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anno VII - Dicembre 2015 “Che il 2016 sia prospero!”

anno VII - Dicembre 2015 - LADISLAO.net · servizi di self-publishing, scarsa attenzione alla qua-lità per cui si pubblica di tutto (senza reali possibilità di affermazione), agenzie

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anno VII - Dicembre 2015

“Che il 2016 sia prospero!”

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”Je Suis travailleur”Insopportabile che in Italia si muoia per portare a casa il pane

icembre è sempre stato momento di bilanci e an-che noi non vogliamo sottrarci a questa pratica. Il 2015 verrà sicuramente ricordato per gli atten-

tati di matrice jihadista contro l’occidente: Charlie Heb-do 12 morti, volo 7K9268 partito da Sharm el-Sheikh e diretto a San Pietroburgo 224 morti tra le vittime anche 24 bambini, Parigi 13 novem-bre quella che verrà ricordata come la strage del Bataclan 130 morti.

Quasi 400 morti che hanno scon-volto il mondo e che hanno por-tato Russia, America e i principali paesi europei a dichiarare di es-sere in guerra contro il califfato. Nell’epoca dei volti velati dai trico-lori francesi e degli “Je Suis” anche noi volevamo spendere il nostro “Je Suis”, e volevamo farlo per ricordare una guerra a cui nessuno si ribella e che solo in Italia fa quasi il triplo dei morti di tutte queste stragi messe insieme.

L’Osservatorio Indipendente di Bologna ci dice, che dal 1 Gennaio 2015 al 5 Dicembre 2015 ci sono già stati oltre 1300 morti sul lavoro e probabilmente da qui a fine anno si passeranno abbondantemente i 1400 morti sul lavo-ro, senza contare le morti senza nome dei clandestini nei cantieri o nei campi che quasi mai vengono denunciate. Molte di queste morti sono sgradite alla politica e la stam-pa ne da notizia con irritazione, come la per la morte di

Klodian Elezi, solo 21 anni, di origine albanese, impegnato nella chiusura a tempi record del cantiere per la costru-zione della Teem, la tangenziale esterna di Milano uno dei cantieri per l’Expo e caduto da un ponteggio a 10 metri

da terra, una morte che a pochi giorni dall’apertura dell’evento se messa in evidenza avrebbe dato molto fastidio soprattut-to al nostro premier, immagi-nate la “figuraccia” e allora via come polvere sotto il tappeto. E’ difficile pensare che in un paese che si ritiene civile, il governo non riesca a dare risposte concrete. Non è civile che ogni anno oltre 1300 lavoratori muo-iano lavorando per porta-re a casa il pane quotidiano. Il Ministro del Lavoro Poletti parla di un nuovo contratto di lavoro, di

lavoro agile, che non è nient’altro che un contratto a cottimo.Invece di tutelare il capitale pensi a come fermare questo massacro, che non finisce solo con la morte del povero lavo-ratore ma rovina famiglie e lascia soli e orfani tanti giovani.

E’ ora di rimboccarsi le maniche perché tut-to ciò è insopportabile che continui a succede-re, è ora di cominciare a combattere questa guerra.”Je Suis travailleur”.

{ Walter Augello }

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Consiglio dei Giovani pro Parco degli AngeliRicavato in beneficenza per la struttura

i parla poco di loro, eppure stan-no lavorando per i giovani della

loro città. Sono gli undici ragazzi del Consiglio Comunale dei Giovani, eletti lo scorso maggio. Tutte new entry, nessun “vec-chio” consigliere tra loro. “Due realtà che potremmo definire poli-ticamente contrapposte - ci dicono i con-siglieri Letizia Guggino e Rosario Luigi Sessa (nella foto) - ma che non esitano a collaborare per trovare la soluzione migliore per i ragazzi della città.” Si riuniscono regolarnente ed hanno tanti progetti in cantiere. L’ultimo che li ha visti

protagonisti è stata la collaborazione per il Parco degli Angeli. Hanno dato un contributo economico e si sono dati da fare per la riuscita dell’evento.” Bravi! Torneremo presto a parlare con voi e di voi,

perchè questa è la gio-v e n t ù che a noi pia-ce e va incorag-g i a t a .

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La crisi dell’editoria in ItaliaLeggiamo, facciamo leggere, spingiamo figli, nipoti, amici a leggere

el nostro Paese si legge poco, pochissimo e già questo basterebbe a spiegare tutti i pro-blemi che abbiamo e che ci relegano agli ulti-

mi posti delle classifiche dei Paesi più o meno evoluti.Volendo sintetizzare e banalizzando un poco, si potrebbe dire che un po-polo ignorante è più faci-le da guidare e, ahimè, questa affermazione non è del tutto fuori luo-go. Però c’è dell’altro.In Italia il modello ame-ricano (non tutto ciò che è americano è da buttar via) ce lo sogniamo. Lì esiste la figura dell’agente letterario che come primo obiettivo ha quello di cre-dere nei suoi clienti e in ciò che scrivono. Non gli chiedono soldi anche solo per parlare con loro e una volta che hanno in mano uno scritto interessante si dannano l’anima per piazzarlo in qualche casa editri-ce. E’ un primo filtro di qualità che permette una pri-ma scrematura tra ciò che vale e ciò che non merita.Qui da noi le medie/grandi case editrici sono inarri-vabili e le agenzie letterarie, tranne rarissime occa-sioni, sono più agenzie di servizi (editing, revisione, lettura) che naturalmente chiedono un sacco di soldi per espletarli. Negli States come in Germania, una volta ottenuto il contratto la distribuzione è affidata a poche grandi case che permettono al libro di arri-vare ovunque, mentre qui da noi abbiamo decine di piccole reti distributive che, a macchia di leopardo, distribuiscono qua e là qualche centinaio di copie.Oltre tutto la casa editrice, nei Paesi citati, scevra dall’incombenza della distribuzione può dedicare maggiori risorse al marketing e alla comunicazione, basando le tiratura sulle effettive vendite ai lettori e

non sulla vendita ai librai.Da noi, ad una complicata organizzazione di distri-butori ed editori si aggiunge la naturale idiosincrasia

degli italiani per la lettura. Il libro è visto dalla mag-gior parte della gente come qualcosa di inutile, ingom-brante, che fa polvere e nulla è stato fatto negli ul-timi decenni per invertire la tendenza (non mi si parli di quelle pubblicità progresso inutili, buone solo a dar sol-di a qualche amico dell’a-mico). La scuola dovrebbe essere il luogo di maggior introduzione alla cultura

della lettura, mentre invece accade il contrario.La peculiarità tutta italiana però è quella dello sfrut-tamento del sogno di chi scrive. In quello siamo i primi al mondo. Editori che chiedono contributi, siti e servizi di self-publishing, scarsa attenzione alla qua-lità per cui si pubblica di tutto (senza reali possibilità di affermazione), agenzie letterarie succhia-soldi, distribuzioni fittizie, totale opacità circa i dati di ven-dita. Responsabilità è anche di chi scrive. Ogni italia-no ha almeno un libro nel cassetto e la certezza che esso sia un capolavoro e per questo, pur di vederlo pubblicato è disposto a qualunque mezzo (l’atavica propensione alla scorciatoia).Due più due fa quattro e da tutto ciò ne esce la tragi-ca situazione italiana dell’editoria, risolvibile solo con la cultura della lettura. Leggiamo, facciamo leggere, spingiamo figli, nipoti, amici a leggere, perché è l’unica arma che ci rimane per avere voce in capitolo sul nostro futuro.

