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1 Risultati definitivi Sintesi 2013 Gruppo di lavoro: Marcella De Filippo Livio Chiarullo ANALISI DEI DATI DEL PNAL PARCO NAZIONALE APPENNINO LUCANO VAL D'AGRI LAGONEGRESE

Analisi dei dati del Parco Nazionale Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese

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Risultati definitivi - Sintesi Il presente lavoro si propone di indagare il fenomeno turistico nei territori del Parco Nazionale dell’AppenninoLucano Val d’Agri Lagonegrese (in seguito denominato PNAL), mediante un consuntivo sui flussi turistici gravitatinell’area protetta nell’arco del 2012. Il rapporto, per mezzo di un’analisi del movimento clienti nelle strutture ricettive, mette a fuoco i fenomeni principalioccorsi in quest’ultimo anno in termini di arrivi e presenze, permanenza media, stagionalità, bacini di utenza e tipologia di accoglienza scelta per il soggiorno. Nel rapporto sono inoltre presenti confronti in serie storica , in riferimento ai dati 2011.Al fine di valutare le tendenze del PNAL rispetto ai macro fenomeni turistici regionali, si riporta nel primo paragrafo l’analisi sulla domanda turistica della Basilicata, che deriva dal rapporto sul turismo lucano nel 2012 redatto dal Centro Studi Unioncamere di Basilicata. Nei paragrafi successivi lo studio analizza sia i

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Risultati definitivi Sintesi

2013

Gruppo di lavoro:

Marcella De FilippoLivio Chiarullo

ANALISI DEI DATIDEL PNALPARCO NAZIONALE APPENNINO LUCANO VAL D'AGRI LAGONEGRESE

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INDICE

INTRODUZIONE 5

I FLUSSI TURISTICI NEL 2012, ANALISI A LIVELLO REGIONALE 6

I FLUSSI TURISTICI DEL PARCO NAZIONALE APPENNINO LUCANO VAL D’AGRI LAGONEGRESE 8

I FLUSSI TURISTICI NELLE TRE MACROAREE DEL PARCO 16

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE 22

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CARTA DEL PNAL

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CAPITOLO 1

INTRODUZIONE

PER UN PROGETTO DI SVILUPPO DEL PARCO APPENNINO LUCANO VAL D'AGRI LAGONEGRESE

Il presente lavoro si propone di indagare il fenomeno turistico nei territori del Parco Nazionale dell’Appennino

Lucano Val d’Agri Lagonegrese (in seguito denominato PNAL), mediante un consuntivo sui flussi turistici gravitati

nell’area protetta nell’arco del 2012.

Il rapporto, per mezzo di un’analisi del movimento clienti nelle strutture ricettive, mette a fuoco i fenomeni principali

occorsi in quest’ultimo anno in termini di arrivi e presenze, permanenza media, stagionalità, bacini di utenza e

tipologia di accoglienza scelta per il soggiorno. Nel rapporto sono inoltre presenti confronti in serie storica , in

riferimento ai dati 2011.

Al fine di valutare le tendenze del PNAL rispetto ai macrofenomeni turistici regionali, si riporta nel primo paragrafo

l’analisi sulla domanda turistica della Basilicata, che deriva dal rapporto sul turismo lucano nel 2012 redatto dal

Centro Studi Unioncamere di Basilicata.

Nei paragrafi successivi lo studio analizza sia i dati complessivi sull’area protetta sia i dati disaggregati per le tre

macro-aree di cui essa si compone: Val Camastra, Val d’Agri e Lagonegrese.

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I FLUSSI TURISTICI NEL 2012 ANALISI A LIVELLO REGIONALE1

Dai dati ufficiali sui flussi turistici in Basilicata, rilevati dall’A.P.T., si evince un saldo positivo (+1,2%) in termini di

arrivi e negativo in termini di presenze (-4,2%). Dati, comunque, confortanti rispetto ai trend registrati a livello

nazionale dove le perdite sono state del 5,4% nel numero degli arrivi e del 6,4% nelle presenze2.

Nel 2012 i turisti che hanno scelto come destinazione la Basilicata sono stati 517.901 contro i 511.667 del 2011. Gli

arrivi hanno visto un incremento anche in un anno fortemente segnato dalla crisi economica nazionale, segno di una

buona capacità attrattiva della Regione.

