi quando vi ho trafitto, il rancore era verso il morbo, voi eravate il morbo. . . se ancora ne covate verso di me, non vedo come il morbo sia passato { così dicendo i muscoli s'irrigidiscono tirando a se con violenza e possessione Phaelobryl } che il sipario cali { sussurra mentre con uno scatto affonda i canini nel collo della drow, lacerandone la pelle e permettendo a qualche stilla di veleno cominciare a fluire nella propria bocca }14:46 EricBlackEyes [esterno] [non sembra riuscire nel suo intento di essere serio e ferddo,tanto che gli viene da ridere]Bhe voi avete scelto il posto[e sorride,prima di annuire]Insomma,c'è un posto che mi piace di più[commenta,prima di rispondere alla sua domanda]perchè? mm mi annoiavo[e trattiene una risatina,per mascherare quel suo dire ironico]e voi perchè avete accettato?

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14:47 Fell [scalini esterno] °la ragazza fa una smorfia divertita da quel battibecco.trattiene una risatina° beh..°ci pensa un pò su mettendo un ditino sul mento poi sfa spallucce° mi annoiavo..° sorride beffarda mentre lo guarda negli occhi.poi cambia visuale e torna a guardare davanti a se.sospira° che bella giornata..° esordia non sapendo cosa dire °14:49 EricBlackEyes [esterno] Oh si certo,ditemi che volevate vedermi perchè vi mancavo[trattiene appena una risatina,il tono è sempre scherzoso ovviamente.l'osserva ancora un pò,prima di alzare un sopraciglio]Si ,ma di solito è meglio la pioggia e i posti non affollati[commenta,con tutta calma ,mentre resta ad osservare la donna]14:50 Phaelobryl [Interno|Tavolo 9] <Il piccolo cuore prende a pompare più velocemente in balia dei turbamenti che temprano l'animo profondamente malato della Sacerdotessa, corrotta dalle proprie emozioni contraddittorie che si riflettono naturalmente sull'aura mistica. Di nuovo sollecitata, la Gemma all'apice del catalizzatore di accende di azzurro, mentre la presa si rafforza a due terzi del catalizzatore, mantenuto appena distanziato dal corpo. Non sembra percepire le parole di TODESENGEL, evidentemente rapita per esserne attratta, lasciandosi tirare verso l'Eterno fino a scivolare sulle sue gambe, fusa al suo corpo così come il collo alla sua bocca.> Mh.. <Un sospiro languido è il commento che giunge spontaneo mentre percepisce il dolore inflitto dai denti di VINZENT, sfiora l'erotismo mentre si abbandona completamente al suo corpo mantenendo il capo inclinato verso destra. I tendini vengono sollecitati dai canini che ne perforano la pelle, portandola a stringere maggiormente la mano sinistra sulla destra del Mentore, affondandovi le unghie mentre inarca appena la schiena.> Oblio..

14:51 Fell [scalini esterno] °la ragazza torna a guardarlo negli occhi tenendo la bocca aperta e gli occhi sgranati.trattiene una risata.poi beffarda sorride tornando a guardare di fronte a se° mah..stavo per dire lo stesso a voi..° sorride ancora divertita.poi lo guarda° più isolati come la rocca? ° occhiata provocatoria che torna subito seria e torna a guardare avanti un pò imbarazzata ma non lo da a vedere°14:52 Todesengel [Tavolo 9] <osserva i movimenti dei due restando fluttuante poco lontano....verso VINZENT, prima che cali il sipario, parla> E non ne provo...siete stato liberazione....<indi allarga leggermente le mani parlando a entrambi> Vi lascio ai vostri giochi...<e come nebbia svanisce>

