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1)Ambiti di utilizzo delle carte alle diverse scale In base alla scala la carte si classificano in: Carte a piccola scala (da 1:100.000 a 1:25.000). Sono carte nazionali e offrono una visione di sintesi di grandi territori e vengono utilizzate per la pianificazione di progetti di massima a livello nazionale. (IGM ma a 25000 non aggiornate, al 100000 anche servizio geologico). Carte a media scala (da 1:10.000 a 1:5.000). Sono le carte regionali e forniscono il grado di dettaglio necessario per la programmazione di opere e progetti a livello regionale e interregionale. Le carte a grande scala (da 1:2.000 a 1:1.000). Sono le carte comunali e forniscono notevoli informazioni sia di tipo qualitativo che metrico, rappresentando numerosi dettagli. Vengono utilizzate per la stesura di piani regolatori, piani di insediamenti produttivi e inoltre dalle aziende dei servizi per la stesura delle linee e della loro gestione. Carte catastali, sono tematiche e planimetriche. Carte a grandissima scala (da 1:500 a 1:200). Sono carte che non trovano grande impiego soprattutto a causa dei costi di realizzazione. Rappresentano porzioni piccole di territorio quali centri storici e zone ad elevato valore e sono alla base di interventi puntuali di progettazione (piani di recupero). Hanno un notevole grado di dettaglio. (l’1:500 Carte catastali, sono tematiche e planimetriche). Alla base di questa divisione vi è il concetto di rapporto di scala che sta a significare quante volte un particolare viene rimpicciolito per essere inserito in una particolare carta. Viene definito come il rapporto di 1/n, dove 1 rappresenta l’unità e n è il numero di riduzione delle dimensioni dell’oggetto. Più n è grande e più è estesa l’area rappresentabile ma con un numero inferiore di dettagli. Al contrar io più n è piccolo e più piccola sarà l’area rappresentabile ma con un numero inferiore di dettagli. Tra gli utilizzatori di cartografia possiamo distinguere tra organi autorizzati a produrre istituzionalmente cartografia e altri non autorizzati. Tra i primi troviamo carte IGM e catastali, ma anche CIGA (aeree) e IIM (marine). Esistono anche carte tecniche regionali, carte per province, consorzi e CM per supporti a pianificazione e progettazione e alla gestione, ma regioni, provincie e CM sono solo enti utilizzatori. Spesso sono tutti committenti(nonostante i primi 4 abbiano le attrezzature per produrre cartografia) della industria fotogrammetrica italiana. 2)Contenuto altimetrico della cartografia numerica Esistono innanzitutto tre classi di cartografia numerica: Cartografia numerica solo planimetrica. Vengono rappresentati solo elementi caratteristici del contenuto planimetrico di una carta, dati unicamente tramite le coordinate planimetriche. Non viene considerata l’altimetria. Cartografia numerica planimetrica e altimetrica. E’ una cartografia numerica dove vi è una planimetria descritta mediante coordinate solo planimetriche in cui l’altimetria consiste solo nell’esistenza di punti quotati e curve di livello. Cartografia numerica tridimensionale. In questo tipo di cartografia alle coordinate planimetriche di ogni punto è associata una quota. In ogni caso continua ad esistere una caratterizzazione tradizionale dell’altimetria che consiste nelle curve di livello ed negli elementi quotati. A punti che desc rivono particolari artificiali deve essere attribuita la quota al piede, cioè a livello del suolo, del particolare a cui appartengono. Nella cartografia numerica il contenuto altimetrico può essere costituito da 4 categorie: Punti quotati, Curve di livello, Quota di ogni punto di descrizioni di particolari planimetrici naturali o artificiali, Quota delle unità volumetriche alla linea di gronda (intendendosi per unità volumetrica di un edificio ogni parte dell’edificio omogenea dal punto di vista della quota di gronda). I punti quotati e le curve di livello rientrano nei canoni della cartografia classica, mentre la quota dei particolari planimetrici e la quota delle unità volumetriche sono proprie della cartografia numerica. Il particolare planimetrico viene descritto da punti memorizzati in una banca dati con una quaterna di numeri. Questa è data da un codice e dalle tre coordinate N,E,q del punto. Sia che il particolare planimetrico abbia o no estensione in altezza, la quota dei punti che lo descrivono deve essere quella del terreno. Per esempio per i punti che descrivono l’andamento planimetrico di una struttura artificiale che si estende in altezza al di sopra del piano di calpestio deve essere attribuita la quota al piede della struttura (ad es il perimetro di un

