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25 Aprile 1° Maggio per la democrazia per il lavoro 29 aprile 1922 la copertina del periodico Cuore, giornale per le giovani generazioni Brescia Numero 2 Aprile 2013 Registrazione Tribunale di Milano n. 75 del 27/01/1999. Spedizione in abb post. 45% comma 2 art. 20b legge 662/96 Filiale di Milano - Euro 2,00 Direttore responsabile Erica Ardenti www.spicgillombardia.it Comune di Brescia: cogliere l’occasione per cambiare A pagina 2 Emergenza casa A pagina 2 L’emergenza è governare A pagina 3 Regione Lombardia Opposizione rigorosa, ma costruttiva A pagina 3 Le necessarie risposte alla crisi abitativa A pagina 4 Diamo asilo alla speranza A pagina 4 Marzo, il mese delle donne… A pagina 7 Sfogliando le carte A pagina 7 Svolte 70 assemblee A pagina 8 Le nostre convenzioni A pagina 8 Priorità al sociale A Brescia boom di cassa integrazione e disoccupazione. Pensioni basse, costi insostenibili per sanità e assistenza di Ernesto Cadenelli Siamo in un momento delica- to a livello politico e sociale. Il quadro che emerge dal risul- tato elettorale è complesso ma, al momento in cui andia- mo in stampa, ci sono degli ele- menti importanti che denota- no la volontà di cambiamento espressa dal centro sinistra. Un chiaro segnale è rappre- sentato dall’elezione di Laura Boldrini e Pietro Grasso alla presidenza di Camera e Sena- to. Auspichiamo che possa costruirsi celermente il go- verno con analoghe caratteri- stiche di innovazione nella composizione e nei contenuti programmatici. Si tratta di una situazione emergenziale per- ché, sul versante sociale, la cri- si continua implacabilmente a mietere vittime: disoccupa- zione giovanile, precarietà, ri- duzione o perdita del lavoro, pensionati in grave difficoltà sul versante del reddito e del- l’assistenza. La questione so- ciale rappresenta la prima emergenza da affrontare come mostrano anche i dati della re- altà bresciana. Ben 51mila per- sone, nel 2012, si sono iscritte alle liste di disoccupazione, sono spropositate le ore di cassa integrazione utilizzate, c’è l’urgenza che venga rifi- nanziato il sistema di ammor- tizzatori sociali in quanto, ad agosto, si esauriranno i fondi. Molto problematica anche la situazione dei pensionati. Dati appena diffusi attraverso il rendiconto annuale 2012 del- l’Inps di Brescia (v. articolo pag. 3), mostrano che, nella no- stra provincia, il 34% delle pensioni è sotto i 500 euro ed il 33% è sotto i 1000. Va anco- ra peggio alle donne: il 49% di loro non arriva a 500 euro. A questa situazione si affiancano i problemi determinati dalla mancata rivalutazione delle pensioni per chi percepisce un assegno superiore a tre volte il minimo (1486 euro lordi). Una vera patrimoniale sui pensio- nati! Accanto alla questione del reddito, per molte persone an- ziane, c’è il problema dell’as- sistenza domiciliare o in strut- ture protette. Con le politiche di rigore, accompagnate da sprechi e corruzione, perpe- trate nel tempo sia dalla Re- gione che dal governo centra- le, sono stati via via ridotti i fondi disponibili per le politi- che sociali, la sanità e la non autosufficienza. Nella nostra provincia il fenomeno dell’au- mento delle rette delle Rsa sta diventando insopportabile: siamo arrivati al punto in cui nessuna pensione normale è sufficiente a garantire sereni- tà alle persone interessate. Anche su questo fronte, oltre alla denuncia che costante- mente riproponiamo, serve un pressing sulla Regione per- ché si rivedano i meccanismi per la definizione dei contributi regionali e si trovino le risor- se necessarie a qualificare l’as- sistenza alle persone. L’8 apri- le insieme a Fnp e Uilp abbia- mo incontrato i parlamentari bresciani per chiedere atten- zione sugli attuali problemi. Ha preso il via la contratta- zione sociale con i Comuni per il 2013 su cui, anche quest’an- no, pesa il problema della scarsità di risorse. L’impegno dei sindacati dei pensionati sarà finalizzato, principalmente, a difendere la rete dei servizi e gli aiuti eco- nomici nel territorio ma anche a fare in modo che gli enti lo- cali, in raccordo con una più decisa azione del governo cen- trale, concorrano a contrasta- re l’evasione fiscale, estrema- mente diffusa anche nella no- stra provincia. Spi Cgil Brescia via Folonari, 20 Tel. 030.3729370 www.cgil.brescia.it/spi

Aprile 2013 1° Maggio - spicgillombardia.it

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Page 1: Aprile 2013 1° Maggio - spicgillombardia.it

25 Aprile1° Maggioper lademocraziaper illavoro

29 aprile 1922 la copertina del periodico Cuore,

giornale per le giovani generazioni

Brescia

Numero 2Aprile 2013

Registrazione Tribunale di Milano n. 75 del 27/01/1999.

Spedizione in abb post. 45%comma 2 art. 20b legge 662/96

Filiale di Milano - Euro 2,00

Direttore responsabile Erica Ardenti

www.spicgillombardia.it

Comune di Brescia:cogliere l’occasione per cambiare

A pagina 2

Emergenza casaA pagina 2

L’emergenzaè governare

A pagina 3

Regione LombardiaOpposizionerigorosa,ma costruttiva

A pagina 3

Le necessarierispostealla crisi abitativa

A pagina 4

Diamo asiloalla speranza

A pagina 4

Marzo, il mesedelle donne…

A pagina 7

Sfogliando le carteA pagina 7

Svolte 70 assembleeA pagina 8

Le nostreconvenzioni

A pagina 8

Priorità al socialeA Brescia boom di cassa integrazione e disoccupazione.

Pensioni basse, costi insostenibili per sanità e assistenzadi Ernesto Cadenelli

Siamo in un momento delica-to a livello politico e sociale. Ilquadro che emerge dal risul-tato elettorale è complessoma, al momento in cui andia-mo in stampa, ci sono degli ele-menti importanti che denota-no la volontà di cambiamentoespressa dal centro sinistra. Un chiaro segnale è rappre-sentato dall’elezione di LauraBoldrini e Pietro Grasso allapresidenza di Camera e Sena-to. Auspichiamo che possacostruirsi celermente il go-verno con analoghe caratteri-stiche di innovazione nellacomposizione e nei contenutiprogrammatici. Si tratta di unasituazione emergenziale per-ché, sul versante sociale, la cri-si continua implacabilmente amietere vittime: disoccupa-zione giovanile, precarietà, ri-duzione o perdita del lavoro,pensionati in grave difficoltàsul versante del reddito e del-

l’assistenza. La questione so-ciale rappresenta la primaemergenza da affrontare comemostrano anche i dati della re-altà bresciana. Ben 51mila per-sone, nel 2012, si sono iscrittealle liste di disoccupazione,sono spropositate le ore dicassa integrazione utilizzate,c’è l’urgenza che venga rifi-nanziato il sistema di ammor-tizzatori sociali in quanto, adagosto, si esauriranno i fondi.Molto problematica anche lasituazione dei pensionati. Datiappena diffusi attraverso ilrendiconto annuale 2012 del-l’Inps di Brescia (v. articolopag. 3), mostrano che, nella no-stra provincia, il 34% dellepensioni è sotto i 500 euro edil 33% è sotto i 1000. Va anco-ra peggio alle donne: il 49% diloro non arriva a 500 euro. Aquesta situazione si affiancanoi problemi determinati dallamancata rivalutazione delle

