109
1 ALLEGATO C SCHEDE PROGETTI: INCLUSIONE pag 2 SCUOLA DELL’INFANZIA pag 6 SCUOLA PRIMARIA pag 28 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO pag 52

ALLEGATO C - icbellaria.gov.it · progetto educativo condiviso ... doni della lettura che diventa una compagna di viaggio solo per chi ... della storia inizierà un viaggio nel mondo

Embed Size (px)

Citation preview

1

ALLEGATO C

SCHEDE PROGETTI:

INCLUSIONE pag 2

SCUOLA DELL’INFANZIA pag 6

SCUOLA PRIMARIA pag 28

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO pag 52

2

INCLUSIONE

3

4

5

6

SCUOLA DELL’INFANZIA

7

PROGETTO EDUCATIVO E DIDATTICO delle SCUOLE DELL’INFANZIA STATALI

delI’Istituto Comprensivo di BELLARIA

“Alla ricerca del ben-essere”

8

PREMESSA

Siamo entrati ormai da diverso tempo in un’epoca del mondo frenetica, accelerata, la nostra stessa vita è

vissuta sempre nell’ottica di una complessità sociale, lavorativa, famigliare che reclama “il tutto in tempi

rapidi”. Anche i bambini si ritrovano in queste logiche di pensiero, respirano sin dal mattino la precisione

degli orari da rispettare, i tempi delle attività sportive, la velocità degli spostamenti a casa di un nonno o di

un amico come una tabella di marcia da seguire alla lettera.

Dentro questa dimensione abbiamo, come scuola dell’infanzia, individuato il

ben-essere come elemento di qualità.

Ben-essere inteso come serenità e tranquillità, come impegno a costruire un clima positivo di accoglienza,

ascolto, relazione, cura per divertirsi crescere e imparare.

L’accoglienza del bambino e dell’adulto è un momento che accresce e rafforza il benessere in ogni incontro

quotidiano; attendersi e salutarsi significa riconoscersi, desiderare di essere lì insieme.

L’ascolto è prestare le orecchie al detto e al non detto, alla voglia di raccontarsi, ascoltarsi, è collocarsi nella

reciprocità.

La relazione esiste dove un “io” e un “altro” si fondono in un “noi” ed è lì che la vita si arricchisce, con

atteggiamenti verbali e non verbali, il dialogo diventa scambio, negoziazione e si costruiscono cambiamenti.

Aver cura nell’educare è “occuparsi e preoccuparsi” in maniera trasversale di tutto quello che un bambino è:

incoraggiandolo nella ricerca dell’autostima, della fiducia, della sicurezza, accompagnandolo con

autorevolezza, attenzione, delicatezza e competenza.

Stare bene a scuola, vivere con piacere relazioni, routine, esperienze, sono condizioni indispensabili per il

successo dell'apprendimento. C'è una strettissima relazione, infatti, tra i processi cognitivi e quelli

emozionali. L'emotività e la mente non sono disgiunti e distanti, ma correlati intimamente anche sul piano

biologico. Si conosce e si apprende meglio, dunque, quando si sta bene, quando si è sereni e si ha fiducia

nelle proprie capacità.

“La scuola si deve costruire come luogo accogliente […]. Sono, infatti, importanti le condizioni che

favoriscono lo stare bene a scuola, al fine di ottenere la partecipazione più ampia dei bambini […] a un

progetto educativo condiviso.” (Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo

d'istruzione).

ARTE E NARRAZIONE PER APPRENDERE CON PIACERE

Creare condizioni di benessere attraverso una varietà di esperienze per sostenere lo sviluppo dei talenti

personali e di modalità proprie d’espressione, ci ha fatto ipotizzare diversi itinerari possibili.

In questi viaggi ci avvarremo - come guida, sfondo e strumento - del mondo dell'arte e di quello della

narrazione.

L'arte, nella molteplicità delle sue forme si pone come possibilità di espressione libera e divergente.

L'espressione grafica e manipolativa del bambino è allo stesso tempo un'esperienza giocosa, piacevole,

liberatoria e un mezzo attraverso cuicomunicare in modo originale ed autentico. Immaginazione, creatività,

9

fantasia, emozioni trovano in essa spazio e voce. “I materiali, esplorati con i sensi, le tecniche sperimentate e

condivise nell'atelier della scuola, le osservazioni di luoghi e di opere aiuteranno a migliorare le capacità

percettive, coltivare il piacere della fruizione, della produzione e dell'invenzione e ad avvicinare alla cultura e

al patrimonio artistico” (Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo

d'istruzione).

La narrazione traccia una via per impossessarsi della propria identità, storia e appartenenza. E' un mezzo

attraverso il quale nutrire la memoria, elaborare esperienze ed emozioni, arricchire i proprio bagaglio

espressivo scoprire nuovi mondi narrati o raccontare e condividere il proprio. “I bambini imparano ad

ascoltare storie e racconti, dialogano con adulti e compagni, giocano con la lingua che usano, provano il

piacere di comunicare […].” (Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo

d'istruzione)

LE SCUOLE RACCONTANO I LORO PERCORSI

CERVI

BOSCO INCANTATO

PICCOLO INCANTO

INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA

10

Scuola dell’infanzia “Bosco Incantato”

“MI RACCONTI UNA STORIA?”

“ Una volta le parole divennero solide, il freddo le aveva intirizzite e ingombrarono il cielo, un cielo fitto di parole rigide e secche, parole di ghiaccio, parole di bastone, parole ritorte col filo di ferro, parole scritte ma senza più suono né eco.

All’inizio gli uomini, senza più tutte quelle parole, si trovarono bene, la loro vita diventò meno complicata, per esprimersi e comunicare tra loro usavano semplici suoni e gesti e comportamenti conclusivi. Se avevano fame mangiavano, se odiavano qualcuno lo picchiavano, se desideravano la roba di altri cercavano di prenderla e se amavano una persona o una cosa lo dimostravano in tutta spontaneità.

Diventò impossibile, per esempio, nascondersi dietro le bugie, anzi diventò del tutto inutile: perché mentire se azioni ed intenzioni non potevano che essere palesi? E come mentire non potendo usare le parole? Solo le parole infatti contengono molti significati, spesso opposti l’uno all’altro, al riparo dei quali la bugia domina sovrana.

Ma insieme alla bugia scomparvero l’allusione e l’ironia: difficile esprimerle soltanto con gesti e suoni. Caddero una dopo l’altra le sfumature, divenne molto difficile risalire da una sensazione a un giudizio e da un’immagine ad un concetto.

Non disponendo di parole, si faceva grandissima fatica a conservare memoria di quanto era accaduto; ma indebolendosi la memoria, fu messa in causa la stessa utilità della mente la quale, se priva di memoria, sarebbe assai simile ad una persona che non abbia né braccia né gambe.

Infine dileguarono le illusioni, anch’esse tessute di parole, e allora gli uomini cominciarono a sentirsi derelitti e infinitamente poveri.

Quando la mente si rese conto del rischio che stava correndo per il fatto che le parole non parlavano più, la sua preoccupazione fu grandissima. Gli istinti, che fino a quel momento erano stati il suo alimento, non avevano infatti più bisogno di lei che sovrapponendosi ad essi li guidasse, li tenesse a freno e li utilizzasse per realizzare i suoi disegni: il regno della mente era fatto di immagini e queste si manifestavano attraverso i nomi che a ciascuna venivano imposti; ma i nomi non si trovavano più e le immagini, senza più nome, si disfacevano.

Insomma poiché si erano congelate le parole, si stava congelando anche il pensiero. A quel punto il pensiero si allarmò e gli uomini furono presi da una grande paura: come avrebbero vissuto senza più pensiero?”

Da “ Gargantuà e Pantagruel”

Francois Rabelais

11

“Mi piace dire. Dirò meglio, mi piace parolare. Le parole sono per me corpi toccabili, sirene visibili ….. certe pagine di Chateaubriand fanno formicolare tutta la mia vita in tutte le mie vene…… mi fanno tremare come ramo al vento”.

Da “Il libro dell’inquietudine”

Fernando Pessoa

A scuola, in un clima piacevole e permeato di benessere, si cresce. E’ quella crescita modulata dall’esperienza, dalla curiosità, dalla complicità, dalla fantasia e dal divertimento contribuisce a formare nel bambino una personalità poliedrica e armonica. Ciò che da piacere diventa strumento per lo sviluppo del pensiero: si ride e si impara, si ascolta e si pensa, si inventa e si progetta. Leggere storie, narrare favole ha un impatto significativo per lo sviluppo cerebrale ed emotivo e i benefici non sono solo intellettivi e relazionali ma, come sostengono diversi studi attuali, riguardano anche la cura dei disturbi d’ansia e di alimentazione, patologie ormai molto diffuse. Anche l’antica filosofia indù riconosceva il valore terapeutico delle storie: essa sosteneva che, a un individuo fragile e disorientato, occorreva narrare una fiaba affinchè questa gli fornisse le chiavi per impossessarsi di se stesso e della realtà. Narrare, quindi, come cura per l’anima e per il corpo. La dimensione narrativa è una delle chiavi interpretative del mondo e della vita che aiuta a comprendere ed esprimere ciò che sta dietro le azioni e cioè le emozioni, le intenzioni, la fantasia e a dare un nome ai sentimenti riconoscendo di volta in volta la tristezza, la paura, la rabbia. Le parole, che sono necessarie nella relazione perché raccontano e ci raccontano, crescono e si moltiplicano dentro a un progetto di narrazione, danno vita a un linguaggio più complesso e appropriato, aiutano a capire il senso delle cose e, insieme ai gesti, attivano un processo di arricchimento. Libri, burattini, fiabe sonore e altri mezzi espressivi diventano cibo per la mente, conducono a mondi nuovi, a scenari fantastici, allargano il pensiero e il linguaggio. Questi i

doni della lettura che diventa una compagna di viaggio solo per chi comincia a frequentarla fin da bambino e coltiva nel tempo l’idea di un libro come bene prezioso.

FINALITA’

LA NARRAZIONE E’ L’INCONTRO CON:

1. I LINGUAGGI VERBALI E NON

2. CON GLI EVENTI

3. CON IL FANTASTICO

4. CON IL TEMPO

5. CON L’ ASCOLTO

E’ importante saper comunicare con il corpo e la voce in maniera accattivante (gesti/mimica/potenzialità della voce) saper trasmettere la nostra interiorità con l’espressione e i gesti.

Gli eventi sono la storia, conoscerli, ricostruirli vuol dire entrare dentro la trama, identificarsi con i personaggi, vivere le loro emozioni e con loro risolvere le difficoltà e i conflitti.

Tutto ciò che i bambini vivono nella dimensione fantastica li aiuta ad imparare e a sperimentare le

12

situazioni del mondo reale. Dice T. Guerra: “Sopra le parole ci sono i pensieri e sopra i pensieri c’è l’immaginazione”.

Marco Dallari sostiene che “L’identità è nel tempo, nella storia e nell’incrocio di storie”. La narrazione come teatro didattico in cui costruire l’identità.

Ascoltare vuol dire imparare a dare spazio agli altri e riflettere sulle diversità di ognuno di noi.

PERCORSO DIDATTICO Ampliamento della Biblioteca: acquisto di diversi tipi di libri (considerare il libro come strumento familiare

da utilizzare con rispetto).

Dare spazio a figure esterne (volontari del progetto nati per leggere, dell’associazione S. Giuseppe, nonni ecc.) per laboratori a scuola.

Scelta di storie che diano la possibilità di spaziare nei vari campi di esperienza (personaggi, ambienti, successione temporale ecc.).

Creazione di storie fantastiche.

Uscite alla biblioteca comunale. Utilizzo della musica e piccoli strumenti musicali come sfondo alle storie o per sottolineare le figure dei

personaggi.

13

Drammatizzazioni attraverso l’uso di diversi codici.

Costruzioni di libri con svariati materiali anche di riciclo.

Costruzione di burattini.

In particolare per i bambini di cinque anni:

“La grande fabbrica delle parole” storia che racconta di un paese dove le persone parlano poco perché le parole

bisogna comprarle e inghiottirle …

Il libro è perfetto per dar vita al laboratorio di potenziamento fonologico previsto per I bimbi di questa età; la

trama mette in rilievo l’importanza delle parole e avvicina al mondo della scrittura e lettura. Dopo il racconto

della storia inizierà un viaggio nel mondo della lettera accompagnato da giochi di comprensione,

riconoscimento, abbinamento, classificazione per familiarizzare con la lingua scritta.

METODOLOGIA

Attivazione di laboratori con suddivisione dei bambini in gruppi

omogenei per età due giorni alla settimana (martedì e mercoledì).

DOCUMENTAZIONE

A fine anno ogni bambino, insieme a una piccola raccolta di disegni ed elaborati, porterà a casa un burattino, un

libro o qualsiasi altro oggetto nato e costruito dopo l’ascolto di storie e racconti. Sono oggetti significativi che

racchiudono un percorso fatto di conoscenza di materiali, di tecniche ma anche di emozioni e sensazioni e che

potranno diventare giochi e passatempi piacevoli anche dopo la fine della scuola.

14

SI PARTE… CON L’ARTE!!!

Scuola dell’infanzia “A. Cervi”

15

L’IDEA

Come diceva Manzi: “Arte

come compagna di gioco del bambino che scopre il mondo, come lente di ingrandimento

della meraviglia”.

L’idea dell’arte come strumento per costruire a scuola quel benessere che fa appassionare i bambini a tutto quello che li circonda e che li aiuta a capire e a cambiare il mondo, ci ha guidato nell’intraprendere un viaggio alla ricerca d’itinerari in cui ognuno possa liberare il proprio pensiero e modo di essere. Attraverso l’arte si scoprono il mistero e la provocazione, lo stupore e la gratificazione, si parte per un viaggio in cui s’intrecciano emozioni,relazioni e conoscenze. Le nuove indicazioni nazionali nel campo d’esperienza immagini, suoni, colori, affermano che “i bambini esprimono pensieri ed emozioni con l’immaginazione e la creatività: l’arte orienta questa propensione educando al piacere del bello e al sentire estetico”. Il senso estetico aiuta a riconoscere la propria storia e ad assaporare il gusto delle cose. La visione e la cura del bello creano infinite possibilità, avvicinano ciò che è lontano, raccontano la bellezza del visto con gli occhi del pittore, dell’artista.

Bambini e arte sono un binomio indissolubile. Come diceva Alberto Munari:”Capire cos’è l’arte è una preoccupazione dell’adulto. Capire come si fa a farla è invece un interesse autentico del bambino”.Fin da piccoli i bambini nascono per essere artisti, mostrano il bisogno di rappresentare graficamente sentimenti, desideri, esprimendosi artisticamente con la loro creatività e fantasia. Le linee, i colori, le forme e le trame sono un alfabeto, uno dei primi che i bambini usano per comunicare. Ci dicono chi sono, quali passioni hanno, cosa gli piace fare e anche cosa fanno fatica a fare. E’ importante ascoltare attentamente le diverse prospettive e i desideri dei bambini, accogliere e dare spazio all’espressione personale, immediata di ognuno perché “un bambino creativo è un bambino felice.” (Munari).“Si parte con l’arte” è un percorso pensato verso la conoscenza, ci indica strade che non devono essere”adottate”ma “adattate”. La vita della nostra comunità scolastica è complessa e dinamica. Va pensata, progettata, valutata, documentata per creare legami tra il progetto, i percorsi personali, le esperienze, in un’ottica di dialogo pedagogico, in cui la riflessione orienta l’azione educativa pur nel rispetto della professionalità individuale. Ciascuno nell’incontro, nel dialogo, nello scambio con gli altri trovi la forma che risponde di più alla sua identità e meglio la esprime. La pluralità ci porti al pensiero critico, il confronto/scontro ci orienti verso nuove strategie di lavoro mantenendo l’esistente ma aprendoci anche al nuovo, al diverso. Questo sguardo plurale sarà così garanzia di arricchimento per uno e per tutti, per adulti e bambini.

16

17

COME?

La mostra dello scultore Ilario Fioravanti e l’allestimento della stanza- museo all’interno della scuola segnano la partenza del nostro progetto.

Una mostra dentro un castello è un viaggio da non dimenticare per i bambini di 5 anni saliti una mattina di ottobre sul pulmino giallo. La meta è un luogo carico di suggestioni e di creazioni tridimensionali che l’artista ha pensato e elaborato avvicinandosi al mondo di ognuno. Una stanza all’interno della scuola allestita con stoffe colorate, teli per ricoprire i mobili, tulle che oscurano il soffitto, foto di sculture, quadri colorati (linee, forme, curve ispirate da Sol Lewitt)che campeggiano qua e là, sono una porta che si apre davanti a un mondo nuovo, dove qualcuno ci racconta e si racconta. Insieme all’ascolto di dolci musiche e delicati profumi inebrianti nell’aria,le sollecitazioni che arrivano al corpo, alla mente, al cuore sono imprevedibili e sorprendenti.

Che cosa pensano i bambini?

“Vedo un mare di arcobaleni. Ma questo che posto è? Uno spettacolo, una chiesa perché ci sono le foto, un museo, anzi il Paradiso! C’è un odore che mi fa venire in mente una torta. Quanti colori… sono bellissimi!!!…”

Il colore ci guida, ci conduce afferrandoci per mano nella seconda metà dell’anno nei laboratori per età. Il colore è un linguaggio, ed è quindi comunicazione, espressione, opportunità. Effettuare esperienze attive di sperimentazione del e con il colore è sicuramente il primo passo verso un’espressione creativa e personale che nasce e si sviluppa attraverso il piacere prima visivo, poi corporeo e che diventa poi anche piacere estetico. Sarà un’occasione per conoscere e scoprire alcune opere di artisti famosi, leggere immagini d’arte e magari rappresentarli in modo personale.

18

Scuola dell'infanzia, sezione “PICCOLO INCANTO”

ISTITUTO COMPRENSIVO DI BELLARIA in collaborazione con

Scuola dell’infanzia “S. ALLENDE”

UNA VOCE...MILLE VOCI “ Ciao! Tu chi sei? Impariamo a ri-conoscerci ”

UN PERCORSO COMUNE

Le scuole dell'infanzia “S. Allende” e “Piccolo Incanto”, pur appartenendo a Istituzioni diverse, condividono da alcuni anni lo stesso plesso. Insegnanti, personale ausiliario e bambini fanno uso dei medesimi ambienti, li personalizzano ed arricchiscono con i segni e i colori dei percorsi e delle esperienze che vivono all'interno della scuola. Proprio in ragione di questa stretta vicinanza, le due scuole hanno deciso quest'anno di predisporre un unico progetto educativo e didattico, che si articolerà intorno a un tema comune e che vedrà la partecipazione di tutti gli insegnanti, il personale scolastico e gli alunni del plesso.

MOTIVAZIONI

La scuola è un luogo di incontro con la conoscenza, ma anche di aggregazione e confronto tra persone diverse. Essa può offrire alle persone che la frequentano (bambini-insegnanti -genitori- nonni…) lo spazio e l occasione per raccontarsi e conoscersi attraverso molteplici voci e modalità di storie. Le storie, l'azione stessa del raccontare aiutano a leggere, interpretare e fissare in memoria gli eventi dando loro un significato. Anche attraverso l ascolto di storie i bambini riescono a comprendere la realtà, arricchiscono il proprio linguaggio, appropriandosi in modo sempre più consapevole di questo importante strumento. La parola, ascoltata e raccontata, diventa infatti gradualmente un mezzo di conoscenza sempre più importante. Attraverso di essa possiamo comunicare con gli altri, ma anche comprendere, chiedere, rispondere, crescere, apprendere. “La lingua, in tutte le sue funzioni e forme, è uno strumento essenziale per comunicare e conoscere, per rendere via via più complesso e meglio definito il proprio pensiero, anche grazie al

confronto con gli altri e con l'esperienza concreta...” (Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia).

Da ciò è nata la riflessione per un progetto che abbia come filo conduttore la NARRAZIONE.

METODOLOGIA

La molteplicità dei percorsi e delle modalità permetterà a ciascun bambino di sperimentare diversi 'linguaggi' e possibilità espressive, di conoscere più tecniche e materiali, di appropriarsi degli apprendimenti percorrendo strade differenti. Alcune di queste strade gli saranno più congeniali, altre lo metteranno un po alla prova ed è proprio in questo modo che ci proponiamo di sostenere i talenti di ognuno, ma anche di

19

potenziarne eventuali fragilità, accompagnandolo alla scoperta di sé stesso e di una propria, personale identità. Prevedere tempi distesi per le attività ci consentirà di camminare insieme, anche se non tutti i bambini hanno lo stesso „passo , di avere modo di ascoltarci e conoscerci, di rivivere e rielaborare alcune esperienze, di dare risalto alle bellezze e asperità del viaggio che stiamo intraprendendo e non solo al raggiungimento di una meta. Sappiamo che l'esperienza concreta è per i bambini di questa età il più importante mezzo per l'apprendimento. Per proporre ai bambini esperienze significative ci avvarremo del momento del laboratorio. Questo è il luogo' dove il bambino lavora, scopre, manipola, sperimenta l uso di diverse tecniche, affina la sua potenzialità cognitiva e la sua intelligenza. E uno dei luoghi più adatti per la relazione con gli altri bambini e con gli adulti. Ciò che è importante vivere in un laboratorio è la sperimentazione: il processo non il prodotto. Per questo sarà uno spazio utile al bambino per mettersi in gioco usando proprie risorse ed inclinazioni e soprattutto per delineare una personale forma delle cose attraverso la fantasia. Il gioco è sicuramente una modalità privilegiata con cui il bambino incontra la realtà, la rielabora e se ne appropria. Esso infatti favorisce rapporti attivi e creativi sul terreno sia cognitivo che relazionale, consente al bambino di trasformare la realtà secondo le sue esigenze. Il gioco è espressione spontanea del bambino, un serio impegno nei confronti delle cose, in quanto egli vi esplica al massimo l'attività esplorativa e inventiva. Attraverso il gioco, i bambini si rendono conto, ad esempio, che esiste una sequenza temporale (prima si fa una cosa, poi l altra ) che c è uno spazio organizzato da rispettare (il cerchio, la linea da non superare, il turno da rispettare…) che ci sono regole senza le quali il gioco non può essere svolto. Attraverso le modalità della ricerca, dell osservazione, dell esplorazione e dell esperienza diretta i bambini saranno coinvolti in un percorso metacognitivo e

interdisciplinare di scoperta del territorio, di socializzazione, di rielaborazione e categorizzazione delle conoscenze apprese.

