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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
ISTITUTO COMPRENSIVO 2° - PONTECORVO
SCUOLA INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1° GRADO
VIA ALDO MORO SNC – 03037 PONTECORVO (FR) Tel. 0776772206 - 0776772117- Fax 0776742259 - C.M. FRIC85200T - C.F. 90032230600
PEO:[email protected] - PEC: [email protected] SITO WEB: www.istitutocomprensivo2pontecorvo.gov.it
ANNO SCOLASTICO 2017/2018
AREA TEMATIVA
PROGETTO VERTICALE ACCOGLIENZA, CONTINUITA’ ED ORIENTAMENTO
PREMESSA
L’Istituto Comprensivo rappresenta una grande opportunità per la realizzazione di una scuola di qualità.
La struttura verticale infatti, ci porta a riflettere sugli aspetti cruciali del fare e vivere la scuola come luogo di incontro e di crescita di persone; è inoltre il pilastro fondamentale del processo educativo sempre in fieri; è il punto forte attraverso il quale, il bambino prima, l’adolescente dopo, diventa protagonista del suo “sapere”.
Affinché il percorso formativo si sviluppi con successo è importante progettare azioni educative mirate:
•L’ ACCOGLIENZA che si articola nei percorsi specifici dei diversi gradi scolastici ed ha l'obiettivo di favorire un primo approccio positivo con la nuova realtà scolastica.
•LA CONTINUITA' che nasce dalla necessità di raccordare i tre ordini di scuola allo scopo di garantire il successo formativo di ogni alunno nell'intero arco della scuola dell'obbligo.
•L’ ORIENTAMENTO che risponde alla finalità di promuovere lo sviluppo dell'autonomia personale nella gestione responsabile delle proprie scelte.
“Nel passaggio da casa a scuola ci sono braccia che lasciano andare, ma ci sono braccia che accolgono, che sostengono il bambino in questo passaggio di mani e di menti…” R. Bosi
PREMESSA
L’accoglienza è un momento fondamentale per l’inserimento dei nuovi alunni, per favorire l’integrazione, la socializzazione e la conoscenza della nuova realtà scolastica e opportunità per rafforzare dinamiche relazionali avviate negli anni precedenti in tutti e tre gli ordini di scuola. Accogliere un bambino è accogliere i suoi bisogni, le sue aspettative, i suoi progetti, le sue curiosità e le sue emozioni. E’ un momento che richiede gradualità, flessibilità e una progettazione che ne preveda a priori le tappe. Per i docenti è un momento per osservare i comportamenti all’interno del nuovo gruppo classe. Di qui l’esigenza di codificare l’accoglienza in precisi percorsi in grado di accettare e valorizzare le individualità, le energie e le competenze per promuovere le identità.
DESTINATARI
• Tutti gli alunni in entrata dei vari ordini di scuola. • Tutti gli alunni frequentanti le altri classi.
FINALITA’ SPECIFICHE
• Favorire l’inserimento nel contesto scuola e prevenire il disagio. • Favorire ogni tipo di comunicazione. • Favorire l’interiorizzazione delle regole di vita associata. • Interagire e orientarsi con sicurezza nella realtà scolastica. • Promuovere lo sviluppo armonico della personalità. • Promuovere una forte collaborazione tra i docenti. • Consolidare le dinamiche relazionali favorendo l’amicizia e la solidarietà. • Creare attività laboratoriali in chiave gratificante e motivante. • Promuovere l’ intercultura. • Favorire l’accoglienza e l’integrazione dell’alunno diversamente abile, BES e DSA.
OBIETTIVI SPECIFICI
Realizzare l’accoglienza. Acquisire l’ abilità “Ascoltare” perseguita in tutti i suoi sottobiettivi. Acquisire condizioni di benessere. Facilitare la conoscenza del contesto scuola. Presentare se stessi per socializzare e conoscere gli altri. Accettare se stessi e gli altri. Rafforzare la fiducia in sé e negli altri. Conoscere, condividere e applicare le abilità sociali per una buona convivenza. Promuovere lo scambio di esperienze ed emozioni. Favorire i rapporti con il contesto famiglia. Costruire rapporti interpersonali positivi. Confrontarsi con gli alunni che già frequentano la scuola. Aprirsi a nuove esperienze di solidarietà e interculturali.
Un percorso è tanto meglio pensato e
consapevole quanto più sono chiari e
condivisi i risultati che si vogliono ottenere e gli
obiettivi che si vogliono
raggiungere
FINALITA' GENERALE
Creare un clima positivo che favorisca lo star bene a scuola
valorizzando esperienze e conoscenze.
OBIETTIVO GENERALE
Acquisire condizioni di benessere attraverso
la conoscenza del nuovo ambiente
scolastico in tutte le sue dimensioni per
inserirsi serenamente e costruttivamente in
esso.
PROPOSTE ORGANIZZATIVE
SPAZI INTERESSATI
Locali scolastici delle diverse scuole, laboratori e cortili.
