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L’ORAFOGLIO Periodico dell’Oratorio san Pio V - Milano - Anno 2 - n.: 3 - Febbraio 2003 NEWS - Dall’inabitabilità ad un luogo decoroso Nuovi lavori per i nostri atleti ---------------------------------------- l’anonimo figlio dell’anonimo dirigente ---------------------------------------- Ormai lo sanno tutti. L’ha detto anche il don Stefano durante una delle ultime messe: gli spogliatoi del gruppo sportivo vengono ri- strutturati ! I lavori hanno avuto inizio lo scorso 13 gennaio e stan- no procedendo velocemente, tan- to che i primi risultati già si ve- dono e ... sono risultati entusia- smanti. Almeno così mi ha rac- contato il mi’ babbo, al quale cre- do ciecamente perché è uno dei maggiori e (a quanto si vocifera negli ambiti parrocchiali) più au- torevoli esponenti della dirigen- za del “Gruppo sportivo s. Pio V”. Ecco il progetto: 1. Rifare l’intonaco dei due locali adibiti a spogliatoio e del corridoio attiguo, por- tandolo “a civile” (che poi vuol dire farlo bello liscio); 2. Piastrellare i muri verticali dei due spogliatoi e del corridoio per un’altezza di circa m. 1,20; 3. Piastrellare anche il pavimen- to del primo spogliatoio, fino ad oggi costituito da una sem- plice gettata di cemento; 4. Abbattere la parte di muro soprastante le due porte d’ac- cesso ai predetti spogliatoi, consentendo anche di meglio aerare i locali, che, in quanto sotterranei, sono sempre sog- getti all’umidità. I locali saranno così più sicuri e accoglienti. Insomma proprio un bel lavoro. Ne saranno senz’altro felici gli atleti del nostro gruppo sportivo, che dei nuovi locali fa- ranno pieno uso. Ma ne saranno anche fieri tutti gli altri parroc- chiani, perché disporre di ambien- ti e strutture più efficienti è un bene per tutti. Un grazie partico- lare per questi lavori va al nostro don Giorgio, che, nonostante il peso degli impegni già presi dal- la Parrocchia, ha capito e soste- nuto le esigenze del gruppo spor- tivo. Non resta ora che attendere la fine dei lavori e goderci i risul- tati. Ho sentito che per l’occasio- ne ci sarà una festa di inaugurazio- ne, con un piccolo torneo di cal- cio e magari di pallavolo. Si orga- nizzerà pure una lotteria, ovvia- mente con “ricchi premi e cotillon”. Ogni altra idea per rac- cogliere fondi sarà comunque bene accetta, per cui … via libera alla fantasia di tutti! Nel frattempo chi volesse rendersi utile potrebbe mettersi a disposizione del gruppo sportivo. È infatti in programma lo sgom- bero (da terra e macerie varie) del locale seminterrato sottostante lo studio di don Stefano (e adiacente al corridoio degli spogliatoi). Si avrà così un ulteriore spazio a di- sposizione della comunità. E allo- ra prendete tutti nota: AAA cercasi braccia e schiene volenterose, possibilmente in nu- mero abbondante. Accorrete nu- merosi! Approfittatene! Chiun- que avrà l’occasione di fare del sano esercizio fisico, per di più gratuitamente: altro che palestre di fitness! Quanto ai nostri atleti, nessuno dubita che sapranno ripagare con un sempre maggiore entusiasmo in campo. Forza S. Pio !!!

Anno 02 n 03v7

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Quanto ai nostri atleti, nessuno dubita che sapranno ripagare con un sempre maggiore entusiasmo in campo. 4. Abbattere la parte di muro soprastante le due porte d’ac- cesso ai predetti spogliatoi, consentendo anche di meglio aerare i locali, che, in quanto sotterranei, sono sempre sog- getti all’umidità. 1. Rifare l’intonaco dei due locali adibiti a spogliatoio e del corridoio attiguo, por- tandolo “a civile” (che poi vuol dire farlo bello liscio);

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L ’ORAFOGLIOPeriodico dell’Oratorio san Pio V - Milano - Anno 2 - n.: 3 - Febbraio 2003

NEWS - Dall’inabitabilità ad un luogo decoroso

Nuovi lavori per i nostri atleti---------------------------------------- l’anonimo figlio dell’anonimo dirigente ----------------------------------------