{ Marco Milani }

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Sono arrivati i reparti specialiEffetto sorpresa: manganelli e caschi per “sbaragliare” i balneari

omo avvisato...mez-zo salvato, recita un detto popolare. Ef-

fettivamente lo avevano det-to... ”la prossima volta viene la polizia in tenuta antisom-mossa.” Ma non abbiamo voluto crederci fino a quando non li abbiamo visti: schierati e pronti all’azione. Contro l’I-sis, i terroristi o i malavitosi? no! In tenuta antisommossa per un contrastare una man-ciata di cittadini che volevano e vogliono difendere un bene comune. Sembrava impossi-bile, eppure a Cerveteri, Ita-lia, Pianeta Terra, lo scorso 10 dicembre si è registrato un qualcosa che, nel bene o nel male andrà negli annali, come la nevicata del ‘56 o lo sbarco dell’uomo sulla Luna. Una scena surreale, degna dei migliori scrittori, di quelli che scrivono best sellers. Un intero reparto sulla spiaggia, schierato a difesa del muret-to costruito dal Comune di Cerveteri. Sono arrivati pri-ma dell’orario stabilito con i balneari, un vero e proprio effetto sorpresa che ha aggiunto ancora più delusione ad una vicenda che ha del paradossale. Fiumi di parole, riunioni logoran-ti anche per i più pazienti, torrenti di menzogne che nel giro di pochi mesi probabilmente si riveleranno-per quelle che sono.

Ma torniamo alla cronaca. Giovedì 10 dicembre, l’ufficiale giudiziario accom-pagnato dal tecnico del tribunale hanno fatto il loro acces-so all’Ocean Surf. Hanno piantato dei picchetti per rivndi-care la propietà pri-vata, “forzato” tutte le serrature, sosti-tuendole con cate-ne e lucchetti nello sconforto generale, dei gestori ma an-che di tutti quei cit-tadini che erano li, a difesa delle spiagge. Qualche consigliere comunale si è affac-ciato, qualcuno che non è mai venuto non si è presentato neanche stavolta. Il sindaco aveva an-nuciato la sua pre-senza, e presente è stato. Col senno di poi, magari tra qual-

che tempo, riusciremo a capire il significato della sua venuta. Vigilare che tutto andasse per il verso giusto? Accertarsi di persona che la “questione tra privati” facesse un passo avanti? Chi vivrà, vedrà. Si replica a marzo, l’ufficiale giudiziario tornerà per effettuare gli accessi agli altri tre stabilimenti. {Francesca Lazzeri}

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Il mistero della scomparsa di Capitan CarciofoIl nostro Super Eroe è tornato!

tavolta il nostro eroe l’ha rischiata davvero grossa.Sotto Natale, anche lui come tutti i comuni mortali, ha gironzolato per la città in cerca di quei regalini che

solitamente ci si scambia tra supereroi.Partito con tanto entusiasmo era arrivato in piazza e il suo umore aveva subito un primo duro colpo. Una tristezza immane lo aveva assalito alla vista di un palo dal quale pendevano quattro pennacchi e che, aveva sentito dire in giro, veniva spacciato per l’albero di Natale.Avvistato un accampamento beduino nei giardini (tale gli era sembrato con quelle tende bianche visibili dalla strada) vi era entrato nella speranza di trovare qualche pensierino esotico ma ben presto si era dovuto ricredere, trovandosi in mezzo alle solite bancarelle che vendevano la solita merce.Superando la costante fila di macchine e furgoni parcheggiati in seconda fila (ma i beduini non avevano i cammelli?) era tornato in strada e con malinconica rassegnazione se ne era tornato a casa. Emulo dei valorosi che combatterono a Verdun, seppur bersagliato dallo scoppio di numerosi petardi, si era protetto lanciandosi nelle buche (quelle, grazie a Dio, non mancano) avendo così salva la pelle.Non avendola una casa (un supereroe vive in strada, per essere immediatamente operativo) Capitan Carciofo aveva pensato bene di intrufolarsi nel parco pubblico di Palo per passare la notte, dove aveva avvistato una baracca di legno.Aveva da poco preso sonno quando un caldo terribile lo aveva svegliato: stava andando a fuoco! Qualche teppista aveva incendiato quella che doveva essere la capanna del Presepe e Capitan Carciofo ci si era trovato dentro.

A quel punto il nostro eroe, sfinito per le peripezie capitategli, aveva deciso di rinunciare ai regalini per i suoi amici supereroi e, spiccato il volo, era sparito all’orizzonte.Tornerà? Chissà. Fonti anonime parlano di un Capitan Carciofo sfiduciato e triste, imbarcatosi su uno di quei barconi tristemente noti, diretto però in Libia, dove chiederà asilo politico…

{ Capitan Carciofo }

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Punti di vistaVizi e servizi della stampa italiana

urioso come la verità possa essere ribaltata potendo usufruire non della verità assoluta ma dei mass media (che oggi ne sono l’antitesi).

Livorno, caos rifiuti. Tutti a scagliarsi contro la giunta penta stellata e il suo sindaco, perché la municipalizzata non funziona, dipinto in TV e sui giornali come un mascalzone che non sa fare il suo lavoro.Poi però, basta approfondire. Dal dopoguerra a oggi si sono succeduti ben tredici sindaci PCI, più tre targati PDS, DS, Ulivo che è sempre la stessa roba. In sostanza Falce e Martello hanno governato sempre qui.Quando è arrivato Nogarin, tra gli altri problemi, ha trovato quello della municipalizzata AAMPS da sempre gestita dalla CGIL e che ha accumulato nel tempo 42 milioni di debiti. Come mai? Diciamo… personale male impiegato, dal momento che per spazzare le strade il Comune stesso deve rivolgersi a ditte esterne!Capito perché si è scatenata la caccia al lupo non appena Nogarin ha provato a risolvere queste situazione vergognosa?Andiamo a Firenze.

Renzi ha spinto da par suo per far sloggiare Marino dalla poltrona di sindaco di Roma e quello che ha permesso di arrivare a ciò è stata la vicenda degli scontrini e delle

spese pazze dell’allegro chirurgo.Tutti giù a menar duro poi salta fuori la notizia che a Firenze, il signor Renzi, aveva fatto anche peggio.Le Iene di Italia uno si permettono di investigare e girano un servizio che scoperchia tutto e cosa succede? Mediaset (sì, proprio quella di Berlusconi) lo censura e non lo manda in onda. Ma come?