TEMPI
Il mese di settembre.
DEFINIZIONE DELLE ATTIVITÀ
INERENTI L’ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI CHE FREQUENTERANNO IL PRIMO ANNO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA (PRIMI GIORNI, PRIMA SETTIMANA, PRIMO MESE) .
Gli alunni delle classi ponte accoglieranno i
nuovi iscritti assumendo il ruolo da
tutor.
PRIMARIA
Gli alunni saranno coinvolti
in attività già programmate
nell’ambito del Progetto “Ricerca -
Azione” volto allo sviluppo dell’ascolto
attivo.
SECONDARIA
Gli alunni saranno guidati a
realizzare “La carta delle
emozioni” per presentare se
stessi e conoscere gli altri.
INFANZIA
I bambini dovranno
completare il lavoro iniziato nel
mese di giugno durante la
preaccoglienza come
riconoscimento delle tracce di sé.
SCUOLA DELL’INFANZIA (sezione 3 anni)
Primo giorno: • Riconoscimento delle tracce di sé realizzate nel periodo di preaccoglienza. • Accoglienza con inserimento graduale e orario flessibile in un clima festoso, possibilmente con la
presenza dei genitori in aula durante la prima settimana di scuola. • Esibizione degli alunni di 5 anni , consegna di doni. • Presentazione dei docenti agli alunni. • Scelta del simbolo distintivo della propria sezione.
Prima settimana: • Attività laboratoriali • Attività musicali. • Giochi motori ( presentazione di sé, conoscenza degli altri…)
Primo mese:
Nel primo mese i bambini di tre anni si avvieranno ad accettare un tempo prolungato secondo le scansioni della giornata scolastica. Per i bambini di 4 e 5 anni l’orario sarà quello stabilito dal pino delle attività.
CLASSI PRIME SCUOLA PRIMARIA
Primo giorno: • Riconoscimento delle tracce di sé realizzate nell’ambito del progetto “Ricerca-Azione”. • Salutiamo Tiramolla, ricordiamo le sue indicazioni attraverso la filastrocca. • Completiamo la nostra mascotte: Tiramolla • Accoglienza degli alunni nelle palestre o negli atri, saluto del Dirigente Scolastico e di eventuali
rappresentanti ed istituzioni. • Presentazione dei docenti agli alunni e di ogni alunno al gruppo classe. • Conoscenza della propria aula. • Schede di benvenuto da colorare, ricerca del cartello identificativo a forma di cuore. • Giochi a coppie, di piccolo e grande gruppo per favorire la conoscenza reciproca, la socializzazione e
l’integrazione.
Prima settimana: • Attività “La carta delle emozioni “(ogni giorno ciascun bambino sceglie una carta, preparata dai
docenti, con l’emozione corrispondente al suo stato d’animo). • Gioco del “Vorrei…”(Aspettative e desideri per il nuovo anno scolastico). • Attività con l’ausilio della LIM. • Ascolto di racconti e comprensione attraverso domande stimolo, drammatizzazione e
rappresentazione grafica. • Verbalizzazioni su esperienze del proprio vissuto. • Giochi di ruolo.
Primo mese: • Esplorazione e conoscenza di tutti i locali, gli spazi della scuola, i docenti e gli alunni delle altre classi. • Conoscenza delle vie di fuga e relative uscite di sicurezza-punti di raccolta e individuazione degli
alunni-fila e chiudi-fila. • Scoperta delle regole della classe e realizzazione di un cartellone. • Istruzioni e regole basilari per l’uso del corredo scolastico.
CLASSI PRIME SCUOLA SECONDARIA
Primo giorno: • Accoglienza degli alunni nei vari ambienti scolastici (atrio, palestra…) , saluto del Dirigente Scolastico e
di eventuali rappresentanti ed istituzioni. • Presentazione dei docenti agli alunni e di ogni alunno al gruppo classe. • Conoscenza della propria aula e di tutti gli ambienti della scuola. • Attività per conoscersi (“La mia carta d’identità”, “Mi presento”, “Autoritratto”, “La mia giornata
abituale e ideale”,” La mia storia”,” Le mie paure”). • Tabelle da completare sulla nuova scuola, sui nuovi compagni e sui nuovi docenti. • Attività: “La scuola che vorrei” (ciascun alunno scriverà le proprie aspettative sul nuovo anno
scolastico).
Prima settimana: • Gioco didattico “Oggi mi sento” ( rappresentazione ogni giorno del proprio stato emotivo
attraverso la colorazione di un simbolo). • Attività “ La scuola è” (L’idea della scuola di ogni alunno).
