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ABRUZZO IMPRESA il mensile del manager numero 95 aprile - maggio 2015 anno X Copia omaggio 95 numero

Aprile - Maggio 2015

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Abruzzo Impresa, il mensile del manager

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ABRUZZO IMPRESA è il mensile del manager, nato nel maggio 2006 da un’idea del presidente Fabio de Vincentiis.Servizi, interviste ai protagonisti dell’economia regionale, reportage che documentano le azioni volte a sostenere il mondo dell’imprenditoria sono i principali contenuti della rivista,diretta da Eleonora Lopes.Al corpo redazionale interno si aggiungono collaborazionidi alto profilo, espressione del mondo professionale e accademico abruzzese. Parlare d’impresa e finanza in maniera concreta e diretta, evitando tecnicismi, ha consentito ad ABRUZZO IMPRESAdi conseguire negli anni ottimi risultati.Nelle pagine della rivista trovano spazio anche articoli dedicatialla innovazione, al marketing, al lavoro e allo sviluppo locale. Corposa l’area riservata a eventi, convegni e seminari,che offre uno spaccato sulle iniziative organizzate dagli attori economici della nostra regione.Nelle pagine di chiusura si parla di arte, musica, moda, enogastronomia e attrattive turistiche della nostra regione. ABRUZZO IMPRESA tratta temi di strettissima attualità,incorniciati da una veste grafica sempre attenta alla tendenzadel design e soprattutto ai contenuti.Il mensile ABRUZZO IMPRESA viene distribuito attraversola spedizione in Posta Target.

Per affrontare insieme un futuro che si prospettasempre più competitivo il meeting FARE IMPRESA

ha il compito di far crescere il tessuto economico, politicoe formativo regionale affinché possa finalmente conoscersi,

confrontarsi e stringere interessanti rapporti. Il meeting FARE IMPRESA promosso ed organizzatodal mensile ABRUZZO IMPRESA, ha come obiettivo

quello di affiancare e favorire la crescitàdi tutti i protagonisti dell’imprenditoria e della politica abruzzese.Nel corso della serata sarà consegnato il premio “Aquila Reale”,

un riconoscimento al valore delle ultime copertinedel mensile ABRUZZO IMPRESA.

MEETING

sito WEB www.abruzzoimpresa.it

E-mail: [email protected]

[email protected]

[email protected]

indirizzo abruzzo impresa

sp. lungofino complesso ibisco b5/6

65013 città sant’angelo - pescara

tElEfono E fax t. 085 9508161 / f. 085 9508157

ABRUZZO IMPRESA è registrato con il n. 04 del 07/04/2006 presso il tribunale di pescaraè iscritta al registro degli operatori di comunicazione al n° 22296 la 1a pubblicazione mensile è del mese di maggio 2006.

copyright© 2006/2014 tutti i diritti riservati abruzzo impresa - pescara - italianessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma o rielaboratacon uso di sistemi elettronici o diffusa, senza l’autorizzazione scritta da parte di abruzzo impresa.manoscritti e foto inviati al giornale, anche se non pubblicati, non si restituiscono.

servizio spedizioniper informazioni scrivi a abruzzo impresa servizio spedizioni sp. lungofino complesso ibisco b 5/6 65013 città sant’angelo - pescara o invia una mail a [email protected] invia un fax al numero 085.9508157 precisando il proprio recapito postale.il servizio è aperto da lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00.la spedizione entrerà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualsiasiperiodo dell’anno. il costo della spedizione dei 12 numeri del mensile abruzzo impresaper tutto il territorio nazionale è di soli euro 38,00.l’importo va versato tramite: bonifico bancario sul conto iban it 12 X 05748 77252 100000002016con causale “spedizione abruzzo impresa”.il cambio dell’indirizzo dell’abbonato è gratuito. informare almeno 30 giorni primacomunicando i nuovi dati e indirizzo completo.

i dati relativi ai lettori sono utilizzati esclusivamente ai fini della spedizione postale,abruzzo impresa garantisce riservatezza al trattamento dei dati ai sensi dell’art. 13 del d. leg. 196/2003.il lettore può richiedere gratuitamente la rettifica dei dati scrivendo a abruzzo impresa,sp. lungofino complesso ibisco b 5/6 - 65013 città sant’angelo - pescarail lettore può richiedere gratuitamente di non voler più ricevere la rivista scrivendo a abruzzo impresa, sp. lungofino complesso ibisco b 5/6 - 65013 città sant’angelo - pescara

direttore responsabile ElEonora lopEs

redattori MarcElla pacE, laura Tinari, DEnia Di GiacoMo, paola lopEs

hanno collaborato a questo numero

lorEnzo piErfElicE, luiGi carunchio, anTonio TETi,

siMonE D’alEssanDro, filippo paolini, anDrEa Bonanni caionE,

ManuEla sEconDo, Elisa anTonioni, chiara valEnTini, BarBara GaMBacorTa,

anGEla corica, valErio Giancola, nicola BoschETTi,

DanTE D’alfonso, piETro caMpanaro

ufficio grafico vincEnzo sulpizio

ufficio fotografico clizia forcElla

coordinatore web-tV GianluiGi TiBEri

stampa D’auria prinTinG spa

editore faBio DE vincEnTiis

apr. - mag. 2015 n°95 anno X

numero chiuso in redazione il 1 giugno 2015

in copertinaNestore e Denis Sambenedettofoto di Vincenzo Sulpizio

Abruzzo ImpresA il mensile del manager

Fabio de Vincentiiseditore Abruzzo ImpresA

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Tempo libero

Se non corro in bicicletta, mi piace stare con la mia famiglia, sono da poco diventato nonno della piccola Giulia

Passione

Con mia moglie abbiamo partecipato a tantegare di balli caraibici.Ora con i bimbi e l’azienda non ho più tempo,ma la passione è rimasta

Hobby

Il tempo chemi lascia l’aziendalo dedico ai miei due figli. Tra gli hobby c’è il bricolage

Sport

Sono un grande tifosodella Juventuse ovviamente del Pescara.E da sempre praticoil ciclismo

Capitani d’impresa

Si portano 11 anni di differenza, ma sono uniti e affiatati nella vita e nella professione. Parliamo dei fratelli Denis e Nestore Sambenedetto imprendi-tori tenaci e fondatori della DS SERVICE SAS che si occupa di recupero crediti e dello sviluppo di competenze specifiche nella trattazione dei crediti sia nel settore finanziario che in quello commerciale. Conosciamo la loro storia. I genitori, di origine aquilana, non appena sposa-ti si trasferiscono in Australia in cerca di fortuna. E proprio a Bankstown la città della banche (un segno del destino?) nasce nel ’63 Nestore. La famiglia decide di tornare in Italia, e nel ’74 nasce Denis. Trasferitisi a Pescara i due ragazzi si diplomano: Nestore in Perito aziendale e Corrispondente in lingua estera e Denis in Ragioneria e Programmazione. Qui le loro strade lavorative si dividono per poi riunirsi diversi anni dopo. Nestore fa l’agente commerciale per una grande azienda che produce marmi. Denis invece lascia la facoltà di Ingegneria al quale si era iscritto e si butta nel mondo del lavoro iniziando ad occuparsi di recupero crediti. Prima come sub-agente per una grande realtà italiana la OSIRC, poi in proprio con la partita iva, Denis si fa le ossa in questo settore acquisendo una buona preparazione. Alla fine degli anni ’90 il lavoro cresce e Nestore inizia a dare una mano al fratello. «Le pratiche erano tante –ci racconta Denis– e iniziammo a collaborare insieme. Poi pensammo di aprirci un ufficio tutto nostro a Pescara in Viale Bovio». Nestore lascia il suo lavoro e decidono di iniziare questa nuova avventura imprenditoriale. Nel 2010 nasce la DS SERVICE a Spoltore nella zona di Villa Raspa in una nuova e ristrutturata sede dove oggi lavorano 12 dipendenti e circa 30 collaboratori esterni che operano in tutta Italia. I fratelli Sam benedetto insieme al loro team si occupano di gestione del credito a 360°, di gestione dei beni e di supporto legale al cliente. I due fratelli sono soci e amministratori della società, ma nello specifico Denis è impegnato più nel ramo commerciale curando i rapporti con la clientela e gestendo nel con-tempo la rete esattoriale e Nestore in quello amministrativo e finanziario.Denis è sposato con Ilenia e insieme hanno la passione per i balli caraibici. Hanno 2 bimbi, Nicolò di 5 anni e Viola di 4. Nestore, sposato con Antonella, ha due figli: Martina di 26 anni, appena diventata mamma della piccola Giu-lia e Emmanuele di 25 anni che oggi vive in Australia. Una famiglia unita nel lavoro e nella vita privata.

DENIS E NESTORE SAmBENEDETTO:FRATELLI IN AFFARI

NESTORE

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IL PRIMO BIO-SPUMANTEMETODO CLASSICO D’ABRUZZO

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opinioni&rubriche

finoaquituttobene 11 Lacrime di coccodrillo

editoriale 13 Gocce d’Inchiostro

ctrl s 14 Tendenze fatti persone

lavoro in corso 65 Jobs Act: l’Italia gioca la cartadella nuova occupazione

a tutta formazione 67 Il vero case history sei tu

comunicando 69 Ufficio Stampa: comunicare professionalmentecon i media

primo piano

eventi 18 Expo2015, parola d’ordine: meravigliare!

riconoscimenti 23 Riconoscimenti e nuove presidenzeper Giandomenico Di Sante

giovani imprenditori 24 All’Aquila 200 giovani imprenditori italianiper White Information

giovani imprenditori 26 A L’Aquila #noicisiamo e ci torneremo

aziende 28 L’impegno della DOMPè per le malattie rare

eventi 30 Vinitaly 2015, una buona annata

enogastronomia 38 “èAbruzzo”, l’associazione100% made in Abruzzo si presenta

enogastronomia 41 Tipici dei Parchi: l’Abruzzoprotagonosta all’Expo 2015

cover story

Ds service 42 DS SERVICE: partner ideale per la gestione del tuo credito

incarichi&carriere

Ilva/Les paillotesConfindustria abruzzo 49 Ranieri/Griffa/Ballone

sanofi/Ance pescaraCCiaa Chieti 51 Filippini/Sciarra/Di Vincenzo

Circolo nautico/u.S. moliseBCC Cappelle/opere pubbliche 53 Di Bartolomeo/Sabatini/Borgia/Primavera

BCC roma/provincia aQColdirettiCH 55 Gravina/De Crescentiis/Battistelli

sommario _ anno X n°95 _ aprile - maggio 2015

newgenerationstorie&persone

Davide Di Fabio 56 Davide Di Fabio

storie&persone

sergio Di sabatino 58 Sergio Di Sabatino: «La mia vitatra arredamento e arte»

tematiche d’impresa

fisco 60 Iva - Split Payment: cosa cambia per le fatturenei confronti degli enti pubblici

norme&leggi 62 Nuova prestazione di Assicurazione Socialeper l’Impiego

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focusaziende 72 Dimarcolor, il successo ha tante sfumature

ristorazione 74 William Zonfa: tecnica, talento e passione

ristorazione 77 Elodia, gusto e salute con stile

cultura 80 Raffaele De Ritis: «Vi presento la nuova offerta dell’Ente Manifestazioni Pescaresi»

solidarietà 83 Lanciano ama l’Etiopia

eventi

start-up 91 Laboratorio Futuro, le start up di idee politiche

formazione 93 A Vasto il più grande Salonedi Orientamento in Abruzzo

start-up 95 Startup Weekend, vince una app social per fare sport

premi 96 Premio Confindustria Abruzzo Green:l’innovazione che tutela l’ambiente

premi 98 “Teramo che lavora”, un successo che continua

enologia 101 I “vini della pietra” abbinati ai piatti stellati

enologia 103 I nuovi nati di Cantina Frentana

lavoro 105 “Flessibilità VS Precarietà.Il Jobs Act di Matteo Renzi da che parte sta?”

editoria 107 “Open Source Intelligence & Cyberspace.La nuova frontiera della conoscenza”

eventi 111 Bobby Solo festeggia il compleannocon Gianfranco Vissani al Teatro Nervi

buono e bello

salus 113 Meno “gonfiori” con il lievito madre

divino&nonsolo 115 Vinitaly: l’inizio della fine

arte&co. 117 Handmade e restauro, le passioni di Franca Jolanda

tempo rubato 119 “Non temete per noi, la nostra vitasarà meravigliosa” di Mario Calabresi

traparentesi 121 News in pillole

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seminari&convegni

imprese 87 I modelli di crescita delle nostre imprese

start-up 88 “Start IP. Proprietà Intellettuale, CorporateGovernance e incentivi per Startup”

sommario _ anno X n°95 _ aprile - maggio 2015

credito&finanza

BCC Castiglione m.r. e p. 70 La crescita continua della BCCdi Castiglione Messer Raimondo e Pianella

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» di Lorenzo Pierfelice

fino a qui tutto bene

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[email protected]

Eleonora Lopes, direttore

goCCe d’inChiostro editoriale

Ennesimo brutto colpo per il turismo: la Commissio-ne Ministeriale ha dato il

via ai progetti Ombrina Mare, Elsa2 e Rospo Mare. Nei giorno scorsi oltre 500 cittadini, insieme ad associazioni ed enti locali, si sono riuniti a San Vito Marina, nel Centro sociale Zona 22, per costruire una mobilitazione efficace e condivisa contro “la petrolizzazione del nostro mare”. Già nel 2013 40mila persone avevano sfilato a Pescara e nei prossimi giorni è prevista un’altra ma-nifestazione a Lanciano. Gli abruzzesi dicono no ad Ombrina Mare e sì al mare pulito, ad un’economia agroali-mentare di qualità, alla valorizzazione turistica e culturale del territorio e ad un modello di sviluppo compatibile con la natura. Ma allora ci chiediamo, che senso ha parlare di turismo e di enogastronomia come volani di questa regione quando la si vuole rendere un giacimento petrolifero?

Ma le stangate per que-sto comparto non sono finite. Abruzzo

in caduta libera anche per quanto ri-guarda le Bandiere Blu: dopo le quat-tro perse lo scorso anno, per l’edizione 2015 ne perde altre due e va a quota 8, dalle 14 del 2013. Siamo lontanissimi alla Liguria, prima in classifica, con 23 vessilli, 3 in più in un anno. Escono Silvi e Rocca San Giovanni a causa del sequestro di un depuratore. L’attenzio-ne della CNA si sofferma proprio sulla questione della depurazione delle acque reflue: condizione che finisce per con-dizionare pesantemente le valutazioni sulla qualità delle spiagge abruzzesi e i parametri della Fee, Fondazione per l’educazione ambientale che assegna le bandiere blu a quelle località che han-no superato gli esami delle acque pu-lite, come primo parametro necessario per accedere al riconoscimento, oltre ai servizi, che vengono successivamente in graduatoria.

Chiudiamo con un bellissi-mo evento che si è rivelato un successo su tutti i fron-

ti: il raduno degli alpini a L’Aquila. Lo scorso 17 maggio si è conclusa con una sfilata durata 9 ore la grande festa delle penne nere. 300 mila alpini pro-venienti da tutta Italia hanno animato la città per diversi giorni con la loro al-legria e gioia di vivere che da sempre li contraddistingue. Erano giunti in più di 8mila nei mesi successivi al terre-moto e sono tornati nel Capoluogo per portare alla popolazione affetto, calo-re e sostegno. L’Aquila in questi gior-ni ha cambiato volto, tutte le attività commerciali e gli operatori del settore hanno risposto in maniera impeccabile. Gli alpini hanno dato un’iniezione di fiducia e di energia di cui gli aquilani necessitavano da tempo e hanno detto: “La tragedia non deve mai togliere il sorriso!”

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Due gli allievi del Corso Operatore dell’Abbigliamento, organizzato dalla Fon-dazione ForModa, che hanno avuto l’opportunità di partecipare al progetto “Una Scuola, un Lavoro. Percorsi di Eccellenza” della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte di Milano, che ha promosso nell’edizione 2014/2015, la quinta, 35 tirocini formativi dedicati all’inserimento di giovani talenti nel mondo dei mestieri d’arte. Così i talenti più promettenti tra i neo-diplomati, neo-qualificati e neo-laureati di tutta Italia, segnalati e candidati dalle migliori Scuole di arti e mestieri, hanno l’opportunità di affinare la loro vocazione e i loro studi, imparando il mestiere “sul campo” con un tirocinio extra-curricolare remunerato della durata di 6 mesi presso

botteghe, laboratori e atelier d’impresa, a stretto contatto con grandi maestri artigiani. I settori dell’artigianato artistico coin-volgono dalla Ceramica al Design del gioiello, dalla Floricoltura alla Liuteria, dal Modellismo della calzatura al Restauro dei tessuti. Tra loro Luca Evangelista ha vinto un tirocinio presso la Sartoria Ferdinando Caraceni di Milano e Stefano Orani presso Dolce e Gabbana.

DUE STUDENTI DELLA FONDAZIONE FORMODA IN TIROCINIOPRESSO CARACENI E DOLCE E GABBANA

Cantina Tollo è tra le aziende che nel 2014 si sono distinte nelle attività di marketing e comunicazione: a riconoscerlo una giuria di retailer che ha assegnato lo scorso 29 aprile a Milano i “Tespi Mediagroup Awards 2015”. La cantina abruzzese riceve il “Premio miglior packaging” per due etichette che racchiudono l’essenza del vino biologico. Sostenibile e Raccolto a mano sono le scritte che appaiono sul fronte, con una calligrafia dal tocco moderno e fluido, e l’indicazione Bevi responsabilmente, un impegno nei confronti di un consumatore che cerca sempre più un prodotto sano, etico, che rispetti il territorio in cui viene prodotto e la salute di chi lo beve. Un’etichetta che è un taccuino di informazioni, che evoca, inoltre, il territorio da cui nascono tali vini: il disegno dell’orso, per il Montepulciano d’Abruzzo Bio, simbolo regionale per eccellenza che richiama i grandi parchi, e quello del pesce, per il Trebbiano d’Abruzzo Bio, che evoca la bellezza della costa del Mare Adriatico. Riconoscimenti che trovano riscontro anche dal mercato: l’azienda ha commercializzato, nel 2014, 140mila bottiglie di vino bio, in crescita del 40% rispetto al 2013.

AI VINI BIOLOGICI DI CANTINA TOLLO L’OSCAR DEL PACKAGING

Il tema dei contributi silenti e la storia di Gaspare Grelli sono stati portati da Franco Damia-ni, presidente dell’Associazione Agenti Teramo Senza Confini – USARCI, su Raiuno nella trasmissione A conti fatti. Grelli è un agente di commercio di Tortoreto che, per motivi di salute, ha dovuto abbandonare l’attività e chiudere la partita IVA. Con 19 anni di lavoro e migliaia di euro versati, si è visto respingere da parte dell’Enasarco la possibilità di effettuare i versamen-ti volontari, e quindi di chiedere la pensione integrativa, perché la richiesta di contribuzione volontaria non era stata presentata entro due anni, a decorrere dal 1° Gennaio successivo, dalla cessazione dell’attività. Una storia che ne rappresenta altre 500.000 che invece restano silenti. Contribuenti e lavoratori che hanno versato contributi previdenziali, ma che non hanno diritto a nessuna pensione integrativa per mancanza dei requisiti minimi, come 20 anni di contribu-zione previdenziale. La storia di Grelli è quella di tanti agenti che dopo avere chiuso la partita

IVA senza avere raggiunto i requisiti minimi, non sono in condizioni di versare nell’immediato un importo medio di 500,00 euro al mese per 5, 10 o 15 anni di contribuzione volontaria. Disponibilità che potrebbe invece verificarsi dopo 3 o 4 anni dall’interruzione dell’attività.

FRANCO DAMIANI OSPITE DI “A CONTI FATTI” PER PARLARE DI CONTRIBUTI SILENTI

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tendenze fatti persone

L’Abruzzo del secondo semestre 2014 continua a risentire del perpetuarsi degli effetti della crisi economica e fi-nanziaria, caratterizzandosi per ulteriori due elementi che aggravano i suoi già drammatici effetti: i segni di decli-no del sistema economico che già prima del 2008-09 caratterizzavano il nostro territorio, elementi che hanno fini-to con l’amplificare l’effetto della crisi globale; b) i tragici effetti del sisma del 6 Aprile che ha colpito gravemente il cratere aquilano. L’effetto combinato di questi elementi ha comportato la riduzione delle imprese manifatturiere, spesso medio-grandi, presenti sul territorio; la spaventosa contrazione, se non il totale annullamento degli inve-stimenti; la contrazione degli organici e il massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali. Confindustria continua a chiedere di non rinviare più azioni incisive volte a favorire il “doing business”, ovvero a rendere meno difficile il fare impresa in questo territorio. Affinché ciò possa avvenire è però necessario che a tutti i livelli sia riscoperta la “politica industriale”, uni-co strumento oggi realmente utile per consentire la ripartenza degli investimenti e, con essa, la ripresa dell’occupazione. Di qui una rinnovata richiesta ad intervenire su accesso al credito; semplificazione dei rapporti con la Pubblica amministrazione; utilizzo accorto, rapido e completo dei fondi europei; immediata implementazione di interventi che promuovano l’innovazio-ne anche attraverso la formazione professionale e la valorizzazione del capitale umano; modernizzazione e ampliamento delle dotazioni infrastrutturali.

CONFINDUSTRIA ABRUZZO PRESENTA L’INDAGINE RELATIVA AL SECONDO SEMESTRE 2014

La Banca di Credito Cooperativo di Cappelle sul Tavo ha una nuova sede, ubicata proprio nel cuore della cittadina, nella centralissima Piazza Marconi. Dopo la firma del presidente Michele Borgia dell’autocertificazione per la dichiarazione di agibilità, depositata presso il Suap e la consegna di quest’ultimo documento amministrativo, si sono conclusi tutti gli adempimenti formali di un percor-so durato quindici anni. Lo scorso 9 aprile, si è tenuto al suo interno il primo Consiglio di Ammini-strazione, un atto in direzione di un’inaugurazione della struttura riportata a nuova vita attraverso una ristrutturazione attenta e curata. «Un traguardo perseguito con tenacia e responsabilità dal CdA - ha dichiarato Borgia - oltre che dalla Struttura tecnica che consentirà di accentrare i diversi uffici di direzione generale, attualmente sparsi sul territorio: Cappelle sul Tavo, Collecorvino, Montesilvano e Santa Teresa. In più, permetterà di avere un livello di efficienza organizzativa, gestionale e funzionale più elevato, - ha spiegato il presidente che ha aggiunto - un ringra-ziamento particolare va a tutti coloro che, a partire dalla struttura tecnica all’amministrazione, al sindaco di Cappelle e a tutti i professionisti, si sono impegnati per la riuscita di questo importante traguardo».

APRE UN NUOVO SPORTELLO BCC A CAPPELLE SUL TAVO

«Tuttofood rappresenta la porta dell’Expo e insieme rappresentano per noi occasioni irrinunciabili per far conoscere il prodotto agroalimentare abruzzese nel mondo». Così Roberto Di Vincenzo presidente del Centro Regionale per il Commercio Interno delle Camere di Commercio d’Abruz-zo, commentava la partecipazione della nostra regione al salone dell’alimentazione, delle bevande e del prodotto a marca, aperto al pubblico professionale, che si è svolto a Milano dal 3 al 6 maggio. «Quest’anno, grazie alla preziosa collaborazione della Agenzia di Sviluppo della Camera di Commer-cio di Chieti, partner della rete EEN - Enterprise Europe Network durante il Tuttofood si sono svolti degli eventi di brokeraggio a Milano al centro congressi Le Stelline per i settori dei macchinari per agroalimentare e bevande, cui hanno partecipato 16 imprese del settore agroalimentare abruzzese per incontri programmati con buyers esteri». Trenta le aziende abruzzesi ospitate nell’area espositiva di 360 metri quadri, allestita dal Centro Regionale per il Commercio Interno delle Camere di Commer-cio d’Abruzzo. Tuttofood ha superficie totale di 180 mila metri quadri distribuita su 10 padiglioni. Sul versante dei visitatori oltre ai 1.200 hosted top buyer, scelti attraverso un’attenta profilazione che hanno garantito incontri produttivi direttamente allo stand, si sono aggiunti più di 11.000 buyer.

TUTTOFOOD, IL GUSTO D’ABRUZZO IN MOSTRA

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Il 2015 avrà il segno più per quanto riguarda turismo e natura. Le presenze del turismo natura nel 2014 hanno superato per la prima volta quota 102 milioni a fronte di una stima di 101,9 nel 2013, con un fattu-rato complessivo di 11,883 miliardi di euro. Sono le cifre del XXII Rapporto nazionale sul Turismo natura che Enit, Istat, Osservatorio Ecotur e Università dell’Aquila hanno redatto con il coordinamento scientifico del docente universitario Tommaso Paolini, e che è stato presentato in anteprima nazionale a Lanciano nel

corso della XXV edizione di Ecotur, la borsa internazionale del turismo natura promossa da Confesercenti con la parteci-pazione di 50 tour operator provenienti da 14 diversi Paesi europei. I numeri del Rapporto indicano un turismo natura in piena salute, con ritmi di crescita costanti anche negli anni della crisi del settore. Una delle principali novità del 2014 è la performance dei parchi costieri. Nella “top ten” delle aree protette più richieste dai turisti italiani presso i tour operator infatti arrivano ben 3 parchi costieri, ovvero le Cinque Terre, il Circeo e l’Arcipelago Toscano. La classifica è comunque guidata dal Parco nazionale d’Abruzzo con il 30 %, seguito, da Gran Paradiso, Dolomiti Bellunesi, Cinque Terre, Stelvio, Circeo, Foreste Casentinesi, Arcipelago Toscano e dal Gran Sasso Laga. Se il 2014 si è chiuso con numeri molto positivi per il turismo natu-ra, le previsioni per il 2015 sono ancora più ottimistiche.

TURISMO NATURA, SEGNO PIU’ PER IL 2015

“Crisi finanziaria degli Enti Locali e strumenti di risanamento”. Questo l’argomento di un convegno di studi, organizzato dal Comune di Montesilvano che ha visto esperti e professionisti di settore a con-fronto. Alla giornata di riflessione hanno preso parte oltre al sindaco Francesco Maragno, l’assessore al Bilancio Caterina Verrigni anche il presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Pescara, Domenico Di Michele, la senatrice Federica Chiavaroli, Ebron D’Aristotile, Au-torità di Audit Regione Abruzzo e docente all’Università “G. d’Annunzio”, la docente dell’Università Federico II di Napoli, Gabriella De Maio, il Generale Flavio Aniello, comandante Regionale Guardia

di Finanza e il direttore Centrale Finanza Locale Ministero Interno, Giancarlo Verde, oltre a Guido Dezio vice direttore ge-nerale del Comune di Pescara e il sindaco di Ari Marcello Salerno. Nel suo discorso il primo cittadino ha puntato l’attenzio-ne sulla forte riduzione dei trasferimenti erariali a favore dei Comuni e il progressivo aumento delle entrate tributarie locali. «Un sistema –ha spiegato Maragno- che ha creato una sorta di deresponsabilizzazione dello Stato centrale che trasla tutti i carichi finanziari sugli enti locali». «Con il Def 2015 – ha detto l’assessore Verrigni - ci saranno 1,5 miliardi di euro in meno a favore dei Comuni che, inoltre, non disporranno dei 625 milioni di euro di trasferimenti ottenuti nel 2014, a cui si aggiunge il miliardo e mezzo in meno di detrazioni».

CRISI FINANZIARIA DEGLI ENTI LOCALI, CONVEGNO A MONTESILVANO

Il leader mondiale nei grandi impianti di caldareria per l’Oil & Gas, Walter Tosto, si ag-giudica, dai più grandi player internazionali del settore, cinque mega forniture in Turchia, Kuwait, Messico e Stati Uniti per un valore complessivo di oltre 50 milioni di euro. In tal modo continua la strategia di espansione sui mercati internazionali ma mantiene i processi di produzione in Italia. L’alta specializzazione, l’affidabilità e l’elevata tecnologia all’avanguardia, hanno consentito a questa azienda abruzzese, guidata dall’amministratore delegato Luca Tosto,

di sconfiggere la concorrenza internazionale, aggiudicandosi in giro per il mondo 5 grandi progetti dai colossi del settore, Socar Turkey Enerji A.S. (STAR), KNPC, Pemex, Fluor/Marathon e Technip Badger, per un valore complessivo di oltre 50 milioni di euro. La novità sta nel fatto che il posizionamento con un ruolo da leader sui mercati esteri non ha portato alla delocalizzazione dell’attività produttiva. Gli impianti saranno completamente realizzati negli stabilimenti di Chieti ed Ortona e verranno spediti via nave direttamente dal workshop situato all’interno del Porto di Ortona. E proprio grazie a queste commesse, la Walter Tosto è stata tra le prime aziende a mettere in pratica le norme del Jobs Act entrate in vigore a gennaio. Nell’arco di un mese ha assunto 15 dipendenti a tempo indeterminato e ha in programma di inserire altri 24 giovani tecnici. L’azienda è inoltre impegnata nel sociale e ha inserito in organico 10 risorse tra categorie protette e disabili che le consentiran-no di raggiungere quota 600 dipendenti.

LA WALTER TOSTO SI AGGIUDICA FORNITURE PER 50 MLN DI EURO

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tendenze fatti persone

Successo per la 54esima edizione della Fiera dell’Agricoltura. Il bilancio sommario della 3 giorni parla di presenze che hanno superato di gran lunga le 40mila unità. Record anche dal punto di vista degli espositori che, dopo anni, sono tornati massicci nei padiglioni dell’Ico-nicella facendo registrare il tutto esaurito degli spazi. Oltre 350 tra produttori, operatori e imprenditori del settore agricolo hanno messo in vetrina il meglio delle loro attività. Per la giornata di chiusura è arrivato anche il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfon-so che ha ribadito il forte impegno dell’ente affinché Lanciano rivesta il ruolo di Polo fieristi-co d’Abruzzo. Soddisfatto il presidente di Lancianofiera, Franco Ferrante che ha commenta-to: «Alla luce di questi risultati che alcuni mesi fa sembravano difficili da raggiungere, il nostro impegno sarà ancora più forte e motivato. Credo che anche la sua riqualificazione sia concretamente possibile. Ne ho parlato con il presidente D’Alfonso che ha mostrato di comprendere le ragioni di questo lavoro sostenuto e condiviso anche dal sindaco Pupillo». La fiera di quest’anno ha manifestato tutte le potenzialità di una rassegna storica come quella dell’Agricoltura che lascia intravedere una migliore riqualificazione dei padiglioni dell’ente fiera che potrebbero diventare il punto di riferimento non solo di esposizioni e rassegne, ma anche di eventi culturali, concerti, presentazione e lancio di nuovi prodotti.

OLTRE 40 MILA PRESENZE ALLA FIERA DELL’AGRICOLTURA

Lo scorso 29 aprile a Roma si è tenuto l’evento inaugurale per i Settanta anni di Confcommercio-Imprese per l’Italia. Con il presidente di Confcommercio, Carlo San-galli, hanno partecipato esponenti del mondo della politica, delle istituzioni, dell’eco-nomia e del sistema confederale. La teramana Elsa Di Lodovico, 91 anni, ha ricevuto un premio per la sua storica attività. La signora proprietaria della pellicceria “Edi 2” situata in viale Crucioli a Teramo, è stata l’unica in tutta Italia ad essere insignita del riconoscimento riservato ai titolari di impresa che hanno aperto un’attività nel 1945 e che continuano a gestirla attivamente. Ad accompagnarla, il presidente della Confcom-mercio di Teramo Cav. Giandomenico Di Sante che ha dichiarato: «Elsa è da sempre conosciuta come la Signora “Edi”, dal nome delle sue boutique, presenti sia a Teramo che a Pescara. Con la sua attività tra le più longeve in Italia iscritte alla Confcommercio rappresenta un esempio imprenditoriale femminile di cui noi siamo molto orgogliosi».