pensioni per chi percepisce unassegno superiore a tre volte ilminimo (1486 euro lordi). Unavera patrimoniale sui pensio-nati! Accanto alla questione delreddito, per molte persone an-ziane, c’è il problema dell’as-sistenza domiciliare o in strut-ture protette. Con le politichedi rigore, accompagnate dasprechi e corruzione, perpe-trate nel tempo sia dalla Re-gione che dal governo centra-le, sono stati via via ridotti ifondi disponibili per le politi-che sociali, la sanità e la nonautosufficienza. Nella nostraprovincia il fenomeno dell’au-mento delle rette delle Rsasta diventando insopportabile:siamo arrivati al punto in cuinessuna pensione normale èsufficiente a garantire sereni-tà alle persone interessate.Anche su questo fronte, oltrealla denuncia che costante-mente riproponiamo, serve un

pressing sulla Regione per-ché si rivedano i meccanismiper la definizione dei contributiregionali e si trovino le risor-se necessarie a qualificare l’as-sistenza alle persone. L’8 apri-le insieme a Fnp e Uilp abbia-mo incontrato i parlamentaribresciani per chiedere atten-zione sugli attuali problemi. Ha preso il via la contratta-zione sociale con i Comuni peril 2013 su cui, anche quest’an-no, pesa il problema dellascarsità di risorse. L’impegno dei sindacati deipensionati sarà finalizzato,principalmente, a difenderela rete dei servizi e gli aiuti eco-nomici nel territorio ma anchea fare in modo che gli enti lo-cali, in raccordo con una piùdecisa azione del governo cen-trale, concorrano a contrasta-re l’evasione fiscale, estrema-mente diffusa anche nella no-stra provincia. ■

Spi Cgil Bresciavia Folonari, 20Tel. 030.3729370www.cgil.brescia.it/spi

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2Brescia

La commissione consiliare Area servizi alla famiglia e alla per-sona del Comune di Brescia, dopo un anno di attesa, lunedì 11

marzo si è finalmente riunita con la presenza dell’assessore al-la Casa. I dati forniti: dei 370mila euro stanziati tra il 2011 e il2012 per il fondo di contenimento degli sfratti, solo 88.931 eu-ro sono stati utilizzati e le varie delibere sul tema emergenza ca-sa, in verità hanno trovato una scarsa applicazione lasciando difatto il problema irrisolto. Purtroppo fin dal 19 ottobre delloscorso anno lo Spi di Brescia, in collaborazione con la Cameradel Lavoro e il Sunia, aveva lanciato un grido di allarme sui quo-tidiani locali denunciando che dei 1.500 sfratti che si registranoin un anno nella nostra provincia, più di 500 si contano nel so-lo Comune capoluogo. Ma non solo, in un incontro pubblico colsindaco della città che la Camera del Lavoro bresciana aveva or-ganizzato lo scorso 5 febbraio, era stata denunciata la difficilesituazione per altro, senza ottenere risposte concrete da partedel sindaco stesso. Nell’occasione erano stati sottolineati alcu-ni degli ostacoli che hanno impedito non solo la risoluzione delproblema ma che hanno reso davvero complicato l’approccio al-la questione. Alcuni degli ostacoli da noi denunciati sono: la scar-sa informazione rispetto alle possibilità di accedere ai contributi;le difficoltà legate alle procedure di assegnazione; la mancanzadi tempestività negli interventi di aiuto; l’indisponibilità dei pro-prietari a riconsiderare situazioni di morosità soprattutto quan-do incolpevole.Come Spi però non ci si è limitati a una mera denuncia. Con laCamera del Lavoro e il Sunia sono state avanzate proposte con-crete rispetto a linee di intervento sulle quali promuovere l’ini-ziativa: la riqualificazione del patrimonio abitativo esistente edella torre Tintoretto così da poter riutilizzare gli spazi ristrut-turati; la promozione di azioni per acquisire nuove disponibili-tà di appartamenti tra l’edificato vuoto e invenduto; la salva-guardia e l’incremento del patrimonio di edilizia residenzialepubblica (Erp). Inoltre, proponiamo di incentivare i contratti acanone concordato anche con agevolazioni fiscali: il Comune ri-consideri il valore dell’Imu a quei proprietari che affittano allecondizioni predette; la ricerca di relazioni e disponibilità con so-cietà immobiliari, grandi proprietari, costruttori e Fondazioni;e infine ma non per ultima, un’azione rivendicativa nei confrontidella Regione Lombardia che riavvii immediatamente il finan-ziamento del Fondo affitti e l’istituzione di un Fondo di solida-rietà verso quei Comuni alle prese con il problema emergenzacasa utilizzando anche quei soldi pubblici distolti al malaffare ealla corruzione. Siamo davanti ad una situazione sempre piùesplosiva della quale il Comune di Brescia deve, finalmente, de-cidere di avviare davvero progetti utili e concreti per la risolu-zione del problema. Promuoveremo iniziative anche di mobili-tazione perché non accetteremo mai di tacere davanti al fattoche chi perde il lavoro perda anche la casa e che ancora una vol-ta i più penalizzati dalla tremenda crisi in atto siano i cittadini –pensionati, e lavoratori – meno abbienti! ■

Emergenza casaInerte l’azione

della giunta brescianadi Duilio Gussago

Nella nostra città il 26 e il 27

maggio le donne e gli uomi-ni che vi risiedono sarannochiamati a eleggere il sinda-co e il consiglio che per cin-que anni amministreranno ilComune.Un passaggio davvero im-portante che deve vedere at-tivi al voto le elettrici e glielettori che amano questacittà, ma che non può pre-scindere da un attento esamedi quanto è avvenuto dal2008 a oggi.Il nostro sindacato, insiemea Fnp e Uilp, ha toccato su-bito con mano la diversità trala maggioranza di centro si-nistra e quella di centro de-stra. Mentre con il sindaco ela giunta precedente vi è sta-to un reale confronto con leparti sociali, confederazionie sindacati dei pensionati,che ha portato a estendereper interventi e contributi lostato sociale comunale, arenderlo più capace di ri-spondere ai bisogni reali del-la popolazione, la giunta Pa-roli non solo lo ha impoveri-to, ma ha chiuso la porta auna negoziazione sociale conle organizzazioni sindacaliche hanno sul territorio unaforte rappresentanza di la-voratori e pensionati.Le pensionate e i pensionatiiscritti allo Spi sanno benequante sono state le battaglie

sindacali ver-so un sindaco,una giunta euna maggio-ranza che han-no, in un pri-mo tempo, uti-lizzato per ilBonus anzianiun lascito del-la giunta Cor-sini di 8,4 mi-lioni di eurosolo per una

parte della

popolazione anziana. Quat-tordici mesi di mobilitazioneunitaria sono stati necessariper ottenere un sostegno alreddito anche per personeche, per età o tipologia di pen-sione, erano state escluse.Successivamente, grazie auna nuova mobilitazione sin-dacale, è stato possibile, perchi aveva maturato il dirittonel 2011, ricevere nello scor-so mese di marzo un aiutoeconomico che la giunta ave-va annullato.Ma le nostre battaglie hannoavuto al centro anche l’obiet-tivo di annullare la cancella-zione o la diminuzione di al-cuni importanti servizi con-quistati con la negoziazioneavvenuta nel passato. Ci ri-feriamo ai contributi per lanon autosufficienza che ve-nivano dati alle famiglie del-le persone con tale disabilità,

alla diminuzione dei servizi edegli aiuti per chi è in diffi-coltà economica e/o fisica, alridimensionamento dell’as-sistenza domiciliare, all’au-mento della compartecipa-zione alla spesa di servizi in-dispensabili e, di contro, al-l’adozione dell’addizionaleIrpef che si somma a quellaregionale, alle delibere rife-rite all’Imu, all’aumento del-la tassa sui rifiuti, alla can-cellazione del contributo perlo sconto dell’abbonamentoper i bus urbani, per l’acqui-sto di farmaci e altro ancora.Utilizziamo dunque con sa-pienza l’arma democraticadel voto per rendere possibileuna politica amministrativache abbia al centro la perso-na nelle diverse età dellavita. ■*Responsabile Spi Cgil Città

di Brescia

Comune di Brescia: coglierel’occasione del cambiamento

di Grazia Longhi Meazzi*

Detrazioni fiscali per chi vive in affitto

I titolari di regolare contratto di affitto, possono ottenere dal sostituto d’imposta, e cioèdall’ente previdenziale o dal datore di lavoro, un rimborso Irpef attraverso la dichiarazio-ne dei redditi.

