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PIllole della nona edizione del festival.
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Report 2011
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Agenda
๏ Overview Aritmia 2011
๏ Da qua se ne vanno tutti
๏ Il festival
๏ Il villaggio
๏ Backstage
๏ Grazie a...
Overview Aritmia 2011
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Aritmia in numeri
A.M.E.N.
2 giorni di concerti gratuiti
oltre 5000 visite nel villaggio
headliner Après la classe e Serpenti
...e ancora Carpacho e artisti emergenti
villaggio multimediale: ristorazione, proiezioni,
contest fotografico, corner photo, dibattiti, associazioni
2088 amici di Aritmia 2011 su Facebook - 1 video promo virale
75 racconti di migrazioni da e per tutto il mondo (95% di pugliesi)
Oltre 10000 accessi su www.aritmiamediterranea.org tra agosto e settembre
Hanno scritto di noi...
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Hanno scritto di noi...
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Hanno scritto di noi...
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Hanno scritto di noi...
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Da qua se ne vanno tutti...
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...ed hanno voglia di raccontarlo
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Goccia dopo goccia
“Goccia dopo goccia, litro dopo litro, quanta acqua ha perso l’acquedotto pugliese, per esempio, negli ultimi dieci anni? Quanta ne perde ogni anno? Di chi è quell’acqua? Chi la paga? La Puglia è così: disperde. Si desertifica, ma disperde risorse. Insorge alle emergenze, ma ne ignora la genesi. L’arsura è tollerata: la colpa non è di nessuno.La colpa non è di nessuno nemmeno per i flussi migratori, pressoché ininterrotti dalla fine dell’ottocento ad oggi. Flussi in uscita, s’intende. Cambiano le valigie, cambiano le destinazioni, ma la storia è sempre la stessa: qui non c’è lavoro per tutti, qui non c’è un futuro per tutti!Goccia dopo goccia la Puglia, e con lei gran parte del mezzogiorno, continua a disperdere nutrimento, ad essiccarsi. Il fatto nuovo è che ora parte anche chi ha studiato: non partono solo le braccia – spesso sostituite in modo eccellente da lavoratori dell’Est Europa e dell’Africa –, partono anche le teste. E quasi mai partono per scelta.Si recidono radici, si amputano legami. La cosa più drammatica, però, è che a partire non sono solo migliaia di microcosmi di affetti ed esperienze, ma anche competenze, intelligenze, talenti, creatività. Acqua e nutrimento della nostra terra. Si staccano i jack, si abbassano i led e si zittiscono i rumori, le parole, le idee. La Puglia si svuota: silenzio.Aritmia Mediterranea, al contrario, vuole far rumore! Rumori di pace, come ha sempre fatto. Da nove anni a questa parte, in nove edizioni di musica e scambio culturale in uno spazio aperto e gratuito per tutto il nord-barese. Uno spazio per e di tutte le nuove generazioni. Quelle che restano e quelle che partono, quelle che sognano e quelle che progettano. Perché siano sempre meno pubblico della nostra Puglia e sempre più protagoniste.Per questo Aritmia Mediterranea, nonostante la complessità del territorio, la difficoltà crescente a coagulare energie e impegno, è ancora qui nell’anno della chiusura della sede storica dell’Arci Il Cavallo di Troia. Per questo ci teniamo a dire che non vogliamo partire anche noi, che non vorremmo spegnere altre luci.Aritmia Mediterranea Edizione Nove, quindi, ha inizio. Grazie a tutti i protagonisti di quest’anno, dallo staff a chi ci legge sul sito, dall’Arci Tressett all’Arci Open Source, da chi ci ha creduto a chi l’ha voluto. Quest’anno, ancora una volta, attacchiamo i jack, coloriamo i led, suoniamo le parole.” Corrado Minervini
Responsabile OrganizzazioneAritmia Mediterranea 2011dalla brochure Aritmia Mediterranea 2011
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Tutto cominciò così...
... una calda sera d’estate, in occasione del Giovinazzo Rock Festivalvennero distribuiti i primi “santini” di Aritmia
le intenzioni di Aritmia vennero svelate dal retro del flyer: “la Preghiera dell’Emigrante”...
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Il concept del festival
Nove anni di Aritmia Mediterranea non sono pochi, ma per noi non erano ancora abbastanza, perché erano ancora tante le cose da dire.
Il nostro è sempre stato un festival atipico, con una passione smisurata, come è giusto che sia, per la musica, i live di impatto e gli artisti che contano davvero nella scena musicale, ma la musica non è l’unico vizio che abbiamo.
Aritmia è una produzione Arci Il cavallo di Troia e fin dalla sua prima edizione alla musica ha abbinato i temi forti della vita quotidiana di ognuno, ma anche quelli legati alle problematiche del mondo culturale nel territorio pugliese e nazionale, senza mai lasciare che la musica andasse in secondo piano. L’intento è sempre stato quello di produrre cultura, musica e pensiero libero.