PER L’EVENTO DEI 70 ANNI DELLA CONFCOMMERCIO ITALIA, PREMIATA A ROMA LA TERAMANA ELSA DI LUDOVICO

La Bcc di Castiglione Messer Raimondo e Pianella ha un nuovo sportello. È stata inaugu-rata nello scorso mese di maggio, su via Del Santuario a Pescara, la nuova filiale della banca presieduta da Alfredo Savini. Si tratta di uno sportello bancomat ad elevata automazione che permette alla clientela di svolgere operazioni di versamento banconote e assegni, prelievi, ricari-che telefoniche e ricariche di carte prepagate. Sale così a tre il numero degli uffici di rappresen-tanza a Pescara. La nuova sede, infatti, si affianca a quelle di via Venezia e di Piazza Duca degli Abruzzi. All’interno di ogni ufficio di rappresentanza è presente un addetto con funzioni di assistenza alla clientela e supporto nello svolgimento delle operazioni. Il rafforzamento della presenza territoriale della BCC in Pescara viene quale risposta al riscontro positivo che la banca ha avuto nella città, superiore anche alle iniziali buone aspettative. «D’altra parte - evidenzia il presidente Savini - le BCC sono le uniche banche locali rimaste sul territorio, soprattutto in Abruzzo e in Pescara; nelle banche di credito cooperativo, infatti, i clienti non vengono valutati per il rating, ma considerati come persone. Su Pescara abbiamo registrato risultati ottimi tra famiglie, commercianti e piccole imprese alle quali non abbiamo fatto mancare la nostra vicinanza anche in questo momento di difficoltà. Stiamo avendo risultati ottimi, grazie alla preparazione qualificata e professionale dei nostri dipendenti, anche come impegno umano nel rapporto con i clienti».

BCC CASTIGLIONE MESSER RAIMONDO E PIANELLA,INAUGURATA UNA NUOVA FILIALE A PESCARA

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Camillo D’Alessandro presenta il logo di “Abruzzo Expo”

Immaginare un palinsesto intorno al tema dell’Expo2015, “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, per la Regione Abruzzo non deve essere stato difficile. Appuntamenti capaci di

evidenziare tutte le suggestioni che tale tema può evo-care in una regione come la nostra: Regione dei Parchi, improntata alla sostenibilità; Terra dei Cuochi, luoghi che evocano storia, educazione alimentare, passione per il cibo e per una natura da curare e rispettare.

Tutto inserito all’interno di un “eco-sistema Abruz-zo”, ricco di identità alimentari, culturali, economiche e scientifiche e biodiversità naturalistiche e ambienta-li. “Epicentro” di tutte le iniziative che nei 6 mesi di Expo saranno realizzate sarà “Casa Abruzzo”. 170 metri quadrati e 6 vetrine per quella che sarà la sede permanente dell’Abruzzo nella Milano dell’Expo. Gestita con il supporto del Sistema Camerale re-gionale, questa “Casa vetrina” sarà a disposizione

Expo2015, parola d’ordine: meravigliare!

» di Laura Tinari

Creare attenzione e conoscenza perché l’Abruzzo diventi una destinazione turisticae di business di primo piano nel mondo. Con questo obiettivo la nostra regione

si prepara a conquistare Milano2015

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L’Expo2015 sarà un’opportunità per l’Italia, ma anche per tutti quei territori regionali che sapranno affacciarvisi con una strategia…«Abbiamo concepito l’Expo come un metodo nuovo: tutto l’Abruzzo nella sua declinazione di organizzazioni di cate-goria, rappresentanze di organizzazioni territoriali, quali Camere di Commer-cio, DMC e GAL, le Università, è stato convocato e messo insieme per condividere esperienze e conoscenze e portare a Milano una Regione unica e unita che si mette in gioco».

Come si presenta l’Abruzzo all’Esposizione universale?«Dobbiamo sfruttare l’occasione di Milano per far diventare l’Abruzzo un caso. Di noi si è iniziato a parlare nei circuiti nazionali perché siamo riusciti a legare il nostro nome ad una intuizione avuta proprio nell’anno dell’Expo, dotando l’Abruzzo nel proprio Statuto di una

norma sul “Diritto al Cibo”, diritto alla dignità di alimentarsi e alla qualità come

vita e salute. Il ministro dell’Agricoltu-ra Martina aveva lanciato questa idea

a tu per tu con il sottosegretario alla Presidenza della Regione Camillo d’alessandro

Camillo D’Alessandro in compagnia del presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso

di imprese, istituzioni, associazioni, divenendo una cornice dove, da sabato 2 maggio è possibile organiz-zare presentazioni, incontri B2B, eventi culturali e degustazioni per raccontare l’Abruzzo. Ma l’Abruzzo si presenta all’Expo con una grande novità che rende

unica la nostra regione: nel marzo scorso nello Statu-to dell’Ente tra i principi fondamentali è stato inseri-to il “Diritto al Cibo” come diritto al sostentamento primario e alla qualità dell’alimentazione come vita e salute.

L’inaugurazione di “Casa Abruzzo”

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Altri momenti dell’inaugurazione di “Casa Abruzzo

Un’iniziativa sposata da Trenitalia e che vedrà dedicare uno spazio all’annuale Giubileo voluto da Papa Celestino V sulla rivista distribuita su Freccia Rossa Expo, uno spazio nel quale sarà inserito il programma della 721esima edizione della Perdonanza. Una grande opportunità che Trenitalia ha voluto dare all’Abruzzo e all’Aquila. «Una incredibile fine-stra - secondo il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente - che si affianca all’opportunità di portare la Bolla di Celestino a Milano. Esiste una coerenza profonda tra il tema della Perdonanza e quello dell’Expo, avvalorata anche dall’istituzione dell’anno Celestiniano voluto dal Santo Padre e dalla coincidenza di temi quali la sobrietà, il rifiuto del consumismo e l’af-fermazione di stili di vita autentici e solidali». Per Salvatore Santangelo, giornalista ed esperto di marketing territoriale, la presenza di un servizio sulla rivista di Trenitalia accompagnerà il viaggio della Bolla all’appuntamento di Milano, aprendo ad un vastissimo panorama nazionale e internazionale. Lo stesso programma della Perdonanza potrà essere così volano per tutte le altre iniziative territoriali del comprensorio aquilano. Tutto sarà così inserito in una strategia di forte impatto mediatico. «Di tutti i prodotti di comunicazione presenti sul circuito Trenitalia dell’Alta Velocità, con i suoi 7 milioni di viaggiatori all’anno, quello dedicato all’Expo - sottolinea Fabrizio Verdolin, dell’agenzia Emotional Pubblicità, partner di Ferrovie dello Stato - è, oggi sicuramente il più importante. Nell’affrontare questo appuntamento, la volontà del gruppo, è stata quella di non essere un semplice sponsor ma una parte attiva della manifestazione internazionale». Una volontà che ha portato Trenitalia a stringere una serie di partnership, come l’accordo con il MIUR, per cui tutte le scuole italiane avran-no la possibilità di partecipare all’Expo, attraverso l’alta velocità con 11, 13 e 15 euro di spesa, comprensivi del biglietto di ingresso all’esposizione; a coinvolgere nel progetto di comunicazione anche tutte le realtà aziendali di vocazione agro alimentare che si trovano sul circuito dell’alta velocità diretto all’appuntamento di Milano; fino a portare la Perdonanza e la Città dell’Aquila all’attenzione di milioni di persone tramite Freccia Rossa.

La perdonanza Celestiniana viaggerà su rotaia verso expo2015

all’”Expo delle idee” e oggi che l’ha ripresa è realistico immaginare che il Parlamen-to possa introdurla nella Costituzione. Essere la Regione verde d’Europa, del cibo e della qualità agroalimentare sarà la nostra identità, i nostri prodotti possono essere i veri ambasciatori dell’Abruzzo nel mondo».

Cosa rappresenterà “Casa Abruzzo”?«Sarà la vetrina delle nostre eccellenze

e dei territori. In un ideale palinsesto ogni giorno l’Abruzzo si racconterà e coniughe-rà prodotti e creazioni, legati alla nostra tradizione ma anche innovazione».

Come invogliare i milioni di visi-tatori di Expo a conoscere e visitare l’Abruzzo?«Vogliamo svelare la nostra regione, perché siamo consapevoli che ancora oggi l’Abruzzo non sia destinazione di inte-resse. Dobbiamo mitizzare ciò che siamo,

senza dover inventare nulla e ciò che siamo lo racconteremo attraverso l’ intuizione della stratigrafia, dal livello 0 del mare fino alla più alta cima del Gran Sasso e ad ogni altezza avremo una biodiversità di cui parlare fatta di cibo, territori e tradi-zione. Siamo l’unica regione che ha questo livello di stratigrafia immediata, noi lo di-ciamo sempre ma nel mondo non lo sanno. Sciare guardando il mare e poi cenare sui trabocchi è una caratteristica solo nostra. Dobbiamo farlo sapere a tutti» •

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Un’immagine del Premio Donato Menichella La nuova giunta della CCIAA di Teramo presieduta da Di Sante

Una lunga e prestigiosa carriera, costellata da numerosi successi e suggellata da un ri-conoscimento di grande rilievo. L’impren-ditore e banchiere teramano Cav. Giando-

menico Di Sante, infatti, lo scorso 13 marzo ha ricevuto a Roma, nelle meravigliose Scuderie di Palazzo Altieri, il Premio Donato Menichella assegnato alla Banca dell’Adriatico per il particolare sostegno all’economia. La manifestazione, promossa dalla Fondazione Nuove Proposte Culturali e intitolata all’illustre economista che fu tra i protagonisti della ricostruzione italiana nel dopoguerra, e storico governatore della Banca d’Italia, è giunta quest’anno alla sua 14esima edizione. «Sono molto orgoglioso –ha detto Di Sante– di aver ricevuto questo riconoscimento così illustre per la Banca dell’Adriatico che è da sempre vicino alle imprese e al territorio e le motivazioni di questo premio ne sono la prova concreta». La finalità del Premio infatti è quella di onorare, nel ri-cordo del grande economista Menichella, studiosi e isti-tuzioni finanziarie di oggi che si sono impegnati nel pro-porre e realizzare progetti di crescita nel nostro Paese. Con 38 anni di presidenza di ben 7 Banche alle spalle, il Cav. Di Sante, che entrò nel 1974 come consigliere di amministrazione nell’allora Banca Popolare di Teramo e Città Sant’Angelo, della quale divenne presidente tre anni dopo e pertanto ha ricevuto il prestigioso riconosci-mento. «Un plauso particolare –prosegue il Cavaliere- va

al direttore della Banca dell’Adriatico Roberto Del Mas sempre attento e sensibile alla crescita del territorio e alle problematiche delle aziende». Storico amministratore del Mobilificio Di Sante a San Nicolò, è stato anche presi-dente di Confcommercio Abruzzo, attualmente lo è della provincia di Teramo. Cavaliere del Lavoro dal 2008, è stato anche vice presidente dell’Unione degli industriali di Teramo. Da oggi è anche presidente della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Te-ramo. Lo scorso 7 aprile, infatti, è stato eletto, all’una-nimità dal Consiglio Camerale, alla guida dell’ente tera-mano per il quinquennio 2015-2020. «Ritegno un onore l’essere stato chiamato a questo importante incarico – ha detto Di Sante, che succede così a Giustino Di Carlan-tonio– e sarà un mio particolare impegno fare di questa Camera un punto di riferimento sempre più qualificato per l’intero sistema delle imprese provinciali. Una Came-ra in cui sarà garantito ad ogni associazione, al di là del-le dimensioni, il diritto di svolgere a pieno le funzioni di rappresentanza degli interessi delle imprese. È con gran-de senso di responsabilità, e animato dalla passione che mi lega al territorio teramano e alle sue imprese, che ac-colgo questo incarico alla guida di un Ente che si trova a dover affrontare un momento particolarmente complesso e delicato della sua vita istituzionale. Inoltre faccio gran-de affidamento alla squadra che si è costituita sia della Giunta che del Consiglio camerale» •

Riconoscimenti e nuove presidenzeper Giandomenico Di Sante

» di Eleonora Lopes - foto concesse da Giandomenico Di Sante

Il Cavaliere è stato insignito del Premio Donato Menichellaed eletto alla guida della Camera di Commercio di Teramo

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Una foto di gruppo con i partecipanti al White Information

«Ci impegniamo a presentare qui, con la collaborazione del Comu-ne, una serie di progetti innova-tivi e, contemporaneamente, a es-

sere ambasciatori della voglia di ricostruire di una città, L’Aquila, che a sua volta è simbolo della voglia di costruire di un intero Paese, l’Italia». Parola (e promessa) di Marco Gay, presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria, in occasione della visita in centro storico compiuta insieme al sin-daco, Massimo Cialente, e alla delegazione di 200 giovani imprenditori italiani che hanno partecipato al White Information tenutosi a L’Aquila. Un vero successo, quest’anno, sia in termini di partecipazio-ne sia in termini di stimoli al dibattito, la convention

“White Information” promossa dal Comitato Regio-nale Giovani di Confindustria Abruzzo e dai Gruppi Giovani Imprenditori di Confindustria Gran Sasso (L’Aquila Teramo) e Confindustria Chieti Pescara. Il “White” edizione 2015, che per la prima volta in Abruzzo ha visto svolgersi a L‘Aquila, nell’audito-rium del Castello progettato da Renzo Piano, una riunione del Consiglio Centrale dei Giovani Impren-ditori, ha premiato i migliori tre progetti tra i dieci selezionati nell’ambito del “Meeting delle idee-Pre-mio Bruno Ballone” svoltosi nella sede della Dompè. I loro ideatori si sono aggiudicati un percorso forma-tivo ad hoc per diventare imprenditori. Primo classi-ficato è risultato “Fai con me” proposto dall’aquilano Mario D’Achille, 26 anni, il quale ha ideato una ori-

All’Aquila 200 giovani imprenditori italianiper White Information

» a cura della redazione

Si aggiudica il Primo Premio del “Meeting delle idee-Premio Bruno Ballone”l’aquilano Mario D’Achille

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ginale piattaforma per l’incro-cio domanda-offerta di lavoro che parte dai bisogni quotidiani delle persone. Secondo classifi-cato è invece risultato il proget-to di Costantino Di Marco, 35 anni, di Castellalto, creatore di una piattaforma social per l’e-commerce denominata “Radix - Alla radice del Made in Italy”. Terzo classificato, infine, il progetto di Mi-chele Di Pietro, 28 anni, e Andrea Marcattilii, 26 anni, teramani, i quali hanno proposto “Parallelo 24”, che con la grafica digitale creano magliette personalizzate contenente messaggi da condivide-re sui social. Grande soddisfazione per la riuscita dell’evento da parte degli organizzatori. «Per noi è importante – ha detto Giammaria de Paulis, presidente dei GI di Confindustria Gran Sasso- promuovere la nascita nel territorio di aziende competitive. E speriamo che a farlo siano i giovani, il nostro presente oltre che il nostro futuro». «Essere imprenditori – ha sottoline-ato invece Domenico Melchiorre, presidente dei GI di Confindustria Chieti Pescara – significa evolver-si continuamente. Vorremmo condividere con tutti questo approccio, capace di generare mutamenti si-gnificativi anche all’interno della società». «Abbiamo

voluto contribuire – ha concluso Riccardo D’Alessandro, presiden-te del comitato regionale dei G.I. di Confindustria – a mantenere alto l’interesse nei confronti della rico-struzione. Attrarre investimenti è fondamentale per favorire la cresci-ta e il nostro auspicio è che le idee

premiate oggi possano attecchire proprio a L’Aquila». Un plauso all’iniziativa anche da parte del neo presi-dente di Confindustria Abruzzo, Agostino Ballone, che ha sottolineato l’importanza della presenza di così tanti giovani colleghi a L’Aquila. Nel corso delle tavole rotonde che, moderate dal direttore de “Il Centro” Mauro Tedeschini, hanno riguardato vari temi (dal progetto delle macrore-gioni a all’internazionalizzazione e al credito) sono intervenuti, tra gli altri, anche la senatrice Stefania Pezzopane; il vice presidente della Regione Giovan-ni Lolli; Nicola Altobelli, sherpa al G20 dei Giova-ni Imprenditori di Sydney; Basak Ilisulu, sherpa al G20 dei Giovani Imprenditori di Tugiad; Rodolfo D’Angelantonio, consigliere incaricato Confindu-stria Abruzzo per l’internazionalizzazione; Sergio Galbiati, per la società LFoundry; Nicola Loperfi-do, dg del gruppo bancario Tercas-Caripe; Ottorino La Rocca, presidente della società Valagro •

Il presidente di Confindustria Abruzzo Agostino Ballone con il primo classificato Mario D’Achille

Il Movimento “in movimento” per toccare tutti i territori ita-liani, conoscere da vicino le loro bellezze, risorse, criticità, ma anche avvicinare i Giovani Imprenditori che vivono la vita di territoriale a quella nazionale. Questo lo spirito dei Centrali iti-neranti, ideati dalla presidenza di Marco Gay, momenti in cui il “Parlamentino” dei G.I. si sposta nelle fabbriche e nei territori per valorizzare l’impegno di tutti e schierarsi al loro fianco. Bari, Trieste, L’Aquila, Matera, finora i luoghi; Ilva, ricostruzio-ne, Capitale Europea della Cultura 2019, le tematiche. Consigli dagli alti contenuti, che raccontano le diverse realtà, le imprese e i Giovani Imprenditori che le vivono, mixando temi locali e nazionali. Proprio L’Aquila, infatti, il 16 e 17 aprile scorsi, è stata sede di uno dei primi Centrali itineranti del Movimento. Un obiettivo condiviso da tutti i G.I. d’Abruzzo, che insieme hanno candidato la città simbolo del terremoto del 2009 ad ospitare circa 200 colleghi provenienti da tutta Italia. Giovani che hanno potuto visitare il suo centro storico, riuscendo così a comprendere quella che, a 6 anni di distanza, è ancora la vera realtà di questa città.

#noicisiamo a #Laquila

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La visita in centro storico di Marco Gay e del sindaco Cialente con i vertici dei Giovani Imprenditori di Confindustria Abruzzo

Marco Gay è un “Giovane Imprendi-tore dell’Industria”, che a 24 anni, dopo un’esperienza nell’azienda di famiglia, fonda WebWorking srl,

società operante nel settore della comunicazione di-gitale integrata, di cui ora è CEO. Un anno alla presidenza di un Movimento che conta 13mila giovani imprenditori che girano l’Italia per

conoscerne da vicino criticità e risorse e impegnan-dosi per la rinascita dei territori. «Abbiamo concor-dato con il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, -ci dice- che i GI abruzzesi prepareranno una serie di progetti su cui lavorare insieme, in una fase in cui la legge sulla ricostruzione e l’accelerazione dei lavori cantierati fanno sperare che una svolta sia vi-cina».

A L’Aquila #noicisiamo e ci torneremo

» di Eleonora Lopes

Marco Gay, presidente nazionale Giovani Imprenditori Confindustria,ad un anno esatto dalla sua elezione, porta nel cuore dell’Abruzzo 200 “ambasciatori”

Marco Gay, un imprenditore, anzi uno startupper come ama defi-nirsi lei...«Per dirla con la definizione ufficiale di Confindustria un “Giovane Impren-

ditore dell’Industria”. Giovane perché ho cominciato a fare impresa molto presto, a 24 anni ho fondato WebWorking s.r.l.. Imprenditore perché la voglia di fare impresa non si è mai fermata e nel

2013 sono stato cofondatore di AD2014 e Torino 1884, due startup attive nel campo dell’“Internet of Things” e del food & beverage. Dell’ industria perché mi sento parte di una generazione che sta portando

a tu per tu con il presidente nazionale G.I. Confindustria marco gay

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la seconda manifattura d’Europa nel futuro».

Da un anno alla guida dei GI, come giudica questa esperienza?«Ogni giorno più istruttiva. Sono il portavoce di 13000 giovani che han-no scelto non solo di fare impresa ma anche di costruirsi il Paese che sognano e che nessuno gli regalerà. In 12 mesi ho girato tutte le regioni, abbiamo portato il nostro Consiglio Centrale nelle fabbriche italiane: Recanati, Bari, Trieste, L’Aquila e Matera. Un percorso collettivo per cono-scere forza e problemi del Paese. A questo abbiamo unito i grandi temi della visione del Movimento nei due Convegni naziona-li: il capitale umano come pilastro della costruzione di un Umanesimo industriale e la politica industriale come sfida per superare lo stillicidio delle crisi aziendali».

Il ruolo sociale di un Giovane Imprenditore oggi è lo stesso di 10-20 anni fa?«A differenza dei nostri padri, siamo nati in un tempo nel quale nessuno mette in discussione l’economia di mercato, poiché ogni modello alternativo a quello capitalista è crollato. Fin dall’ inizio del mio mandato ho ripetuto con forza che il legittimo profitto è indissolubilmente legato al territorio che lo genera. Noi non ci sentiamo padroni di un’ impresa ma custodi della storia produttiva italiana».

Nuovi temi fanno capolino nel Movimento: le politiche di genere e una forte spinta verso i rapporti internazionali. Segno che stanno cambiando le vostre prospettive?«La crescita dell’ imprenditoria femminile e giovanile è una delle grandi trasformazioni positive che hanno attraversato il nostro sistema produttivo durante gli anni della crisi. Per questo Confindustria a giugno 2014 ha firmato un Protocollo d’ intesa con ABI, MISE e Presidenza del Consiglio per mettere in

campo un quadro di interventi per favorire l’accesso al credito delle imprese femminili. Come GI abbiamo voluto giocare questa sfida affidando una delega sulle politiche di genere a Laura Tinari che sta compiendo un lavoro eccellente. Sul fronte dei rapporti internazionali stiamo consolidando la nostra posizione di leadership, nel 2009 fummo i fondatori del G8 dei Giovani Imprenditori con l’evento di Stresa. Le prossime tappe saranno il G20 YEA in Turchia e i meeting dello YES (network europeo) in Inghilterra e Polonia. Abbiamo stretto una partnership con SACE con cui lavoriamo nei territori e stiamo mettendo in cantiere una visita internazionale».

Quale è il senso del termine responsabilità, tema che più di ogni altro si impone in questo nuovo corso degli under 40? «Ogni giorno in questo Paese possiamo decidere di omologarci oppure di sbattere i pugni sul tavolo e dire che magari faremo il doppio della fatica ma per noi impresa è soprattutto sinonimo di etica. Vale quando parliamo dei nostri collaboratori o del rap-porto con la PA o per la gestione delle crisi aziendali. In fondo responsabilità significa voler lasciare le cose ai nostri figli meglio di come le abbiamo trovate. Siamo qui per questo».

Sicuramente l’idea dei “Centra-li itineranti” è un segno di questa responsabilità, di un “dovere” nei confronti dei territori e delle loro criticità. L’Aquila ne è un esempio.«L’Italia è la seconda manifattura d’Europa e portate i Consigli Centrali in giro per il Paese fa conoscere le storie di donne e uomini che ogni giorno portano l’ industria nel futuro, le trasformazioni che vivono le nostre fabbriche, insomma la forza del nostro sistema produttivo e le difficoltà che vive. Dopo L’Aquila molti GI mi hanno ringraziato di averceli portati, perché fino ad oggi non avevano mai avuto

percezione di come dopo 6 anni dal terre-moto il centro storico fosse ancora deserto. Oggi questa città ha 200 ambasciatori in più».

Altro tema è quello dei rapporti con il mondo della scuola, ma voi avete messo su una vera e propria “invasione pacifica”…«Per anni il nostro Paese ha compiuto l’errore mostruoso di svalutare l’ istruzio-ne tecnica, vero pilastro del sistema indu-striale. Ora la tendenza si sta invertendo, come dimostrano alcune disposizioni importanti de “La buona scuola”, e noi sappiamo che possiamo giocare un ruolo fondamentale per colmare quella distanza che ancora oggi separa scuola e impresa. Vogliamo che ogni ragazzo uscendo da scuola sappia cos’ è un business plan e che ogni imprenditore che faccia entrare uno studente in azienda non debba insegnargli tutto da capo» •

Marco Gay presidente nazionale GI Confindustria

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Lo stabilimento Dompé a L’Aquila

Dompé, una delle principali aziende biofarmaceutiche in Italia, focaliz-zata sullo sviluppo di soluzioni tera-peutiche innovative, concentra le pro-

prie attività produttive e di ricerca presso il Polo dell’Aquila. “The Rarest Ones” è un video voluto

dall’azienda e realizzato in occasione della Gior-nata mondiale delle malattie rare nell’ambito del-la campagna #ICareAboutRare, nata proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema. Ne abbiamo parlato con Eugenio Aringhieri, Ceo Dompè.

L’impegno della DOMPè per le malattie rare

» di Eleonora Lopes - foto concesse da Dompè

Eugenio Aringhieri, Ceo della grande azienda biofarmaceutiche ci raccontala campagna “ICareAboutRare” impegnata nella cura per le patologie rare

Due immagini della campagna “The Rarest Ones” (Foto di Simone Cerio)

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Come nasce la campagna “ICare-AboutRare”?«“The Rarest Ones” si inserisce nell’ambito di un impegno che vede Dompé in prima fila nella ricerca di approcci terapeutici innovativi per patologie rare. L’obiettivo di fondo della campagna è, in primo luogo, quello di far luce sul tema delle malattie rare. Se consideriamo che queste patologie sono oltre 7.000 e che, solo in Italia, coinvolgono una stima compresa tra le 700.000 e il milione e mezzo di per-sone, ci rendiamo immediatamente conto di quanto sia in realtà un tema ancora troppo poco dibattuto. Con il rischio che chi ne soffre possa sentirsi non solo “raro”, ma anche “solo”. Un rischio che la nostra azienda si impegna a scongiurare, essendo da tempo impegnata nella Ricerca & Sviluppo di trattamenti per patologie rare, spesso orfane di cura».

Parte del video è stato girato sulle vette dell’Aquila, città dove ha sede il polo industriale della Dom-pè…«Una scelta in linea con un legame, quello con L’Aquila e l’Abruzzo, strettis-simo e decennale. L’Aquila non solo è il cuore pulsante dell’attività industriale di Dompé ma il luogo in cui viene sviluppata tutta la ricerca biotecnologica sui nuovi farmaci per le malattie rare, un polo di eccellenza di valore e motivo per noi di grande orgoglio. Inoltre il fascino del video si basa anche sulla bellezza degli scenari naturali con cui Tommaso, il protagoni-sta, si fonde diventandone parte integrante. In un tale contesto non poteva mancare il magnifico paesaggio abruzzese e, nello specifico, le imponenti montagne di Campo Felice. La decisione di girare alcune scene tra le nevi del Gran Sasso non è stata, insomma, dettata da mere esigenze stilisti-che. Abbiamo voluto ricordare, metafori-camente, che è da questa regione e dalle sue vette che prendono slancio i nostri progetti destinati ai Pazienti di tutto il mondo».

Come inizia per la Dompé l’impegno per malattie rare e orfane di cura?«Negli ultimi anni il settore farma-ceutico ha dovuto affrontare cambiamenti epocali, che hanno portato tutti gli attori del sistema a ripensare il proprio ruolo e i propri obiettivi. In questo cambia-mento grande parte ha giocato l’avvento delle biotecnologie farmaceutiche, nuova frontiera nel campo dell’ innovazione per dare risposte a esigenze di salute ancora non soddisfatte o per rendere più efficaci le terapie attuali. Nel mondo sono oltre 350 milioni i pazienti che già traggono benefici da farmaci biotecnologici per trattare e prevenire quotidianamente patologie rile-vanti e diffuse, e sempre dalle biotecnologie arrivano i maggiori contributi per le ma-lattie rare. Crediamo da sempre nel valore dell’ innovazione e abbiamo intravisto nel biotech una strada verso cui indirizzare il nostro impegno nei confronti di pazienti con bisogni di salute ancora aperti».

Qual è la sfida di Dompé nella lotta per le malattie rare?«Come detto le malattie rare rappre-sentano un fenomeno ampio, con patologie estremamente diversificate che tuttavia vedono i pazienti affrontare problemi co-muni: primo fra tutti la mancanza di cure adeguate. La nostra sfida è quella di dare risposte concrete in tempi ragionevoli ad alcune di queste patologie. Se questo oggi è possibile è grazie non solo ai progressi delle biotecnologie farmaceutiche ma anche a un nuovo modo di fare ricerca, dove in una logica di network è possibile far collaborare più centri di eccellenza attorno alle speci-fiche competenze di ciascuno ovunque nel mondo. E’ questa la strategia che sta se-guendo il Gruppo Dompé, operando in un contesto sempre più globale e condiviso. Da soli non si vince: è nel circolo virtuoso che unisce l’ascolto dei bisogni, l’ intuizione della ricerca alla concretezza del percorso

clinico, che si concretizza la possibilità di generare innovazione per le persone».

Quanto investe ogni anno la Dompé in Ricerca&Sviluppo?«Impiegare energie e risorse in Ricerca e Sviluppo è fondamentale per un Gruppo come il nostro, che attualmente assicu-ra investimenti a doppia cifra rispetto al fatturato. Un aspetto che testimonia l’ impegno concreto al fianco dei pazienti, in aree ad alta domanda di salute quali l’oftalmologia, la diabetologia, il trapianto d’organo e l’oncologia».

Che cos’è l’innovazione per la Dompé?«L’ innovazione non è solo ciò che riguarda la tecnologia o le tecniche di ri-cerca. In Dompé innovazione è un concetto molto più ampio che ha a che fare innan-zitutto con un modo di pensare, e con la capacità di intercettare i mutamenti dello scenario sul loro nascere per saperli poi in-dirizzare verso nuovi obiettivi. L’attitudine al cambiamento è fatta di coraggio e dalla giusta dose di incoscienza, caratteristiche che mi piace ravvisare nelle persone con cui lavoro ogni giorno, che sono il vero motore di un’azienda innovativa» •

a tu per tu con il Ceo Dompè eugenio aringhieri

Eugenio Aringhieri, Ceo Dompè

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Il padiglione dell’Abruzzo al Vinitaly 2015

Chiusi i battenti della 49esima edizione del Vinitaly, è tempo di tracciare i bilanci. Erano 80 le aziende vinicole e 17 quelle olivicole presenti quest’anno. L’assessore

alle Politiche Agricole, Dino Pepe traccia un “bilancio molto positivo per l’Abruzzo”. «E’ stata una fiera spe-ciale per la nostra regione. La grande comunità enoica Abruzzese ha brillato a Verona!». Tutti gli addetti ai lavori hanno espresso la loro soddisfazione per questo successo: dagli operatori ai buyer, dai sommelier agli enologi. Piacevolmente sorpresi per l’esposizione dei vini abruzzesi anche i molti giornalisti presenti. Nu-merosi autorevoli ospiti hanno voluto degustare i vini nel padiglione 12 della fiera di Verona. Tra loro il Mi-nistro del Lavoro, Giuliano Poletti, il Vice Ministro dell’Agricoltura, Andrea Olivero, il Sottosegretario Giuseppe Castiglione e l’ex Ministro Paolo De Ca-stro.

