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PIANO ANNUALE PER
L’INCLUSIONE
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
Anno 2018 2019
APPROVATO DAL GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE IN DATA 07/06/2018
DELIBERATO DAL COLLEGIO DEI DOCENTI IN DATA 14/06/2018
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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “G. B. ODIERNA”
92020 - PALMA DI MONTECHIARO (AG)
Corso Sicilia, 2 - Tel. 0922/969227 - 968004 - Fax 0922/962672 Codice Fiscale: 90027870840 - Codice Mecc.: AGIS022001
@ mail istituzionale: [email protected] - Sito web: www.liceoodierna.gov.it pec: [email protected] - codice univoco ufficio:UFD8HJ
PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE
Anno Scolastico 2018/2019
Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 07/06/2018
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 14/06/2018
Il Dirigente Scolastico: ANNALIA TODARO
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Sommario
PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE
PARTE I – ANALISI DEI PUNTI DI FORZA E DI CRITICITÀ 4
RILEVAZIONE DEI BES PRESENTI: 4
RISORSE PROFESSIONALI SPECIFICHE 5
COINVOLGIMENTO DOCENTI CURRICOLARI 6
COINVOLGIMENTO PERSONALE ATA 7
PARTE II – OBIETTIVI DI INCREMENTO DELL’INCLUSIVITÀ PROPOSTI PER IL
PROSSIMO ANNO 11
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PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE
PARTE I – ANALISI DEI PUNTI DI FORZA E DI CRITICITÀ
Rilevazione dei BES presenti: n°
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 25 (10+15)
minorati vista ---
minorati udito 3
Psicofisici 22
2. disturbi evolutivi specifici
DSA
ADHD/DOP
Borderline cognitivo
Altro
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
Socio-economico
Linguistico-culturale
Disagio comportamentale/relazionale
Altro
Totali 25
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% su popolazione scolastica
N° PEI redatti dai GLHO 25
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione
sanitaria
25
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione
sanitaria
---
Risorse professionali specifiche Prevalentemente
utilizzate in…
SI / NO
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
SI
Attività laboratoriali
integrate (classi aperte,
laboratori protetti, ecc.)
NO
AEC Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
NO
Attività laboratoriali
integrate (classi aperte,
laboratori protetti, ecc.)
NO
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
SI
Attività laboratoriali
integrate (classi aperte,
laboratori protetti, ecc.)
NO
Funzioni strumentali / coordinamento Sostegno al lavoro dei
docenti
SI
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Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Coordinamento attività
monitoraggio dati
SI
Psicopedagogisti e affini esterni/interni Non presenti
Docenti tutor/mentor Non presenti
Altro:
Altro:
Coinvolgimento docenti
curricolari
Attraverso… Sì / No
Coordinatori di classe e simili Partecipazione a GLI SI
Rapporti con famiglie SI
Tutoraggio alunni SI
Progetti didattico-
educativi a prevalente
tematica inclusiva
NO
Altro:
Docenti con specifica formazione Partecipazione a GLI SI
Rapporti con famiglie SI
Tutoraggio alunni NO
Progetti didattico-
educativi a prevalente
tematica inclusiva
NO
Altro:
Altri docenti Partecipazione a GLI NO
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Rapporti con famiglie SI
Tutoraggio alunni SI
Progetti didattico-
educativi a prevalente
tematica inclusiva
NO
Altro:
Coinvolgimento
personale ATA
Assistenza alunni disabili SI
Progetti di inclusione /
laboratori integrati
NO
Altro:
A. Coinvolgimento famiglie Informazione /formazione su
genitorialità e
psicopedagogica dell’età
evolutiva
NO
Coinvolgimento in progetti di
inclusione
NO
Coinvolgimento in attività di
promozione della comunità
educante
NO
Altro:
B. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e
istituzioni deputate alla
Accordi di programma /
protocolli di intesa formalizzati
sulla disabilità
NO
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sicurezza. Rapporti con CTS
/ CTI Accordi di programma /
protocolli di intesa formalizzati
su disagio e simili
NO
Procedure condivise di
intervento sulla disabilità
NO
Procedure condivise di
intervento su disagio e simili
NO
Progetti territoriali integrati NO
Progetti integrati a livello di
singola scuola
NO
Rapporti Con CTS / CTI NO
Altro: Collaborazione Con ASP
– Biblioteca
comunale/Comune
SI
C. Rapporti con privato sociale e volontariato
Progetti territoriali integrati SI
Progetti integrati a livello di
singola scuola
NO
Progetti a livello di reti di
scuole
SI
D. Formazione docenti Strategie e metodologie
educativo-didattiche /
gestione della classe
NO
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Didattica speciale e progetti
educativo-didattici a
prevalente tematica inclusiva
NO
Didattica interculturale /
italiano L2
NO
Psicologia e psicopatologia
dell’età evolutiva (compresi
DSA, ADHD, ecc.)