L’acerrimo nemico di Renzi, colui che “è tornato in campo” per mandare a casa il mai votato boy scout gli dà una mano nascondendo l’evidenza?E altre ne vedremo. Ci si avvicina alle scadenze elettorali e la guerra è appena iniziata, vedrete le balle/bufale che salteranno fuori e che saranno gettate in pasto al popolino per screditare chi non può contare sui media.Però c’è il Web e soprattutto c’è tanta gente stanca dei soliti, vecchi politicanti. { Marco Milani }

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Andar per Boschi…Da “abbiamo una banca” a “salviamo la banca” : storie di famiglie di governo

ualche domenica fa, il governo ha deciso di salvare quattro banche ormai sull’orlo del fallimento. Messa così la si potrebbe pure accettare,

nonostante una di queste, la Banca Etruria, veda ai suoi vertici il babbo della bella ministra Boschi.Queste banche nel tempo, in seguito a cattiva gestione e ai così detti “crediti deteriorati” (cattivi investimenti/prestiti) sono state sommerse dai debiti (nonostante i super compensi per manager e dirigenti non siano mai calati) e sono fallite.Di domenica, nella speranza che tutto passasse inosservato, il governo ha deciso di “salvare” queste banche e cosa ha fatto? Con un decreto ad hoc ha permesso a tre mostri della finanza bancaria di mettere dei soldi per coprire le perdite, ottenendo però in cambio la possibilità di acquistare ed inglobare queste stesse banche in difficoltà una volta risanate, naturalmente a prezzo vantaggiosissimo.Non solo. Per rendere più ampio il guadagno di queste

banche “salvatrici” parte delle perdite sono state accollate ai piccoli risparmiatori e a chi, magari dietro consiglio proprio dei dirigenti bancari, quelli che ti accolgono col

sorriso negli appositi separé, aveva comprato azioni e obbligazioni delle banche in difficoltà. E non finisce qui. Seppur in minima parte ha contribuito pure lo Stato con soldi pubblici ed è stata avanzata anche la possibilità di contribuzione della Cassa Depositi e Prestiti quindi, soldi pubblici.In sostanza. Le quattro banche fallite vengono “salvate” per un pugno

di spiccioli da tre giganti (Sanpaolo, Unicredit e Ubi) che i soldi spesi se li riprenderanno a breve inglobando le colleghe minori e guadagnandoci parecchio dal momento che una grossa fetta di debiti li hanno pagati investitori, correntisti e Stato.Et voilà, direbbero i francesi, les jeux sont fait! { Marco Milani }

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enerdì 11 dicembre apriamo al pubblico alle ore 16.00 il nostro

sportello alla “Casa della Salute” di via Aurelia 41.500. Due venerdì al mese, il secondo e il quarto. L’A.N.D.O.S Onlus Ladispoli é un comitato di volontarie sorto a settembre del 2015 che si sta facendo conoscere nel nostro territorio per le sue attività, poiché oltre a riunire le donne operate di tumore al seno, è un gruppo onlus che sta aprendo varchi

ad una serie di incontri e di momenti di socializzazione a chiunque pensi che in periodi storici difficoltosi come questi valga la pena di riscoprire il principio di solidarietà e di collaborazione verso i più deboli e bisognosi di aiuto. Vieni a trovarci o contattati al numero 389-76.58.418 { Luisa Caterina De Caro }

A.N.D.O.S Onlus LadispoliOperativa due venerdì al mese la stanza / sportello di ascolto ed aiuto

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‘antico broccardo latino, come spesso ci insegnano i nostri avi, spiega in modo meravigliosamente sintetico una verità complessa.

“Dura lex sed lex”, ovvero “La legge è dura ma è la legge” o tradotto ancor più volgarmente “A chi tocca non s’ingrugna”.Nulla da eccepire, ma quando il dubbio sulla legittimità di chi ha sentenziato s’insinua ed è supportato da ragioni plausibili, come fare per mettersi l’animo in pace?Potremmo elencare pagine e pagine di sentenze più o meno famose che hanno lasciato più di qualche dubbio in molti di noi, ma ne basterà solo qualcuna delle più recenti.Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono innocenti. Bene, nulla da eccepire. Qualcuno mi spieghi allora perché Rudi Guede è in prigione per concorso in omicidio, dal momento che per concorrere in un reato bisogna avere dei complici.Qualcuno dirà che questi “altri” non erano Amanda e Raffaele. Bene, chi erano, dal momento che in galera c’è solo lui?Qualcosa non torna e, in ogni caso, tale sentenza rappresenta il fallimento della Giustizia che ha condannato a metà, senza contare gli anni di prigione inflitti a due innocenti.Altro caso, Calciopoli. Lungi da me entrare nel merito della sentenza, ma basterebbe studiare come sono state condotte le indagini, come sono spariti importanti documenti dal Tribunale di Napoli, come sono state occultate centinaia di prove a discolpa degli imputati per storcere il naso, senza contare che la sentenza ha riconosciuto la totale regolarità di tutte le partite e dei campionati sotto inchiesta ma alla fine non ha assolto gli imputati (e neanche condannati per via della prescrizione). Classica soluzione all’italiana ha detto qualcuno. Nessuno ricorda che in primo grado la difesa

(!) rinunciò all’escussione di tutti i propri testimoni per guadagnare tempo e nonostante ciò si è arrivati alla prescrizione.Altra sconfitta della Giustizia.Ma la cosa che più amareggia e sconforta non sono tali macroscopici “errori”, perché se è vero che anche i giudici sono esseri umani e possono sbagliare è altrettanto vero che una dirittura morale rigida e l’esigenza di onestà vanno al di là della natura umana e garantiscono un equo giudizio.

La cosa che sconforta è la presenza di correnti politiche all’interno della Magistratura.Un giudice è un uomo e ha tutto il diritto di avere una propria tendenza politica, ma ciò che importa ai cittadini è che tale preferenza la esprima all’interno della cabina elettorale e non altrove.Esternare con tanto di ufficializzazione che tal giudice è di sinistra e tal altro è di destra non è un ossimoro?La Giustizia è una, quella che deriva dall’impianto codificato in tanti anni di giurisprudenza e qualsiasi interpretazione deve essere fatta in

base agli eventi realmente accaduti, non alla interpretazione di un giudice a seconda della sua tendenza politica.Un giudice che si sa forte perché appartenente a questa o quella corrente non deciderà mai nello stesso modo in cui avrebbe fatto se fosse stato indipendente.O, comunque, basta il semplice sospetto che ciò accada per gettare una terribile ombra sulla nostra Giustizia.

Dura lex, sed lexSconforta la presenza di correnti politiche nella Magistratura

{ Marco Milani }

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La casa sull’alberoStrani avvistamenti nel bosco di Palo

hi da bambino non si è costruito una capanna? un rifugio di fortuna per giocarci con i coetanei? chi non ha sognato

di avere una casa sull’albero? simbolo di libertà ed indipendenza. Quelli erano desideri da bambino, poi si cresce e se il lavoro lo permette realizzi il tuo sogno: ti compri una casa con mutuo

trentennale, e poi arrivano le tasse... ma questa è la triste realtà. Torniamo al sogno, che forse qualcuno sta realizzando nel bosco di Palo. Sarà una ragazzata o qualcuno sta cercando di costruire un riparo immerso nella natura? Ognuno tragga le proprie conclusioni, ma la casa sull’albero per me rimane un sogno! Francesca Lazzeri

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Gli alberiIl nostro Super Eroe è tornato!

