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Salveremo il mondo! Salveremo il mondo! Conti alla mano: Il conto energia per le famiglie 7 Educazione, formazione, futuro la formazione è un processo costante di apprendimento e applicazione praca dovuta al contenuto esperienziale della vita... 12 Pef un DNA ambientale La Missione che i collaboratori condividono, come fine superiore e forza trainante, è quella di contribuire a salvare il nostro pianeta dalle disastrose conseguenze dell’inquinamento... 8 Bioedilizia, la rivoluzione di tutto un settore Case perfeamente integrate con l’ambiente naturale e urbanisco nel quale vengono realizzate... 10

AmbienteNoi numero zero

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Guida alla salvezza del Pianeta e delle nostre Risorse.

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Salveremo il mondo!Salveremo il mondo!

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Educazione, formazione, futurola formazione è un processo costante di apprendimento e applicazione pratica dovuta al contenuto esperienziale della vita...

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Pef un DNA ambientaleLa Missione che i collaboratori condividono, come fine superiore e forza trainante, è quella di contribuire a salvare il nostro pianeta dalle disastrose conseguenze dell’inquinamento...

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Bioedilizia, la rivoluzione di tutto un settoreCase perfettamente integratecon l’ambiente naturale e urbanistico nel quale vengono realizzate...

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Hanno collaborato:Antonio Belsole, Alessandro Nenci, Paolo Rossi, Fausto Lorenzoni

Con la partecipazione di:Luca Mercalli, Emiliano Bravi, Giovanni Pietro Aimo

Si ringraziano:Massimo Minelli per la consulenza fornita,Mirko Paginati per la foto di pagina 2/3

Ambiente Noi Rivista aziendale di Pef Italia s.p.a.Via Piantanida 10-12/2 Firenzewww.pefitalia.comstampata su carta certificata FSC

Progetto editorialeSilvia D. Serra

Content managerSilvia D. Serra

Realizzazione graficaEditing s.n.c. - Cesena

Immaginiwww.Istockphoto.comwww.sxc.huwww.shutterstock.com

Casa Editrice Editing s.n.c.Via Frà Michelino 20, Cesena

TipografiaGrafica ValdarnesePiazza Nicolò Nasoni 4, San Giovanni Valdarno, AR

SommarioEditoriale/1È nata la rivista Ambiente Noi 1

Editoriale/2La Vita è adesso 2

A che punto siamoLa 17a conferenza mondiale sul clima 3

Attualità/1 Radicondoli, dalla geotermia alla bioedilizia 4-5

Attualità/2 Mercalli: “i miei soldi li ho messi sul tetto” 6

Conti alla manoIl conto energia per le famiglie 7

L’AziendaPef: un DNA ambientale 8

L’AttivitàIl codice etico 9

Il futuro è...Bioedilizia 10/11

Oggi parliamo di …Educazione, formazione, futuro 12/13

Diamo i numeriPolizia (113)

Carabinieri (112)

Vigili del Fuoco (115)

Corpo forestale dello stato emergenza ambientale 1515

Legambiente Direzione Nazionale - Via Salaria 403, 00199 Roma - Tel. +39 06 862681

Greenpeace Roma +39.06.68136061

Greenpeace Milano +39.02.49534250

WWF Italia +39.06.844.971

Ente Nazionale Protezione Ambientale (ENPA) Roma +39/06.3242873 + 39/06.3242874

Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente 800 25 36 08

Guardia di Finanza 800 66 96 66

ENEA DETRAZIONI FISCALI 800 589 090 gestito da ADICONSUM (dal lunedÏ al

venerdi, ore 9.00-13.00 e 14.00-18.00)

301.650 GSE impianti in esercizio 11.579.008 kWp al 24/11/2011

1 miliardo e 700 milioni gli euro che l’Italia pagherà entro il 2012 per líacquisto di crediti di CO2

5 anni: il tempo che ci vuole al mare per smaltire un mozzicone di sigaretta

1 maglia in pile si realizza riciclando 20 bottiglie di plastica.

3312653786 redazione

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Eccola! È nata la rivista AmbienteNoi

Dopo 5 anni di grandi risultati, PEF ha deciso di allargare l’orizzonte e condividere la propria missione non solo con i collaboratori ma con tutti i clienti e le migliaia di possibili lettori

in tutta Italia. Cercando di risvegliare in ciascuno quel buon senso “di padre di famiglia” nel tutelare l’ambiente; non solo a parole ma con i fatti, “anima e corpo”.

Il pianeta chiede aiuto? E noi risponderemo ancora più forte, facendo di questa esigenza la nostra missione. Perché l’ambiente è casa nostra, camera nostra, il nostro soggiorno, il nostro letto, dove possiamo vivere, amare e far crescere i nostri figli. Perché possiamo fare in modo che sia un mondo accogliente e auto sostenibile con gli stessi strumenti che la natura ci mette a disposizione.

Abbiamo la responsabilità di contribuire personalmente alla realizzazione di questa missione.Intanto grazie, a tutti i nostri collaboratori, per l’attività che stanno svolgendo giorno dopo giorno.Grazie a tutti i nostri clienti, che ci hanno dato fiducia e che continueremo a ricambiare, con la stessa intensità e responsabilità, anche nei prossimi anni .Grazie ai nostri dipendenti, sempre disponibili e preparati.Grazie ai tecnici e agli installatori.Grazie a tutti i nostri fornitori, che ci hanno fatto crescere attraverso la disponibilità, la professionalità e l’esempio.Un ringraziamento speciale a tutti i nostri futuri clienti e amici dell’associazione AmbienteNoi ONLUS!