NO
Progetti di formazione su
specifiche disabilità (autismo,
ADHD, Dis. Intellettive,
sensoriali…)
SI
Altro:
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel
cambiamento inclusivo
X
Possibilità di strutturare percorsi specifici di
formazione e aggiornamento degli insegnanti
X X
Adozione di strategie di valutazione coerenti con
prassi inclusive;
X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti
all’interno della scuola
X
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Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti
all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi
esistenti;
X
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare
supporto e nel partecipare alle decisioni che
riguardano l’organizzazione delle attività educative;
X
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla
promozione di percorsi formativi inclusivi;
X X
Valorizzazione delle risorse esistenti
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive
utilizzabili per la realizzazione dei progetti di
inclusione
X
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che
scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la
continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo
inserimento lavorativo.
X
Altro:
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di
inclusività dei sistemi scolastici
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PARTE II – OBIETTIVI DI INCREMENTO DELL’INCLUSIVITÀ PROPOSTI PER IL
PROSSIMO ANNO
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di
responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
Gruppo di lavoro per l’inclusione che svolgerà le funzioni del Gruppo di Lavoro per l’Handicap di Istituto (GHLI) previsto dalla legge n.104/1992 e dalla normativa
successiva, estendendo i suoi compiti di coordinamento, studio, progettazione, e organizzazione, alle problematiche relative a tutti i BES. Al suo interno è previsto
un Gruppo di ricerca per la didattica inclusiva: gruppo interdisciplinare di istituto per sviluppare attività di studio, riflessione e progettazione nell’ottica della ricerca-azione contribuendo così al lavoro del GLI nell’ambito: “focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione della classe” (C.M. n.8 del 6 marzo 2013).
Dirigenza: promozione, coordinamento e sostegno delle iniziative ai fini della massima efficienza ed efficacia.
Funzioni strumentali: ognuna collabora nel proprio ambito e in stretta collaborazione con le altre FS, per evitare la frammentarietà degli interventi; contribuiscono alla realizzazione del PAI; curano la documentazione delle attività
svolte.
Collegio docenti: elabora strategie pedagogiche condivise, costruendo così collegialmente il Piano dell’offerta formativa, di cui farà parte integrante il PAI che
lo stesso collegio valuta e approva; fissa criteri di formazione classi eterogenee al loro interno e omogenee tra di loro.
Dipartimenti: elaborano strategie didattiche, promuovono l’adozione di metodologie e formulano progettazione di attività di apprendimento, tali da rendere più efficace l’insegnamento delle discipline e di attività di continuità e orientamento,
che assicurino condizioni di benessere psicologico.
Consigli di classe: progettano le attività di apprendimento interdisciplinari, relativi alle abilità trasversali (sociali e curricolari), necessarie per realizzare un ambiente inclusivo nella classe; predispongono i Piani Didattici Personalizzati (PDP).
Gruppi di lavoro per l’handicap operativo (GLHO): composto dall’intero consiglio di classe, dalla famiglia e dagli operatori sanitari ed educativi che intervengono sull’allievo, predispone la documentazione relativa all’integrazione degli allievi con
disabilità: PDF e PEI.
Insegnanti curriculari: elaborano, in collaborazione con i colleghi, nei gruppi di lavoro precedentemente citati, attività tali da garantire l’inclusione di tutti gli allievi nel processo di apprendimento. Estendono a tutti gli alunni l’individualizzazione e la personalizzazione dei percorsi didattici.