“Il momento migliore per piantare un albero è vent’anni fa. Il secondo momento migliore è adesso”. Così diceva Confucio.

Gli alberi, testimonianza meravigliosa della bellezza della natura, sono piccoli mondi che celano infiniti segreti, offrono ristoro e riparo, sono casa, tetto, danno ossigeno e frutti, sono la vita.Sarebbe bello se nella nostra città si individuassero tutti quei luoghi ove piantare nuovi alberi, dalla singola piazzola, al viale triste e spoglio e si ornassero le nostre strade con quelle gioiose esplosioni di verde e di mille colori, quando la stagione concede il proprio benestare.Piantare un albero è una promessa, un patto stretto con la natura e col mondo stesso, è affondare le mani nella terra e deporre un seme che da quella stessa terra prenderà vigore e forza e s’innalzerà verso il cielo.Ci avete mai pensato? Per guardare un albero bisogna

alzare la testa e guardare verso l’infinito.

C

{ Marco Milani}

Fare AmbienteOperative sul territorio le guardie zoofile

resce il mondo ambientalista e dei volontari a difesa del territorio e degli animali. E’ ufficialmente

operativa dal 28 novembre scorso la sede di Ladispoli di Fare Ambiente - Movimento Ecologista Europeo. Animatore e promotore Francesco Prato, ora Coordinatore responsabile del distaccamento di Ladispoli. Alla inaugurazione hanno preso parte il

sindaco Paliotta, che ha salutato con parole di incoraggiamento l’impegno dei volontari sul territorio, il presidente nazionale, dr. Vicenzo Pepe ed il responsabile dell’ufficio affari legali, avvocato Pietro Ghinassi. Annunciato, nel corso della inaugurazione della sede, l’imminente avvio dei corsi per la formazione di guardie ecozoofile volontarie.

C

Benedetto Zapicchi presto in libreriaDi prossima pubblicazione un testo dell’archeologo

ingrazio innanzitutto il caro amico Benedetto Zapicchi per avermi fatto leggere in anteprima il suo libro di prossima pubblicazione.

Con l’occasione ribadisco l’importanza delle pubblicazioni degli autori locali. Dovremmo incentivarle per aiutare anche la divulgazione delle peculiartità del territorio, un territorio tanto ricco quanto poco sfruttato e valorizzato. E’ evidente che tutti noi potremmo trarre beneficio da un sistema turistico ben organizzato, dall’enogastronomia

all’archeologia. Il mio augurio è che nei prossimi anni segua una politica che sappia valorizzare tutte le ricchezze del nostro territorio.

R { Ezio Vannoli}

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el lontano 2013 il portale www.viviladispoli.it è stato presentato da Federico Ascani, delegato del Comune di Ladispoli al Turismo e Spettacolo,

come un evento che avrebbe dato impulso al nostro turismo e dallo sviluppo della città tramite il web-marketing. “Ladispoli: la porta di Roma e dell’Etruria” così viene definito il sito, per promuovere il territorio, il suo patrimonio ed i servizi turistici. Il sito internet che deve puntare sulla qualità e la ricchezza dei contenuti. Provate ad accedere a tale sito e scoprirete che queste premesse, e promesse, non sono state mantenute: alcune sezioni sono completamente vuote (ad es. quelle riguardanti la cultura) altre sezioni non sono assolutamente aggiornate (es. quello degli eventi), altre hanno informazioni minime ed insufficienti per non parlare che cliccando su alcuni link esce il messaggio “la pagina web non è disponibile”. Eppure per realizzarlo si è ricorso ad una associazione-cooperativa, se non erro. Si sono spesi soldi pubblici, se non ricordo male 20/30 mila euro, si paga inoltre un canone annuale per il sito, e non so se spendiamo qualcosa per il suo (ahimè assai raro) aggiornamento. A questo punto mi domando se per tutto questo “fervore” sarebbe stato il caso di creare un semplice sito gratuito, a costo zero, veramente. Ci sono decine e decine di appuntamenti che si svolgono in città e sul sito non vi è traccia, non sarebbe il caso di utilizzarlo come riferimento per tutti gli eventi cittadini?

Inoltre non si era convenuto che in internet si dovevano “catturare” i turisti non solo italiani ma provenienti dai vari paesi europei e d’oltreoceano? Infatti manca la versione delle notizie nelle

principali lingue straniere: inglese, francese, tedesco, spagnolo, giapponese, arabo etc. Da cittadino mi chiedo: con la somma di 3-4 sprechi come questo si potrebbe finalmente aprire il 2° Centro Anziani di via Milano pagato e chiuso da 6 anni? Con i soldi degli sprechi si potrebbe finalmente aprire il Centro Aggregazione Giovanile di viale Mediterraneo quasi pronto e chiuso da altrettanti anni?

Domande che difficilmente troveranno risposta. Buone Feste a tutti.

Soldi pubbliciPoche ed insufficienti le informazioni per attrarre turisti nel territorio

N

{ Rosario Sasso }

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l nostro bellissimo Paese non finisce mai di sorprendere anche se, a volte, le sorprese (in questo caso belle)

si trovano a portata di mano e sono rappresentate dal fatto che, in una realtà piuttosto generalizzata di “scarsa attenzione”, per non dire di peggio, nei confronti dei beni culturali si riscontrano, per fortuna, anche situazioni più che positive che meriterebbero, per la qualità che esprimono, e di essere visitate da più persone possibili in tutte le stagioni. In questo caso parliamo delle antiche Terme Taurine di Civitavecchia di pertinenza della Soprintendenza Archeologica per l’Etruria Meridionale e gestite, con grande professionalità ed attenzione, dalla Pro Loco cittadina che, attraverso i suoi encomiabili e molto preparati addetti, svolge quotidianamente un’opera più che meritoria al servizio della collettività. Come arrivarci è molto facile ed agevole, basta percorrere l’autostrada A12 uscire a Civitavecchia Nord e girare subito a sinistra per Allumiere, a circa un chilometro si giunge alle belle ed antiche Terme Taurine parte essenziale ed integrante, nello stesso tempo, del suo ragguardevole Parco Archeologico-Botanico. Il nome attribuito di Terme Taurine proviene direttamente da una leggenda che narra di un Zeus che, sotto forma di toro, (mitologicamente Giove assumeva sembianze animalesche per concupire giovani fanciulle o donne) raspando il terreno con uno zoccolo abbia fatto scaturire dell’acqua termale sulfurea di giovevolissime qualità terapeutiche. Dopo della leggenda diciamo della storia: le più che pregevoli e molto interessanti antiche Terme Taurine sono un gran bel sito archeologico di epoca romana edificato in due periodi differenti molto ben distinti ed identificabili con i ritrovamenti effettuati. La prima fase costruttiva appartiene all’Epoca Repubblicana ( I° secolo a.C.), mentre la seconda,

