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ORGANO UFFICIALE DEI GESTORI 3/2014 3/2014 Contiene I.P. - Numero 3 - anno 16 - Poste Italiane SpA – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv.27/02/2004 n°46) art. 1 comma 1, DCB Milano - € 1,55 PERSI OLTRE IL 45% DEI RICAVI DI ESERCIZIO CO.RA. PARTNERSHIP VINCENTE CMS GROUP LA SICUREZZA NON HA PREZZO FAVAGROSSA A DOMANDA RISPONDE GREENLINE: CHI L’AREA E CHI IL SERVIZIO ISTOBAL LA QUALITÀ NON SI DISCUTE LAMPA L’AUTOACCESORIO SIAMO NOI AUTOPROMOTEC PIÙ ESTERO E AREE DI SERVIZIO GAS NATURAL VENDITA SVILUPPO AL SUD INTERPUMP LEADER PER QUALITÀ E COSTI MOTORSISTEM PIÙ SPENDI MENO SPENDI AQUARAMA UN TENDER PER IL SUCCESSO

Area di servizio 3 14 web

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Siamo gli editori della rivista “Area di Servizio – Carburanti e Autolavaggi” che dal 1999, edizione dopo edizione, in un continuo crescendo, è divenuta un preciso e unico punto di riferimento per i settori del car wash e della distribuzione carburanti affermando il suo ruolo di indispensabile mezzo di comunicazione.Area di Servizio è l’organo ufficiale della Confcommercio per le associazioni FIGISC (stazioni stradali) ed ANISA (stazioni autostradali). Area di servizio raggiunge tutti gli operatori della catena distributiva dei carburanti e degli impianti di autolavaggio. La mission di Area di Servizio è quella di essere al fianco dei suoi lettori per dare loro informazioni e strumenti che li mettano in condizione di adeguarsi ai mutamenti del mercato, della mobilità e degli stili di vita, di ampliare i loro orizzonti sulle offerte di merci e servizi e aiutarli nelle scelte che cambieranno il loro futuro.

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ORGANO UFFICIALE DEI GESTORI

3/20143/2014

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PER IL SUCCESSO

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Direttore Responsabile Massimo Cicalini – Comitato di Redazione Stefano Cantarelli, Massimo Cicalini, Maurizio Micheli, Alberto Mondinelli, Luca Squeri. Caporedattrice Paola Sala Collaboratori Attilia Formigoni, Elda Frigerio, Elio Giabba, Nicoletta Lega, Andrea Pietrarota, Nicola Polidoro, The Editor (Editing), Arlina Rabbiacci, Mario Rota, dagli USA Brian Campbell.Editore: ADV Spazio Srl, via Gustavo Modena, 6 - 20129 Milano - Tel. 02-7000.4031- Fax 02-450.72.949e-mail: [email protected]. – web: www.areadiservizio.netPubblicità: ADV Spazio Srl - via Gustavo Modena, 6 - 20129 Milano - Tel. 02-7000.4031 - Fax 02-7000.4082e-mail: [email protected]: Daniele Rizzi – e-mail: [email protected] – Fotolito e stampa: Pinelli Printing SrlL’Editore garantisce la massima riservatezza dei dati degli abbonati e la possibilità di richiedere gratuitamente la rettifica o la cancellazione scrivendo a: ADV Spazio, via G. Modena 6, 20129 MIlano.Le informazioni custodite nell’archivio elettronico dell’Editore verranno utilizzate al solo scopo di inviare agli abbonati vantaggiose proposte commerciali (Legge 675/96 tutela dati personali). È proibita la riproduzione anche parziale di quanto pubblicato senza citare la fonte.

CMS Group: la sicurezza non ha prezzo

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Gas Natural Vendita: lo sviluppo al sud delle stazioni di metano

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GreenLine: chi l’area e chi il servizio

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MotorSistem: chi più spendemeno spende

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CO.RA.: il profumatore diventa d’autore

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Istobal: la qualità del prodotto non si discute

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Interpump:leadership per qualità e costi

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Lampa: l’autoaccessorio siamo noi

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Favagrossa:a domanda risponde

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Autopromotec 2105: sempre più internazionalepunta sulle aree di servizio

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Aquarama: un tender come trampolino versoil successo

15

Dal 2000 al 2013 i gestori hanno perso oltre il 45%dei ricavi di esercizio

6

Indirizzi utili81

Oroscopo84

Editoriale5

News49 Il Mercatinodi Area di Servizio74

Notiziario Figisc-AnisaConfcommercio60

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53/2014

Grande protagonista a Verona è il mondo

delle stazioni di servizio, settore sul quale,

nonostante la crisi, si stanno concentran-

do le attenzioni degli operatori, come di-

mostrano le tante novità che anticipiamo

in questo numero. Che i comparti delle

stazioni di servizio e degli autolavaggi ab-

biano ancora ampi margini di sviluppo è

una certezza, come confermano le molte

interviste di questo numero, in particolar

modo quelle a Fulvio Montipò e a Renzo

Servadei, rispettivamente AD di Interpump

e Autopromotec.

E, a riprova che tutto il settore è in grande fermento, mentre stiamo andando

in stampa, arriva la notizia che Ceccato Partecipazioni Spa ha acquisito il 100%

della Fia29, storica azienda produttrice di autolavaggi.

Area di Servizio è testimone puntuale di tutti questi eventi, continuate a seguirci

per essere sempre aggiornati e buona lettura.

Massimo Cicalini

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Abbiamo scelto come punto di partenza il 2000, precisa-mente perché era l’anno in cui si erano appena consolidati i meccanismi contrattuali che regolano ancora oggi, almeno formalmente, le relazioni tra gestori e compagnie (decre-to legislativo 32/1998 e legge 496/1999), erano ancora vi-genti le condizioni economiche stabilite dai grandi accordi interprofessionali del 1997 e 1998 (anche se l’Antitrust era già all’opera per dare la prima picconata alla contrattazio-ne collettiva con l’introduzione della contratta-zione azien-dale esclusiva), la rete era ancora pressoché integralmente di marchio ed era solo agli esordi la diversificazione delle modalità di servizio. Tutto questo viene confrontato con la situazione odierna.

Margini e ricavi del gestore.Non c’era ancora il margine “unificato”, bensì quello diffe-renziato tra i prodotti che, considerato il mix tra benzina e gasolio allora venduto sulla rete (66% la prima, 34% il secondo), valeva allora mediamente circa 0,038 euro/litro.Dal 2000 a oggi il tasso di inflazione è di circa il 31,3%: ciò vuol dire che quel margine oggi dovrebbe essere pari a 0,049 euro/litro, se non consideriamo la grande variazione intervenuta nei consumi dei singoli prodotti, e se la consi-deriamo (nel 2013 i consumi di benzina sono stati pari al 39% del totale, contro il 62% di quelli di gasolio), comun-que il margine medio del 2000 oggi dovrebbe essere pari a 0,045 euro/litro.Oggi il margine - unificato per i prodotti, influenzato dalle diverse modalità di servizio (resiste uno zoccolo dal 25 al 30% di “servito”, mentre il “faidate” riguarda dal 70 al 75% delle vendite) nonché dalla pesante compartecipazione del gestore per le vendite a più elevata scontistica del “fai-da-te” - vale approssimativamente poco più di 0,032 euro/litro. Ciò significa che il margine ha perduto dal 2000 in valore “nominale” qualcosa come il 14%, ma se lo consideriamo invece in valore “reale” (cioè correttamente calcolando l’ef-fetto inflazione) tale perdita raggiunge addirittura il 35%. Rispetto al prezzo finale alla pompa, il margine del gestore nel 2000 rappresentava un valore del 3,7%, oggi ne rap-presenta appena l’1,8%.Se consideriamo anche l’aspetto degli erogati (anche se la rete ordinaria “colorata” aveva più impianti nel 2000, l’ero-gato medio per impianto era più elevato rispetto ad oggi, come riportato nella tabella che segue), moltiplicando ero-gato per margine si può osservare che nel 2000 il ricavo medio per impianto del gestore era di circa 49.800 euro, un valore che, sempre tenendo conto dell’inflazione maturata, dovrebbe oggi ammontare a 65.300 euro. La realtà è che la

rete ordinaria “colorata” ha perso a esclusivo vantaggio della rete “bianca” (e della grande distribuzione) - sia pure tenen-do conto della contrazione dei consumi - oltre il 23% delle vendite, con una drastica diminuzione dell’erogato medio per impianto. Se si assomma tale circostanza alla già citata riduzione del margine del gestore, il risultato è che oggi il ricavo medio per impianto del gestore è sceso a 35.800 euro circa: registra cioè una pesantissima perdita rispetto al 2000 “nominalmente” del 28%, “realmente” di oltre il 45%.

Rete ordinaria “colorata”: vendite, erogati, margini e ricavi – 2013 vs/ 2000

Anno 2000 2013Vendite rete mld lt 29,803 22,916Impianti 22.500 20.600Erogato medio mln lt 1,322 1,112Margine medio €/lt 0,038 0,032Margine con inflazione €/lt 0,049Ricavi medi € 49.750 35.800Ricavi con inflazione € 65.300Flessione nominale margine -14,4 %Flessione reale margine -34,8 %Flessione nominale ricavi -28,0 %Flessione reale ricavi -45,2 %

Nel comparto autostradale - come più volte denunciato con i numeri - le perdite di erogato dal 2000 sono pari al 53% e le vendite medie per impianto sono scese da 9,170 milioni di litri a 4,308.

Politiche commerciali delle petrolifere.È assolutamente chiaro che variazioni degli equilibri econo-mici di questa portata (pari cioè a circa il 50% dei ricavi, imputabili per un terzo al calo degli erogati e per due terzi dalla contrazione del margine) non possono che avere disse-stato le imprese di gestione, esclusivamente organizzate per svolgere i servizi dell’impianto e senza alcuna capitalizzazio-ne a monte, se non per fornire garanzie dirette o indirette a un fornitore del prodotto che viene per di più saldato in anticipo rispetto alle dinamiche di cashflow dell’attività, ga-ranzie che nel tempo intercorso si sono dilatate del 70% in diretta conseguenza dell’aumento del prezzo dei prodotti.Ma se da un lato emerge la debolezza economica del gesto-re - non certo strutturato per resistere agli shock di mercato -, dall’altro deve essere chiaro come si siano determinate e consapevolmente perseguite le circostanze che hanno mi-

DAL 2000 AL 2013 I GESTORI HANNO PERSOOLTRE IL 45% DEI RICAVI DI ESERCIZIO

Sviamento degli erogati, diminuzione dei consumi e sacrificio dei margini per la difesa mercato hanno comportato una perdita di volume d’affari per le imprese di gestione di oltre il 45% dal 2000 al 2013, mentre le compagnie nel circuito retail hanno difeso dall’inflazione abbondantemente i ricavi industriali, nonostante nuovi maggiori costi per la qualità dei prodotti e nonostante le svendite di prodotto a prezzi di extrarete, proprio perché hanno compresso i conti dei gestori.

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nato dalle fondamenta ogni sostenibilità economico-finan-ziaria della sua impresa.Un primo indicatore è dato dalla differenza nelle condizioni di fornitura del prodotto che sono state riservate in forma discriminatoria tra il circuito della così detta rete “colorata” (ossia dove le compagnie hanno il gestore) e quello degli indipendenti e che è rappresentato sostanzialmente dal prezzo di extrarete con cui l’industria petrolifera rifornisce in misura crescente operatori che agiscono nella rete. Dal 2000 al 2013 la differenza media tra il prezzo di cessio-ne dei prodotti alla rete di marchio e il prezzo di cessione alle pompe bianche è cresciuto del 134%, passando da 6 a 15 cent/litro, cioè in misura eccedente il quadruplo dell’in-flazione del periodo.Il delta del prezzo finale tra rete ed extrarete, calcolato come media tra i prodotti in ragione del mix dei consumi, è aumentato del 70%, ossia dagli 11 cent/litro del 2000 ai 18 cent/litro medi del 2013: un dato che ha una diretta con-seguenza sulla concorrenza tra impianti di rete, visto che oltre il 22% delle vendite in rete è detenuto oggi dalle pom-pe bianche, rifornite dalle aziende petrolifere con prezzi di cessione da extrarete inferiori - come si è detto - di circa 15 centesimi/litro a quelli cui viene ceduto il prodotto alla propria rete di marchio.Si deve anche notare che il ricavo industriale per la fornitu-ra di prodotto in extrarete è diminuito nell’intervallo 2000-2013 seccamente di un quarto (-25%), ma anche del 43% se si considera anche la componente inflazione del periodo: os-sia si vende prodotto in extrarete a condizioni di prezzo non

solo sempre più stracciate e discriminatorie, ma persino a condizione di dover rinunciare a parte del ricavo industriale. A spiegare questa apparente contraddizione si consideri che le compagnie petrolifere in misura crescente addossa-no solo sul prezzo di cessione alla rete (quindi al gestore) costi che sono propri di tutto il sistema distributivo, e quindi anche quelli del circuito extrarete.L’effetto perverso di questa condotta è che tanto più si allar-ga la quota mercato di operatori cui viene ceduto il prodotto a prezzo da extrarete, tanto più i relativi costi sono ripartiti sulla quota mercato della rete presidiata dal gestore: se da un lato il prezzo diminuisce, dall’altro è fatalmente destina-to ad aumentare progressivamente anche a causa del carico di maggiori costi che viene imposto alla rete “colorata”.

Prezzi cessione rete ed extrarete e ricavo ind.le extrarete Variazioni 2000-2013 - Valori medi su mix prodotti

2000 2013Prezzo medio rete 1,019 1,732Prezzo cessione alla rete 0,973 1,694Cessione all’extrarete 0,911 1,549Delta prezzo cessione 0,062 0,145Incremento % 2013/2000 +134 %Ricavo ind.le extrarete 0,024 0,018Flessione % 2013/2000 -25 %

È questo il primo fattore di destabilizzazione con cui il siste-ma distributivo dei carburanti ha annullato la potenzialità competitiva del gestore: prezzi di cessione di marcato, pro-gressivo svantaggio più attribuzione di costi di sistema non di competenza del segmento. Il secondo fattore, ovviamente, è stata l’imposizione di mi-sure di difesa dell’erogato comportanti il riversamento sul prezzo finale di una quota del margine del gestore.Al gestore l’industria petrolifera ha imposto progressiva-mente una situazione in cui non hanno più alcun senso di-lemmi - su cui pure ci si è esercitati in passato - del tipo “più erogato, meno margine” oppure “più margine, meno erogato”: semplicemente il processo ha portato a “meno margine e meno erogato”. Ma l’industria petrolifera ha nel contempo mantenuto e rafforzato i propri ricavi industriali - anche difendendoli dall’inflazione -, e ciò proprio perché ha spogliato i gestori di ogni competitività e risorsa.

Variazioni prezzi e quotazioni.Per arrivare a dimostrarlo, è opportuno prima fornire una panoramica di come si sono modificate le componenti del prezzo nell’intervallo 2000/2013.

Prezzi rete ed extrarete – 2000 - euro/litro

Composizione prezzo Rete Extrarete

Cif Med prodotto finito 0,260 0,260 Ricavo industriale 0,076 0,024 Margine gestore 0,038 Prezzo industriale 0,374 0,284 Accisa 0,475 0,475 Iva 20 % 0,170 0,152 Somma imposte 0,645 0,627 Prezzo finale 1,019 0,911

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Prezzi rete ed extrarete – 2013 - euro/litro

Composizione prezzo Rete Extrarete

Cif Med prodotto finito 0,605 0,605 Ricavo industriale 0,136 0,018 Margine gestore 0,032 Prezzo industriale 0,773 0,623 Accisa 0,655 0,655 Iva 21-22 % 0,304 0,271 Somma imposte 0,959 0,926 Prezzo finale 1,732 1,549 Costo del greggio 0,195 0,514

Il dato più sopra rappresentato è la media ponderata dei prezzi di benzina e gasolio (e di tutte le componenti del prezzo) sulla base dei mix dei consumi di ciascuno degli anni di riferimento.Nell’intervallo 2000/2013, a fronte di un aumento del greg-gio indicativamente pari al 164%, il prezzo medio sia in rete che in extrarete è aumentato del 70% (più del doppio dell’inflazione), e i fattori che vi hanno inciso sono per il 47% l’aumento della quotazione dei prodotti finiti, cui vi è da aggiungere dal 2007 il costo del biodiesel, per il 44% l’aumento delle imposte (accise e Iva) e per il 9% l’aumento della componente del sistema distributivo.Il costo dei prodotti lavorati (quote biodiesel comprese) è cresciuto del 133% (circa 35 cent/litro); le imposte sono lie-vitate di circa il 49% e di 31 cent/litro (dati da un aumento dell’accisa media per 18 cent/litro e da 13 cent/litro per l’au-mento dell’Iva), fattore - a differenza dell’aumento di greg-gio e prodotti lavorati - tutto interno e che risulta superiore all’inflazione nazionale cumulata nel periodo.Per quanto riguarda il ricavo industriale in rete - fattore an-che in questo caso tipicamente nazionale -, l’aumento è sta-to pari a circa 6 cent/litro, ossia quasi 79 punti percentuali in più, un tasso cioè più che doppio rispetto all’inflazione accumulata.

L’evidenza dei fattiSoffermandoci sullo specifico aspetto dei ricavi industriali delle petrolifere sulla rete, emerge con assoluta evidenza che, mentre il margine lordo del gestore ha subito nell’in-tervallo 2000/2013 una svalutazione vera, rispetto all’in-flazione, del 35% e un crollo dei ricavi di oltre il 45%, il margine lordo delle compagnie ha non solo tenuto testa all’inflazione (e cioè all’incremento dei costi), ma ha potuto attestarsi di 38 punti sopra l’inflazione. Il dato, per obiettività, va letto nella sua completezza: l’in-dustria petrolifera nel retail della rete ha compensato la di-minuzione del margine lordo registrata nell’extrarete (una diminuzione nominale del 25% che diventa del 43% se rap-portata all’inflazione del periodo).In ogni caso, quanto meno ha fatto pari e patta nel com-plesso, il che nulla toglie al fatto non smentibile che tale “equilibrio” è stato ottenuto esclusivamente a carico del gestore, che è stato usato - fino a causarne la vera e propria rovina economica - come “cuscinetto” su cui scaricare tutte le tensioni del mercato distributivo determinate dalle stesse politiche commerciali indotte dall’industria petrolifera.Una situazione, quella sviluppatasi in questi anni, che ha accontentato “tutti gli altri” che non sono la Categoria e che non sono neppure i consumatori (che nonostante tutta la “modernizzazione & liberalizzazione” pagano la benzina

il 70% in più di quanto la pagavano a inizio millennio): i Governi che hanno continuato ad aumentare le imposte e che hanno perseverato a calciare la palla dei prezzi nella metà campo della distribuzione, i nuovi monopoli che vole-vano conquistare il settore a costo zero e che hanno trovato la manna dei prezzi di cessione stracciati, facendosi passa-re per virtuosi e moderni, le Authority che hanno potuto pontificare sulla liberalizzazione del mercato sostituendosi per di più alla politica che avrebbe dovuto decidere, i vec-chi monopoli dell’industria petrolifera che si sono giocati la partita salvando i propri conti a costo di una macelleria sociale ed economica sulla pelle di terzi. Con buona pace delle regole della concorrenza (invocate a sproposito solo e sempre a favore della parte più forte) e delle evidenze dell’abuso di dipendenza economica.

