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29 marzo 2015
29 marzo 2015
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«Area archeologica aperta con il Fondaco» L’associazione si impegna a mantenere visitabile il sito ma solo dalla Soprintendenza arrivano fondi
FELTRE. Le risorse per l’area archeologica sotto il sagrato del duomo sono poche ma il
volontariato culturale non intende capitolare. L’impegno lo ha formalizzato ieri la
presidente del Fondaco per Feltre, Giuditta Guiotto, davanti ai soci riuniti in assemblea: «Il
Fondaco si impegna a tenere aperta l’ area archeologica con la guida di animatori scelti e
preparati dalla Soprintendenza archeologica di Padova con il solo aiuto, per ora, della
Sovrintendenza che può garantire il pagamento delle bollette della luce per mantenere i
sistemi di climatizzazione altrimenti l’area va in degrado. E questo nonostante il sito sia il
Museo forse più visitato del Bellunese».
Un impegno forte, dunque, che non a caso la presidente Guiotto ha inserito come primo
punto dedicato ai progetti per il 2015, nella sua dettagliata relazione sulle attività portate a
termine e messe in cantiere nell’ultimo anno.
Impegno per l’area archeologica, dunque, ma non solo: così, grazie al consigliere, e
aviere, Mauro Viani, il 16 maggio il Fondaco proporrà in Sala degli stemmi un convegno
sull’aviazione durante la prima guerra mondiale alla quale parteciperanno personalità
eminenti dell’arma aeronautica. Verrà inoltre presentato il libro “Guerra sulle crode”.
Continua poi il progetto Unesco con la sezione feltrina del Cai: ci saranno 4 conferenze
nei mesi di giugno e luglio. Arianna Pegoraro coordinerà un “Filò” tavola rotonda
sull’ospitalità diffusa in montagna, Serena Turrin terrà una conferenza sull’agricoltura in
montagna, Alessandro Del Bianco sul futuro dell’archeologia e Chiara Pezzani sulle pietre
e il loro degrado.
«L’impresa più importante e qualificata», ha detto Giuditta Guiotto, «è a mio modo di
vedere il ritorno della statua di Esculapio. L’associazione si è impegnata con Lions,
Rotary, Fenice, e ora anche la ditta farmaceutica Unifarco, a pagare il restauro e a
provvedere all’allestimento di una mostra nella chiesetta dell’ex Annunziata. Il
Sovrintendente Tinè ha approvato il progetto e la statua di oltre 2 metri di marmo greco
dovrebbe esser accolta nella ex chiesetta fino alla ristrutturazione della futura sezione del
Museo civico dedicata all’archeologia. Tinè ha inviato anzi una lettera di ringraziamento al
Fondaco per il lavoro svolto in vent’anni all’area archeologica».