A.S. 2016/2017 PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI BES · Favorire l’accoglienza e l ... La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 , la Circolare n°8 del 6 marzo 2013 e le linee

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Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE FAGNANO CASTELLO Scuola dellrsquoInfanzia Primaria e Secondaria I grado

FAGNANO CASTELLO (Cosenza) Cod Min CSIC81500X ndash Codice Fiscale 99003240787 - Tel 0984525234 ndash Fax 0984526735

Sito Internet wwwfagnanoscuolagovit E mail csic81500xistruzioneit ndash Pec csic81500xpecistruzioneit

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Scuola dellrsquoInfanzia e Primaria ndash Via M Montessori 2226 - 87013 Fagnano Castello (CS) ndash Tel 0984526194 - 0984525234

Scuola Secondaria I grado ndash Via Scuola drsquoArte Barone ndash 87013 Fagnano Castello (CS) ndash Tel 0984525930

Scuola dellrsquoInfanzia e Primaria ndash Viale Trieste ndash 87010 Santa Caterina Albanese (CS) ndash Tel 09845500251

Scuola Secondaria I grado ndash Cda Pianette ndash 87010 Santa Caterina Albanese (CS) ndash Tel 3451397413

AS 20162017

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI BES

ldquoOgni studente suona il suo strumento non crsquoegrave niente da fare La cosa difficile egrave conoscere bene i nostri musicisti e trovare lrsquoarmonia Una buona classe non egrave un raggimento che marcia al passo egrave unrsquoorchestra che prova la stessa sinfoniardquo

DANIEL PENNAC

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ldquoEgrave esteso a tutti gli studenti in difficoltagrave il diritto alla personalizzazione dellrsquoapprendimentordquo PREMESSA Accogliere gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (alunni con disabilitagrave alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento e alunni con disturbi e svantaggi di diversa natura) significa fare in modo che essi siano parte integrante del contesto scolastico assieme agli altri alunni alla pari degli altri alunni senza discriminazione alcuna significa assicurare a tutti il diritto allo studio e al successo scolastico Il protocollo di accoglienza della nostra scuola rappresenta una sintesi degli interventi messi in atto dallistituto per promuovere una vera e propria cultura dellaccoglienza e dellinclusione Lintenzione egrave fornire punti di riferimento collaudati ai docenti e insieme alle famiglie e a tutti gli operatori sociali ed educativi con cui interagisce la scuola E nostra convinzione infatti che solo una reale sinergia tra le varie figure professionali ed educative possa garantire il fondamentale diritto di ogni bambino e ragazzo allistruzione e alla formazione in un ambiente in grado di valorizzare le potenzialitagrave e di rispondere ai bisogni di tutti e di ciascuno Si tratta di un processo che non ha mai fine Sorretto da indicazioni normative che in quanto riferimento di ogni azione scolastica efficace devono essere conosciute diffuse e fatte proprie le indicazioni fornite nel protocollo devono diventare abito didattico e operativo in ogni contesto nelle attivitagrave didattiche ordinarie e integrative della scuola nelle procedure attivate con i servizi scolastici nelle relazioni professionali e umane tra i diversi soggetti interessati Come ogni strumento di lavoro dovragrave permeare le relazioni tra scuola studente famiglia e servizi sociali e pertanto verragrave arricchito nel tempo da nuove sensibilitagrave ed esperienze In questo modo a fine anno potremo misurare il suo grado di efficacia attraverso linnalzamento del personale livello drsquoinclusivitagrave di cui ciascuno di noi egrave protagonista irrinunciabile segnato dalla comune ricerca di strategie sempre piugrave appropriate a rendere la nostra scuola ancora piugrave accogliente inclusiva e bella da vivere In tale prospettiva egrave necessario da parte della scuola non solo un impegno forte di conoscenza e di valorizzazione della realtagrave personale umana sociale e familiare degli alunni con Bisogni Educativi Speciali ma anche un impegno di promozione della loro formazione attraverso la realizzazione di unrsquoorganizzazione educativa e didattica personalizzata Egrave necessario che la scuola conosca le reali capacitagrave cognitive del singolo alunno i suoi punti di forza le sue potenzialitagrave e su essi progetti cammini di lavoro Nello sviluppo di ciascuna singola storia educativa e personale le difficoltagrave connesse alle diverse disabilitagrave e ai DSA si ripercuotono principalmente sullrsquoapprendimento e sullo sviluppo delle competenze Quando ciograve non egrave adeguatamente riconosciuto considerato e trattato in ambito scolastico causa anche ricadute sugli aspetti emotivi di costruzione dellrsquoidentitagrave della stima di seacute delle relazioni con i pari

