12
PRIMARIE DEL PARTITO DEMOCRATICO ELEZIONE DEL SEGRETARIO REGIONALE 25 OTTOBRE 2009 UN V ENETO DI V ALORI E R ESPONSABILITA’ www.AndreaCausin.it www.DarioFranceschini.it POSSONO VOTARE TUTTI I RESIDENTI IN VENETO CHE ABBIANO ALMENO 16 ANNI Supplemento a n. 3 - Anno I - Maggio 2009 di "Veneto Democratico", mensile del Partito Democratico del Veneto Iscrizione al Registro Stampa del Tribunale di Padova n. 2148 del 19/08/08 - direttore responsabile: Francesca Nicastro - redazione: piazza De Gasperi, 28 35131 Padova Poste Italiana spa - Spedizione in abbonamento postale - DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 co. 2 e 3 CNS PD.

Andrea Causin - Un Veneto di Valori e Responsabilita

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Causin, candidato segretario del Partito Democratico Veneto alle primarie del 25 ottobre 2005, descrive in questa pubblicazione il suo progetto per il Veneto.

Citation preview

PRIMARIE DEL PARTITO DEMOCRATICOELEZIONE DEL SEGRETARIO REGIONALE 25 OTTOBRE 2009

UN VENETO DI VALORI E RESPONSABILITA’

www.AndreaCausin.it www.DarioFranceschini.it

POSSONO VOTARE TUTTI I RESIDENTI IN VENETO CHE ABBIANO ALMENO 16 ANNI

Supplemento a n. 3 - Anno I - Maggio 2009 di "Veneto Democratico", mensile del Partito Democratico del VenetoIscrizione al Registro Stampa del Tribunale di Padova n. 2148 del 19/08/08 - direttore responsabile: Francesca Nicastro - redazione: piazza De Gasperi, 28 35131 Padova

Poste Italiana spa - Spedizione in abbonamento postale - DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 co. 2 e 3 CNS PD.

Cara democratica, caro democratico,Mi sono candidato alla Segreteria Regionale del PD Veneto perché, insie-me ai tanti amici veneti che me lo hanno chiesto e a tutti Voi, voglio offrire alla nostra Regione una visione alternativa.

In tempi dominati dalla paura e dall’insicurezza alimentate da forze politiche irresponsabili che governano la nostra Regione, dalla cultura dell’egoismo che ha reso piu’ deboli le nostre comunità, dall’incapacità di chi governa il Veneto di affrontare la crisi economica che sta inferendo colpi pesanti alle nostre impre-se e ai nostri lavoratori, dobbiamo affermare un’altra gerarchia di valori.

I veneti sono da sempre un popolo operoso e solidale. Vogliamo un Veneto che ritorni ad essere la terra di comunità coese, forti, coraggiose, capaci di accogliere, capaci di innova-re, di sostenere coloro che sono in difficoltà, di sfidare la competizione internazionale, capaci di offrire benessere economico e qualità della vita.

Vogliamo rappresentare la riscossa e la risposta dei veneti e per questo abbiamo un progetto di cambiamento e di governo per la nostra Regione.

La politica non vive un momento felice. Vogliamo riacquistare la fiducia dei cittadini. Occor-re dimostrare, con i fatti e la coerenza dei comportamenti, che il PD in Veneto e su tutto il territorio nazionale è il partito del bene comune, credibile nelle proposte e nelle persone che lo guidano.

Il 25 ottobre, con le elezioni primarie, deciderai tu. Possiamo tornare ad essere protagonisti di quel rinnovamento per il quale abbiamo dato vita al Partito Democratico. Questa volta non ci faremo fermare. Questa volta non dobbiamo tornare indietro. Dobbiamo rinnovare con coraggio e questo è il tempo del coraggio.

Vogliamo una nuova politica, mossa da ideali, capace di decidere. Una nuova politica di valori e responsabilità. Il momento è adesso. Un caro saluto.