Perdite significative si rilevano, invece, nel numero di pernottamenti. Le presenze si attestano nel 2012 a circa

1.881.814 a fronte del 1.963.474 del 2011, quando i pernottamenti erano aumentati del 3,9% rispetto all’anno

precedente.

La riduzione delle presenze, derivata principalmente dalla perdita di pernottamenti del mercato domestico, che con

1.733.720 presenze pesa per il 92% sui flussi turistici regionali, (-4,2%, circa 75 mila pernottamenti in meno a fronte

del -4 % della componente straniera pari a 6 mila pernottamenti in meno), è il frutto più evidente della congiuntura

sfavorevole dell’economia italiana, che ha portato a una ridotta capacità di spesa per il turismo. Solo l’8% del totale

delle presenze, ovvero 148.094, è generato invece dal mercato estero, dato che conferma un indice di

internazionalità del turismo lucano prossimo allo zero.

Riguardo ai bacini di provenienza, significativa è la contrazione delle presenze originate dai mercati maggiormente

rappresentativi per il turismo regionale, ovvero quelli di prossimità. In particolare si registra, rispetto al 2011, un

decremento del 16,6% per la Campania, del 12% per la Basilicata e del 4,9% per la Puglia. Va precisato che a fronte

delle riduzioni di presenze, si osserva un aumento di arrivi del 6,6% per il bacino pugliese e del 3,6% per quello

lucano.

Nel 2012 chi ha scelto di pernottare in Basilicata si è fermato mediamente per 3,6 notti, un valore inferiore alle 3,8

notti del 2011, e ha soggiornato nel 68%3 dei casi nelle strutture alberghiere della regione.

Secondo quanto riportato nel “Rapporto sul turismo in Basilicata nel 2012”4 del Centro Studi Unioncamere,a

incidere negativamente sulle presenze in Basilicata è stato anche il calo dei pernottamenti dei turisti business,

fenomeno che ha portato perdite significative soprattutto nell’area del vulture - melfese e nella Val d’Agri, territori sui

quali insistono attività produttive capaci di generare flussi rilevanti di turisti di lavoro.

Sia la ricettività alberghiera che quella extra - alberghiera hanno fatto registrare una perdita significativa nel numero

dei pernottamenti rispetto al 2011. Il settore alberghiero, nel quale sono state censite quest’anno 1.287.038

presenze evidenzia un calo dei soggiorni del 4% rispetto all’anno precedente. Anche nel comparto extra- alberghiero,

con 594.776 presenze, si è rilevata una perdita del 4,5% nel numero delle notti.

1 Unioncamere Basilicata (2013), Il Rapporto sul turismo lucano nel 2012- Il consuntivo del turismo lucano nel 20122 http://dati.istat.it/Index.aspx3 Dato calcolato sugli arrivi per tipologia di struttura in Basilicata.4 Unioncamere Basilciata (2013), op. cit.

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La flessione dei pernottamenti è evidente in tutte le stagioni, anche nei mesi estivi, tradizionalmente “di punta” per il

turismo lucano. Le maggiori perdite si sono,infatti, registrate in giugno (quasi 15 mila pernottamenti in meno) e in

luglio (21 mila in meno).

Da segnalare,infine, il bilancio sfavorevole dei primi mesi dell’anno, periodo caratterizzato dalla prevalenza di

spostamenti per motivi di lavoro, con un saldo negativo delle presenze pari a circa 18 mila unità,con un decremento

del 14,8% rispetto al 2011.

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I FLUSSI TURISTICI DEL PARCO NAZIONALE APPENNINO LUCANOVAL D'AGRI LAGONEGRESE

Nel 2012 il Parco Nazionale Val d’Agri Lagonegrese ha intercettato 52.266 arrivi, pari al 10,1% degli arrivi censiti in

Regione, con un incremento dello 0,3 % rispetto al 2011.

Una contrazione evidente si registra invece nel numero delle presenze, diminuite del 20% rispetto ai dodici mesi

precedenti ; 122.770 quelle registrate nel 2012, ovvero il 6,5% di quelle regionali.

Il decremento è imputabile, come indicato dal rapporto Unioncamere, anche al calo del movimento clienti legato a

motivi di lavoro. Va evidenziato, infatti, che nel 2011 il movimento clienti della Val d’Agri e della Val Camastra (due

aree fortemente interessate dalla presenza di turismo di lavoro) ha subito un importante aumento di presenze

derivato dai lavori di manutenzione straordinaria del Centro Oli di Viggiano, che ha generato un afflusso

considerevole di operai specializzati provenienti da fuori Regione.

