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APPARATO SCHELETRICO
è formato dalle ossa e dalle
articolazioni che le
congiungono e permettono
loro di muoversi l'una
rispetto all'altra
Il nostro scheletro è formato da 206 ossa; esse:
svolgono funzione di sostegno
collaborano al movimento con l'aiuto dei muscoli
sono riserve di calcio, che viene ceduto all'organismo quando ne ha più bisogno
Al loro interno si trovano il
midollo rosso, che produce le produce le
cellule del sanguecellule del sangue,
e il midollo giallo, più
abbondante nell'adulto, che
costituisce una riserva di grassoriserva di grasso
per fornire energia all'organismo
in caso di necessità
Tutte le ossa iniziano, nel periodo embrionale, da un
modello di cartilagine, che verso il secondo mese di gravidanza
comincia a trasformarsi in osso. Per capire come è fatto un osso, vediamo perciò come si forma, a partire dal tessuto cartilagineo
Come si formano le ossa
La cartilagine
Il tessuto cartilagineo è formato da cellule chiamate condrociti che elaborano una sostanza a base di fibre elastiche, il collagene, nella quale
restano immerse, dando origine a una struttura consistente e flessibile al tempo stesso
Nella cartilagine non vi sono vasi sanguigni e non vi si trovano neppure fibre nervose,
perciò la cartilagine non ha sensibilità
L’ossificazione completa si ha solo verso il ventesimo anno di età, quando termina la crescita del corpo
a. Nel periodo embrionale tutto l’osso è costituito da cartilagine
b. Dal secondo mese di gravidanza comincia l’ossificazione a partire da una zona centrale; la cartilagine viene invasa dalle cellule che costituiscono l’osso: gli osteoblasti
c. Nello stesso periodo nel nuovo centro di ossificazione si forma una cavità midollare presto invasa dai vasi sanguigni e dalle fibre nervose. Le estremità dell’osso rimangono di cartilagine per consentire l’accrescimento.
d. Dopo la nascita l’accrescimento continua: si formano centri di ossificazione secondari alle estremità
e. Osso adulto. L’ossificazione è quasi completa, le cartilagini rivestono ancora le estremità dell’osso
Nell'adulto sono formati da
cartilagine i dischi posti tra
le vertebre, i padiglioni
auricolari, parte del naso,
della laringe e della trachea.
Come sono fatte le ossa
un tessuto vivo in continua trasformazione
Nonostante le apparenze il tessuto osseo è formato da cellule vive; è raggiunto da fibre
nervose e al suo interno circolano sangue e linfa
Le cellule che danno origine al tessuto osseo, gli
osteoblasti, producono e accumulano intorno a
loro fibre di una proteina elastica chiamata
osseina. Insieme con l'osseina, all'esterno delle
cellule, si fissano sali di calcio.
Osseina e sali di calcio formano la sostanza
interstiziale: l'osseina rende l'osso elastico, i
sali di calcio lo rendono duro e resistente
Quando gli osteoblasti hanno organizzato sufficiente
sostanza interstiziale (osseina+sali di calcio) si
trasformano in cellule mature, gli osteociti
L'osso così formato non è, però, stabile
altre cellule, gli osteoclasti, attaccano la sostanza interstiziale, sottraendo i sali di
calcio e rimettendoli in circolo quando scarseggiano nel sangue
Quando il livello del calcio aumenta, altri Quando il livello del calcio aumenta, altri
osteoblasti lo fissano nuovamente nelle ossaosteoblasti lo fissano nuovamente nelle ossa
Le ossa, quindi, si formano e si Le ossa, quindi, si formano e si
distruggono in continuazione: distruggono in continuazione:
nel corso della vita possiamo nel corso della vita possiamo
"cambiare ossa" completamente "cambiare ossa" completamente
tre o quattro voltetre o quattro volte
Ci sono due tipi di tessuto osseo
1.1. CompattoCompatto
2.2. SpugnosoSpugnoso
Tessuto osseo compatto
le cellule ossee e la
sostanza interstiziale si
dispongono in lamelle
concentriche intorno a
microscopici canali
formando tante
colonnine cave
addossate fittamente fra
loro
Tessuto osseo spugnoso
le lamelle sono disposte in modo
irregolare a formare una rete a tre
dimensioni con grandi cavità interne. Le
maglie della rete si chiamano trabecole,
che significa
"piccole travi"
Confronto compatto-spugnoso
Nelle cavità del tessuto spugnoso e nei canali passano sia i vasi sanguigni e
linfatici per il nutrimento delle cellule, sia i nervi per la sensibilità
Le ossa non sono tutte uguali
Nello scheletro dell'uomo possiamo
trovare tre tipi di ossa
Ossa lunghe
Sono più sviluppate in lunghezza che in larghezza. Le loro estremità si chiamano epifisi e sono costituite da tessuto osseo spugnoso. La parte centrale si chiama diafisi ed è formata da tessuto osseo compatto al cui interno si trova un canale con il midollo osseo
Ossa lunghe
Il midollo rosso contiene le
cellule staminali che danno
origine alle cellule del
sangue. Molto abbondante
nei bambini e nei ragazzi,
con il passare degli anni
una parte di midollo rosso
si trasforma in midollo
giallo, ricco di grassi.