più imponente, risale a quella Imperiale (I° secolo p.C.) ed è da mettere in relazione con la “nascita”di Centumcellae (Civitavecchia) con relativo porto voluta dall’imperatore Traiano il quale, in base a quanto scritto da Plinio il Giovane, ivi possedeva anche una “villa pulcherrima” (una villa bellissima) la cui ubicazione, purtroppo, non è stata mai localizzata con certezza. Questa gran bella e ben conservata terma originariamente si estendeva su 20.000 metri quadrati non tutti riportati alla luce a causa della

cronica mancanza di fondi (chissà che non vi siano ancora “sorprese” sotto terra). La posizione delle Terme, poste in collina su di un pianoro a 200 metri di altitudine, è semplicemente splendida considerato che, contornate dai Monti della Tolfa, dominano il mare con vista sull’Argentario, sull’isola del Giglio e su quella di Giannutri. In tempi recenti la Soprintendenza Archeologica ha ivi sviluppato, in modo ottimo, la ricostruzione di un interessante giardino

botanico antico (le terme erano sempre contornate da tali belle realtà) ispirandosi agli Horti Traianei arricchendolo il tutto con ben 46 specie arboricole (Rosaceae incluse) portate a ben 95 con le sottospecie dei singoli gruppi per la maggior parte, nell’uno e nell’altro caso, le stesse che erano molto amate dagli antichi romani, a ciò si deve aggiungere anche un delizioso agrumeto formato da 72 piante; ad abundantiam, in questo spettacolare ambito scenografico, sono state poste pure delle copie (belle) di busti e di vasi e costruito un delizioso ninfeo, andando così veramente ad onorare ed a far meritare al luogo la dizione di Parco Archeologico - Botanico. Ed ecco quindi il gran bell’avvicendarsi, il tutto ornato e guarnito in maniera estremamente funzionale da fregi, da pregiati mosaici bicromatici a tessere piccole e grandi e da tanti, non trascurabili, marmi, dell’exedra, del criptoportico,

ITerme taurine: che meraviglia!Antiche e belle, collocate vicinissime alla città di Civitavecchia

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dell’apodyterium (spogliatoio), del calidarium (con vaschette laterali piccole per anziani e bambini!), del frigidarium (d’inverno alla cisterna veniva aggiunta anche la neve per rendere l’acqua ancora più fredda) del tepidarium, del bagno turco (con temperature elevatissime ed una cupola mobile apribile per raffreddare l’ambiente alla bisogna), delle cubicola (camere da letto), delle docce! E della biblioteca! Del gymnasium e degli altri ambienti ove operavano i tractatores (massaggiatori), gli unguentari (addetti ad applicare balsami e lozioni), gli alipili (depilatori) e gli exercitatores (maestri di ginnastica). Galeno (uno dei grandi “padri” della medicina antica) ne suggeriva la salutistica alternanza fra bagni freddi e caldi (e comunque vi era sempre il tepidarium). Abbiamo detto della presenza di una biblioteca che connotava la terma pure come luogo di cultura ed infatti, anche in questo senso, veniva frequentata da personaggi illustrissimi ed estremamente dotti come nel caso di Plinio il Vecchio il quale si faceva accompagnare da una persona di fiducia che gli leggeva dei versi o a cui ne dettava lui stesso. Le Terme Taurine sono gestite da alcuni anni, con un affido fatto dalla Soprintendenza Archeologia del Lazio e della Etruria Meridionale, con grande professionalità, competenza e passione dalla Pro Loco di Civitavecchia

presieduta da Maria Cristina Ciaffi che è anche presidente della “Strada del vino e dei prodotti tipici delle Terre Etrusco Romane”. Maria Cristina Ciaffi che si sta impegnando, insieme agli altri componenti della Pro Loco, da par suo affinché il numero dei visitatori delle Terme Taurine possa ulteriormente crescere, anche in considerazione del fatto che il porto di Civitavecchia, quasi tutti gli anni, risulta essere il primo approdo turistico del Mediterraneo; in fondo Civitavecchia è veramente a “due passi” e sviluppare una intelligente e bella sinergia in proposito risulterebbe estremamente giovevole e proficuo per tutti.

{ Arnaldo Gioacchini }Membro del Comitato Tecnico Scientifico

dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco

Tutto esaurito per Castrum NovumInteressantissima conferenza sullo stato degli scavi

ncora una volta superate anche le più rosee aspettative: sala Flaminia Odescalchi

praticamente piena in ogni posto di ordine e grado. L’evento, un vero successo, è stata la conferenza di presentazione sui recenti ritrovamenti archeologici a Castrum Novum, di cui il nostro (impagabile) responsabile culturale, dott. Arnaldo Gioacchini ha

dettagliatamente raccontato con dovizia di particolari più volte dalle nostre pagine. Tanti gli ospiti illustri che hanno ascoltato le parole dell’archeologo Flavio Enei che con dovizia di particolari ha ripercorso le tappe salienti degli scavi che tanto entusiasmo stanno generando in quel di Santa Marinella.

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L a C o c c i n e l l a n e w s - D i c e m b r e 2 0 1 5La cucina di zia Ale

INGREDIENTI (per 10 pandorini): 250 grammi di manitoba, 100 gram-mi di burro, 75 grammi di acqua, 2 uova medie, 60 grammi di miele, 40 grammi di zucchero, Buccia grattugiata di 1/2 arancia bio, Buccia grattu-giata di 1/2 limone bio, 1 cucchiaino di estratto di vaniglia, 1/2 cucchiaino di sale, 10 grammi di lievito di birra fresco (o mezzo cucchiaio di quello secco), Zucchero a velo per completare

Contatti: http://lacucinadiziaale.blogspot.it/ Segui @CucinadiziaAle La cucina di zia Ale

PROCEDIMENTO: In una ciotolina mescolate il miele con la vaniglia e le scorze degli agrumi. Mescolate bene e lasciate in infusione per un po’ (anche per qualche ora, se potete). Fondete il burro, quindi aggiungete il latte e la miscela di aromi. Mescolate bene e fate raffreddare. Trasferite la miscela in una ciotola e unite anche il lievito (se usate quello fresco), le uova e lo zucchero e mescolate ancora. Unite ora la farina e il sale (e il

lievito, se usate quello secco), e mescolate brevemente con una forchetta, senza impastare. Dovrete ottenere un impasto molto irregolare e grumoso. Coprite la ciotola con della pellicola (o con un coperchio, se usate un contenitore tipo Tupperware) e fate lievitare un paio d’ore in luogo tiepido. Trascorso questo tempo, trasferite la ciotola in frigo e lasciate maturare l’impasto per 24-48 ore. Riprendete l’impasto e rovesciatelo su un piano infarinato. Ripiegate gli angoli dell’impasto verso l’interno, poi ripiegate l’impasto “a libro”, quindi dividete l’im-pasto in pezzi da 60 grammi ciascuno. Mettete i pezzi di impasto nello stampo per pandorini con la parte “brut-ta” (la chiusura) rivolta verso l’alto. Mettete in forno caldo per 20-25 minuti, finché non saranno leggermente dorati. Fate raffreddare, quindi spolverate con abbondante zucchero a velo

Pandorini

INGREDIENTI: 150 grammi di mortadella, 100 grammi di ricotta, 1 cucchiaio di panna acida o yogurt greco, 1 cucchiaio di parmigiano grattugiato, Pepe nero, Pistacchi per decorare

PROCEDIMENTO: Mettete nel mixer tutti gli ingredienti eccetto i pistacchi. Frullate per circa un minuto o finché non otterrete una crema bella omoge-nea. Assaggiate e regolate di pepe a piacere. Mettete in un vaset-to e fate riposare in frigo. Al momento di servire, trasferite la spuma in una ciotola e completate con dei pistacchi tritati grossolanamente. Servite con cracker o crostini.

