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SETTEMBRE / OTTOBRE 2012 Motori benzina 3.6 (280 CV) Motori gasolio 2.0 (140/170 CV) Omologazione Euro 5 Allestimenti Freemont, Urban, Lounge Dimensioni 4.888x1.878x1.705 mm Prezzi da 26.650 a 35.150 euro Prodotta a Toluca (Messico) In vendita da aprile 2011, la Fiat Freemont è disponibile in 8 versioni IN BREVE (continua a pag. 30) OFFICINA PRIMO ESAME Per riuscire a incidere in un’area di mercato così vasta com’è il segmento P, quello popolato da diverse tipologie di Suv di successo quali Dacia Duster, Nissan Qashqai e Volkswagen Ti- guan, la Fiat ha di recente proposto la Freemont. Sorella dell’americana Dodge Journey, la prima auto nata dalla part- nership con la Chrysler è stata opportu- namente aggiornata sia negli elementi della scocca sia nell’elettronica e nei mo- tori. Come possiamo vedere analizzan- do in dettaglio tutti i particolari oggetto di riprogettazione. Scocca Dal punto di vista strutturale, la Free- mont (codice progetto 345) riprende fe- delmente la scocca della Journey, ma le estremità sono state oggetto di una pro- fonda rivisitazione. Nella zona anterio- re dei longheroni ci sono gli indicatori dell’entità del sinistro, speciali “tac- che” che guidano l’operatore nel corso delle manovre di ripristino del mezzo. Una novità assoluta, per il gruppo Fiat, è il sistema elettronico di prote- zioni pedoni (EPP), la cui peculiarità sta negli attuatori cerniera del cofano attivo (in alluminio). Questi sono po- 30 Assemblata nello stabilimento messicano di Toluca, la Fiat Freemont è disponibile in tre allestimenti, per un totale di otto versioni. Fiat Freemont Nata dalla partnership tra la Casa torinese e la Chrysler, deriva direttamente dalla sorella Dodge Journey. Numerosi elementi dell’elettronica e della scocca, però, sono assai diversi GAETANO DEROSA (continua a pag. 30) erniera del cofano attivo (in alluminio). Questi sono po- messicano di Toluca, la Fiat Freemont è disponibile in tre allestimenti, per un totale di otto versioni.

APR Primo esame Freemont - put.edidomus.it · cambio automatico. A eccezione del po-tente motore 3.6 litri della famiglia Pen-tastar del gruppo Chrysler e del relati-vo cambio automatico,

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SETTEMBRE / OTTOBRE 2012

Motori benzina 3.6 (280 CV)

Motori gasolio 2.0 (140/170 CV)

Omologazione Euro 5

Allestimenti Freemont, Urban, Lounge

Dimensioni 4.888x1.878x1.705 mm

Prezzi da 26.650 a 35.150 euro

Prodotta a Toluca (Messico)

In vendita da aprile 2011, la Fiat Freemont è disponibile in 8 versioni

IN BREVE

(continua a pag. 30)

OFFICINA PRIMO ESAME

Per riuscire a incidere in un’area di mercato così vasta com’è il segmento P, quello popolato da diverse tipologie di Suv di successo quali Dacia Duster, Nissan Qashqai e Volkswagen Ti-guan, la Fiat ha di recente proposto la Freemont. Sorella dell’americana Dodge Journey, la prima auto nata dalla part-nership con la Chrysler è stata opportu-namente aggiornata sia negli elementi

della scocca sia nell’elettronica e nei mo-tori. Come possiamo vedere analizzan-do in dettaglio tutti i particolari oggetto di riprogettazione.

Scocca Dal punto di vista strutturale, la Free-mont (codice progetto 345) riprende fe-delmente la scocca della Journey, ma le estremità sono state oggetto di una pro-

fonda rivisitazione. Nella zona anterio-re dei longheroni ci sono gli indicatori dell’entità del sinistro, speciali “tac-che” che guidano l’operatore nel corso delle manovre di ripristino del mezzo.

Una novità assoluta, per il gruppo Fiat, è il sistema elettronico di prote-zioni pedoni (EPP), la cui peculiarità sta negli attuatori cerniera del cofano attivo (in alluminio). Questi sono po-

30

Assemblata nello stabilimento messicano di Toluca, la Fiat Freemont è disponibile in tre allestimenti, per un totale di otto versioni.

Fiat FreemontNata dalla partnership tra la Casa torinese e la Chrysler, deriva direttamente dalla sorella Dodge Journey. Numerosi elementi dell’elettronicae della scocca, però, sono assai diversi

GAETANO DEROSA

(continua a pag. 30)

perniera del cofano

attivo (in alluminio). Questi sono po-

messicano di Toluca, la Fiat Freemont è disponibile in tre allestimenti, per un totale di otto versioni.