Ossa lunghe
Le ossa lunghe si Le ossa lunghe si
trovano negli arti, trovano negli arti,
braccia e gambebraccia e gambe
Ossa corte
In queste ossa In queste ossa
lunghezza e larghezza lunghezza e larghezza
sono quasi uguali. sono quasi uguali.
Sono costituite da Sono costituite da
tessuto osseo tessuto osseo
spugnoso, rivestito da spugnoso, rivestito da
un sottile strato di un sottile strato di
osso compattoosso compatto
Ossa corte
Sono ossa corte Sono ossa corte
le vertebre e le vertebre e
alcune ossa della alcune ossa della
mano e del piedemano e del piede
Ossa piatte
Hanno forma Hanno forma appiattita, sono appiattita, sono
costituite da costituite da spesse lamine di spesse lamine di
tessuto osseo tessuto osseo compatto al cui compatto al cui
interno si trova un interno si trova un sottile strato sottile strato spugnosospugnoso
Ossa piatte
Sono spesso disposte a delimitare cavità del corpo e, poiché sono molto robuste, hanno in genere funzione di protezione di organi delicati. Così sono le ossa del cranio che proteggono il
cervello e lo sterno che protegge il cuore
Tutte le ossa hanno dunque Tutte le ossa hanno dunque
molte cavità interne che le molte cavità interne che le
rendono più leggere, tanto rendono più leggere, tanto
che, nonostante la loro che, nonostante la loro
compattezza, costituiscono compattezza, costituiscono
solo il 18% del peso del corpo solo il 18% del peso del corpo
umanoumano
All'esterno sono rivestite da una
membrana fibrosa, a volte
piuttosto spessa, il periostio,
percorso da una fitta rete di vasi
sanguigni e linfatici e da fibre
nervose, che si addentrano poi
all'interno dell'osso. Il periostio
interviene nella nutrizione e
nell'accrescimento dell'osso
Le articolazioni
I punti di giunzione tra due ossa vicine si chiamano articolazioni
Per evitare che le ossa sfreghino l'una contro l'altra, le Per evitare che le ossa sfreghino l'una contro l'altra, le loro estremità sono coperte di cartilagine. Le ossa loro estremità sono coperte di cartilagine. Le ossa
sono tenute insieme da cordoni fibrosi, i sono tenute insieme da cordoni fibrosi, i legamenti, legamenti, che accompagnano i movimentiche accompagnano i movimenti
Le articolazioni possono essere: mobili come quelle del ginocchio e della
spalla, che consentono movimenti molto ampi
semimobili, come le articolazioni tra le vertebre, che consentono movimenti abbastanza ampi, ma meno di quelle mobili
fisse come le articolazioni tra le ossa del cranio, che non consentono alcun movimento, ma hanno il compito di tenere le ossa ben attaccate tra loro
Articolazioni mobiliconsentono movimenti molto ampi
Articolazioni semimobili
Articolazioni fisse
Si presentano con i bordi
frastagliati e ingranati gli
uni dentro gli altri; prendono
il nome di suture
Le articolazioni che permettono movimenti ampi, come ad esempio quella del ginocchio, sono
rivestite da una capsula articolare al cui interno si trova un liquido, la sinòvia, che lubrifica le
superfici articolari e ne facilita lo scorrimento l'una sull'altra. A volte fra un osso e l'altro sono interposti
dischi di cartilagine, che attutiscono gli urti
LO SCHELETRO DEL CAPO
cranio (8) e faccia (14)
LO SCHELETRO DEL TRONCO
La La colonna colonna
vertebralevertebrale è l'asse è l'asse
portante del nostro portante del nostro
corpo e protegge al corpo e protegge al
suo interno il suo interno il midollo midollo
spinalespinale. È formata da . È formata da
32-33 vertebre32-33 vertebre
Ogni vertebra è a
sua volta formata
da un corpo
vertebrale e da
sporgenze laterali
e posteriori –
apofisi -, a cui si
attaccano i muscoli
e a cui, nelle
vertebre toraciche,
si articolano le
costole.