Giorgio Moretti

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HIGH TECHLUBRICANTS & ADDITIVES

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113/2014

I numeri di Autopromotec 2013 con-fermano quanto l’ultima edizione della biennale delle attrezzature e dell’after-market automobilistico sia stata la più grande e la più internazionale di sem-pre: gli espositori esteri sono infatti cre-sciuti del 7,5% rispetto alla precedente edizione, contando ben 589 aziende, pari al 39% del totale, mentre i visitatori internazionali hanno visto un aumento del 2,2%, registrando 18.942 presenze.Il trend di crescita internazionale è stato continuo lungo tutto lo scorso decen-nio: la presenza di espositori esteri è au-mentata infatti del 160% rispetto all’edi-zione 2003, così com’è stata costante e cospicua la crescita dei buyer, a riprova del fatto che i mercati internazionali continuano a riconoscere e a premia-re l’elevato livello qualitativo e la forte componente d’innovazione dei prodotti presenti ad Autopromotec, ormai affer-

matasi come principale evento europeo dell’aftermarket negli anni dispari.I numeri evidenziati parlano da soli, ma ulteriore conferma arriva dai mee-ting B2B organizzati durante l’edizione 2013: oltre 560 incontri hanno avuto infatti luogo tra espositori e buyer, cui hanno fatto seguito numerosi contatti utili in mercati consolidati, ma soprat-tutto in quelli emergenti. Per la prima volta inoltre si sono svolti incontri an-che fra soli operatori esteri.Oggi Autopromotec riparte forte di questi risultati, con l’obiettivo di con-solidare la propria connotazione in-ternazionale soprattutto attraverso accordi con le istituzioni nazionali, tra le quali ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione del-le imprese italiane, e la Regione Emilia Romagna. Parallelamente si rafforza-no i progetti di promozione con due paesi definiti “obiettivo” per la scorsa edizione e che come tali sono confer-mati: Turchia e Brasile, dove saranno svolte specifiche attività pubblicitarie e di relazioni pubbliche, oltre ai road show che coinvolgeranno la stampa specializzata locale, associazioni e im-prese del settore automotive e all’orga-

nizzazione dell’incoming per i gruppi di buyer in occasione di Autopromotec 2015. Previste anche nuove attività di promozione in paesi considerati scou-ting quali Vietnam e Indonesia, dove verranno effettuate missioni esplora-tive, in virtù degli interessanti mercati per il post vendita automobilistico che vi si stanno sviluppando.In questa prima parte del 2014, Auto-promotec conferma inoltre il rinnovo di importanti accordi di collaborazione con la Camera di Commercio Italiana per la Germania e la Camera di Com-mercio Italiana a Buenos Aires, oltre che con ICE-Ufficio di Chicago, con il cui sostegno saranno svolte attività promozionali e commerciali finalizzate a ospitare in fiera un numero sempre più importante di buyer qualificati. Da sottolineare inoltre come tutte queste azioni si inseriscano all’interno di un progetto complessivo di promozione che include anche attività e accordi di collaborazione con riviste e associazio-ni di categoria dei vari paesi.Intensificate rispetto alle scorse edizio-ni le attività di comunicazione inter-nazionale che vedranno gli organizza-tori presenziare alle principali fiere di settore a livello globale, fra cui Inte-rauto a Mosca, nel mese di agosto, e Sema Show di Las Vegas, a novembre, dove la fiera avrà spazi espositivi in aree collettive con gli associati AICA. Confermati infine anche i network di

UN AUTOPROMOTEC SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALEPUNTA SULLE AREE DI SERVIZIOEV

ENTI

Autopromotec, la rassegna internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico, in programma a Bologna dal 20 al 24 maggio 2015, ha già attivato una serie di progetti per dare ulteriore impulso alla conoscenza all’estero della fiera. Ma non solo…

Renzo Servadei

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12 3/2014

uffici stampa specializzati nel settore automotive nei paesi europei ritenuti strategici quali Francia, Germania, Re-gno Unito, Spagna e Turchia, nei quali un’attività continuativa e localizzata porterà come negli scorsi anni grande visibilità alla manifestazione.

La Filling Station secondo l’AD Renzo ServadeiNon solo scenari internazionali sempre più interessati ma, come sottolineato nello scorso numero di Area di Servizio “sono già numerose le conferme.Con questi inequivocabili segnali positivi abbiamo ritenuto opportuno intervista-re Renzo Servadei, Amministratore De-legato di Autopromotec, per conoscere dalla sua viva voce le ultime novità.“L’idea per il 2015 è quella di creare un’area car care dove, sostanzialmente insieme ai lavaggi e ai loro servizi colla-terali, ci sia anche tutto quanto riguarda la cura dell’auto, oltre a quello che serve a far operare e ristrutturare le stazioni di servizio. Il tutto rivolto naturalmen-te all’operatore e non all’automobilista, perché siamo una fiera B2B: a noi inte-ressa il gestore dell’area di servizio più dell’automobilista. Siamo in un momen-to di grande evoluzione delle stazioni di servizio: per alcune compagnie che lasciano ci sono altri che arrivano, senza dimenticare il fenomeno delle pompe bianche e di quelle multicarburante che sta crescendo sempre più, anche per-ché in alcune Regioni c’è l’obbligo di in-stallare anche il gas nelle nuove stazioni e sono stati predisposti nuovi incentivi per l’acquisto di vetture alimentate con carburanti alternativi. Sono tutti feno-meni che fanno capire come nei prossi-mi anni ci sarà un fermento importante nelle aree di servizio, senza dimenticare che per quanto riguarda gli autolavag-gi, si dovranno cambiare molti impianti per obsolescenza, quelli che non sono

stati sostituiti negli ultimi cinque anni per colpa della crisi.Noi vogliamo pensare a un’area dove, oltre al classico autolavaggio, ci siano tutte le attività inerenti la stazione di servizio, quindi una Filling Station che vedrà coinvolta l’area 48 ma an-che il limitrofo padiglione 25. Quindi se le aziende lo richiedono, all’interno o all’esterno con o senza gli impianti in funzione, siamo in grado di garan-tire una buona visibilità a tutte perché gli spazi lo consentono. Non abbiamo vincoli e quindi gli operatori faranno quello che ritengono più utile per la loro attività: anche se gli autolavaggi volessero andare tutti all’interno, ci stiamo adoperando perché le carroz-zerie dal padiglione 25 siano spostate in un altro padiglione (probabilmente al 30), così gli autolavaggi che voglio-no stare all’interno possono comunque stare vicini all’area 48: è importante la continuità tra l’area 48 e il padiglione 25. Da notare che anche tutta la parte di cura dell’auto che stava nel padiglio-ne 36, in particolare le aziende chimi-che, saranno trasferite al padiglione

25, quindi non ci sarà più la dispersio-ne degli anni passati, adesso sarà tutto vicino come succede per gli altri setto-ri merceologici. È un po’ la forza della nostra fiera: essere specializzata, ma saper proporre diverse categorie mer-ceologiche. Tutti gli anni cerchiamo di specializzarci sempre di più e nel 2015 si farà un ulteriore passo avanti per le stazioni di servizio e gli autolavaggi”.“La Filling Station sarà sostenuta da una campagna - conclude Servadei -, indivi-dueremo un logo e una comunicazione dedicati a tutto quello che la riguarda. Puntiamo molto sulle stazioni di servi-zio a “tutto tondo” dove, soprattutto nel settore dei carburanti alternativi, c’è ancora tanto da fare con tanti operato-ri importanti che si stanno affacciando sul mercato. Stiamo prendendo contatti con primarie associazioni per i convegni e ho già in programma un incontro con Federmetano. Vogliamo avere dei part-ner qualificati che curino gli incontri di approfondimento per avere l’approccio culturale giusto, non iniziative estempo-ranee, ma interfacciandosi con gli ope-ratori più autorevoli dei diversi settori.Sarà un’altra rivoluzione, come quando abbiamo aperto l’area 48 adesso sarà 48+25 così da consentire a chi vuole stare all’interno di essere esaudito: si potrà scegliere. Questa sarà la grande novità del 2015 che si presenta con in-teressanti premesse, perché c’è tanta voglia di innovare e ci sono già impor-tanti operatori che hanno bussato alla porta. Probabilmente ne parlerò nelle prossime interviste perché mi piace dare le notizie quando le cose sono definite e non prima. Abbiamo delle attrazioni veramente importanti e contiamo di in-cassare un bel segno più anche l’anno prossimo, come da tradizione”.

Massimo Cicalini

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153/2014

Aquarama si rafforza sempre più sul mercato italiano ed europeo. Questo in sintesi il segnale che arriva dalle quattro commesse frutto di altrettanti tender che l’azienda italiana ha vinto, rispettivamente due in Italia, con due delle compagnie petrolifere italiane più importanti, e due in Europa. Questi successi, oltre alle immediate ricadute economiche, garantiranno ad Aquara-ma ancora più visibilità sul mercato e daranno modo ai gestori di apprezzare la qualità dei prodotti e la tempestività dell’assistenza post-vendita. Buone no-tizie che arrivano in un periodo di mer-cato debole e che dovrebbero consen-tire all’azienda volumi importanti per ritornare a crescere.

È quindi un Davide Bosio molto deter-minato quello che ci accoglie per ap-profondire tutte le tematiche che hanno portato a questo importante successo e a conoscere ancora meglio l’S5, una macchina studiata per le situazioni di mercato attuali, molto versatile e di qualità, per un investimento mirato.

Viva i tender“L’ultimo e più importante tender che abbiamo vinto, insieme con altri due importanti produttori - inizia Bosio -, prevede un volume importante di mac-chine nell’arco dei prossimi tre anni. Per Aquarama è una grande opportunità a livello di visibilità, perché siamo l’azien-da più giovane del settore e quindi la

UN TENDER COME TRAMPOLINO VERSO IL SUCCESSO

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Per la verità i tender vinti sono quattro, due in Italia e due in Europa, tutti con primarie compagnie petrolifere. Aquarama entra così nell’Olimpo dei grandi produttori e il suo Amministratore Delegato Davide Bosio ne è giustamente fiero.

Davide Bosio

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16 3/2014

meno conosciuta, ma è anche una grande soddisfazione perché abbiamo battuto competitor molto importanti. Un fiore all’occhiello che premia i nostri sforzi e i plus della nostra produzione e della nostra struttura. Infatti nella vit-toria finale ha inciso molto il valore che il management della compagnia petro-lifera ha dato al service, perché Aqua-rama può vantare molti punti di assi-stenza in tutta Italia: la garanzia di un servizio adeguato è importante e noi abbiamo oltre 30 centri di assistenza sul territorio nazionale in grado di garanti-re interventi in 24/48 ore al massimo. Poi ha inciso anche il prezzo molto ag-gressivo, ma quello è d’obbligo quando si partecipa a questo tipo di gare.La fornitura prevede circa un centinaio di macchine per tutti i tre fornitori, con la speranza che la crisi non faccia cam-biare idea sui volumi da investire perché il progetto è di circa 300 macchine. L’ac-quisto dell’impianto sarà fatto diretta-mente dalla compagnia petrolifera, che poi lo affida al proprio gestore che do-vrà farlo rendere al meglio. Le macchine scelte sono il nostro top di gamma in tutti gli ambiti: portali, piste self-service e tunnel, tutte sono state richieste con allestimenti full optional, chiaro segno che la compagnia crede molto nell’au-tolavaggio per qualificare la sua area di servizio, ma questo si capisce anche dal-la loro pubblicità. Siamo contenti di es-serci aggiudicati questi tender perché è la conferma di quanto sia stata apprez-

zata la nostra professionalità, un riconoscimento che ci ha fatto piacere.Ora stiamo partecipando ad altre tre/quattro gare che avranno un riscontro entro fine anno. Speriamo sia po-sitivo e noi siamo fiduciosi perché abbiamo dei “plus” che ci sono riconosciuti: per esempio, le barriere a foto-cellule che garantiscono una maggiore sicurezza. Le compagnie petrolifere danno molta importanza a questi aspetti, vogliono che il la-vaggio non arrechi danni alle auto ma anche ai box portascì, e poi bisogna riconoscere i lampeggianti e le sirene dei mezzi di soccorso e anche i gan-ci di traino, in quel caso la macchina si ferma in automatico perché sente una resistenza diversa alla rotazione, si stoppa e allarga le spazzole.Un altro aspetto molto importante è la garanzia completa sulla macchina, che esclude solo alcuni elementi di consu-mo e prevede interventi programmati e tempestivi”.

S5, una macchina concreta“Il mercato ora chiede una macchina dal prezzo più abbordabile - spiega Bo-sio -, mentre prima gli investimenti era-no concentrati su macchine più acces-soriate, molto curate esteticamente e carenate. Oggi la crisi ha imposto però delle regole diverse e quindi è richiesta

una macchina più spartana, ov-

viamente senza rinunciare alla qualità anche perché meno interventi sono necessari e minori sono i costi della ga-ranzia, sia per noi sia per il gestore. Il portale S5, ottimo nel rapporto qualità/prezzo e totalmente elettrico, risponde perfettamente a questa domanda. La sua caratteristica saliente è di essere dotato di cerniere che, senza bisogno di alcun assemblaggio in fase di instal-lazione, permettono di dispiegarlo e metterlo in opera senza alcun tipo di collegamento, risparmiando tempo per l’installazione, abbassando i costi di trasporto ed evitando possibili errori. Quando è piegato l’S5 è alto due metri, quindi molto compatto, ma nonostan-te questo ha una larghezza lavante di 2,52 m, (12 cm in più rispetto ai 2,40 m del precedente S5 diventando così il più largo della sua categoria), un van-taggio importante considerando che le auto moderne sono sempre più larghe. Per l’altezza sono quattro le misure: 2,30 m, 2,50 m, 2,80 m e anche 3,10 metri. Le novità del modello 2014 sono gli ugelli di plastica per l’erogazione del prodotto di facile pulizia e regolazione: si svitano leggermente e c’è una capsu-la che lavora all’interno. Inoltre è stata offerta la possibilità di montare un la-varuote ad alta pressione e il lavaggio basso della scocca; in particolare il lava-ruote ha gli ugelli posizionati in modo diverso così riescono a lavare anche il passaruota in maniera più accurata. È stata molto curata anche la sicurezza, con dei blocchi che non fanno cadere la spazzola e poi come tutte le macchine Aquarama richiede una manutenzione minima grazie all’utilizzo di pulegge e materiali autolubrificanti. Presente poi l’alta pressione laterale con pompa a bordo macchina, semaforo per il po-sizionamento, programmi facilmente personalizzabili dal cliente, asciugatura a seguire e tanto altro ancora…”.

Massimo Cicalini

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18 3/2014

AdS. Come si è chiuso il 2013… com’è iniziato il 2014?Favagrossa. Il 2013 si è chiuso in leg-gera flessione mentre nel primo trime-stre 2014 abbiamo avuto un incremen-to dei volumi.

AdS. La crisi c’è ancora, intravede qual-che spiraglio di luce?Favagrossa. La crisi sfortunatamente è ancora presente, ma si spera che a breve l'ottimismo rientri nei pensieri degli investitori

AdS. Secondo lei il settore cosa potrebbe fare per combattere questo momento?Favagrossa. L'innovazione è sempre stata l'arma necessaria per sconffigge-re la crisi.

AdS. Che cosa arresta la ripresa del no-stro settore specifico?Favagrossa. La mancanza di fiducia e la mancanza di credito sono le compo-nenti principali di questa situazione.

AdS. Perché lei investirebbe nel settore? È d’accordo su quest’affermazione: “non può piovere per sempre?”Favagrossa. Il lavaggio auto rimane sempre un settore di buon profitto dove l'investimento normalmente vie-ne ripagato in tempi brevi.

AdS. Si vendono meno impianti nuovi e questo probabilmente ha inciso sui vostri numeri di vendita, o forse no. Mi spiego meglio: se non si vendono macchine nuo-ve, non c'è una corsa al mantenimento dei vecchi e quindi anche alla sostituzione delle parti d’usura, tra cui le spazzole?Favagrossa. In effetti questo è vero anche se in forma limitata. Il continuo studio mirato alla qualità dei nostri prodotti ha aumentato la durata dimi-nuendo di conseguenza il consumo.

AdS. Avete pensato a qualche promozio-

ne, finanziaria o una scontistica, per incentivare l’acquisto dei vo-stri prodotti?Favagrossa. Ogni anno fac-ciamo qualche promozione per incentivare il ricambio garantendo così all'utilizza-tore finale un lavaggio di alta qualità.

AdS. Come vede il settore in ge-nerale? Compagnie petrolifere e organizzatori di fiere, sembrano crederci e investirci ancora mol-to. Voi date loro ragione?Favagrossa. Il settore è vivace tutti e i player danno il massi-mo. Come detto in precedenza se ritornerà la fiducia e il credi-to, il mercato riprenderà velo-cemente anche perché il parco macchine ormai è invecchiato e necessita di essere rinnovato.

AdS. Presenterete delle novità a Franco-forte?Favagrossa. La nostra società sarà presente sia a Stoccarda che a Franco-forte e presenterà tutta la gamma dei suoi prodotti rinnovata: Filo, Carlite e Granwasher

AdS. Della vostra gamma, quale prodot-to è il più venduto? In quanti pezzi?Favagrossa. Il prodotto più venduto rimane il Carlite.Nel mondo abbiamo installato oltre 60 mila impianti.

AdS. E la setola tradizionale? Tiene an-cora?Favagrossa. La setola tradizionale ha sempre il suo mercato.È per questo che la nostra azienda continuerà lo sviluppo anche di questo tipo di prodotto

AdS. Vendete in tutto il mondo, ci sono mercati non in crisi?Favagrossa. La contrazione del mer-cato è stata globale a eccezione dei mercati emergenti. Il nostro settore cresce in due modi:- Quando un qualsiasi Paese nel mon-do approccia all'autolavaggio come nuova tecnologia.- Quando la tecnica dell'impianto è tal-mente rinnovata da obbligare il ricam-bio dei vecchi autolavaggi.Nel modo si stimano circa 300 mila impianti di autolavaggio, il ricambio di questi consentirebbe all'industria del lavaggio di crescere per decenni.

A DOMANDA RISPONDE:LA PAROLA A FAVAGROSSA

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Inauguriamo una nuova rubrica: a domande secche, risposte altrettanto precise. Il primo degli intervistati è Francesco Favagrossa, Presidente della Favagrossa Edoardo Srl.

