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 ea d esempi di architettura      e             b      o      o         k EsempiDiArchit ettura.it - ISSN: 2035-7982 - Tutti i diritti riservati - È vietata la riproduzione, anche parziale.

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EDA e-book progetto editoriale a cura di Olimpia Niglio e Pietro Artale

Direttore ScientificoOlimpia Niglio

Direttore ResponsabileLuca Parisato

Responsabile di RedazioneAnna Pietropolli

Comitato ScientificoRichard HordenRubén Hernandez MolinaAlberto ParducciPiero PiccardiSergio Russo Ermolli

Enzo SivieroFederica Visconti

Redattori dalle UniversitàGiuseppe De GiovanniMarzia MarandolaBruno PeluccaAlessio PipinatoChiara VisentinMarco Zerbinatti

Sito web www esempidiarchitettura i t

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INDIC

MUSE

LE CA

LE CA

BIBLIO

Direttore Scientico / Scientic EditorOlimpia Niglio

Direttore Responsabile / EditorLuca Parisato

Redazione / Editor StaGiuseppe De GiovanniMarzia MarandolaAlessio PipinatoChiara VisentinMarco ZerbinattiBruno Pelucca

Comitato Scientico / ScienticEditorialEnzo SivieroAlberto Parducci

Richard HordenPiero PiccardiFederica ViscontiSergio Russo ErmolliAlberto SpositoRubén Hernández Molina

CopyrightEdA - Esempi di Architettura 2009

Monograa pubblicatanel Maggio 2010per conto della casa editriceil prato

AutoreDario Russo

TitoloDESIGNTRA STORIA E CONTEMPORANEODesign-ary gallery hotela Palermo

ISSN 2035 – 7982

In copertinaLibreria neoplasticaPh. Oscar Mazza (La Grie), 2008

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Il concetto di casa museo pertiene alla culturaanglosassone: dimore private di collezionisti oesteti, che allestiscono la propria casa con operd’arte, arredi, oggetti, arteatti vari la cui orte cbiograca diventa oggetto di interesse o di semcuriosità.Tutto ciò si collega direttamente al tema, invoga in Europa nel secondo Cinquecento, dellaWunderkammer , la “camera delle meraviglie”,

dove il collezionista custodiva, esibendoli, oggecuriosi, meravigliosi per l’appunto, o artistici eornamentali, tali comunque da suscitare sorprestupore e addirittura contemplazione. Il temadella Wunderkammer si estende nel Settecentoa intere abitazioni di acoltosi collezionisti, dotad’estro e ranata antasia. Animate da uno spi“promulgativo”, spesso anche es ibizionisti co, q“musei domestici” propongono al visitatore nosoltanto il contenuto (opere, collezioni, arredidecori…) ma anche il contenitore, l’immobileabitativo, che tende a diventare nell’OttocentoGesamtkunstwerk o opera-d’arte-totale esso steIl enomeno è oggi piuttosto diuso, tanto che un DemHist International Historic House Museu

(Comitato Internazionale delle Dimore StoricheMuseo), che si occupa di ormulare le linee gui

museologiche e museograche specicatameninerenti alle case museo. Il suo scopo è quello tracciare una precisa metodologia in base alla qprodurre elaborazioni teoriche, scelte procedursoluzioni di carattere generale, per le quali, datparticolare disomogeneità strutturale e la grand

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le preziose case museo di Palazzo Primoli a Romla Villa Museo Panza di Biumo a Varese, quella dBalbianello sul lago di Como, il Museo Poldi-Pea Milano. In Sicilia, tra i 179 musei, soltanto seile case museo: Salvatore Quasimodo a Modicala Giovanni Verga a Catania, la Luigi Pirandello Agrigento, la Tre Secoli di Moda a Palermo, la AUccello a Palazzolo Acreide e il Piccione d’AvolaGeraci Siculo.

Palazzo Castrone Santa Nina – con la sua storialegata ad alcune delle più importanti amiglie nvissute a Palermo dal Cinquecento al secolo scoin virtù della collocazione prospiciente la cattedsulla scia del neo museo del gioiello allestito inalcune sale del piano nobile – presenta una natvocazione legata al turismo culturale. Tra le vartipologie espositive, poiché la prevalente e attudestinazione urbanistica è “abitazione”, mentre saloni del piano nobile risultano “attrezzature peventi cultural i”, quella che più appare compatibcon il manuatto architettonico è senz’altro la camuseo.Ma quale veste dare alla nuova struttura perchéstessa risulti attraente e innovativa? Quali gli eattrattori di una casa museo che possano coniuattività culturali con necessità imprenditoriali? di ormulare una risposta, occorre premettere aconsiderazioni. Lo scenario culturale e disciplinche oggi dibatte sul tema del rapporto ra archite design, pone svariati approondimenti tematie una molteplicità di contributi disciplinari. Percomprendere a ondo l’insieme delle modicaz

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critica di dibattito circa il ruolo che questi oggethanno di atto assunto nella contemporaneità, sil prolo sociale, culturale e tecnologico. Il attoche negli oggetti di arredo meglio si concretizzal’esperienza creativa più audace e antasiosa deprogettazione, racchiudendo in sé una ecletticavarietà di tendenze progettuali e approcci conceche orniscono nuove esperienze e nuove chiavlettura sul tema dell’abitare.

Gli attuali proprietari di Palazzo Castrone Santanon sono più in possesso degli oggetti e dei moche hanno arredato attraverso i secoli quest’antdimora. Pertanto l’idea di base è quella di unacasa museo delle camere dove caratterizzante èstoria del luogo, con le sue architetture, i suoi santropizzati e i suoi paesaggi, ma soprattutto doil trait d’union è la storia del design del XX secomoderna e contemporanea, raccontata attraverambientazioni, oggetti, colori e apparati guratper quanto icone nell’immaginario collettivo di non sempre risultano ruibili da tutti.La ruizione assume qui una valenza didattica ppiù che sulla tradizionale oerta di un prodottobasato sul concetto dell’avere per apparire, la cmuseo delle camere si rià prevalentemente alldinamiche dell’essere, come proposizione di uninteriore, strettamente connesso alla distensionsica e mentale, come dimensione del lusso pielaborata e partecipativa, ovvero il lusso di aveatto delle esperienze che contribuiscono a costuna parte speciale dell’individuo, accrescendoldierentemente da chiunque altro e costruendo

