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2013: Arci Caccia E’ tempo di caccia I Comuni cominciano a distribuire i tesserini venatori, le Province rendono pubblici i tanto sofferti e sofferenti calendari venatori. Sarà l’ultimo anno? Tra mille contraddizioni, in queste ore sono stati approvati gli ultimi piani faunistici provinciali (chissà se ci saranno ri- corsi?) mentre ci sono ancora Regioni senza leggi e conseguentemente con stagioni vena- torie a rischio. E poi, ancora problemi per gli appostamenti fissi per incomprensibili Sen- tenze (quattro pali piantati, alterano quale paesaggio?). Ma c’è anche dell’altro, inutile dilungarsi nell’elencazione. Voglio ringraziare i dirigenti dell’Arci Caccia che, nelle Regioni, stanno cercando di porre rimedio per quanto possibile (con tutte le loro energie e la loro intelligenza) al clima di con- tenzioso esasperato che ha trovato il terreno più fertile grazie alla modifica intervenuta nella famigerata “Comunitaria”, complici altre Associazioni Venatorie, anche ispiratesi al- l’accordo tra Face e BirdLife (Lipu in Italia). Per onestà va detto che nel mondo venatorio c’è un nuovo spirito di collaborazione che nei territori aiuta a correggere errori come quello soprarichiamato. Ci auguriamo sia stato l’ul- timo. Con tanta preoccupazione, con males- sere, “incazzature” torna l’emozione dell’Apertura, mentre anche i cacciatori, in particolare i pensionati, i lavoratori, i cassa in- tegrati, gli esodati, i disocuppati o quelli ap- partenenti ai ceti medi, sono aggrediti dalla dura crisi economica. Per la fine di agosto tornerà la “prova dei cani” in quasi tutte le Regioni e poi arriverà, incro- ciamo le dita per scaramanzia, la “pre-aper- tura”. Tralasciamo nelle seguenti brevi considera- zioni le “luci” e le “ombre” relative agli inter- venti di contenimento degli ungulati e alle difficoltà che in questi mesi sono state frappo- ste a queste attività di controllo da alcune pub- bliche amministrazioni che, di fatto, hanno contrastato la gestione faunistica, animate tal- volta da “piccolo cabotaggio animalista”, altre per avvantaggiare i mercanti di fauna selvatica a seconda delle convenienze del momento. Questa è stata la politica di alcune Province, purtroppo. Ora vogliamo pensare all’“Apertura”, alle tra- dizionali cacce che anche nel 2013 si ripete- ranno malgrado gli attacchi dei media, spesso totalmente subalterni all’animalismo di città. Anche quest’anno la storia da ragione a quella politica con la “P” maiuscola che scrisse la 157 nel 1992. Oggi è più che mai doveroso, dopo quanto sta accadendo per la caccia in Ita- lia, quanti scrissero le regole per la gestione sociale che disciplina e obbliga comunione di intenti - in particolare tra Associazioni vena- torie e agricole – per farne insieme inscindi- bili, produttori e gestori di fauna e ambiente. Certo è una convivenza che va “rafforzata” e sostenuta scientificamente per trovare la col- laborazione del mondo ambientalista più evo- luto ed evitare che questo venga fagocitato dal fondamentalismo animalista che alimenta As- sociazioni e Forze Politiche. Oggi più di ieri onore al merito alla “caccia sociale” che ci è stata data nel 1992, da rive- dere certo, ma comunque la migliore d’Eu- ropa. Grazie lo diciamo agli agricoltori che ospitano ai quali occorre dar risposte concrete per i danni da fauna selvatica di “ieri”. Oc- corre corrispondere attenzione alle loro richie- ste quando rivendicano un ruolo più protagonista nelle scelte di gestione e nella tu- tela della colture. Non so quando diremo basta a chi pensa che “gestione” debba continuare ad essere sino- nimo del “buttare fagiani”, “lepri” o addirit- tura “cinghiali” e poi magari “inseguirli” per le lamentele degli agricoltori. Quando smette- remo sarà sempre troppo tardi. Solo allora noi cacciatori, “servitori utili” e indispensabili alla qualità faunistica del nostro Paese, avremo ri- scontro nell’opinione pubblica e benemerenze per l’ attività venatoria produttiva di vita, di ambienti, di miglioramenti paesaggistici. Senza indugi dobbiamo concorrere attiva- mente e concretamente attivi alla salvaguardia delle produzioni agricole del nostro Paese che non possono che essere di qualità e che, sem- pre più, noi vogliamo che lo diventino. Ragioniamo per cambiare in meglio condi- zioni e regole ma non dimentichiamo le pas- sioni, la qualità della vita che viene dall’andare a caccia. Anche nelle più “brutte” condizioni si eserciti, la caccia emoziona. Di- ciamo questo consapevoli che si può qualifi- carla e di molto. Senza “caccia” umanamente soffriamo. Re- stare a casa il giorno dell’Apertura fa male. Anche per metterci nelle migliori condizioni di serenità in quelle “benedette” ore che tra- scorriamo in campagna abbiamo scelto di dare ai nostri soci la copertura di una grande Com- pagnia di Assicurazione – Generali Italia – che opera in 60 Paesi e ha 65 milioni di clienti. Anche così vogliamo far sentire i cacciatori più sicuri e protetti. La caccia è vita, è gioia di godimento di bo- schi dimora amica, è sentimento, è umanità. Molto ho imparato e altrettanto avrei voluto apprendere da un amico appassionato cinofilo che quest’anno, immaturamente e improvvi- samente è scomparso. Lui non ci sarà per la prova dei cani, non ci sarà per l’Apertura. Sarà sempre nel ricordo dei dirigenti dell’Arci Caccia e della cinofili di Siena ma anche dei i cacciatori di Cetona e non solo. Dedico a voi, cari lettori, una poesia che un amico ha dedicato a lui, spero vi tra- sferisca amore, tanto amore per la caccia. AD UN AMICO “BECCACCIAIO” …….E’ bello ricordare che ci ha uniti una grande passione e che per lei abbiamo vissuto momenti indimenticabili, immersi nella natura in paesaggi moz- zafiato, in compagnia dei nostri inseparabili Setter, sempre con il solo ed unico fine: la ricerca di …………. “quell’attimo e quel frullo”!! Una profonda passione che col tempo di- venta una piacevole ossessione! Ciao caro Steno, che ……”in un attimo ed in un frullo”…… …..ci hai lasciati. Carlo Leggere la breve dedica mi riporta alla mente altre sofferenze, alcune molto note, come quelle di Piergiorgio Welby che la malattia ha costretto ad abbandonare la caccia e i suoi cani. Quanto avrà sofferto per la sua immo- bilità lontano dai suoi bracchi? Ricordando la “nobiltà alta” di tante storie di vita, ricordo quanti hanno dato la loro “anima”, il loro cuore alla caccia, e sono tanti Un pensiero a Viller Venara e Piero Mazzoni che prematuramente ci hanno lasciato. A quanti disonestamente ci aggrediscono ri- cordiamo che hanno il dovere di portare ri- spetto ad una cultura, come quella venatoria, che è anche una straordinaria lezione di uma- nità e di vita di cui l’Italia non può che essere fiera. Osvaldo Veneziano E’ online il nuovo sito dell’Arci Caccia www.arcicaccia.it

Arcicaccia Informa 2013

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I Comuni cominciano a distribuire i tesserini venatori, le Province rendono pubblici i tanto sofferti e sofferenti calendari venatori. Sarà l’ultimo anno? Tra mille contraddizioni, in queste ore sono stati approvati gli ultimi piani faunistici provinciali (chissà se ci saranno ricorsi?) mentre ci sono ancora Regioni senza leggi e conseguentemente con stagioni venatorie a rischio. E poi, ancora problemi per gli appostamenti fissi per incomprensibili Sentenze (quattro pali piantati, alterano quale paesaggio?).

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Page 1: Arcicaccia Informa 2013

2013: Arci CacciaE’ tempo di cacciaI Comuni cominciano a distribuire i tesserinivenatori, le Province rendono pubblici i tantosofferti e sofferenti calendari venatori. Saràl’ultimo anno? Tra mille contraddizioni, inqueste ore sono stati approvati gli ultimi pianifaunistici provinciali (chissà se ci saranno ri-corsi?) mentre ci sono ancora Regioni senzaleggi e conseguentemente con stagioni vena-torie a rischio. E poi, ancora problemi per gliappostamenti fissi per incomprensibili Sen-tenze (quattro pali piantati, alterano qualepaesaggio?).Ma c’è anche dell’altro, inutile dilungarsinell’elencazione.Voglio ringraziare i dirigenti dell’Arci Cacciache, nelle Regioni, stanno cercando di porrerimedio per quanto possibile (con tutte le loroenergie e la loro intelligenza) al clima di con-tenzioso esasperato che ha trovato il terrenopiù fertile grazie alla modifica intervenutanella famigerata “Comunitaria”, complici altreAssociazioni Venatorie, anche ispiratesi al-l’accordo tra Face e BirdLife (Lipu in Italia).Per onestà va detto che nel mondo venatorioc’è un nuovo spirito di collaborazione che neiterritori aiuta a correggere errori come quellosoprarichiamato. Ci auguriamo sia stato l’ul-timo. Con tanta preoccupazione, con males-sere, “incazzature” torna l’emozionedell’Apertura, mentre anche i cacciatori, inparticolare i pensionati, i lavoratori, i cassa in-tegrati, gli esodati, i disocuppati o quelli ap-partenenti ai ceti medi, sono aggrediti dalladura crisi economica.Per la fine di agosto tornerà la “prova dei cani”in quasi tutte le Regioni e poi arriverà, incro-ciamo le dita per scaramanzia, la “pre-aper-tura”.Tralasciamo nelle seguenti brevi considera-zioni le “luci” e le “ombre” relative agli inter-venti di contenimento degli ungulati e alledifficoltà che in questi mesi sono state frappo-ste a queste attività di controllo da alcune pub-bliche amministrazioni che, di fatto, hannocontrastato la gestione faunistica, animate tal-volta da “piccolo cabotaggio animalista”, altre

per avvantaggiare i mercanti di fauna selvaticaa seconda delle convenienze del momento.Questa è stata la politica di alcune Province,purtroppo.Ora vogliamo pensare all’“Apertura”, alle tra-dizionali cacce che anche nel 2013 si ripete-ranno malgrado gli attacchi dei media, spessototalmente subalterni all’animalismo di città.Anche quest’anno la storia da ragione a quella

politica con la “P” maiuscola che scrisse la157 nel 1992. Oggi è più che mai doveroso,dopo quanto sta accadendo per la caccia in Ita-lia, quanti scrissero le regole per la gestionesociale che disciplina e obbliga comunione diintenti - in particolare tra Associazioni vena-torie e agricole – per farne insieme inscindi-bili, produttori e gestori di fauna e ambiente.

Certo è una convivenza che va “rafforzata” esostenuta scientificamente per trovare la col-laborazione del mondo ambientalista più evo-luto ed evitare che questo venga fagocitato dalfondamentalismo animalista che alimenta As-sociazioni e Forze Politiche.Oggi più di ieri onore al merito alla “cacciasociale” che ci è stata data nel 1992, da rive-dere certo, ma comunque la migliore d’Eu-

ropa. Grazie lo diciamo agli agricoltori cheospitano ai quali occorre dar risposte concreteper i danni da fauna selvatica di “ieri”. Oc-corre corrispondere attenzione alle loro richie-ste quando rivendicano un ruolo piùprotagonista nelle scelte di gestione e nella tu-tela della colture.Non so quando diremo basta a chi pensa che“gestione” debba continuare ad essere sino-nimo del “buttare fagiani”, “lepri” o addirit-tura “cinghiali” e poi magari “inseguirli” perle lamentele degli agricoltori. Quando smette-remo sarà sempre troppo tardi. Solo allora noicacciatori, “servitori utili” e indispensabili allaqualità faunistica del nostro Paese, avremo ri-scontro nell’opinione pubblica e benemerenzeper l’ attività venatoria produttiva di vita, diambienti, di miglioramenti paesaggistici.Senza indugi dobbiamo concorrere attiva-mente e concretamente attivi alla salvaguardiadelle produzioni agricole del nostro Paese chenon possono che essere di qualità e che, sem-pre più, noi vogliamo che lo diventino.Ragioniamo per cambiare in meglio condi-zioni e regole ma non dimentichiamo le pas-sioni, la qualità della vita che vienedall’andare a caccia. Anche nelle più “brutte”condizioni si eserciti, la caccia emoziona. Di-ciamo questo consapevoli che si può qualifi-carla e di molto. Senza “caccia” umanamente soffriamo. Re-stare a casa il giorno dell’Apertura fa male.Anche per metterci nelle migliori condizionidi serenità in quelle “benedette” ore che tra-scorriamo in campagna abbiamo scelto di dareai nostri soci la copertura di una grande Com-pagnia di Assicurazione – Generali Italia – cheopera in 60 Paesi e ha 65 milioni di clienti.Anche così vogliamo far sentire i cacciatoripiù sicuri e protetti.La caccia è vita, è gioia di godimento di bo-schi dimora amica, è sentimento, è umanità.Molto ho imparato e altrettanto avrei volutoapprendere da un amico appassionato cinofiloche quest’anno, immaturamente e improvvi-samente è scomparso.Lui non ci sarà per la prova dei cani, non cisarà per l’Apertura. Sarà sempre nel ricordodei dirigenti dell’Arci Caccia e della cinofilidi Siena ma anche dei i cacciatori di Cetona enon solo. Dedico a voi, cari lettori, una poesiache un amico ha dedicato a lui, spero vi tra-sferisca amore, tanto amore per la caccia.

AD UN AMICO “BECCACCIAIO”

…….E’ bello ricordare che ci ha uniti unagrande passione e che per lei abbiamo vissuto momentiindimenticabili, immersi nella natura in paesaggi moz-zafiato, in compagnia dei nostri inseparabili Setter,sempre con il solo ed unico fine: la ricercadi ………….“quell’attimo e quel frullo”!!Una profonda passione che col tempo di-venta una piacevole ossessione!Ciao caro Steno, che ……”in un attimo ed in un frullo”………..ci hai lasciati. Carlo

Leggere la breve dedica mi riporta alla mentealtre sofferenze, alcune molto note, comequelle di Piergiorgio Welby che la malattia hacostretto ad abbandonare la caccia e i suoicani. Quanto avrà sofferto per la sua immo-bilità lontano dai suoi bracchi? Ricordando la “nobiltà alta” di tante storie divita, ricordo quanti hanno dato la loro“anima”, il loro cuore alla caccia, e sono tantiUn pensiero a Viller Venara e Piero Mazzoniche prematuramente ci hanno lasciato. A quanti disonestamente ci aggrediscono ri-cordiamo che hanno il dovere di portare ri-spetto ad una cultura, come quella venatoria,che è anche una straordinaria lezione di uma-nità e di vita di cui l’Italia non può cheessere fiera.

Osvaldo Veneziano

E’ online il nuovo sito dell’Arci Caccia

www.arcicaccia.it

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Cacciatori in prima linea per promuovere il rispetto perl’ambiente. Non è certo la prima volta che l’Associa-zione ARCI Caccia Isole del Golfo di Napoli si muoveper rimarcare con maturità linee guida volte alla difesadell’ambiente, contrastando con tenacia il bracconaggioed anche, recependo l’appello del Presidente del Consi-glio Comunale di Ischia, Gianluca Trani, per la puliziae sistemazione della Pineta degli Atleti, fiore all’oc-chiello dell’Isola d’Ischia. Nel corso dell’estate l’ArciCaccia si impegnerà nella prevenzione degli incendi bo-schivi. E’ già partito il piano di Vigilanza Ambientale e Preven-zione Incendi Boschivi varato dalla Presidenza del-l’ARCI Caccia Isole del Golfo di Napoli e dai circoliterritoriali, con la collaborazione attiva delle GuardieGiurate Venatorie Provinciali distaccate sull’Isolad’Ischia e di un gruppo di volontari/soci che hanno datola piena disponibilità alla attuazione del piano. Il pianoprevede turni di vigilanza e ronda ventiquattro ore suventiquattro sia sull’isola d’Ischia che sulle isole diCapri e Procida con monitoraggio costante del territorioper garantire la presenza sul territorio, scoraggiare chinon ha rispetto per l’ambiente e la natura ed è responsa-bile dei disastri ambientali.“Nonostante le tante diffi-coltà anche quest’anno saremo presenti e daremo ilnostro contributo gratuito alla lotta contro gli incendi

boschivi – ha dichiarato Emilio Galano, Presidente e Re-sponsabile delle Guardie Venatorie dell’ARCI CacciaIsole del Golfo di Napoli – denunceremo insieme alCorpo Forestale dello Stato, Carabinieri, Polizia, Asso-ciazioni Agricole ed Ambientaliste i Piromani incendiariresponsabili di questo reato ambientale che prevede l’ar-resto in flagranza di reato ed una pena fino a 10 anni direclusione e come sempre siamo pronti a costituirci partecivile nei processi contro questi crimini per la tuteladell’ambiente e dei soggetti che ci vivono”.

Ischia. Arci Caccia in prima linea per la prevenzione degli incendi

Giuliano EzzeliniStorti, nuovo

presidente regionaledell’Arci Cacciadel Veneto

Unità, nella diversità,

del mondo venatorio;

bandire gli estremismi

per una caccia libera

da condizionamenti

partitici

Si è riunito a Padova il direttivoRegionale Veneto Arcicaccia pereleggere al proprio interno, dopo ilcongresso nazionale, le cariche ese-cutive dell’associazione e nellospecifico il Presidente e l’ufficio dipresidenza (Presidente,vice Presi-denti e Segretario Regionale). Sonorisultati eletti, all’unanimità deipresenti, Presidente Regionale Giu-liano Ezzelini Storti ( 31 anni stu-dente universitario e operaio diVicenza), Segretario RegionalePaolo Dalla Via (Padova) , VicePresidente Piergiorgio Fassini (Ve-nezia). Nel prossimo direttivo Re-gionale verranno individuali altri 2Vice Presidenti ai fini della mi-gliore rappresentanza dei territori.Il Direttivo Regionale Arcicaccia,nel pieno dei propri poteri, ha poiribadito l’impronta politica uscitadal proprio congresso Regionale eNazionale e la necessità di attivaretutte le proprie strutture per dare ilvia, anche in Veneto, ad una veraunità del mondo venatorio che nonsi riduca alla semplice sommatoriadi associazioni, ma sia rispettosadelle diversità e consenta la valo-rizzazione delle specificità diognuno. Il Direttivo Regionale hapoi ribadito la propria netta oppo-sizione a chi in questi anni ha ali-mentato gli “estremismi”, dall’On.Berlato per il fronte venatorio al-l’On. Zanoni per il fronte ambien-talista/animalista. L’Arci Caccia sisente impegnata da subito a lavo-rare per riscoprire l’arte della con-certazione per il bene della caccia,dell’ambiente e del paesaggio na-turale.Nei prossimi giorni il Presi-dente Regionale Ezzelini chiederàun incontro ai Presidenti Regionalidelle associazioni venatorie, ai Ca-pigruppo del Consiglio Regionale,all’Assessore Regionale alla Cac-cia Stival per ricercare una lineacomune, da tenere, sulle questioniannose che in questi giorni stannotediando i cacciatori soprattuttosulla vicenda legata ai Capanni daCaccia dopo la sentenza della CorteCostituzionale che ha reso illegit-tima la legislazione veneta in me-rito.L’Arci Caccia impegna inoltre,tutte le strutture territoriali, a pro-muovere nel Veneto iniziative pub-bliche, insieme agli associati, diconfronto con i cacciatori sui temidi politica venatoria e su quelli le-gati al tesseramento.

A Rendemanifestazionecinofiladi Arci Fisae Arci Caccia

L’Arci Fisa e l’Arci Caccia hannoorganizzato, per domenica 14 lu-glio, in mattinata, in ContradaRocchi, nei pressi della scuolaagraria di Rende, una dimostra-zione cinofila con prova pratica suquaglie (senza abbattimento) inmemoria di due persone scom-parse. Alla giornata hanno parteci-pato studenti disabili dell’Uni-versità della Calabria che hannoavuto la possibilità di assistere allamanifestazione seguendo l’azionedei cani e dei conduttori. Le Asso-ciazioni hanno ringraziato l’Unicalper aver messo a disposizione ilterreno su cui è stata effettuata laprova pratica con i cani. La matti-nata si è conclusa con un momentodi convivialità.

Riscontri scientifici sulle conse-guenze dell’uso di piombo nelle mu-nizioni dimostrano che seeventualmente ingerito nel consumodi carne proveniente da cacciagioneha conseguenze irrilevanti sulla sa-lute umana rispetto a quello assimi-lato attraverso acqua, cereali, latte edaltri alimenti abituali nella comunealimentazione. Studi internazionaliconfermano come la presenza nelnostro ciclo alimentare di selvagginacacciata con munizioni al piombonon modifica in alcun modo i livellidi rischio per la salute umana. Sonoquesti due degli spunti più impor-tanti emersi dal convegno di merco-ledì 3 luglio svolto nella sede dellaRegione Emilia-Romagna, che pa-trocinava l’appuntamento, dal titolo“Il piombo nelle munizioni: nuoveevidenze scientifiche per soluzionisostenibili”. L’organizzazione era acura del CNCN (Comitato NazionaleCaccia e Natura) in collaborazionecon Federcaccia e Arcicaccia, con loscopo di arrivare ad un punto di in-contro razionale e supportato da evi-denze che ne certificassero lasolidità. L’obiettivo non è stato com-pletamente raggiunto, tuttavia si èfatto un grande passo avanti sullastrada del dialogo visto che ISPRA,che al momento raccomanda la sosti-tuzione completa delle munizioni alpiombo, con i dati discussi a Bolo-gna avrà modo di approfondire altriaspetti della questione. Il mondo ve-natorio non può che esprimere sod-disfazione per i risultati degli studi,che appaiono confortanti rispetto a

un allarmismo a volte pretestuoso.Le Associazioni Venatorie infatti nonsono certamente favorevoli ad unaaccelerazione nel divieto dell’uti-lizzo del piombo nelle munizioni dacaccia se questo non si basa sullacertezza dei dati, ma su un eccessodi precauzione. Tuttavia, nell’attesadi conclusioni definitive da parte delmondo scientifico, non rifuggonodall’affrontare la questione, impe-gnandosi nella diffusione di unaequilibrata informazione e soprat-tutto della promozione di un correttoapproccio al trattamento dei capi diselvaggina che riduca significativa-mente eventuali rischi sia per la sa-lute umana che per gli animalinecrofagi. Molte le relazioni svolte etutte degne di grande attenzione. Traqueste quella di Silvia Pagliarini del-l’Arci Caccia delle Marche e studen-tessa in medicina veterinariadell’Università di Camerino che hamesso in rilievo la contraddittorietàe i risultati contrastanti degli studi in-tervenuti in materia tra alcune uni-versità americane ed enti di ricercaeuropei. “A prescindere dalle diverseconclusioni - sottolinea Silvia Pa-gliarini - ottenute dai numerosi StudiScientifici condotti, le munizioni tra-dizionali: Palle espansive ad altaframmentazione, ritenute maggior-mente micidiali e quindi più indicateper dispensare la morte del selvaticonel modo più rapido , oggi sonomesse in discussione. In ogni caso almomento disponiamo della tecnolo-gia per evitare la contaminazione dapiombo: Palle monolitiche ( in legadi rame) che mantengono quasi in-tatta la loro massa pur espandendosi:non fanno dunque microframmentiinvisibili ad occhio nudo che pos-sono contaminare le carni anche a di-stanza dal punto di ingresso delproiettile”.Silvia Pagliarini si è quindi soffer-mata sulle valutazioni delle perfor-mance ed i rischi di natura balisticadelle “palle monolitiche” e delle“munizioni no Toxis” mettendo anudo luci e qualche ombra sulla loro

efficacia e sicurezza.Per Silvia Pagliarini “il rischio, oggi,degli effetti clinicamente importantisulla salute umana agli attuali livellidi esposizione al piombo è basso, so-prattutto in relazione al consumo dicarene di selvaggina cacciata. Nellapopolazione europea sono infatti ce-reali, verdure, acqua di rubinetto earia gli elementi che maggiormentecontribuiscono ai rischi derivantidall’esposizione al piombo.E’ importante inoltre non limitarsisolo a considerare il problema dellacontaminazione da piombo delle car-casse; si ritiene infatti che ben piùpreoccupanti siano i possibili peri-coli biologici costituiti dalla floramicrobica inquinante la spoglia ,proveniente dall’ animale stesso, dal-l’ambiente esterno e dall’operatoreche la maneggia . A causa della faci-lità con cui si può inquinare un ali-mento tanto deperibile quanto lacarne, è quindi importante osservare

rigorosamente le norme igienicheper evitare di renderla addirittura pe-ricolosa per la salute del consuma-tore . Il corretto trattamento igienico- sani-tario della spoglia consente così diottenere carni di elevata qualità igie-nica e organolettica. In questo con-testo la Figura del cacciatore – haconcluso Silvia Pagliarini - assumeun ruolo fondamentale in quantosono sue le prime manipolazionisulla selvaggina appena cacciata edè lui il primo responsabile della sa-lubrità del prodotto cacciato. A talproposito per l’Unione Europea ilcacciatore assume la funzione di verie propri osservatori epidemiologici eresponsabili della salubrità del pro-dotto cacciato. La formazione sanitaria degli addettiai lavori rappresenta così un passoobbligato per portare la selvagginasulla tavola di tutti con più gusto etranquillità”.

