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Parte I analisi dei punti di forza e di criticità Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio ISTITUTO COMPRENSIVO ARDEA I Via Laurentina Km 32,500 - 00040 ARDEA(RM) - D. 41 - tel. 0691389061 fax 0689764951 RMIC8C9006 - e-mail [email protected] Scuola I.C. ARDEA I Piano Annuale per l’Inclusione Rilevazione dei BES presenti: 79 disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 50 minorati vista 0 minorati udito 2 Psicofisici 52 disturbi evolutivi specifici 125 DSA 32 ADHD/DOP 15 Borderline cognitivo 23 Altro 55 svantaggio (indicare il disagio prevalente) 239 Socio-economico 50 Linguistico-culturale 119 Disagio comportamentale/relazionale 25 Altro (camminanti) 45 Totali 416 % su popolazione scolastica 30 N° PEI redatti dai GLHO 54 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 32 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 47 Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No Insegnanti di sostegno Attività individualizzate piccolo gruppo e di si Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) si AEC Attività individualizzate piccolo gruppo e di si Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) si

analisi dei punti di forza e di criticità

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Page 1: analisi dei punti di forza e di criticità

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio ISTITUTO COMPRENSIVO ARDEA I

Via Laurentina Km 32,500 - 00040 ARDEA(RM) - D. 41 - tel. 0691389061 fax 0689764951

RMIC8C9006 - e-mail [email protected]

Scuola I.C. ARDEA I

Piano Annuale per l’Inclusione

Rilevazione dei BES presenti: n° 79

disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 50

minorati vista 0

minorati udito 2

Psicofisici 52

disturbi evolutivi specifici 125

DSA 32

ADHD/DOP 15

Borderline cognitivo 23

Altro 55

svantaggio (indicare il disagio prevalente) 239

Socio-economico 50

Linguistico-culturale 119

Disagio comportamentale/relazionale 25

Altro (camminanti) 45

Totali 416

% su popolazione scolastica 30

N° PEI redatti dai GLHO 54

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 32

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 47

Risorse professionali specifiche

Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate piccolo gruppo

e di si

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori protetti,

ecc.)

si

AEC Attività individualizzate piccolo gruppo

e di si

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

si

Page 2: analisi dei punti di forza e di criticità

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo

si

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori protetti,

ecc.)

si

Funzioni strumentali / coordinamento Le due F.S. (Morrone Mariarosaria

e Blois Anna) coordinano tutte le

attività relative all’inclusione

si

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Le referenti sono Morrone

Mariarosaria e Blois Anna che

coordinano tutte le attività relative

alle disabilità, Bes e DSA

si

Psicopedagogisti e affini esterni/interni Molte figure interne sono psicologi

e psicopedagogisti che collaborano

nell’inclusione.

si

Docenti tutor/mentor si

Altro: Esistono figure esterne che

collaborano con la scuola come

psicologi, terapisti, medici e

specialisti nella disabilità alle quali

ci si rivolge quando è necessario

si

Altro: no

B. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI si

Rapporti con famiglie si

Tutoraggio alunni si

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva

si

Altro: Laboratori

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI si

Rapporti con famiglie si

Tutoraggio alunni si

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva

si

Altro: no

Altri docenti

Partecipazione a GLI si

Rapporti con famiglie si

Tutoraggio alunni si

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva

si

Altro: no

Page 3: analisi dei punti di forza e di criticità

C. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili si

Progetti di inclusione / laboratori integrati si

Altro: no

D. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e

psicopedagogia dell’età evolutiva

si

Coinvolgimento in progetti di inclusione si

Coinvolgimento in attività di promozione

della comunità educante si

Altro: corsi di formazione Si

E. Rapporti con servizi sociosanitari

territoriali e istituzioni deputate alla

sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità

si

Accordi di programma / protocolli di intesa

formalizzati su disagio e simili si

Procedure

disabilità

condivise di intervento sulla si

Procedure condivise di intervento su disagio

e simili si

Progetti territoriali integrati si

Progetti integrati a livello di singola scuola si

Rapporti con CTS / CTI no

Altro: rapporti con strutture sanitarie per la

valutazione degli alunni in difficoltà Si

F. Rapporti

volontariato

con

privato

sociale

e

Progetti territoriali integrati si

Progetti integrati a livello di singola scuola si

Progetti a livello di reti di scuole Si

G. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe

si

Didattica speciale e progetti educativo-

didattici a prevalente tematica inclusiva

si

Didattica interculturale / italiano L2 si

Psicologia e psicopatologia dell’età

evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) si

Progetti di formazione su specifiche

disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,

sensoriali…)

si

Altro: La scuola ogni anno organizza corsi

per la formazione docente dall’infanzia alla

secondaria di I grado

si

Page 4: analisi dei punti di forza e di criticità

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:

0

1

2

3

4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo x

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento

degli insegnanti

x

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,

in rapporto ai diversi servizi esistenti

x

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare

alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

x

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi

formativi inclusivi

x

Valorizzazione delle risorse esistenti x

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la

realizzazione dei progetti di inclusione

x

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel

sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo

inserimento lavorativo

x

Altro: Sviluppo di laboratori per l’inclusione x

Altro: Rapporti di collaborazione tra i diversi ordini di scuola attraverso

progetti educativi es- Infanzia-media

x

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo

Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

Page 5: analisi dei punti di forza e di criticità

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di

responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

Nella Scuola le due Funzioni Strumentali si occupano di compiti specifici che., in relazione alle linee

di indirizzo del GLI, riguardano :

1. azioni di accoglienza e tutoraggio dei nuovi docenti nell’area di sostegno;

2. azione di coordinamento con l’equipe medica e il GLH provinciale;

3. coordinamento per la stesura del Piano di Inclusione Scolastica;

4. azioni di coordinamento del GLH d’Istituto;

5. ricerca di materiali didattici utili al sostegno;

6. individuazione di adeguate strategie educative;

7. aggiornamento sull’andamento generale degli alunni certificati;

8. operazioni di monitoraggio;

Per quanto riguarda gli alunni DSA, collaborano con il Dirigente e svolgono:

1. pianificazione degli incontri famiglia-docenti;

2. coordinamento per la compilazione del Piano didattico personalizzato;

3. individuazione di adeguate strategie educative;

4. ricerca e produzione di materiali per la didattica;

5. collaborazione nelle attività di formazione per i docenti;

6. coordinazione dei laboratori predisposti all’interno dell’istituto;

7. operazioni di monitoraggio.