L’analisi dei movimenti turistici registrati dal 2006 (anno precedente l’istituzione del Parco) al 2012 evidenzia un

numero di presenze in costate aumento e complessivamente stabili sopra la soglia delle 120.000 presenze annue,

con una sostanziale tenuta dei flussi turistici (cfr. grafico 1).

Grafico 1 - Andamento presenze PNAL, 2006-2012

Fonte: ns. elaborazione su dati APT Basilicata, 2012

8

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

50000

100000

150000

200000

Arrivi

Page 9: Analisi dei dati del Parco Nazionale Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese

Il dato sulla durata media del soggiorno colloca la destinazione PNAL tra le mete prescelte per vacanze brevi: i turisti

vi trascorrono mediamente 2,3 notti. La permanenza si mantiene costante anche nei mesi che vedono un maggior

afflusso di visitatori (2,4 notti a luglio, 2,3 notti ad agosto e 2,4 notti ad ottobre).

Nel periodo estivo (luglio, agosto e settembre) si concentrano il 34% dei flussi totali, in autunno il 24%, mentre il

21% in inverno e in primavera (cfr. tabella 1).

Il movimento clienti registrato nel solo mese di agosto pesa per oltre il 15% sui flussi dell’intero anno,

rappresentando, con 8190 arrivi, il mese maggiormente frequentato dai turisti del Parco.

Pesano per oltre il 9% gli arrivi censiti in ottobre che, pur non essendo per il Parco un mese di alta stagione,

rappresenta il secondo per numero di arrivi.

La presenza in Agosto e in Ottobre di un numero maggiore di visitatori (cfr. grafico 2) può essere letta come una

conseguenze della maggiore offerta di eventi e manifestazioni sul territorio (es. Sagra del Canestrato di Moliterno,

Sagra del Fagiolo di Sarconi, Sagra della Castagna), eventi con una capacità attrattiva e un richiamo extra-regionale.

Tabella 1 - Arrivi per stagione PNAL, 2012

Inverno Primavera Estate Autunno

% Arrivi 21,00% 21,00% 34,00% 24,00%

Fonte: ns. elaborazione su dati Apt Basilicata, 2012

Grafico 2 – Andamento arrivi per mese PNAL, 2012

Fonte: ns. elaborazione su dati APT Basilicata, 2012

9

Gennaio

Febbraio

Marzo

Aprile

Maggio

Giugno

Luglio

Agosto

Settembre

Ottobre

Novembre

Dicembre

3000

5000

7000

9000

3529 3665 39033614 3414

3946

4676

8190

45794923

3883 3944

Presenze

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Anche le presenze hanno una distribuzione temporale in linea con quella degli arrivi, con un picco nei mesi estivi,

pari al 33% dei flussi totali, e valori superiori alla media in autunno, stagione che raccoglie il 26% dei movimenti

turistici annuali (cfr. tabella 2 e grafico 3).

Tabella 2 - Presenze per stagione PNAL, 2012

Inverno Primavera Estate Autunno

% Presenze 19,00% 22,00% 33,00% 26,00%

Fonte: ns. elaborazione su dati Apt Basilicata, 2012

Grafico 3 – Andamento presenze per mese PNAL, 2012

Fonte: ns. elaborazione su dati APT Basilicata, 2012

Di questi flussi, quasi la totalità – il 94% degli arrivi (pari a 49.313 arrivi) e il 93% delle presenze(115.052 presenze)- è

generata dal mercato domestico. Marginale il numero degli arrivi (2.953) e delle presenze (7.718) straniere nell’area

protetta, come si evince dal tasso di internazionalità – ovvero il rapporto tra presenze estere e presenze totali- che è

prossimo allo zero (0,06 su 1).

Lo sbilanciamento delle presenze a netto vantaggio del mercato nazionale è un fenomeno che il Parco condivide con

l’intera regione, che presenta un indice di internazionalità del tutto equiparabile a quello dell’area protetta (0,09 su

1).