Ormai lo sanno tutti. L’ha dettoanche il don Stefano durante unadelle ultime messe: gli spogliatoidel gruppo sportivo vengono ri-strutturati ! I lavori hanno avutoinizio lo scorso 13 gennaio e stan-no procedendo velocemente, tan-to che i primi risultati già si ve-dono e ... sono risultati entusia-smanti. Almeno così mi ha rac-contato il mi’ babbo, al quale cre-do ciecamente perché è uno deimaggiori e (a quanto si vociferanegli ambiti parrocchiali) più au-torevoli esponenti della dirigen-za del “Gruppo sportivo s. Pio V”.Ecco il progetto:

1. Rifare l’intonaco dei due locali adibiti a spogliatoio e del corridoio attiguo, por- tandolo “a civile” (che poi vuol dire farlo bello liscio);

2. Piastrellare i muri verticali deidue spogliatoi e del corridoioper un’altezza di circa m. 1,20;

3. Piastrellare anche il pavimen-to del primo spogliatoio, finoad oggi costituito da una sem-plice gettata di cemento;

4. Abbattere la parte di murosoprastante le due porte d’ac-cesso ai predetti spogliatoi,consentendo anche di meglioaerare i locali, che, in quantosotterranei, sono sempre sog-getti all’umidità.

I locali saranno così più sicuri eaccoglienti. Insomma proprio unbel lavoro. Ne saranno senz’altro

felici gli atleti del nostro grupposportivo, che dei nuovi locali fa-ranno pieno uso. Ma ne sarannoanche fieri tutti gli altri parroc-chiani, perché disporre di ambien-ti e strutture più efficienti è unbene per tutti. Un grazie partico-lare per questi lavori va al nostrodon Giorgio, che, nonostante ilpeso degli impegni già presi dal-la Parrocchia, ha capito e soste-nuto le esigenze del gruppo spor-tivo. Non resta ora che attenderela fine dei lavori e goderci i risul-tati. Ho sentito che per l’occasio-ne ci sarà una festa di inaugurazio-ne, con un piccolo torneo di cal-cio e magari di pallavolo. Si orga-nizzerà pure una lotteria, ovvia-mente con “ricchi premi ecotillon”. Ogni altra idea per rac-cogliere fondi sarà comunque beneaccetta, per cui … via libera allafantasia di tutti!

Nel frattempo chi volesserendersi utile potrebbe mettersi adisposizione del gruppo sportivo.È infatti in programma lo sgom-bero (da terra e macerie varie) dellocale seminterrato sottostante lostudio di don Stefano (e adiacenteal corridoio degli spogliatoi). Siavrà così un ulteriore spazio a di-sposizione della comunità. E allo-ra prendete tutti nota:AAA cercasi braccia e schienevolenterose, possibilmente in nu-mero abbondante. Accorrete nu-merosi! Approfittatene! Chiun-que avrà l’occasione di fare delsano esercizio fisico, per di piùgratuitamente: altro che palestre

di fitness!

Quanto ai nostri atleti, nessunodubita che sapranno ripagare conun sempre maggiore entusiasmo incampo.

Forza S. Pio !!!

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Seduti in cerchio

Pensieri e parole

nella capanna di zio don

Noi siamo diversiNoi siamo diversi da chi pensa di ridurre a nulla le cose che sono buone da sempre. Noi siamo pronti a

difendere l’ovvio quando l’ovvio è minato dai rigiri di parole. Le parole sono importanti. Le parole sono lametafora della realtà. Ma se le parole sono la metafora della realtà, la realtà di cosa è metafora? Prova a pensare.Fermati un attimo e rifatti la domanda: ma se le parole sono la metafora della realtà, la realtà di cosa è metafora?Non ti viene in mente niente? Sei diventanto così triste anche tu amico mio?

Chi parla, spesso non ama le parole perchè non custodisce la realtà e le assottiglia a proprio uso e consumo:missile intelligente, guerra fredda, assalto di contenimento, droga legale, soglia di pericolo, rischio calcolato...

Parola logora o parola strumentalizzata. La parola non è più metafora della realtà perché la realtà non è più lametafora del Creatore. Era questa la risposta che ti è mancata! Ignorando il Creatore, la realtà diviene duplice,fasulla, ingannevole, pericolosa... la parola allora è sibillina, emaciata, bifronte, stanca, sorda. Una prova? Se labenzina si chiama verde, la parola verde non ha più senso. Se il gasolio si chiama bianco, la parola bianco non hapiù senso. Ma verde è la natura nella quale respira la vita... fatti un areosol col tubo di scarico! Bianca è la luna, lapanna, la neve, la luce... cosa mi importa dell’emulsionante bicomponente... qui a Milano non si respira, la luna èpallida e nessuno ha il tempo di starla a guardare (quando è l’ultima volta che hai passato 5 minuti davanti allaluna?), la neve non cade più, la luce è fioca per le polveri sottili e ci ammaliamo di cancro. Perchè dobbiamocredere che la benzina sia verde se la natura a causa della benzina muore? La vita stessa muore! Noi stessimuoriamo! No, oggi non moriremo, oggi siamo sotto la soglia di pericolo! Domani forse sì, però vediamo perchèse viene il vento, forse sopravviviamo. Qualcosa scricchiola. La crosta si sta incrinando.