Sono ormai poche le manifestazioni che continuano ad essere gratuite. Aritmia è ostinatamente una di queste, e nell’edizione 2011 ha presentato ancora musica live, incontri, confronti e un rinnovato sito web.
Il web ha costituito il cuore pulsante della manifestazione per tutta l’estate in attesa delle due giornate di concerti, con la pubblicazione di quelle esperienze di vita che hanno interpreto il tema portante di quest’edizione: Da qua se ne vanno tutti. E’ vero che da qui se ne vanno tutti? E’ vero che qui non c’è più niente da seminare e da raccogliere? Cosa rimane a chi resta? Cosa vive ancora nel nostro sottosuolo che può permetterci di dare nuova linfa a quello che noi ancora chiamiamo casa?
Aritmia Mediterranea ogni anno si rinnova e si reinventa, questa volta temi e musica hanno toccato ancora più persone, perché l’edizione 2011 ha contribuito a costruirla una community sempre più viva e attiva.
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Il tema
“Edizione numero nove, Aritmia Mediterranea fa i conti con quello che c’è intorno, con quello che
rimane, con quello che si è costruito in nove anni di attività musicale e culturale appassionata.
Da qua se ne vanno tutti, perché così ci dicono. La nostra terra soffre di una emorragia dolorosissima: le nuove menti, quelle più fresche e propositive, vanno via in cerca di nuova linfa vitale e qui rimane terra brulla e aspra, pronta a produrre solo per un altrove sempre più lontano. Questa volta si va ancora più a fondo nelle cose. Lo storico festival musicale gratuito made in Molfetta ha delle richieste per il pubblico: raccontatevi, raccontateci! Si creeranno punti di incontro virtuali e fisici per condividere storie e punti di vista, per mettere di fronte la Puglia a cosa sta succedendo: è un esodo, o una emigrazione temporanea?
Aritmia Mediterranea, con la sua musica e i suoi contenuti, vuole dare spazio a chi propone soluzioni, ma anche a chi invece di soluzioni non ne ha nemmeno mezza, ma vuole far sapere al mondo quello che ha dovuto sopportare per andare avanti.
Se anche tu continui a chiederti il perché non sei scappato, se sei rimasto e sei felice, se sei andato via e sei ancora più felice o se avresti solo voglia di tornare in Puglia e al diavolo il lavoro dei sogni, vai nella pagina dei contatti e scrivici ai nostri indirizzi mail. Pubblicheremo la tua storia, racconteremo la tua scelta, condivideremo i pensieri e i sogni, nel sito e nei giorni della manifestazione, nel palco, nelle strade, ovunque.
Niente piagnistei, solo consapevolezza. Scrivete, arrabbiatevi, sognate. Aritmia Mediterranea è tornata.”
Da qua se ne vanno tutti
dal sito www.aritmiaediterranea.org
Alessia RagnoResponsabile Ufficio Stampa
Aritmia Mediterranea 2011
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Le scelte creative
Quel trolley rosso Siamo pugliesi, di Molfetta, amiamo la nostra terra, le nostre tradizioni.La nostra scelta è forte, fortissima. Abbiamo voluto estremizzare (ma forse neanche così tanto) quel sentimento di ineluttabilità della partenza che così spesso sentiamo aleggiare intorno a noi, quella sensazione di perdita di prospettive, di impotenza di fronte alla deriva sociale e culturale.L’icona che abbiamo scelto di pubblicare fa parte del nostro essere, delle nostre radici e anche se andiamo via ci rimane impressa nell’anima e ce la portiamo via, nella nostra valigia, assieme ai nostri ricordi più cari di bambini.Era inevitabile che questi ricordi venissero fuori trattando un tema così delicato e devastante; così tanto devastante che crediamo sia venuto il momento di tirarlo fuori e alzare la voce. Con rispetto e accoglienza per tutti, ma sentiamo il bisogno di farci ascoltare e far sì che la gente ne parli, che la gente si parli.Sappiamo che accoglierete questa nostra scelta con comprensione, con intelligenza e affetto.
dal sito www.aritmiaediterranea.org
Sin da subito le scelte creative di Aritmia Mediterranea - affidate a Stefano Ciannamea, noto professionista locale nel campo della comunicazione e delle arti grafiche - hanno destato l’attenzione della comunità. Se da un lato la “Madonna con il trolley” ha riscosso la sentita approvazione di larga parte delle giovani generazioni e della popolazione più attenta ai temi sociali, dall’altro ha suscitato la critica di alcuni fedeli. Aritmia Mediterranea ha risposto con il dialogo aperto con la propria terra e in primis con la diocesi di Molfetta-Ruvo-Terlizzi.
Sul sito di Aritmia Mediterranea, inoltre, è stato pubblicato un testo - che riportiamo in basso, al fine di spiegare le ragioni delle scelte.
