Antincendio Boschivo e Protezione Civile La gestione ... · Aree di ricovero della popolazione AREE DI EMERGENZA Aree atterraggio strutturate Aree di ammassamento Soccorritori e risorse

Antincendio Boschivo e Antincendio Boschivo e Protezione CivileProtezione Civile

La gestione integrata La gestione integrata delle emergenze in delle emergenze in Provincia di FirenzeProvincia di Firenze

PREMESSAPREMESSA

ALLA PROVINCIA DI FIRENZE COMPETE, AI SENSI DELLA VIGENTE LEGISLAZIONE, DI REDIGERE:

ALLA REDAZIONE DEI DUE STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE, COSI’ COME ALLA GESTIONE DI CONNESSE PROCEDURE OPERATIVE, SOVRINTENDONO RISPETTIVAMENTE DUE DIVERSE ARTICOLAZIONI DELLA NOSTRA AMMINISTRAZIONE:

IL SERVIZIO PROTEZIONE CIVILE DELLA DIREZIONE DIFESA DEL SUOLO E PROTEZIONE CIVILE

IL SERVIZIO A.I.B. DELLA DIREZIONE AGRICOLTURA

PIANO OPERATIVO AIB PROVINCIALE

PIANO PROVINCIALE DI EMERGENZA (c.d. Piano di P.C.)

•PIANO PROVINCIALE DI EMERGENZA (c.d. PIANO DI PROTEZIONE CIVILE)•PIANO OPERATIVO AIB PROVINCIALE .

PREMESSAPREMESSA

A SEGUITO DEI TRAGICI INCENDI DELL’ESTATE DEL 2007 NEL SUD-ITALIA, SI E’RAFFORZATA L’ESIGENZA

DI ARRIVARE A UNA PIANIFICAZIONE PIANIFICAZIONE

INTEGRATAINTEGRATA…..

PESCHICI (FOGGIA) luglio 2007

Foto tratta da www.icn-newsu

PATTI (MESSINA) agosto 2007

……CHE RACCORDI LE ESIGENZE DI PROTEZIONE CIVILE CON QUELLE DELL’ANTINCENDIO BOSCHIVO IN CASO DI INCENDI COSIDDETTI DI INTERFACCIA.

Foto tratta da www.lastampa.it

PREMESSAPREMESSA

CALIFORNIA novembre 2008400 case distrutte e500 case mobili distrutte(fonte en.wikipedia.org)

Foto tratta da www.kathimerini.gr

Foto tratta da media.nowpublic.net

Fra gli eventi catastrofici più recenti si possono r icordare:

GRECIA giugno-settembre 2007• 68 morti,• 1.000 abitazioni distrutte• 1.100 edifici di altro tipodistrutti(fonte BBC news)

AUSTRALIA febbraio 2009• 173 morti,• 3.500 strutture distrutte(fonte en.wikipedia.org)

Foto Luis Ascui tratta da www.guardian.co.uk

INCENDI DI INTERFACCIAINCENDI DI INTERFACCIA

SI DEFINISCE INCENDIO DI INTERFACCIAINCENDIO DI INTERFACCIAUN INCENDIO BOSCHIVO CHE MINACCIA O INTERESSA:

Foto tratta da sito internet

�INSEDIAMENTI CIVICI, RURALI O INDUSTRIALI

�INFRASTRUTTURE FERROVIARIE O STRADALI CON SIGNIFICA TIVA INTENSITA’ DI TRAFFICO

�LINEE ELETTRICHE AD ALTA ED ALTISSIMA TENSIONE PER LE QUALI SIA STATA RICHIESTA LA LORO DISATTIVAZIONE

Peschici 2007


SCOPOSCOPO

PERSEGUIRE LA MASSIMA INTEGRAZIONE DELLE RISORSE E LA MIGLIORE EFFICACIA DEGLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE ATTRAVERSO:

IL RACCORDO DELLE RISPETTIVE PIANIFICAZIONI ATTRAVE RSO LA REALIZZAZIONE DI UN MODELLO INTEGRATO DI INTERVENTO CHE ABBIA COME OBIE TTIVO PRINCIPALE QUELLO DI ACCELERARE L’ATTIVAZIONE DEL SISTEMA DI PROTEZIO NE CIVILE IN CASO DI INCENDIDI INTERFACCIA (ASSISTENZA E/O EVACUAZIONE DI POPOL AZIONE CIVILEPOTENZIALMENTE A RISCHIO).