Appunti Di Geomatica

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Appunti di Geomatica e GIS

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  • 1)Ambiti di utilizzo delle carte alle diverse scale

    In base alla scala la carte si classificano in: Carte a piccola scala (da 1:100.000 a 1:25.000). Sono

    carte nazionali e offrono una visione di sintesi di grandi territori e vengono utilizzate per la

    pianificazione di progetti di massima a livello nazionale. (IGM ma a 25000 non aggiornate, al 100000

    anche servizio geologico). Carte a media scala (da 1:10.000 a 1:5.000). Sono le carte regionali e

    forniscono il grado di dettaglio necessario per la programmazione di opere e progetti a livello

    regionale e interregionale. Le carte a grande scala (da 1:2.000 a 1:1.000). Sono le carte comunali e

    forniscono notevoli informazioni sia di tipo qualitativo che metrico, rappresentando numerosi dettagli.

    Vengono utilizzate per la stesura di piani regolatori, piani di insediamenti produttivi e inoltre dalle

    aziende dei servizi per la stesura delle linee e della loro gestione. Carte catastali, sono tematiche e

    planimetriche. Carte a grandissima scala (da 1:500 a 1:200). Sono carte che non trovano grande

    impiego soprattutto a causa dei costi di realizzazione. Rappresentano porzioni piccole di territorio

    quali centri storici e zone ad elevato valore e sono alla base di interventi puntuali di progettazione

    (piani di recupero). Hanno un notevole grado di dettaglio. (l1:500 Carte catastali, sono tematiche e planimetriche).

    Alla base di questa divisione vi il concetto di rapporto di scala che sta a significare quante volte un

    particolare viene rimpicciolito per essere inserito in una particolare carta. Viene definito come il

    rapporto di 1/n, dove 1 rappresenta lunit e n il numero di riduzione delle dimensioni delloggetto. Pi n grande e pi estesa larea rappresentabile ma con un numero inferiore di dettagli. Al contrario pi n piccolo e pi piccola sar larea rappresentabile ma con un numero inferiore di dettagli. Tra gli utilizzatori di cartografia possiamo distinguere tra organi autorizzati a produrre

    istituzionalmente cartografia e altri non autorizzati. Tra i primi troviamo carte IGM e catastali, ma

    anche CIGA (aeree) e IIM (marine). Esistono anche carte tecniche regionali, carte per province,

    consorzi e CM per supporti a pianificazione e progettazione e alla gestione, ma regioni, provincie e

    CM sono solo enti utilizzatori. Spesso sono tutti committenti(nonostante i primi 4 abbiano le

    attrezzature per produrre cartografia) della industria fotogrammetrica italiana.

    2)Contenuto altimetrico della cartografia numerica

    Esistono innanzitutto tre classi di cartografia numerica:

    Cartografia numerica solo planimetrica. Vengono rappresentati solo elementi caratteristici del

    contenuto planimetrico di una carta, dati unicamente tramite le coordinate planimetriche. Non viene

    considerata laltimetria. Cartografia numerica planimetrica e altimetrica. E una cartografia numerica dove vi una planimetria descritta mediante coordinate solo planimetriche in cui laltimetria consiste solo nellesistenza di punti quotati e curve di livello. Cartografia numerica tridimensionale. In questo tipo di cartografia alle coordinate planimetriche di

    ogni punto associata una quota. In ogni caso continua ad esistere una caratterizzazione tradizionale

    dellaltimetria che consiste nelle curve di livello ed negli elementi quotati. A punti che descrivono particolari artificiali deve essere attribuita la quota al piede, cio a livello del suolo, del particolare a

    cui appartengono.