Convegno organizzato da Cncn, Fidc e Arci Caccia

Piombo nelle munizioni, studi internazionali

escludono rischi per la saluteLa relazione di Silvia Pagliarini

Silvia Pagliarini

Situazioni che sono causa di malcon-tento e delusioni, al punto che diversicacciatori, a malincuore, appendonoil fucile al chiodo. Occorrono modifiche di gestione enuove regole anche perché il suc-cesso della riproduzione della faunastanziale passa inevitabilmente dauna corretta gestione delle risorse edel territorio.Ci sono aspetti, comportamenti efatti che potremmo definire sempli-cemente incomprensibili; non è cor-retto ammettere i foranei che hannopresentato domanda negli A.T.C.,appellandosi ad indicazioni e dispo-

sizioni della Regione Piemonte mi-rate non ad una gestione responsa-bile del territorio, bensì solo alpensare di fare cassa, senza conside-rare minimamente la quantità difauna presente.Nella nostra provincia l’A.T.C. cheha cercato di coniugare al meglioammissioni e lanci aggiuntivi di leprie fagiani preambientati nei rispettiviallevamenti, abbinando iniziative divolontariato a supporto del buonesito dell’operazione, è l’A.T.C. AL3. Occcorre non mollare, essere or-gogliosi di essere cacciatori significaessere riconosciuti utili alla società.

Cosa accade negli Atc?Una nota dell’Arci Caccia di Alessandria

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In quest’ultimo periodo, fortunatamente, si fa un gran parlare dell’unità delmondo venatorio. Affinché questo tema, come già accaduto in epoche pas-sate, non si riveli soltanto come l’argine eretto per la piena incombente edunque non si caratterizzi esclusivamente in termini difensivi, credo chel’attuale e profondo stato di crisi ci diano paradossalmente la possibilità,qualora si abbandonino asfittiche rivendicazioni identitarie, di lanciarsi ad-dirittura in una sfida propositiva. Tale sfida dovrà avere l’ambizione di ri-disegnare il futuro attraverso l’individuazione di alcuni contenuti di meritoche tutto perseguano, fuorché la difesa dello status quo e la conservazioneaprioristica dei gruppi dirigenti. Avendo molto a cuore questi temi e sfor-zandomi di anteporre le finalità da raggiungere rispetto alla difesa degli in-teressi di parte, metto a disposizione quelli che secondo me dovrebberoessere gli assi fondamentali per giungere ad un reale processo costituentee per misurare, fino in fondo, la concreta disponibilità di quanti professano,spesso solo a parole, l’unità del mondo venatorio senza mai, però, entrarenel merito delle questioni fondanti. Per essere coerente con questo spiritoe prendendomi la responsabilità di indicare alcuni punti sui quali costruireuna riflessione compiuta, il lavoro che i gruppi dirigenti dell’associazioni-smo venatorio dovranno affrontare, senza perdere ulteriore tempo, do-vrebbe concentrarsi su alcune questioni essenziali tra le quali:- Polizza assicurativa unitaria destinando una quota obbligatoria per cia-scuna associazione in funzione di una efficace e convincente comunica-zione a sostegno della caccia, dei suoi valori e della sua funzione sociale. - Nuovo patto tra mondo agricolo e venatorio che per la gestione unitariadell’intero territorio agro silvo pastorale e delle aree protette ai fini dellaconservazione e controllo delle popolazioni ungulate. Risarcimento dannitramite la fiscalità generale e la compartecipazione delle risorse dei cac-ciatori. Introduzione di innovativi modelli gestionali per la piccola selvag-gina e per la migratoria. Presentazione di uno specifico disegno di Leggeche armonizzi le normative 157 e 394 per il raggiungimento di questi obiet-tivi.- Ripensamento e rilancio del ruolo degli ATC quali nuovi destinatari dialcune deleghe e competenze oggi in capo alle Province; nuova perimetra-zione funzionale collegata alla natura orografica e alle caratteristiche socialidel territorio. Elezione diretta dei rappresentanti nei Comitati di Gestionee fondazione della Federazione Nazionale degli ATC e CA italiani qualestruttura di riferimento e di interlocuzione istituzionale del mondo dellagestione.- Centro studi per l’innovazione e la ricerca sulla gestione faunistica e laformazione dei gruppi dirigenti e dei rappresentanti negli ATC e nelle strut-ture di gestione valorizzando le migliori figure professionali e scientifichepresenti sul territorio italiano.- Difesa delle risorse destinate al settore provenienti dal mondo venatorioe centri unificati per la progettualità sui vari PSR delle Regioni e per l’at-tivazione di risorse provenienti dalle misure comunitarie, progetti Life ecc.finalizzati alla gestione faunistica del territorio a caccia programmata e nonsolo.- Certezza del diritto sui calendari venatori abbandonando velleità amplia-tive e attestandosi ai limiti temporali della 157 e contenendo al massimogli effetti drammatici prodotti dall’art. 42 della Legge Comunitaria.- Rapporto cacciatore - territorio incentrato sul diritto/dovere per gli accessiagli ATC e per pacchetti trasparenti di interscambio tra le varie Regioni.- Ridefinizione del ruolo e funzioni dell’ISPRA ricollocando tale istitutosotto la Presidenza del Consiglio, aprendo alle esperienze scientifiche re-gionali e a nuove articolazioni sul territorio per incrementare la conoscenza,l’applicazione scientifica ed il monitoraggio delle popolazioni selvatiche.- Lotta culturale contro la deriva animalista e del falso ambientalismo apartire dalla preparazione di una approfondita ricognizione conoscitivasulla gestione economica delle aree protette e sui risultati raggiunti in questianni, analisi e valutazioni sulla galassia ambientalista e sui meccanismi,consulenze, finanziamenti pubblici e privati che sostengono questo artico-lato universo.- Politiche di contrasto, insieme agli agricoltori, contro la visione artificiosae compassionevole del pur importante tema del benessere animale.- Difesa del suolo dal consumo indiscriminato causato da scelte urbanisti-che scellerate, dalle speculazioni e dall’uso distorto degli incentivi degliinvestimenti in favore delle energie rinnovabili mobilitandoci per una spe-cifica battaglia legislativa e normativa insieme agli agricoltori facendofronte comune con tutto il mondo rurale, la ricerca scientifica e la cultura.- Unificazione del 5 per mille destinandolo ad azioni di interesse comuneper il mondo venatorio quali ad esempio un Centro Legale per l’attivazioneed il sostegno di ricorsi e supporto legislativo sui principali elementi dicontenzioso (per arginare concretamente il dilagare di azioni legali anti-caccia promosse dalle associazioni antivenatorie con i loro finanziamentiprovenienti dallo stesso gettito).- Promozione di campagne di interesse sociale che vedano i cacciatori pro-tagonisti di un messaggio positivo rivolto ai cittadini.- Acquisizione e gestione di strutture (aree umide, ambienti naturali ecc.dove sperimentare una corretta gestione faunistica).- Promozione dell’immagine e dei valori culturali del nostro mondo.- Unificazione delle attività sportive, cinofile e tiravolistiche, gestione uni-taria e garanzie sulla circolarità delle attività sulle aree addestramento canie altre strutture.- Centri unificati per i servizi al cacciatore e unificazione delle scuole ve-natorie per i neofiti e aspiranti cacciatori.Chi ha qualcosa di meglio da proporre lo faccia, purché ciò avvenga conspirito libero e con la voglia di costruire una seria prospettiva per i caccia-tori italiani.Coinvolgere i cacciatori sul loro futuro è un obbligo per tutti noi ed è pro-prio per questa ragione che, una volta individuata la piattaforma per nuovacarta di identità dell’Associazione dei Cacciatori Italiani, la stessa vengasottoposta ad un referendum approvativo tra i praticanti l’attività venato-ria.Solo con la forza dei contenuti ed il profilo autonomo questo mondo potràristabilire un corretto confronto con la politica, qualunque colore essa as-suma.

Massimo Logi

Il tempo dell’unità è ora.Chi ci sta batta un colpo

La Toscana approva il calendario venatorioArci Caccia: un primo importantepasso verso la certezza del diritto

Lunedì 8 Luglio la Giunta RegionaleToscana ha approvato il CalendarioVenatorio Regionale. È un atto im-portante che risponde alla basilareesigenza di garantire la certezza deldiritto ai cacciatori toscani. Un attoche si caratterizza per tempestività,legalità ed equilibrio, in quanto laRegione Toscana ha velocemente ot-temperato agli obblighi derivantidalla sentenza della Corte Costitu-zionale svolgendo un lavoro che hasempre mirato al rafforzamento delvalore strategico dell’unità tra i sog-getti interessati, ovvero quello agri-colo, quello ambientalista e quellovenatorio. L’Arcicaccia ha da sem-pre sostenuto la congruità dei tempisanciti dalla normativa nazionale, edunque, conseguentemente, il nostroobiettivo sarebbe stato quello di con-fermare il Calendario così come loabbiamo sempre conosciuto. Gli ul-timi accadimenti hanno giocoforzacostretto la Regione ad una nuovaformulazione di Calendario che si ècaratterizzata per il rispetto delle evi-denze scientifiche (importante ed au-torevole il parere delC.I.R.Se.M.A.F.) e per quello dellefinestre temporali previste dallaLegge. Il nostro auspicio è che que-

sto approccio sappia essere apprez-zato da tutti, che il senso di respon-sabilità, al pari di quello dimostratodal mondo venatorio, sia lo stesso ditutti gli altri soggetti affinché questoatto possa rappresentare la conclu-sione di un lungo periodo di conten-ziosi che ha prodotto soltanto dannie confusione. Se così non fosse si-gnificherebbe voler guardare allacaccia e alla gestione faunistica conle sole lenti dell’ostracismo ideolo-gico e preconcetto, cosa che certonon aiuterebbe la ricerca condivisa

per il bene comune. Per quest’ultimoobiettivo, per il quale ci batteremo,possiamo tranquillamente affermareche l’Arcicaccia ed il mondo vena-torio toscano hanno molte idee e va-lidi progetti da mettere adisposizione; il governo del territorioe la gestione faunistica sono temi,per loro natura, che attengono agliinteressi generali. Lontani dal corpo-rativismo e dagli interessi di partesapremo dare il nostro contributo.

Arci Caccia Toscana

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A Norcia è tempo d’Arci CacciaSi è tenuta il 1° luglio a Norcia la riunione costitutiva dell’Arci Caccialocale con sede presso la boutique del Pecoraro di Terenzi Mario in PiazzaS. Benedetto. Il responsabile provinciale Paolo Zandrini, il Presidentedel Circolo di Foligno Bruno Broccolo e l’economo Rosa Moretti hannotrattato e discusso questioni attinenti l’organizzazione logistica e orga-nizzativa al fine di garantire un valido servizio e la migliore assistenzaassicurativa per un’attività venatoria sicura, serena conseguente al con-tratto sottoscritto con la più grande Compagnia assicurativa italiana, GE-NERALI ITALIA, ai numerosi cacciatori intervenuti ed interessatiall’iniziativa. Le peculiarità agro-silvo-pastorali di quei luoghi, le speci-ficità venatorie legate anche alla presenza del Parco dei Monti Sibillinicon le sue implicazioni, sono stati i temi prevalenti sui quali il PresidenteNazionale dell’Arci Caccia, Osvaldo Veneziano, si è soffermato assicu-rando particolare attenzione al fine di poter realizzare, anche in questiterritori, il progetto di caccia sociale compatibile ed ambientale da sempreelementi caratterizzanti la cultura della nostra Associazione. E di culturac’è bisogno come ce n’è di conoscenza e di competenza. Necessita aprireun ampio confronto per riformare le condizioni dello stare insieme perdare ai cittadini compresi i cacciatori, le condizioni per essere protago-nisti di queste meravigliose campagne e per dare a tutti più qualità dellavita. Si avverte sempre di più il bisogno di comunità che si ritrovino pervalori, progetti e programmi comuni, così da consolidare elementi di cul-tura e tradizione che accomuna e, per essere contestualmente cittadinid’Europa e del mondo. Un squisito appuntamento conviviale, con piattitipici e a base di selvaggina ha concluso la serata. Successivi incontrisono previsti per discutere del ruolo degli ATC, del rinnovo dei gruppidirigenti, affinchè questi enti siano sempre più coerenti e funzionali alleindicazioni della Legge 157 che rimane legge e filosofia indispensabileper assicurare un futuro all’attività venatoria.

L’Arci Caccia all’Open Fire a Fondi

L’ARCI Caccia ha partecipato con un pro-prio stand alla Fiera Caccia e Pesca del sudPontino con lo scopo di promuovere l‘atti-vità svolta dall’Associazione tutta e in par-ticolare per raccontare e far conoscere illavoro che volontariamente svolgono gliinfaticabili dirigenti dell’ARCI Cacciadella Provincia coordinati dal PresidenteElio Trani impegnato anche nella presi-denza dell’ATC di Latina. Il ruolo svoltodall’ARCI Caccia di Latina per risolvere iproblemi dell’attività venatoria in Provin-cia e nel Lazio ha trovato il riconoscimentodi tutto il gruppo dirigente dell’associa-zione regionale con la decisione di chie-dere ad un “leader” esperto e riconosciuto della gestione faunistica di LatinaGiancarlo Siddera di rappresentare l’ARCI Caccia nel Comitato FaunisticoVenatorio Regionale. L’attenzione ai problemi del buon governo faunisticodel territorio non ha distratto l’ARCI Caccia dal promuovere sul territorio:zone addestramento, gare cinofile, attività sportive ludiche, conviviali e tanteopportunità per far si che si ritrovassero insieme i cacciatori e delle loro fa-miglie promuovendo iniziative rivolte alla cittadinanza tutta. L’associazioneoggi si pone all’avanguardia nella “sicurezza” per i propri soci che praticanol’attività venatoria con la qualificata alleanza stipulata per il 2013 con l’as-sicurazione “Generali”, scegliendo per gli iscritti quella compagnia che persicurezza non ha eguali in Italia e che per questo trova milioni di cittadiniassicurati con il logo “Generali” nei più diversi settori. Nel corso della Fieral’ARCI Caccia ha portato il proprio puntuale contributo di idee al dibattitonel Convegno promosso dall’ATC Latina 2 sul tema “Danni da fauna selva-tica ... Emergenza” introdotti dalla relazione del Presidente dell’ATC ElioTrani. Ha concluso il Convegno l’Assessore all’Agricoltura e caccia dellaProvincia di Latina Enrico Tiera.

La crociataanticaccia

dell’ex ministroBrambilla

L’ex ministro Michela VittoriaBrambilla non ha mai nascosto ilsuo livore contro la caccia ed oggilibera da impegni istituzionali, perla fortuna degli italiani, ha decisodi occupare gran parte del suotempo nella crociata anticaccia. E’di qualche ora fa la notizia chel’on. Brambilla ha depositato inParlamento un progetto di leggeper chiedere l’abolizione dell’atti-vità venatoria su tutto il territorionazionale. L’ex ministro MichelaVittoria Brambilla divide questosuo impegno con quello, più im-portante, affidatogli da Silvio Ber-lusconi che l’ha nominata il mesescorso suo consigliere per i temietici, sociali e solidali, per i qualicoordinerà anche la comunica-zione e le relazioni esterne. La no-tizia è stata diffusa dall'ufficiostampa di Palazzo Grazioli. Il Ca-valiere, ieri condannato con sen-tenza di primo grado dal tribunaledi Milano nel cosiddetto processoRubi per “concussione per costri-zione e prostituzione minorile edinterdetto in via perpetua dai pub-blici uffici”, ha quindi voluto mo-strare ancora una volta la stima peruna sua fedelissima affidandoquello che il suo staff definisce unruolo delicato all’ex Ministro delturismo che molti davano ormaifuori dai giochi politici. Brambillachiaramente ha accolto con entu-siasmo l’incarico e ha subito rin-graziato Berlusconi “per la stima ela fiducia che mi ha accordato”.L’ex Ministro in una nota ha ricor-dato come siano “ ben note la sen-sibilità e l’attenzione per i temietici e sociali, come il costante im-pegno in progetti solidali” di Ber-lusconi e ha annunciato qualisaranno i temi del suo programma,promettendo grande attenzionealle fasce più deboli della popola-zione e a tutti coloro che stanno ri-sentendo in maniera evidente dellacrisi economica . Chissà cosa di-ranno le fasce deboli della popola-zione, alle quali si rivolge l’on.Brambilla, quando sapranno che laprima delle priorità messa in es-sere dall’ex ministro Brambilla èvietare la caccia in questo Paese.Viene difficile da pensare di cometutto questo porterebbe a soluzionei problemi di chi ha perso il postodi lavoro, di chi non riesce ad arri-vare economicamente alla terzasettimana, di chi vive nella dispe-razione. Vietare la caccia nel no-stro Paese, una caccia rispettosadella fauna ed esercitata nel ri-spetto del prelievo sostenibile,metterebbe in crisi, peraltro, unsettore che complessivamente rie-sce a garantire lavoro e risorse adimprese e famiglie. Un fatto nonsecondario nell’inquietante scena-rio della crisi economica. E forseuna giornata in campagna, tra-scorsa con gli amici e in grande se-renità, per rivivere la storia e lacultura millenaria dell’ars venandi,raccontata con maestria da poeti escrittori ed orchestrata da grandimusicisti, può aiutare ad allentarele tensioni della vita quotidiana acoloro che hanno le tasche vuote enon considerano il “bunga bunga”un valore da perseguire. Non ab-biamo la pretesa, però, che l’on.Michela Vittoria Brambilla possacapirlo.

Marco Ciarafoni

In merito all’approvazione da parte della Com-missione Agricoltura della Regione Campaniadelle modifiche alla legge per la protezione dellafauna selvatica e la disciplina dell’attività vena-toria, il Vice Presidente nazionale, dott. SergioSorrentino, ha dichiarato:“Sul piano del metodo di lavoro, la scelta dei Con-siglieri in particolare Pica, Baldi, Barbirotti, Avetae dell’Assessore all’agricoltura Nugnes, di ascol-tare le nostre sollecitazioni per proposte atte a tro-vare soluzioni equilibrate che non mettessero arischio di nuove “censure” della giustizia ammi-nistrativa gli atti del Consiglio Regionale è statopositivo. Riteniamo che sulla caccia, la concerta-zione debba essere un punto di riferimento, in par-ticolare tra e nelle Regioni dell’Italia meridionale,laddove l’aggressione animalista ha prodotto ri-corsi ai TAR e grandi incertezze per i cacciatori eper gli agricoltori.Ci siamo”sgolati” per mesi invitando tutti a noninseguire proposte fallaci e insostenibili.Purtroppo il lavoro da noi sostenuto che è statofatto proprio dalla “politica” ha dovuto recuperareprecedenti errori proposti da “cattivi consiglieri”e avallati dalla “demagogia” da alcune “rappre-sentanze territoriali” delle associazioni venatorieche hanno “perseverato” in impostazioni “ne-fande” frutto anche di accordi nazionali sbagliatitra Face e sedicenti Associazioni animaliste Bir-dLife (in Italia rappresentata dalla Lipu). Le con-seguenze sono state l’“aborto” delle modificheprodotte dalla “Comunitaria” alla Legge 157/92.Oggi, 1° agosto – prosegue il Vice Presidente Na-zionale, Sorrentino – il testo dovrebbe andare inConsiglio Regionale per l’approvazione defini-tiva.Nella proposta di legge per l’“Aula” è stato sop-presso il contestato “maxi-emendamento”, mentredovrebbero tornare in “norma”, tra l’altro, la cer-

tezza per gli appostamenti fissi, la mobilità pro-grammata, la rappresentanza negli ATC, la ripar-tizione del territorio, le aree contigue, lapianificazione.Ora attendiamo il via definitivo dal Consiglio Re-gionale auspicando che, nel contempo, si trovinoanche le migliori soluzioni per i rapporti di reci-procità tra cacciatori residenti in Regioni diverse.Siamo consapevoli - conclude Sorrentino – cherestano criticità e sofferenze che producono giustarabbia nei cacciatori. Siamo però ottimisti, lentamente stiamo risalendola “china” cercando di costruire un futuro miglioreper la caccia di oggi e delle future generazioni”.Intanto, Viva l’Apertura”.Qualche giornoIl prima si era svolto un impor-tante incontro con l’assessore regionale delegatoalla caccia On. avv. Daniela Nugnes. In quella oc-casione Sergio Sorrentino aveva dichiarato: “I no-stri argomenti hanno trovato ascolto. L’assessoreDaniela Nugnes si è dimostrata disponibile e pre-parata tanto da essere fiduciosi che in Campaniapossa vincere la ragione nell’interesse dei cittadinie degli stessi cacciatori al fine di una migliore ge-stione del bene comune “fauna selvatica”. Ora, ilmaxi emendamento alla legge sulle attività vena-torie che “manipolava” e contraddiceva la finalitàdella stessa legge regionale 26 del 2012, speriamofinisca nel “dimenticatoio”. Con serenità e serietàda oggi si potranno portare quelle migliorie allalegge regionale utili a superare le “censure” allastessa e renderla così portatrice di certezza di di-ritto inattaccabile. Prosegue il dott. Sergio Sorren-tino:“Il prossimo appuntamento urgente è il“calendario venatorio” da “incardinare” nellalegge sull’attività venatoria in vigore, viva e ve-geta, che nel rispetto delle indicazioni scientifichee delle nostre tradizioni possa consentire quantapiù possibile gratificazione ai cacciatori e alla cac-

cia che orgogliosamente rappresentiamo. A talproposito - conclude il dott. Sorrentino – riba-diamo in “coro” e con voce auspichiamo semprepiù unica la priorità di usufruire della più ampiamobilità venatoria (ascoltino anche gli ammini-stratori delle regioni limitrofe) anche grazie allacompensazione della quota già versata e non usu-fruita nella stagione venatoria che si è conclusa.Non siamo arroganti e presuntuosi da pensare chesiamo alla vittoria “definitiva”. C’è molto da fare,e ne siamo consapevoli, ma sembra si sia imboc-cata la strada del fare utile e produttivo, contra-riamente a quanto “sproloquiato” da detrattoriincalliti e pseudo associazioni pan sindacali. Il so-stegno dei “cacciatori” che non si lasciano “ab-bindolare” ci ha rafforzato nel nostro impegnocoerente e così qualche risultato per la caccia èvenuto. Solo chi si alimenta di disonestà intellettuale, persopravvivere, cercherà di disconoscere la realtà.Purtroppo ancora molti sfruttano i cacciatori perinteressi personali.