Spuma di Mortadella

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Le stagioni di Michelino senza sonnoDebutto teatrale per 23 piccoli grandi attori e musicisti

l 13 e 14 novembre ha debuttato presso la Sala G. Nanni del Teatro Vascello, “Le stagioni di Michelino

senza sonno”, spettacolo teatrale ideato e diretto da Maria Concetta Galluso con l’eccezionale collaborazione dell’orchestra creata e diretta dal maestro Stefano Tomassoni. Ventitré piccoli grandi attori e musicisti, accolti sulla scena con grande entusiasmo da una platea piena di bambini e non solo. Originale e coraggiosa la proposta, per la sovrapposizione dei diversi linguaggi di comunicazione e per la possibilità di derive data dalla spontaneità degli interpreti, al punto da essere stata accolta dal Direttore Amministrativo e dalla Direttrice Artistica mettendo in cartellone uno spettacolo che esce da ogni schema e mette alla prova non soltanto i protagonisti ma anche il pubblico. La tematica portata avanti è quella del tempo, di come viene percepito nella società di oggi, o forse non percepito,

attraverso le generazioni e le professioni, attraverso le vite. Un’esperienza esclusiva che solo dei bambini sulla scena possono offrire, con una espressività che non ha filtri, finzioni, mediazioni, il tutto in un clima di piena sinergia tra orchestra e attori. “La stazione dei piccoli artisti”ancora una volta è partita e ha portato con se questa volta anche una “Rievoluzione musicale” che ci aspettiamo rivedere presto, per far rivivere nuove emozioni a chi già le ha provate ed a chi invece non lo ha potuto fare. A presto!

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o avevamo annunciato il mese scorso ai nostri lettori che Stefano Mareschi, atleta in forza alla

Debby Roller Team era in gara con la Nazionale in quel di Taiwan. Ebbene lo scorso 16 novembre le speranze sono diventate certezze! Alle ore 14 circa, l’atleta della Debby Roller Team e della Nazionale Italiana Stefano Mareschi ha conquistato il titolo di Vice Campione del Mondo nei mt 10.000 punti/eliminazione con 29 punti dietro al francese Alexis Contin con 37 punti e davanti, seppur staccatissimo Koreano Choi Gwangho con 2 punti Gara strepitosa per il nostro beniamino, che è stato per tutta la gara con mezzo giro di vantaggio sul gruppo, insieme all’esperto fuoriclasse il francese Alexis Contin. Molto particolare.. il duo di testa. Alexis Contin il più grande del mondiale in termini

di età cronologica e Stefano Mareschi, il più piccolo dei Seniores essendo al primo anno della categoria assoluta. Medaglia d’Argento nella categoria assoluta (Seniores) per lui! Complimenti infiniti a Stefano Mareschi, al suo allenatore Andrea Farris e a tutto lo staff Debby Roller Team per questo storico traguardo! Ovviamente festeggiato da tutti i Debbyni...non poteva essere altrimenti!

LArgento mondiale!Stefano Mareschi festeggiato dai “Debbyni” al suo rientro in Italia

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ernando colse l’unico fiore azzurro tra i tanti colorati che ondeggiavano sul vasto prato e lo portò al naso.

Profumava.Chiuse gli occhi e fece proprio quell’inebriante aroma di natura, dolce e conturbante, emblema di purezza e candore.Il vento lo accarezzava sfiorandogli il viso con dita soavi e calde, come quelle di una donna che ama e sentì gli occhi bruciare, colmi di lacrime salate.Una donna che ama.Aveva conosciuto Linda da bambino, quando entrambi erano “due soldi di cacio”, come li chiamava sempre nonno Gino.Aveva assistito, giorno dopo giorno, al mutamento del colore dei suoi capelli. Il biondo luccicante aveva lentamente lasciato il posto al castano e l’aveva vista trasformarsi da bimba a ragazzina e poi in donna.Aveva visto i suoi occhi guizzare di ingenuità per poi inchiodarlo con malizia e avidità e infine vi aveva trovato saggezza e calda compiacenza.Le aveva sfiorato la mano a scuola per poi afferrargliela saldamente all’università e tenerla dolcemente negli anni a venire, guidandola spesso su sentieri impervi e perigliosi, bui e freddi, fin quando in fondo al bosco non appariva la luce che li avrebbe riportati al sole.Molte volte aveva fatto ciò o creduto di farlo, perché nel sortire dall’oscurità se la era ritrovata davanti, mano nella mano, con lei a guidarlo.Un sorriso saldava il conto, sempre.Nei giorni di tempesta si erano stretti l’un l’altro, formando un’unica cosa di fronte al male, al pericolo, alle avversità e quando le gambe gli avevano ceduto era stata lei a sorreggerlo, come lui aveva fatto mille altre volte. Poi era arrivato l’argento.Inalò ancora una volta quel dolce profumo di natura, di cose buone, di amore e finalmente aprì gli occhi.La collina era verde d’erba, gli alberi sembravano cantare una nenia dolce e malinconica, muovendosi col vento, ondulando a

tempo, col mutar delle note.Un piccolo sentiero partiva proprio da lì e conduceva sino in cima alla collina, dove il sole illuminava l’allegro volteggiare degli uccelli che disegnavano figure rotonde e giocose.Fernando si infilò il fiore nell’occhiello della giacca, mise un piede sul sentiero e si sistemò i capelli. Stava per avviarsi quando udì dietro di sé un vociare di ragazzi.Si voltò e vide due giovinetti tenersi per mano. Li raggiunse e regalò alla bambina il fiore azzurro.Ora era pronto.Riprese il sentiero e lo percorse senza rimpianti, con gli occhi lucidi ma felici, con passo deciso e cadenzato.Avrebbe rivisto Linda finalmente e ciò lo inebriava. Arrivò sino in cima e si perse nel blu, sparendo tra i colori. Ai ragazzi sembrò quasi vederlo spiccare il volo e librarsi con gli uccelli. E forse, fu davvero così. { Marco Milani}

FIl SentieroIn esclusiva per La Coccinella news i racconti di Marco Milani

ncora un bel ricoscimento per il dottor Raffaele

Cavaliere. Nei giorni scorsi ha ricevuto il premio De Curtis come scrittore nell’ambito della XVIII edizione. Bravo!