Ci sono uomini che dichiarano possibile - anzi di più: plausibile, auspicabile - un mondo fatto su rapporti diforza, sulla legge del più forte. Noi siamo diversi. Noi non pensiamo così, noi non parliamo così. Lo sentiamo chenon è così che vorremmo. Economie di mercato: spendi che stanno bene tutti! acquista che l’economia gira! ... macome si può credere che l’economia di scambio produca benessere per tutti da sola? Io so che mio padre si èspaccato la schiena di lavoro per costruirsi una casa con i risparmi di una vita... ha risparmiato! Questo ha prodottoricchezza. Se li spendo produco la ricchezza di un altro, non la mia! Questo sarebbe ovvio... ma non lo è più! Setutti qui diventiamo più ricchi è perchè sottopaghiamo le materie prime, il lavoro, il trasporto; in una parola:sfruttiamo! Prova a costruire il monitor del tuo computer ad Abbiategrasso e non a Singapore: quanto costerebbe?Certo che se lo costruiamo là è perchè là il lavoro costa meno! Già ma se lo pagassimo come qui, loro diventereb-bero ricchi come noi. Ci sono nazioni che si reggono dichiaratamente sul colonialismo economico, sul capitalismofatto legge dello stato. Poi ci si chiede perchè ci sono paesi del mondo che ci odiano a noi occidentali!

Ma noi italiani eravamo famosi nel mondo per la pizza e la canzone napoletana, per i ponti e le strade, per gliaiuti umanitari, per la più grande diga del mondo che ancora oggi a Kariba da sola produce corrente per 4 statiafricani, per il sangue di missionari che spendevano la vita per portare civiltà e cultura, per il vespino 50 costruitoa Genova e venduto fino in India a prezzo politico. Questo era l’italiano: canzonato ma ammirato, stimato. Eral’emigrante che tentava fortuna, al nord, in Francia, nelle miniere del Belgio, imbarcato a Le Havre per le americhe...

Noi siamo diversi, dentro di noi c’è ancora quell’anima lì, perchè rinnegarla quando già sentiamo che quel-l’altra non ci appartiene? Noi popolo della cultura che viene dal diritto romano che dice che la legge si basa sullatutela della persona, come possiamo svenderci alla sottocultura che si basa sulla libertà privata? Come può darsiuna libertà se non dentro una persona. Chi custodisce la persona se la legge si occupa solo della libertà?

Noi siamo diversi. Sentiamo il bisogno si pensare, di ridire le parole. Sento il bisogno di risentire la parola,la Parola, il Verbo, quello che era presente alla creazione del mondo, che ha visto la creatura e ha detto “bello”.,non “utile”, che non ha scambiato, ma ha dato se stesso! Allora la parola diviene carne, la metafora diventa realtà,il Creatore genera nella fantasia l’armonia della creatura libera.

Aiutiamoci pensare. Aiutiamoci a dire le parole che contengono il mondo... allora troveremo Dio.

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3News dall’Oratorio

LA RICETTA

DEL MESE--------------- Cesare Tosi --------------

PIZZA

FREDDA

Ingredienti (dosi per 3 persone)

- 1 pane pugliese o simile- 300 g di feta o quartirolo- 3 pomodori da insalata- 1 vasetto di olive snocciolate- 250 g di tonno o 8 alici sottosale- 2 o 3 cetrioli freschi- 1 mazzetto di cipollotti- 7 o 8 foglie di lattuga o simile- 1/2 bicchiere d’olio extravergine- sale e pepe quanto basta

Preparazione

Tagliare all’altezza di 1.5 cm il fondodel pugliese in modo da ottenere uncerchio come base; successivamentetagliare il cerchio ottenuto in 6 spicchiavendo cura di tenerlo unito in modoche non si vedano i tagli. Versare unpo’ d’olio sul pane, poi mettere unafoglia di insalata su ogni spicchio; so-pra la foglia d’insalata mettere unafettina di formaggio. Successivamentemettere sopra al formaggio, in strati, 2fette di pomodoro, 2/3 fette di cetrio-lo, qualche oliva, una fettina di cipolla,qualche oliva tagliata a pezzi, un po’di tonno sminuzzato oppure i filetti dialici. Aggiungere infine ancora unpochino di formaggio e concluderecoprendo con il pomodoro. Ripeterequesta operzaione su ogni spicchioavendo cura di non trasboradare dalperimetro della fetta in modo che, unavolta servita la pizza in tavola, ognunopossa prendere la propria fetta senzache il tutto si scomponga. Volendo sipuò concludere con una spruzzatinad’olio e con delle guarnizioni a piace-re.