Arci Caccia Campania: con fatica passi innanziper recuperare errori dei cattivi consiglieri

Dichiarazione di Sergio Sorrentino, presidente

regionale e vice presidente nazionale

Con una lettera aperta affidata allastampa locale, Saro Vacante, presidentedell’Arci Caccia di Siracusa lancia ungrido d’allarme per le penalizzazioni e le

Siracusa. Arci Cacciaa difesa dei caccatori

cattive decisioni subite dai cacciatori. Ilprimo dei temi sollevati è quello del rin-novo dei porto di fucile uso caccia. Va-cante solleva la questioni dei tempilunghi di rilascio della documentazionee dei costi esosi che i cacciatori devonosopportare. La seconda questione ri-guarda le ulteriori restrizioni previste nelcalendario venatorio con particolare ri-guardo alla mobilità e alla caccia alla sel-vaggina migratoria. Terzo punto è quellodei ripopolamenti dei conigli in periodinon consoni alla migliore conservazionee riproduzione di questo animale. Dubbiinfine vengono sollevati sulle nuove mo-dalità di esame per i neofiti cacciatori.

Più uniti a Ragusa, nasce il Coprav

Passo unitario tra le associazioni venato-rie della provincia di Ragusa. Per inizia-tiva di Fidc, Arcicaccia, Federazionesiciliana della caccia, Enalcaccia, Consi-glio Siciliano Caccia, Pesca e Cinofilia

si è costituito il Coprav, il Comitato Pro-vinciale delle Associazioni Venatoriedella provincia di Ragusa. Il Comitatonasce con l’intento di promuovere e so-stenere tutte le iniziative a tutela dell’at-tività venatoria, a promuovere interventifinalizzati alla salvaguardia e gestionedel territorio e della fauna selvatica, arappresentare i cacciatori in tutte leforme legali e di immagine. Il direttivodel Comitato risulta composto da Gior-gio Di Pasquale, presidente, GiuseppeAmarù (in rappresentanza dell’Arcicac-cia) vicepresidente e dai consiglieri Ro-sario Biscotto, Giuseppe Veraldi ed EnzoBlefari

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La sede operativa presso il comitato regionale toscano dell’Associazione

Al “via” il servizio Arci Caccia di assistenza econsulenza nazionale per la gestione faunistica venatoria

Dichiarazione di Massimo Logi, vicepresidente nazionaleIn merito alle attività di supporto allagestione faunistica, scelta “di vita”indicata dal Congresso dell’ARCICaccia il Vice Presidente NazionaleMassimo Logi ha dichiarato: “IlCentro Nazionale Arci Caccia perl’assistenza e la consulenza alla ge-stione faunistica, è operativo pressoil Comitato Regionale Toscanodell’Arci Caccia, così come decisodagli Organismi dirigenti nazionali.Il primo impegno è stato analizzarein via preliminare gli effetti dellasentenza 139/2013 del 5 giugno concui la Corte Costituzionale ha dichia-rato illegittima la legge sulla cacciadella Regione Veneto negli articoliche disciplinano gli appostamenti

fissi. Il Veneto, (come la Regione To-scana), onde evitare contestazioni inmerito alle autorizzazioni edilizieper gli appostamenti fissi, aveva pre-visto nella normativa che tali manu-fatti fossero soggetti a semplicecomunicazione ai Comuni in regimedi “edilizia libera”. Questo regime,previsto dalla legge nazionale, per-mette che alcuni limitati interventipossano essere realizzati senza auto-rizzazione, con semplice comunica-zione”.Prosegue Massimo Logi –“La Corte avrebbe sancito che gli ap-postamenti fissi non rientrerebberoin tale regime e né le regioni avreb-bero facoltà di ampliare le tipologiedi manufatti assoggettati ad edilizia

libera. La “Corte” ha inoltre eccepito che,essendo gli appostamenti fissi collo-cati in ambiente naturale, ed in par-ticolare nei boschi, dovrebberoessere soggetti a valutazione paesag-gistica, malgrado la Regione Venetoavesse tentato di disciplinare le ca-ratteristiche “architettoniche” degliappostamenti al fine di ridurne l’im-patto paesaggistico. La sentenza in-troduce elementi di incertezza einterviene in una materia che vedecompetenze concorrenti di Stato eRegioni e potrebbero determinarsi ri-cadute in particolare per le legisla-zioni di merito promulgate sulterritorio nazionale.Continua conclu-

dendo Massimo Logi “l’ARCI Cac-cia sta approfondendo le problema-tiche esposte per trovare soluzionidirimenti definitive alla situazioneche si è determinata e contestual-mente mette a disposizione le com-

petenze di propri legali per eventualicontenziosi per questa ed altre pro-blematiche relative alla gestione fau-nistica connesse al ruolo, ai compitie alle funzioni svolte dagli ATC e daiComprensori Alpini”.

Campania,successo peril campionatoregionalesu starne

Presenti l'assessoreDaniela Nugnes e il presidente regionale e

vice presidentenazionale

dell'Arci Caccia,Sergio Sorrentino

Domenica 23 giugno presso ZonaAddestramento Cani ARCI Cac-cia di Mondragone (CE) si èsvolto il XVI Campionato Regio-nale su starne liberate. Notevolela partecipazione da tutta la re-gione di appassionati cinofili chesi sono cimentati assieme ai loromagnifici ausiliari, in una appas-sionante gara, all’insegna del fairplay, per il raggiungimento del-l’ambito titolo di Campione Re-gionale. Presente allamanifestazione il nuovo assessoreregionale all’agricoltura, caccia epesca della Regione Campaniaon. Daniela Nugnes, che ha vo-luto testimoniare non solo la suavicinanza al mondo venatorio,impegnato non solo nella difesadell’attività di caccia ma anchenella promozione di importantimanifestazioni cinofile su tutto ilterritorio regionale. Il presidenteregionale ARCI Caccia e vicepresidente nazionale, dott. SergioSorrentino ha ringraziato l’asses-sore on. Nugnes per l’onore diaver presenziato all’importantemanifestazione ed ha ribaditol’esigenza che l’assessorato si at-tivi, al più presto, per la stesura edapprovazione del nuovo calenda-rio venatorio regionale, e per lamodifica, soltanto nelle parti cen-surate, della legge regionale26/2012 per dare certezze di di-ritto a tutti i cacciatori campani.

Con la legge 157/92 si inizia a par-lare di gestione del territorio e di rap-porto cacciatore-territorio non perrestringere i confini di caccia ma perincentivare i cacciatori a lavorare perla gestione faunistico venatoria.Anche in Umbria dovevano megliogestire, ora è irrinviabile. Se non sa-ranno i cacciatori insieme al mondoagricolo, sicuramente lo faranno sologli agricoltori e sarà la fine della cac-cia democratica, sociale e parteci-pata. Abbiamo una legge nazionaleche sicuramente in alcuni punti,dopo venti anni, necessita di alcunemigliorie ma ricordiamoci che con-sente a tutti l’accesso alla proprietàprivata e la fauna patrimonio indi-sponibile dello Stato. Cercasi egualinel Mondo. Il fronte animalista, in-sieme ai mercanti di selvaggina, èproprio su i due punti soprarichia-mati che costruiscono la fine dellacaccia per i pensionati, i lavoratori, iceti più popolari. Auspichiamo chela “riforma” regionale concorra aconsolidare la caccia sociale e si al-larghi il confronto con i cacciatori.Dovremo essere “sobri”, non cau-sare un aumento di costi o di pol-trone, utilizzare al meglio le struttureesistenti anche cercando di capirecosa saranno le Province. Nei bilancidegli ATC, le voci che più “pesano”sono l’indennizzo dei danni, i cosidelle sedi e i soldi spesi per una ge-stione che non da “frutti”. Ridurre ledimensioni e responsabilizzare i cac-ciatori affinché meglio conoscanol’operato e gli atti dei Comitati diGestione sarà un fattore fondamen-tale di miglioramento. Per l’ArciCaccia il rinnovo dei Comitati di Ge-stione deve essere il punto di par-tenza per una nuova fase di “gestionedella caccia” in Umbria (Regioneche si appresta ad aumentare il nu-mero attuale degli ATC). Le propostedell’Arci Caccia sono:Per la Revisione della spesa• Individuare per i tre ATC dell’Um-bria le modalità di espletare gare perla fornitura di beni e servizi a livelloregionale.• Progressiva diminuzione del com-penso ai Presidenti. Riconoscere al

Presidente ed al Vice Presidente ilrimborso delle spese documentate.• Individuare le sedi per gli ATCpresso gli Enti Locali al fine di di-minuire le spese.Per la Trasparenza• Pubblicare sui rispettivi siti internetle deliberazioni dell’Ufficio di Pre-sidenza e del Consiglio.Per la Gestione della “Caccia Pro-grammata”Individuare una nuova strategia,come la gestione integrata del terri-torio attuando una gestione di tutte lespecie al fine di sfruttare al meglio lerisorse. Abbiamo la necessità di con-cordare con le aziende agricole e congli agricoltori le azioni in funzionedei loro piani; conseguentemente sipropone di:• Diversificare gli interventi con lacreazione non solo di Zone Ripopo-lamento e Cattura ma anche Zone diRifugio o fasce di rispetto oppuresolo piccole strutture di allevamentoe ambientamento gestite diretta-mente dagli agricoltori.• Realizzare “distretti di gestione”per la piccola selvaggina.• Zone “vocate” per la produzione dilepri, fagiani e “sperimentare” lastarna.• Introdurre “popolazioni naturali”all’interno delle Zone di Rispetto econtrollo dei “predatori” e del cin-ghiale. Revisione della rete delleZRC.• Incentivare gli agricoltori nella pro-duzione di selvaggina.• Concentrare le risorse in zone spe-cifiche per la realizzazione di cultureatte al mantenimento di ambientiidonei al sostentamento della fauna.• Controllo delle specie opportunisti-che• Valorizzazione della caccia ai cor-vidi.• Monitoraggio e censimento dellespecie selvatiche.• Sperimentare un progetto di rein-troduzione della Pernice rossa preco-stituendo le condizioni per lariproduzione.• Istituire isole di nidificazione, rifu-gio e alimentazione agli angoli o aimargini dei boschi.

• Favorire all’interno dei “Distretti dicaccia al cinghiale” e dei “Distrettidi caccia ai cervidi e bovidi” la pre-senza di colture a perdere in rapportoalla superficie boscata e alla superfi-cie coltivabile disponibile.Cinghiale: “gestione” e “caccia”.Gestire il cinghiale, non risulta sem-plice come sperimentato, per la par-ticolare adattabilità della specie e perla sua prolificità. Per questo occorrenon più “affrontare la straordina-rietà” ma una “gestione a lungo ter-mine”. Per raggiungere tale obiettivosi propone:• Censimenti• Misure straordinarie per il conteni-mento fino al raggiungimento delladensità stabilità.• Ricostruire il rapporto tra squadrecinghialisti e ATC.• Coinvolgere tutti i cacciatori inte-ressati, anche se non iscritti allesquadre, nelle “zone bianche”.• Vigilare ed intervenire anche sugliistituti pubblici e privati dove la po-polazione di cinghiale ha raggiuntolimiti insopportabili per l’ambiente.• Istituire una Commissione perma-nente sugli ungulati con tecnici qua-lificati.Danni da fauna selvaticaI danni alle colture agricole sono adun punto di emergenza nonostantetutti gli interventi messi in campo daicacciatori e dagli ATC. Occorre unpiano a lunga scadenza che prevedauna diminuzione del cinghiale e allostesso tempo lo riconduca al suo Ha-bitat naturale. E’ importante peròprecisare che un conto è la “caccia eil calendario venatorio”, altro è “con-tenimento della specie” e la preven-zione del danno all’agricoltura; perquesto è doveroso regolamentare gliinterventi di contenimento che sisvolgono nel periodo di cacciachiusa in modo che gli agricoltoripossano usufruire di un servizio chei cacciatori sono in grado di garantiresu tutto il territorio con le seguentifinalità:.• Rendere più incisivo il controllodei danni alle colture agricole con larealizzazione di una “Albo dei cac-ciatori” gestiti direttamente dagliAmbiti Territoriali, in funzione dellerichieste da parte degli agricoltori.• Attuare la “prevenzione” e, nelcaso di diniego da parte dell’agricol-tore, il regolamento dovrà prevedere

il non pagamento del danno.Gestione Zone Ripopolamento eCattura• Costituire Comitati di Gestione contutte le Associazioni riconosciutepresenti nei Comuni ove la Zona “in-siste”.• Applicare metodi scientifici con va-lutazione dei risultati sull’andamentodelle popolazioni.• Censimenti almeno due voltel’anno.Progetti sperimentaliOccorrerà studiare una forma gestio-nale sperimentale che sappia coniu-gare il mondo venatorio con ilmondo ambientalista, pertanto sipropone di aprire le porte delleZ.R.C. mettendole a disposizioneanche dei cittadini non cacciatori, at-trezzando percorsi di bird-watching,con punti di avvistamento che con-sentano a tutti di godere di un am-biente ricco di biodiversità.Valorizzazione delle carni:La valorizzazione delle carni di sel-vaggina è sicuramente un passaggiodeterminante della gestione, soprat-tutto per le specie che oggi arrecanoi maggiori danni all’agricoltura, per-tanto verificare fin da subito con larete degli agriturismi la possibilità dipromuovere piatti a base di selvag-gina (cinghiale in primis) prove-niente dagli interventi dicontenimento nonché lavorare perattivare la filiera corta delle carni.Interazione con il mondo agricolo:Attivare progetti in grado di calami-tare sull’ agricoltura i fondi previstidal P.S.R. Per la “Rete natura 2000”.E’ tempo di chiarezza, per questo in-vitiamo tutti i cacciatori a chiederealle loro Associazioni di apparte-nenza la posizione sulla questionedei rinnovi degli ATC.

L’Arci Caccia dell’Umbriafa proposte preciseper gli ATC al rinnovoTutta l’associazione al lavoro insieme

al presidente regionaleEmanuele Bennati

Arci Caccia

Direzione nazionale

L.go Nino Fran-

chellucci, 65 -

00155 Roma

tel. 06 4067413

fax 06 40800345

[email protected]

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Minacce ed intimidazione all’Arci Caccia. Presentata querela alla Procura della Repubblica

Osvaldo Veneziano, nella suaqualità di presidente e rappre-sentante dell’Arcicaccia, ha pre-sentato alla Procura dellaRepubblica di Roma, tramite gliavvocati Alessandro Ippoliti edAntonello Meuti, una “denun-cia-querela per minaccia grave,intimidazione e molestia (non-ché per tutti gli altri reati chel’autorità giudiziaria vorrà rav-visare) nei confronti del Frontedi Liberazione Animale per averricevuto in data 15 marzo 2013una mail indirizzata all’ArciCaccia nazionale con il seguen-te testo “Rivendichiamo il danneggiamento di decine di macchine dicacciatori nella zona centro Italia durante la stagione venatoria 2012-2013. A voi bastardi sono state bucate le gomme e rotti i vetri a martel-late. E' ora che paghiate un prezzo salato per lo sterminio di animaliindifesi che fate ogni anno: da oggi in poi le prede siete anche voi.Fronte di Liberazione Animale”.L’atto si è reso necessario a tutela dell’incolumità di tutti i cacciatori edin particolare di tutti i cittadini italiani amanti della natura e dei boschi.

Molise. “Frattura così umilia migliaia di cacciatori”Le segreterie regionali dell’Arci Caccia e della Federcaccia del Molisestigmatizzano l’atteggiamento del governo regionale e dei consiglieridi della maggioranza della II commissione, che hanno approvato un ca-lendario venatorio che penalizza fortemente i cacciatori.Se questa era la volontà del presidente Frattura, dei suoi assessori e ditutta la maggioranza, si può dire tranquillamente che l’obiettivo è statoraggiunto in pieno. Perché non ha davvero alcun senso aprire la cacciaalla quaglia, al fagiano e al colombaccio e alla tortora al 2 ottobre,quando ormai nel nostro territorio – causa migrazione – queste specienon ci sono più.Consigliamo a Frattura e ai suoi collaboratori di consultare il lavorosvolto nelle altre regioni governate dal centrosinistra, come ad esempioil Lazio, l’Umbria, l’Emilia Romagna, la Basilicata, per comprenderebene come il settore caccia viene, da quelle amministrazioni, valorizzatoe di sicuro non umiliato come purtroppo accaduto da noi.

Niente deroghe in LombardiaDelusione totale da parte delle associazioni che al gran completo(FIDC- ANUU- ACL- Libera- Enalcaccia- CPA- Italcaccia- Arci Cac-cia) hanno incontrato in Regione l’assessore alla caccia Fava ed hannoappreso che le deroghe non si faranno. Solo, probabilmente, un attoamministrativo sulla questione apertura roccoli. L’assessore FAVA , sol-lecitato dai rappresentanti delle associazioni a più riprese, ha lasciatola riunione piuttosto contrariato.

Ministro De Girolamo:

con abolizione Pro-

vince agenti di polizia

transitino nel Corpo

Forestale dello Stato"La sfida è quella di garantire un alto livello di sicurezza ambientale,bene costituzionalmente protetto, e la conseguente tutela agroalimen-tare, preservando il territorio da ogni aggressione. Il processo norma-tivo avviato dal Governo di modifica costituzionale finalizzatoall'abolizione delle Province potrebbe offrire l'opportunità di salvaguar-dare la professionalità dei Servizi di Polizia Provinciale che da decennioperano sul territorio svolgendo, tra le altre, preziose funzioni di poliziagiudiziaria, amministrativa, ambientale, zoofila, di protezione deglianimali, lagunare e fluviale. È un importante patrimonio di esperienzae competenza che non può essere frammentato ad un livello locale nonadeguato a gestire attività e indagini, come quelle ambientali, che nonsono confinabili in ambiti ristretti. Una soluzione quasi naturale perl'affinità dei compiti e delle funzioni sarebbe il transito del personaledei Servizi di Polizia Provinciale, circa 2.800 unità, nei ruoli del Corpoforestale dello Stato, forza di Polizia dello Stato, istituzionalmente etradizionalmente preposta alla tutela dell'ambiente e del territorio, non-ché alla sicurezza agroalimentare. In un momento generale di crisi cheinveste tutto il Paese le Istituzioni devono cercare di cogliere il sensodi nuove opportunità come quelle che riguardano l'adeguamento di unareale tutela del territorio e del paesaggio".Lo ha detto il Ministro dellepolitiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, in meritoall'ipotesi di transito, una volta abolite le Amministrazioni provinciali,degli agenti delle Polizie provinciali nel Corpo forestale dello Stato.Tale transito verrà proposto al personale in via opzionale e alternativaad un eventuale passaggio nei ruoli dei Comuni o delle Regioni e sullabase dei requisiti previsti per l'ingresso nel Cfs.

Sicilia. Le richieste delmondo venatorio

Incontro delle Associazioni con l’assessore regionale

L’11 luglio, alla presenza del Deputatoregionale On.le Gianluca Miccichè, leAssociazioni Venatorie FederazioneItaliana della Caccia, Federazione Si-ciliana della Caccia, Enalcaccia, Ital-caccia, Arcicaccia, Consiglio Sicilianodella Caccia, Associazione SicilianaCaccia e Natura hanno incontrato l’As-sessore regionale alle Risorse Agricoleed Alimentari.L’incontro era stato chiesto con unamissiva a firma congiunta del 21 giu-gno, in cui si facevano rilevare alcune“stranezze” riscontrate nel CalendarioVenatorio 2013/2014 (principalmenteuna ingiustificata limitazione dellamobilità venatoria), nonché nell’iterprocedimentale della sua emanazione.Nel corso dell’incontro sono state ri-badite tali perplessità, essenzialmenteconsistenti: 1) nella circostanza che ilCalendario era stato emesso, ancorauna volta, in assenza di Piano Fauni-stico e 2) nell’assenza di ogni giustifi-cazione scientifico-normativa allalimitazione della mobilità per la cacciaalla selvaggina migratoria (art. 5 delC.V.: un solo ambito e solo per il co-lombaccio da appostamento).La sentenza 1474/2013 del TribunaleAmministrativo Regionale per la Sici-lia, che ha accolto totalmente il ricorsoambientalista dello scorso anno, ha

confermato l’illegittimità dell’emana-zione di un calendario venatorio in as-senza di piano, la necessità delleprocedure valutative nelle ZPS e nonha fatto alcun cenno alla questione dicostituzionalità che, a dire dei funzio-nari, costituirebbe il fondamento del-l’assurda limitazione del contestato art.5 del calendario venatorio. Abbiamo evidenziato, nel corso dellariunione, la necessità di revocare in au-totutela l’attuale Calendario Venatorioe di rispettare le regole procedimentalidettate dal TAR, avendo cura, per ilprosieguo, di non dare spazio ad elu-cubrazioni mentali del tipo di quellache ha dato luogo all’inatteso art. 5.L’Assessore ha chiarito che è intendi-mento suo e della Giunta regionaleprocedere all’approvazione del Pianoregionale per poi emanare un nuovoCalendario Venatorio.Abbiamo osservato che l’approva-zione del Piano, nella sua attuale ste-sura, provocherebbe ripercussioninegative sulla futura regolamentazionedella caccia; abbiamo quindi chiestoche la pianificazione venga approvatacon un provvedimento di carattere in-terinale, valido cioè per la corrente an-nata venatoria, con l’impegno, sin dasubito, di ridefinire le competenze ed ilimiti delle procedure valutative, ondeeliminare le assurde ed illegittime li-mitazioni imposte dall’Assessorato alTerritorio ed all’Ambiente.Infine abbiamo invitato l’Assessore asottoporre alle Associazioni, primadella sua approvazione, ogni futuroprovvedimento di regolamentazionevenatoria, al fine di scongiurare ulte-riori sgradite sorprese.Al di fuori di ogni polemica, si rilevache alcune associazioni venatorie –che fino allo scorso anno “sconsiglia-vano” all’ex Assessore Aiello di pro-cedere nell’emanazione del Piano, chedifendevano dinanzi al Giudice ammi-

nistrativo la tesi per cui tale incom-bente non fosse necessario al fine diregolamentare l’attività venatoria e checi additavano quali “nemici della cac-cia” per via delle nostre idee diame-tralmente opposte – oggi plaudonoall’iniziativa di alcuni Deputati regio-nali, che sollecitano l’approvazionedello strumento.È bastata una sentenza del TAR – pe-raltro abbastanza prevedibile nel suocontenuto – a far crollare alcune cer-tezze e mettere tutti d’accordo; bene,ma il rammarico rimane.Se infatti l’ex Assessore Aiello ed ilsuo staff ci avessero dato retta l’annoscorso, avremmo avuto un anno ditempo per apportare al Piano le modi-fiche che si rendono necessarie al finedi garantire un minimo di dignità al-l’esercizio venatorio, allo stato grave-mente compromessa dal DecretoDirigenziale del Territorio Ambientereso all’esito della procedura di valu-tazione.Non vogliamo ulteriormente indulgerealla tentazione di additare i responsa-bili dell’assurdità di alcune scelte cer-vellotiche, che hanno penalizzato eparalizzato il mondo venatorio negliultimi due anni; non possiamo peròesimerci dall’evidenziare che, con l’ul-tima pronunzia, il TAR ha delineatol’unico, ineluttabile, percorso logico-giuridico attraverso cui la regolamen-tazione della caccia in Sicilia devepassare, senza se e senza ma.Ci attende un’altra stagione di sacri-fici; facciamo in modo che, questavolta, questi non siano inutili. Occorre abbandonare la linea di chicontinua a proporre assurde sperimen-tazioni sulla pelle dei cacciatori e pre-tendere, tutti insieme, di raggiungere ilmiglior risultato possibile nel rispettodelle regole, chiare, certe ed univocheper tutti.