Tonino Verna, presidente del Consorzio di Tutela dei Vini d’Abruzzo, ha sottolineato come «In questo Vi-nitaly abbiamo conquistato l’interesse delle istituzioni e della politica, in prima persona del ministro Polet-ti, che si è innamorato dell’Abruzzo quando portava i propri figli a partecipare al torneo Interamnia di pallamano e quando ha avuto occasione di pranzare sui trabocchi. Oltre a lui sono venuti in visita anche Giuseppe Castiglione Sottosegretario per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e Giuseppe Blasi, Capo dipartimento sviluppo rurale del MIPAAF. C’è un interesse della politica nazionale e questo serve al mondo economico e produttivo».«Per quel che riguarda il Consorzio di Tutela Mon-tepulciano Colline Teramane -ha detto Alessandro Nicodemi, presidente del Consorzio di Tutela Mon-tepulciano Colline Teramane- siamo estremamente soddisfatti che questa forma di aggregazione, abbia

Vinitaly 2015, una buona annata

» a cura di Eleonora Lopes

80 aziende vinicole e 17 olivicole hanno rappresentatola nostra regione alla 49esima edizione della fiera

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prodotto notevoli risultati soprattutto in termini di visibilità, di brand territoriale. Da questo deriva un valore aggiunto per il prodotto e ci permette di va-lorizzare ancora di più la bottiglia di Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane».Di valore della promozione e di risultati degli apprez-zamenti della nostra produzione in ambito internazio-nale si è parlato anche in occasione del premio giorna-listico Words of Wine, presentato da Enzo Vizzari, direttore delle Guide dell’Espresso che ha lanciato un suggerimento in vista della nuova edizione che si ce-lebrerà in autunno. «Vorrei che questo Words of wine –ha detto Vizzari- diventasse words of wine and food, perché è un peccato limitare al vino questo premio in

una regione come l’Abruzzo ricca di specialità gastro-nomiche». Ma torniamo alla Regione che in questa edizione ha sostenuto il 70% dei costi delle aziende attraverso i fondi del Piano di Sviluppo Rurale ed ha promos-so, insieme all’Associazione Italiana Sommelier ed al Movimento Turismo del Vino, l’apprezzatissima “Abruzzo Street Food”, coniugando al vino, i prodotti del territorio e le nostre ricette caratteristiche. Nella tensostruttura di 200 mq arredata con suggestive bar-rique, è stato possibile degustare i vini del Movimento Turismo del Vino Abruzzo e le preparazioni della ga-stronomia regionale, gli ospiti hanno potuto scegliere tra numerose proposte: anellini alla pecorara, corde di

La ‘Gran Medaglia di Cangrande’ benemerito dell’agricoltura ricevutadal presidente dell’Assoenologi Abruzzo Nicola Dragani I Vignaioli d’Abruzzo con l’assessore regionale Dino Pepe

È un veneto Doc che dimostra di credere nel Sud Alessandro Be-netton. E in occasione del Vinitaly, nella inedita veste di socio al 60% di Farnese Group, ha presentato la sua prima vendemmia in una cena-evento. Farnese produce 16 milioni di bottiglie, per il 90% esportate in 78 Paesi, per un fatturato di quasi 50 milioni di euro, con una crescita dei volumi che, negli ultimi due anni ha raggiunto percentuali nell’ordine del +50%. Il gruppo “21 Investimenti”, che fa capo all’imprenditore Alessandro Benetton, nel febbraio 2013, è entrato come nuovo socio della realtà nata in Abruzzo nel 1994 e oggi attiva in cinque tra le regioni più vocate alla viticoltura nel Mezzogiorno: è in Abruzzo con i marchi Fantini e Caldora; in Ba-silicata con Vigneti del Vulture; in Campania con Vesevo; in Puglia con Vigneti del Salento; in Sicilia con Vigneti Zabù e Cantine Cellaro. «Fa parte della cultura di “21 Investimenti” - ha detto Benetton- affiancare imprenditori meritevoli che sanno incarnare un sogno di sviluppo con una gestione più manageriale. Di Farnese Group mi è piaciuta la passione per il prodotto, e la particolarità dei territori di produzione che hanno un alto potenziale». «Il nostro primo Vinitaly - ha detto Valentino Sciotti, presidente e Ad di Farnese Group - risale a 20 anni fa, con un progetto condiviso con l’enologo Filippo Baccalaro e annunciato qui a Villa del Quar dove torniamo felici di aver aperto le porte a un nuovo socio, con cui condivi-diamo il sogno di crescere ancora e la passione per lo sport».

La prima vendemmia di benetton targata farnese

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frate, pallotte cacio e uova, braciole di Guardiagrele, arrosticini, porchetta, ventricina teramana, parrozzo. «Dopo il successo delle scorse edizioni –ha spiegato Nicola D’Auria, presidente del Movimento Turismo del Vino Abruzzo quest’anno abbiamo deciso di pro-porre lo street food con i nostri prodotti tipici, un pre-testo per una pausa gustosa e per conoscere qualcosa in più della nostra regione e del nostro lavoro».Grande attenzione anche all’area Enoteca Regionale con oltre 400 etichette, dalla hall istituzionale e dalla sala pubblica che ha ospitato una serie di eventi e pre-sentazioni che hanno conquistato il pubblico presente. Tutto il progetto Vinitaly 2015 è costato alla Regione 75 mila euro in meno rispetto al 2014 (passando da 405 mila a 330 mila euro) ed il sistema camerale ha ridotto la contribuzione da 120 mila a 25 mila euro Quindi, la spesa pubblica si è ridotta complessivamen-

te di 170 mila euro. Look completamente nuovo per il consorzio Vignaioli d’Abruzzo. Tutti gli ospiti del Vinitaly erano aggiornati grazie ad una grande lava-gna interattiva sulla quale sono state annotate le loro iniziative, come ad esempio quella di presentare ogni giorno un vino dei Vignaioli abbinato ad un piatto di chef stellati abruzzesi come la famiglia Tinari di Villa Maiella e Nadia Moscardi di Elodia. Ma passiamo ai premi. Quest’anno il prestigioso riconoscimento “Gran Medaglia di Cangrande” benemerito dell’agricoltura è andato al presidente dell’Assoenologi Abruzzo Nicola Dragani. La guida enogastronomica dei vini autoctoni Vini Buoni d’Italia, edita da Touring Editore e cura-ta da Mario Busso, assegna annualmente un diploma di merito alle aziende che si distinguono nell’impegno per la salvaguardia dell’ambiente e l’eco-sostenibilità; l’iniziativa è svolta in collaborazione con Verallia, le-

Innovazione, gusto e amore per il territorio: le parole d’ordine che hanno caratterizzato il successo di Cantina Tollo al Vinitaly. Diversi eventi hanno animato l’area espositiva dell’azienda, importanti e numerose sono state le visite istituzionali e quelle degli operatori stranieri. L’azienda ha presenta-to i nuovi vini certificati vegan, una innovazione che rappresenta un prose-guimento della filosofia che da tempo contraddistingue l’azienda, attenta da sempre all’ambiente, al rispetto della natura e del territorio. La degustazione dei nuovissimi Heliko Montepulciano d’Abruzzo Dop Biologico ed Heliko Trebbiano d’Abruzzo Dop Biologico è stata accompagnata dalle creazioni vegane di Emanuela Tommolini, chef di Esprì, laboratorio artigianale di cucina naturale. Protagonista è stato anche il Montepulciano d’Abruzzo, l’anteprima dei nuovi vini rossi della Cantina, è stata accompagnata dai finger food ispirati alla cucina di tradizione dello chef stellato Peppino Tinari, del ristorante Villa Maiella.

Cantina tollo, la natura al centro

Codice Citra ha portato a Vinitaly 2015 uno dei simboli dell’Abruzzo. lo stand dell’azienda or-tonese è stato ospitato all’interno di un trabocco, progettato e ricreato dall’artista Maurizio Ri-ghetti e dagli architetti Danila Ferrari e Giuliano Di Menna. Il trabocco di Citra, ha fatto da scenario a numerose iniziative, in cui il vino si fondeva con i sapori tipici della cucina nostra. Lo stand Vinitaly 2015 di Citra parte dall’idea progettuale “L’accoglienza racconta il territorio” che ha guidato il restyling del nuovo showroom e della sala degustazione di Codice Citra «Stiamo investendo molto –ha detto il presidente Valentino Campli- sulla comunicazione del territorio e continueremo a farlo, perché ci crediamo tantissimo. Siamo rimasti molto sconcertati dal via libera del Governo a Ombrina mare. Crediamo, infatti, che lo sviluppo della nostra regione sia nell’agricoltura, nell’enogastronomia, nel turismo e nelle forme di sviluppo sostenibile».

nuovo look per Codice Citra

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ader nella produzione di bottiglie eco-sostenibili. Il “Premio Eco-Friendly 2015” quest’anno è andato a due aziende abruzzesi Marina Palusci di Pianella e Chiusa Grande di Nocciano per l’impegno dimostra-to nella sostenibilità ambientale finalizzata alla tutela del territorio e del vigneto-In occasione di Sol & Agrifood, è stata presentata la

Guida agli Extravergini 2015 edita da Slow Food Edi-tore, giunta alla quindicesima edizione. A 9 produttori è stato assegnato il simbolo della Chiocciola, mentre 17 extravergini hanno ottenuto la qualifica di Olio Slow e 32 quella di Grande Olio. Il Solo Gentile di Chieti dell’azienda Ursini di Fossacesia ha ottenuto la qualifica di Grande Olio •

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Casal Thaulero e William Di Carlo Confetti hanno presentato al Vinitaly il con-fetto al montepulciano d’Abruzzo. Per la prima volta, infatti, è stato realizzato un confetto alla mandorla con una goccia di Duca Thaulero Montepulciano d’Abruzzo Riserva. Dal gusto elegante, delicato, e fragrante, la dolcezza della mandorla trova la sua naturale continuità nella corposità di questo montepulciano d’Abruzzo Ri-serva. La ricerca dell’equilibrio è stata fatta bilanciando i tre ingredienti principa-li: mandorla, zucchero e montepulciano d’Abruzzo. Alla fine è stato raggiunto un connubio perfetto attraverso il quale si fondono magnificamente i profumi, i gusti e l’identità del territorio abruzzese. Il Duca Thaulero Montepulciano d’Abruzzo Riserva è il vino più rappresentativo della linea dedicata a Giovanni Thaulero, considerato il precursore della viticoltura moderna abruzzese. La produzione ripercorre trecento anni di vinificazione tradizionale con l’obiettivo di scoprire la vera essenza dei vini abruzzesi.

il confetto al montepulciano di Casal thaulero e William di Carlo

Presso la sala degustazione vini del padiglione Abruzzo, si sono svolte tra la altre, tre degustazioni organizzate dalla sommelier Antonietta Mazzeo e patrocinate dal-la Regione Abruzzo, dall’AIS Abruzzo, dal Consorzio Tutela Vini e dal Consorzio Colline Teramane. Si è parlato di Montonico, un antico vitigno rivalutato di recen-te, insieme ad Antonio Lamona. Poi è toccata alla Iuaria, un vitigno autoctono ri-trovato da Mauro Scarpone, titolare della Cantina Villa Colle-Az. Agr. Cornacchia Francesca. E infine di Pecorino dei Colli Aprutini con una degustazione verticale dal 2009 al 20014 dell’Azienda Agricola Biagi. Presenti Luca Biagi e l’enologo Carmine De Iure.Al temine della degustazione Paolo Lauciani, sommelier e degustatore ufficiale, tra i più autorevoli e seguiti d’Italia, ha presentato Bellavita il progetto che finanzia la ONLUS “L’Aquila per la Vita”.

alcune degustazioni...

I fratelli Erasmi titolari di Masseria Erasmi Giuseppe Ursini con la figlia Martina

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Sede diCastiglione M. RaimondoViale Umberto I 64034 Castiglione M.R. (TE)Tel. 0861/9941Fax. 0861/994215

Filiale di Piane di Castiglione M. R.Fraz. Piane di Castiglione M. R..64034 Castiglione M.R. (TE)Tel. 0861/909150Fax. 0861/909818

Filiale di PenneCirconvallazione A. Moro65017 Penne (PE)Tel. 085/8278386Fax. 085/8210200

Filiale diEliceContrada Sant’Agnello, 193/265010 Elice (PE)Tel. 085/9609006Fax. 085/9609825

Filiale diLoreto AprutinoVia Mameli - 65014 Loreto Aprutino (PE)Tel. 085/8290611 - Fax. 085/8509853

Filiale diPianellaPiazza De’ Vestini65019 Pianella (PE)Tel. 085/972626Fax. 085/971456

Filiale diRoscianoVia Roscio da Montechiaro65020 Rosciano (PE)Tel. 085/8509142Fax. 085/8509853

Filiale diCerratinaVia Trieste, 12 - 65010 Cerratina (PE)Tel. 085/9771919 - Fax. 085/9772234

Filiale diMarina Città Sant’AngeloVia Tito de Caesaris, 465013 Marina Città S. Angelo (PE)Tel. 085/9506431Fax. 085/9506824

Filiale di Silvi MarinaVia Roma, 285 - 64029 Silvi Marina (TE)Tel. 085/9359724 - Fax. 085/9354798

Tesoreria diVilla BozzaViale Risorgimento64030 Montefino (TE)Tel . 0861/996300 - Fax. 0861/996273

Tesoreria diCittà S.AngeloC.so Vittorio Emanuele II65013 Città S.Angelo(TE)Tel. 085/969343Fax. 085/9699748

Filiale di PinetoSS. 16 - C. De Titta64025 Pineto (TE)Tel. 085/9493471 - Fax. 085/9493374

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abruzzo CooL speCiaLe VinitaLy

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abruzzo CooL speCiaLe VinitaLy

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La presentazione di “èAbruzzo” durante il Vinitaly a Verona

L’Unione fa la forza, si sa. Ma questo fa-moso motto l’hanno realmente messo in pratica gli imprenditori che si sono uniti nell’associazione “èAbruzzo” per tutela-

re e promuovere, insieme, la qualità abruzzese fuori i confini nazionali.Ed è proprio il territorio il filo che tiene uniti que-sti produttori che con tenacia ed entusiasmo hanno deciso di fondare l’associazione. A dare vita all’atto costitutivo di “èAbruzzo” sono stati 15 produttori di vino, che hanno fatto da traino ad altri settori quali l’agroalimentare, la moda, l’artigiano e soprattutto il turismo, a patto che siano tutti 100% made in Abruz-zo.Al momento le aziende iscritte sono: Cataldi Ma-donna, Cirelli, De Fermo, Gentile, Illuminati, La

Valentina, Nicodemi, Emidio Pepe, Tenuta I Fau-ri, Tenuta Ulisse, Tiberio, Torre dei Beati, Valen-tini, Valle Reale, Le Magnolie, Tenuta Terraviva, Emo Lullo, Valle Scannese e Pastificio Verrigni. Alla guida dell’associazione è stata designata Adria-na Galasso di Torre dei Beati che ha costituito un consiglio direttivo composto da: Francesco Paolo Valentini, Alessandro Nicodemi, Cristiana Tibe-rio, Valentina Di Camillo (Tenuta I Fauri), Saba-tino Di Properzio (La Valentina), Stefano Papetti Ceroni (De Fermo), Leonardo Pizzolo (Valle Reale) e Francesco Cirelli. Quindi è il vino che al momento sta facendo da trai-no, ma entreranno (qualcuno è già dentro) anche olio, pasta, zafferano, formaggi, tartufi, legumi, salumi, miele e ancora alberghi e strutture da fare invidia a

“èAbruzzo”, l’associazione 100% made in Abruzzo si presenta

» di Eleonora Lopes

Obiettivo del neonato gruppo di imprenditori è tutelare e promuovere la vera qualità abruzzese fuori i confini nazionali. Ad identificare l’appartenenza al progetto sarà un bollino

che certifica il prodotto di filiera produttiva locale

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chiunque ma purtroppo ancora poco conosciute.«L’associazione ha l’obiettivo -ci spiega la neo presidente Galasso- di promuo-vere la qualità dell’Abruzzo, non solo per il settore vitivinicolo ma anche per altre categorie. Quando giriamo il mondo con le nostre aziende ci rendia-mo conto che l’Abruzzo è una regione poco conosciuta ed per questo motivo che abbiamo deciso di unirci per dare la giusta visibilità e promozione a que-sto meraviglioso territorio». Ad identificare l’appartenenza a “èA-bruzzo” sarà un bollino che certifica il prodotto di qualità e di filiera produttiva locale. Al progetto del bollino non aderiranno solo le associate, ma tutte le aziende con un prodotto realmente made in Abruzzo. A valutare l’effettiva qualità del prodot-to, sarà un panel di esperti esterni all’associazione.«La nostra associazione è nata dal basso, -conclude la Galasso- in soli due mesi, senza nessun contatto con le istituzioni. Con i miei colleghi ci siamo resi conto della necessità di promuovere il nostro Abruzzo, e l’unica strada da percorrere era unirsi sotto un unico brand. Stiamo investendo tempo e denaro, crediamo veramente in questa causa». La presentazione ufficiale di “èAbruzzo” ha fatto due tappe, una locale a Loreto Aprutino e quella nazio-nale al Vinitaly. La prima tappa ha visto al centro il convegno “Paesaggio abruzzese, costruzione del mito”, dove si è parlato di territorio, racconti, mito, prodotti, e visione dell’associazione. Al dibattito han-no partecipato: Luciano D’Alfonso presidente della

Regione Abruzzo, Gabriele Stalinie-ri, sindaco di Loreto Aprutino, Adria-na Galasso, presidente èAbruzzo, Marcello Spadone, presidente Qua-lità Abruzzo, Francesco Paolo Va-lentini e Francesca Petrei Verrigni in rappresentanza dell’associazione, Giorgio Melandri curatore Enologi-ca, Paolo Trimani dell’Enoteca Tri-mani dal 1821, Alessandro Di Nisio di Paesaggi d’Abruzzo e l’assessore re-gionale all’Agricoltura Dino Pepe. Gli interventi sono stati moderati dall’eno-gastronomo Alessandro Bocchetti il quale si è fatto fin da subito portavoce

dell’associazione.La presentazione al Vinitaly si è tenuta nella sala de-gustazione Abruzzo dove si sono ritrovati i fondato-ri dell’associazione per diventare testimoni ufficiali della biodiversità abruzzese e raccontarla attraver-so il proprio lavoro soprattutto fuori dall’Abruzzo e dall’Italia. «Vogliamo cominciare dal piccolo della nostra regione, –hanno detto davanti ad una folla di gente Francesco Paolo Valentini e Adriana Galasso– ma con un messaggio grande e forte sulla tutela del prodotto totalmente abruzzese e totalmente italiano».Prossima tappa per èAbruzzo è il Palazzetto della Wine Academy, un passo ulteriore per costruire il mito di una regione che deve cominciare a dare voce a tutto ciò che la caratterizza. E deve cominciare a farlo fuori dai suoi confini, affinché siano calcati da chi non è ancora mai venuto in Abruzzo. Poi a Luglio il Festival Collisioni a Barolo e l’Expo 2015, negli spazi espositivi di Milano •

L’intervento durante il dibattitodel presidente della Regione Luciano D’Alfonso

L’intervento della presidentedi “èAbruzzo” Adriana Galasso

Il bollino di èAbruzzo

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I visitatori al padiglione di Tipici dei Parchi Valeria Befani alla filatura di un antico telaio

Suggestioni, emozioni, idee e contaminazio-ni per Tipici dei parchi durante la settimana milanese all’Expo 2015. Migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo hanno scoperto

i “sapori e i saperi” della terra d’Abruzzo. La settimana milanese è partita con una grande iniziativa che non si fermerà nel capoluogo lombardo ma coinvolgerà chiun-que voglia visitare le nostre terre e soprattutto L’Aquila e le aree del cratere del sisma 2009. L’iniziativa diventata anche un vero e proprio motto, “Adotta il nostro fu-turo”, è partita con una mostra, promossa dai Comuni del Cratere/USRC (Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere), e Comune dell’Aquila/USRA (Ufficio Speciale per la Ricostruzione dell’Aquila); orga-nizzata da Tipici dei Parchi, con la collaborazione del-le DMC, Gran Sasso d’Italia, L’Aquila e Terre Vestine, Abruzzo Qualità, Gran Sasso-Laga, Cuore dell’Appen-nino, Terre Pescaresi, Consorzio Celestiniano e Distret-to Turistico montano Gran Sasso d’Italia, è stata aperta a Milano all’interno del Padiglione B di KipSchool “Ter-ritori attraenti per un mondo sostenibile”. Un modo per avere maggiore visibilità e per riflettere su quanto accaduto all’Aquila, sulla ricostruzione e sul carattere forte degli aquilani che ce l’hanno fatta a superare crisi e difficoltà. Adotta il nostro futuro è una iniziativa che, però, ha una ambizione più ampia: coinvolgere tutti – non solo gli aquilani – nella ricostruzione del territorio. «Per la prima volta il sistema dell’offerta turistica e gli attori della ri-

costruzione danno vita a un evento corale, per testimoniare la na-scita di un progetto non pilotato dall’alto ma che parte dal basso e mette insieme pubblico e privato. È la modalità che abbiamo scelto per partecipare al Padiglione del Giardino delle Nazioni Unite, per rappresentare la rinascita culturale dell’Abruzzo», ha detto Roberto Di Vincenzo, coordinatore di Tipici dei Parchi e neo presidente della Camera di Commercio di Chieti. Il programma di Tipici dei Parchi, insomma, è stato dav-vero ricco. Presenti anche i due cuochi, Toni Moscone e Simone Iezzi (di Sextantio), che hanno realizzato labo-ratori e show coking con prodotti delle Aziende Agricole terre del Tirino, Massimo Mariani e Pierluigi Fasciani.I visitatori hanno così potuto conoscere prodotti come: solina, farro e saragolla, le lenticchie di Santo Stefano, i ceci di Navelli e i Tondini del Tavo, il tartufo estivo, lo Zafferano di Navelli, i vini di Montagna. Ma hanno potuto anche assistere alla filatura con un antico telaio grazie alla maestria di Valeria Befani di Rocca Calascio. Gli ospiti sono rimasti incantati dalle ceramiche di Ca-stelli, dai loro colori particolari e unici, dalle forme e dalle decorazioni tramandate sapientemente di generazione in generazione. Infine, ma non per ordine di importanza, l’iniziativa lanciata da Rosanna di Michele, “il panino di Tipici dei Parchi”, ovvero, “the very italian mum”, che vuole essere una proposta per mangiare sano, genuino e gustoso e che accompagna la campagna “adotta il nostro futuro”. Ed ora appuntamento a L’Aquila, dal 28 al 31 maggio, per poi tornare ad Expò dal primo al 7 giugno •

Tipici dei Parchi:l’Abruzzo protagonosta all’Expo 2015

» a cura della redazione - foto di Giorgio Liddo

Terminata la tappa milanese si proseguirà all’Aquila, dal 28 al 31 maggio,per poi fare ritorno sempre all’Expo, dal 1 al 7 giugno

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I due titolari insieme al team di DS SERVICE

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Professionalità, esperienza e cura del cliente sono i tre fattori che hanno fatto crescere negli anni la DS SERVICE SAS. L’azienda nasce a Spolto-re nel 2010 per mano dei fratelli Nestore e De-

nis Sambenedetto dall’esperienza ventennale nell’ambito del mondo del recupero crediti, sviluppando competenze specifiche nella trattazione dei crediti sia nell’ambito fi-nanziario che in quello commerciale. Un settore difficile

DS SERVICE: PARTNER IDEALE PER LA GESTIONE DEL TUO CREDITO

Questa dinamica azienda nasce ufficialmente nel 2010 a Spoltore

dall’esigenza di far confluirein una unica entità la grande esperienza

sul campo da parte dei fratelli Denise Nestore Sambenedetto. Amministratori

e fondatori della società, entrambigià da tempo sono impegnatinel settore del recupero crediti

» di Eleonora Lopes - foto di Vincenzo Sulpizio

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questo specialmente in questo momento, in cui gli indici economici stentano a migliorare, ma che sta dando agli intraprendenti fratelli molte soddisfazioni.«Nel nostro Paese –ci spiegano i fratelli Sambenedetto- è consuetudine per le PMI individuare nel ricorso all’azione legale, l’unico strumento per gestire la problematica dei crediti attivi, ma non sempre è cosi. La DS SERVICE fonda la sua attività giornaliera nell’utilizzo di strumenti al-ternativi a quello legale, considerando quest’ultimo non come antagonista dell’azione stragiudiziale, ma piutto-

sto come alleato nei casi strettamente necessari».La DS SERVICE è riuscita a diventare col tempo una real-tà molto strutturata, un vero punto di riferimento nella nostra regione, che oggi vanta un eccellente numero di collaborazioni e soprattutto un portfolio clienti di gran-de rilevanza compresi alcuni tra i più importanti gruppi bancari del territorio, numerose aziende impegnate nel ramo assicurativo e tanti altri ancora, che per ragioni le-gate alla privacy non è possibile menzionare. DS SERVICE rappresenta un partner ideale per tutte le aziende che

Gli uffici di DS SERVICE a Villa Raspa di Spoltore

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vogliono crescere.La nuovissima sede, colorata e accogliente e recentemen-te ristrutturata, si trova a Spoltore nella zona Villa Ra-spa. Qui sono impiegati circa 12 dipendenti. Per quanto concerne i crediti posizionati nelle altre regioni italiane, i fratelli Sambenedetto possono contare sulla presenza sia di agenti diretti, nonchè di collaborazioni che per-mettono loro di coprire l’intero territorio nazionale. «La nostra è un’azienda in continua evoluzione –ci dice Ne-store-. Questo ci spinge ogni anno ad investire in risorse

umane, tecnologia e innovazione, elementi indispensa-bili per essere competitivi in un mercato globale». Nel corso degli anni la gestione dei crediti ha subito di-versi cambiamenti, si è passati alla lavorazione di tutte le tipologie prodotto: dal credito commerciale al finan-ziario puro, dall’assicurativo fino ad arrivare al bancario nelle sue molteplici forme. Oggi l’operato di DS SERVICE rappresenta a tutti gli effetti un’alternativa, parallela o anticipatoria a quella legale, sicuramente più veloce e flessibile.

CoVer story

Le macchine aziendali davanti alla sede DS SERVICE Una delle collaboratrici DS SERVICE a lavoro

Prevenzione/Credit Consulting Management:1. Vendita prodotti on-line/off-line per info

commerciali2. Analisi portafoglio clienti3. Analisi rischio di credito 4. Analisi processi interni di gestione del credito

5. Assicurazione del credito

Gestione del credito:1. Crediti commerciali 2. Crediti rinvenienti da factoring3. Crediti finanziari:

• Credito al Consumo• Crediti assicurativi• Contratti noleggio lungo termine

4. Crediti pro-soluto:

Gestione recupero beni:• Recupero e messa in sicurezza dei beni

in leasing/noleggio• Custodia e re-marcheting

Supporto legale al cliente:• Servizi di consulenza legale

I SERVIZI DI DS SERVICE

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Come nasce la vostra azienda?

«L’attività di recupero crediti inizia circa 20 anni fa. In principio iniziai per gioco con un amico dando una mano ad un agente di una delle prime società di recupero crediti operanti sul territorio, la Osirc spa, poi si passò dal gioco ad una vera e propria attività lavorativa, e così mi misi in proprio. Erano anni in cui non esisteva neppure il telefono cellulare e il lavoro si svolgeva prettamente porta a porta, questa è stata per me, e poi per mio fratello Nestore, la palestra in cui iniziare a fare esperienza nel settore, conoscendo direttamente le varie realtà territoriali ed il tessu-to economico del centro Italia ed i molteplici aspetti legati al mondo del credito. Tante pratiche, tanti chilome-tri su e giù per l’Italia e poi 5 anni fa abbiamo deciso di fondare la DS SERVICE sas che porta le mie iniziali».

Come si svolge il rapportocon il cliente?

«Cerchiamo sempre di ascoltare le esigenze del debitore cercando di

Nestore e Denis Sambenedetto

a tu per tu con Nestore e Denis Sambenedetto

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CoVer story

trovare nel contempo una strada che possa congiungere in modo pratico le necessità di chi deve fare cassa con chi, per una serie di motivi, non sta pagando. La professionalità e l’etica sono elementi fondamentali nel nostro modo di operare, ma è necessario an-che creare empatia con l’interlocutore provando ad andargli incontro laddove sia possibile».

Com’è cambiato negli ultimi anni il vostro settore?

«Oggi c’è molta più concorrenza ri-spetto ad una volta, ma siamo riusciti grazie a tanti anni di esperienza sul campo a diventare leader in Abruzzo. Con l’avvento della digitalizzazione questo lavoro è diventato più veloce e dinamico. Il cliente ci richiede flessibilità ed elasticità nella gestione dei mandati. Questo per forza di cose ha comportato una professionalizza-zione dell’attività, una conoscenza più approfondita dei vari aspetti giuridici legati al mondo del credito, delle normative che regolano la sfera della privacy, e quelle legate all’an-tiriciclaggio, di ciò che sta alla base della conciliazione stragiudiziale, e per finire abbiamo acquisito un’ottima

padronanza di tutti quei gestionali che ogni giorno utilizziamo in reti locali e intranet».

Qual è il valore aggiuntodella vostra azienda?

«Sicuramente l’esperienza matu-rata nel tempo, la professionalità e la nostra squadra di lavoro. Disponiamo di una rete di agenti che costantemen-te si interfaccia con la nostra strut-tura e che ci permette di avvicinarci considerevolmente all’incasso delle creditorie. Un altro punto di forza è la conoscenza del territorio sul quale operiamo oramai da anni che porta a creare un contatto diretto con il sog-getto debitore con il quale si intavola la trattativa conciliativa».

Quanto contano per voile risorse umane?

«Moltissimo. La nostra crescita è frutto del lavoro che ogni giorno portano avanti i nostri validissimi collaboratori. I 12 dipendeti inter-ni hanno maturato negli anni una grande professionalità anche grazie alla frequentazione di diversi corsi di formazione a cui abbiamo partecipato tutti. L’aggiornamento è indispen-

sabile in questo settore. Ogni anno organizziamo una festa aziendale alla quale partecipano tutte le famiglie, un modo per stare insieme e condi-videre anche momenti di allegria. Proprio per il business di cui ci occupiamo, il sorriso non deve mai mancare nella nostra squadra. Per noi il contatto umano con i clienti e con i collaboratori è fondamentale».

Progetti futuri?

«Ci piace metterci in gioco, affron-tare nuove sfide ed essere competitivi, per questo abbiamo fatto negli ultimi anni un importante investimento sulla ristrutturazione dei nuovi uffici dotandoli di strumenti tecnologici all’avanguardia che ci permettono di gestire clienti di medie e grandi di-mensioni. Il nostro sogno è diventare il punto di riferimento nel centro Ita-lia per tutte quelle aziende alle quali sta a cuore gestire il proprio credito e per tutte quelle società del settore che hanno bisogno di affidarsi ad un service serio, affidabile e soprattutto veloce. Per questo ci stiamo concen-trando sull’ampliamento dell’offerta dei servizi e sulla gestione diretta dei clienti» •

Alcune immagini della festa di DS SERVICE con i collaboratori e le loro famiglie

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Si è concluso il progetto A.L.A. (Adattabilità per il Lavoro in Azienda) – Formazione Continua in Abruzzo, nanziato da Fondimpresa (Ente bilaterale costituito da Con ndustria e CGIL, CISL e UIL) e realiz-zato dall’associazione temporanea di scopo composta da soggetti espressione del mondo dei servizi alle imprese e delle parti sociali quali: SIA Abruzzo Srl (capo la), SIPE Srl, SMILE Abruzzo, IAL Na-zionale.Il progetto si è inserito in un quadro economico congiunturale già critico e debole acuito dal grave sisma aquilano del 6 aprile 2009 che ha avuto ripercussioni di natura economica e sociale su tutta la Regione Abruzzo, basti pensare che solo con riferimento alle ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni, si è registrata una cre-scita eccezionalmente elevata. In tale situazione di crisi, è fonda-mentale l’utilizzo della leva formativa per salvaguardare il capitale umano presente nel sistema produttivo e avviare un nuovo corso di sviluppo, assicurando nel contempo la competitività delle imprese e l’occupabilità delle persone. La formazione ha infatti il compito di fornire alle organizzazioni ed ai lavoratori, strumenti funzionali a fronteggiare le s de provenienti dal contesto. È risultato dunque cruciale un forte intervento a sostegno dell’innovazione e della ri-organizzazione aziendale per consentire lo sviluppo professionale e del sistema produttivo, sulla base delle esigenze formative rilevate. L’individuazione di una strategia competitiva partita dalla condi-visione di queste premesse con le imprese presenti sul territorio abruzzese ha dato origine al progetto nanziato nell’ambito dell’Av-viso 4/2012 di Fondimpresa con l’obiettivo di porre attenzione al Capitale Umano e alle competenze e conoscenze strategiche che fungano da supporto al cambiamento e che aiutino gli operatori a guardare al particolare momento vissuto come opportunità di svi-luppo, di ricerca di un nuovo e più soddisfacente equilibrio.

La complessità dell’intervento proposto ha richiesto la costante interdipendenza tra azioni formative e attività preparatorie e di ac-compagnamento (analisi della domanda, diagnosi e rilevazione dei bisogni formativi, predisposizione di programmi operativi, de nizio-ne di metodologie e modelli di formazione continua) e attività non formative (progettazione, promozione, orientamento, monitoraggio, diffusione), nonché l’attivazione congiunta di modalità di azione ex ante, in itinere ed ex post, rispetto alla pura azione formativa, de-rivante dalla convinzione che aziende e lavoratori debbano essere sostenuti nei processi di apprendimento e che, in quanto attori pro-tagonisti della formazione, debbano avere una costante restituzione dell’attività svolta. Le metodologie didattiche utilizzate per l’appren-dimento continuo in azienda sono state strutturate per rispondere a speci ci bisogni di una utenza adulta, portatrice di esperienze e competenze. Il partenariato ha avuto il compito di individuare ed elaborare indi-catori e modalità di lavoro che potessero valutare il raggiungimento degli obiettivi e la qualità dei percorsi didattici, assumendosi la re-sponsabilità della buona riuscita del progetto.