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Finalitagrave

Definire pratiche condivise tra tutto il personale (insegnanti educatori assistenti ATA personale di segreteria)

Favorire lrsquoaccoglienza e lrsquoinclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali attraverso percorsi comuni individualizzati o personalizzati che fanno coesistere socializzazione ed apprendimento

Informare adeguatamente il personale coinvolto Favorire la diagnosi precoce e i percorsi didattici riabilitativi Incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia scuola servizi

sanitari e associazioni del territorio durante il percorso di istruzione e di formazione Accompagnare adeguatamente gli studenti con Bisogni Educativi Speciali nel

percorso scolastico e formativo Adottare forme di verifica e valutazione adeguate alle necessitagrave formative degli

studenti

La Costituzione della Repubblica middot allrsquoart 3 recita Tutti i cittadini hanno pari dignitagrave sociale e sono eguali davanti alla legge senza distinzione di sesso di razza di lingua di religione di opinioni politiche di condizioni personali e sociali Egrave compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando di fatto la libertagrave e leguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo della persona umana e leffettiva partecipazione di tutti i lavoratori allorganizzazione politica economica e sociale del Paese middot allrsquoart 34 recita La scuola egrave aperta a tutti Listruzione inferiore impartita per almeno otto anni egrave obbligatoria e gratuita I capaci e meritevoli anche se privi di mezzi hanno diritto di raggiungere i gradi piugrave alti degli studi La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio assegni alle famiglie ed altre provvidenze che devono essere attribuite per concorso

Legislazione a favore dellrsquoinclusione nel campo della disabilitagrave Legge n 104 del 5 febbraio 1992 ndash Legge quadro per lrsquoassistenza lrsquointegrazione

sociale e i diritti delle persone handicappate alla direttiva del 27122012 la personalizzazione dellrsquoinsegnamento e i bisogni educativi speciali E successiva integrazione e modifica del 1999 (Legge n17)

DPR n 275 dellrsquo8 marzo 1999 ldquoRegolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolasticheai sensi dellart 21 della legge 15 marzo 1997 n 59rdquo

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n 185 del 23 febbraio 2006 ndash

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Regolamento recante modalitagrave e criteri per lrsquoindividuazione dellrsquoalunno come soggetto in situazione di handicap ai sensi dellrsquoart 35 comma 7 della legge n 289 del 27 dicembre 2002

Nota MIUR 04082009 Linee guida per lintegrazione scolastica degli alunni con disabilitagrave

LA NORMATIVA DEFINIZIONE DI BES La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 la Circolare ndeg8 del 6 marzo 2013 e le linee guida del 12 Luglio 2011 ridefiniscono e completano il tradizionale approccio allrsquointegrazione scolastica basato sulla certificazione della disabilitagrave ed estendono il campo di intervento e di responsabilitagrave di tutta la comunitagrave educante allrsquointera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES) comprendente diverse tipologie bull Disabilitagrave (Legge 10492) bull Disturbi Evolutivi Specifici (DSALegge 1702010 ADHD Disturbo Oppositivo Provocatorio DOP Borderline cognitivo Disturbo del Linguaggio DL Deficit delle abilitagrave non verbali Disprassia Disturbo della condotta in adolescenza) con presenza di certificazione sanitaria o in attesa di approfondimento diagnostico bull Svantaggio socio-economico bull Svantaggio linguistico e culturale bull Disagio comportamentalerelazionale