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Spiagge ResponsabiliPresentato il primo progetto di economia circolare “sociale”

Le Marine di Ladispoli e...Al via la collettiva dedicata al litorale

l 4 Dicembre si è tenuto a Cerveteri, presso il Palazzo Torlonia del Borgo Ceri, un grande evento per la presentazione di

Spiagge Responsabili, una iniziativa capace di coinvolgere tutte le principali associazioni per la tutela dell’ambiente, le imprese e le amministrazioni locali per realizzare finalmente una filiera sociale, culturale ed economica basata sul concetto di responsabilità individuale e collettiva. L’evento è iniziato con i saluti del Sindaco di Cerveteri, del Vicesindaco di Ladispoli e della Consigliera Regionale Cristiana Avenali ribadendo il coinvolgimento ed il sostegno da parte delle amministrazioni. Di particolare rilevanza la qualità dei relatori essendo docenti e ricercatori (Prof.ssa Adriana Scarlet Sferra del Dipartimento di Pianificazione, Tecnologia dell’Architettura, Università La Sapienza, Loris Pietrelli ricercatore dell’ENEA e docente di “uso e sostenibilità dei materiali polimerici” a La Sapienza, Dott. Gianluca Poeta dell’Università di Roma Tre Dipartimento di Scienze, Ing. Fabrizio Piemontese di Supporto tecnico alla Citta Metropolitana Roma Capitale sezioni Rifiuti) ma anche imprese che si occupano di riciclo industriale, alla realizzazione di nuovi macchinari all’Eco Design (Revet Recycling, Vi20Srl, DIM lab Design). Il cuore del progetto dove si instaurerà il primo circolo virtuoso è la spiaggia del Monumento Naturale di Torre Flavia gestita da Città Metropolitana Roma Capitale

dove da anni il naturalista Corrado Battisti, referente dell’area protetta, è impegnato nello studio e divulgazione di tale tematica.Il ProgettoSpiagge Responsabili è il primo progetto di economia circolare “sociale”. La sua diffusione (inizialmente prevista in diversi comuni costieri del Lazio) ha l’obiettivo di affrontare in

modo creativo, e soprattutto integrato, il tema legato all’inquinamento da plastica (pari al 90% dei rifiuti totali) dei nostri mari. La sottovalutazione dei gravi effetti determinati dalla presenza della plastica nelle acque marine produce diverse problematiche; tra queste vi è il degrado delle bellissime spiagge nostrane e la contaminazione degli animali marini, i quali, ingerendo la plastica, la introducono nel proprio organismo e poi in quello dell’uomo che se ne ciba. Spiagge Responsabili si pone l’obiettivo di agire sulla prevenzione, ma vuole anche contribuire ad abbellire questi spazi attraverso un riciclo finalizzato finalmente ad un vantaggio diretto per le comunità locali, e pertanto visibile in strutture per le spiagge di indiscussa utilità (panchine, giochi per bambini e molto altro).

errà inaugurata dal delegato all’arte, Filippo Conte, il prossimo 12 dicembre la collettiva dedicata

alle “Marine di Ladispoli” ed ospitata presso la galleria “InQuadro” di Fabio Uzzo, in via Fiume. La mostra che rimarrà aperta fino al 5 gennaio vedrà la partecipazione di 32 pittori che esporranno il loro punto di vista

sulle spiagge del litorale, Ladispoli e non solo. Da segnalare la presenza di Lazara, Sbardella, Di Folco, Orsini, Biasio, Chiappinelli, De Muro, Brunetti, Rinaldi, Sidoni, Macchione, El Salalli, Guidi, Pastore, Bonalume, Triolo, Bologna, Titty For, Milani, Macchioni, Colini, Bartocci, Mazza, Ottieri, Berardi, Vignaroli, Landi, Asciutto, Ferrari, Ruscio, Berardi, Vasylenko. Una collettiva da vedere.

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{ Rosario Sasso}

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Omaggio a Luigi VenturaArte e poesia, artista completo, un professionista di grande talento

on immenso piacere torniamo a segnalare ai nostri affezionati lettori che il prossimo 12 dicembre tornerà ad esibirsi il coro delle voci bianche “Giovanni Paolo II”.

Tema del concerto “Guidati da una Stella”, Cantiamo con gioia al Signore che viene. Come nelle passate edizioni del concerto pre natalizio la serata sarà a scopo benefico e tutte le offerte raccolte saranno

interamente devolute a progetti in favore dell’infanzia sofferente. Il concerto, con inizio ore 20.30, sarà ospitato presso la chiesa parrocchiale di Santa Maria del Rosario.

C

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Guidati da una StellaIl concerto da non mancare per donare un sorriso!

uigi Ventura la sua vita di artista l’ha vissuta nella capitale, dove ha esposto

le sue opere nelle più prestigiose gallerie, ma una volta conquistato successo e popolarità sceglie per viverci la città di Ladispoli. Lui era un grande artista ma le più grandi soddisfazioni le aveva proprio esponendo nelle pubbliche piazze e proprio Ladispoli gli offriva una calorosa accoglienza. Qui lui e la sua signora passavano tutti i loro weekend, soprattutto nel periodo estivo, proprio in questa piazza io conobbi l’artista, e nacque una profonda conoscenza e da quel giorno diventai un suo ammiratore. Io rimanevo incantato ad ammirare i suoi quadri quelle stupende ballerine, le bellissime donne con quei colori cromatici, sfumature ottocentesche io di tutte queste opere di grande interesse ne rimasi colpito, in lui trovai l’originalità, l’arte semplice ma vera, questo fu il motivo che mi fece diventare un collezionista delle sue opere, oltre grande amici. Ventura era un personaggio semplice, buono, sempre gentile e rispettoso, con lui si dialogava a lungo, stargli vicino era un vero piacere. Un giorno mi venne spontanea una domanda, visto che quasi il settanta per cento delle sue opere erano donne ballerine, gli chiesi: Luigi come mai tu prediligi molto le ballerine, le immortali dall’infanzia e poi passi alle adulte, tutte figure dipinte a regola d’arte a partire dai meravigliosi colori cromatici, ai movimenti vibranti e poetici, abiti svolazzanti, ballerine che volteggiano sul palco del teatro,

una pittura piena di romanticismo, una pittura di pregio, una pittura sana e completa. Alla mia domanda, rispose: vedi Conte io ho sposato una ballerina, essendo io anche scenografo si può dire che si vivesse in teatro, con le sue tournè si girava il mondo, nonostante l’impegno nel teatro non trascuravo la mia

passione per la pittura, anzi con l’occasione approfittavo e in ogni città mi organizzavano delle bellissime mostre, il successo e la popolarità era garantito in tutte le città, questo è il movente stimolo a dipingere ballerine. Luigi Ventura dipingeva le piccole ballerine allieve poi le dipingeva adulte per finire alle grandi dive del palcoscenico. Nei suoi soggetti troviamo anche delle opere eccellenti, come dei personaggi alla scala, le bellissime contadine, le raccoglitrici di grano, le mondine, personaggi al bar, la sciantosa parigina con cappello e visone, la piccola ballerina che si allaccia le scarpette, le contadine in pausa pranzo, fantastica maternità, incantevole soggetto la donna allo specchio dopo la doccia, tutte opere per grandi collezionisti, e per gli amanti della buona pittura. Queste sono le meravigliose virtù creative del grande maestro Luigi Ventura. Conoscere questo grande artista è stato un grande piacere. Ricordarlo è un piacevole dovere.