“A volte, per chi si occupa di comunicazione, capitano delle occasioni irripetibili: le opportunità creative che scaturiscono dalle circostanze sembrano fatte su misura per i contenuti e i messaggi da veicolare. Quando ho iniziato a pensare al progetto grafico di Aritmia avevo appena saputo dell'imminente chiusura della storica sede del Circolo Arci molfettese.Ero stato per diverso tempo un socio attivo del circolo e membro del direttivo e sapevo bene che si trattava ormai una scelta obbligata, negli anni la necessità di "trovare la propria strada" aveva costretto molti di noi a fare un passo indietro con l'associazione, per tentarne uno in avanti con la propria vita. Ero comunque molto amareggiato. Ricordo di aver pensato alla fine di una conversazione: "E' andata così, Amen".
Ma l'amarezza lasciava spazio all'urgenza di parlare alla città, di far riflettere, di condividere esperienze, si scuotere e motivare noi stessi, perché eravamo coinvolti in prima persona nel senso della citazione "Da qua se ne vanno tutti" scelta come fil rouge di Aritmia. Amen si è rivelato l'acronimo della nona edizione del festival, una coincidenza impossibile da ignorare. Ero consapevole del rischio di apparire gratuitamente provocatori, ma ero altrettanto convinto che la gente ne avrebbe colto il senso. Del resto etimologicamente amen significa: in "verità", "certamente", "così è". Non restava che trovare l'anello di congiunzione con il tema della "partenza". Abbiamo deciso di osare fino in fondo, perché questa "verità" andava mostrata con determinazione: la Madonna dei Martiri (ennesima coincidenza vuole che Aritmia sia immediatamente successiva ai giorni della festa delle Madonna) rappresenta i nostri ricordi, le nostre radici, quel senso di appartenenza collettivo ancora vivo nelle comunità degli emigranti del dopoguerra sparsi nei cinque continenti. Un senso di appartenenza che rischia di fare le valigie.”
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Le scelte creative
“When I was a kid I used to pray every night for a new bicycle. Then I realised that the Lord doesn't work that way so I stole one and asked Him to forgive me.”
(Emo Philips)
Stefano CiannameaDirettore Creativo
Aritmia Mediterranea 2011
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Il sito e il blog di Aritmia
“Creare confronto e coinvolgimento sul web è stato uno degli obiettivi di Aritmia Mediterranea sin dalla prima edizione (2003), quando "blog" era un termine noto ancora a pochi.
Quest'anno, il sito internet del festival è stato più che mai una sfida: comunicare, condividere, appassionare, più che in passato e proprio nell'anno in cui il Cavallo di Troia perdeva la storica sede sociale.
Non solo: dietro le quinte del festival è sorta la forte necessità di dotare lo staff, operante in città diverse, di adeguati strumenti per la comunicazione e collaborazione in rete. Ci siamo così affidati a prodotti free (e in alcuni casi opensource) di livello professionale, quali Google Apps, Dropbox, WordPress, in grado di integrarsi facilmente con i social network più diffusi e con servizi quali Google Maps. Ma, codice sorgente e tecnicismi a parte, hanno giocato un ruolo fondamentale per il sito la creatività a tutto tondo di Stefano ed il copywriting e la sensibilità di Alessia. Con un pizzico di orgoglio possiamo dire che la sfida di aritmiamediterranea.org versione 2011 è stata vinta: in un crescendo di engagement, il visitatore del sito ha recepito i nostri messaggi facendosene portatore tramite il passaparola, i social network, fino a contribuire al sito stesso, donando le proprie esperienze di vita e riuscendo a far transitare emozioni anche da un monitor o un touchscreen.
Capito perché per la settima edizione di fila sono orgoglioso di essere un Aritmico?”
"L'informatica non riguarda i computer più di quanto l'astronomia riguardi i telescopi."
(Edsger Wybe Dijkstra)
Giuseppe de SantisResponsabile IT
Aritmia Mediterranea 2011
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Raccontaci la tua esperienza
Inviaci il tuo racconto agli indirizzi mail [email protected]. Se non sei pugliese, ma hai voglia di raccontarci la tua partenza o il tuo ritorno, scrivici all’indirizzo [email protected], allargheremo i nostri confini per parlare di lavoro, di prospettive di vita, di futuro.
Visita il nostro profilo facebook o il nostro profilo Twitter e scrivici una nota, un post, un commento, un reply.
Tutti i vostri racconti saranno pubblicati nel nostro sito per condividere esperienze e punti di vista.dal sito www.aritmiaediterranea.org
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La mappa dei racconti
dal sito www.aritmiaediterranea.org
75 racconti di migrazioni da e per tutto il mondo (95% di pugliesi)
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...alcuni estratti
“...Sei anni fa, lasciare Bari per Bologna la dotta, la grassa, la rossa, fu una scelta rapida e indolore. Il desiderio, più che di andar via, era quello di andare e basta. Trovai una sistemazione, misi in valigia il dolce suono delle mie vocali chiuse, l’immagine mentale della facciata di San Nicola e il sapore di rape, focaccia e panzerotti, e partii senza voltarmi indietro...”