    Nella cartografia numerica il contenuto altimetrico pu essere costituito da 4 categorie: Punti quotati,

    Curve di livello, Quota di ogni punto di descrizioni di particolari planimetrici naturali o artificiali, Quota delle unit volumetriche alla linea di gronda (intendendosi per unit volumetrica di un edificio

    ogni parte delledificio omogenea dal punto di vista della quota di gronda). I punti quotati e le curve di livello rientrano nei canoni della cartografia classica, mentre la quota dei particolari planimetrici e la

    quota delle unit volumetriche sono proprie della cartografia numerica. Il particolare planimetrico

    viene descritto da punti memorizzati in una banca dati con una quaterna di numeri. Questa data da un

    codice e dalle tre coordinate N,E,q del punto. Sia che il particolare planimetrico abbia o no estensione

    in altezza, la quota dei punti che lo descrivono deve essere quella del terreno. Per esempio per i punti

    che descrivono landamento planimetrico di una struttura artificiale che si estende in altezza al di sopra del piano di calpestio deve essere attribuita la quota al piede della struttura (ad es il perimetro di un

  • edificio). Essa quella quota che corrisponde allintersezione della struttura stessa con il piano di calpestio ad essa adiacente. Ma ci possono essere delle eccezioni quali i pali e i tralicci della luce. Ad

    essi sar data la quota al piede, mentre allentit che definisce la linea elettrica sar associata la quota propria della linea stessa.

    Per quanto riguarda invece la quota delle unit volumetriche, ad ogni unit viene attribuita la quota

    della linea di gronda. Tale informazione pu essere costituita da unentit puntuale che abbia coordinate planimetriche interne al perimetro dellunit volumetrica e quota uguale a quella della linea di gronda. Nel caso in cui ununit volumetrica sia costituita da parti di questa a quote diverse in totale lintera unit volumetrica non avr quota, mentre ad ogni porzione corrisponder la quota del piano di gronda della stessa parte.

    3)Contenuto qualitativo e metrico della cartografia numerica a grande scala

    La cartografia numerica costituita da un archivio di coordinate che contiene in forma implicita la

    visualizzazione sottoforma di disegno. Essa fornisce le informazioni qualitative(dettagli)e

    metriche(precisione)sotto due aspetti:in forma di dati numerici(coordinate che descrivono la

    geometria degli oggetti cartografati e le codifiche che ne indicano la tipologia) memorizzati su

    supporto magnetico elaborabile dal calcolatore elettronico, in forma di visualizzazioni su video-

    grafico o su supporto cartaceo mediante plotter, simili nellaspetto alla cartografia tradizionale. La cartografia numerica offre la possibilit di elaborare i dati memorizzati, inoltre conferisce univocit

    sia al contenuto metrico sia a quello qualitativo. La prima dovuta sia ai processi logici delloperatore ma anche alle possibili elaborazioni basate su logiche programmate e fornite dal calcolatore. Inoltre gli

    oggetti e la loro codifica possono esser la base per fare operazioni di classificazione, selezione e

    calcoli statistici tramite elaboratori. Lunivocit invece dovuta alleliminazione degli elementi di soggettivit presenti nelle opere di passaggio dal disegno alle coordinate e alleliminazione delle conseguenze dovute alla deteriorabilit e alla deformabilit dei supporti cartacei.Dato che la CN

    sostituisce la C tradizionale, nonostante una diversit di aspetto formale, la CN deve mantenere

    requisiti, possedere contenuti e assolvere le funzioni di base della C tradizionale. Per questo anche i

    contenuti qualitativi e metrici di una cartografia numerica devono essere gli stessi di una cartografia

    tradizionale. Per questultima bisogna considerare lerrore di graficismo. La dimensione del tratto

    grafico ( = 0.2 mm) rimane costante ma lerrore si ripercuote in maniera differente alle diverse scale