OBIETTIVI

Nel percorso da noi immaginato sicuramente avremo a che fare con le PAROLE che useremo come uno degli strumenti chiave per raggiungere particolari obiettivi con i bambini.

Conoscere, utilizzare, avere cura dei libri.

Stimolare l'ascolto, potenziando anche l'attenzione e la concentrazione.

Motivare alla lettura.

Favorire la consapevolezza e valorizzazione della diversità linguistico- culturale.

Per i bambini più grandi stimolare e sviluppare le capacità linguistiche, lessicali, logico matematiche anche in vista dell'ingresso alla scuola primaria.

Per i bambini di tre e quattro anni ci poniamo obiettivi prevalentemente legati allo stare bene a scuola, allo scambio e alla conoscenza dell'ambiente e dell'altro, all'espressione e conoscenza di sé in rapporto al gruppo.

Coinvolgimento delle famiglie, che avverrà attraverso momenti di incontro e festa centrati su storie e narrazione, chiedendo la loro partecipazione ai racconti fatti ai bambini e per mezzo del prestito settimanale dei libri della scuola per favorirne la lettura con i familiari.

PERCORSO DIDATTICO

Organizzazione di laboratori per fasce d età con sfondo narrativo.

Racconti, drammatizzazioni, percorsi motori e creativi ispirati alla narrazione.

20

Disegni – manipolazioni con materiali diversi, giochi di parole ed immagini.

Incontro settimanale con tutti i bambini della scuola dove avviene la narrazione di una storia particolarmente significativa e congeniale al nostro progetto, da parte di insegnanti, scrittori, lettori volontari, genitori, nonni.

Discussioni di gruppo.

VERIFICA

L'osservazione quotidiana dei comportamenti e delle abilità e caratteristiche dei bambini, le conversazioni, i loro elaborati individuali e di gruppo saranno occasione per le insegnanti di verificare se le azioni proposte sono andate incontro ai bisogni di apprendimento dei loro alunni. Nel corso di alcuni momenti periodici di incontro sarà contestualmente effettuata dalle insegnanti una riflessione sull'efficacia delle attività proposte, facendo riferimento al livello di partecipazione dei bambini, alle ricadute

sui loro apprendimenti, alla validità dell'organizzazione proposta (spazi, tempi, materiali...).

USCITE

Uscita coi bambini grandi alla scuola dell'infanzia Bosco Incantato per ascoltare la lettura dei lettori volontari; progetto 'Libriamoci'.

Visite alla biblioteca Panzini di Bellaria.

Visita a una biblioteca del circondario (Rimini o Santarcangelo).

Visita a una libreria per ragazzi.

Passeggiate didattiche “ alla scoperta del territorio”.

Pic-nic al parco del Gelso.

Una o più mattinate in spiaggia in giugno.

'Notte a scuola' con i bambini dell'ultimo anno.

21

L’arca ……. dei racconti ….. e delle immagini Programmazione annuale per l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole d'infanzia degli istituti comprensivi di Bellaria e Igea Marina.

Ins. Secci Manuela “Vennero dunque a Noè, nell'arca a due, a due

di ogni carne in cui è soffio di vita” (Gn 7,15 )

PREMESSA

L'immagine dell'arca come simbolo dell'umanità nella diversità. Nel segno biblico dell'arca confluiscono tutte le diversità: “ogni carne in cui è soffio di vita” e, in questa unità, la possibilità di una effettiva integrazione. Un'esigenza educativa quanto mai attuale e in quest'ottica l'IRC di quest'anno si pone: tante storie diverse, un unico punto di partenza e un unico punto di arrivo: scoprire la bellezza e la bontà che ci circonda.

L'ARCA DEI RACCONTI E DELLE IMMAGINI!

Il progetto educativo proposto si inserisce nella progettazione annuale delle scuole dell'infanzia degli istituti comprensivi di Bellaria e Igea Marina, valorizzando lo specifico itinerario didattico di ogni plesso. Nell'attenzione allo spirito del progetto IRC, in ogni scuola è stato proposto un racconto “iniziale” atto a promuovere lo spirito di accoglienza e amicizia fra i bambini. L'attività didattica si è diversificata nel periodo pre-natalizio adattandosi alle progettazioni dei pressi, ad es. prediligendo il racconto o l'osservazione di opere d'arte. La seconda parte dell'anno vedrà un'ulteriore diversificazione. Nello specifico:

1) Scuola d'infanzia gabbiano : “racconti biblici , parabole legate al tema del mare” 2) Scuole infanzia “bosco incantato”e “piccolo incanto”: “le parabole: Gesù racconta” 3) Scuola d'infanzia “cervi”: l'arte come “biblia pauperum” 4) Scuola “delfino”: “il cibo e il suo significato simbolico”

METODOLOGIA

TUTTI I PERCORSI SEGUIRANNO LA METODOLOGIA SOTTO INDICATA:

Ascolto del racconto.

Visione di immagini ad esso collegate (reali o artistiche). Comprensione e interiorizzazione dei contenuti attraverso conversazione guidata.

Drammatizzazione. Attivita' ludica. Attivita' grafico pittorica e manipolativa all'interno del gruppo sezione e/o in laboratori. Uscite didattiche (dove sara' possibile ).

VERIFICA E VALUTAZIONE

Per la verifica verranno utilizzati strumenti diversificati : attivita' ludiche , conversazione guidata e disegno.

DURATA : SETTEMBRE/GIUGNO.

22

PROGETTO DI ACCOGLIENZA

“CERVI”, “PICCOLO INCANTO”, “BOSCO INCANTATO”

L’ingresso alla scuola dell’infanzia costituisce l’inizio di un nuovo cammino, che vede il bambino il più delle volte alla sua prima esperienza nel sociale, in un nuovo ambiente e in relazione con persone che non appartengono al suo contesto familiare, e nel quale si attiva quindi una nuova percezione dell’io. L'obiettivo del progetto è di rendere piacevole l’ingresso o il ritorno a scuola dei bambini, superare quindi serenamente la paura della separazione e la lontananza dall’ambiente familiare, ma anche instaurare o consolidare amicizie, favorire la graduale comprensione dei ritmi della vita scolastica e consentire una sempre maggiore autonomia negli spazi della scuola. Coinvolge tutti i bambini e le insegnanti fin dal primo giorno di scuola. La necessità dei bambini più piccoli di trovare anche all’interno dell’ambiente scuola un “ancoraggio” forte all’adulto, simile a quello dell’ambiente familiare, porta ad una personalizzazione dell’accoglienza di ciascun bambino, prevedendo riti, tempi e spazi di attenzione individuale. Le implicazioni affettive ed emotive sia della componente bambino sia della componente genitore, alla quale va data la necessaria attenzione, portano a prevedere le seguenti modalità: Assemblea con i genitori dei nuovi iscritti a Settembre, prima dell’inizio della scuola, per illustrare

l’organizzazione educativo-didattica delle scuole dell’infanzia e le modalità con cui avvengono gli inserimenti, spiegando chiaramente le motivazioni pedagogiche ed organizzative degli inserimenti graduali;

Colloqui individuali con i genitori per una reciproca conoscenza e una prima raccolta d’informazioni relative al bambino e alla sua famiglia.

Inserimenti scaglionati per aiutare gradualmente e serenamente i bambini ad adattarsi a un nuovo ambiente che in qualche modo potrebbe farli sentire un po’ spiazzati e spaesati. I bambini nuovi iscritti vengono accolti gradualmente, uno o due al giorno per sezione, per consentire loro una conoscenza “personalizzata” allo scopo di andare incontro ai loro bisogni e alle loro esigenze.

Le insegnanti certe del fatto che l’accoglienza e l’inserimento dei bambini non si esauriscono in un breve periodo di tempo ma, proseguono gradualmente per tutto l’anno scolastico con modalità diverse, ritengono opportuno che nel corso dei primi giorni di scuola la durata della frequenza scolastica sia breve.

Per i bambini nuovi iscritti si adotterà un orario flessibile e individualizzato, che può variare da bambino a bambino, fino alla capacità di accettare un tempo prolungato secondo le scansioni della giornata scolastica. Per i bambini già frequentanti di 4 e 5 anni l’orario sarà completo ma solo antimeridiano .

Nelle prime settimane di frequenza dei bambini le insegnanti, in linea con il progetto di continuità, si organizzano nel seguente modo: Il primo giorno di scuola: accompagnano i bambini dell’ultimo anno al loro primo giorno di scuola

primaria (le scuole dell’infanzia quindi rimangono chiuse).

Il secondo giorno: accolgono solo i bambini di 4 e 5 anni già frequentanti

Il terzo giorno: iniziano gli inserimenti calendarizzati durante l’incontro dell'11 Settembre con i genitori. ORGANIZZAZIONE E TEMPI

Le insegnanti operano sulla modifica dell’orario scolastico: dal giorno 16/09/2015 al 25/09/2015 l’orario di funzionamento delle scuole sarà dalle 8:00 alle 13:00, la mensa non sarà attiva, pertanto tutti i docenti saranno in compresenza e svolgeranno l’orario dalle ore 8:00 alle 13:00, una compresenza indispensabile finalizzata all’inserimento dei bambini nuovi iscritti e all’avviamento delle attività didattiche.Dal 28/09/2015 si prevede l’attivazione della mensa e fino alla fine di giugno l’orario di funzionamento delle scuole sarà completo dalle 8:00 alle 16:00 e l’orario dei docenti seguirà i due turni di servizio.

23

ISTITUTO COMPRENSIVO DI BELLARIA

PROGETTO CONTINUITA' SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

Il Progetto continuità costituisce un percorso di raccordo ed incontro fra i due ordini scolastici e nasce dall'esigenza di accompagnare i bambini che frequentano l'ultimo anno della Scuola dell'Infanzia nel delicato passaggio alla Scuola Primaria, offrendo loro elementi di conoscenza del nuovo contesto e strumenti che li sostengano nel corso di questo importante momento di cambiamento. Il raccordo tra i docenti si realizza ogni anno scolastico attraverso la formazione di un gruppo di lavoro, la Commissione Continuità, composto dalle insegnanti delle scuole dell'infanzia che seguono i bambini dell'ultimo anno e dai docenti delle classi prime e quinte della scuola primaria. Gli incontri della Commissione sono destinati sia alla progettazione e organizzaione dei momenti comuni di incontro tra insegnanti e bambini dei due ordini scolastici, sia al confronto su obiettivi comuni di transizione per i bambini e all'individuazione e alla verifica delle modalità di passaggio delle informazioni sugli alunni.

OBIETTIVI

Avvicinare i bambini di scuola dell'infanzia alla conoscenza del contesto fisico e relazionale della Scuola Primaria.

Elaborare stati d'animo positivi rispetto alla nuova realtà scolastica che li accoglierà. Rendere più 'visibile' ai bambini e alle famiglie coinvolte, il momento di passaggio tra i due ordini di

scuola. Offrire, anche materialmente attraverso la costruzione di un oggetto che accompagnerà il passaggio,

forme di rassicurazione psicologica per i bambini che faranno il loro ingresso in un ambiente nuovo. DESTINATARI

Il percorso coinvolge bambini e insegnanti dell'ultimo anno della scuola dell'infanzia e del primo e quinto della scuola primaria e riguarda tutte le scuole statali, paritarie e comunali del territorio di Bellaria - Igea Marina. La diffusione e coerenza territoriale del progetto, permette a tutti i bambini di essere coinvolti, indipendentemente dalla scuola dell'infanzia da cui provengono e dalla scuola primaria che frequenteranno.

ORGANIZZAZIONE

Il progetto prevede l'organizzazione di gemellaggi tra ciascuna scuola primaria e una o più scuole dell'infanzia limitrofe e consente di dare avvio durante la frequenza della scuola dell’infanzia ad esperienze ed attività che proseguiranno nel primo periodo della scuola primaria. Ogni anno si procede all'individuazione, da parte della Commissione Continuità, di una narrazione che funge da elemento mediatore e affettivo. Ispirandosi a questa narrazione, gli insegnanti pianificano giochi di conoscenza reciproca e momenti di lavoro comune da realizzare nel corso di alcuni incontri tra i bambini di scuola dell'infanzia e primaria. Gli incontri prevedono la lettura/drammatizzazione della storia e attività laboratoriali che, attraverso la cooperazione tra i bambini di età diverse, si concretizzano nella realizzazione di un oggetto. Questo oggetto, ogni anno diverso, costituirà la memoria di un percorso che continuerà, per i bambini di scuola dell'infanzia, con il suo ritrovamento in classe prima insieme all'ambientazione della storia mediatrice. Come ulteriore azione di accompagnamento nel nuovo contesto le insegnanti di scuola dell'infanzia saranno presenti all'ingresso dei bambini in prima il primo giorno di scuola del nuovo anno scolastico.

24

PROGETTO “UNA NOTTE NELLA MIA SCUOLA”

CON I BAMBINI DI CINQUE ANNI Scuole dell’infanzia “CERVI” e sezione “PICCOLO INCANTO”

Descrizione del progetto Per molti bambini la frequenza della scuola dell'infanzia è la prima occasione di entrare a fare parte di una comunità, in particolare di un ambiente educativo organizzato, diverso da quello familiare. Nel corso dei tre anni di scuola il bambino cresce in un ambiente di apprendimento accogliente e stimolante. Si consolidano la sua capacità di separazione dal contesto rassicurante della famiglia e la sua autonomia nel vivere le routines e le esperienze di apprendimento all'interno della scuola. Parallelamente, partecipando alla complessa e protetta rete di relazioni presente a scuola e costantemente affidata alla regia delle docenti, aumenta la sua consapevolezza in merito alla propria identità. La scuola dell'infanzia “Cervi” e la sezione “Piccolo incanto”, come da tradizione negli ultimi anni, dedicano nel mese di giugno un momento speciale di saluto, costituito da una nottata passata a scuola insieme alle insegnanti, per i bambini dell'ultimo anno, che rappresenta anche un'opportunità formativa ricca di emozioni, la conclusione del progetto educativo/didattico e un momento emblematico del delicato passaggio dalla scuola dell'infanzia alla scuola primaria.

Finalità del progetto *Sviluppare il senso dell’identità personale come consapevolezza di se’(Indicazioni Nazionali per il curricolo campo d’esperienza il sé e l’altro) *Sviluppare l’autonomia avere fiducia in sé, fidarsi degli altri, provare soddisfazione nel fare da sé, (Indicazioni Nazionali per il curricolo finalità della scuola dell’infanzia) avendo fiducia nei propri mezzi, nella capacità di percepire le proprie esigenze ed esprimerle, entrando in relazione con i coetanei e gli adulti di riferimento con sempre maggiore consapevolezza e soddisfazione. *Condividere insieme ai coetanei un’esperienza emotiva unica che, in linea con il “progetto continuità” consolida la propria sicurezza al di fuori dell’ambiente familiare e rappresenta, per i bambini dell'ultimo anno a cui è rivolta, un momento di attraversamento da un ordine di scuola all'altro.

Organizzazione

Nella notte compresa tra un venerdì e un sabato del mese di giugno i bambini dell'ultimo anno e le insegnanti di scuola dell'infanzia (la collaboratrice nella scuola Cervi), si ritroveranno nelle proprie scuole per trascorrere una nottata insieme a conclusione dell'anno scolastico. E’ prevista un’uscita per il quartiere, una cena all'aperto, giochi notturni nei giardini delle due scuole e per concludere la notte di campeggio nei locali del plesso Piccolo Incanto e all’interno della tenda montata dal gruppo scout nel giardino della scuola primaria Tre Ponti, per la scuola Cervi. La mattina del sabato i genitori dei bambini saranno tutti invitati a

25

fare colazione all’interno dei locali delle scuole dell’infanzia insieme alle insegnanti e ai bambini.

Richieste

Si richiede l'autorizzazione per effettuare questa esperienza e in particolare per l’ uso dei locali (scuole dell’infanzia e giardino della scuola primaria Tre Ponti) e il permesso di montare una tenda da parte del gruppo scout di Bellaria - Igea Marina per la scuola Cervi. La partecipazione delle insegnanti delle due scuole e della collaboratrice della scuola “Cervi”

Le insegnanti delle scuole dell'infanzia Cervi

Piccolo Incanto

26

27

28

SCUOLA PRIMARIA

29

PROGETTO SCUOLA & VOLLEY TORNEO “1,2,3…VOLLEY!”

SCOPO I “Giochi Sportivi Studenteschi” da qualche anno prevedono, ad eccezione di poche discipline, un’unica categoria che comprende alunni dalla prima alla terza media. Questa situazione fa si che i ragazzi più giovani (prima media) difficilmente vengano utilizzati nelle rappresentative di istituto. E’ invece questa fascia d’età che più necessita di un’attività che sia introduttiva ai giochi sportivi, e che proponga lo sport in modo semplice e formativo. Il gioco sportivo è senz’altro il mezzo più semplice per il raggiungimento di essenziali obiettivi pedagogici, da proporre come abitudine di vita e non va identificato come un mondo riservato ai campioni. Questo progetto si propone di coinvolgere tutti gli alunni di prima media, senza esclusioni, in un'iniziativa in cui il divertimento sia occasione di crescita in un più ampio progetto di educazione permanente alla salute ed al benessere. La pallavolo, nella forma studiata per questa fascia d’età, rappresenta lo strumento ideale che consente di ampliare l’offerta formativa, nel rispetto delle caratteristiche psico – fisiche così diverse nelle varie classi della scuola media.

Il torneo “1,2,3…Volley!” vuole essere una proposta per avviare le classi all’attività sportiva, in modo graduale, organico e continuo secondo un itinerario che, partendo da una programmazione di classe e d’istituto, conduca a prime forme d’incontro tra scuole vicine sino a grandi manifestazioni provinciali. Un percorso ove il successo prescinde dal risultato e la partecipazione prevale su ogni eccesso di agonismo e selezione. PROGRAMMA Il progetto offre quattro lezioni gratuite da un’ora a scuola e la partecipazione al torneo tra gli istituti di Igea e Bellaria (1,2,3.. Volley!) organizzato dalla Dinamo Pallavolo al Palasport di Igea Marina.

Le lezioni a scuola saranno tenute da allenatori FIPAV e/o laureati in scienze motorie e saranno così organizzate: nelle prime due verranno spiegati i principali fondamentali della pallavolo e verrà illustrato il regolamento del torneo. La terza e quarta lezione sarà la prima fase del torneo.

PERIODO IPOTIZZATO Inizio lezioni a scuola da parte di tecnici della Dinamo Pallavolo 23 novembre 2015.

9° Torneo “1,2,3…VOLLEY!”: Sabato 12 dicembre 2015 presso Palasport Igea Marina (da confermare).

SEZIONI PARTECIPANTI Tutte le sezioni di 1° della scuola media A. Panzini di Bellaria e di Igea Marina. SVOLGIMENTO TORNEO “1,2,3.. Volley!” Cinque o quattro squadre per classe, miste (almeno una femmina), formate da 3 a 6 giocatori; un giocatore non può fare parte di più squadre;

30

Sistema di gioco: giocatori in campo 3 (uno a rete e due dietro) con obbligo di rotazione al servizio; servizio con battuta dal basso; non è possibile bloccare la palla .

PRIMA FASE (a scuola, terza e quarta lezione) Le squadre formate in ogni classe giocheranno un girone all’italiana con partita di sola andata. Verrà individuata una classifica dalla 1° alla 5° classificata per ogni sezione, passeranno alla seconda fase tutte le squadre.

SECONDA FASE (al Palasport) Tenendo conto della classifica individuata nella prima fase verranno formati otto gironi da cinque squadre ciascuno. Le prime classificate tra questi otto gironi passeranno alla fase finale.

FASE FINALE (al Palasport)

Le prime classificate che si sono qualificate alla fase finale disputeranno quarti, semifinale, finale.

Punteggio - classifica: le gare si disputeranno ai 11 punti senza point limit, un punto alla squadra che vince. Nei gironi da quattro squadre le gare si disputeranno ai 15 punti. Per determinare la classifica in caso di parità si considererà il quoziente punti e successivamente lo scontro diretto

Arbitraggio: a cura delle squadre

Documenti necessari: aver consegnato la “scheda adesione sezione” NB in caso di necessità l’organizzazione si riserva la possibilità di cambiare il regolamento. PREMIAZIONI A fine torneo i rappresentanti della Dinamo Pallavolo consegneranno un attestato di merito alle prime tre squadre classificate e un premio di partecipazione a tutti gli atleti presenti. PER INFORMAZIONI:

Fabio Pesaresi (Responsabile Scuola&Volley) Cell: 3383757846 e-mail: [email protected]

31

PROGETTO SCUOLA & VOLLEY

Il progetto “Scuola & Volley”, nato nella stagione 2006/2007, è un'iniziativa promossa annualmente dalla A.S.D Dinamo Pallavolo Bellaria Igea Marina allo scopo di avviare i bambini all'attività motoria e quindi allo sport, con particolare riferimento naturalmente alla pallavolo. L’intento del progetto è

anche quello di fornire un supporto didattico e tecnico agli insegnanti ampliando l’offerta formativa scolastica. In ognuna delle edizioni andate in scena sino ad oggi il progetto " Scuola & Volley " ha coinvolto centinaia di bambini e classi, tutti di età compresa tra i 6 e i 12 anni, frequentanti le scuole di Bellaria Igea Marina che hanno aderito.