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Quest’ultimo, agli inizi del Novecento, richiese progettazione integrale della propria abitazionePalazzo Stoclet u prodotto nelle Wiener Werkst(le ocine viennesi) da una schiera di artigiani eartisti capitanati da Homann: quello che ne risun’opera d’arte totale, con pitture di Klimt, opeOlbrich e arredi dello stesso Homann. Stoclet dato carte blanque : “lei pensi al progetto, al respenso io”. Facendo propria l’istanza della sudde

committenza “illuminata”, e quindi l’opera prodHomann (e dagli altri artisti), riutando inoltresoluzione progettuale che rimandi alla produzioindustriale di massa e alla standardizzazione dearredi, la casa museo della camera è un’art desgallery house, dove si valorizzano l’ingegno e lcreatività in tutte le sue maniestazioni artisticharchitettura e design, pittura e scultura, graca otograa…Così, la casa museo è pensata come un luogoscenograco originale, spettacolare e carico dirimandi all’immaginario, dove la storia del desiraccontata attraverso l’allestimento di camere –qui lo slogan “nessun dorma” – arredate seconparticolare tema di progetto. In altre parole, si tdi uno strumento di trasormazione e conoscenstoria, spazi, oggetti e materia, capace di dione ridenire anche un nuovo equilibrio tra il progdegli interni e la sua unzione espositiva, tra i re le opere. La casa museo delle camere si proposì come arteatto design-oriented, ma non trascl’idea di arricchirsi della produzione intellettualeartisti e designer contemporanei esponendo co

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(queste altre rutto di una procua collaborazioprogettisti italiani e stranieri); altre tre specicaincentrate sul rapporto arte-design; e ancora ducontrasto inerno/paradiso. Ogni camera è dotadi arteatti comunicativi (pitture, sculture, stamgrache, otograe…) tutti attinenti al tema scedisseminati pure negli spazi comuni e selezionaattraverso un concorso internazionale per artist

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Suite 01 | LOW COSTSuite 02 | ECO-DESIGNSuite 03 | THROWAWAY

Suite 04 | TEMPORARY H ABITATSuite 05 | TOY DESIGNSuite 06 | RE-USESuite 07 | MINIMALISM

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Suite A | LIBERTYSuite B | PROTORAZIONALISMOSuite C | FUTURISMOSuite D | BAUHAUS

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Il Liberty è un movimento che si dionde in Eunegli Stati Uniti verso la ne dell’Ottocento. Etende suggire all’oppressione del mondo induzato con un linguaggio ormale ispirato alla ncaratterizzato dall’uso di linee dinamiche e sinda ranate ornamentazioni foreali.

L’architetto Ernesto Basile a Palermo, insiememondo D’Aronco a Udine, è l’esponente più o

bile del Liberty in Italia. Egli, oltre a eccellere chitettura e nell’artigianato (artistico), dà luogomoderna sinergia di design e industria collabcon la ditta palermitana Ducrot, il cui supportoco-artistico gli permette una concreta applicazisuo “sistema di progettazione integrale”. In gele sue opere e i suoi studi «mirarono al risvegltradizione medioevale italiana e siciliana specite, che nella mirabile usione dell’arte normannaricchezza e la grazia araba aveva dato esempi uuna libertà sempre viva nel culto della natura e ribile nella sua varietà»1.

Per l’allestimento della camera sono stati sceltin mogano di una collezione di Basile risalente aIl progetto si caratterizza per una marcata essestrutturale e decorativa: gli elementi foreali, cmembrature, sono circoscritti e concentrati ne

nodali dei montanti principali, allargandosi ancla parte centrale della struttura del letto. La casuddivisa in due da una quinta: da un lato ritroil letto; dall’altro, più riservato, il mobile toilettesondo un’intera parete interamente rivestita coda parati con i tipici disegni foreali dello stile L

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SUITE D’AUTORE STORIA DEL DESIGN LIBERTY

CONCEPT

1 Irene De Guttry, Maria Paola Maino, Il mobile Liberty italia

Laterza, Bari, 1983, p. 45.

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Jose Homann, Ado Loos, Charles R. MackFrank L. Wright sono alcuni tra gli esponenti ppresentativi del Protorazionalismo, movimentoterizzato da uno stile severo, quasi cubico, e dasto ornamentale basato su gu re geometriche.In questo progetto Mackintosh a la parte del leripropone inatti una sua camera pur contaminaltri elementi. Caratterizzati da orme molto squsuoi sono i letti, le due lampade che ungono d

jour, il comodino e l’armadio. Il tutto viene racda una carta da parati a strisce bianche e nere csi trattasse di un grande baldacchino.A integrare la purezza geometrica di Mackintotervengono la ranata scrivania, su cui pogglampada di Homann, e un’essenziale poltronctrambi di Wright, progettati in orme semplici rette. La camera è illuminata da un lampadario dil teorico di una concezione puristica nella qualele dimostrare che un’opera senza ornamenti è lo d’un pensiero limpido e che le orme sono besprimono la loro destinazione unzionale. Suolebre saggio Ornament und Verbrechen (“Ornamdelitto”), pubblicato nel 1908 e inconsapevolmeconsapevolmente – citato come Ornament ist

chen (“Ornamento è delitto”)1.Avvolgono le pareti due stampe di Gustav Klim

tore della Secessione viennese: il maniesto pmostra della Secessione del 1898, in cui l’artisgura Teseo che uccide il Minotauro sotto lo sgprotettivo della dea Atena, e l’Attesa raguradanzatrice dalle sembianze nipponiche (Japoni

le volute dei rami dell’Albero della vita.

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SUITE D’AUTORE STORIA DEL DESIGN PROTORAZIONALISMO

CONCEPT

1 Adol Loos, Ornament und Verbrechen, 1908, tr. it. “Ornamedeli tto”, in Parole nel vuoto , Adelphi, Milano 1972, pp. 217 sganche Adol Loos, “Ornament o e delitto”, in Elisabetta Di SteEstetiche dell’ornamento , Mimesis, Milano 2006, pp. 127 sgg

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Il Futurismo esordisce nel 1909 con lo scritto “Fone e maniesto del Futurismo”1 rmato dal poepo T. Marinetti e pubbli cato su “Le Figaro”. Il mesdel maniesto può essere sostanzialmente sintin due punti: 1) il nuovo artista uturista deve ceonti per la sua ispirazione nella vita contempin particolare nello sviluppo tecnico, ed è chiaemanciparsi completamente dall’insegnamenmaestri del passato e dalla tradizione (concepita

come inerzia della storia); 2) il tema ondamela celebrazione del movimento, della velocità, quanto rappresenta orza ed energia.Per la camera uturista si è puntato sul letto di mo Balla, il cui tratto dominante è basato su orze” che spiccano nella testata: il letto uturistesplodere in tutta l’allegria della sua unzioneAllo stesso modo, «La sedia, in quanto mobilerispondere al movimento con l’elasticità della me della struttura»2: così Fortunato Depero concla sedia disegnata per il Cabaret del Diavolo. di Depero sono le due gambe che sorreggono uno a uso di scrivania e le lampade basate sullbinazione di elementi geometrici. Con l’elemengioca la Lampada ad arco di Balla: il quadro dè qui retroilluminato per creare suggestioni lumSulle pareti, inne, si staglia l’immagine del M

sto uturista e una libera composizione dell’oMarinetti Zang Tumb Tumb 3 redatta in parole-in-nella quale il visitatore può come meglio credegire disegnando e scarabocchiando su uno sccancellabile parole che sono anche immagini,rumori… insomma “parolibere”!