In questa categoria rientrano oltre agi alunni stranieri di recente immigrazione (vedere protocollo di accoglienza alunni stranieri) tutti quei ragazzi che per diversi motivi si trovino a vivere in modo momentaneo o permanente situazioni di deficit culturale sociale o economico Per tali alunni non egrave prevista la stesura di un Piano Didattico Personalizzato visto che non hanno effettiva necessitagrave di strumenti compensativi o dispensativi Egrave necessario tuttavia che il Consiglio di Classe sia informato e si faccia carico della particolare situazione dellalunno che si trova in difficoltagrave tali da inficiare la regolare frequenza e partecipazione alle attivitagrave scolastiche In riferimento agli alunni con BES per motivi socio-economici il Consiglio di Classe egrave tenuto a segnalare il caso tramite la compilazione dellrsquoapposito modulo Allrsquointerno dellrsquoIstituto onde evitare discrepanze di giudizio e forte disomogeneitagrave tra le varie classi e sezioni vengono dichiarati facenti parte di questa categoria soltanto gli alunni seguiti singolarmente o insieme alla propria famiglia dagli assistenti sociali o segnalati alla scuola dal Tribunale per i minori La normativa estende a tutti gli alunni BES la possibilitagrave di attivare percorsi scolastici inclusivi che prevedono lrsquoutilizzo di strumenti compensativi e misure dispensative prima riservati solo agli alunni con certificazione DSA Il protocollo di accoglienza presenta le procedure attivate dal nostro Istituto per garantire lrsquoinclusivitagrave di ogni alunno che manifesti un Bisogno Educativo Speciale Per questo motivo lrsquoampio spazio dedicato agli alunni con DSA e agli strumenti ad essi dedicati sono da considerarsi riferibili a tutta la casistica di alunni BES sopra descritta

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ALUNNI CON DSA (Legge 170 dellrsquo 8 ottobre 2010 e DM 12 luglio 2011) Lrsquoacronimo DSA (Disturbi Specifici di apprendimento) comprende Dislessia Disortografia e Disgrafia Discalculia

Nella Legge 170 (ldquoNuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolasticordquo) allrsquoart 1 viene data una definizione con valore legislativo ai Disturbi Specifici di apprendimento ripresa dalle Linee Guida sui DSA (Linee Guida per il diritto alla studio degli alunni e degli studenti con ldquoDisturbi Specifici di apprendimentordquo) allegate al D M 12 luglio 2012 Si tratta di disturbi che coinvolgono uno specifico dominio di abilitagrave lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale Essi infatti interessano le competenze strumentali degli apprendimenti scolastici Sulla base del deficit funzionale vengono comunemente distinte le seguenti condizioni cliniche bull dislessia disturbo nella lettura (intesa come abilitagrave di decodifica del testo) bull disortografia disturbo nella scrittura (intesa come abilitagrave di codifica fonografica e competenza ortografica) bull disgrafia disturbo nella grafia (intesa come abilitagrave grafo-motoria) bull discalculia disturbo nelle abilitagrave di numero e di calcolo (intese come capacitagrave di comprendere e operare con i numeri) La Legge 1702010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano ldquolrsquouso di una didattica individualizzata e personalizzatardquo come strumento di garanzia del diritto allo studio introducendo strumenti compensativi e misure dispensative e la stesura di un Piano Didattico Personalizzato Tali aspetti verranno affrontati e descritti nelle pagine seguenti descrivendo gli interventi che il nostro Istituto attua per garantire lrsquoinclusione degli alunni che ne sono affetti