14:57 Vinzent [ .Tavolo 9. ] annuisce lievemente al dire di Todesengel, prima che tutta la propria concentrazione vada su PHAELOBRYL e quel veleno che cominica a riversarsi all'interno della sacca, percorrendo la gola come fosse un piccolo fiume in piena. I muscoli si contraggono irrigidendosi poi mentre piccoli spasmi frenetici lo cominciano ad abbracciare. Il veleno comincia a farsi sentire molto lentamente. Tiene a se la drow, mentre le mani prendono come a cercare di graffiarle la schiena, incurante del fastidio che provocano le unghie che affondano nella propria mano. Quasi un ringhio di piacere misto a fine dolore sfugge dalle proprie labbra aderenti a quella pelle.14:57 EricBlackEyes [esterno] [ride al suo dire,prima di scotere il capo]No,niente rocca,ma posti più isolati,come le nuove terre dove vi sono posti poco conosciuti,o ad esempio altri posti verso la cittadella,[commenta con un sorriso beffardo,mentre il tono è calmissimo.]Ah si? a me siete mancata così tanto che ero disperato[e ridacchia,prima di dire]Io credo che dovrò andare via per un pochino,vi ritrovo dopo' anche in altri posti[comemnta,in attesa]14:59 Fell [scalini esterno] °la ragazza sorride facendo spallucce° non saprei..° sorride guardandolo come se volesse fargli capire che sta scherzando°...spero che non diventiate pazzo senza di me fino a quando non ci rivedremo ° fa una linguaccia e torna a guardare avanti a se°15:00 EricBlackEyes [esterno] cercerò di sopravivere,mi raccomando[gli strizza l'occhio prima di alzarsi e dire]torno presto,promesso[e si mette la mano sul petto e dice]Gloriam et Honorem,e a dopo[e detto ciò si volta e va verso il sentiero,dove in poco tempo scompare]15:01 Fell [scalini esterno] ° senza rispondere sorride e lo segue con lo sguardo fino a quando non sparisce °15:04 Phaelobryl [Interno|Tavolo 9] Il torace entra in un lento contatto con il corpo di VINZENT, aderendo alla sua muscolatura in un connubio perfetto, agitato solo dal bacino del Ragno Femmina che ha scatti involontari, così come i nervi, tesi, che la portano ad effettuare piccoli scatti, irregolari, come a volersi liberare dalla morsa dell'Eterno. La mano destra risale sul suo braccio, continuando ad artigliargli la pelle con le piccole unghie, violentando la carne mentre la sua stessa subisce il dolore della lacerazione. Dischiude le labbra, mentre il puro piacere masochistico la porta

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ad alternare sospiri a piccoli ringhi, ferina e infantile al tempo stesso. Riapre le palpebre, ed è l'arancio puro a fondere gli occhi, l'eccitazione che si colora nelle iridi che non riescono a celare le emozioni più di quando riesca a farlo la Gemma della Staffa, ormai contraddistinta da una luce che lampeggia a scatti.

15:07 Fell [scalini esterno] °rimane sola sugli scalini a guardare davanti a se °15:10 Fell [scalini esterno] si alza ed esce15:10 Vinzent [ .Tavolo 9. ] { repentina la lingua passa sui due fori, avverte quel veleno in circolo stringendo le palpebbre si come abbandona su Phaelobryl mentre i muscoli atrofizzati s'irrigidiscono e rilassano con contrazioni involontarie un sospiro imita l'antico. Piccole stille e spruzzi di Vitæ nera escono dalle piccole ferite inferte dalle unghie della drow, ferite che l'antico non sembra ora come ora in grado di rigenerare } In questi momenti { bassa la voce roca rompe quel silenzio } riesco ad avvertire parte della vita, dal dolore è come certezza di essere qui e non nel regno di Ade { ansima quasi come se fosse stanco } Siete veleno per me { solo questo poi silenzio e concentrazione necessaria a isolare quel sangue altrove }15:21 Phaelobryl [Interno|Tavolo 9] <Un mormorio incomprensibile si fa spazio tra le labbra dischiuse, quarzi neri che lasciano scivolare una nenia cantilenante, bassa, un sibilo continuo che si conclude in un ringhio quando sente la privazione dei denti. Ringhia per l'abbandono, il dolore che scivola via da lei per rimanere invece ben impresso nel corpo dell'Eterno, reazioni diverse che continuano ad unire i loro corpi accostati l'uno all'altro. Lentamente, il capo si rialza per ricercare una semplice posizione eretta, il viso acceso da un'eccitazione sfolgorante, il masochismo che raggiunge i massimi livelli mentre studia Vinzent e le sue labbra ancora sporche del proprio veleno.> Vivete a metà, Mentore.. ed io posso risvegliare in voi ciò che vi divide dalla Morte, e riportarvi alla vita.. <Si lecca il labbro superiore, la voce incerta, affaticata, che tuttavia non perde quella nota di sensualità e di cattiveria.> Il prezzo da pagare è il veleno.