SVILUPPO ORGANIZZATIVO

Comp. TECNICO PROFESSIONALI

Comp. GESTIONALE DI PROCESSO

AMBIENTE, SICUREZZA, INNOVAZIONE, ORGANIZZAZIONE

QUALIFICAZIONERIQUALIFICAZIONE

1809%

53927%

74337%

40420%

1447%

ORE FRONTALE AZIENDALE

ORE AFFIANCAMENTO

ORE INTERAZIENDALE

46523%

1.37368%

1729%

PIANO A.L.A. (Adattabilità per il Lavoro in Azienda) – AVT/211/12IIUn’opportunità offerta alle aziende per la formazione dei propri dipendenti

4 province coinvolte

306 partecipanti alle azioni formative

2010 ore di formazione erogate

99 azioni formative realizzate

45 aziende coinvolte

5 ambiti d’intervento selezionati dalle aziende ( gura n.1)

3 modalità formative utilizzate ( gura 2)

12 settori produttivi coinvolti

I RISULTATI DI PROGETTO

Figura 1: AMBITI DI INTERVENTO Figura 2: MODALITÀ FORMATIVE UTILIZZATE

Al termine di ogni azione formativa è stato chiesto ai partecipanti di esprimere una valutazione personale attraverso schede appo-sitamente predisposte, in merito ad aspetti didattici, organizzativi e logistici dello svolgimento del corso, nel suo complesso. Buono il gradimento rilevato sulle attività realizzate che si traduce nella disponibilità a frequentare altri corsi in futuro e nella volontà di con-sigliarne la partecipazione a terzi.

PROSPETTIVE FUTUREFondimpresa promuove sempre nuovi Avvisi per la realizzazione di Piani formativi. Le aziende coinvolte nel piano concluso hanno già dichiarato l’interesse a partecipare ad altri progetti avendo compre-so l’opportunità che Fondimpresa offre a chi crede in una forma-zione continua come volano di sviluppo e competitività aziendale.

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inCariChi & Carriere

Cesare Ranieri, 52 anni di Sulmona, è il nuovo direttore delle Risorse umane nel gruppo Ilva, che dallo scorso 21 gennaio è in amministrazione straordinaria e ora si trova a gestire le misure inserite nel decreto convertito nella legge 20 del 4 marzo scorso. Le nomine sono funzionali al lavoro di rilancio e rafforzamento organizzativo e competitivo dell’azienda cui si sta dedicando il nuovo direttore generale Massimo Rosini. Il manager sulmonese si è laureato in Scienze Politiche alla Luiss di Roma. Nel 1987 ha avviato la sua esperienza in Telettra comunicazioni spa del gruppo Fiat. Poi Alcatel Italia. Nel 1996 è passato alla General Electric lighting in qualità di direttore delle risorse umane, carica che ha ricoperto dal 2000 al 2001. In General Electric, Oil e gas e in Indesit company dal 2002. Da ottobre 2006 è stato direttore delle risorse umane di Terna spa, la società che opera nel campo dell’energia elettrica, pro-prietaria della rete nazionale di alta tensione.

ILVA, IL SULMONESE CESARE RANIERIE’ IL NUOVO DIRETTORE RISORSE UMANE

Il ristorante stellato Cafè Les Paillotes di Pescara ha un nuovo direttore. Si tratta di Gabriel Ignacio Griffa, 42 anni, argentino. Griffa ha un’alta formazione nel settore turistico e ha alle spalle una lunga esperienza internazionale nella gestione di hotel e catene alberghiere di grande prestigio, come Sheraton, Hilton e Marriott. In Italia, ha ricoperto ruoli di massima responsabilità e direzione all’interno di Boutique Designs Hotels nel centro di Roma, Domus Australia, Rome Marriott Grand Hotel Flora e Rome Cavalieri Waldorf Astoria Collection, sempre nella capitale. Si è occupato di aperture di alberghi e applicazione di programmi di qualità e brand standards. «Ho sviluppato la capacità di far vivere ai clienti un’esperienza unica - ha detto il nuovo direttore - sono felice di essere a Pescara e sono certo che Les Paillotes diventerà ancor di più un luogo magico, dove vivere tante novità e momenti unici». Alla con-ferenza stampa di presentazione, hanno preso parte insieme il cavaliere Filippo Antonio De Cecco, presidente del Pastificio omonimo e proprietario del ristorante, il maestro Heinz Beck, chef del ristorante La Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri di Roma e da anni supervisore del Café Les Paillotes e il resident chef Matteo Iannaccone.

GABRIEL IGNACIO GRIFFAE’ IL NUOVO DIRETTORE DI LES PAILLOTES

Il Cavalier Agostino Ballone, amministratore delegato della società Baltour è il nuovo presidente di Confindustria Abruzzo, succedendo così a Mauro Angelucci. All’atto della sua nomina il neopresidente ha evidenziato l’impegno a voler lavorare celermente ad un processo riorganizzativo di Confindustria Abruzzo, teso alla costituzione di una unica Confindustria regionale, in una logica di efficientamento e di razionalizzazione delle competenze e dei servizi «che renda - ha dichiarato - la massima Organizzazione delle Imprese quanto più attrezzata e idonea per affrontare le difficili sfide che attendono il sistema economico e sociale regionale. Con-findustria Abruzzo dovrà riaffermare il suo ruolo autorevole sui temi della politica economica e occupazionale della regione, anche attraverso un’azione di implementazione del confronto con tutte le espressioni istituzionali, politiche, sociali e culturali regionali, per l’individuazione e la soluzione di tutti quei problemi che impediscono o ritardano, crescita produttiva, investi-menti, occupazione».

CONFINDUSTRIA ABRUZZO,AGOSTINO BALLONE E’ IL NUOVO PRESIDENTE

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«Sono molto soddisfatto di annunciare l’ingresso di Fulvia Filippini nel Leadership Committe dell’Azienda». Così Alexander Zehnder, Presidente e Amministratore Delegato Sanofi Italia ha commen-tato la nomina della Filippini a direttore Public Affairs di Sanofi Italia, azienda leader sia per la presenza industriale sia per l’ampiezza delle soluzioni terapeutiche a disposizione di pazienti e consumatori. «In un momento in cui abbiamo molte sfide di accesso, di attrattività degli investimenti e di sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale – ha com-mentato Zehnder - l’attività di Public Affairs assume un ruolo sempre più strategico e richiede professionalità specifiche con profonda conoscenza del business, delle istituzioni, e del panorama economico e sanitario. Sono certo che una professionista come Fulvia, con la sua consolidata esperienza, contribuirà a consolidare il nostro ruolo di partner strategico globale della società italiana».

SANOFI ITALIA, FULVIA FILIPPINIE’ IL NUOVO DIRETTORE PUBLIC AFFAIRS

Marco Sciarra, amministratore unico dell’azienda Sciarra Costruzioni Srl, è stato eletto alla presidenza dell’Ance di Pescara. «Ho sentito l’obbligo di mettermi a disposizione con quello che so fare - ha dichia-rato il neo presidente dei costruttori pescaresi, che succede a Giuseppe Girolimetti - per servire l’Associa-zione, coinvolgendo tutti gli imprenditori associati. Siamo in un momento difficile ma con l’aiuto di tutti si possono risolvere i problemi. Voglio essere un presidente che ascolta e che fa da portavoce delle imprese associate. La partecipazione all’Ance è fondamentale per portare a casa risultati importanti». Sciarra verrà affiancato da Paolo Di Cintio e Antonio Di Giovanni nel ruolo di vicepresidenti e da Romano Anacleto Cocciante nel ruolo di tesoriere. Il Consiglio Direttivo sarà inoltre composto da Alessandro Acciavatti, Rosario Cardianale, Simone D’Aurelio, Vincenzo De Leonibus, Andrea Di Carmine, Marco Di Luzio, Luigi Di Marcoberardino, Valterino Di Persio, Gianni Giammarco, Dario Giorgiani e Giuseppe Visciola. Infine il Collegio dei Garanti Contabili sarà composto da: Franco Olivieri e Paolo Bianchini.

MARCO SCIARRAELETTO PRESIDENTE DI ANCE PESCARA

Roberto Di Vincenzo, fondatore di Carsa Comunicazione, è il nuovo presidente della Camera di com-mercio di Chieti. Succede a Silvio Di Lorenzo che ha guidato l’ente dal 2009. «Quattro sono i temi che caratterizzeranno la mia presidenza - ha spiegato Roberto Di Vincenzo ricordando suo padre, Dino Di Vincenzo, già presidente della Camera di Commercio dal 1999 al 2009 - il primo tema che affronteremo sarà la fusione con la CCIAA di Pescara che realizzeremo con metodo, sulla base di progetti fortemente identitari, nell’ottica della razionalizzazione e dell’efficientamento del sistema camerale regionale a vantaggio delle imprese. Il secondo progetto è relativo alla Via Verde della Costa dei Trabocchi, progetto decisivo per lo sviluppo turistico dell’intera regione. Terzo tema è il Parco Nazionale della Costa dei Trabocchi a cui lavoreremo affinché la Camera di Commercio possa essere la voce unica delle imprese verso il territorio. Quarto tema è quello del Campus Automotive, progetto per il quale l’Ente camerale ha avuto un importante ruolo e che ora sta procedendo verso una diversa evoluzione organizzativa e progettuale».

CAMERA DI COMMERCIO, ROBERTODI VINCENZO NEOPRESIDENTE DI CHIETI

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consulenti dell’innovazioneUn team di professionisti, un modo innovativo di fare consulenza ed un prodotto software vincitore di numerosi premi e riconoscimenti

ata dall’aggregazione di professionisti con plu-riennale esperienza nella consulenza organizza-tiva maturata presso le Aziende, gli Enti Pubblici e di Certificazione, SI&T offre una consulenza

globale e diversificata nella ricerca della crescita e dell’in-novazione dei propri Clienti. Ciascun consulente SI&T è leader in tematiche specifiche, ma tutti condividono l’ap-proccio attraverso la Gestione del Rischio. In tale ottica, il Cliente e i suoi processi organizzativi sono posti al centro

del processo di consulenza: le norme e le prescrizioni oggetto di analisi rappresentano il mezzo per migliorare l’efficienza dell’Organizzazione e, al tempo stesso, per te-nere sotto controllo i rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro, per l’ambiente esterno, risponde-re alle esigenze del Cliente e gestire i ri-schi in forma socialmente responsabile. Un servizio supportato da un software gestionale pluripremiato.

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Riccardo Di Bartolomeo è stato riconfermato alla presidenza del club nautico di Pescara, con un solo voto di differenza rispetto alla sua sfidante Elvira Nicolaj. L’elezione, anticipata rispetto al termine previsto, si era resa necessaria a causa delle dimissioni di sei su nove componenti del direttivo ad un anno e mezzo dall’in-sediamento. «Non ho fatto alcuna campagna elettorale per queste nuove elezioni, a differenza degli altri che hanno riportato a votare gente mai vista – ha dichiarato Di Barolomeo che ha anche ricordato come la sua gestione sia finalizzata a rimettere in sesto il bilancio -. Il club ora è gestibile, il mio progetto lo conoscono, siamo a metà del percorso. La strada è soltanto una: la scuola vela per bambini. Il club può rinascere solo con i bambini».

CIRCOLO NAUTICO, RICONFERMATO DI BARTOLOMEO

Tra i più giovani dirigenti scolastici di Italia, Anna Paola Sabatini, 36 anni, di Vasto è il nuovo dirigente dell’Ufficio Scolastico regionale per il Molise. La Sabatini, è attualmente preside dell’Istituto comprensivo “Salvo D’Acquisto” a San Salvo. Partecipa alle attività del MIUR per EXPO 2015 nel Comitato tecnico scientifico per l’educazione alimentare scolastica e collabora con l’USR Abruzzo sui temi del rapporto scuola-lavoro. Oltre ad essere consigliere d’amministrazione dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, la dirigente teatina è stata anche docente presso l’Università degli studi di Chieti e presso la stessa ha ricoperto anche il ruolo di consigliere di amministrazione.

ANNA PAOLA SABATINIE’ LA NUOVA DIRIGENTE DELL’UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DEL MOLISE

La Giunta regionale ha nominato Emidio Primavera nuovo direttore del Dipartimento Opere pubbliche, governo del territorio e politiche ambientali della Regione Abruzzo. Primavera subentra a Vittorio Di Biase, dimessosi per motivi familiari. «Abbiamo voluto puntare - ha commentato il sottosegretario alla Giunta regionale Camillo D’Alessandro - su un tecnico di esperienza formatosi anche sul valore delle emergenze, un ottimo professionista che proviene dalla struttura interna». Ingegnere civile, 46 anni, il neo-direttore ha ricoperto dal 2009 ad oggi l’incarico di dirigente del Genio civile di Pescara. Ha acquisito elevata esperienza e notevole competenza nei settori appalto e gestione delle opere pubbliche; gestione del demanio idrico e fluviale; gestione delle procedure ambientali e paesaggistiche; pianificazione e programmazione in materia di difesa del suolo; normativa e giurisprudenza in materia di acque pubbliche.

REGIONE, PRIMAVERA NEO DIRETTORE OPERE PUBBLICHE

Per la terza volta consecutiva, Michele Samuele Borgia è stato eletto presidente della Banca di credito co-operativo Abruzzese di Cappelle sul Tavo. «Ringrazio la mia famiglia che mi ha aiutato e sostenuto – ha dichiarato Borgia - tutti i candidati e i numerosi sostenitori che in maniera disinteressata e per questioni di principio si sono impegnati strenuamente per ottenere questo bel risultato. Il lavoro è già ricominciato con grande concentrazione per il bene della banca e dei soci. I progetti da portare avanti sono importanti sia per la banca che per la collettività locale che ormai vede nella Bcc l’unico istituto di riferimento, e ne è riprova la fortissima affluenza alle urne». Insie-me al presidente, è stato eletto il nuovo cda composto da Ludovico Ciavarelli; Mario Di Berardino; Pierino Di Tullio; Antonio Domenicone; Fabio Ferrara; Marino Padovani; Antonio Valloreo; Riccardo Colazilli; Domenico Galizia; Arnaldo Marramiero.

BORGIA RICONFERMATO ALLA GUIDA DELLA BCC DI CAPPELLE SUL TAVO

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Il sulmonese imprenditore Gabriele Gravina è il nuovo vicepresidente della Bcc Roma. Presidente del Gruppo Gravina, già consigliere della Federazione Italiana giuoco calcio, ex ad di Federcalcio srl e at-tualmente capo delegazione della nazionale Under 21, Gravina ha scelto di lasciare i ruoli ricoperti in Federazione perché «Non è pensabile dedicare part-time il proprio tempo ad un impegno così serio e impegnativo come può essere quello di far parte di un cdA di una banca, che è la Banca di Credito Cooperativo più grande e più importante d’Ita-lia. Credo fermamente nella filosofia che è alla base del credito cooperativo, nel principio della cooperazione, il quale nato e sviluppato in un momento di difficoltà agli inizi del secolo scorso, oggi è tornato prepotentemente di grande attualità. Posso solo auspicare -ha detto Gravina- che quello che storicamente si è sempre dimostrato come uno degli elementi per superare i momenti di difficoltà, vale a dire il principio della solidarietà, possa essere ancora una volta il cardine sul quale costruire percorsi di sviluppo di una nuova cultura di impresa e del nostro sviluppo economico. Dai momenti difficili, d’altra parte, non si può pensare di uscire da soli, ma solo con la forza dell’aggregazione».

L’ABRUZZESE GRAVINAVICEPRESIDENTE DELLA BCC DI ROMA

Antonio De Crescentiis, sindaco di Pratola Peligna, candidato del centrosinistra è il nuovo presidente della Provincia de L’Aquila. De Crescentiis ha prevalso sul candidato di centrodestra Paolo Federico. «Non è un’affermazione mia personale, ma di un progetto e di un lavoro di tutti. Condivisa e partecipata. A dimostrazione di questo è arrivato il dato elettorale dai grandi centri e anche delle piccole comunità» ha detto il neo presi-dente. Un risultato atteso, a causa del meccanismo del voto che esclude i cittadini delegando gli amministratori dei Comuni, che sono quasi tutti di centrosinistra, e dà un peso maggiore alle città più popolose, anch’esse governate dal centrosinistra. «Voglio ringraziare tutti coloro che hanno creduto nella mia candidatura, in questa sfida, e mi hanno votato. Tanti i cittadini che, pur non potendo votare, mi hanno sostenuto. Da diversi Comuni hanno fatto il tifo per me».

ANTONIO DE CRESCENTIIS ELETTO PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DE L’AQUILA

Gabriel Battistelli è il nuovo direttore di Coldiretti Chieti subentrando a Giordano Nasini, che invece passa alla Coldiretti Macerata. «È un grande onore essere chiamato a dirigere una federazione che opera su una provincia ad altissima vocazione agricola come Chieti – ha dichiarato il neodirettore, 55 anni, originario di Fano e proveniente dalle direzioni provinciali di Roma e di Rieti -, importante non solo per gli ormai blasonati vino ed olio, ma anche per una serie di produzioni di nicchia di altissima qualità che si stanno imponendo sul mercato da alcuni anni. Le parola d’ordine sono tre: territorio, impresa e ambiente, perché oggi più che mai bisogna dare possibilità alle aziende di essere imprese sostenendo e supportando il legame con i territorio. Il mio impegno sarà quello di affrontare le emergenze del settore e di favorire la crescita delle imprese di tutti i comparti».

COLDIRETTI CHIETI,CAMBIO AL VERTICE

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e cercate Davide di Fabio lo trovate a Modena, in via Stella, nella cucina dell’Osteria Francescana: tre stelle

Michelin e secondo posto, appena conquistato, nella classifica World’s 50 Best Restaurants. Un luogo dove si fondono cucina, musica, arte, tradizione ed innovazione in un unicum tale da regalare al cliente un’esperienza esclusiva che sarebbe riduttivo definire solo culinaria. In cucina la brigata è formata da 20 cuochi che, sommati alle figure in sala, va a comporre una squadra di 35 persone. Una squadra che Davide sente come la sua famiglia e che rappresenta l’arma vincente dell’Osteria. La vita dello chef è faticosa, si entra in cucina alle 9.30 del mattino e si esce a notte inoltrata e non ci si ferma mai. Un aneddoto curioso descrive l’arrivo di Davide Di Fabio a Modena. Aveva scoperto la sua passione per l’alta cucina e, finita la scuola, aveva iniziato ad inviare

curricula in vari ristoranti stellati, primo fra tutti la Francescana (al tempo con una stella Michelin), incuriosito, leggendolo sulle riviste, dalla filosofia in cucina di Massimo Bottura. Un giorno, mentre si trovava in macchina col padre, riceve una di quelle telefonate che rimarrà ben impressa nella sua vita. Dall’altra parte della cornetta Bottura in persona, pronto ad offrirgli la possibilità di un colloquio. Lui, colto alla sprovvista, in un primo momento rifiuta. Il tempo di riagganciare il telefono, raccontare al padre la conversazione e richiamare per dire che sarebbe andato a Modena. Il padre lo convince a non farsi scappare questa occasione. Era aprile 2005: da allora Davide ha contribuito a far raggiungere alla Francescana tutti i traguardi finora conseguiti, ha viaggiato e cucinato in tutto il Mondo ed è diventato il braccio destro del più famoso chef italiano.

a passione si legge nei suoi occhi e si sente nelle sue parole. Rigore, dedizione, responsabilità e precisione sono le caratteristiche di Davide Di Fabio, 29 anni, sous chef dell’Osteria Francescana di Modena, in cima all’Olimpo dei ristoranti del mondo.

I dettagli sono fondamentali, il caso non esiste e non sono ammessi errori perchè tutto in cucina, o meglio, nella cucina della Francescana deve essere perfetto.Il giovane chef ha lasciato l’Abruzzo dieci anni fa per intraprendere la sua carriera in quello che era e sarebbe stato consacrato, in seguito, come tempio della gastronomia internazionale, alla corte del maestro Massimo Bottura.Per Davide il cuoco è “un esteta, un artigiano dalla vena artistica”, come egli stesso afferma, è in queste parole che è racchiusa la sua filosofia.

L’Osteria Francescana

«L’arrosticino è la massima espressione del minimalismo»

LE PAROLE

di Davide Di Fabio

«Non è la cucina che fa il cuoco ma è il cuoco che fa la cucina»

«Bisogna vivere la propria vita come se fosse un’opera d’arte, andare continuamentealla ricerca del bello»

«Se il cuoco rinuncia alla fantasia per la realtà, rinuncia a se stesso»

L

S

» di Manuela Secondo - foto concessa da Davide Di Fabio

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avide Di Fabio nasce a Milano. A sei anni si trasferisce in Abruzzo, a Bellante, paese d’origine del padre. La passione per il cibo l’ha da sempre, fin da quando, ancora bambino, non vedeva l’ora

che arrivasse il sabato per assaggiare l’impasto della torta al cioccolato preparata dalla madre. Il suo esordio fu a 12 anni nella cucina di casa quando preparò la sua prima pasta al pomodoro, che un incidente di percorso la trasformò in una pasta al pomodoro in brodo. Frequenta l’Istituto Alberghiero a San Benedetto del Tronto. Lì inizia la sua avventura ai fornelli, ed è in quello stesso ambiente che prende consapevolezza che il suo approccio alla cucina non vuole essere tradizionale. Anche se giovanissimo, gli piace sperimentare e si avvicina all’alta cucina. Per il giovane chef la sperimentazione e la continua ricerca sono fondamentali, come altrettanto lo sono la tradizione e le materie prime. Definisce l’Abruzzo “una terra sincera” dedicandogli un piatto dal nome significativo: “la transumanza”, a base di brodo di micischia (carne secca di pecora che i pastori consumavano durante la transumanza) con cagliata di latte di pecora.Tutta la storia di Davide Di Fabio è custodita in una sua ricetta che racchiude il suo passato e il suo presente ed è il “Riso aglio, prezzemolo e lumache”. Quando ha lasciato Milano, lo chef racconta di aver portato con sé un pugno di riso. Quando è stata la volta di lasciare l’Abruzzo ha messo in valigia l’aglio rosso di Sulmona, ed il prezzemolo che tanto utilizzava quando lavorava nei ristoranti di pesce in riviera. Negli anni modenesi il maestro Bottura gli ha trasmesso la cultura, la sua filosofia ed il metodo. La “zuppa di lumache e spuma di aglio dolce“ fu un piatto premiato negli anni in cui Davide iniziava a lavorare in quella grande cucina. Il riso aglio, prezzemolo e lumache è, dunque, un omaggio al suo maestro, è un piatto, che, partendo da semplici ma purissime materie prime, arriva a concettualizzarle, descrivendo il suo percorso e la sua personalità.Il sogno di ogni cuoco è di avere un proprio ristorante. Per ora il ristorante del sous chef Davide Di Fabio è l’Osteria Francescana, quella è la sua casa. Chissà se un giorno il suo estro creativo lo porterà ad una nuova sfida sempre alla ricerca della sperimentazione e alla (ri)scoperta del suo Abruzzo…

Davide Di Fabio

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neW generation storie&persone

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eramano, 43 anni, papà di un bimbo di soli due mesi avuto dalla sua compagna Antonella, Sergio Di Sa-batino rappresenta la terza generazione della storica

realtà commerciale Rizziero Arredamenti. L’azienda che quest’anno compie 78 anni, opera nel settore delle forniture di arredamenti di abitazioni, uffici, contract, hotel, partendo dal progetto complessivo fino ad arrivare ai più piccoli par-ticolari. Il fondatore del Gruppo è Rizziero Di Sabatino, nonno di Sergio. «Fin dall’inizio l’azienda –ci racconta Sergio- ha lavorato con marchi di grande qualità, tant’è che già nel 1949 mio nonno ricevette un diploma d’onore per la commercializzazione dei brand più importanti». La storia è poi proseguita con Andrea e Pietro Di Sabatino, figli del fondatore e oggi con i figli del primo, Sergio, Cristina e Rizziero insieme al cugino Norberto. «Design di qualità, cultura del bello e cultura della vendita –spiega l’impren-ditore- sono i tre elementi che ci distinguono da sempre, in più la mia generazione rispetto al passato, ha introdotto un approccio sulle vendite più dinamico sostenuto anche dalle nuove tecnologie». Una storia lunga e variegata quella di Rizziero che è diventata negli anni un punto di riferimento per quella ricerca della qualità e del bello tipica italiana che si sta diffondendo in tutto il mondo. Tre negozi in centro a Teramo, poi l’arrivo a Pescara nella centralissima Piazza Salotto e da quasi venti anni la scelta di stabilirsi a Città S. Angelo nei pressi dell’ingresso dell’autostrada preferendo una zona di forte passaggio facilmente raggiungibile con uno show room su tre piani, ora in fase di ampliamento, che al termine dei lavori consterà di circa 1600 metri quadrati di mostra con i prodotti dei brand più importanti della produ-zione italiana e mondiale. Spazi monomarca dove sarà espo-sta la produzione di Cassina, Simon, Knoll, Baxter, Kartell, Varenna-Poliform, Flexform, Porro ed altri. «Con queste aziende abbiamo instaurato –ci dice Di Sabatino- negli anni un ottimo rapporto di sinergia. Non dobbiamo proporre al cliente un arredo qualsiasi, dobbiamo proporgli l’arredo giu-sto, quello più adatto a lui, è questo il nostro obiettivo ed è in questo modo che intendiamo proseguire la nostra attività spero ancora per molti anni». «I nostri Architetti –continua Sergio- sono in grado di dare una consulenza a 360 gradi, dalla progettazione, alla ricerca dei materiali di finitura, fino ad arrivare all’arredo e ai complementi, illuminazione, tendaggi e quadri inclusi. Il laboratorio di falegnameria e il nostro studio di progettazione ci permettono di realizzare qualsiasi lavorazione personalizzata su richiesta del cliente».

» di Eleonora Lopes - foto concesse da Rizziero Arredamenti

T«Non dobbiamo proporre al cliente un arredo qualsiasi, dobbiamo proporgli

l’arredo giusto, quello più adatto a lui»

Sergio Di Sabatino

Una pubblicità del 1954 di Rizziero Arredamenti

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Tra le realizzazioni più importanti del Gruppo ci sono gli arredi per la Presidenza del Consiglio dei Ministri all’interno della Reggia di Caserta,i rettorati delle Università di Chieti, Lecce, Teramo, molti reparti e uffici direzionali degli Ospedali di Chieti, Giulianova, Avezzano, l’Hotel Abruzzo Marina i ristoranti stellati Les Paillotes a Pescara, Reale Casadonna a Castel di Sangro, l’emergente Cipria di Mare a Teramo e tanti altri. Ma la famiglia Di Sabatino non è conosciuta solo per l’arredamento, molto nota è anche la loro attività nell’arte moderna e contemporanea. Nel 1976 Pietro Di Sabatino, figlio del fondatore e zio di Sergio, apre a Teramo la Galleria Rizziero Arte con una mostra di disegni di Picasso. Pietro diventa un’importante mer-cante d’arte affiancato dal fratello maggiore di Sergio, Rizziero che con Lucio Dalla, allora suo cliente, decide di aprire una Galleria a Bologna la No code. Rizziero seguendo le orme dello zio ha portato la Galleria d’arte a partecipare a mostre e fiere in tutto il mondo: Madrid, Barcellona, Bologna, Lisbona, Parigi, tra le altre. Oggi purtroppo Pietro non c’è più, scomparso 4 anni fa in un

terribile incidente. «Tra i progetti futuri –ci spiega Sergio- c’è rafforzare le vendite all’estero. Poi entro l’autunno ultimeremo il piano superiore del negozio che sarà dedicato anche a mostre ed eventi. Inoltre stiamo preparando il nuovo sito e-commerce per la vendita sul web. Crediamo an-cora nel futuro di questo Paese e stiamo investendo qui continuando però a tenere un occhio sul mondo». Per Sergio oltre all’impegno in azienda c’è anche quello nel mondo dell’associazionismo. Da soli 2 mesi è diventato presidente di Federmobili Pescara, gruppo che aderi-sce a Confcommercio. «Mi piacerebbe in questi 4 anni, -conclude il neo pre-sidente- dare nuova linfa vitale a questo settore, che vive comunque un momento di difficoltà, riavvicinare i soci all’associazione, e promuovere i servizi che eroga e che spesso si conoscono poco. Vorrei coinvolgere i miei colleghi in maniera più attiva in modo da costituire un’unica voce per affrontare i disagi di oggi e le sfide del prossimo futuro come internazionalizzazione e deburo-cratizzazione per le attività commerciali» •

A tu per tu con l’ imprenditore Di Sabatino, terza generazione di Rizziero Arredamenti,storica realtà di mobili, da due mesi presidente di Federmobili-Confcommercio Pescara

Sergio Di Sabatino:«La mia vita tra arredamento e arte»

Dall’alto da sinistra: Norberto, Sergio, Andrea e Cristina

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Con la Legge di Stabilità 2015, art 1, (c 629 let b) della L.23.12.2014 num. 190, è stata introdotta una nuova modalità di

versamento dell’ IVA, per determinate operazioni effettuate nei confronti della PA.Tale modalità, Split Payment, rappresenta una scissione dei pagamenti tra l’imponibile e l’Iva, relativamente alle fatture nei confronti della PA. Questa norma è in vigore per operazioni nei con-fronti dello Stato, gli organi dello Stato, gli enti pubblici e i consorzi tra essi costituiti, le camere di commercio, gli istituti universitari, le aziende ospedaliere, gli enti pubblici di ricovero e cura con carattere scientifico, gli enti pubblici di assi-stenza e beneficienza e gli enti di previdenza.Gli effetti sono solo di natura finanziaria e nulla rileva sotto il profilo della fatturazione. La sostanza prevede che l’Ente Pubblico, a fronte della fattura ricevuta, provvederà al pagamento al fornitore esclusivamente dell’imponibile. In merito all’imposta, questa verrà versata dall’En-te all’Erario in nome e per conto del fornitore. Quest’ultimo procederà alla normale registrazio-ne della fattura in contabilità, senza tuttavia computare l’imposta a debito nella liquidazione periodica IVA. In sintesi la PA opererà una scis-sione (Splitting) sulle somme complessivamente

dovute al fornitore, accreditando a quest’ultimo il solo importo del corrispettivo pattuito al netto dell’Iva indicata in fattura, la quale verrà versata direttamente all’Erario.L’efficacia temporale dello split payment, come previsto dall’art 1 c. 632 della L. di Stabilità 2015, trova applicazione per le operazioni per le quali l’IVA è esigibile a partire dal 01 gennaio 2015, facendo quindi riferimento al momento di esigi-bilità dell’imposta. È intervenuta l’Agenzia delle Entrate che con la circolare 1/E del 09.02.2015 ha precisato che lo split payment si applica esclu-sivamente alle operazioni fatturate a partire dal 01.01.2015.Il principio di applicazione di tale nuova nor-mativa è quella di arginare l’evasione di impo-sta, pertanto nelle more di tale presupposto il legislatore ha provveduto ad escludere dal campo di applicazione dello split payment i compensi per prestazioni di servizi assoggettati a ritenuta alla fonte sull’imposta sul reddito e tutte le operazioni nelle quali le Pubbliche Amministrazioni risulta-no essere debitori dell’imposta, che si evidenzia ogni qualvolta l’operazione realizzata va contabi-lizzata mediante applicazione del regime IVA di inversione contabile reverse charge. Inoltre sono esclusi dall’applicazione dello split payment tutte

Iva - SplIt payment:coSa cambIa per le fatture neI confrontI deglI entI pubblIcItutte le novità per la fatturazionealla pubblica amministrazione

Sono esclusi dall’applicazione dello split payment tutte le operazioni soggette a regimi Iva speciali che non prevedono l’evidenza dell’impostain fattura