LINEE OPERATIVE Il primo schema delle pagine successive (ldquoChi fa cosardquo prima e dopo la diagnosi degli alunni con certificazione) riassume su un asse temporale la procedura attivata nel caso in cui i docenti sospettino che lrsquoalunno sia affetto da un disturbo che compromette o rende difficoltoso il regolare percorso scolastico Il primo passo nellrsquoidentificazione di un Bisogno Educativo Speciale egrave compiuto dalla scuola intesa come docente o team di docenti che attraverso un modello di identificazione dei BES individuano la difficoltagrave Spetta poi alla famiglia compiere gli accertamenti necessari per giungere ad una certificazione (se necessaria) che saragrave consegnata alla scuola Il secondo schema (ldquoRuoli e compiti per lrsquoinclusione degli alunni con DSArdquo) riassume invece quali sono le diverse figure coinvolte nellrsquoinclusivitagrave e quali le loro mansioni In entrambi si fa riferimento al PDP (Piano Didattico Personalizzato) che saragrave descritto nel dettaglio successivamente la Legge 1702010 lo indica come strumento di lavoro

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obbligatorio per gli alunni con DSA mentre la recente normativa sui BES lo rende facoltativo per tutti gli altri casi Egrave necessario perograve porre lrsquoaccento su alcuni aspetti bull Il PDP deve essere sottoscritto da tutti i docenti che firmandolo si assumono la responsabilitagrave del percorso che questo documento prevede bull Fondamentale risulta il ruolo della famiglia senza lrsquoapprovazione della quale il PDP non ha modo di esistere bull La mancata stesura del PDP per alunni in possesso di certificazione diversa da DSA deve essere motivata dal consiglio di classe team pedagogico bull La mancata adesione della Famiglia alla stesura del PDP non solleva gli insegnanti dallrsquoattuazione del diritto alla personalizzazione e allrsquoapprendimento dal momento che la Direttiva Ministeriale richiama i principi della personalizzazione della Legge 532003

GLI - Gruppo di Lavoro per lrsquoInclusione

Egrave il gruppo di studio e di lavoro presente in ogni istituzione scolastica che si occupa di collaborare alle iniziative educative e di inclusione predisposte dal Piano triennale dellrsquoofferta formativa Nasce con la Legge 1041992 allrsquoart15 comma 2 e reiterato dallrsquoarticolo 317 comma 2 del DPR 29794 ove egrave stabilito che in ogni Istituzione scolastica debba essere attivato un ldquoGruppo di lavoro per lrsquointegrazione scolastica Inizialmente quindi il gruppo di lavoro si doveva occupare esclusivamente di alunni con disabilitagrave certificata da cui la presenza della lettera ldquoHrdquo (da handicap) nella sigla Successivamente con la Direttiva ministeriale 27 dicembre 2012 e la successiva Circolare Ministeriale n8 del 6 marzo 2013 avente ad oggetto ldquoDirettiva ministeriale 27 dicembre 2012 ldquoStrumenti drsquointervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per lrsquoinclusione scolasticardquo Indicazioni operativerdquo la funzione del gruppo di lavoro viene estesa a tutte le problematiche relative ad alunni con Bisogni educativi speciali (BES) La sigla quindi perde la lettera ldquoHrdquo e diviene GLI pur non essendo mai stati aboliti formalmente i GLHI

Il GLI egrave composto da

Dirigente scolastico Docente referente per la disabilitagrave Docente o docenti referenti per i BES Docenti di sostegno Rappresentante dei servizi dellrsquoASL competente per territorio Rappresentante dei genitori Possono eventualmente farne parte rappresentanti di

associazioni o enti si riunisce in media 2 volte lrsquoanno La costituzione del GLI rientra tra gli obblighi che riguardano direttamente il Dirigente

Scolastico Provvede alla programmazione generale dellrsquoinclusione scolastica nella scuola ed ha il

compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione previste dal piano

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educativo individualizzato (PEI) dei singoli alunni con disabilitagrave ed dal Piano didattico personalizzato dei singoli alunni con altri BES