Vigileremo, vi racconteremo, vi coinvolgeremo, vi dimostreremo, con ogni mezzo disponibile, per

tenere viva l’attenzione di tutti su ogni gesto, su ogni decisione quotidiana, capace di salvare la nostra splendida Terra.Saremo presenti con progetti educativi, ludici, esplorativi nelle scuole; dalle classi elementari all’università, per garantire a tutti un ottimo futuro, partendo dalla fonte primaria dello stesso: i giovani.

Purtroppo ci toccherà fare un 2012 straordinario!

Antonio Belsole

Editoriale/1

Antonio BelsoleDopo anni d’esperienza maturata

con la creazione di Reti Vendita, ha sposato la causa dell’ambiente

divenendo pioniere della diffusione capillare dell’uso delle energie rinnovabili. È a capo di una delle realtà italiane più importanti nel settore.

Ambiente Noi onlus è un’associazione, senza fini di lucro, impegnata con interventi di informazione, formazione ed educazione, specialmente con gli istituti scolastici e le amministrazioni locali, per sostenere e accrescere la sensibilità dei cittadini verso la tutela dell’ambiente, il risparmio energetico e l’uso di energie rinnovabili. Sarà attiva dal gennaio 2012 e avrà sempre una linea aperta con utenti, clienti e lettori, dal sito web www.ambientenoi.org .

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Editoriale/2

La vita èadessoQ

uando mi è stato proposto questo progetto ho accettato, senza esitare.Sono fatta così! Scelgo in base a ciò che, per me, ha un senso elevato di giusto, di utile, di coinvolgente.

Anche quando vado a fare la spesa! E mi viene così, spontaneo, che non ci devo pensare su.Di energia, di ambiente, di ecologia me ne occupo, da sempre, a tutto tondo.Amo l'umana capacita (sempre troppo sottovalutata e sotto utilizzata) di comunicare dove, per dirla alla Goleman [1] "Comunicare non significa solo inviare informazioni all’indirizzo di un’altra persona. Significa creare negli altri un’esperienza, coinvolgerli fin nelle viscere e questa è un’abilità emotiva."E' questo amore, probabilmente, a rendermi fiduciosa e ottimista nelle capacità che noi esseri umani abbiamo per riprenderci, con consapevolezza finalmente fattiva, il nostro posto sul pianeta. Sono una donna fortunata, ho colto ogni sfida che la vita mi ha regalato e ho imparato, col tempo, a vivere con cedevolezza. Anzi, sempre per citare personaggi autorevoli e titolati, con “resilienza”[2]

Uno stato d'animo che aiuta moltissimo a trovare sempre il lato positivo, o istruttivo se volete, delle cose.Certamente avrete saputo (la notizia è del 26/11/2011) che a settembre il caro-energia ha raggiunto un costo pari al 3,91% sul PIL. Cioè: negli ultimi 12 mesi le bollette di energia sono aumentate del 26,5%. Ovvero, il prezzo del petrolio ha segnato, a settembre 2011, un aumento del 143% rispetto a marzo 2009. Ecco, con aumenti di questo tipo, destinati a crescere non fosse altro perché il petrolio sta estinguendosi, anche i più restii a fare ragionamenti economico-energetici saranno guidati, dai fatti, a prendere in considerazione soluzioni di energia alternativa e di risparmio.

AmbienteNoi è l'espressione di questo ottimismo, realista e volonteroso. AmbienteNoi è un articolato progetto didattico e comunicativo. Quindi, andiamo! Perché, per quanto ottimisti si possa essere, il pianeta

sta raggiungendo limiti di non ritorno. Ora è il tempo di trasformare la capacità in azione.1 Daniel Goleman, Emotional Intelligence del 1995 Intelligenza emotiva, Milano, Rizzoli 1997. Intelligenza sociale, Milano, Rizzoli 2006. Intelligenza ecologica, Milano, Rizzoli, 2009.

2 Luca Mercalli, climatologo, meteorologo. “Prepariamoci” 2011 Edizioni Chiarelettere. (resilienza = capacità di un materiale o di un sistema di adattarsi a forze esterne senza soccombere - ndr)

Silvia D. Serra

I combustibili fossili (petrolio e gas naturale) oggi assicurano l’80 per cento del consumo mondiale di energia primaria. Se si pensa che un barile di petrolio contiene l’equi-valente energetico di 25.000 ore di lavoro umano, il nostro consumo quotidiano di idrocarburi equivale al lavoro quotidiano di più di 300 miliardi di esseri umani, “come se ogni abitante della Terra avesse a disposizio-ne cinquanta schiavi”. [Breve trattato sulla decrescita serena Serge Latouche Ediz. Ed. Bollati Boringhieri 2007]

Silvia D. SerraDi formazione tecnica

(ha superato l’esame di ammissio-ne all’Ordine dei Geometri dell’

Emilia Romagna) si occupa di comunica-zione radio televisiva e audio visiva sin dai primi anni ‘90. Giornalista specializzata in energia, salute e qualità della vita, web content e web master, ha trovato in PEF Italia l’Azienda Ideale.