Primo mese: • Lettura e commento sul regolamento scolastico: riflessioni sugli indicatori del comportamento, ritardi,
regole di convivenza civile e sanzioni disciplinari. • Lettura e sottoscrizione del” Patto di corresponsabilità”. • Illustrazione di norme di comportamento sulla sicurezza. • Illustrazione delle vie di fuga e relative uscite di sicurezza-punti di raccolta e individuazione degli
alunni apri fila-chiudi fila. • Istruzioni e regole basilari sul corredo scolastico. • Condivisione delle regole di Convivenza civile e realizzazione di un cartellone che le rappresenti. • Relazione orale o scritta sulle esperienze estive e sulle aspettative del nuovo anno scolastico.
Le suddette attività potrebbero subire modifiche e variazioni.
Significative per l’accoglienza degli alunni delle classi prime (Scuola Primaria e Secondaria) saranno inoltre, le attività sviluppate nel corso dell’anno scolastico appena concluso nell’ambito dei Progetti di sperimentazione e innovazione didattica:
- “Sviluppare l’attenzione nella scuola dell’infanzia”.
- “A caccia di inferenze” (cooperative learning).
- “Il piccolo geometra” .
Da esse, infatti, i docenti partiranno per approntare un percorso educativo-didattico all’insegna della continuità.
RISULTATI ATTESI • Positivo inserimento degli alunni nelle scuole dell’Istituto. • Assunzione di atteggiamenti positivi nei confronti del lavoro scolastico da parte degli alunni. • Creazione di un clima di lavoro sereno. • Conseguimento di livelli di competenza più elevati. • Realizzazione di rapporti collaborativi con i genitori.
PROGETTO CONTINUITA’
“La scuola della Continuità potrà lasciare ai bambini due eredità durevoli: le radici e le ali. Le une per non dimenticare, le altre per volare…”
(Hodding Carter)
PREMESSA
La continuità didattica, tra i diversi ordini di scuola, è un requisito essenziale per un'azione educativa attenta ai bisogni degli alunni che si concretizza nella scuola come luogo di incontro e di crescita di persone ed è pertanto, uno dei pilastri del processo educativo.
L’obiettivo del Progetto Continuità è quello di realizzare un vero “ponte” di esperienze condivise che accompagni l’alunno nel passaggio dei diversi ordini di scuola. Il progetto dunque, nasce per comunicare e diffondere l’integrazione, la socializzazione e l’orientamento dell’alunno e prevede momenti di confronto e progettazione condivisi: la Scuola dell’Infanzia deve raccordarsi con la Scuola Primaria che a sua volta deve raccordarsi con la Scuola Secondaria di primo grado per coordinare i percorsi degli anni-ponte attraverso una condivisione di obiettivi, itinerari e strumenti di osservazione e verifica.
FINALITA’ GENERALI
OBIETTIVI SPECIFICI
Costruire attività ponte che consentano ai bambini di sperimentare la collaborazione con i compagni e con i docenti del successivo grado di scuola.
Prevenire il disagio e l'insuccesso scolastico
Garantire all’alunno un processo di crescita unitario, organico e completo nei tre ordini di scuola.
Prendere consapevolezza dell’idea di passaggio vissuto come crescita
Sviluppare le capacità di attenzione, concentrazione e ascolto
Costruire fra i docenti dei due ordini di scuola un linguaggio comune per favorire la comunicazione e la continuità formativa e didattica degli alunni.
FINALITA’ SPECIFICHE
• Elaborare piani d’intervento al fine di promuovere adeguatamente la continuità educativa e didattica.
• Proporre attività da svolgere con approccio interdisciplinare comuni alle classi ponte. • Proporre iniziative per realizzare attività comuni tra gli alunni delle classi ponte insieme ai
loro insegnanti. • Attivare con i genitori momenti di informazione, di confronto, di riflessione su ciò che
riguarda il passaggio. OBIETTIVI SPECIFICI
• Conoscere gli spazi, gli ambienti e i materiali della scuola. • Condividere esperienze, sviluppando lo spirito di collaborazione. • Sperimentare e valutare il proprio senso di responsabilità. • Promuovere il piacere della condivisione. • Incoraggiare l'apprendimento collaborativo . • Riconoscere le difficoltà incontrate e le strategie adottate per superarle. • Coinvolgere gli alunni nel pensare, realizzare, valutare attività ed esperienze significative • Promuovere pratiche inclusive. • Attuare interventi adeguati ai bisogni educativi. • Promuovere la capacità di collaborazione con l’altro. • Soddisfare le esigenze interiori di sicurezza e di identità dei bambini.
PROPOSTE ORGANIZZATIVE:
In raccordo con il Progetto “Lettura” gli alunni saranno stimolati ad ascoltare/leggere, comprendere storie tratte da alcuni testi, adatti a riflettere sui temi scelti.
«Capisci di aver letto un buon libro quando giri l'ultima pagina e ti senti come se avessi perso un amico.»
Classi Ponte Infanzia - Primaria Classi Ponte Primaria-Secondaria
Gli alunni delle classi ponte sperimenteranno la
collaborazione con i compagni e con i docenti del successivo
ordine di scuola
Manuela Monari, Paola Valente Philip Giordano Zoolibri Editore: Raffaello
Collana Il mulino a vento.