Sun of York, una blogger barese che ha scelto Bologna.
“...Me ne sono andato perché ho una vita sola e non la spreco per tentare di cambiare quello che non vuole essere cambiato. Il Nord che vivo mi ha dato, ancor prima che un lavoro, la libertà di non dover rispondere di chi sono figlio, la dignità di potermi trovare uno spazio in base alle mie sole capacità, e di vivere in una struttura sociale efficiente non per una inesistente astratta superiorità, ma perché riesce ancora ad essere sensibile al bene comune, perchè lo valorizza e difende, capace ancora di indignarsi senza barattare il proprio essere cittadini con un piatto di lenticchie fatto di piccoli favori...”
Paperoga, un blogger salentino da anni trasferitosi a Parma
“...Molfetta è piena di persone capaci di fare grandi cose, i più determinati hanno trovato la propria strada lontano dalla Puglia, dove sono riusciti ad eccellere nei loro campi, o a trovare la propria dimensione e la pace con se stessi; qui sembra impossibile fare qualunque cosa. O per lo meno difficile...”
Monica, molfettese da poco ritornata nella sua città
“...Secondo me il problema della nostra generazione non è tanto quello di andarsene dalla propria terra, bensì quello di non riuscire più a tornarvi...”
Max, un molfettese a Roma.
“...Andar via non è facile. Il vantaggio dell’italiano di oggi è che oramai restare non richiede ne più ne meno coraggio che prendere un biglietto aereo e partire...”
Nicola, un barese con un dottorato a Ginevra.
“...Sono partito dal basso, dove non sei destinato a rimanerci ad annaspare per sempre come accade purtroppo qui, ma proseguendo verso l’ascesa nel mio campo lavorativo, dove sei tu il valore di te stesso. Dove più dai e più ricevi...”
Fabio, ha scelto l’Irlanda come sua nuova casa.
Il festival
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Parco di Ponente, Molfetta
15 e 16 settembre 2011
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Attenti a quei due...
Gaetano CamporealeStaff Artistico
Aritmia Mediterranea 2011
Marco di StefanoDirettore ArtisticoAritmia Mediterranea 2011
Le scelte artistiche del festival sono state condivise da un pool di professionisti del settore e in particolare, Marco di Stefano - Direttore Artistico delle ultime cinque edizioni di Aritmia Mediterranea e nella direzione artistica di Fuori Tempo -, Gaetano Camporeale - tastierista di Caparezza e promotore di Aritmia per tutte le sue nove edizioni - e Dado Minervini - scrittore, critico musicale, speaker radiofonico e co-fondatore del festival - che per questa edizione è tornato a presentare la kermesse.
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Le scelte artistiche
“Nelle scelte artistiche abbiamo privilegiato, ancora una volta, la novità e la qualità. Tutte le band esibitesi rappresentano un differente aspetto della musica odierna, ma non solo. Esse sono, pienamente, in tema con la manifestazione, avendo tutte affrontato nei loro dischi il leitmotiv di questa nona edizione del festival "Da qui se ne vanno tutti" o lo hanno vissuto/vivono in prima persona (Carpacho!, Serpenti, Antonello Papagni e K.I.D.). Possiamo, quindi, affermare con certezza che Aritmia continua - e vuole proseguire nel prossimo futuro - ad essere una manifestazione attenta alle nuove tendenze musicali, non disgiungendo mai l'aspetto dei contenuti, che rappresentano, da sempre, il valore aggiunto della stessa."
Marco di Stefano
“Malgrado una situazione sfavorevole di partenza e poco fiduciosa nella "messa in opera" della manifestazione stessa,"A.M.E.N." ha dimostrato che, se si hanno le idee chiare (il concept), la volontà (il team dei volontari del circolo arci molfetta "Il cavallo di troia" - anche se pochi!) e un entusiasmo "motivato" (catalizzatore di altre realtà associative, imprenditoriali, istituzionali e di singoli collaboratori), si può cambiare realmente il corso degli eventi.Aritmia 2011 è stata a tutti gli effetti e su tutti i livelli condivisione di passione (musica-arte, aggregazione), senso ma soprattutto assunzione di responsabilità (divisione del lavoro e rispetto degli impegni), distribuzione e valorizzazione di competenze (professionali o semplici attitudini personali): non soltanto efficaci punti di partenza ma soprattutto ottimi presupposti per le future edizioni.” Gaetano Camporeale
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La condizione
“Nel 2003 davamo inizio, con incoscienza e pura passione, al cantiere Aritmia Mediterranea, con l’intenzione di mettere in piedi uno dei primi festival di rock indipendente della provincia di Bari. Seminavamo il “pomocuore” della creatività in una terra inaridita dalla distrazione delle istituzioni e dallo scetticismo di chi non ha nulla di meglio da fare. Ritrovare dopo anni il pubblico e la gente di Aritmia è stata un’esperienza positivamente traumatica. Il pubblico è cresciuto, sia dal punto di vista numerico che sotto l’aspetto anagrafico dell’età media. Ma a colpirmi è stata soprattutto la consapevolezza dei presenti, la partecipazione, l’attenzione nei confronti della musica, dei dibattiti, delle mostre e delle parole dei racconti. Che Aritmia Mediterranea fosse un punto di riferimento per gli appassionati di musica della nostra terra, era ormai un dato consolidato. Che nel corso di questi nove anni sia divenuto anche un laboratorio di idee, creatività e cittadinanza attiva, è invece una realtà che non smette di farmi sentire fiero di questo progetto in costante evoluzione.”