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17a Conferenza Mondiale sul Clima, Durban 2011

Il Protocollo di Kyoto è considerato il primo passo importante per la riduzione delle emissioni dannose al nostro pianeta. La protezione della fascia d’ozono fu ratificata a Montreal nel 1987. Rimaneva da gestire l’allarme

ambientale legato all’effetto serra, che le emissioni di CO2 (anidride carbonica, elemento che scaturisce da ogni combustione) aumentavano continuamente, incrementando il calore che il pianeta Terra trattiene sulla sua superficie, non lasciandolo uscire dall’atmosfera. Così a Kyoto, nel 1997, furono prese le decisioni che, nel 2005, divennero effettive.

Entro il 2012 doveva essere negoziato e ratificato un ulteriore piano d’azione. Tuttavia, dalla Conferenza di Durban, sono emerse posizioni molto critiche da parte di paesi importanti (per consumi ed emissioni) come USA, Russia, Giappone, Canada.Intanto le conclusioni della Conferenza Mondiale sul Clima sono slittate dal 9 all’11 dicembre! Segno dei forti attriti che rallentano terribilmente le decisioni necessarie.

A che punto siamo

Tutto quello che è stato possibile concertare a Durban è che, in buona sostanza, si prende tempo! Entro il 2015 si dovrà adottare un nuovo trattato globale per ridurre le emissioni di gas serra, che dovrà poi entrare in vigore nel 2020. Questo dopo ben 36 ore dalla chiusura ufficiale della Conferenza, da parte dei 194 Paesi rappresentati.

Paesi con economie emergenti, paesi che non hanno mai ratificato il Protocollo di Kyoto e che continuano a pensare che sia più importante la loro economia, il loro progresso, il loro profitto. Dimenticando stupidamente che non ci sarà progresso né profitto per nessuno, su questa Terra, se non invertiremo la marcia del consumare, inquinare, deturpare, terminare. E’ un pianeta in debito d’ossigeno dove le multinazionali hanno posto diritti di sfruttamento anche sull’acqua. Acqua e Ossigeno... vi dicono niente queste due parole? Sì, Vita! Ecco di cosa si tratta, e di cosa ci dobbiamo pre-occupare seriamente. Della nostra Vita e di quella dei nostri discendenti.

In tutto questo si è rivelato determinante il ruolo dell’Unione Europea, probabimente la comunità più lungimirante del pianeta.Jeremy Rifkin [1], nel febbraio 2011 al convegno sulle energie alternative al Parlamento Europeo, ha illustrato la sua proposta per la 3^ rivoluzione industriale con 5 assi strategici per l’Europa.Massimo uso delle energie rinnovabili, “decarbonizzazione” dell’edilizia e dei trasporti, stoccaggio energetico, sviluppo di reti energetiche, capace di rendere i cittadini europei produttori, oltre che consumatori di energia. Un passo importante verso la decentralizzazione e democratizzazione dell’approvvigionamento energetico.

“Obiettivi ambizioni che permetterebbero maggiori benefici, come la creazione di oltre 6 milioni di posti di lavoro, aumentando la crescita europea e il suo livello di competitività, riducendo l’inquinamento atmosferico, rilanciando gli investimenti e l’innovazione in questo settore.” (Jo Leinen, Presidente della Commissione Ambiente al Parlamento Europeo per l’apertura della Conferenza a Durban).

1 “La civiltà dell’empatia – la corsa verso la coscienza globale nel mondo in crisi” J.Rifkin Ed. Mondadori 2011

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Attualità/1

“Radicondoli è un comune che, per sua natura e tradizione, ha sempre rispettato il proprio territorio e l’ambiente circostante, basando su questi

principi la propria storia e la propria economia. Se poi aggiungiamo che nel nostro territorio ci sono manifestazioni geotermiche di ampio valore e quantità, possiamo dire che il ciclo si è chiuso.

Questo però non basta! Nelle nostre intenzioni, sia mie sia di chi mi ha preceduto, ci sono sempre stati obbiettivi importanti da raggiungere e/o completare, sotto l’aspetto ambientale. Attualmente, con lo sfruttamento dell’energia geotermica, noi produciamo energia elettrica (riuscendo a coprire circa il 56% di tutto il fabbisogno dell’intera provincia di Siena), che viene utilizzata anche per usi diversi dal domestico, come quelli artigianali e florovivaistici.

Con l’uso del vapore geotermico produciamo, con un risparmio del 70% sul costo della materia prima. Questo permette alle imprese del nostro comprensorio di “aggredire” i mercati commerciali con decisione e competitività.Sul territorio comunale ci sono altri investimenti,

per milioni di euro, nel campo energetico e di risparmio sempre nel medesimo settore, e in un momento come questo, sia finanziario che economico, avere questa capacità di investimento vuol dire che l’interesse è reale e forte.