Lettera di Andrea Causinalle democratiche e ai democratici del Veneto

UN VENETO DI VALORI VALORI V E RESPONSABILITA’

L'etica della convinzione deve accompagnarsi all'etica della responsabilità. Le politica non può essere solo testimonianza. Deve muovere da ideali ma essere capace di decidere, deve offrire soluzioni e rispondere del proprio operato.

VALORI

RESPONSABILITA’

Chi alimenta paura e intolleranza rende tutti più insicuri, sfiduciati in loro stessi. Il Veneto che conosciamo è un altro. I veneti sono un popolo coraggioso, lavoratore, solidale.

La politica non è gestire l'esistente. Deve ritrovare la sua missione: servizio alla comunità, ricerca del bene comune, strumento di miglioramento continuo e concreto del vivere sociale. La politica è cambiamento.

Il PD deve essere il partito dell'ascolto, del dialogo. La politica ha bisogno di ritornare ad imparare. Dai cittadini. Valorizzare le persone e le loro idee, esperienze, competenze efarne tesoro per la propria visione e per i propri programmi.

ASCOLTO

CAMBIAMENTO

Ci vuole coerenza tra valori, proposte di programma e comportamenti delle persone che fanno politica. Si deve riacquistare la fiducia dei cittadini. La politica deve ritornare credibile.Chi fa politica deve riscoprire il valore del "dare il buon esempio".

Vogliamo un partito rinnovato e aperto ai cittadini, che accoglie e valorizza le migliori competenze e professionalità presenti nella società, che coinvolge i propri elettori nelle scelte fondamentali.

ESEMPIO

www.SemplicementeDemocratici.it

Debora Serracchiani e David Sassoli per Dario Franceschini e Andrea Causin.

PERCHE’ NOI PREFERIAMO

Perché vuole una politica di valori e responsabilità, mossa da ideali, capace di decidere.

Perché la sua candidatura è nata in Veneto e non a Roma.

Perché conosce la nostra Regione e ha un programma di cambiamento per il Veneto.

Perché vuole un PD che ascolta i cittadini e una politica che dia il buon esempio.

Perché di solidarietà non parla soltanto, ma ne ha fatto un impegno concreto di vita.

Perché vuole che i politici dichiarino pubblicamente redditi, incarichi e produttività e lui ha già cominciato a farlo.

Perché è contro il nucleare in Veneto e in tutto il Paese.

Perché vuole un partito aperto e federale, dove la metà delle risorse vada ai Circoli nel territorio.

Perché da sempre è dalla parte di chi lavora e di chi vuole lavorare.

Perché con lui e Daniela Sbrollini, parlamentare veneta candidata alla vicesegreteria, dal 26 ottobre il PD Veneto sarà un partito forte ed unito per costruire l’alternativa.

Perché con lui ci sono tutti quelli che non vogliono un partito di ex e sono semplice-mente democratici.

1

2345

6

7

89

10

11

PERCHE’ NOI PREFERIAMO

Perché l’Italia ha bisogno di fiducia, regole, uguaglianza, merito, qualità.

Perché quando Veltroni si è dimesso ha accettato la “patata bollente” mentre qualcun altro si defilava.

Perché da quando é Segretario del Pd ha condotto un’opposizione determinata al governo Berlusconi e ha fatto proposte concrete e utili agli italiani.

Perché vuole un PD dove si sta insieme sulla base di dove vogliamo andare, non guar-dando da dove veniamo.

Perché è contro il nucleare e per la green economy.

Perché è simpatico e simpatia significa sentire insieme.

Perché candidandosi si è rivolto direttamente ai cittadini democratici senza fare accordi di apparato.

Perché vuole un PD forte in grado di fare alleanze sulla base di programmi, senza ammucchiate perdenti.

Perché sul rinnovamento della classe dirigente ha le idee chiare, dice i sì e dice i no, al Nord come al Sud.