Gli studenti universitari fuori sede hanno diritto alla detrazione del 19% sulla spesa mas-

sima di euro 2.633 per contratti di locazione/ospitalità; la detrazione spetta anche se le

spese sono state sostenute per i familiari fiscalmente a carico.

Informazioni e assistenza presso le sedi Spi e Caaf. ■

Il rimborso spetta anche se l’imposta lorda è inferiore all’importo di detrazione o anche pari a

zero. T.U.I.R. Art. 16 – commi 01/1/1bis/1 ter.

18 APRILE Sciopero generale di 8 ore

proclamato dalla Cgil di Brescia manifestazione in Piazza Loggia

per sostenere la piattaforma sulavoro, blocco dei licenziamenti,

estensione dei contratti di solidarie-

tà, finanziamento degli ammortizza-

tori sociali, risorse per lavoratori e

pensionati colpiti dalla crisi.

Mettetevi in contatto con le vostre sedi

di zona per la partecipazione. ■

contratti registrati limite di reddito detrazione

legge 431/1998 euro euro

abitazione principale

Affitti “convenzionali” fino a 15.493,71 495,80oltre 15.493,71 e fino a 30.987,41 247,90

Generalità affitti fino a 15.493,71 300,00oltre 15.493,71 e fino a 30.987,41 150,00

Giovani fra 20 e 30 annicon abitazione principale fino a 15.493,71 991,60diversa da quella dei genitoriLavoratori dipendenti fino a 15.493,71 991,60trasferiti per motivi di lavoro oltre 15.493,71 e fino a 30.987,41 495,80

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3Lombardia

A più di un mese dall’esito delle elezioni anticipate il nostropaese non è ancora in grado di avere un governo stabile e coe-so, capace di affrontare i gravi problemi che ci attanagliano.Viviamo una profonda incertezza anche perché l’esito elet-torale ci consegna tre grandi blocchi politici di analoga con-sistenza. Il centro-sinistra, guidato da Bersani, ha ottenuto il29,53%, rispetto le precedenti elezioni del 2008 perde il 9% deivoti, il centro destra ottiene il 29,13%, e perde ben il 17,8% deivoti rispetto la precedente tornata elettorale, il Movimento5 Stelle ottiene il 25,55% dei voti e il centro guidato da Mon-ti il 10,54%. I numeri parlano da soli, siamo di fronte a un Par-lamento che rappresenta il mosaico infranto della nostra so-cietà, non ancora in grado di realizzare una sintesi tra le va-rie forze lì rappresentate. Alla Camera dei deputati il cen-trosinistra ha ottenuto, grazie al premio di coalizione, una so-lida maggioranza, così non è avvenuto al Senato, dove di fat-to nessuna forza politica o coalizione ha ottenuto una mag-gioranza in grado di ottenere la fiducia per la formazione diun governo. Il Presidente Napolitano, ormai prossimo alla scadenza delsuo settennato, ha dichiarato che un governo in carica esi-ste, è quello Monti, e ha così deciso di conferire l’incarico adieci saggi per costruire proposte concrete in merito alla ri-forma della legge elettorale e ai provvedimenti di carattereeconomico più urgenti. Certo non possiamo che esprimereun giudizio negativo sul comportamento del Movimento 5 Stel-le perché, con la sua posizione intransigente, sta di fatto ren-dendo impossibile la costituzione di un governo. Nel contempoil Partito democratico non intende aderire alla proposta di rea-lizzare un governo con il centro destra di Berlusconi, perchéquello analogo di Monti è fallito, la vera condizione per su-perare questa difficile situazione sta nella possibilità di con-vincere i parlamentari del Movimento 5 Stelle a condividerecon il Partito democratico alcuni punti programmatici e ri-forme capaci di portare il paese fuori dalla crisi. L’alternati-va è tornare alle urne. Il giudizio della Cgil è che serve un governo subito, ma nonpossiamo accontentarci di un governo qualsiasi. I partiti, leistituzioni, noi stessi, dobbiamo essere capaci di ascoltareil disagio profondo che vivono i lavoratori, le donne, i pen-sionati, i giovani, che la crisi ha messo in ginocchio perchéil costo del risanamento e del rigore sono stati messi solosulle loro spalle.A giugno si dovrà pagare l’Imu, sarà introdotta la Tares, la nuo-va tassa che sostituirà la vecchia Tarsu, e il governo Montiaveva già deciso l’incremento di un punto dell’Iva che do-vrebbe scattare a luglio, se a questo aggiungiamo il non ade-guamento da due anni delle prestazioni pensionistiche ai ti-tolari di una pensione di mille e duecento euro, possiamo ave-re coscienza di quanto è urgente avere un governo nella pie-nezza dei poteri, in grado di portarci fuori della crisi con unamaggiore equità e giustizia sociale. Meno sprechi e privilegi,basta usare le istitu-zioni per avere l’im-munità e sfuggire cosìalla giustizia, serve piùequità nella distribu-zione dei sacrifici, èimpellente la neces-sità di diminuire lapressione fiscale af-finchè le famiglie pos-sano riprendere fiato, esoprattutto serve inve-stire per far riprenderel’economia e realizza-re così nuovi posti dilavoro, unica vera con-dizione per dare un fu-turo al nostro paese. ■

L’emergenzaè governare

... ma non con un governoqualsiasi

di Anna Bonanomi – Segretario generale Spi Cgil Lombardia Non si è riusciti a con-quistare la RegioneLombardia e avviarecosì una profonda in-novazione. Perché? Chelettura dà del voto deicittadini?In effetti in questa tor-nata elettorale abbia-mo perso la grande op-portunità di creare unaeffettiva discontinuitàin Lombardia. Ho dettoabbiamo perso sin dalprimo momento, quan-do pure emergeva undato non del tutto ne-gativo. Ma bisogna sa-per guardare in faccia larealtà, per poter fareanalisi veritiere e pre-disporre strategie coe-renti. Trovo pessimacosa, e lo dicevo anco-ra in campagna eletto-rale, lo sconfittismo; cosìcome anche le immancabilielucubrazioni dei guru diqualche ristretto circolo,sempre alla ricerca del “col-pevole” su cui scaricare ogniresponsabilità. Abbiamo cer-to commesso errori. Ed ioper primo. Ma in una visio-ne più distaccata del voto sidevono valutare, senza falsiimbarazzi, anche i dati po-sitivi. Tre anni fa oltre un mi-lione e duecentomila voti di-stanziavano i due schiera-menti. Un abisso, come èstato detto, di 23 punti per-centuali. Oggi questi si sonoridotti a 4!! Segno che qual-cosa si è comunque impa-rato e un grande lavoro èstato compiuto con entu-siasmo, nonostante gli errorie il non favorevole contestonazionale. Abbiamo, otte-nuto con la nostra coalizio-ne, 2 milioni e 198 mila voti,contro i 2 milioni e 448 milavoti di Maroni. Una diffe-renza minima, in quantità, di240mila voti. Ma ancora piùrilevante la qualità della no-stra affermazione: abbiamovinto in tutti i capoluoghi diprovincia, ad accezione diVarese. E i voti della nostracoalizione hanno superatodi oltre 200mila voti il ri-sultato che i partiti di sini-stra hanno ottenuto alle po-litiche. Cosa ci è mancato al-lora? Soprattutto un’inizia-tiva più costante e più dif-fusa nei piccoli centri peri-ferici, sia montani che dellapianura, per l’estrema rapi-dità della campagna. È que-