Gli adolescenti sulla neve------------------------------- Tommaso Bertolesi ----------------------------

Giovedì 2 gennaio noi adolescentisiamo partiti da Milano in vista del-le splendide nevi di Torgnon (AO),paesino situato vicino a Cervinia,da dove sa-remmo poitornati dome-nica 5. La va-canza è statamolto bella,anche se ilprimo giornoi fattori atmo-sferici non cihanno per-messo di scia-re; ciò è stato però lo spunto pertrascorrere un piacevole pomerig-gio insieme, con anche la possibi-lità di conoscerci meglio. Infatti aquesta vacanza ha anche partecipa-to il gruppo adolescenti dell’orato-rio San Bernardo della Comasina(parrocchia in cui è nato e cresciu-to don Stefano) con il loro sacer-dote don Luca e i loro educatori.Ci siamo dati agli sci per tutto ilresto della vacanza ed è stato vera-mente molto bello: chi sapeva giàsciare ha consolidato le proprie ca-pacità e chi non era ancora capaceha imparato dagli ottimi maestripresenti: don Stefano, Emanuele

D’Alessio (Uelo), Alessandra Baggie Chochò (persino il nostro Lele haimparato!). Una indimenticabile se-rata ci ha visti coinvolti nell’anima-

re la piazzaprincipaledel paese:dopo il lan-cio dei fuo-chi d’artifi-cio ci siamonoi lanciatiin danze im-provvisate,a cui si sonouniti anche

alcuni abitanti (ancor’oggi scioccatidal nostro pittoresco maestro di dan-ze, il sempre grande Lele!). Per que-st’uscita però, non era con noi ilgrande maestro di cucina Cesare,che è stato sostituito da una mam-ma della Comasina, anche lei abba-stanza brava dietro i fornelli….. Inogni giornata non mancava il rap-porto col Signore, infatti celebrava-mo quotidianamente la Messa e, conl’aiuto di un libretto, abbiamo an-che avuto lo spunto per rifletteresulle parole del Papa in occasionedella Giornata mondiale per lapace.Il 2003 è iniziato propriobene……!

Indimenticabile esperienza tra le nevi di Torgnon

Natale! Ora di ritiri spirituali,di preghiere e d’incontri sericon Dio. Seri ??? Preghiera ???A dormire all’una del mattino,passare la notte insonne, tuttoil giorno a giocare e a fare bal-doria… Responsabili che urla-no, gente che si dispera…Ma che ritiro è ??? Scherzi aparte, un ritiro chierichetti(svoltosi quest’anno da lunedì

23 a martedì 24 dicembre) è unpasso importante per i nuovi ar-rivati e una cosa sempre diver-sa per i più grandi. Dei momentidi riflessione ci hanno aiutato acapire l’atmosfera del natale ela sua importanza. Per ognichierichetto questo momento èmolto significativo perché ci siavvicina spiritualmente al gran-de dono del Natale.

------------ Emanuele Cavalcanti & Sissi Del Negro ---------------

Tonache bianche in ritiro

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4 Vita di Oratorio

MINI VOLLEY------------------------------------- Elisa Flabbi -------------------------------------

Io e la mia

chitarra------------ Sara Servino -------------

Ecco qua, ci presentiamo: siamoElisa F., Silvia, Linda, Rosa, ElisaB. e Valentina, le sportive e simpa-tiche ragazze del nuovo corso diPallavolo Baby. Le nostre meravi-gliose allenatrici sono Lisa eSimona: sono con noi dalle 17:00alle 18:30 ogni martedì e, oltre adinsegnarci le tecniche del gioco, citrasmettono tanta voglia di stare in-sieme. E’ bellissimo imparare e gio-care in squadra, ma è altrettanto di-

vertente provare e riprovare perchéogni tiro sia migliore del preceden-te. Devo ammettere che a volte tut-to ciò costa fatica, ma è proprioquesto il bello: ogni miglioramen-to è un piccolo traguardo e riempiedi felicità. Forse questa primaverainizieremo un torneo e quindi spe-riamo che verrete a sostenerci colvostro tifo!! Vi aspettiamo nume-rosi! Ciao.