Le lezioni saranno svolte da ottobre a marzo e consiste in quattro interventi effettuati da allenatori FIPAV e/o laureati in scienze motorie all’interno delle ore di motoria più un momento di festa conclusivo al Palasport d’Igea Marina.

Le classi interessate ad aderire al progetto dovranno entro fino novembre presentare il “modulo di adesione” al responsabile della Dinamo Pallavolo.

La Dinamo Pallavolo mette a disposizione materiali e attrezzi necessari per lo svolgimento del progetto. Il progetto è gratuito.

Durante l’anno scolastico 2014/2015 hanno aderito al progetto la scuola Media Panzini e le Scuole primarie Pascoli, Tre ponti, Ferrarin e Carducci per un totale di circa 500 alunni.

Il progetto “Scuola & Volley” è diviso per fasce d’età:

Progetto “Giocolandia”: programma motorio per le classi prime e seconde. Si tratta di un percorso molto ludico e fiabesco in cui i bambini vengono sollecitati a rapportarsi con sé stessi, gli altri e gli attrezzi in modo semplice, graduale e divertente;

Progetto “Alla scoperta del Minivolley” è percorso motorio studiato per i bambini delle classi dalla terza alla quinta. Vengono proposte attività per la formazione psico-motoria globale del bambino in particolare quelle strutture motorie di base utili nel gioco del

32

minivolley.

Progetto “1,2,3.. Volley!” percorso motorio studiato per i ragazzi di prima media, prevede lezioni che abbiano come oggetto la presentazione delle tecniche sportive dei fondamentali della pallavolo.

PER ADERIRE E INFORMAZIONI:

Resp. Progetto Scuola & Volley:

Fabio Pesaresi 338 3757846 [email protected]

33

SCUOLA & VOLLEY

PROGETTO GIOCOLANDIA

SCUOLE INTERESSATE

Tutte le classi 1° e 2° elementare

PERIODO DI SVOLGIMENTO

Da novembre a marzo DURATA

5 lezioni da 60 minuti

LUOGO

Palasport di Igea Marina o presso le palestre delle rispettive scuole ORARIO

Dal Lunedì al Venerdì dalle 8:30 alle 13:00

SCOPO DEL PROGETTO

Consentire al primo ciclo della scuola elementare di prendere parte ad una attività di gioco- sport strutturata come mezzo per scoprire se stessi, il proprio corpo e il mondo esterno.

Promuovere la socializzazione grazie a giochi di squadra.

Imparare a risolvere i conflitti, controllare e gestire le proprie emozioni scegliendo la reazione più adeguata ad ogni situazione, di gioco e non.

Promuovendo il rispetto delle regole e dei materiali utilizzati si cercherà di sviluppare non soltanto il senso civico ma anche il rispetto per se stessi, per gli altri e per le cose.

Coinvolgere i bambini in una festa per fornire loro un modo diverso per trascorrere i momenti liberi all’insegna del divertimento e dell’attività fisica.

Raccogliere le impressioni e le sensazioni dei bambini con la realizzazione di un “Libro dei giochi”.

34

SCUOLA & VOLLEY

PROGETTO ALLA SCOPERTA DEL MINIVOLLEY

SCUOLE INTERESSATE

Tutte le classi di 3°, 4° e 5° elementare

PERIODO DI SVOLGIMENTO

Da novembre a marzo DURATA

4 lezioni da 90 minuti o 5 lezioni da 60 minuti e la partecipazione al torneo “Salta e schiaccia” in programma a marzo 2016 (sabato mattina)

LUOGO

Palasport di Igea Marina o presso le palestre delle rispettive scuole ORARIO

Dal Lunedì al Venerdì dalle 8:30 alle 13:00

SCOPO DEL PROGETTO

Il progetto s’impegna a rendere accessibile a tutti, ad ogni età e ad ogni livello di capacità, la possibilità di giocare a palla bloccata, partendo da un sistema facilitato, che poterà in al gioco del minivolley.

L’attività di gioco-sport è strutturata come mezzo per scoprire se stessi, il proprio corpo e il mondo esterno.

Promuove la socializzazione grazie ai giochi di squadra. Riscopre il concetto di gruppo, garantisce la partecipazione attiva di tutta la classe. Il gruppo imparerà così ad aiutare il più debole e a mettere da parte gli interessi del singolo in funzione del gruppo. Grazie al rispetto delle regole e dei materiali utilizzati si cercherà di sviluppare non soltanto un senso civico ma anche il rispetto per se stessi, per gli altri e per le cose.

Il torneo “Salta e Schiaccia” organizzato dalla Dinamo Pallavolo mira a coinvolgere i bambini per fornire loro un modo diverso di trascorrere i momenti liberi all’insegna del divertimento e scoprire gli effetti salutari del gioco.

35

DANZE POPOLARI

PREMESSA

Il progetto intende far conoscere ed approfondire alcune danze e canti delle varie tradizioni popolari, con riferimento alla gestualità che caratterizza i diversi linguaggi del corpo, che comunica e traduce i luoghi del passato. Costruendo un clima di collaborazione e condivisione, si cercherà di condurre i ragazzi all’interiorizzazione dei molteplici aspetti della danza e della voce che canta, esprime, racconta. Le varietà dei linguaggi, la diversità espressiva con cui si declinano nella quotidianità, costituiscono una risorsa per l'arricchimento del patrimonio culturale che ogni identità sa riconoscere e ricercare nelle proprie radici.

Finalità

L’attività proposta intende favorire nei partecipanti la conoscenza di tradizioni, usi e costumi di culture diverse, recuperando la corporeità e la voce come canali comunicativi privilegiati per star bene assieme, accettare se stessi e gli altri, sviluppare il senso della multiculturalità in un clima di pace e cooperazione. Il progetto è finalizzato inoltre alla partecipazione alla “Festa della Borgata che danza”, al cui interno sono previsti più momenti didattici al fine di conoscere e riconoscere le diverse culture della nostra regione, di altre regioni d’Italia e di parti dell’Europa.

Contenuti

Danze etniche e canti della tradizione popolare.

Metodologia

Le insegnanti propongono attività differenziate a seconda delle classi interessate al progetto attraverso momenti di ascolto e di conoscenza, di approccio ed esecuzione delle danze e dei canti

programmati.

TEMPI

Le insegnati hanno utilizzato nel secondo quadrimestre le ore dell’orario scolastico e talvolta della giornata libera.

VERIFICA

L’attività ha raggiunto gli obiettivi programmati grazie ad un lavoro condotto, a volte a piccoli gruppi, a volte con le intere classi interessate, in alcuni casi a classi aperte (prime e seconde),

attraverso un sistematico intervento di coordinamento, di cooperazione all’interno dei gruppi.

Scuola Primaria Statale “ G. CARDUCCI” Via Mazzini 1 – 47814 Bellaria Igea Marina (RN)

Tel. E Fax 0541 349533

36

Progetto Giovani in folk OBIETTIVI DEL PROGETTO Plurimi gli obiettivi didattici che si vogliono conseguire con “Giovani in...Folk!!!” nello specifico si indicano: sensibilizzare i più giovani alla conoscenza delle tradizioni del proprio territorio e sul vissuto delle generazioni passate, per incentivarne il senso di appartenenza; predisporre le nuove generazioni al confronto e alla conoscenza delle tradizioni di altri popoli e territori, come arricchimento culturale ed educazione al dialogo ed alla pace; far comprendere alle giovani generazioni come, attraverso i linguaggi artistici si possa raccontare e rappresentare, in modo gioioso e divertente la propria identità, eliminando le differenze che “spaventano”. creare un appuntamento che, riproponendosi anno per anno, diventi un importante punto di riferimento per i giovani ed i loro educatori incentivando così specifici percorsi di studi legati alle tradizioni dei luoghi. incentivare il dialogo e la cooperazione fra Comuni, Province e Regioni italiane ed estere, creando un occasione di scambio culturale e di valorizzazione dei loro territori e delle loro istituzioni più importanti, promuovere lo scambio identitario fra le giovani generazioni. MODALITA' DI PARTECIPAZIONE Il progetto “Giovani in...folk!!!”, supportato e condiviso con gli Istituti Scolastici Comprensivi di Bellaria Igea Marina, è rivolto a tutte le classi, di ogni ordine e grado che abbiano lavorato durante l’anno scolastico ad uno specifico repertorio popolare, sia esso del territorio di provenienza che di altri territori, attraverso studi specifici e qualificati. Si può partecipare a “Giovani in...Folk!!!” portando un breve saggio (della durata massima di 20 min.) tratto dal repertorio tradizionale di provenienza e scelto fra danze, canti, musiche, racconti...affrontato durante il percorso scolastico. Da tale programma, si richiede che venga individuato un elemento del repertorio proposto, che possa coinvolgere tutti o parte degli studenti partecipanti. È importante che, all'interno di ogni gruppo, vengano individuati alcuni studenti capaci di presentare il proprio territorio ed il lavoro svolto. Questa modalità di presentazione permetterà ai ragazzi di essere i veri protagonisti della manifestazione migliorando la loro capacità di comunicazione e trasmissione del proprio sapere. La partecipazione è aperta anche a quelle scuole che abbiano lavorato sugli usi e costumi del proprio territorio creando mostre espositive o brevi rappresentazioni di antichi mestieri ed usanze.

Scuola Primaria Statale “ G. CARDUCCI” Via Mazzini 1 – 47814 Bellaria Igea Marina (RN)

Tel. E Fax 0541 349533

Anno Scolastico 2012/2013

37

38

39

SCUOLA/E SCUOLA PRIMARIA “G.PASCOLI” CLASSE/I 4°A DOCENTE/I ZACCARELLI SILVIA ESPERTO/REFERENTE SIGNOR DOMENICO BIANCO ISTRUTTORE NUOTO – GESTORE CENTRO SPORTIVO “IL GELSO” COMUNE BELLARIA-IGEA MARINA Analisi della Situazione Iniziale:il precedente anno scolastico (2014-2015)gli alunni del la classe in oggetto hanno seguito un mini-corso di nuoto presso le piscine del centro sportivo “Il Gelso” –zona Igea- confermando la sua valenza :l’ esperienza si è rivelata veramente positiva e importante,stimolante , divertente,aggregante ed istruttiva. Si ricorda che durante l’anno scolastico 2013/2014 la classe aveva già usufruito della possibilità di accedere a tali piscine per una lezione gratuita (offerta dallo stesso centro a tutte la classi di scuola primaria e di scuola secondaria del Comune di Bellaria-Igea Marina:l’ esperienza si è rivelata veramente positiva). Finalità Educative: in assemblea ,a ottobre,con i genitori è nata la proposta,anche per il seguente anno scolastico(2015-2016),di poter frequentare un mini-corso di nuoto, soprattutto in virtù della magnifica esperienza vissuta. Obiettivi Didattici/Si confermano i seguenti obiettivi :non solo “acquaticità”ma anche aggregazione e attività in gruppo ,e di gruppo,quindi “sportività“e naturalmente”coordinazione”. Il nuoto è una esperienza “nuova” per la scuola primaria di Bellaria-Igea-Marina. Metodologia: 4/quattro incontri,a settimane alterne,tre gruppi –tre istruttori. Trasporto da scuola al centro sportivo e ritorno con scuolabus comunale. Strumenti: tenuta idonea all ‘attività per ogni alunno a cura delle famiglie. Salvagenti ,”tavolette”,cerchi,” “tubi “( messi a disposizione dal personale del centro). Spazi: Piscine(spogliatoi/spazi di accoglienza) del centro sportivo “Il Gelso”(Igea) Tempi di realizzazione: Il corso si terrà nel secondo quadrimestre. Il calendario delle lezioni è in via di definizione.

- Periodo: date da definire –periodo fine gennaio/maggio(II quadrimestre) - Frequenza: a settimane alterne/ogni due settimane

Risultati attesi: “Confidenza con l’ acqua “. Coordinazione. Sviluppo delle singole”capacità/possibilità nel nuoto”- Aggregazione- “ Sport insieme, per divertirsi”

PROGETTO DIDATTICO: EDUCAZIONE MOTORIA MINI-CORSO DI NUOTO

40

PROGETTI HERA

acqua / Scuola primaria

SOGNAMBOLESCO - Acqua, dal cielo alla Terra (per le classi 1° e 2°)

Attraverso una rappresentazione teatrale che utilizza un approccio narrativo, poetico, divertente ed emozionale, i bambini verranno coinvolti intimamente verso il tema dell’acqua e stimolati al contempo alla partecipazione attiva e concreta.

INCURSIONE GREEN

Un vero e proprio evento a scuola che prevede un percorso di avvicinamento alle tematiche di acqua, energia e ambiente attraverso l’allestimento di postazioni dedicate (i corner tematici) nei quali i bambini verranno coinvolti, attraverso esperimenti e giochi, nell’analisi di importanti fenomeni scientifici e ambientali.

SCEGLI TU IL FINALE - Acqua

Attraverso la metodologia dello storytelling l’educatore introduce una storia che mette in luce una problematica, un episodio o un fenomeno legato alla tematica acqua che dovrà essere analizzata dai bambini per comprenderne il significato e per poi costruire un seguito plausibile e un finale originale.

DI TERRA, DI ACQUA E DI MARE (indicato per le classi 3°, 4° e 5°)

Si tratta di un percorso didattico che attraverso la tecnica Kamishibai promuove il coinvolgimento diretto degli alunni incoraggiandoli a porsi domande sul ruolo dell’uomo sulla Terra, del carattere finito delle risorse e delle conseguenze dell’inquinamento sugli esseri viventi.

ITINHERARIO INVISIBILE (per le classi 4° e 5°)

Itinherario didattico dedicato alla conoscenza dei principali impianti del ciclo acqua gestiti da Hera con

41

l’obiettivo di far conoscere tutte le fasi di trattamento dell’acqua per trasferire ai giovani la conoscenza della corretta gestione della risorsa idrica. L’itinherario prevede la possibilità di visitare direttamente gli impianti sul territorio. Qualora ciò non sia possibile si possono effettuare visite virtuali. L'itinerario è riservato alle scuole dell'Emilia Romagna.

ITINHERARIO INVISIBILE VIRTUALE (per le classi 4° e 5°)

Da quest’anno c’è una importante novità per gli insegnanti che desiderano partecipare all’Itinherario Invisibile: gli impianti di Hera “entrano in classe” grazie al collegamento via skype con un inviato speciale. Itinherario didattico dedicato alla conoscenza dei principali impianti del ciclo acqua gestiti da Hera che ha come obiettivo far conoscere tutte le fasi di trattamento dell’acqua al fine di trasferire alle nuove generazioni la conoscenza della corretta gestione della risorsa idrica. L’itinherario prevede la visita virtuale in classe di un impianto del ciclo acqua.

42

Istituto Comprensivo Statale “BELLARIA” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE

PROGETTO CONTINUITÀ

Il giro dell’isola in 9 libri

Il giro dell’isola in 9 libri è la gara di lettura fra gli alunni di tutte le classi V della Scuola primaria dell’istituto comprensivo “Bellaria” e gli alunni delle classi II della Scuola secondaria di primo grado “Alfredo Panzini” in qualità di organizzatori.

L’iniziativa non ha solo lo scopo di promuovere la lettura,ma anche quello di favorire la continuità tra gli alunni dei due diversi gradi di scuola. I docenti della Scuola secondaria, infatti, faranno conoscere e approfondire i testi scelti ai ragazzi delle classi seconde, che redigeranno le prove della gara di lettura, preparando giochi e domande da sottoporre alle classi V della Primaria.

Durante l’intero anno scolastico, i ragazzi delle classi V leggeranno tutti i testi selezionati, creando una biblioteca di classe; al termine dell’anno ogni bambino avrà un libro della gara da portare a casa.

DESTINATARI Gli studenti delle classi V della scuola primaria e quelli delle classi II della scuola secondaria (non necessariamente l’intera classe, ma anche solo un piccolo gruppo di alunni scelti dall’insegnante di Lettere).

DOCENTI COINVOLTI Gli insegnanti di italiano delle classi V della scuola Primaria e quelli di Lettere delle classi II della Secondaria.

DURATA La sua durata si ritiene rinnovata di anno in anno con verifiche in itinere e a fine anno scolastico.

FINALITÀ Attivare percorsi che appassionino alla lettura i nostri ragazzi; coinvolgere gli studenti delle classi II della scuola secondaria in un’esperienza che li

responsabilizzi e stimoli; sviluppare abilità sociali e interdipendenza positiva tra gli alunni di ogni classe; ampliare l’orizzonte esperienziale dei ragazzi attraverso letture vicino al loro vissuto, ma allo

stesso tempo in grado di fornire utili spunti di riflessione.

OBIETTIVI Consolidare capacità di comprensione del testo e abilità di memorizzazione; sviluppare l’attenzione ai particolari e l’abilità di cogliere relazioni in un testo scritto;

43

migliorare l’autonomia e potenziare le capacità organizzative e di problem solving; ampliare il bagaglio lessicale.

ARTICOLAZIONE DELLA GARA La gara si svolgerà un sabato mattina del mese di maggio sotto forma di caccia al tesoro, per tutte le classi simultaneamente, nelle vie del centro di Bellaria, in isole di gioco collocate in 9 punti (Biblioteca Comunale, libreria Gurugù, vari punti nell'Isola dei Platani…), gestite dai ragazzi più grandi che avranno cura di caratterizzare e “arredare” questi punti-gioco. Le classi V si muoveranno per rispondere alle domande sui libri in bibliografia e per svolgere delle semplici prove fra tutte le 9 postazioni di gioco accumulando il punteggio, alla conclusione del gioco si proclamerà la classe vincitrice (in caso di parità si effettuerà uno spareggio). La classe vincitrice riceverà come premio un’uscita in un parco tematico della Provincia.

44

45

46

47

48

49

50

51

52

SCUOLA SECONDARIA

DI I GRADO

53

Istituto Comprensivo Statale “BELLARIA” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE

PROGETTO “LA SICUREZZA A SCUOLA”

Il P.O.F. dell’I.C. Bellaria assume il tema della sicurezza quale termine di riferimento centrale nell’ambito dei programmi per l’educazione alla salute. Gli interventi didattici relativi ai temi della sicurezza sono coordinati nell’ambito di un progetto unitario denominato “ informazione e prevenzione”, che ha come DESTINATARI tutti gli alunni della scuola. FINALITA’

promozione della cultura della prevenzione dei rischi;

informarsi per prevenire;

“ANTICIPAZIONE”: sviluppo dell’abitudine a prevedere (“anticipare”) le possibili conseguenze delle proprie ed altrui azioni o di eventi ambientali;

interiorizzazione del “bene salute” quale valore di riferimento nelle scelte di vita. Le AZIONI coordinate nell’ambito del progetto informazione e prevenzione comprendono: - contestualizzazione dei temi della sicurezza nell’ambito dei programmi disciplinari ordinari; - rilevazione/memorizzazione dei fattori di rischio presenti negli ambienti scolastici e non; - promuovere negli alunni l’adozione dei comportamenti preventivi conseguenti; - vigilanza al fine di prevenire posture scorrette (in particolare a carico della schiena e degli occhi); - esposizione limitata ai video-terminali; - partecipazione alle prove simulate di evacuazione d’emergenza, lettura consapevole della cartellonistica, rispetto delle consegne; - trasferimento degli apprendimenti afferenti ai temi della sicurezza anche in ambito extrascolastico (sulla strada, negli ambienti domestici, nei locali pubblici ecc); Inoltre ciascun insegnante, nelle classi di competenza, assicura interventi informativi su: - i fattori di rischio presenti negli ambienti scolastici; - corretto uso delle strutture, strumentazioni e dotazioni scolastiche; - comportamenti preventivi; - la necessità di osservare le norme igieniche; - l’utilità di effettuare controlli periodici di tipo ortopedico, oculistico e dentale

54

Istituto Comprensivo Statale “BELLARIA” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE

PROGETTO “CORSO di EDUCAZIONE STRADALE”

Il Corso di Educazione Stradale è rivolto alle classi di Scuola primaria e secondaria di I° grado. Il progetto si pone l’obiettivo di approfondire le tematiche riguardanti la sicurezza stradale e il rispetto della convivenza civile e della legalità; tale intervento sarà previsto per le classi quarte e quinte della Scuola Primaria e per le classi del primo e secondo anno della Scuola secondaria di I°, con la collaborazione attiva del locale Comando di Polizia Municipale. FINALITA’: Percepire l’importanza delle norme comportamentali; Sensibilizzare alla conoscenza ed al rispetto delle regole per migliorare la convivenza civile; Fornire conoscenze utili alla salvaguardia della salute sui temi della sicurezza stradale; Aumentare i livelli di conoscenza e sviluppare la capacità di assumere comportamenti corretti riferiti alla

sicurezza stradale; Aumentare i livelli di consapevolezza sui rischi della strada per incentivare i comportamenti positivi; Ridurre i comportamenti trasgressivi ed a rischio per la propria ed altrui sicurezza. OBIETTIVI: Conoscere ed utilizzare la nomenclatura delle parti costituenti la strada; Conoscere ed utilizzare le norme che regolano la circolazione stradale; Decodificare la segnaletica stradale e comportarsi conseguentemente; Adattarsi alla mutabilità dell’ambiente stradale; Inserirsi nel traffico con decisione senza averne paura, ma con cognizione; Valutare il proprio comportamento; Agire con buon senso soprattutto in situazioni critiche di traffico; Sviluppare la capacità di assumere comportamenti corretti sulla strada Modalità didattiche: Due interventi degli esperti della Polizia Municipale in tutte le classi I e II della Scuola Media. In tutte le classi gli esperti avranno cura di inserire nella loro programmazione parte dei contenuti sopraelencati potendo sviluppare l’argomento “strada” come contenitori di valori sociali di esperienze relazionali e di conoscenze lessicali, topologiche e storiche, trattando gli argomenti con linguaggi adatti all’età dei destinatari, attraverso attività e conversazioni guidate, analisi di situazioni critiche, attivazioni e simulazioni. Nel mese di maggio è prevista una giornata finale con percorso su strada per le classi partecipanti al progetto. Prima dell’inizio del Corso di Educazione stradale si invierà il calendario e le sedi degli incontri, definiti in tre ore per classe suddivise in due giorni settimanali.