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20 3/2014

Il primo incontro con Fulvio Montipò, Presidente e amministratore delegato di Interpump Group, l’avevamo avuto nel 2005, poi abbiamo di nuovo avuto modo di intervistarlo nel 2011 e questo è il terzo appuntamento. Nel frattem-po è stato premiato come “Imprendi-tore italiano dell’anno 2013” a Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa italiana a Milano, da una giuria composta da importanti imprenditori ed economi-sti e presieduta da Emma Marcegaglia sotto la prestigiosa egida de “Il Sole 24 Ore” e della “EY Ernst & Young”. Un riconoscimento dato alla persona, ma indirettamente anche all’azienda per i suoi successi, come ben espresso dalla motivazione: “per aver dato vita, con grande volontà, tenacia e capacità di innovazione, a un’azienda che in po-chi anni è riuscita ad affermarsi a livello mondiale, diventando leader indiscusso e punto di riferimento in termini di qualità del prodotto, garantendo da sempre una redditività molto elevata e straordinari tassi di crescita”. Ed è di pochi giorni fa un articolo di Seeking Alpha, uno dei più importanti studi di analisti finan-ziari americani, che facevano notare come, quando si parla di Italia, si pensa subito alla Ferrari o a Gucci, dimenti-candosi di altre “stelle” come proprio Interpump Group che “analizzati tutti i suoi dati, molte delle corporate ame-ricane (citando Eaton, Parker, Emerson e altre) potrebbero andare a lezione da Interpump per quanto riguarda il ritor-no sul capitale, la trasparenza, i risulta-ti, la concretezza…” AdS. Con queste premesse una nuova intervista era dovuta ed ecco la prima domanda: dal 2011 a oggi cosa è cam-biato?Montipò. Il mondo è cambiato nel 2009 e io penso in modo irreversibile. La crisi del 2009, che era stata definita finanziaria, di fatto è stata una crisi glo-

bale che ha completamente cambiato il mondo degli scambi commerciali, portando alla ribalta i Paesi del Far East ed evidenziato le economie logore di quelli Occidentali. Così, se nel 2011 eravamo appena usciti ancora un po’ tramortiti dallo tsunami del 2009, pos-so però affermare che nel 2014, dopo cinque anni, percepisco i primi segni di risveglio, questo è il primo anno dove ci sono 100 metri di visibilità, perché prima si navigava a vista, ecco cosa è cambiato. Ora è indispensabile pensa-re a imprese globali, altrimenti credo che le difficoltà saranno ancora mag-giori. Stante il fatto che l’economia non è una scienza ma una disciplina, bisogna scommettere su quelle che si immaginano essere le strategie pagan-ti. Una sicura e collaudata è stare sui mercati di tutto il mondo: non si parte più con la valigetta come abbiamo fat-to per tanto tempo, oggi nel mondo bisogna esserci.Un po’ di ripresa comunque quest’an-no la vediamo, pur avendo stabilito come Interpump Group negli scorsi due anni, nuovi record di fatturato, an-che questo un dato molto significativo: un’azienda che riesce a migliorarsi per due anni di seguito in un momento di recessione vuol dire che ha delle basi straordinarie. Nel 2014 siamo partiti bene: i primi tre mesi sono buoni, in linea con le nostre previsioni, un chiaro segnale della solidità dell’impresa, del suo impianto e anche del settore. C’è un barlume di speranza, l’elemento nuovo dopo cinque anni di buio dove si incontrava solo gente che non sa-peva dove sbattere la testa. È stato un lustro veramente difficile perché pieno di timore, non si progettava più, l’im-portante era sopravvivere: è un brut-to clima quando la speranza muore, perché gli uomini hanno bisogno di crederci, solo così fanno progetti per il futuro. Quando le cose peggiorano

in modo così marcato come è stato nel 2009 la gente si spaventa, non ha più voglia di rischiare, quando c’è incer-tezza gli uomini si deprimono. Invece l’impresa poggia sulla speranza, per-ché l’imprenditore progetta e immagi-na perché spera.Non si vedevano più situazioni in fer-mento, tranne all’Est che è un mondo in forte crescita perché prima non c’era nulla. Se si pensa all’India dove c’è da fare tutto, mancano le infrastrutture ma a livello demografico è un conti-nente. La Cina è ancora di più in forte crescita e in 15 anni ha fatto cose in-credibili, anche se adesso si registra un rallentamento, ma comunque il tasso di crescita previsto è del 6-7% quando in Europa i livelli più alti previsti si ag-girano intorno all’1%. Ads. Parliamo proprio di mercato. Sie-te leader, ma com’è il trend delle vostre quote in Italia e nel mondo?Montipò. Sostanzialmente abbiamo tenuto le posizioni. Sono aumentate le

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Interpump Group è leader mondiale nella produzione di pompe a pistoni per l’alta pressione. Il suo Presidente e fondatore Fulvio Montipò è stato recentemente insignito del titolo di “Imprenditore dell’anno” e Area di Servizio lo ha intervistato.

Fulvio Montipò

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213/2014

quote di mercato nell’area delle pom-pe di più elevate prestazioni, sopra i 1000 bar, quelle che produciamo in Germania, in America e anche in Italia con Pratissoli. In questo ambito sono aumentati i numeri della produzione, che sono invece rimasti stabili nei set-tori di comodity. Oggi abbiamo unità produttive in Italia, Germania, Stati Uniti, India, Cina, Brasile, Romania e Bulgaria. Per esempio, nel paese Suda-mericano siamo specializzati nella di-visione olio, in particolare prese di for-za oleodinamiche, anche se speriamo di portare presto anche il resto della produzione. In India siamo presenti da qualche anno e attualmente abbiamo raggiunto la posizione di leadership

nel settore delle prese di forza.Abbiamo poi di recente iniziato la pro-duzione di cilindri oleodinamici, una startup avviata con soddisfazione. In Cina siamo presenti dal 2008 e siamo complessivamente soddisfatti perché abbiamo avuto progressivamente ri-sultati positivi: oggi vi produciamo pompe idrauliche, oleodinamiche e ci-lindri, sia per il mercato interno sia per la nostra consociata statunitense, ma non utilizziamo i prodotti cinesi per gli stabilimenti europei. Abbiamo portato in Cina il nostro approccio alla quali-tà, la nostra cultura produttiva e siamo contenti di quello che produciamo, ma ci dobbiamo confrontare con un “si-stema paese” abbastanza lontano da

noi in tutti sensi, anche se cresce velo-cemente. Quindi la cura e l’attenzione sono focalizzate sulla formazione del personale, per farli maturare qualitati-vamente e questo si ottiene attraverso rigorose procedure e relativi controlli. Ads. Concentriamoci sul mercato dell’au-tolavaggio, quali sono le sue sensazioni?Montipò. Abbiamo fatto importantis-simi passi avanti con la nuova genera-zione di pompe, siamo presenti in ma-niera massiccia e posso anticipare che a breve presenteremo altre novità mol-to interessanti per questo settore. Ab-biamo acquisito diversi primi impianti anche all’estero, in particolare in Ger-mania dove il mercato non è facile, ma

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22 3/2014

soprattutto negli Stati Uniti. Un chiaro segnale di quanto Interpump sia un riferimento dal punto di vista tecno-logico perché negli USA preferiscono prodotti americani ed entrare nel loro mercato in maniera massiccia vuol dire che apprezzano davvero il nostro livel-lo di tecnologia. Abbiamo conquistato una leadership riconosciuta per qualità e tecnologia. Ads. In un precedente incontro, ricordo che era in fase di studio una pompa che non richiedeva lo smontaggio della testa per sostituire la guarnizione. È stata rea-lizzata?

Montipò. È un progetto nuovo che pensiamo di lanciare a breve: ha già superato migliaia di ore di test e sia-mo soddisfatti dei risultati. Con questo nuovo brevetto contiamo di lasciare un altro segno tangibile nella storia delle pompe. Non voglio anticipare molto, posso solo dire che non è ancora sul mercato perché vogliamo presentare la gamma completa, quindi saremo pronti nel corso dell’anno. Si tratta di una novità importante che darà un grande aiuto operativo ai costruttori, semplificando quello che è un compo-nente decisivo, e non solo nell’auto-lavaggio. Si potrà operare facilmente,

con un livello di competenze e di istru-zione basso e utilizzando una semplice chiave inglese. Ads. Rispetto ai competitor quali sono i vostri plus?Montipò. Crediamo di avere un livello di qualità, di innovazione e di tecnolo-gia superiori. Possono sembrare le so-lite scontate affermazioni, ma è stato il mercato a sancire questa realtà, è suf-ficiente scorrere i numeri delle nostre pompe installate di primo impianto sui lavaggi e quante in sostituzione.Una leadership che poggia sui processi produttivi interni e sui numeri. Basta

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dare un’occhiata ai nostri reparti per apprezzare l’evoluzione tecnologica che c’è stata e che non si ferma mai, anche un profano vedendo la nostra sala macchine si rende conto del per-ché possiamo garantire tanta qualità. I nostri stabilimenti rappresentano il meglio: per esempio, per produrre un albero a camme partiamo dal grezzo e usciamo con il prodotto finito, credo che siamo gli unici al mondo in questo settore ad avere macchinari per lavora-zioni di tale livello, cosa che possono permettersi solo le case automobilisti-che per il costo delle attrezzature.Per poter fare simili investimenti occor-rono però i numeri e questa è l’altra nostra forza. L’albero è uno dei cicli più complessi, ma sono in arrivo una batteria di macchine robotizzate per la lavorazione di carter e teste dove ave-vamo già a un livello alto, ma lo abbia-mo ulteriormente elevato, portando i tempi a un terzo di prima e con con-trolli del processo straordinari. Quindi, un grandissimo sforzo sul piano della

tecnologia e degli investimen-ti che ci consente di guardare avanti con la fondata speranza di mantenere inalterato il nostro ruolo di leader. Ads. Cosa intende quando affer-ma che siete prima produttori che venditori?Montipò. La nostra è una vo-cazione più tecnologica che di marketing, questo è sempre sta-to il tratto caratterizzante del-la nostra azienda. Lo abbiamo detto fin dalle origini, perché credo che non si possa immaginare niente di meglio tecnologicamente parlando di quello che oggi abbiamo creato. Penso che nessuno nel mondo delle pompe ad alta pressione possa vantare i livelli tecnici di Interpump e questo si tradu-ce in standard qualitativi elevati con una qualità costante e assolutamente garantita.A conferma di questo c’è la nostra cre-scita negli anni con l’obiettivo di rag-

giungere il miliardo di euro di fatturato nei prossimi tre: quest’anno saremo tra i 650 e i 700 milioni nel complesso di tutte le produzioni. In Borsa in Italia il titolo Interpump Group può essere considerato la “star delle star”: infatti è praticamente raddoppiato, era a 5,40 euro l’anno scorso e oggi sfioriamo gli 11 euro. Una scalata importante, ulte-riore testimonianza di quanto il merca-to creda nella nostra società.

Massimo Cicalini

Interpump Italia

Hammelmann Germania

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AZIENDA CERTIFICATA ISO 9001-2000

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Roberto Desantis è un gestore di sta-zioni ENI e titolare di questo lavag-gio “puro” che sorge ad Airasca, sulla Strada statale 23 che collega Pinerolo a Torino. L’impianto è in funzione dal 2002: all’inizio è stato avviato con quattro piste coperte e una scoperta e da cinque mesi è stato ampliato con quattro postazioni di aspirazione co-perte e un portale Istobal M’Nex 28. Quando chiediamo a Roberto Desantis come mai ha scelto Istobal per il porta-le e per le coperture, la sua risposta è senza incertezze: “per il prodotto!”Roberto Desantis ha una lunga espe-rienza nel settore, conduce infatti da 32 anni anche altri lavaggi, non di sua proprietà ma per conto di ENI. “Ho vissuto tutta l’evoluzione del settore e delle tecnologie - spiega -, dal lavaggio manuale che poi si è trasformato negli anni in automatico. Quindi quando ho scelto Istobal per il “mio” autolavag-gio l’ho fatto a ragion veduta. Sono andato anche a visitare la fabbrica in Spagna, così ho visto come sono rea-lizzate queste macchine. È una fabbri-ca che produce tutto internamente, l’ho visto con i miei occhi e ritengo molto importante che non si tratti di un semplice assemblatore, anche se al reparto di assemblaggio ho dedicato molta attenzione. Mi sono soffermato sui particolari, come le asole interne, e poi mi sono cimentato a verificarle all’interno della mia macchina e ho ri-trovato la stessa cura nelle lavorazioni. Io non conoscevo Istobal direttamen-te, ne conoscevo solo il nome e adesso posso solo parlarne bene. È da cinque mesi che ho questo impianto e non ho mai avuto alcun problema: si sa che all’inizio ci sono le tarature da fare, ma l’assistenza è stata efficiente, io la chia-mo e loro in poche ore intervengono, anche questo è importante!”“L’impianto è un portale Istobal M’Nex 28 a cinque spazzole - prosegue De-

santis -, che rispetto al tre spazzole a mio parere lava molto meglio; questa differenza qualitativa va però fatta notare al cliente, bisogna indirizzarlo, fargli notare che c’è un programma

di lucidatura con polish, così l’auto di-venta “una favola”: l’impianto lava la vettura, quindi viene spalmato il polish liquido e di nuovo ripassata a secco… il risultato finale è straordinario, in par-

LA QUALITÀ DEL PRODOTTONON SI DISCUTE

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Abbiamo incontrato Roberto Desantis che, forte della sua esperienzadi lavaggista, ha scelto Istobal quando si è trattato di allestirela sua area carwash.

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ticolare sui colori scuri risalta molto la lucentezza. Ma se il cliente ha fretta può limitarsi al lavaggio normale sen-za lucidatura che è più veloce, circa tre minuti e mezzo; con la lucidatura di-ventano invece cinque.Con questa macchina ho deciso di puntare più sulla qualità che sulla quantità, il cliente paga qualcosa di più ma è più soddisfatto e io ho più mar-gini. Anche avere un po’ di coda non è un male, se si fa troppo velocemente poi magari l’auto non è lavata bene.

Inoltre, è molto apprezzata la pulizia del sottoscocca laterale, che è la zona dove la maggior parte delle auto re-stano sporche, in particolare in questa zona dove fango e terra abbondano. In compenso non abbiamo il film statico delle auto cittadine quindi: risultati ec-cellenti garantiti già con i lavaggi base grazie alle cinque spazzole con l’alta pressione che, pur lavorando in veloci-tà, sono straordinari.Non va però dimenticato che anche i prodotti fanno la loro parte.

“La macchina è un portale Istobal M’Nex 28 di 2,30 m con cinque spaz-zole, alta pressione laterale e alta pres-sione nei lava cerchi, polish, prodotto per i moscerini, alta pressione con ugelli rotanti superiori, doppia asciuga-tura - spiega Angelo Copiello, l’agente Istobal -. Poi c’è la configurazione con touch panel, antigelo programmabile, il tutto gestito dal cliente e in remoto con Istobal, controllo incassi e control-lo guasti compresi. Si può operare su tutto: cambiare le tariffe, accorciare i

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programmi, modificare i tempi e so-prattutto i prezzi. Desantis vorrebbe demandare ogni cosa alla Istobal, così è tutto controllato da remoto e si pos-sono anticipare gli interventi dell’as-sistenza per prevenire danni o fermo macchina”.

Ti presento M’Nex 28M’Nex 28 è un impianto pensato per un’alta produttività nello stesso spazio di un portale singolo, cioè 9 metri. Si tratta di un portale di lavaggio e asciu-gatura composto da quattro spazzole verticali e una spazzola orizzontale con-trollate mediante trasduttori di potenza. La macchina è caratterizzata da vernicia-tura in polvere con spessore minimo di 60 micron (30μ imprimitura, 30μ colo-re) per un impianto con enorme poten-zialità in grado di realizzare programmi di lavaggio e asciugatura completi in maniera efficace e in un tempo minimo. Il suo disegno compatto permette una facile sostituzione con impianti esistenti senza la necessità di realizzare ulteriori opere in quanto può essere montato in una pista standard da 9 metri. La care-natura è stata disegnata esclusivamente per M’Nex 28 e permette di integrare i luminosi Sferic e scegliere fra i pitto-grammi Studio e Star Class; inoltre que-sto modello è l’unico portale della serie M’Nex che permette il funzionamento simultaneo di due asciugature orizzon-tali da 8 Kw ciascuna.

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Occhio anche alla coperturaPerché la scelta di mettere una coper-tura, sempre Istobal, così grande per l’aspirazione? “Il cliente per il lavaggio finale ha bisogno di un posto con om-bra e poi quando piove di un ricovero anche se vuole solo aspirare, quindi se ha una copertura efficiente e bella ci viene più volentieri, si sente meglio ac-colto - è la ovvia risposta di Desantis -. Poi questa copertura è veramente ben fatta ed è predisposta per l’installazio-ne di pannelli fotovoltaici che in futuro sicuramente metterò”.“Ho invitato Desantis in Spagna anche per fargli visionare questa copertura che è nuova anche per Istobal, ma so-prattutto per l’Italia - spiega Copiello -. In pratica è il top, una copertura di

alta gamma che ha tutto: copri pali, carico neve elevato, grande resistenza al vento. È prodotta e collaudata inter-namente da Istobal con delle garanzie abbastanza importanti. Partono dalla lamiera, la saldano, la zincano a caldo nella vasca che si trova all’interno del-la azienda e infine la verniciano; una garanzia di durata fondamentale: il controllo del prodotto è totale, pari a quello di una macchina”.Le strutture di copertura Istobal sono realizzate con tecnologie d’avanguar-dia per offrire la massima sicurezza e affidabilità al fine di prolungare la vita utile degli impianti di lavaggio e la loro redditività. Per scegliere la co-pertura adeguata si deve conoscere il carico neve e la forza del vento che

caratterizza il territorio così da adat-tarsi al meglio a qualsiasi condizione climatica, per quanto avversa possa essere. Le coperture Istobal sono sta-te create su un concetto modulare basato su strutture semplici e flessibi-li e costruite con materiali di ultima generazione. Solo così è possibile cre-are coperture capaci di proteggere ogni tipo di centro di lavaggio indi-pendentemente dalla configurazione dell’installazione.L’offerta include un’ampia quantità di elementi personalizzabili che garanti-scono un’immagine finale adattata ai desideri e ai bisogni di ogni cliente per centinaia di combinazioni possibili.

Massimo Cicalini

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Nacque tutto dalla Pop Art, il movimen-to artistico che voleva essere vissuto da tutti, essere popolare. Andy Wharol ne definiva così l’essenza: “quel che c’è di veramente grande in questo Paese, è che l’America ha dato via al costume per cui il consumatore più ricco compra essen-zialmente le stesse cose del più povero. Mentre guardi alla TV la pubblicità della Coca Cola sai che anche il Presiden-te degli Stati Uniti beve Coca Cola, Liz Taylor beve Coca Cola e anche tu la puoi bere”. In base a questo principio la Pop Art smette di essere tale una volta rinchiu-sa in un museo o appesa alle pareti di qualche lussuosa ma-gione; in altre parole necessi-ta di essere vissuta.L’artista Bob Marongiu realizza nel senso più com-piuto del termine questo principio, prestando le sue

opere alla creazione di Profumetto e aggiungendo, di fatto, un senso in più all’opera stessa: l’olfatto. Per ogni sim-patico personaggio ha creato una pro-fumazione differente: dalle più classi-che come vaniglia o fragola alle più esotiche come cocco, brezza di terra o dolce savana, per un totale di 12 es-senze esclusive. Leoni, asinelli, maialini, volpi, giraffe, gufi, rane e altri animali stilizzati con una grafica divertente e ac-cattivante propongono un nuovo modo di profumare l’abitacolo dell’auto, fa-cendo anche tendenza. Sicuramente i nuovi Profumetto diventeranno oggetti “modaioli” e “social” tanto da essere anche collezionabili, ideali per utenti di

IL PROFUMATOREDIVENTA D’AUTORESH

OP

Profumetto è una nuova linea di profumatori per auto che unisce alla proverbiale qualità dei prodotti distribuiti da Co.Ra. un design esclusivo, divertente e anche “modaiolo”.

Bob Marongiu

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tutti i sessi e in un ampio range di età, dai 18 ai 45 anni. A garanzia, la quali-tà dei prodotti distribuiti da Co.Ra. e i materiali utilizzati per il loro confeziona-mento: essenze naturali a basso conte-nuto alcolico e a rilascio graduale.Profumetto è l’ultimo prodotto dell’ar-te spassosa e rilassante di Bob Maron-giu, nato da genitori sardi in Svizzera nel 1966 anche se a vederlo sembra un giovanotto, in totale armonia con le tele che lo circondano nel suo stu-dio alle spalle di Piazza Costituzione, in pieno centro a Cagliari. Bob Marongiu a 12 anni è tornato con i genitori in Sardegna, si è diplomato al liceo lin-guistico per poi cominciare a viaggiare in Italia e all’estero. Molto fantasioso,

la sua testa è una fucina di idee che cerca di comunicare con la pittura, la scultura, i video, la grafica, l’arredo urbano e tutto ciò che di semplice e immediato possa offrire sollievo spiri-tuale, piacere, ottimismo e serenità. Ha ottenuto riconoscimenti internazionali quale interprete della Pop Art come in-tesa dal maestro Andy Wharol.Per il lancio di Profumetto, a partire dal mese di maggio e per dodici mesi (quindi fino ad aprile 2015), Co.Ra. ha pianificato un’intensa campagna pub-blicitaria che ne sosterrà la promozione attraverso azioni sui principali social network, annunci radiofonici, inserzio-ni su riviste specializzate automobilisti-che e quotidiani sportivi, oltre a 100

mila veicolazioni cellofanate in aree mi-rate. Il lancio di Profumetto sarà inoltre sostenuto con la partecipazione a fie-re, mostre e numerosi eventi e da una campagna di affissioni con veicoli vela che attraverseranno le strade delle prin-cipali città e poster di varie dimensioni: da 6x3 m a 1x1,4 m. Lo shop delle aree di servizio e degli autolavaggi è certa-mente un punto vendita privilegiato per questo oggetto che è ideale per gli acquisti d’impulso, anche in conside-razione del fatto che i profumatori da auto sono ormai diventati un accesso-rio quasi irrinunciabile per una sempre più larga fascia di automobilisti.