Francesco D’Elia

Luigi Longo eletto vice presidentedell’ATC di BeneventoLuigi Longo è stato eletto alla presidenza dell'Atcdi Benevento con 11 voti, e Vice presidente con 14 voti. Il mondo venatorio, ambientale e agricololo ha votato all’unanimità. Al neo vice presidente gli auguri di buonlavoro da parte dell’Arci Caccia consapevoli che anche in questonuovo incarico saprà mettere tutta la determinazione e la competenzache ha dimostrato sempre nel lavoro associativo a favore di una cacciamoderna e compatibile con gli equilibri naturali.

A Padulle gara cinofila di beneficenzaper i bambini di Cernobyl

Sul campo cinofilo di Padulle di Sala Bolognese, gestito dall’Arci Caccia e dalla Federcaccia, si è svolta una provaa squadre alla quale hanno partecipato ben 17 formazioni di vise in due categorie. Accanto all’aspetto sportivo dasegnalare il fatto che parte del ricavo è stato donato in beneficenza a sostegno dei bambini di Cernobyl. Al terminedella gara la categoria A è stata vinta dalla squadra di Padulle, seguita da Galliera e Vado. La categoria B, di contro,ha visto l’affermazione di Casteldebole davanti a Castelmaggiore e Padulle.

“Siamo pastori e non criminali. Io allevo pecore in modo tradizionale, portandole tutti i giorni al pascolo, dal 1977, e pensodi poter dire di avere una certa conoscenza. La pecora esiste ancora oggi solo grazie a questa attività: non sopravvivrebbe allostato brado. O si pensa di aprire zoo, per conservare gli animali come nei musei, oppure non si sa di cosa si sta parlando. Spa-riranno pastori, pecore, agnelli e anche il formaggio: perché solo togliendo l'agnello si può prendere il latte alla pecora. E' unragionamento semplice, ma che può fare solo chi ha messo piede almeno una volta in stalla - E aumenterà l'inquinamentoperché le greggi al pascolo, e l'allevamento tradizionale, contribuiscono al mantenimento della biodiversità e alla riduzionedi CO2, attraverso la ricrescita dell'erba. E tengono sotto controllo il rischio idrogeologico e gli incendi”.“Paragonati alla criminalità organizzata che imbottisce i cani di cocaina, attaccati in modo indiscriminato. Dobbiamo scom-parire, come già sta accadendo per la situazione economica e la concorrenza di prodotti sottocosto dall'estero? Lo dicano aper-tamente. Ma dicano anche che, con noi, sparirà un sistema economico che ha fatto di queste montagne quel patrimonioambientale che ora tutti ci invidiano, spariranno i borghi, e spariranno anche le pecore”.Mi hanno colpito le parole di Nunzio Marcelli, presidente dell’associazione allevatori ovicaprini d’Abruzzo che ho letto inuna intervista realizzata da www.rete5.tv. Parole semplici, crude e determinate di chi sente addosso la croce ingiusta del pre-giudizio ideologico e della deriva culturale. Attacchi integralisti, ancorché minoritari, che mal si conciliano, di contro, conl’esigenza di affermare un nuovo umanesimo che affida agli esseri umani le responsabilità, da incrementare, nei confronti delmondo fisico e biologico. Peraltro queste responsabilità, che sfuggono a chi pratica l’intolleranza, hanno o dovrebbero avereuna dimensione scientifica ed etica perché richiamano la necessità di una maggiore consapevolezza dell’impatto che le azionidegli uomini hanno sugli equilibri naturali e sugli altri esseri viventi. Ridurre una sensibilità ad una proposta fatta di precetti,divieti, aggressioni è davvero sbagliato perché non solo si pone di traverso contro quel protagonismo culturale e secolare intante attività, non ultima quella gastronomica, che hanno accompagnato storia e legami tra uomini e animali ma anche con laricerca di evoluzioni più concrete sul tema del benessere animale. E’ più facile invece alzare gli steccati, alimentare il conflittopiuttosto che cimentarsi con il governo delle cose, con gli interessi collettivi. E dire che in questa fase così difficile, l’Italiadovrebbe tornare a fare l’Italia partendo dalla forza, dalla bellezza e dalle vocazioni dei suoi territori e delle sue tradizioni. In-vece c’è chi non trova di meglio che tuonare il disgusto contro la maggioranza degli italiani, quegli stessi che tentano diresistere e cercano di guardare il futuro con rinnovata fiducia.

Marco Ciarafoni

Il pregiudizio che non è utile al Paese

Page 7: Arcicaccia Informa 2013

La Corte Costituzionale boccia la riformae il taglio delle Province. Ddl del Governo

La Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dellariforma delle Province contenuta nel decreto Salva Italia e il loro riordino,che ne prevede la riduzione in base ai criteri di estensione e popolazione.Non è materia da disciplinare con decreto legge, hanno stabilito i giudici.Secondo la Consulta, «il decreto-legge» sulle Province «atto destinato afronteggiare casi straordinari di necessità e urgenza, è strumento norma-tivo non utilizzabile per realizzare una riforma organica e di sistema qualequella prevista dalle norme censurate nel presente giudizio». Dopo lasentenza il Consiglio dei Ministri in data 26 luglio ha approvato in viapreliminare un provvedimento che trasforma le Province in enti di se-condo livello con funzioni ridotte, sia rispetto a quelle attuali, sia rispettoalle funzioni riconosciute alle città metropolitane. Al tempo stesso è statovarato un ddl di riforma costituzionale per l’abrogazione dell Province.

Corte Costituzionale: illegittimo unico ambito regionale per caccia alla migratoria epacchetto giornate continuativeLa Corte Costituzionale con sentenza n. 142/2013 del 17 giugno, depo-sitata il 20 giugno, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo43, commi 6, 6-bis e 6-ter, della legge della Regione Abruzzo 28 gennaio2004, n. 10 (Normativa organica per l’esercizio dell’attività venatoria, laprotezione della fauna selvatica omeoterma e la tutela dell’ambiente).La Corte Costituzionale, infatti, ha ritenuto fondata l’illegittimità costi-tuzionale con la seguente motivazione: “L’art. 14, comma 1, della leggen. 157 del 1992 dispone che: «Le regioni, con apposite norme, sentite leorganizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a li-vello nazionale e le province interessate, ripartiscono il territorio agro-silvo-pastorale destinato alla caccia programmata ai sensi dell’articolo10, comma 6, in ambiti territoriali di caccia, di dimensioni subprovinciali,possibilmente omogenei e delimitati da confini naturali».Inoltre la Corte ha stabilito che la previsione di un unico comparto re-gionale pone in essere una deroga non consentita alla regolamentazionedella caccia alle specie migratorie contenuta nell’art. 14, comma 1, dellalegge n. 157 del 1992.

L’Arci Caccia di Caserta è viva e vegetaSiamo spiacenti di aver potuto constatare via web sotto la voce del sito:www.pupia.tv (allegato 1) le false informazioni messe in circolazione in talescritto nel quale, oltretutto, si fa riferimento all’ex Presidente provinciale diCaserta, sig. Salvatore Oliva il quale, tra l’altro, risulta non essere più iscrittoall’Arci Caccia dallo scorso anno.In verità, contrariamente a quanto erroneamente scritto nel ComunicatoStampa di cui sopra, circa lo scioglimento dell’Associazione provincialeArci Caccia di Caserta è bene sin da subito e con forza, ribadire che l’Asso-ciazione Arci Caccia di Caserta così come di tutta l’intera Campania è vivae vegeta con dirigenti provinciali e regionali di alto profilo. Infatti il nuovodelegato dell’Arci Caccia di Caserta è il sig. Nicola Corrado, al quale l’As-sociazione nazionale porge i più calorosi auguri di buon lavoro.Per tali motivi, l’Arci Caccia nazionale diffida chiunque possa divulgare no-tizie false e tendenziose circa fatti non veritieri, diffida altresì tutte le personenon legittimate dall’Arci Caccia stessa ad usare simboli, materiali, logodell’Associazione nazionale Arci Caccia.Il Presidente nazionale, Osvaldo Veneziano, ha dato altresì incarico ai proprilegali, avv. Alessandro Ippoliti ed Antonello Meuti di verificare se in tali cir-costanze vi possono essere profili di rilevanza giuridica.

Ad Afragola nuovo circolo Arci CacciaAd Afragola, in piazza Castello, campeggia lo stemma dell’Arci Caccia.Un nutrito gruppo di cacciatori ha deciso, infatti, di costituire il circolodell’Arci Caccia e di iniziare la programmazione dell’attività. In particolarele maggiori attenzioni sono ora riservate alla prossima ed ormai imminentestagione venatoria. Di sicuro interesse le offerte assicurative che con Ge-nerali Italia S.p.A. non trovano eguali in termini di affidabilità. Il brindisiaugurale è stato fatto alla presenza di Sergio Sorrentino, presidente regionalee vice presidente nazionale dell’Arci Caccia. A tutti i nuovi soci e al nuovogruppo dirigente il più caloroso benvenuto da parte di tutta l’Associazione

Affollata assemblea a San Giovanni ValdarnoAffollata assemblea di cacciatori a San Giovanni Valdarno per il tradizioneappuntamento che ogni anno il circolo dell’Arci Caccia organizza insieme atutti gli altri circoli della vallata valdarnese. L’incontro aperto a tutti i caccia-tori, qualunque fosse l’associazione di appartenenza, è stata aperta da un in-tervento di Marino Faltoni e ha visto la presenza di Luca Giusti, presidenteprovinciale dell’Arci Caccia e di Massimo Logi, vide presidente nazionale.Accanto al tema di strettissima attualità quale è il calendario venatorio nelcorso dell’incontro molto si è discusso dell’unità del mondo venatorio e dellacrisi che attraversa l’attività venatoria in stretta relazione con la crisi generaledel Paese. Una richiesta chiara ed imprescindibile di unità del mondo venato-rio, di difesa della cultura della caccia dagli attacchi dell’animalismo radicalee di certezza del diritto per esercitare l’attività venatoria sono stati gli argo-menti al centro degli interventi dei soci dell’Arci Caccia e dei cacciatori iscrittialle altre associazioni. Temi ripresi nelle conclusioni di Massimo Logi, che hasottolineato come l’unica strada per proseguire la nostra passione sia quelladell’unità del mondo venatorio, purchè costruita su una piattaforma di obiettivicredibili: dalla difesa della caccia sociale ad un nuovo patto con il mondo agri-colo, ad contrasto intelligente e scientifico alla deriva animalista. L’iniziativaaveva lo scopo di informare ma anche coinvolgere i cacciatori di tutte le ap-partenenze alla partecipazione attiva e ad una discussione sui problemi reali.Obiettivo certamente raggiunto. Un segno importante che qualifica il mondovenatorio se esso è capace di parlare la lingua della ragione e della lungimi-ranza. Solo così la caccia potrà riscrivere il suo futuro parlando alla società epalesando la sua grande utilità gestionale e sociale.

Consiglio di Stato. Addestramento canicon sparo può essere esercitato oltrei limiti temporali dell’attività venatoria

L’allenamento e l’addestramento dei cani con facoltà disparo non è assimilabile all’attività venatoria con con-seguente soggezione ai limiti temporali previsti dalla le-gislazione in vigore. E’ quanto ha stabilito il Consigliodi Stato sezione VI in sede giurisdizionale con sentenzadell’11 febbraio 2013. Il Consiglio di Stato ha “osservatoche, nel sistema di disposizioni dettate dalla legge 11febbraio 1992, n. 157, l’attività di addestramento ed al-lenamento dei cani forma oggetto di specifica e settorialeregolamentazione rispetto all’ordinario esercizio dell’at-tività venatoria quale definito dall’art. 12 della legge pre-detta. Il comma ottavo dell’art. 10, rubricato “Pianifaunistici venatori”, della legge n. 157/1992 stabilisce,infatti, che i piani faunistici venatori comprendono, tral’altro, lett. e), “le zone e i periodi per l’addestramento,l’allevamento e le gare dei cani anche su fauna selvaticanaturale o con l’abbattimento di fauna di allevamentoappartenente alle specie cacciabili, la cui gestione puòessere affidata ad associazioni venatorie o cinofile ov-vero a imprenditori singoli o associati”. Detta attività sipone in rapporto di specialità rispetto al genus dell’atti-vità venatoria in senso lato, quale definita dall’art. 12 l.cit.. Ove il legislatore avesse inteso assimilare tout courtl’attività di addestramento alla caccia dei cani all’ordi-naria attività venatoria quanto ai luoghi ed ai periodi diesercizio, nulla, invero, avrebbe disposto al riguardo, tro-vando applicazione la disciplina generale sul prelievovenatorio. Diversamente, per specifica scelta normativa,l’addestramento dei cani può formare oggetto di specialeregolamentazione, ai sensi dell’art. 10, comma 8, lett. e),già citato, quanto alle “zone” ed ai “periodi”, con la con-seguenza che l’arco temporale di svolgimento dell’atti-vità non deve necessariamente coincidere, nei casi disparo consentito su fauna di allevamento appartenentealle specie cacciabili, con quelli ordinariamente stabilitidall’art. 18 l. n. 157 del 1992 per l’abbattimento di capiappartenenti alla fauna selvatica. Sotto altro profilo, èstato messo in luce che l’attività di allenamento e adde-stramento dei cani alla caccia, sul piano concettuale, siconfigura indirizzata all’acquisizione di capacità e di de-strezza di detti animali nella ricerca e riporto della sel-vaggina e si pone, pertanto, in funzione propedeutica efunzionale rispetto ai periodi assegnati per l’eserciziodella caccia nell’arco dell’anno solare, nel cui ambito leattitudini in precedenza acquisite devono trovare profi-cua utilizzazione. Sono proprio le particolari esigenzeconnesse all’addestramento dei cani che postulano unesercizio temporale più ampio di quanto non sia previstoper le normali attività di caccia alle specie selvatiche.Oltre che per la localizzazione territoriale in specificiambiti, l’attività di addestramento dei cani, secondo lagiurisprudenza richiamata, è differenziata rispetto all’or-dinaria attività venatoria anche per l’oggetto, che è indi-viduato dall’art. 10, comma 8, cit., con riferimento anchea “fauna di allevamento appartenente a specie caccia-bili”, nozione che si differenzia da quella di “fauna sel-vatica” nei cui confronti sono indirizzati gli atti diabbattimento e cattura che, ai sensi dell’art. 12 legge n.157/1992, costituiscono l’ordinario esercizio venatorio,assoggettato ai limiti temporali di cui al successivo art.18. Nel caso di specie la facoltà di sparo è consentita uni-camente nei confronti di esemplari immessi allo scopolimitato ed esclusivo di consentire l’esercizio, nelle zonea ciò destinate, dell’attività presa in considerazionedall’art. 10, comma ottavo, della legge citata, che, comein precedenza esposto è assunta dalla norma con carat-tere di specialità. Non induce a diverso avviso il dispostodell’art. 30, comma 4, della legge regionale veneta n. 50del 1993 che si riferisce alle attività che possono esseresvolte nell’ambito delle aziende agri-turistico-venatorie,mentre l’impugnata previsione dell’allegato B della de-libera della Giunta provinciale di Verona n. 25 del 2008è riferita alle specifiche zone per cani individuate all’in-terno delle aziende stesse”.

L’Arci Caccia del Lazio scrive

all’Assessore Sonia RicciL’Arci Caccia del Lazio ha scritto una letteraaperta all’Assessore Sonia Ricci per inte-grare l’ordine del giorno del Comitato Tec-nico Faunistico Venatorio Regionaleprevisto per il prossimo 3 giugno. La ge-stione faunistica nel Lazio non esiste. Oc-corre attivare politiche di gestionenell’interesse della comunità, degli agricol-tura, dell’ambiente, della buona attività venatoria.Di seguito riportiamo il testo della lettera:“Onorevole Assessore,Le profonde trasformazioni istituzionali che investono il ruolodelle province, e le modificazioni riguardanti le consistenze dipopolazioni di fauna selvatica in vasti territori del Lazio (un-gulati e non solo), impongono l’adozione di misure urgenti edinnovative a garanzia sia degli equilibri ambientali ed econo-mici, sia della certezza dell’attività venatoria anche in rapportoalla valorizzazione delle colture agricole.L’Arci Caccia del Lazio chiede che l’ordine del giorno del Co-mitato Tecnico Faunistico Venatorio Regionale, previsto per ilprossimo 3 giugno possa essere integrato con i seguenti argo-menti:1. L’attivazione della funzionalità dell’Osservatorio Faunistico-Venatorio Regionale, con le necessarie risorse economiche eprofessionali, per un monitoraggio aggiornato e mirato delleconsistenze faunistiche;2. Il superamento tempestivo degli impedimenti che stanno fa-cendo rinviare in maniera inaccettabile l’approvazione delnuovo Piano Faunistico-Venatorio Regionale (il precedente fuapprovato nel 1998 e non del tutto applicato).3. Nuove misure per far fronte ai crescenti oggettivi disagi delmondo agricolo, aggravati dalla crisi, derivanti da squilibri ge-stionali che stanno provocando un aumento dei danni all’agri-coltura (nonché degli incidenti d’auto), a fronte di unadecrescente disponibilità di risorse finanziarie da utilizzare peri risarcimenti;4. L’attivazione di un confronto tra tutte le parti interessate –Istituzioni, associazioni venatorie, ambientaliste, agricole -, af-finché la Regione Lazio abbia una propria “proposta” sul futuro“sistema caccia”, e sul ruolo e lo “stato giuridico” degli AmbitiTerritoriali di Caccia in relazione alle profonde novità legisla-tive che investono la Regione con il superamento e/o la revi-sione delle Province;5. L’attivazione di una nuova prassi istituzionale, che, in osse-quio ai dettami della “gestione” delle specie selvatiche, mettaal centro le potenzialità del mondo venatorio per le azioni dicontenimento numerico di popolazioni di fauna al fine di pre-venire danni all’agricoltura ed all’ambiente; per una correttaapplicazione del principio della “caccia in deroga” a specie,quali lo storno, al fine di prevenire conflitti sociali; per il con-seguimento della certezza dell’esercizio venatorio, approvandoentro il 15 giugno il calendario venatorio.Con l’occasione sentiamo il dovere di ricordare che il 6 novem-bre 2012 (G.U. n° 277 del 27.11.2012) è stato approvato il De-creto dei Ministeri dell’Ambiente e della Tutela del Territorioe del Mare e delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestaliche ha per oggetto: “Modalità di trasmissione e tipologia di in-formazioni che le regioni sono tenute a comunicare per la ren-dicontazione alla Commissione europea sulle ricerche e i lavoririguardanti la protezione, la gestione e l’utilizzazione delle spe-cie di uccelli, di cui all’articolo 1 della direttiva 2009/147/CE.(12A12391)”. La norma decreta la competenza delle Regioninella raccolta dei dati relativi ai carnieri venatori e per i prelieviin deroga. La raccolta dei dati è indispensabile ai fini di con-sentire di valutare l’areale e la consistenza delle specie di avi-fauna con indicazioni sulle tendenze, le minacce e lo stato diconservazione. Queste informazioni, da legge, dovranno giun-gere, entro la fine dell’anno, alla Comunità Europea altrimentiil nostro Paese non potrà avviare, nelle migliori condizioni, ladiscussione sull’elenco delle specie cacciabili e sugli allegatialla Direttiva 2009/147/CE. Negli incontri formali intercorsitra le Regioni e i Ministeri competenti si è individuato il mesedi settembre quale scadenza utile alle Regioni – competenti perlegge – per fornire i dati dei “tesserini”.L’auspicio è che il Suo Assessorato voglia provvedere a racco-gliere i dati riportati sui tesserini venatori a disposizione neitempi più rapidi così da inviarli al Gruppo Tecnico previsto dalDecreto, coordinato dal Ministero dell’Ambiente con i rappre-sentanti del Mipaf, delle Regioni e dell’Ispra, così come risul-terebbe stiano facendo, in ottemperanza alle sopradettedisposizioni, già altre Regioni.RingraziandoLa anticipatamente, invio distinti saluti”.

Si è svolta a Rivanazzano Terme la prima Festa dellacaccia. La manifestazione, a carattere interprovin-ciale (Pavia e Alessandria), è stata gestita e organiz-zata con il Patrocinio del Comune, della Pro Loco,del Gruppo Naturalistico e del Gruppo Cacciatori diRivanazzano Terme. Sono intervenuti l'AssessoreProvinciale alla caccia Alberto Lasagna ed il Consi-gliere Regionale del PD Giuseppe Villani. L’eventoha visto la presenza di produttori di armi, ottiche, ab-bigliamento, accessori ed agenzie venatorie, e diun’area ristoro con i gusti dell’caccia. Alla manife-stazione ha preso parte l’Arci Caccia che ha organiz-zato un proprio stand con la partecipazione delpresidente provinciale di Pavia Giorgio Magnani edil responsabile sede di Campospinoso Aldo Defilippi.

Buon successo della Festa

della Caccia a Rivanazzano

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Federcaccia ed Arci Caccia: “Con questa gente non è possibile alcun confronto”

Siena. Animalisti scatenati. Indegna gazzarra nella sala del Consiglio Provinciale“Non hanno idee. Non hanno propo-ste. Non ne hanno mai avute. Gli ap-partiene solo un’intolleranza grigiaed incolta che rimanda ai periodi piùbui della storia dell’Europa e delmondo. Urlano, offendono, minac-ciano perché per loro il contesto ci-vile e democratico è cosa ignota .Non sorprendono, dunque, i lorocomportamenti”: così Federcaccia eArcicaccia stigmatizzano, in una let-tera aperta inviata oggi ad Istituzionie categorie, il comportamento tenutoda un gruppo di animalisti nella saladel Consiglio Provinciale di Sienaper bloccare provvedimenti legittimidi gestione della fauna. La sorpresa semmai, sostengono le

associazioni venatorie “è che le loroazioni e provocazioni abbiano tro-vato ascolto da esponenti della poli-tica e delle Istituzioni, che decisionisacrosante siano state contestate eche delle stesse si sia ipotizzato il ri-tiro, nonostante la piena legittimità ela più che documentata necessità”.Comprensione dunque per la ricercadi dialogo dell’Amministrazioneprovinciale ma anche l’amara con-statazione che il tentativo di dialogo,attuato con la moratoria del provve-dimento sul controllo delle popola-zioni di volpe, rappresenti in questocaso “una missione impossibile eche l’intento, pur apprezzabile,dell’Amministrazione non aveva al-

cuna possibilità di conseguire il ri-sultato auspicato”. Di qui l’appello : “Devono adessotornare a prevalere le ragioni del go-verno del territorio e la responsabi-lità degli organi competenti,l’Amministrazione Provinciale, nelconfermarle e sostenerle dando defi-nitiva attuazione alle disposizioni giàemanate, nella loro integrità. Ognidiverso esito, ogni pur parziale arre-tramento o rinvio assumerebbel’amaro sapore del cedimento al ri-catto ed alla minaccia della gazzarra,significherebbe che basta la scalma-nata ed incivile protesta di sparutigruppetti ad annullare decisioni le-gittime ed ampiamente condivise”.