Crying si avvicina e Vi sussurra:...

15:23 Varkol [ Scale ] abbandona il piano superiore, iniziando a discendere tramite la scalinata lignea che porta alla Sala della Tana del Cerbero. Il silenzio del Principe della Morte è creato da due labbra unite, sigillate dall'eternità in una perfetta linea orizzontale che taglia un volto inespressivo, diafano, come una maschera d'avorio. Il simulacro è avvolto da una tunica di velluto purpureo a maniche lunghe, stretta da soli tre bottoni in oro bianco, recanti arcane incisioni di lingue sconosciute. Sembra non percepire alcun suono dall'interno dell'osteria, difatti, ancora, non osserva le figure all'interno, con quello sguardo perso nel vuoto, fatto d'occhi spalancati e grigi, come la cenere. Le braccia vacillano lungo i fianchi, come quei capelli neri, lunghi sino a metà schiena. 15:28 Vinzent [ .Tavolo 9. ] { parte del veleno viene sostituito alla vitæ persa durante gli spasmi } Un prezzo che vale la pena ripagare allora { lentamente si porta in eretta posizione, sino a scivolare sulla sedia poco dietro di se } Siamo una sorta di Utopia, sottile equilibrio tra morte e vita, non viviamo ma non siamo morti { sorride compiaciuto mentre gli occhi restano chiusi, inutile aprirli per un cieco } potete portarmi via? { asserisce alzando di poco il viso come se volesse guardarla }15:33 Phaelobryl [Interno|Tavolo 9] <Gli occhi perdono di tonalità mentre le emozioni provate sembrano svanire d'intensità, lasciando spazio al colore del sangue che corrode lentamente l'arancione acceso, rilasciandone solo piccole macchie più chiare. Scivola verso destra, un paio di passi a separare definitivamente il piccolo corpo da quello di VINZENT, continuando a fissarlo mentre riporta definitivamente la Staffa in posizione verticale, facendo cozzare il calcio contro il pavimento, una sola volta.> In senso figurato o letterale, Mentore? Non mi avete ancora detto come vi chiamate.. <Allunga la mano destra verso di lui, tentando di afferrarne la spalla per invitarlo ad alzarsi, tirandolo appena verso di se.> Vi accompagno alle scale. <Ed è quando fissa ciò che ha appena nominato, che gli occhi incontrano l'ombra termica azzurra appartenente a VARKOL, che riempie totalmente il proprio campo visivo. Un sorriso a mezza bocca, ma ancora non parla, limitandosi a seguirlo con lo sguardo.>

15:34 Varkol [ Interno ] (Il silenzio che prima ghermiva completamente quella salma di ghiaccio dal bell'aspetto, viene frantumato nel momento in cui le sue labbra si schiudono, lentamente, con apatìa, quasi non avesse nemmeno la forza di scostarle l'una dall'altra.)Aluka...(Il saluto, dal volume di un respiro, scivola fuori dall'epidermide, espandendosi, come suono, nell'aere della Tana. Le pupille contratte scivolano verso Phaelobryl e Vinzent, nonostante, il volto, non muti espressione e il corpo si muova, lentamente, verso il tavolo sette. Ad accompagnarlo, arabeschi purpurei di velluto e silenzio.)15:36 Vinzent [ .Tavolo 9. ] lentamente si alza come fosse per quel momento una marionetta, le braccia penzolano lungo il proprio corpo, lentamente si avvicina a PHAELOBRYL sfruttando il fattore d'essere tirato per sussurrarle qualcosa.