Dado MinerviniPresentatore
Aritmia Mediterranea 2011
...in costante evoluzione
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La musica protagonista
Un menestrello moderno, questo è Antonello Papagni.Originario di Bisceglie, ma in realtà cittadino del mondo, legato al nostro strano paese da un amore viscerale che lo porta col suo camper a girare piazze, parcheggi, tutto ciò che diventa spazio naturale per i suoi concerti, per le sue esibizioni. Il piacere di raccontare la gente necessita del contatto fisico e fa di Antonello un cantautore urbano, profondamente, ironico e malinconico come molta nostra tradizione musicale, trovando felici antecedenti nelle romantiche personalità nordamericane alla Dylan o Guthrie. Le sue tante collaborazioni spaziano attraverso molti generi, segno di una curiosità musicale che non accenna a diminuire e di una sensibilità non comune nel mescolare i suoni e le diverse esperienze, cercando di raccontare con parole e note le piccole sfighe e le piccole meraviglie del quotidiano. Oggi nel suo percorso da eterno girovago ha trovato altri due compagni di viaggio proponendo il progetto K.I.D. (Karma In Distorsione).
antonellopapagni.com
Carpacho!Mai banali, i romani Carpacho! sono sempre alla ricerca della forma pop perfetta nel solco aperto nell’ultimo decennio di musica italiana dai Baustelle. Ritornati dal soggiorno inglese, dopo l’exploit del 2007 de “La fuga dei cervelli”, per Pippola Music, etichetta sempre attenta alle formazioni originali dello stivale, partoriscono un altro acquerello a tinte ora forti, ora più delicate, che ha nel titolo il punto focale dei nuovi pezzi, ovvero La futura classe dirigente. Tutti i bozzetti concorrono a creare una visione acuta sulla società italiana, raccontata nelle varie classi sociali con sarcasmo e cinico disincanto. I capricci, gli imbarazzi, gli amori silenziosi, le passioni maturate e deluse sono le coordinate attraverso cui si muove il mondo dei Carpacho! Ascoltate le sorridenti e un po’ malinconiche filastrocche di Canzone n. 4, Winter o le riprese con i loro ritornelli killer e quel senso di vita vissuta così universale e nello stesso tempo così privata, entrate nel mondo e nello spirito del combo romano, uscendone felici di aver ascoltato canzoni perfette e testi semplici e mai scontati.
carpacho.biz
SerpentiDal 2007 Luca e Claudia musicisti con la passione per l’elettronica, il pop, le frontiere del web e la produzione discografica, portano avanti la loro ricerca che sta dando grosse soddisfazioni al duo, non solo in termini di visibilità, ma anche di positivi riscontri da parte della critica specializzata. Il disco Sottoterra del 2009 ha rappresentato il trampolino di lancio per un’intensa attività live non solo nei club italiani, ma anche di spalla a grossi artisti del panorama nazionale e internazionale (Gossip, Hurts, Caparezza). Le sonorità killer che uniscono l’elettronica dance più ricercata insieme alla forma pop meno convenzionale hanno permesso ad entrambi di produrre una serie di singoli di notevole impatto radiofonico e con una grossa personalità musicale che li differenzia da molta scena nazionale, proiettandoli verso palcoscenici nordeuropei e non solo.
myspace.com/serpentispace
15Settembre
Antonello Papagni & Kid
dalla brochure Aritmia Mediterranea 2011
icSfattonesDuo di chiara impronta rock/garage, votato ad un suono low – fi che si ispira alla scena post punk tra Detroit e Los Angeles a cavallo di fine ’80 inizio anni ’90. Pochi accordi, grande ritmo, esibizioni live al fulmicotone per una delle novità più fresche del panorama pugliese. Testi nonsense ed attitudine al sano divertimento caratterizzano questi due particolari musicisti che sembrano spuntati da un’altra epoca e da suoni appartenenti ad un passato, mai realmenteaccantonato e sempre vivo. Dissacranti, simpatici, figli del sud meno allineato gli icSfattones sono pronti a farvi ballare e restituire al rock la sua anima più heavy ed ironica.