OVVIAMENTE FACENDO SALVE LE COMPETENZE DEL CORPO NA ZIONALE DEI VV.F. RELATIVE AL SOCCORSO TECNICO-URGENTE.

Grecia 2007 Calenzano (Firenze) 2007

Foto tratta da sito internet Foto di Foderi Marco

GRUPPO DI LAVOROGRUPPO DI LAVORO

- DIREZIONE AGRICOLTURA, CACCIA, PESCA E RISORSE NATURALI

Provincia di Firenze

- DIREZIONE DIFESA DEL SUOLO E PROTEZIONE CIVILE Provincia di Firenze

- CORPO FORESTALE DELLO STATO Comando Provinciale di Firenze

- COORDINAMENTO PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE E C.V.T. (AIB)

- UFFICIO ASSOCIATO DI PROTEZIONE CIVILE Comunità Montana del Mugello

- DIPARTIMENTO SCIENZE E TECNOLOGIE AMBIENTALI E FORESTALI

Università di Firenze

LE FASILE FASI

• DISAMINA E APPROFONDIMENTO NORMATIVA DI SETTORE

�INTEGRAZIONE QUADRI CONOSCITIVI DELLE PIANIFICAZION I AIB E PC

�AMPLIAMENTO QUADRO CONOSCITIVO ATTRAVERSO CENSIMENT O STRUTTURE TURISTICO-RICETTIVE (PRIMO STEP) A RISCHIO INCENDIO DI INTERFACCIA

�INDIVIDUAZIONE INDICI DI PERICOLOSITA’ DELLE STRUTTU RE SULLA BASE DI DATI OGGETTIVI

�MODELLO DI INTERVENTO: DEFINIZIONE DI PROCEDURE CON DIVISE DI GESTIONE DEGLI INCENDI DI INTERFACCIA

APPROFONDIMENTO NORMATIVA DI SETTOREAPPROFONDIMENTO NORMATIVA DI SETTORE

NORMATIVA A.I.B.NORMATIVA A.I.B. NORMATIVA PROTEZIONE CIVLENORMATIVA PROTEZIONE CIVLE

-PRINCIPALE NORMATIVA NAZIONALE P.C.

-DIRETTIVA INDIRIZZI OPERATIVI GESTIONE

EMERGENZE 2008

-MANUALE OPERATIVO PER LA PREDISPOSIZIONE DI PIANI DI

PROTEZIONE CIVILE 2007

-L.R. 67/2003 ORDINAMENTO SISTEMA REGIONALE DI

PROTEZIONE CIVILE

L.353/2000 – Legge quadro in materia di incendi boschivi

L.R. 39/2000 e 1/2003 Legge Forestale R.T.

PIANO AIB REGIONALE 2009/2011

INDIRIZZI OPERATIVI CAMPAGNA AIB (PCM)

Delibera della Giunta Regionale n. 526 del 7 luglio 2008Disposizione sperimentali per l'allertamento e l'organizzazione del Sistema Regionale di Protezione Civile relativamente a incendi boschivi che interessano o minacciano insediamenti ed infrastrutture.

PIANIFICAZIONE P.C.PIANIFICAZIONE P.C.

Piano Provinciale di Piano Provinciale di EmergenzaEmergenza

approvato con Delibera del approvato con Delibera del Consiglio Provinciale nConsiglio Provinciale n °° 8 del 26/01/2006.8 del 26/01/2006.

Piano Emergenza Autostrada A1

Attualmente in corso di Attualmente in corso di aggiornamento con aggiornamento con

ll ’’adeguamento alle ultime adeguamento alle ultime indicazioni normative e con indicazioni normative e con ll ’’ inserimento delle attivitinserimento delle attivit àà di di

pianificazione (iniziate a partire pianificazione (iniziate a partire dal 2006) dal 2006) concluseconcluse e/o e/o

in corso di completamentoin corso di completamento ..