    (1:10.000 = 2 m; 1:1.000 = 0.2 m). Il graficismo definisce il contenuto metrico (precisione) e anche il contenuto qualitativo (dimensioni del dettaglio), sulla carta infatti possibile riportare i

    particolari con dimensioni superiori a . Riporto sulla scala solo i particolari con dimensioni maggiori

    a *scala della carta, gli altri li trascuro. Per i dettagli importanti indipendentemente dalle loro dimensioni si ricorre a rappresentazioni simboliche.

    4)Fase di editing cartografico

    Il prodotto che viene realizzato dalla CN formato da uno o pi file opportunamente strutturati,

    qualunque sia la fonte dei dati della cartografia numerica, che venga cio realizzata con metodo

    topografico classico, o per restituzione numerica o per digitalizzazione di cartografia esistente. Su

    questi file devono essere possibili interventi di varia natura che si definiscono interventi di editing

    cartografico, che deve prevedere: la possibilit di correggere errori grossolani commessi in

    acquisizione, la possibilit di integrare i file con eventuali dati di aggiornamento, la possibilit di

    pulizia e aggiornamento dei file mediante ricostruzione delle congruenze geometriche, la possibilit di

    inserimento della topomastica e della vestizione. Si prenda per esempio il caso della cartografia

    numerica prodotta per restituzione fotogrammetrica diretta. Lediting sui dati di restituzione numerica diretta deve permettere la realizzazione di quelle operazione di correzione che nella restituzione

    fotogrammetrica tradizionale vengono attuate sulla minuta di restituzione e nella fase di ridisegno

    finale della carta. Sulla minuta di restituzione vengono riportati sia le correzioni di errori grossolani in

    fase di acquisizione sia i dati di ricognizione e di aggiornamento. Dopo la restituzione viene effettuata

  • una ricognizione sul terreno sia per rilevare eventuali dati di aggiornamento sia per verificare se

    linterpretazione del restitutista sia stata corretta, poi si trasferisce tutto sulla minuta. Il disegnatore cartografico eseguendo il ridisegno finale della carta deve:dare veste grafica ai

    particolari inseriti, nei limiti dello spessore del tratto grafico ricostruire la continuit geometrica di

    entit a sviluppo lineare, valutare come rappresentare i poligoni regolari, linee parallele e linee

    spezzate. Quindi loperatore alla stazione grafica deve: individuare gli errori propri della restituzione numerica diretta (gli errori pi frequenti sono: errori nellattribuzione del codice a una data entit, omissione di segnalazione di fine di unentit),riportare i dati di ricognizione e aggiornamento, ricostruire le congruenze geometriche con procedure in parte batch e in parte di tipo iterativo.

    5)Trasformazione in forma vettoriale della cartografia raster

    Con la trasformazione di una cartografia raster in una vettoriale si ottiene uno strumento interattivo

    che permette elaborazioni al calcolatore. La digitalizzazione di una carta tradizionale pu anche essere

    eseguita attraverso il digimetro ma il passaggio prima in formato raster e poi vettoriale utilizzando i

    PC molto pi rapido e agevole. Ottenuta la carta in formato raster la si importa in AutoCad. Si

    creano i layer corrispondenti alle varie categorie di oggetti presenti nella carta e successivamente ad

    ogni oggetto (elemento naturale o artificiale non ulteriormente divisibile in elementi del suo stesso

    genere) viene assegnata unentit (rappresentazione della CN di un oggetto o di una parte di esso i cui elementi descrittivi sono la codifica e la primitiva geometrica). La primitiva geometrica (punti e

    spezzate) si ottiene percorrendo il perimetro delloggetto e richiudendolo sul punto iniziale ed assegnando ad ogni entit una codifica e le coordinate dei vertici. Questo tipo di operazione risulta

    molto lunga in quanto bisogna digitalizzare tutti gli elementi della carta raster uno ad uno.