La baby squadra di pallavolo (nella foto solo parte del gruppo)

La, mi, re, mi….E–ser–ci–tar-si: queste sono le sillabe con cuiil 9 gennaio è iniziato in salamusica il corso di chitarra.Ogni giovedì dalle 17.30, do-dici ragazzi di età compresa trai nove e i tredici anni si ritro-vano e, aiutati da Davide DelCorno, Matteo Solesin e Loren-zo Valtorta, imparano a suona-re la chitarra.

L’idea di istituire un corso dichitarra per ragazzi è nata dalfatto che c’erano la nuova salamusica disponibile, molti ra-gazzi disposti a imparare a suo-nare e diversi educatori dispo-nibili ad insegnare.Purtroppo le iscrizioni sonochiuse, anche perché il corso ègià iniziato da quattro lezioni,ma l’anno venturo, invito tuttia partecipare!!

Ci saranno posti per tutti!!!!

Queste sono le domande sullosvolgimento delle prove dellospettacolo che si è tenuto il gior-no 8 feb 2003, rivolte alla cate-chista dei ragazzi di seconda me-dia Michela Magni, che ho inter-vistato.1) Come pensi che proceda il la-voro?Miki : Sono ottimista nonostantela fatica.1a) I ragazzi secondo te, hannovoglia di lavorare?Miki : Ogni tanto si distraggono,ma si impegnano sufficientemen-te.2a) è istruttivo o no fare questospettacolo?

Miki: Si, assolutamente.3a) I ragazzi stanno attenti allosvolto?Miki: Come ho già detto prima,abbastanza.4a) è un fatto importante per il no-stro cammino di catechesi?Miki: Dovrebbe esserlo anche seperò adesso siamo più presi dal-l’ansia.5a) I giudizi sulle scene che pro-viamo e riproviamo sono preva-lentemente negativi o positivi?Miki: Positivi.6a) Secondo te, i problemi chehanno oggi i ragazzi li avrannoanche la sera dello spettacolo?Miki: Speriamo di proprio di No!

In attesa di

“Dio in metropolitana”------------------------------- Marco Vercesi ------------------------------

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5La pagina rosa

Un gruppo sportivo storico------------------------- Davide e Gabriele Servino -------------------------

Quest’anno il Gruppo Sportivo S.Pio V festeggia il 28° compleanno:una lunga e gloriosa storia sportivaal servizio dell’educazione e dellaformazione cri-stiana dei ragazzi.Alle tradizionaliquattro squadrecalcistiche (scuo-la calcio, baby,giovanissimi, ragazzi) si e’ aggiuntada pochi anni una volonterosa squa-dra di pallavolo femminile. Ogni ve-nerdì pomeriggio nella bacheca delGruppo Sportivo, situata vicino alCesar’s Bar sono esposti orari e luo-ghi delle partite che vedono impe-gnate nel week-end le nostre squa-dre. Invitiamo tutti i tifosi aseguirci.Dal prossimo numero utiliz-zeremo questo spazio per descriver-

vi ogni singola squadra: l’inizio spet-terà ai nostri fantastici “pulcini” del-la scuola calcio! Desideriamo chia-rire una cosa: tra tutti coloro che “la-

vorano” all’inter-no del G.S. (atle-ti, genitori, alle-natori, dirigenti,sacerdoti) non visono solo “rose e

fiori” ! Cerchiamo pero’ di superarecon lealtà e dialogo ogni piccola in-comprensione. Concludiamo espri-mendo due desideri: speriamo che nelcorso del 2003 la squadra dipallavolo possa trovare una palestrapiù vicina al nostro oratorio e chetutta la comunità possa esserci eco-nomicamente vicina per i lavori incorso negli spogliatoi!

713 euro per

i bambini

a r g e n t i n i---- Martina Di Lauro e Ilaria Rossi ----

Durante i giorni della Novena diNatale, oltre a parlare delle vicen-de del contadino Gerardo e dellesue esperienze da pollice verde,abbiamo dedicato un momento aipiccoli bambini argentini e l’aiutoche serve per loro. Grazie alla vo-stra grande partecipazione sonostati raccolti nel bidone sull’altare713 euro: è una goccia in un ocea-no, ma siccome un oceano è fattodi gocce anche un piccolo contri-buto può essere significativo. La

situazione in Argentina è davverodrammatica: infatti molti bambinimuoiono di fame ed altri sono allostento. Ad esempio una bambina disei anni, al momento del ricovero,pesava 6 chili, 21 in meno al pesonormale. Come lei, tanti altri bam-bini della sua età… Sappiamo cheil bisogno alimentare non si risol-ve con un gesto di carità, ma an-che questo serve a tamponare cer-te tragedie e a far crescere una men-talità di solidarietà. Le suore “Fi-glie dell’Oratorio” presenti aDolavon coordinano questo pro-getto, distribuendo quotidianamen-te ai bambini una merenda .Ungrande ringraziamento alle Suoree a tutti voi.