55

Istituto Comprensivo Statale “BELLARIA” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE

EDUCAZIONE ALLA SALUTE

La Scuola secondaria di 1° grado è impegnata nella realizzazione di programmi educativi in tema di promozione della salute, che considera una delle sue principali responsabilità educative. I percorsi si sviluppano in modo integrato e interdisciplinare e prevedono il ricorso a modalità didattiche interattive e laboratoriali, che favoriscono il coinvolgimento dei ragazzi e l’acquisizione di competenze trasversali, in modo da far maturare la consapevolezza che le scelte che ciascuno compie nell’oggi influenzano il futuro proprio e di altri e che quindi vanno compiute con responsabilità.

Gli interventi schematizzati in tabella sono di seguito descritti e ad essi sono aggiunti quelli di consulenza psicologica gestiti dal Dott. Mirco Ciavatti.

EDUCAZIONE ALLA SALUTE

AREE TEMATICHE OBIETTIVI FORMATIVI CAPACITA’

TRASVERSALI DA POTENZIARE

(LIFE SKILLS)

Educazione alimentare

Prevenzione delle dipendenze (fumo, alcool,

droghe…)

Promozione dell’attività fisica

Educazione socio-affettiva e prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili

Le attività vogliono sviluppare nei ragazzi la consapevolezza che le loro scelte hanno un’influenza

diretta sulla loro salute e mirano a sviluppare un senso di responsabilità che li porti ad attivare comportamenti

positivi

capacità di prendere decisioni in modo autonomo, consapevole e responsabile

capacità di opporsi ai condizionamenti esterni

negativi

56

PROGETTI DI EDUCAZIONE ALIMENTARE E DI PREVENZIONE DELL’USO DEL TABACCO Attività di educazione alla salute, con particolare riferimento all’educazione alimentare e alla prevenzione dell’uso del tabacco, vengono realizzate dai docenti per le classi seconde della Scuola Secondaria di 1° grado. I docenti si avvalgono di metodologie e materiali elaborati e diffusi dagli operatori della AUSL nell’ambito del programma regionale PAESAGGI DI PREVENZIONE –SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE. Gli interventi vengono svolti dai docenti del consiglio di classe nel loro orario di servizio e a discrezione dei singoli consigli di classe, ci si avvale della collaborazione di esterni, come educatori di COOP ADRIATICA, operatori della ASL e dello IOR e esperti individuati con la collaborazione e il finanziamento del Comune. FINALITA’ DEI PROGETTI:

- promuovere stili di vita salutari nelle persone in formazione, nelle fasi dello sviluppo psichico in cui si acquisiscono e radicano abitudini di vita;

- guidare gli alunni ad essere protagonisti delle proprie scelte e sviluppare la capacità di muoversi consapevolmente e con spirito critico tra pregiudizi e mode;

- stimolare un rapporto positivo con se stessi, improntato al rispetto della salute propria e degli altri. OBIETTIVI DEI PROGETTI:

- riflettere sul concetto di salute e sui suoi determinanti; - acquisire consapevolezza del legame che intercorre tra alimentazione e salute; - conoscere e mettere in pratica le regole di una corretta alimentazione; - guidare al consumo consapevole, attraverso una riflessione critica sulla pubblicità e i suoi strumenti; - promuovere la conoscenza e la comprensione dei vari aspetti sanitari, psicologici e sociali legati all’abitudine al

fumo; - promuovere l’assunzione di comportamenti da non fumatore anche in presenza di sollecitazioni esterne contrarie; - promuovere l’attività fisica come fattore essenziale per la salute; - acquisire consapevolezza dell’importanza della prevenzione per la salvaguardia della salute.

Per l’anno scolastico 2015/16 i consigli di classe delle classi seconde hanno aderito al programma promosso dalla AUSL denominato “LIBERI DI SCEGLIERE”, mirante a sviluppare nei ragazzi la capacità di resistere a pressioni sociali al fumo di tabacco. PROGETTO “MONDO STUPEFACENTE” La scuola aderisce, grazie al finanziamento dell’Amministrazione Comunale, al progetto di prevenzione delle dipendenze “MONDO STUPEFACENTE”, gestito da educatori della Comunità Papa Giovanni XXIII, da decenni impegnata nella prevenzione e nel recupero delle tossicodipendenze. Tale progetto, rivolto a tutte le classi terze della Scuola Secondaria di 1° grado, si sviluppa in tre incontri della durata di due ore per ogni classe e viene svolto nel corso dell’anno scolastico da novembre ad aprile. Ogni anno gli educatori del progetto incontrano i genitori per illustrarne obiettivi e modalità di svolgimento. FINALITA’ DEL PROGETTO:

- aiutare i ragazzi a prendere coscienza delle sofferenze del disagio presente in coloro che vivono il dramma della dipendenza, attraverso il lavoro di gruppo finalizzato a realizzare un dialogo empatico con gli educatori e i compagni;

- insegnare all’adolescente le modalità e le strategie per individuare, prendere consapevolezza e condividere i propri agi e disagi;

- ascoltare gli eventuali disagi degli alunni al fine di trasformarli in dialogo e azione positiva. OBIETTIVI DEL PROGETTO:

- aumentare le conoscenze del mondo della droga e delle dipendenze più in generale; - aumentare la consapevolezza del rischio e della possibilità di prevenirlo; - prendere coscienza di un mondo spesso considerato molto lontano, anche attraverso l’incontro con alcune

esperienze personali di tossicodipendenza e del loro cammino terapeutico di recupero; - aumentare la consapevolezza della propria identità;

57

- accrescere la capacità di relazione del gruppo classe; - sviluppare la capacità di progettualità trovando in sé le risorse per saper decidere circa il proprio futuro, specie in

riferimento al comportamento personale riguardo alle sostanze. PROGETTI DI CONSULENZA PSICOLOGICA GESTITI DAL DOTT. MIRCO CIAVATTI Grazie al finanziamento dell’Amministrazione comunale, la Scuola Secondaria di 1° grado può beneficiare degli interventi del dott. Mirco Ciavatti, psicologo con acquisite competenze nell’ambito della psicologia scolastica e del mondo dei ragazzi, adolescenti e pre-adolescenti. SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA “SPAZIO D’ASCOLTO” E’ attivato ogni anno uno Spazio d’Ascolto gestito dal dott. Ciavatti e rivolto a tutti gli alunni. Lo Spazio d'Ascolto si propone di sostenere il percorso scolastico ed il successo formativo di alunni ed alunne. È l'opportunità di incontrare un esperto a cui chiedere consigli e pareri che possano migliorare la gestione delle problematiche riguardanti l'apprendimento, l'organizzazione dello studio, l'orientamento, l'amicizia, la vita del gruppo-classe, i cambiamenti legati all'età. Lo psicologo, in una stanza appositamente predisposta, si pone in ascolto di ciò che i ragazzi singolarmente o a coppie vorranno sottoporgli in un appuntamento della durata di 20-30 minuti. PROGETTO DI EDUCAZIONE SOCIO-AFFETTIVA Si propone l'attivazione di percorsi integrati con i saperi delle discipline scolastiche, in cui alunni ed alunne possano affrontare le tematiche inerenti i cambiamenti della preadolescenza. Il lavoro proposto alle classi consiste in momenti di confronto, condivisione e elaborazione di conoscenze ed esperienze riguardanti: - gli affetti, le emozioni ed i sentimenti sollecitati dal periodo puberale; - i cambiamenti del corpo e delle relazioni; - gli sviluppi dell'identità di genere; - la consapevolezza della diversità e pluralità: le implicazioni col pregiudizio, lo stereotipo - ed il conflitto; - l'emersione di una maggiore autonomia e la capacità di scelte responsabili.

Per realizzare il progetto ogni anno, nel secondo quadrimestre, il dott. Ciavatti incontra tutte le classi terze in due incontri della durata di un’ora, senza la presenza dell’insegnante. ORIENTAMENTO Su richiesta dei Consigli di classe, il dott. Ciavatti incontra le classi terze, con lo scopo di far riflettere i ragazzi sulle proprie potenzialità, sulle proprie passioni e sui propri progetti, arrivando a fornire loro delle linee guida per la scelta della scuola secondaria di 2° grado. INTERVENTI NELLE CLASSI Il dott. Ciavatti, su richiesta del Consiglio di classe, effettua interventi nelle classi, sia per effettuare un’osservazione in caso di particolari problematiche, sia per discutere con i ragazzi di tematiche proposte dai docenti. Gli incontri si svolgono generalmente senza la presenza dell’insegnante.

58

PROGETTO: “INTERVENTO DEL MEDICO NELLE CLASSI TERZE MEDIE” Il progetto si inserisce nell'ambito del più ampio piano di prevenzione e di educazione alla salute, che l'Istituto si propone di attuare, attraverso le competenze della scuola stessa e l'apporto di esperti esterni, aderendo anche ad iniziative in collaborazione con il Comune di Bellaria Igea Marina, l'ASL, Enti, Associazioni, Organizzazioni, che possono concorrere dando il proprio supporto. L'intervento del medico (finora si è dichiarato disponibile il dott. Ferranti) nelle classi terze, perciò, si inserisce,da un lato, fra le lezioni dei docenti di scienze, e dall'altro segue l'incontro che le classi stesse hanno con lo psicologo presente nella scuola, il dott. Ciavatti sul tema delle relazioni affettive. I coordinatori ne informano i genitori all'inizio dell'anno, unitamente alle altre proposte didattico-educative. Come lo scorso anno, il dott. Ferranti si è reso disponibile ad incontrare i genitori, per illustrare i contenuti dell’intervento. Preferibilmente l'incontro con il medico si svolge in primavera, ogni classe terza riceve il medico per un'ora ciascuna. INCONTRO COL NUTRIZIONISTA Le classi seconde, nell’ambito del progetto di educazione alimentare, incontrano un nutrizionista (finora è stato disponibile Marco Neri) per approfondire le tematiche inerenti ai principi nutritivi e alle regole per una corretta alimentazione.

BISOGNI FORMATIVO-EDUCATIVI OBIETTIVI MODALITA'

• Problemi legati alle relazioni affettive nella pre-adolescenza • Anticipo dell'età del primo rapporto • Informazioni confuse e/o inesatte sui temi legati alla sessualità • Problemi legati alla percezione di sé e del proprio corpo nella fase della pubertà

• Fornire informazioni corrette in un contesto rassicurante • Educare alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili • Rispondere in modo adeguato alle curiosità del preadolescente • Favorire la relazione interpersonale e i cambiamenti fisici, attraverso la consapevolezza e la responsabilità

• Preparazione all'Intervento del medico attraverso l'incontro con lo psicologo • Preparazione all'Intervento del medico attraverso lezioni specifiche dei docenti di scienze • Incontro di un'ora del medico, per ciascuna classe terza, senza la presenza dell’insegnante

59

Istituto Comprensivo Statale “BELLARIA” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE

Progetto “Migliorare abilità e competenze in Matematica”

a.s. 2016-2017/2017-2018/2018-2019

PRIORITÀ CUI SI RIFERISCE Migliorare la qualità delle attività logico-matematico, allo scopo di diminuire il divario negli esiti scolastici tra gli studenti. Legge 107/2015 art.1, c. 7, lettera b) Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; DESTINATARI Tutti gli alunni segnalati dai diversi consigli di classe. TRAGUARDO DI RISULTATO Eliminare lo scarto percentuale attuale rispetto alla media regionale nel breve periodo e raggiungere il punteggio percentuale del Nord Est a giugno 2018. SITUAZIONE SU CUI SI INTERVIENE Gli studenti raggiungono, nel loro insieme, una percentuale inferiore di 2,7 punti percentuali rispetto alla media Regionale delle scuole comparabili, 53,4 % (dato INVALSI a.s. 2014-2015 esame di stato I.C. Bellaria), 56,1 (dato INVALSI 2014-2015 esame di stato Regione Emilia Romagna).

Classi/Istituto

Media del punteggio

percentuale al netto del

cheating

Punteggio EMILIA-ROMAGNA

56,1

Punteggio Nord Est 57,2

Punteggio Italia 53,5

Punteggio percentuale osservato

Cheating in

percentuale

RNIC81000C 53,4 significativamente inferiore

significativamente inferiore

non significativamente

differente 62,6 11,5

OBIETTIVO DI PROCESSO Allineare i criteri di valutazione delle prove utilizzati dai docenti ed estendere l’utilizzo delle prove comuni. Ottenere valutazioni che mostrino progressi di anno in anno nelle prove per classi parallele. Obiettivi di processo volti al RECUPERO:

Generale consolidamento delle conoscenze e abilità della prima parte dell’anno scolastico per le classi seconde e terze compensansando eventuali lacune pregresse;

Potenziamento e risanamento delle lacune pregresse per gli alunni delle classi prime; Aumento esiti positivi con attività di recupero;

60

Perfezionare e potenziare il metodo di apprendimento e di studio, in modo da affrontare le prove scritte e orali di matematica con maggiore serenità e consapevolezza possibile rispetto alle proprie potenzialità;

Attività di calcolo, sostegno al ragionamento logico, ripasso delle regole procedurali; Fornire una preparazione completa attraverso simulazioni preparate e prove invalsi

degli anni precedenti; Risvegliare l’interesse verso i contenuti disciplinari;

Obiettivi di processo volti al POTENZIAMENTO: Ampliare le conoscenze dei contenuti disciplinari; Offrire agli alunni che presentano una positiva preparazione di base ulteriori possibilità

di arricchimento culturale; Potenziare le abilità di calcolo anche con l’uso consapevole di strumenti; Potenziare le capacità logiche e critiche; Approfondire la conoscenza per migliorare l’uso dei termini, simboli e linguaggi

specifici; Partecipazione a competizioni matematiche; Migliorare il metodo di lavoro per diventare autonomi.

ATTIVITÀ PREVISTE Le attività che si prevedono sono volte a:

Acquisizione di un metodo di studio; Recupero e rafforzamento delle abilità logico-matematiche; Acquisizione delle conoscenze di base della disciplina per arrivare ad un apprendimento

efficace per favorire il successo scolastico; Supporto alle situazioni di svantaggio degli alunni BES e stranieri per favorire

l’integrazione Dare più fiducia e sicurezza nelle proprie capacità agli alunni, favorire la loro

partecipazione all’attività di classe, diminuendo i casi di disagio; Migliorare la motivazione e l’autostima; Arricchire le capacità relazionali e promuovere un atteggiamento positivo nei confronti

della scuola; Maggiore entusiasmo per lo studio della Matematica; La Matematica non rappresenta un ostacolo, anzi diventa disciplina trainante per lo

sviluppo della logica; Curare le eccellenze; Imparare a lavorare in gruppo e a rispettare le regole della convivenza civile.

METODOLOGIA:

Lavoro in piccoli gruppi di livello organizzati a classi parallele con continuità e regolarità; Apprendimento cooperativo; Metodo induttivo; Metodo deduttivo; Lezione frontale; Semplificazione dei contenuti; Allungamento dei tempi di acquisizione dei contenuti. Svolgimento di un certo numero di prove e di almeno due prove di istituto all’anno.

61

FASI OPERATIVE

FASE Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Somministrazione prove comuni di valutazione iniziale per rilevare le competenze in ingresso. X

Analisi con gli alunni dei risultati attraverso l’individuazione degli errori commessi e/o sulle difficoltà incontrate.

X

Ricognizione delle carenze in matematica nel corso dei consigli di classe. X X X X X X

Individuazione, da parte dei docenti di matematica in un clima di proficua collaborazione e di intensa sperimentazione di didattiche innovative, le priorità di intervento in rapporto ad ambiti e processi per la progettazione di percorsi calibrati ai bisogni degli alunni.

X X X X X

Formazione dei gruppi di alunni di livello sulla base dei risultati ottenuti nelle prove comuni. X X

Organizzazione dei corsi di recupero e potenziamento; X X

Monitoraggio dell’azione programmata utilizzando come indicatori i risultati ottenuti nelle prove di verifica, coerenti con i percorsi progettati, “in itinere” e finali;

X X X X X X X X

Verifica dei progressi registrati dagli alunni in Matematica rispetto ai livelli iniziali per comparazione fra i risultati raggiunti e le valutazioni “in itinere” e finali con realizzazione di Grafici da presentare ai portatori di interesse (stakeholder) interni ed esterni.

X X X X X

Verificare il lavoro svolto attraverso l’analisi degli indicatori e il confronto dei dati; X X

Azioni di sensibilizzazione e coinvolgimento delle famiglie per la condivisione delle azioni formative, promuovendo incontri con le famiglie per concordare linee di intervento efficaci;

X X X

Collaborazione con le famiglie degli alunni coinvolti; X X X

Indagine di customer satisfaction condotta presso le famiglie, per rilevare il livello di gradimento delle attività proposte.

X X

MONITORAGGIO Il Progetto, per la sua complessità e la sua rilevanza didattica ed educativa, richiede una costante azione di monitoraggio per far sì che tutto quanto stabilito possa procedere regolarmente secondo le linee fissate nella fase di pianificazione degli interventi. La Fase di monitoraggio si articolerà in:

Incontri periodici tra i docenti di matematica, per monitorare il lavoro le attività svolte, allo scopo di individuare per tempo eventuali difficoltà “in itinere”, modificare gli interventi nell’ottica dell’efficacia e dell’efficienza, quindi, della qualità;

Compilazione di schede di rilevazione da parte dei docenti di matematica;

62

Discussione sui livelli di partecipazione, di interesse e di motivazione degli studenti negli incontri periodici dei Consigli di classe e nelle sedute del Collegio dei Docenti;

Confronto tra i risultati delle Prove INVALSI (ultimo triennio), delle prove di verifica ufficiali nella programmazione curricolare ed i risultati registrati nelle prove oggettive somministrate nei percorsi di recupero, consolidamento e potenziamento in merito allo sviluppo di abilità e competenze da parte degli studenti;

RIESAME E MIGLIORAMENTO Nel caso in cui la fase di monitoraggio abbia evidenziato problemi o la necessità di interventi correttivi di miglioramento, il Responsabile del Progetto, dopo aver informato tempestivamente il Dirigente Scolastico, convocherà il Gruppo di Progetto, per rivedere le diverse fasi progettuali con attenzione, individuare le cause di eventuali difficoltà e proporre le soluzioni più efficaci ed efficienti. Questo intervento, in base alla rilevanza dei problemi emersi, potrebbe avere anche frequenza settimanale. RISORSE UMANE Docenti curriculari di Matematica e docente di potenziamento (A059 o classe analoga

RISORSE FINANZIARIE NECESSARIE

a. s. 2016-17 a. s. 2017-18 a. s. 2018-19 Ore per singolo

docente 10 10 10

Contrattazione d’Istituto

Contrattazione d’Istituto

Contrattazione d’Istituto

FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI Infrastruttura/ attrezzatura

Motivazione

Aula attrezzata Svolgere le attività Una LIM (già disponibile)

Condivisione materiali

Software didattici Si prevede l’acquisto poiché facilitatori per la didattica INDICATORI UTILIZZATI Prove standardizzate annuali (prove INVALSI) di Matematica. STATI DI AVANZAMENTO Il miglioramento atteso al termine dei tre anni del progetto è di 4,5 punti percentuali di cui 2 per il secondo anno (a.s. 2016-2017) e 2,5 per il terzo anno (a.s. 2017-2018).

63

RISULTATI CHE IL PROGETTO AVRÀ SULLA PERFORMANCE DELLA SCUOLA. I risultati finali avranno un impatto notevole sulla performance dell’Istituzione, sia per quanto riguarda gli stakeholder interni (studenti e Docenti) sia per gli stakeholder esterni, in quanto, innalzamento del livello di competenza nell’Area logico-matematica, permetterà alla Scuola di conseguire come obiettivo strategico il valore percentuale del 57,9 % (media percentuale per il Nord Est) a giugno 2018 nei risultati degli studenti, in Matematica, in occasione della rilevazione degli apprendimenti a cura dell’INVALSI, dando una risposta ai bisogni dell’utenza con un servizio di qualità ed attivando, allo stesso tempo, un processo di innovazione sul piano dell’organizzazione didattica e metodologica da parte dei Docenti.

64

Istituto Comprensivo Statale “BELLARIA” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE

PROGETTO “Ri&Labora – Arts & Crafts

PERCORSO DI CONOSCENZA DELLE ARTI APPLICATE, DEI MESTIERI E DELLE ABILITÀ MANUALI. ATTRAVERSO LA CONOSCENZA, LA PROGETTAZIONE ED IL RIUSO.

PREMESSA: Una delle problematiche che emergono in ambito scolastico è quelle che riguardanti alunni che, durante le ore di lezione, manifestano disagio e difficoltà nel tenere un comportamento adeguato al contesto classe e che spesso mettono in atto comportamenti dannosi per se stessi, per i compagni e alle volte anche per gli insegnanti. Si è predisposta una attività di laboratorio si pone come approccio agli studenti con la metodologia dell’ “ASCOLTARE FACENDO”. OBIETTIVI:

Creare occasione d’incontro tra ragazzi e sviluppare un’esperienza e nuove competenze per una relazione positiva con sé e con i compagni.