    Come gi accennato laltro tipo di digitalizzazione quella fatta con il digimetro(fatto da tavole elettronico su cui dispongo la carta da digitalizzare, un organo per la collimazione, una linea che

    consenta la trasmissione delle coordinate e della codifica del punto al calcolatore che le memorizza in

    unopportuna banca dati),uno strumento misuratore di coordinate gestito da un calcolatore. Il procedimento si pu articolare nelle seguenti fasi:loperatore posiziona la carta nel digimetro collegato al calcolatore e da lavvio al programma che consente al calcolatore la gestione del file, loperatore riporta il file in AutoCad Map per effettuare loperazione di orientamento della carta e attribuire le coordinate ai punti perimetrali della carta (foglio scannerizzato) e con delle rototraslazioni creare un

    sistema di riferimento (georeferenzazione). A seconda dellarchitettura di memorizzazione dei dati che il software realizza loperatore viene guidato a collimare quei punti che devono essere memorizzati e a impostare le relative codifiche. Loperatore digitalizza i punti a seconda della logica prevista dal programma. Un sistema di puntatori provvede ad ogni punto la sua codifica e opportuni test sui valori

    delle coordinate indicheranno quali punti sono gi state digitalizzati e quali non devono essere

    memorizzati pi volte.

    6)Rilievo integrato topografico e fotogrammetrico per la cartografia a grande scala.

    Il rilievo integrato si utilizza quando si necessita di grandi precisioni solo in alcune parti della

    cartografia. Viene generalmente utilizzata in ambiente urbano dove le precisioni maggiori sono

    richieste per le strade. Si individua la zona di rilievo tramite la cartografia esistente. Si determinano

    con metodi topografici classici(triangolazioni, intersezioni, poligonali) e GPS le coordinate dei punti

    della rete di inquadramento a partire dai vertici trigonometrici e dai caposaldi di livellazione. Si esegue

    il rilievo topografico per una zona limitata, cio per tutti quei punti ove occorre unelevata precisione, in particolare la strada, i marciapiedi, i tombini, la posizione della segnaletica stradale, ecc. Ci

    implica che una squadra di operatori si rechi sul posto e collimi i singoli punti. Successivamente i dati

    vengono trasferiti su supporto magnetico ottenendo quindi le grandi precisioni richieste. Tutti gli altri

    punti quali spigoli degli edifici, cortili interni, alberi, ecc. vengono rilevati con rilievo fotogrammetrico

    ed integrati con il rilievo precedente. Una fase molto delicata di questo rilievo la progettazione del

    piano di volo che deve avvenire in certe condizioni climatiche. Occorre determinare la direzione, la

    velocit di passaggio, la quota di volo, lintervallo di scatto e il numero di strisciate. E inoltre

  • necessario che il ricoprimento longitudinale sia del 60% e quello trasversale minimo del 20%. Si

    esegue il volo, si producono i fotogrammi e si produce la carta mediante strumento restitutore. Cos si

    ottiene una carta con parti di grande precisione (es strade) e parti con minore precisione. I rilievi

    integrati vengono utilizzati in alternativa al rilievo completamente topografico perch permettono di

    abbattere i costi ed i tempi di realizzazione che altrimenti risulterebbero notevoli.

    7)Concetto di scala nominale:

    Per la cartografia numerica sembrerebbe superato il concetto di rapporto di scala, poich, a meno

    del fattore di deformazione della proiezione ortografica adottata, il teorema di Pitagora che va

    applicato alle coordinate planimetriche di 2 punti fornisce la distanza topografica. Il rilievo quindi

    memorizzato in forma di coordinate assolute e perci sempre e comunque in scala 1:1.