PALERMO 2009 SUITE C

SUITE D’AUTORE STORIA DEL DESIGN PROTORAZIONALISMO

CONCEPT

1 Filippo Tommaso Marinetti, “Fondazione e maniesto del smo”, in Umbro Apollonio, Futurismo, Mazzotta, Milano 1944 e sgg.2 Fortunato Depero, cit. in Anna Maria Ruta, Arredi uturisti

Novecento, Palermo 1985, p. 29.

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Nel 1919, a Weimar, nasce il Bauhaus: la miticala di progettazione. Il programma della scuola una xilograa di Lyonel Feininger che ragucattedrale quale simbolo di opera d’arte totale sociale. L’idea è quella di realizzare una nuova «nità lavoro simile a quelle dei costruttori di cattein cui tutti i saperi artistici e tecnico-artigianali rono alla realizzazione dell’opera. A questa primdal tenore espressionista, dominata da Johan

ten, segue una seconda ase caratterizzata daldi Gropius “arte e tecnica, una nuova unità” 2 ceco negli anni successi ben al di là del Bauhaerma così un approccio progettuale orientatodustria, riconoscibile nella produzione di arredbolare d’acciaio, lampade, oggetti in metallo, caratteri tipograci.Per la camera si sono scelti arredi in tubolare mdi Marcel Breuer ad eccezione di tre lampade –Marianne Brandt e una di Whilhelm Wagenelconservano di leggerezza ed essenzialità .Le stampe alludono variamente al carattere eneo della scuola: il Balletto triadico di Oscar Smer, dove i ballerini danno vita a un’esplosionere geometriche nei colori primari (rosso, gialloil maniesto di Joost Schmidt realizzato per la del Bauhaus del 1923; e il cerchio cromatico d

12 parti di Itten, che introduce alla questione dedesign (design di base). Coerentemente al pbauhasiano, le pareti sono di colore neutro, acezione per l’alcova, dove si cita la camera da lecolor verde mandorla del grande pittore russo stro del Bauhaus Wassily Kandinsky.

PALERMO 2009 SUITE D

SUITE D’AUTORE STORIA DEL DESIGN BAUHAUS

CONCEPT

1 Walter Gropius, cit. in Agnes Kohlmeyer, Mario De Michelhaus , Giunti, Milano 1997, p. 9.2 Walter Gropius, cit. in Tomás Maldonado, Disegno industrriesame , Feltrinelli, Milano 2001, p. 59; cr. anche Magdalenste, Bauhaus 1919-1933 , Taschen, Köln 2006, p. 58.

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Le Corbusier è uno dei più gradi architetti delcento. Si orma nello studio di Peter Behrens, ia Walter Gropius e Mies van der Rohe. A Parigicol pittore Amédée Ozenant, con cui elabora l’edel Purismo, una sorta di Minimalismo avant l

che estende i suoi interessi a ogni orma d’espreplastica: dalla pittura all’architettura. Nel 1922 pl’arcinoto saggio Vers une architecture , in cui “cinque punti di una nuova architettura”: pianta

tetti-giardino, acciata libera, nestra a nastrotis1. Ancora, mette a punto il Modulor , una gamdimensioni antropometriche e universalmentecabile in architettura e meccanica.L’arredo della camera è molto essenziale: letti ilare metallico; l’ergonomica chaise-longue LC4

ta dall’inconondibile pelle di cavallino; il tavolocon piano di cristallo poggiato su quattro tuboacciaio e ulteriormente sopraelevato da due montanti che ricordano i pilotis architettonici; eallora) classica sedia Thonet, denita da Le Coobject-type  (oggetto-tipo), cioè perezionato segno e nell’uso2. Anche nell’illuminazione il rmassimo: un semplice bulbo è collocato all’esdi una lunga asta sporgente dal muro.I noti collegamenti tra Le Corbusier e Cubismomettono d’inserire nella camera o pere d’import

tisti: Les Hommes dans la ville (1919) e Deux tenant des eurs (1954) di Fernand Léger, qualidei letti, e Pablo Picasso con una collezione di erotici in bianco e nero. Il colore bianco dominala camera contrasta con lo sondo lucido terre d’spesso utilizzato da Le Corbusier nei suoi proge

PALERMO 2009 SUITE E

SUITE D’AUTORE STORIA DEL DESIGN LE CORBUSIER

CONCEPT

1 Le Corbusier, Vers une architecture , 1923, tr. it. Pierluigi CePieluigi Nicolin (a cura di), Verso un’architettura, Longanes1984.2 Cr. Renato De Fusco, Storia del design, Laterza, Roma-Bapp. 174 e sgg.

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Il Design scandinavo, punto di rierimento intenale dagli anni ‘30, può essere raccontato attril lavoro di progettisti come Alvar Aalto, Eero AArne Jacobsen, Verner Panton, Louis Poulsen, chriusciti a colmare il divario tra artigianato e indUn leitmotiv è l’uso di materiali naturali comevetro e acciaio (uccessivamente, anche la plastisecondo attore è poi la spe rimentazione delle tedi lavorazione del legno; ad esempio la sua pie

utilizzando l’umidità del legno di betulla nlandLa camera scandinava riproduce quindi ormearmoniche e avvolgenti. I letti e i comodini songettati da Aalto per l’esposizione di Turku del 1scrivania è ricavata da un piano di legno dellaessenza. Su questa, poggia la leggera lampadacobsen AJ progettata per Poulsen nel 1957-58dia è la Ant sempre di Jacobsen per Hansen con gambe in tondino metallico e sedile-schieun’unica, sinuosa scocca in compensato curvlampada da sotto è la PH 4/3 di Poulsen disnel 1957-58 per Henningsen.Il progetto prevede un angolo relax con due emiche poltroncine Swan di Jacobsen (Hansenaccanto allo sgabello Stool 60 di Aalto del 1929cessivamente prodotto da Artek), le cui gambe temente curvate reggono un semplice sedile

re. Il tutto è illuminato da tre lampade Modern Light sempre di Aalto (Artek, 1950), posizionatetezze dierenti.Inne, per creare una luce relax si è allestita unaretro-illuminata con una celebre texture di Pantogradevole moltiplicazione di motivi circolari.