Offrire un’alternativa educativa-attiva all’interno della scuola stessa; Permettere e agevolare relazioni, con educatori preparati, per elaborare percorsi di riflessione

rispetto ai propri comportamenti; Aumentare la consapevolezza della propria identità e delle risorse ed attitudini; Favorire una riflessione personale e di gruppo sulle proprie capacità come risorse personali per

pensarsi in una prospettiva di futuro anche lavorativo; Sviluppare capacità progettuali e conoscere delle professioni artigianali e artistiche. Far sperimentare la possibilità di saper vedere nuove possibilità in oggetti di scarto.

DESTINATARI DEL PROGETTO: Alunni selezionati di tutte le classi delle medie inferiori. Ragazzi problematici conosciuti/seguiti da insegnanti di sostegno e/o dai servizi sociali. Ragazzi con spiccate doti manuali e abilità creative che necessitino di sviluppare queste competenze in un percorso. COINVOLGIMENTO DEGLI INSEGNANTI: E’ fondamentale che questo progetto sia complementare al lavoro degli insegnanti e per questo necessita di un confronto e coinvolgimento costante con il corpo docenti. Sono previsti, infatti, un momento di presentazione degli interventi e delle fasi del progetto e dei momenti di confronto con il docente referente individuato dalla scuola. ÉQUIPE DI PROGETTO: Coordinatore del progetto Ri&Labora della Cooperativa Papa Giovanni XXIII 2 Educatori del progetto Ri&Labora della Cooperativa Papa Giovanni XXIII Esperti di attività manuali/artigianali specifiche, pure in collaborazione con Confartigianato MODALITA’: 12 incontri di 2/3 ore ciascuno a gruppetti di 3-4 alunni selezionati a cadenza settimanale. Incontri periodici per il confronto e monitoraggio del percorso. La selezione dei ragazzi sarà svolta dalla scuola, attraverso il docente referente individuato dalla presidenza, che ci segnalerà i nominativi degli alunni.

ATTIVITÀ DEL PROGETTO: All’interno del luogo fisico di laboratorio, individuato e messo a disposizione dalla scuola stessa, si alterneranno brevi percorsi manuali di workshop artigianali, artistici, espressivi, creativi ed interattivi che possano incuriosire e aiutare gli studenti a coinvolgersi, esprimersi con strumenti differenti e a conoscere le loro capacità che difficilmente emergono durante le classiche lezioni scolastiche. Si intende trovare anche la modalità per rilevare gli interessi dei ragazzi coinvolti, per costruire percorsi più condivisi, sia in un’ottica di protagonismo che di condivisione.

65

Istituto Comprensivo Statale “BELLARIA” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE

PROGETTO “Ri-pensare & Re-agire ”

PROGETTO DI PERCORSO ALTERNATIVO PER STUDENTI A RISCHIO DI PROVVEDIMENTO DI SOSPENSIONE SCOLASTICA

OBIETTIVI: offrire un’alternativa educativa-attiva alla sospensione scolastica senza l’allontanamento fisico dalla

scuola; svolgere una attività rieducativa/riparativa con azioni concrete che vadano a vantaggio della collettività

scolastica; permettere e agevolare relazioni, con educatori preparati, per elaborare percorsi di riflessione rispetto ai

comportamenti alla base della sospensione; cercare di far comprendere che sono stati errati i comportamenti e le azioni e non la persona nella sua

interezza (Solo in questo modo è possibile pensare di essere in grado di modificarsi e modificare le proprie azioni e comportamenti);

aumentare la coscienza del rischio e la possibilità di prevenirlo e contrastarlo; - aumentare la consapevolezza della propria identità e delle proprie risorse; - Sviluppare capacità di progettualità trovando in sé risorse per saper decidere circa il proprio futuro, specie in riferimento al comportamento personale.

EQUIPE DI PROGETTO: 1 coordinatore di progetto; 2 educatori con esperienza nella gestione di ragazzi con problematiche comportamentali. MODALITÀ: Il riferimento resta sempre la scuola che, con le proprie modalità decisionali e i propri referenti definiti, individuato l’alunno/a da inserire nel progetto, contatta il nostro referente per un incontro preliminare di presentazione della situazione. A questo incontro è necessario che siano presenti: il docente referente per il progetto; il coordinatore della classe dell’alunno/a in questione; il coordinatore della comunità Papa Giovanni XXIII per il progetto; l’educatore della comunità Papa Giovanni XXIII che svolgerà le azioni. All’occorrenza, e su valutazione

condivisa, possono essere presenti: i genitori dell’alunno; le assistenti sociali che seguono già la situazione del ragazzo; altre figure necessarie su situazioni specifiche. Alla fine del percorso con l’alunno/a coinvolto/a verrà svolto un incontro conclusivo di restituzione ed in seguito sarà consegnata una relazione sintetica dello svolgimento del progetto. PATTO CON LA FAMIGLIA: Riteniamo che l'accettazione verbale è scritta, da parte dei genitori, di questo percorso alternativo alla sospensione scolastica sia requisito fondamentale per l'attivazione di questo percorso e per la buona riuscita dello stesso. L'accettazione è atto formale di compartecipazione di una azione ri-educativa che mette la famiglia nella condizione attiva e non passiva. Essendo poi i ragazzi minorenni è inoltre necessaria e tutelate sia nei confronti dello studente sia della scuola. ATTIVITÀ DEL PROGETTO: Le attività previste prevedono nello specifico la manualità come strumento primario. Esse possono essere finalizzate alla sistemazione di spazi comuni, abbellimento e decorazione di ambienti della scuola, ideazione e realizzazione di oggetti per il miglioramento degli spazi scolastici, progettazione e realizzazione di piccoli supporti ed allestimenti per mostre o esposizioni previste dalla scuola,

66

ecc... E’ importante che non siano svolte attività che possano essere lette come umilianti dallo studente o dalla famiglia. LUOGHI DI REALIZZAZIONE DELLE AZIONI: Potenzialmente tutti gli spazi, interni ed esterni di pertinenza della scuola. Per questioni di sicurezza e responsabilità non sarà possibile uscire da spazi di proprietà della scuola. Questo progetto resta un’alternativa alla sospensione scolastica che però non è esclusa dalle possibilità di interventi sugli alunni. In un'ottica preventiva può essere utile valutare di non limitare idonei al percorso solo alunni con comportamenti gravi, ma anche quelli che si ritengono potenzialmente "a rischio" di escalation, e quindi di eventuale sospensione futura.

67

Istituto Comprensivo Statale “BELLARIA” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE

PROGETTO “Ri&Labora – FratturArte”

CONOSCENZA DI SÉ, PROGETTAZIONE E RIUSO PREMESSA: Per rispondere ai bisogni del contesto giovanile e scolastico, in un’ottica educativa e propositiva, si attiva uno spazio di laboratorio creativo di conoscenza, progettazione e riuso che sia anche spazio di decompressione, scarico e di ascolto di sé attraverso le relazioni con degli educatori basata sul concetto di “ascoltare facendo”. Lo strumento del mosaico, realizzato con materiali di riuso e semplici tecniche, si presta a considerazioni che fanno riflettere singolarmente e in gruppo su molti argomenti:

sulla necessità della comunicazione tra gli esseri umani; sul bisogno e diritto alla “scarica “ in un contesto protetto come momento creativo e non solo

distruttivo; sulla diversità degli altri che arricchisce e rende migliori; sulla possibilità per ognuno di trovare il proprio “posto” in un “accomodamento “ che tiene conto

delle varie caratteristiche di ognuno; sui temi della non violenza e della pace; sul valore nascosto che possono avere i materiali considerati rifiuti o scarti.

OBIETTIVI: Sperimentare concretamente la possibilità di trasformare, attraverso distruzione e ricomposizione, la propria scarica distruttiva di rabbia in carica creatrice-costruttiva.

Favorire una riflessione personale sui propri vissuti in relazione al tema della diversità e della “scarica“ partendo da quella fisico-psichica per arrivare alle diversità legate alla loro quotidianità.

Far sperimentare la possibilità di saper vedere nuove possibilità in oggetti di scarto. Creare occasione d’incontro tra ragazzi e sviluppare un’esperienza e nuove competenze per una

relazione positiva con sé, i propri sentimenti e con i compagni. DESTINATARI DEL PROGETTO: Alunni delle classi seconde medie inferiori. ÉQUIPE: Formatrice del metodo “Globalità dei Linguaggi ” (dott.ssa Flora Gasperini) Coordinatore del progetto Ri&Labora della Cooperativa Papa Giovanni XXIII 4 Educatori del progetto Ri&Labora della Cooperativa Papa Giovanni XXIII MODALITA’: 2 incontri di laboratorio di 2 ore ciascuno a classe a cadenza settimanale.

68

69

ISTITUTO COMPRENSIVO BELLARIA ANNI SCOLASTICI: 2016-2017; 2017-2018; 2018-2019

Titolo del Progetto Recupero e potenziamento della lingua italiana

Priorità Migliorare la qualità delle attività didattiche per favorire il successo formativo degli studenti nell’ambito della lingua italiana. (Legge 107/2015 art.1, c. 7, lettera a)

Referenti del progetto

Cinque docenti di lettere in servizio presso la scuola (classe di concorso A043) ed un insegnante incaricato nell’ambito dell’organico di potenziamento

Destinatari Tutti gli alunni segnalati dai diversi Consigli di Classe

Analisi dei bisogni

Per le attività di recupero considerare: Problemi di comprensione del testo; Difficoltà di scrittura(ortografia, grammatica e sintassi) Difficoltà nell’organizzazione del testo scritto ed orale Difficoltà lessicali vocabolario ridotto Bisogni evidenziati dai DSA e dai BES

Per le attività di potenziamento considerare:

Ampliare le conoscenze dei contenuti disciplinari Offrire agli alunni che presentano una positiva preparazione di

base ulteriori possibilità di arricchimento culturale Necessità di un primo avvio alla conoscenza delle strutture

della lingua latina per gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado che intraprenderanno un percorso di studi liceale

Finalità

Prevenire il disagio scolastico ed offrire risposte ai bisogni differenziati degli alunni

Migliorare la motivazione, l’autostima ed i risultati scolastici Risvegliare l’interesse verso i contenuti disciplinari Innalzare il tasso di successo scolastico Migliorare la capacità di analisi, sintesi e confronto dei testi

scritti e dei messaggi orali Migliorare la capacità di riconoscimento delle strutture

linguistiche Sviluppare le capacità critiche

Obiettivi formativi

Prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica Stimolare la fiducia nelle proprie possibilità Promuovere l’interesse e la partecipazione alla vita scolastica Valorizzazione dei percorsi formativi individualizzati Valorizzazione del merito degli studenti Saper lavorare in gruppo

Obiettivi specifici

Obiettivi specifici

Recuperare, consolidare e potenziare le competenze di base in ambito disciplinare

Migliorare le capacità di lettura e scrittura Potenziare la padronanza della lingua italiana in quanto

veicolo di conoscenza Potenziare le capacità di comprensione, analisi, sintesi e

valutazione Conoscere le origini della lingua italiana e riflettere sulla sua

evoluzione

70

Metodi

o Ricerche individuali o Ricerche di gruppo o Cooperative learning o Role playing o Lezione frontale o Lavori di studenti per classi parallele

Strumenti

Libri di testo Schede semplificate LIM Personal computer con connessione ad internet

Attività

Lettura Scrittura Conversazione Visione di filmati Realizzazione di lavori in Power Point Esposizioni orali

Verifiche

Le prove saranno periodiche e sistematiche e avverranno sia attraverso il controllo dei lavori assegnati sia attraverso interrogazioni orali, test, relazioni e produzioni. La valutazione sul percorso formativo si formulerà tenendo presenti gli obiettivi fissati, la situazione di partenza dei singoli alunni, il progresso, l’interesse, l’impegno, le singole abilità, la conoscenza dei contenuti trattati e la capacità di rielaborarli

Monitoraggio

Il Progetto, per la sua complessità e la sua rilevanza didattica ed educativa, richiede una costante azione di monitoraggio per far sì che tutto quanto stabilito possa procedere regolarmente secondo le linee fissate nella fase di pianificazione degli interventi. La Fase di monitoraggio si articolerà in:

Incontri periodici tra i docenti di lettere, per monitorare il lavoro (anche attraverso la preparazione di schede di rilevazione) e le attività svolte, allo scopo di individuare per tempo eventuali difficoltà “in itinere”, modificare gli interventi nell’ottica dell’efficacia e dell’efficienza, quindi, della qualità;

Confronto sui livelli di partecipazione, di interesse e di motivazione degli studenti negli incontri periodici dei Consigli di Classe e nelle sedute del Collegio dei Docenti;

Comparazione tra i risultati delle Prove INVALSI (ultimo triennio), delle prove di verifica ufficiali nella programmazione curricolare ed i risultati registrati nelle prove oggettive somministrate nei percorsi di recupero e potenziamento in merito allo sviluppo di abilità e competenze da parte degli studenti;

71

Riesame

Nel caso in cui la fase di monitoraggio abbia evidenziato problemi o la necessità di interventi correttivi di miglioramento, il Responsabile del Progetto, dopo aver informato tempestivamente il Dirigente Scolastico, convocherà il Gruppo di Progetto, per rivedere le diverse fasi progettuali con attenzione, individuare le cause di eventuali difficoltà e proporre le soluzioni più efficaci ed efficienti. Questo intervento, in base alla rilevanza dei problemi emersi, potrebbe avere anche frequenza settimanale.

Indicatori utilizzati

Prove standardizzate annuali (prove INVALSI) di Italiano.

Stati di avanzamento

Il miglioramento atteso al termine dei tre anni del progetto è di 4,5 punti percentuali di cui 2 per il secondo anno (a.s. 2017-2018) e 2,5 per il terzo anno (a.s. 2018-2019).

Ricaduta che il progetto avrà sulla scuola

I risultati finali avranno un impatto notevole sulla performance dell’Istituzione, sia per quanto riguarda gli stakeholder interni (studenti e docenti) sia per gli stakeholder esterni, in quanto, l’innalzamento del livello di competenza nell’Area linguistica, permetterà alla Scuola di conseguire come obiettivo strategico il valore percentuale del 63,0 % (lievemente al di sopra della media percentuale per il Nord Est rilevata nel 2015) a giugno 2019, in occasione della rilevazione degli apprendimenti a cura dell’INVALSI. Dando così una risposta ai bisogni dell’utenza fornendo un servizio di qualità ed attivando, allo stesso tempo, un processo di innovazione sul piano dell’organizzazione didattica e metodologica.

Durata del progetto Triennale; si considerano quindici ore annuali per ciascun docente coinvolto

Risorse finanziarie

Ore per ciascun docente coinvolto (5 + 1): 15 h (2016/2017) 15 h (2017/2018) 15 h (2018/2019) Come da contrattazione d’Istituto

72

Istituto Comprensivo Statale “BELLARIA” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE

PROGETTO “IL GIRO DELL' ISOLA”

Gara di lettura e caccia al tesoro tra le classi V

OBIETTIVO: Gli alunni delle classi Seconde della Scuola Secondaria di 1° grado “Alfredo Panzini“ organizzeranno una gara di lettura fra tutte le classi quinte degli I.C. Bellaria e Igea, allo scopo di favorire la continuità fra i due ordini di scuola. MODALITA’: I docenti della Scuola Secondaria di 1° grado faranno conoscere e approfondire i testi ai ragazzi delle classi seconde, con i quali redigeranno le prove della gara di lettura e prepareranno un gioco da sottoporre alle classi quinte. All’ inizio dell’anno scolastico ogni classe quinta ricevere più copie di alcuni libri scelti da un team di docenti di scuola primaria e secondaria già a giugno. Durante l’anno ogni alunno di classe quinta potrà leggere più libri; a giugno ne sceglierà uno da portare a casa. SCOPI: attivare percorsi che appassionino alla lettura i nostri ragazzi e coinvolgere gli studenti di seconda media in un’esperienza che li responsabilizzi. TEMPI e LUOGHI: La caccia al tesoro si terrà verso la metà del mese di maggio, nella mattinata di un sabato, nelle vie del centro, in isole di gioco collocate in 9 punti (Biblioteca Comunale, libreria Gurugù, vari punti nell'Isola dei Platani…), gestite dai ragazzi di seconda media che avranno anche cura di caratterizzare e “arredare” la zona-gioco loro affidata. Gli alunni delle classi quinte si muoveranno, per rispondere alle domande sui libri letti e per svolgere alcune prove di abilità, in tutte le 9 isole di gioco accumulando un punteggio. A conclusione verrà proclamata vincitrice la classe col maggior punteggio (in caso di parità si effettuerà uno spareggio). La classe vincitrice sarà premiata con un’uscita in un parco tematico della Provincia.

73

Istituto Comprensivo Statale “BELLARIA” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE

PROGETTO “CORSO PROPEDEUTICO AL LATINO”

L’IMPORTANZA DELLO STUDIO DEL LATINO Luca Serianni intitola un capitolo del suo testo dedicato all’ insegnamento delle discipline umanistiche “il latino sul banco degli imputati”, questa espressione pare quanto mai calzante per descrivere la situazione in cui versa la didattica del latino in questo paese: considerata una disciplina anacronistica, andrebbe insegnata soprattutto nelle università, in quanto espressione di un sapere specialistico, di nessuna utilità pratica. In realtà tanti sono i motivi, per cui l’insegnamento del latino appare fondamentale nella formazione del bagaglio culturale dei discenti. Vediamone alcuni: In primo luogo la nostra lingua deriva dal latino: l’italiano moderno è il punto di arrivo di una lunga trasformazione, durata secoli, che trova nell’ antica lingua dell’Urbe, il suo centro di origine. La maggior parte delle parole che usiamo provengono dal latino, in molti casi sono rimaste immutate e vivono nel quotidiano, in espressioni di uso comune: “lupus in fabula”, “vademecum”, “rebus”, “agenda”, “curriculum”, “pater familias”, “media”. Anche nella grammatica e nella sintassi molte regole della lingua italiana rispecchiano quelle del latino, da cui hanno tratto origine: ad esempio il complesso sistema dei tempi e dei modi del verbo, la subordinazione e la coordinazione del periodo. Chi conosce il latino, sviluppa un orecchio naturale per la consecutio temporum, per l’impiego del congiuntivo, soprattutto acquisisce la consapevolezza delle radici della nostra lingua, conosce il significato di tante parole. La cultura e la storia latina rappresentano, per il nostro paese e per l’ Europa attuale, una salda identità, che arricchisce chiunque ne conosca ed apprezzi il valore. Senza la conoscenza del mondo antico e della sua tradizione l’alunno perde la possibilità di comprendere in pieno il senso profondo di epoche, che hanno fatto della cultura latina il loro vessillo: l’Umanesimo, l’età neoclassica. PROGRAMMAZIONE Origine e diffusione del latino Dal latino alle lingue neolatine Vocaboli latini di uso quotidiano La fonologia latina: l’alfabeto, la pronuncia, l’accento quantitativo. Le declinazioni L’uso del dizionario di latino Il verbo latino: il verbo essere, le coniugazioni, il paradigma, i modi e i tempi del verbo, il numero e la persona. I principali complementi: il complemento di mezzo, di stato in luogo, di moto a luogo, di moto da luogo, di moto per luogo, di modo, di compagnia, di argomento, di fine, di causa. L’ablativo assoluto. Notizie sulla civiltà romana. STRUMENTI Schede predisposte dall’insegnante. Libro di testo specifico per l’avvio allo studio del latino. METODOLOGIE Lezione dialogica. Esercizi di consolidamento orali e scritti. Traduzione di frasi o di brevi brani. Traduzione ed analisi del verbo. DOCENTI COINVOLTI: Docenti di Lettere.

74

Istituto Comprensivo Statale “BELLARIA” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE

PROGETTI EDUCAZIONE AMBIENTALE

La Scuola secondaria di 1° grado è impegnata nella realizzazione di progetti di educazione ambientale, che mirano a promuovere un atteggiamento di rispetto per l’ambiente come patrimonio di tutti, rendendo consapevoli i ragazzi del ruolo che le scelte personali e collettive hanno su di esso.