Perché vuole un partito radicato nel territorio e sa che il radicamento si fa con iscritti ed elettori.

Perché con lui ci sono Debora Serracchiani e tante altre persone coraggiose che hanno voglia di cambiare l’Italia.

12

3

4567

8

9

10

11

Sono Andrea Causin...... ho 37 anni, sono nato a Mestre e sposato con Claudia; abitiamo a Martellago con nostro figlio Giovanni che ha 5 anni.

Sono stato eletto Consigliere Regionale nel 2005 nella lista del candidato presidente Massimo Carraro, iscrivendomi poi al gruppo L’Ulivo – Partito Democratico Veneto. In Consiglio Regionale seguo in particolare i temi legati alla politica sociale e del lavoro. Dal 1999 al 2002 sono stato Segretario nazionale dei Giovani delle ACLI (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani). Dal 2003 sono stato Presidente delle ACLI Provinciali di Venezia, carica che ho lasciato con l’elezione a Consigliere Regionale.

Nell’ambito professionale, sono stato dal ‘95 al ‘99 respon-sabile commerciale di una società operante nel settore del credito alle imprese. Dal 2002 al 2006 sono stato amministratore delegato di due società municipalizzate operanti nel settore dell’energia e dell’ambiente.

Sono tra i fondatori dell’Associazione “Terre Nove” Onlus, impegnata nella solidarietà al popolo del Ciad.

Sintesi del programma di Andrea CausinIl mio progetto per il Veneto

Versione integrale su www.AndreaCausin.it

· Il Veneto cambia con velocità. Nei processi economici, nel mondo del lavoro, negli stili di vita, nella difficile mobilità, nella crescita degli immigrati regolari, nei bisogni di cure sociali e sanitarie, nel consumo dell’ambiente.

· La politica si trova ad affrontare una nuova questione sociale. Deve colmare la distanza tra la rapidità dei cambiamenti e la lentezza della politica nell’organizzare risposte adeguate. La politica della destra è lenta. Il Partito Democratico vuole misurarsi con queste sfide guardando al futuro.

· Una sfida da vincere insieme ad un capitale sociale vitale e generoso:

a) al Veneto delle 500.000 imprese che si avvalgono di 2 milioni e mezzo di lavoratori e lavoratrici, dei quali 480.000 sono stranieri regolarmente residenti;

b) al Veneto degli operai e dei tecnici che inventano e fanno produrre le imprese; c) al Veneto delle Università di eccellenza; d) al Veneto degli Enti locali efficienti; e) al Veneto delle città d’arte; f) al Veneto dell’associazionismo e della solidarietà.

· Il Partito Democratico ha davanti a sé una grande occasione. La destra ha fallito e non è più in grado di governare il cambiamento della nostra comunità. Da una parte è lacerata dalle spinte della Lega nord che agisce in chiave propagandistica, intenta solo ad alimentare paura e ad acquisire spazi di potere e, dall’altra, è guidata dall’immobilismo del PdL che non ha visione di prospettiva e si limita a gestire le consi-stenti partite economiche del bilancio regionale.

· Il bilancio di Galan è fallimentare:

a) non è stato capace di far approvare lo Statuto regionale; b) non è capace di dare una risposta adeguata alla crisi economica ed alle migliaia

di lavoratori in difficoltà;c) non è capace di riformare il sistema sanitario. La destra ha gestito la Regione in

modo ordinario, come se nulla stesse cambiando intorno.

· Il fallimento della destra apre oggi per il PD uno spazio politico nuovo. E’ tempo di accetta-re le sfide economiche, sociali ed ambientali che pone il Veneto. E’ necessario dare vita a un nuovo riformismo, mettendo in campo nuovi valori, azioni proiettate al futuro, una proposta in grado di aggregare le forze del cambiamento.

La soluzione...