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1. La traversa sacrificale inferiore, in acciaio, è fissata alle estremità dei longheroni tramite bulloni: il suo spessore è di ben 6 cm.2. La parte sopra la traversa sacrificale del front end, vista di lato, con il supporto per il fissaggio del proiettore.3. La traversa sacrificale centrale, anch’essa in acciaio, con specifici sensori di urto, è imbullonata ai longheroni, che dispongono di indicatori per la loro sostituzione parziale.4. Il blocco della leva di sicurezza per l’aperura del cofano, fissata appena sopra la massa radiante.5. Uno dei due attuatori pirotecnici posizionati alle estremità posteriori del cofano motore. I due elementi agiscono sulle specifiche cerniere del cofano per garantire, in caso di urto, il sollevamento del cofano stesso.

A seguito dell’attivazione del dispositivo EPP, è necessario verificare l’integrità e il corretto funzionamento di tutti gli altri elementi del sistema, facendo riferimento al manuale di assistenza della Casa per le procedure (si ringrazia Marco Vasa, responsabile Fiat Service Engineering).

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OFFICINA Primo esame: Fiat Freemont

1. Uno dei tre sensori pirotecnici posizionati sopra la traversa sacrificale anteriore.2. Insolita la posizione della batteria, davanti al motore, a destra.3. In evidenza, guardando la parte posteriore, le prese di sfogo aria appena sotto i fanali.4. La centralina PCM di controllo motore è sistemata, secondo lo schema Fiat, accanto alla batteria.

(segue da pag. 28)

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sizionati alle estremità posteriori del cofano e agiscono sulle specifi che cer-niere per garantire, in caso di urto con pedoni, il sollevamento del lamierato stesso. Un modulo elettronico EPPM valuta infatti le condizioni dell’impat-to e, se necessario, attiva i due attuato-ri pirotecnici. Poi la posizione del co-fano può essere temporaneamente ri-pristinata agendo sulle cerniere poste-riori, fi no a quando non avviene l’inse-rimento del dispositivo di blocco. Per garantire l’integrità e il corretto fun-zionamento del cofano è necessario so-stituire gli attuatori dopo ogni inter-vento del sistema EPP. Inoltre è obbli-gatorio cambiare le cerniere del cofano attivo e il cofano stesso in seguito a tre attivazioni del sistema, indipendente-mente dalla causa.

La parte posteriore della scocca è caratterizzata da un massiccio mosai-co di lamierati che, in caso di urto,

Pistoni: Mahle

Common rail: Bosch

Proiettori: Visteon

Alberi a camme: CWC Textron

Parabrezza: Mopar

Turbo (Diesel): Garrett

Alternatore: Bosch, Mitsubishi Electric

Tensionatori distribuzione: INA

Pinze freni anteriori: TRW

Parafanghi: U.S. SteelParaurti: Plastic Omnium

Radiatore: Behr

Fari di profondità: Visteon

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Chi fa che cosaI più importanti fornitori di componenti

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5. I proiettori anteriori, forniti da Visteon, hanno una carcassa di tipo tradizionale, senza la possibilità di riparazione degli attacchi in caso di una loro rottura in seguito a un sinistro.6. Le specifiche cerniere di apertura del cofano motore. Oltre alla loro normale funzione, garantiscono anche il corretto sollevamento della sola parte posteriore del lamierato in caso di attivazione degli attuatori pirotecnici.7. A volte ritornano: proprio come nelle Alfa Romeo degli anni 70, nella Freemont i lamierati delle traverse, e non solo quelli, hanno al loro interno il materiale schiumato insonorizzante.8. Pure la traversa sacrificale posteriore è imbullonata e, grazie ai fori nella parte anteriore, non bisogna fare salti mortali per staccarla dalla scocca.

Fluido freni: Dow Automotive

Controllo elettronico acceleratore: Continental Cuscinetti ruota posteriore: FagSensori Abs-Esc: Leoni

Pastiglie freno posteriori: TRW

Fanali: Visteon

Specchietto prismatico: M. Donnelly

Cinture di sicurezza: TRWLunotto: Mopar

Tetto apribile: Webasto

Cerniere portiera: Multimatic

Impianto stereo: Becker

Leveraggio alzacristalli: Jico SealingPneumatici: Yokohama

Protezione sottoscocca: Gkn

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OFFICINA Primo esame: Fiat Freemont

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9. Le minuscole graffette che servono a tenere unite le due parti (inferiore e superiore) del paraurti anteriore.10. Il ponte a sollevatore a forbice singola, con sistema di bloccaggio automatico dei punti di ancoraggio, rimane quello più indicato per le operazioni sul sottoscocca della Freemont.11. Fornito da Plastic Omnium su licenza U.S. Steel, il paraurti anteriore è molto semplice e ha alcuni componenti (come le griglie di sfogo dell’aria) che possono essere fornite singolarmente come ricambi.12. La sede dell’attacco del faro di profondità, marchiato Visteon, con quattro viti di fissaggio.