» di Luigi Carunchio

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[email protected]

fisCo

le operazioni soggette a regimi IVA speciali che non prevedono l’evidenza dell’imposta in fattura.Il versamento dell’IVA scissa, ovvero separata dal pagamento del corrispettivo imponibile al fornito-re, va effettuato dalla Pubblica Amministrazione entro il 16 del mese successivo a quello in cui l’imposta è diventata esigibile.Analizzato l’aspetto normativo, non possiamo esimerci dall’analizzare il vero effetto che una tale normativa avrà sull’azienda ITALIA in generale, e in particolare nei confronti di tutti i fornitori della Pubblica Amministrazione , un mero ma importante effetto finanziario.Il fornitore che intrattiene rapporti solo con la Pubblica Amministrazione si verrà a trovare in una posizione di costante credito IVA per via degli acquisti effettuati, il cui effetto finanzia-rio si va a sommare alla situazione di sofferenza frequente generata dalla lungaggine di paga-mento degli enti pubblici. Inoltre segnaliamo le

notevoli difficoltà in cui si verranno a trovare le società consortili che operano esclusivamente con la PA, le quali agendo in nome e per conto delle consorziate, si vedranno costrette a erogare alle consorziate importi lordo IVA mentre incasseran-no a loro volta dagli Enti preposti esclusivamente

importi al netto di IVA.Palliativo del legisla-tore è stato quello di prevedere a favore dei fornitori interessati la possibilità di chiedere il rimborso dell’eccedenza IVA detraibile, ai sensi di quanto disposto dall’ar-ticolo 30 del DPR 633/72, oltre alla possibilità prevista dall’articolo 8 del DM 23 gennaio 2015, di ottenere i rimborsi IVA,

anche trimestrali, in via prioritaria rispetto alle altre tipologie di fornitori e senza il verificarsi dalle condizioni normali previste dall’articolo 2 del DM 22 marzo 2007. Probabilmente la scelta di eliminare tali vincoli evidenzia l’intenzione del legislatore di limitare gli effetti finanziari deri-vanti dall’applicazione di tale regime•

Il fornitoreche intrattiene

rapportisolo con la pubblica amministrazione si

verrà a trovare in una posizione

di costante credito Iva per via

degli acquisti effettuati

La sostanza prevedeche l’Ente Pubblico, a frontedella fattura ricevuta, provvederàal pagamento al fornitore esclusivamente dell’imponibile

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Si chiama NASPI (Nuova prestazione di Assi-curazione Sociale per l’Impiego), e a decor-rere dal 1 maggio 2015 sostituisce Aspi e

mini Aspi, l’indennità mensile di disoccupazione, che garantisce sostegno al reddito dei lavoratori subordinati che abbiano perso involontariamente il lavoro.Tre sono i requisiti necessari per accedere alla prestazione:stato di disoccupazione; almeno tredici settima-ne di contribuzione, nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione; e almeno trenta giornate di lavoro effettivo nei dodici mesi che precedono l’inizio del periodo di disoccupa-zione.La durata dell’indennità dipende da quanto si è lavorato negli ultimi quattro anni prima della cessazione del rapporto di lavoro, infatti viene erogata per la metà delle settimane retribuite quindi al massimo per ventiquattro mesi a pre-scindere dall’età anagrafica, anche se, a partire dal 2017, la durata massima scenderà a diciotto mesi.L’assegno, che sarà pagato mensilmente, è

commisurato alla retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni, e comun-que non potrà superare, nell’anno 2015, l’impor-to mensile massimo di mille e trecento euro; a decorrere dal quarto mese di fruizione, è prevista una decurtazione dell’importo del 3% ogni mese.I destinatari del beneficio - dai quali sono esclusi i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbli-che amministrazioni e gli operai agricoli a tempo determinato o indeterminato - dovranno presen-tare la domanda entro il termine di decadenza di sessantotto giorni dalla cessazione dell’ultimo rapporto di lavoro e dovranno partecipare ad iniziative di attivazione lavorativa e percorsi di riqualificazione professionale.Di rilevante importanza è la possibilità di ottene-re la liquidazione anticipata, in unica soluzione, dell’importo complessivo del trattamento in caso di avvio di un’attività lavorativa autonoma, di una impresa individuale oppure per la sottoscri-zione di una quota di capitale sociale di una co-operativa di soci lavoratori. In tali casi, si dovrà presentare apposita istanza entro trenta giorni dalla data di inizio dell’attività lavorativa a pena

nuova preStazIone dI aSSIcurazIone SocIale per l’ImpIegocosa è cambiato dal 1 maggio

Di rilevante importanza è la possibilità di ottenere la liquidazione anticipata, in unica soluzione, dell’importo complessivo del trattamento in caso di avvio di un’attività lavorativa autonoma, di una impresa individuale oppure per la sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa di soci lavoratori

» di Filippo Paolini

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di decadenza.Quanto invece all’ipotesi di svolgimento di lavoro subordinato nel periodo di erogazione dell’inden-nità, la disciplina è così articolata: se la durata del rapporto di lavoro non è superiore a sei mesi, la prestazione è sospesa; se la durata è superio-re ai sei mesi ed il reddito annuale maggiore del reddito minimo escluso da imposi-zione fiscale la prestazione decade; viceversa, se minore, la prestazione si riduce.Una volta esaurita la NASPI, sarà possibile, in via spe-rimentale fino a fine 2015, richiedere l’ASDI laddove permanga lo stato di disoc-cupazione, nel nucleo fami-liare sia presente un minorenne o si sia vicini alla pensione: la durata è di sei mesi e l’importo è pari al 75% della NASPI, se non superiore alla misura dell’assegno sociale.Sempre in via sperimentale per il 2015, è infine stata creata la DIS-COLL la nuova indennità di di-

soccupazione riservata ai lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa e a progetto iscritti alla gestione separata INPS.Requisiti: almeno tre mesi di contributi INPS a partire dal gennaio dell’anno solare precedente al licenziamento ed almeno un mese di contributi

nell’anno 2015 ed iscrizione presso il centro per l’impiego sottoscrivendo la dichiara-zione immediata disponibili-tà al lavoro.L’importo è commisurato al reddito imponibile ai fini previdenziali nel corso dei rapporti di collaborazione avuti nel corso dell’anno in cui si è verificato il licen-ziamento involontario e

dell’anno solare precedente. La durata, infine, è pari alla metà dei contributi mensili versati dal collaboratore a partire dal gennaio dell’anno precedente in cui si è verificata la cessazione del rapporto di lavoro, con un tetto massimo di sei mesi•

Una volta esaurita la NASPI, sarà

possibile, in via sperimentale fino a

fine 2015, richiedere l’aSdI laddove

permanga lo stato di disoccupazione,

nel nucleo familiare sia presente un

minorenne o si sia vicini alla pensione

La durata dell’indennità dipendeda quanto si è lavorato negli ultimiquattro anni prima della cessazionedel rapporto di lavoro

norme & Leggi

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LaVoro in Corso

L’attuale Governo porta a parziale compi-mento il progetto di revisione del diritto del lavoro, varato con l’ambizioso scopo di

dare slancio al tasso di occupazione. L’introduzione del contratto a tutele crescenti ed il riconosci-mento di un importante sgravio contributivo per i primi tre anni di lavoro a tempo indeterminato (ivi compresa l’ipotesi di trasformazione di un precedente contratto a termine), vanno a comple-tare il pacchetto di misure che ha visto, ad inizio 2014, liberalizzare come mai prima gli strumenti di flessibilità in entrata (somministrazione di lavoro in primo luogo e, pur con qualche distinguo, contratto a termine). La nuova occupazione si fà strada su fronti molto cari alle realtà aziendali del Belpaese: quello delle agevolazioni fiscali (per cui l’azienda che trasforma un precedente contratto a termine o assume a tempo indeterminato potrà, ex art. 1, c. 118, L. n. 190/2014, ottenere sgravi contributivi per un totale di € 24.000,00 nel primo triennio) e quello dell’alleggerimento dell’impianto sanzionatorio delineato dall’art. 18 L. n. 300/70 in caso di licenziamento illegittimo. Sotto tale ultimo profilo, più che di contratto a tutele crescenti è corretto parlare di mera modifica dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, da applicarsi a tutti coloro che saranno assunti dal 7 marzo 2015 in poi (senza che sia necessario stipulare un apposito patto in tal senso, posto che la modifica in parola si applica in virtù del mero dato temporale legato

alla data di assunzione).Queste misure non devono, però, indurre alla conclusione che il contratto a tempo indeterminato sia, di colpo, divenuto uno strumento mediante il quale far fronte alle esigenze di flessibilità delle aziende: questa funzione era ed è demandata alla contratto a termine e, ancor più, al contratto di somministrazione di lavoro a tempo determinato ed indeterminato (quest’ultimo vivificato peraltro dalla prevista acausalità introdotta dallo schema di decreto attuativo sul riordino delle tipologie contrattuali). Anche perché se sul contratto c.d. “a tutele crescenti” pende, sotto diversi aspetti, una evidente problematica di costituzionalità legata all’eccesso di delega, sullo sgravio fiscale vi sono notevoli criticità legate alla copertura finanziaria della misura (allo stato insufficiente rispetto ai volumi di assunzioni ipotizzate).Lo strumentario normativo a disposizione dell’utente contiene misure che era impossibile im-maginare anche solo sino ad un anno fa (si pensi alla generalizzata acausaulità delle forme tipiche di flessibilità aziendale): è auspicabile che le aziende fruiscano del Jobs act nella sua complessi-va estensione, accordando le loro fisiologiche esi-genze al giusto strumento contrattuale, senza farsi indurre ad una generalizzata politica di assunzioni a tempo indeterminato che rischia di bloccarne la capacità di seguire le esigenze di un mercato che rimane ancora volatile ed incerto •

» di Andrea Bonanni Caione (Avvocato - managing partner LabLaw)

La nuova occupazione si fà strada su fronti

molto cari alle realtà aziendali

del belpaese: quello delle agevolazioni

fiscali e quello dell’alleggerimento

dell’impianto sanzionatorio

delineato dall’art. 18 l. n. 300/70 in caso

di licenziamento illegittimo

JobS act: l’ItalIagIoca la cartadella nuova occupazIone

A che punto è la rivisione del diritto del lavoro? Scopriamolo insieme

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a tutta formazione

» di Elisa Antonioni

Formare un team al cambiamento è possibile? Sì. Con ingredienti nuovi: un reale commit-ment da parte dell’azienda, una modalità

evoluta nella didattica, un percorso chiaro e orien-tato agli obiettivi di business.La formazione di un team non può più essere focalizzata solo sui contenuti ma sugli obiettivi, e questi devono essere allineati ai risultati che l’imprenditore intende raggiungere.Cambia dunque la prospettiva, dall’aula all’azienda, cambia l’approccio alla forma-zione, dal test di valu-tazione alla misurazio-ne delle performance.E per fare questo il formatore deve essere in grado di definire con il Team, ovvero “la classe”, una modalità di lavoro che permette di:- definire responsabilità, tempi e risorse per il raggiungimento di obiettivi chiari e condivisi

- monitorare e valutare i risultati ottenuti- condividere informazioni e dati, chiamando in campo tutte le funzioni aziendali- definire regole e linee guida per la gestione effi-cace delle relazioni E così si sta passando dal corso di formazione alla soluzione su misura. Un modo per risolvere in aula

le reali esigenze del cliente, senza l’utilizzo di metafore che sono comunque difficili da trasferire nel quoti-diano.Leadership, problem solving, time mana-gement, non sono trasferibili con una sequenza di slide, ma possono essere svilup-pati agendo diretta-mente sulle dinamiche di Team, sui compor-tamenti del singolo, sulla motivazione che

ognuno ha per essere riconosciuto dagli altri come leader, responsabile del proprio ruolo, esperto nel suo lavoro •

La formazionedi un team

non può più essere focalizzata solo sui contenuti ma sugli obiettivi, e

questi devono essere allineati ai risultati

che l’imprenditore intende raggiungere

Il vero caSe HIStory SeI tu

Un reale commitment da parte dell’azienda, una modalità evoluta nella didatticasono gli elementi in grado di formareun team al cambiamento

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Per qualsiasi organizzazione essere visibile è fondamentale ma occorre che la visibilità sia gestita professionalmente. L’Ufficio stampa

di una organizzazione deve rientrare in un piano integrato e strategico di comunicazione ed essere gestito da professionisti del settore. La funzione principale dell’Ufficio Stampa è quella di valorizzare qualsiasi informazione proveniente dall’azienda, permettendo lo sviluppo di una buona reputazione nonché di richiamare l’attenzione anche su po-tenziali clienti e portatori di interesse. Il rapporto dell’addetto stampa con i giornalisti delle Redazioni è fondamentale. Innanzitutto il capo di un Ufficio Stampa deve essere necessariamente un giornali-sta iscritto all’Ordine dei giornalisti. Poi, l’Addetto Stampa deve conoscere i meccanismi redazionali, rispettare le gerarchie ed i ruoli, riconoscere le informazioni che possono interessare i colleghi delle Redazioni e rendere la notizia “utilizzabile” per le stesse. Oltre a ciò, deve essere informato sulle notizie riportate dalla stampa, in particolar modo quelle riguardanti il settore di interesse, deve saper individuare i centri di informazione, scegliere e selezionare i media da contattare. Ci sono principi etici che devono guidare il lavoro di un addetto stampa, così come ci sono principi deontologici che guidano il lavoro di un giornalista. Innanzitutto occorre essere una fonte di informazione autorevole e credibile, agire lealmente e riconoscere sempre e comunque come principio fondante l’interesse

pubblico della notizia. Gli strumenti dell’Ufficio Stampa sono diversi: media list, comunicato stam-pa, conferenza stampa, intervista, cartella stampa, rassegna stampa, eventi. Poniamo l’attenzione sul più conosciuto: il Comunicato Stampa. Il comunicato stampa, spesso abusato, è in realtà un condensato di professionalità e tecnica giornalistica. Serve per trasmettere e diffondere le informazioni al pubblico ed è il più immediato strumento attraverso il quale l’ufficio stampa comunica con i media. Non si tratta di pubblicità ma di un testo giornalistico breve e sintetico, estremanente elaborato. Nel redigerlo l’addetto stampa dovrà indicare l’attore o gli attori, la descrizione dei fatti, il posizionamento nel tem-po, la localizzazione, la motivazione, i valori e dati correlati ed il contesto. Il Comunicato Stampa deve essere scritto in modo chiaro e corretto, organizzato nel contenuto, curato nella grafica, SEO Friendly (ottimizzato per la ricerca sul web tramite l’utilizzo di parole chiave, tag). Bisogna inoltre considerare che oggi i comunicati stampa possono e devono essere integrati con foto, video, link a siti web, a social network e così via per poter essere meglio utilizzati in rete dalle redazioni. In conclusione, l’Ufficio Stampa costruisce un per-corso narrativo, i migliori risultati si ottengono con un paziente e continuo lavoro di costruzione del consenso dei media e dei giornalisti e per costruire buone relazioni ci vuole tempo, pazienza, costanza, cura e professionalità •

Il ComunicatoStampa

deve essere scrittoin modo chiaro

e corretto, organizzato

nel contenuto,curato nella

grafica, Seo friendly

uffIcIo Stampa: comunIcare profeSSIonalmentecon I medIa

Come valorizzare qualsiasi informazione proveniente dall’azienda

• Scrivere come se fosse un articolo di giornale• Evitare superlativi e frasi autocelebrative (non è pubblicità)• Usare gli aggettivi con parsimonia• Evitare di usare la prima persona (ex: “siamo lieti di....”)

• Sì alle dichiarazioni (i “virgolettati”), ma devonoessere di persone autorevoli

• Evitare periodi troppo lunghi• Evitare linguaggio gergale e tecnicismi

Come scrivere un buon comunicato

ComuniCando

» di Chiara Valentini*

*Ufficio Stampa Comma Srl

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Tre province per 35 comuni. È questa l’estensione del territorio di competenza della Bcc di Casti-glione Messer Raimondo e Pianella, la banca

che affonda le sue radici nelle Casse Rurali ed Artigiane dei due piccoli paesi abruzzesi. L’istituto, guidato da Al-fredo Savini, ha raggiunto nel 2014 un patrimonio totale di circa 57 milioni di euro, in aumento del 13% rispetto all’anno precedente, e per un utile di esercizio di 6,5 mi-lioni di euro, incrementato rispetto all’anno 2013 del 31%. «Il bilancio che abbiamo approvato, lo scorso 25 aprile, insieme ai 3050 soci che compongono la nostra banca - spiega il presidente Savini- dimostra che la Bcc di Casti-

glione Messer Raimondo e Pianella è una banca solida ed in continua ascesa. Il dato più significativo è quello del patrimonio e della redditività, con un ROE al 13%. L’otti-mo stato dell’istituto di credito cooperativo è confermato anche da altri indicatori: infatti, il rapporto tra sofferenze nette e impieghi si attesta al 3,05%, mentre quello tra co-sti operativi netti e margine di intermediazione è sceso al 43%. Numeri che hanno portato la BCC ad ottenere il se-sto posto nella classifica di Milano Finanza tra i “migliori istituti di credito” nell’Atlante delle Banche Leader 2014. L’auspicio è che quello che è stato fatto in questo periodo non sia vanificato e che questa realtà continui a crescere

La crescita continuadella BCC di Castiglione Messer

Raimondo e PianellaLa Banca si è classificata al 6^ posto tra gli istituti di medie dimensioni

secondo l’Atlante leader 2014 pubblicato da Milano Finanza

Da sinistra: Gabriella D’Eligio, Alfredo Savini, Simone Di Giampaolo e Nicola Simeone

» di Marcella Pace - foto di Vincenzo Sulpizio

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Credito & finanza

e sostenere le comunità locali in modo che le stesse possa-no tornare ad offrire di nuovo opportunità ai giovani del territorio». Un auspicio che si sta realizzando concreta-mente di giorno in giorno. La Bcc di Castiglione Messer Raimondo e Pianella, infatti, copre l’intera Valle del Fino, da Bisenti a Montefino, da Castilenti ad Elice. A Pescara ha recentemente aperto due uffici di rappresentanza, in via Venezia e in via Cadorna, e un altro verrà inaugurato entro l’anno nella zona dei Colli. La presenza della Banca si sviluppa anche lungo la costa su Montesilvano, Città Sant’Angelo, Silvi e Pineto e nell’area vestina, con Loreto Aprutino, Penne, Pianella, Cerratina e Rosciano.Oltre alla solidità economica, la Bcc di Castiglione M.R. e Pianella continua a profondere il massimo sforzo nel cam-po sociale, portando avanti delle iniziative che nel corso degli anni vanno sempre più consolidandosi. Verranno confermate per il 2015 sia la donazione di 50.000 € da de-

volvere alla Caritas, sia il rinnovo del fondo di solidarietà di 50.000 € con 100 carte di credito prepagate destinate alle famiglie in difficoltà. Ma l’elemento di novità, presen-tato nel corso della consueta Assemblea Soci, è rappresen-tato dall’acquisto da parte della Banca di Credito Coope-rativo di defibrillatori da destinare ad enti ed associazioni che operano sul territorio di competenza. «La Bcc – dice Savini – è un’esperienza unica, in quanto coniuga l’essere impresa con i principi di solidarietà, di valorizzazione e promozione della dignità umana, di responsabilità sociale della propria funzione economica. È una formula che ha fatto del credito cooperativo una realtà vincente e valida, che negli anni ha saputo superare crisi e trovare motiva-zioni sempre nuove nella propria missione. La Bcc è an-cora caratterizzata da un modo tradizionale di fare banca e, come tale, riesce a rispondere ai bisogni locali, spesso primari, richiesti dalle famiglie e dalle imprese» •

Il professor Pino Mauro

Il presidente della BCC Alfredo Savini durante l’assemblea

La platea intervenuta durante la assemblea degli azionisti

Simone Di Giampaolo durante il suo intervento

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» di Marcella Pace – foto concesse da Dimarcolor

William e Douglas Di Marco ripercorrono 50 anni di storia nel mondo delle vernici

Dimarcolor, il successo ha tante sfumature

Un ideale ritorno alle origini. Lì dove tutto ebbe inizio. La Dimarcolor li ha festeggiati così i 50 anni di storia che ha alle spalle. Aprendo una ampia e

coloratissima sede a Montesilvano, nella città dove nacque la primissima attività di famiglia.«Siamo di Roseto – raccontano William e Douglas Di Marco, titolari dell’azienda di vernici –. Quan-do nostro padre, Ferdinando, tornò dal Venezuela più di 50 anni fa aveva alcuni capitali da investi-re e così aprì, insieme ad un socio, un’attività di allevamento. Nel 1965 diede vita a Roseto alla “Di Marco Ricambi auto”, un’attività legata al mondo dei ricambi delle macchine e alle vernici per auto. In quegli anni il mondo delle automobili era molto isolato. Con il passare del tempo, però, l’attività è riuscita ad affermarsi, mettendo in evidenza l’in-tuizione e la lungimiranza di nostro padre». Nel 1982, Ferdinando scompare improvvisamen-te, lasciando la società ai due giovanissimi figli, William e Douglas che all’epoca avevano 24 e 21

anni. «Nei primissimi tempi ricalcavamo i passi di nostro padre. Dovevamo capire e imparare a conoscere il settore». Nel 1984 c’è la prima tra-sformazione, con l’inserimento di pitture murali per la casa, ma la vera grande svolta arriva nel 1989, quando i due fratelli decidono di concentra-re i loro affari sul mondo delle vernici, togliendo il settore dei ricambi auto. Viene coniato il nuovo nome e logo, che diventa così Dimarcolor, frutto della contrazione del cognome dei titolari con il sostantivo colore. Il settore edile diventa il loro principale punto di riferimento, a cui si affianca-no quello dell’industria e della carrozzeria.A metà degli anni ‘90 l’azienda si espande e i fratelli Di Marco acquistano un secondo stabile a Roseto, dove aprono una grande area espositi-va. «L’idea era quella di puntare – spiegano i due fratelli imprenditori – su chi prende realmente le decisioni nella fase di decoro della casa, ossia le donne. Per attirare un target femminile, il primo impatto nell’immagine diventa essenziale, ecco

La sede Dimarcolor di Montesilvano, inaugurata lo scorso febbraio

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foCus

perché abbiamo dato una grande importanza allo show room». Una filosofia conservata e accentuata ancora oggi. Lo scorso 2 febbraio, infatti, Dimar-color apre un punto vendita a Montesilvano, lungo Corso Umberto. 2000 metri quadrati con un vasto show-room, un’area espositiva a libero servi-zio, un piano uffici, due magazzini, due cabine tintometriche e una sala conferenze da 100 posti, sia per presentare i nuovi prodotti che messa a disposizione dei clienti. «Nel 2015 siamo divenuti esclusivisti per gran parte dell’Abruzzo della Caparol, azienda leader in Europa per prodotti vernicianti in campo edile. Questa società cercava un punto di riferimen-to nell’area metropolitana di Chieti – Pescara. Abbiamo deciso così di investire puntando sul campo delle ristrutturazioni. Ecco perché abbiamo scelto di aprire questo show room che ha lo scopo proprio di attrarre l’attenzione di chi deve ristrut-turare». Un investimento in tempi di crisi, soprat-tutto per il comparto edile, quello di Dimarcolor, dovuto all’idea che «proprio quando è più difficile emergere è necessario investire ed ampliarsi» spiegano William, che dell’azienda gestisce la par-

te amministrativa e di marketing e Douglas che invece si occupa del commerciale. Oggi gli show room sono sotto la responsabilità della nuova generazione di questa famiglia di imprenditori. A gestire il punto vendita di Montesilvano, a pochi passi dall’ingresso della variante alla statale 16, è infatti, Sasha, figlio 24enne di Douglas, mentre il punto vendita di Roseto vede impegnato suo fratello Yari. Insieme a loro 14 professionisti, in costante aggiornamento, in grado di affiancare i clienti con consulenze specifiche. «Quello che cerchiamo di far comprendere ai nostri clienti – raccontano – è che con pochi interventi si possono riqualificare le case. Basta scegliere materiali e colori adeguati e di qualità».«Aprire questo nuovo punto vendita è stata una enorme soddisfazione – spiega ancora William – fino ad oggi il grosso del nostro mercato era nell’area teramana. Oggi ci aspettiamo una buona risposta anche da questo territorio. La crisi eco-nomica e finanziaria è molto forte, ma bisogna trovare la giusta fiducia per fare investimenti e rendersi competitivi e strategici per affrontare in modo adeguato il momento del rilancio» •

Sacha Di Marco, responsabile della sede di Montesilvano, terza generazione della famiglia di impenditori

La sede centrale di Roseto La sede di S. Giovanni di Roseto

Lo Showroom di Montesilvano

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» di Eleonora Lopes - foto concesse da William Zonfa

Lo chef una stella Michelin, guida la cucina del Magione Papale Gourmet a L’Aquila

William Zonfa: tecnica, talento e passione

È una storia da primato quella dello chef William Zonfa. Apre a L’Aquila il Magione Papale Gourmet nel luglio del 2010 e in meno di un anno ottiene la stella Michelin nella

Guida 2012 (la Guida viene presentata a novembre 2011). Nel 2013 è il cuoco emergente per la Guida ristoranti d’Italia del Gambero Rosso e per Bibenda è il suo il “Ristorante dell’anno 2015”. Mettiamo per un attimo da parte i riconoscimenti e facciamo un passo indietro.William nasce a L’Aquila 33 anni fa. Figlio di un poliziotto, tutti in famiglia sono convinti che scelga anche lui l’arma. E invece la sua passione è la cucina, si diploma all’Alberghiero di Roccaraso e vola subito in Germania per iniziare la sua formazione da cuoco. Lavora anche in Francia, al Mirazur a Menton. Dopo

3 anni e mezzo, torna in Italia facendo esperienza prima a Il Pellicano a Porto Ercole e poi a Il Mosai-co a Ischia. Poi una parentesi a Tokyo nel mercato mondiale del pesce per poi rientrare nella sua amata l’Aquila e lavorare accanto alla chef Marzia Buzzanca a Vinalia.Il resto lo sappiamo già, a partire dal riconoscimento della Rossa più famosa del mondo. Oggi Zonfa dirige la sua cucina al Magione Papale Gourmet, per un massimo di 22 coperti e gestisce anche il Salone del Granaio, il ristorante del Relais con diversi coperti a un prezzo inferiore, ma con una proposta sempre di qualità. La struttura, un tempo un vecchio mulino, di cui è socio, è stata costruita dalla famiglia Serpetti che ha voluto coinvolgere da subito William investendo e credendo in un giovane e nelle sue capacità.

Lo chef stellato William Zonfa

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«I miei clienti provengono per l’80% da Roma, -ci spiega Zonfa- il resto si divide tra L’Abruzzo e l’Italia. L’Aquila è la mia forza, ma è anche un mio limite. Certo, se lavorassi in una grande città farei numeri diversi, ma questo territorio, la montagna e i magnifici prodotti che ci dona non li cambierei per nulla al mondo! Avere un ristorante immer-so nel verde è un’emozione unica! Impagabile!». A proposito di magnifici prodotti, L’Aquila ne ha tantissimi, uno su tutti, l’oro rosso, lo zafferano, del quale Zonfa è stato nominato amba-sciatore nel Mondo. «Sono appena rientrato dal Canada –continua William- dove ho portato la pasta abruzzese e lo zafferano dell’Aquila. Il tour è stato organizzato dal pastificio Rustichel-la d’Abruzzo, di cui sono testimonial, e in questo progetto ho coinvolto il mio ristorante e l’associazione “Le vie dello zafferano”. Nelle scuole di cucina più prestigiose del nord America ho parlato delle raffinate tecniche italiane per realizzare piatti a base di pasta e zafferano, fornito dall’associazione. Prossima tappa Mosca. È stata una bellissima esperienza di vita e professionale».Sulle caratteristiche che deve possedere un bravo cuo-co Zonfa non ha dubbi: «Non bastano ottime materie prime per realizzare un buon piatto, occorre che il cuoco ci metta tecnica, studio e cervello. Il valore aggiunto di un cuoco rispetto ad un altro è senza dubbio la sensibilità che ha e che trasmette ai suoi clienti attraverso i suoi piatti». La sensibilità di questo ragazzo è evidente parlandoci, nomina spesso la sua L’Aquila martoriata dal terre-moto e nella sua giacca è cucito il simbolo dell’Avis. William è infatti il nuovo testimonial dell’Associa-zione donatori sangue dell’Aquila. Lo chef stellato

ha deciso di sposare questa causa, diventando in primis un donatore e diffondendo il messaggio dell’im-portanza di donare il sangue nei territori che toccherà per il suo lavoro. Nei suoi piatti tante idee, creatività e tecniche che gli permettono di alleggerire i piatti lasciando intatte la loro forza delle materie prime. «La mia è una cucina semplice nei sapori e nei prodotti che uso, -ci spiega- ma molto complessa nella preparazione. Alcune volte prima di mettere un piatto in carta ci sto dei mesi. Li provo e riprovo con i miei ragazzi. Sono 10 in cucina e 4 in

sala». «Ho iniziato a lavorare molto giovane, -racconta lo chef- non ho un maestro di riferimento, ma tra i miei colleghi il mio preferito è Niko Romito, un gran-de esempio per me!». Tra i suoi piatti più noti c’è l’ “Estratto di barbabieto-le” e “Uovo, patate e peperoni”. L’uovo ha una con-sistenza che lascia stupiti, viene cotto per 32 minuti a 66 gradi, in questo modo si rassoda il necessario perché stia insieme e il tuorlo non diventi liquido. La patata è una crema densa e il peperone una polvere rossa che nasce dalla sua essicazione. Mentre lo chef ci racconta il piatto, ci tiene ad evidenziare che usa le uova delle galline che alleva vicino al suo orto dietro il ristorante. «Ho appena piantato la patata turchesa –ci dice mentre ci mostra orgoglioso l’orto– e diversi profumi. Le materie prime che utilizzo provengono tutte da produttori abruzzesi. Per i miei piatti parto dalla tradizione arrivando a stravolgendola, ma man-tenendo intatto il gusto». Tanti i progetti futuri per il giovane chef che nel frat-tempo continua il tour con Rustichella D’Abruzzo. C’è anche in ballo un importante idea imprenditoriale per ora top secret •

Un’immagine della sala del ristorante Estratto di barbabietole

Uovo patate e peperoni

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Via Aterno, 25 · 66020 San Giovanni Teatino (Ch)Uff. Amm.: Tel. 085.4465650 · Fax 085.4409807

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e-mail: [email protected]

Niente rompicapi,af dati alla nostra esperienza.

CTV 1 31/01/12 11:49

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» di Eleonora Lopes - foto concesse da Elodia

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A tu per tu con la chef di Elodia Nadia Moscardi che ci racconta la storiadel ristorante di famiglia che ha da poco spento 40 candeline.

Tra le novità, una nuova osteria che aprirà quest’estate

Elodia, gusto e salute con stile

Solare, passionale e tosta come solo gli aquila-ni sanno essere. Parliamo di Nadia Moscardi, chef e titolare di Elodia insieme allo sorella Vilma e il fratello Antonello. Ripercorriamo

insieme a lei la storia di questo storico ristorante.Nadia e i suoi fratelli crescono tra i fornelli Elodia, tipica trattoria con piatti regionali aperta dalla mam-ma (porta infatti il suo nome) nel 1974. «Verso la fine degli anni ’90 –racconta Nadia- io, Vilma e Antonello decidiamo di cambiare veste al ristorante di famiglia rinnovandolo a partire dalla cucina dove io e mia sorella iniziamo a lavorare accanto a nostra madre». I fratelli Moscardi decidono di lasciare le attività in cui erano impegnati e di investire tutto su questo lavoro alzando la qualità di Elodia. «C’è stato un periodo dopo il diploma –continua la chef- nel quale non ero convinta di continuare questo mestiere e mi iscris-si a Economia. Ma poi prevalse il mio istinto, non potevo fare a meno di stare tra i fornelli». Nadia lascia l’Università e decide di fare il mestiere del cuoco. I

tre fratelli iniziano a studiare e diventano sommelier professionisti. «Ho frequentato vari corsi –continua Nadia– e stage formativi da Ferran Adrià, a Giorgio Nardelli e per la pasticceria da Maurizio Santin, la mia più grande passione». Nel 2004 Nadia prende le redini della cucina, e inizia a mettere in carta i suoi primi piatti, trasformando Elodia da trattoria a risto-rante gourmet. La mamma che le ha insegnato le basi, oggi fa la nonna, ma le è sempre accanto.Elodia si trova a Camarda, ai piedi del Gran Sasso, a 10 km dall’Aquila. Il ristorante dopo il 6 aprile si è trasferito nella struttura Elodia nel Parco, nella stessa frazione. Una moderna e contemporanea scatola di cristallo con un ingresso dedicato e pochi tavoli da coccolare. Affianco una osteria moderna dove mangiare sempre con lo stile della casa, ma a prezzi contenuti e un Relais con 9 suite con tutti i comfort.«Amo tantissimo il mio lavoro, -ci dice entusiasta- ma prima della cucina viene mio figlio Lorenzo e la fami-glia, non rinuncerei mai a loro».

