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A CURA DI CARLO AMENDOLA
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO PROGETTO: L’IMPRESA VA A SCUOLA
COME AVVIARE UNA START UP
FACOLTÀ DI ECONOMIA DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT
VIA DEL CASTRO LAURENZIANO, 9 – 00161 ROMA
Classificazione delle aziende secondo la Commissione Europea
2 L’IMPRESA VA A SCUOLA: COME AVVIARE UNA START UP
Le PMI in Italia
3 L’IMPRESA VA A SCUOLA: COME AVVIARE UNA START UP
Il made in Italy che traina l’Italia
4 L’IMPRESA VA A SCUOLA: COME AVVIARE UNA START UP
Competitività: obiettivo generale di ogni impresa
Una azienda è competitiva se è stata capace, nel passato, di rendere sempre più appetibili i suoi prodotti/servizi attraverso continue iniziative per l’innovazione, e se è capace di conservare nel tempo tale vantaggio competitivo
produttività
innovatività
In un mercato globale dove dilagano processi di saturazione rapida della domanda, cresce l’importanza della innovatività rispetto alla produttività
5 L’IMPRESA VA A SCUOLA: COME AVVIARE UNA START UP
INNOVAZIONE COME
PRESUPPOSTO DI COMPETITIVITA’
DEL SISTEMA IMPRESA COLLEGAMENTO
FRA UNIVERSITA’ E
IMPRESA
6 L’IMPRESA VA A SCUOLA: COME AVVIARE UNA START UP
7 L’IMPRESA VA A SCUOLA: COME AVVIARE UNA START UP
8 L’IMPRESA VA A SCUOLA: COME AVVIARE UNA START UP
9 L’IMPRESA VA A SCUOLA: COME AVVIARE UNA START UP
10 L’IMPRESA VA A SCUOLA: COME AVVIARE UNA START UP
11 L’IMPRESA VA A SCUOLA: COME AVVIARE UNA START UP
12 L’IMPRESA VA A SCUOLA: COME AVVIARE UNA START UP
L’imbuto dell’innovazione
Secondo uno studio condotto da ricercatori americani che hanno considerazione i tempi necessari allo sviluppo di un nuovo prodotto, dalla definizione dell’idea fino all'introduzione sul mercato, è emerso che la durata del ciclo di sviluppo è correlata al grado di innovatività del progetto: maggiore è il contenuto innovativo di un progetto tanto più è lungo il tempo di sviluppo. Sulla base dei risultati della ricerca: in media i miglioramenti incrementali di un prodotto già
esistente richiedevano circa 9 mesi, i miglioramenti di nuova generazione (ossia miglioramenti
significativi di prodotti già esistenti) circa 2 anni, lo sviluppo di linee di prodotto nuove in media circa 3 anni, lo sviluppo di prodotti completamente nuovi o di nuove
tecnologie tempi di circa 53 mesi.
13 L’IMPRESA VA A SCUOLA: COME AVVIARE UNA START UP
L’imbuto dell’innovazione
14 L’IMPRESA VA A SCUOLA: COME AVVIARE UNA START UP
Chi è l’imprenditore?
15 L’IMPRESA VA A SCUOLA: COME AVVIARE UNA START UP
Requisiti minimi necessari e sufficienti che devono ricorrere perché un dato soggetto sia esposto alla particolare disciplina dell’imprenditore sono forniti dall’art. 2082 c.c.
“E’ imprenditore chi esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni e servizi” (art.2082 c.c.)
La prospettiva giuridica (Codice Civile)
16 L’IMPRESA VA A SCUOLA: COME AVVIARE UNA START UP
La prospettiva economico-gestionale Imprenditore è colui che pensa a qualcosa di nuovo,
riconosce un’opportunità commerciale e crea (anche) un’organizzazione per perseguirla
L’imprenditore si assume un rischio, a fronte del quale vuole garantirsi un profitto!
17 L’IMPRESA VA A SCUOLA: COME AVVIARE UNA START UP
Soggetto che svolge funzione intermediaria fra chi dispone di fattori produttivi e chi domanda prodotti e servizi;
L’imprenditore coordina, organizza e dirige, secondo proprie scelte tecniche ed economiche, il “processo produttivo” (funzione organizzativa e gestionale);
Assume il rischio di impresa e acquisisce gli eventuali profitti.
-> Trovare le risorse finanziarie necessarie per operare anche in assenza di ricavi per i primi anni di vita - risorse pubbliche? - risorse private? - risparmi personali (capitale proprio)? - rivolgersi ad altri soci (ampliare il capitale proprio)? - rivolgersi a capitale di terzi (indebitarsi)?