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Carrozzeria L’assemblaggio dei lamierati rivela una buona precisione negli accoppiamenti, con verniciatura di ottimo livello anche nei punti critici. Tutta la parte anterio-re è stata messa a punto per garanti-

13. Il 4 cilindri 2.0 Multijet 2 vanta un sistema di alimentazione con iniettori più veloci e capaci di compiere iniezioni multiple ravvicinate. In particolare, è possibile effettuare un’iniezione principale di carburante modulata in più fasi distinte e anticipare le successive. 14. Spaccato del turbocompressore Garrett a geometria variabile. Il Multijet 2 è dotato anche di una nuova pompa olio a cilindrata variabile.15. Il sistema Multijet 2 messo a punto da Bosch è in grado di gestire fino a otto iniezioni per ciclo, grazie alla nuova servo-valvola con otturatore bilanciato.16. Nonostnate il vano motore non sia di grandi dimensioni, gli ingombri contenuti dei propulsori a benzina (3.6 Pentastar) e diesel consentono di raggiungere i componenti secondari (come la carcassa dei proiettori) senza peripezie.

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possono essere parzializzati, con sen-sibile risparmio in termini di tempo.

Traverse La parte di protezione anteriore della Freemont è molto semplice e tradizio-

nale. Entrambe le traverse sacrifi cali centrali sono in acciaio. I tre sensori specifi ci di urto del sistema elettroni-co di protezione pedoni, di tipo accele-rometrico, sono posizionati nella par-te posteriore del paraurti anteriore.

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Particolare Euro

Cerchio in lega da 16” 253,55

Radiatore acqua 203,95

Motorino avviamento 404,81

Motorino tergicristallo anteriore 126,24

Cofano motore 593,98

Portellone 868,64

Parabrezza 425,52

Portiera anteriore sinistra 653,33

Portiera posteriore sinistra 634,31

Cristallo anteriore sinistro 234,82

Traversa sacrifi cale anteriore 272,04

Traversa sacrifi cale posteriore 255,71

Scatola sterzo 649,98

Kit frizione 322,04

Disco freno anteriore 91,89

Serie pastiglie freno anteriore 120,17

Parafango anteriore sinistro 167,67

Parafango posteriore sinistro 529,78

Barra stabilizzatrice anteriore 204,34

Alternatore 526,41

Braccetto sterzo 77,93

Paraurti anteriore 309,79

Paraurti posteriore 340,08

Specchietto retrovisore esterno 135,55

Proiettore anteriore 307,61

Fanale posteriore completo 518,69

I prezzi (Iva esclusa, in vigore da settembre 2012) si riferiscono alla versione 2.0 MJT Urban.

IL COSTO DEI RICAMBI

© Riproduzione riservata

di fasatura degli alberi a camme. In questo caso le ruote foniche non devo-no venire a contatto con magneti (stru-menti di rilevazione, piastre e simili), perché questo distruggerebbe immedia-tamente la capacità della fasatura ruo-te di rilevare la corretta posizione dell’albero a camme.

Considerato che le testate e il coper-chio della distribuzione sono in allu-minio pressofuso, è poi buona norma evitare di usare un raschiatore metal-lico per la pulizia; meglio utilizzare pulitori chimici per la rimozione del sigillante.

Impianto elettrico Con l’introduzione del nuovo sistema telematico Chrysler Platform CTP, è sta-to preparato un kit di attrezzi per la diagnosi specifi ca in grado di determi-nare se la causa del malfunzionamen-to sia la radio, l’antenna oppure il cavo dell’antenna stessa. Nel caso in cui fos-

17/18. I freni a disco sono di generose dimensioni (spessore anteriori 302 mm, posteriori 305). L’albero di trasmissione, nella versione a quattro ruote motrici, è in due pezzi e collega il ripartitore di coppia con il giunto a controllo elettronico. Un elemento centrale compensa i movimenti longitudinali del motore rispetto al gruppo differenziale posteriore. Il modulo di controllo della trasmissione è posizionato sulla paratia sopra la colonna dello sterzo.

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se necessario sostituire il modulo ra-dio ricevitore, è possibile procedere al-la creazione di una copia di backup delle impostazioni e dei cavi, così da poterla riportare correttamente nel nuovo modulo da installare.

OFFICINA Primo esame: Fiat Freemont

re una perfetta collassabilità. In caso di smontaggio del fascione

paraurti anteriore e delle paratie inso-norizzanti sotto i parafanghi, è molto importante avere a disposizione la stru-mentazione proposta alle offi cine auto-rizzate.

Motori La gamma con trazione sulle due ruote motrici si limita al turbodiesel (2.0 Multijet da 140 o 170 cavalli), abbinato a un cambio manuale. Le versioni 4x4 dispongono invece di motorizzazioni 2.0 Multijet da 170 cavalli e 3.6 benzi-na V6 da 280 cavalli, entrambe con cambio automatico. A eccezione del po-tente motore 3.6 litri della famiglia Pen-tastar del gruppo Chrysler e del relati-vo cambio automatico, tutti i gruppi motopropulsori sono prodotti e svilup-pati da FPT-Fiat PowerTrain. La messa a punto del Pentastar richiede qualche attenzione soprattutto nell’operazione

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