Filippo ConteDelegato all’Arte

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utto pronto per la XI Corsa di Natale, che prenderà il via sabato 12 dicembre in collaborazione con

l’Associazione Nuove Frontiere Onlus.Il programma sempre lo stesso, partenza alle ore 8,30 dal Parco degli Angeli di Cerveteri, passaggio a Ladispoli in Piazza Roberto Rossellini dove altri podisti e ciclisti si uniranno alla corsa, per ripartire alle ore 9,00 alla volta dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Palidoro. I piccoli ricoverati parteciperanno ad uno spettacolo con giochi di intrattenimento con l’Associazione Girasole, Tanta allegria con Tata di Ovada e il coro Magnificat, aspettando tutti l’ospite d’onore Babbo Natale che con il classico costume e scarpe da ginnastica consegnerà a tutti i bambini un dono.Gli atleti indosseranno una maglia rossa della manifestazione e un cappellino di Natale, per tutti un solo scopo strappare un sorriso a tutti i bambini e genitori che, purtroppo, anche nel periodo di Natale sono costretti a rimanere in Ospedale. Un grazie a tutti

gli amici che ogni anno contribuiscono alla buona riuscita della manifestazione, che sono: Galatour di Gino Galati, Pizza Ciani, Todaro Sport, Giocheria, Solletico Giocattoli, il delegato allo sport Fabio Ciampa, i Vigili di Ladispoli, Cerveteri, Fiumicino e tutti gli altri amici che si uniranno a noi. Per chi volesse partecipare o contribuire alla Corsa di Natale può contattarci al numero 328.6937959 – su Facebook cercando il gruppo Podistica Alsium Ladispoli o scrivendo all’indirizzo di posta elettronica [email protected]

TXI^ Corsa di NataleAl via la manifestazione della Podistica Alsiume e Nuove Frontiere

{ Maurizio Cherubini }

eglio di così, la stagione, non poteva cominciare per l’atleta Cerveterano Francesco Sarcinella: primo

assoluto nella prova nazionale di Sciabola categoria Giovanissimi svoltasi nei giorni 28 e 29 novembre 2015 a Zevio (VR). Ancora quindi un ottima prova per la Scherma di Cerveteri che si conferma una realtà del territorio Cerite; iniziando l’anno sportivo così come era finito ha saputo dare conferme e soprattutto zittire tutti coloro che gridavano al classico “fuoco di paglia”. “Contentissimi di questo risultato che ripaga dei sacrifici e del duro lavoro da parte di tutti gli allievi, e della disponibilità da parte dei genitori; un po’ dispiaciuta per il silenzio da parte delle istituzioni Comunali che non danno visibilità a uno sport bello e nobile

come questo, in un momento in cui il nome Cerveteri viene evidenziato in tutta Italia a livello sportivo anche grazie a Noi”. Queste le parole della Maestra della Federazione Scherma Marcela Lessova.

MEtruria Scherma difende il titolo nazionaleAncora campioni d’Italia alla prima prova nazionale Sciabola

23 dicembre, saggio Elana Gymaggio spettacolo da non mancare il 23 dicembre prossimo in quel di Civitavecchia per ElanaGym.

Le farfalle della ritmica, allenate da Elena Constantin, si esibiranno anche quest’anno presso il Palazzetto dello sport della città portuale, in uno spettacolo ricco di emozioni, dove saranno presentati anche i nuovi gruppi agonistici che inizieranno i campionati al rientro dalle

vancanze natalizie. Top secret il tema dello spettacolo, che si appresta a diventare uno degli eventi più attesi sul litorale anche in considerazione del sempre crescente numero di allieve della ritmica.

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aspetto psichico ed emozionale in Medicina Cinese è connesso agli

Organi (ognuno per una diversa emozione) e viene diretto e coordinato dal Cuore. Esso è il “direttore” dei Cinque Organi, anzi, più precisamente, è l’Imperatore di un Regno (il nostro organismo) in cui ci sono diversi sudditi (gli organi, i visceri) da governare con saggezza e lungimiranza. In Medicina Cinese le funzioni del Cuore sono connesse, quindi, oltre che al governo del Sangue e dei vasi, anche alla coscienza, alla riflessione e alle facoltà intellettive. In una parola, si dice che il Cuore ospita lo “Shen” che si manifesta come spirito vitale, intelligenza emotiva, consapevolezza, capacità di “capire” le informazioni per

accedere ad un livello più elevato di comprensione (realtà “profonda delle cose”, non diretta ed evidente). Il Cuore consente, inoltre, la proiezione verso il mondo esterno, verso gli altri (vita di relazione) e contemporaneamente verso il mondo interno, verso se stessi (percezione delle proprie sensazioni).Se questa funzione di Cuore-Shen si altera, possono manifestarsi disturbi psichici di varia gravità: disturbi del sonno, alterazioni dell’umore, ansia, amnesie, apatia, assenza di interesse alla vita di relazione.

{ Laura Vanni }Operatore olistico Tuina tel. 338.86.01.503

www.medicinacineseladispoli.net

L’

LA COCCINELLA NEWS Periodico di informazione, politica, cultura, costume, a distribuzione gratuita Direttore Responsabile: Walter Augello Registro Stampa: Tribunale Civitavecchia 01/09 Responsabile Culturale: dottor Arnaldo Gioacchini Redazione: 327.57.077.12 [email protected] Stampa: PressUp (VT)

Medicina Tradizionale CineseCuore ed emozioni

ontinua a crescere il nostro circolo! Infatti dopo tanti

indimenticabili anni trascorsi nella Biblioteca Comunale, il Circolo Scacchistico “Alvise Zichichi” cambia casa ed approda al Centro di Arte e Cultura, stupenda struttura posta all’ingresso nord di Ladispoli.L’ inizio ufficiale della nuova avventura avverrà nel contesto di due giornate Open il 9 e 10 gennaio 2016 quando, insieme a tutte le associazioni che svolgono le loro attività nel Centro, i soci del Circolo saranno presenti per giocare e presentare ai visitatori la nuova sede. Novità assoluta che premia il lavoro svolto e che darà a tutto il movimento un nuovo impulso, è indubbiamente l’orario.

Infatti oltre al consueto appuntamento del venerdì sera, una nuova apertura la domenica mattina permetterà a tutti gli appassionati, soprattutto ai bambini, di avere una opportunità in più per incontrarsi e, all’organizzazione, la possibilità di avviare corsi per principianti e non.Prima di concludere, un ringraziamento particolare agli amici della Biblioteca Comunale, senza il loro impegno non saremmo mai arrivati a tanto.Auguri di Buon Natale e un felicissimo

Anno nuovo!

www.csalvisezichichi.it{ Stefano Grilli }

CGli Scacchi anche di domenica!Il Circolo scacchistico “Alvise Zichichi” trasloca al centro di Arte & Cultura

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