In relazione ai flussi inbound, il mercato interno alla regione e quello di prossimità rappresentano la componente più

consistente del sistema di domanda turistica del PNAL. La Puglia (con 16.297 arrivi), la Campania (con 6.585

arrivi) e la Basilicata (con 3.562 arrivi) generano infatti il 51% degli arrivi totali. Altri mercati interessanti in termini di

arrivi sono il Lazio (con 3.669 arrivi), la Lombardia (con 3.046 arrivi), la Sicilia(con 2.902 arrivi), l’Abruzzo (con

2.887 arrivi)e la Calabria (con 2.553 arrivi)- (cfr. tabella 3 e grafico 4).

10

Gennaio

Febbraio

Marzo

Aprile

Maggio

Giugno

Luglio

Agosto

Settembre

Ottobre

Novembre

Dicembre

7000

13000

19000

25000

7523 75668865 8540 8576

931411170

18495

1099812005

9935 9783

Presenze

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Tabella 3 – Arrivi nazionali

per regione PNAL nel 2012

ITALIANI Arrivi 2012

PUGLIA 16.297

CAMPANIA 6.585

LAZIO 3.669

BASILICATA 3.562

LOMBARDIA 3.046

SICILIA 2.902

ABRUZZO 2.887

CALABRIA 2.553

ALTRE REGIONI 7.812

TOT. 49313

Grafico 4 – Peso percentuale arrivi

per regione PNAL al 2012

33%

13%

7%7%

6%

6%

6%

5%

16%

Puglia

Campania

Lazio

Basilicata

Lombardia

Sicilia

Abruzzo

Calabria

Altre regioni

Fonte: ns. elaborazione su dati Apt Basilicata, 2012

Sul fronte delle presenze è da sottolineare che ben il 26% delle stesse deriva dai soggiorni dei vacanzieri pugliesi , per i

quali si censiscono 29.400 presenze e una permanenza media pari a 1,8 notti. Pure significative le percentuali di

presenze generate da Abruzzo (13% per 14652 presenze), Campania (12% per 13.257 presenze) e Sicilia (8% per

9.511 presenze)(cfr. tabella 4 e grafico 5). Dai dati sulla permanenza media relativi ai diversi bacini di provenienza si

evidenzia un valore abbastanza superiore a quello generale del PNAL (2,3 notti) per i flussi di Sicilia (3,3 notti) e

Abruzzo (5,5 notti).

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Page 12: Analisi dei dati del Parco Nazionale Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese

Tabella 4 – Presenze nazionali

per regione PNAL nel 2012

ITALIANI Presenze 2012

PUGLIA 29.400

ABRUZZO 14.652

CAMPANIA 13.275

SICILIA 9.511

LOMBARDIA 7.489

LAZIO 7.145

CALABRIA 6.841

BASILICATA 6.244

EMILIA ROMAGNA 5.515

TOSCANA 3.465

VENETO 2.462

PIEMONTE 2.410

MARCHE 1.866

MOLISE 1.412

ALTRE REGIONI 3.365

TOT. ** Errorenell'espressione

Grafico 5 – Peso percentuale presenze

per regione PNAL al 2012

Fonte: ns. elaborazione su dati Apt Basilicata, 2012

Va specificato che cali significativi rispetto al 2011 si osservano nel numero di presenze sia del mercato interno (-

14%) che di quello di vicinanza (Puglia – 13% e Campania – 28%).

Risultano, invece, in aumento le presenze dei turisti provenienti da altre regioni quali il Lazio (+ 10%), la Calabria (+

15%)e la Toscana (+ 13%).

Rispetto al mercato internazionale i bacini di provenienza più consistenti, sia in termini di arrivi che di presenze, sono

la Germania (12% arrivi e 12% presenze), la Svizzera (9% arrivi e 8% presenze), la Francia (7% arrivi e 6% presenze) e il

Regno Unito ( 6% arrivi e 8% presenze) (tabelle 5-6 e grafici 6-7).

12

26%

13%

12% 8%

7%

6%

6%

5%

5%3%

2%2%2%1%3%

Puglia

Abruzzo

Campania

Sicilia

Lombardia

Lazio

Calabria

Basilicata

Emilia Romagna

Toscana

Veneto

Piemonte

Marche

Molise

Altre regioni

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Tabella 5 – Arrivi stranieri