Arlina Rabbiacci

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La storia di LAMPA inizia negli anni ’50, quando nel nostro Paese stava fiorendo quello che sarebbe diventa-to uno dei principali mercati mondiali dell’auto. Tutto cominciò con una pic-cola attività commerciale di autoacces-sori avviata in modo molto semplice a Viadana (MN) da Aldo Marutti. Mal-grado la sua propensione imprendi-toriale, nemmeno lui poteva certo im-maginare che nel giro di alcuni anni la sua azienda sarebbe diventata la vera e propria realtà di riferimento italiana nel mercato degli accessori.Negli anni ’60 Marutti si dedicò a in-trodurre i suoi prodotti in un nume-ro crescente di provincie, ma la vera espansione della sua attività arrivò negli anni ’70, dapprima con la pro-duzione di schienali per sedili auto e camion, distribuiti in ambito naziona-le da una piccola rete commerciale, e successivamente con l’esordio di Lam-pa sui mercati internazionali.Con il notevole incremento del volume di affari, agli inizi degli anni ’80 la dit-ta individuale viene trasformata in una Spa, con capitale interamente detenu-to dalla famiglia Marutti. Negli anni a

seguire anche i tre figli di Aldo Marutti faranno il loro ingresso in azienda, in-serendosi con successo e portando una ventata di novità e freschezza, dando un contributo determinante all’espan-sione dell’attività che si è poi consoli-data nel futuro.Nella forma di società per azioni Lam-pa assume definitivamente una dimen-sione internazionale, che la porterà nel tempo a essere fra i primi distributori di accessori per auto a livello mondiale.Successivamente, verso la metà degli anni ’90, LAMPA Spa attiva un nuo-vo settore dedicato al tempo libero, iniziando la distribuzione di una vasta gamma di articoli per bicicletta. Forte della sua esperienza nel mondo auto, anche in questo mercato Lampa ha potuto attestarsi immediatamente tra i primissimi operatori del settore.Agli inizi del nuovo millennio Lampa ha avviato un programma di investimen-ti per la creazione di una nuova unità industriale, vero e proprio fiore all’oc-chiello dell’azienda: un centro logistico con capacità di stoccaggio di 48 mila UDC (Unità Di Carico), per garantire lo stoccaggio e la movimentazione

delle merci con sofisticati sistemi auto-matizzati a gestione computerizzata. La logistica, che è diventata il fattore strategico fondamentale per un’azien-da che intende percorrere tutti i canali distributivi, in Italia e all’estero, è pa-ragonabile solo a quella utilizzata dai centri di gestione ricambi delle grandi case automobilistiche.“Ma è il radicamento sul territorio il vero segreto del nostro successo – spie-ga Bozzolini -. Alcuni depositi erano già stati attivati agli inizi degli anni Ot-tanta, oggi sono sette, piccole Lampa dislocate in punti strategici del territo-rio nazionale: Torino, Milano, Padova, Teramo, Firenze, Roma e Cagliari. Sette strutture portanti, fondamentali per la distribuzione dei nostri prodotti nelle diverse zone d’Italia, per dare la possi-bilità a tutti i nostri oltre 6 mila clienti di potersi approvvigionare con facilità e rapidità al massimo in 48 ore.Ma l’escalation di Lampa non è solo

L’AUTOACCESSORIOSIAMO NOISH

OP

Ripercorrere le tappe dell’escalation commerciale di LAMPA è un po’ rivivere lo sviluppo degli accessori nel mondo automotive: dalle spugne al prossimo catalogo con ben 12 mila referenze. Ne parliamo con il Direttore Commerciale Fabio Bozzolini.

Fabio Bozzolini

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nelle tempistiche di consegna: a metà degli anni Novanta avevamo all’indice circa 2 mila prodotti, oggi ci apprestia-mo a presentare il nuovo catalogo con ben 12 mila referenze. È un evento im-portante, l’occasione per poter esibire tutta la nostra offerta in modo ordinato e accattivante, in perfetto stile Lampa”.

Più forti della crisi“La crisi economica perdura ormai da anni e tutti i mercati, compreso il no-stro, sono stati in difficoltà - prosegue Bozzolini -. Nonostante questo, la cre-scita di Lampa è stata continua perché quando un’azienda è organizzata se-riamente e professionalmente può ga-rantire alla propria forza vendita e alla propria clientela “serietà e professiona-lità”, e questo è più forte di ogni crisi. Così non abbiamo subito passivamen-te la decrescita economica: siamo stati vicini al cliente e alle sue esigenze, con consegne tempestive e il continuo allar-gamento dell’offerta di prodotti grazie all’integrazione di nuove linee con una media di 1000 nuovi articoli ogni anno.Politica che sta dando buoni risultati an-che sui mercati esteri, dove siamo ben posizionati, la quota di fatturato da loro garantita è di circa il 20% del totale. In particolare stiamo lavorando bene con la penisola Balcanica e quella Iberica, re-centemente anche con i Paesi del Nord Europa. Un po’ per volta ci stiamo ra-mificando su tutto il territorio europeo, sempre con una prevalenza nell’area mediterranea, forse dettata da una si-tuazione economica, di gusti e di parco veicoli circolante simile a quella italiana.

Fiducia nelle aree di servizio“Il nostro mercato di riferimento resta però l’Italia e guardiamo con sempre maggiore attenzione al canale delle aree di servizio - sottolinea Bozzolini -. Ci siamo avvicinati a questo settore agli inizi del nuovo millennio con la linea di prodotti a 24 V, pochi articoli destinati

soprattutto ai camionisti come frigoriferi e ventila-tori. Lo sviluppo del ma-gazzino logistico ci ha poi consentito di avere degli stoccaggi per poter allaga-re la gamma di prodotti e oggi ne abbiamo circa 800 con un catalogo apposito per il settore del camion. A contribuire a questo suc-cesso anche la creazione di una rete vendita dedicata che oggi conta dieci figure commerciali che coprono il territorio nazionale. All’ini-zio avevamo identificato la stazione di servizio solo per gli accessori camion e soprattutto a livello auto-stradale; con l’ampliamento della rete vendita abbiamo capito l’importanza dell’automobilista, un eccellente cliente finale. Due tipologie di acquirenti diver-si, il camionista, che considera il camion come una seconda casa, ha il desiderio di abbellirlo e renderlo piacevole, ten-de quindi sempre ad acquistare quello che serve per vivere sulla strada; l’auto-mobilista, che vive il viaggio solo come momento di transizione, orientato ver-so tipologie di prodotti più d’impulso che di necessità. In entrambi i casi però le aree di servizio per Lampa sono un canale importantissimo.Il crescente utilizzo delle carte di credi-to ha ulteriormente ampliato il mercato delle stazioni di servizio (l’ingresso del cliente nello shop per pagare il carbu-rante favorisce lo shopping d’impulso) e oggi il fatturato che sviluppiamo è equamente suddiviso tra auto e ca-mion, contribuendo per circa un 10% al fatturato complessivo di Lampa. Un buon risultato perché, come detto, fino a una decina di anni fa era un settore trascurato, mentre i risultati attuali ci incoraggiano nel continuare ad alimen-tarlo e potenziarlo. Per farlo, abbiamo

sviluppato e ampliato rapporti di col-laborazione diretti con le Compagnie petrolifere, collaborazioni che ci per-mettono di effettuare specifiche offerte promozionali che arrivano direttamen-te ai gestori sui loro portali. Periodi-camente proponiamo degli espositori con articoli stagionali, per esempio in questo periodo articoli estivi come pa-rasole, tendine ecc. Il nostro obiettivo è quello di essere presenti nelle stazioni di servizio con prodotti accattivanti per incrementare il business del gestore e quindi anche il nostro”.

Le linee top“Dovendo individuare i prodotti, o per meglio dire le linee di prodotto di maggiore successo – ricorda Bozzolini -, voglio citare l’esempio della linea di Lampadine che abbiamo introdotto una decina di anni fa e delle quali oggi abbiamo un assortimento di circa 800 referenze, spaziando da quelle tradizio-nali a quelle allo xeno e a led. Prosegui-rei poi con le spazzole tergi, dove siamo arrivati a ben sette linee di prodotto. Ampliata anche l’offerta di schienali e di foderine, pure quelle predisposte per

Organizzazione Vendita

deposito/depot agente/agent

TORINO

LAMPA S.p.A.SEDE - HEAD OFFICE

MILANO

AUTOSTRADECAGLIARI

BOLOGNA

TERAMO

BARI

FIRENZE

ROMA

NAPOLI

PADOVA

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l’airbag o per il sedile posteriore diviso.I tappeti sono un articolo ancora più complesso perché, con i continui rest-yling dei veicoli, cambia anche l’interno dell’abitacolo e di conseguenza anche le misure dei tappeti devono adattar-si. Così in questo settore spaziamo dal prodotto universale a quello su misura con linee in gomma e in moquette, il tutto con l’obiettivo di accontentare le diverse tipologie di clientela.Un discorso a parte lo merita il “por-taggio”: attacchi e barre porta tutto, box da tetto, porta sci e porta bici. Li-nea lanciata solo un paio di anni fa e che ci sta dando ottimi riscontri sia in termini qualitativi che di gradimento, tanto da convincerci a volerne fare la nostra linea di punta per il futuro, ali-mentando ulteriormente la politica di investimenti fin qui attuata.Poi ci sono le “catene da neve”, pro-

dotti stagionali le cui vendite sono in-fluenzate dalle condizioni meteo ma sempre importanti, senza dimenticare i prodotti chimici car care come Car-Plan e Turtle Wax che ci stanno dan-do delle buone soddisfazioni. Il crollo delle vendite dei veicoli nuovi e il con-seguente invecchiamento del parco circolante ha inciso positivamente, in generale, sui consumi di questi pro-dotti: possiamo dire, senza timore di essere smentiti, che l’incremento dei nostri fatturati negli ultimi anni è stato favorito in parte dal decremento della vendita delle auto nuove.Tutto questo si traduce in un grande impegno in ricerca e sviluppo con un ufficio interno dedicato allo studio di nuovi prodotti per dare sempre più completezza al nostro assortimento: ampliare la vastità delle famiglie di prodotto, con sempre più vitalità al

loro packaging, rendendolo più ac-cattivante perché ne valorizzi di più la qualità e gli dia più forza. In generale puntiamo ad allar-

gare sempre di più l’offerta di articoli su misura, non più solo tappetini ma anche braccioli, tendine, copri auto e poi vasche baule di tutte le dimensioni, proteggi paraurti posteriori… Voglia-mo continuare ad alimentare questa tipologia di prodotti che sono sempre più richiesti”.

Il lavoro della rete commerciale“È importante ricordare che la nostra rete vendita è composta da profondi co-noscitori del mercato automotive - con-tinua Bozzolini -. Con alcuni di essi ab-biamo rapporti consolidati da oltre 30 anni di esperienze comuni, figure che si mettono a disposizione dei clienti con tutta la loro esperienza e la loro capaci-tà per aiutarli nella scelta dei prodotti da esporre, supportandoli nell’allestimento degli spazi espositivi, quasi degli archi-tetti che si rimboccano le maniche allo scopo di ottimizzare i layout espositivi e, di conseguenza, il sell-out.I nostri espositori possono essere adattati a tutte le tipologie di merce; l’offerta è ampia e la consulenza del nostro agente fondamentale per ade-guare l’ambiente al blocco espositivo con varie tipologie: girevoli, pall box, moduli a balconcino, a doppia espo-sizione e diverse altezze, allo scopo di valorizzare le nostre offerte”.Questo è il servizio di supporto e con-sulenza che è in grado di offrire la no-stra rete vendita e che, secondo noi, è ciò che fa la differenza tra Lampa e i suoi concorrenti.“Alla luce di tutto questo, quando mi chiedono perché scegliere Lampa, la risposta mi sembra ovvia – conclude Bozzolini -. Siamo una realtà importan-te, ma soprattutto con un’offerta unica che mettiamo al servizio della nostra clientela insieme alla nostra esperienza e professionalità. 50 anni di storia sono l’esempio tangibile di una azienda che è riuscita ad adeguarsi nel tempo alle va-rie esigenze del mercato, spesso precor-rendo i gusti e le mode del momento. Un’azienda che vuole dare un segnale di professionalità e mettere la sua com-

petenza al servizio del cliente, LAMPA non vuole esse-

re solo un fornitore, LAMPA vuole di-ventare “il fornito-re”, il partner com-merciale ideale, sempre presente e pronto a soddisfa-re ogni esigenza del gestore”.

Elda Frigerio

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Gas Natural Vendita opera nel set-tore del metano per autotrazione dal 2008, anno in cui l’azienda ha iniziato a implementare in Italia il modello di business del Gruppo di appartenenza, portando quindi nel nostro Paese la pluriennale esperienza e le competen-ze sviluppate da Gas Natural Fenosa in Spagna e in altri Paesi.“Metano per auto” è l’offerta che Gas Natural Vendita rivolge agli ope-ratori del settore: oltre alla fornitura di gas naturale caratterizzata da formule contrattuali declinate secondo specifi-che esigenze personalizzate, l’azienda propone un supporto completo per tutti coloro che vogliono diventare di-stributori di metano ad uso veicolare. Un’occasione da cogliere al volo appro-fittando del trend positivo che questo mercato sta registrando anche in Italia, dove sempre più automobilisti e gesto-ri di flotte private e pubbliche si stanno orientando verso questo carburante capace di coniugare la convenienza economica con la tutela ambientale.Il supporto offerto da Gas Natural Vendita attraverso “metano per auto” consiste in una soluzione completa per l’attivazione di stazioni di servizio a me-tano che, come tale, è comprensiva di:•consulenzainfaseprogettuale;• investimentoeposainoperadiim-

pianti di compressione gas metano: compressore ed erogatori;

•manutenzione ordinaria e straordi-naria realizzata attraverso una rete di tecnici specializzati in grado di risolve-re tutte le problematiche relative agli impianti di compressione installati;

• identificazionevisualedellastazioneeattività promozionali e di marketing.

La parola a Mireia Martinez LozanoNell’arco temporale di circa cinque anni Gas Natural Vendita ha attivato 13 stazioni per il rifornimento di me-

tano per autotrazione, principalmen-te concentrate in Calabria, Puglia e Sicilia. Inoltre, per il prossimo futuro, è prevista l’apertura di 15 ulteriori im-pianti, già contrattualizzati, sempre nel Sud d’Italia. Ciò configura Gas Natural Vendita come uno dei principali pro-motori dello sviluppo del settore del metano per autotrazione nel Sud del Paese. Ne parliamo con Mireia Marti-nez Lozano, amministratore delegato di Gas Natural Vendita.

AdS. Come commenta questa importan-te escalation di Gas Natural Vendita in Italia?Mireia Martinez Lozano. La crescita di Gas Natural Vendita nel gas naturale per uso veicolare nel Sud del Paese rispec-chia quanto sta accadendo sia a livello nazionale che mondiale. Infatti, questo settore sta registrando un trend di cre-scita costante, sostenuto da una doman-da che in Italia, alla fine del 2013, aveva registrato un incremento del 26,7% sul fronte delle nuove immatricolazioni.

AdS. Come si spiega questo trend?Mireia Martinez Lozano. Direi con la sempre più diffusa consapevolezza

che il metano per autotrazione rap-presenta oggi un’ottima alternativa per chiunque voglia risparmiare con la propria automobile e al tempo stesso desideri preservare l’ambiente.

AdS. Come si alimenta tale consapevo-lezza?Mireia Martinez Lozano. Sotto il profilo economico va considerato che, a parità di percorrenza, il metano per uso veicolare permette un significativo risparmio sul carburante rispetto alla benzina e allunga la durata del motore e dei lubrificanti. In rete diversi portali consentono di determinare il vantaggio economico legato all’utilizzo del meta-no per auto rispetto ai carburanti tradi-zionali. Il calcolo è presto fatto: un’auto a metano che mediamente percorra 20 mila km l’anno può ottenere un rispar-mio sul carburante fino al 65% rispetto a un’auto a benzina, fino al 45% rispetto a un’auto a gasolio e fino a circa il 30% rispetto a un’auto alimentata a gpl. A questi vantaggi vanno inoltre aggiunti, ove previsti, gli incentivi economici go-vernativi e regionali per l’acquisto o la riconversione a metano di un’auto, oltre alla possibilità, eventualmente concessa

LO SVILUPPO AL SUDDELLE STAZIONI DI METANOPI

AZ

ZA

LE

Gas Natural Vendita si propone per l’attivazione di stazioni di rifornimento a metano forte delle 13 stazioni attive e delle 15 di prossima apertura, principalmente nel Sud d’Italia dove si configura come uno dei principali promotori dello sviluppo del metano per autotrazione.

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dai singoli Comuni, di accedere senza pedaggi alle aree a traffico limitato.Inoltre, sotto il profilo della tutela ambientale, il gas naturale a parità di percorrenza inquina in misura minore rispetto ai veicoli alimentati con altri carburanti, poiché è un combustibile più pulito del petrolio e dei suoi de-rivati (benzina, diesel e gpl) col 30% in meno di CO2

. Il metano non con-tiene piombo, metalli pesanti o ceneri; le emissioni di ossido di azoto (NO

X)

sono inferiori rispetto agli altri com-bustibili mentre è nulla la presenza di biossido di zolfo (SO

2). I motori a meta-

no producono bassi livelli di emissione sonora e vibrazioni rispetto ai motori diesel e, di conseguenza, consentono una minore contaminazione acustica.

AdS. Quali sono state le ultime stazioni di servizio attivate da Gas Natural Vendita e come vede lo sviluppo del settore del me-tano per autotrazione nel nostro Paese?Mireia Martinez Lozano. Negli ultimi due anni, dopo aver aperto a Reggio Calabria la prima stazione di riforni-mento a metano del capoluogo cala-bro e a Rutigliano l’ottava stazione in Puglia, in ordine cronologico l’ultima stazione attivata lo scorso febbraio è stata quella di Misilmeri che, ubicata in provincia di Palermo, rappresenta la seconda stazione di servizio inaugu-rata da Gas Natural Vendita in Sicilia, dopo quella di Castelvetrano in pro-vincia di Trapani, operativa invece dal giugno 2013.L’apertura di queste stazioni conferma il momento positivo che il metano per autotrazione sta registrando in Italia, uno dei mercati al mondo con le mi-gliori performance, con oltre 800 mila veicoli alimentati a metano e una rete di rifornimento di circa 1.000 stazioni. Di queste, una percentuale significativa è ubicata nel Nord del Paese, ma va se-gnalato come negli ultimi tempi anche il Sud stia recuperando il suo ritardo rispetto alle altre regioni italiane, am-pliando progressivamente la rete di di-

stributori di metano per autotrazione.Siamo dunque orgogliosi che Gas Na-tural Vendita, grazie alle stazioni già attive e a quelle già contrattualizzate che contiamo di attivare nel prossimo futuro, possa contribuire a rendere sempre più capillarmente disponibile un carburante a basso impatto am-

bientale che possa sostenere la diffu-sione di forme di mobilità sempre più sostenibile.