Gli interventi vengono svolti dai docenti del consiglio di classe nel loro orario di servizio e a discrezione dei singoli consigli di classe, ci si avvale della collaborazione di esterni, individuati in alcuni casi con la collaborazione e il finanziamento del Comune. La scuola prende in considerazione ogni anno attività e percorsi proposti da diversi enti come:

EDUCAZIONE AMBIENTALE

AREE DI INTERVENTO OBIETTIVI FORMATIVI CAPACITA’

TRASVERSALI DA POTENZIARE

(LIFE SKILLS)

Educazione alla conoscenza e al rispetto dell’ambiente

Promozione di comportamenti ecocompatibili e di una cultura della sostenibilità ambientale

Conoscenza e tutela del territorio

far prendere coscienza dell’impatto dell’attività umana sull’ambiente

sviluppare una maggiore consapevolezza dell’importanza della tutela dell’ambiente e della conservazione della natura per la

vita dell’uomo

maturare un senso di responsabilità che porti i ragazzi ad attivare comportamenti

ecologicamente corretti, volti alla protezione dell’ambiente e alla

salvaguardia degli equilibri naturali

capacità di prendere decisioni in modo consapevole e

responsabile

capacità di risolvere problemi in modo critico e creativo

Associazioni ambientaliste Legambiente ( Puliamo il mondo, La Festa dell’albero…) WWF

Aziende private HERA ( La Grande Macchina del Mondo) Leroy Merlin (La foresta che cresce)

Enti pubblici

Consorzio di Bonifica (FA.TE – Favolose Terre) Comune Programma radiofonico Caterpillar – Radio 2 (M’illumino di meno)

Associazioni locali MeteoBellaria

75

Su proposta del Comune, per i prossimi anni la scuola sta valutando attentamente l’adesione al progetto ECO – SCHOOLS promosso dall’associazione internazionale FEE - Foundation for Environmental Education. Tale progetto persegue i seguenti obiettivi:

- Educazione alla sostenibilità: Acquisizione di comportamenti corretti nel rispetto dell’ambiente e della comunità;

- Gestione Ambientale della scuola: Adozione di buone pratiche che ne riducono l’impatto sull’ambiente, favorendo un risparmio sui consumi;

- Certificazione della scuola che raggiunge i suoi obietti: Assegnazione della Bandiera Verde internazionale

Il percorso prevede il coinvolgimento di tutto il personale della scuola (dirigente, docenti, ATA), degli studenti, ma anche di famiglie, enti locali, associazioni e aziende. Di seguito vengono schematizzate le 7 fasi in cui si articola il progetto con l’indicazione di una proposta per i tempi di realizzazione. FASE

1 Formare un Eco-Comitato E’ il motore del programma e rappresenta tutta la comunità scolastica: alunni, insegnanti, personale non docente, famiglie, amministrazione locale, enti, associazioni, aziende. Decide le linee d’azione da seguire per definire e raggiungere gli obiettivi ambientali: risparmio energetico, idrico, gestione dei rifiuti e del verde scolastico, mobilità, acquisti verdi, ecc…

anno scolastico 2016-17

settembre

FASE 2

Svolgere un’indagine ambientale L’Eco-Comitato effettua un’indagine sulla scuola al momento dell’adesione al programma: studenti, coadiuvati dagli insegnanti, documentano lo stato iniziale con tutti gli strumenti a disposizione: fotografie, raccolta dati, questionari, misurazioni, interviste, ecc.. Il documento che scaturisce dall’indagine ambientale offre spunti per la redazione del Piano d’azione (3° Passo)

anno scolastico 2016-17

ottobre - novembre

FASE 3

Organizzare un Piano di Azione Resi noti gli esiti dell’indagine ambientale, l’Eco-Comitato valuta le criticità e redige un piano operativo per risolverle. Tale Piano d’azione deve porsi obiettivi raggiungibili: esso indica azioni, persone, tempi e risorse con cui si intende raggiungere gli obiettivi. Al suo interno s’inseriscono i progetti del POF che la scuola intende realizzare e che sono in linea con gli obiettivi.

anno scolastico 2016-17

dicembre - gennaio

FASE 4

Prevedere l’integrazione curricolare dei contenuti e delle attività L’integrazione curricolare deve essere espressa nel piano d’azione, evidenziando come gli obiettivi ambientali possono essere parte integrante delle attività didattiche.Permette alle classi che non sono direttamente interessate, di rimanere in contatto con le linee d’azione individuate dall’Eco-Comitato ed evidenzia che ogni ambito disciplinare ha punti di contatto con le tematiche della sostenibilità

anno scolastico 2016-17

dicembre - gennaio

FASE 5

Realizzare monitoraggio e valutazione delle azioni messe in atto E’ necessario monitorare (durante) e valutare (alla fine) il programma, attraverso l’utilizzo di indicatori definiti dall’Eco-Comitato e inseriti nel Piano d’azione.L’esito del monitoraggio serve per correggere parzialmente le azioni, tenendo comunque saldi gli obiettivi.

anno scolastico 2016-17

febbraio - giugno

FASE 6

Informare e coinvolgere la comunità scolastica e non solo E’ importante individuare strumenti in grado di promuovere dentro e fuori dalla scuola le buone pratiche per la sostenibilità che scaturiscono dal Piano d’azione (articoli sui giornali locali, cartelloni, bacheche, ecc…), come: organizzare o partecipare a eventi che possano sensibilizzare la comunità locale a un uso sostenibile delle risorse; tenere costantemente aggiornate le famiglie, coinvolgendole attivamente nell’Eco-Comitato attraverso dei rappresentanti e nelle iniziative pubbliche della scuola

anno scolastico 2016-17

maggio - giugno

FASE 7

Redigere un Eco-Codice E’ l’insieme delle norme "sperimentate" all’interno della realtà scolastica e che dovranno rappresentare il nuovo "stile di vita". Oltre ad essere un documento, è un accordo costruito sulla partecipazione di tutti che indica alle generazioni future quale dovrà essere il loro impegno verso l’ambiente durante la loro permanenza nella scuola.Esso viene diffuso in tutta la scuola, rispettato da tutti e può essere arricchito negli anni

anno scolastico 2016-17

giugno

76

Istituto Comprensivo Statale “BELLARIA” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE

Progetto “il Resto del Carlino – CRONISTI IN CLASSE

CAMPIONATO DI GIORNALISMO

Obiettivi: Far conoscere meglio il quotidiano attraverso un lavoro che consenta di imparare ad usarlo come strumento di conoscenze nuove ed analisi. Contenuti: Approfondimento attraverso la lettura e scrittura di articoli di giornale, che saranno pubblicati nel quotidiano “Il Resto del Carlino” e parteciperanno al “Campionato di Giornalismo” Metodologie: Lettura e analisi di articoli di giornale; stesura di articoli da pubblicare nel giornale; produzione di disegni, vignette e foto. Destinatari: Alunni delle classi seconde e terze della Scuola Sec. di I grado. Modalità di svolgimento e durata del progetto: Il lavoro si svolgerà da novembre ad aprile, seguendo le modalità e i tempi che ciascun docente vorrà adottare nella propria classe. Modalità di verifica (intermedia, finale) del progetto: Pubblicazione su “Il Resto del Carlino” per il Campionato di Giornalismo

77

Istituto Comprensivo Statale “BELLARIA” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE

PROGETTO ADOTTA L'AUTORE

Gli insegnanti della scuola Secondaria di primo grado propongono alle classi, (seconde o terze) in collaborazione con la libreria di Viale dei Ciliegi di Rimini l'acquisto di due libri della scrittrice Viviana Mazza. Questi testi trattano temi di forte attualità, ( discriminazioni razziali) con un linguaggio comprensibile e adatto ai ragazzi. Questi testi di narrativa verranno letti e discussi prevalentementemente in classe. All'attività seguirà un Incontro/dibattito con l'autrice che incontrerà le classi che hanno aderito al progetto al Teatro Astra in aprile/maggio. I libri acquistati resteranno di proprietà degli alunni.

STORIA DI MALALA "Viviana Mazza, giornalista del Corriere della Sera, ha scritto questo libro senza aver mai incontrato di persona Malala e l’ha fatto egregiamente. E’ stata fra le prime, in Italia, a occuparsi della vicenda straordinaria di questa ragazza sulle pagine del suo giornale. Quello che mi è piaciuto della sua penna è che è riuscita a creare una sorta di documentario scritto destinato ai pre adolescenti, un testo a tratti poetico capace di dipingere immagini mai retoriche o troppo crude per un pubblico così acerbo. Molto apprezzabile anche il fatto che abbia ricreato molte scene del quotidiano di Malala, quadretti per molti versi simili alla nostra quotidianità anche se immersi in uno scenario che di ordinario, purtroppo, non ha assolutamente nulla. Ho letto questo libro a mio figlio che non ha ancora compiuto dieci anni certa che ne avrebbe colto comunque il significato, o almeno buona parte di esso. Sono convinta che non sia mai troppo presto per sensibilizzare i nostri ragazzi a certe vicende, anche se sono lontane anni luce dalla loro realtà. Un libro straordinario per insegnare ai nostri figli il coraggio, per renderli consci del fatto che esistono persone incredibili come Malala che combattono la vigliaccheria, la prepotenza e l’ignoranza anche a costo della propria vita." IL BAMBINO NELSON MANDELA Questa è la storia di Rolihlahla, che nella lingua xhosa significa "colui che tira i rami dell'albero". Un gran combinaguai, insomma. E mai nome fu più azzeccato. Questa è la storia che una nonna sudafricana racconta ai cinque nipoti. La storia di Rolihlahla, che correva su e giù per le colline a piedi nudi, portava il bestiame al pascolo e cavalcava gli asini. La storia di Nelson, che stava per dimenticarsi di andare a scuola proprio nel giorno degli esami, perché giocava con Mackson. La storia di Dalibhunga, "colui che promuove il dialogo", che affrontò con coraggio la cerimonia d'iniziazione, andò lontano da casa per studiare, e una volta rubò il bestiame del reggente. La storia di Rolihlahla Dalibhunga Nelson Mandela - Madiba, per il suo popolo - bambino fuori dal comune che divenne un grande uomo di pace e vinse il premio Nobel. Età di lettura: da 11 anni.

78

Istituto Comprensivo Statale “BELLARIA”

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE

PROGETTO "GIORNO DELLA MEMORIA”

Ogni anno per la ricorrenza del Giorno della Memoria, il 27 gennaio, la scuola intende

proporre la visione di film e/o documentari inerenti al tema della Shoah (“La vita è

bella”, “Schinderlist”, “Il pianista”, ecc…)

A scuola vengono anche esposti lungo le pareti e le scale cartelloni realizzati dalle

classi, poesie e testi di sopravvissuti alla deportazione degli ebrei durante il nazismo.

La scelta dei film può variare in base all’interesse e alla conoscenza degli alunni di tale

fenomeno e viene accompagnata da discussioni ed interventi talora di storici, talora

da letture di documentazioni (lettere, parti di libri, articoli di quotidiani dell’epoca)

fornite dai docenti,

OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI

approfondire il tema della Shoah, spesso citato o affrontato nelle scuole

italiane solo come la conseguenza più grave del Nazismo;

sensibilizzare gli studenti attraverso testimonianze dirette, laboratori su brani e

testi a loro proposti, visione e ascolto di voci di sopravvissuti.

far comprendere agli studenti che la storia è materia viva e che fare storia

significa usare fonti dirette ed indirette, documenti, dati reali raccolti da

testimonianze, lettere, articoli di giornale del tempo analizzati (qualora sia

possibile reperirli).

far capire che la storia è frutto di una continua ricerca.

79

Istituto Comprensivo Statale “BELLARIA” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE

Progetto “Giorno del Ricordo - 10 febbraio”

Con la Legge N. 92 del 30 marzo 2004 la Repubblica Italiana ha istituito il "Giorno del ricordo in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale" per non dimenticare i cinquemila italiani massacrati in Istria, Dalmazia e Venezia Giulia tra il 1943 e il 1945.

Scopo del riconoscimento del Giorno del Ricordo è quello di "conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale" (articolo 1, comma 1).

Il "Giorno del ricordo" è dedicato alle vittime delle foibe, uccisi dai partigiani comunisti di Tito solo perché erano italiani: una "pulizia" politica ed etnica in piena regola, mascherata come azione di guerra o vendetta contro i fascisti.

In realtà nelle cavità carsiche chiamate foibe vennero gettati ancora vivi, l'uno legato all'altro col fil di ferro, uomini, donne, anziani e bambini che in quel periodo di grande confusione bellica si erano ritrovati in balìa dei partigiani comunisti jugoslavi.

Oltre alle vittime ricordiamo la grande tragedia dei profughi giuliani: 350 mila costretti all'esodo, a lasciare case e ogni bene per fuggire con ogni mezzo in Italia dove furono malamente accolti.

In gran parte finirono nei campi profughi e ci rimasero per anni.

In realtà nelle cavità carsiche chiamate foibe vennero gettati ancora vivi, l'uno

Per mezzo secolo sulle stragi delle foibe e sull'esodo dei giuliani si è steso un pesante silenzio.

Nel 1996 è stato un politico di sinistra, Luciano Violante, all'epoca presidente della Camera a infrangere il muro del silenzio e a invitare a una rilettura storica degli avvenimenti. Appello ripreso sul fronte opposto dal leader della destra Gianfranco Fini e poi dal presidente della Repubblica Ciampi. Ed è stato un altro ex comunista, il capo dello Stato Giorgio Napolitano, a firmare la legge con cui nel 2004 il Parlamento istituiva una giornata commemorativa per le vittime dei titini, allo stesso modo delle celebrazioni per l'Olocausto degli ebrei.

Perché il 10 febbraio? E' una data simbolica che si riferisce al 1947 quando entrò in vigore il trattato di pace con cui le province di Pola, Fiume, Zara, parte delle zone di Gorizia e di Trieste, passarono alla Jugoslavia.

80

Le stragi avvennero all'indomani dell'armistizio dell'8 settembre 1943 quando si scatenò l'offensiva dei partigiani comunisti contro nazisti e fascisti. Nel mezzo furono colpiti indiscriminatamente tutti gli italiani.

Ma il massacro più vasto fu messo in atto a guerra finita, nel maggio del 1945, per costringere gli italiani a fuggire dalle province istriane, dalmate e della Venezia Giulia. Secondo le fonti più accreditate le vittime furono almeno 5000, ma diversi storici parlano di diecimila e più.

Il Ministero invita le scuole, nella piena autonomia organizzativa e didattica, a prevedere iniziative volte a diffondere la conoscenza dei tragici eventi che costrinsero moltissimi italiani, abitanti dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, a lasciare le loro case, spezzando secoli di storia e di tradizioni.

Anche L'I.C. di Bellaria nella ricorrenza del “Giorno del Ricordo”, in collaborazione con il Comune di Bellaria ricorderà gli avvenimenti mercoledì 10 febbraio con la visione di un documentario che illustri gli eventi storici di quel periodo.

Si invitano i docenti, nelle modalità che riterranno opportune, a favorire nelle classi iniziative di informazione e approfondimento, al fine di ricordare le vittime e riflettere sui valori fondanti la nostra Carta costituzionale.

81

Istituto Comprensivo Statale “BELLARIA” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE

a.s. 2016-2017/2017-2018/2018-2019

PROGETTO E-TWINNING

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Priorità: Migliorare la qualità delle attività didattiche per favorire il successo formativo degli studenti

nell’ambito linguistico (incluse le lingue straniere) (Rif.: Legge 107/2015 art.1, c. 7, lettera a

Progetto eTwinning

Premessa e obiettivi

L'azione eTwinning nasce per consentire alle scuole di almeno due nazioni europee di realizzare un

gemellaggio virtuale, lavorando a distanza grazie all'utilizzo delle nuove tecnologie. Gli obiettivi

generali sono i seguenti:

- migliorare le abilità linguistiche nelle lingue straniere - migliorare le competenze interculturali e di cittadinanza - integrare le TIC nell'insegnamento; - portare i ragazzi al contatto con le realtà linguistiche e culturali straniere studiate - motivare gli studenti; - incrementare l'interesse per la civiltà europea;

82

• usare le TIC per accorciare le distanze; • approfondire la conoscenza di vari sistemi educativi nei diversi Paesi europei; • conoscere colleghi di vari Paesi e scambiare con loro idee in ambito pedagogico, riuscendo ad

arricchire le proprie esperienze. Aspetti organizzativi Persone impegnate Docenti dei consigli di classe Attività Comunicazione via piattaforma con alunni

stranieri Creazione di prodotti (multimediali e non) comuni

Metodologie di intervento Ricerca-azione su temi specifici con produzione in lingua; lavori di gruppo

Tempi I tempi dipenderanno dall’organizzazione dei percorsi con i partner europei

Alunni Allievi della Scuola secondaria di primo grado Valutazione Valutazione qualitativa a partire da relazioni,

questionari e diari di bordo Risorse strutturali: Laboratorio di informatica , LIM

83

PROGETTO DI POTENZIAMENTO - LINGUA INGLESE

I. C. BELLARIA Scuola Secondaria di primo grado a.s. 2016-2017/2017-2018/2018-2019 AMBITO Intercultura e integrazione PRIORITA’ STRATEGICA Migliorare la qualità delle attività didattiche per favorire il successo formativo degli studenti nell’ambito linguistico (incluse le lingue straniere) (Rif.: Legge 107/2015 art.1, c. 7, lettera a) PREMESSA In un area a forte flusso migratorio, per prevenire i casi di dispersione scolastica, si sente l’esigenza di uno specialista dell’ambito linguistico con spiccate abilità in lingua inglese, in grado di progettare interventi atti a conseguire una adeguata competenza in lingua italiana per i ragazzi stranieri appena arrivati e a migliorarla negli alunni che, pur avendo superato le difficoltà legate alla prima comunicazione, necessitano di potenziare le loro conoscenze per proseguire con successo il percorso scolastico. La lingua inglese costituisce un mezzo veicolare poiché è studiata in tutte le scuole del mondo ed è spesso una prima modalità di comunicazione con i ragazzi stranieri. Allo stesso tempo, una figura competente in lingua inglese, potrebbe essere utilizzata sia per il recupero che per il potenziamento della lingua straniera e per progettare attività CLIL, fondamentali per studiare il medesimo contenuto da diverse prospettive, permettere un maggior contatto con la lingua straniera e diversificare metodi e pratiche in classe. OBIETTIVI E CONTENUTI - Sviluppare le competenze comunicative di ricezione, interazione, produzione orale e scritta in lingua italiana - Potenziare le quattro abilità specifiche dell’apprendimento della lingua inglese: reading, writing, listening e speaking - Assicurare ad ogni alunno una conoscenza di base della lingua inglese - Favorire la conoscenza reciproca e la mentalità interculturale anche attraverso attività che prevedano l'uso di testi letterari, musiche, oggetti, immagini, ecc. - Adoperare l' inglese come lingua franca il cui scopo principale è la comunicazione, potenziandone la conoscenza. - Favorire la trasversalità delle conoscenze attraverso attività di CLIL. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO Il progetto si articola nei seguenti punti:

84

• Alfabetizzazione di Italiano (L2) per alunni stranieri che spesso, a causa della barriera linguistica, incontrano difficoltà ad integrarsi a scuola e nel tessuto sociale, e a cogliere appieno le opportunità formative offerte dalla scuola.

Si prevedono due aree di intervento: Prima alfabetizzazione italiana: Si partirà dal vissuto degli alunni e da esigenze comunicative immediate presentando il lessico di base, le strutture linguistiche più importanti, la grammatica più semplice. Il riferimento, per ciò che riguarda le abilità linguistiche da attivare, sono i livelli A1 e A2 del Quadro Comune Europeo. Secondo livello di alfabetizzazione italiana: l'obiettivo didattico è di fornire agli alunni gli strumenti linguistici necessari ad affrontare positivamente l'esperienza scolastica, a comprendere e adoperare il linguaggio specifico delle discipline. Per questo corso si fa riferimento al livello B1 del Quadro Comune Europeo.

• Recupero e potenziamento delle abilità linguistiche di base della lingua inglese:

Corso A: di recupero destinato ad alunni che hanno necessità di ulteriori momenti di approfondimento ed esercitazioni per raggiungere un buon livello di conoscenze nelle lingua straniera (livello A1 del Quadro Comune Europeo). Corso B: di potenziamento, destinato ad alunni con buone conoscenze linguistiche, finalizzato all'acquisizione di una maggiore “fluency” nella lingua parlata e scritta (livello A2 del Quadro Comune Europeo). • Elaborazione di semplici percorsi CLIL (Content and Language Integrated Learning): da effettuarsi in tutte le classi in collaborazione con i docenti delle varie discipline.

MODULI ORGANIZZATIVI E METODOLOGIE - Attività in piccoli gruppi da svolgersi anche con il supporto dei programmi specifici in sala informatica - Attività in classe in collaborazione con i docenti delle varie discipline - Attività a classi aperte per gruppi di livello e/o di area tematica TEMPI Il progetto sarà articolato nei prossimi tre anni e prevede una progressione delle conoscenze che tenga conto dei tempi individuali di ciascun alunno.

85

VALUTAZIONE Verranno valutate in entrata, in itinere e in fase finale le competenze comunicative con test specifici messi a punto in collaborazione con tutti i docenti della scuola per ciascun ambito. Si farà inoltre ricorso a questionari di autovalutazione da somministrare agli alunni coinvolti e questionari di gradimento rivolto alle famiglie al fine di migliorare l’offerta formativa e la relazione con le famiglie. RISORSE FINANZIARIE NECESSARIE

Si prevede un impegno annuo di 15 h di programmazione (contrattazione di Istituto) per gli insegnanti di lingua inglese che coordineranno e progetteranno le attività con lo specialista di potenziamento richiesto (classe di concorso A345, organico di potenziamento).

86

Istituto Comprensivo Statale “BELLARIA”

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE

PROGETTO "Madre lingua”

a. s. 2016-2017/2017-2018/2018-2019

PROGETTO MADRE LINGUA

Priorità: Migliorare la qualità delle attività didattiche per favorire il successo formativo degli studenti nell’ambito linguistico (incluse le lingue straniere) (Rif.: Legge 107/2015 art.1, c. 7, lettera a).

Responsabili del progetto: Leonardi Lina, Paoletta Anna, Stargiotti Mirca.

Descrizione sintetica del progetto: Il progetto si basa su lezioni interattive che rafforzano le strutture apprese dagli studenti nel percorso scolastico con i loro insegnanti. L'enfasi è posta sulle abilità comunicative.

Destinatari: Tutte le classi della Scuola Secondaria di primo grado.

Esigenze rilevate: Necessità di confrontarsi con un madre lingua in attività dirette e non mediate dai testi scolastici.

Obiettivi: Potenziamento delle abilità comunicative.

Metodologie utilizzate: Communicative methodology; TPR (Total Phisical Response)

87

Arco temporale ed orari: Ogni classe sarà impegnata 1 ora a settimana per 5 settimane durante un'ora di inglese.

Personale docente interno coinvolto: Leonardi, Paoletta, Stargiotti.

Personale estraneo all'amministrazione: Sig. David Brown, YES school, Cattolica.

Totale ore: 70.