PALERMO 2009 SUITE F

SUITE D’AUTORE STORIA DEL DESIGN DESIGN SCANDINAVO

CONCEPT

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Il progetto della camera sul design italiano si ral periodo che va dagli anni ‘50 agli anni ‘70. Ilitaliano, divenuto importante per oggetti di Vicostretti, Marco Zanuso, i ratelli Castiglioni e tanrappresenta quella cultura creativa che coniugenze unzionali con l’eleganza della orma. Essstingue per una orte carica inventiva i cui oggetormai icone che testimoniano il bisogno d’un cmento radicale attraverso conguarazioni arr

conacenti a nuovi modi di vita e sperimentazmateriali “nuovi” come le plastiche.Protagonista della camera è il letto Nathalie , dto da Magistretti per l’azienda Flou nel 1972 ederato il “primo letto tessile mode rno”, aancdue componibili Kartell (Anna Castelli Ferrieri,La scrivania in stile (neo-)Liberty è di Carlo Mprogettata nel 1946 e più tardi ri-prodotta da ZLa sedia è la Ultrabellini di Mario Bellini, prodHeller. La luce articiale arriva dalle lampade daEclisse e Nessino; dal sotto scende il Taraxac

lampadario di Achille Castiglioni (1988); e una sretroilluminata del maniesto Campari  disegnBruno Munari nel 1960 emana una onte di luce rilassante. Su un’intera parete viene riprodooto del lm Vacanze Romane con la mitica Vesp

gio; mentre sull’altra parete del letto sono pos

tre importanti maniesti: uno è di Franco GrignAleri e Lacroix (1964); un altro di Ettore Sottsala Valentine (Olivetti, 1969); e un altro ancora Steiner per la Rinascente (1950). A dare la Buon

è il tappeto di Piero Fornasetti, capezzale del lesegnato negli anni ‘50.

PALERMO 2009 SUITE G

SUITE D’AUTORE STORIA DEL DESIGN DESIGN ITALIANO

CONCEPT

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Il Pop Design un tema che prende ispirazione daArt, rivoluzionaria corrente artistica del dopoNata in Gran Bretagna alla ne degli anni ‘50luppatasi negli USA a partire dagli anni ‘60, la è per denizione una orma di “arte po polare”,massa riprodotta in serie e quindi anonima. Esrispecchia l’interiorità del soggetto bensì rivpropria attenzione agli oggetti, ai miti e ai lindella società dei consumi. La prepotente merci

ne dell’uomo moderno, l’assillante presenza deblicità, il consumismo come modello di vita, il e i continui rierimenti massmediatici sono gli eti dai quali gli artisti prendono ispirazione. Pertpop art impiega lo stesso linguaggio della pubrisultando perettamente omogenea alla sociconsumi che l’ha prodotta.Nel progetto della camera Pop, insieme a una della amosa lattina Campbells di Andy Warholgliano tre lampade da sotto, le Canned Light 

Maurer (2003), ispirate all’opera dello stesso Wtutto su uno sondo dai colori sgargianti e d allearrotondate. Il letto è Strips di Gino Boeri, prodArfex nel 1968. Il comodino è il Tam Tam Stool 

ry Massonnet del 1968. Inoltre, saltano all’ocPanton chair , la amosa sedi a a “S”, elastica e sdisegnata da Verner Panton nel 1960 per la statse Hermann Miller (oggi riprodotta da Vitra), iTulip di Eero Saarinen per la Knoll Internationale per nire Lampadina di Achille Castiglioni, asemplicemente una grossa lampadina montatabase di alluminio (Flos, 1972).

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SUITE D’AUTORE STORIA DEL DESIGN POP DESIGN

CONCEPT

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Negli anni ‘80 si aerma il Postmodern, un moto che attraverso la rivisitazione ironica del paspone in aperto contrasto con il unzionalismo,ta esasperato, del Movimento moderno che dtutto il suo repertorio gurativo dalla sola geodei solidi platonici e delle orme primarie. Espimportanti del Postmodern in Italia (e non soloprogettesti che gravitano intorno ai gruppi AlchMemphis: Alessandro Mendini, Ettore Sottsas

Hollein, Arata Isozaki, Andrea Branzi, Aldo Cibchele De Lucchi ecc. In questo rangente, si è paNuovo artigianato, cioè la produzione di piccoo addirittura pezzi unici realizzati artiginalmensenso che il designer-artigiano si occupa delprocesso produttivo passando da una macchintra – ma tecnologia d’avanguardia. Ciò ha costitmomento di grande sperimentazione progettuaLa camera Postmodern è dedicata a Memphis:è Horizon di De Lucchi (1984); sua è anche la “ca” sedia First  (1983), mentre i comodini And

disegnati da Cibic (1987). Le lampade sono:per la luce da comodino, disegnata da MassimGhini nel 1988; Santa Fe , per illuminazione globla stanza, disegnata da Matteo Thun nel 1983; escrivania, la Tahiti di Sottsass (1981).La carta da parati impiegata per la testata delricavata da una texture di Nathalie Du PasquierLa porta invisibile del bagno è rivestita da uno di Aldo Rossi, sempre dello stesso è lo schizzo dmosa caettiera Conica di Alessi posizionato sscrivania. E inne abbiamo disposto la sequenzcuni logotipi Memphis vicino la nestra della ca

PALERMO 2009 SUITE I

SUITE D’AUTORE STORIA DEL DESIGN POSTMODERN

CONCEPT

1 Cr. Andrea Branz i, “Il nuovo artigina to”, in La casa calda, oks, Milano 1974, pp. 136 e sgg.; e Andrea Branzi, “Il nuovoital iano”, in II design. l design italiano: 1964-2000 , Electa, M2008, pp. 230 e sgg.