I docenti di sostegno intervengono in situazioni ricorrenti ed emergenti facendo particolare attenzione a discipline “sensibili”, alla luce di una flessibilità didattica che deve essere alla base della

programmazione.

I docenti curriculari intervengono attivando una programmazione di attività che prevede sia misure

compensative che dispensative. Inoltre attivano modalità diverse di lavoro: apprendimento cooperativo

(per piccoli gruppi) e/o didattica laboratoriale, qualora sia necessario, laboratori didattici che vedono coinvolti gli alunni con Bes.

Consigli di classe/Team docenti: I Consigli di classe e i team dei docenti svolgono un ruolo

fondamentale per l’individuazione e gestione dei bisogni educativi degli alunni della classe.

Individuano casi in cui sia necessaria e opportuna l’adozione di una personalizzazione della didattica

ed eventualmente di misure compensative e dispensative; rilevano gli alunni BES di natura socio-

economica e/o linguistico-culturale; producono attenta verbalizzazione delle considerazioni

psicopedagogiche e didattiche che inducono ad individuare come BES alunni non in possesso di

certificazione; definiscono gli interventi didattico-educativi; individuazione strategie e metodologie

utili per la realizzazione della partecipazione degli studenti con BES al contesto di apprendimento;

definiscono i bisogni dello studente; progettano e condividono i progetti personalizzati; individuano e

propongono le risorse umane strumentali e ambientali per favorire i processi inclusivi; stilano e

applicano il Piano di Lavoro (PEI e PDP); curano i rapporti scuola- famiglia- territorio; condividono

con insegnante di sostegno (se presente).

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo a.s.

2017/2018

Page 6: analisi dei punti di forza e di criticità

Collegio Docenti: Su proposta del GLI il Collegio dei Docenti, nel mese di Giugno, delibera il PAI.

Inoltre approva l’esplicitazione nel POF di un concreto impegno programmatico per l’inclusione. Il

Collegio dei Docenti si impegna a partecipare anche attraverso propri rappresentanti ad azioni di

formazione e/o prevenzione concordate anche a livello territoriale.

Famiglie: Le famiglie sono coinvolte nel processo di inclusione monitorando le difficoltà dei loro figli

per garantire loro il successo formativo e su richiesta degli insegnanti di portare in valutazione i propri

figli. Per garantire maggiore conoscenza sui Disturbi Specifici di Apprendimento la scuola ha

organizzato corsi di formazione per i genitori come “A scuola di DSA” Le dott.sse Daria Fusco e

Maria Benedetta Puccillo, dell’Associazione IMPARALAB centro specialistico per i Disturbi

Specifici dell’Apprendimento, hanno spiegato cosa fare se il bambino presenta difficoltà nella lettura,

scrittura o calcolo. E’ necessario imparare ad osservare il proprio figlio mentre svolge i compiti,

appuntarsi le eventuali difficoltà, confrontarsi con l’insegnante affinché vengano attuate osservazioni

mirate in classe ed interventi di potenziamento. Se le difficoltà permangono richiedere una valutazione

da uno specialista e, in caso di DSA, iniziare il trattamento al più presto con l’obiettivo di recuperare le

abilità di lettura, scrittura e calcolo e favorire l’indipendenza del bambino attraverso l’utilizzo di

strumenti compensativi. Continuerà l’attività di formazione dell’Istituto Comprensivo Ardea I anche

per l’A.S. 2017.18 poichè la conoscenza è il primo strumento per intervenire ed affrontare il delicato e

importante tema dell’inclusività. Si organizzeranno ancora corsi sui Bisogni Educativi Speciali per i

genitori tenuti anche dai docenti che hanno specializzazioni e corsi sul tema.

Page 7: analisi dei punti di forza e di criticità

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

Nell’A.S. 2016.17 è stato organizzato la 2° Edizione del Corso “Questioni di Inclusione” in cui sono state

affrontate varie tematiche: CHIAREZZA SULLA DIRETTIVA PER BES, Analisi delle differenti modalità di

valutazione, Il raggiungimento dei livelli minimi attesi con Evelina Chiocca; Sviluppo casi reali con documenti

autentici dall’infanzia all’Università; Cosa fare in caso di discordanza nel CDC/team docenti rispetto alla presa

in carico di alunni BES; LE PROVE SCRITTE DELLA LINGUA STRANIERA: QUALI SONO I VINCOLI;

LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE con Rossana Gabrieli; INDICATORI DI RISCHIO DI

SCRITTURA E CALCOLO, SINDROME DA DEFICIT DI ATTENZIONE E ADHD: INDICATORI DI

RISCHIO con la neuropsichiatra Deny Menghini; Quale didattica per l’inclusione?

Teacher training, PROBLEMATICHE COMPORTAMENTALI: STRATEGIE OPERATIVE PER I DOCENTI

con Daniela Guitarrini; LA MIA STORIA: LA DISLESSIA SPIEGATA IN MODO SEMPLICE da Margherita

Bissoni; OSSERVARE IN UNA PROSPETTIVA INCLUSIVA

Incontro/Laboratorio: Tu che mi guardi, tu che mi racconti con Marilena Lucente.