Nicola Polidoro

Per approfondimenti consultare il sito www.gasnaturalvendita.com

Gas Natural Vendita fa parte di Gas Natural Fenosa che, con circa 20 milioni di Clienti in più di 25 Paesi, si configura come una delle più im-portanti multinazionali energetiche e come il più grande operatore in-tegrato di gas e di elettricità in Spa-gna e America Latina. Presente in Italia dal 2002, Gas Natural Vendita che ha sede legale a San Donato Mi-lanese (Mi) e sede operativa ad Ac-quaviva delle Fonti (BA) attualmente commercializza gas, energia elettri-ca e servizi rivolgendosi a differenti segmenti di riferimento: residenziale

e business (commerciale e grossista). L’azienda inoltre è attiva nella forni-tura di soluzioni e servizi energetici dedicati sia ai clienti residenziali che alle PMI e opera anche nel merca-to per autotrazione. Coniugando l’esperienza e il know-how di un gruppo leader con la conoscenza del mercato locale, Gas Natural Vendita è diventata un apprezzato partner energetico anche in Italia dove sod-disfa i bisogni energetici di circa 400 mila famiglie italiane e 14 mila clienti business, inclusi liberi professionisti, PMI e operatori all’ingrosso.

CHI È GAS NATURAL VENDITA

Mappa stazioni Gas Natural Vendita

• Cascina• Frosinone• Trinitapoli• Bitonto• Casamassima• Acquaviva delle Fonti• Rutigliano• Brindisi• Seclì• Leporano• Reggio Calabria• Misilmeri• Castelvetrano

Gas Natural Vendita è presente all’edizione 2014 di Oil&nonOil S&TC per presentare, presso lo stand B8 del padiglione 12 “metano per auto”, una soluzione completa per la fornitura di metano, la realizzazione e la manutenzione ordinaria e straordinaria d’impianti di compressione, project management e attività promozionali.

Mireia Martinez Lozano

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Green Line è stata fondata nel 1997 con l’obiettivo di partecipare attiva-mente alla protezione ambientale pro-ponendo prodotti in linea con que-ste esigenze ecologiche. L’azienda ha quindi iniziato la sua attività introdu-cendo sul mercato delle aree di servi-zio carburanti, attrezzature e prodotti che, con il loro impiego, garantissero la salvaguardia del nostro patrimonio ambientale.Nonostante la difficile congiuntura economica, Green Line ha scelto di avere fiducia nel futuro, con investi-menti che migliorassero l’efficienza delle attività commerciali, prestando una maggiore attenzione ai rapporti con la clientela e puntando a una pre-senza più incisiva. Per esempio, l’inter-vento sull’organizzazione di vendita ha permesso di raggiungere più capil-larmente tutto il territorio e offrire più servizi e con una migliore efficienza.La nuova struttura commerciale di Green Line è stata organizzata divi-dendo il territorio operativo in aree ben definite, nominando dei respon-sabili di area ai quali fanno riferimento gli agenti a loro affidati. I responsa-bili di ciascuna area rispondono di-rettamente al Servizio Commerciale in sede. In questo modo è stato no-tevolmente migliorato il servizio alla clientela con conseguente beneficio per entrambi.Sempre nell’ottica di offrire un miglio-ramento del servizio, gli uffici sono stati trasferiti in una nuova sede di proprietà, che comprende un vero e proprio showroom nel quale esibire la gamma dei prodotti offerti, oltre a comodi spazi dedicati a riunioni, training e stage per i clienti. È stato inoltre realizzato il nuovo sito web www.greenlineitaly.it, migliorato sia nella forma sia nei contenuti, che il-lustra tecnicamente e commercialmen-te i prodotti e i servizi offerti. Sul sito

è disponibile anche uno spazio blog che può essere consultato per aggior-namenti relativi al mercato petrolifero in generale e per le ultime notizie sugli sviluppi dell’azienda.Sempre allo scopo di perseguire l’obiettivo di salvaguardia dell’ambien-

te, è stata selezionata una vasta gam-ma di nuovi prodotti all’avanguardia che sara esposta a Oil&nonoil-S&TC 2014 presso lo stand E 36, padi-glione 12.

Nicola Polidoro

38 3/2014

CHI L’AREAE CHI IL SERVIZIOPI

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“Voi ci mettete l’area, noi il servizio” è il promettente slogan di Green Line che propone una ricca offerta di prodotti su misuraper rendere più efficienti le aree di servizio.

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PRODOTTI E SERVIZI PER IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE DI CARBURANTE Catalogo 2014

Azienda certificata ISO 9001:2008

OIL & NON OILVeronafiere 27-29 Maggio

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40 3/2014

CMS, acronimo di Cash Management Systems, nasce nel 1997 a Milano con l’obiettivo di operare nell’abito del trat-tamento denaro e nella sicurezza. Sfrut-tando l’esperienza maturata, nel 2011 ottiene la distribuzione in esclusiva per il territorio italiano di Oberthur Cash Protection (OCP), azienda francese leader mondiale nel settore delle carte di credito, nella stampa delle banco-note e prima azienda a produrre con Axytrans, il sistema di macchiatura per la sicurezza del trasporto valori.Nell’universo CMS Group, Money-Guard è un sistema che consente all’utente di verificare gli incassi di con-tante, di mettere in sicurezza le banco-note e di velocizzare le procedure di

versamento sul conto corrente dei sol-di incassati senza utilizzare la tradizio-nale cassa continua con tutte le impli-cazioni che questo comporta. Rispetto ad altri prodotti utilizzati per lo stesso servizio, MoneyGuard presenta una se-rie di vantaggi: l’ergonomia di utilizzo grazie a un design modulare e innova-tivo con tutti i comandi in posizione vi-sibile. Sicurezza totale grazie al sistema di macchiatura OCP delle banconote, collegamento Internet con accessibilità da ogni luogo, con smartphone, tablet e pc agli autorizzati, partner certificati come banche e istituti di vigilanza con accredito immediato dell’incasso.

Come funziona MoneyGuardPer meglio conoscere le opportunità offerte dal sistema MoneyGuard ab-biamo incontrato il CEO della CMS Group Giuseppe Raina che entra subi-to nel merito.“Il sistema Money Guard coinvolge diverse realtà, l’utilizzatore, la banca e il portavalori. Il cliente è colui che nell’utilizzo ottiene i maggiori vantag-gi, può usufruire della macchina evi-tando di effettuare versamenti presso la cassa continua gestendo in totale sicurezza, attraverso la collaborazio-ne di una società di trasporto valori, il proprio incasso. l’insieme di questi benefici si traduce nelle seguenti pa-role: sicurezza e semplicità nella gestione automatica dell’incasso.Tra i principali utenti che dovrebbero sentire l’argomento come una soluzio-ne alle loro attività di gestione degli incassi si denotano le società di distri-buzione di carburante e gli autolavaggi che hanno un’elevata circolazione di contante e quindi diventano un inter-locutore importante. Le loro attività se-rali alla chiusura del servizio comporta-no una lavorazione del contante molto impegnativa, con Money Guard si su-pera quest’operazione e con un sem-

plice comando si conosce esattamente la situazione dei versa-menti e si ottiene una quadratura immediata: una doppia sicurezza per-ché non ci sono errori di contabili-tà e non si rischiano perdite, per non parlare delle rapine.Il sistema Money Guard offre al cliente alter-native di ge-stione: se il contenuto è garantito e assicura-to dal por-tavalori il propr ietar io delle bancono-te inserite resta tale, ma non ha la possibilità di entrarne in possesso fisicamente.Il ritiro delle banconote è programma-to, necessità di una doppia autentica-zione e solo attraverso l’autenticazione simultanea del cliente/operatore e del portavalori si può aprire la cassaforte.In questo caso il ritiro deve avvenire in orario di apertura perché deve essere certificata l’ora del prelievo.Se invece le banche hanno autorizzato il portavalori a fare accrediti online, è indifferente che il ritiro avvenga duran-te l’orario di apertura, perché giornal-mente i soldi versati sono accreditati sul conto del cliente che li ha subito dispo-nibili, anche i tempi di riconoscimento della valuta sono praticamente azze-

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Con MoneyGuard di CMS Group i ladri avranno vita difficile, ma soprattutto la gestione del contante sarà certa e garantita.

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42 3/2014

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rati. La sera viene inviato automatica-mente il flusso del contante sul conto del cliente che il giorno dopo può fare tranquillamente un bonifico o emet-tere un assegno anche se i soldi sono ancora all’interno del Money Guard. Ci sono clienti che hanno più aree di ser-vizio, tutte le macchine sono collegate a un unico portale web criptato e con l’accesso tramite password il titolare può gestire, controllare, fino a verifica-re i dati relativi agli incassi giornalieri delle singole aree, estrapolandoli in file Excel.Il Money Guard prevede oltre all’in-casso delle banconote la possibilità di gestire anche le monete, c’è anche un modello con accettatori per banconote e monete che di solito però è utilizzato nelle aree dove ci sono bar o shop.

Distributori di benzina, autolavaggiDi solito sul piazzale si stabilisce una cifra minima di contanti per gestire i resti e al limite poter dare una piccola somma in caso di rapina sotto minac-cia, quando si raggiunge il limite con-cordato, si esegue il versamento nel MoneyGuard. La macchina ideale per le aree di servizio è una macchina con due accettatori, dove si possono versa-re fino a 40\50 banconote per volta in automatico. Per ogni bocchetta si pos-sono mettere 20\30\40 banconote in contemporanea anche sui due accetta-tori, quindi la macchina ha una veloci-tà di circa 80 banconote al minuto.Fino a poco tempo fa il sistema più uti-lizzato era un sacco che conteneva le

banconote e doveva essere gestito dal portavalori, però un conto era controlla-re delle banconote depositate in modo disordinato o inserite in molte buste e un altro un cassetto dove le banconote sono già verificate e impilate.Il portavalori non ha più il problema di gestire il sacco, di contare le bancono-te, il ritiro diventa molto più agevole e può essere utilizzata una persona di fi-ducia, si movimenta un cassetto sigilla-to. Esegue le veci del gestore “È come se portasse i soldi in banca, senza però muoversi dal piazzale e senza rischi”.Il servizio di trasporto valori è autoriz-zato e gestito in ottemperanza alle re-gole stabilite dagli enti competenti.Il sistema di macchiatura (OCP) provve-de a rendere inutilizzabili le banconote in caso di asportazione o rapina ren-dendo le stesse sempre rintracciabili, al suo interno ha un DNA alfanumerico che fa risalire le banconote ritrovate alla rapina, elemento fondamentale per le assicurazioni.“A mio parere - conclude Raina -, la macchina ideale per i gestori delle aree di servizio è il MoneyGuard X200.Tutti Money Guard sono provvisti di cassetti MEI con capienza di 1.200 banconote per il singolo accettatore, nei modelli più capientile banconote diventano 2.400 dal mo-mento che hanno un duplice accetta-tore o con optional a 4400 banconote nel caso di utilizzo di accettatori con cassetti da 2200 banconote.Tutte possono avere a bordo il sistema di macchiatura, anche la piccola X100 che può andare bene se il vo-lume degli incassi non è eccessivo. Sostanzial-mente cambiano solo il numero delle bocchet-te e dei cassetti, ma la qualità e la sicurezza sono le medesime. Tut-te sono dotate di stam-pante e di accettatore americano marca MEI certificato, tra i più sicuri e più venduti al mondo. È un accettatore testato dalla BCE con il 100% di riconoscimento dei falsi: una garanzia importante per il cliente, per il porta-valori e per la banca stessa. Ormai da alcuni anni i no-stri sistemi sono in campo e non hanno mai accettato un falso anche se il volume di contanti ormai supera i 40 milioni di Euro al mese.

Per concludere i vantaggi per il gesto-re sono enormi: verifica immediata, eli-minazione del rischio rapina, contabilità semplificata e accredito immediato.Sempre del Gruppo fa parte ST Net Communications srl, un’azienda che offre al mercato sistemi di video-sorveglianza “megapixel”professionali particolarmente adatti al settore della distribuzione carburanti. Oltre a ciò, punta a offrire al cliente consulenza di rete professionale garantendo massi-ma competenza in tutti i settori dell'IT. Mission aziendale è progettare e svi-luppare soluzioni integrate hardware/software nel campo della comunica-zione e della sicurezza di rete. Una particolare attenzione è rivolta alle tecnologie wireless, gli sforzi in questo campo sono concentrati sullo sviluppo di applicazioni per gli standard attuali gsm, gprs, umts, wifi (802.11X).Original Check srl: il suo codice è un “segno” casuale e irriproducibile che garantisce l’anticontraffazione del pro-dotto, è un segno univoco che permet-te di tracciare il prodotto con semplici-tà anche da parte del consumatore ed è quindi un potente mezzo di marketing. Il codice Original Check mette quindi il DNA al prodotto ed è archiviato in un database che potrà essere usato per verificarlo attraverso un computer collegato a Internet o con un semplice telefonino dotato di telecamera.

Mario Rota

X200/X2000

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WashTec S.r.l. Via Achille Grandi 16/E, 15033 Casale Monferrato

Tel.: 0039-0142-76 364, Fax: 0039-0142-45 37 04, www.washtec.it

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“Il problema della contaminazione del gasolio contenuto nelle cisterne non è stato ancora risolto, si registrano sempre più casi di contaminazione”. Stefano Mori è categorico e prosegue deciso: “anche grazie alla pubblicità su Area di Servizio in questo ultimo anno abbiamo avuto moltissimi contatti, quindi abbiamo toccato con mano la gravità del problema. Molti distributori soffrivano di questo problema ma non sapevano a chi rivolgersi, pensavano fosse irrisolvibile oppure ricorrevano alla bonifica classica: si svuota il serba-toio, si pulisce e riempie di nuovo con il gasolio filtrato. Un intervento abba-stanza costoso ma temporaneo e non risolutivo, perché bastano pochi batte-ri che tempo un mese…La contaminazione batterica c’è già in partenza nel deposi-to di stoccaggio del grossista o della compagnia petrolifera. È una piccola contaminazione che va gestita. Un batterio invisibile che si vede solo al microscopio e per poterlo va-lutare va analizzato e coltivato in un vetrino, solo così si può fare la conta delle muffe, delle alghe e dei batteri in laborato-rio. Il gasolio contaminato ha qualcosa dentro che è invisi-bile a occhio nudo e ne basta pochissimo, poi quando arriva all’area di servizio e viene im-messo nella cisterna del distri-butore entra in un ambiente ancora più idoneo al suo svi-luppo. Nelle stagioni estive, da adesso fino a settembre, il carburante arriva al distribu-tore caldo perché l’autobot-te viaggia per strada sotto il sole. Messo nella cisterna in-terrata, i batteri si sviluppano in breve tempo e si trasforma-no in filamenti, muffe e alghe

che vanno a intasare i filtri delle pompe erogatrici. Se poi il tutto viene travasa-to nel serbatoio dell’auto, che ha un si-stema di iniezione che tende a scaldare ulteriormente il gasolio, l’inquinamento batterico si esalta ancora di più.Questa è il problema e adesso siamo nel periodo più a rischio, anche perché in alcune zone d’Italia si usa il gasolio invernale che per la sua formulazione chimica rallenta molto questo fenome-no e in alcuni casi non contiene biodie-sel, ma quando si passa al gasolio esti-vo con biodiesel scoppia il problema”.

Come operare per difendersi“A seguito delle tante segnalazioni che ci sono arrivate abbiamo fatto più di

200 analisi - prosegue Mori -, in cister-ne in cui sono passati circa 25 milioni di litri di gasolio e quasi tutte hanno denunciato un alto livello di presenza batterica. Con il nostro sistema di valu-tazione, il laboratorio indica da zero a 400 colonie di batteri ogni litro (UCF/L) come una contaminazione normale, da 401 a 999 è una contaminazione potenzialmente pericolosa e la segna-liamo in arancio; oltre i 1000 è una si-tuazione di intasamento dei filtri, o di imminente intasamento, quindi molto critica e la indichiamo con il rosso.Per effettuare l’analisi, andiamo di per-sona a fare il prelievo oppure spediamo il kit al cliente che provvede a inviarci la provetta. A fronte dei risultati inviamo

una nostra proposta di tratta-mento: questa fase non ob-bliga il cliente all’acquisto, è a titolo gratuito e senza nes-sun impegno reciproco. Se il cliente decide di intervenire, si decide la cura da fare e, dopo i primi due mesi di trat-tamento con Alga Stop, si verifica con un’altra analisi che risultato è stato ottenuto, per cui diamo la certezza anche della qualità dell’intervento. Se ci impegniamo a fare un controllo dopo qualche mese vuol dire che siamo sicuri di quello che facciamo, tan-to più che il laboratorio che emette le analisi è esterno, certificato da “Accredia” che è l'unico organismo nazionale autorizzato dallo Stato a svol-gere attività di accreditamen-to. Sul certificato di analisi è riportato il numero di report di laboratorio, i numeri di te-lefono e il nome del chimico che ha eseguito l’analisi e il la-boratorio per legge conserva le analisi per cinque anni.

CHI PIÙ SPENDEMENO SPENDEPI

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Con un piccolo investimento all’anno si possono risolvere tutti i problemidi contaminazione del gasolio che fanno perdere clienti e fatturato.Come, lo spiega Stefano Mori di MotorSistem.

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48 3/2014

Una volta che è stato stabilizzato e ri-solto il problema, continuiamo a fare dei trattamenti di mantenimento a bassissimi dosaggi e controlli periodi-ci perché non sappiamo mai con che gasolio la cisterna viene riempita. Con questo sistema possiamo dire di avere il 100% dei clienti soddisfatti e il gaso-lio rientra nella normalità totale (meno di 400 UCF/L) perché il nostro obiet-tivo è tenerlo a livelli bassi, evitare la trasformazione da batterio a qualcosa di visibile che poi va a intasare i filtri”.

Non solo Alga Stop“Recentemente abbiamo affiancato ad Alga Stop Super Truck Additive che è un pulitore che viene utilizzato perio-dicamente - prosegue Mori -. Io con-siglio di farlo una volta al mese, indi-pendentemente dai riempimenti della cisterna, nella misura di 5 litri ogni 10 mila litri di gasolio per togliere le impu-rità che nel corso del tempo si possono formare sul fondo della cisterna. Invece il nostro trattamento centrifugo è uti-lizzato solo in casi di grave contamina-zione dove già a occhio nudo si vedono i filamenti, gelatine che galleggiano e acqua libera sul fondo oppure un ga-solio molto sporco, scuro che tende al colore ruggine, in quel caso si ricorre alla pompa centrifuga che depura”.