Il problema delle risorse finanziarie
Quando nasce l’impresa ha problemi finanziari perché: – ha un elevato fabbisogno finanziario legato all’effettuazione di
investimenti in capitale fisso (macchinari, strumenti,..) che in capitale circolante (acquisto merci, materie prime,…)
– l’autofinanziamento è molto limitato (se non negativo visto che i primi anni si lavora in perdita e visto che il ricercatore non sempre è propenso a “dividere” con altri la sua scoperta)
Il problema delle risorse finanziarie
18 L’IMPRESA VA A SCUOLA: COME AVVIARE UNA START UP
attitudini personali/obiettivi di vita - “carattere” interessi materiali - “guadagnare di più” legare lavoro ed interessi/passioni/hobby – “mi piace” sfruttare economicamente capacità ed abilità specifiche –
“solo io in Basilicata conosco come produrre …. “ volontà di essere il capo di se stessi, con autonomia e
flessibilità – “lavorare con lui mi sta uccidendo…. realizzare un sogno – “eppure un giorno lo farò …..” continuare una tradizione familiare – “voglio essere
all’altezza di mio nonno e di mio padre e andare oltre….”
Perchè diventare imprenditori? Le motivazioni per diventare imprenditore possono
essere legate a:
19 L’IMPRESA VA A SCUOLA: COME AVVIARE UNA START UP
Siete le persone giuste per intraprendere e
gestire un business?
Siete sicuri di aver considerato tutte le conseguenze, positive e negative, implicite nella decisione di diventare
imprenditori?
20 L’IMPRESA VA A SCUOLA: COME AVVIARE UNA START UP
L’idea imprenditoriale
Alla base di ogni nuova impresa sta un’idea, comunque individuata, di qualcosa che il mercato è disposto ad acquistare ad un prezzo
capace di remunerare tutti i fattori produttivi e di garantire un profitto congruo all’imprenditore.
L’ imprenditore parte dunque da una: idea imprenditoriale o business idea
(la quale definisce la natura dell’attività economico-produttiva intorno alla quale confluiranno le forze dell’imprenditore) Normann identifica tre elementi costitutivi della business idea che sono:
- prodotto offerto - segmento di mercato - struttura organizzativa
21 L’IMPRESA VA A SCUOLA: COME AVVIARE UNA START UP
Decisione di base - Cosa si vuole vendere? - A chi lo si vuole vendere? - Come lo si vuole produrre?
22 L’IMPRESA VA A SCUOLA: COME AVVIARE UNA START UP
23 L’IMPRESA VA A SCUOLA: COME AVVIARE UNA START UP
Il sistema allargato dell’innovazione in Italia
Startup e PMI innovative iscritte e non iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese
Startup Iscritte
Startup non
iscritte
Totale startup
PMI iscritte
PMI non iscritte
Totale PMI innovative
Startup e PMI
innovative
Imprese 6.466 6.090 12.556 104 3.760 3.864 16.420
Addetti 9.694 14.407 24.101 4.076 122.283 126.359 150.460
Fatturato (€ mil) 447 1.543 1.990 630 23.712 24.343 26.333
Investimenti (€ mil) 186 123 309 70 1.350 1.420 1.729
Debiti finanziari (€ mil) 265 350 615 268 6.531 6.799 7.414
Il cluster più numeroso è mobile & smartphone
PMI e startup innovative per cluster
Mobile & smartphone 3.971
Ecosostenibilità 2.500
Biotecnologie 2.046
Software e IoT 1.672
Modellazione 3D 1.053
Big data e internet app 979
Ricerca e sviluppo 415
Ingegneria 289
Altro e cluster n.d. 3.495
La geografia dell’innovazione: centri urbani e “vecchi” distretti industriali La mappa delle imprese innovative Startup PMI
Oltre un quarto a Milano (2.675) e Roma (1.809)
La distribuzione segue la dorsale adriatica, simile alla distribuzione dei distretti Ritardo del Mezzogiorno
La start-up innovativa
Non ho un’impresa ma ho un’idea. Come faccio a creare la mia start up
27
La start up innovativa La legge
I requisiti necessari per la start up
L’IMPRESA VA A SCUOLA: COME AVVIARE UNA START UP
La start-up innovativa
La legge
Il 19 dicembre 2012 è entrata in vigore la legge n. 221/2012 di conversione del Dl 179/2012, chiamato anche Decreto Legge Crescita 2.0, con il quale lo Stato ha adottato una normativa per lo sviluppo e la crescita del Paese. In particolare la Sezione IX è dedicata ad una nuova tipologia di imprese: la start-up innovativa.
28 L’IMPRESA VA A SCUOLA: COME AVVIARE UNA START UP
Per start up innovativa si intende una società che risponde a precisi requisiti di legge, si fa infatti riferimento all’art.25 del D.L. 179/2012. Tra i principali requisiti ricordiamo che le società dovranno: Essere costituite in forma di Società di capitali, da non più di 48 mesi Avere sede in Italia Non essere quotate e non essere costituite da una fusione, scissione societaria o a
seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda Avere un valore della produzione, dal secondo anno, non superiore a € 5 milioni Non distribuire utili Avere come oggetto sociale prevalente lo sviluppo, la produzione o
commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad elevato valore tecnologico Possedere almeno uno dei seguenti requisiti:
• Spese in ricerca e sviluppo uguali o superiori al 15 per cento del maggiore valore fra costo e valore totale della produzione della start-up innovativa
• Almeno 1/3 del personale con esperienza pluriennale di ricerca o dottorato (o in alternativa i 2/3 del personale in possesso di laurea magistrale)
• Titolare di almeno una privativa industriale (brevetto, licenze, sw, ecc. )
Cos’è una «start-up innovativa»?