La famiglia Moscardi, da sinistra: Nadia, Antonello, Elodia e Vilma

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Poche donne chef, qual è il motivo a suo avviso? «Sicuramente la famiglia è un fattore limitante, –ci risponde– il mestiere del cuoco ti costringe a stare tutto il giorno fuori e a lavorare fino a tardi, per cui non è facile conci-liarlo con la famiglia e la gestione della casa. Oggi però la donna è cambiata, è diventata più imprendi-trice di se stessa e le don-ne chef sono in aumento». Che differenza c’è tra la cucina di un uomo e quella di una donna? «La cucina della donna è più emozionale –risponde Nadia– più passionale, quella dell’uomo è più tecnica, più rigorosa. Io ad esempio quando creo un nuovo piatto seguo molto l’istinto».Uno chef che ammira particolarmente? «Niko Romito è un nome ovvio, è un amico e un grandissimo professionista, quindi fuori dai confini regionali sicuramente Moreno Cedroni, la sua cucina mi ha incantata».Come definirebbe la sua cucina? «Sicuramente vivace. Negli ultimi anni mi sto concentrando su una cucina più leggera, naturale che utilizza i prodotti dimenti-cati del nostro territorio. Erbe spontanee che raccolgo nelle mie splendide montagne e interpreto nei miei patti che sono sì sempre legati ai prodotti aquilani e alla tradizione, ma interpretati in chiave moderna con

nuove tecniche di cottura e soprattutto più salutari. Materie prima di grande qualità e amore, sono i miei ingredienti segreti».Qual è la forza del suc-cesso di Elodia? «Sicu-ramente la famiglia, noi fratelli siamo molto uniti. La scelta di investire tutto nel nostro locale e sulla qualità della cucina ci ha imposto sacrifici econo-mici importanti. Oggi ci stiamo avviando alla terza generazione, i figli di Antonello iniziano ad aiutarci in sala. Lo scorso anno abbiamo festeggiato i nostri primi 40 anni con una splendida e indi-menticabile serata. È stata una festa emozionante dove c’erano tutte le per-sone alle quali teniamo,

i clienti più affezionati e i nostri amici chef. Se siamo cresciuti è anche merito loro». Cosa bolle in pentola? «Il nostro sogno è ottenere la stella Michelin nella guida più importante del mondo. Stiamo lavorando molto –conclude la chef– per dare la massima qualità in cucina e in sala. Il momento economico è critico e il fatto di essere all’Aquila non ci aiuta. Ma noi vogliamo rimanere qui, tra le nostre montagne che sono la forza di Elodia. C’è anche un altro progetto imprenditoriale al quale teniamo molto: la prossima estate apriremo un locale dove c’era il no-stro storico ristorante. Una trattoria a prezzi popolari ma sempre di grande qualità» •

Un momento dei festeggiamenti

La festa dei 40 anni con gli chef Romito e Fossaceca Un’immagine del ristorante Elodia

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» di Paola Lopes - foto concesse da Raffaele De Ritis

A tu per tu con il nuovo presidente dell’EMP. Regista, ideatore e programmatoredi spettacoli circensi, oltre ad essere un ricercatore e critico della materia

Raffaele De Ritis: «Vi presento la nuova offerta dell’Ente Manifestazioni Pescaresi»

La stagione estiva è alle porte e con essa rico-mincia il fermento culturale nella città. Ca-pofila nell’offerta dello spettacolo, è il Pescara International Festival, un nuovo progetto per

il consolidato Ente Manifestazioni Pescaresi, che copre un mese di programmazione al Teatro d’Annunzio.Se questo Festival vi sembra nuovo e mai sentito pri-ma, vi sbagliate. Se invece lo associate alla tradiziona-le stagione estiva del Teatro d’Annunzio, vi sbagliate lo stesso. L’Ente Manifestazione pescaresi infatti, giunto al suo 52esimo anno di attività, decide di puntare su

un modello nuovo, che racchiuda tradizione e inno-vazione, discipline differenti tra loro, ma armoniose e uniche nel loro connubio. Primo esempio italiano di Festival capace di riunire le arti teatrali del movimen-to con quelle della musica, creando tra esse combina-zioni artistiche che ne definiscono l’unicità dell’identi-tà del Festival. Chiediamo chiarimenti al suo ideatore Raffaele De Ritis. Regista, ideatore e programmatore di spettacoli circensi, oltre ad essere un ricercatore e critico della materia. Da gennaio è inoltre il nuovo Presidente dell’EMP.

Raffaele De Ritis (foto di Andrea Straccini)

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Come ti sei avvicinato alle arti dello spettacolo e a quelle circensi nello specifico?«Sin da piccolo, seguivo le carova-ne del circo. Ho avuto una educa-zione alle arti dalla mia famiglia, come spettatore, trascorrevo le estati al teatro d’Annunzio insieme a mia nonna. Crescendo, la curiosità mi ha portato a viaggiare molto. Durante i miei studi universitari, ero alla ricerca di nuovi stimoli e sentivo la necessità di muovermi per trovarli. Ho avuto la possibilità, stando a Parigi, di fare uno stage al Teatro Nazionale, affiancando il lavoro di Jerome Savary. Ero a contatto con la contemporaneità, l’ innovazione e l’avanguardia. Un bagaglio che mi ha formato sensibilmente. Ho sempre ricercato nuovi modelli di spettacolo. Come autore ho proposto nuovi spet-tacoli per artisti di fama internazio-nale, tra i quali Arturo Brachetti, con il quale ho collaborato alla fine degli anni ‘90.Dal 2002 faccio parte del cda dell’EMP e il mio obiettivo è quello di apportare a Pescara un’aurea di innovatività, partendo dalla tradi-zione».

Funambolika ne è l’esempio calzante…«Si, 9 anni fa ho deciso di propor-re un nuovo modello di spettacolo cir-cense, un unicum in Italia. Funam-bolika doveva rappresentare l’offerta off, il fuori teatro, ma la risposta del pubblico fu tale che fummo spinti già dalla seconda serata a proporre sul palco gli spettacoli. L’anno successivo, diventò un Gran Galà del Circo. An-cora una volta a Pescara era nato un nuovo modello di spettacolo, imitato poi negli anni nel resto dell’Italia. L’ identità della città di Pescara è anomale, ha una vocazione per l’ in-

novazione e la ricerca, ma non riesce a mantenere un contenitore per anni, è una città di passaggio».

Quali sono le novità del Pescara Internationa Festival?«Per anni la programmazione estiva è stata incentrata sulla musica, ma l’evoluzione naturale di essa ha portato a coniugare l’offerta con altre discipline, la danza, la lirica e l’ultima arrivata, il circo.Il cambiamento sta nell’ integrazio-ne dell’offerta, rivolta al territorio locale, ma dando segnali che vogliano legittimarla al di fuori di questo. Il Festival predilige il dialogo tra linguaggi diversi, spettacoli mai visti in Italia, prime nazionali (la serata inaugurale e gratuita con Burt Bacharach e la prima europea con El Grito Circus), artisti confermati a livello internazionale e altri da spin-gere seguendo la loro innovazione in-trinseca (i canadesi 7 Doigs Circus). Non mancherà lo spazio dedicato alla danza e alla canzone italiana, e all’ intersecazione delle discipline descritte. Rispetto al passato, si vuole puntare sul dialogo tra le forme arti-stiche, la coerenza di visione, l’esclu-sività dei progetti e la generazione di nuovi contenuti. L’obiettivo è quello

di definire un’unicità di modello culturale, dialogando col pubblico e aprendo gli orizzonti del territorio».

Le risorse pubbliche sono sempre più scarse, come gestire una macchina organizzativa cosi complessa?«Quale Ente pubblico, abbiamo a disposizione fondi pubblici nazio-nali e locali, ma la loro percentuale è ormai inferiore paragonata alle entrate della biglietteria. L’ incasso è la fonte di ricavo principale, visto che rappresenta il 45% delle entrate totali. La fidelizzazione del pubblico è quindi uno degli obiettivi prin-cipali. Inoltre, il nuovo modello di Festival è di forte appeal per i privati che vogliano farne parte, poiché ha una risonanza internazionale. Con loro, si può lavorare parallelamente su una dimensione locale, legata alla valorizzazione del territorio. Il nostro è un impegno che si sviluppa sull’anno intero e non solo sulla stagione estiva, sulla quale puntiamo la maggior parte delle nostre energie e risorse. L’obiettivo su scala a lungo termine è quello di intervenire anche sull’Auditorium Flaiano, qualifican-done la sua offerta e integrandola a quella estiva» •

a tu per tu con Raffaele De Ritis

Uno spettacolo al Teatro D’Annunzio

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» di Denia Di Giacomo - foto concesse dall’ associazione Progetto Etiopia Onlus – Lanciano

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Dopo l’inaugurazione di una nuova scuola nel villaggio di Agamsa in Etiopia, l’associazione Progetto Etiopia Onlus – Lanciano sta per raggiungere un altro importante

obiettivo: l’apertura di un pozzo per l’acqua potabile, sempre nello stesso villaggio

Lanciano ama l’Etiopia

Facciamo un passo indietro per raccontare questa bella storia.“Progetto Etiopia Onlus – Lanciano” nasce nel 2009 per volontà di Angelo Rosato, fonda-

tore e attuale presidente, già direttore artistico della rassegna “Concerti di Gusto”, annualmente orga-nizzata al teatro Fenaroli e gestita dall’associazione Lanciano Domani. Questa mirabile associazione ha già realizzato nel 2012 svariati progetti nel villaggio etiope Arekit, tra cui l’acquisto di un’autoambulanza, di pannelli solari e l’apertura di aule scolastiche. Poi, grazie al Progetto di Cooperazione Internazionale con la Regione Abruzzo, ha raggiunto altri grandi traguar-di, tra i quali la costruzione di una scuola, svariate donazioni di ogni genere, la costruzione di una chie-setta in fango e paglia ad Awursè, un pozzo sia per il villaggio di Shebreber che per quello di Goru, corre-dati entrambi da un serbatoio per l’acqua e fontane etc… progetti portati a termine grazie all’impegno dei molti volontari e ovviamente dei tanti che hanno dato il loro contributo economico, già, perché la raccolta fondi di questa associazione avviene tramite dona-zioni spontanee, concerti di beneficenza o 5X100, sul Codice Fiscale 90031830699. Ed eccoci dunque all’ultima impresa del “Progetto Etiopia Onlus – Lanciano” che si è svolta lo scorso gennaio, quando è stata inaugurata una scuola nel villaggio di Agamsa, a circa 180 km da Addis Abeba

e contestualmente sono cominciati i lavori per la co-struzione di un pozzo che a breve dovrebbero conclu-dersi. Testimonial musicale dell’iniziativa inaugurale è stato Fabrizio Bosso, noto trombettista, che si è esibito in concerto unitamente al fisarmonicista Luciano Biondini, sul palco dell’Istituto Italiano di Cultura di Addis Abeba, alla presenza dell’ambasciatore Giusep-pe Mistretta. «Crediamo fortemente nella trasparenza e operiamo affinché ogni tappa dei nostri proget-ti, portati avanti con passione, sia sempre chiara, tracciabile, verificabile – dichiara il presidente Angelo Rosato – Sin dal primo momento, la nostra scelta è stata quella di non inviare “semplicemente” denaro, ma raccoglierlo dai nostri sostenitori e poi gestirlo in loco, in prima linea. Non vogliamo essere nuovi colonizzatori, ma offrire la nostra solidarietà. Per questo operiamo con costruttori locali di comprovata esperienza e bravura, ai quali chiediamo per iscritto progetti e preventivi di spesa. I pagamenti avvengono solo via bonifico bancario e previa la verifica dell’av-vio dei lavori. Il saldo finale viene invece erogato dopo l’inaugurazione di questa o quella struttura, alla quale partecipano personalmente e in modo impre-scindibile i rappresentanti della Onlus» Contatti:Progetto Etiopia OnlusLanciano | Corso Trento e Trieste , 43 0872/712311 | www.lancianodomani.it•

Il duo Bosso&Biondini suonano nel villaggiodi AGAMSA per l’inaugurazione della popolazione locale

La maestra del villaggio davanti casa sua, un tipico Tukulcon una delle cooperanti dell’associazione

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Linee moderne, ampie ed ariose vetrate.Luoghi ideali per lavorare. E, ciliegina sulla tor-ta, altissima tecnologia.Non siamo nella sede di Google, né in uno dei maestosi grattacieli di New York. Teramo, usci-ta dell’autostrada A 14 di Mosciano Sant’Ange-lo. È in questa strategica posizione che si erge

il Blu Palace, il moderno Business Center, opera di Vittorio Beccaceci, patron del Beccaceci Group. Complice la sua location perfettamente raggiungibile con rapidità e comodità, il Blu Palace, ormai prossimo all’apertura, si appresta a divenire un luogo di riferimento per

la zona per il mondo del business in generale e per quanto riguarda più specificatamente meeting e incontri di lavoro di ogni genere.Con 6 sale meeting di diversa capienza, da 2 a 200 posti, il Blu Palace può ospitare riunioni di lavoro, conferenze e videoconferenze, meeting, workshop e con-vention, offrendo tecnologia avanzata, fibra ottica, ambienti funzionali e raffinati. Alle sale più grandi che potranno ospitare fino a 200 perso-ne, si uniscono aule accreditate per la formazione e sale più piccole per riunioni di lavoro.Valore aggiunto di questo paradiso del team work è il suppor-

Il Blu Palace

STA PEr APrIrE IL ModErNo CENTrooPErA dEL BECCACECI GrouP ALL’uSCITA dELL’A14 dI MoSCIANo SANT’ANGELo

BLu PALACE,il mondo del Business si riVoluziona

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» rEdAzIoNALE IN CoLLABorAzIoNE CoN BeCCaCCeCi GrouP

to qualificato per tutto ciò che con-cerne l’organizzazione degli eventi, dagli allestimenti personalizzati, al servizio catering per coffee break o business lunch. dal servizio ac-coglienza con hostess per accrediti e registrazione, a quelli di interpre-tariato o ufficio stampa. Eleganza, raffinatezza e moderne tecnologie. Queste le principali caratteristiche che rendono gli spazi del Blu Pala-ce il perfetto luogo per organizzare il proprio lavoro. una struttura che con il suo design ultra moderno, la sua tecnologia all’avanguardia e i servizi offerti, rivoluzionerà letteral-mente il mondo del business regio-nale e non, grazie all’ambiente performante a livello tecno-logico, dinamico, vivo e foriero di sinergie e nuovi affari tra professionisti. una parte del Business center sarà dedicato

ad uffici in locazione e vendita, mentre un’altra sarà destinata ad uffici temporanei, completa-mente arredati, di varia tipologia e metratura, direzionali, di rappre-sentanza, ad una o più postazioni ed open space che possono essere affittati per un solo giorno o per un giorno a settimana nel tempo, per un mese o per quanto si desi-dera, e dotati di tutti gli strumenti tecnologici di cui un professionista necessita per lavorare al meglio. ma non si tratta di un semplice spazio immobiliare. Il Blu Palace offre infatti una gamma di servi-zi di supporto come assistenza

segretariale multilingue, reception, domiciliazione postale e sale riunioni, inclusi nel prezzo dell’affitto, per un’offerta completa.

• Sala A Leopardi: capienza 10 pax;• Sala B Virgilio: capienza 10 pax;• Sala C Montale, capienza max 25 pax• Sala d dante, capienza max 40 pax• Sala E Pirandello, capienza max 60 pax• Sala F Omero Oviedio: fino a 200 persone• Le sale possono essere allestite in diverse modalità,in base alle esigenze del cliente, a platea, banchi scuola,ferro di cavallo o tavolo unico.Sono dotate di:

– amplificazione sonora;– lavagne luminose e a fogli;– videoproiettore con interfaccia per pc;– connessione multipla in modalità wireless;– schermo di grande dimensione per proiezione;– tv grande schermo;– videoconferenze.• Servizi: catering per coffee break o business lunch; acco-glienza con hostess per accrediti e registrazione, interpreta-riato; ufficio stampa.

le sale del Blu PalaCe: la teCnoloGia ConiuGata all’eleGanza

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» a cura della redazione - foto di Denise Sulpizi

Abruzzo tra qualità e competi-tività come elementi imprescin-dibili per crescere. Di questo e

molto alto si è parlato nel convegno dal titolo “E’ ora di crescere”, organiz-zato da Abruzzo Moderno, dall’Uni-versità di Teramo e da Confindustria Gran Sasso Gruppo Giovani, e svolto-si alla facoltà di Scienze Politiche.Dopo i saluti introduttivi del presi-dente dei Giovani di Confindustria Gran Sasso Giammaria De Paulis, del prorettore dell’Università di Teramo, Dino Mastrocola, e del presidente di Abruzzo Moderno Alessandra Rossi, si è entrati nel vivo del convegno con la tavola rotonda alla quale hanno partecipato: Nathalie Dompé responsabile CSR Dompé Farmaceu-tici, Roberto Marinucci, ad di Fater, Gabriele Gravina, presidente Gruppo Gravinan e Mauro Cianti, ad di Don the Fuller jeans. Ha coordinato gli in-terventi Manuel De Nicola, docente di Management e strategie aziendali. Gli imprenditori intervenuti, raccontan-do la propria storia, hanno evidenzia-

to ai presenti quanto sia importante la condivisione e una visione lungi-mirante per la crescita delle aziende e del territorio, perché l’attrattività imprenditoriale è data anche dal turi-smo e dall’enogastronomia.«Oggi più che mai un sistema produt-tivo –ha detto Alessandra Rossi, tra gli organizzatori del convegno- per sopravvivere e prosperare deve essere competitivo. Ma la competitività, in un mercato globale, si misura anche in termini di capacità di attrarre atti-vità ad elevato valore aggiunto e forte

tasso di crescita, capaci di garantire, in prospettiva soddisfacenti livelli di reddito ed occupazione».A chiudere i lavori il governatore della Regione Luciano D’Alfonso che ha ricordato che l’impresa per crescere deve sempre essere accompagnata dalla formazione e della creatività. «Un esempio eccellente di crescita – ha detto il presidente – è certa-mente la Walter Tosto spa un’azienda con sede a Chieti che compete con i mercati mondiali e dove si parlano 7 lingue»•

“È ora di crescere!” è il titolo del convegno organizzato da Abruzzo Moderno,dall’Università di Teramo e da Confindustria Gran Sasso Gruppo Giovani,

che si è tenuto alla Facoltà di Scienze Politiche

I modelli di crescita delle nostre imprese

L’

seminari & ConVegni

Due momenti del convegno

L’intervento del governatore Luciano D’Alfonso

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» a cura della redazione - foto di Vincenzo Sulpizio

n evento rivolto a giovani im-prenditori, studenti univer-sitari, aspiranti startupper

e a tutti gli interessati a conoscere da vicino gli aspetti legali e finanziari legati alla creazione, allo sviluppo e alla crescita delle Startup. Questo l’obiettivo con cui è nato il convegno Start Ip organizzato dallo studio Giancola Teti & Associati e svoltosi a Pescara presso il complesso delle Torri Camuzzi. Un convegno dove per la prima volta si è parlato di startup in maniera diversa, focalizzandosi su temi quali l’importanza della tutela delle Pro-prietà Intellettuale per l’avvio di una nuova impresa; la tassazione agevo-lata sui redditi da brevetti e marchi

prevista dal Patent Box; il crowdfun-ding come strumento di crescita per le startup; i rapporti tra startupper e investitori e i finanziamenti regionali, nazionali ed europei per le startup innovative.Start IP infatti è il marchio con cui lo studio Giancola Teti & Associati ha inaugurato il proprio dipartimento interno di consulenza ed assisten-za per Startup, nato da un’iniziale focalizzazione sull’importanza della tutela della proprietà intellettuale per l’avvio di una nuova impresa, da cui Start IP, Intellectual Property. “Con proprietà intellettuale si indica l’apparato di principi giuridici che mirano a tutelare i frutti dell’inventi-va e dell’ingegno umani; sulla base di

questi principi, la legge attribuisce a creatori e inventori un vero e proprio monopolio nello sfruttamento delle loro creazioni/invenzioni e pone nelle loro mani alcuni strumenti legali per tutelarsi da eventuali abusi da parte di soggetti non autorizzati”.Numerosi i relatori intervenuti: l’avv. Biagio Giancola, Giancola Teti & Associati; Mario Marzovilla, dot-tore commercialista; l’arch. Alessio Barollo, ICN (Italian Crowdfunding Network); Rocco Micucci, presidente FIRA Spa; l’avv. Stefano Teti, Gian-cola Teti & Associati; Luca Moliterni, Advanceurope; Mirko Maiorano, presidente della categoria Comuni-cazione di Confartigianato Pescara e Abruzzo. E nelle vesti di moderatrice,

Questo il titolo del convegno organizzato dallo studio legale Giancola Teti & Associatiche ha affrontato il tema della Proprietà Intellettuale e delle Startup

“Start IP. Proprietà Intellettuale, Corporate Governance e incentivi per Startup”

U

Lo staff dello studio Giancola Teti & Associati che ha organizzato il seminario

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Eleonora Lopes, direttore Abruzzo Impresa.In collegamento da Londra, inoltre, Vanessa Romer della London&Partners che ha illustrato le opportunità di espansione impren-ditoriale nella capitale inglese e le agevolazioni che il Regno Unito offre alle Startup.Poi è stata la volta del giovane im-prenditore Antonio Di Francesco che ha raccontato la propria esperienza di startupper, i successi, le difficoltà e come dalla sua idea sia nato Jam-gle, l’innovativo social network per musicisti.«Ci è sembrato particolarmente interessante – ha affermato Stefano Teti- l’accostamento tra Start-up e proprietà intellettuale, una simbiosi volta a stimolare, allo stesso tempo, nuove iniziative da parte di giovani imprenditori nonché ricerca e svilup-po innovativi nel settore tecnologico, due ambiti particolarmente sofferenti del nostro sistema». L’incontro infatti si è rivelato un’im-portante occasione per approfondire in modo concreto ed immediato gli aspetti legali e finanziari relativi alla creazione, allo sviluppo e alla crescita delle Startup.«La soddisfazione maggiore –ha concluso Biagio Giancola- è stata

vedere i ragazzi non solo interessati ma soprattutto pronti a recepire il nostro messaggio, ovvero che gli aspetti legali sono importanti tanto quanto quelli economici e che dunque compliance normativa e business vanno di pari passo nella nascita e nello sviluppo di una Startup».Ricordiamo che Giancola Teti & Associati opera nelle sedi di Milano e Pescara ed è distinto in due diparti-menti: il primo fornisce consulenza ed assistenza alle imprese ed ai pri-vati, affiancandoli nello svolgimento dei loro affari ed interessi; il secondo

rappresenta e difende i clienti nelle procedure giudiziali e arbitrali che li riguardano. Il convegno si è concluso con la pre-miazione dell’idea più creativa che ha partecipato al “Contest Start Ip” pre-sentando la propria startup con una foto e 140 caratteri. Ad aggiudicarsi il primo premio, la startup toscana Park Sharing una vera e propria commu-nity dei parcheggi lowcost fatta dai privati, che mette in collegamento chi cerca parcheggio con chi ne affitta uno, che sia per un’ora, per un giorno, una settimana o un anno intero •

seminari & ConVegni

Antonio Di Francesco, giovane startupper racconta la propria esperienzacome fondatore di Jamgle, il social network per musicisti

Rocco Micucci presidente di FIRA durante il suo intervento

Il tavolo dei relatori

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Tre giorni di formazione intensa alla presenza di big nazionali della politica e non solo. Questo e molto altro è stato “Laboratorio Futuro: Start up di idee politiche”, l’evento dalla Fondazione Magna Carta con

il patrocinio del Gruppo Ppe al Parlamento Europeo, che si è svolto all’Aquamontis Resort di Rivisondoli. Padrona di casa e organizzatrice dell’evento, la senatrice Federica Chiavaroli vice-capogruppo di Area Popolare al Senato che ha aperto i lavori della prima giornata dichiarando: «Laboratorio Futuro ha l’obiet-tivo di offrire ai giovani l’occasione di presentare le proprie idee per l’Italia, l’Europa, l’economia, il sociale, il lavoro e la cultura, che sotto la guida di imprenditori ed esperti di comunicazione verranno poi trasformate in progetti concreti».Dopo la presentazione delle idee da parte dei giovani intervenuti, ha preso il via la prima tavola rotonda alla quale hanno partecipato: il ministro alla Salute Beatrice Lorenzin, il presidente della Commissione Lavoro in Senato Maurizio Sacconi, Natha-lie Dompè della Dompè farmaceutici, Achille Grisetti della Noemalife, Giordano Riel-lo della Rpm Spa, Michelangelo Suigo per Vodafone Italia. Poi è stata la volta della politica con gli interventi del sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico Si-mona Vicari e del sottosegretario al Ministe-ro della Difesa Gioacchino Alfano.

La seconda giornata ha visto la partecipazione del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, del Coordinatore nazionale di Ncd e presidente della Fondazione Magna Carta Gaeta-no Quagliariello, del Capodelegazione NCD-UDC-SVP al Parlamento europeo Lorenzo Cesa, del capogruppo di Area Popolare al Senato Renato Schifani e del capogruppo alla Ca-mera dei Deputati Nunzia De Girolamo. Prima del dibattito con i politici ha avuto luogo una tavola rotonda sulla comunicazione social al quale hanno preso parte: Pieluigi Dal Pino, Microsoft Italia, Luciano D’Amico, Rettore Università di Teramo, Miche-langelo Suigo, Vodafone Italia. Assegnati anche due importanti premi “Io penso positivo”. Il primo è toccato al Colonnello Gianfranco Paglia, medaglia

d’oro al valore militare e il allo chef 3 stelle Michelin Niko Romito.A chiudere i lavori è stato il ministro dell’Interno e leader del NCD Angelino Alfano che in un clima politico molto caldo dovuto anche alle recenti dimissioni di Maurizio Lupi ha dichiarato: «Noi abbiamo realizzato tanto di cui andare fieri. Vogliamo andare avanti come abbiamo fatto fino a qui, realizzando le cose alle quali abbiamo creduto. Grazie all’Abruzzo e alla senatrice Chia-varoli per questi due importanti giorni di formazione»

Laboratorio Futuro, le start up di idee politicheAll’evento organizzato dalla Fondazione Magna Carta con il patrocinio del Gruppo Ppe

al Parlamento Europeo che si è svolto a Rivisondoli, ha preso parte anche Angelino Alfano

» a cura della redazione - foto concesse dalla Fondazione Magna Carta

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La senatrice Federica chiavaroLi apre i Lavori

aLFano con Le vincitrici di LaboratorioFuturo coL progetto schooL act una Foto di gruppo aL temine dei due giorni

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L’evento organizzato dalla Banca di Credito Cooperativo e dalla Fondazione della Valle del Trigno a Vasto, con l’assistenza logistica della Società di eventi Comma Srl, è dedicato a tutti i ragazzi degli ultimi anni delle scuole

superiori dell’area che va da Trivento e Montenero, a San Salvo, Vasto e Casalbordino. La quinta edizione di Orien-tati, con la partecipazione di circa 700 ragazzi di Abruzzo e Molise, rappresenta ormai uno dei Saloni di Orientamento più importanti del centro sud Italia. L’area espositiva suddivisa in due aree, Orientamento al lavoro e Orientamento univer-sitario, ha visto la partecipazione delle principali associazioni di categoria del territorio (Confindustria, Assovasto, CNA, Confartigianato), lo sportello Garanzia Giovani, le Agenzie per il lavoro, l’Informagiovani, il Centro per l’impiego, lo sportello Europe Direct e le forze dell’ordine rappresentate da Polizia e Capitaneria di Porto. Nell’area Orientamento Universitario presenti quasi 20 Atenei dal Veneto, Toscana, Lombardia, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia, Friuli Venezia Giulia, Umbria. La giornata è stata scandita da due workshop finalizzati a dare più strumenti possibili ai ragazzi per effettua-re serenamente la scelta post diploma. A presentare l’evento il presidente della BCC Nicola

Valentini che ha dichiarato: «La nostra cooperativa di credito ha investito in questo grande evento di orientamento 5 anni fa ed in questi anni abbiamo visto l’aumento esponenziale dell’interes-se e della partecipazione da parte di tutti: scuole, enti, Atenei, ragazzi. Questo dimostra che stiamo facendo qualcosa di utile per il territorio agendo su una carenza di informazioni che ci era stata segnalata proprio dalle famiglie e dai nostri soci». Presente anche quest’anno il prof. Marco Santarelli, esperto in analisi delle reti, direttore Scientifico e associato di ricerca. Santarelli ha parlato ai ragazzi con linguaggio diretto di futuro, fiducia, impegno, nuovi mestieri e di come fare di una passione un lavoro, migliorandosi ogni giorno. A seguire l’intervento di Josè Sergio Santoro, counselor professionale. Santoro ha dato alla platea una forte spinta motivazionale lanciando ai ragazzi molte sfide su come pensare in positivo e realizzare i propri obiettivi, agendo contro corrente e credendo nelle proprie potenzialità.

Infine, l’intervento di Anna-lisa Michetti (Europe Direct Provincia di Chieti), che ha illustrato ai ragazzi le opportuni-tà offerte dall’Europa partendo dall’Erasmus fino al Servizio di Volontariato Europeo. Una giornata ricca di spunti per giovani che sono alle prese con una delle scelte più difficili della vita: quella sul proprio futuro

A Vasto il più grandeSalone di Orientamento in Abruzzo

La quinta edizione di “Orientati” ha visto la partecipazione di circa 700 ragazzi dall’Abruzzo e dal Molise

La reLazione di Josè sergio santoro, counseLor proFessionaLe L’intervento deL presidente deLLa bcc vaLentini

» a cura della redazione - foto concesse da Comma srl

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un’immagine deLLa pLatea

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Entusiasmo, idee innovative e la sfida di trasformarle nell’arco di un weekend in progetti di impresa e, perché no, in startup di successo. Lo Startup Weekend ha fatto tappa a Pescara dal 23 al 25 aprile con la sua

seconda edizione, organizzata all’Aurum dalla rete di imprese Digital Borgo con a capo della macchina organizzativa Andrea Risa, Vittoria D’Incecco, Chiara Patitucci e Eugenio Amoroso e in collaborazione con il Polo Ict Abruzzo e il Comune di Pescara. Oltre 60 i partecipanti e 10 le idee finaliste attorno alle quali hanno lavorato nella maratona di 54 ore altrettanti team composti da sviluppatori, programmatori, web designer e aspiranti imprenditori con il supporto di coach e mentor che li hanno affiancati e consigliati fino alla presentazione finale davanti alla giuria guidata da Emil Abirascid, giornalista e fondatore di Startupbusiness. Ad aggiudicarsi il primo premio è stato il team di “GoTo-gether”, l’app social per trovare luoghi e persone con le quali fare sport insieme. Team tutto abruzzese composto da Lara Pozzi (Navelli), Matteo Canzari (Giulia-nova) e da Andrea Spinetti e Alessio Trisi (Pescara). “L’idea è nata da una mia personale esperienza” dice Lara Pozzi, team leader di GoTo-gether e graphic designer “viaggio molto per lavoro e sono sportiva e quindi cerco sempre luoghi dove fare sport e anche dove conoscere persone per socializzare, questa app rispetto alle altre app sportive non è basata sulla misurazio-ne delle performance sportive individuali ma sul divertirsi insieme facendo sport

all’aperto”. Al secondo posto si è classificato il team di 4Dine, piattaforma di social eating dedicata agli studenti universitari, e al terzo la squadra di Exspresso, app per avere la colazione a casa quando vuoi e dove vuoi. Due le menzioni speciali assegnate dallo sponsor AllinMobile al team di ForMe, app e piattaforma di servizi per la cura e il benessere della perso-na a domicilio e disponibile h24 e dallo sponsor Fama–Fare Marketing in Abruzzo al team di KnowShare, piattaforma online che incrocia domanda e offerta di corsi di formazione. Durante la tre giorni sono stati molti gli interventi e le testimonianze di esperti del settore – come quelli di Working Capital Telecom, tra gli sponsor dell’evento - e anche di startupper abruzzesi di successo, come Michele Romagnoli, fondatore di TiAssisto24 e Antonio Di Francesco, fondatore di Jamgle. Lo speaker di eccezione di questa seconda edizione è stato Pierluigi Zappacosta, ingegnere di origini abruzzesi nato a Chieti che da 30 anni vive e lavora nella Silicon Valley in California dove ha partecipato alla nascita ed alla crescita della

Logitech, la società che ha contribuito a diffondere il mouse per computer a livello mondiale, di cui è stato co-fondatore. “Abbiamo bisogno di una generazione di imprenditori” ha detto Zappacosta “i tempi sono cambiati molto da quando ho fatto la mia esperienza di imprenditore, non mi sento di dare consigli, sicuramente prima servivano capitali significativi per fare impresa, oggi no, con il digitale basta poco per partire”.