    Lutilizzatore deve avere chiaro il concetto che una cartografia numerica ha un contenuto di precisione metrico, dovuto alla procedura di costruzione della carta, ben preciso. Pensare di

    acquisire maggiori informazioni operando su visualizzazioni a scala maggiori di quella nominale

    equivale allerrore dellutente di cartografia tradizionale che crede di aumentare il contenuto informativo e metrico facendone un ingrandimento fotografico. Si deve perci intendere per

    rapporto di scala di una cartografia numerica quello che corrisponde al massimo rapporto di scala a

    cui si pu riprodurre una carta numerica tramite plotter, tale per cui essa abbia i requisiti qualitativi

    e metrici di una carta tradizionale avente la stessa scala. Il rapporto di scala definisce il grado di

    precisione metrica e il contenuto qualitativo anche per la cartografia numerica. Per una maggiore

    correttezza formale meglio usare per la CN il termine di scala nominale intendendo il rapporto di

    scala che avrebbe una carta tradizionale della stessa precisione metrica e contenuto qualitativo.

    Sapendo che ogni ingrandimento superiore alla scala nominale della carta a rischio dellutente, la visualizzazione in rapporti di scala maggiori la si pu vedere anche come unulteriore possibilit offerta dalla CN per leggere non di pi di quello che essa in effetti contiene ma di leggerla meglio.

    8)Contenuto planimetrico della CN:

    Nella cartografia tradizionale lutente riesce ad individuare entit oggettivamente riportate(strada), ma lanalisi della carta consente di recuperare altre informazioni non specificate(recinzioni zona aeroportuale). La consuetudine dellosservazione della carta fornisce un potere di aggregazione logica che permette allutilizzatore di distinguere realt non specificatamente indicate sulla carta. Nella CN la componente dovuta allosservazione delloperatore non pi possibile. Sono infatti rappresentate tutte le entit riconoscibili nella cartografia tradizionale che, tramite operazioni

    soggettive eseguite dalloperatore, vengono oggettivizzate come entit realmente esistenti. Ad esse viene associato un codice che ne permette la sua identificazione nel contesto generale in maniera

    univoca. Tutti i differenti codici sono raccolti allinterno dei capitolati dellente territoriale competente. Ad esempio le strade sono rappresentate come una serie di tronchi e nodi. I vari edifici

    sono catalogati con i differenti codici a seconda della topologia e della destinazione duso. Cos facendo tutte le superfici rappresentate sono identificate da un codice di tipologia in modo tale che

    lutente, se si posiziona col cursore su un punto di coordinate casuali, in grado di riconoscere se si trova su unarea urbanizzata o su un altro tipo di area leggendo il codice relativo a non dovendo andare a intuito in base agli elementi circostanti.

    9)Funzione della codifica nella CN:

    Lattribuzione di un codice ad ogni entit memorizzata nella CN consente allutente la sua lettura oltre che per losservazione diretta della sua visualizzazione, anche con elaborazioni con il calcolatore elettronico. Lo studio e la scelta del sistema di codifica sono essenziali nella costruzione

    della CN perch larticolazione del sistema di codifica ne definisce il contenuto qualitativo. Per creare un sistema di codifica bisogna stabilire lelenco degli oggetti che da tenere differenziati. Questo pu esser fatto usando lo stesso tipo di differenziazione della cartografia tradizionale a pari

    scala. Lelenco degli oggetti che devono essere differenziati pu essere desunto dai capitolati della

  • Commissione Geodetica Italiana per le cartografie tradizionali a grande scala. Questi elenchi

    suddividono per grandi categorie (es: idrografia, orografia, edificato)tutti gli oggetti che devono venir rappresentati. I codici possono esser di tipo alfanumerico o numerico con lunghezza fissa o

    variabile. Generalmente si utilizzano codici a 8 caratteri basati su articolazioni ad albero. Questo

    tipo di codifica infatti flessibile e permette svariate articolazioni, oltre a favorire ampliamenti

    successivi senza stravolgere il sistema, ma ha come pecca il fatto che bisogna stabilire le tipologie

    gerarchiche di codificazione a priori. Ad esempio i primi 2 caratteri indicano la grande categoria

    edifici e costruzioni, la seconda coppia di caratteri la sottocategoria edifici speciali, la terza coppia lambito della sottocategoria destinazione duso, es aeroporti e lultima coppia un articolazione che serve per distinguere il particolare in esame pista.