Insegnanti di sostegno: in quanto specialisti dei processi di integrazione, mediano tra le competenze da acquisire, i contenuti da apprendere e gli allievi con disabilità;
agiscono come mediatori tra le varie componenti del GLHO e come coordinatori del
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progetto di integrazione; in quanto contitolari della classe agiscono per creare un
clima positivo, favorevole all’integrazione e all’apprendimento di tutti, curando le dinamiche relazionali e promuovendo le abilità sociali; contribuiscono con le proprie competenze metodologiche a individuare strategie didattiche utili agli alunni in
difficoltà e alla classe nel suo complesso.
Personale non docente: i collaboratori scolastici sono figure importanti non solo per i loro compiti di vigilanza e di assistenza di base, ma anche per il valore educativo che una corretta modalità relazionale produce sugli alunni.
Operatori esterni: (Assistente Educativo Culturale, Assistente alla Comunicazione e altre figure educative) collaborano con gli insegnanti per realizzare i PEI e i PDP e per favorire il processo di apprendimento per l’intera classe attraverso: supporto in
lezioni di tutoraggio ed attività di tipo cooperativo e/o laboratoriale, nell’ottica del pieno inserimento di ciascun ragazzo nella classe di appartenenza.
Operatori sanitari: la buona collaborazione con i servizi di NPI, logopedisti, fisioterapisti e altri operatori sanitari è fondamentale per una corretta impostazione e realizzazione dei piani educativi e didattici personalizzati.
Famiglie: il ruolo delle famiglie dal punto di vista educativo è fondamentale per la realizzazione di un efficace percorso formativo di tutti gli allievi, attraverso una
corretta interazione fondata sul rispetto delle reciproche competenze.
La capacita di attivare una politica inclusiva sara uno dei punti su cui vertera il processo di autovalutazione dell’Istituto e uno degli obiettivi di miglioramento.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
Attività di formazione su metodi di didattica non frontale per favorire la motivazione, il
coinvolgimento attivo degli allievi nel processo di apprendimento e lo sviluppo delle
competenze sociali.
Attività di formazione reciproca dei docenti nell’ottica dell’apprendimento continuo e della
ricerca-azione anche nell’ambito del Gruppo di Ricerca per la Didattica Inclusiva.
Autoformazione. Inserimento nel Piano di formazione A.S.2015-2016 di attività su:
didattica. Multimedialità, metodologie e pratiche didattiche inclusive.
Progettazione educativa e didattica a tematica inclusiva per favorire il coinvolgimento
emotivo degli allievi.
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Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
La valutazione tiene conto dei progressi realizzati e dell’impegno, più che dei risultati
raggiunti in termini di valore assoluto, sostenendo le potenzialità di ogni allievo e tenendo
in considerazione la situazione iniziale e gli obiettivi individualizzati.
Progettazione di procedure condivise per:
screening, individuazione delle difficoltà, protocolli di osservazione, prove comuni, compiti
autentici (discipline, competenze trasversali).
Monitoraggio continuo.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
(Oltre agli insegnanti di sostegno) favorire la presenza di sono presenti operatori esterni
che agiscono nell’ambito dei servizi offerti dagli enti locali per il sostegno agli allievi con
disabilità e operatori nell’ambito di progetti per il contrasto alla dispersione. Tutti agiscono
collaborando con i consigli di classe per elaborare progetti educativi inclusivi, indirizzati ad
ottenere il successo formativo di tutti gli allievi.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai
diversi servizi esistenti
Favorire alleanze extra-scolastiche e collaborazioni con agenzie educative e figure
specialistiche che operano sul territorio per realizzare un lavoro di rete rivolto ad elaborare
e realizzare progetti educativi efficaci: Servizi comunali; Cooperative ed Associazioni che
operano in ambito educativo; Associazioni di volontariato; Associazioni sportive;
Neuropsicologi, psicologi, logopedisti.
Stesura di Protocolli d’intesa formalizzati su disabilità, disagio e procedure d’intervento
condiviso.
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Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che
riguardano l’organizzazione delle attività educative
Progettazione e organizzazione di momenti di incontro e confronto periodici su temi
educativi per creare l’“alleanza educativa con i genitori” necessaria per costruire “relazioni
costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente” richiamata
dalle Indicazioni nazionali per il curricolo 2012 e in riferimento alle “Linee di indirizzo
partecipazione dei genitori e corresponsabilità educativa” del 2012.