Startup Weekend, vince una app social per fare sportOltre 60 i partecipanti e 10 le idee finaliste all’evento di due giorni

organizzato dalla rete di imprese Digital Borgo

iL team primo cLassiFicato gotogheter con andre risa di digitaL borgo L’ingegner pierLuigi zappacosta

» a cura della redazione - foto concesse dall’organizzazione

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i Futuri startupper a Lavoro

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Assut Europe, Elital, Di Silvestro e Comune di Roccara-so si sono aggiudicati il riconoscimento Premio Confindustria Green Abruzzo III Edizione, nel cor-so della cerimonia finale della manifestazione nella

splendida cornice della Abbazia Celestiniana di Santo Spirito al Morrone a Sulmona. Il Premio, giunto alla sua terza edizione, ideato da Fabio Spinosa Pingue, già presidente di Confindustria L’Aquila, è patrocinato da Legambiente Abruzzo e si realizza grazie alla collaborazione con l’ARTA (Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente), con il Dipartimento di Economia dell’Università G. D’Annunzio e, quest’anno per la prima volta, vanta l’adesione della Camera di Commercio dell’Aquila, del Parco Nazionale della Majella e della DMC “Cuore dell’Ap-pennino” di Sulmona. L’organizzazione del Premio è curata da Carsa Thinking Company. Sono state ben 27 le realtà abruzzesi, tra imprese private ed Enti pubblici, a candidarsi per aggiudicarsi il riconoscimento

che dà diritto anche all’utilizzo del Logo Premio Confindustria Abruzzo Green 2014 e che ha premiato le imprese e gli enti orientati alla green economy, cioè che adottano e sviluppano processi, prodotti e servizi eco-efficienti. Sempre nel corso della cerimonia, sono state assegnare anche 4 menzioni speciali per progetti, metodologie o brevetti meritevoli di attenzione all’Istituto Fermi di Sulmona, al Comune di Ra-iano, al Consiglio regionale D’Abruzzo ed all’inventore Panfilo Marinucci.A precedere la proclamazione dei vincitori si è tenuto un dibattito sulla Green Economy, coordinato da Simone D’Ales-sandro, coordinatore organizzativo della manifestazione a cui hanno preso parte: Franco Terlizzese, dg. Risorse minerarie ed energetiche del Ministro dello Sviluppo Economico, Mario Amicone, dg Arta Abruzzo, Federica Angelantoni, CEO di Archimede Solar Energy, Roberto Di Vincenzo, neo presidente della Camera di Commercio di Chieti, Fabio Spinosa Pingue, di

Premio Confindustria Abruzzo Green:l’innovazione che tutela l’ambiente

Conclusa la terza edizione con la consegna dei riconoscimenti nella abbazia celestiniana di Sulmona.Anche un comune tra i vincitori

i reLatori intervenuti aL convegno

» a cura della redazione - foto concesse da Confindustria Abruzzo

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Confindustria Abruzzo, Anna Morgante, ordinario di tecno-logia dei Cicli produttivi dell’Università Gabriele D’Annunzio, Ernesto Marinetti, Legambiente Abruzzo, Massimo Di Paolo, responsabile Istituto Scolastico Fermi. Nel corso del dibattito, si è ribadita la necessità da parte di Enti ed imprese di adottare un nuovo modello di crescita orien-tato alla sostenibilità ed alla green economy per ottenere anche un notevole aumento della competitività all’interno di mercati nazionali ed internazionali. «In questa ottica – ha commentato

Spinosa Pingue – il Premio Green vuole sostenere e radicare la comunità abruzzese delle imprese, degli enti istituzionali e pubblici, del mondo scolastico ed accademico, ma anche dei ricercatori e degli inventori, orientata all’innovazione». Anche quest’anno, inoltre, nell’ambito del Premio, a tutte le im-prese partecipanti è stata consegnata la pubblicazione cartacea dal titolo: “Libro Green 2014-15. Le buone prassi eco-innovative di enti ed imprese” che è consultabile e scaricabile in versione digitale anche dal sito www.confindustria.abruzzo.it

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Fabio spinsoa pingue con aLcuni dei premiati La proF anna morgante premia iL comune di raiano

I vincitori della III edizione

Categoria: prodottoASSUT EUROPE - Magliano de’ Marsi (Aq)Settore di attività: Codice Ateco 32.50.11 Fabbricazione di materiale medico-chirurgico e veterinario.Motivazione: per aver introdotto nella produzione di dispositivi medico-chirurgici, materiali derivanti da scarto alimentare, al fine di ridurre l’utilizzo di polipropilene o altre molecole sintetiche.

Categoria: prodotto/servizio ELITAL – SOLAR PLAN – SPI TECNO - L’AquilaSettore di attività: Elettronica per lo spazio e la difesa, Energie rinnovabili, Ingegnerizzazione di prodotti elettroniciMotivazione: per aver progettato una “stazione trasportabile per la generazione di energia”, capace di sfruttare più fonti rinnova-bili tra loro integrate, da impiegare in situazioni di emergenza.

Categoria: prodotto/processo/servizioDI SILVESTRO - Giulianova Settore di attività: Impianti, Tecnologie, Energia. Progettazione integrata impianti elettrici e tecnologici, risparmio ed efficienza energetica, realizzazione impiantistica elettrica.Motivazione: per aver ideato un sistema di monitoraggio e mappatura in tempo reale dei profili energetici, applicabile in ogni ambito industriale e produttivo.

COMUNE DI ROCCARASOMotivazione: per aver sperimentato un sistema innovativo nel trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati utilizzando una tecnolo-gia brevettata per la produzione di combustibile solido secondario.

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Un successo che non tramonta quello dell’Oscar all’imprenditoria abruzzese “Teramo che lavora” che quest’anno è giunto alla 13esima edizione. Molto soddisfatto il patron Patrizio Panichi che ha dichiara-

to: «Credo che questa sia stata una delle più belle edizioni, se non la più bella. La grande partecipazione di imprenditori e non solo, consacra questo premio come un punto di riferimento per le aziende abruzzesi. Il mio grazie va a tutti coloro che hanno partecipato e reso possibile l’evento».Anche quest’anno si è cercato di coniugare il mondo della scuola con quello del lavoro. Nella mattinata che ha preceduto l’evento, è stato organizzato un incontro plena-rio con 500 studenti di alcune scuole della Val Vibrata presso il complesso Cineplex Arcobaleno di Colonnella durante il quale sono intervenuti Giammaria De Paulis,

autore del libro “Facebook: genitori alla riscossa, vademecum non smarrire i propri figli on line” ed esponenti della Polizia Postale e delle Comunicazioni unitamente ad esperti della Questura.Ma torniamo alla cena di gala che si è svolta al Sayonara di Tortoreto, alla quale hanno preso parte circa 500 imprenditori. La serata è stata condotta dalla coppia Amedeo Goria e Vero-nica Maya con Anna Falchi nelle vesti di madrina. La 13esima edizione è stata patrocinata da: Ministero dello Sviluppo

Economico, Regione Abruzzo, Pro-vincia di Teramo, Università degli Studi di Teramo, Unione dei Co-muni della Val Vibrata, Federalber-ghi Teramo-Abruzzo, Confindustria Teramo, Città di Alba Adriatica, Abruzzo Impresa, Confcommercio, Banca dell’Adriatico.Numerosi i personaggi interve-nuti del mondo della televisio-

“Teramo che lavora”, un successo che continuaGrande soddisfazione del patron Patrizio Panichi per l’Oscarall’imprenditoria abruzzese giunto alla sua 13esima edizione

La Foto di gruppo con i premiati e gLi artisti

» a cura della redazione - foto concesse dall’associazione

veronica maya, patrizio panichi, anna FaLchi e amedeo goria

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ne, dell’economia, dello sport, della politica. Tra questi: la Senatrice Stefania Pezzopane, l’assessore regionale Dino Pepe, il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino, il Cav. Gian-domenico Di Sante, al quale è andato un premio speciale per il recente incarico alla Camera di Commercio di Teramo, il rettore dell’Università di Teramo Luciano D’Amico e tanti altri.Musica e spettacolo sono stati garantiti dall’Ensemble Acca-demy Quintetto d’Archi, dalla violinista Virginia Galliani, dai tre tenori italiani “The Great Italian Tenors”, e dai cabarettisti Franco Guzzo e Laura Leo.I vini sono stati offerti dalla Cantina dei Colli Ripani, e dall’Azienda Agricola Cioti, i cantucci d’Abruzzo dall’azienda Falcone e i Sassi d’Abruzzo al Montepulciano dalla Corradetti di S. Egidio. Impeccabili come sempre, i ragazzi dell’Istituto Alberghiero di Teramo Di Poppa-Rozzi, che hanno curato tutto il servizio di sala. Di grande importanza anche l’angolo dedicato alla solidarietà, perché quest’anno il timoniere dell’evento Pa-trizio Panichi ha voluto sostenere, con parte del ricavato della serata, un’adozione a distanza di un bambino.Ma veniamo alle premiazioni. Oscar all’imprenditoria al: Vintage Luxury & Food di Roseto, ritirato da Silvia Pastore,

responsabile della giovane attività di ristorazione, a Marco Cas-sini, poliedrico attore teramano al fianco di Luciana Littizzetto nella serie tv Fuoriclasse, coprotagonista in Medico in famiglia, e protagonista con Gigi Proietti nel film L’ultimo Papa Re, regista del film “La notte non fa più paura” che sarà proiettato in anteprima al prossimo Festival di Giffoni. Riconoscimenti per la Cim Costruzioni Ingegneri Matricardi di Ascoli Piceno, tra le 10 aziende più antiche d’Italia ritirato da Irene Matricardi, per la Mds Elettroimpianti di Maltignano, specializzata nella progettazione nel settore Elettrico, Industriale, Automazione e Domotica ritirato da Lino Coccia, e per la Cantina dei Colli Ripani di Ripatransone è salito sul palco Giovanni Piunti. E ancora per il Centro Radiologico D’Archivio di Teramo, ricevuto dal dottor Claudio D’Archivio, per l’Istituto Alberghiero Di Poppa Rozzi di Teramo “una realtà formativa di eccellenza, fiore all’occhiello della città di Teramo e polo scolastico tra i più importanti dell’Abruzzo”, ritirato dalla professoressa Caterina Provvisiero. E infine premio alla storico confettificio di Sulmona “Confetti Pelino”, fondato nel 1783 e classificato tra le 100 imprese più antiche del mondo, ritirato da Antonio Pelino.L’appuntamento è per il prossimo anno

La premiazione di marco cassini La premiazione mds eLettroimpianti

La premiazione deL cav. giandomenico di sante La premiazione di vintage Luxury & Food

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Al via alla seconda fase del progetto “VI.NA - Vini naturali” dell’azienda Chiusa Grande di Nocciano. Il vulcanico Franco D’Eusanio ha organizzato un incontro, con successiva degustazione, moderato

dal giornalista enogastronomico Antonio Paolini, presso il Café Les Paillotes a Pescara, per presentare il suo nuovo progetto enologico. In un’ottica di innovazione orientata alla valorizzazione e alla riscoperta del patrimonio territoriale, la cantina ha deciso di vinificare in vasche di pietra di Pietranico una parte dei vitigni autoctoni impiantati: Montepulciano, Trebbiano e Pecorino. Pietranico, comune prossimo a Nocciano, ha la più alta concentrazione di vasche di pietra scavate nella roccia in provincia di Pescara. Al termine della degustazione, i nuovissimi vini di Chiusa Grande sono stati abbinati ai piatti proposti per l’occasione

dagli chef stellati Matteo Iannaccone (Café Les Paillotes) e Marcello Spadone (Ristorante La Bandiera).«I “vini della pietra” sono “vini nudi” – ha spiegato Paolini – che sottolineano la biodiversità ed esaltano le potenzialità di un territorio baciato dalla fortuna come l’Abruzzo. Una regione che io amo definire “la montagna di pietra a 20 minuti dal mare”». Il responsabile commerciale Italia Nicodemo Iaconi ha comunicato ai presenti che l’immissione in commercio delle prime bottiglie, in produzione limitata, avverrà la prossima estate. Per il titolare Franco D’Eusanio, conosciuto anche come “il vinosofo” per la scelta di produrre progettando emozioni multisensoriali:

«Queste “creature” parlano di usanze arcaiche e raccontano di una tradizione agropastorale dal valore inestimabile. Un patrimo-nio al quale rendiamo omaggio con questa scelta di innovare nel rispetto dell’ecosistema e valorizzando la biodiversità»

I “vini della pietra” abbinati ai piatti stellatiL’azienda agricola biologica certificata Chiusa Grande di Franco D’Eusanio

ha presentato la seconda fase del progetto “VI.NA - Vini naturali”

Franco d’eusanio, Fondatore di chiusa grande vasche di pietra di varie dimensioni adoperate da chiusa grande

da sinistra: matteo iannaccone, marceLLo spadone,Franco d’eusanio e antonio paoLini

» a cura della redazione - foto concesse da Chiusa Grande

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Un bianco al profumo di agrumi e fiori bianchi, vinificato in acciaio e ottenuto da uvaggio pecorino con char-donnay, provenienti da vigneti in quota e un rosso che unisce struttura e complessità, frutto dell’incon-

tro di uve montepulciano con uve merlot e cabernet sauvignon. Si chiamano Torre Vinaria Terre di Chieti, IGT Bianco e IGT Rosso e sono gli ultimi arrivati nella grande famiglia di Cantina Frentana, la cantina vitivinicola di Rocca Sa Giovanni ormai alle soglie dei 60 anni. Due vini di sfumatura internazionale, ma le-gati indissolubilmente all’Abruzzo, pensati per condensare in un bicchiere la storia di Cantina Frentana e celebrarne un simbolo, la torre vinaria. È stato proprio il manufatto costruito nel 1958 e rinato a nuova vita nel 2014 dopo un’attenta ed accurata ristrutturazione ad ospitare la presentazione dei due nuovi vini, con la serata evento “due vini, cinque sensi”. Proprio nella sala esperienziale della Cantina Frentana, posta a venticinque metri di altezza, con il pavimento realizzato in legno di rovere con una tecnica di costruzione che ricorda quella per la realizzazione delle botti, posta all’ultimo piano della torre vinaria, tutt’ora in uso e perfettamente funzionante e in cui sono ben visibili, per

esempio, i boccaporti per l’ispezione del mosto, si sono potuti gustare i calici dei Torre Vinaria Terre di Chieti in abbinamento con i due piatti pensati e realizzati per l’occasione dallo chef stellato Peppino Tinari del Villa Majella di Guardiagrele insieme alla sua famiglia.«Questa serata – ha detto soddisfatto il presidente Carlo Romanelli – ha voluto presentare in anteprima la nostra nuova linea di vini, ma soprattutto presentare la forza e l’operato dei nostri soci che infondono tutta la loro passione nelle vigne che coltivano». Dopo i saluti di Romanelli, ha preso il via la raffinata perfomance musicale del chitarrista Andrea Castelfranato. La serata è stata coordinata dal giornalista enogastronomico e sommelier Massimo Di Cintio. All’evento erano presenti tutti i vertici della cantina, il vicepresidente Giuseppe Alfino, il di-rettore commerciale Felice Di Biase, l’enologo Gianni Pasquale, l’agronomo Maurizio Piucci e tanti clienti, ristoratori e giornalisti.Obiettivo della serata far conoscere l’igt bianco e l’igt rosso Torre Vinaria Terre di Chieti e far apprezzare cosa c’è dietro una bottiglia: il lavoro quotidiano dei 400 soci della cantina sugli oltre 720 ettari di superficie vitata

I nuovi nati di Cantina FrentanaTorre Vinaria Terre di Chieti, IGT Bianco e IGT Rosso,

questi i vini presentati durante la splendida serata alla cantina di Rocca San Giovanni

» a cura della redazione - foto concesse da Cantina Frentana

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La presentazione dei nuovi vini presso La torre vinaria deLLa cantina Frentana

due immagini deLLa cena curata daLLa FamigLia tinari deL viLLa maieLLa

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La rappresentazione mediatica della flessibilità del lavoro coincide spesso con il concetto di precarietà. Il riflesso di questa evidente forzatura concettuale, che rasenta la mistificazione, avvelena il confronto politico e sociale

del Paese, costringendolo, molto spesso, a confondere i due concetti fino ad intrecciarli in una sorta di osmosi linguistica in cui, tuttavia, un elemento prevale sull’atro. Il concetto di preca-rietà ha fagocitato quello di flessibilità. Il risultato è un surreale e indistinto confronto che alimenta passioni e a volte isterismi a causa del prevalere mediatico di un falso messaggio. La flessibilità e la precarietà sono due concetti, due modelli, due culture del lavoro profondamente diversi, per molti aspetti opposti. La flessibilità rientra nella sfera della legalità, delle opportunità e delle tutele, la pre-carietà rientra nella sfera dell’illecito, dell’inganno e della sopraffazione.Lo scopo del mio libro Flessibilità vs Precarietà, appena uscito, mira proprio a questo: a ristabilire le giuste distanze, le inconfutabili differenze, le evidenti disparità tra i due modelli. Lo fa su un duplice piano: di metodo e di merito. Sul piano del metodo il libro denuncia con veemenza il lassismo intellettuale che si annida in

gran parte degli organi di stampa in relazione ai temi del lavoro e che ha permesso il prevalere di un falso messaggio, ossia, qualsiasi contratto a termine è un contratto di lavoro precario! Fedeli a questo principio, si è messo nello stesso calderone tutto e il contrario di tutto. Una “macedonia” costruita ad arte da un’estrema minoranza ideologicamente ispirata che ha saputo prevalere sul versante della comunicazione di massa. Nel merito, invece, fatte le dovute e debite distinzioni tra flessibilità e

precarietà, il testo indica un possibile percorso organico verso un modello compiuto di flessi-bilità tutelata e sostenibile per tutti, imprese e lavoratori. A partire dalla riforma del contratto a tempo indeterminato, così come previsto nel Jobs Act, dalla semplificazione della giungla contrattuale, alla piena valorizzazione della somministrazione e del sistema delle Agenzie per il lavoro, per giungere alla definizione di un modello di welfare della flessibilità. Perno centrale, tuttavia, di un efficiente mercato del lavoro flessibile così delineato sono le politiche attive del lavoro. Capitolo sul quale registriamo un grave ritardo storico che non possiamo più permetterci

“Flessibilità VS Precarietà.Il Jobs Act di Matteo Renzi da che parte sta?”

L’autore di questo libro, l’avvocato Francesco Rotondi, ci racconta il suo punto di vista

» » a cura di Francesco Rotondi

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Francesco rotondi autore deL Libro

La cover deL Libro

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«In questo volume, Antonio Teti ha approfondito, con un dichiarato taglio operativo, la dimensione delle nuove tecnologie collegata con l’intelligence. Partendo dal concetto di open source approda a quello del cyber-

spazio oscuro, facendo emergere una serie di considerazioni scientifiche e culturali di rilevante interesse. Si comprende che, nonostante non ci sia ancora una reale consapevolezza culturale, nulla potrà essere più come prima, né per le persone comuni (entusiasmate e angosciate dai big data), né per i governanti

(impegnati a fronteggiare cambiamenti senza precedenti) e nemmeno per gli stessi operatori dell’intelligence (divisi tra operativi e analisti, entrambi romanzati nelle figure letterarie e cinematografiche di James Bond e del celebre film “I tre giorni del Condor”)». Con queste parole, estratte dall’introduzione realizzata dal prof. Mario Caligiuri, Direttore del Master in Intelligence e del Centro Studi di Documentazione Scientifica sull’Intelligence dell’Università della Calabria, ci viene offerta una concreta e diretta rappresentazione del contenuto del testo

“Open Source Intelligence & Cyberspace.La nuova frontiera della conoscenza”

Questo il titolo dell’ultimo lavoro del prof. Antonio Teti. Un testo che approfondisce l’attività di Intelligence

antonio teti autore deL Libro

» a cura della redazione - foto concesse da Antonio Teti

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Si è da poco concluso il progetto S.I.L.O.S. – Sostenere l’Infor-mazione dei Lavoratori nell’Organizzazione della Sicurezza, nan-ziato da Fondimpresa (Fondo bilaterale costituito da Con ndustria e CGIL, CISL e UIL) e realizzato dall’associazione temporanea di

scopo composta da soggetti espressione del mondo dei servizi alle imprese e delle Parti Sociali con la SIA Abruzzo Srl (in qualità di capo la).Coerentemente con le priorità individuate nell’avviso, il progetto realizzato è scaturito da un attento lavoro di analisi delle proble-matiche che le aziende si trovano quotidianamente ad affrontare nell’applicazione della normativa in materia di sicurezza sul lavoro.Le nalità perseguite dal progetto S.I.L.O.S. sono state:• Favorire la cultura della prevenzione, per l’innalzamento dei li-

velli di salute e sicurezza all’interno dei luoghi di lavoro, specie nei settori maggiormente a rischio, mediante una formazione nalizzata ad indurre nei soggetti coinvolti, comportamenti con-sapevoli e collaborativi;

• Migliorare la capacità delle aziende di individuare, valutare e controllare in modo continuativo e “sistematico” i rischi presenti sul luogo di lavoro;

• Rispondere allo sforzo che i soggetti pubblici e privati stanno compiendo nella diffusione di nuovi approcci (non solo di tipo normativo e tecnico/procedurale ma soprattutto di tipo organiz-zativo) al tema della prevenzione;

• Proseguire nel processo di diffusione di un “sistema” che con-senta di mettere al centro del modo di operare dell’azienda e dei singoli lavoratori la cultura della salute, del benessere nei luoghi di lavoro e del rispetto dell’ambiente, anche quali strumenti per una sana competitività delle imprese.

Il progetto nanziato da Fondimpresa nell’ambito dell’Avviso 1/2014 ambito “A” Sicurezza si è posto l’obiettivo di porre at-tenzione alla sicurezza del Capitale Umano e alle competenze e conoscenze strategiche in materia di sicurezza che fungano da supporto all’attenzione verso le tematiche di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Piano S.I.L.O.S. – AV/219/S14Lavoro organizzato al centro dell’interesse per la prevenzioneSostenere l’Informazione dei Lavoratori nell’Organizzazione della Sicurezza, questo il nome del

progetto realizzato da SIA Abruzzo Srl, SIPE Srl, SMILE Abruzzo, IAL Nazionale, per un impegno comune nella realizzazione di interventi per il conseguimento di risultati concreti e duraturi nel

cammino verso una effettiva cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro.

2739%

1116%

3145%

PESCARA

CHIETI

TERAMO

12% TESSILE

1227% METALMECCANICO

1023% EDILE

25% ALIMENTARE

12% CARTA

614%GESTIONEAMBIENTALE

818% VARIE

49% LEGNO

Azioni formative per provincia

Imprese coinvolte nelle azioni formativeper settore produttivo

I RISULTATI DI PROGETTO: 3 province coinvolte 354 lavoratori coinvolti 776 ore di formazione erogate 69 azioni formative realizzate 44 aziende coinvolte 6752 ore di presenza azioni valide e concluse

PROSPETTIVE FUTUREFondimpresa promuove avvisi sul tema della sicurezza per la realizzazione di Piani formativi. Le aziende coinvolte nel Piano concluso hanno già dichiarato l’interesse a partecipare ad altri piani formativi avendo compreso l’opportunità che il Fondo offre a chi crede in una formazione continua di qualità.

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a cura di Antonio Teti. Dalla notte dei tempi, il termine “intelligence”, nell’immaginario collettivo, identifica la globalità di tutte le tipologie di attività riconducibili alla raccolta e alla valorizzazione di informazioni, finalizzata alla produzione di una conoscenza utile al supporto delle decisioni dei governi in tema di difesa e sicurezza nazionale. L’inarrestabile sviluppo delle applicazioni presenti nel Cyberspazio (social network, blog, forum, surface web, deep web, video, immagini), ha prodotto un nuovo modo di raccogliere e valorizzare queste informazioni, sviluppando un nuovo settore scientifico e applicativo: la web intelligence. Pertanto, l’attività di intelligence in Internet (Cyber Intelligence) che si basa su fonti aperte, può attualmente essere definita come il lavoro sistematico di raccolta, elaborazione, analisi, produzione, classificazione e diffusione di informazioni liberamente e legalmente accessibili. Essa può essere condotta in risposta a particolari richieste dei governi per il mantenimento della sicurezza nazionale o per scopi commerciali da parte di aziende o altre istituzioni anche non governative. Questo libro va inquadrato in una ottica di evoluzione del precedente testo di Teti: Il potere delle Informazioni (Il Sole 24 Ore, 2012), la cui prefazione è stata realizzata dal Gen. Nicolò Pollari, già direttore del SISMI, il servizio segreto militare italiano. In quest’ultimo libro, l’autore affronta una serie di tematiche sulla gestione tecnica e operativa delle informazio-ni, strutturando il testo su quattro capitoli specifici. Nel primo, denominato Il concetto di Open Source Intelligence (OSINT): storia, concetti, metodologie, viene affrontato il rapporto tra tecnologie digitali e quantità di informazioni prodotte quotidia-namente nel mondo, analizzando il problema della molteplicità

delle fonti e della loro rilevanza. Nel secondo capitolo, Il proces-so di ricerca delle informazioni, si spiega che l’origine del processo di intelligence è rappresentato dall’individuazione delle reali esigenze informative dei decisori, tenendo conto delle loro speci-fiche richieste. Il terzo capitolo OSINT e Cyberspazio: ricerca, analisi e strumenti di elaborazio-ne delle informazioni in Internet

è dedicato in gran parte al tema dei Social Network. L’utente della Rete ricopre il duplice ruolo di consumatore e produttore di contenuti e ciò comporta la presenza nel web di un numero infinito, e potenzialmente inesauribile e ingestibile, di testi e contenuti multimediali. L’ultimo capitolo è dedicato ai Miti e realtà delle informazioni nel Cyberspazio: il lato oscuro della Rete. La ricerca delle informazioni non può limitarsi al Cyber-spazio “ufficiale” perché esiste una dimensione oscura, definita Dark Net o Deep Web, cioè Rete Oscura e Web Oscuro, che, secondo numerosi esperti, conterrebbe la stragrande mag-gioranza delle informazioni presenti su Internet, identificate solo in minima parte dai comuni motori di ricerca. Infatti, “grazie ai motori di ricerca (tipo Google) viene individuato meno del 5% di ciò che è disponibile realmente su Internet. Per evitare che vengano intercettate le proprie comunicazioni, tale dimensione oscura è ampiamente utilizzata da organizzazioni terroristiche e criminali, al pari delle grandi multinazionali. La quantità di siti attivi in questa dimensione della Rete è enorme e le informazioni che possono essere estratte sono ovviamente molto importanti per le attività di intelligence. Tra i primi lettori dell’ultima opera del Prof. Teti c’è da annoverare il Gen. David Petraeus, già direttore della CIA (Central Intelligence Agency) e attualmente Chairman del KKR Global Institute

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La copertina deL Libro open source inteLLigence e cyberspace

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Bobby Solo è stato accolto e festeggiato circondato dal calore, dall’affetto e dagli applausi dei tantissimi che hanno affollato il Teatro Nervi di Pescara in occasione dei suoi 70 anni. Scelta azzeccata dunque quella

dell’autore di “Una lacrima sul viso” di presentare il suo nuovo album “Meravigliosa Vita” sul palcoscenico del Teatro Nervi, fresco di restyling da parte dell’imprenditore Valerio Ferrari che ha scommesso sul mercato dell’intrattenimento di qualità, grazie anche alla collaborazione di Andrea La Caita, direttore del settore beverage and food. E, a proposito di cibo, ha riscosso consensi il format ideato dalla Otefilm di Angelo Arquilla e da Monica Di Pillo, che ha unito musica e prelibatezze gourmand preparate da Gianfranco Vissani e non solo, in abbinamento ai vini top della gamma di Fantini by Farnese.«Sono stato felice - ha spiegato Bobby Solo - di aver festeg-giato questo compleanno al Teatro Nervi, sono molto legato all’Abruzzo, per motivi personali e professionali: per 16 anni ho avuto un impresario di Vasto e anche il mio attuale manager, Marco Miscellaneo, è di Pescara; mentre il mio migliore amico, a cui sono legato da 35 anni, Gualberto Tiberi, è di una frazione di Tornimpar-te, in provincia de L’Aquila».È stato un inno alla cucina delle ori-gini invece lo show cooking di Gian-franco Vissani, che ha dichiarato: «Bisogna puntare sulla cucina delle origini, sui prodotti di qualità, perché

il mangiar bene, il mangiar sano è una forma di prevenzione ed è il segreto per vivere bene. La vostra regione è ricca di eccellenze, avete un patrimonio enogastronomico da lanciare e da salvaguardare».A deliziare i palati degli ospiti i ravioli di liquirizia liquida in brodo di abete, patata e pepe di Sichuan e il gambero rosso al red passion di Montepulciano d’Abruzzo Opi colline teramane di Farnese con marmellata di ventricina di Gianfranco Vissani. E a seguire le prelibatezze create per lo speciale compleanno dagli chef abruzzesi: le pappardelle di grano solina alla geno-vese di Marcello Spadone, del ristorante una Stella Michelin La Bandiera; l’agnello del parco di Jubatti allo zafferano, con funghi porcini, patate turchesa e caffè di Nadia Moscardi, tra le migliori chef italiane del ristorante Elodia; e la torta al sapore primavera di Piera Borrelli, cake designer del ristorante da Ninì. Ad accompagnare i piatti da gourmet il perlage del Cuvée Co-cocciola Swarovski, il Pecorino e il 7 volte miglior rosso d’Italia Edizione Cinque Autoctoni della Fantini vini by Farnese. Ad

allietare la serata anche le perfor-mance del cantautore pescarese Adolfo Dececco che ha duettato con l’artista friulano. Tra gli sponsor della serata celebri marchi ed eccellenze dell’enogastronomia e del life style made in Italy: Fantini Vini by Farnese, Jubatti Carni, Pac Food, Azienda agricola Fantasia, Rossi Gioielli, Porsche e Pescara Calcio

Bobby Solo festeggia il compleannocon Gianfranco Vissani al Teatro Nervi

Spegne 70 candeline circondato dall’affetto del pubblico pescarese il cantautore friulano, che ha presentatoil suo nuovo album in uno speciale duetto con lo chef Vissani

» di Paola Lopes - foto concesse da Farnese

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da sinistra: marceLLo spadone, monica di piLLo e gianFranco vissani un momento deLLa conFerenza stampa di presentazione deLLa serata

iL concerto di bobby soLo aL teatro nervi

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Meno “gonfiori” con il lievito madre

parte il consumo abbondan-

te di questi cibi, che ovviamente giustificherebbe questi sintomi, di frequente la causa è legata al tipo di lievito che viene utilizzato per la loro produzione.I moderni lieviti per panificazione o utilizzati nell’in-dustria dolciaria spesso derivano dal lievito di birra che garantisce una maggior velocità nella lievitazione e un elevato potere lievitante ma possono creare diversi disturbi a livello addominale e inoltre contengono nichel che può risultare intollerante a molte persone.Converrebbe allora non eliminare a priori pane, pizza, biscotti & co che hanno un ruolo importante nella dieta ma consumare quelli preparati con il lievito madre.Molto utilizzato in passato quando si faceva il pane in casa, questo tipo di lievito era stato quasi totalmente abbandonato con l’avvento dei lieviti moderni o delle famose “bustine”, o panette, per lievitare dolci o pizze ma di recente sta tornando in voga proprio perchè molto più tollerato dall’organismo.Il lievito madre ha una storia molto antica, era utilizzato già nelle prime civiltà della storia dell’uomo, è caratteriz-zato da un impasto di una qualsiasi farina che fermen-

tando sviluppa batteri e fermenti lattici che produ-

cono anidride carbonica e in questo modo favoriscono la lievitazione naturale, è quindi un processo di fermenta-zione spontanea che non prevede sostanze chimiche, la lievitazione è lenta e tutto ciò permette di elaborare per bene i componenti della farina rendendoli più digeribili al successivo consumo e poi, costantemente rinnovato, è sempre “fresco” quindi mai conservato come altri lieviti e volendo si può anche facilmente fare in casa, in rete si trovano molte ricette, per poi preparare pane, pizza, dolci, ecc.Attualmente molti forni e pizzerie hanno “riattivato” la produzione e l’utilizzo del lievito madre (che in alcuni casi si tramanda da generazioni) e quindi basta andare dal fornaio e chiedere il pane o i dolci lievitati naturalmente o col lievito madre oppure scegliere una pizzeria, sia al taglio che al piatto, dove l’impasto per la base della pizza venga fatto con questo tipo di lievito.Infine non può mancare la raccomandazione che consu-mare alimenti lievitati naturalmente non significa poter abbondare notevolmente sulle quantità, altrimenti ne perderemmo tutti i benefici!