    10)Congruenza geometrica, planimetrica e altimetrica:

    Le congruenze servono affinch sia garantito che le informazioni metriche e qualitative della CN

    non siano in contrasto n tra di loro n con la realt che esse rappresentano. Si possono suddividere

    in geometriche planimetriche e geometriche altimetriche. Le prime devono garantire che i punti

    menzionati pi volte perch acquisiti pi volte nella fase di restituzione ma riferiti allo stesso punto

    fisico dovranno essere identici (avere la stessa codifica), le superfici fisiche di forma regolare

    dovranno corrispondere a entit che mantengono tali caratteristiche geometriche, i parallelismi

    esistenti tra gli elementi fisici del terreno dovranno mantenersi tali nelle entit memorizzate. Le

    seconde dovranno garantire che non vi siano incongruenze tra le quote di entit fisiche e le curve di

    livello, garantire che uno stesso punto appartenente a 2 o pi elementi fisici e quindi memorizzato

    come vertice di 2 o pi primitive convergenti dovr avere nelle diverse memorizzazioni la stessa

    quota. Le tipologie di strutturazioni di dati possono essere di 2 tipologie: quella topologica e quella

    geometrica. Nella strutturazione geometrica ogni oggetto rappresentato da una sola entit; le

    primitive geometriche che servono alla descrizione di unentit non sono condivise da nessun altra entit (la cancellazione di una primitiva non condiziona la descrivibilit di unaltra entit);ogni entit descritta da una sola primitiva geometrica, pi primitive vengono utilizzate solo se ci si

    trova davanti a poligoni complessi. Nella struttura topologica invece non esistono primitive

    geometriche dello stesso tipo, parzialmente o totalmente sovrapposte; la stessa primitiva pu esser

    usata come elemento descrittivo di pi entit e gli oggetti possono essere rappresentati da pi

    entit.(Tale strutturazione segue maggiormente il disegno tradizionale in cui il disegnatore fa un

    solo segno in comune a pi strutture e non ripassa pi volte sopra. Con tale struttura la CN

    ottimizzata per il disegno. Ha una strutturazione pi articolata ma una gestione pi efficiente)

    (La strutturazione geometrica si avvicina di pi ad una reale percezione della realt

    dallosservazione della carta).

    11)Cartografia raster, acquisizione e georeferenziazione:

    Nel formato raster limmagine viene suddivisa in una griglia finissima di elementi, denominati pixel, organizzata in una matrice rettangolare. Ogni pixel ha un contenuto omogeneo e non

    ulteriormente suddivisibile. La cartografia di un formato raster si acquisisce mediante scansione di

    una carta tradizionale che trasferisce sullelaboratore limmagine. La rasterizzazione di una carta opportuna quando si dispone di materiale aggiornato e/o quando si vogliono trasferire su

    elaboratore particolari dati. La cartografia in formato raster presenta il difetto di permettere la sola

    visualizzazione mentre grazie alla digitalizzazione la cartografia diviene vettoriale e permette

    elaborazioni. Durante il processo di scansione la carta subisce inevitabili deformazioni, nonch

    rotazioni, attraverso la georeferenziazione si riporta in modo corretto limmagine acquisita eliminando i bordi dovuti allo scanner, si ruota e si sposta nel sistema di riferimento assoluto. La

    georeferenziazione fatta con il software autocad map.

  • 12)Metodi della produzione della CN:

    Esistono 3 diversi metodi per produrre CN:

    - mediante rilievo diretto sul terreno con strumentazione topografica. Questo metodo trova un impiego limitato a causa dei costi elevati e dei lunghi tempi di realizzazione. Bisogna

    reperire i vertici trigonometrici cui appoggiarsi per determinare la rete di inquadramento

    mediante triangolazioni o GPS. Tale rete viene infittita tramite intersezioni.