PP.MM.AA. 1°Livello

Messa in sicurezzaPersone non autosufficienti

Rischio AmbientaleAccordo di

Collaborazione con ARPAT

Pianificazione Sanitaria

Gestione delleSalme nei disastri

Rischio Idrogeologico e Incendi

Censimento Invasi con

Sbarramento artificiale

Rischio Trasporti

Rischio SismicoRicerca dispersiSotto macerie

con unità cinofile

Aree di ricovero dellapopolazione

AREE DI EMERGENZA

Aree atterraggio strutturate

Aree di ammassamentoSoccorritori e

risorse

AGGIORNAMENTOAGGIORNAMENTO

Elisuperficioccasionali

Rischio Incendi

Censimento strutture ricettive

a rischio AIB

Pianificazione interventi di

protezione civile in ambito ferroviario.

PIANIFICAZIONE A.I.B.PIANIFICAZIONE A.I.B.

Il Piano Operativo AIB ProvincialeIl Piano Operativo AIB Provinciale

EE’’ composto dai Piani AIB Locali dei Comuni e C.M.composto dai Piani AIB Locali dei Comuni e C.M.

Viene redatto dalla Provincia entro il 31 maggio di ogni annoViene redatto dalla Provincia entro il 31 maggio di ogni anno

Parte Generale

•Analisi statistica

•Descrizione dell’organizzazione AIB

Sezione Anagrafica

• Recapiti strutture AIB

• Disponibilità risorse e competenze territoriale

Sezione Operativa

• Descrizione servizi attivati

Previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschiviPrevisione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi

Provincia• Organizzazione e gestione del COP (centro operativo provinciale)

• Piano Operativo Provinciale AIB

• Direzione delle attività di spegnimento, attività di prevenzione e lotta attiva

Comuni e C.M.

•gestione e impiego mezzi e personale AIB, servizi logistici di supporto

• Redazione e aggiornamento Piano AIB locale

• Direzione delle attività di spegnimento

CFS

• partecipazione COP

• direzione attivitàspegnimento

• attività prevenzione, lotta, indagine in ambito AIB

VVF


• interventi per la tutela dei beni e delle persone

Volontariato

Regione ToscanaRegione Toscana


• attività prevenzione, lotta, in ambito AIB

SISTEMA REGIONALE AIBSISTEMA REGIONALE AIB

AMPLIAMENTO QUADRO CONOSCITIVOAMPLIAMENTO QUADRO CONOSCITIVO

- SCELTA DELLA TIPOLOGIA DI INFRASTRUTTURE OGGETTO D EL MODELLO SPERIMENTALE- INDIVIDUAZIONE DELLE STRUTTURE TURISTICO-RICETTIVE (fonte dati avvio del lavoro: APT ) - DEFINIZIONE SCHEDA DI RILEVAMENTO- EFFETTUAZIONE VERIFICHE SUL TERRITORIO E CENSIMENTO - ELABORAZIONE DATI RACCOLTI- GEOREFERENZIAZIONE DELLE STRUTTURE SU SUPPORTO GIS

Foto tratta da sito internet Foto tratta da sito internet


SONO STATI STABILITI I CRITERI IN BASE AI

QUALI VALUTARE LE STRUTTURE TURISTICO-RICETTIVE E IN BASE AD

ESSI E’ STATA FORMULATA UNA SCHEDA PER IL CENSIMENTO


LA SCHEDA OLTRE A CONTENERE I DATI “ANAGRAFICI” DELLA STRUTTURA RACCOGLIE INFORMAZIONI SU:

- COORDINATE GEOGRAFICHE- STATO DELL’AMBIENTE CIRCOSTANTE- DISTANZA DA AREE DI INTERESSE FORESTALE - PRESENZA ELEMENTI AD ALTO RISCHIO PER L’ELEVATA INF IAMMABILITA’- VIABILITA’ E ACCESSIBILITA’ DEI MEZZI TERRESTRI- PRESENZA OSTACOLI ALL’ATTIVITA’ OPERATIVA DEI MEZZI AEREI- DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA


IL CENSIMENTO SUL TERRITORIO E’ STATO EFFETTUATO DA PERSONALE DI:

-SALA OPERATIVA PROVINCIALE DI PROTEZIONE CIVILE

-UFFICIO ASSOCIATO DI PROTEZIONE CIVILE DEL MUGELLO

-CORPO FORESTALE DELLO STATO

-COORDINAMENTO PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO DI P.C.