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Il tema dell’ipermerce indaga sulla società odpartire dal valore della merce. Il termine “iperconiato dal losoo milanese Fulvio Carmagngnica lette ralmente “oltre, al disopra della melude al atto che gli oggetti non sono semplici crappresentano qualcosa di più: la merce si svincvalore d’uso e si posiziona sul mercato con ungiusticato solo dall’emozioni che è in grado dtare in rierimento all’immaginario collettivo. Co

attorno a sé culto, rito, tribù e sollecita comportdi aezione che vanno oltre la semplice ruiziontaria1.Emblema dell’ipermerce è Philippe Starck, derancese che trasorma ogni suo oggetto in uricca di valenze e signicati estetici.Il progetto ripropone il letto Royalton (Driade,19comodini Bubu (Duravit, 1991). La luce della carriva dalla lampada Romeo Sot S , disegnata nper Flos. Della stessa amiglia sono le Romeo

W sui comodini. Ancora, una luce colorata a cscivola sul muro, vestito da una tenda bianca che crea un ambiente intimo. La luce da scrivArà (Flos, 1988), una sorta di corno sospeso davenze metamorche, una orma che si ritrova progetti di Starck quale nota distintiva e addirittmarchio di abbrica. La sedia è Eros , avvolgentroncina dalla orma organica (Kartell, 2001). Eleimportante di questa camera è la parete adiacletto, dove viene ragurato l’arcinoto spremi(Alessi, 1992) con una immagine originale e alstesso ambigua: essa a pensare a un ragno, a vicella spaziale, a un alieno… e ad altro ancora

PALERMO 2009 SUITE J

SUITE D’AUTORE STORIA DEL DESIGN IPERMERCE

CONCEPT

1 Cr. Fulvio Carmagnola, Il consumo delle immagini. Estetica

simbolici nella fction economy , Mondadori, Milano 2006; e FCarmagnola, La abbrica del desiderio , Lupetti, Milano 2009.

S O S G O COS O OC O

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Giovanni TroiaSalvo BraiGiuseppe Bonanno

ATELIERX4 con

Il tema della camera prende spunto dal noto Victor Papanek, Design or the Real World (Proper il mondo reale), che si rierisce a progetti recon componenti elementari e con tecniche esdi acile impiego: risolvibili quindi in oggetti loAl giorno d’oggi, quando il termine “design” dsinonimo di lusso, le parole di Papanek assumrilievo ancor più marcato: non è orse un grache così pochi progetti abbiano veramente rap

tato qualcosa per le necessità umane?1

Il motto della camera già anticipa la tipologia dteriali in essa impiegati, PVC, calcestruzzo e tuponteggi; la scenograa che ne consegue restitcarattere brutale e spontaneo del cantiere edilizdiventa così allegoria del tema. In questa concdella camera, sviluppata attraverso un’inusualpretazione del low-cost, il progetto valorizza l’edei materiali – nella loro economia ma anche “ca” – senza trascurare la unzionalità degli arrequalità dello spazio.L’ambientazione proposta è dunque ProVoCatorte quella del cantiere edile, con le varie attrezzi materiali che comunemente vi s’impiegano, strutturati, ricondotti alla loro essenza per essriproposti in altre orme e unzioni: PVC, calcee acciaio. Come in passato è avvenuto per il mimpiegato per la produzione di mobilio sruttanlati presi a prestito da altri settori industriali,denzia qui come il PVC, con orme e proli ecolargamente presenti sul mercato, possa trovarecazione anche nell’arredamento.

PALERMO 2009 SUITE 1 ...IN CANTIERE

SUITE D’AUTORE DESIGN LOW-COST PROVOCAZIONI

CONCEPT

1 Victor Papanek, Design or the Real World , 1970, tr. it. Proper il mondo reale. Il design: come è oggi e come potrebbe

Mondadori. Milano 1973.

SUITE D’AUTORE DESIGN USA E GETTA BROWN ROOMDESIGN USA E GETTA

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Il tema proposto è quello dell’usa-e-getta, ovviacome metaora, rappresentazione scenica di adal costo contenuto che non si consumano dopma in qualche modo alludono al consumo Come aerma De Fusco, il design del uturo sottimo usa e getta: abbiamo bisogno di oggetti stino poco1.

L’interior design della Brown-room si caratterizzdi per l’uso dominante del cartone ondulato a p

ti, lo stesso impiegato per gli imballaggi, al cuciclo di vita si contrappone un economico ricicgrale della materia prima. Le pareti della Brownsono rivestite con cartone multistrato. Questassicura continuità simbolica e reale tra arche design, tra spazialità e unzioni, essendo la mprima di cui sono atti pure gli arredi. Una corete in cartongesso costituisce il supporto sucollare i ogli di cartone. Trattata con vernici ige antipolvere, la pelle ondulata della suite è pcon uno spessore variabile tra cm 10 e 30, metaglio con plotter a controllo numerico e assemstabilimento. Per esaltare lo sviluppo orizzontapareti, un prolo sagomato in acciaio inox seguil perimetro della suite svolgendo la doppia unzbattiscopa e alloggio per lampade a led per l’ilzione ambientale, mentre il controsotto in cart

so è nito con smalto vetricante di color nero

PALERMO 2009 SUITE 3

SUITE D’AUTORE DESIGN USA-E-GETTA BROWN-ROOM

SUITE 3 CONCEPT

DESIGN USA-E-GETTA

1 Cr. Renato De Fusco, Parodie del design. Scritti critici e p

Allmandi, Torino 2008; in particolare il paragrao ”LesmosyMmemosine”, pp. 85- 90.

ATELIERX4 con Alessandro Di PriscoPietro Nunziante

SUITE D’AUTORE ABITARETEMPORANEO DREAMING THE SEA

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PALERMO 2009 SUITE 4

SUITE D’AUTORE ABITARE TEMPORANEO DREAMING THE SEA

Il tema prende spunto dall’abitazione temporaviaggiatori nomadi del III millennio. Essi richpiccoli ambienti molto accessoriati il cui arredas’ispira agli alloggi di yacht e jet privati. Tali ampur dierenziandosi da qualunque tipologia arcnica, devono comunque rispondere a complesssiti di natura tecnica ed estetica, coinvolgendo settori disciplinari: l’interior design, l’ergonomspazi minimi, la morologia dei componenti, l’a

tura navale, l’aerodinamica, l’ingegneria struttutecnologia dei materiali e i processi produttivisé che l’intervento progettuale in questo camsenta ampie possibilità d’innovazione. Come aBarthes, amare le navi è prima di tutto amare usuperlativa; la nave è inatti un’abitazione primsere un mezzo di trasporto. 

L’abitare temporaneo viene qui declinato nevariante di architettura galleggiante, nel valoremozioni che una barca deve suscitare e nellatilità d’uso dei suoi interni. Il layout progettualme il giusto mix tra l’idea di dinamismo che evelocità e di eleganza che promette un grandeRovere e palissandro sono le essenze dominanttre vetro nero a specchio, laminato bianco lucelementi in acciaio conermano la scelta per ucome elemento di decoro che, insieme alle orm

contrasti armonici. L’uso inne del bianco nel letla seduta e nei tendaggi, costituisce un altro eleneutro che contribuisce ad accrescere la luminobordo”.