Ha la funzione di

Analizzare la situazione complessiva nellrsquoambito dellrsquoIstituzione scolastica (numero degli alunni in situazione di disabilitagrave DSA o altri BES tipologia del BES classi di inserimento)

Analizzare le risorse dellrsquoIstituto sia umane che materiali (locali ausili etc) Verificare con periodicitagrave gli interventi a livello di Istituto evidenziando le criticitagrave Formulare proposte per la formazione e lrsquoaggiornamento dei docenti e del personale

ATA in concerto con le ASL e gli Enti locali o reti di scuole Competenze di tipo organizzativo

Collaborazione col Dirigente scolastico nella gestione ed organizzazione delle risorse umane (assegnazione delle ore di attivitagrave di sostegno ai singoli alunni utilizzo delle compresenze tra i docenti pianificazione degli interventi di operatori extrascolastici)

Definizione delle modalitagrave di passaggio e di accoglienza degli alunni in situazione di disabilitagrave o BES gestione e reperimento delle risorse materiali (sussidi ausili tecnologici testi locali etchellip)

Predisposizione dei modelli di PEI PDP e PDF e del ldquoProtocollo per lrsquoaccoglienza e lrsquoinclusionerdquo

Elaborazione di una proposta di Piano Annuale per lrsquoInclusivitagrave (PAI) riferito a tutti gli alunni con BES da approvare in Collegio dei Docenti al termine di ogni anno scolastico con possibile revisione allrsquoinizio del successivo in base al numero di alunni BES realmente iscritti e delle risorse disponibili

Rilevare monitorare e valutare il livello di inclusione della scuola

Competenze di tipo progettuale e valutativo Formulazione di progetti di continuitagrave fra ordini di scuole Progetti di vita Progetti relativi allrsquoorganico Progetti per lrsquoaggiornamento del personale Valutazione degli interventi GLO GRUPPO DI LAVORO OPERATIVO Gruppo di lavoro operativo per ogni allievo disabile iscritto nellrsquoistituzione scolastica

Ersquo previsto anchrsquoesso dalla Legge 1041992 e non ha mutato nel tempo la sua funzione come per altro ricordato dalla Nota ministeriale 22 novembre 2013 Prot n 2563 Non egrave previsti per alunni con BES diversi dalla disabilitagrave certificata Quindi deve essere attivo un GLHO per ciascun alunno certificato ex Legge 1041992

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Il GLHO egrave composto da

Dirigente scolastico o suo delegato I docenti del Consiglio di classe Operatore sanitario ASL che ha in carico lrsquoalunno Eventuale Assistente allrsquoautonomia e alla comunicazione Genitori alunno Possono farne parte se richiesto ed indicato dai genitori Rappresentanti di Enti ed Associazioni competenti in materia e operatori sanitario privato anche come consulente di parte

QUALI SONO I SUOI COMPITI

Si riunisce salvo particolari problemi in occasione della stesura del PEI del suo aggiornamento e verifica finale

Provvede alla stesura e allrsquoaggiornamento quando previsto del Profilo Dinamico Funzionale Partecipa alla progettazione e verifica del Piano Educativo Individualizzato Indica al GLH di Istituto le ore necessarie nel successivo anno scolastico eventuali tipologie di

intervento disponibilitagrave di ausili locali personale di assistenza alla persona o alla comunicazione

INCLUSIONE DEGLI ALUNNI BES RUOLI E COMPITI

DISABILITAgrave

DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI

SVANTAGGIO Linguisticoculturale

Socioeconomico

Legge 10492 Legge 1702010 DM 271212 DM 271212

Disabilitagrave certificate psicofisiche - sensoriali

- DSA - disturbi specifici del linguaggio - disturbo della coordinazione motoria - disprassia - disturbo dello spettro autistico lieve - ADHDDDAI - disturbo oppositivo provocatorio - disturbo della condotta - disturbo drsquoansia e dellrsquoumore -funzionamento cognitivo limite