-COORDINAMENTO VOLONTARIATO TOSCANO A.I.B.


I DATI RACCOLTI SONO STATI INSERITI IN UN DATABASE E

RESTITUITI IN FORMA

CONSULTABILE


SUCCESSIVAMENTE SI E’ PROCEDUTO AL TRASFERIMENTO DEI DATI SU PIATTAFORMA GIS METTENDOLI IN RELAZIONE

CARTOGRAFICA CON LE INFORMAZIONI VETTORIALI RELATIVE ALLE AREE BOSCATE

INDIVIDUAZIONE INDICI DI PERICOLOSITAINDIVIDUAZIONE INDICI DI PERICOLOSITA ’’

UNA VOLTA OTTENUTO IL QUADRO COMPLESSIVO DELLA DISPOSIZIONE DELLE STRUTTURE SI E’

PROVVEDUTO A SELEZIONARE GLI ELEMENTI RILEVANTI PER LA DEFINIZIONE DELL’INDICE DI PERICOLOSITA’, CONSIDERANDO IN PRIMIS I SEGUENTI PARAMETRI:

•TIPOLOGIA DELLA COPERTURA BOSCHIVA

•ESTENSIONE DEL CONTATTO CON IL BOSCO


TUTTE LE STRUTTURE CON DISTANZA SUPERIORE AI 250m DALLA SUPERFICIE

BOSCATA O ALL’INTERNO DI UN CENTRO ABITATO SONO

STATE CONSIDERATE A RISCHIO NULLO.

QUESTA DISTANZA, INFATTI, E’ STATA

PRUDENZIALMENTE RITENUTA, ANCHE SULLA

BASE DEGLI STUDI DI SETTORE, COME GENERICA

FASCIA DI SICUREZZA OLTRE LA QUALE LE

FIAMME DIFFICILMENTE SI PROPAGANO ALLE INFRASTRUTTURE

AFFITTACAMERE


PER LE STRUTTURE

ENTRO I 250 M DALLA SUPERFICIE

DI INTERESSE FORESTALE, E’

STATA CONSIDERATA LA

DIVERSA TIPOLOGIA DI

CONTATTO.

IL CONTATTO CON IL BOSCO A VALLE O COMPLETO E’ OVVIA MENTE PIU’RISCHIOSO RISPETTO A CONTATTI PARZIALI O A MONTE, V ISTE LE

MODALITA’ DI DIFFUSIONE DEGLI INCENDI BOSCHIVI

CONTATTO A MONTE

CONTATTO A VALLE

ASSENZA DI CONTATTO

OLTRE ALLA TIPOLOGIA E ESTENSIONE DEL CONTATTO CON IL BOSCO, PER LA DEFINIZIONE DELL’INDICE DI

PERICOLOSITA’, SONO STATI PRESI IN CONSIDERAZIONE I SEGUENTI PARAMETRI:

� MORFOLOGIA DEL TERRENO� STATO DELL’AMBIENTE CIRCOSTANTE� ACCESSIBILITA’ DEI MEZZI TERRESTRI� DISTANZA DALLA VIABILITA’ PRINCIPALE� CLASSE DI PERICOLOSITA’ DEL COMUNE

SECONDO CLASSIFICAZIONE R.T.



L’INDICE ISIF (INDICE DELLA SUSCETTIBILITA’ AD INCENDI DI INTERFACCIA) SI BASA SULLE INDICAZIONI OPERATIVE DEL

DIPARTIMENTO DI PROTEZIONE CIVILE, CON LA POSSIBILITA’ D I EFFETTUARE ALCUNI RILIEVI IN SITU O TRAMITE L’USO DI

CARTOGRAFIA SU GIS.

INDICE ISIF

L’INDICE OTTENUTO E’ MOLTO PIU’SPEDITIVO, MA NON MENO EFFICACE, DI QUANTO PREVISTO DALLE SUDDETTE PIANIFICAZIONI.