sto radicamento che dob-biamo recuperare. E saràl’oggetto dei nostri prossimisforzi.A questo punto quali sonole priorità da affrontare?Come sapete, il mio osses-sivo slogan elettorale è sta-to lavoro, lavoro, lavoro. Equesto ancora il punto piùimportante. Per questo hovoluto prendere per buonol’impegno preso da Maronidi mettere subito il lavoro alcentro dell’attività della nuo-va Giunta. Al nuovo presi-dente abbiamo chiesto dinon perdere giorni preziosi.C’è un disagio enorme nellefamiglie e nelle imprese. Leproposte le abbiamo già in-dicate: dal reddito di auto-nomia, alla riduzione del-l’Irap, alla regionalizzazionedel Patto di stabilità. Altrepossono aggiungersene pur-ché siano a effetto il piùimmediato possibile. Ne ab-biamo discusso, proprio nelprimo giorno che abbiamomesso piede al Pirellone,con i rappresentanti dei treprincipali sindacati regio-nali, Baseotto per la Cgil,Petteni per la Cisl, Galbu-sera per la Uil. Abbiamotutti convenuto che dob-biamo far giungere più ri-sorse alla Lombardia per fi-nanziare gli ammortizzatorisociali. Ma siamo anche con-sapevoli che questa deveessere l’ultima battaglia sul-le emergenze. Infatti il nuo-vo Consiglio, appena inse-diato, dovrà dare indirizziimmediati e individuare stra-

tegie per creare svilup-po e dare lavoro, oltrea quanti vivono il dram-ma della mobilità, so-prattutto a giovani edonne. Dobbiamo rida-re un futuro alle giova-ni generazioni senzaprospettive di lavoro.Su questo siamo prontia dare a Maroni massi-ma apertura e leale col-laborazione, purché ar-rivino presto risultativisibili.Che tipo di opposi-zione è possibile e conquali politiche?Faremo una opposizio-ne rigorosa, ma co-struttiva e senza pre-giudizi. Abbiamo ungrande patrimonio nonsolo elettorale ma po-litico: da ogni parte

continuano ad arrivarmi sol-lecitazioni per una presen-za e richieste di qualche ri-ferimento stabile. Sono con-sapevole che tutto ciò va va-lorizzato facendosene cari-co, assumendosi tutta la re-sponsabilità. E anche daquesta consapevolezza ènata la mia determinazionedi restare in Consiglio econtinuare nei prossimianni l’impegno per una op-posizione costruttiva: farepolitica non è amministrareil presente, bensì costruireil futuro, ciò che si fa anchese in posizione di minoran-za. Ma allo stesso tempoho deciso di mantenere ilmio impegno sul territorio,tenendo insieme tutti colo-ro che con me vogliono con-tinuare ad impegnarsi per-ché sanno che la democra-zia si costruisce giorno pergiorno, non solo al momen-to delle elezioni. In conclu-sione non so se davvero,come dicono gli analisti, cisia un fattore Ambrosoli.Ma so che tutte le analisi finqui fatte, ci dicono che lanostra proposta, la nostrapresenza, è stata in granparte percepita come unarealtà al di sopra del siste-ma dei partiti convenzio-nali, capace di farsi inter-prete e punto di sintesi diuna pluralità di aspettative,bisogni e disagi che hannotrovato un elemento unifi-cante nella richiesta di le-galità, e nel rispetto e nellavalorizzazione del bene co-mune. ■

Opposizione rigorosama costruttiva

Intervista con Umberto Ambrosoli

dopo le elezioni regionali

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4Lombardia

Le necessarie rispostealla crisi abitativa

di Giancarlo Saccoman – Segreteria Spi Lombardia

Nonostante che in Italia laproprietà dell’abitazione siamolto più diffusa che negli al-tri paesi, per molti cittadini epensionati la casa è tornata aessere una vera e propriaemergenza, tanto che molti te-mono possa sfociare in unproblema di ordine pubbli-co, come è già avvenuto inSpagna e negli Stati Uniti.Questo problema è stato datempo dimenticato dalla po-litica che, con l’abbandono delPiano casa nazionale, dopol’ultima riforma, l’ha delegatointeramente alle regioni, chedenunciano una scarsità di ri-sorse. Ormai anche fasce dipopolazione tradizionalmen-te garantite di ceto medio,che superano il limite di red-dito per accedere all’ediliziapubblica o sociale, sono mi-nacciate dalla esclusione abi-tativa, a causa della precarie-tà lavorativa (licenziamenti ein cassa integrazione), dallapovertà delle pensioni e dalmutamento demografico cheha assottigliato la composi-zione familiare e richiede-rebbe la possibilità di trovareabitazioni più piccola, impe-dita dalla scomparsa del mer-

2012: crescela negoziazioneNegoziazione sociale 2012 in Lombardia: 431 accordi

e protocolli sottoscritti, con un incremento del 14,8

per cento rispetto al 2011.

Un dato che dice che non solo la negoziazione ha retto, maaddirittura è cresciuta nonostante le condizioni avverse:crisi economica fortissima e tagli dei trasferimenti delle ri-sorse da parte dello Stato nei confronti di Comuni, Provin-ce, Regioni.La negoziazione svolta da Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil inLombardia ha riguardato 4milioni e 758mila abitanti. Da ricordare che nella nostra regione gli anziani over75 so-no 975.275 (il 9,7 per cento della popolazione) e non auto-sufficienti 450mila. “Nel 2012 è stato coinvolto un Comunelombardo su quattro, un ottimo risultato che nel 2013 potràessere migliorato – spiega Claudio Dossi, segretario Spi

Lombardia – se la negoziazione si concentrerà sulla scalasovra comunale (unione di comuni, comunità montana, pia-ni di zona). Un passaggio che diventa importante poiché nel 2013 lefunzioni fondamentali riguardanti i servizi sociali devonoessere esercitate dai comuni in forma associata. La leva fi-scale e il sostegno alla legalità devono diventare punti por-tanti”. Per questo il documento unitario dei sindacati deipensionati relativo alle linee guida per il 2013 pone l’accen-to sul premere con i Comuni per la firma di patti antieva-sione con l’Agenzia delle entrate, con l’impegno a destinareparte delle risorse recuperate in progetti che abbattano ildisagio sociale. “E crescente – continua Dossi – deve essere l’impegno nelnegoziare su tributi, tariffe, su condizioni agevolate di ac-cesso alle prestazioni sociali (Isee); interventi mirati di so-stegno al reddito, azioni contro la povertà estrema, contri-buti sull’affitto e così via. Altro obiettivo è aumentare il nu-mero di accordi sperimentali atti a promuovere una mag-giore qualità della vita delle persone e delle città (svilupposostenibile, consumi energetici)”. ■

cato degli affitti. Nel 2012l’accesso al Fondo SostegnoAffitti (Fsa) è stato precluso atutti i pensionati con redditoal di sopra dei 4.500 euro an-nui, ma con tale cifra nessunopotrebbe pagare un affitto,sia pur basso, per cui il suouso è stato essenzialmenteriservato a categorie di evasorifiscali. La crescente diffusio-ne della vendita della nudaproprietà da parte dei pen-sionati testimonia la loro cre-scente situazione di difficoltàeconomica, mentre per effet-to dei tagli operati dalle fi-nanziarie l’edilizia residen-ziale pubblica (Erp) è inade-guata a rispondere alla do-manda abitativa dei cittadinipiù svantaggiati. Il costo ele-vato per l’acquisto e la diffi-coltà di accedere a un mutuorende difficile tale percorso,mentre chi perde il lavoro ènell’impossibilità di conti-nuare a pagare le rate con unconseguente record di sfrattispecie in Lombardia. Anchel’applicazione distorta del-l’Imu grava anche sull’ediliziaresidenziale pubblica e suquella sociale. Si rendono perciò necessari

alcuni interventi legislativiche prevedano un rifinanzia-mento dell’edilizia residen-ziale pubblica per risponderealle domande inevase e alle fa-miglie sotto sfratto per mo-rosità incolpevole, un fondoregionale per il rilancio del-l’edilizia popolare, una pena-lizzazione fiscale dello sfittoper consentire una riaperturadel mercato degli affitti aprezzi accessibili. Particolar-mente importante è una ri-forma dell’Aler che consentauna riduzione della morositàe dell’abusivismo, la riqualifi-cazione (energetica, funzio-nale, sociale ed estetica) degliimmobili, la riforma della ge-stione per renderla più effi-cace ed economica, il portie-rato sociale e la revisione dicriteri di accesso per favorireun indispensabile mix socia-le, prevedendo una progres-sività dei canoni rispetto alreddito familiare. Lo Spi intende promuovere,assieme alla Cgil, una cam-pagna di mobilitazione perchél’emergenza-casa divenga unodei temi centrali che il futurogoverno e le regioni dovrannoaffrontare. ■