La stessa Amministrazione comunale di Radicondoli sta costruendo, attraverso iniziativa diretta, il Teleriscaldamento Geotermico attraverso lo sfruttamento del il vapore naturale, e questo progetto, che soddisferà circa l’80% della

Radicondoli “riciclone”, dalla geotermia alla bioediliziaChiacchierata con Emiliano Bravi, Sindaco del Comune di Radicondoli

A cura di Alessandro Nenci

100 metri quadrati di abitazione avranno un costo gestionale annuo di circa 400/500 € che comprende sia il consumo dell’acqua calda sanitaria che il riscaldamento

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popolazione del territorio, costituirà un notevole motivo di risparmio per molti aspetti. Per fare un esempio: 100 metri quadrati di abitazione avranno un costo gestionale annuo di circa 400/500€ che

comprende sia il consumo dell’acqua calda sanitaria che il riscaldamento.

Detto questo, e considerato tutto quello che naturalmente abbiamo sul nostro territorio, la nostra storia e le necessità attuali, l’Amministrazione

non poteva che compiere passi decisi anche verso lo sviluppo di nuovi strumenti urbanistici, che risultano già in corso di approvazione. Vogliamo dare risalto allo sfruttamento delle energie rinnovabili e del risparmio energetico sotto forma anche di implementazione della bio edilizia.

Vogliamo riuscire a far coincidere l’esigenza del risparmio energetico con l’ormai indispensabile rispetto dell’ambiente, oltre a consentire un notevole risparmio economico. Per poter creare un ambiente veramente sostenibile anche per le tasche dei cittadini.

Per questo l’edilizia rivolta al risparmio energetico e quindi, per sua caratteristica intrinseca, la bio-edilizia, per noi non è solo slogan o proposizione di belle parole, ma un’auspicata realtà.I modi ci sono e le imprese che ci credono pure, per ciò siamo motivati ad andare avanti su questa strada e con questi obbiettivi.”

La bio-edilizia, per noi, non è solo slogan o proposizione di belle parole, ma un’auspicata realtà

Radicondoli, comune in provincia di Siena, si estende per circa 132 km quadrati. Tra boschi, campi coltivati, stabilimenti termali e splendidi agriturismi. Un comune con l’anima verde, si può dire. Sia per la connotazione geografica e geologica. Sia per l’attenzione che l’amministrazione del territorio ha sviluppato proprio ai temi ambientali. E così, per esempio, non stupisce che nel 2011 il comune abbia raggiunto, con la raccolta differenziata, il 42% (dal 18% del 2010).

Emiliano Bravi

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Luca Mercalli, meteorologo e climatologo, noto al grande pubblico grazie alle sue partecipazioni alla trasmissione tv “Che tempo che fa”, si dedica da 20 anni allo studio dei fenomeni meteorologici del

pianeta. Grazie alla sua preparazione e alla sua esperienza ha sempre raccontato i cambiamenti climatici, non solo dal punto di vista scientifico ma anche da quello di cittadino dotato di volontà e discernimento per agire, consapevolmente, a difesa dell'ambiente.

In Europa – dice il climatologo – esiste un modello di comportamento sociale e ambientale virtuoso. In Germania, Austria, Svizzera in testa vivono popolazioni con un elevato senso civico, per i quali avere comportamenti socialmente utili ha un senso ampio. Fenomeni di “inquinamento per distrazione” come, per esempio, buttare il mozzicone di sigaretta a terra, sono praticamente inesistenti.

“Ciò che, drammaticamente, è accaduto in Italia” – continua Mercalli – “è che dalla scarsa educazione civica siamo passati alla spavalderia”. Se, fino a un decennio fa, essere cialtroni, buttare le cartacce dal finestrino, consumare litri e litri di acqua solo per lavarsi i denti, lasciare il sacchetto dei rifiuti per strada e via discorrendo era visto come un pessimo comportamento, oggi ha assunto un tono di distinzione. Insomma: “Io sporco e me ne frego” pare sia di moda. In Italia. Anche perchè questi comportamenti nocivi non sono sanzionati, né dallo Stato né dalla società. Mercalli è perentorio: “c'è un unico modo: la Legge!”. Ovvero, servono leggi per la protezione dell'ambiente seriamente applicate. E, per applicate, intende specificatamente che i comportamenti illegali vengano veramente sanzionati.

“Un altro limite italico è quello dell'informazione frammentaria” non solo sul piano dei mass media, specifica Mercalli. Ma anche in termini di comunicazione. In tutto il Paese, per fare un esempio, non ci sono gli stessi colori a distinguere i bidoni della raccolta differenziata! Oltre a creare confusione tra chi pratica la differenziata, questa pecca legislativa fornisce una scusa in più a chi non vuole impegnarsi (“tanto non ci si capisce niente!”.)

Luca Mercalli è una persona disponibile, chiara e – soprattutto – coerente . La casa dove vive è stata ristrutturata coibentando solai e muri, cambiando gli infissi, ha il fotovoltaico e il solare termico sul tetto, coltiva l'orto, ricicla l'umido con la compostiera, ha montato le lampadine fluorescenti, i riduttori di flusso...Gli abbiamo chiesto: qual'è la cosa che farebbe, se potesse disporre di qualsiasi mezzo di comunicazione , per far capire alla gente che è ora d'agire?

Lui, con l'aria stanca di chi non si risparmia nella missione divulgativa ed educativa, ha risposto che, oramai, i mezzi di comunicazione li ha utilizzati tutti. Tra internet, carta stampata, televisione, convegni, dialoghi... “cominciano a non essercene più tanti!”E a noi è venuta ancora più voglia di continuare col nostro progetto! Grazie Mercalli!