La scuola di danza del Teatro Oscarè nata da un progetto educativo didon Stefano Buttinoni su un gruppodi ragazze adolescenti poi allargatoa tutte le fasce di età. Abbiamo ini-ziato con 72 iscritti e 2 insegnanti,ora contiamo 112 iscritti, 3 assisten-ti e 3 insegnanti.La scuola è natadall’esigenza dioffrire all’inter-no dell’oratorioun’attività alfemminile chepotesse insegna-re non solo un giusto ed equilibrorapporto con il proprio corpo, ma an-che dare una forte occasione disocializzazione, un luogo dove cre-scere nelle relazioni e nelleautostima. Lo studio della danzaclassica non crea solo ballerini pro-fessionisti; tutti quelli che sin da pic-coli si sono cimentati in questa spe-cialità ne hanno tratto un enormegiovamento in sicurezza, in graziaed in una maggiore consapevolezza

del proprio corpo. Da quest’anno siaccede ai corsi successivi tramite esa-mi tenuti da una commissione ester-na; inoltre la danza moderna ha aper-to le sue porte a sei allievi maschi:E. Zaina, Andrea Di Lauro, AlbertoFoscarini, Vladimir Maura, Lorenzo

Magni e AlessandroPapini. La respon-sabile MonicaCagnani si è confi-data con noi: lei hascelto di insegnaredanza perché è unodei pochi lavori che

si scelgono fin da piccoli, infatti giàall’età di 11anni è entrata a far partedella scuola di ballo del Teatro allaScala di Milano. Successivamente hasvolto l’attività in modo professiona-le fino a quando ha condiviso il pro-getto del don Stefano e ha dato vitainsieme a Laura Ciceri (danza mo-derna) all’attuale scuola di danza. At-tualmente il corso classico compren-de allieve d’età compresa fra i 4 e i20 anni.

QUI SI DANZA!------------------- Elisa Del Negro e Federica Lambicchi ----------------

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6 La pagina rosa

IL PUNTO SULLO SPORT-------------------------------------------------------- Edoardo Conte -------------------------------------------------------