Svantaggi derivanti da -motivi sociali eo economici -Difficoltagrave derivanti dalla non conoscenza della lingua e della cultura italiana

-Interazione tra i motivi

DOCUMENTAZIONE - Relazioni mediche - Verbale commissione ASL

-DSA diagnosi (anche in attesa di rilascio si accolgono le difficoltagrave e si adotta un Piano didattico personalizzato)

Segnalazioni ai o dai Servizi Sociali -Relazioni di esperti

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- Diagnosi Funzionale (DF) Altri BES relazioni mediche o di specialisti considerazioni

pedagogiche e didattiche riscontri oggettivi di difficoltagrave

-Considerazioni pedagogiche o didattiche dei docenti

-Riscontri oggettivi

PDF (Profilo Dinamico Funzionale)

PEI (Piano Educativo Individualizzato

PDP (Piano Didattico Personalizzato

PDP

Metodologia Per raggiungere le finalitagrave individuate il Protocollo di Accoglienza egrave strutturato in diversi percorsi Saranno curati i rapporti con specialisti e istituzioni locali sia per la realizzazione di eventuali ldquoProgetti integratirdquo sia per la stesura congiunta del Piano Educativo Individualizzato relativo agli alunni con disabilitagrave o del Piano Didattico Personalizzato sia per particolari situazioni problematiche che si potranno verificare

Si cercheragrave di privilegiare il piugrave possibile lrsquoinclusione dellrsquoalunno nel gruppo classe garantendo il necessario intervento individualizzato o personalizzato

Saranno previsti incontri di continuitagrave con i diversi ordini di scuola con particolare attenzione alla realizzazione di attivitagrave idonee agli alunni con Bisogni Educativi Speciali (infanziaprimariaprimariasecondaria di 1deg grado)

Per gli alunni con disabilitagrave gli insegnanti di sostegno si riuniranno coordinati dalla Funzione Strumentale al fine di analizzare confrontare ed elaborare le strategie drsquointervento piugrave idonee al raggiungimento degli obiettivi programmati nei diversi Piani Educativi Individualizzati Per gli alunni con disabilitagrave ad inizio anno verragrave compilata una tabella di osservazione nella quale in modo il piugrave oggettivo possibile verranno analizzati punti di forza e debolezza nelle differenti aree di funzionamento successivamente si stenderagrave il PDF e PEI in collaborazione con i servizi con la famiglia e con tutto il team docente

Per gli alunni con DSA gli insegnanti curriculari si riuniranno al fine di analizzare confrontare ed elaborare le strategie di intervento piugrave idonee al raggiungimento degli obiettivi programmati nei diversi Piani Didattici Personalizzati

Per gli alunni con altro BES allrsquoinizio o in corso drsquoanno verragrave compilata da parte del team docente o del consiglio di classe una scheda per lrsquoosservazione dellrsquoalunno per rilevare le sue aree di potenzialitagrave e di criticitagrave e quindi poter delineare un profilo di funzionamento che sia di premessa alla scelta degli interventi da indicare nel PDP

Per gli alunni con DSA o con altro BES ai docenti curriculari saranno forniti adeguate informazioni sui Disturbi Specifici di Apprendimento eo la patologia specifica riferimenti

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per reperire materiale didattico formativo adeguato informazioni sulle tecnologie informatiche compensative criteri sulla compilazione del Piano Didattico Personalizzato

Per gli alunni in situazione di svantaggio socio-economico durante lrsquoanno scolastico egrave auspicabile un incontro per i nuovi ingressi nella Scuola dellrsquoInfanzia e per le classi prime della Scuola Primaria e Secondaria di primo grado da effettuarsi entro la fine dellrsquoanno scolastico con lrsquoobiettivo di coordinare gli interventi sui casi monitorare le situazioni piugrave complesse e scambiarsi le informazioni utili per una visione integrata