...il mio progetto per il VenetoA. SVILUPPO E’ SOLIDARIETA’. Al giugno del 2009 si sono persi circa 80.000 posti di lavoro. Stanno chiudendo migliaia di imprese. La politica ha il compito di difendere il valore sociale delle imprese venete e fare in modo che il peso ed il rischio della crisi economica, non ricadano sulle spalle di chi investe e innova i propri prodotti e dei lavoratori. E’ necessario creare condizioni favorevoli: a) un contesto istituzionale affidabile; b) nuove politiche del lavoro, tenendo conto che 700.000 lavoratori veneti sono esclusi dal sistema di protezione sociale e che sullo stesso devono poter contare anche i piccoli imprenditori e i lavoratori autonomi senza alcun sistema di protezione.

B. NO AL NUCLEARE, SI’ ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE. La ripresa dell’economia va indirizzata verso un nuovo ciclo di sviluppo basato sulla qualità. Adottando strategie che favoriscano l’innovazione, competenze e saperi nel sistema produttivo, tecnologie appropriate, contenimento e riduzione dei rifiuti, risparmio energetico. Il Veneto non ha bisogno di una centrale nucleare di vecchia generazione costruita dai francesi. La scommessa energetica non si vince con le tecnologie del passato.

C. LA SICUREZZA E’ LEGALITA’ ED INTEGRAZIONE. Un partito riformista deve mettere al centro della propria azione politica la sicurezza. Ovvero la possibilità di avere una buona occupazione intorno a cui costruire la propria vita e il sistema delle proprie relazioni. Una vita che possa contare: a) su un buon sistema socio sanitario; b) un buon sistema di istruzione; c) la possibilità di abitare serenamente le nostre comunità e le nostre case. Vanno distinti gli stranieri che risiedono regolar-mente con un permesso di soggiorno, una residenza e un contratto di lavoro, da quanti cercano avventura e sono dediti ad attività criminali. Con i primi si può scommettere un processo di integrazione. Gli altri devono essere individuati e rimpatriati.

D. UN VERO FEDERALISMO PER L’EQUITA’ FISCALE. Il federalismo va inteso come responsabilità e capacità di autogover-no. Noi veneti abbiamo costruito un sistema delle autonomie efficiente. Il Pd veneto accetta la sfida del federalismo. La destra italiana sta percorrendo la direzione contraria, con la soppressione dell’Ici, il patto di stabilità, il taglio dei trasferi-menti, le regole rigide. Il Pd veneto sostiene l’iniziativa dei Sindaci per avere il 20% del gettito Irpef creato nel territorio. La sfida del federalismo è per altro strettamente connessa alla diminuzione della pressione fiscale.

E. UNA MONTAGNA ABITATA. La montagna veneta rappresenta una delle grandi opportunità per l’intera Regione. E’ necessario che le istituzioni intraprendano con coraggio politiche che la pongano come una priorità: con interventi non di tipo assistenzialistico, ma finalizzati ad assicurare servizi che assicurino diritti sociali e civili a cittadini e imprese. Per questo non servono provvedimenti centralistici, ma decentrati, all’interno di una più ampia riforma delle autonomie locali.

F. IL CAPITALE AMBIENTALE. Il patrimonio storico artistico, monumentale e paesaggistico accumulato sul territorio va tutelato e valorizzato. Occorre passare dalla dispersione edilizia e dalla indiscriminata saturazione/congestione dei territori ad una nuova qualificazione urbana. Va attivata una azione organica per rigenerare il territorio veneto destruttu-rato attraverso il risparmio del suolo edificato, il riuso delle costruzioni esistenti, l’eliminazione delle brutture e dei sovradimensionamenti.

G. RIDURRE I COSTI DELLA POLITICA. Nel Veneto ci sono margini di miglioramento che riguardano l’insieme delle istituzio-ni. Occorre attuare rilevanti azioni di semplificazione amministrativa, accorpando micro comuni, riconsiderare il ruolo delle province , aggregare le società che gestiscono le strade, i trasporti, i rifiuti, le venti ULSS, i Consorzi di bonifica.