4Contatto continuo a valle o Completamente circondato

2Contatto continuo a monte o laterale

1Contatto discontinuo o limitato

0Nessun Contatto

CONTATTO BOSCO

4Non consentita

2Leggeri

0Pesanti

ACCESSIBILITAMEZZI

2Molto acclive

1Acclive

0Pianeggiante

PENDENZA

INDICE ISIF

3≥ 1,5

20,5 ÷ 1,5

10,05 ÷ 0,5

0= 0DISTANZA VIABILITA’

PRINCIPALE(Km)

0NO

1SIPRESENZA STRUTTURE ad

ELEVATA INFIAMMABILITA’

0Altro

4Bosco Conifere

3Bosco Latifoglie

4Bosco in Abbandono

0Zona Paludosa

0Coltivato

0Urbanizzato

AMBIENTE CIRCOSTANTE

Fino a 10BASSA

Fino a 14MEDIA

Oltre 14ALTA

TOTALE PERICOLOSITA’


AI FINI DI QUESTA PRESENTAZIONE SONO STATI PRESI AD ESEMPIO TRE COMUNI DELLA PROVINCIA DI FIRENZE:

MARRADI (SITO NELL’APPENNINO TOSCO-ROMAGNOLO)

SCANDICCI (NELLA ZONA DEI COLLI FIORENTINI)

GAMBASSI TERME (SITUATO NELL’EMPOLESE)

SCANDICCI(sup.boscata <47%)

GAMBASSI TERME(sup.boscata <47%)

MARRADI(sup.boscata 66%)


SECONDO GLI INDICI PREFISSATI, NEI COMUNI OGGETTO DI STUDIO, SONO EMERSI QUESTI RISULTATI

13610STRUTTURE

PERICOLOSITA’BASSA

863STRUTTURE

PERICOLOSITA’MEDIA

003STRUTTURE

PERICOLOSITA’ELEVATA

GAMBASSI TERMESCANDICCIMARRADI

IL NUMERO DELLE STRUTTURE ENTRO I 250m DAL BOSCO SO NO 49 SU UN TOTALE DI 117. DI QUESTE:

MODELLO DI INTERVENTOMODELLO DI INTERVENTO

A.I.B.

SEGNALAZIONE INCENDIO

BOSCHIVO IN PROSSIMITA’ DI

STRUTTURE

CONFERMA INCENDIO DI

INTERFACCIA

TERMINE OPERAZIONI DI SPEGNIMENTO

E BONIFICA

MODELLO GESTIONALE PRECEDENTEMODELLO GESTIONALE PRECEDENTE

CRITICITA’:•RIDOTTA INTERAZIONE FRA LE SALE OPERATIVE AIB E PC•ASSENZA DI INFORMAZIONI SULLE STRUTTURE RICETTIVE UTILI AI FINI DELL’EFFICA CIA DELL’INTERVENTO•ATTIVAZIONE DELLE PROCEDURE DI PROTEZIONE CIVILE SOLO IN CASO D I INCENDIO DI INTERFACCIA SENZA FASE DI PREALLARME

VV.F. P.C.

A.I.B. VV.F. P.C.

A.I.B. VV.F. P.C.

P.C.


A.I.B.SEGNALAZIONE

INCENDIO BOSCHIVO IN

PROSSIMITA’ DI STRUTTURE

CONFERMA INCENDIO DI

INTERFACCIA

TERMINE OPERAZIONI DI SPEGNIMENTO

E BONIFICA

MODELLO GESTIONALE PROVINCIALE INTEGRATOMODELLO GESTIONALE PROVINCIALE INTEGRATO

VANTAGGI:

•MASSIMA INTERAZIONE FRA LE SALE OPERATIVE AIB E PC

•DIMINUZIONE TEMPI DI ATTIVAZIONE DELLE PROCEDURE DI PROTEZIONE CIVILE IN CASO DI INCENDIO DI INTERFACCIA CON PREVISIONE FASE DI PRE ALLARME

VV.F.

A.I.B. VV.F. P.C.

Le sale operative, già da questa fase, operano congiuntamente sulla base di elementi conoscitivi giàdefiniti e in forza di procedure preventivamente concordate e condivise

Questa fase è agevolata dalla conoscenza dettagliata delle strutture ricettive eventualmente interessate

P.C.A.I.B.VV.F.

Eventuale evacuazione

Attivazione e verifica info

strutture

Fine attività


ESEMPIO DI APPLICAZIONE DELLA PROCEDURA

SEGNALAZIONE ALLA SALA OPERATIVA A.I.B. INCENDIO BO SCHIVO NEL COMUNE DI MARRADI IN PROSSIMITA’ DI STRUTTURE

Ortofoto 1:10.000 RT


INDIVIDUAZIONE DEL PUNTO DELL’EVENTO

ATTIVAZIONE STRUTTURE OPERATIVE A.I.B.