Mercalli: “i miei soldi li ho messi sul tetto!”

Attualità/2

Luca Mercalli non ha dubbi: aumentare alla fonte i costi per i prodotti di consumo non rici-clabili e inquinanti e boicottare le aziende che non manifestano comportamenti virtuosi. Perché disinquinare costa sempre mol-to di più che NON inquinare.

“io sporco e me ne frego” pare sia di moda. In Italia

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Conti alla manoIl Conto Energia per le famiglie

La famiglia di Mario è composta da tre persone: lui, la moglie e la figlia ventenne. I suoi consumi elettrici sono di circa 4.000

kWh/anno e spende, a oggi, circa 900 euro all’anno.

Mario e sua moglie sono preoccupati: sapere che il petrolio sta finendo e che il costo dell’energia elettrica è cresciuto, in un anno e mezzo, del 143% gli fa pensare, giustamente, che nei prossimi anni, mesi, aumenterà ancora di parecchio!

Se non prenderanno provvedimenti drastici, oltre a quelli già adottati come, per esempio, l’uso di lampadine a basso consumo, delle “ciabatte” con il pulsante per disattivare i dispositivi stand-by, di usare lavatrice e lavastoviglie solo dopo le 23:00 oppure nei giorni festivi, la loro prospettiva di spesa, per l’energia elettrica, è poco rassicurante.

Infatti, 900 euro all’anno, per i prossimi 30 anni rappresenteranno un costo certo di 27.000 euro (900x30) al quale va aggiunto un altro costo certo: quello degli aumenti! Che, per quanto si possa pensare roseo il futuro, non potranno mai essere inferiori al 7% annuo oltre l’inflazione. Circa 54.000 euro, dunque, di aumento. Ha ragione, Mario, a preoccuparsi! Se non prende provvedimenti sicuri sa già che nei prossimi 30 anni sborserà almeno 81.000 euro per avere la luce in casa!

Per fortuna la famiglia di Mario abita in una casa con il tetto in proprietà, abbastanza grande e ben esposto da poter installare un impianto fotovoltaico da 3 kWp. E siccome la casa è collocata nel centro Italia, quell’impianto potrà produrre almeno 3.900 kWh ogni anno!Perciò, siccome Mario oggi paga

l’energia elettrica 0,22€/kWh, consumandosi GRATIS quella che produrrà con l’impianto in funzione risparmierà, in 30 anni, 25.500 euro nell’ipotesi che il costo a kW non aumenti.Ma abbiamo visto che aumenterà, eccome se aumenterà!Con il 7% annuo minimo prevedibile, Mario e la sua famiglia risparmieranno anche 51.000 euro di aumenti.Cioè, se farà l’impianto fotovoltaico, Mario anziché prevedere una spesa di 81.000 euro per avere la luce in casa, risparmierà 76.500 euro!

Ma non solo!!! Siccome produrrà energia pulita, con l’impianto installato sul suo tetto, Mario riceverà il pagamento degli incentivi previsti dalla legge, nella misura di 1.070 euro l’anno, per 20 anni!Quindi, oltre a risparmiare 76.500 euro, Mario vedrà anche crescere il suo conto corrente di almeno 21.400 in 20 anni.

Non ci aveva mai ragionato così! Aveva spesso pensato al sole come produttore di energia, ma ogni volta si era fermato sulla soglia del: “ma quanto costa l’impianto?”

Mentre ora, dopo aver visto – numeri alla mano – quello che è il vantaggio, che non è poi solo il suo vantaggio economico ma anche un enorme quantitativo di CO2 NON EMESSA in atmosfera, quasi si era dimenticato del costo dell’impianto.Che, naturalmente, c’è!

E a questo punto Mario ha già chiaro tutto! Persino che potrà chiedere tranquillamente un finanziamento, per pagarlo!Sarà coperto dal guadagno proveniente dal GSE.Adesso però Mario è un po’ triste, anzi, seccato! Se avesse installato l’impianto

fotovoltaico 3 anni fa oggi si troverebbe in tasca già qualche migliaio di euro in più! Una bella vacanza, una bella sorpresa a moglie e figlia!

Lampadine a LED: sicure, economiche e amiche dell’ambiente Nelle lampadine a incandescenza gli elettroni del flusso elettrico, passando attraverso il filamento, producono calore. Che poi, in parte, si trasforma in luce. Poca, a dire il vero, visto che il 90% di energia assorbita la sprecano in calore. Per questo sono state ormai bandite. Ma anche le lampade a fluorescenza, o a basso consumo, che stanno via via sostituendo le vecchie lampadine, non sono così tanto virtuose. Consumano sì, per produrre la stessa quantità di luce, circa il 50% in meno di energia elettrica. Però devono essere smaltite come rifiuti speciali, una volta rotte o esaurite, perché utilizzano mercurio per emettere le radiazioni infrarosse e ultraviolette che ci illuminano. E allora??? Allora LED! Le lampade LED (Light Emitting Diode) sono completamente prive di materiali tossici e consumano pochissima energia. Siccome trasformano l’energia elettrica direttamente in luce, per illuminare quanto una lampadina da 30W consumano 3W (1:10)! Durano molto di più (grazie alla minore “usura”), sono più efficienti, si accendono subito, non attirano la maggior parte degli insetti, non si surriscaldano, non abbagliano e si prestano a soluzioni d’arredo, per colore e intensità, capaci di creare sempre l’atmosfera migliore. Ma sono convenienti? Cambiando tutte le lampadine di casa con lampade a LED ammortizzeremo l’investimento in 8 – 12 mesi. E per i successivi 15 anni potremo risparmiare il 40% della bolletta! Sì, sono anche molto convenienti!