H. DALLA PARTE DEGLI ULTIMI. La rete veneta di servizi socio sanitari e previdenziali, concepita quando la famiglia era il primo grande ammortizzatore sociale e l’andamento demografico volgeva all’equilibrio, va completamente ripensata. La famiglia infatti non è più erogatrice ma consumatrice di servizi e la popolazione cresce per la presenza di lavoratori immigrati. Si impone la stesura di un Master Plan Sociale per le venete e i veneti del nuovo secolo.

I. COME CI MUOVEREMO DOMANI. Nel Veneto facciamo i conti con forti ritardi: dell’Alta velocità, della Romea Commercia-le, del sistema ferroviario metropolitano, della terza corsia Venezia-Trieste. Va ricercata innanzitutto una intesa politica tra le forze più responsabili delle coalizioni di centrodestra e di centrosinistra che renda possibili le necessarie intese e la programmazione tra i diversi livelli istituzionali competenti. Per le risorse economiche va esplorata la possibilità di attuare al più presto il federalismo autostradale, trattenendo una parte delle risorse provenienti dai pedaggi.

L. UN PARTITO FORTE-FEDERATO-APERTO E RADICATO NELLA SOCIETA'. RISORSE AI CIRCOLI. Non si può lavorare alla giornata. Serve un partito stabile, in grado di dare risposte alla società veneta, fondata sulla imprenditorialità diffusa, dove il principio di auto-organizzazione e il valore del lavoro hanno pervaso l’economia, estendendosi alla famiglia, all’associazionismo, alla cultura. E’ necessario prendere sul serio i problemi e candidarsi a risolverli. Per fare tutto questo serve un partito forte, radicato capillarmente sul territorio, accogliente e capace di promuovere nuova militanza. Serve un partito federato, autonomo nella scelta delle candidature che devono essere competenti e legate al territorio. Serve un partito aperto ai talenti della società  veneta. Per fare questo servono risorse. Assumiamo l’impegno di destinare la metà delle risorse del finanziamento pubblico regionale (circa 2,5 milioni di  euro) ai circoli nel territorio, con priorità a quelli più piccoli e a quelli  che sono collocati dove il centrodestra è più forte.

Adesso decidi TU!Elezioni Primarie del PD

Contatti:Comitato per Andrea Causin Segretario del PD VenetoMestre, via S.Donà 73ATel. 388 1066 479email: [email protected]: www.andreacausin.it Aderisci e partecipa al gruppo di Andrea Diventa amico di Andrea

Guarda i video di Andrea su youtube www.youtube.com/andreacausin

Leggi i messaggi di Andrea su twitter www.twitter.com/andreacausin

Per cosa si vota:per scegliere il Segretario Nazionale del PD e il Segretario del PD Veneto.

Quando si vota:domenica 25 ottobre 2009 dalle 07.00 alle 20.00.

Chi può votare:tutti i residenti in Veneto con almeno 16 anni di età.

Come si vota:per votare basta portare con sè un documento di riconoscimento e versare un contributo di 2 euro.

Dove si vota:in un seggio del tuo Comune di residenza. Per sapere dove è il tuo seggio visita il sito www.andreacausin.it o telefona al 388 1066 479

Vota: Andrea Causin come Segretario del PD Veneto Dario Franceschini come Segretario Nazionale del PD

domenica 25 ottobre 2009 dalle 07.00 alle 20.00.

tutti i residenti in Veneto con almeno 16 anni di età.

Diamo un po’ di succo alla politica.

ASCOLTO

CAMBIAMENTO

ESEMPIO

VOTIAMO ANDREA CAUSIN

25 OTTOBRE - PRIMARIE DEL PD

www.AndreaCausin.it