Ma quanto costa?“Utilizzando sia Alga Stop sia Super Truck Additive, nei casi più gravi, per un milione di litri di gasolio si spendo-no circa 3 millesimi di euro al litro IVA compresa solo per il primo periodo; una volta stabilizzata la situazione, per il mantenimento siamo a circa un mille-simo al litro, 1000/1200 euro l’anno su un milione di litri. L'incidenza del costo per litro si riduce sensibilmente per trat-tamenti di volumi maggiori di gasolio. In questi costi sono incluse le visite del nostro personale, le verifiche di labora-

torio e le analisi che sono offerte gratu-itamente in abbinamento al prodotto, oltre all’eventuale utilizzo della pompa centrifuga qualora ce ne fosse bisogno.L’altro giorno ho visitato un deposito che ha anche diversi punti vendita stra-dali e sono arrivato presso la sua sede proprio mentre il postino gli consegna-va la raccomandata di un avvocato che chiedeva i danni per un suo assistito il quale lamentava guasti alla propria auto a causa del gasolio contaminato. Questa azienda tratta circa 30 milioni di litri di gasolio l’anno e non potrà mai sapere quanti clienti ha perso a causa del gasolio contaminato, magari non tutti si sono rivolti a un avvocato, ma più semplicemente non sono più torna-ti a fare rifornimento dal distributore incri-minato…MotorSistem ha però la soluzione per evita-re di perdere i clienti e aumentare il fattu-rato: oltre alla qualità del gasolio erogato, MotorSistem offre al gestore successivi controlli del gasolio con periodiche ana-lisi, rilasciando degli adesivi ben visibili da apporre alla pompa erogatrice, attestanti la qualità del gasolio e i dati delle analisi, informando di tutto ciò il cliente finale.La maggior parte dei benzinai chia-mano per i filtri delle pompe intasati, so-prattutto quelli che puntano sulle forti quantità giornaliere e che devono fare

volume, perché hanno già comprato il gasolio per il giorno seguente, quindi la cisterna la devono svuotare assoluta-mente. Stare fermi un’ora o due perché i filtri sono intasati vuol dire perdere tanti soldi, senza considerare la spesa dei filtri e dell’intervento. Invece con un piccolo investimento all’anno oltre ad avere la certezza di vendere gaso-lio pulito, possono anche distinguersi con il bollino che certifica la qualità del gasolio, tenendosi stretti i clienti, au-mentando il fatturato con meno pro-blemi... Cosa chiedere di più?”

Mario Rota

TABELLA INTERPRETAzIONE DEI DATI

da 0 a 400 UFC/L Contaminazione lieve Condizioni di normalità

da 401 a 1.000 UFC/L Contaminazione Moderata Condizioni di allarme

Superiore a 1.001 UFC/L Contaminazione graveCondizioni di prossimo

blocco dei filtri

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493/2014

Avere dei fari efficienti non è solo una questione estetica ma soprattutto di sicurezza. L’aspetto esteriore della vettura è un particolare importante, ma certamente non è il solo aspetto da tenere in considerazione: infatti i fari sono i principali part-ner degli occhi dell’autista nelle ore notturne e il loro degrado e progressivo calo di efficienza va a limitare pesantemente la visibilità, accorciando sensibilmente il campo visivo ed influen-do direttamente sulla capacità e rapidità di reazione nel caso di emergenze anche banali, in altre parole sulla sicurezza.Il Kit Rinnova Fari Turtle Wax, distribuito in esclusiva per l’Italia da Lampa Spa, è un prodotto studiato apposi-tamente per dare nuova vita

ai fanali che, costantemente esposti alle intemperie e alle continue

sollecitazioni dovute al prolungato uso obbligatorio, tendono naturalmente a perdere la loro caratteristica trasparenza, a in-giallirsi e a graffiarsi. Il kit permette di eliminare graffi, ingialli-mento da utilizzo e ripristina la trasparenza ottimale con una semplice operazione che richiede solo 10/15 minuti. La sua presenza nello shop è quindi di doppia utilità: può costituire un incentivo all’acquisto per l’automobilista attento, non solo all’aspetto della sua auto, ma anche alla sua efficienza e può qualificare il gestore dello shop per l’attenzione verso le esi-genze della sua clientela. In entrambi i casi le ricadute positive sul fatturato sono la diretta e apprezzata conseguenza.Il contenuto del Kit Rinnova Fari Turtle Wax è completo e comprende: un flacone da 118 ml di composto schiarente per fanali, un altro flacone da 118 ml di lubrificante spray, tre cu-scinetti abrasivi, una salvietta sigillante e un guanto monouso. Il tutto è offerto a un prezzo consigliato al pubblico di 20,50 euro, Iva inclusa.

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Car Wash City – Impianti di lavaggio in funzione, si tratta di un evento unico che attira gli esperti del settore a Francoforte. A ciò si aggiunge la più ampia superficie espositiva al mondo sull’area all’aperto sud-ovest. Per non parlare delle appa-recchiature destinate alla cura e alla revisione degli autoveicoli, dei prodotti per la pulizia e degli accessori. E’ chiaro che quando si parla del settore Carwash, non è facile essere all’altezza di Automechanika.

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MA-FRA PENSA A TUTTO, MA PROPRIO A TUTTO

CARICABATTERIE BOSCH C3 DA 6-12 VOLT

Ma-Fra affronta la bella stagione con tante novità, come del resto la sua cinquantennale capacità innovativa ha da sempre abituato i suoi fedeli clienti.Odorbact Out è il prodotto realizzato da Ma-Fra per la pulizia ordinaria del condizionatore auto, utilizzandolo regolarmente non ci sarà più quella fastidiosa puzza dovuta alle impurità e alle muffe che si formano nel condotto di aerazione dell’abitacolo, ma un’aria più sana per difendere la propria salute. Un trattamen-to con questo prodotto igienizza l’intero abi-tacolo, è duraturo nel tempo ed è semplice e veloce da utilizzare. L’operazione inizia con la messa in moto dell’auto e la contempora-nea accensione del condizionatore nel quale deve essere inserita la funzione di ricircolo dell’aria. La ventilazione deve essere regolata al massimo, con tutte le bocchette aperte e la bomboletta deve esser posata sul pavimento lato passeggero avendo cura di non dirigere il getto verso il cruscotto. Successivamente bisogna pre-mere il tasto di erogazione fino al blocco della valvola, quindi si esce dalla vettura e si richiude lo sportello avendo cura che anche i finestrini siano perfettamente chiusi. Una volta svuotata la bom-boletta, bisogna lasciare il motore acceso per altri dieci minuti circa, poi si apre e si area l’interno dell’auto prima di riprendere la marcia. Per avere un condizionatore sempre in perfetta salute è necessario, nei periodi caldi, ripetere il trattamento ogni due mesi, mentre nei periodi freddi è sufficiente farlo ogni quattro mesi. Odorbact Out è in vendita in bombolette da 150 ml.

Se volete con-sigliare ai vostri clienti un utile al-leato da portare sempre in auto per qualsiasi esi-genza di pulizia di vetri e plas-tiche, le nuove salviette imbibi-te Wipes sono il prodotto ideale.

Le Wipes si dividono per tre differenti utilizzi: Cruscotti effetto lucido, Cruscotti effetto satinato e Vetri non lascia aloni. Wipes Cruscotti con effetto lucido sono state studiate per garantire una pulizia brillante e duratura del cruscotto mentre quelle con effetto satinato sono state sviluppate, oltre che per garantire la pulizia del cruscotto, anche per assicurare un particolare “effetto seta” sulle plastiche e un’efficace barriera protettiva sulle parti trattate. Infine, Wipes Vetri sono pensate per eliminare unto, smog e polvere, la loro azione efficace rende i vetri dell’auto brillanti e privi di aloni all’interno come all’esterno. Le Wipes lasciano un gradevole profumo e garantiscono in poco tempo e senza sforzo una pulizia e lucentezza eccezionali semplicemente passando il panno in maniera uniforme sulla superficie da trat-tare; grazie alla confezione con linguetta “salva prodotto” sarà facile utilizzarle e portarle sempre in auto.HP 12 è invece il potente sgrassante multiuso per sporchi difficili che agisce in profondità, ma in sicurezza e rispettando le parti trattate sen-za intaccarle in modo aggressivo. Adatto a ogni genere di superficie e caratteriz-zato da una grande versatilità di applicazione, Hp 12 permette di risolvere in modo efficace i problemi di detergenza in qual-siasi contesto e situazione: è perfetto per la pulizia di veicoli come moto, camper e barche, di utensili e accessori fai-da-te, di arredi domestici e oggettis-tica e anche del motore. Il suo utilizzo è consigliato sia in am-bito professionale, officine e carrozzerie, sia in casa, ufficio, garage o palestra. Riconoscibile grazie al suo colore verde elettrico, che richiama quello di un camaleonte, Hp 12 ha la stessa capacità di adattamento e ver-satilità in base al contesto in cui viene utilizzato ed è un ottimo alleato sia per chi si trova a risolvere situazioni di emergenza sporco imprevedibile, sia per chi ha deciso di fare una scelta precisa di sicurezza e qualità per ottenere una profonda pulizia dell’ambiente che lo circonda. La profumazione è al limone, gradevole e decisa senza essere fastidiosamente penetrante.

L’uso saltuario o stagionale di moto o scooter impone di avere particolare attenzione per la batteria, infatti i periodi di inattività più o meno lunghi determi-nano spesso la necessità di ricaricarla. Un fastidio per l’utilizzatore ma anche una seria possibilità di dan-neggiamento per la batteria che non deve restare in-utilizzata con bassi livelli di carica. Il caricabatterie C3 è stato appositamente sviluppato da Bosch per mantenere ai massimi livelli di carica le batterie per le due ruote di tipo tradizionale, AGM oppure al Gel. Inoltre, può essere anche utilizzato per ricaricare au-tomaticamente e rapidamente batterie d’auto par-zialmente scariche. Pratico e compatto, il C3 eroga 6 oppure 12 Volt di tensione ed è facile da utilizzare

grazie a un unico tasto di selezione centrale. Fra le caratteristiche principali spiccano il monitoraggio intelligente e automatico del processo di ricarica e l’utile funzione “memoria” per salvare l’ultima im-postazione utilizzata; inoltre, il cavo di ricarica ha una spina plug-in per un immediato collegamento e scollegamento dalla batteria. Il C3 si distingue an-che per diverse funzioni di protezione: il dispositivo si posiziona automaticamente in stand-by durante i processi di ricarica giudicati troppo lunghi e in caso di collegamento a polarità invertite. Questo carica-batterie è dotato di cavi e pinze di collegamento di alta qualità e di un pratico gancio per appenderlo, se necessario, durante l’utilizzo.

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CECCATO PARTECIPAZIONI SPA HA ACQUISITO FIA29 SRL

Dopo una laboriosa trattativa, Ceccato Partecipazioni Spa ha acquisito da Rollfinance SA la società Fia29 Srl. L’acquisi-zione fa parte di una strategia industriale che vede il Gruppo Ceccato rafforzarsi ulteriormente nel mercato del carwash attraverso l’acquisizione di un’azienda storica presente con i propri impianti in 47 Paesi nel mondo e apprezzata per l’affidabilità degli stessi.Fia29 Srl manterrà all’interno del gruppo Ceccato la propria autonomia gestionale; nel segno della continuità la direzio-ne dell’azienda è stata affidata, con l’incarico di Amministra-tore Unico, al Ragioniere Alfredo Specchia, che già svolgeva il ruolo di Amministratore Delegato e Direttore Generale.

Le sinergie industriali e commerciali di questa operazione porteranno ulteriore slancio a tutte le aziende del Gruppo Ceccato. Il Gruppo intende, in questo modo, potenziare la propria presenza sui mercati italiani ed esteri, peraltro già garantita dalle altre aziende che vi fanno parte: Ceccato GMBH attiva nel mercato tedesco, Ceccato East Europe con base in Moldavia e operatività su tutto l’Est Europa, Cec-cato Brazil anche con uno stabilimento di produzione per la copertura dei mercati dell’America Latina, Ceccato Inc. neonata società per la gestione degli interessi del gruppo in Nord America e InWash Srl che gestisce l’importante mer-cato ricambi.

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NUOVO PUNTO VENDITA GAS BY ASPROÈ stato recentemente inaugurato un nuovo punto vendita di Martina Gas a Città Sant’Angelo, in provincia di Pescara, equi-paggiato con un compressore Aspro e un erogatore a quat-tro attacchi. Si tratta di un impianto policarburanti (benzine e gasolio) integrato con gas naturale (metano) per autotrazione. Ubicato a pochi metri dal casello autostradale di Pescara Nord nel comune di Città Sant'Angelo, è un punto vendita chiave per chi si sposta sulla A14 con un veicolo a metano: infatti ha così

la possibilità sulla tratta da Bologna a Bari di ri-fornirsi a metà del per-corso per arrivare senza problemi di autonomia in Puglia. L’impianto metano è costituito da un cabinato in cemento armato in grado di ospi-tare due compressori, un pacco bombole da 1.120 litri, pannello gas, accessori e un erogato-re a quattro pistole con cariche contempora-nee su tutti gli attacchi. L’impianto è alimenta-to da condotta SGI alla pressione di 12 bar circa

e attualmente dispone di un com-pressore Aspro modello 70-3-12 a tre stadi di compressione motoriz-zato 90 kW; la portata del compres-sore a 12 bar è di 580 Sm3/h circa. L’impianto conferma le caratteristi-che delle installazioni Aspro: sem-plicità, facilità accesso per la manu-tenzione, cura nell’assemblaggio e performance del compressore.

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56 3/2014

ProMicro è la nuova spazzola per portali e tunnel brevettata da Kiehl a livello mondiale. Le caratteristiche distintive di questo accessorio e del suo altrettanto innovativo materiale sono l’ec-cellente ergonomia grazie alle strisce molto sottili, finemente strutturate e flessibili che permettono di pulire anche le parti del veicolo difficilmente raggiungibili come spoiler e le zone attorno a targa e specchietti. Poi l’elevata forza pulente che per-mette di pulire delicatamente e bene grazie al materiale tessile in microfibra che ottimizza la brillantezza. Senza dimenticare il basso assorbimento di acqua per il particolare procedimen-to brevettato che agisce come idrorepellente, impedendo il gocciolamento e favorendo l’asciugatura. Infine, l’innovativo

sistema di fissaggio dei settori che consente di adattare queste spazzole a tutti gli alberi in commercio con una rapida e sicura installazione. La linea Kiehl per la pulizia di impianti e strutture si arricchisce anche di un nuovo importante prodotto. K603-Fortex Duo è infatti un nuovo detergente a base solvente per eliminare i composti di cere e calcare. Indicato per la pulizia di fondo di impianti e strutture, in particolare per tunnel, portali e piste self, questo detergente elimina in un solo passaggio cere e calcare anche su spazzole ed è consigliato anche per acciaio inox, pia-strelle, vetro, tessuti e plastica (eccetto poliammide). Si applica puro o diluito fino a 1:10 ed è venduto in tanica da 11 kg.

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ANNOVI REVERBERI, LA PERFEZIONE NEL LAVAGGIODa oltre 50 anni Annovi Reverberi produce pompe a pistoni per il lavaggio. Specializzata nel settore del carwash, i best sel-ler per il mercato italiano sono i modelli RCW, XWL e RTX, prodotti dalle prestazioni professionali e dall’ottima qualità co-struttiva con componenti realizzati secondo un rigido e preciso know-how tipicamente italiano. Il loro utilizzo primario sono le piste, i portali e i tunnel di lavaggio e più ad ampio spettro il settore del cleaning. Il modello RCW ha una portata che varia dai 10 l/min sino al 15 l/min A 950G/MIN/1450 G/MIN ed esercita una pressione che oscilla dai 70 bar sino a 200 bar; con biella in bronzo e la testa della pompa in ottone nichelato che garantisce una migliore tenuta e resistenza. Disponibile il mo-dello RCWS con un pacco guarnizioni di nuova generazione. Il modello XWL ha invece una portata che varia dai 36 l/min sino ai 50 l/min, mentre la pressione varia invece dai 50 bar sino ai 200 bar; la testa pompa è costruita in ottone stampato e le bielle sono costruite con una speciale lega di zinco-alluminio pressofuso con proprietà antifrizione. Infine, il modello RTX di nuova generazione con portata dai 70 l/min sino ai 100 l/min disponibile anche con motore elettrico da kw18,6.Tutti “made in Italy”, tutti i modelli sono provvisti di sistema con doppia guarnizione per migliorarne la durabilità in uso.

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593/2014

FRA-BER DAI PNEUMATICI ALLE BARCHE

NOVITÀ DI PRIMAVERA AREXONS

I pneumatici non sono soltanto un elemento essenziale per la nostra sicurezza ma riesco-no a caratterizzare esteticamente il veicolo, dall’auto ai camion. Saperle curare e man-tenerle sane ed efficienti può essere anche un buon business per il gestore che può proporre ai suoi clienti Gommalux by Fra-Ber, un prodotto a lunga azione che lucida, nutre e protegge ogni tipo di pneumatico. Facile da usare, impedisce il formarsi delle screpolature lungo i fianchi mantenendone elastica la superficie, donandole un aspetto

brillante e un look assolutamente naturale. Questo prodotto garantisce un effetto “nuovo”, lucido e brillante ed è dispo-nibile in due diverse confezioni: Spray No Gas da 750 ml che grazie al comodo spruzzino va semplicemente vaporizzato sul pneumatico in modo uniforme e lasciato asciugare. Oppure nel flacone da 1000 ml che può essere utilizzato puro o diluito sino

a un massimo di due parti d’acqua e si applica sulla gomma pulita con un pennello oppure utilizzando uno spruzzino.Si avvicina la stagione nautica e per i gestori vicini al mare o ai laghi e fiumi ecco Tritone by Fra-Ber, il de-tergente tuttofare per la barca: un prodotto in grado di pulire a fondo non solo le parti in ve-troresina esterne e interne, ma anche di toglie-re gli aloni da tutti i tessuti plastificati ingialliti. Inoltre, Tritone riesce a smacchiare efficace-mente i parabordi e a rimuovere facilmente ogni tipo di sporco, anche quello più resi-stente e insidioso, come il nero dei fumi di scarico, ogni resto organico dei volatili, tutte le righe nere e i residui di olio solare. Già di-luito e pronto per l’uso, Tritone va spruzzato direttamente sulla superficie da trattare, poi si dovrà tamponare e strofinare leggermente con un panno umido e infine risciacquare.

Due le novità di Arexons per questa primavera. Completamente rinno-vato il sito www.arexons.com e nuovi sono anche i profili social, Facebook e Twitter, dell’azienda. La revisione del sito web è stata totale, in particolare per i conte-nuti, ma è stato anche implemen-tato lo strumento Online Store Locator e il collegamento alla piattaforma e-commerce, dove sarà possibile acquistare qualsiasi prodotto Arexons e utilizzare le Arexons Card messe in palio dal concorso Svitol. Infatti dal 7 aprile fino al 29 giugno è stato lanciato il

concorso Spruzza Svitol e Vinci: iscrivendosi gratuitamente attraverso la pagina Facebook di Svitol Italia (www.facebook.com/SvitolItalia) è possibile partecipare e cercare di vincere i numerosi premi in palio: 24 Arexons Card del valore di 100 euro e sei videocamere GoPro Hero3+Black Adventure.

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FIGISC ANISA CONFCOMMERCIO

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Area di Servizio è l’organo ufficiale della Figisc-Anisa-Confcommercio, l’associazione che da sempre rappresenta i gestori degli impianti di distribuzione carburante, i veri imprenditori delle stazioni di servizio.Area di Servizio vuole e deve essere sempre più vicino alle istanze che stanno segnando questa importante

fase di cambiamento della categoria e della distribuzione di prodotti e servizi sugli impianti. Area di Servizio è uno strumento per favorire questa crescita e, per fare ciò, è necessaria la collaborazione

di tutti i gestori: è compito di tutti diffondere e promuovere il nostro giornale, segnalare informazioni e fornitori affidabili, seguire i consigli che si trovano su queste pagine. La categoria è oggi al centro di un’attenzione

interessata e speculativa che, spesso, non ha legami con la nostra realtà: Area di Servizio deve quindi diventare il punto di riferimento per tutti i gestori carburante.