Costruire un asilo nido nel co-mune di San Giovanni del

Dosso dopo il grave terre-moto del maggio 2012, è que-sto l’obiettivo della raccolta difondi che lo Spi Lombardia edi Mantova hanno lanciato ealla quale vi invitiamo ad ade-rire. Delle motivazioni delprogetto e del punto a cui siè arrivati ne parliamo col sin-daco di San Giovanni delDosso, Angela Zibordi.Come è nata l’idea di questacollaborazione con lo Spiper costruire l’asilo?Una sera della scorsa estate aRivalta partecipammo a unainiziativa – organizzata dallalega Spi Virgiliana – per rac-cogliere fondi per i paesi ter-remotati. Raccontammo cosaera successo e quali erano inostri progetti consideratoche il sisma aveva provocatogravi danni al nostro patri-monio edilizio. Abbiamo vis-suto quei primi giorni a stret-to contatto con la popolazio-ne in un campo autogestito einsieme, fra persone sfollatee gente impaurita, abbiamomaturato l’esigenza di avereun luogo di aggregazione pervincere il trauma del terre-

Diamo asilo alla speranzamoto. Per la comunità di SanGiovanni del Dosso è stato te-rapeutico incontrarsi, tro-vando rifugio nella gente stes-sa e nel calore umano.Durante quella serata rac-contai che a San Giovanni eracrollata internamente la chie-sa, che non era possibile uti-lizzare l’oratorio e che pos-sediamo un edificio destina-to a sala polivalente che nonha subito gravi dannima, che è utilizzato‘provvisoriamente’ dalmicro nido. Tutte le no-stre manifestazioni ven-gono svolte esclusiva-mente in polivalente chepurtroppo è occupataper oltre un terzo dalmicro nido (incluso tut-ti i servizi igienici e duesalette). Risultava quin-di indispensabile libe-rarla e per far ciò oc-corre realizzare una nuo-va struttura per il nidoche, per un paese pic-colo come il nostro,vuol dire richiamare gio-vani famiglie e ridarevita alla comunità. Daquella serata in poi èstato un contagio, in

quanto la segretaria dello Spidi Mantova Antonella Casta-gna ha riportato prima insede provinciale le nostre dif-ficoltà di comune piccolo,con poca visibilità, per poipresentare il nostro progettoin sede regionale. A che punto è il progetto?Vorrei precisare che il nido omicro nido, trattandosi diservizio sociale e non scola-

stico, non ha potuto benefi-ciare dei finanziamenti ero-gati da Regione Lombardia afavore della riapertura dellescuole e per tale motivo nonsiamo stati in grado al mo-mento di recuperare le som-me necessarie.Il progetto è allo stato di stu-dio di fattibilità con propostaa firma degli architetti osti-gliesi Genta - Zambonini. Sia-

mo alla ricerca di finan-ziamenti e alcuni sog-getti privati ci hanno fat-to una promessa di do-nazione, mentre alcunedonazioni le abbiamoaccantonate per crearequella somma che cidarà la possibilità di in-tervenire. Siamo in atte-sa anche di una rispostada parte di RegioneLombardia quale trami-te per la gestione deiFondi di solidarietà del-l’Unione Europea chepotrebbe contribuire alfinanziamento dell’ope-ra anche se non saràmolto semplice far ac-cettare la nostra propo-sta. Avremo molto dafare e per questo non ci

perdiamo d’animo, abbiamocontattato diversi enti, fon-dazioni, istituzioni ed asso-ciazioni. Anche i comuni cihanno dimostrato molta soli-darietà.Ci sono altri progetti di co-struzione o ricostruzione e al-tre collaborazioni oppure sie-te stati lasciati “soli”?Sinceramente noi paesi pic-coli siamo davvero lasciatisoli, abbiamo grandi diffi-coltà nel rapportarci anchecon gli stessi paesi che ci cir-condano, siamo in un lembodi territorio che confina contre regioni e ognuna ha rea-gito diversamente e con mez-zi e opportunità diverse. L’im-portante è non rassegnarsi,ma mantenere l’interesse sul-la vicenda richiamando l’at-tenzione anche su queste pic-cole comunità. Vorrei rin-graziare lo Spi anche perchésono certa che persone conalle spalle un’esperienza divita come quella degli asso-ciati Spi, sappiano quantosia importante l’attenzionerivolta a un bambino che,curato e amato da piccolo,potrà essere un adulto mi-gliore. ■

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5Lombardia

Nullaosta per la pensione di vecchiaia con i 15 anni di contribuzione

Risultato positivo dopo le proteste del sindacato dei pensionatiAnche dopo il 2011 è pos-

sibile accedere al pensio-

namento di vecchiaia con

15 anni di contribuzione,

così come previsto dal de-

creto legislativo 503/1992,grazie al forte impegno delsindacato dei pensionati checontestato l’interpretazionerestrittiva formulata dall’Inps,avallata dal ministero del La-voro e del Tesoro. Finalmente a gennaio il mi-nistero del Lavoro e dellepolitiche sociali ha dato il‘via libera’ a una circolaredell’Inps per il mantenimen-to del diritto alla pensione divecchiaia con 15 anni di con-tribuzione, così come previ-sto da un decreto legislativodel 1992, in deroga alla normagenerale che richiede 20 annidi contribuzione.Così l’Inps,con una circolare, ha chiari-to che, dopo approfondimentieffettuati con i ministeri vi-gilanti (Lavoro e Tesoro), ledisposizioni in deroga ope-rano anche dopo il 2011 inquanto non espressamenteabrogate dalla legge Monti-Fornero.

Chi è interessatoQuesto significa che il requi-sito contributivo minimo di 15anni, previsto dal decreto le-gislativo del 1992 per l’ac-cesso alla pensione di vec-

chiaia, si continua ad appli-care ai lavoratori:• dipendenti e autonomi cheavevano già raggiunto 15 annidi contribuzione al 31.12.1992; • dipendenti e autonomi au-torizzati alla prosecuzionevolontaria prima del31.12.1992;• dipendenti ‘discontinui’ conalmeno 25 anni di assicura-zione (un contributo versatoalmeno 25 anni fa) e occupatiper almeno 10 anni, anchenon consecutivi, per periodiinferiori a 52 settimane nel-l’anno solare; • dipendenti in possesso al31.12.1992 di un’anzianità as-sicurativa e contributiva taleche, anche se incrementatadei periodi intercorrenti tral’1.1.1993 e la fine del mese dicompimento dell’età pensio-nabile, non consentirebbe diconseguire i nuovi requisiticontributivi richiesti dallalegge del 1992 nell’anno dicompimento dell’età (c.d. re-quisito personalizzato; puòvalere ancora solo per colo-ro che hanno già compiutol’età pensionabile entro il 31dicembre 2012).Inoltre, i requisiti di assicu-razione e di contribuzioneper il diritto a pensione di vec-chiaia in vigore alla data del31.12.1992 continuano a tro-vare applicazione nei con-

fronti dei lavoratori non ve-denti:• dalla nascita o da data an-teriore all'inizio dell’assicu-razione o che comunque pos-sano far valere almeno 10anni di assicurazione e con-tribuzione dopo l’insorgen-za dello stato di cecità, restafermo il requisito di 10 anni dicontributi • non vedenti, che non si tro-vino nelle anzidette condi-zioni, resta fermo il requisitodi 15 anni di contribuzione ri-chiesto in via generale al31.12.1992.