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Pef spa nasce a Firenze nel 2006 con la Missione di abbattere le bollette energetiche delle famiglie e delle aziende italiane, attraverso l’“Operazione Zerobollette”, per

rispondere ad un’ esigenza sempre più sentita, a causa del continuo aumento del costo dei combustibili fossili.

La Missione che i collaboratori condividono, come fine superiore e forza trainante, è quella di contribuire a salvare il nostro pianeta dalle disastrose conseguenze dell’inquinamento e poter lasciare alle generazioni future una traccia preziosa del nostro passaggio.

Sin dall’inizio Antonio Belsole , fondatore e amministratore unico di Pef spa, ha sviluppato un progetto solido e di lungo periodo, selezionando in questi anni partner e fornitori di altissimo livello, anche internazionale ( come ad esempio Ariston Thermo spa, Enerpoint spa, Sunerg Solar, Termovana, Neos Finance spa ), per poter dare ai clienti ed ai collaboratori la massima sicurezza presente e futura.

Oggi il Gruppo conta centinaia di consulenti attivi su tutto il territorio nazionale e ha soddisfatto in questi anni circa 40.000 clienti. Solo nell’ultimo anno quasi 2.000 famiglie e aziende hanno scelto Pef spa per impianti ad energia rinnovabile.

Pef spa ha scelto di strutturare la propria organizzazione commerciale come Network Marketing, per essere capillare in tutta Italia e soddisfare al meglio le richieste provenienti da famiglie e aziende sempre più assetate di risparmio, con una consulenza ed una cura post-vendita quanto mai efficace, grazie alla vicinanza territoriale dei consulenti stessi.

All’interno del Network Marketing grandissima attenzione è posta sulla Formazione Professionale

e Personale dei Consulenti, attraverso un percorso formativo interno ( di natura prevalentemente tecnica e commerciale ) ed un percorso di crescita personale curato da formatori interni e da professionisti esterni, riconosciuti a livello europeo. Pef spa sta avviando le procedure per dotare tutta la parte formativa della Certificazione ISO 9000, a ulteriore garanzia della qualità dell’organizzazione, delle procedure, e del valore apportato alla crescita dei collaboratori, come Professionisti e come Persone.

La consapevolezza di operare per il bene dei clienti e dell’ambiente, la possibilità di crescita personale e professionale, la carriera meritocratica che ogni consulente può scalare, un’attività orientata al team, la gestione elastica ed autonoma del tempo (con più spazio per ambiti importanti quali la famiglia, le passioni, lo sport), le grandissime potenzialità di guadagno: tutti questi aspetti fanno di Pef spa un’opportunità straordinaria, allineata con i bisogni sempre più forti di risparmio, tutela dell’ambiente, qualità della vita (anche attraverso il recupero di una dimensione più armoniosa, gioiosa e ricca di umana soddisfazione dell’attività lavorativa).

Paolo Rossi

PEF Progetto Energia Futura: un DNA ambientale

L’azienda

Paolo Rossi40 anni, coniugato, due bambini

di 7 e 10 anni. Laureato in Scienze Politiche nel 1998. Esperienza

come Capo Area in una Multinazionale Farmaceutica, poi contitolare di una Società Commerciale nel settore casa e benessere. In Pef SpA da quasi 5 anni (febbraio 2007). Oggi è Formatore dell’Accademia interna Pef S.p.A. e Responsabile della Formazione per l’Italia.

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Il settore in cui operiamo è giocoforza di primaria importanza. L’energia è la materia prima N°1 nel mondo e l’Italia ha un ruolo

importante, soprattutto in Europa.I clienti fidelizzati sono in costante aumento, i collaboratori in crescita numerica e qualitativa, le zone operative sono in espansione e la fiducia dei nostri partner è, oramai, più che consolidata. Avere una visione a lungo termine implica avere una missione, sia nei confronti

del cliente che verso tutti i collaboratori della PEF s.p.a.

I clienti sono raggiunti direttamente dai collaboratori PEF, con una

consulenza che gli consente scegliere tra numerose soluzioni per risparmiare

(non solo dal fotovoltaico!). Il nostro cliente ha la possibilità di essere

servito solo da PEF s.p.a., che si assume la responsabilità di tutti i processi che portano alla fine lavori e alla soddisfazione del cliente stesso e, non ultimo, del collaboratore.

PEF s.p.a. ha, all’interno dell’azienda, l’ufficio del Customer Care, che segue il cliente sin dopo la consegna delle “chiavi”. E, non a caso, la formazione è un caposaldo aziendale che permette a tutti di essere in linea con le aspettative del cliente, oggi sempre più informato ed esigente. Queste sono solo alcune delle attenzioni che l’azienda ha nei confronti del cliente.