Per l’Anno scolastico 2017.18 il Corso verterà sulle disabilità Intellettive (genetiche e non) per dare una

maggiore conoscenza e contenuti per poter attuare una didattica individualizzata. Quindi si parlerà di Autismo,

Sindrome di X fragile, Sindrome di Prader Willy ecc. con lo sviluppo di casi reali. Inoltre saranno inseriti dei

moduli con riferimento alle disabilità sensoriali.

Inoltre La scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la secondaria di I grado effettueranno uno screening sugli alunni per l’individuazione di casi sospetti di DSA. Sarà organizzato un corso a settembre 2017 per i docenti, tenuto da esperti del settore che appartengono all’associazione IMPARALAB per fornite indicazioni sulle modalità operative da attuare nelle classi per individuare gli alunni che presentano difficoltà che possono far

sospettare l’esistenza di un DSA e sulle attività di recupero didattico mirato.

Per il prossimo anno scolastico 2017/2018 si prevede l’apertura di uno sportello di consulenza per dare informazioni e indicazioni, inoltre verrà realizzato un percorso di aggiornamento, rivolto in particolar modo alle

docenti di scuola infanzia e primaria sul metodo Venturelli per percorso unitario di abilitazione-riabilitazione della scrittura manuale che prevede 3 fasi successive di intervento, sulla base degli effettivi bisogni e dei diversi stadi di apprendimento di un bambino.

Poiché sono presenti tra il personale dell’istituto docenti formati in tema di inclusione con diversi corsi e

specializzazioni, si prevedono interventi di formazione, a cura di questi docenti, su metodologie didattiche,

strumenti compensativi e dispensativi per l'inclusione, nuove tecnologie per l'inclusione, le norme a favore

dell'inclusione, strumenti di osservazione per l'individuazione dei bisogni, Gruppo dei pari e apprendimento

cooperativo come strategia compensativa per i BES.

E’ previsto anche un incontro formativo con i ragazzi dalla 5° elementare in poi, tenuto dalle Funzioni

Strumentali, per parlare di Dislessia e di come sia difficile accettarla e conviverci: capire cosa significa essere

un alunno con DSA affinchè ci sia informazione anche tra i ragazzi.

Page 8: analisi dei punti di forza e di criticità

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

La valutazione degli alunni è un momento importante che alla base del percorso formativo.

Gli insegnanti del Consiglio di Classe/Team docente, dopo un primo periodo di osservazione, previo consenso

della famiglia, predispongono un Piano Educativo Personalizzato, nel quale ogni docente illustra come intende

raggiungere gli obiettivi, anche utilizzando metodologie, spazi, tempi diversi da quelli del resto della classe. La

scuola si attiverà per promuovere l’autonomia di lavoro e l’autoefficacia, in un’ottica di personalizzazione, in

modo tale che ogni alunno si possa sentire protagonista del suo percorso d'apprendimento. La progettazione

educativa individualizzata e/o personalizzata, avrà un ruolo centrale nell’ individuare interventi equilibrati fra

apprendimento e socializzazione. Una progettazione educativa volta alla promozione della costruzione di un

progetto di vita.

La valutazione del Piano sarà oggetto di specifica attenzione all’interno di tutti gli organi scolastici e monitorata

dalle Funzioni Strumentali. La valutazione interesserà anche l’ambito delle prestazioni del singolo alunno, che

attraverso la stesura del Piano Personalizzato, avrà diritto ad un’osservazione mirata iniziale, ad un

monitoraggio in itinere e ad una verifica finale disciplinare e comportamentale.

E’ indispensabile che la programmazione delle attività sia realizzata da tutti i docenti curricolari, i quali, insieme

all’insegnante per le attività di sostegno definiscono gli obiettivi di apprendimento sia per gli alunni con

disabilità, sia per gli alunni BES in correlazione con quelli previsti per l’intera classe. Relativamente ai percorsi

personalizzati i Consigli di Classe/team dei docenti concordano le modalità di raccordo con le discipline in

termini di contenuti e competenze, individuano modalità di verifica dei risultati raggiunti che prevedano anche

prove assimilabili, se possibile, a quelle del percorso comune; Stabiliscono livelli essenziali di competenza che

consentano di valutare la contiguità con il percorso comune e la possibilità del passaggio alla classe successiva.

Per quanto riguarda la modalità di verifica e di valutazione degli apprendimenti i docenti tengono conto dei

risultati raggiunti in relazione al punto di partenza e verificano quanto gli obiettivi siano riconducibili ai livelli

essenziali degli apprendimenti. Le verifiche potranno essere brevi, caratterizzate da mappa concettuali, schemi,

utilizzo di strumenti compensativi e misure dispensative, utilizzo della didattica multimediale, tempi più lunghi

calibrate sugli alunni. La valutazione degli studenti è effettuata sulla base del PDP in relazione sia alle misure dispensative che agli strumenti compensativi adottati, anche in via temporanea. La strutturazione delle verifiche

dovrà consentire allo studente di mostrare il grado di prestazione migliore possibile.

E opportuno che ciascun docente, per la propria disciplina, definisca le modalita più facilitanti con le quali le

prove, anche scritte, vengono formulate (organizzazione percettiva delle informazioni nello spazio pagina, ripasso pochi minuti prima della verifica, formulazione della stessa domanda con differenti modalità...).

E particolarmente importante che le prove di verifica vengano programmate, informando lo studente.

Le prove scritte di lingua straniera sono progettate, presentate e valutate secondo modalità compatibili con le difficoltà che presenta lo studente. La prestazione orale va privilegiata e considerata come compensativa della prestazione scritta.