Come accederePer l’accesso alla pensione divecchiaia, le lavoratrici/i la-voratori devono perfezionare

la nuova età anagrafica pre-vista a decorrere dal 1° gen-naio 2012 dalla legge Forne-ro/Monti, adeguata, dal 2013,agli incrementi della speran-za di vita (per il 2013 62 annie 3 mesi per le lavoratrici di-pendenti e 63 anni e 9 mesiper le lavoratrici autonome). La precedente minore etàanagrafica prevista per l'ac-cesso alla pensione di vec-chiaia dal decreto legislativodel 1992 e il regime delle de-correnze continuano ad ap-plicarsi ai dipendenti privati:• non vedenti da data ante-riore all'inizio dell'assicura-zione o con almeno 10 anni diassicurazione e contribuzio-ne dopo l'insorgenza dellacecità (50 anni di età per le

donne e 55 anni per gli uo-mini);• non vedenti negli altri casi(55 anni per le donne e 60anni per gli uomini);• invalidi in misura non infe-riore all'80% (55 anni per ledonne e 60 anni per gli uo-mini).Anche a questi lavoratori,anche se non esplicitamenteprecisato in nessuna circo-lare, l’Inps applica l’adegua-mento legato all’aspettativa divita (3 mesi di incremento neltriennio 2013-2015).

Iscritti all’ex InpdapI lavoratori iscritti all’ex In-pdap possono continuare,dopo il 2011, ad usufruiredelle deroghe per contribu-zione solo se hanno matura-to 15 anni di contribuzione al31.12.1992 oppure, cos’ìcome per gli iscritti al FondoPoste, con il requisito c.d.personalizzato. L’età pensio-nabile per le dipendenti pub-bliche, nel 2013, è pari a 66anni e 3 mesi.

Domande di pensione giàpresentateL’Inps definirà le domande dipensione di vecchiaia con inuovi criteri e riesamineràtutte le domande respinte,salvo sia intervenuta senten-za passata in giudicato. ■

Il Cud (certificato unico delreddito) e l’ObisM (certifi-cato di pensione) non arri-vano più nelle case dei pen-sionati. Da quest’anno,infatti, Inps e Inpdap hannoassunto la decisione di noninviare i modelli Cud eObisM al domicilio dei pen-sionati e lavoratori coin-volti. È stata una scelta dovuta aitagli imposti dall’ultimalegge di stabilità, che ha in-dotto gli istituti a rispar-miare i soldi delle spese po-stali. Una scelta, però, cheha messo in seria difficoltàmilioni di pensionati. I mo-delli si possono scaricareonline, ma questo non mi-gliora la situazione: moltepersone non hanno il com-

I modelli Cud e ObisM gratuiti allo Spi, al Caaf e al patronato Inca

puter oppure hanno scarsadimestichezza con le nuovetecnologie.Per questo Spi, Caaf Cgil

e patronato Inca sono acompleta disposizione perprocurare il Cud e ObisM inmodo assolutamente gra-tuito. Oltre al vantaggio dinon pagare nulla, nelle no-stre sedi si può fare la di-chiarazione dei redditi (Mo-dello 730 e Unico) eaccedere ad altri servizi.Presso l’Inca, invece, si tro-vano azioni di tutela previ-denziale e assistenziale, dalcontrollo dei contributi allepensioni, dai congedi permaternità agli infortuni.Resta molto grave la

scelta di non inviare i mo-delli a domicilio. In questo

senso, la Cgil ribadisce ilgiudizio negativo, perché ladecisione “crea una situa-zione di forte disagio in fa-sce della popolazione che,nella stragrande maggio-ranza dei casi, non hannol’oggettiva possibilità disfruttare strumenti più avan-zati di informazione cosìcome preteso dall’Istitutoprevidenziale”. Inoltre, ag-giunge la Confederazione,“tutto ciò è maturato contempi che costringono ad af-frontare tale situazione conuna modalità necessaria-mente emergenziale”. Il sin-dacato rinnova l’invito perlavoratori e pensionati a re-carsi presso le sedi Spi eCgil per ottenere i certificatifiscali. ■

Pagina a cura di Gianbattista Ricci – patronato Inca Lombardia

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6Lombardia

Redazioni locali:Romano Bonifacci, Silvia Cerri,Fausta Clerici, Simona Cremonini,Alessandra Del Barba, LiliaDomenighini, Lorenzo Gaini, OsvaldoGalli, Grazia Longhi Meazzi, PierluigiZenoni.

Direttore responsabile

Erica Ardenti

Editore:Mimosa srl uninominalePresidente Carlo PoggiVia dei Transiti 21 - 20127 Milano

Registrazione Tribunale di Milanon. 75 del 27/01/1999.

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Burraco: vi aspettiamoper una grande gara

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tutti i pensionati over 55 finoal completamento dei postidisponibili; in premio, per lacoppia vincitrice, un buonodel valore del 50% di scontosul soggiorno alle finali re-gionali dei Giochi, mentre atutti i partecipanti verrà of-ferto un omaggio. Il regola-mento prevede le coppie fis-se durante il torneo, il cam-

bio dei tavoli a ogni partita.Il numero dei tavoli sarà de-ciso ad iscrizioni chiuse. Per le iscrizioni e informa-zioni più dettagliate potete ri-volgervi a Simona, pressoSpi Lombardia, tel.02.28858342Dal 10 al 13 settembre sonoinvece previste le finali re-gionali dei Giochi di Libe-

retà, giunti quest’anno alladiciannovesima edizione. Lacornice sarà quella del-l’Aprica, che già ci ha ospi-tato nel 2012, e tante sono lenovità che si profilano al-l’orizzonte: più spazio dedi-cato a mostre, proiezione difilmati che investono aspet-ti particolari della storia ita-liana, iniziative di intratteni-mento si accompagnerannoalle gite, alle serate danzan-ti. Sul prossimo numero diSpi Insieme troverete in-formazioni più specifiche sulprogramma. ■

Movimento 5 Stelle, l’esaltazione della rete fatta BeppeGrillo e Gianroberto Casaleggio, la democrazia dei cittadi-ni, la rivoluzione in Parlamento… Cosa ci sarà dietro tuttoquesto? Forse, andando al di là dei luoghi comuni, che ab-biamo sentito tante volte dal giorno dopo le elezioni, sta-volta sarebbe meglio capire cosa si nasconde dietro l’M5Se non liquidarlo come si fece con la Lega Lombarda allasua nascita, che certo non è stata quel fenomeno folklori-stico che si dipingeva, se dopo oltre vent’anni è alla guidadi tre importanti Regioni del nord.Per cercare di fare conoscenza con Grillo, col suo guru Ca-saleggio e col suo popolo vi invito alla lettura di tre diver-si libri. Siamo in guerra edizioni Chiarelettere euro 14scritto proprio da Grillo e Casaleggio, è un po’ il manife-sto del Movimento, dove gli autori affermano: “la rete èun’opportunità unica per creare un’intelligenza collettivache possa affrontare i problemi della società permettendoa ciascuno di partecipare alle scelte che lo riguardano”. Di contro Federico Mello in Il lato oscuro delle stelle Im-primatur editore euro 16, ci spiega come in realtà la rete sipresti ad abusi e manomissioni e come Grillo e Casaleggioabbiano usato tecniche manipolatorie per creare un movi-mento che risulta chiuso e rigidamente verticale, esatta-mente il contrario di quanto decantano di fare. Di Roberto Biorcio e Paolo Natale è invece l’interes-sante analisi sia sociologica che politica di questo movi-mento, riportata in Politica a 5 stelle, Feltrinelli euro 14.Buona lettura! ■ Er. Ard.