ATTIVAZIONE SALA OPERATIVA P.C. ed AVVIO PROCEDURA CONDIVISA


ESTRAZIONEDELLE STRUTTURE

TURISTICO-RICETTIVE ED AVVIO DELLE FASI

OPERATIVE IN BASE ALL’INDICE

ISIF*

RICHIESTA DI VERIFICA AL

GESTORE DELLA STRUTTURA

AGRITURISMO

INCENDIO

ATTENZIONENULLA

BASSA

PRE-ALLARMEMEDIA

ALLARMEALTA

FASI OPERATIVE P.C. AI FINI DELLA SALVAGUARDIA DELLA

POPOLAZIONE


INDIVIDUAZIONE DELLE RISORSE

STRATEGICHE UTILI NELLE IMMEDIATE

VICINANZE(INVASI, MACCHINE

OPERATRICI, ESCAVATORI,

MEZZI FUORISTRADA)

INVASO COLLINARE

INCENDIO

ESCAVATORE

c3

Diapositiva 32c3 effettuare estrazione persone non autosufficienti

cesi; 04/05/2009


VERIFICA VIABILITA’ DI ACCESSO ED

EVACUAZIONE

ESTRAZIONE DELLE AREE DI RICOVERO E DI AMMASSAMENTO

SOCCORRITORI LIMITROFE

VERIFICA PRESENZA SOGGETTI CATEGORIE

SVANTAGGIATE

POSSIBILE COLLOCAZIONE P.M.A.

PREDISPOSIZIONE MEZZI E PERSONALE PER

L’EVENTUALE EVACUAZIONE

AREA DIRICOVERO

E P.M.A.

INCENDIODISABILE

VIABILITA’ DI EVACUAZIONE

VIABILITA’ ACCESSO


DOPO L’AVVENUTA

MESSA IN SICUREZZA DELLE

PERSONE, COMPLETAMENTO

DELLA FASE DI CONTENIMENTO E

ESTINZIONE DELL’INCENDIO

FASE DI BONIFICA

Tratta da www.corpoforestale .it

CONSIDERAZIONICONSIDERAZIONI

-E’ STATO CREATO UN MODELLO GESTIONALE INTEGRATO INCENTRATO SUGLI INCENDI DI INTERFACCIA CHE HA PROD OTTO PROCEDURE CONDIVISE, A LIVELLO PROVINCIALE, FRA PRO TEZIONE CIVILE E AIB

-LE STRUTTURE CENSITE POSSONO ESSERE UTILIZZATE COM E PUNTO DI AVVISTAMENTO IN CASO DI SEGNALAZIONI NEI P RESSI DELLE STESSE, ANCHE QUALORA NON SIANO INTERESSATE D A INCENDI DI INTERFACCIA, CONTRIBUENDO IN MANIERA ATT IVA ALLA FASE DI VERIFICA

-L’INDICE ISIF, ESSENDO SPERIMENTALE, DOVRA’ NECESSA RIAMENTE ESSERE TESTATO IN FASE OPERATIVA E, PER QUESTO, POT RA’SUBIRE VARIAZIONI ANCHE SIGNIFICATIVE SULLA BASE DELL’ESPERIENZA DELLE PROSSIME CAMPAGNE ANTINCENDI

OBIETTIVI FUTURIOBIETTIVI FUTURI

•AFFINAMENTO DELLA PIANIFICAZIONE SU TUTTO IL TERRIT ORIO PROVINCIALE•ULTERIORE OTTIMIZZAZIONE E CONDIVISIONE DI BANCHE D ATI E PROCEDURE CON LE ALTRE SALE OPERATIVE (CFS, AIB, VVF) •ANALISI E CENSIMENTO DELLE RESTANTI TIPOLOGIE DI ST RUTTURE SENSIBILI•AGGIORNAMENTO CONTINUO DEL MODELLO E DELLE RELATIVE BANCHE DATI


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oltre a dati e notizie utili, normativa, eccoltre a dati e notizie utili, normativa, ecc ……

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