A confronto ambientalisti, cacciatori, tecnici, ricercatori

A Torino un convegno sulla gestione del patrimonio faunistico

Venerdì 10 maggio, alla Fabbricadelle “E”, Sala 8 marzo, corso Tra-pani 95, ambientalisti, cacciatori,tecnici faunistici e ricercatori univer-sitari hanno discusso di un nuovomodello di gestione della fauna sel-vatica e degli ambienti naturali cheriporti nell’alveo scientifico una ma-teria che deve appartenere a tutti icittadini.Al mattino, si sono svolti gli inter-venti sui modelli di gestione deglianimali selvatici e dei loro ambienti.Nel pomeriggio, è stata la volta diuna Tavola Rotonda per indicare allapolitica una strada da percorrere perla gestione del bene comune-faunaselvatica alla quale hanno parteci-pato Massimo Buconi, Vice presi-dente nazionale Federcaccia;Riccardo Fortina, Presidente WwfPiemonte; Antonino Morabito, Re-sponsabile nazionale fauna Legam-biente; Giovanni RolleResponsabile Gestione Fauna Coldi-retti Torino; Osvaldo Veneziano Pre-sidente nazionale Arci Caccia; DarioZocco, Direttore del Parco Fluvialedel Po e dell'OrbaIl punto di partenza è stato un docu-mento redatto da un gruppo diesperti di temi ambientali che ha de-ciso di ritrovarsi per discutere di unapproccio alle tematiche faunistichee naturalistiche secondo un ambien-talismo scientifico.Il documento rilancia la gestionefaunistica ed è stato sottoscritto dauna buona parte del mondo tecnico-naturalistico piemontese impegnatotutti giorni a studiare la natura, aconservarla, ad approfondire le pro-blematiche della sua gestione, a sug-gerire alla politica norme persalvaguardare un patrimonio, ap-punto, di tutti noi umani.Quel documento vuole essere la baseper una discussione aperta tra mondoambientalista, mondo scientifico-universitario, parchi, agricoltura,mondo venatorio e politica. Il presupposto è che la legge consi-dera gli animali e l’ambiente natu-rale patrimoni indisponibili dellostato, dunque delle collettività. Superare la sterile contrapposizioneemotiva tra animalismo e mercifica-tori della fauna selvatica è la via daintraprendere se si vuole mantenereil nostro patrimonio faunistico inequilibrio con il resto del patrimonionaturale. Un ambientalismo che non segual’animalismo di maniera ma che af-fronti in modo scientifico e pragma-tico la gestione di questo patrimoniocollettivo è l’unico in grado di pro-teggere davvero la natura e regalarlaalle generazioni successive di umani.

Un ambientalismo che riconosca inpieno agli uomini il compito di cu-stodire e coltivare la natura è l’unicoin grado di promuovere politicheconcrete per il ripristino degli ecosi-stemi e per il loro mantenimento.La vicenda del mancato referendumregionale sulla caccia, che ha infiam-mato il dibattito politico nella prima-vera 2012 ha reso evidente a tutti chele questioni legate alla gestione degliambienti naturali non possono esserelasciate agli approcci emotivi e affet-

tivi che nulla hanno a che fare con lelogiche della natura e che allonta-nano dalle politiche di migliora-mento e gestione attiva. Da quello scontro che non ha la-sciato né vincitori né vinti, rischia digenerarsi uno stallo dove a rimettercisono soltanto la natura e gli animali.Dalla paura che si è generata di scot-tarsi ancora con le tematiche legatealla tutela della fauna e alla sua ge-stione, la politica rischia solo la pa-ralisi.

Nelle scuole di Sant’Elpidio con il Csaa

Il Csaa delle Marche in collaborazione con il Comune di Sant’Elpidio a Maree con la scuola media “Andrea Bacci” una visita all’oasi di Capodarco diFermo. L’iniziativa fa parte di un progetto, svolto insieme allo Studio natu-ralistico Pan, per affrontare insieme agli 85 alunni di quattro classi i temidegli ecosistemi naturali e dell’osservazione degli uccelli. La visita all’oasiè stata preceduta da una serie di lezioni preliminari che hanno consentito diapprofondire la migrazione degli uccelli e l’importanza dell’inanellamentoscientifico.Una seconda fase di laboratorio didattico è stata svolta presso il Bosco dellaComunità di Capodarco di Fermo allorchè sono stati visionati diversi sentierie gli alunni hanno potuto vedere come funziona una stazione di inanella-mento scientifico. L’inanellatore Nazzareno Polini, insieme ai ragazzi, ha controllato le reti,presi gli uccelli intrappolati al fine di inanellarli, misurarli e rilasciarli. L’ope-razione si svolge in stretta relazione con l’Ispra e può essere svolto, come èstato spiegato, solo da operatori formati ed abilitati dallo stesso Istituto. L’attività ambientale è proseguita con la visita all’aula didattica gestita dallaSmilax Nova associazione dove si è affrontato il tema dell’ecosistema boscoche i ragazzi successivamente hanno potuto esplorare. Insegnanti e alunnihanno apprezzato molto quanto proposto dagli organizzatore.Ringraziamenti doverosi per la Comunità di Capodarco, al dott. NazzarenoPolini, al preside della scuola professor Andrea Bacci, a tutto il corpo inse-gnante, all’assessore Monia Tomassini, all’ufficio scuola del Comune. Il progetto andrà avanti con una sessione specifica legata ad un concorso fo-tografico. Per quanto ci riguarda lavoreremo perché anche nel 2014 si possaripetere l’iniziativa.

Domenico Verdecchia

Il Campionato Italiano di caccia su beccacce, giunto all’undicesima edizione, haavuto un grandissimo successo per partecipazione, qualità dei cani presentati eper il risultato conseguito. Grande merito va ascrittoa tutto lo staff organizzativodi Città di Castello con in testa l’infaticabile ed encomiabile Giampaolo Zandriniche con la sua passione e volontà ha trasferito e trascinato gli altrettanto espertie preparati accompagnatori ad un evento così importante. Fernando Locchi, LuigiFalleri, Romano Bianconi, Franco Guerrini, Fabio Falleri, Gabriele Faloci,Marco Giaccaglia, Giuliano Fruschini, Egidio Biagioli, Roberto Tognoloni,Bruno Primavera, Marco Lupattelli, Lorenzo Ruggeri e l’intramontabile e per-fetto Presidente dell’Arci Caccia di Città di Castello, Alberto Alunni lavorandocon competenza nei giorni precedenti le prove, sono riusciti a censire, con grandemaestria, i monti destinati alla manifestazione: Il risultato è stato evidente: oltre15 le beccacce involate e molti di più gli incontri dei cani.Splendido l’habitat della montagna demaniale a disposizione della manifesta-zione. I partecipanti, di altissimo valore, hanno potuto realizzare una classificadi grande prestigio.Con grande piacere si sono potuti osservare tanti cacciatori che hanno raggiuntolivelli qualitativi che nulla hanno da invidiare alla “cinofilia ufficiale”.Su dieci batteria, tre sole sono senza classifica e, sebbene il numero era di nonpiù sette/otto per batteria alcuni, come si può ben notare dalle classifiche, hannoottenuto risultati più che eccellenti. Emozionante, negli inglesi, il barrage a cin-que. Ha vinto con grande merito il Setter Inglese Breack, di Antonello Angelici,grande soggetto che ho avuto il piacere di ammirare anche alcuni giorni dopo;seconda Zeta (SI) femmina di Franceschini, soggetto giovane che ha dimostratodi essere cane di ottima marca e di grandi mezzi. Altro cane tra i setter inglesiche è arrivato più volte al barrage è Rey di Tomasacci ma che purtroppo pur es-sendo un cane di grandi mezzi e grande realizzatore, quando arriva al confrontocon altri cani ha un calo di impegno. E se avesse ragione Gianpaolo Zandriniche, forte della sua esperienza, esprime così il suo parere: “forse sentendosi su-periore non accetta confronti”. Chissà?Sicuramente, per valore e capacità dimostrate non erano da meno Edbel Gloria,SI di Franca Giuliano e Atom, SI di Gerardo De Rosa ma il barrage oltre a testi-moniare le qualità è alle volte come una ruolette perché tutti avrebbero merita-vano di vincere. Grande contributo l’hanno dato anche quest’anno i cani da cerca, anche se nonnumerosi come lo scorso anno; si sono fatti onore Nemo, SPR di Fumanti che siè aggiudicato il titolo di Campione Italiano su l’altrettanto valida Geline, SPR diVolpi.Molto emozionante la premiazione con ottime relazioni dei giudici Paolo Fega-toli, Stefano Simboli, Giancarlo Massari, Marco Pensalfini, Salvatore Piedepa-lumbo, Roberto Santeramo, Avio Massoli, Federico Tosti, Domenico Verdecchia.Il Campionato ha visto la presenza anche del neo Presidente regionale EmanueleBennati il quale ha illustrato i meriti e le potenzialità sportive del Csaa e dell’ArciCaccia dell’Umbria e del Presidente nazionale del Csaa e presidente del Consiglionazionale dell’Arcicaccia Marco Ciarafoni il quale, dando il giusto lustro a questoimportantissimo appuntamento cinofilo ha voluto offrire ai presenti alcune ri-flessioni sul presente e futuro dell’attività venatoria e rimarcare la grande neces-sità di un mondo venatorio unito.Grandi applausi di tutti i concorrenti hanno chiuso una Campionato Italiano dif-ficilmente ripetibile.

Giorgio Filippucci

ClassificheContinentali Italiani - Giudice Giampaolo ZandriniNessun classificatoContinentali Esteri - Giudice Giancarlo MassariNessun ClassificatoCani da Cerca - Giudice Avio Massoli1° ECC Nemo SPR p. e c. Aldo Fortunati; 2° ECC Geline SPR p. e c. Lucio Volpi Inglesi

1a Batteria Giudice Domenico Verdecchia1° ECC Atom SI p.e c. Gerardo De Rosa; 2a Batteria Giudice Paolo Fegatoli1° MB Martin SI p.e c. Tidei3a Batteria Giudice Federico Tosti1° ECC Zeta SI p. e c. Franceschini4a Batteria Giudice Salvatore Piedepalumbo1° ECC Rey SI p. e c. Alipio Tomasacci; 2° ECC Nemo SI p. e c. Matteo Di Bacco; 3°MB Kris PT p. e c. Del Vecchio5a Batteria Giudice Stefano Simboli1° ECC Edbel Gloy SI p. e c. Franca Giuliano; 2° ECC Asia SI p. e c. Paolo Togni; 3°ECC Arno SI p. e c. Novello Bocci6a Batteria Giudice Roberto SanteramoNessun Classificato7a Batteria Giudice Marco Pensalfini1° ECC Breack SI p. e c. Angelici AntonelloAl termine è stato effettuato il Barrage dei primi cinque classificati con ECC e con pienomerito ha vinto il Campionato Italiano Breack SI di Angelici Antonello, 2° Zata SI di Fran-ceschini, poi Rey di Tomassacci, Edbel di Franca Giuliano, Atom di Gerardo De Rosa.Classifiche a SquadreCani da Cerca1a Umbriapunti 19 Lucio Volpi, Aldo Fumanti, RicciarelliInglesi2a Marchepunti 10 Chiarucci, Tomassacci, Fabio Barboni3a Umbriapunti 9 Franceschini, MartinelliInoltre è stato assegnato il Trofeo dell’Appennino a Diana, SI di Barboni che ha raggiuntoil maggior punteggio nelle due prove organizzate dal Presidente Roberto Tognolon e del-l’Associazioni Cinofila Eugubina in collaborazione con il CSAA .

Tricolori su beccacce. Tantiincontri, un grande campionato

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L'Arci Caccia dell'Umbriaa Caccia Village a Bastia UmbriaDal 17 al 19 maggio l’Arci caccia Umbria è stata presente a CacciaVillage con un proprio stand. Diversi gli eventi organizzati. Sabato 17vi è stata la presentazione del “Progetto corvidi” al fine di valorizzarela caccia ai corvidi come opportunità di caccia e come metodo di con-tenimento”. Ha partecipato la Società caccia cornacchie “Le Balze” esono state illustrate le metodologie di caccia a questo selvatico. Do-menica 19 maggio si è svolto l’incontro con Emilio Petricci primo se-lecontrollore italiano a praticare la caccia selezione con l’arco. Sempredomenica, gemellaggio con il Circolo di Palestrina di Roma. Con l’oc-casione è stato offerto un piccolo buffet a tutti i presenti.

Andrea Severi (Arci Caccia Roma)sull'attentato ai carabinieri“Esprimo profondo rammarico e sconcerto per il vileattentato all’arma dei Carabinieri e alle istituzioni de-mocratiche che l’Arma anche in questa triste occa-sione ha saputo proteggere con spirito di servizio ededizione assoluta” così Andrea Severi presidente del-l’Arcicaccia di Roma e inoltre:”mi auguro che i cara-binieri coinvolti abbiano entrambi un quadro clinicoche possa consentire loro una veloce guarigione senzadanni permanenti e invalidanti per il prezioso contri-buto che potranno ancora offrire al nostro Paese. Non posso altresì esimermidal chiedere allo Stato un ancor più attento controllo delle armi illegali e deimercati clandestini spesso, infatti, in tale occasioni si tende a complicare lavita di chi detiene e utilizza le armi correttamente, con cura e con responsabileprudenza. Nei momenti di massima tensione sociale, di crisi economica espesso morale la tendenza a compiere atti estremi e di altissima pericolositàper i civili e per i militari impegnati nella sicurezza, l’unica risposta seria delloStato è la prevenzione e il controllo e tengo a precisare non solo quello ai cit-tadini che dimostrano quotidianamente solidità e rettitudine, se necessario siattivino i canali di intelligence per prevenire l’utilizzo di canali delinquenzialiper il reperimento di mezzi offensivi. L’Arcicaccia da sempre chiede di poterdare un modesto ma sensibile contributo all’educazione e alla prevenzione diincidenti e di costituzione di pericolose zone d’ombra legislative a fianco delleforze dell’ordine e delle istituzioni democratiche”

Atc Napoli, voto unanime per SorrentinoVoto unanime per Sergio Sorrentino alla guida dell’Ambito Territo-riale di Caccia di Napoli. E’ una riconferma voluta da tutto il Consigliopresente alle Votazioni. Non è solo il riconoscimento per l’autorevo-lezza di una persona ma, come sostenuto durante l’Assemblea, ha ilsignificato di sostenere il progetto di una caccia rinnovata in strettasintonia con l’esigenza della valorizzazione del patrimonio ambientalee della gestione faunistica. Vedere insieme, uniti anche nelle scelte,agricoltori, ambientalisti e cacciatori nonché i rappresentanti degli entilocali, ha un valore particolare perché sta a significare che la concer-tazione non solo è possibile ma diventa un fatto compiuto allorché inforza di un progetto e della persona giusta a realizzarlo, vengono su-perati pregiudizi e messe in secondo piano le legittime sensibilità diappartenenza.

Cacciatori per il MeyerUn percorso di caccia itinerante e una gara al piattello a sostegno delMeyer. E’ un aiuto speciale quello che i cacciatori di San Casciano eSan Donato in Poggio intendono donare all’ospedale pediatrico di Fi-renze. L’occasione è stata la prima edizione del “Trofeo a squadre Cac-ciatori per il Meyer”, organizzata in collaborazione con FederazioneItaliana della Caccia, Arci Caccia, C.P.A. Si tratta di una gara di per-corso di caccia itinerante con 50 piattelli a scorrere che domenica 26maggio si è svolta per l’intera giornata a La Fontaccia a Castel San Gi-mignano (SI). L’intero ricavato è stato devoluto a favore del Meyer.

Convegno alla Festa dell'Arci Caccia di Pisa Sabato 4 maggio si è tenuta a Fornacette di Calcinaia, nell’ambito dellaIV Festa provinciale del cacciatore, organizzata dall’Arci Caccia diPisa, una Tavola rotonda dal titolo “Cacciamo i danni dalle campagne.AAA...CERCASI legge nazionale per gestione faunistica...esclusi per-ditempo”. L’iniziativa, coordinata dal presidente regionale Fabio Lupiè stata introdotta da una relazione di Manolo Panicucci, presidente dellafederazione provinciale dell’Associazione. Al dibattito hanno parteci-pato Massimo Buconi, vicepresidente nazionale Federcaccia, MassimoLogi, vicepresidente nazionale Arcicaccia, Leonardo Marras, presidentedella Provincia di Grosseto, Antonino Morabito, responsabile Fauna ebiodiversità Legambiente, Giampiero Sammuri, presidente Federparchie Gianfranco Santi, responsabile politiche venatorie della Confedera-zione Italiana agricoltori. La tavola rotonda è stata conclusa dall’inter-vento di Osvaldo Veneziano, presidente nazionale Arcicaccia.

Penisola Sorrentina, nuovo circolo Arci Caccia CsaaSabato 27 aprile si è tenuta l’inaugurazione del circolo Arcicaccia Csaadella Penisola Sorrentina in Via Fontana Forma 18 di Sant’Agata diMassa Lubrense. Una occasione per incontrare gli appassionati caccia-tori e gli amanti delle attività ambientali e all’aria aperta con Sergio Sor-rentino, presidente regionale e vide presidente nazionale dell’Arcicaccia

L'Arcicaccia di Pistoia organizza, dal 27 luglio al 15 agosto, al Centroturistico venatorio dei Lagoni, a Collina Pistoiese, la 20ª Festa Regio-nale del Cacciatore. La manifestazione propone iniziative sportive, ri-creative e culturali accompagnate da buona cucina con piatti dicacciagione e di pesce. In funzione stand gastronomico, pizzeria, bar-paninoteca e il lago per la pesca sportiva. Sarà infine possibile visitareuna mostra di oggetti in legno realizzati da Lorenzo Vezzosi.

Festa del cacciatore ai Lagoni

Potenza: nei giorni scorsi è stato eletto il nuovo Comitato di Gestione dell’ATC 3

“Regione che vai WWF che trovi”Determinante il voto del WWF rappresentato da un esponente

di una associazione di cacciatori “ultras”In merito alla scelta del WWF difarsi rappresentare formalmente daun esponente di una Associazionevenatoria di quelle più impegnate achiedere di allungare i tempi di cac-cia nonché ad allargare il numerodelle specie cacciabili regolarmentefallito. Il Presidente regionale dell’ArciCaccia della Basilicata e consiglierenazionale, Alfonso D’Amato, ha di-chiarato: “E’ importante che il WWFsi sia schierato senza se e senza maa favore della caccia in Basilicatarompendo con le posizioni animali-ste e inserendo, in nome e per contodell’associazione ambientalista unautorevole rappresentante di una as-sociazione venatoria locale nel Co-mitato di Gestione. Il voto del WWFha concorso inoltre ad eleggere ilnuovo Presidente dell’Ambito Terri-toriale di caccia ATC 3 di Potenzanella persona di un dirigente di

un’associazione che in tutta Italia hasostenuto le posizioni più oltranziste“sulla caccia”. Il WWF nazionale, untempo, le etichettava “barbarie vena-toria”. Ora auspichiamo che il WWF vogliacontrastare d’intesa con il neo presi-dente dell’ATC l’acquisto di animalipronta caccia e privilegiare, di con-tro, investimenti in ripristini ambien-tali, lotta al bracconaggio, tutela delterritorio. Almeno questo! Se le “doppiette” del WWF conti-nueranno ad essere impegnate sullalinea delle associazioni venatorie chepredicano più tempi, più spazi, piùspecie per la caccia, saranno dannoseper l’ambiente della Basilicata, rin-negheranno le sollecitazioni positivedei cittadini, degli agricoltori, degliallevatori e delle associazioni vena-torie impegnate per una caccia soste-nibile e per valorizzare il bene“fauna” patrimonio di tutti i cittadini.

La Festa dell’ARCI Caccia di Pale-strina è ormai una meravigliosa tra-dizione.La sua riproposizione annuale nonha il limite della “routine” che con-traddistingue talune manifestazioni.Nulla è mai scontato quanto vieneorganizzato il gran “cenone” di Pa-lestrina. Lotterie, autorità, presenze,menù, vini sono sempre ogni annobellissime sorprese per la gioia deipartecipanti. Per questo si torna sem-pre volentieri. La cena sociale del 23marzo ha visto la presenza di circaquattrocento graditi partecipanti checi auguriamo di incontrare nei futuriappuntamenti di Festa già nel pro-gramma dell’ARCI Caccia di Pale-strina. In futuro le Feste di Palestrinasaranno sempre più importanti e par-tecipate dai soci ARCI Caccia anchedei Comuni limitrofi che si stannoorganizzando per dare vita al nuovoComitato territoriale autonomodell’ARCI Caccia. Il comitato avràun suo specifico gruppo dirigente perraccogliere attorno al Circolo di Pa-lestrina e ad Edoardo Tagliacozzo at-tuale Presidente tanti giovani e cosìaltre nuove importanti energie. In-tanto a Tagliacozzo che tutti affettuo-samente chiamano “Lallo”rappresentante coordinatore del co-mitato di zona e presidente del Cir-colo vanno i sentiti ringraziamentiper la Festa del 23 marzo 2013 equelle degli anni precedenti. Grazieanche alla squadra dei bravi appas-sionati e volontari del Circolo di Pa-lestrina. Ancor più valore ha assuntola manifestazione di quest’annoanche perché con il ricavato si potràfinanziare la gestione della nuovasede dell’ARCI Caccia di Palestrinae di zona sita in Via Consortile, n° 3Tel. 06/9573256. La nuova sede è stata aperta per for-nire i migliori servizi ai cacciatori eper dare loro assistenza per risolverei problemi burocratici di chi pratical’attività venatoria.Tra i partecipantialla cena un meritato riconoscimentoalle guardie volontarie dell’ARCICaccia e ai Presidenti dei Circoli deiComuni limitrofi presenti. Un grazie negli interventi di saluto

dei rappresentanti dell’associazioneè andato anche a tutti i familiari pre-senti.I complimenti sinceri vanno al tito-

lare, ai cuochi e ai camerieri del ri-storante MONTONI (Palestrina lo-calità Quadrelle) che si preparano adospitare l’ARCI Caccia per un pros-simo appuntamento culinario a basedi pesce già per i primi di luglio diquest’anno.L’ARCI Caccia ringrazia le autoritàlocali e regionali presenti nelle per-sone di Lena Rodolfo Consigliere re-gionale del Lazio e Presidente dellaCommissione Sanità, Adolfo De An-gelis Sindaco di Palestrina e Massi-miliano Dolce Presidente delConsiglio Comunale e i dirigenti del-l’ARCI Caccia: Andrea Severi Pre-sidente provinciale, Claudio TerribiliPresidente regionale e Osvaldo Ve-neziano Presidente Nazionale.