» di Pietro Campanaro

Medico-Chirurgo Nutrizionista, Specialista in Scienze dell’Alimentazione, FitoterapeutaGiulianova - Teramo - Pescara - Ascoli Piceno – Fermoinfo: 333.6898724; Blog http://nutraceuticafitomedicina.wordpress.com; gruppo su Facebook:Nutraceutica e Fitomedicina; Twitter: @nutraceuticafit; canale Youtube: Pietro Campanaro

Il problema delle difficoltà digestive o di persistenti gonfiori addominali oggi è sempre più diffuso

e spesso vengono accomunati al consumo di alimenti lievitati come pane, pizza, biscotti e similari,

con il lievito madre questi problemi sembrerebbero risolti!

Dottore Pietro Campanaro

saLus, iL Cibo per ViVere megLio

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ornando al Vinitaly, come pubblicizzato dai vari mezzi di informazione, pare che l’edizione 2015 sia stata la più visitata degli ultimi 10 anni: sarà vero?Da quel che mi è parso di vedere, e come me molti altri operatori di settore che a Verona ci vanno puntualmente da oltre 20 anni, le differenze rispetto al passato sono state molte: sembrava che i padiglioni fossero di

due fiere diverse, molte regioni, Abruzzo compreso, erano quasi sempre deserte, e io vi sono stato 3 giorni in differenti ore della giornata. Quando uso il termine “deserto”, mi riferisco al confronto con Toscana, Franciacorta, Piemonte, Friuli, Alto Adige, Sicilia e Marche (Masciarelli compreso).Il Sol, salone dedicato all’olio e ad altre specialità era pressoché vuoto, sia di produttori, anche a causa della cattiva annata 2014, che di potenziali clienti.I problemi sono molti, le colpe altrettante, ma certamente dare tutta la re-sponsabilità alla crisi è solo un modo di giustificare o coprire la disonestà del sistema. Verona fiere ha anche le sue colpe: prezzi altissimi in tutto, dall’ingres-so ai parcheggi, ai bar, per concludersi con gli alloggi. In cambio con un servizio scarsissimo sia in termini di viabilità che di logistica.Dovrebbero copiare per efficienza dai tedeschi e per selezione dalla biennale di Bordeaux, così eviterebbero le giuste lamentele e critiche di quei produttori che dicono che ormai il Vinitaly è diventato solo un appuntamento per ubriacarsi. Le colpe le hanno pure quei produttori, soprattutto di casa nostra, che conti-nuano a creare inutili consorzi e associazioni, con il solo scopo di frazionare un territorio e creare disordine e confusione nelle mente di eventuali compratori sia italiani che esteri.Tutti possiamo fare vini, tutti possiamo essere sommelier, ma pochi sono in grado di comunicare un territorio, una tradizione, e farne una passione di vita.Per fortuna che si è aperto Expo, che Dio ce la mandi buona…

Vinitaly:l’inizio della fine

Siamo tutti reduci dal Vinitaly, edizione 2015,a non meno di 8 giorni dalla concorrente edizione tedesca

Prowine, che anno dopo anno continua a ritagliarsisempre di più un posto prestigioso nell’ambitofieristico di settore, a danno di VeronaFiere…

diVino & non soLo

» di Nicola Boschetti - Master Sommelier / giornalista - Consulenze & Servizi Wine & Food

Scelto per voi

Gewurztraminer Alto Adige 2014Parliamo di uno dei vini o meglio delle uve bianche più apprezzate dai consumatori, soprattutto dal gentil sesso. Un vino dal colore intenso e dorato, che dà il meglio di sé proprio nelle splendide colline Altoatesine. Dotato di profumi inebrianti e persi-stenti che ricordano la pesca, l’ana-nas, il miele di acacia. Può raggiun-gere anche gradazioni sui 14,5, ma senza mai perdere il proprio fascino e la propria freschezza. Il Gewur-ztraminer Castello Rametz, nasce il una delle colline più belle dell’Alto Adige, a Merano, e nonostante il 2014 sia stata un’annata difficile, i fratelli Smith sono riusciti, seppur

in quantità limitate, a tirar fuori il meglio da que-sto splendido vitigno. Colore che ricorda il sole di maggio, naso fresco ed elegante, bocca dal sa-pore fruttato, con grande retrogusto e

leggera struttura, sorprendente la piacevolezza della beva nonostante i 13,5 gradi. Da bere fresco e in gioventù in abbinamento a primi piatti di stagione, formaggi freschi e magari, una fetta sottile dello speck Kaiser di Lana (Bolzano). Invecchia perfettamente in modo da osare anche con formaggi stagionati, foje grois e pasticceria secca. Da servire sugli 8 gradi.Prezzo in enoteca 16,00 Euro.

Tenuta Rametzvia Labers 4 Merano BolzanoVisite e vendita in cantina siTel. 0473235856www.castellorametz.com

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arte & Co.

Handmade e restauro,le passioni di Franca Jolanda

alle storiche linee dell’architet-tura antica a quelle moderne di borse, pochette e gioielli di

design. La vita di Francesca Gaia Roma-gnoli, trentatreenne pescarese, da quin-dici anni residente nella splendida Roma, si sviluppa in un perfetto equilibrio tra tradizione e modernità.«Sono una restauratrice di opere d’arte – racconta Francesca -. Ho frequentato una scuola di formazione professionale. Dopo alcune esperienze nel settore, tra le quali anche un periodo di assisten-tato con l’artista contemporaneo Paul Harbutt, nel 2010 ho deciso di accre-scere le mie competenze». Francesca si iscrive così all’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro di Roma, la scuola d’alta formazione del Ministero dei Beni Culturali, che sta completando. Nel frattempo decide di assecondare l’altra sua grande passione. «Ho sempre amato collezionare borse ed accessori. Ad un certo punto della mia vita ho iniziato a giocare con la macchina da cucire». Nessun corso specifico, né tanto meno insegnanti accanto a lei. Da perfetta autodidatta Francesca sfrutta le sue capacità artistiche, «quell’attitudine – come lei stessa la definisce - tipica di un restauratore, di osservare attentamente i manufatti e di individuare, prima ancora di intervenire, tutte le tecniche e i processi esecutivi necessari. Ho sempre osservato con attenzione gli accessori, sia quelli che avevo che quelli che trovavo

in giro, per capire come mettere una zip, una fodera o come realizzare una tasca. Ho provato a creare qualche accessorio per me. Poi, spinta dagli apprezzamenti di amici e conoscenti e incentivata dalle mie amiche “Babbionz” - un colletti-vo di quattro pescaresi, creative con l’uncinetto che Abruzzo Impresa ha intervistato nel numero 85 – ho provato a far conoscere le mie borse, pochette e collane sul web e attraverso mercatini dell’artigianato». È così che Francesca si lancia nel mondo dell’handmade e di-venta Franca Jolanda, prendendo il nome d’arte da uno sketch comico di Corrado Guzzanti. «Parto sempre dal materia-le – spiega ancora Francesca, in questo momento impegnata nel suo progetto di tesi -. Mi piace scegliere tessuti di qualità e condisco tutto con cura e passione. Più vado avanti e più i prodotti che realiz-zo si raffinano e mi rispecchiano. In questo momento sto lavorando con stoffe giapponesi e pellami. Voglio continuare su questa strada. Adoro tenere le mani impegnate e il mondo dell’handmade mi regala tantissimo. Vedere le persone apprezzare e complimentarsi per le mie borse, che in questo momento storico non rappresentano una necessità, ma un vezzo, mi riempie di soddisfazioni. Tra qualche mese terminerò il mio percorso di studi nel settore che amo profonda-mente da quando avevo 10 anni e sarò finalmente imprenditrice di me stessa, nel restauro così come nell’handmade».

Francesca Gaia Romagnolisi divide tra la sua professione di restauratrice e la sua attività di artigiana

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» di Marcella Pace – foto concesse da Francesca Romagnoli

» Per questa pochette è stato utilizzato il tessuto Gobeli. La tracolla

è in nabuk e i dettagli in ottone

» Una delle borse realizzatecon tessuto di seta grezza per kimono matrimoniale. I manici sono in cuoio

e i dettagli in ottone

» Francesca Gaia Romagnoli,in arte Franca Jolanda

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tempo rubato

» a cura di Dante D’Alfonso

“Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa” di Mario Calabresi

e devo dare una definizione per Mario Calabresi, lo descriverei così: “Un Uomo dotato di reale e con-taminante ottimismo verso il futuro, che riesce a

trasmettere attraverso le storie che racconta”. In questo libro Calabresi racconta le “storie di ragazzi che non hanno avuto paura di diventare grandi”. C’è la storia dei Dottori Gianluigi Rho e Mirella Capra che alla fine degli anni settanta si sono trasferiti in Uganda per aprire un ospedale. C’è la storia delle sorelle Tatiana ed Andra scampate miracolosamente alle persecuzioni e stermini da parte dei nazisti. C’è anche una storia tutta italiana quella Aldo Bongiovanni e del “nuovo Molino Bongio-vanni”. È la storia di un ragazzo capace di vedere dove gli altri non vedono, di immaginare, spazi nuovi in quel panorama angusto che è la crisi italiana, di inventarsi un

futuro nell’istante in cui il padre dice: “Lasciamo stare, meglio chiudere…” C’è il messaggio del prof. Marcello Cesa Bianchi sulla creatività: “Un tempo si pensava che la creatività appar-tenesse solo all’infanzia o alle persone di genio, che in età adulta l’avessero solo gli artisti. Non è così, la creatività è in ognuno di noi a tutte le età, ma la gente ignora di avere questo grande tesoro… Essere creativi a tutte le età costituisce un elemento di grandissima rilevanza che può aiutare a realizzare se stessi e a resistere alle difficoltà”.Un libro che racconta storie che attraversano “spazio e tempo”, tenebre e luce, ma che comunque hanno la capacità di faci volgere lo sguardo sempre in avanti verso il futuro. Buona lettura. (tratto dal blog:dantedalfonso.blogspot.it)

S

“Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa” - «La lista di nozze comprende 22 letti per adulti, 9 lettini per bambini, culle per neonati, lenzuola, elettrocardiografo, microscopio, lettino operatorio, lampada operatoria, attrezzi per la chirurgia. Deve servire ad arredare la loro nuova casa, un minuscolo ospedale in mezzo alla savana nel Nordest dell’Uganda. L’ospedale non esiste ancora e quel posto, chiamato Matany, non l’hanno mai visto, è solo un cerchietto rosso su una cartina». Mario Calabresi oggi ha scelto di raccontare queste storie perché è necessario provare a rispondere ai dubbi, allo scetticismo, allo scoraggiamento di tanti ragazzi che si chiedono se valga an-cora la pena coltivare dei sogni. Quella di Gigi e Mirella, ma anche quella di Elia e la sua lampara che ogni notte prende il largo dal porto di Genova o quella di Aldo che rimette in moto le pale del mulino abbandonato della sua famiglia, sono le storie di giovani di ieri e di oggi che hanno saputo guardare avanti con coraggio. Sono storie di ragazzi italiani che non hanno avuto paura di diventare grandi.

La scheda

Mario Calabresi - giornalista, dal 2009 è direttore della «Stampa». Per Mondadori Strade blu ha scritto Spingen-do la notte più in là (2007), La fortuna non esiste(2009), Cosa tiene accese le stelle (2011).

L’autore

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traparentesi

Cracco, Veronesi & Co. Charity Verrigni Antico Pastificio Rosetano è stato partner dell’evento che si è svolto lo scorso 22 aprile a Milano con lo chef Carlo Cracco e Umberto Veronesi; una cena di beneficenza pre-parata dallo chef al fine di raccogliere i fondi necessari a finanziare i progetti di Eurama. Eurama è un nuova associazione internazionale che ha lo scopo di combattere il tumore alla mammella, patologia ancora relativamente poco conosciuta dal pubblico che necessita

di prevenzione per essere contrastata al meglio. Umberto Veronesi ha fondato l’associazione per condividere con il resto del continente eurasiatico le informazioni e l’esperienza ottenuta combattendo questa malattia nei Paesi occidentali, considerando fondamentale per la prevenzione di questo tipo di tumori la collabora-zione tra esperti di diverse nazioni con differenti bagagli culturali.Tra i Partner della serata selezionati dallo Chef Carlo Cracco, Verrigni ha offerto il suo riso carnaroli ed un’ottima farina grazie alla collaborazione preziosa del Molino De Vita.

solidarietà

Marramiero fa incetta di medaglie

Marramiero, l’azienda vinicola di Rosciano (PE), annuncia con soddisfazione i successi ottenuti al Concours Mondial de Bruxelles 2015 in Belgio – a cui partecipano i migliori vini a livello mondiale – dove ha vinto ben 2 medaglie d’argento. I vini premiati sono stati il Montepulciano d’Abruzzo DOC “Incanto” 2012 e il Montepulciano d’Abruzzo Riserva “Infe-ri” 2011. Alla rassegna Belga hanno partecipato oltre 8000 vini provenienti da tutto il mondo, sottoposti al giudizio della giuria di professionisti internazionali. «Questa ulteriore conferma - ha dichiarato Enrico Marramiero - è il giusto riconoscimento al lavoro fatto in questi anni per

portare avanti con orgoglio la bandiera dell’Abruzzo…».

enologia

Gli chef di Qualità Abruzzo alla sfida dell’Expo

L’Abruzzo fa squadra fortificando le fila dell’associazione “Qualità Abruzzo” e concen-trando il meglio della ristorazione abruzzese per l’Expo di Milano. Lo scorso aprile dunque, all’Osteria gourmet la Corte di Spoltore, grande festa per i nuovi ingressi nel team presie-duto dallo chef Marcello Spadone alla guida con la moglie Bruna e i figli Alessio e Mattia

del ristorante stellato La Bandiera (Civitella Casanova). L’associazione di Artigiani del Gusto ora conta 22 ristoranti d’autore, e tra questi ben tre stelle Michelin (presente anche Peppino Tinari di Villa Maiella con la moglie Angela). Questi i nuovi paladini secondo Qualità Abruzzo: Enzo Bernabei (Osteria degli Uli-vi), Nicola Fossaceca (Al Metrò, San Salvo), Alessandro De Antoniis (Cipria di Mare, Teramo), Antonello De Maria (Le Regard, Caramanico Terme), Cristina e Antonio Di Giovacchino (Font’Artana, Picciano), Gennaro D’Ignazio (Vecchia Marina, Roseto), Concezio Gizzi (La Corniola, Pescocostanzo), Patrizia Cor-radetti e Marcello Zenobi (Zenobi, Colonnella).

enogastronoMia

“Risposiamoci 2015”, il matrimonio si rivive Il 2 giugno 2015 torna “Risposiamoci”, l’evento nel quale le coppie sposate potranno replicare il loro giorno più bello. Tutto come quel giorno: dai sentimenti ai vestiti, cerimonia compresa, al termine della quale seguirà un divertente servizio foto-video come accade in ogni matrimonio che si rispetti, a seguire un Flash Mob Wedding e il banchetto nuziale, presso i ristorante Villa Iva a Bucchianico. Novità di questa edizione la possibilità di rivivere anche il viaggio di nozze curato da “Aperto per Ferie” di Villa Raspa di Spoltore e la collaborazione de

“Il giorno Perfetto” wedding agency che curerà le bomboniere e i confetti.info e prenotazioni info 348 70 12 724 – 328 92 55 489 - [email protected]/Risposiamoci

eventi

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Il Maestro orafo Coccopalmeri conquista Verona

Un gioiello eccezionale come l’amore che lo ha ispirato. È l’anello creato dal Maestro d’arte orafa abruzzese Franco Coccopalmeri e presentato nella casa di Giulietta a Verona. L’even-to, svoltosi proprio nella stanza che dà sul balcone più famoso del mondo, è stato organizzato dalla Verona Film Commission in collaborazione con il Comune di Verona. Si tratta di un solitario chiamato “L’Insolitario di Giulietta”. L’evento si è svolto alla presenza della Direzio-

ne dei Musei e Monumenti Civici della Città di Verona e della Verona Film Commission. In rappresentanza del Comune di Verona, Antonia Pavesi, consigliera con delega alla cultura, ha manifestato orgoglio e rico-noscenza: «Ringraziamo l’artista -ha dichiarato la Pavesi- per l’attenzione al mito di Giulietta che rende la nostra città simbolo dell’amore. Farlo anche con questo gioiello contribuisce alla rappresentazione dell’amore assoluto».

arte oraFa

L’Abruzzo promuove i primi 15 export manager del vino

Pescara sforna i primi 15 wine export manager d’Italia, che hanno da poco concluso il percorso durato sei mesi e realizzato da Orienta Formazione e Consu-lenza, in collaborazione con Alto Factory, Ali Spa agenzia per il lavoro e patro-cinato dalla Regione Abruzzo. I 15 discenti, provenienti da tutta Italia, dopo aver

discusso il project work finale (una tesi di Master), hanno concluso il lungo percorso che li ha formati per entrare nel mondo dell’export management del vino italiano, un prodotto delicato da tanti punti di vista ma sempre più apprezzato nel mondo. Alcuni di loro hanno già trovato lavoro in varie cantine italiane e realtà del mondo enologico del Paese. Il percorso formativo, il primo del centro-sud Italia, ha accompagnato gli studenti nello studio di discipline della comunicazione, del marketing, del management, della normativa giurisprudenziale in materia di export, sino alle caratteristiche ed alle peculiarità del prodotto vino, grazie al supporto di docenti di comprovata esperienza ed export manager di blasonate cantine italiane che curano diverse aree geografiche nel mondo. Per la seconda edizione del Master, in partenza a settembre 2015 sono arrivate già oltre 70 richieste da tutta Italia. (info su www.vinoexport.it).

enologia

Spinelli, il Vinitaly 2015 è una vendemmia di successi Spinelli torna dal Vinitaly 2015 non solo con un successo di pubblico e con il consueto apprezzamento dei clienti, ma anche con la soddisfazione di due riconoscimenti “pesan-ti” nella competizione enologica più partecipata del mondo. Il Val di Fara Cerasuolo

d’Abruzzo DOC 2014-Selezione di Famiglia ha vinto la Gran Medaglia d’Oro delConcorso Enologico Internazionale di Vinitaly, che ha visto in gara oltre 3.000 vini. Prestigioso e significativo anche il rico-noscimento per il Val di Fara Montepulciano d’Abruzzo DOC 2013 - Selezione di Famiglia, vincitore del Premio speciale “Denominazione di Origine 2015”, assegnato al vino di ogni denominazione di origi-ne italiana che ha conseguito il miglior punteggio nell’esame delle commissioni.

enologia

Presentati a Roma i “neonati” spumanti “Abruzzo Dop”

Sono stati presentati e degustati lo scorso aprile a Roma, i primi spumanti Abruzzo DOP della cantina Citra di Ortona, ottenuti dalle uve autoctone abruzzesi: Montepulciano, Cococciola, Montonico, Passerina e Pecorino. «La degustazione di oggi, -ha detto Lino Olivastri, enologo di CITRA e responsabile del progetto- è stata un nuovo importante pas-so di un percorso partito dalla produzione dei vini base presentati a Düsseldorf (Prowein)

e Verona (Vinitaly). Si tratta bollicine ottenute con il Metodo Classico, che hanno ancora molto tempo per evolversi sui lieviti, come prevede il disciplinare di produzione dell’Abruzzo Dop, ma che fin d‘ora ci da utili indicazioni per il nostro lavoro». «Diamo grande importanza a questo progetto, -ha aggiunto il presidente di CITRA, Valentino di Campli- nel quale abbiamo coinvolto le nostre nove cantine associate e gli oltre 3000 soci vignaioli, con la partnership di C.Ri.V.E.A. e dell’Università di Teramo».

enologia

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traparentesi

Quattro nuovi cavalieridifendono il patrimonio enogastronomico abruzzese

Franco Cercone, professore e autore di numerose pubblicazioni di carattere agro-nomico, Gabriele Marrangoni, professore associato di sociologia generale presso l’uni-versità d’Annunzio, Gabriele Di Francesco, co-fondatore della country house “Borgo Spoltino” a Mosciano Sant’Angelo (Te) e Tobia Ciarulli che è stato docente all’istituto

alberghiero di Villa Santa Maria e da 19 anni vive e lavora in Svizzera, dove oggi è vicedirettore dell’Hotel Holden a Gstaad. Questi sono i nuovi insigniti dall’Ordine dei Cavalieri dei maccheroni alla chitarra, proclamati lo scorso aprile a Chieti scalo. La cerimonia di consegna delle fasce ai nuovi Cavalieri si è svolta grazie alla collaborazione dell’Unione cuochi Abruzzesi e al patrocinio della Camera di Commercio di Chie-ti. È stata preceduta dal convegno “La cucina povera”, a cui hanno contribuito il sociologo Ezio Sciarra e l’endocrinologo Corrado Pierantoni, esperto di nutrizione clinica.

enogastronoMia

Vini Casalbordino, un periodo d’oro

L’Abruzzo di Vini Casalbordino strappa consensi al concorso internazionale “Sakura Japan Women’s Wine Awards”, in Giappone, aggiudicandosi la medaglia d’oro con il Terre Sabel-li Montepulciano 2013, e la medaglia d’argento con il Terre Sabelli Chardonnay 2014. Un connubio vincente, basato su alta qualità e prezzi competitivi. Il “Sakura Japan Women’s Wine Awards” si distingue nel panorama mondiale dei concorsi enologici per la caratteristica di avere esclusivamente degustatrici donne. Un aspetto importante visto che in Giappone, ancor

più che in Italia, sono le donne ad effettuare la gran parte degli acquisti di carattere alimentare. La rasse-gna giapponese non ha fatto che bissare il precedente exploit di Vini Casalbordino in terra tedesca, a fine 2014, nel Gran Premio Internazionale Mundus Vini che ha visto sfidarsi vini provenienti da tutte le zone di produzione del mondo. La cantina teatina è guidata dal presidente Eligio Troiano, dal direttore commer-ciale Massimo Zuccarini e dall’enologo Nicola Dragani.

enologia

Le “Dame della Rocca”vincono il Premio Innovazione per l’olio “Opera”

L’azienda agricola “Le Dame della Rocca”, nata dall’idea di tre donne teramane: Catia, Vanessa ed Eugenia, è stata recentemente premiata dalla giuria di esperti del Premio Qualità Abruzzo nella splendida cornice del Teatro Comunale di Città

Sant’Angelo. Il “Premio innovazione” è stato assegnato all’olio extra vergine di oliva e alla bottiglia “Opera” prodotti dall’azienda di Teramo, sita in agro di Colleminuccio. «La bottiglia “Opera” –ha dichiarato Vanessa Mancini - racchiude l’eccellenza del nostro territorio, il miglior olio extra vergine di oliva da varietà di ulivo moraiolo, leccino, frantoio, dritta, tortiglione, racchiuse in una bottiglia raffinata ed elegante nata dall’opera di un artigiano».

agriColtUra oggi

Il Brigantino compie 40 anni Il ristorante “Il Brigantino di Chiavaroli” a Francavilla al Mare ha compiuto ben 40 anni di attività. Per festeggiarlo si è tenuto un grande evento che ha visto la partecipazione di nu-merosi ospiti, clienti abituali e non, intrattenuti in un percorso di degustazioni e musica dal vivo dove piatti della lunga tradizione marinara – come “il Chitarrone al pecorino di fossa”o “le cozze alla Diabolik”, ideate dalla sapiente mano di “nonna Lola” – sono stati accostati

ai migliori vini locali, questo, per valorizzare l’importanza della cultura eno-gastronomica abruzzese. Sono state dunque ripercorse le tappe fondamentali di una storia che si tramanda da due generazioni: fondato da Sergio Chiavaroli e sua moglie Lola il 21 marzo del 1975, il ristorante è passato sotto la gestione di suo figlio Giuseppe Chiavaroli nel ’92, affiancato dal figlio Sergio, da qualche anno, al comando della cordata dei cuochi. Il ristorante Il Brigantino di Chiavaroli rappresenta un punto fermo per gli amanti del pesce e della buona cucina.

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È Responsabile del Settore Ap-plicativi per le Risorse Umane, Carriere, Personale, Stipendi e Contabilità dell’Ateneo dell’Area Servizi Informatici dell’Univer-

sità “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara. Lureato in Economia si è specializzato in Information Technology presso la ELEA Knowledge Inte-gration. È docente di Cyberspace Sciences alla Facoltà di Psicologia dell’Università di Chieti. Esperto di ICT Governance, ICT Security, ha accumulato un’esperienza trentennale in studi, ricerche e consulenze in aziende pubbliche, pri-vate e istituzioni governative. È stato docente di Computer Science presso diverse università italiane tra le quali l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, l’Università di Teramo e l’Università della Calabria. E’ stato invited speaker all’Università Politecnica di Valencia con la quale ha collaborato per la realizzazione di master di Informatica. È Presidente Onorario della Società Italiana delle Scienze Informatiche e Tecnologiche e Accademico dell’European Academy of Sciences and Arts e della New York Academy of Sciences. Autore di numerosi libri e pubblicazioni scientifiche, collabora con diversi quotidiani, riviste e periodici del settore, e par-tecipa a convegni nazionali ed internazionali in qualità di opinion leader.

Antonio Teti ict

Socio Fondatore dello studio “Valore” Professionisti Asso-ciati in Lanciano, struttura associata tra commercialisti che ha creduto sin dall’ini-

zio nell’organizzazione dell’attività profes-sionale in gruppo. Si occupa da sempre delle problematiche di categoria. È stato Presidente Nazionale dell’Unione Giovani Dottori Com-mercialisti. Attualmente è componente delle Giunta esecutiva nazionale di Confprofessioni in qualità di rappresentante dell’area economi-ca e lavoro con la delega per il fisco e la giu-stizia tributaria. Si occupa di consulenza per le aziende private ed enti Pubblici in materia di analisi finanziaria, controllo di gestione, diritto societario e tributario. Tra i soci fonda-tori di Sistemi Locali, ha creduto sin dall’inizio allo sviluppo di una società tra professionisti in ambito regionale nella convinzione che alla base di tutto debba esserci l’alta qualità del servizio offerto ai propri clienti. Fa parte del consiglio di amministrazione.

Luigi Carunchio fisco

È Dottore di Ricerca, Docente universitario, Copywriter, Consulente. Coordinatore del progetto di ricerca Turn 2.0 promosso dal Polo d’Innovazio-

ne dei Servizi Avanzati della Regione Abruzzo www.polosa.it; Project Manager della Fabbrica della Conoscenza www.fabbricadellaconoscen-za.com animatore del Premio Confindustria Abruzzo Green www.confindustria.abruzzo.it. Tra le più recenti pubblicazioni: The rela-tional organisation, Carsa Ed., 2013; Sociology and the 21st Century, in World Future, 2012; Creatività: Normalissima Improbabilità? Per un dialogo Sociologico tra problema e soluzione”, Aracne, Roma, 2010 con pref. di Domenico De Masi. www.simonedalessandro.com.

Simone D’Alessandro creatività

Andrea Bonanni Caione è avvocato e il Managing Partner dello Studio Legale LABLAW di Pescara. Entra in LABLAW a ottobre 2011 dopo un’esperienza

di 3 anni maturata come partner dello studio legale associato Lamparelli Bonanni Caione e dopo un’esperienza di 8 anni come Partner nell’Associazione Professionale “Carboni-Paolucci”. Si occupa in via esclusiva di tutela giudiziale e assistenza stragiudiziale in favore delle imprese, in materia commerciale, civile e del lavoro. In tale ultimo ambito ha maturato significative esperienze in materia di somministrazione di manodopera ex d.lgs. n. 276/2003, profili giusalavoristici connessi al compimento di operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, trasferimenti d’azienda), contrattualistica inerente i rapporti di lavoro subordinato a termine e gestione dei rapporti di agenzia.

Andrea Bonanni Caionelavoro in corso

Nello studio legale di cui è titolare, esercita la profes-sione forense prevalente-mente nel ramo del diritto commerciale. È consulente giuridico di diverse azien-

de, abruzzesi e non, in materia di contratti, diritto societario e crisi dell’impresa. È consu-lente giuridico, dal 2003, dell’Ufficio Legale Federazione Italiana Giuoco Calcio – A.I.A. Laureato in Giurisprudenza a soli 23 anni, è iscritto dal 2001 all’Albo degli Avvocati pres-so il Tribunale di Avezzano.

Filippo Paolini norme&leggi

Nicola Boschetti Maitre-sommelier professionista 4 livello Ais. Dopo 27 anni trascorsi al Villa Maiella di Guardiagrele, ora si occupa di selezione, consulenza e

formazione del mondo beverage per gli agenti e clienti della Geldi SPA. Esperto di enoga-stronomia, giornalista pubblicista, collabora con diverse riviste e guide del settore. Orga-nizza e collabora nella realizzazione di eventi, sportivi,culturali ed enogastronomici. Crea formazione a ragazzi e ragazze che vogliono avviarsi nel servizio di sala /bar e aspiranti sommelier, con corsi su: cibo/vino/olio/caffè e distillati,oltre alle tecniche del servizio. Coinvolto nei progetti scolastici delle scuole elementari alla riscoperta dell’educazione alimentare e del galateo a tavola.

Nicola Boschetti Di vino e non solo

Contributors

Elisa Antonioni, 40 anni, imprenditrice nel campo della formazione, ha interpretato in modo originale la sua laurea in Scienze dell’Informazione. Si

occupa di progetti di formazione finanziata e di miglioramento continuo per le Aziende, e di piani formativi per la P.A.: in ambito giuslavori-stico, amministrativo e organizzativo.

Elisa Antonioni A tutta formazione

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Anno 1¡ n. 1 - maggio 2006 - € 3,50 (oomaggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P,50 Anno 1¡ n. 4 - settembbre 2006 - (copia omaaggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96PAnno 1¡ n. 3 - luglio/aagosto 2006 - (copia omaggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96PAnno 1¡ n. 2 - giugnno 2006 - (copia ommaggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P Anno 1¡ n. 5 - ottobree 2006 - (copia omaggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P Anno 2¡ n. 1 - gennaio 2007 - (copia omagggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96PAnno 1¡ n. 7 - dicembre 2006 - (copia omagggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96PAnno 1¡ n. 6 - novembrre 2006 - (copia omaggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P Anno 2¡ n. 2 - febbraioo 2007 - (copia omagggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P Anno 2° n. 4 _ aprile 2007 (copia omaggio) Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96PAnno 2¡ n. 3 - marzo 22007 - (copia omaggioo) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

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Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96PAnno 2° n. 5 _ maggio 2007 (copia omaggio) Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96PRegistrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

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ABRUZZO IMPRESA il mensile del manager • GENNAIO 2013 • NUMERO 73 • ANNO VIII • www.ABRUZZOIMPRESA.IT • COPIA OMAGGIO

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Per i protagonisti dell’economia regionale. Nelle 130 pagine della rivista trovano spazio le storie dei capitani d’impresa, gli articoli di attualità,

quelli dedicati a innovazione, marketing, lavoro,enogastronomia, turismo e sviluppo locale.

Corposa l’area riservata a eventi, convegni e seminari, che offre uno spaccato sulle iniziative più rilevanti

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I festeggiamenti per i 40 anni del Brigantino a Francavilla

abruzzo CooL

La presentazione del nuovo direttore a Les Paillotes

Le due giornate di Laboratorio Futuro a Rivisondoli

Il compleanno di Bobby Solo con il cooking show dello chef Vissani

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