CONTINUITÀ ORIZZONTALE
La continuità orizzontale pone la necessità di organizzare i rapporti scuola – famiglia, scuola ed enti territoriale per scambi di informazioni o di esperienze nel rispetto delle reciproche specificità. Il nostro Istituto, in coerenza con gli obiettivi previsti nel PTOF, mette in atto azioni congiunte tra scuola, famiglia e territorio per attivare un circuito formativo integrato, in cui l’azione dell’una irrobustisca quella dell’altra, la collaborazione infatti, consente un miglioramento della qualità del servizio. La continuità orizzontale ha lo scopo di rendere effettivo il diritto di ogni persona di accedere al sistema scolastico e formativo attraverso:
• Incontri periodici dei docenti con i rappresentanti dei genitori nei consigli di intersezione- interclasse- classe per assumere e fornire notizie sui processi e sui risultati cognitivi- comportamentali.
• Collaborazione con le Associazioni locali per una conoscenza reciproca e per la realizzazione di iniziative in comune su temi di particolare interesse formativo.
• Progetti di raccordo con il territorio.
• Una serie di servizi ed attività destinati a facilitare l'assolvimento dell'obbligo scolastico e a garantire l'uguaglianza delle opportunità.
• Pianificazione delle attività di “Open Day”.
DESTINATARI
• Alunni dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia. • Alunni delle classi prime della Scuola Primaria. • Alunni delle classi quinte della Scuola Primaria. • Alunni delle classi prime della Scuola Secondaria di Primo Grado. • Docenti dei vari ordini di scuola. • Genitori degli alunni interessati.
MODALITÀ DI DOCUMENTAZIONE
La documentazione è necessaria perché permette di:
• Verificare l’adeguatezza del processo educativo e adottare gli aggiustamenti ogni volta sia necessario. • Riesaminare e riflettere sulle esperienze svolte, per acquisire consapevolezza delle conquiste
raggiunte. • Rilevare con tempestività i disagi per prevenire difficoltà ed insuccessi. • Confrontare le proprie esperienze con quelle degli altri per aprirsi alla discussione, alla collaborazione
e all’adozione di nuove pratiche d’azione.
In una calda giornata d’estate Lumaca uscì dalla sua tana e cominciò a correre. Una corsa da lumaca, s’intende… Una storia per riflettere sulla unicità di ognuno di noi, sull’autostima, sull’amicizia , quella vera che supera le incomprensioni.
Alunni in gamba, insegnanti competenti e un dirigente
autorevole: ecco gli ingredienti indispensabili per una scuola che si
rispetti. Ma... se in quella scuola capita una classe terribile? Sono
guai!
Un libro per parlare del: rapporto tra alunni - insegnanti, Inquietudini
adolescenziali e amicizia.
VERIFICA
I docenti verificheranno:
• I risultati ottenuti con gli alunni. • La recezione delle famiglie. • L’efficacia del Progetto stesso.
RISULTATI ATTESI
• La creazione di un clima rassicurante. • La collaborazione scuola famiglia, alunni che vivono e lavorano serenamente in ambienti e situazioni. • Un percorso formativo sereno improntato alla continuità educativa e didattica.
CALENDARIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’
Settembre
• Incontro tra i docenti interessati dei diversi ordini di scuola per pianificare le attività da svolgere con gli alunni (ultimo anno della Scuola dell’Infanzia-classi prime della Scuola Primaria e classi quinte-classi prime della Scuola Secondaria).
Novembre Dicembre
• Primo incontro degli alunni per lo svolgimento delle attività programmate.
Gennaio
• Open Day che consente ai genitori interessati di visitare i plessi dei tre ordini di scuola per conoscere le nuove realtà scolastiche e le proposte educative e formative dell’Istituto.
Febbraio Marzo
• Secondo incontro degli alunni per lo svolgimento delle attività stabilite. • Visita alla scuola primaria dei bambini della scuola dell’Infanzia ( sezione 5 anni) e visita alla scuola
secondaria degli alunni delle classi quinte con lo scopo di familiarizzare con la nuova realtà scolastica e con gli insegnanti.
Aprile
• Ultimo incontro degli alunni per la conclusione delle attività. • Incontro dei docenti per una verifica e valutazione.
Giugno
• I docenti della scuola dell’infanzia accolgono i bambini che dovranno iniziare il loro percorso scolastico a settembre. Tale pre-accoglienza si rende necessaria al fine di promuovere una metodologia didattica atta a favorire l’inserimento e le relazioni tra pari.
• Per formare classi equilibrate ed eterogenee si attivano incontri tra docenti dei diversi ordini di scuola per:
- offrire dati , conoscenze, modalità di apprendimento, aspetti relazionali degli alunni in uscita; - dare informazioni sugli alunni che presentano disagi; - presentare alunni stranieri; - presentare alunni diversamente abili, BES , DSA.