E buona prassi applicare, anche nell’ambito delle verifiche, le misure che possono favorire le condizioni ottimali

per una miglior prestazione possibile ricorrendo anche all’uso di audiolibri e di sintesi vocali associate, come

pure all’uso del PC con correttore automatico e dizionario digitale.

Page 9: analisi dei punti di forza e di criticità

Per gli alunni stranieri sarà possibile l’adattamento dei programmi oppure la formalizzazione di un vero e proprio piano didattico personalizzato solo in via eccezionale. La Valutazione terrà conto, per quanto possibile, della loro storia scolastica precedente, degli esiti raggiunti, delle caratteristiche delle scuole frequentate, delle abilità e competenze essenziali acquisite, non abbassare gli obiettivi ma adattare gli strumenti e le modalità con

cui attuare la valutazione In sede di esame finale primo ciclo sarà possibile la presenza, nel caso di notevoli difficoltà comunicative, di docenti o mediatori linguistici competenti nella lingua d’origine per facilitare

comunicazione. Nella valutazione degli alunni con disabilità da parte dei docenti è indicato, sulla base del piano

educativo individualizzato, per quali discipline siano stati adottati particolari criteri didattici, quali attività integrative e di sostegno siano state svolte, anche in sostituzione parziale dei contenuti programmatici di alcune discipline. Saranno predisposte, sulla base degli elementi conoscitivi prove d'esame corrispondenti agli insegnamenti impartiti e idonee a valutare il progresso dell'allievo in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di

apprendimento iniziali. Per gli alunni con gravi disabilità saranno consentite prove equipollenti e tempi più lunghi per l'effettuazione delle prove scritte o grafiche e la presenza di assistenti per l'autonomia e la comunicazione.

Essi sosterranno le prove finalizzate alla valutazione del rendimento scolastico, comprese quelle di esame, con

l'uso degli ausili loro necessari.

Per gli alunni in situazione di svantaggio socio culturale

Il Piano Educativo Personalizzato è elaborato sulla base della situazione di disagio e sulle effettive

capacità dello studente. Può avere anche carattere di temporaneità. Al momento della valutazione è necessario tenere conto, da un lato dei risultati raggiunti dal singolo studente anche in relazione al suo punto di partenza, dall’altro è fondamentale verificare quanto gli obiettivi sono riconducibili ai livelli

essenziali degli apprendimenti previsti dal grado di scuola che lo studente frequenta.

A tal fine è importante che il Consiglio di classe, relativamente ai percorsi personalizzati:

· concordi, per le attività che lo studente svolge in modo differenziato rispetto alla classe,

le modalità di raccordo con le discipline in termini di contenuti e competenze;

· individui modalità di verifica dei risultati raggiunti che prevedano anche prove assimilabili a quelle del percorso comune;

· stabilisca livelli essenziali di competenza che consentano di valutare la contiguità con il percorso comune e la possibilità del passaggio alla classe successiva.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

Diverse figure professionali collaborano all’interno dell’istituto: contitolarità dei docenti di sostegno con gli

insegnanti di classe, assistenti educatori, interpreti. Gli insegnanti di sostegno promuovono attività

individualizzate, attività con gruppi eterogenei di alunni, attività laboratoriali con gruppi.

Page 10: analisi dei punti di forza e di criticità

Diverse sono le strategie adottate dai docenti dell’I.C. Ardea I per favorire l’apprendimento degli alunni con

BES. In alcune classi della Scuola Primaria “G.Manzù” si è giunti al quarto anno di sperimentazione, della

“classe capovolta”. Tale strategia utilizza il metodo dell’apprendimento cooperativo e della ricerca. Il

tradizionale schema di insegnamento e apprendimento viene rivoluzionato, facendo dell’aula “non più il luogo

di trasmissione delle nozioni ma lo spazio di lavoro e discussione dove si impara ad utilizzarle nel confronto

con i pari e con l’insegnante” Nel contesto della “flipped classroom”, l’insegnante fornisce a gruppi di bambini

tutti i materiali utili all’esplorazione autonoma dell’argomento di studio. I gruppi espongono all’intera classe,

come lavoro finale: cartelloni di sintesi, tesine, drammatizzazioni, testi, canti, reperti ricostruiti, ecc… Tutto

rappresenta un mezzo privilegiato per l’apprendimento, soprattutto per gli alunni con difficoltà, che nel gruppo

di lavoro possono contribuire con quanto maggiormente sono in grado di fare: il voto va al gruppo. Per ora si

impara con la “classe capovolta” la storia, ma si tenterà di utilizzare il metodo anche in altre discipline.

Page 11: analisi dei punti di forza e di criticità

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano

l’organizzazione delle attività educative

Per quanto riguarda il coinvolgimento della famiglia, si sottolinea non solo la necessità che essa sia informata dei bisogni rilevati dagli insegnanti, ma anche sul proprio ruolo di corresponsabilità e sulla necessità di una collaborazione.

Senza un parere positivo della famiglia i percorsi personalizzati non possono essere attivati.

La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai fini di una

collaborazione condivisa. Pertanto, la comunicazione con la famiglia deve essere puntuale, in modo particolare riguardo alla lettura condivisa delle difficoltà e alla progettazione educativo/didattica del

Consiglio di classe per favorire il successo formativo dello studente.

In accordo con la famiglia verranno individuate le modalità e le strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire lo sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel rispetto degli obiettivi formativi previsti dai Piani di studio.

Le comunicazioni sono e saranno puntuali, in modo particolare riguardo alla lettura condivisa delle

difficoltà e alla progettazione educativo/didattica del Consiglio di Classe/Team dei docenti per favorire

il successo formativo dello studente. In accordo con le famiglie vengono individuate modalità e

strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire lo sviluppo pieno delle

sue potenzialità, nel rispetto degli obiettivi formativi previsti nei piani di studio.