per nazione PNAL nel 2012

STRANIERI Arrivi 2012

GERMANIA 345

SVIZZERA ELIECHTENSTEIN

278

FRANCIA 220

REGNO UNITO 186

STATI UNITID'AMERICA

174

ROMANIA 170

BELGIO 149

ARGENTINA 111

SPAGNA 101

AUSTRALIA 85

POLONIA 84

LETTONIA 78

ALTRI PAESI EUROPEI 78

ALTRI PAESI AMERICALATINA

75

BRASILE 65

CANADA 61

ALTRI STATI 693

TOT. ** Errorenell'espressione

Grafico 6 – Peso percentuale arrivi

per nazione PNAL al 2012

Fonte: ns. elaborazione su dati Apt Basilicata, 2012

13

12%

9%

7%

6%

6%

6%5% 4%

3%3%

3%3%

3%

3%

2%2%

23%

Germania

Svizzera eLiechtenstein

Francia

Regno Unito

Stati Uniti d'America

Romania

Belgio

Argentina

Spagna

Australia

Polonia

Lettonia

Altri paesi Europei

Altri paesi AmericaLatina

Brasile

Canada

Altri Stati

Page 14: Analisi dei dati del Parco Nazionale Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese

Tabella 6 – Presenze stranieri

per nazione PNAL nel 2012

STRANIERI Arrivi 2012

GERMANIA 932

REGNO UNITO 652

SVIZZERA ELIECHTENSTEIN

609

ROMANIA 477

FRANCIA 458

ALTRI PAESI AFRICA 446

STATI UNITID'AMERICA

422

POLONIA 337

ALTRI PAESI EUROPEI 288

IRLANDA 272

VENEZUELA 259

AUSTRALIA 239

ARGENTINA 231

BELGIO 222

SPAGNA 214

BRASILE 201

PAESI BASSI 150

ALTRI STATI 841

TOT. ** Errorenell'espressione

Grafico 7 – Peso percentuale presenze

per nazione PNAL al 2012

Fonte: ns. elaborazione su dati Apt Basilicata, 2012

14

13%

9%

8%

7%

6%

6% 6%5%

4%

4%

4%

3%

3%

3%

3%

3%2%

12%

Germania

Regno Unito

Argentina

Romania

Francia

Altri paesi Africa

Stati Uniti d'America

Polonia

Altri paesi Europei

Irlanda

Venezuela

Australia

Argentina

Belgio

Spagna

Brasile

Paesi Bassi

Altri Stati

Page 15: Analisi dei dati del Parco Nazionale Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese

Le strutture ricettive maggiormente frequentate durante il soggiorno nell’area protetta sono gli hotel. Il 92% degli

arrivi e il 90% si collocano presso le strutture alberghiere del Parco, opzionate tanto dagli italiani (92% arrivi- 91%

presenze) quanto dagli stranieri (90% arrivi- 86% presenze).

In relazione all’offerta ricettiva del PNAL si registra, rispetto all’anno precedente, un incremento di quattro strutture

e 136 posti letto. L’area beneficia, quindi, di 100 strutture per l’accoglienza e 3516 letti.

La maggiore disponibilità di letti da un lato e il minor numero di presenze dall’altro incide negativamente sull’indice

di utilizzo lordo, nel 2011 pari al 12% mentre nel 2012 al 9,5%.

15

Page 16: Analisi dei dati del Parco Nazionale Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese

I FLUSSI TURISTICI NELLE TRE MACROAREE DEL PARCO

CARTA DELLE TRE MACRO-AREE DEL PNAL

16

Page 17: Analisi dei dati del Parco Nazionale Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese

In queste pagine si analizza nel dettaglio l’andamento turistico delle tre macro aree di cui il Parco si compone: la Val

Camastra ubicata nella parte nord dell’area protetta, la Val d’Agri situata nella parte centrale, e il Lagonegrese, la

zona più a sud del PNAL.

I flussi turistici relativi al 2012 si concentrano soprattutto in Val d’Agri, l’area territorialmente più estesa, con una

maggiore capacità ricettiva e un più consistente e diversificato numero di risorse e servizi per il turismo, oltre che un

considerevole movimento di turisti di lavoro. Qui si registrano il 56% degli arrivi e il 69% delle presenze del Parco, con

una permanenza media di 3 notti. E’ da sottolineare che la Val d’Agri rispetto al 2011 ha visto un decremento del

2,4% nel numero degli arrivi e del 23% nelle presenze.