Vinzent si avvicina e Vi sussurra:fatemelo urlare. . . strappatemelo dalle labbra, dal petto, dalla mia essenza e dal mio corpo. Se ci riuscite vi dirò quello che volete.

15:41 Phaelobryl [Interno] <Continua ad accarezzare il corpo di VARKOL con lo sguardo ormai stabilizzato ad un colore scuro di rosso, tra il marrone e la porpora, la stessa tonalità del sangue rappreso. China il capo occultato dal mantello necromantico in sua direzione, riverente ed intima al tempo stesso, quasi fosse un amico di lunga data. Non osa altre parole, tuttavia, direzionando i propri passi, ed il corpo di VINZENT, verso le scale da lui occupate solo qualche minuto prima.> Vinco ogni sfida. Mors Dominat, Mentore. <Risponde a mezza voce al sussurro di VINZENT, rilasciando la presa sulla sua spalla nel momento in cui è solo un passo a dividerla dalle scale, piroettando per tornare a camminare verso i Tavoli, scivolando dietro a VARKOL

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come un'Ombra tra le tante, senza spiccare nell'oscurità del luogo.> Varkol..

15:47 Vinzent così risale le scale il cieco, tastando la parete e contando a mente gli scalini sino a sparire in cima a quella scalinata.15:47 Varkol [ Interno ] (La mancina si solleva, schiudendosi con una flemma inesistente, sino a far strisciare i polpastrelli candidi sopra il legno dello schienale, ghermirlo e tirare indietro la sedia. Ogni singolo movimento del Sempiterno sembra essere stato calcolato e provato miriadi di volte e, nonostante la noncuranza che ostenta, un attento osservatore potrebbe notare quelle innaturali movenze, fatte di piccole percezioni visive.)...Jallil.(Le labbra si uniscono. Volge ancora le spalle alla Drow e osserva il vuoto, come se stesse parlando col nulla.)Spero che sia stato divertente.(Abbandona quella frase enigmatica in un secondo momento, quando prende lentamente posto sulla sedia e le pupille scivolano sopra il tavolo.)15:53 Phaelobryl [Interno] <Le dita della sinistra scivolano sul collo, accarezzando i due fori cicatrizzati che disegnano una nuova cicatrice sulla pelle di ossidiana, levigata da segni schiariti dal tempo, una vita vissuta rivelata dalla ragnatela sparsa sul corpo. Rimane immobile a un braccio di distanza da VARKOL, alle sue spalle, fissandone la schiena con un'espressione che non rivela particolari stati emotivi.> E' dolore, Varkol, ciò a cui il mio corpo è abituato fin dalla nascita. <Umetta il labbro superiore, un sospiro flebile e delicato che segue quella semplice risposta poco ponderata, dovuta unicamente alle sensazioni che ancora aleggiano sul viso d'ebano.> Dice che il mio sangue è veleno, e che pochi sono in grado di apprezzarlo..16:01 Varkol [ Interno ] Apprezzarlo...(Le labbra si piegano in un sorriso poco percettibile che svanisce nel nulla, così com'è apparso, quando le stesse si aprono, regalando nuovi sussurri all'aere statico della Tana del Cerbero.)Credo che la prima affermazione sia scontata. Gli studi scientifici dicono che il Vostro sangue è realmente velenoso. Per la seconda, ritengo che pochi siano in grado di apprezzarlo perchè, se non mossi dalla pura curiosità, dei sempiterni non berrebbero il Vostro sangue rischiando di decedere nel momento in cui perderanno il controllo del loro corpo. Il sapore è soggettivo. Personalmente preferisco quello umano.(E il sorriso ritorna a marchiare gelidamente il volto.)Ivi non è presente nessuno. Se mi chiamerete Varkol una terza volta, Vi ucciderò. Quindi...sedeteVi pure e cercate di non errare.(Calmo, rimane in silenzio, ancora voltando le spalle a Phaelobryl, mentre gli occhi, spalancati, seguono le venature del legno in arcani segni.)16:02 Skakko [sentiero] oltre due braccia di necroplastro sfilano nella marzialità della sua postura tra i ceri,che contornano l'ingresso alla locanda..la nera armatura lo ricopre completamente,calzari,bracciali,schinieri e pettorale a disegnar l'appartenenza all'armata di tenebra,l'elmo gli ricopre la testa e parte del glabro volto..l'occhio mancino..rosso scarlatto brilla da sotto il ferroso copricapo,lauto clangor metallico ne accompagna l'ingiungere,la bastarda brunita domina il fianco sinistro..l'espressione è seria,inflessibile mentre s'appresta alla scalinata16:07 Phaelobryl [Interno] <Continua a disegnare cerchi concentrici, e spirali, sul collo martoriato di fresco e che ancora pulsa di dolore che inebria i sensi del Ragno Femmina, condizionando parzialmente l'espressione che si scioglie in un sorriso debole, appena accennato, all'apparenza sincero per quanto infantile.> Quindi immagino che dovrei sentirmi onorata di essere stata scelta come momentanea vittima. Eppure, a quanto mi dite, sono io il carnefice. <Alza le sopracciglia, mentre si muove verso la schiena di VARKOL cambiando traiettoria poco prima di scontrarsi contro di lui, passandogli sulla destra in modo da mantenere la Staffa lontana dal suo corpo.> Perchè vi disturba così tanto che io vi chiami per nome, Sanguine? Preferite mantenere distanze che già sono ben sottolineate dal nostro reciproco comportamento?