Ascoli Piceno, 2° Trofeo

Arci Caccia per razze da ferma

Nei giorni 23/24 febbraio si è svolto il 2°TROFEO ARCICACCIA, prova nazio-nale di caccia su selvaggina naturale per razze da ferma , organizzato dall’ ASDARCI CACCIA provinciale di Ascoli Piceno in collaborazione con il gruppo ci-nofilo piceno dell’Enci. Terreni della prova sono stati quelli delle zone ripopola-mento e cattura di Ascoli Piceno, di Appignano del Tronto ; di Appignano delTronto – Castel di Lama. Una vera e propria palestra per i nostri ausiliari, ricca di“vera” fauna selvatica. Il tempo è stato clemente, anche se i terreni erano partico-larmente fangosi, quasi impraticabili, a causa della pioggia caduta copiosa neigiorni precedenti . Nonostante ciò ci sono stati ottimi incontri: beccacce, fagiani ,lepri. I protagonisti della giornata di sabato 23 febbraio sono stati: la femmina diepagneul breton MISS di Dante Capriotti, che ha lavorato in perfetto stile di razzae ha dimostrato un gran spirito venatorio, e con mia grande soddisfazione, gli spi-noni condotti da Marco Nelli, che in questi terreni hanno potuto esprimere tutte leloro doti. A conferma dei risultati di sabato , nella giornata di domenica 24 sisono messi in risalto il Kurzhaar condotto dal Sig.Turci BORIS DEL GARINCOSe il setter inglese NEMBO condotto dal Sig.Ortolani , vincendo così entrambi ilTrofeo Arci CacciaUn ringraziamento particolare al Presidente del Gruppo Cinofilo Luigi Cataldi ea tutta la Segreteria per la grande collaborazione e impegno dimostrato per l’ottimariuscita della manifestazione. Un grazie va anche alla Giuria: Piero Balestra, LuigiCataldi, Silvio Corradetti, Goffredo De Matteis, Pasquale De Santis, Tullio Mo-retti.L’assegnazione dei due trofei, ai due soggetti appartenenti rispettivamente alla ca-tegoria continentali ed alla categoria inglesi, che hanno ottenuto la qualifica piùalta, si è svolta domenica presso il Ristorante “La Fonte” di Offida, momento que-sto che ha visto la partecipazione dei Presidenti Arci Caccia Sauro Marinozzi eDario Giudici e di tutti i membri del Direttivo Regionale e Provinciale dell’Asso-ciazione . La giornata si è conclusa con una” festa “conviviale offerta dall’Arci-Caccia ha cui hanno preso parte gli organizzatori, la giuria e alcuni concorrenti,dove c’è stata anche la possibilità di confrontarsi sui temi della cinofilia e dellacaccia.

Silvia Pagliarini

Una meravigliosatradizionela Festa delcacciatorea Palestrina

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Parchi Alpi Apuane. Concluso il primo anno del progetto di reintroduzione della pernice rossa

CSAA. E’ tempo di Expodi Giampaolo Ciampini

Sabato 6 Luglio si è svolta presso il centro sportivo di Valpiana la 17° Espo-sizione Nazionale Canina di Bellezza, prova valida per il Campionato To-scana e Italiano del C.S.A.A. Il caldo intenso e il periodo di certo nonfavorevole alle nostre esposizioni non hanno tenuto lontano i frequentatoridel nostro circuito espositivo, difatti questa edizione ha avuto per Valpianaun record di presenze. Le iscrizioni all’inizio sono andate un po’ a rilentoperò man mano che il tempo passava il numero delle iscrizioni diventavaimportante. Alle 18:00 puntualmente sono iniziati giudizi che hanno impe-gnato tutti i giudici presenti fino alle ore 20:00. Terminata la fase dei giudizie dopo la consueta pausa per la cena, il Delegato Salvatore Bellavia ha messoin ordine la situazione ed è iniziata la seconda fase della manifestazione,che è stata molto intensa e di ottima qualità. Alla fine i tre migliori soggettidi giornata sono stati: per la Classe Intermedia un notevole esemplare diBracco Ungherese, per la Classe Campioni un ottimo soggetto di Beagle,per la Classe Libera uno splendido esemplare di Wolfspitz che è poi risultatoil miglior soggetto assoluto della manifestazione. Un sentito ringraziamentoper questo bel pomeriggio trascorso all’aria aperta ,vada quindi a tutti i nu-merosi partecipanti, a tutta l’organizzazione che come semprei si impegnasempre al massimo e a tutta la giuria di giornata.

Sabato 13 Luglio si è svolta presso il centro di addestramento Dog’s Center“Il Sagittario” a Santo Stefano a Macerata l’Esposizione Nazionale Caninadi Bellezza, appuntamento ormai fisso da anni per il circuito espostivo delC.S.A.A. La prova era valida per il Campionato Toscano e Italiano con qua-lifica Icab. Ottima come sempre la location, ben raggiungibile, ampio par-cheggio disponibile per tutti, tensostrutture per garantire un riparo al fresco,ampia zona espositiva, ottima cucina casalinga e ottimi premi in natura, iltutto curato dall’esperto e amico Alessandro Froli. Una buona presenza dicani sia come numero che come qualità, hanno impegnato tutta la giuria digiornata, da segnalare una notevole numero dei cani da compagnia, che disolito non sono molto presenti alle nostre esposizioni. Ottima la secondafase della manifestazione ben animata e condotta dal nostro speacker uffi-ciale nonchè Giudice Paolo Ingoglia. Ma veniamo a podio di giornata, par-tiamo dal gradino più basso e quindi dal terzo posto, dove troviamoun’ottimo soggetto di Cavalier King vincitore della Classe Campioni, sulsecondo gradino del podio sale un notevole soggetto di Swergschnauzer vin-citore della Classe Libera, sul primo gradino del podio e quindi miglior sog-getto assoluto della manifestazione sale, una splendida Femmina di PastoreTedesco, vincitore della Classe Intermedia, di propietà del Sig. Nerelli Clau-dio. A questo punto rimane la parte dei saluti e ringraziamenti, che comesempre li rivolgo in primis a tutti gli espositori del giorno, a seguire saluti eringraziamenti a tutto lo staff del Sagittario e per ultimi ma non per impor-tanza a tutta la giuria di giornata. Ci vediamo il prossimo anno.

TROFEO SASI 2013Davvero una bella finale a pieno titolo quella svoltasi nello splendido qua-gliodromo di Piombino domenica 16 giugno, in palio il trofeo SASI 2013.Buona la presenza dei concorrenti, ottimo il livello dei soggetti in gara, cheoltre a dimostrare le loro doti venatorie, venivano valutati pure sotto il profilomorfologico funzionale, infatti era in palio pure il titolo più ambito il“BRAVO E BELLO”. La bella giornata, il bel territorio a disposizione, lacompetenza dei Giudici: Ristori, Smboli S e Baldaccini W, sotto la sapientee collaudata regia del Delegato Borchi Giampiero, a fatto si che tutto scor-resse nel migliore dei modi. Tutti i partecipanti al di là di ogni singolo risul-tato, hanno potuto trascorrere davvero una bella giornata all’insegna dellacinofilia più totale, lavoro e tipicità, una unione davvero preziosa che valo-rizza e impreziosisce i soggetti a pieno titolo.Classifica Cerca: 1°) Classificata nel lavoro e che si qualifica BRAVA eBELLA – SISSY - la Spriger Spaniel condotta da Di FRISCO. G. Classificainglesi: 1°) Classificata nel lavoro e che si qualifica BRAVA e BELLA – laSetter Inglese – LUNA - condotta da DALISE ANTONIO. Classifica conti-nentali: 1°) Classificato nel lavoro e che si qualifica BRAVO e BELLO –l’Epagneul Breton – BARONE- Condotto da BETTINI PIERUGO. A tutti ipartecipanti un grazie e un arrivederci alla prossima edizione del trofeo SASI2014.

Alessandro Buzzi

Il progetto di reintroduzione dellaPernice rossa nel Parco delle AlpiApuane di per se non avrebbe nulladi particolare da un punto di vistatecnico e faunistico. Il valore spe-ciale che ha assunto questa iniziativaè dovuta al fatto che una volta tantocacciatori, tramite l’ATC Lucca 12,ed aree protette non si sono confron-tati in modo conflittuale bensì conspirito di collaborazione. L’idea ènata stante la difficoltà dell’ATC diindividuare aree da destinare al ripo-polamento faunistico in un territoriostretto tra la costa urbanizzata e lamontagna in buona parte inclusa nelparco. Perché allora non trovare unacollaborazione con l’Ente Parco af-finché l’area protetta divenga una ri-sorsa anche per il mondo venatoriofungendo con una sorta di mega zonadi ripopolamento? L’idea è subitopiaciuta a tutti i soggetti coinvolti edè stata individuata la pernice inquanto specie autoctona ma ormaiestinta che, una volta radicata,avrebbe potuto aumentare la biodi-versità all’interno del Parco stesso efornire, dall’altra parte, soggetti ri-prodottisi naturalmente per ripopo-lare anche il territorio esterno gestitodall’ATC. L’iniziativa è stata realiz-zata grazie al finanziamento del-l’ATC Lucca 12 attraverso progetti

finalizzati della Provincia di Lucca.Nel primo anno di realizzazionesono state individuate due aree spe-rimentali all’interno del Parco dovesono state immesse 200 pernici cia-scuna in appositi recinti di ambien-tamento. I soggetti immessi sonostati accuditi e monitorati dai volon-tari dell’ATC e dai tecnici incaricatifino alla successiva stagione ripro-duttiva. Purtroppo le ingenti nevicatedell’inverno 2012/13 e, soprattutto illungo perdurare della copertura ne-

vosa fino alla primavera, hanno cau-sata una mortalità elevata e soprat-tutto una forte dispersione verso lequote più basse. Tuttavia nel complesso il progetto hafunzionato e l’ATC ha intenzione diproseguire le immissioni anche neiprossimi anni fino alla costituzionedi nuclei autosufficienti di pernici.Nei prossimi numeri di Caccia+ saràpubblicata una relazione dettagliatasugli aspetti tecnici e sui risultati ot-tenuti.

La giornata tipo della beccacciaCercare di descrivere la giornata tipodella Signora dal becco lungo è cosamolto difficoltosa, e certamente ilsolo tentare di farlo è alquanto pre-suntuoso, restando ancora avvolta“fortunatamente”nel mistero e fral’oscurità più fitta, molta parte dellesua vita più intima. La nostra scon-trosa Signora delle tenebre e Reginadel bosco, passa le sue giornate fra ilfolto dei boschi e delle selve, passeg-giando goffamente come una an-ziana zia zitella grassoccia inciabatte da camera, attenta e sul chivive, con i suoi grandi e scuri occhilanguidi, che sono un insieme dibontà e malizia, sotto le ramaglie, lefelci e le marruche. All’alba si ri-mette spesso nei boschi grandi, mo-desti o piccoli, dai quali usciràcomunque solo al sopraggiungeredelle prime ore della notte, quandoun mantello che si fa ogni istante chepassa sempre più nero, avvolgerà lanatura tutta. Avanti che faccia giorno la beccacciadi fresco arrivo e quella ormai stan-ziale, ha già stabilito dove passare lagiornata, la scelta del luogo saràsempre dettata a seconda della sta-gione, della qualità e condizione delterreno disponibile, e dei venti. Nellebelle giornate di sole durante un pe-riodo siccitoso, sceglierà e si insi-dierà sul trono nelle zone piùombrose e fresche, in periodi parti-colarmente umidi invece preferirà iterreni posti in alto ben drenati edasciutti, mai però molto duri o ecces-sivamente intrisi d’acqua preferendoin ogni caso terreno morbido e fria-bile. La nostra Regina dal beccolungo, ama sempre circolare libera-mente su un terreno, il quale deve es-sere assolutamente sgombro dierbacce o altri ostacoli come rama-glia lasciata a terra dai boscaioli. Ilsuo regno in ogni stagione deve insostanza garantire due cose fonda-mentali: un sufficiente approvvigio-namento alimentare, e una coperturapredisposta in modo da poterle assi-curare in qualsiasi momento, una vialibera da impedimenti per una rapidafuga. Quando lo scaltro e ormai espertocane si avvicina in silenzio al suotrono, la beccaccia si trova obbligata

ad abbandonare in fretta la sua pro-tetta e sicura dimora, penetrandosollecita fra prunaie e folti dove nonraramente fatica ad uscirvi.Se tutto procede per il meglio e tuttointorno è tranquillo, la sazia beccac-cia che arriva sulla riposta dopo avertrascorso l’intera notte a pasturarenella radura fra le fatte di vacca, el’umido terreno della sponda di qual-che pozza, lago o torrente, si disponeal riposo, se non è sazia a sufficienzacompleta al più presto la sua dieta. Il riposo della Regina consiste tuttoin brevi continue pause, con il beccoappoggiato molto spesso a terra cheio credo funga da congegno atto adavvertire le più labili e tenue vibra-zioni del terreno, e le orecchie beneaperte per localizzare i più piccoli ru-mori, quindi un doppio allarme di si-curezza per il bene la salute e latranquillità della nostra Regina. Atratti interrompe il breve riposo permettersi alla ricerca di vermi o dianimaletti di terra vari, come non di-sdegna farsi qualche bocconcino conlumachine. Rivolta con cura e massima atten-zione le numerose foglie, nell’in-tento di scoprire se sotto di esse siceli qualche vermicello, più in làsotto una fronzuta felce attorniata dascope il terreno si fa umido morbido

e friabile, allora poggiando a tratti illungo becco sul nudo terreno cer-cherà di individuare il lieve imper-cettibile rumore del lavorio deilunghi e carnosi lombrichi, e quandoaffonderà la sua prodigiosa lancianel terreno per il verme non ci saràscampo. Sazia e compiaciuta del ri-sultato si apparecchierà per l’ora deltè vicino ad un rivolo d’acqua od aduna sorgente, oppure gli basterà perripulirsi il becco anche qualche ditadi umido muschio nel cavo provvi-denziale di un vecchio tronco. All’allungarsi delle ombre dellanotte quando il merlo schiamazza ar-rogante giù nel fitto borro, e il pag-gio pettirosso l’avverte che è ora diandare, la Regina distende le sue lun-ghe ali falcate e prende il volo, perraggiungere e passare la notte nellepraterie non lontane dal bosco.Spesso gli faranno compagnia ilsuono dei campanacci degli animalial pascolo e il latrare alla luna deicani ai casolari lontani, altre voltepreferirà stare sola lungo le spondedei laghi, dei fiumi o di semplicipozze d’acqua piovana, fino al sor-gere di una nuova alba quando tor-nerà come una cenerentolafrettolosamente al bosco prima chefaccia giorno.

Alessandro Buzzi

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Tricolori “caccia su starne”. E’ Gianfranco Lanzi ilmattatore. Scudetti anche per Bottani e Margutti

Grande successo dei campionati Arci Caccia Csaa organizzati insieme al Gruppo cinofilo Capitolino

Caravaggio, bracco italiano condotto da Tul-lio Bottani, Elan De Keranlouan, epagneulbreton, di Gianfranco Lanzi e Sodo del Zagni,setter inglese, di Mattia Margutti sono i neocampioni Arci caccia Csaa di “caccia su starne2013”. Titoli conquistati in occasione delleprove internazionali di caccia su starne che sisono svolte a Borghetto di Civita Castellanadal 27 al 28 luglio, organizzate dal Gruppo ci-nofilo capitolino e dall’Arci Caccia Csaa. La base operativa è quella dell’Azienda Fau-nistico Venatoria di Borghetto diretta da TiroProfili. Location ad alto livello e organizza-zione perfetta. Terreni e selvaggina idonea no-nostante il gran caldo che ha imperversatosull’intera area. Le prove su starne sono state

precedute il venerdì da “speciali in coppia”per bracchi francesi, weimaraner, spinoni ebracchi italiani oltre ad una “libera” di cacciasu selvaggina naturale per continentali. In evi-denza il già citato Caravaggio che conquistail cac e un bracco slovacco, condotto da TullioBottani, che conquista la riserva di cac. Il suonome è J.S.Semper Adams. Ottime proveanche per i kurzhaar di Pino Giancotti (1° ec-cellente Antar, 2°eccellente Luther della Valdi rem, 3° eccellente Pradellinensis Pedro,Molto buono per Ivan della val di rem) e diAdriano Turci che conquista il cac con Zaro eil secondo eccellente con Eros del Garincos.Turci porta al terzo eccellente anche il braccoitaliano carburo che con la stessa qualifica.

Primo eccellente anche per il kurzhaar Doradi Maurizio Proietti e secondo Molto Buonoper Artù di Massimo Mazzeo.I titoli di caccia a starne sono il frutto dellasomma delle due giornate di prova e se pro-prio si vuole trovare un mattatore allora nonsi può non citare Gianfranco Lanzi che lo scu-detto lo strappa agli avversari con un doppiocacit per Elan. A contrastarlo ci hanno provatoGiancotti con Luther e Ivan della Val di Rem(cac e riserva di cac), Aleksandar Nedeljkoviccon Didì Alessandro e Nicola, epagneul bre-ton (cac) e Vayatt Erp Alessandro e Nicola,epagneul breton con cac riserva di cacit.Molte le qualifiche conquistate da altri cani diLanzi: su tutti epar con due riserve di cac.In classifica anche i cani di Domenico Ri-verso, di Cristian De Angelis, di MassimoMazzeo. di Roberto Renzi, di Federico As-santi.Per Bottani la riserva di cac per Caravaggio eil primo eccellente per Polceveras Penelope.Negli inglesi al primo eccellente tre setter in-glesi: Palianensis Ribot di luciano Drago, El-thon di Ado Mariani e Sodo del Zagnis diMattia Margutti, che vince anche il Trofeo So-richetti. Un grazie ai giudici Massimino, Pozzi, Bian-coni, Menegat, Lombardi, Pignataro, Carosi,Migliaccio, Rosciarelli, Ragatzu.Durante le premiazioni a fare gli onori di casaSergio Bianconi, presidente del Gruppo Cino-filo Capitolino, Marco Ciarafoni, presidentedel Consiglio Nazionale Arcicaccia e del Csaae Pietro Nurra, vicep presidente del Cieb.

Fossa Olimpica. Danilo Buonistravince i campionati Arci Caccia Csaa

lio Manghise, Alberto Mimo, Cristian Stoffi Boscolo e Lucio Fattoretto) e a Ve-neto 2 (Alessandro Tosetto, Marco Saggiorato, Marino Michieletto e Lisa Cec-cato). Rimanendo in tema di squadre il posto più alto del podio nella categoriatiratori è andato agli “Intrusi” (Tonj Nasuti, Tommaso Bellante, Danilo Forese,Fabio Fiori, Gabriele Cicchella e Marcello Pavoni). Al secondo posto “MagicoAbruzzo” (Andrea Saccomandi, Gianni Rupilli, Mirko Legnini, Bruno Buoni,Giuseppe Martinelli e Raffaele Sannino) e al terzo posto “Cripstac” (SamuelePerino, Giuseppe Gasparretti, Ernesto Foschi, Maria Carmela Petrella, LucioSarra e Fabrizio Granocchi). Infine per le squadre Veterani e Master vittoria in-contrasta per “Fantasia” con Filippo Mancini, Giuseppe Storto e Donato D’Et-torre. E’ stato davvero un bel campionato grazie alla perfetta organizzazionedella società sportiva Acquaviva, presieduta da Gabriele Bizzarri, che, come alsolito, ha messo a disposizione uomini e donne che in segreteria e sui campihanno dimostrato passione, competenza e professionalità. Un grazie particolarea Dante Cordone, Lucio Sarra e a Danilo Buoni che tra una serie e l’altra hasvolto anche questo prezioso lavoroTutto è filato liscio come l’olio sotto losguardo vigile dei direttori di tiro e del coordinatore Carlo Dell’Aquilano. Tor-niamo al dettaglio della competizione dell’Arcicaccia. Nelle Lady la campio-nessa è Maria Carmela Petrella che ha regolato Lisa Ceccato e Patrizia Coccato.Di contro nel settore giovanile il vincitore è Luca Pulsoni. Nei Veterani il podioè composto da Nazzareno De Angelis (primo), Franco Garofoli (secondo) eAldo Walter Saraceni (terzo). Nei Master lo scudetto 2013 è per Domenico Pul-soni davanti Silvio Sanson e Loris De Leoni. Nelle categorie oltre al già citatoBuoni vincono nell’Eccellenza Oronzo Rochira (davanti a Danilo Pallini), nellaprima categoria Gianni Rupilli (davanti a Tonj Nasuti e Maurizio Armandini) enella seconda categoria Andrea Saccomandi (davanti a Luciano Saccomandi eTommaso Bellante). Alle premiazioni hanno partecipato per l’Arci Caccia ilpresidente del Csaa Marco Ciarafoni e Antonio Maiorani, dirigente e colonnainsostituibile dell’Arcicaccia e del mondo del tiro oltre al delegato regionalePaolo Di Paolo, al coordinatore Carlo Dell’Aquilano e al presidente GabrieleBizzarri

E’ una terza categoria, ha soli 23 annima è riuscito a mettere tutti in fila nel18° Trofeo “Gianfranco Bergo”, spe-ciale classifica del Campionato italianoArci Caccia Csaa svoltosi da venerdì 12a domenica 14 luglio sui gloriosi campidel Tiro a Volo “G.A. Acquaviva” diCellino Attanasio, in provincia di Te-ramo.Parliamo di Danilo Buoni che havinto il barrage del Trofeo Bergo rego-lando in finale tiratori che sulla cartapotevano contare sulla categoria supe-riore ovvero Oronzo Rochira (eccel-lenza), Gianni Rupilli (prima), AndreaSaccomandi e Luciano Saccomandi (se-conda) e Emilio Davide Manghise(terza). Il carnet di Danilo Buoni si è ul-teriormente arricchito con la conquistadello scudetto tricolore nella terza cate-goria davanti a Manghise e Stefano Ca-labrini e di quello a squadre (“Gliinnominati”) insiemea Stefano Cala-brini, Guerino Assogna e Gaetano DiLiberatore) precedendo Veneto 1 (Emi-

Orvieto. Successo per il Campionatoitaliano per cani da seguita su cinghiale

Domenica 9 giugno, con lo svolgimento delle finali,si è conclusa brillantemente e con molto successo l’un-dicesima edizione del Campionato Italiano per cani daseguita su cinghiale organizzato dall’Arci caccia Csaadell’Orvietano.La prova finale del Campionato per cani singoli, a cop-pia e mute si è tenuta nel bel recinto di “QuerciaTorta”, nel comune di Orvieto (TR) alle pendici delMonte Peglia che si estende per circa 100 ha boscoso,gestito dal gruppo cinofilo dell’Arci caccia dell’Orvie-tano, capitanato da Marco Antonini.E stata veramente nutrita la partecipazione dei cinofiliprovenienti da molte regioni Italiane.Un plauso particolare ai concorrenti della Sardegna. Sono stati circa 200 i cani impegnati negli appunta-menti di qualificazione sino alla prova finale.Diversi sono stai i giudici che hanno dato il loro con-tributo cui va il particolare ringraziamento dell’Arcicaccia tra i quali Gianpaolo Zandrini, Marco Pensal-fini, Claudio Proietti, Salvatore Maenza, Rossi, MauroBrogi, Moretti, Gamberini, Emanuele Cappellacci.Presente alla prova finale la signora Elisa Lucibelloeditrice della Testata “Cinghiale & Cani” che ha rile-vato le diverse fasi di qualificazione e riporterà nellapropria rivista specializzata il sunto dell’intera mani-festazione. Ovviamente anche a Lei il ringraziamentodell’Associazione per la disponibilità e l’interesse mo-strato. Ecco le classifiche. Cani in singolo: 1° Classificato:segugio maremmano “INDIA” condotto da CerinLuigi; 2° classificato: segugio maremmano “LOBO”

condotto da De Marco Aldo; 3° Classificato: segugiomaremmano “BELLINO” condotto da Parrini Rita.Cani in coppia: 1° Classificato segugi ariegeois trico-lore “BALU e TIGRO” condotti da Delle MonacheClaudio e Spaccapeli Vincenzo; 2° Classificato: segugiistriani bianco arancio “MICCIA e FRECCIA” con-dotti da Di Trocchio Valentino, 3° classificato segugimaremmani tigrati “FETO e CORALLO” condotti daCenci Leonardo e Cenci Rinaldo.Cani in muta: 1° Classificato segugi ariegeois“BELEN, FUENTE, ASSO, GUENDALINA,RUGLY” condotti da Posati Riccardo; 2° classificatosegugi ariegeois “RINGO, RENO, TABU’, ADUA,RINGO, BIANCONE”del Team Barbanera condottidaguerrni Stefano; 3° Classificato beagle harrier“BUIA, BRAVO, ARTU’, ARON, BRANDO, BAIA,BRUNA” condotti da Sacco Giovanni.Hanno partecipato alla premiazione: Marco Ciarafoni,Presidente Nazionale del C.S.A.A e presidente delConsiglio Nazionale dell’Arci Caccia, Stefano MocioAssessore della Provincia di Terni, Emanuele Bennati,Presidente Regionale Umbro dell’Arci caccia; GiorgioFilippucci, Presidente Regionale del C.S.A.A. del-l’Umbria; Giampaolo Pollini, Presidente dell’Arci cac-cia dell’Orvietano, Marco Antonini Organizzatoredella manifestazione e responsabile del gruppo cino-filo Arci caccia dell’Orvietano.Un arrivederci alla prossima edizione alla qualestiamo già lavorando.