Conduzione dei colloqui con i genitori su questi stessi principi di rispetto delle reciproche
competenze.
Si ritiene pertanto utile:
attività di formazione sulle modalità di conduzione del colloquio e delle riunioni con i genitori;
predisposizione di schede informazioni;
focus group per individuare bisogni;
attenzione alla continuità;
socializzazione del PAI;
presenza dei genitori nel GLI;
apertura ai genitori per informarli dell’acquisizione dati;
formazione e informazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi
inclusivi
Facendo riferimento ai più accreditati studi nell’ambito delle scienze dell’educazione, alle
Indicazioni nazionali per il curricolo (2012), alle Linee guida per l’integrazione (4 agosto
2009), alla legge 8 ottobre 2010 n.170, si delineano alcune possibilità di intervento per
affrontare i problemi e perseguire gli obiettivi su indicati:
Elaborazione di una programmazione aperta e flessibile;
Attività laboratori ali (più facilmente realizzabili in situazioni di compresenza con insegnanti curricolari o di sostegno o operatori esterni);
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Attività interdisciplinari;
Attività di apprendimento cooperativo;
Utilizzo di diverse modalità comunicative per favorire i diversi stili di apprendimento e di attività che prevedano l’impegno di diverse forme di intelligenza;
Attività a classi aperte;
Sostegno e tutoraggio ad allievi con particolari difficoltà, da aperte di insegnanti di sostegno (nella classe di titolarità) o operatori esterni, sia durante le attività a gruppi sia durante esercitazioni individuali: attività che può svolgersi sia in classe, girando tra i banchi, sia uscendo dalla classe con piccoli gruppi di allievi,
possibilmente non sempre gli stessi, affiancando quindi anche allievi che hanno difficoltà temporanee a quelli con difficoltà più profonde, per non stigmatizzare alcuni allievi come incapaci;
Sostegno e tutoraggio in orario extracurricolare agli allievi con più difficoltà, nell’ambito di progetti attivati con fondi interni ed esterni, anche in collaborazione
con associazioni del territorio e con le scuole di zone in attività di peer tutoring;
Insegnamento della lingua italiana agli alunni stranieri (se presenti), se presenti operatori esterni o, meglio, con insegnanti specificatamente formati.
Per ogni soggetto si dovra provvedere a costruire un percorso finalizzato a:
rispondere ai bisogni individuali
monitorare la crescita della persona ed il successo delle azioni
monitorare l'intero percorso
favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualita-identita
costruire un dossier di sviluppo (portfolio)
Valorizzazione delle risorse esistenti
Individuazione di competenze metodologiche specifiche nell’ambito della didattica inclusiva presenti tra gli insegnanti della scuola;
Valorizzazione delle risorse con specifica formazione;
Coinvolgimento docenti curriculari nella partecipazione al GLI;
Allestimento spazi attrezzati (angolo lettura, spazio attività individualizzate).
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Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti
di inclusione
Eventuale utilizzo di fondi derivanti da progetti finanziati per le fasce deboli;
piano integrato;
area a rischio;
progetti d’Istituto;
acquisizione di attrezzature e ausiliin relazione alla specificità dei casi, anche in rete con altre scuole.
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema
scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
Colloqui con gli insegnanti degli ordini di scuola contigui e attivazione dei gruppi di lavoro
per la continuità per gli allievi in situazione di disabilità (in riferimento alla C.M. n.1/1998)
costituiti da insegnanti di due ordini di scuola, genitori, operatori sanitari. Attività laboratori
ali di continuità in comune tra allievi delle due scuole. Attività di orientamento per gli allievi
in uscita dalla scuola secondaria di primo grado: visita all’Odierna, attività di orientamento
in orario curricolare, confronto delle classi con ex alunni frequentanti l’Odierna e con alcuni
genitori in merito alla loro attività professionale, accompagnamento degli alunni disabili
all’Odierna da parte di insegnanti di sostegno. Incontri di continuità, formazione
commissioni di docenti. Dossier, portfolio, prove comuni.
Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 07/06/2018
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 14/06/2018