16:17 Varkol [ Interno ] (Non sorride. Il volto del Principe sembra essere congelato da un'arcana insensibilità alle stesse parole altrui. Le palpebre scivolano lentamente in direzione delle pupille, incastonandole per un grano di clessidra, allontanandole da quel mare di nulla per farle scivolare verso il fianco di Phaelobryl.)...Il carnefice. Si.(Sorride, improvvisamente, come se le stesse parole di Phaelobryl abbiano donato al suo volto un moto di paterna ilarità, che muore all'improvviso. La mano destra si solleva, parzialmente coperta dal velluto purpureo della tunica, sino ad arrivare, con le dita lontane l'una dall'altra, verso i capelli neri del principe, sottili e lunghi, affondando nell'ombra.)Io do peso alle parole che fuoriescono dalla bocca di qualsiasi individuo. Voi, mi diste che per Voi sono solo un Sanguine, che il mio nome non Vi interessava, invece, ora, Vi riempite la bocca con le lettere che compongono il mio nome, in maniera puramente vezzosa e confidenziale, cosa che non potete permetterVi. Avreste dovuto iniziare con un altro atteggiamento, per evitare di mantenere queste distanze.(Sorride.)Tuttavia, Vi sto invitando a sederVi al mio tavolo.(Aggiunge, allontanando per l'ennesima volta quel sorriso, che appassisce, come un giglio bianco.)16:26 Phaelobryl [Interno] <Allunga il piede destro verso una sedia, artigliandone la gamba per scostarla dal tavolo, grezza e noncurante nei movimenti mentre continua a fissare il volto