Risorse della scuola Risorse di personale interno alla scuola

Dirigente Scolastico Docenti curricolari e di sostegno Funzioni strumentali Referente BES Docenti coordinatori (scuola primaria e secondaria di primo grado) GLI (Gruppo di Lavoro per lrsquoInclusione) Collegio dei Docenti Personale ATA Altre risorse della scuola Progetti specifici attivati dalla scuola (laboratori di alfabetizzazione) Progetti specifici attivati da associazioni del territori Consulenza psicopedagogica logopedica e psicologica Risorse degli Enti Locali Risorse del territorio CTS Rapporti tra scuola e servizi socio-sanitari Famiglie

Ruolo e compiti del consiglio di classe Il ruolo del Team dei docenti o del Consiglio di classe egrave determinante in quanto osserva la classe nelle sue dinamiche di funzionamento documenta le caratteristiche della classe definisce una programmazione didatticaeducativa che tenga conto di tutti gli studenti e delle risorse umane materiali e metodologiche presenti e realisticamente attivabili definisce gli interventi didatticoeducativi ed individua le strategie e le metodologie piugrave utili per realizzare la piena partecipazione degli studenti con BES al normale contesto di apprendimento applica strategie inclusive allrsquointerno della didattica comune anche con lrsquoadozione di metodologie didattiche attive e con lrsquoutilizzo di misure dispensative e strumenti compensativi adeguati

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favorisce la condivisione e la collaborazione tra tutte le risorse aggiuntive che verranno pensate come portatrici di nuove competenze in sinergia con la programmazione didattico-pedagogica globale

Ruolo ed i compiti del docente di sostegno (Riferimenti legislativi L 5171977 art 7 e L 1041992 art 13) Il docente di sostegno egrave la figura preposta allrsquointegrazione degli studenti con disabilitagrave certificata mantenendo un rapporto di collaborazione e contitolaritagrave con resto del team docente della classe egrave assegnato alla classe della quale lo studente fa parte partecipa alla programmazione educativodidattica allrsquoelaborazione e alla verifica delle attivitagrave di competenza dei Consigli di interclasse e del Collegio dei Docenti In questrsquoottica allrsquoinsegnante di sostegno la legge 1041992 allrsquoart 13 riconosce la contitolaritagrave sulla classe ed il suo diritto di voto nella valutazione di tutti gli studenti Il docente di sostegno ha i seguenti compiti

garantire un reale supporto ai docenti contitolari nellrsquoassunzione di strategie e tecniche pedagogiche metodologiche e didattiche integrative

svolgere unrsquoattivitagrave di consulenza a favore dei colleghi curricolari nellrsquoadozione di metodologie finalizzate a costruire il PEI

concordare con ciascun docente curricolare i contenuti del progetto per la relativa disciplina o per gruppi di discipline e con gli educatori le strategie metodologiche educative

condurre direttamente interventi specialistici centrati sulle caratteristiche e le capacitagrave dello studente sulla base della conoscenza di metodologie particolari

facilitare lrsquointegrazione tra pari attraverso il proprio contributo nella gestione del gruppo classe

PIANO ANNUALE INCLUSIVITAgrave Il Piano Annuale per lrsquoInclusivitagrave (PAI) egrave un documento che egrave parte integrante del PTOF e che sintetizza gli elementi finalizzati a migliorare lrsquoazione educativodidattica della scuola Ersquo lo strumento di progettazione dellrsquoOfferta Formativa della Scuola nellrsquoottica dellrsquoinclusione Il PAI egrave predisposto dal GLI e viene presentato al Collegio dei Docenti affincheacute dopo condivisione e discussione sia approvato ed inoltrato allrsquoUSR Il PAI raccoglie dati di tipo quantitativo e qualitativo dellrsquoutenza scolastica contiene i punti di forza o di criticitagrave della scuola gli obiettivi che si intende attuare e la proposta di assegnazione delle risorse funzionali alla realizzazione degli obiettivi presentati