29 L’IMPRESA VA A SCUOLA: COME AVVIARE UNA START UP
Le Start-up Innovative in Italia
30 L’IMPRESA VA A SCUOLA: COME AVVIARE UNA START UP
31 L’IMPRESA VA A SCUOLA: COME AVVIARE UNA START UP
32 L’IMPRESA VA A SCUOLA: COME AVVIARE UNA START UP
Si possono realizzare progetti di sviluppo imprenditoriale: caratterizzati da forte contenuto tecnologico e innovativo o anche mirati allo sviluppo di prodotti, servizi e soluzioni nel campo
dell’economia digitale oppure rivolti alla valorizzazione dei risultati della ricerca pubblica e
privata (ad esempio sono agevolabili gli spin off da ricerca) I progetti dovranno avere un programma di spesa di importo compreso tra 100.000€ e 1,5 milioni di euro:
Cosa si può fare ?
Non si può svolgere attività di produzione primaria di: prodotti agricoli, attività nel settore carboniero, attività di sostegno all’export
Iniziative imprenditoriali controllate da soci controllanti imprese che abbiano cessato nei 12 mesi precedenti la domanda un’attività analoga a quella oggetto della domanda
Cosa non si può fare ?
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Le spese per gli investimenti: • Impianti, macchinari e attrezzature tecnologiche o tecnico scientifici (nuovi di fabbrica); • Componenti HW e SW; • Brevetti e licenze; • Certificazioni, know-how, conoscenze tecniche non brevettate; • Progettazione, sviluppo, personalizzazione e collaudo di soluzioni architetturali
informatiche, e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche funzionali al progetto, nonché interventi correttivi e adeguativi.
Le spese devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda e comunque realizzate entro 24 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento
Quali spese possono essere finanziate?
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I costi per la gestione dell’impresa: • Costi salariali per personale dipendente e collaboratori (di cui art 25 DL 179/2012 ); • Licenze e diritti per titoli di proprietà industriale; • Licenze per l’utilizzo di SW; • Servizi di incubazione e accelerazione; • Canoni di leasing, costi di affitto e quote di ammortamento di impianti macchinari e
attrezzature tecnologiche; • Interessi su finanziamenti esterni. I costi devono essere sostenuti dall’impresa beneficiaria nei 24 mesi successivi alla data di stipula del contratto di finanziamento.
Come funzionano le agevolazioni?
E’ previsto un finanziamento a tasso 0 che copre fino al 70% delle spese e/o costi ammissibili.
Se la start up ha una compagine interamente costituita da giovani under 36 e/o donne o se tra i soci è presente un esperto con titolo di dottore di ricerca (o equivalente) da non più di 6 anni e impegnato stabilmente all’estero da almeno 3 anni in attività di ricerca o didattica, il finanziamento può arrivare fino all’80%
Il finanziamento non è assistito da forma di garanzia avrà una durata massima di 8 anni.
Il rimborso del finanziamento inizierà dopo 12 mesi a partire dall’ultima quota di finanziamento ricevuta
35 L’IMPRESA VA A SCUOLA: COME AVVIARE UNA START UP
Le start-up localizzate in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia e nel territorio del Cratere Sismico Aquilano restituiscono solo l’80% del mutuo agevolato ricevuto e, di fatto, godono di una componente a fondo perduto.
I servizi di tutoring Le start-up costituite da meno di 12 mesi godono anche di servizi di tutoring
tecnico gestionale altamente specialistici -erogati anche in modalità online- e che possono prevedere anche scambi con le migliori esperienze internazionali.
Cosa devo fare per creare la mia start-up innovativa?
La prima cosa da fare è verificare i requisiti per essere start-up, eventualmente avvalendoti dell'aiuto di un professionista. Successivamente devi: 1.Costituire una società di capitali 2.Dichiarare l'inizio attività 3.Richiedere l'iscrizione alla sezione speciale delle start-up innovative del Registro delle Imprese. Questi tre adempimenti, da effettuare esclusivamente in modalità telematica, possono essere inviati al Registro delle Imprese in momenti separati o contestualmente. Per costituire la società è necessario l'intervento di un notaio. Il notaio che redige l'atto costitutivo è tenuto anche al suo deposito al Registro delle Imprese. Gli adempimenti restanti possono essere effettuati dal legale rappresentante della società o da un professionista, una associazione di categoria o da altro soggetto delegato.
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