ITNUP IG IV AP CS AFG USG EP

09ebloKoiclaC 12 11 7 0 4 53 32 0

otiripSotnaS 02 11 6 2 3 63 62 0

VOIP.S VOIP.S VOIP.S VOIP.S VOIP.S 0202020202 1111111111 66666 22222 33333 6363636363 7272727272 00000

B/IMolraC.S 91 01 6 1 3 94 33 0

98erouCorcaS 91 01 6 1 3 93 32 0

otterosaColraC.S 81 11 6 0 5 64 34 0

A/issoRilovaiD 51 11 5 0 6 35 55 0

itsilegnavE4 41 01 4 2 4 65 54 0

oznecniV.SacrA 6 01 2 0 8 82 56 0

inimoDsuproC 3 1 1 0 01 71 55 0

ITNUP IG IV AP CS AFG USG EP

19ebloKoiclaC 03 01 01 0 0 63 2 0

idreV29saprO 03 11 01 0 1 77 53 0

19erouCorcaS 72 11 9 0 2 85 82 0

A/idreVinnA 81 11 6 0 5 44 53 0

.O.G.L.A 61 01 5 1 4 14 43 0

VOIP.S VOIP.S VOIP.S VOIP.S VOIP.S 1111111111 1111111111 33333 22222 66666 9292929292 9494949494 00000

itsilegnavE4 01 11 3 1 7 92 14 0

airottiV 7 11 2 1 8 62 86 0

oicnarA/NAG 5 11 2 1 8 71 05 0

otterosaColraC.S 4 11 1 1 9 32 78 0

Giovanissimi - girone DRagazzi - girone E

ITNUP IG IV AP CS AFG USG EP

otteosaColraC.S 61 8 8 0 0 77 5

otiripS.SittehclaF 21 7 6 0 1 84 7

otiripS.SittoliuqA 21 7 6 0 1 53 81

VOIP.S VOIP.S VOIP.S VOIP.S VOIP.S 88888 66666 44444 00000 22222 5252525252 6161616161

NAG 8 7 3 2 2 33 42

OGLA 7 6 3 1 2 51 81

olraC.SeraznaZ 6 7 3 0 4 62 32

airottiV 5 7 2 1 4 81 41

olraC.SettellavaC 2 7 1 0 6 8 75

otiripS.SireivrapS 2 8 1 0 7 01 63

otterosaCihgarD 0 8 0 0 8 7 08

ITNUP IG IV AP CS IVS EPS EP

yelloVonaseC 63 21 21 0 0 63 2 0

B/raBonitraM.S 33 21 11 0 1 43 4 0

assoRaL.M.F 62 21 9 0 3 92 71 0

attoMGDC 32 21 8 0 4 42 91 0

IMaroruA 41 21 5 0 7 12 62 0

tsevOdroN 21 21 4 0 8 02 82 0

sediF 21 21 4 0 8 81 92 0

yelloVinitnocsiV 21 21 4 0 8 61 72 0

onazzoRassU 01 21 3 0 9 71 82 0

VOIP.S VOIP.S VOIP.S VOIP.S VOIP.S 00000 2121212121 00000 00000 2121212121 11111 6363636363 00000

Torneo Don Brivio Junior - Pallavolo

SI RICOMINCIAAA!!!! Fi-nita la pausa invernale i no-stri atleti hanno ripreso la loroavventura sportiva ognunonei propri campionati, e biso-gna proprio dire che i quinta-li di panettone che i nostri ra-gazzi, e soprattutto i loro al-lenatori, stanno ancora dige-rendo, non influiscono affat-to sul rendimento delle nostresquadre. Tornati dai campi dasci abbiamo subito riscontra-to grandi successi e rimonte!!La prima grande soddisfazio-ne ce l’hanno regalata le ra-gazze della pallavolo vincen-do il loro primo set stagiona-

le, cosa non facile visto il giro-ne di ferro in cui si trovano eper l’occasione il nostro miticovice-presidentissimo WalterPapini offrirà la pizza alle gio-catrici e alle allenatrici dellasquadra. Quindi ragazze, fate-lo per noi o per un’altra pizza,adesso regalateci un bella vit-toria!!!!! FORZA!!!!!!!! L’altragrande soddisfazione, questavolta calcistica, è vedere i no-stri ragazzi, autori di una stre-pitosa rimonta, in piena corsaper il titolo.Oltre a lottare perla vittoria del girone, cosa a cuii nostri ragazzi ci hanno ormaiabituato, sono solo ad un pun-

to dal Kolbe, squadrone famosoin tutta Milano per la sua gran-de tradizione di successi. I gio-vanissimi sono invece stabili ametà classifica e siamo sicuriche sul finale ci regalerannograndi emozioni, come sono so-liti fare. E non dimentichiamocidei Baby, piccoli campioncini,che migliorando di partita in par-tita il loro gioco ci stanno rega-lando grandi emozioni nel DonBrivio. Non posso fare a menoche concludere incitando anco-ra una volta le nostrepallavoliste… F O R Z ARAGAZEEEEE!!!!!!!!

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7Vita di Oratorio

Una nuova allenatriceper la 4^elementare---------------------------------- Giulia Molari ---------------------------------

Camminando verso la

Che cos’è il campanellino d’oro? Tuttivoi potreste farvi una domanda del ge-nere. E io scrivo quest’ articolo per ri-spondervi, ma vorrei che a fornire larisposta alla vostra domanda fosse unesperto… anzi, un’esperta, del setto-re. E chi lo è più di Sonia Papini, unadelle maestre e fondatrici di quest’at-tività? Ecco cosa ci ha detto nell’in-tervista. Il Campanellino d’oro è unamanifestazione canora che si svolgeogni anno al teatro Oscar. È nato quat-tro anni fa, per idea di un gruppo dimamme (aiutate da don Stefano) de-siderose di unire i bambini che non ave-vano altre attività in oratorio e volevanofrequentare un’attività corale. Possonoparteciparvi tutti i bambini di età supe-riore ai tre anni che amano cantare insie-me. Tutte le domeniche, dopo la Messa,ci si riunisce nei nuovi locali delsottochiesa e si provano le canzoni, coroe solisti, tutti insieme in allegria ed amici-zia. E poi,a marzo, grande spettacolo perdar prova di quello che abbiamo realiz-zato in queste prove. L’organizzazione èquesta: delle idee vengono date a don Ste-fano e lui le sviluppa o, a volte, le modi-fica. Le canzoni, però, vengono scelte dame: ad esempio, quest’anno, stufa dellecanzoni dello “Zecchino d’oro”, ho scel-to le sigle dei cartoni animati più noti eseguiti dai bambini.Se avete ancora qual-che dubbio sul Cam-panellino, lo potre-te soddisfare il 23 marzo al teatro Oscar.Mi raccomando: applaudite le canzonimigliori!!!