PROGETTO ORIENTAMENTO
“La scuola è il nostro passaporto per il futuro, poiché il domani appartiene a coloro che oggi si preparano ad affrontarlo”. (Malcom X)
PREMESSA
L’orientamento è inteso come processo di costruzione della propria identità personale e sociale che si estende dalla prima infanzia all’intero ciclo scolastico.
Si tratta di :
• Concepire l’orientamento come modalità di pensare se stessi in relazione ai propri talenti e attitudini e competenze nel quadro del contesto socio-culturale attuale.
• Di assumere la pratica orientativa come continua e permanente accompagnando e sostenendo lo sviluppo personale nelle tappe dell’intero percorso scolastico.
• Di costituire un gruppo di lavoro permanente degli istituti comprensivi che interagisca in modo sistematico, puntuale con il gruppo di lavoro degli istituti secondari superiori al fine di mettere a disposizione una banca dati di informazioni ed esperienze cui attingere.
Il progetto proposto dalla scuola focalizza pertanto l’attenzione sui seguenti
OBIETTIVI FORMATIVI:
Aiutare gli alunni/studenti a raggiungere le competenze orientative nel senso di saper riconoscere, utilizzare e potenziare le proprie risorse tenendo conto dei contesti
• Mettere gli studenti nella condizione di conoscere se stessi . • Renderli capaci di essere protagonisti di un personale progetto di vita. • Pensare l’orientamento come fattore che riguarda tutta la vita. • Considerare l’orientamento come strategico nella lotta alla dispersione scolastica e all’insuccesso
formativo, all’inclusione e alla cittadinanza attiva. • Concepire l’orientamento come modalità di accompagnamento e di supporto per tutti, in particolare
per gli alunni con bes.
AMBITO DI APPLICAZIONE
Il progetto vede come protagonisti tutte le componenti del processo educativo che con modalità, strumenti e tempi dedicati concorrono al processo di formazione alla scelta.
IPOTESI DEL PIANO DI LAVORO
L’intervento si articolerà a tre livelli:
-Docenti: Approfondimento da parte dei docenti dei concetti d’orientamento e auto orientamento; delle proprie conoscenze relative alle problematiche dell’adolescenza al fine attuare una didattica orientativa il più possibile proficua e aderente alle caratteristiche peculiari della classe e del contesto territoriale.
-Genitori: Coinvolgimento dei genitori nel progetto orientativo attuato nella scuola onde farli divenire maggiormente consapevoli dei processi decisionali implicati nella scelta scolastica-professionale dei propri figli.
-Figure esterne: Coinvolgimento di figure professionali esterne particolarmente legate al mondo adolescenziale ed esperte dell’età evolutiva.
-Contesto territoriale: Inserimento del percorso orientativo nel contesto territoriale attraverso l’analisi delle offerte formative ed eventuali sbocchi professionali.
-Alunni: facilitare una maggiore consapevolezza di se stessi e dei propri interessi e valori professionali per giungere ad auto orientarsi, incrementare la conoscenza delle proprie attitudini, degli interessi e del metodo di studio .
Quando Michelangelo si trovava davanti a un cubo di marmo, diceva:
Michelangelo ha cercato di fare la stessa cosa nella sua vita… ogni volta che scolpiva, che dava una martellata, una picconata, era condizionato dall’idea che aveva di quell’opera d’arte che era dentro quel cubo.
E quindi pensava che ognuno di noi essendo un pezzo unico e irripetibile aveva già dentro di sé un’opera d’arte.
Bastava solo andarla a cercare!
PROPROSTE ORGANIZZATIVE
PRIMARIA
Dalla campionessa mondiale di tuffi, una
storia tenera e divertente per
insegnare ai bambini che anche le più grandi paure possono essere
superate e le debolezze possono
diventare punti di forza. «Ognuno di noi ha
passioni e sogni diversi e il nostro dovere è inseguirli, crederci e
cercare di realizzarli.» - Tania Cagnotto
SECONDARIA
Chi era Albert Einstein prima che diventasse
un "GENIO"? Un bambino! E come lui lo
sono stati anche Beethoven e
Margherita Hack, insieme a tanti altri. In questo libro troverai le storie di dieci bambini e di dieci bambine con
un futuro straordinario…
A scuola ogni alunno deve poter dire “Posso essere me stesso fino in fondo, valorizzare la mia unicità e scoprire i miei talenti, grazie al confronto e alla
collaborazione con gli altri! ”
INFANZIA
"Fai un punto, un semplice punto e poi
guarda dove ti conduce". Vashti dice
di non saper disegnare. La sua
maestra invece non la pensa così. Lei sa che
c'è un impulso creativo in ognuno di
noi, e dove c'è un punto c'è un inizio.
Io non scolpisco in questo caso la Pietà, la Pietà è già dentro faccio altro che liberarla da tutto ciò che
la ingabbia.