myspace.com/icsfattons
Nati nel 2006 dalla lucida follia di Beppe chitarrista “scordato”, portano avanti da sempre un percorso coerente che ha due riferimenti chiari, il reggae e le sonorità soul/funk da una parte, l’impegno civile ed il racconto senza compromessi della società dall’altra. Non mancano mai di portare, attraverso la loro musica, un messaggio di pace e di speranza, lo stesso che risiede nei testi e nei gesti delle grandi personalità del passato appartenute alla scena giamaicana, su tutti il re, Bob Marley.I Medina stanno raccogliendo oggi i meritati frutti di un lavoro attento e paziente che li ha portati a suonare in molti festival e locali della Puglia e non solo, tanto da approdare nel 2010 alla loro prima demo autoprodotta, segno di un progetto che intende diventare una realtà tra le più serie ed impegnate del panorama emergente pugliese.
myspace.com/medinabox2
Après la classeFin dai loro esordi, gli Après portano avanti una ricerca musicale sempre ricca e coerente che è cresciuta con passione e competenza attraverso l’attività discografica (dal disco omonimo del 2002 all’ultimo Mammalitaliani) e i numerosi live in giro per l’Europa e, a breve, negli States. Tuttoggi rappresentano una delle più complete e appassionate rock band italiane, non solo per la capacità tecnica dei componenti, ma soprattutto per la forza e la compattezza del loro sound. La recente apertura all’elettronica dimostra uno sguardo attento alle influenze più contemporanee, cercando di coniugare ricerca e intrattenimento, suoni mediterranei e attitudine anglosassone, raggiungendo platee sempre più vaste. L’ultimo lavoro del 2010 ne è la riprova: testi giocosi e disincantati, ma anche momenti di riflessione sulla società. Pezzi come “O la borsa o la vita”, “Lettera a Dio”, “Ancora suona” e “Per un giorno di pioggia”, sono un preciso attacco alle ipocrisie del nostro vivere e alla deriva spirituale dei nostri tempi.
apreslaclasse.it
16Settembre
Medina Box
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15 settembre - headline
I Serpenti sono la nuova via barese all’elettronica. Luca e Claudia partono nel 2007 con il loro progetto; da sempre interessati alla fusione dei suoni sintetici con il rock, dopo diversi singoli, escono nel 2009 con “Baciami” primo disco che attira l’interesse della Universal. Entrambi si dedicano alla produzione musicale collaborando con band baresi di valore come i Fabryka. I loro live uniscono l’anima e l’approccio latino col rigore mittleuropeo dei suoni sintetici, assicurando uno show sempre diverso e fantasioso.
Serpenti
Photo: Repubblica Bari
28
15 settembre
La futura classe dirigente dove ci porterà? Con questo interrogativo i romani Carpacho! aprono e chiudono il loro ultimo disco a due anni dall'ep "L'oracolo e il fardello". Le loro parole raccontano la società italiana alternando la dolcezza e l'amarezza, creando piccoli quadretti in cui tutti possiamo ritrovarci con i nostri pregi e difetti. Attraverso il linguaggio del pop meno banale e la musicalità di testi che rimandano ai Baustelle, la band romana parla con l'occhio di chi ha vissuto per un pò di anni a Londra ed adesso è tornato per cercare di creare qualcosa nel proprio paese.
Carpacho!
Figli del viaggio "on the road", del sud, della musica, Antonello Papagni e K.I.D. fanno della strada la loro “fabbrica” e il loro palcoscenico. Giramondo per scelta, in continuo movimento con il suo camper/studio tra piazze e “parcheggi”, per leggere la quotidianità attraverso gli occhi della gente e raccontarla a sua volta con originalità ed ironia, Antonello Papagni semina emozioni senza retorica e banalità ma con uno sguardo diverso, sensibile e sempre consapevole. Se testi e parole raccontano la condizione dell’uomo, ciò che siamo e non riusciamo ad essere, la capacità di "viaggiare nei generi e negli stili musicali" è il loro marchio di fabbrica.
Antonello Papagni e K.I.D.
Photo: Valentina de Leonardis
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16 settembre - headline
Gli Après la Classe sono la sintesi della Puglia, anche in campo musicale, ovvero, le tradizioni e l'innovazione. Sin dal loro esordio omonimo hanno mescolato con successo vari generi musicali provenienti dal Salento con i loro ascolti e le reciproche influenze, riservando grande attenzione ai temi presenti nei testi. La dimensione live li ha confermati negli anni come una delle migliori band in circolazione nel nostro Paese, motivo che li ha portati, quest'anno, ad essere in tour negli States (tra i pochi gruppi italiani ad essere conosciuti ed apprezzati all'estero).
Après la classe
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16 settembre
Gli icSFattones appartengono, sicuramente, alla categoria "gruppo musicale", anche se non lo sanno. Duo molto adrenalinico che si esprime con un rock’n roll di chiara ascendenza garage, legato a forti influenze funky ed alla scena gunk punk americana a cavallo degli anni ’80/’90. I loro live sono un concentrato di energia e divertente presa in giro della musica cosiddetta “seria”.