Il Lagonegrese, che intercetta il 27% degli arrivi e il 18% delle presenze del 2012, è la seconda area turisticamente

rilevante del Parco ed è l’unico territorio ad aver visto un aumento nei flussi turistici rispetto ai dodici mesi

precedenti, con un + 9,3% sugli arrivi e un + 1% sulle presenze. L’aumento più consistente degli arrivi rispetto alle

presenze e l’indice di permanenza media di 1,6 notti, il più basso tra quelli registrati nelle tre macroaree del parco,

evidenzia un grado maggiore di attrattivatà dell’area ma un’ancora limitata capacità di trattenere la clientela.

Riduzioni significative si rilevano anche in Val Camastra, meta del 17% degli arrivi e del 13% delle presenze del

PNAL,che rispetto all’anno precedente ha perso il 3,6% degli arrivi e il 25% delle presenze (cfr. tabella 8 e grafici 9-

10).

Tabella 8 – Parco Nazionale Appennino Lucano: arrivi, presenze e permanenza media per macroaree

2012 arrivi presenze p.m.

Val d'Agri 29403 84836 2,9

Lagonegrese 14046 22495 1,6

Val Camastra 8817 15439 1,8

Fonte: ns. elaborazione su dati Apt Basilicata

17

Page 18: Analisi dei dati del Parco Nazionale Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese

Grafico 8 – Distribuzione geografica degli arrivi nel Parco per macro-aree

Fonte: ns. elaborazione su dati Apt Basilicata, 2012

Grafico 9 – Distribuzione geografica delle presenze nel Parco per macro-aree

Fonte: ns. elaborazione su dati Apt Basilicata, 2012

18

56%27%

17%Val d'Agri

Lagonegrese

Val Camastra

69%

18%

13% Val d'Agri

Lagonegrese

Val Camastra

Page 19: Analisi dei dati del Parco Nazionale Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese

Guardando al dato sulla distribuzione temporale dei flussi, in tutte e tre le aree i mesi di punta sono quelli estivi

durante i quali si registrano le più alte percentuali di arrivi e di presenze (cfr. tabelle 9-10 e grafici 11-12).

La Val d’Agri è quella che ha flussi più stabili e costanti nel resto dell’anno, con un lieve ribasso negli arrivi solo nei

mesi tra aprile e giugno e nelle presenze per il primo trimestre, quando l’indice di permanenza media si abbassa sotto

la media annuale, arrivando a 2,6 notti.

La Val Camastra è caratterizzata da un andamento dei flussi piuttosto stabile negli arrivi da gennaio fino a luglio per

poi aprirsi verso una parabola positiva, seppur altalenante, nei mesi estivi e autunnali. A eccezione della stagione

estiva le presenze si distribuiscono equamente nel resto dell’anno.

Nel Lagonegrese la stagionalità dei flussi è molto più evidente. La curva crescente degli arrivi ha inizio a maggio,

raggiunge il suo apice ad agosto per poi decrescere, con più evidenza rispetto alle altre due aree territoriali, nei mesi

autunnali e invernali. Oltre al picco nel mese estivo, si osservano presenze sopra la media anche nel quarto trimestre,

quando l’indice di permanenza arriva a 2 notti, superando il dato medio annuale.

Tabella 9 – Parco Nazionale Appennino Lucano:

percentuale arrivi delle tre macroaree per stagione

arrivi Val Camastra Val d'Agri Lagonegrese

inverno 22% 23% 17%

primavera 17% 21% 23%

estate 33% 31% 40%

autunno 28% 25% 20%

Fonte: ns. elaborazione su dati Apt Basilicata

19

Page 20: Analisi dei dati del Parco Nazionale Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese

Grafico 10 – andamento arrivi nelle tre macro-aree per mese PNAL

Fonte: ns. elaborazione su dati Apt Basilicata

Tabella 10 – Parco Nazionale Appennino Lucano:

percentuale presenza delle tre macroaree per stagione

presenza Val Camastra Val d'Agri Lagonegrese

inverno 19% 21% 17%

primavera 20% 22% 20%

estate 37% 31% 38%

autunno 24% 26% 26%

Fonte: ns. elaborazione su dati Apt Basilicata

20

genna

io

febbr

aio

mar

zo

april

e

maggio

giug

no

luglio

agos

to

sette

mbre

otto

bre

nove

mbr

e

dice

mbre

0

1000

2000

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Val Camastra

Val d'Agri

Lagonegrese

Page 21: Analisi dei dati del Parco Nazionale Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese

Grafico 11 – andamento presenze nelle tre macro-aree per mese PNAL

Fonte: ns. elaborazione su dati Apt Basilicata

Riguardo ai bacini di provenienza i mercati pugliesi, campani e lucani, sono quelli che, seppur in misura differente ,

rappresentano i bacini di provenienza più rilevanti per tutte e tre le aree del Parco.