Attuazione degli interventi: calendarizzazione
Docenti:
♣ Settembre - gennaio I docenti programmeranno nell’ambito del proprio percorso didattico, a partire dalle attività legate all’accoglienza e le prove d’ingresso, un percorso orientativo nelle varie classi. Il tema sarà affrontato in classe sia a livello dialettico, dal dibattito collettivo al colloquio personale, sia a livello oggettivo utilizzando gli strumenti proposti nei libri di testo e/o materiale all’uopo preparato.
Genitori:
♣ Dicembre/ gennaio classi terze eventuale incontro con i genitori per la presentazione della problematica adolescenziale in rapporto alla dinamica decisionale relativa alla scelta scolastica-professionale.
Figure esterne:
♣ Novembre/dicembre Eventuale incontro con figure professionali esterne particolarmente legate al mondo adolescenziale ed esperte dell’età evolutiva.
Contesto territoriale
♣ Dicembre/gennaio Eventuali uscite sul territorio di appartenenza per una diretta conoscenza delle scuole (classi terze) e delle attività aziendali e/o artigianali facenti parte del sistema produttivo locale.
Alunni:
♣ Ottobre/Novembre classi terze
1) Facilitare la maggior consapevolezza dei propri interessi, della metodologia personale di studio, delle strategie d’apprendimento e dell’atteggiamento nei confronti della scuola.: autovalutazione dei questionari e indicazioni di lettura dei risultati.
2) Approfondimento della conoscenza di sé e della motivazione allo studio, dei valori professionali tramite la somministrazione di questionari, schede e la discussione di gruppo.
♣ Novembre/Dicembre classi terze Analisi dei piani di studio delle scuole superiori del territorio attraverso la consultazione del materiale orientativo. (Attraverso la supervisione del referente per l’orientamento e dei singoli docenti).
♣ Gennaio o febbraio classi terze Incontro con i referenti per l’orientamento delle scuole secondarie di secondo grado del territorio organizzato dalla scuola. Partecipazione agli open day organizzati dalle singole scuole secondarie.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PROGETTO SPECIFICO
Le attività saranno scandite in fasi, metodologie e piano di lavoro calendarizzato, onde avere un quadro di riferimento più dettagliato. Come quello precedente, il progetto è stato pensato a partire dalla 1^ classe, cioè dal momento in cui il ragazzo entra nella nuova scuola e, a partire dalle prime attività dell’accoglienza, viene aiutato ad orientarsi in un ambiente del tutto nuovo. A tal proposito potrebbe essere utile integrare un possibile percorso per le tre classi che individui per ciascuna fase di età una guida alla conoscenza di sé e del proprio rapporto con la realtà circostante.
CLASSE 1^
a. Chi sono, cosa mi piace, come mi vedo, come mi vedono gli altri….
b. Analisi dei propri interessi e delle proprie aspirazioni (attraverso test, schede, letture…)
c. Analisi delle proprie abilità e attitudini, test sulle proprie capacità: materie “facili”-“difficili”, “in quali riesco meglio…” “in quali trovo difficoltà…”
d. Come mi rapporto con lo studio..(Quanto studio, come mi organizzo, come studio…)
CLASSE 2^
a. “Come sono cambiato..” come cambiano i miei gusti…
b. Le persone che mi stanno vicino…..
c. Il paese in cui vivo…..
d. La scuola, difficoltà nel mio percorso scolastico…. Come affrontarle..
CLASSE 3^
a. Conoscenza di sé, delle proprie attitudini e interessi culturali e/o sociali
b. Conoscenza delle proprie abilità e competenze scolastiche
c. Presa di coscienza delle proprie difficoltà e delle aree disciplinari più ostiche
d. Capacità di confrontarsi con gli altri e distinguere le influenze esterne dalle proprie reali ambizioni
e. Conoscenza del sistema scolastico nazionale nella sua distribuzione territoriale locale
f. Conoscenza dei diversi percorsi formativi utili per raggiungere precise situazioni lavorative (piani di studio, tipologia, esiti formativi…)
g. Analisi comparata, attraverso la consultazione dei siti internet relativi, dei diversi piani di studio proposti dai diversi istituti superiori presenti in zona e/o sul territorio regionale (materie, laboratori, ore, rientri…)
h. Incontro con studenti di istituti superiori e/o universitari
i. Incontro/confronto con i genitori j. Eventuale visita ad aziende e incontro con figure professionali rappresentanti le diverse realtà lavorative nel territorio.