Le famiglie saranno coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi inclusivi

anche attraverso: gruppi di lavoro e la condivisione delle scelte effettuate; organizzazione di incontri

calendarizzati, uno a quadrimestre per la primaria e la secondaria di I grado, per monitorare i processi e

individuare azioni di miglioramento, il coinvolgimento nella redazione dei PDP. Per la scuola

dell’Infanzia i rapporti sono più frequenti: i genitori ogni qualvolta abbiamo bisogno di sapere il

percorso dei propri figli possono, alla fine dell’uscita, chiedere ai docenti. Nell’anno scolastico sono

previsti due incontri individualizzati per alunno, sia a dicembre che a maggio per illustrare

l’andamento scolastico ed eventuali problematiche.

Inoltre le funzioni Strumentali hanno continui rapporti con tutti i genitori dell’Istituto, per dare

informazioni ed indicazioni su iscrizioni, problematiche varie e fungono da ponte con gli altri docenti.

Nella nostra scuola le famiglie partecipano sempre attivamente ai corsi di formazione attivate per una

maggiore conoscenza delle problematiche sui BES, come specificato precedentemente. Inoltre le

famiglie partecipano in prima linea alla festa di fine anno organizzata dalla scuola “Passione Scuola”

con mercatini, dolci, recite, ballo di fine anno. Inoltre il 19 giugno è stata organizzata la festa all’aperto

per il saluto dell’anno scolastico in cui tutti i genitori hanno preparato panini, tramezzini, pizze, balli

etc..

Page 12: analisi dei punti di forza e di criticità

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi

Una cultura inclusiva deve tener conto delle diversità come risorsa. Potrà essere necessario attuare dei

percorsi di facilitazione dell’apprendimento linguistico e disciplinare, sulla base delle risorse

disponibili. La nostra scuola propone un curricolo che tiene conto dei differenti stili di apprendimento,

considera basilari gli aspetti relazionali e motivazionali, si avvale della metacognizione per migliorare

e consolidare gli apprendimenti al fine di personalizzare i percorsi formativi.

Il curricolo verticale della nostra scuola si propone di organizzare e descrivere l’INTERO PERCORSO

che uno studente compie, dalla scuola dell’Infanzia alla scuola Secondaria di I grado, caratterizzato da

un PROGRESSIVO PASSAGGIO dai campi dell’esperienza all’emergere e definirsi delle aree

disciplinari e delle singole discipline, in una prospettiva che deve sempre tendere all’ unitarietà del

sapere.

Viene realizzato un Curriculo Verticale che propone obiettivi e contenuti prescrittivi che garantiscono l’unitarietà del sistema nazionale, ma in essi hanno trovato spazio l’attenzione alla realtà sociale nella

quale la scuola è inserita, le specifiche esigenze rilevate nell’ascolto dei bisogni degli alunni e nel

confronto con le richieste e le attese delle famiglie e del territorio. E’ molto importante il momento dell’accoglienza nei tre diversi ordini di scuola con attività mirate e organizzate tramite progetti. Inoltre vengono realizzate attività di potenziamento sia all’interno delle classi che coinvolgono tutti gli alunni, sia nel piccolo gruppo.; attività differenziate per gli alunni con grosse problematicità in cui gli

alunni normodotati fungono da tutor. E’ stato sviluppato un progetto verticale tra la scuola

dell’infanzia Baita e tre sezioni della scuola media in cui gli alunni più grandi insegnavano ai più

piccoli attività motorie, poesie o racconti di storie da elaborare graficamente. Una sorta di tutoraggio

che ha portato alla fine ad uno spettacolo intitolato “Poesia e Musica” che ha avuto un grande successo

e presentato alla festa di fine anno. Questo progetto sarà riproposto nel prossimo anno scolastico. La

scelta degli itinerari dei campi scuola e delle uscite didattiche è stata e verrà effettuata, anche nell’A.S.

2017.18 con cura da parte dei docenti affinché possano arricchire il bagaglio esperienziale dei ragazzi

attraverso attività laboratoriali. Nel corrente anno scolastico sono stati realizzati molteplici progetti e laboratori, quali:

- Amico Ambiente, L’arte di esprimersi, Io e il mio benessere

per la scuola dell’infanzia Baita che ha partecipato alla 25° edizione del concorso internazionale “Immagini per

la Terra” vincendo il primo premio assoluto con il lavoro “La città che vorrei”;

- Naturalmente quando la natura si fa arte per la scuola dell’Infanzia Virgilio.

Per la scuola primaria -

- Ardea con i suoi colori, sapori e odori... ,Ardea: la mia città, Esploro il mio paese, conosco le mie radici.

- A spasso nel tempo: da Ardea a Roma tra miti, leggende, musica, arte e storia.

- Turpe est in patriam vivere et patriam non conoscere. (Plinio)Un Libro per amico, Sapere e sapori, Astronave

news, scuole sicure,

- Un anno speciale: il Giubileo della misericordia Tutti in strada sui sentieri dell’amicizia, Impariamo a

conoscere il territorio dell’Italia

Verranno riproposti i laboratori che ampliano l’offerta formativa collegandola al contesto socio-

culturale in cui la scuola opera realizzando uno spazio pedagogico in cui gli alunni sperimentano

comportamenti consapevoli e modalità di collaborazione con l’altro e con il territorio.