Altri mercati come quello del Lazio, della Lombardia e della Sicilia interessano principalmente la Val d’Agri e il

Lagonegrese.

Differenze sostanziali si ravvisano nel numero di soggiorni del mercato Abruzzese, significativi in Val d’Agri e quasi

inconsistenti negli altri territori.

Meno rilevanti le differenze nei bacini di utenza del mercato straniero.

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Page 22: Analisi dei dati del Parco Nazionale Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese

Grafico 12 - Arrivi italiani per regione di provenienza nelle tre macroaree, 2012

Fonte: ns. elaborazione su dati Apt Basilicata, 2012

Grafico 13 – Presenze italiani per regione di provenienza nelle tre macroaree, 2012

Fonte: ns. elaborazione su dati Apt Basilicata, 2012

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Page 23: Analisi dei dati del Parco Nazionale Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

Nel 2012 il Parco Nazionale Appennino Lucano ha registrato 52.266 arrivi e 122.770 presenze ed è stato interessato

da un andamento antitetico della domanda caratterizzata, rispetto ai dodici mesi precedenti, da un leggero

incremento degli arrivi (+ 0,3%) e da una perdita rilevante delle presenze (-20%).

Tale situazione può essere stata influenzata sia dall’attuale congiuntura economica che, anche a livello nazionale, ha

portato a una contrazione delle presenze, sia dalle caratteristiche della “destinazione” Parco Nazionale Appennino

Lucano, Val d’Agri, Lagonegrese. Si tratta infatti di un’area turisticamente ancora in una fase esplorativa che sta

aumentando il proprio appeal sui mercati, soprattutto di prossimità ,ma non riesce ancora a “trattenere” i flussi a

causa di una composizione dell’offerta non del tutto adeguata alla domanda.

Per una corretta lettura dei dati statistici occorre tener presente che, soprattutto per la Val d’Agri e per la Val

Camastra, il dato delle presenze del 2011 è stato fortemente influenzato dai lavori di manutenzione straordinaria del

Centro Oli di Viggiano (in Val d’Agri), che hanno impegnato un elevato numero di lavoratori provenienti da altre

regioni d’Italia e dall’estero. Tale movimentazione ha “gonfiato” in modo del tutto eccezionale le presenze registrate

della strutture ricettive dell’area fornendo a fine anno delle statistiche turistiche reali ma non del tutto in linea con

quelle degli anni precedenti. Tale considerazione è avvallata dal confronto delle presenze del 2012 con quelle del

2010 e del 2009: quelle registrate nel 2012 risultano prossime alle presenze del 2010 e superiori del 6% a quelle del

2009.

Indicativo di una maggiore capacità attrattiva è l’andamento del Lagonegrese, tra le tre aree quella maggiormente

interessata da flussi di turismo leisure, principalmente montano e di rimbalzo dalla fascia costiera Tirrenica e da

Maratea, nella quale si è evidenziato un aumento del 9,3% degli arrivi a fronte dell’1% in più delle presenze.

Dall’analisi della domanda del PNAL si delinea il quadro di una meta essenzialmente interessata da un turismo di

breve durata, la permanenza media è infatti di 2,3 notti, prevalentemente estivo e con punte in autunno, spesso in

corrispondenza dei mesi maggiormente fecondi di eventi e manifestazioni di portata extra-regionale, come Agosto e

Ottobre.

La destinazione è principalmente frequentata da turisti italiani, che generano più del 90% degli arrivi e delle presenze

globali. I bacini di utenza più consistenti sono quelli interni e di prossimità, particolarmente rilevanti i flussi

provenienti da Puglia e Campania.

Rispetto al 2011 si censiscono incrementi a due cifre nel numero di presenze di turisti provenienti dal Lazio (+ 10%),

dalla Calabria (+15%) e dalla Toscana (+ 13%).

Rilevanti sono i flussi originati da Abruzzo, Sicilia, Lombardia e Lazio, che insistono in particolar modo nell’area

della Val d’Agri dove fanno registrare un indice di permanenza media in alcuni casi nettamente più alto di quello

complessivo del PNAL (Abruzzo 5,1 notti; Sicilia 6,3 notti; Lombardia 3,2 notti; Lazio 2,6 notti).

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