PREMESSA
I rapidi mutamenti della società attuale, il superamento veloce di idee e contenuti, l’esigenza di nuovi modi di pensare, di comportarsi, di rapportarsi con gli altri, di comunicare mettono sempre più in luce l’importanza dell’orientamento, attraverso le varie agenzie di socializzazione tra cui, in primo luogo, è la scuola ad avere le maggiori possibilità di intervento. L’azione della scuola nell’orientare i ragazzi ad una scelta consapevole deve tuttavia, nell’attuale situazione avere sia una valenza informativa, ma soprattutto formativa, secondo lo stesso dettato legislativo. Questo prevede infatti e prefigura un’ipotesi di orientamento a più dimensioni; non più solo orientamento per scelte relative all’ambito scolastico o lavorativo, ma anche orientamento alla vita, per delineare cioè, in un percorso formativo continuo, un personale progetto che parta dalla capacità di scegliere conoscendo la realtà, ma anche e soprattutto se stessi.
L’acquisire capacità di comunicare, di trovare le informazioni necessarie, di continuare a formarsi, di saper usare le proprie conoscenze appare attualmente più importante che non il possedere molte conoscenze o il fare, a tutti i costi, la scelta perfetta, stereotipo ancora diffuso anche s e messo in discussione. Infatti, nell’attuale mondo del lavoro, non esiste più una stretta corrispondenza tra gli studi intrapresi dopo la scuola media e le attività professionali, anche perché queste, negli ultimi anni, risultano molto più varie, articolate e specialistiche rispetto ai percorsi proposti dalla scuola. Inoltre, le trasformazioni continue del mondo del lavoro sono in contrapposizione con la scelta di indirizzo "fatta una volta per sempre", fatta quando si è molto giovani, perché richiedono elasticità, disponibilità al cambiamento, abilità di base e conoscenze molto personalizzate.
Orientare non significa più, o non significa solamente trovare la risposta giusta per chi non sa cosa fare, ma diventa una ulteriore possibilità per mettere il soggetto in formazione in grado di conoscersi, scoprire e potenziare le proprie capacità, affrontare i propri problemi. Quanto più il soggetto acquisisce consapevolezza di sé, tanto più diventerà attivo, capace di auto orientarsi e di delineare, in collaborazione con l’adulto, un personale progetto sufficientemente definito, che dovrà prevedere momenti di verifica e di correzione. Imparare che si può scegliere, oltre che imparare a scegliere sapendo che cosa e come e verificando le proprie scelte, rende meno astratto il percorso e riduce i rischi legati allo scarso collegamento con la realtà in un aleatorio confronto con immagini idealizzate, tipico dell’adolescenza.
Orientamento come autorientamento
L’autorientamento può essere sviluppato direttamente dall’alunno, ma risulterà certamente più organico se guidato dall’insegnante. I ragazzi dovranno essere avvicinati ad una conoscenza iniziale del mondo del lavoro, per aiutarli a riflettere su di sé, sulle proprie caratteristiche ed interessi, a scoprire ed esercitare le proprie potenzialità, prima di decidere che cosa fare dopo la Scuola Secondaria .
Il momento della scelta viene sottolineato ma non drammatizzato; va infatti ricordato che non esiste la scuola giusta in assoluto e che la scelta fatta a 14 anni può essere rivista durante il percorso di studio e del lavoro.
Si tratta di offrire agli alunni una dimensione di progettualità mettendolo nella condizione di provarsi e vedere subito l’utilità di ciò che sta facendo rispetto all’oggi e non solo al domani, riguardo alla partecipazione alla vita adulta. Orientarsi non solo leggendo, parlando, ma facendo: trovando le informazioni, realizzando comunicazioni chiare, lavorando con gli altri, predisponendo materiali per gli altri, potenziando caratteristiche ed abilità personali.
Il processo di orientamento diviene così parete di un progetto formativo che prefiguri obiettivi condivisi a cui concorrono tutte le discipline con le proprie proposte di metodo e di contenuto. Obiettivi didattici generali della programmazione triennale: Conoscere, Conoscersi, Progettare, Decidere Conoscere è da intendere come un modo per utilizzare, ampliare, collegare le conoscenze, potenziare e scoprire le proprie abilità.
Molti contenuti vengono già forniti dallo studio delle materie curricolari (Geografia, Storia, Educazione tecnica, …), pertanto si tratta di fornire il metodo per utilizzare tali conoscenze. In modo più specifico gli obiettivi triennali sono:
• saper consultare le fonti;
• saper selezionare le informazioni che occorrono;
• saper esprimersi in termini personali;
• saper sintetizzare;
• saper utilizzare modi diversi di comunicazione;
• saper trovare materiale significativo;
• saper trattare le informazioni;
• saper lavorare in gruppo;
• saper realizzare sintesi;
• saper comunicare;
• saper utilizzare un lessico specifico conoscersi significa focalizzare la dimensione personale ed aiutare i ragazzi a passare da un’immagine confusa di sé ad una meglio definita. Il metodo è quello dell’auto riflessione (su di sé e sul lavoro personale).
Gli obiettivi si prefigurano prevalentemente in:
• Analizzare le proprie caratteristiche evolutive
• Analizzare alcuni aspetti della propria personalità
• Analizzare le proprie doti e competenze
• Confrontare l’idea di sé con gli altri
Progettare significa allenare ad agire, proporre, comunicare, scegliere, riflettere su di sé tenendo conto delle risorse e dei limiti ambientali, nonché di quelli personali.