CONCEPT

ATELIERX4 con Valerio Cottone

SUITE D’AUTORE TOY DESIGN MA SEMPRE “PLAY”

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Il Toy Design mette in scena arteatti visivamepattanti che propongono immagini, storie, racintrattenimento prima ancora di ottemperare ani pratiche. Talvolta caratterizzato da prodotti “tivi”, il Toy Design procede in maniera ironica eimmaginativa, alla ricerca di oggetti ammiccanci, tali da coniugare praticità e simbolismo.

La camera in questione è pensata come unoludico che ricorda gli asili e nel quale alcuni o

dai materiali “morbidi” e dai colori vivaci, pmodicare la loro congurazione in unzione dGià nel disimpegno, non appena si varca l’inla grande parete di vetro introduce al tema poessa è possibile “scarabocchiare” con un pennascrivere i propri eedback. Una serie di “giochdisseminata all’interno della suite, così come nella più comune camera dei bambini. Il primrimpetto alla suddetta parete in vetro ed è coda lamierini in acciaio verniciato a caldo che trin orizzontale e mostrano lo specchio retrostaaltro è un mobile contenitore componibile, reacon cubi colorati che possono ruotare e cambposto. I laterali della testata del letto, inoltre, poessere utilizzati come cuscini. E inne il grandeoccupa protagonisticamente una parete i cui epossono muoversi per ormare la rase che è a

motto della camera: la vita è un gioco, ci sono cui si vince altre in cui si perde, ma gioca semp

PALERMO 2009 SUITE 5

SUITE D AUTORE TOY DESIGN MA SEMPRE PLAY

CONCEPT

ATELIERX4 con María Jesús Salmerón Mateos

SUITE D’AUTORE RIUSO DÉJÀ-VU

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PALERMO 2009 SUITE 6

SUITE D AUTORE RIUSO DÉJÀ-VU

Il riuso può essere inteso come una strategia pere l’impronta ecologica, in quanto – per deniziri-uso di ciò che già c’è; ma può anche esserecome una modalità progettuale volta a produrrezamento e shock estetico. E così il progetto giocare/dialogare con oggetti srattati dalle casaollano i mercati dell’usato: essi cercano, comcaro vita, una nuova collocazione, un riuso. Gdalle logiche del mercato, dalla produzione, d

namiche della comunicazione e distribuzione, iarteatti ritornano come pezzi unici e come tali un alto potenziale di sperimentazione, di espree di comunicazione.

Ri-usare non solo in prospettiva del recupero cue non di un oggetto – ma anche dare un valore ato, riappropriandosi dell’oggetto riportandolo, cvimento a ritroso, allo stato “grezzo” per ri-peri-comporlo, ri-colorarlo – diventa qui l’imperatprogetto. Gli arteatti non sono solo semplici ene del loro permanere quali oggetti utili e unma sono soprattutto sottrazione o addizione dcienti di deormazione, di comunicazione, di iroespressività e di vitalità. Ed è proprio l’elaborazquesti possibili coecienti che dà materia a unanua metamorosi.

Di diverso signicato è il ri-uso del decoro, e

da parati: invade la stanza e segna il percorso ccompagna il ruitore sino all’abitacolo-alcova; accentuato dall’uso del uori scala volto a prspiazzamento e shock estetico attraverso l’uso suto jeans.

CONCEPT

ATELIERX4 con 2C WORKSHOPAlo CicalaSanto CicalaFabio Patanè

SUITE D’AUTORE MINIMALISMO IL CONCETTO

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PALERMO 2009 SUITE 7 DI SUPERFICIE

SUITE D AUTORE MINIMALISMO

Il celebre motto di Mies van der Rohe Less (“meno è più”), con la sua propensione alla sotte all’eliminazione di tutto il superfuo, ben esemla losoa del Minimalismo. Gli oggetti minimaper loro natura, ridotti all’essenza; ma si può prre uno spazio minimal senza che esso diventi insignicante, privo di qualsivoglia attrattiva?1 

L’idea alla base della camera minimalista muoconcetto elementare di supercie nello spazio,

pato secondo due giaciture ortogonali tra loorizzontale e l’altra verticale. La prima, relativa ato di riposo e di relax dell’ospite, si sviluppa attla continuità tra la vasca da bagno e il piano desenza ltri o barriere visive grazie alla parete inla seconda, relat iva alle attività “dinamiche”, ala parete attrezzata con la scrivania e gli armcontinuità con la parete di ingresso. In questo mconcept viene comunicato nel modo più semplisibile, legandosi strettamente alle unzioni e ctendo al ruitore di percepire la serenità e al conl’energia di questo spazio raccontato per piani.la selezione dei materiali è strumentale a sottol’idea di base, poiché denisce tanto i colori le niture delle superci: quelle orizzontali indi ardesia, scure e ruvide; quelle verticali in bbianche e lucide.

CONCEPT

1 Cr. Vanni Pasca, “Design deg li anni novanta ”, in Fulvio Cala, Vanni Pasca, Minimalismo. Etica delle orme e nuova sempdesign, Lupetti, Milano 1996, pp. 49 sgg.

ATELIERX4 con Manolis Anastasakis

SUITE D’AUTORE DESIGN ORGANICO MICROCOSMOS

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PALERMO 2009 SUITE 8

SUITE D AUTORE DESIGN ORGANICO MICROCOSMOS

Il design organico dà luogo ad arteatti sinuosappeal deriva dalla bellezza delle orme naturci attraggono, a livello “emoti vo”, oltre che “razI diversi movimenti organici che attraversanoria del design, dai motivi foreali dell’Art Nouveconchiglie ergonomiche del design scandinavonitense degli anni ’50, trovano ancora oggi unoggetti come la libreria Bookworm di Arad e layo Chair di Newson, grazie soprattutto alla di

di materiali “articiali” che sembrano riprodume naturali (membrane, cartilagini, strutture schiume integrali (porose semirigide), vernici ptaniche (morbide e vellutate), policarbonati (legelastici), elastomeri (morbidi come carne).

Così, il progetto Microcosmos, attraverso cobranti e orme organiche, propone il tema deumano. Pezzo caratterizzante è il letto, non soloposizione centrale quanto per la sua orma chema quella del cuore. La sua struttura è realizzaun sistema di centine, tompagnata con legnostrato, modellata con schiuma poliuretanica e in laccato rosso lucido. Le arterie, tubi di metacostituiscono la struttura, hanno in testata 3 spper l’illuminazione da lavoro. La luce relax è assinvece da una striscia led RGB collocata dentrorete divisoria. Quest’ultima, rappresentazione s

delle cellule, è realizzata in PRAL traslucido, meaperture sono in policarbonato termoormato.