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7Brescia

In marzo è stata presentato,dall’Inps di Brescia, il rendi-conto attività relativo al 2012.Nel rapporto, oltre a impor-tanti analisi sui processi dicambiamento organizzativoche affronta l’Inps, vengonoforniti dati statistici che de-scrivono la realtà locale.Il dato più esorbitante è quel-lo riguardante le ore di cassaintegrazione. Se si sommanole ore autorizzate di cassa in-tegrazione guadagni, straor-dinaria e in deroga arriviamoal totale di 44.044.827.Il confronto con il 2006 ren-de evidente la profondità del-

la crisi che stiamo attraver-sando: le ore autorizzate dicig, in quell’anno, erano5.855.260. I lavoratori coin-volti dalla cassa integrazione,nel 2012, sono stati 44.325.Preoccupanti anche i datisulle pensioni.Il 32% delle pensioni liquida-te arriva fino a 500 euro, unaltro 33% a 1000 euro, il 19%si attesta tra i 1000 e i 1500 e,il 14% sopra i 1500. Significa che la gran partedelle pensioni è sotto i 1.000euro ed è alta la percentualedi persone che vive con som-me minime.

Pensioni: gran partesotto i 1000 euro

Rendiconto dell’attività Inps “Dovremo farci carico dell’umiliazione delle don-ne che subiscono violenza travestita da amore. Edè un impegno che fin dal primo giorno affidiamoalla responsabilità della politica e del Parlamento”.

Laura Boldrini, discorso di insediamento

Marzo è il mese della Giornata internazionale della donna. In questo marzo 2013 ci ha lasciati Teresa Mattei. Combat-tente antifascista, fu la più giovane eletta all'Assemblea co-stituente. Dedicò la vita alla difesa dei diritti riservando par-ticolare attenzione a quelli delle donne e dei minori. Fu l’in-ventrice dell’uso della mimosa per l’8 marzo: scelse un fioresolare e facile da trovare nelle campagne, alla portata di tut-te. Dedichiamo, anche a lei, le molte iniziative svolte a mar-zo che, come ogni anno, lo Spi Cgil ha proposto. Ricco il ca-lendario sia in città che in provincia. Il 4 marzo, il consuetoappuntamento al Teatro Sociale promosso dal coordina-mento donne pensionate Spi, Fnp e Uilp legato a progetti disolidarietà, ha riscosso grande successo. Più di 1500 pensio-nate hanno apprezzato l’operetta Il Pisistrello di Strauss mes-sa in scena dalla compagnia di Corrado Abbati.A Gottolengo, presso il Teatro Zanardelli, domenica 10 mar-

zo, è stato proposto un pomeriggio di musica e arte dedica-to alle donne. A Palazzolo, lo Spi è stato tra i promotori, al Tea-tro Aurora, dell’iniziativa Il ben-essere delle donne, giunta al-l’ottava edizione. Nella stessa giornata, al Piccolo Teatro MemoBortolozzi di Manerbio, si è dato spazio al teatro con lo spet-tacolo E pensare che non fummo che una costola, liberamentetratto dal libro di Stefano Benni Le Beatrici. A Vobarno, mar-

tedì 19 marzo presso la Biblioteca comunale l’iniziativa Don-

ne che abitano il mondo: un importante momento di incon-tro tra le reti associative delle donne in Valle Sabbia volto apromuovere incontro e dialogo tra le culture. Molte le inizia-tive finalizzate a favorire incontro e socialità, come le gite pro-mosse da varie leghe o gli spazi dedicati a feste. Una data delcalendario civile, quella dell'8 marzo, che a fianco delle ri-correnze, impone una riflessione sulla condizione femmini-le, sulle discriminazioni esistenti in ogni contesto e sui graviproblemi che le donne affrontano. Primo tra tutti il drammadella violenza. Il mese di marzo si è chiuso, però, anche conun segnale positivo per le donne italiane: Laura Boldrini, don-na di grande esperienza, già portavoce dell’Alto commissariatodelle Nazioni Unite per i rifugiati, impegnata nella tutela deidiritti umani, siede alla presidenza della Camera. Una figuradi alto profilo che potrà aiutare a valorizzare il grande con-tributo delle donne alla politica e alla vita pubblica. ■

Marzo, il mesedelle donne...

Situazione ancora più pro-blematica per le donne: qua-si la metà delle loro pensio-ni (49%) si attesta sotto i 500euro e il 40% delle pensioniha un importo compreso trai 500 e i 1000 euro.Tra i vari fattori che contri-buiscono alle differenze di as-segno tra donne e uomini cisono il basso tasso di occu-pazione femminile (dovutoanche all’inadeguata rete diwelfare) e la diversità, pur-troppo ancora ampiamentepresente nella pratica, traretribuzioni maschili e fem-minili. ■

Addio ad Attilio SavasiCi ha lasciati Attilo Savasi.Attilio fu un appassionato e in-stancabile attivista della Cgil,un solido punto di riferimentoper la nostra organizzazione.Nel 2006 lo Spi di Brescia gliaveva dedicato una pubbli-cazione contenente un’inter-vista raccolta da Roberto Cuc-chini nell’estate 1998. Un rac-conto di vita: l’infanzia tra la-voro contadino, dittatura fa-scista e idealità socialiste, lafabbrica, l’impegno nel sin-dacato, la passione politica el’esperienza amministrativacome sindaco di Visano.La vita di Savasi è stata se-gnata dal legame al suo paese,Visano, dall’attivismo nel sin-dacato e nel partito. Uno deimolti militanti che, con la per-

severanza del loro impegno,danno forza alle organizza-zioni. La sua storia è stata rac-contata nelle edizioni I senza

storia (GAM), dedicata a “uo-mini e donne reali che, senzaombra di retorica, hanno rap-presentato e in molti casisono stati l’organizzazione po-litica e sindacale, quelli che so-litamente non appaiono nellericerche, nelle grandi narra-zioni, nella memorialistica piùin voga... A loro si dedica il ri-conoscimento politico perquanto uomini e donne del no-stro sindacato hanno fatto edato alla loro famiglia socialee alla democrazia di questopaese”. “Nella vicenda umana di Sa-vasi – si legge nell’introduzio-

ne curata dalla segreteria del-lo Spi – si può vedere il cam-mino delle generazioni, delriscatto e dell’affermazionedel lavoro dipendente... la suaazione sta a mostrare che lademocrazia è fatta di molte al-tre cose oltre il fondamentalediritto al voto: di diritti nel la-voro e nei posti di lavoro, di di-ritto al lavoro senza discrimi-nazioni, di fattiva partecipa-zione nelle istituzioni locali, direlazione attenta con le per-sone e i loro problemi”.Oggi, in un contesto di crisi edi difficoltà per molti, noi an-diamo avanti a lavorare peruna società più equa, capacedi garantire diritti. Noi andia-mo avanti, anche in memoriadi Attilio. ■