Per iscrizioni e informazioni: Figisc - Anisa - ConfcommercioP.zza G.G. Belli 2, 00153 Roma - tel. 06-58.66.351-417, fax 06-58.33.1724

e-mail: [email protected] - visitate il sito: www.figisc.it

Esiste un filo rosso - o meglio ancora, un grosso spago - che unisce tra loro le pressioni che sono condotte da più parti per fare piazza pulita del contratto dei gestori, ossia, per intender-ci, quello previsto dalle norme in vigore (il decreto legislati-vo 32/1998) e ancora non sostituito da tipologie alternative (pure previste teoricamente dalle leggi 111/2011 e 27/2012), sulle quali non si è potuto ancora raggiungere un accordo con le controparti, e non certo per resistenze delle rappresentanze di categoria (che pure hanno sottoscritto una tipologia di con-tratto di commissione con Assopetroli) quanto per la precisa volontà delle controparti di interpretare i nuovi contratti a loro esclusivo uso e consumo nella direzione di rendere il gesto-re ancor più precario e marginale e, soprattutto, di renderlo ancora più dipendente economicamente e “malleabile” al di fuori di ogni negoziazione collettiva.E per capire come la controparte intenda la partita dei nuovi contratti, basti pensare alle pressioni che le varie compagnie petrolifere esercitano almeno da un anno e mezzo (cioè da subito dopo la scadenza del termine del 30 novembre 2012 entro il quale la legge 27/2012 stabiliva si dovesse trovare un accordo tra le organizzazioni dei gestori e quelle dei titolari delle autorizzazioni degli impianti sulle nuove tipologie con-trattuali) per introdurre i contratti di “appalto di servizi”, di “guardiania” e altro ancora. E, in perfetta sintonia, è nota la posizione dell’Antitrust in ma-teria di cancellazione degli accordi collettivi: “piena liberalizza-zione delle forme contrattuali che regolano i rapporti tra gestori e titolare della autorizzazione abbandonando definitivamente la logica degli accordi interprofessionali di categoria che ingessano e vincolano a uno schema rigido le varie e diversificate situazioni presenti sul territorio”.Eni, sulla sua rivista “Professione Gestore” (n. 1/2014), a firma del giornalista Mario Sechi, con un articolo intitolato “Il tempo

della svolta” prova a dare la sua versione della vicenda, unendo insieme vari segnali e avvertimenti. Intanto afferma che sono proprio i gestori a non poterne più degli attuali contratti: “La rete dei gestori sa che l’attuale siste-

ATTACCHI AL CONTRATTO DEI GESTORI: FALSO OBIETTIVO, FALSI PRESUPPOSTI

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FIGISC ANISA CONFCOMMERCIO

613/2014

ma è superato dalla storia che si dispiega di fronte ai loro occhi. A cominciare dalla relazione e dal contratto che legano il gestore e l’azienda e dal modello distributivo che non regge il confronto con la contemporaneità”. E scrive che è proprio nell’interesse primario dei gestori stessi cambiare quanto prima tali contratti: “l’evoluzione delle forme contrattuali tra gestori e società petrolife-re rimane un miraggio e il problema della sostenibilità finanziaria degli impianti resta sospeso”. E dopo una bacchettata sulle dita alle rappresentanze associative (“le associazioni di categoria e i sindacati per primi sanno che il presente non aspetta e sperare in una ripresa dei consumi è illusorio”), spiega la direzione in cui si deve andare: “i gestori possono puntare sul servizio e la manuten-zione, continuare a lavorare sulla qualità degli impianti, amplia-re l’offerta del punto vendita, lavorare per cambiare un contratto vecchio e senza futuro, ma tutto questo va fatto senza pensare a utopistici e crescenti profitti che arrivano dal consumo dei car-buranti. I ricavi aggiuntivi verranno da altre fonti e per cogliere questa opportunità serve una svolta”. Intendiamoci, quanto scrive Eni sul contratto “vecchio e sen-za futuro” - anche se ha un inequivocabile significato rispet-to all’infinita trattativa sul rinnovo dell’accordo e l’azienda avrebbe ben potuto risparmiarselo -, potrebbe benissimo es-ser stato scritto da qualunque altra azienda petrolifera tra tut-te quelle che non rinnovano accordi né trattano seriamente sui tavoli, senza neppure la chiarezza (o il cinismo) di mettere le carte in tavola. Tutti, insomma, attaccano il “contratto”, come se questo fos-se la ragione scatenante della situazione del settore e l’origi-ne di ogni male, rimossa la quale le cose potrebbero andare se non meglio, meno peggio.Falso obiettivo e falsi presupposti in tutti questi attacchi. “Questo contratto” del gestore può senza dubbio essere con-siderato vecchio e senza futuro - e persino i gestori lo possono considerare “superato dalla storia” -, ma non certo a causa dei suoi contenuti giuridici sostanziali (le compagnie vi sono supergarantite dal vincolo dell’esclusiva di fornitura, i gestori sono tutelati rispetto alla durata e alle modalità di risoluzione del rapporto, non dalle insidie del mercato “addomesticato”), quanto perché esso è di fatto da parecchi anni unilateralmen-te distorto e derogato al punto che oggi non solo “il proble-ma della sostenibilità economica degli impianti resta sospe-so”, ma non vi è più alcuna “sostenibilità economica” per le gestioni, e solo per esse.A determinare il default economico delle gestioni non è stato il “contratto” (ragione per cui non si capisce perché il gestore dovrebbe cancellarlo e in cambio di cosa), ma sono state le politiche commerciali dell’industria petrolifera che, svenden-

do prodotto a prezzi di cessione stracciati sulla rete alterna-tiva, addossando costi di sistema solo al circuito della rete marchiata (il tutto nonostante il “contratto”, e quindi non si capisce perché proprio le aziende vorrebbero cancellarlo), hanno depauperato il gestore - vero cuscinetto su cui scarica-re i costi delle spregiudicate politiche commerciali - taglian-dogli via via erogati e margini.Sviamento degli erogati, diminuzione dei consumi e sacrificio dei margini per la “difesa mercato” (difesa, si badi, dal “fuoco amico” della concorrenza dello stesso marchio sul proprio ge-store), hanno comportato una perdita di volume d’affari per le imprese di gestione di oltre il 45% dal 2000 al 2013, se si considera un tasso di inflazione del 31,3% nello stesso perio-do. Mentre le compagnie nel circuito retail - lasciamo perdere raffinazione e altro - hanno difeso dall’inflazione abbondante-mente i ricavi industriali, nonostante nuovi maggiori costi per la qualità dei prodotti e nonostante le svendite di prodotto a prezzi di extrarete, proprio perché hanno compresso i conti dei gestori - peraltro vincolati dall’esclusiva, dalle garanzie sulle for-niture ecc. -, ossia di coloro che oggi vorrebbero svincolare da ogni contrattualistica, da ogni rappresentanza, se non proprio

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Dal 27 al 29 Maggio 2014Pad.12 stand A5

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FIGISC ANISA CONFCOMMERCIO

62 3/2014

Il Ministero delle Infrastrutture ha deciso di procedere con la sospensione fino al 31.12.2015 dell’effettuazione dei bandi di gara per l’affidamento dei servizi: un tempo necessario - secon-do il Mit e secondo Antitrust (che deve trovare giustificazione alla proroga, come si legge nei documenti che pubblichiamo di seguito) – per arrivare infine a un piano di ristrutturazione della rete autostradale.È un passo avanti? Forse sì, se si pensa alla lunghissima iner-zia in cui è maturato il declino di un comparto, che, dalla privatizzazione, ha più che dimezzato gli erogati di carbu-ranti e fortemente diminuito i volumi d’affari dei servizi di ristorazione, per contro raddoppiando royalties e pedaggi di più volte rispetto al tasso di inflazione, un comparto cioè che è stato marginalizzato sistematicamente nella propria com-ponente economico-industriale proprio dalla esasperazione della componente della rendita.A questo passo si è arrivati perché si è preso atto semplicemen-te che così non si può andare avanti senza un generale bagno di sangue. I bandi vanno deserti, le aziende abbandonano le aree di servizio. Di qui la necessità ineluttabile di una ristrut-turazione (il 20% della rete è sul filo del rasoio della soglia di sostenibilità dei costi con altissimo rischio di caderne al di sotto, il 30% ne è ormai largamente al di sotto: la somma è al 50%) che preceda una nuova riproposizione dei bandi. In più si tratta di riuscire ad abbassare il tetto delle royalties: An-titrust, ad esempio, sembra forzare in questo senso le disponi-bilità del maggiore Concessionario a tarare le royalties in base alla diminuzione del traffico per trarne favorevoli auspici circa una diminuzione dei prezzi nell’interesse del consumatore. In sintesi: quanto sta succedendo è la somma di fattori di criticità che sono avvertiti come negativi dagli stessi interessi forti del comparto, Concessionari e Compagnie.Ma non è affatto garantito che questa nuova e repentina assun-zione di consapevolezza e/o responsabilità abbia esiti davvero positivi per il comparto. Ad esempio, la ristrutturazione della rete - si legga bene - sarà un tema su cui ciascun Concessionario potrà esercitarsi in proprio, in una molteplicità di interessi, fina-lità e soluzioni, piuttosto che in una visione complessiva della rete viaria più strategica per il Paese.Ad esempio, le aziende petrolifere - cui interessano le quote di mercato più che qualsiasi strategia di rebuilding del comparto -

saranno interessate alla diffusione del modello ghost, che già si va affacciando in autostrada (e sul quale si registra almeno la con-trarietà di Anas), mentre i gruppi della ristorazione - similmente a quanto accade in rete ordinaria con la Gdo - hanno evidenti interessi a debordare nei servizi oil per aumentare il cashflow del nonoil. Ed entrambi spingeranno per avere un format di bando che favorisca tali propensioni e interessi. E via dicendo.Nulla dunque allo stato degli interessi in gioco, allo stato di degrado della situazione, alla luce delle più diverse aspettative, nonché agli strumenti che si intendono usare, garantisce un risultato positivo.Tutt’al più, si può pensare che questa evoluzione delle cose favo-risca un confronto in cui sia possibile, per la parte che rappresen-tiamo, svolgere ancora una funzione positiva e costruttiva quale quella che abbiamo sempre finora rappresentato in termini di proposte e consapevo-lezza della deriva del comparto, quella di chi, cioè, non ha mai avuto rendite da difendere e che ha vissuto le contraddizioni del settore - così come è avvenuto nella rete ordinaria, in cui tutto è stato fatto pagare al gestore, ultimo cu-scinetto della filiera - nella maniera più devastante e dolorosa.Peraltro, in questa situazione che si viene determinando nelle more della ristrutturazione e dei bandi, si annidano ulteriori ri-schi proprio rispetto all’unica componente di cui nulla si dice, cioè i Gestori.Vi è il rischio, cioè, che - nel clima di incertezza e differimento

CANTARELLI, ANISA: FORSE UN PASSO AVANTI, MA RESTA IRRISOLTO IL NODO PREZZI E ACCORDI

gettare come prugne secche, dal momento che non si può più spremere chi non è più in grado di pagare.Vien spiegato ai gestori che bisogna lavorare per cancellare un contratto vecchio senza pensare a utopistici e crescenti profitti che provengono da una crescita dei consumi. E questo più che un ammonimento ai gestori è la spiegazione di una strategia già perseguita: questa è la cosa che appunto, per le ragioni det-te appena più sopra, è perfettamente riuscita alle compagnie in questi anni, ossia in periodo di consumi declinanti, infatti han-no realizzato profitti a prescindere dall’allargamento effettivo del mercato, cercandoli e mettendoli a segno nel ventre molle

della filiera, nel contempo delegittimando di fatto i contenuti giuridici pur sempre vigenti del famoso contratto.Sono pertanto non solo ingiustificati e fasulli i presupposti per cui si deve cancellare il “contratto”, ma è fittizio anche l’obiet-tivo, perché il bersaglio vero non è scalzare “questo contratto” del gestore, quanto una generalizzata “decontrattualizzazione” del gestore (in altre parole: nessun contratto, e meno che mai un contratto collettivo, così come sostiene Antitrust) per avere il massimo di flessibilità in una relazione compagnia-gestore che diventi sempre più informale, accidentale (si pensi alla diffusio-ne del modello distributivo ghost), precaria e a senso unico.

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FIGISC ANISA CONFCOMMERCIO

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GLI ANNI DIFFICILI DI ENI R&M:DAI BILANCI IN ROSSO AL CROLLO DELLE VENDITE

Scriveva Staffetta che “negli ultimi cinque anni, tra il 2009 e il 2013, la divisione (ci si riferisce alla Divisione Refining & Marke-ting di Eni) ha chiuso il bilancio costantemente in perdita, accu-mulando un rosso complessivo di 1,9 miliardi. Nello stesso lasso di tempo l’erogato medio per impianto è passato da 2,48 a 1,66 milioni di litri (-33%), mentre i punti vendita continuavano ad aumentare (+6% da 4.474 a 4.762, con una lieve flessione solo nel 2013). Particolarmente drammatici sono i dati 2013: calo delle vendite di carburanti del 15,2% rispetto al 2012 (ben oltre il calo dei consumi di carburanti a livello nazionale), crollo dell’ero-gato medio per impianto da 1,98 a 1,66 milioni di litri, quota di mercato al 27,5% (-3,7 punti percentuali). Un andamento disa-stroso che le varie iniziative assunte negli anni (differenziazione prezzi, scontoni, Iperself, carte fedeltà, iniziative promozionali) non sembrano avere influenzato un granché”.Nella Relazione Finanziaria Annuale 2013 presentata il 14 aprile, nella “lettera agli azionisti”, il Management dell’azienda spiega che “Nella Divisione R&M abbiamo ridotto la capacità di raffina-zione del 13% dall’inizio della crisi e puntiamo a un ulteriore taglio del 22% nell’arco di piano. Oltre a questo, continueremo a essere selettivi negli inve-stimenti, ad aumentare la flessibilità degli im-pianti, perseguendo nello stesso tempo la riduzione nei costi fissi e

le azioni di risparmio energetico. Prevediamo di consolidare la pre-senza nel marketing di carburanti in Italia attraverso l’innovazione continua nei prodotti e nei servizi e con lo sviluppo del non oil”.

delle soluzioni - ci sia buon gioco per non definire accordi, per non gestire contratti, per lasciare ulteriormente degradare la situazione delle gestioni con l’alibi che “ancora non si capisce bene dove si va a finire”.I Gestori delle aree di servizio autostradali hanno aperta una vertenza che dura da più di due anni - precisamente dall’as-semblea di Bologna del 16.02.2012 e dalle iniziative indette in quella sede per iniziativa di Anisa, cui poi è seguito un lungo e ininterrotto cammino unitario di tutte le rappresentanze - in-centrata, oltre che sulla crisi strutturale del comparto, sul duro confronto con la controparte petrolifera.Non sono infatti mai venute meno, in questi due anni, le mo-tivazioni che così al tempo abbiamo sintetizzato: “le politiche commerciali sui prezzi, messe in atto dalle Aziende petrolifere autonomamente od anche in collaborazione con i Concessionari hanno determinato ormai strutturalmente situazioni di pesantis-sima turbativa tra impianti contigui, negli stessi bacini di utenza, e non solo tra marchi concorrenti, ma anche fra impianti dello stesso marchio... gli effetti concreti di questi comportamenti sono di ridurre al minimo le marginalità degli impianti della rete vin-colati da obblighi con i Concessionari sulle politiche di prezzo, rendendoli progressivamente improduttivi, far lievitare i prezzi in quelli non ancora vincolati da tali obblighi e, nel complesso, sull’intera rete per recuperare i maggiori costi od i minori margini, e accelerare così il progressivo e inarrestabile deterioramento del-la rete nel suo complesso, esponendo inevitabilmente al rischio di default le gestioni della rete”.Tali ragioni si sono semmai ulteriormente motivate, dal mo-mento che - come da tempo denunciamo con numeri e fatti

- la discriminazione dei prezzi si è da allora ancor più acuita (con delle “normalità” e ripetitività che non hanno nessuna plausibile ragione economica, ma solo l’assenza di regole mi-nime di mercato e la certezza di un consapevole disegno di schiacciamento del gestore), la tecnica dilatoria delle aziende è diventata prassi ricorrente, gli accordi non si fanno.Per queste ragioni - al di là di prendere atto che quanto final-mente si sta muovendo può anche essere merito del continuo sforzo di denuncia e proposta e della mobilitazione della Cate-goria – non vi sono che ragioni per continuare a mobilitare e che non vi sono, invece, affatto ragioni di alcun tipo per tirare i remi in barca.La vertenza con le compagnie - esemplificata dal nodo centrale su prezzi e accordi - è sempre lì e nessun tavolo di lavoro di questi due anni ne ha risolto nemmeno una menoma parte.Si dovrà vigilare con la massima attenzione - come già detto - perché la proroga ai bandi (che pure offre una pausa di respiro rispetto al rischio delle disdette e dei nuovi affidamenti) non costituisca una ennesima scusa per non affrontare i nodi che i gestori hanno con le compagnie.E si dovrà vigilare con la massima attenzione a quello che si affaccia sul tavolo della ristrutturazione e dei nuovi bandi: un passaggio delicatissimo per la categoria che riguarda il futuro di chi resta nella rete, ma anche gli ammortizzatori sociali di settore per chi dovrà uscirne. Insomma, guai a mollare, neppure per un secondo!

Stefano CantarelliPresidente Nazionale Anisa

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653/2014

E a pagina 20 (“la nostra strategia”) la Relazione indica quanto segue: “Nel settore Refining & Marketing sono state lanciate azio-ni integrative rispetto al precedente piano per fronteggiare l’ulte-riore deterioramento dello scenario che nel 2013 ha fatto registrare margini di raffinazione ai minimi storici, con valori anche negativi nell’ultima parte dell’anno. Nell’attività di raffinazione sono state identificate le seguenti linee d’azione: 1. riassetto e ottimizzazione attraverso operazioni di razionalizzazione e di riconversione dei processi (biorefinery a Venezia, ristrutturazione di Gela) puntando a una riduzione del 22% della capacità di raffinazione nell’arco di piano; 2. aumento della flessibilità di lavorazione di slate greggi e semilavorati alternativi, garantendo la massima integrazione dei processi e l’ottimizzazione delle produzioni in ragione delle spe-cifiche condizioni del mercato; 3. miglioramento dell’efficienza e implementazione di progetti di energy saving. In questo ambito sono pianificati per i prossimi quattro anni pro-getti per migliorare l’efficienza degli impianti e interventi di natu-ra gestionale, che prevedono un risparmio energetico a regime di 114 ktep/ anno.Nell’attività di marketing obiettivo prioritario è il consolidamento nella presenza nel mercato dei carburanti attraverso: 1. l’incre-mento dell’efficienza (chiusura punti vendita marginali), sviluppo delle attività nonoil e potenziamento della distribuzione di GPL e metano, nel mercato retail; 2. la difesa della posizione, anche sfruttando le opportunità di mercato derivanti dalle chiusure di raffinerie di terzi, nel mercato wholesale; 3. il lancio di attività in-novative, con lo sviluppo di nuovi prodotti (GNL nei trasporti) e di servizi avanzati (smart mobility)”.Sempre Staffetta osserva che “ora il management punta a torna-re in utile entro il 2017. Nel corso dell’audizione in commissione Industria al Senato l’AD uscente Paolo Scaroni ha anticipato il bre-ak even al 2015. Nel periodo 2014-2017 Eni investirà 2,5 miliardi di euro nel R&M. Un quarto dei fondi saranno destinati alla rete carburanti, soprattutto per completare il rebranding e moderniz-zare i punti vendita. Nonostante questo, nella relazione si legge chiaramente che la compagnia non si aspetta un aumento della propria quota di mercato, per via dell’accresciuta pressione concor-renziale sui prezzi, frutto delle liberalizzazioni, della domanda de-bole e della abbondanza di prodotti raffinati sul mercato - dovuta quest’ultima sia all’eccesso di capacità di raffinazione in Italia e in Europa, sia al massiccio afflusso di prodotti da Rus-sia, Medio ed estremo Oriente e Stati Uniti”.Ed a proposito dei fondamentali della rete di marchio (impianti, vendite, erogati/impianto e quote di mercato), i numeri sono ancora più severi se confrontati nell’arco di un intero decennio 2004-2013.