Page 13: analisi dei punti di forza e di criticità

Per la scuola secondaria di I grado

Asse dei linguaggi

Dalla lettura alla scrittura creativa

Camminare e crescere sulla via Francigena

Viaggio attraverso la cultura spagnola (in lingua spagnola

Miniguide Museo Manzù (linguaggio artistico)

Sulla retta via (Ed. stradale, linguaggio dei segnali stradali)

Calcio-Golf (linguaggio del corpo

Per l’asse scientifico-tecnologico

Astronomia: alla scoperta del cielo

L’orto sinergico: il seme del cambiamento

Alimentazione informatica

Asse storico e sociale

Incontro con la storia

Amnesty International kids

Viaggio nella terra della libertà (in collaborazione con casa famiglia Chiara e Francesco. Prevenzione all’abuso

ed al maltrattamento) (Legalità)

C’è gioco e gioco

(Rischi del gioco d’azzardo)

I bulli e noi

(Dal bullismo al cyberbullismo, Incontri con le Forze dell’ordine

Scuole Sicure

(incontri con la Polizia di Stato)

Piccoli passi verso la musica (inclusione)

L’amore per la Terra dà solo buoni frutti (continuità)

Tutti gli ordini di scuola hanno partecipato a concorsi nazionali per gli alunni vincendo

numerosi riconoscimenti:

IN – CON – TRA (Diocesi di Albano x settimana dell’educazione

GARE DI MATEMATICA: Università Bocconi

GARE DI MATEMATICA: Matematica senza frontiere

LE PIETRE E I CITTADINI: ITALIA NOSTRA

“Immagini per la Terra” per l’educazione Ambientale

Page 14: analisi dei punti di forza e di criticità

Valorizzazione delle risorse esistenti

Ogni intervento sarà realizzato partendo dalle risorse e dalle competenze presenti nella scuola. Si è

proceduto ad una classificazione delle competenze dei docenti interni per la valorizzazione delle stesse nella progettazione di momenti formativi; Valorizzazione della risorsa “alunni” attraverso l’apprendimento cooperativo per piccoli gruppi, per mezzo del tutoraggio tra pari e la valorizzare degli spazi, strutture, materiali e la presenza vicina di un altro ordine di scuola per lavorare sulla continuità e

sull’inclusione.

Nel nostro Istituto ci sono molti docenti formati e specializzati che nel corrente anno scolastico (così

nel successivo) hanno tenuto corsi interni sull’inclusione (Funzioni Strumentali area inclusione), corsi

di alfabetizzazione informatica e nuove tecnologie (funzioni strumentali area informatica) rivolti a tutti

i docenti ed alunni. Inoltre sono stati realizati Corsi di inglese, tenuti dalle professoresse di inglese

della scuola secondaria di I grado per il potenziamento della lingua inglese Certificazione

Cambridge KET for schools, nel prossimo anno scolastico i corsi saranno rivolti anche a tutto il

corpo docente.

Una risorsa importante sono i CDC/Team docenti che collaborano per un migliore coordinamento e

individuazione di alunni con difficoltà, i docenti di sostegno che sono molto attivi nello sviluppo di

attività e laboratori che hanno come obiettivi l’inclusione degli alunni. Molti sono insegnanti di

musica, di Ed. fisica, di arte e lavorano molto sullo sviluppo psico-motorio dell’alunno e sulla

creatività. Sono stati creati molti lavori di argilla, carta, creta che sono stiati poi venduti, durante feste

organizzate dalla scuola, ai genitori ed esterni, per ricavare soldi da investire in altre attività. Una

risorsa importante sono sicuramente i collaboratori scolastici, alcuni di loro sono molto attivi e

collaborativi con gli insegnanti e con gli alunni, altri meno e su questo sicuramente si potrebbe fare di

più.

Una risorsa fondamentale sono gli addetti alla segreteria che, dopo aver definito con le funzioni

strumentali, i punti fondamentali sui quali raccordarsi la collaborazione è più proficua soprattutto per

quanto riguarda la parte burocratica. Si fa un monitoraggio sugli alunni iscritti per verificare eventuali

certificazioni nella fase iniziale, quella dell’iscrizione, per fare in modo che le classi siano equilibrate e

non tanto numerose. Si fa un primo archivio di documenti e certificazioni che serviranno poi, nella fase

successiva. Ogni informazione viene gestita in collaborazione affinchè sia data la giusta ed unitaria

informazione. Anche per quanto riguarda la partecipazioni a concorsi corsi, e altro l’addetta al

protocollo è molto collaborativa, disponibile nel gestire i dati, inviare file dati e video ed evitare

dispersione di informazioni e dati. Inoltre tutte le circolari inviate dai vari organi sono girate

tempestivamente alle Funzioni strumentali o al corpo docente che si occupa di quell’attività relativa.

Per quanto riguarda le risorse materiali la scuola possiede palestre, giardini e cortili in tutti i plessi

scolastici. La scuola dell’infanzia Baita ha un giardi tutto intorno: nella parte posteriore è stato creato

un frutteto circa una trentina di alberi da frutto utile per le attività didattiche, nella parte di fronte la

strada, invece, c’è un parco dove i bambini giocano e un orto didattico molto grande. La scuola è

dotata di un salone dove si svolgono attività psicomotorie, teatrali etc..

La scuola dell’Infanzia Virgilio possiede un giardino molto grande con giochi e una parte adibito ad

orto. Inoltre c’è uno spazio abbastanza grande posto all’entrata dove si svolgono recite ed altre attività

didattiche.

Page 15: analisi dei punti di forza e di criticità

La scuola superiore di I grado ha uno spazio molto vasto dove è stato adibito un orto sinergico , uno spazio

antistante dove vengono realizzate attività all’aperto, festa di fine anno etc. Inoltre la scuola ha creato un

laboratorio d’arte, ”l’aula a cielo aperto” da poco inaugurata, dove si svolgono attività di scultura, laboratori di

arte, argilla e creta e una stanza ex del custode per attività di proiezioni film, immagini etc.. Inoltre c’è un’aula

magna dove si svolgono convegni, recite, corsi di specializzazione ed altre attività didattiche, un’aula

informatica dotata di molti computer e un’aula per attività alternative o in piccoli gruppi.

la scuola primaria è dotata di un’aula informatica, giardino esterno ed una palestra.