I Medina Box nascono nel 2006 dalla mente "diabolica" di Beppe e, subito, attirano l’attenzione della scena emergente locale per la loro carica musicale: figlia del reggae influenze sou l / f unky s i mesco lano fe l i cemen te a l reggae interpretandone il "mood" a 360° attraverso testi impegnati che non si limitano a descrivere la nostra società, ma si aprono anche alla voglia di superare le difficoltà della vita e di restituire gioia alla gente.
Medina Box
icSFattones
Il villaggio
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uno spazio libero di musica, colori e socializzazione...
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...uno spazio di dialogo e scambio
Il villaggio di Aritmia ha ospitato installazioni, iniziative e attività tematiche che hanno coinvolto non solo il mondo della cultura e delle arti, ma anche quello del volontariato e della promozione sociale. Il villaggio, come nelle intenzioni dell’organizzazione, è stato uno spazio vivo di dialogo e scambio.
Oltre al dibattito del 15 settembre “E tu sei nato nella terra giusta?”, al quale hanno preso parte Annibale D’Elia - Funzionario Regione Puglia Politiche giovanili - e Pasquale Chieco - Ordinario diritto del lavoro Università di Bari -, all’interno del villaggio hanno avuto luogo un reading di racconti dal sito di Aritmia, l’esposizione del contest fotografico legato al festival, la proiezione dello scioccante reportage “Recinti”, la proiezione del video della regione Puglia sul tema lavoro, e il gioco fotografico di Marco Dabbicco e Alberto Ficele. Inoltre, l’area antistante il teatro all’aperto è stata occupata dagli stand delle principali associazioni giovani del territorio.
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Recinti
Regia: Andrea Gadaleta CaldarolaAnno di produzione: 2011Durata: 30'Tipologia: documentarioGenere: socialePaese: ItaliaDistributore: n.d.Titolo originale: Recinti - Manduria 2011
Sinossi: "RECINTI" è un progetto di comunicazione indipendente che prende forma in un reportage.
Il reportage racconta la nascita del centro di identificazione ed accoglienza nato nel marzo del 2011 fra Oria e Manduria, in Puglia, dall'arrivo dei primi tunisini fino al momentaneo svuotamento del campo. Ripercorre le storie di chi è andato via dalla Tunisia, nei primi mesi di quest'anno, attraversando il Mediterraneo in barca, per poi trovarsi in Italia rinchiuso nei recinti di Lampedusa, Manduria, Santa Maria Capua Vetere e nei CIE costruiti sull'onda dell'emergenza, privato delle più basilari condizioni di sussistenza.Accanto ai racconti di chi ha vissuto questi mesi, fra speranza, rabbia, gioia e delusione, il reportage ripercorre le leggi, i decreti approvati e le direttive europee in tema di immigrazione.
Sito Web: www.recinti.org
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E tu dove te ne vai?
“Chiamati a dichiarare dove vogliono andare e per fare cosa, i soggetti fotografati condividono sogni, aspirazioni e desiderio di emancipazione con l’ironia di un sogno spensierato e felice, costruendo dei “non ritratti” in cui ad emergere è l’incredibile pluralismo di idee e di considerazioni della gente della nostra Terra. Andare, o partire. C’è chi rimane per giocare, chi vuol partire per sperimentarsi o rinnegarsi, per perdersi o ritrovarsi, per scappare o per vivere. Ma sempre con la gioia dei sogni privi di freni di chi non ha nulla da perdere.”
Marco Dabbicco
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Il contest fotografico
“In occasione della 9° Edizione del festival Aritmia Mediterranea, è indetto un concorso fotografico ispirato al tema portante della manifestazione, che si terrà nei giorni 15 e 16 Settembre 2011 a Molfetta nell’Anfiteatro di Ponente, dal titolo “Da Qua Se Ne Vanno Tutti”.
Il contest nasce con l’obiettivo di “mettere a fuoco” il tema della fuga dei cervelli, della migrazione e delle problematiche legate alla condizione giovanile nel Sud Italia. Non vi sono limitazioni circa lo stile, le tecniche e gli strumenti utilizzati, i soggetti ritratti.”
dal bando del contest fotografico
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Backstage
...prima dello spettacolo
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Mica il villaggio si monta da solo...
“Aritmia Mediterranea 2011 resterà nel ricordo di molte persone: quelle che l’hanno (fortemente) voluta, quelle che l’hanno criticata, quelle che l’hanno vissuta. Un evento che doveva esserci, per tutto ciò che poteva rappresentare sul piano sociale, politico e culturale della nostra città. E c’è stato. Ed è stato stupendo!”
Marta AmatoResponsabile VillaggioAritmia Mediterranea 2011
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...tutti al lavoro!
“Far parte per la prima volta dello staff di Aritmia Mediterranea 2011 è stata un'esperienza travolgente. L'impegno si è tradotto in una manifestazione pregna di spunti riflessivi, condivisione delle idee e tanta musica che ha animato un pubblico esagerato!! Per me è stato solo il punto di partenza..."