CONCEPT

ATELIERX4 con KOSMOSEwa BochenMaciej Jelski

SUITE D’AUTORE DESIGN CONCETTUALE LA FORMA è TUTTO?

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PALERMO 2009 SUITE 9

Il design concettuale muove la realizzazioneoggetto da un ragionamento, da un messaggdetermina la orma dell’oggetto stesso. Un eè l’attività del gruppo olandese Droog, i cui psebbene abbiano un che di minimale, si caratno per una complessità concettuale, e talvolta psorta di gioco neodadaista che si riappropria devertà dell’oggetto unzionale. Si veda nello spelampadario ottenuto legando in un mazzo 85 lacon i loro cavi scoperti, oggetto dichiaratamen(minimale), ma mai bore (insignicante), il cui cre sorprendente tende ad aermare nell’oggetcrescente quota immateriale di intelligenza a dell’equilibrio ormale1.

In questa prospettiva, la camera in questione senta la vita come un campo da gioco e più scatamente come il gioco degli scacchi, poichvita quotidiana ci troviamo a prendere delle decompiere delle scelte, talvolta a subire gli eventvendoci come su una scacchiera tra caselle bo nere. Entrando nella camera concettuale si inatti colpiti subito dalla grande scacchiera veEssa occupa un’intera parete e denisce al conla testata del letto con un’alternanza di pieni e dprevalentemente bianchi e neri; altri di colore simboleggiare eventi (imprevisti) ed emozioni.

CONCEPT

1 Cr. Renny Ramakers, Simply Droog. 10 + 1 years o creatvation and discussion, Droog, Amsterdam 2004.

ATELIERX4 con Alexandra HeradotavaAnastasia Ivanova

SUITE D’AUTORE DESIGN MODULARE DEBITA PROPORTIONE

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PALERMO 2009 SUITE 10

In generale, il design modulare denisce un amo un oggetto attraverso un elemento minimo ctivo, un minimo comun denominatore dello sdella orma. In altri casi, la loro congurazionesolversi in episodi ormali tutt’altro che minimalavviene ad esempio con il simil-lego dei Droog è possibile realizzare ogni singolo tassello di u“atomicamente” integrato.

La camera modulare gioca sul 9, numero imp

nella cultura occidentale tanto nel Cristianesimoto nella mitologia greca. In questa camera il m“cm 9” denisce lo spazio e ne determina i ritambiente dedicato alla proporzione e alla sintearti, ritenendo l’architettura la orma di arte chsa comprendere aspetti modulari, ritmici, mateunzionali ed estetici nalizzati al soddisacimetellettuale ed emotivo dell’uomo.

Tra gli elementi caratteristici sicuramente è dalare la parete attrezzata, arteatto capace di intattrezzature tecniche e visual design: il grandenitore ospita la tv e gli altri accessori, nascondall’occorrenza tramite sportelli a scomparsa, sstampata una immagine digitale ispirata a Leda Vinci, grande sostenitore della losoa moUna parete in vetro separa la zona notte da quegno; anche essa è trattata secondo il modulo, e

satinata no all’altezza di 180 cm, a garanzia devacy, e trattata a specchio per una larghezza diin prossimità della parete attrezzata, generandbaltamento della parete stessa e la creazione d“digitale” completo.

CONCEPT

ATELIERX4 con Francesco Ferla

SUITE D’AUTORE DESIGN INTERATTIVO YOUR DREAMS

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PALERMO 2009 SUITE 11

Il design interattivo, per denizione, coinvolgetore all’interno del progetto e come ogni desigcettuale qual è si traduce in una sorta di pmaterializzato; gli oggetti e l’ambiente si conrispettivamente come arteatti polimorci e comnario “aperto”, nel qua le il ruitore può decidereteragire o restare passivo. In ogni caso, egli parte integrante di un progetto complessivo, chelica i limiti sici della orma e dello sp azio.

Nella camera interattiva, partendo dal “neutro” l’ospite può congurare il proprio ambiente e min scena i propri sogni: uno schermo tattile gli possibilità di selezionare una serie di scenogrquelle a disposizione accompagnando le immagmusiche e aromi a tema. Attraverso un ltro dli di seta si accede a un nuovo spazio regolaorma ma dove i limiti sici si dissolvono. Volute gli arredi sono essenziali, lineari, minimali alcuni casi, a scomparire dietro uno schermo mpoiché l’ospite deve concentrarsi esclusivamenscenario selezionato e di cui vuole essere prosta, su una spiaggia o in un bosco, a passegginuvole, per un mercato arabo o per una città migliaia di chilometri.

CONCEPT

ATELIERX4 con Diana Soriano Garcia

SUITE D’AUTORE DESIGN TRASFORMISTA ISTALLAZIONE

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PALERMO 2009 SUITE 12 ABITATIVA

Per design trasormista s’intende un prodotto di assumere unzioni diverse e trasormarsi dagetto all’altro in base alle diverse necessità dell’contemporaneo e che risponda naturalmente asiti di comort, eleganza, semplicità ed estetica.

Nel caso specico, la camera stessa diventa unzione artistica tridimensionale: al suo interno il viene coinvolto dalla tensione tettonica e gravitametallo piuttosto che dalla purezza e dalla legg

delle pareti e del pavimento. Il progetto si struttraverso un linguaggio ormale minimalista, cocolare attenzione alle proporzioni e al loro lingespressivo. Lo spazio architettonico è denito aso gli elementi sospesi sulla parete, che “attrela parete stessa, e il blocco metallico trasormiscontiene il letto, l’armadio e il locale bagno. I dlumi dialogano tra loro per contrapposizione, acorrispondenze nelle proporzioni orizzontali e ngno compositivo ma diversa consistenza: elemniti discontinui e un volume continuo scandito dorizzontali nell’unità trasormista. Il letto, scorrcassetto, e il tavolino sono gli elementi che conno di creare uno spazio ve rsatile e multiuso: seè aperto, la suite diventa una vera è propria cd’albergo; se invece lo si a scorrere sotto il si crea un ambiente di soggiorno e di relax maidoneo allo svolgimento di attività diurne, di lacreative.

CONCEPT

ATELIERX4 con Mario CottoneGregorio Indelicato

SUITE D’AUTORE DESIGN MULTIMODALE SENSI

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PALERMO 2009 SUITE 13

Per design multi-modale intendiamo un progeda adoperare l’arredo come supporto per prparticolari stimoli percettivi, oltre che naturaper assolvere alle unzioni pratiche più ovvie. L’vo è quello di creare una sorta di transert da una all’altra. Pertanto, attraverso la creazione di ati visuali (e/o auditivi), il ruitore verrà trasporun’altra location esperendo quel che potremmore un’immersione multisensoriale totale.