Costo: a carico dello studente (circa 8/9 euro per i cinque incontri).

88

ISTITUTO COMPRENSIVO DI BELLARIA (RN)

a.s. 2016-2017/2017-2018/2018-2019

KET

PROGETTO DI LINGUA INGLESE PER LE CLASSI TERZE

FINALIZZATO AL SUPERAMENTO DELL’ESAME DI

LIVELLO KET.

I.C. BELLARIA

Sede Scuola Media Statale Panzini – Bellaria I.M. (RN)

Classi: terze

PROGETTO KET

Priorità: Migliorare la qualità delle attività didattiche per favorire il successo formativo degli studenti nell’ambito linguistico (incluse le lingue straniere) (Rif.: Legge 107/2015 art.1, c. 7, lettera a)

MOTIVAZIONI E FINALITA’ GENERALI

Il KET è un esame istituito dall’Università di Cambridge che attesta la conoscenza della lingua inglese a livello A2.

Il progetto di preparazione all’esame KET intende offrire agli studenti che hanno raggiunto un buon

89

livello di preparazione la possibilità di migliorare ulteriormente la loro conoscenza e di mettersi alla prova con un esame finale sostenuto con insegnanti madrelingua.

OBIETTIVI

Potenziare le quattro abilità specifiche dell’apprendimento della lingua inglese: reading, writing, listening e speaking.

Nello specifico, attraverso la preparazione a questo esame, si esercita la capacità degli alunni di parlare di se stessi, fare domande su persone e situazioni, capire e dare semplici istruzioni, scrivere e completare semplici lettere, e-mail o messaggi in lingua inglese.

SOGGETTI COINVOLTI

Alunni: le docenti di inglese individuano in ciascuna classe terza gli alunni che hanno raggiunto un buon livello nell’apprendimento della lingua. Viene quindi proposto loro la partecipazione al corso di preparazione. L’adesione è assolutamente volontaria e non obbligatoria.

Docenti: le insegnanti Mirca Stargiotti e Anna Paoletta.

Esaminatori esterni: insegnanti della scuola British School di Rimini che sono in contatto con gli enti certificatori KET presso l’Università di Cambridge.

MODELLI ORGANIZZATIVI - TEMPI E FASI

Il corso di preparazione si svolgerà per un totale di 10 incontri di un’ora e mezzo ciascuno.

Le lezioni si svolgeranno in un giorno scelto dalle insegnanti dalle 14 alle 15.30 presso l’I.C. Bellaria.

Il periodo previsto va da febbraio a maggio.

POSSIBILI DATE ESAME: le date verranno comunicate in seguito dalla British School, solitamente le prove hanno luogo a fine maggio.

ORE AGGIUNTIVE DI INSEGNAMENTO

Mirca Stargiotti: 15 ore (contrattazione di Istituto)

Anna Paoletta: 15 ore. (contrattazione di Istituto)

TOTALE: 30 ORE COMPLESSIVE PER ANNO SCOLASTICO.

COSTI

Ogni alunno sosterrà la spesa per l’acquisto del libro di testo e per la tassa d’esame

90

ISTITUTO COMPRENSIVO DI BELLARIA (RN)

a.s. 2016-2017/2017-2018/2018-2019

Progetto cineforum

“Il cinema è un occhio aperto sul mondo.” (Joseph Bédier)

FINALITÀ Arricchire l’offerta formativa e culturale della scuola Interessare, motivare e stimolare i ragazzi Avvicinare la cultura alla vita Favorire la riflessione e il dibattito che nascerà alla fine di ciascun incontro e

incoraggiare gli alunni a esprimere le proprie opinioni e a confrontarsi Sviluppare un senso critico nei confronti del mondo che li circonda Costruire un nuovo modo di vedere la vita e di pensare senza confini Promuovere un sapere che faccia spazio al mondo degli altri Comprendere meglio se stessi, la propria identità e conoscere realtà culturali, storiche

e sociali diverse e lontane, favorendo così la comprensione dell’altro Avvicinare i ragazzi alla pratica di guardare i film in lingua originale e poi parlarne Potenziare la conoscenza della L2 Affinare negli studenti le capacità di ascolto e di osservazione Maturazione di atteggiamenti positivi per la scuola e per lo studio.

OBIETTIVI Gli obiettivi di ordine educativo riguardano principalmente lo sviluppo, negli alunni, delle capacità di:

comprendere il messaggio e il significato di un film migliorare le capacità espressive cogliere il livello di rappresentazione attraverso l’immagine porsi di fronte all’opera con un atteggiamento critico saper intervenire in una discussione commentando in modo personale le immagini

filmiche riflettere su alcune tematiche sociali emerse dalla visione dei film formulare un proprio giudizio di valutazione sull’opera filmica acquisire un metodo di lavoro che permetta ad ogni alunno di compilare una scheda

informativa su ciascun film con alcune informazioni in L2 analizzare e descrivere personaggi e situazioni, anche in L2 cogliere le frasi chiave

91

potenziare le abilità di ascolto e comprensione in L2

METODOLOGIA

L’attività sarà imperniata sulla proiezione di circa cinque film all’anno, seguiti da un dibattito e un approfondimento sui temi emersi dai film in visione. I docenti, in piena autonomia, proporranno agli allievi delle schede di lavoro, appositamente predisposte, che serviranno a verificare ed a consolidare la comprensione del filmato e ad esprimere creativamente le proprie emozioni ed impressioni.

TARGET La proposta è aperta a gruppi di alunni di classi parallele o aperte, che in piena autonomia decideranno di iscriversi alle proiezioni (max. due gruppi classe per volta). L’adesione alle proiezioni è a discrezione dei docenti che possono iscriversi per prenotare l’Auditorium e il DVD.

DURATA E LUOGO L’attività si attuerà in cinque incontri in orario scolastico di due ore e mezza/tre ore circa, a seconda della durata del film, con cadenza mensile, da tenersi nell’Auditorium con l’ausilio della LIM. La proiezione nell’Auditorium, per max. 2 classi insieme, sarà seguita dall’attività di discussione e scrittura che si terrà nella propria classe.

Buona visione a tutti!

92

Istituto Comprensivo Statale “BELLARIA” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE

PROGETTO "CENTRO SPORTIVO STUDENTESCO”

PREMESSA: In ottemperanza a quanto previsto dalle Linee guida per le attività di Educazione Fisica, Motoria e Sportiva, la presente istituzione scolastica di I grado “A. PANZINI” di Bellaria istituisce il proprio Centro Sportivo Scolastico, con il compito di programmare e organizzare iniziative e attività inerenti la pratica delle attività sportive scolastiche. Nel suddetto Centro si effettuerà attività di avviamento alla pratica sportiva riguardante varie discipline sportive, in ore pomeridiane extracurriculari nell’ambito dell’organizzazione relativa ai Giochi Sportivi Studenteschi. Potranno accedere alle attività proposte tutti gli alunni della scuola.

Attività sportive: Calcetto, Pallavolo. OBIETTIVI FORMATIVI: Il progetto si propone l’avviamento alla pratica sportiva dei giovani . Esso intende offrire agli utenti della Scuola, luoghi privilegiati di aggregazione positiva e spazi operativi in cui lo Sport non sarà precipuamente finalizzato all’agonismo e alla competizione, ma orientato al recupero e al potenziamento delle abilità di ogni alunno attraverso un percorso individualizzato e guidato. Le attività programmate avranno carattere ludico polivalente e promozionale degli sport di squadra in modo da favorire la formazione umana ,la crescita civile, l’auto-orientamento degli allievi e a suscitare la consapevolezza che la consuetudine al movimento é fonte di benessere fisico e psicologico. Il Centro Sportivo si propone, altresì, come valida istituzione educativa, di guidare i sui fruitori nella strada per l’acquisizione di corretti stili di vita (prevenzione della sedentarietà, del disagio adolescenziale …) attraverso la condivisione dei valori positivi dello Sport. Le opportunità sportive didattiche offerte anche da altre agenzie educative presenti sul territorio (enti di promozione e federazioni sportive) vedranno la scuola, pur nella centralità del suo ruolo educativo , collaborativa e aperta verso manifestazioni sportive e incontri che vorranno supportare e porre in essere positive collaborazioni scuola “extra-scuola”. METODI, MEZZI E CONTENUTI: Si utilizzerà l’impianto presente all’interno della scuola. Gli alunni avranno libero accesso alle attività sportive proposte e saranno guidati dall’insegnante ad effettuare scelte polivalenti, nella prospettiva dell’orientamento verso attività sportive anche extrascolastiche da proseguire nell’arco del tempo. L’adesione alle attività sarà registrata e regolarmente documentata attraverso l’istituzione di registri di frequenza, a cura del docente. Gli alunni non saranno tenuti a giustificare le eventuali assenze, ma gli operatori scolastici saranno tenuti alla registrazione e comunicazione alle famiglie, come dovere di rendicontazione sociale. IMPEGNI PREVISTI: Per quanto riguarda i tempi e l’organizzazione logistica delle attività si prevedono tre periodi di preparazione specifica: 1) dal 2 febbraio a marzo: 30 minuti di addestramento tecnico calcetto + 1 ora di attività ludica (tornei interclassi terze). 2) da marzo a aprile: 30 minuti ora di addestramento tecnico e 1 ora di gioco (tornei Pallavolo, per alunni classe terza). AUSPICI FINALI: Tutte le attività programmate serviranno soprattutto a fornire spunti per proporre abitudini di vita sane ai ragazzi, dando un punto di riferimento “sicuro” ed alla portata di tutti. Si andranno a realizzare attività di cura del benessere psico-fisico delle alunne e degli alunni, che non siano discriminanti e che permettano a tutti la più ampia partecipazione attiva alle esperienze proposte, nel rispetto delle molteplici diversità.

93

Istituto Comprensivo Statale “BELLARIA” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE

94

Istituto Comprensivo Statale “BELLARIA”

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE

A TUTTA ENERGIA

Il laboratorio, organizzato dal Gruppo Hera, conduce gli studenti lungo il viaggio che l’energia fa per arrivare nelle case. Partendo dall’analisi delle fonti di energia si sofferma sulla differenza tra efficienza e risparmio energetico. Attraverso il test “tu sprechi o spegni” si scoprirà come affrontare quotidianamente il tema del risparmio energetico. Il progetto si sviluppa in un incontro/laboratorio in classe di 2 ore. Il progetto è completamente gratuito.

La fattibilità del progetto dipende dalla scelta delle classi, tra quelle che hanno aderito al progetto, da parte del Gruppo HERA.

DESTINATARI

Tutti gli alunni delle classi Terze della scuola secondaria di 1° grado.

FINALITA’ ED OBIETTIVI

Far riflettere gli studenti sugli effetti ambientali e sulla salute dell’uomo legati al consumo dell’energia, sviluppando in loro una maggior consapevolezza al consumo e con essa una maggior responsabilità al fine di limitare i consumi energetici o quanto meno gli sprechi.

RISORSE UMANE

L’insegnante curricolare di Tecnologia ed esperto Hera.

SPAZI

Aula

95

Istituto Comprensivo Statale “BELLARIA”

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE

HERA SPERIMENTARE E CREARE CON I RIFIUTI

In questo progetto,organizzato dal Gruppo HERA, gli studenti vengono coinvolti in attività manuali per la realizzazione tramite rifiuti di modellini per le scienze applicate. Insieme al docente di riferimento saranno selezionati gli oggetti e i modellini da realizzare a seconda della materia scientifica che si vuole approfondire. Per esempio, nel caso della fisica possono essere affrontati i seguenti argomenti con i relativi oggetti da realizzare: meccanica (l’asino acrobata, personaggi sempre in piedi, il ritorno del barattolo, il razzo sulla bottiglia, doppio cono su piano inclinato), ottica (il caleidoscopio il disco di Newton, trottole con effetti ottici, il taumatropio). Il progetto si sviluppa in un incontro in classe di 2 ore. Il progetto è completamente gratuito. La fattibilità del progetto dipende dalla scelta delle classi, tra quelle che hanno aderito al progetto, da parte del Gruppo HERA. DESTINATARI Tutti gli alunni delle CLASSI SECONDE della scuola secondaria di 1° grado. FINALITA’ ED OBIETTIVI Affiancarsi alla programmazione didattica delle materie scientifiche, tramite la realizzazione di attività manuali collegate ad esempio alla meccanica, all’ottica, ecc.; Attraverso il riutilizzo creativo dei rifiuti, far sperimentare la diversità dei materiali, l’ingombro dei volumi; Far capire la risorsa che essi rappresentano. DOCENTI COINVOLTI L’insegnante curricolare di Tecnologia. RISORSE UMANE Operatore di HERA. SPAZI Aula

96

Istituto Comprensivo Statale “BELLARIA” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE

PROGETTI DI ZAFFIRIA Area media education:

Zaffiria propone laboratori per i bambini e gli adolescenti in orario scolastico per riflettere sull’uso delle tecnologie e dei media e sostenere gli studenti nella costruzione di un senso di responsabilità. I laboratori prevedono attività concrete di costruzione di contenuti mediali, lavori di gruppo, giochi di simulazione affinché le problematiche più contemporanee (cyberbullismo, hate speech, contenuti violenti) ma anche le esigenze delle discipline scolastiche (pensiero creativodivergente, pensiero progettuale, analisi e argomentazione…) vengano declinate all’interno del laboratorio. Dal 1998 Zaffiria collabora con gli studenti e i docenti di Bellaria Igea Marina nell’ambito della media education sperimentando percorsi che sono stati d’esempio a livello regionale, nazionale ed europeo.

97

Istituto Comprensivo Statale “BELLARIA” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE

PROGETTI DI ZAFFIRIA Area espressiva

Collegata all’area della media education, ma sviluppata anche senza

l’uso della tecnologia, questa area di lavoro propone alle scuole di

Bellaria Igea marina di lavorare usando il Metodo Bruno Munari.

Si tratta di laboratori che vengono proposti alla scuola dell’infanzia e

alla scuola primaria e seguono il Metodo ideato dal famoso designer

Bruno Munari: strumenti, materiali e tecniche diventano gli spunti di

una ricerca prima esplorativa, poi finalizzata ad un progetto

personale dell’alunno.

I laboratori possono esaurirsi in 3 ore di lavoro o essere pensati

all’interno di un ciclo.

Vengono realizzati sia nelle classi sia presso la sede di Zaffiria, in Via

Luzzatti 15.

98

Istituto Comprensivo Statale “BELLARIA”

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE

PROGETTO “Bell’aria di Scuola” il Podcasting a scuola

Premessa Il termine podcasting (Personal Option Digital Casting) indica un sistema che, senza vincoli di luogo, spazio e tempo, permette di scaricare in automatico e in molteplici dispositivi, come pc o iPod, contenuti di tipo: audio. Un Podcast è una radio che si ascolta. La si produce senza bisogno di acquistare frequenze e la si ascolta senza sintonizzarsi a una certa ora da un certo luogo. Il Podcasting viene equiparato alla radio poiché il codice di riferimento è quello audio, ha le caratteristiche di essenzialità, di sintesi e di varietà tipiche della radio, però non è diffuso via etere, ma attraverso Internet.

Valore didattico Rende i materiali reperibili a chiunque, ovunque e in qualsiasi momento; facilita l'apprendimento mediante supporti audio/visivi, stimolando e potenziando l'uso della memoria uditiva. Garantisce una formazione continua. Permette l'approfondimento delle materie di studio o il semplice riuso del materiale didattico. Di solito un episodio dura quanto un brano musicale (1 – 5 minuti), e rimanda ad approfondimenti ulteriori (libri, dispense, ecc.). Fornisce indicazioni, riflessioni, esempi, procedure, news, informazioni, la cui fruizione è spesso legata al livello di sintesi e di concentrazione espresso da ciascun episodio. Il suo scopo è accompagnare, non sostituire, altre forme di apprendimento. Rimarchiamone anche l’utilità in casi di lontananza forzata degli allievi dalla classe (malattia, handicap, scuola in ospedale, elearning). In alcuni casi può essere utile che il Podcast sia realizzato direttamente dagli studenti per i propri compagni: gli episodi avranno un carattere aperto, informale, colloquiale (radiofonico).

Ambiti di applicazione Il Podcasting può essere applicato per la sua alta esportabilità, dovuta al costo di realizzazione pari a zero, e grazie alla sua versatilità. Tipologie di podcast

Podcast di approfondimento o di recupero o sostegno; Podcast come luogo d'incontro e di scambio culturale; come piattaforma online di contenuti per alunni ospedalizzati.

Ambiti Ambito scientifico: Resoconti di esperimenti, guide parlate e illustrate per l’uso di strumentazioni. Esplicazione di procedure, indicazioni per esperimenti e osservazioni all’aperto o in casa. Educazione alla salute. Definizioni e regole (matematica, geometria, ecc.). Lingua madre e straniera: Esempi di pronuncia (resoconti, conversa-zioni, letteratura, linguaggio tecnico). Regole grammaticali e declinazioni verbali. Modi di dire e proverbi. Esempi in situazione (a scuola, al ristorante, alla stazione, viaggiando) Narrare: Lettura (o riduzione) di racconti, trame di libri e film, commenti critici, fumetti, poesie e passi teatrali. Racconti e sceneggiati a puntate. Lettura di favole (libri parlati e illustrati). Resoconti di viaggi, gite di

99

istruzione, visite museali Comunità: Radio giornale di istituto, vita scolastica, consigli per il tempo libero, musica – libri – spettacoli. Indicazioni per studiare, per gli esami, repertorio comico, musica di studenti, news e curiosità, interviste. Bisogni Nella nostra scuola è importante che i ragazzi possano sperimentare in maniera forte, toccare con mano le potenzialità che offre un lavoro fatto insieme e le nuove tecnologie (come in questo caso l’uso del podcast) sono un ottimo strumento che crea un clima favorevole al lavoro in team. Gli alunni: 1. imparano a lavorare come un gruppo unito, apprendono ad interagire e ad autogestirsi, affidandosi vicendevolmente compiti da portare a termine; 2. imparano a portare avanti un progetto che, oltretutto, li costringe a rispettare delle scadenze fisse (la produzione degli episodi radiofonici ha una scansione precisa); 3. imparano a gestire la propria emotività (davanti ad un microfono ce n’è sempre tanta), questo può aiutarli indirettamente ad autocontrollarsi durante le interrogazioni a scuola; 4. possono sentirsi più motivati ed interessati alle attività di apprendimento, dal momento che i giovani dimostrano generalmente propensione verso l’uso delle nuove tecnologie; 5. si educano ad un uso positivo, critico ed efficace di tecnologie che sono molto diffuse fra loro, ma che non sempre risultano usate con giudizio. Obiettivi disciplinari. Gli alunni: 1. si esercitano nell’uso della lingua orale e scritta. Il confronto con l’arte della scrittura e con la grammatica è continuo, poiché ogni materiale raccolto va poi trasformato in un dialogo radiofonico; 2. migliorano la propria dizione (l’inflessione dialettale non si dovrebbe sentire in radio). Si esercitano a usare efficacemente il tono della voce per colorire il racconto di sfumature e renderlo più comprensibile e imparano a utilizzare nel modo giusto le pause, come se fossero segni interpuntivi, indispensabili per conferire un senso al discorso. Obiettivi legati all’informatica. Gli alunni: 1. alcune tecniche di registrazione e di manipolazione dei file audio; 2. imparano a realizzare una trasmissione radiofonica; 3. apprendono come ricercare nella rete e abbonarsi ai Podcast, così come saperne costruire e realizzare uno, diventando autori ed editori di contenuti multimediali. Obiettivi interdisciplinari. Gli alunni: 1. le puntate prodotte possono essere tradotte in lingua inglese o arricchite da brani musicali, meglio se creati dagli alunni, con un evidente coinvolgimento di questi due discipline: musica e inglese; 2. in un podcast si possono alternare puntate dedicate alla letteratura con dei piccoli cortometraggi che rappresentino gli esperimenti scientifici realizzati in laboratorio durante l’ora di scienze. Organizzazione Attenzione particolare è rivolta al linguaggio. Nella stesura del testo si farà in modo che la maggior parte dei termini utilizzati appartenga al vocabolario delle parole comuni e con indici di leggibilità adatti a studenti di scuola secondaria di primo grado. Non occorre mobilitare grandi energie e strumenti: ciò che conta è una scaletta. Se ci si attiene a una durata di ciascun episodio non superiore ad alcuni minuti (1-5) e a una periodicità settimanale con l’inserimento di tre o quattro episodi, la registrazione può avvenire con un microfono direttamente collegato al computer e i file audio saranno registrati in un'unica seduta e già pronti per le quattro successive settimane. Simulare un dibattito radiofonico è un’attività didatticamente molto interessante e utile che riveste anche un

100

compito educativo di rilievo. In effetti, il microfono impone la sua legge, anzi, più leggi. Per esempio il rispetto assoluto della parola altrui, formulare pensieri compiuti e sensati, tenere conto delle opinioni degli altri partecipanti e partire da queste per ricavare spunti per ulteriori interventi, contestazioni, associazioni. Spesso a scuola non è semplice organizzare delle vere discussioni senza il rischio di un certo “disordine”. Una discussione “ordinata” deve essere guidata, seppur libera. Occorre anche un moderatore che darà la parola e porrà domande, cercando di mantenere viva la discussione e, infine, bisogna che gli allievi abbiano redatto una scheda tecnica sull’argomento. La scheda, presentata all’inizio della trasmissione, introdurrà il tema anche da un punto di vista scientifico, riepilogherà i fatti salienti e le opinioni in campo, fornendo anche indicazioni relative a fonti e materiali documentari. La radiodiscussione è dunque aperta. La pubblicazione sul web Per la creazione di Podcast, e come "audio hosting", ossia un servizio che offre lo spazio necessario e anche gli strumenti per poter pubblicare tutti gli episodi si è scelto SPEAKER https://www.spreaker.com/ Perché ci si avvale di un servizio Internet quale speaker:

guida il Podcaster (l’autore del Podcast), passo passo verso la creazione e la gestione delle sue trasmissioni senza bisogno di alcun software;

la registrazione vocale avviene direttamente nel sito senza effettuare trasferimenti FTP non ci si deve occupare delle applicazioni da usare o di trasferimenti FTP; Le registrazioni possono poi essere archiviate in attesa del loro impiego oppure possono essere

inserite subito nel Podcast; la versione basic di speaker offre uno spazio completamente gratuito in cui caricare tracce audio di

massimo 30 minuti per un totale di 10 ore di registrazioni; è molto facile da usare e con una grafica semplice; Una volta che ci si è registrati al sito, si possono caricare facilmente i file audio delle puntate; Si può arricchire ciascuna registrazione con un titolo, un commento scritto, un logo, ed i tags,

ossia le parole chiave che permetteranno, a chi naviga sui motori di ricerca, di trovare il podcast;

In qualsiasi momento si può modificare la pagina web e si potrà tenere sempre sotto controllo il numero degli abbonati e dei download che gli utenti hanno effettuato.