Alessandra CappellutiStaff Aritmico
Aritmia Mediterranea 2011
“Ho seguito Aritmia Mediterranea come pubblico fin dalla sua prima edizione e lavoro nella macchina organizzativa da 4 anni.
Aritmia è un gigante vitale e imponente, con un grandi potenzialità: appassiona i ragazzi, rende viva una città, stimola il pensiero, catalizza ed enfatizza tutto ciò che di buono una città e la sua gente possono produrre. Questo è Aritmia: grande lavoro e grande passione, nostra e del pubblico.”
Alessia Ragno
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per fortuna c’è qualcuno che non perde mai la calma...
“AIUTO!!! I gruppi dove sono? Alle 19:00 tutti i soundcheck devono finire!!! Federico, allora... la scheda tecnica è questa... Un manicomio...A parte tutto, l’esperienza da direttore di palco per Aritmia la rifarei 10.000.000 di volte nella vita. Una manifestazione bellissima. Grazie a voi che mi avete dato l'occasione per valorizzare il mio lavoro"
Giuseppe Squeo (detto Passione)Direttore di palcoAritmia Mediterranea 2011
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Grazie a...
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Aritmia: non solo 2 serate...
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I partner di Aritmia
Aritmia Mediterranea 2011 è stata resa possibile grazie al sostegno del Comune di Molfetta e di importanti partner. In questa edizione le principali partnership sono state con:
I partner di Aritmia Mediterranea vengono selezionati con cura, al fine di rafforzare l’immagine del festival e di tutti gli stakeholders dell’iniziativa. Aritmia Mediterranea, infatti, ha l’ambizione di diventare l’evento di promozione culturale estivo più rilevante della terra di Bari e della provincia di BAT.
LiveNetwork è stata mediapartner di Aritmia 2011 con tutti i siti di informazione dei comuni del networklive.
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Aritmia e l’ATS MOMArt Musica
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Da questa edizione Aritmia Mediterranea, inoltre, ha fatto parte del prestigioso circuito ATS “Rete dei festival estivi MOMArt Musica”, unione di oltre sessanta realtà attive su tutta la regione, impegnate nell’organizzazione e promozione del settore musica.
L’esperienza consolidata di queste realtà è stata rappresentata da 7 festival estivi (Aqua Vitae, L’Acqua in Testa, Aritmia Mediterranea, Clean Art, Dirockato, Giovinazzo Rock Festival, Premio Vito Luisi), che hanno partecipato e vinto al bando di Puglia Sound per lo sviluppo della filiera musicale pugliese.
Aritmia ha costituito la manifestazione di chiusura degli eventi ATS MOMart Musica.
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Chi fa Aritmia?
quando la catena umana non basta...
Ma Aritmia Mediterranea non sarebbe stata possibile se non ci fosse stato il più importante degli ingredienti: la passione per la musica e per la nostra terra. Giovani donne e giovani uomini che hanno dedicato energie, fantasia e professionalità ad un progetto sempre più grande ed ambizioso. Con forte determinazione, ma con senso critico. Divertendosi, divertendo, ma sempre con attenzione alla propria comunità.
Lo staff di Aritmia guarda alle prossime edizioni con questo spirito, consapevole dello straordinario potenziale umano e comunicativo che la manifestazione è in grado di generare. Portando in terra di Bari le realtà musicali più all’avanguardia e producendo terreno fertile per le esperienze artistiche più significative del territorio.
Un ringraziamento particolare, infine, va a tutti i giovani volontari di Aritmia e a:
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Un’organizzazione che cresce
Corrado MinerviniResponsabile OrganizzazioneAritmia Mediterranea 2011
Marketing Analyst
Stefano CiannameaDirettore Creativo
Aritmia Mediterranea 2011
Graphic designer
Marco di StefanoDirettore ArtisticoAritmia Mediterranea 2011
Studente
Alessia RagnoResponsabile Ufficio Stampa
Aritmia Mediterranea 2011
Fisico e blogger
Marta AmatoResponsabile VillaggioAritmia Mediterranea 2011
Medico Veterinario
Giuseppe de SantisResponsabile ITAritmia Mediterranea 2011
Software Developer
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Un’organizzazione che cresce
Gaetano CamporealeDirezione ArtisticaAritmia Mediterranea 2011
Libero professionista (musicista)
Dado MinerviniPresentatore
Aritmia Mediterranea 2011
Scrittore, speaker radio
Alessandra Cappelluti
Staff AritmicoAritmia Mediterranea 2011
Specializzata in traduzioni lingue straniere
Giuseppe Squeo (detto Passione)Responsabile Palco
Aritmia Mediterranea 2011
Libero professionista
Valentina de LeonardisFotografiaAritmia Mediterranea 2011
Informatica? Terry Belgiovine
Colonna portanteAritmia Mediterranea 2011
Psicologa
Arrivederci a...
Aritmia Mediterranea 2012