Che cos’è il

campanellino

d’oro?------------ Filippo Rossi -----------

Quest’anno mia mamma ha deci-so ha deciso di fare l’allenatrice(catechista) e per fortuna l’hannomessa nella mia classe e io sonostata molto felice. A catechismoio e tutti gli altri ascoltiamo conattenzione, quello che ci viene rac-contato. A maggio faremo la pri-ma Comunione e avere una mam-ma come allenatrice penso che siauna cosa speciale e bellissima.Certe volte qualche bambino la faarrabbiare, lei però rimedia dandoqualche sgridata e così lui capisceche non deve più disturbare. Misono sempre domandata perché lamia mamma abbia scelto di farequesta co-sa e l’altro giorno glie-

l’ho chiesto : mi ha risposto checo-sì facendo ha trovato il mododi aiutare noi bambini e farci ca-pire che Gesù È il nostro amicopiù grande e venendo in oratorioimpariamo a conoscerlo e adamarlo di più.

Santa Cresima----------------------------- Francesca Danzi ----------------------------

Noi delle quinte ci troviamo tuttii giovedì in chiesa verso le cinquedel pomeriggio, per un momento dipreghiera, che dura circa quindiciminuti. Dopo la preghiera ci divi-diamo in squadre e ognuno va nel-la propria classe. I nostri catechi-sti sono Daniela, Stefania, Nadia,Ciro. Ciascuno di loro è aiutato daun giovane educatore: Sara,Alessia, Andrea e Claudio. Abbia-mo fatto una serie di domande auna catechista e lei ci ha parlatodell’argomento di quest’anno cioèi patriarchi: abbiamo già parlato diqualcuno, ora dovremmo parlare diGiuseppe. Abbiamo iniziato ad ap-prendere la Bibbia e alcune voltecon l’aiuto degli edu-catori ci de-dichiamo alla dram-matizzazionedi alcuni suoi episodi. La catechi-sta a cui abbiamo fatto alcune do-mande e anch’io ci tenevamo tan-

to a dire che non solo gli allena-tori cioè i catechisti e le cate-chiste ci aiutano a capire la Bib-bia e interpretarla ma fanno an-che buona parte gli educatori chehanno anche molta pazienza. An-che se questo può sembrare unanno meno importante rispettoalla quarta è ugualmente diffici-le e impegnativo perché dovre-mo prepararci alla S. Cresima. Afine maggio in occasione dellafesta dell’oratorio dovremo or-ganizzare molto bene i giochi.

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8 Vita di Oratorio

La pagina dei giochi------------------------------------------------------- Luca Filippi ------------------------------------------------------

TOVERETE TUTTE LE SOLUZIONI NEL PROSSIMO NUMERO!!!TOVERETE TUTTE LE SOLUZIONI NEL PROSSIMO NUMERO!!!TOVERETE TUTTE LE SOLUZIONI NEL PROSSIMO NUMERO!!!TOVERETE TUTTE LE SOLUZIONI NEL PROSSIMO NUMERO!!!TOVERETE TUTTE LE SOLUZIONI NEL PROSSIMO NUMERO!!!

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9Scouting

LA CONSEGNA DEI PANETTONI------------------------------------------------------- Isabel Frampi -------------------------------------------------------

Una delle tante sere in cui noi scout ci siamoritrovati prima di Natale abbiamo pensato di fareuna visita agli anziani, portando loro alcuni pa-nettoni e … un po’ di compagnia.Dopo aver preso i panettoni ed esserci divisi ingruppi ci siamo avviati verso la nostra meta.Dopo un breve viaggio in macchina siamo arri-vati alla casa prescelta, abbiamo citofonato e ciha risposto una signora con una voce abbastan-za giovanile e vivace nonostante l’età.La signora ci ha fatto accomodare e noi le ab-biamo spiegato la nostra iniziativa. Anche lei si è confidata con noi e ci ha raccon-tato, a grandi linee, quello che le era capitatato nella sua vita.Compiuta la nostra missione ci siamo diretti verso l’oratorio di piazza Chiaradiadove abbiamo partecipato ad una grande abbuffata; per concludere la serata il caposcout del MI5 ha tenuto un momento di preghiera in cui noi abbiamo avuto la

possibilità di riflettere sucome era andata la gior-nata.Secondo me è stataun’esperienza abbastan-za divertente perché, inprimo luogo, la signoraera interista, e poi eramolto ospitale e simpa-tica.

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L’OrafoglioStrumento di informazione ecclesiale giovaniledell’Oratorio s. Pio V - Milano.

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