L’esperienza accumulata con migliaia di clienti e collaboratori rende i tempi maturi per far nascere il “codice etico”. Un vero e proprio decalogo, che ogni collaboratore PEF sottoscriverà sia nei confronti del cliente che verso la propria struttura commerciale.

In PEF la persona è al centro dell’azienda. Un valore che permette ad ognuno dei collaboratori di poter crescere ed esprimere i propri talenti. Questa cura viene trasmessa dalle direzioni aziendali verso tutti i collaboratori, perché siamo consapevoli dell’impegno e degli sforzi che ognuno di noi dispensa nella propria attività.

In PEF siamo tutti diversi, ognuno con i propri obiettivi, e siamo capaci di grandi risultati perchè questi crescono in un terreno fertile dove la lealtà è un valore, non solo aziendale.

Winston Churchill diceva che “La responsabilità è il prezzo della grandezza”, noi in PEF ci sentiamo responsabili!

Fausto Lorenzoni

Trasparente come un cristallo Il Codice Etico di PEF Italia s.p.a

L’attività

Fausto LorenzoniIn PEF dal 2007, pur venendo da un ruolo tecnico, ha scoperto il suo talento nelle vendite e per questo l’Azienda gli ha assegnato l’incarico di direttore vendite italia e responsabile “Zero Bollette”.

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Bioedilizia la rivoluzione di tutto un settore

Per bio edilizia si intende il modo di costruire compatibile con la necessità ambientale e la qualità della vita, connesso al concetto di sviluppo sostenibile, diffusosi dalla Germania

negli anni ‘70 con il Dott. Herman Daly [1].Karl E. Lotz, [2] uno dei fondatori dell’architettura sostenibile, afferma che “La casa è la terza pelle dell’uomo”.

Non è di adesso l’interesse, dell’architettura e dell’edilizia, per la qualità della vita connessa con le abitazioni e con gli stabili entro i quali gli esseri umani trascorrono la maggior parte del loro tempo. Lavorando, amando, riposando... vivendo, appunto.

Culture “nordiche” sono da sempre portatrici di questa ricerca, spesso strettamente intrecciata con l’esperienza del vivere quotidiano. Il legno come elemento fondante della progettazione è stato utilizzato da grandi architetti.

Nel nostro Paese regioni come il Trentino e la Valle d’Aosta trainano da decenni il settore dell’edilizia naturale. Condizionando un po’ il concetto di “costruzioni in legno” con quello di “case prefabbricate” e inducendoci, spesso, a immaginarle come baite, piuttosto che come vere e proprie case, perfettamente integrate con l’ambiente naturale e urbanistico nel quale vengono realizzate.

Al passo coi tempi, oggi si può ben dire che è possibile realizzare in bio edilizia qualsiasi progetto.Specialmente se si hanno a disposizione ingegneri, architetti, artigiani e progettisti che conoscono bene le esigenze di benessere, comfort, risparmi energetici e sicurezza del ciente.Esigenze che l’edilizia tradizionale non è più in grado di soddisfare, se non a costi eccessivi e con tempi smisuratamente lunghi. Esigenze che CasaZeroBollette ha sensibilmente colto, trasformando sogni in realtà sorprendenti.

Case perfettamente integrate con l’ambiente naturale e urbanistico nel quale vengono realizzate

Il futuro è...

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Attorno ai cantieri di CasaZeroBollette si raduna sempre un pubblico interessato e meravigliato.

Ricerca, innovazione, tecnologia, ambiente, materiali, progettazione, investimento sicuro.Queste sono le parole chiave che chi desidera costruire la casa dei propri sogni condivide con CasaZeroBollette. E, ancora, maggiori cubature e minori oneri di urbanizzazione sono consentiti, per chi costruisce in bio edilizia, da numerosi Comuni italiani. CasaZeroBollette sta rivoluzionando il modo di pensare la casa. Perchè, contrariamente al vecchio modo di costruire, garantisce risparmio energetico, tempistica ottimale, costi certi, protezione e rivalutazione del capitale investito, isolamento acustico, isolamento termico, struttura antisismica, elevata resistenza al fuoco, estesa capacità progettuale, estetica, impiantistica flessibile, finiture flessibili, garanzie strutturali, costi uguali o inferiori – a parità di classe energetica – rispetto alla vecchia edilizia, microclima ideale.Tutto nella stessa casa. Contemporaneamente.

[1] Daly Herman E. - Oltre la crescita. L’economia dello sviluppo sostenibile – Einaudi 2001[2] Karl E. Lotz La casa bioecologica AAM Terra Nuova, 2003 - 456 pagine

n Ville e case in classe A, B, o case passiven Consegna in 3 mesin Protezione dell’investimento nel tempon Risparmio energetico (oltre il 70% ri-spetto alle norme minime di legge)n Materiali biocompatibilin Elevato Isolamento acusticon Struttura antisismican Elevata resistenza al fuoco Sinergien Fortissima diminuzione di ponti termici e acusticin Elevato Sfasamento termicon Microclima idealen Garanzia strutturalen Certificazione dell’edificio da parte di istituti esterni indipendentin Salute e Comfort abitativon Conduzione cantiere secondo le vigenti norme di sicurezzan Salvaguardia del committente

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D. Dottor Aimo, cosa significa “formazione?Il termine formazione ha una molte-plicità di significati, in questo caso mi sembra opportuno interpretarlo nel suo significato forse più basilare, ossia

come metodo educativo, a tal proposito ogni atto di formazione dovrebbe essere orientato a far emer-gere le caratteristiche specifiche e le relative qualità della personalità di ogni individuo, tutto questo fina-lizzato al campo di attività dove l’individuo sceglie di operare.