Tutti i plessi saranno dotate di Wi-FI, LIM e computer per attività didattiche.

la scuola partecipa per il reperimento di risorse ai contributi volontari dei genitori, raccolta punti della CONAD

con i quali sono stati presi LIM, computer, materiale vario, allestimenti di spettacoli per reperire fondi ed

acquistare il materiale necessario.

La scuola ha fatto delle convenzioni con le società dei trasporti per portare i ragazzi in palestre, gite scolastiche,

piscine.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

Le proposte progettuali, per la metodologia che le contraddistingue, per le competenze specifiche che

richiedono, necessitano di risorse aggiuntive e non completamente presenti nella scuola. Le risorse aggiuntive

sono costituite da esperti esterni che fanno attività laboratoriali all’interno della scuola come pallavolo, basket,

calcetto. I rapporti con i Servizi sociali del territorio sono molto critiche: c’è una difficoltà di comunicazione che

spesso non aiuta. I Servizi sociali, così come è emerso al GLH d’Istituto del 20.06.2017, non intendono, in

mancanza di risorse finanziare, assegnare, per l’A.S. 2017.18 l’Assistenza Educativa Specialistica agli alunni

certificati in base alla legge 104 art. 3 comma 1 ma solo ai certificati art.3 comma 3. Nel corrente anno

scolastico il servizio di AEC è stato soppresso a metà maggio per esigenze di bilancio, scatenando la rivolta dei

genitori, della scuola e dei media. Solo così il servizio è stato riattivato dopo tre-quattro giorni. I rapporti con

l’ASL di competenza (UONPI di Pomezia) sono buoni anche se spesso ci sono stati problemi di valutazione in

quanto la certificazione di stato di BES in alcuni alunni si è rivelata molto più specifica e grave in successive

valutazioni effettuate da Strutture Sanitarie diverse, che hanno riconosciuto agli stessi alunni una disabilità

certificabile ai sensi della L104. Si era anche stabilito un protocollo tra la UONPI e la scuola da adottare, con

l’accordo delle famiglie, nelle segnalazioni di disturbi riconducibili a DSA, ma questo, dopo due anni, non è

stato più accettato dalla struttura Sanitaria con conseguenti non pochi problemi a carico delle famiglie e dei

docenti. In sede di GLHI è stato di nuovo ribadita l’importanza di comunicazione tra scuola-Asl e Servizi

Sociali proprio per le difficoltà dell’ambiente in cui la scuola si trova.

Una risorsa importante sono le Associazioni del territorio che operano in stretto contatto con la scuola, le

parrocchie che accolgono ragazzi con problemi, comitati vari.

L’istituto necessita di: assegnazione di docenti da utilizzare nella realizzazione dei progetti di inclusione e

personalizzazione degli apprendimenti; finanziamento di corsi di formazione sulla didattica inclusiva, in modo

da ottimizzare gli interventi di ricaduta su tutti gli alunni; assegnazione di un organico di sostegno adeguato alle

reali necessità per gli alunni con disabilità; assegnazione di educatori dell’assistenza specialistica per gli alunni

con disabilità dal primo periodo dell’anno scolastico; assegnazione di interpreti per gli alunni con disabilità

uditiva dal primo periodo dell’anno scolastico; incremento di risorse umane per favorire la promozione del

successo formativo per alunni stranieri e per corsi di alfabetizzazione; risorse umane per l’organizzazione e la

gestione di laboratori informatici, nonché l’incremento di risorse tecnologiche in dotazione alla singole classi,

specialmente dove sono indispensabili strumenti compensativi; risorse specifiche per l’inserimento e

l’integrazione degli alunni rom; risorse per la mediazione linguistico culturale e traduzione di documenti nelle

lingue comunitarie ed extracomunitari.

Page 16: analisi dei punti di forza e di criticità

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità

tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo

Il progetto Continuità Scuola Infanzia/Scuola Primaria/ Scuola Secondaria di I grado nasce dal bisogno di

offrire un'attenzione particolare agli alunni che hanno concluso l'itinerario della scuola dell’Infanzia e della

Scuola Primaria e si avviano verso la tappa successiva del percorso scolastico.

In questo momento particolare della loro vita gli alunni hanno l’esigenza di prender confidenza , anche in

senso fisico, con l’ambiente che li accoglierà .

Poiché un primo aspetto della Continuità si concretizza nel legame stretto tra il soggetto in formazione e gli

impianti metodologici e didattici dei diversi ordini di scuola, atti a creare occasioni per organizzare le

conoscenze, ecco l’idea di un Progetto Continuità Scuola dell’Infanzia/Scuola Primaria/Scuola Secondaria

di I grado nato per progettare “azioni positive” che garantiscano il raccordo all’interno del percorso

scolastico. Le strategie utilizzate si pongono in sintonia con le modalità che l’alunno utilizza per la

costruzione del suo sapere.

Particolare attenzione va inoltre dedicata al coordinamento dei curricoli degli anni iniziali e terminali di un

ciclo di studi, in modo da far superare l’ansia e le difficoltà al momento del passaggio al grado scolastico

successivo.

Un posto rilevante nella prospettiva della Continuità è occupato dalla valutazione, attraverso la

formulazione di approcci valutativi coerenti e continui, fondati su teorie, criteri e metodi espliciti,

trasparenti e condivisi, creando possibilmente le unità di apprendimento sui bisogni diversificati degli

alunni.

Anche per questo anno scolastico 2016/2017, l’attività di Orientamento della prof.ssa Di Stefano si

accompagnerà a quella della Continuità così da rendere concreto il legame stretto tra il soggetto in

formazione e gli impianti metodologici e didattici dei diversi ordini di scuola, atti a creare occasioni per

organizzare le conoscenze.