Torna il Bigio in piazza Vittoria. Si tratta di una scultura in marmo di carrara realizza-ta nel 1932 da Arturo Darazzi e posta, fino al 1945, in Piazza della Vittoria a Brescia. Il nome ufficiale della statua è Era fascista, ad attribuirglielo fu Benito Mussolini cheelogiò pubblicamente la scultura nel 1932. Nel 1945 la statua fu rimossa dalla piazza e portata in un magazzino comunale. RimuovereEra fascista, per la Brescia liberata, significava, anche simbolicamente, recidere ognilegame con il passato.Un passato che, per l’Italia, significò annientamento di diritto fondamentali. Un pas-sato che richiama al dramma della seconda guerra mondiale.A Brescia i martiri della Resistenza furono 629, 100 le vittime civili delle rappresaglienazifasciste nelle nostre valli, 764 le vittime bresciane della deportazione e dell’inter-namento, 24 gli ebrei deportati nei lager dalla nostra provincia, 58 i caduti dell'eser-cito italiano di liberazioni, 92 i militari bresciani caduti nel combattimento dopo l’ar-mistizio a Cefalonia e Corfù.È in nome dei principi democratici e antifascisti della Costituzione italiana e dell’ere-dità ideale e morale dei martiri che Anpi, Fiamme Verdi, Aned insieme alla Cgil e a mol-te organizzazioni antifasciste hanno chiesto al sindaco e all’amministrazione comunaledi fermare le operazioni per il riposizionamento della statua l’era fascista in piazza del-la Vittoria. ■

Sfogliando le cartea cura dell’Archivio storico Bigio Savoldi e Livia Bottardi Milani Spi, Fnp e Uilp di

Brescia comme-morano insiemead Anpi, Aned eFiamme Verdi laLiberazione.Ogni anno le or-ganizzazioni sin-dacali dei pen-sionati promuo-vono importantimanifestazioninella provinciaper ricordare levittime del fascismo. Quest’anno l’appuntamento è a Rodengo

Saiano venerdì 19 aprile. Il tema dell’iniziativa, patrocinata dal Comune, è rappresen-tato dal binomio Democrazia e cittadinanza: si parlerà del-la Resistenza nel bresciano, del valore della libertà e della par-tecipazione alla vita democratica, del rapporto tra i giovanie la memoria.La cittadinanza è invitata. ■

Democrazia e cittadinanza

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8Brescia

La segreteria dello Spi di Bre-scia ringrazia tutti i respon-sabili di zona, i capi lega, i col-laboratori e tutti coloro chehanno partecipato alle as-semblee svolte nelle scorsesettimane. Abbiamo convo-cato settanta assemblee sututto il nostro com-prensorio e abbia-mo registratoun’alta partecipa-zione tra pensio-nate, pensionati ecittadini. A questainiziativa è stataaffiancata unamassiccia distri-buzione di volanti-

ni in molti mercati comunalie attraverso il porta a porta.Le domande, gli interventi, isuggerimenti, le considera-zioni sulla condizione deipensionati, dei lavoratori esullo stato della politica nelnostro Paese, hanno rappre-

sentato la fortepreoccupazione ri-spetto a una crisiche è stata carica-ta e continua a pe-sare sulle famiglieprima di tutto. Emerge però la de-terminazione amantenere forte eviva la rivendica-

Svolte 70 assemblee Spizione di equità e giustizia:elementi centrali per qual-siasi provvedimento che vo-glia seriamente affrontare ladifficile situazione in cui il no-stro Paese si trova.Si è trattato di iniziative diconfronto importanti e coin-volgenti che riteniamo utilecontinuare anche nelle pros-sime settimane.Lo Spi c’è e come sempre,non mancherà di esercitarecon determinazione il pro-prio ruolo. Ancora una volta, un sentitograzie a tutte e a tutti coloroi quali hanno partecipato. ■

Segreteria Spi/Cgil Brescia

“Ho visto tanti film sui cam-pi di concentramento, ho vi-sto documentari, ho letto li-bri, per cui pensavo, tuttosommato, di essere abba-stanza preparata alla visita.Ma non è vero, non sei maipreparata alla sensazioneche questi posti di dolore tiprovocano. Sembra che tut-to il dolore che è stato vis-

suto dentro quei campi aleg-gi ancora nell’aria e ti colpi-sce appena entri. E non ca-pisci, ti è impossibile capirecome sia potuto accadere,ma poi pensi che in fondosuccede ancora oggi.”A dirlo è Maria Grazia dellalega Spi di Palazzolo che, in-sieme a una delegazione delnostro sindacato, ha parteci-pato a novembre al progettoUn Treno per Auschwitz or-ganizzato dall’associazioneOfficina Memoria.La dimensione del dolore èquella che più colpisce inquel viaggio, lo confermaGiovanna dello Spi di Ro-dengo Saiano, nel descrive-re le sue impressioni:“Un’esperienza impossibileda cancellare o dimenticarel’ho ricevuta visitando i cam-pi di Auschwitz e Birkenau,vedendo all’interno delle ba-racche le foto dei deportaticon gli sguardi terrorizzati dibambini, donne e uomini enel vedere montagne di in-

Anziane e Anziani al Cinema 2013

Riprende giovedì 2 maggio in città l’attesa rassegnacinematografica Anziane e Anziani al Cinema – Un

film fa…primavera 2013 promossa da Spi, Fnp eUilp, in collaborazione con l’associazione culturale De-tour e con il patrocinio del Comune di Brescia, giuntaalla quattordicesima edizione e dedicata gratuitamen-te alle pensionate e ai pensionati bresciani.Il calendario primaverile prevede: Help di Tate Taylor,La regola del silenzio di e con Robert Redford, Quar-

tet di Dustin Hoffman, La parte degli angeli di Ken Lo-ach, proiettati al Cinema Colonna di via Chiusure, Viva

l’Italia di Massimiliano Bruno proiettato al Nuovo Eden.Quello autunnale – che può essere suscettibile dicambiamenti – inizierà giovedì 26 settembre al Nuo-vo Eden con Re della terra selvaggia di Ben Zeittlin;al Cinema Colonna Il figlio dell’altra di Lorraine Lévy,Amiche da morire di Giorgio Farina, Viva la libertà diRoberto Andò, La migliore offerta di Giuseppe Tor-natore. ■

Per i tesserati Spi Cgil sono previste molte convenzio-

ni. Elenchiamo le principali ricordando che, per tutte

le informazioni, potete rivolgervi ai nostri uffici.

Convenzione Unipol/Spi Cgil: copertura infortuni 24 ore su 24 garantita per tutti gliiscritti Spi Cgil Lombardia. In caso di infortunio la po-lizza garantisce: - una diaria di 10 euro per ogni giorno di ricovero- una diaria di 10 euro per ogni giorno di gesso o mez-zo di contenzione equiparabile, applicato in ospedalee certificato da referto ospedaliero. Sono previste an-che altre garanzie. I primi cinque giorni di ogni infor-tunio sono di franchigia e le diarie sono corrisposte finoa un massimo complessivo di dieci giorni annui.Modalità di denuncia: - Entro trenta giorni dall’infortunio, rivolgersi allasede Spi che comunicherà il sinistro a Unipol assicu-razioni inviando la documentazione richiesta.

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Abbonamenti Giornale di Brescia 2013Tariffe riservate iscritti Spi Cgil Brescia:- abbonamento annuale a 7 giorni/settimana 236 euro- abbonamento annuale a 6 giorni/settimana 206 euro- abbonamento annuale a 5 giorni/settimana 186 euroÈ possibile scegliere il recapito a domicilio oppure l’ap-poggio presso la propria edicola di fiducia.

Abbonamenti Bresciaoggi 2013Tariffe riservate iscritti Spi Cgil Brescia; annuale ritiro in edicola:- abbonamento annuale a 7 giorni/settimana 159 euro- abbonamento annuale a 6 giorni/settimana 137 euro- abbonamento annuale a 5 giorni/settimana 124 euroannuale invio postale:- abbonamento annuale a 7 giorni/settimana 184 euro- abbonamento annuale a 6 giorni/settimana 158 euro- abbonamento annuale a 5 giorni/settimana 141 euro

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SpiInsieme02.2013Brescia 04-02-13:Layout 1 3-04-2013 11:50 Pagina 2