Il ulcro del progetto è rappresentato dalla libreriseparatore tra la zona letto e l’ambiente bagno,cipio generatore della distribuzione e del concesuite. La parete-libreria accoglie, tanto sulla camletto quanto su quella da bagno, una collezioneinerenti al tema dei quattro elementi naturali: lterra, l’acqua e il uoco. Quando il ruitore prenmano uno dei libri per curiosità o interesse s’igerà immediatamente dentro un’altra realtà, in ranno riprodotti colori, suoni, immagini e od ori ti al tema scelto; il tutto grazie a un sistema di che, muovendo il libro, attivano un server che gl’intera tecnologia “sensoriale”: proiettori, imdolby surround, led RGB e diusori olattivi. Rcando il libro nel suo scaale tutto si placa, e rita essere protagonisti il bianco laccato dei mobtrasparenze della poltrona sacco riempita di pag

CONCEPT

ATELIERX4 con G2 ALLESTIMENTIPaolo Giummulè, Paolo Gagliardi,Melania Diventi, Roberta Mancusoe la partecipazionedi Maria Elena Fantasia

É

SUITE D’AUTORE TRANSITIVE DESIGN CONTEMPORARY

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PALERMO 2009 SUITE 14 ANCIENT RÉGIME

Il transitive design è un approccio che dà luogoteatti basati su orme e linguaggi conso lidati, ispirati a un oggetto di culto, ma sempre carattda elementi d’innovazione relativi ai materiali,cessi produttivi e alle tecniche realizzative. I ptransitive posso essere intesi come “traghetti rali”, capaci di congiungere passato e uturo1.

La suite transitive, così, è pensata per evocarezioni e richiami del passato in un ambiente ult

temporaneo e quasi uturistico. Come una mMaria Antonietta, la suite rivive i asti del passdossando una veste nuova, contemporanea, pral uturo. Colori psichedelici, musica rock, luci e led, immagini proiettate e grati, ripropongatti una Versailles contemporanea; e si ricrea l’régime  in un clima erotico ra il sacro e il proprogetto si caratterizza per l’attenzione alle sre, ai contorni, ai dettagli e alla varietà di prospattraverso un approccio che richiama il passapoi distaccarsene con orza. In termini d’iconoesempi ne sono una Maria Antonietta con le sStar, Luigi XIV che apre una birra in lattina, i che dondolano su cavalli ucsia, una babiloniatenti e di intenzioni. In relazione agli elementi ddo, occorre segnalare il letto a baldacchino, reacon una struttura scatolare in acciaio e attrezzastrip a led, che contribuiscono a ornire un’atambientazione scenograca.

CONCEPT

1 Clino Trino Castelli, Transitive Design / A Design Language o

Zeroes / Eine Designsprache ür die Jahre Null , Electa, MilanoATELIERX4 con METAMORPHOSE GROUP

Carlo BiggioggeroCristina GarippaRoberta Mirata

BIBLIOGRAFIAPALERMO 2009

SUITE D’AUTORE

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Tiziano Aglieri-Rinella, La Roche-Jeanneret. Riessioni per getto di restauro, Ocina Edizioni, Roma 2008.Umbro Apollonio, Futurismo, Mazzotta, Milano 1970.Andrea Branzi, La casa calda, Idea Books, Milano 1974.Andrea Branzi, II design. l design italiano: 1964-2000 , Electa2008.Fulvio Carmagnola, Il consumo delle immagini. Estetica e bsimbolici nella fction economy , Mondadori, Milano 2006.Fulvio Carmagnola, La abbrica del desiderio, Lupetti, MilaFulvio Carmagnola, Vanni Pasca, Minimalismo. Etica delle nuova semplicità nel design, Lupetti, Milano 1996.Clino Trino Castelli, Transitive Design / A Design Language Zeroes / Eine Designsprache ür die Jahre Null , Electa, Mila

Renato De Fusco, Storia del design, Laterza, Roma-Bari 200Renato De Fusco, Parodie del design. Scritti critici e polemi

mandi, Torino 20 08.Irene De Guttry, Maria Paola Maino, Il mobile Liberty italianerza, Bari, 1983.Elisabetta Di Steano, Estetiche dell’ornamento, Mimesis, M2006.Magdalena Droste, Bauhaus 1919-1933 , Taschen, Köln 2006Agnes Kohlmeyer, Mario De Michelis, Bauhaus , Giunti, MilaLe Corbusier, Vers une architecture , 1923, tr. it. Pierluigi CePieluigi Nicolin (a cura di), Verso un’architettura, Longanes1984.Adol Loos, Parole nel vuoto, Adelphi, Milano 1972.Tomás Maldonado, Disegno industriale: un riesame , FeltrinMilano 2001.Filippo Tommaso Marinetti, Zang Tumb Tumb , Edizioni utuPoesia, Milano 1914.Victor Papanek, Progettare per il mondo reale. Il design: cooggi e come potrebbe essere , Mondadori. Milano 1973.Renny Ramakers, Simply Droog. 10 + 1 years o creating in

and discussion, Droog, Amsterdam 2004.Anna Maria Ruta, Arredi uturisti , Edizioni Novecento, Paler

1985.

BIBLIOGRAFIAPALERMO 2009

BIOGRAFIAPALERMO 2009

SUITE D’AUTORE

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Dario Russo (Palermo, 1972) è ricercatore presso l’UniversiPalermo (Facoltà di Architettura, Dipartimento di Storia e pdove insegna “Teorie e storia de l disegno indust riale”.È autore di Suite d’Autore. Viaggio nella storia del design (2Free Graphics. La grafca uori delle regole nell’era digitale

e, con Vanni Pasca, di Corporate Image. Un secolo d’immacoordinata dall’AEG alla Nike (2005), e di saggi sul design, comunicazione visiva e sull’immagine aziendale pubblicaticit .”, “il ver ri”, “Ágalma”, “Lin eagr aca ”, “Artlab”, “Dis egno in dHa preso parte a conerenze internazionali, quali Graphics bRules in the Digital Age , alla Central Connecticut State Univ(New Britain, USA) e Avant-Garde and Cultures: Art, Designtural Environment all’Università Statale Bielorussa (Minsk)

Ha collaborato, a Londra, con gli studi ChippereldArchitectagram. È art director del Centro Internazionale Studi di Estdella Società It aliana di Estet ica e di “Design Review”.

BIOGRAFIAPALERMO 2009

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