Al Progetto Continuità, pertanto, partecipano gli studenti dei tre ordini di Scuola :

• gli alunni delle classi quarte della Scuola Primaria si incontrano con i bambini dell’ultimo anno della

Scuola dell’Infanzia per rassicurarli e rendere più sereno l’ingresso alla Scuola Primaria;

• i bambini della Scuola dell’infanzia accolgono i compagni più grandi nelle loro classi per la

realizzazione di piccole attività pratiche, condividendo, così, i loro spazi con loro;

• gli alunni di 1^ della Scuola Secondaria, in qualità di tutor dei compagni di V della Sc.Primaria,

aiutano i più piccoli ad affrontare il cambiamento;

• gli alunni di V della Sc.Primaria , condividono l’emozione di lavorare insieme con i compagni più

grandi, e iniziano a conoscere l’ambiente “Scuola Secondaria di I grado” rassicurandosi in

merito.

Page 17: analisi dei punti di forza e di criticità

Quest'anno il Progetto Continuità/Orientamento vuole incentrare i suoi obiettivi sullo studio,

sull’importanza e la valorizzazione dell’ambiente e del territorio, dell’orto e dei suoi prodotti.

Il nome del progetto è :

Fare per capire : “L’amore per la Terra dà solo buoni frutti”

Il progetto di team della classi V della Scuola Primaria e classi IA, IG, IH e IL della Scuola Secondaria di I

grado prevede laboratori didattici, uscite sul territorio, sopralluogo nell’orto, lavori in classe che si

prefiggono l'obiettivo di rafforzare le conoscenze culturali, storiche e tecnico-scientifiche del lavoro nei

“campi”.

Obiettivi formativi

Alla base del progetto tecnico/scientifico da un lato e storico/espressivo dall'altro, si collocano i seguenti

concetti:

La realtà possiede una dimensione storica conoscibile attraverso il passato.

La storia è intesa come “conoscenza” e non come “narrazione”.

I ragazzi diventano protagonisti del proprio apprendimento ipotizzando, ricercando, sperimentando e

verificando.

Il percorso porterà gli alunni ad acquisire competenze che permetterà loro di :

o interagire e comunicare con gli altri attraverso l’utilizzo di codici diversi;

o orientarsi nello spazio e nel tempo, operando confronti fra realtà storiche diverse;

o rivivere e rielaborare con creatività gli eventi più caratteristici del passato, paragonandolo al presente.

CONTENUTI I contenuti saranno sviluppati utilizzando la ricerca storica, l’analisi dei documenti, l’esplorazione del

territorio, l’intervento di esperti: docenti di scienza,tecnologia, lettere; la sperimentazione di tecniche e

attività tipiche del passato, le attività individuali e collettive, i cartelloni di sintesi,i disegni ricostruttivi, i

filmati, realizzazione di ricette con i prodotti dell’orto che potranno essere gustati durante l’esposizione

della festa di fine anno.

RISORSE E STRUMENTI

Le insegnanti progetteranno un intervento didattico con attività diversificate a seconda delle discipline

insegnate, ma complementari tra loro.

L’approccio utilizzato per la conduzione degli interventi sarà di tipo ludico ed interattivo, specifico a

risvegliare nell’alunno la capacità critica ed autovalutativa, a stimolare la riflessione e a creare i

presupposti per il raggiungimento di obiettivi a lungo termine.

Il metodo di insegnamento valorizzato sarà il “cooperative learning”, basato sulle risorse dei ragazzi che,

per raggiungere un obiettivo comune, apprenderanno cooperando ovvero ponendo domande e fornendo

risposte, condividendo e discutendo le ipotesi, riflettendo sui risultati e confrontando....

Ogni tappa del percorso sarà documentata con fotografie, disegni di ricostruzione e cartelloni di sintesi,

oggetti e plastici esposti al pubblico in una mostra riassuntiva nel mese di maggio/giugno, a conclusione

dell’anno scolastico.

OPERATORI COINVOLTI

-Docenti di Scuola dell’Infanzia

- Docenti di Scuola Primaria;

- Docenti di Scuola Secondaria di primo grado

DESTINATARI

. Alunni della Scuola dell’Infanzia

Alunni delle classi V della Scuola Primaria;

Alunni della Scuola Secondaria di primo grado.

ORE PREVISTE

Docenti Sc. Infanzia/Sc.Primaria/Sc.Secondaria I grado

6 h in orario extracurricolare :

- Incontro FF.SS. con docenti Sc. Infanzia, Primaria e Secondaria per pianificare attività di progetto e

per individuare le tematiche da trattare ( 2h )

- Monitoraggio andamento attività di progetto: ( 2h )

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- Auto analisi delle attività svolte e rilevazione della ricaduta sugli alunni ( 2h )

In orario scolastico:

1. Sopralluogo nell’orto della scuola

2. Laboratori di classe

3. Laboratori in aula di informatica

4. Laboratori in aula da disegno

METODI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE

Le insegnanti predisporranno tre momenti di valutazione:

VALUTAZIONE INIZIALE per utilizzare le preconoscenze già in possesso degli alunni;

VALUTAZIONE IN ITINERE per rilevare le eventuali difficoltà incontrate dagli alunni e correggere quindi

l’intervento didattico;

VALUTAZIONE FINALE per verificare il livello di competenza raggiunto da ogni alunno in rapporto agli obiettivi

programmati.

Saranno utilizzati i seguenti strumenti di valutazione:

o osservazioni sistematiche dell’insegnante,

o discussioni,

o elaborazione di argomentazioni

Valutate quindi le disabilità e i bisogni educativi speciali presenti, la Commissione Formazione Classi,

della scuola secondaria, provvederà al loro inserimento nella classe più adatta.

Durata del progetto : Novembre 2016/Maggio2017

Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 16.03.2017

Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 30.06.2017