Decidere significa avere la consapevolezza che le persone e le situazioni cambiano, che la decisione può essere, se necessario, rivista dato che le dimensioni di un individuo sono molte: affetti, amicizie, interessi e non solo lavoro.
Dalla Scuola Primaria alla Scuola Secondaria di I Grado attuale: La conclusione del ciclo della scuola Primaria e l’inserimento nel ciclo successivo assumono le caratteristiche di una situazione di transizione psico-sociale (inserirsi in un nuovo ambiente, interrompere relazioni significative, confrontarsi con nuove regole organizzative, adattare le proprie abitudini di studio…) e ciò può creare nell’alunno un sensibile disorientamento nella prosecuzione del percorso formativo.
In quest’ottica assumono particolare rilievo i rapporti tra la scuola primaria e la scuola secondaria. Frequenti contatti didattici con insegnanti, assemblee con genitori e incontri individuali del Dirigente con le famiglie rendono più sereno il passaggio al grado successivo.
Fase attuativa
Il progetto che viene delineato prevede nella sua attuazione due momenti correlati fra loro: uno di carattere formativo da realizzare nel gruppo-classe, l’altro di tipo informativo generale.
Fase Formativa
Alla luce delle considerazioni generali sopra esposte nella premessa viene formulato un percorso orientativo di carattere formativo inteso come proseguimento di un lavoro iniziato in precedenza (ad es. nella scuola primaria).
Classe prima
Obiettivi
a. Socializzazione con il nuovo contesto scolastico
b. Organizzazione scolastica (orario, diario, libro di testo…).
c. Esplorazione delle risorse personali da investire nella nuova esperienza scolastica
d. Sviluppo della capacità di auto-monitoraggio sull’andamento della propria attività formativa e. Conoscenza del territorio di appartenenza (città, provincia, regione) con particolare attenzione agli aspetti economico-produttivi
Classe seconda
Obiettivi
a. Ricostruire l’immagine di adolescenza nella fase di passaggio dall’infanzia
b. Affrontare le problematiche connesse al percorso di sviluppo adolescenziale c. Differenziare la specificità di genere nel percorso di crescita
Classe terza
Obiettivi
Sotto la guida dei docenti di diversi ambiti disciplinari:
a. Esplorare le risorse personali in funzione della scelta
b. Costruire un progetto personale di scelta, ovvero
c. Sviluppare la consapevolezza del rapporto esistente tra scelte scolastiche e professionali e progetto di vita
d. Approfondire la capacità di riflettere sulle difficoltà, sull’impegno, sui sacrifici e sulle possibili gratificazioni proprie di un corso di studi, di una professione o di un mestiere
e. Saper utilizzare autonomamente fonti di informazione, leggere grafici e statistiche, trarre informazioni dall’osservazione della realtà, porre in relazione i dati per trarne le opportune deduzioni.
Fase Informativa
• Eventuale incontro con Esperti di problematiche adolescenziali e giovanili su come aiutare i ragazzi nella scelta relativa al dopo scuola media (educatori, esperti di problematiche adolescenziali e dell’età evolutiva in genere).
• Eventuale intervento di operatori del servizio Informa - giovani per informazioni, consigli e dati aggiornati sulle scuole superiori anche in vista dell’inserimento nel mondo del lavoro.
• Colloqui personali.
• Incontri con alunni di scuole superiori e universitari.
• Incontri con i genitori o adulti in genere che svolgano attività professionali diverse..
• Visione online e analisi dei piani di studio delle scuole superiori della Provincia e della Regione attraverso la consultazione dei siti.
• Eventuale intervento di tipo orientativo per i Genitori.
Vengono utilizzati:
• Schede sull’orientamento, dal libro di testo e fornite dall’insegnante.
• Schede per l’impostazione di interviste formative alle figure esterne incontrate a vario titolo durante gli incontri programmati.
• Supporti audiovisivi, Internet.
SOSTEGNO
Per l'integrazione degli alunni diversamente abili , ci si preoccuperà di facilitare e favorire il passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado mediante incontri con la famiglia, gli insegnanti della primaria e gli Enti preposti (ASL, Specialisti, Operatori, Educatori ecc…) .
Quindi, tutti i docenti insieme all’insegnante di sostegno, attuano il processo educativo individualizzato per ciascun alunno.
Per programmare al meglio gli interventi educativi e didattici e attuare una positiva integrazione, l'intero Consiglio di Classe mette in opera le seguenti strategie:
• lettura accurata della documentazione relativa agli alunni con ;
• osservazione costante e sistematica con confronto e verifica nell'ambito del Consiglio stesso;
• uso di tutti i materiali e risorse che possono favorire, facilitare e potenziare l’acquisizione di conoscenze.