Arci Caccia dell’Orvietano

per saperne di più:

www.gruppocinofilocapitolino.it

Tullio Bottani

Mattia Margutti

Franco Lanzi

Foto di Elisa Lucibello Editore di Cinghiale & Cani

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Un gran bel campionato. D’altrondenon poteva essere diversamente vistal’esperienza maturata negli anni, lalocation di tutto riguardo, la profes-sionalità degli organizzatori capita-nati da Giorgio Filippucci, lacompetenza dei giudici e la sporti-vità dei concorrenti. Ma andiamo perordine. Intanto stiamo parlando delcampionato italiano di caccia su qua-glie liberate con abbattimento delselvatico per le razze da ferma e dacerca. Si accede alla finale, che si èsvolta la prima domenica di luglionell’Azienda Faunistico Venatoria diBorghetto di Civita Castellana di-retta da Tirio Profili, in provincia diViterbo, previo selezioni regionali.Molte le regioni che hanno inviatouna delegazione e a tutti va il nostroringraziamento ma un abbraccio par-ticolare ai concorrenti della Siciliache ci hanno onorato della loro pre-senza. Nove le batterie sorteggiatetra continentali italiani, continentaliesteri, inglesi, cani da cerca e gio-vani e lady affidate alle cure di giu-dici esperti e competenti comeFrancesco Rossi, Avio Massoli, Sal-vatore Piedepalumbo, Simone Don-nini, Domenico Verdecchia,Giancarlo Massari e Paolo Signorini.Le batterie degli “italiani” e degli“spaniel”, essendo uniche, hannopermesso di proclamare subito icampioni: sono Oriano Zuccheri conlo spinone Iso e Mauro Capanni conlo springer Guga. In questa ultima

categoria da sottolineare le presta-zioni degli springer Sara di MarcelloFortini e Sessi di Francesco Di Pri-sco. Sul podio degli italiani anche lospinone Veron di Farneti ed ancoraZuccheri con lo spinone EpiteliumNavarra.

Per i Continentali c’è voluto il bar-rage tra i vincitori delle tre batterie.Davanti alla giuria plurima si sonopresentati Tina, epagneul breton, diMarco Cappellini, Dolly, braccofrancese di Vagnini e Charli epa-gneul breton di Nicola Nanni. Una

bella sorpresa ritrovare un braccofrancese sul gradino più alto delpodio seguito dai cani di Cappellinie Nanni. Da menzionare nelle rispet-tive batterie le prestazioni di Fullkurzhaar di Diego Picchiarelli, diEros, epagneul breton di Lino Lgea,di Kira, epagneul breton di Gian-carlo De Ligi, di Barone, epagneulbreton di Pier Ugo Bettini, di Trilli,Kurzhaar, di Venanzio Urbinati eSara, epagneul breton di AntonioMeloni. Anche negli inglesi ci sonotre batterie. Le vincono Dum, setteringlese di Diego Picchiarelli, Prin-cipe, setter inglese, di Franco Cristo-fani e Pawel, setter inglese diAntonio D’Alise che nel barragemette in riga tutti e conquista il cam-pionato davanti a Picchiarelli e Cri-stofani.Nella classifica a squadreregionali vittoria dell’Emilia Roma-gna nei continentali italiani, della To-scana nei cani da cerca, delle MarcheA nei continentali esteri davanti a

Emilia Romagna A e Umbria, dellaBasilicata negli inglesi davanti aMarche A e Toscana A. E’ stato poiassegnato il Memorial dedicato aGiancarlo Pagin e che è riservato allapartecipazione dei giovani e dellelady. Ha vinto Alessandro Bocchini

con il setter inglese Pinto davanti a…se stesso con il bracco italianoPinco. Al terzo posto Natalia Loschkarjovacon il setter inglese Bora. Parole diringraziamento per tutti e di felicita-zioni per i vincitori sono state

espresse durante la premiazione daGiorgio Filuppicci, responsabile na-zionale cinofilo insieme a MarcoCiarafoni, presidente del Csaa e delConsiglio Nazionale dell’Arci Cac-cia e da Sergio Sorrentino, vice pre-sidente nazionale dell’Arci Caccia.

Una bella pagina di cinofilia a Borghetto di Civita Castellana. Tanta partecipazione e tanto entusiasmo

Zuccheri, Capanni, Vagnini e D’Alise i neo campioni di “caccia su quaglie”Emilia Romagna, Toscana, Marche e Basilicata le squadre vincitrici. Al giovane Alessandro Bocchini va il “trofeo Giancarlo Pagin”

Soggetti preparati chehanno dimostrato

grande venaticità. Aigiudici Rossi, Massoli,Piedepalumbo, Donnin,Verdecchia, Massari eSignorini è toccato ildifficile compito di scegliere i vincitori

Alessandro Bocchini

Oriano Zuccheri e la squadra dell’Emilia Romagna

Mauro Capanni

Vagnini

Antonio D’Alise

La squadra della Toscana

La squadra della Marche La squadra della Basilicata

Arci Caccia Sardegnaoffre cinofilia e sicurezzaa chi ama la caccia

Si è tenuto a Sassari presso i locali del Circolo Sandro Pertini il corso per giudici Arci Caccia per prove di canida ferma e da seguita. Dopo un lavoro istruttorio e preparatoriosvolto dal Presidente Regionale Giovanni Maria Columbano incollaborazione con i Presidenti Provinciali Antonio Peano (SS),Franco Brotza (NU), Gian Franco Olia (OR), Gian FrancoManis (CA) e con Andrea Sanna, Coordinatore Regionale For-mazione, è stato il momento della prima verifica della prepara-zione degli aspiranti giudici. E’ intervenuto al corso GiorgioFilippucci esperto, preparato giudice ed istruttore nazionale.Dalle prossime settimane i giudici cinofili saranno disponibiliper le manifestazioni che verranno organizzate dall’associa-zione. Altri appuntamenti di formazione ed aggiornamento sa-ranno predisposti nel prossimo futuro anche “sul campo” con ineo giudici e con iniziative rivolte ai giovani che vorranno av-vicinarsi alla cinofilia. Conoscere le tecniche di “conduzione”dei nostri cani per l’attività venatoria, in particolare per la “cac-cia grossa” che appassiona ed affascina tanti cacciatori dellaSardegna, oltre ad essere un occasione di valorizzazione del-l’arte venatoria è anche una possibilità di accrescimento delleattenzioni, per una maggiore sicurezza di uomini e cani.

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Coppa Campioni. Uomini e Segugiprotagonisti a Reggio Emilia

Mattei, Colò e Saccomani mettono in fila tutti gli altri equipaggiSulle colline della provincia di Reggio Emilia, precisa-mente in località Piola di Levizzano di Baiso, si è con-sumato, domenica 21 aprile, l’ultimo atto della Coppadei Campioni per cani da seguita su lepre, organizzatodall’Arcicaccia Csaa. Finale preceduta da tre giornate disemifinale durante le quali si sono confrontati gli equi-paggi selezionati nel corso dell’anno. I numeri sono si-gnificativi: 28 batterie per 12 cani in singolo, 58 coppiee 32 mute. Accanto alla prova riconosciuta dall’Enci èstato disputato anche il campionato tricolore per caniiscritti e non iscritti ai libri genealogici. Una manifesta-zione dentro all’altra che non poteva non essere deno-minata Trofeo del Parmigiano Reggiano ed intestata allamemoria di Renzo Lusoli, un cacciatore e cinofilo che ènel cuore di quanti lo hanno conosciuto.Torniamo alla cronaca. E’ stato un bel da fare per gli or-ganizzatori far girare tutto nel verso giusto. La squadraè davvero affiatata e competente. Ruota intorno a DemosMorellini, presidente dell’Arcicaccia di Reggio Emiliae può contare su due autentici pilastri in segreteria qualisono Rino Boiardi e Nelson Tamassia. Senza di loro nep-pure Morellini saprebbe da dove iniziare visto che primadi assumere l’impegno per il prossimo anno, richiestoglida Marco Ciarafoni, presidente del Csaa e del Consiglionazionale dell’Arcicaccia, presente nelle due giornate difinale, ha voluto, in ogni caso, ascoltare il “parere vin-colante” della coppia di segreteria. C’è anche da segna-lare il prezioso ed insostituibile lavoro di VincenzoComastri delegato alla supervisione delle zone e degliaccompagnatori e di Angelo Gianferrari responsabiledell’accoglienza, degli approvvigionamenti e della risto-razione. E a proposito di pasti va detto che la strutturache ha ospitato il campionato è stata fatta vivere in cu-cina, con grande qualità, da un gruppo di uomini e didonne davvero straordinari: Miriam Mussini, Sandra Lu-gari, Claudio Casoli, Andrea casoli, Martina Comastri eMario Rossi.Per rimanere in tema di ringraziamenti sono doverosiquelli per i giudici. Hanno messo tutti i concorrenti nellecondizioni di far bene e non si sono risparmiarti nel ma-

cinare chilometri e chilometri per dare la possibilitàdell’incontro con l’orecchiona. Gli applausi dei concor-renti e del pubblico durante le premiazioni ha il partico-lare significato dell’apprezzamento verso l’operato dellagiuria composta da Banfi, D’Acquaro, Montanari, Lan-dini, Monti, Taraschi, Le Rose, Sassara, Patacini, Incerti,Morellini compresa la giuria del Trofeo del Parmigianodella quale hanno fatto parte Auriti, Caroli, Rizzi, Bale-strazzi, Sola e Ferrari.Vorremmo citare tutti i concorrenti ma lo spazio comeal solito è tiranno e ci limitiamo a segnalare quelli chehanno ottenuto la qualificazione alla finalissima. Nei sin-goli Simona Pelliccia, Umberto Mattei, Daniele Ferrari.Nella coppie Zeno Colò, Gianfranco Giglioli, GiancarloStievano, Luigino Fiorenzato e Giovanni Rubini. Nellemute Gino Gerlin, Roberto Colli, Giorgio Saccomannie Giuseppe Boschesi. Sul terreno delle prove, domenicamattina, si è respirato un sano agonismo tipico delmondo del segugismo. Tanta voglia di vincere ma anchetanta sportività nel riconoscere la superiorità o la sfor-tuna dell’avversario. Alla fine gli scudetti di campionesono stati appuntati sulle giacche di Umberto Mattei conil segugio italiano a pelo raso “Pelo”, di Zeno Colò coni segugi a pelo raso fulvi Lucky e Linda e di GiorgioSaccomani con i segugi italiani a pelo raso fulvi Lapo,Dora, Febo e Ruska. Nel Trofeo del Parmigiano reg-giano il campione delle coppie è Antonio Iaia con gliariegeois Dick e Diana mentre nelle mute sul gradinopiù alto del podio sono saliti Cristian Nizzoli e NandoCorciolani con i segugi italiani a pelo raso nero focati.Morellini, D’acquaro e Ciarafoni, insieme a tutto lo stafforganizzativo, hanno ricordato durante la premiazionecome la cinofilia di buon livello, utile anche alla sele-zione zootecnica, deve per forza coniugarsi con la ge-stione del territorio. Ma questo sappiamo, anche se nonsempre avviene, vale anche per la caccia. Abbracci estrette di mano, foto di rito e poi l’arrivederci al pros-simo anno.

Jagor Valci

A Valpiana è Festa dellacaccia e dei “cinghialai”Dal 4 al 7 luglio 2013 la FederazioneProvinciale Arcicaccia di Grosseto eil circolo Arcicaccia Massa Marit-tima hanno organizzato la PrimaFesta dell'Arci Caccia, che si è svoltapresso gli impianti sportivi e il Cen-tro Sociale M. Grandi in Valpiana.Ricco il programma e per tutti igusti, con esibizioni di ballo, di poe-sia (con i Poeti Estemporanei dell'ot-tava rima), musica dal vivo. Sabato6 luglio è stata effettuata la 14°Esposizione nazionale canina vale-vole per il campionato italiano dibellezza. La domenica invece si sonosvolte premiazioni del CampionatoProvinciale cani da seguita su cin-ghiale alle quali ha partecipato Clau-dio Sozzi, presidente provincialedell’Arci Caccia insieme a tutto ilgruppo dirigente dell’Associazione e

a Marco Ciarafoni, presidente delConsilio Nazionale dell’Arci Cacciae presidente del Csaa. Folta la parte-cipazione e grande entusiasmo per ivincitori. Il “Trofeo Alta Montagna”è stato vinto vinto dalla coppia di Se-gugi Maremmani “RIVA & TARA”condotta dal proprietario Sig. Gian-carlo Mazzi Tonini abitante a Scan-sano. Il“Trofeo A. Stanghellini”se loè aggiudicato la coppia di SegugiMaremmani “ FOERESTA & PEPE”condotta dal proprietario Sig. Clau-dio Nerelli residente nel comune diMassa Marittima. Il “Trofeo A Ra-nieri” è stato consegnato alla coppiadi Segugi Maremmani “KUMA &LULA” condotta dal proprietarioSig. Agostino Gualersi”. La Coppiavincitrice del titolo di CampioneProvinciale è risultata quella compo-

sta da due Segugi Maremmani“Maia & Greta” condotta dal pro-prietario Sig. Luca Rossi residentenel Comune di Scansano. La disputadel Campionato in prova per singoliè avvenuta tramite l’effettuazionedue distinti Trofei (“Trofeo I Laghi”e “Trofeo S. Magazzini”) dove com-plessivamente si sono cimentati ben120 soggetti. Il “Trofeo S. Magaz-zini” è stato vinto dal Segugio Ma-remmano “KIMBO” condotto dalproprietario Sig. Enrico Martini, re-sidente a Follonica. Vincitore del “Trofeo I Laghi” è risultato il SegugioMaremmano “SAETTA” condottadal proprietario Sig. Riccardo Mar-tellini residente nel Comune di Roc-castrada. Infine il pregiatissimotitolo di Campione Provinciale perCani da Seguita in Singolo su Cin-ghiale è stato assegnato a “INDIA”,Segugio Maremmano di proprietàdel Sig. Luigi Cerin, abitante nel Co-mune di Massa Marittima, ma con-dotta dal bravo canettiere Sig.Lubiano Nocetti.

I cinofili della Provincia Reggina si sono ritrovati nella ZAC “Giuseppe Martino” Arci Caccia di Reggio Calabriasita in località Covala del Comune di Bagnara Calabra, dove si è svolta una gara di caccia pratica organizzata daCLUB ITALIA con Nino Martino e l’Arci Caccia di Reggio Calabria. La competizione si è svolta con cani inglesie continentali e con fucili cal.28/410. Il Presidente Provinciale Prof. Giuseppe Spoleti che ospitava l’iniziativaha espresso soddisfazione per la partecipazione e la correttezza dei partecipanti. Si è svolto tutto nel rispetto delleleggi e dei regolamenti Regionali e Provinciali. Sono stati utilizzati due campi dove si sono alternati quarantaconcorrenti con altrettanti cani. La mattinata si è svolta serenamente e in armonia con qualche pausa dove si ècondivisa anche la colazione in segno di amicizia e rispetto che la categoria dei cacciatori vuole trasmettere allenuove generazioni che si avvicinano al monto della cinofilia e della caccia. Quindi convivialità nel rispetto dellanatura e delle leggi. Ha partecipato alla manifestazione il Senatore Nico D’Ascola insieme al figlio Alberto, cheha manifestato apprezzamento per lo svolgimento della gara,manifestanto la propria disponibilità al confrontocon le associazioni venatorie sui temi venatori e procedendo successivamente alla premiazione dei primi classi-ficati. Classificati: primo campo: Barbara Matteo, D’Ascola Alberto, Postorino Francesco. Secondo campo: Pra-ticò Demetrio, Surace Giuseppe, Surace Aldo.

A Reggio Calabria

gara di caccia pratica

La soddisfazione del

presidente Spoleti

e la partecipazione

del sen. Nico D’Ascola

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ARCI CACCIA AOSTAc/o CRAL Cogne Corso Battaglione Aosta, 1811100 AOSTA Tel: 0165/26.23.19 Fax: 0165/40.432 [email protected]

ARCI CACCIA PIEMONTEFederazione ALESSANDRIAPiazza Torriani, 21 15100 Alessandria Tel e fax: 0131/22.53.98 [email protected] [email protected]

ARCI CACCIA TORINO Via dei Platani, 11 10156 FALCHERA - TO Tel e fax: 011/26.20.552 [email protected]

ARCI CACCIA ASTIVia Roma, 1/B 14051 BUBBIO - AT Tel e fax: 0144/83543Capra Giuseppecell. 328/32.84.546

ARCI CACCIA NOVARA C.na Comunità 1 28064 Carpignano Sesia (No) Tel e fax: 0321/824241Raimondi Giancarlocell. 340/[email protected]

ARCI CACCIA VERCELLI c/o Tosi Rinaldo Fraz. Prati di Cervarolo, 4 13019 Varallo Sesia (VC) Tel: 0163/560774

ARCI CACCIA BIELLA c/o Giorsa Elvio Via Provinciale 1 13867 PRAY (BI)

ARCI CACCIA CUNEO c/o Ezio Cardinale Corso Michele Coppino, 40/f 12051 Alba - CN [email protected]

ARCI CACCIA VERBANIACUSIO OSSOLA Via Verdi, 5 28844 Pallanzeno - VB [email protected] Danilo Manfrincell. 339/433.88.66 Ettore Onori cell. 347/04.25.843

ARCI CACCIA LOMBARDIAe Federazione BRESCIAVia Carlo Stuparich, 1/Via Bagni 25127 BRESCIA - BS Tel: 030/23.10.936 Fax: 030/23.12.708 [email protected] sito: www.arcicaccialombardia.it

ARCI CACCIA COMOVia Magni, 23 22100 COMO - CO Tel e fax: 031/59.21.36 [email protected]

ARCI CACCIA CREMONAc/o Circolo ARCI "Signorini" Via Castelleone 7 26100 CREMONA - CR Tel e fax: 0372/[email protected]

ARCI CACCIA MANTOVA Strada Chiesanuova, 1/F 46100 MANTOVA MN Tel e fax: 0375/780854Cell: 339/6914777 [email protected] [email protected]

ARCI CACCIA MILANO c/o Edoardo Viganò Via Pontaccio 2 20121 - Milano Tel: 02 80.54.832 [email protected]

ARCI CACCIA PAVIA Piazza Allende, 24/b 27100 PAVIA Tel e fax: 0382/30.47.10 [email protected]

ARCI CACCIA VARESE Via Madonna in Campagna, 10/A 21013 GALLARATE VA Tel: 0331/79.81.00 [email protected] [email protected]

ARCI CACCIA LODI c/o Parmoli Alberto Via dello Zocco 23 20073 CODOGNO (LO) Tel: 0377/30.309 Fax: 0377/76.70.95 [email protected]

ARCI CACCIA LECCOc/o Lindo Colombo Via delle Rose, 5 22067 MISSAGLIA (LC) Tel: 0362/23.00.80 Fax: 0362/32.86.98

ARCI CACCIA BERGAMO c/o Giuseppe Rossi Via Rimembranze, 281 24059 URGNANO (BG) Tel: 035/89.80.11 Fax: 035/[email protected]

ARCI CACCIA BOLZANOFederazione ProvincialePiazza Walter, 1 39100 BOLZANO Tel: 0471/23.329

ARCI CACCIA VENETOe Federazione PADOVAStadio Euganeo - Tribuna Ovest

Viale Nereo Rocco, 60 35131 PADOVA PD Tel: 049/61.80.58 Fax: 049/864.17.56 [email protected]

ARCI CACCIA VICENZAc/o Gianemilio Coltro Via Palladio 15 36030 Villaverla (VI) Tel: 0445/[email protected]

ARCI CACCIA BELLUNOc/o Battorti Elio Via G. Dassi, 7 32100 BELLUNO Cell. 333/3226082 [email protected]

ARCI CACCIA ROVIGOViale Argine Valle, 2088 45039 - STIENTA (RO) Tel: 0425/75.33.16 Cell: 349/[email protected]

ARCI CACCIA TREVISOVia Colonna, 87 31010 - MARENO DI PIAVE (TV) Tel e Fax: 0438/28.611 [email protected]

ARCI CACCIA VERONAc/o Giuseppe Forestivia Olivè, 61 37141 - MONTORIO (VR) Tel: 347/[email protected]

ARCI CACCIA VENEZIAc/o Sandro Niero Via Porara, 166 35035 - MIRANO (VE) Tel: 340/4965393 Fax: 041/43.47.11 [email protected] [email protected]

ARCI CACCIA FRIULI VENEZIA GIULIAc/o Busettini GrazianoVia San Martino, 8/2 33010 Osoppo (Ud) Tel: 0432/975927 Fax: 0432/989363 Mail: [email protected] Mail: [email protected]

ARCI CACCIA LIGURIAe Federazione GENOVAVia Cerusa, 29/Rosso 16158 - GENOVA VOLTRI (GE)Tel e fax: 010/[email protected]

ARCI CACCIA IMPERIAVia S.Lucia, 55 18100 IMPERIA ONEGLIA(IM) Tel e fax: 0183/[email protected]

ARCI CACCIA LA SPEZIA Via XXIV Maggio, 351 19125 - La Spezia Tel: 0187/50.17.75 Fax: 0187/50.17.70 [email protected]

ARCI CACCIA SAVONAVia F. Baracca 1/R - 5° PianoUff. E (Palazzina Uffici Ipercoop IL GABBIANO) 17100 SAVONA Tel e fax: 019/[email protected]

ARCI CACCIA EMILIAROMAGNA Via Corticella, 145 40128 BOLOGNA BO Tel: 051/35.79.13 Fax: 051/35.57.32 [email protected]

ARCI CACCIA BOLOGNAVia Corticella, 145 40128 BOLOGNA BO Tel e fax: 051/35.79.13 [email protected]

ARCI CACCIA FERRARAVia Giovanni Verga, 4 44124 FERRARA - FE Tel: 0532/90.76.25 Fax: 0532/90.76.01 [email protected]

ARCI CACCIA FORLI' Via P. Maroncelli, 24 47121 FORLI' - FC Tel e Fax: 0543/30.861 [email protected]

ARCI CACCIA MODENAVia IV Novembre, 40L 41123 - MODENA (MO) Tel: 059/29.24.767 Fax: 059/29.24.770 [email protected]

ARCI CACCIA PARMA Strada Baganzola n°7 43126 PARMA -PR Tel e fax: 0521/94.10.62 [email protected]

ARCI CACCIA PIACENZA Via Serravalle Libarna, 5 29121 PIACENZA - PC Tel: 0523/49.91.99 Fax: 0523/49.96.01 [email protected]

ARCI CACCIA RAVENNA Via Rasponi, 5 48124 RAVENNA RA Tel: 0544/21.97.21 Fax: 0544/21.97.22 [email protected]

ARCI CACCIA REGGIO EMILIA

Via Martiri della Bettola, 45 42123 REGGIO EMILIA RE Tel: 0522/32.65.02 Fax: 0522/32.63.42 [email protected] Morellini Demoscell. 335/81.50.310

ARCI CACCIA RIMINI Via dei Forzieri 6 47921 RIMINI RN Tel e fax: 0541/54.570 [email protected]

ARCI CACCIA CESENAVia Cavalcavia, 709 47521 CESENA - FO Tel e fax: 0547/61.18.18

ARCI CACCIA TOSCANA Via Mercadante, 28 50144 FIRENZE FI Tel: 055/36.88.13-36.84.87 Fax: 055/[email protected] Sito: www.arcicacciatoscana.it