L'unione delle apofisi
origina un foro
vertebrale. La
successione dei fori
delle vertebre
impilate le une sulle
altre forma il canale
vertebrale entro cui
passa il
midollo spinale
Tra un corpo vertebrale e l'altro ci sono spessi dischi di cartilagine, Tra un corpo vertebrale e l'altro ci sono spessi dischi di cartilagine, che ammortizzano i colpi e facilitano la flessione della colonnache ammortizzano i colpi e facilitano la flessione della colonna
Atlante ed Epistrofeo
LA GABBIA TORACICA PROTEGGE GLI ORGANI INTERNI
Alle vertebre toraciche si articolano 12 paia di costole, ossa piatte e curve, che nella parte anteriore del torace si articolano allo sterno, un osso dalla forma
allungata e appiattita.
Viene a formarsi così una struttura ossea
chiusa, la gabbia toracica, che protegge organi delicati come il
cuore e i polmoni
Il cintio Il cintio scapolo-scapolo-omeraleomerale e le e le ossa dell’arto ossa dell’arto superioresuperiore
Il cintio pelvico o bacino formato dall’osso dell’anca, in cui si fondono tre ossa: ileo, pube e ischio
Lo scheletro dell’arto inferiore
I PARAMORFISMI
Su la schiena!
Le posizioni scorrette possono favorire deformazioni della colonna vertebrale, chiamate paramorfismi
È possibile evitare guai in età adulta, seguendo alcune semplici regole:
Non portare lo zaino su una spalla sola Controllare la vista Praticare attività fisiche che coinvolgono i
muscoli di entrambi i lati del corpo Controllare la propria posizione quando si
sta seduti, tenendo bacino e spalle diritti
Praticare ginnastica correttiva specifica se si tende ad assumere posizioni scorrette
LE MALATTIE DEL SISTEMA SCHELETRICO
L’artrite è un'infiammazione delle articolazioni che si manifesta con dolore e gonfiore; se non curata, può provocare la degenerazione delle cartilagini articolari
L’artrosi è una degenerazione progressiva delle cartilagini articolari, che si manifesta con l'avanzare dell'età. Le articolazioni sono gonfie, dolenti e a volte possono anche deformarsi, limitando i movimenti.
Nelle persone anziane, specialmente nelle donne, si può manifestare l’osteoporosi , che consiste in una progressiva decalcificazione delle ossa, che diventano così più fragili e più soggette a fratture, anche in seguito a traumi lievi, come una semplice caduta
Quando un disco intervertebrale si deforma, può sporgere fuori dal corpo
vertebrale; si ha così l'ernia del disco. Se l'ernia comprime qualche
nervo che fuoriesce dal midollo spinale tra una vertebra e l'altra, causa forti
dolori a ogni movimento della schiena. L'ernia del disco si cura, nei casi più gravi, con un intervento chirurgico
PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARELa buona salute del nostro scheletro dipende dalle nostre abitudini di vita
praticare costantemente esercizio fisico o camminare almeno un’ora al giorno. Il movimento stimola la deposizione del calcio nelle ossa, le mantiene robuste e previene l'osteoporosi
tenere sotto controllo il peso, per non affaticare le articolazioni, specialmente quelle delle gambe
assumere alimenti ricchi di calcio (latte, formaggi magri e yogurt) e di vitamina D (latte, pesce, uova) per favorire la fissazione del calcio nelle ossa
DISTORSIONE, LUSSAZIONE E FRATTURA
Il trauma articolare più comune è la distorsione, la cosiddetta “storta”, che consiste nella fuoriuscita di un osso dalla sua sede articolare, nella quale rientra
però spontaneamente
Se invece l'osso, uscito dall'articolazione, non ritorna in
posizione normale, si ha una lussazione
La borsite è l'infiammazione delle
capsule articolari delle articolazioni
mobili, come gomito o ginocchio. Si
manifesta con gonfiore e dolore, a volte
con produzione di abbondante liquido
sinoviale; se non si riassorbe da solo,
deve essere aspirato con una siringa.
Quando un osso si spezza, ma non completamente, si ha un’incrinatura;
se si rompe del tutto si ha una frattura.
Nel caso peggiore l'osso fratturato lacera la pelle e fuoriesce all'esterno (frattura esposta). Se la frattura è esposta è meglio non toccarla, perché si rischia di infettare il midollo osseo, e bisogna chiamare subito un'ambulanza.
In caso di frattura non esposta, si deve immobilizzare la parte fratturata,
eventualmente legando qualcosa di rigido al di sopra e al di sotto del punto di frattura, e portare l'infortunato al più
vicino ospedale