D. La formazione è, per chi la conosce, la linfa vita-le per qualsiasi attività umana.Qual’è, secondo lei, il settore che oggi manifesta maggiormente il bisognoso di formazione?Direi che la formazione è un processo costante di apprendimento e applicazione pratica dovuta al contenuto esperienziale della vita. Di conseguenza il bisogno di formazione è esteso a tutti i settori e dovrebbe essere un processo costante.

D. L’inquinamento, i mutamenti climatici, il cre-scente aumento di consumi energetici e la diminu-zione di disponibilità di carburanti fossili rappre-sentano una grossa preoccupazione per un numero sempre maggiore di abitanti della Terra. Tuttavia si riscontra una pericolosa lentezza nell’assumere at-teggiamenti virtuosi necessari per ridurre i consumi e l’inquinamento.Ritiene che la formazione potrebbe contribuire a migliorare l’atteggiamento umano nei confronti del Pianeta?Indubbiamente si, anche perché la formazione è conoscenza e a tal proposito conoscere la dannosità

di alcuni comportamenti umani rispetto al tema dell’inquinamento, contribuirebbe ad aumentare la sensibilità ecologica e d’altra parte la conoscenza dei benefici dei comportamenti virtuosi contri-buirebbe come incentivo al mantenimento e alla trasmissione di tali comportamenti.

D. Coscienza collettiva vs coscienza individuale. Sapendo della sua passione per gli studi sociologici le chiedo: dove nasce, a suo parere, il divario tra NOI e ME?Il vero impegno in ogni vicenda umana è sempre richiesto su base individuale. Questo comporta un sacrificio, un prezzo da pagare, la fatica del rispetto dell’impegno che nei nostri comportamenti indivi-duali molto spesso non è misurabile.

Educazione, formazione, futuro

Il vero impegno in ogni vicenda umana è sempre richiesto su base individuale. Questo comporta un sacrificio, un prezzo da pagare, la fatica del rispetto dell’impegno che nei nostri comportamenti individuali molto spesso non è misurabile

Oggi parliamo di...

Intervista a Giovanni Pietro Aimo

Di Silvia D. Serra

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Proprio la mancanza di misurabilità del nostro impegno individuale, se non è compensata da una forte consapevolezza e quindi coscienza individuale, crea il divario con l’uniformità di giudizio collettivo rispetto al tema in discussione, in questo caso quel-lo ecologico.

D. Quali percorsi formativi/educativi si potrebbero avviare, da subito, per trasformare la preoccupa-zione per l’ambiente in azione efficace?Innanzitutto introdurre o rinforzare, ove già esisten-ti, i programmi scolastici di base rispetto al tema ambientale. In secondo luogo incentivare tutta la comunicazione mass mediatica a occuparsi del tema. Continuare a sostenere con incentivi anche economi-ci le iniziative imprenditoriali direttamente collegate all’ecologia, in questo senso organizzazioni come PEF che utilizzano il sistema di Network Marketing e la formazione per sensibilizzare un vasto numero di persone potrebbero svolgere un importante ruolo, proprio per trasformare un senso diffuso di preoccu-pazione in azione immediata ed efficace.

D. Quali scenari immagina, per l’Italia in partico-lare, nel futuro dei prossimi anni, se non saranno messe in atto misure formative/educative?Più che per l’Italia, parlerei di conseguenze per il mondo intero. Oggi non abbiamo più bisogno di conferme scientifiche visto che i cambiamenti cli-matici imputabili al dissesto ecologico sono evidenti a tutti, il tempo delle parole è scaduto e siamo nel tempo dell’azione. Qualcosa sicuramente viene fatto ma non è sufficiente, mi riferisco al protocollo di Kyoto. Solo una più diffusa coscienza individuale può portare all’adozione di comportamenti virtuosi in modo massificato e in tempi brevi, necessari a produrre un cambio di rotta radicale senza il quale le conseguenze sarebbero apocalittiche. È dovero-so credere nell’intima intelligenza e saggezza dello spirito della vita che abita in ciascuno di noi e quindi penso che l’uomo da questo momento di crisi non solo ambientale stia già avvertendo la spinta di quei valori extra economici che gli appartengono dalla sua creazione e, che hanno sempre guidato l’umani-tà al superamento evolutivo dei momenti bui della sua storia.

Il successo è proporzionale alla capacità quantitativa e qualitativa di comunicare

Giovanni Pietro Aimo inizia la sua attività professionale come Broker Finanziario. Negli anni ‘90 arriva ai vertici del mondo finanziario, partecipando alle scalate di società bancarie quotate in Borsa.

Dopo oltre 10 anni di esperienza nella gestione delle risorse umane, ai vertici di un grande gruppo nel settore assicurativo/finanziario, crea una nuova filosofia d’im-presa, incentrata sulle Risorse Umane. Nel 2004 scrive “NETWORK MARKETING Una formula distributiva e di impresa attuale e innovativa”.

Nel 2007 nasce Area Dinamica, il centro formativo aziendale HPO Academy

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