101

Istituto Comprensivo Statale “BELLARIA” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE

PROGETTO: “Un Blog di Classe”

Perché un blog di classe Il blog è esportabile da uno spazio fisico, slegato da esso e visibile in qualsiasi luogo, non certamente solo scolastico. Pochi anni fa sarebbe stato impossibile immaginare la possibilità di dirigere un prodotto editoriale gratuito e utilizzabile da un qualsiasi utente, tanto più all’interno di una classe, il blog è gratuito, non si paga per registrarlo, non si paga per crearlo, non si paga per scriverlo o amministrarlo. Un blog didattico risulta funzionale al progetto in cui è inserito, rivolto ad un pubblico adolescente.

1. Sviluppa lo stimolo alla scrittura e alla lettura: la familiarità che si crea con un blog di cui si è destinatari, ma allo stesso tempo autori, facilita il processo di familiarizzazione con l’universo della lettura e scrittura. Già il fatto che questi processi avvengano attraverso l’interfaccia del computer consente una percezione diversa della totalità. La grafica autonomamente scelta e modificabile a seconda delle necessità o preferenze, la facilità di scrivere e correggere grazie ad applicazioni intuitive, la consapevolezza che le soddisfazioni non sono collegate solo a un voto nel registro ma all’effettiva apprezzabilità da parte dei compagni, dell’insegnante e ancor maggiormente da un pubblico esterno sono tutte motivazioni che confermano uno sviluppo dello stimolo alla scrittura e lettura.

2. Permette un controllo a distanza e simultaneo: i tempi di correzione e collaborazione si dilatano. Lo studente che è malato e impossibilitato ad assistere alla lezione può comunque offrire il suo contributo alla classe e le vacanze non sono più un limite che condiziona i tempi di lavoro.

3. Consente la condivisione del lavoro del singolo con il gruppo: solitamente gli studenti di una classe, nelle ricerche tradizionali, producono tutti una ricerca attinente ad uno stesso argomento ma ognuno di essi conosce solamente il prodotto del proprio lavoro. Con il blog, al contrario, il lavoro del singolo viene condiviso non solo dal gruppo classe ma dall’intera comunità di internet.

4. Mette in gioco conoscenze e competenze: lo studente ha modo di distanziarsi e riflettere sui propri stati mentali arrivando a dirigere (almeno in parte) autonomamente i propri processi di apprendimento.

5. Offre visibilità a un esempio di buona pratica didattica: lo strumento del blog è per definizione utile per garantire visibilità a un progetto, soprattutto considerando l’appartenenza alla piattaforma Blogger di Google.

6. responsabilizzazione negli studenti relativo alla salvaguardia dei diritti d’autore, l’alunno viene anche responsabilizzato per gli aspetti di web reputation che stanno assumendo sempre più importanza in una società dai contenuti digitalizzati e pubblici. L’alunno diventa consapevole che ciò che inserisce nella rete è per sempre, e per sempre sarà legato alla sua persona, quindi è estremamente importante curarne la forma e i contenuti.

102

Obbiettivi - Un aumento dell’attenzione negli studenti verso i temi proposti dall’insegnante; - Una soddisfazione generale percepita molto elevata; - Uno sviluppo dell’interesse per la scrittura; - Un’evoluzione delle conoscenze e delle competenze specifiche; - Un’evoluzione delle conoscenze e delle competenze specifiche nella multimedialità e nuove

tecnologie; - Produzione di oggetti e non più solo alunni che immagazzinano e ripetono concetti e

definizioni; - Lo studente studia, ricerca, crea; - È un veicolo di Apprendimento Cooperativo; - Star bene a scuola.

Luogo e Organizzazione del lavoro Non essendo presente a scuola uno spazio alternativo (cosiddetta classe 3.0) si dovrà accedere all’aula d’informatica, siccome ogni postazione è stata progettata per accogliere massimo 3 alunni, sarà necessario dividere gli alunni a coppie. Piattaforma

- Blogspot di GOOGLE.

103

Istituto Comprensivo Statale “BELLARIA” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE

PROGETTO: “Classe Virtuale”

Edmodo è una piattaforma di apprendimento online gratuita e sicura, dove l’insegnante e gli studenti possono collaborare, condividere contenuti e utilizzare le applicazioni educative per integrare l'apprendimento in classe. In questo ambiente di apprendimento protetto, gestito dal docente, gli studenti possono interagire solo con i compagni. Edmodo non sarà utilizzato come un social network come Facebook o MySpace. Edmodo fornisce un modo semplice e sicuro per supportare l'apprendimento e aiutare gli studenti a sviluppare importanti abilità online. I In Edmodo, gli studenti saranno in grado di: partecipare a discussioni di classe o di gruppo che saranno monitorate dal docente (gli studenti non possono inviare messaggi privati agli altri studenti); comunicare direttamente con il docente per chiedere informazioni e ottenere aiuto nel lavoro; tenere traccia di importanti scadenze, eventi e attività; ricevere e gestire le consegne di attività e test di vario genere; visualizzare il lavoro svolto quando ci si assenta da scuola; accedere a collegamenti e risorse forniti dal docente; Entrare in Edmodo da qualsiasi computer o dispositivo mobile con funzionalità Internet e ricevere promemoria di notifica via e-mail (opzionale). I genitori potranno anche registrarsi con un account genitore direttamente collegato a quello del/la proprio/a figlio/a. Questo è un ottimo modo per essere informati sulle consegne, gli eventi scolastici e le comunicazioni tra studenti e insegnante. Per registrarsi, è necessario di un codice fornito dall’insegnante chi non conosce il codice non entra. Per i genitori avere un account non è obbligatorio, ma consigliabile per essere sempre informati sull’esperienza di apprendimento di vostro/a figlio/a. Per Edmodo la cura della privacy è molto importante: ha, infatti, un team sicuro e affidabile interamente impegnato a proteggere la privacy e la sicurezza dei suoi utenti. Le uniche informazioni richieste agli alunni per impostare un account Edmodo sono: il codice del docente di classe, il nome, un nome utente e una password. Per migliorare le attività di apprendimento, è possibile scegliere di utilizzare alcune applicazioni educative dello Store Edmodo. Questi contenuti digitali sono offerti da editori terzi controllati che hanno le loro politiche sulla privacy, ma sono tenuti a rispettare le norme sulla privacy di Edmodo. Gli studenti dovranno tenere un comportamento corretto nei confronti dei compagni e degli insegnanti come succede a scuola, in caso di violazione lo studente sarà estromesso dalla classe virtuale. L’utilizzo di Edmodo ci dà la possibilità di inserire la tecnologia nel contesto scolastico al fine di formare nei bambini una competenza corretta e sicura dell’uso della rete. La dinamicità dello strumento, intesa come possibilità degli alunni di acquisire nuove competenze nel

momento stesso in cui svolgevano le varie attività nel sito; L’interattività, intesa come partecipazione attiva all’attività didattica da parte dell’alunno, il quale non è

solo fruitore passivo di un servizio formativo, ma è coinvolto in prima persona e apprende facendo, secondo un assetto laboratoriale;

La contemporaneità, che avviene quando gli studenti e l’insegnante partecipano simultaneamente nel processo di apprendimento, comunicando, in tempo reale, e usando la connessione on line;

104

La riusabilità e soprattutto la versatilità e la possibilità di riprendere ed utilizzare in contesti differenti i materiali didattici, ma anche intesa come possibilità di vedere e rivedere i contenuti da casa propria con i modi e i tempi di ciascun alunno.

Il clima sereno e compartecipativo che l’uso dello strumento ha creato nel gruppo-classe, con nell’attenzione, nell’impegno e nella cura delle attività svolte.

La personalizzazione, intesa come adeguamento in modo più appropriato a ciascun percorso formativo: su Edmodo ogni alunno dà il suo contributo secondo le proprie possibilità e capacità. I bambini più bravi hanno finalmente l’opportunità di esprimersi senza dover seguire il livello medio della classe e quelli meno capaci osservano e imparano dai propri compagni e spesso ne prendono spunto per i propri lavori.

Cosa ci mette a disposizione Edmodo: Una libreria dove caricare i propri file da condividere poi con gli studenti. Un calendario dove indicare le verifiche ed i compiti per casa Le valutazioni delle classi Ci sono anche una sezione per creare e gestire i "Gruppi" (Le classi) ed una per partecipare alle

communities (gruppi creati da altri insegnanti per gli insegnanti per lo scambio di informazioni ed esperienze).

Cosa farà l'insegnante: Caricare nella libreria (organizzata in cartelle per argomento) le dispense che vuole condividere con i

propri studenti, mappe concettuali, immagini, presentazioni, materiale di qualsiasi tipo (digitale ovviamente).

Creare delle note in cui anticipa agli studenti gli argomenti che tratterà durante la prossima lezione. Creare degli avvisi che verranno recapitati come "notifica" agli studenti del gruppo (anche per mail se

lo studente l'ha indicata) Assegnare dei compiti indicando il titolo, la descrizione e la data di consegna e/o allegando un

documento in qualsiasi formato digitale. O allegando un link ad un video o ad un sito web. Creare dei quiz con domande a risposta libera o vero/falso, anche con domande multiple in cui una

sola è quella corretta. Si possono creare dei sondaggi da somministrare alla classe.

Gli studenti avranno un posto dove poter verificare i compiti per casa senza copiarli dalla lavagna o trascriverli nel diario sotto dettatura. Chi rimane assente può seguire in modo autonomo lo studio recuperando il materiale messo a disposizione. Uno studente o un suo genitore vede solo le sue interazioni con il gruppo e non i compiti o le valutazioni dei suoi compagni, quindi anche la privacy è tutelata. Cosa farà lo studente Uno studente può iscriversi solo utilizzando il codice gruppo ricevuto dall'insegnante e non è

indispensabile che abbia un indirizzo mail, anche se la differenza nell'avere o meno una mail è importante: se non ha un indirizzo mail riceve le notifiche solo quando accede al sito di Edmodo, se ha una sua mail riceve compiti, avvisi e note direttamente come posta elettronica ed ha quindi maggior controllo di quanto deve svolgere e studiare.

Fatta la registrazione lo studente può vedere tutto quello che l'insegnante pubblica, scaricare le dispense dalla libreria, svolgere i compiti e consegnarli direttamente all'insegnante dal sito di Edmodo, quindi anche quando è a casa.

Alcune informazioni indispensabili: I gruppi hanno un codice d'accesso che l'insegnante comunica ai suoi studenti, chi non conosce il

codice non entra. L'insegnante può in qualsiasi momento escludere uno studente dal gruppo. L'insegnante può dare un codice d'accesso specifico ai genitori dello studente

105

Istituto Comprensivo Statale “BELLARIA” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE

Progetto continuità fra l'ultimo anno della scuola primaria e il primo anno della scuola secondaria. Gli insegnanti della classe quinta insieme agli insegnanti della scuola secondaria di primo grado concordano un testo di narrativa da leggere nel corso delle vacanze che costituirà lo sfondo integratore su cui si innesteranno gli interventi disciplinari delle prime settimane di scuola. Questo mitigherà l'ansia di ragazzi perché lavoreranno su un testo che conoscono bene, tutto il gruppo classe possiederà la stessa conoscenza del testo, la mancanza di libri di testo nelle prime settimane non costituirà un problema.. TEMPI Estate e prime settimane di scuola DESTINATARI Alunni delle classi prime della Scuola Secondaria RISORSE UMANE Insegnanti delle classi quinte della Primaria e delle classi prime della Secondaria FINALITA' Continuità fra i diversi ordini scolastici Modalità di lavoro interdisciplinare Riduzione dell'ansia verso un nuovo contesto scuolastico Valorizzazione della lettura Apporti disciplinari per un percorso di orientamento nella scuola secondaria di primo grado Unità di lavoro. CLASSE PRIMA Contenuti 1. L'inserimento nella scuola media e l'avvio di un percorso di scelta (da scolaro a studente) 2. La ricostruzione del contesto sociale, i bisogni della popolazione e le risorse del territorio (conoscere il territorio) Obiettivi 1. Riflettere sul passaggio dalla scuola elementare alla scuola media, come evento critico della propria carriera scolastica. Distinguere la specificità dei due contesti formativi. Esplicitare i vissuti personali rispetto alla nuova esperienza. 2. Ricostruire la rete dei rapporti interpersonali… Approfondire il confronto fra i coetanei e gli adulti. 3. Acquisire la capacità di leggere e rappresentare il proprio contesto sociale. Ricostruire i principali bisogni del cittadino e individuare le strutture in grado di soddisfarle. Apporti disciplinari (traccia di lavoro) Unità di lavoro 1 Attività di accoglienza: presentarsi per conoscersi, facciamo un cartellone, facciamo la carta di

106

identità con dati anagrafici, aspetto fisico, carattere, abitudini, interessi, passatempi… Conoscere la propria scuola all'esterno e all'interno: i laboratori, le aule… Si può fare la pianta della scuola o dell'aula o del piano o del cortile… L'orario. L'uso del diario. Informare sulle regole dell'Istituto; stesura del codice del comportamento di classe, discusso ed elaborato insieme. Osservazione dell'atmosfera scolastica: piacevole, spiacevole… Lettura di brani antologici sulle paure connesse all'esperienza scolastica. Cartellone di sintesi sulle principali differenze fra scuola elementare e scuola media inferiore (orario delle lezioni, insegnanti, materie, libri di testo, metodologia di lavoro in classe, metodologia di studio a casa…). Lo spazio dell'apprendimento, inteso non solo come acquisire nozioni e conoscenze, ma come imparare a comportarsi in modo adeguato, con atteggiamenti corretti. Il tempo e il modo dell'apprendimento: imparare ad organizzarsi. I mezzi dell'apprendimento: strumenti materiali, strumenti mentali e strumenti linguistici. Unità di lavoro 2 Concetto matematico di insieme/categorie. I grandi settori della produzione (primario, secondario, terziario) relativi ai bisogni della società. Analisi del settore primario: l'agricoltura, con eventuale visita ad un'azienda agricola. Concetto di figura sociale e di classi sociali, anche dal punto di vista storico. Unità di lavoro 3 Conoscenza dell'ambiente e delle risorse naturali (anche con visite guidate nel territorio). Conoscenza della città, dei suoi luoghi e strutture principali. Conoscenza dell'ambiente sotto l'aspetto sonoro. Coscienza delle strutture sportive e del tempo libero, costruzione di una mappa del territorio… CLASSE SECONDA Contenuti 1. Io, la scuola: la conoscenza di sé e delle proprie potenzialità in relazione alla scelta da effettuare 2. Istruzione ed opportunità formative 3. Lavoro ed opportunità occupazionali Obiettivi 1. Riflettere sulle caratteristiche dell'età adolescenziale 2. Acquisire consapevolezza delle influenze sociali sulle scelte individuali 3. Sviluppare capacità di autovalutazione 4. Approfondire il bisogno di istruzione 5. Acquisire informazioni sulle diverse opportunità formative 6. Riflettere sull'esperienza scolastica vissuta 7. Confrontare le diverse rappresentazioni sociali del lavoro 8. Acquisire informazioni sulla realtà economica-produttiva locale e sulle principali aree di professionalità Apporti disciplinari

107

(traccia di lavoro) Unità di lavoro 1 Lettura di brani sull'adolescenza, sullo star bene con se stessi e con gli altri; l'amicizia, i rapporti con gli amici, i gruppi amicali. La famiglia e il rapporto con gli adulti. Esercitazioni sull'uso della comunicazione verbale e non verbale Conoscenza del sé corporeo e relativo mutamento adolescenziale La solidarietà e il rispetto come atteggiamenti essenziali verso l'altro. Gli adolescenti e la musica: i generi musicali e l'identità di gruppo. Unità di lavoro 2 Acquisire un efficace metodo di studio… Unità di lavoro 3 Il lavoro. La storia del lavoro; il lavoro nel tempo, i mestieri nel quartiere nell'ultimo decennio; il lavoro dei genitori, dei nonni, altri… Il lavoro nella società preindustriale, industriale e post-industriale. La rivoluzione informatica,… Emigrazione, immigrazione e relativi problemi. Nuovi e vecchi mestieri. L'ambiente di lavoro, significato del lavoro; legislazione del lavoro. Il lavoro minorile. Lo Statuto dei lavoratori. I Sindacati… Si possono leggere brani, vedere filmati, documentari, film. Si possono fare interviste ad alcuni campioni in base al lavoro, all'età, al sesso… Sarebbe interessante coinvolgere i genitori… Si devono rielaborare dati, informazioni, interviste con grafici, istogrammi… un ipertesto CLASSE TERZA Contenuti 1. Io, la scuola e il lavoro: la conoscenza di sé e delle proprie potenzialità in relazione alla scelta da effettuare 2. Lavoro ed opportunità occupazionali 3. Istruzione ed opportunità formative 4. Costruire un progetto di scelta: indicazioni metodologiche per operare una scelta consapevole 5. Strategie per la riuscita del progetto individuale: informazioni, suggerimenti, confronti e simulazioni per affrontare la scelta Obiettivi 1. Riflettere sulle caratteristiche dell'età adolescenziale 2. Acquisire consapevolezza delle influenze sociali sulle scelte individuali 3. Sviluppare capacità di autovalutazione 4. Confrontare le diverse rappresentazioni sociali del lavoro 5. Acquisire informazioni sulla realtà economico-produttiva locale e sulle principali aree di professionalità 6. Approfondire il bisogno di istruzione e confrontarne le diverse rappresentazioni 7. Acquisire informazioni sulle diverse opportunità formative 8. Riflettere sull'esperienza scolastica vissuta 9. Sviluppare abilità decisionali 10. Riconsiderare in maniera sintetica le risorse (personali e strutturali) disponibili per la scelta 11. Formulare un'ipotesi di scelta

108

12. Prefigurare caratteristiche dell'inserimento in una nuova situazione (formativa o lavorativa) 13. Confrontarsi con testimoni significativi 14. Acquisire abilità per far fronte a imprevisti del nuovo inserimento Apporti disciplinari (traccia di lavoro) Unità di lavoro 1 ITALIANO: Lettura di brani sull'adolescenza, sullo star bene con se stessi e con gli altri Analisi e riflessioni sui propri sentimenti verso gli altri Esercitazioni sull'uso della comunicazione orale e scritta (possibili "conferenze" ai compagni su argomenti scelti liberamente dagli alunni) EDUCAZIONE FISICA: conoscenza del sé corporeo e relativo mutamento adolescenziale SCIENZE: Il ciclo biologico della vita umana (nascita, crescita, sviluppo, riproduzione e morte) Progetto di educazione affettiva e sessuale. RELIGIONE: la solidarietà intesa come amore verso se stessi e gli altri Il rispetto di sé e dell'altro EDUCAZIONE MUSICALE: musica e immagine: Il ruolo della musica nei messaggi audiovisivi. Musica e pubblicità (i modelli di comportamento, conformismo e consumismo). EDUCAZIONE ARTISTICA: un modo per comunicare i propri sentimenti verso la società Unità di lavoro 2 STORIA: evoluzione delle attività produttive (divisione sociale del lavoro, possesso dei mezzi di produzione, distribuzione dei prodotti…) EDUCAZIONE TECNICA: organizzazione del lavoro e tecnologie produttive Conoscenza economica del territorio ITALIANO: lettura di brani sul tema, con particolare riferimento al lavoro minorile, alla condizione femminile, all'emigrazione… EDUCAZIONE CIVICA: il mondo del lavoro; l'apprendistato; la ricerca del lavoro (eventuali uscite sul territorio

109

relativamente ai temi trattati) RELIGIONE: il valore del lavoro Lo sfruttamento minorile, il debito dei Paesi del Sud del mondo, le proposte per un'economia sostenibile, il commercio equo e solidale INGLESE e FRANCESE: le lingue straniere nelle attività economiche (turismo, affari commerciali, scienza e tecnica…); per questa unità di lavoro sono utili le visite ad aziende locali, gli incontri con esperti (Associazione Industriali), con giovani che lavorano… Confronto formazione scolastica - lavoro tra i tre Paesi Unità di lavoro 3 ITALIANO: lettura di brani sul problema della scelta EDUCAZIONE TECNICA e MATEMATICA: informazioni sul sistema scolastico e sul mercato del lavoro a supporto del progetto di scelta Unità di lavoro 5 ITALIANO e MATEMATICA: predisposizione griglia per intervista a testimoni significativi Lettere di autocandidatura ad un ipotetico datore di lavoro (curriculum) Bibliografia: Anziani, Del Buono "Progetto Orientamento", ed. Marietti Bisacca, Paolella "Schede per l'Orientamento" ed. Lattes