Gli impianti marchiati sono saliti da 4.329 unità a 4.762, con aumento nel decennio pari a un +10,00%; le vendite sono ca-dute del -27,90% (da 10,9 a 7,9 miliardi di litri), la quota di mercato è scesa dal 29,4% al 27,5%, dopo le punte del 31,5% del 2009 e del 31,2% del 2012 (con l’estate dei maxi sconti).Ma il dato più negativo - che si riflette direttamente sui ge-stori - è il crollo degli erogati medi per impianto: da 2,528 milioni di litri nel 2004 a 1,657 nel 2013, con la perdita di ben 34,45 punti percentuali. Un dato che comprende però anche la rete autostradale; una stima netta sugli impianti della rete ordinaria riduce l’erogato medio a meno di 1,5 milioni di litri/impianto (1,487).

I fondamentali della rete (2004-2013)

Anno Erogato PVMln lt

P.V. Vendite Mln litri

Quota % mercato

2004 2,528 4.329 10.943,7 29,42005 2,509 4.349 10.911,6 29,72006 2,463 4.356 10.728,8 29,32007 2,444 4.390 10.729,2 29,22008 2,470 4.409 10.890,2 30,62009 2,482 4.474 11.104,5 31,52010 2,322 4.542 10.546,5 30,42011 2,173 4.701 10.215,3 30,52012 1,976 4.780 9.445,3 31,22013 1,657 4.762 7.890,6 27,5Var % -34,5 % +10,0% -27,9% -6,5%

Grafico dei fondamentali della rete Eni (2004-2013)

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66 3/2014

Anisa sta seguendo da tempo il monitoraggio della situazione dei prezzi in autostrada al fine di evidenziarne le ragguardevoli differenze registrate tra essi, in dipendenza delle politiche com-merciali messe in atto dalle Compagnie Petrolifere sulla rete autostradale.Come nei report precedenti, i dati salienti dell’analisi riguarda-no due distinti ambiti di approfondimento: a) i prezzi tra i marchi (intrabrand); b) i prezzi all’interno dello stesso marchio (infrabrand).

Per l’analisi intrabrand, prendendo in esame i prezzi in modalità self (su fonte rilevazioni settimanali di Staffetta), per calcolare il delta del prezzo si è sottratto dal valore più alto rilevato per la modalità self il valore più basso, indipendentemente dal mar-chio di appartenenza.Si sono ottenuti i risultati sintetici che di seguito si illustrano nei seguenti termini: 1) valore della media del delta annuale e valore di punta massi-

ma annuale registrato per gli anni interi dal 2009 al 2013 e per il periodo gennaio-aprile 2014;

2) valore della media mensile e valore di punta massima mensi-le registrata per il periodo gennaio 2013 aprile 2014.

Delta prezzo tra max e minimo selfMedie e punte massime mensili – Benzina - euro/litro

Mesi Media Punta maxAnno 2009 0,111 0,148Anno 2010 0,131 0,249Anno 2011 0,163 0,259Anno 2012 0,186 0,283Gennaio ‘13 0,151 0,162Febbraio ‘13 0,175 0,191Marzo ‘13 0,177 0,227Aprile 13’ 0,189 0,226Maggio 13’ 0,211 0,226Giugno ‘13 0,204 0,248Luglio ‘13 0,166 0,180Agosto ‘13 * NR NRSettembre ‘13 0,180 0,219Ottobre ‘13 0,221 0,274Novembre’13 0,225 0,267Dicembre ‘13 0,230 0,288Gennaio ‘14 0,191 0,195Febbraio ‘14 0,179 0,186Marzo ‘14 0,184 0,189Aprile ‘14 0,168 0,177Anno 2013 0,192 0,288Gen-Apr 2014 0,180 0,195

* prezzi non rilevati nel mese di agosto

Delta prezzo tra max e minimo selfMedie e punte massime annuali – Benzina - euro/litro

Per la benzina, a parte l’escursione dei valori medi annui tra il 2009 e il 2013 (il delta è aumentato di ben il 73%!), nei mesi del 2014 i valori si sono mantenuti ancora molto sostenuti, in una forbice tra 17 e 19 cent/litro, ma in misura un po’ più ri-dotta rispetto alla media del 2013, ossia 18 cent/litro contro gli oltre 19 dell’anno antecedente, con uno “smorzamento” che ha riguardato anche i valori di picco massimo (20 cent/litro contro un massimo di 29 registrato nel 2013).Quanto all’incidenza delle addizionali regionali di accisa sulla benzina, va detto che esse pesano in media nazionale pondera-ta nel 2014 non più di 0,92 cent/litro con Iva, tra un massimo di 6,1 (addizionale ivata più alta) e un minimo di 2,4 cent /litro (addizionale ivata più bassa). Nulla a che vedere dunque con i valori dei delta prezzo riscontrati sulla rete.Nel grafico successivo è rappresentata la scansione settimanale (da gennaio 2013 ad aprile 2014) del delta prezzo rispetto alla sua media annuale.

Dinamica settimanale delta prezzo gen 2013 - apr 2014tra max e minimo self – euro/litro - Benzina

Per il gasolio, sempre a parte l’escursione dei valori medi annui tra il 2009 e il 2013 (il delta è aumentato del 45%), nei mesi del 2014 i valori si sono mantenuti ancora decisamente soste-nuti, in una forbice tra 15 e 16 cent/litro, e in misura un po’ più

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68 3/2014

elevata rispetto alla media del 2013, ossia 15 cent/litro contro i circa 14,6 dell’anno antecedente, con uno “smorzamento” che ha riguardato solo i valori di picco massimo scesi a 17 cent/litro contro un massimo di 22 registrato nel 2013.

Delta prezzo tra max e minimo selfMedie e punte massime mensili – Gasolio - euro/litro

Mesi Media Punta maxAnno 2009 0,101 0,164Anno 2010 0,105 0,197Anno 2011 0,142 0,228Anno 2012 0,155 0,320Gennaio ‘13 0,126 0,132Febbraio ‘13 0,128 0,133Marzo ‘13 0,137 0,205Aprile 13’ 0,144 0,153Maggio 13’ 0,154 0,162Giugno ‘13 0,165 0,179Luglio ‘13 0,138 0,140Agosto ‘13 * NR NRSettembre ‘13 0,143 0,156Ottobre ‘13 0,152 0,199Novembre’13 0,156 0,191Dicembre ‘13 0,179 0,219Gennaio ‘14 0,156 0,165Febbraio ‘14 0,143 0,158Marzo ‘14 0,152 0,165Aprile ‘14 0,151 0,162Anno 2013 0,146 0,219Gen-Apr 2014 0,150 0,165

* prezzi non rilevati nel mese di agosto

Delta prezzo tra max e minimo selfMedie e punte massime annuali - Gasolio - euro/litro

Per il gasolio, come si sa, non vi sono addizionali regionali di accisa.Nel grafico successivo è rappresentata la scansione settimanale (da gennaio 2013 ad aprile 2014) del delta prezzo rispetto alla sua media annuale.

Dinamica settimanale delta prezzo gen 2013 - apr 2014tra max e minimo self – euro/litro - Gasolio

Per l’analisi del delta prezzo entro il singolo marchio (intra-brand), nel periodo gennaio-aprile 2014 la media è stata di 11,2 euro-cent/litro per la benzina, in un range tra 4,2 (Ip) e 17,5 eurocent/litro (Esso) e di 8,8 per il gasolio, tra un minimo di 3,9 euro-cent/litro (Ip) ed fino al massimo di 14,1 (Shell). Nello stesso periodo, il valore punta massima del delta della benzina è anch’esso di Esso, con 0,195 euro/litro; quello del gasolio di Shell, con 0,161 euro/litro.Le tavole che seguono espongono anche i delta medi e massimi di prezzi riscontrati dal 2009 al 2013 distintamente per ciascu-na compagnia e per singolo prodotto.

Delta prezzo self (massimo meno minimo)Media e picco massimo - €/litro

ENI Benzina GasolioAnno Media Max Media Max2009 0,103 0,142 0,079 0,1232010 0,103 0,203 0,084 0,1702011 0,097 0,178 0,103 0,1872012 0,130 0,261 0,104 0,2892013 0,137 0,254 0,124 0,1952014 0,126 0,147 0,136 0,158IP Benzina GasolioAnno Media Max Media Max2009 0,044 0,079 0,030 0,065

2010 0,055 0,088 0,027 0,0652011 0,064 0,180 0,042 0,0672012 0,048 0,122 0,035 0,0802013 0,046 0,095 0,043 0,0892014 0,042 0,070 0,039 0,074ESSO Benzina GasolioAnno Media Max Media Max2009 0,068 0,103 0,053 0,1632010 0,057 0,095 0,052 0,0952011 0,079 0,171 0,063 0,2062012 0,104 0,153 0,075 0,2302013 0,152 0,248 0,079 0,1312014 0,175 0,195 0,073 0,088

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TOTAL Benzina GasolioAnno Media Max Media Max2009 0,058 0,133 0,050 0,0842010 0,049 0,134 0,059 0,0942011 0,098 0,175 0,075 0,1662012 0,146 0,224 0,091 0,1792013 0,149 0,180 0,105 0,1372014 0,140 0,152 0,106 0,113KUPIT Benzina GasolioAnno Media Max Media Max2009 0,058 0,091 0,033 0,0702010 0,057 0,191 0,032 0,1552011 0,063 0,110 0,043 0,1342012 0,056 0,105 0,028 0,0532013 0,088 0,165 0,071 0,1342014 0,059 0,105 0,050 0,121

SHELL Benzina GasolioAnno Media Max Media Max2009 0,047 0,089 0,077 0,1302010 0,075 0,123 0,065 0,1222011 0,135 0,200 0,095 0,2102012 0,121 0,239 0,104 0,1932013 0,150 0,240 0,118 0,2002014 0,136 0,154 0,141 0,161TAMOIL Benzina GasolioAnno Media Max Media Max2009 0,062 0,097 0,044 0,0942010 0,054 0,100 0,038 0,1022011 0,078 0,157 0,064 0,1452012 0,095 0,174 0,077 0,1602013 0,085 0,160 0,063 0,1502014 0,103 0,130 0,074 0,095

In relazione alla scadenza al 30 aprile 2014 del versamento della prima rata della quota in carico al gestore sul Fondo in-dennizzi, prevista dal Decreto Ministeriale del 19 aprile 2013, Faib, Fegica e Figisc hanno inviato al Ministero per lo sviluppo economico la seguente comunicazione:

- Ill.mo Signor Ministro dello sviluppo economico Dott.ssa Federi-ca Guidi

- Egr. Prof. Claudio De Vincenti Viceministro dello sviluppo econo-mico

- Gent. Sen. Simona Vicari Sottosegretario Ministero dello svilup-po economico

- Egr. Dottor Antonio Lirosi Segretario Generale Ministero dello sviluppo economico

- Egr. Ing. Gilberto Dialuce Direttore Generale Direzione Energia Ministero dello sviluppo economico

Oggetto: Decreto Ministeriale 19 aprile 2013 - Versamento quo-ta gestori al Fondo Indennizzi - Richiesta di proroga ed incontro

Con la presente le scriventi Federazioni sono a rappresentare le notevoli difficoltà della Categoria in relazione all’obbligo del versamento della contribuzione al Fondo Indennizzi (Cas-sa Conguaglio GPL) prevista dal Decreto Ministeriale 19 aprile 2013, ar-ticolo 6, comma 1, la cui prima scadenza è prevista per il 30 c.m.È nota alle S.S.L.L. l’estrema difficoltà in cui versano le impre-se di gestione degli impianti di distribuzione carburanti, sia in diretta conseguenza della crisi economica generale del Paese, sia soprattutto per la specifica crisi del settore che più pesante-mente si è abbattuta sull’operatore finale della filiera, in dipen-denza della grave flessione dei consumi, delle disparità e di-scriminazioni delle condizioni commerciali tra i diversi canali di

RICHIESTA AL MINISTERO DI PROROGA DEL VERSAMENTO ALLA CASSA CONGUAGLIO GPL

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72 3/2014

vendita che penalizzano esclusivamente il Gestore, per il grave deterioramento nelle condizioni di osservanza del quadro giuri-dico recato dalle norme di settore, per il mancato rinnovo degli accordi e per l’abuso di dipendenza economica; fattori tutti che hanno determinato una condizione di insostenibile sofferenza economica per le gestioni, una crescita esponenziale dell’inde-bitamento, fino al default di moltissimi operatori.In questo contesto di complessivo deterioramento altresì del quadro delle relazioni tra la Categoria e la controparte rappre-sentata dall’industria petrolifera, a causa dell’interruzione del confronto sul rinnovo degli accordi aziendali scaduti, la stes-sa partita della quota di contribuzione al Fondo indennizzi da parte del gestore - che pure in passato è stata regolata sulla base di accordi interprofessionali in virtù dei quali la compa-gnia petrolifera surrogava anche la quota di contribuzione del proprio gestore - non ha potuto essere rinegoziata, né ha trova-to definizione l’opportunità di avvalimento di quanto previsto dall’articolo 6, comma 5, (delega del gestore al titolare di auto-rizzazione a ver-sare anche la sua quota).Un ulteriore aggravio economico in capo al gestore rappre-senta ora - in cui anche marginali costi peggiorano una situa-zione già gravemente compromessa - una ulteriore ragione di disagio e difficoltà, tanto più che già in sede di emanazione del decreto tale circostanza era stata resa nota dalle scriventi e che il disegno di legge sulla ristrutturazione della rete - che pure poneva l’onere del contributo in capo ai soli titolari del-

le autorizzazioni -, approvato dal CdM il 13.12.2013, non ha avuto alcun iter legislativo.Per tutte queste ragioni, le scriventi sono a richiedere alle S.S.L.L. una modificazione del Decreto Ministeriale 19.04.2013 che possa accogliere quanto in appresso indicato:• unaadeguataprorogaallascadenzadel30.04.2014peril

versamento della prima rata del contributo, al fine di con-sentire quanto meno un riavvio della negoziazione sul pun-to tra associazioni dei gestori e associazioni dei titolari di autorizzazione;

• lapossibilità-insubordineovetalenegoziazionesirivelasseinfruttuosa - per il gestore di corrispondere senza pregiudi-zio rispetto all’accessibilità al Fondo la quota anche in via successiva, con la sola maggiorazione - così come già avve-nuto in passato - degli interessi al tasso legale vigente per periodo di ritardo.

Confidando che la presente istanza possa trovare accoglimen-to, si inoltra altresì richiesta di un urgente incontro, esteso an-che alle associazioni dei titolari di autorizzazione, al fine di poter concertare la soluzione più opportuna.Ringraziando per l’attenzione, si porgono i più distinti saluti

Martino LandiRoberto Di Vincenzo

Maurizio Micheli

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84 3/2014

OROSCOPO

PREVISIONI ASTROLOGICHE PER IL MESE DI

Giugno 2014

Torodal 21.4 al 20.5

Verso metà mese i rapporti di coppia vivranno una fase di rige-nerazione, molte problematiche si risolveranno e si attenueranno le afflizioni di coppia. Sarà un mese piuttosto impegnativo sul piano pro-fessionale. Un grande desiderio di evasione vi renderà insofferenti alla routine.Siluette in pericolo non cercate gra-tifiche immediate nel cibo.

Leonedal 23.7 al 23.8

Mese movimentato per l’amore. Nella prima metà discussioni e bat-tibecchi non garantiranno una si-tuazione serena e piacevole. Sarà un mese in cui metterete ordine in campo lavorativo e finanziario e dove non mancheranno le gioie e le fortune quotidiane. La forma sarà in graduale miglioramento per raggiungere il suo massimo a fine mese.

Scorpionedal 23.10 al 22.11

Sarete in grado di cogliere al volo le mille occasioni che si presente-ranno con un grande tempismo e con molta determinazione. Volontà, determinazione e tempestività: con queste qualità cercherete d’affronta-re e di superare gli imprevisti lavo-rativi che troverete sul vostro cammi-no. Il momento è ideale per seguire una dieta che tende a migliorare le funzioni renali.

Acquariodal 21.1 al 19.2

Sarà difficile frenare la vostra fanta-sia, sarete un vulcano ma rischierete di spegnervi presto. Dal 20, infatti, le stelle saranno contrarie. Molte novità sul lavoro: contatti vantag-giosi ed esito positivo di progetti cui tenete vi stimoleranno a pretendere molto da voi stessi. Non esagerate. Sarete in forma smagliante fino al 15, in seguito potreste subire un po’ di nervosismo.

Gemellidal 21.5 al 21.6

La vostra solarità sembrerà spenta, avrete la tendenza a stare da soli ma incontrerete una persona spe-ciale che ti regalerà nuova energia. Se lavorate come dipendente, avre-te modo di far valere i vostri diritti e di chiedere un aumento di stipen-dio. Sarete soggetti a mal di testa e avrete bisogno di riposo e di non esagerare con gli alcolici.

Verginedal 24.8 al 22.9

Fino al 18 vivrete un periodo ricco di gratificazioni sentimentali. Se sie-te in attesa dell’amore avrete nume-rose occasioni per trovare l’anima gemella. Abbiate fiducia nel lavoro che state facendo, raggiungerete risultati insperati. La forma non sarà al meglio perché tenderete a esa-gerare a tavola.

Sagittariodal 23.11 al 21.12

Gli Astri vi consigliano di agire con prudenza, nel rispetto delle esigenze del partner, cercando di cambiare atteggiamento ed essere più disponibile. Il settore lavorativo sarà ben sostenuto dagli astri che vi rendono brillante, vivace e mol-to capace. Non rinunciate a una sana attività sportiva che vi permet-terà di mantenervi in forma.

Pescidal 20.2 al 20.3

Dovrete impegnarvi a mantenere le promesse fatte perché state ri-schiando di compromettere il rap-porto con il partner. Sarà un mese pieno di novità professionali e ve-drete le cose con estrema chiarez-za. Le stelle vi consigliano di non interrompere l’attività fisica se non volete mettere su chili.

Cancrodal 22.6 al 22.7

I più giovani vivranno la loro prima storia d’amore che sarà una cotta indimenticabile che lascerà il se-gno. Per i più adulti una fase dolce e romantica. Questo mese farete delle attente analisi sul vostro bilan-cio e sul rendimento degli sforzi fatti durante i mesi passati e capirete di dover essere più prudente. La forma fisica non sarà perfetta e vivrete un insistente senso di stanchezza.

Bilanciadal 23.9 al 22.10

Avrete una visione delle cose molto personale e limitata e questo vi por-terà ad avere discussioni piuttosto animate con il partner. Mitigate il nervosismo. Se siete liberi profes-sionisti, sarete molto fortunati ver-so metà mese, in questo periodo riuscirete a sanare le finanze. Le stelle consigliano di non rimanda-re eventuali operazioni a carattere estetico.

Capricornodal 22.12 al 20.1

L’influsso di alcuni astri migliorerà la vostra espressione creativa e si an-nunciano novità intriganti e intense che vi faranno battere forte il cuore. Intransigenza, eccessiva sensibilità e improvvisazione, saranno i vostri limiti più evidenti sul lavoro per la prima metà del mese. In seguito mi-gliorerà. Le stelle segnalano proble-mi di origine alimentare. Controllate come e quanto mangiate.

Arietedal 21.3 al 20.4

Il mese inizia alla grande soprattutto per le coppie che vivranno momen-ti di intensa sintonia. Sarà un mese di consolidamento delle posizioni economiche e professionali finora acquisite. Potreste ricevere ricono-scimenti cui aspiravate. L'organismo non gioverà di grande equilibrio e la vostra aggressività impedirà un contatto sereno con gli altri. Una po’ di valeriana risolverà il problema.

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