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dell'Eterno, ancora mantenendo una maschera di parvente impassibilità. Solo gli occhi sembrano vivacizzare l'espressione eternamente contraddistinta da un sorriso sardonico, rimosso dalle labbra quando compie una leggera piroetta fino a sistemarsi sulla sedia prescelta, di fronte al Figlio di Veddharta.> Solo gli stolti non cambiano mai idea, Sanguine, coloro che fanatizzano ciò che pensano chiudendo il mondo a favore di false convinzioni. <Reclina la schiena fino a farla cozzare contro al rispettivo schienale, aprendo solo il braccio sinistro per continuare a trattenere la Staffa in posizione verticale rispetto al proprio fianco.> Non siete un Sanguine tra i tanti, ve l'ho detto altre volte, ed in caso contrario non perderei tempo a parlare con voi.16:35 Varkol [ Interno ] Queste non sono convinzioni. Ma semplici conseguenze alle Vostre stesse azioni Jallil.(La schiena si piega verso il davanti, lasciando che il volto, bianco, si avvicini a quello nero di Phaelobryl, ad una distanza di venti cannelle.)Io sono il tempo. Il tempo non Vi da alcuna possibilità di mutare ciò che avete commesso, ma potrete utilizzare altri metodi per una qualunque rivalsa. Questo metodo è convincermi e farmi comprendere il motivo per il quale Voi non mi considerate uno tra i tanti e cosa desiderate da me. Magari potrei concederVelo.(Torna in silenzio, permanendo qualche palpito flemmatico del cuore velenifero di Phaelobryl in quell'elegante posizione fatta d'avambracci che posano sul legno, prima di tornare a ricomporsi delicatamente e lasciare che il suo stesso corpo aderisca contro lo schienale della sedia. Gli occhi, osservano vacui il suo volto. Appare, dalla voce priva di qualunque inflessione e dallo sguardo assente, come se, in realtà, il suo pensiero non si trovasse in quel luogo, assieme a Phaelobryl.)16:46 Phaelobryl [Interno] <Ed ancora una volta subisce passivamente le azioni dell'Eterno, immobilizzando il corpo mentre il suo avanza, il viso immobile a proibire qualsiasi contatto non richiesto, non voluto. Gli occhi stabilizzati ad un colore scuro di rosso cercano una fusione con quelli più chiari di Varkol, nessun battito di palpebre a limitare quel contatto visivo concesso dall'opprimente vicinanza che non viene in alcun modo ridotta.> Chiedete, Sanguine, chiedete ogni volta che ci incontriamo. Ma fate domande le cui risposte non sono chiare neanche a me. <Le labbra si muovono appena mentre dà voce ai propri pensieri con un tono calmo, pacato, che di nuovo sottolinea la tranquillità estremizzata dall'animo del Ragno Femmina.> Non sono abituata a fornire risposte, e quando le do sono pensate a lungo per evitare qualsiasi incomprensione. <Alza le sopracciglia, unico vezzo con concede al viso prima che il corpo torni ad alzarsi dalla sedia.> Non voglio donarvi frasi superficiali, per questo rimando ad altri luoghi, ed altri tempi, le risposte di cui avete bisogno.

16:50 Varkol [ Interno ] (Si solleva lentamente dalla sedia, quando le parole di Phaelobryl terminano di vibrare in suoni sottili all'interno della sala. Non la osserva piu', lasciando che il corpo ruoti in direzione della porta verso la quale si muove.)Il tempo non può fraintendere. Il tempo non giudica, si limita ad analizzare. Il tempo non chiede.(Muove i passi in direzione della porta, vicina, dato il giaciglio nel quale, precedentemente si trovava. La mano destra si solleva lentamente, ghermendo la maniglia della porta e tirandola indietro. Nessun saluto, nessuno sguardo da parte del principe verso la cultista. Solo il suono metallico della serratura e la vista del suo corpo che dispare nella nebbia.)16:57 Phaelobryl [Interno|Esterno] Gli occhi seguono ogni movimento compiuto dall'Eterno, così come l'udito beve ogni parola che scivola tra le labbra di Varkol, concedendo all'espressione solo l'ennesimo sorriso, freddo, che non intacca lo sguardo annegato nel sangue fossilizzato di rosso. China il capo in una sorta di saluto, una riverenza annullata dal proseguimento dell'azione che consente al cappuccio di celare completamente il viso di ossidiana. Indossa una maschera di Tenebra mentre si allontana verso la porta della Tana del Cerbero, imitando Varkol nel mantenere quel silenzio opprimente, animato solo dal cigolio della porta che viene evidentemente aperta. Ed è poi il tonfo che la chiude all'esterno a far calare il sipario.