ARCI CACCIA FIRENZEVia Campofiore, int.106 50100 FIRENZE FI Tel e fax: 055/65.50.841 [email protected]

ARCI CACCIA AREZZOCorso Italia, 205 52100 AREZZO AR Tel: 0575/35.15.30 Fax: 0575/40.97.83 [email protected]

ARCI CACCIA GROSSETOVia Ravel, 19 58100 GROSSETO - GR Tel e fax: 0564/29.205 [email protected]: www.arcicacciagr.it

ARCI CACCIA LIVORNOVia Provinciale Pisana, 41757121 LIVORNO LI Tel e fax: 0586/40.92.72 [email protected]

ARCI CACCIA MASSACARRARAVia provinciale Avenza Sarzana, 56 54026 Avenza di Carrara MS Tel. 0585/55716 Fax: 0585/88.70.19 [email protected]

ARCI CACCIA PISA Via Galimberti 1/a 56025 Pontedera (PI) Tel: 0587/689261 Fax: 0587/474923 [email protected]

ARCI CACCIA PISTOIAVia Giovanni da Verrazzano, 151032 - BOTTEGONE (PT) Tel: 0573/94.64.82 Fax: 0573/[email protected]

ARCI CACCIA SIENASt. Massetana Romana, 18 -Lotto 3 53100 SIENA SI Tel: 0577/27.15.71 Fax: 0577/27.11.51 [email protected]

ARCI CACCIA PRATOVia Galeotti, 67 50047 PRATO FI Tel e fax: 0574/69.24.37 [email protected]

ARCI CACCIA LUCCA c/o Circolo ARCI Via Solaio,64/a 55040 Loc. Vallecchia Pie-trasanta LU Tel e fax: 0584/79.38.94 [email protected]

ARCI CACCIA UMBRIAVia Santini, 806123 Perugia (PG) Tel e fax: 0742/354738 cell. 339/[email protected] [email protected]

ARCI CACCIA PERUGIA Via delle Cornacchie, 29 06063 - MAGIONE (PG)

Tel: 075/843856 Fax: 075/8478406 Clementi Giampaolo cell. 336/531549 [email protected]

ARCI CACCIA TERNIVia dei Tulipani, 9 05100 TERNI - TR Tel e fax: 0744/58.384 [email protected]

ARCI CACCIA CITTA'DI CASTELLOParco dei Cigni Rignaldello 06012 CITTA' DI CASTELLO - PGTel e fax 075/85.21.558 [email protected]

ARCI CACCIA SPOLETO Via Pietro Conti, 22 06049 SPOLETO - PG Tel e fax: 0743/44722 [email protected]

ARCI CACCIA FOLIGNO Via Gramsci 58 06034 FOLIGNO - PG Tel e fax: 0742/35.47.38 [email protected]

ARCI CACCIA ORVIETOVia I Maggio, 95 05018 ORVIETO SCALO - TR Tel: 0763/61.65.12Fax: 0763/34.15.68 [email protected]

ARCI CACCIA MARCHEVia Marina, 52 63821 Porto S. Elpidio (FM) Tel e fax: 0734/90.19.79 [email protected]

ARCI CACCIA ANCONACorso Barchiesi, 33 60030 - Belvedere Ostrense (AN)fax: 0731/62.906cel. 3339636691 [email protected]

ARCI CACCIA MACERATA c/o Marzi Luigi Via Pacifico Massi, 6 62029 TOLENTINO (MC) Cell: 334/18.56.133

ARCI CACCIA FERMOVia Marina, 52 63821 Porto S. Elpidio (FM) Tel e fax: 0734/90.19.79 [email protected]

ARCI CACCIA PESARO Via Diaz, 23 61100 PESARO PS Tel: 0721/68.593 Fax: 0721/37.58.04 [email protected]

ARCI CACCIAASCOLI PICENOc/o Giudici DarioVia S. Lazzaro, 130 63035 - OFFIDA (AP) Tel: 336/322127 [email protected]

ARCI CACCIA LAZIOLargo Nino Franchellucci, 6500155 ROMA - RMTel: 06/40.63.258 [email protected] Fax: 06/[email protected]

ARCI CACCIA ROMALargo Nino Franchellucci, 6500155 ROMA - RMTel: 06/40.63.258 Fax: 06/[email protected] [email protected]

ARCI CACCIA FROSINONEc/o Gesuale Giuseppe Via Carpine, 36 03027 - Ripi (FR) Cell. 328/8269238 [email protected]@alice.it

ARCI CACCIA LATINAVia Valle Viola, 2804020 MONTE S. BIAGIO - LTElio Trani 393/6826511 [email protected]

ARCI CACCIA RIETIVia Mameli, 4502040 Poggio Mirteto (RI)Fax: 0765/44.60.02 cel. 338 [email protected]

ARCI CACCIA VITERBOVia della Pettinara, 401100 VITERBO - VTTel e fax: 0761/30.90.06 [email protected]

ARCI CACCIA ABRUZZOe Federazione CHIETICasella Postale 174 66054 Vasto CH Tel: 338/3508980 Fax: 0873/372470 [email protected]

ARCI CACCIA PESCARAVia Piano delle Cona, 136 65013 Città Sant'Angelo (PE) Cardone Gabriele Tel: 334/3174978 [email protected]

ARCI CACCIA TERAMOVia Vico dell'Ariete, 1 64100 Teramo Tel e fax: 0861/24.32.39 [email protected]

ARCI CACCIA L'AQUILAc/o Di Giorgio GabrieleColli di Barete Faz. Basanello - 67100 Barete AQCell. 348/66.61.170 [email protected]

ARCI CACCIA MOLISEVia Monte San Gabriele, 9 86100 - CAMPOBASSO (CB) Tel e fax: 0874/64.085 [email protected]

ARCI CACCIACAMPOBASSOVia Achille Grandi, 7 86100 - CAMPOBASSO (CB) Tel: 330/31.13.87 [email protected]

ARCI CACCIA ISERNIAc/o Leva Dante Via l. da Vinci, 7 86170 Isernia [email protected]

ARCI CACCIA CAMPANIAe Federazione NAPOLI Via Rossi, 194 - 1° piano 80040 - VOLLA (NA) Tel e fax: 081/77.46.813 [email protected]

ARCI CACCIA BENEVENTOViale Libertà, 10 82020 - PADULI (BN) Tel: 0824/92.80.09 Fax 0824/927628 Luongo Luigi 333/[email protected]

ARCI CACCIA AVELLINOc/o Caseificio Antico Casaro Strada Statale Ofantina, Km. 5.50083050 PAROLISE (AV) Sarno Gerardo tel 348/37.40.585 [email protected]

Coordinamento Provinciale ARCI CACCIA CASERTAc/o Prof. Nicola CorradoVia Caracas, 8 -81038 TRENTOLA/DUCENTA (CE) Cell: 340/3353510 [email protected]

ARCI CACCIA SALERNOVia F. Spinelli, 90 84088 SIANO - SA Tel e fax: 081/51.44.919 [email protected]

ARCI CACCIA BASILICATAe Federazione POTENZAVia Tirreno, 52 85100 POTENZA - PZ Tel e fax: 0971/57.356 [email protected]

ARCI CACCIA MATERA c/o Nino Nota Via Vincenzo Caropreso, 7 75100 MATERA Cell. 339/7287965

ARCI CACCIA PUGLIAe Federazione LECCEVia Leverano, 86 73010 VEGLIE - LE Tel: 0832 967243 [email protected]

ARCI CACCIA BRINDISI Via Martina 73 72013 - CEGLIE MESSAPICA(BR) Tel e fax: 0831/30.26.66 [email protected]

ARCI CACCIA FOGGIAc/o Giuseppe Mastrodonato Via FEBO, 17/B 71016 - S.SEVERO (FG) Cell. 328/8354392 [email protected]

ARCI CACCIA TARANTOViale Magna Grecia, 285 74100 TARANTO - TA Tel: 099/59.00.655 Michele Sgobio cell. 393/[email protected]

ARCI CACCIA BAT Viale Trentino 32 70031 ANDRIA BT Vincenzo Cagnetticell. 333/4471480 [email protected] [email protected]

ARCI CACCIA CALABRIAe Federazione CATANZAROVia Matarazzo 2 - 88046 LAMEZIA TERME/Sambiase - CZ Tel e fax: 0968/43.73.71 cel. 345 5397267Email: [email protected]

ARCI CACCIA COSENZA Via Popilia 13 87100 COSENZA - CS Tel e fax: 0984/41.34.88 [email protected] Vincenzo Iannuzzi 339/4244428

ARCI CACCIA REGGIOCALABRIAStrada Statale 112 - Pellegrina 89011 BAGNARA CALABRA - RC Tel: 0966/33.73.64 Giuseppe Spoleti cell. 338/81.63.747 [email protected]

ARCI CACCIA VIBO VALENTIAVia Tiro a Segno - Coop. Daila 89900 VIBO VALENTIA - VV Domenico Pitimadacell. 338/99.69.187 [email protected]

ARCI CACCIA CROTONEVia Capo Rizzuto 88841 Isola Capo Rizzuto – KR Calabretta Antonio cell.: 328/8733585 [email protected]

ARCI CACCIA SICILIA Via Vittorio Emanuele, 78 90030 ALTOFONTE - PA Tel: 091/61.24.128 [email protected] Sito: www.arcicacciasicilia.it

ARCI CACCIA PALERMOVia Vittorio Emanuele, 78 90030 ALTOFONTE - PA cell: 320/89.68.602 [email protected]

ARCI CACCIA AGRIGENTO92025 Ravanusa - AG Tornambè Mario cell: 320/89.84.298 [email protected]

ARCI CACCIACALTANISSETTA Piazza Pirandello, 5 93100 CALTANISSETTA - CL Tel: 0934/22.721 Fax: 0934/56.59.62 [email protected]

ARCI CACCIA CATANIAPiazza Agostino Pennisi, 24 95024 ACIREALE - CT Tel e fax: 095/76.36.105 [email protected]

ARCI CACCIA RAGUSAVia Giudice Salvatore, 35 97010 - SCOGLITTI (RG) Amarù Giuseppecell: 331/74.51.878 [email protected]

ARCI CACCIA SIRACUSAc/o Vacante RosarioVia A. Da Messina, 4 PALAZ. 2 R5 96016 LENTINI - SR Vacante Rosario cell. 320/[email protected]

ARCI CACCIA TRAPANI Via C/da F. Michele Rifugio,236/a 91025 - MARSALA (TP) Milazzo Nicolò cell. 328/68.63.756 [email protected]

ARCI CACCIA ENNAc/o Greco Liborio Via Roma, 504 94100 -ENNA (EN) Tel: 393.94.24.507 [email protected]

ARCI CACCIA SARDEGNAe Federazione SASSARIc/o Columbano Giovanni Maria Via Caniga.41 07100 SASSARI - SS Tel. 335/54.56.984 [email protected]

ARCI CACCIA CAGLIARI c/o Manis GianfrancoCell. 348/37.21.883 Via E. d'Arborea, 19 09030 - GERGEI (CA)

ARCI CACCIA NUORO Via Fiume, 34 08100 NUORO - NU Brotza Francocell. 328 8012412 [email protected]

ARCI CACCIA ORISTANOc/o Olia Gianfranco Via Marche1909077 Solarussa OR Cell. 345/[email protected]

TrovARCI CACCIA

ARCI CACCIADIREZIONE NAZIONALEL.go Nino Franchellucci, 65

00155 ROMATEL. 06 4067413FAX 06 [email protected]

Page 15: Arcicaccia Informa 2013

2013, l’Alleanza per la SicurezzaPiù forte la convenzione tra Arci Caccia e Generali Italia S.p.A.

Prudenza e attenzione a cacciamettile tu, al resto ha pensatol'Arci Caccia che, per eventualiincidenti, ha scelto di tutelare ipropri iscritti con GENERALIITALIA SPA che dal 1° luglio èla Società operativa ancora piùgrande.Ci permettiamo di ricordare chequesta importante operazione so-cietaria ha come principale obiet-tivo, anche in virtù degliimportanti investimenti previsti,quello di garantire ai Clienti diGenerali Italia Spa la più altaqualità del servizio assicurativo,coniugando la storica attenzionealle esigenze degli Assicurati conla solidità patrimoniale, l'espe-rienza e l'eccellenza tecnica delGruppo Generali, una delle prin-cipali realtà internazionali nell'of-ferta di prodotti e serviziassicurativi, bancari e finanziari,operante in oltre 60 paesi al ser-vizio di 65 milioni di Clienti.Ci sarà una ragione per questi ri-sultati che da soli sono garanziadi sicurezza.E' bene, infatti, chiarire che incaso di necessità non è l'Associa-zione che risponde degli infortunie dei danni a terzi, – perché nonpuò farlo per legge - ma unica-mente la Compagnia di Assicura-zione, in assenza della cuicopertura i danneggiati dovreb-bero rivolgersi a chi ha causatoloro i danni. E' importante leg-

gere il contratto assicurativo intutte le sue clausole: ed è per que-sto che invitiamo a consultare ilsito dell'Associazione o a rivol-gersi alle nostre sedi regionali eprovinciali.Per la serietà che da sempre ca-ratterizza la nostra Associazione,è fondamentale che tutti possanoconoscere la Compagnia e le con-dizioni contrattuali che offriamoe, a quanti ne faranno richiesta,invieremo a casa il contratto perpermettere una completa cono-scenza.Riportiamo di seguito una sintesidelle quattro polizze disponibiliper i cacciatori e affidate a Gene-rali Italia per il 2013, insieme allacopertura opzionale per il cane (apartire dalla tessera Media) incaso di morte e spese veterinarie. Riteniamo, da sempre, che ogniassicurato abbia il diritto e il do-vere di conoscere tutte le condi-zioni della polizza scelta, al finedi permettere, a ciascuno, di va-lutare e scegliere l'Assicurazionea cui affidarsi. Per tale motivo au-spichiamo che le Compagnie diAssicurazione e le polizze per la“caccia” dalle stesse proposte,siano riportate integralmente, contutte le condizioni e le clausoleassicurative, sui siti delle Asso-ciazioni Venatorie che le hannoscelte per conto dei propri asso-ciati.Il nostro impegno principale, per

garantire la completa sicurezza, èstato cercare il “meglio” e preoc-cuparci di dare garanzie solide,soprattutto qualora accadesseroincidenti gravi. Garantire il socio,i suoi familiari e gli eventualidanneggiati è il primo dovere neimomenti più difficili…altro cheprevedere la possibilità di “di-sdettare improvvisamente” dopoun sinistro!La legge prevede l'obbligatorietàdell'Assicurazione infortunio eresponsabilità civile sempre e co-munque per chi va a caccia. Ed è proprio nel rispetto di dettadisposizione normativa che ga-rantiamo al nostro socio che ilmassimale inabilità ed infortuniovenga risarcito in ogni caso (altroche decurtazione dell'importodella sezione infortuni in caso dirisarcimento del danno se causatoda un cacciatore che ha la tuastessa convenzione assicura-tiva!).Ricordiamo che dal 1° luglio, agaranzia di presenza, assistenza ecopertura, Generali Italia Spa sitroverà ancora di più dai piccoliComuni alle grandi Città italiane.L'ARCI CACCIA ha scelto diproporre ai propri associati il mi-glior partner per garantire la lorosicurezza ed è per questo che, aicacciatori che non hanno la ga-ranzia di una grande Assicura-zione ricordiamo che non è maitroppo tardi per migliorare…

POLIZZA E/2013NormaleCaso Morte € 52.000,00Caso I. P. € 52.000,00 franchigia assoluta 5% fino al 12% .Per I.P. superiore nessuna deduzione Diaria ricovero € 10,00 max 40 ggfranchigia 10 gg R. C. T. - € 900.000,00 per ognisinistro con il limite di€ 400.000,00 per persona danneg-giata, comprese in tale limite leazioni jure proprio dei parenti dellavittima principale e€ 130.000,00 per danni a cose ed ani-mali.RCT Cani da caccia esclusivamenteriferita alle attività previste dallaLegge n. 157/92 e dalle Leggi regio-nali e provinciali di disciplina. Rapina del fucile in presenza di mi-naccia o violenza: indennizzo annuo€ 250,00

POLIZZA F/2013 MediaCaso Morte € 85.000,00Caso I. P. € 85.000,00 Franchigia assoluta 5% fino al 12%sui primi € 52.000,00. Sulla sommaeccedente € 52.000,00 per I.P. pario inferiore al 5% nulla è dovuto, perI.P. superiore al 5%, si applica per-centuale accertata, dedotti 5 punti.Riduzione 20% massimali Morte eI.P. per ultrasettantacinquenni.Diaria ricovero € 20,00 max 100gg. (franchigia 10 gg.)Diaria gesso € 16,00 max 60gg. (franchigia 10 gg)R.C.T. - € 1.500.000,00 per ogni si-nistro, con limite di€ 750.000,00 per ciascuna personadanneggiata, comprese in tale li-

mite le azioni jure proprio dei pa-renti della vittima principale e€ 500.000,00 per danni a cose e/oanimali.R.C.T. Cani da caccia: € 1.500.000,00 (con i limiti sopraelencati) per danni riferiti alle attivitàpreviste dalla Legge 157/92 e Leggiregionali e provinciali ed€ 200.000,00 unico per un solo sini-stro per annualità derivante dallaproprietà dei cani da caccia in ogniperiodo dell’anno nel rispetto delleleggi e ordinanze vigenti. TUTELA LEGALE: € 5.000,00 persinistro e per anno assicurativo.Rapina del fucile: indennizzo annuo€ 350,00

POLIZZA G/2013BuonaCaso Morte € 100.000,00Caso I. P. € 100.000,00Franchigia assoluta 5% fino al 12%sui primi € 52.000,00. Sulla sommaeccedente € 52.000,00 per I.P. pario inferiore al 5% nulla è dovuto, perI.P. superiore al 5%, si applica per-centuale accertata, dedotti 5 punti.Riduzione 20% massimali Morte eI.P. per ultrasettantacinquenni. Diaria ricovero € 20,00 max 110 gg.(franchigia 10 gg.)Diaria gesso € 20,00 max 60 gg.(franchigia 10 gg)R. C. T. - € 1.500.000,00 per ogni si-nistro, con limite di€ 1.000.000,00 per ciascuna per-sona danneggiata comprese in tale li-mite le azioni jure proprio dei parentidella vittima principale e€ 500.000,00 per danni a cose e/oanimali.RCT Cani da caccia: € 1.500.000,00 (con i limiti sopra

elencati) per danni riferiti alle attivitàpreviste dalla Legge 157/92 e Leggiregionali e provinciali ed€ 200.000,00 derivante dalla pro-prietà dei cani da caccia in ogni pe-riodo dell’anno nel rispetto delleleggi e ordinanze vigenti. TUTELA LEGALE: € 8.000,00 persinistro e per anno assicurativo.Furto e rapina del fucile: indennizzoannuo € 400,00

POLIZZA H/2013EccellenteCaso Morte € 200.000,00Caso I. P. € 180.000,00Franchigia assoluta 9% Riduzione30% massimale Morte e I.P.. per ul-trasettantacinquenni.Diaria ricovero € 45,00 max 100 gg.(franchigia 10 gg.)Diaria gesso € 30,00 max 80 gg.(franchigia 10 gg)R. C. T. - € 2.500.000,00 per ogni si-nistro, con limite di € 1.500.000,00 per ciascuna personadanneggiata, comprese in tale limitele azioni jure proprio dei parentidella vittima principale e€ 900.000,00 per danni a cose e/oanimali.R.C.T. Cani da caccia: €2.500.000,00 (con i limiti sopra elen-cati) per danni riferiti alle attivitàpreviste dalla Legge 157/92 e Leggiregionali e provinciali ed €300.000,00 per annualità derivantedalla proprietà dei cani da caccia inogni periodo dell’anno nel rispettodelle leggi e ordinanze vigenti. TUTELA LEGALE: € 10.000,00 persinistro e per anno assicurativoFurto e Rapina del fucile: indennizzoannuo € 450,00

OPZIONE CANE(Abbinabile solo alle tessereF, G e H) Infortunio e Morte Cane di proprietàCoperture per: morsi di vipere eshock anafilattico da punture di in-setti escluse le malattie trasmissibilidagli stessi, annegamento, avvelena-mento, lesioni prodotte da cinghiali,investimento da veicoli, scatti dilacci e tagliole. Massimo risarci-mento annuo € 1.300,00 con i se-guenti sottolimiti: € 1.300,00 in caso di morte del caneiscritto ai registri genealogici del-l’ENCI con qualifica di almeno Ec-cellente ENCI o CSAA – ARCICACCIA.€ 600,00 per cane iscritto ai registrigenealogici dell’ENCI e per cani noniscritti all’ENCI ma che abbianoottenuto una qualifica di almenoMolto Buono in una fase del campio-nato italiano CSAA – ARCI CAC-CIA€ 300,00 per tutti gli altri cani

€ 150,00 – massimo esborso annuoper un solo evento per rimborsispese relative a cure veterinarie. Siprecisa che in caso di liquidazionedel massimale morte del cane lespese veterinarie non verranno rim-borsate.N.B. In caso di morte di cani di etàinferiore ai 2 anni e superiore a 8 lesomme si intendono ridotte del 50%,niente è dovuto sopra i 12 anni. Siprecisa che l’indennizzo è dovutoper un solo cane per annualità. Incaso di morte derivante da collisionecon veicoli e lesioni prodotte da cin-ghiale verrà applicato uno scopertodel 10%. In caso di versamento

dell’Opzione Cane la copertura in-fortunio e RCT viene estesa anchenell’attività di ricerca tartufi sia perla persona che per il cane, purchè siasvolta nel rispetto delle leggi.

Garanzie comuni Tessera E, F, G eH: tiro a volo, tiro a segno e conl’arco; incontro accidentale con vi-peridi; piani di controllo, prelievo,cattura e gestione faunistica (anchecon l’ausilio dei cani da caccia, datana e da traccia) autorizzati dagliEnti competenti anche in occasionedi interventi di recupero,Garanzie operanti Tessera F, G e H:Pesca sportiva (esclusa pesca subac-quea); ricerca funghi e Opere di pre-parazione del sito dei selecontrollori,caccia fotografica, salvaguardia am-bientale e servizio di protezione ci-vile. Funzioni GG.VV. e Protezione Ci-vile dell’Associazione Tessera F e G,per gli infortuni aumento 20% deicapitali assicurati. Per la Tessera Hl’aumento dei capitali assicurati è del10%. Si precisa che le diarie previste nonsono cumulabili e che l’immobiliz-zazione è riconosciuta solo congesso o apparecchio di contenzione.

La garanzia ha validità di 365 gg.dalle ore 24.00 della data del tim-bro postale

Page 16: Arcicaccia Informa 2013

www.arcicaccia.it infoline 06 4067413 fax 06 40800345 [email protected]

Dalla parte della caccia. Sempre

A caccia servono prudenza eattenzione. Al resto ha pensato

Arci Caccia che ha scelto ditutelare i cacciatori con

Generali Italia SpA. Il nostroimpegno principale, per garantire

la completa sicurezza, è statocercare il meglio e preoccuparcidi dare garanzie solide e certe

anche per eventuali gravisinistri. Per questo ci rivolgiamofiduciosi a quei cacciatori chenon hanno la garanzia di una

grande Assicurazione ricordandoloro che non è mai troppo

tardi per migliorare

2013, l’Alleanza per la Sicurezza65 milioni di persone in 60 Paesi hanno scelto

polizze del Gruppo Generali. Ci sarà una ragione perquesti risultati. La stessa che ha convinto l’Arci Caccia

a scegliere il miglior partner per i propri soci