    Successivamente si costruisce, tramite poligonali, una rete da cui eseguire la celerimensura

    per il rilievo degli oggetti. Le coordinate cos individuate vengno utilizzate per la

    produzione della CN.

    - Con il metodo fotogrammetrico numerico diretto che utilizzato per la quasi totalit delle carte in quanto rapido e meno costoso. Differisce dalla restituzione fotogrammetrica della cartografia tradizionale nei particolari naturali e artificiali acquisiti

    direttamente in forma numerica,per quel che riguarda la fase di presa non vi differenza tra

    le 2. Si deve prevedere il piano di volo, individuare i punti di appoggio e determinare le

    coordinate. Si eseguono le prese e una volta disponibili i fotogrammi si esegue la

    restituzione. Qui ci sono alcune differenze. Infatti servono strumenti in grado di

    memorizzare su memorie di massa(analitici o analogici encoderizzati). Il dato acquisito pu

    essere o la traduzione numerica del dato di tipo tradizionale o il dato cartografico 3d a

    seconda della cartografia richiesta. Il restitutista della CN deve attribuire un codice ai vari

    oggetti, e deve eseguire la restituzione secondo criteri logici per memorizzare al meglio i

    dati negli archivi al fine di ridurre il lavoro in fase di editino.Il restitutista cerca di

    determinare, dove necessario, anche il maggior numero di dati altimetrici onde evitare

    successivi ricognizioni o particolari accorgimenti operativi. Il prodotto del suo lavoro un

    file a record fissi dove ciascun record ha non pi di 5 campi. Successivamente si svolgono le

    attivit di ricognizione e di editing per le integrazioni e le correzioni delle congruenze,

    linserimento della toponomastica e il completamento del sistema di codifica Lo strumento restitutore deve essere collegato a un pc in modo da assegnare ad ogni entit le coordinate e le codifiche necessarie.

    - Con la digitalizzazione della cartografia esistente. Questo procedimento effettuato tramite il digimetro avviene in questo modo. Loperatore posiziona la carta sul digimetro che collegato al calcolatore e avvia il programma. Inserendo i dati digitalizzati in software

    appositi procede allorientamento della carta collimando alcuni punti e misurandone le coordinate, imposta nel calcolatore le coordinate della carta per calcolare i parametri di

    corrispondenza fra il sistema del digimetro e quello della carta. Loperatore poi guidato dal software a collimare i punti da memorizzare e a impostarne le codifiche.

    Cartografia: rappresentazione su un piano della superficie fisica della terra mediante la descrizione dei suoi elementi naturali e artificiali. Si presenta come un disegno inserito in un sistema di

    riferimento, e la rappresentazione deve consentire di ricavare informazioni qualitative e metriche.

    CN trad: Planimetria proiezione nel piano del disegno di particolari naturali e artificiali, altimetria:

    distanza dei punti dal livello medio del mare rappresentata mediante punti quotati curve di livello.

    Gli elementi che permettono di poter parlare di cartografia sono: rapporto di scala, le funzioni che il

    disegno assolve(base per classificazione, progetto e pianificazione). Devono esser soddisfatti la

    veridicit, la leggibilit(univocit, similitudine disegno/realt), la congruenza tra le info date dalla

    carta.

    CN: deve avere un codice(d possibilit di compiere selezioni e classificazioni), devono esser

    possibili delle elaborazioni, deve avere contenuti qualitativi e metrici della cartografia tradizionale,

    univocit sistema metrico(no soggettivit in misura coordinate), fornisce la possibilit di estendere

  • il dato altimetrico. E memorizzata in coord assolute quindi sembra superato il concetto di scala, ma le precisioni metriche e semantiche dipendono da come la scala stata costruita