Ruolo del collegio dei docenti Su proposta del GLI il collegio dei docenti nel mese di giugno delibera il PAI Il collegio dei docenti si impegna a partecipare ad azioni di formazione eo prevenzione concordate anche a livello territoriale

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Continuitagrave educativa il raccordo tra ordini di scuola Per il bambinoragazzo con BES il passaggio di grado scolastico egrave un significativo cambiamento di contesto di persone di relazioni che deve essere opportunamente facilitato con percorsi di continuitagrave programmati condivisi e coordinati fra soggetti diversi La continuitagrave va costruita su pratiche di lavoro sviluppate con il coinvolgimento di tutti gli educatori e delle famiglie con informazioni e procedure formali con progetti specifici Le prassi e le procedure riguardano

il passaggio di informazioni tramite la documentazione ufficiale (PDF PEI PDP PDP-BES)

la programmazione di momenti di confronto e scambio tra docenti di ordine di scuola differenti sul percorso evolutivo del bambinoragazzo con BES

la promozione di progetti di accompagnamento o di progetti ponte verso la nuova esperienza scolastica

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Tappe del percorso diagnostico passi previsti dalla Legge 1702010 per la gestione dei DSA

1 LA SCUOLA

Individua alunni in difficoltagrave

Attua particolari azioni di recupero

Comunica alla famiglia le persistenti difficoltagrave 2 LA FAMIGLIA

Accoglie le informazioni della scuola

Si rivolge ai servizi sanitari per una valutazione 3 I SERVIZI SANITARI

Procedono ad una valutazione diagnostica

Redigono un documento di certificazione e lo trasmettono alla famiglia 4 LA FAMIGLIA

Consegna la diagnosi alla scuola (presso la segreteria) LA SCUOLA Il consiglio di classe redige in accordo con la famiglia il PDP

Area amministrativo burocratica La famiglia segnala alla scuola la presenza di un alunno DSA allatto della iscrizione online

(Febbraio) e presenta la certificazione DSA o altro tipo di certificazione alla segreteria didattica allatto delliscrizione (giugno)

Allatto della consegna della certificazione la famiglia prende visione del presente protocollo che contiene le prime informazioni essenziali

La segreteria dopo aver adempiuto agli atti amministrativi di rito segnala le certificazioni al referente DSA della scuola

Linserimento degli alunni nelle classi prime (luglioagosto) tiene conto di criteri di omogeneitagrave delle classi tra loro e di eterogeneitagrave al loro interno

Una volta attribuita la classe a ciascun studenteil Referente DSA informa i membri del Consiglio di Classe sulla presenza di un alunno BES nella classe e sui tratti essenziali della certificazione

I Docenti della classe sono tenuti a prendere tempestivamente visione della certificazione al fine di elaborare una adeguata programmazione didattica

Per gli alunni in corso di certificazione dati i tempi lunghi necessari per il completamento delliter di certificazione egrave previsto in via transitoria lutilizzo di strumenti compensativi e dispensativi Egrave necessaria a tal fine una dichiarazione della famiglia che autocertifichi la data dellappuntamento diagnostico

Area comunicativo-relazionale La famiglia dello studente ha come referente il Coordinatore di classe

Allinizio dellanno scolastico verragrave svolto un incontro tra la famiglia dello studente e la scuola nelle persone del referente DSA e del Coordinatore di classe

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Il Coordinatore ha il compito di tenere i contatti con il referente DSA dellIstituto e di acquisire informazioni utili dalla scuola frequentata precedentemente Inoltre il Coordinatore fornisce informazioni sullo studente ai colleghi del Consiglio di classe presentando il profilo cognitivo dello stesso

Il Coordinatore insieme al Consiglio di classe deve favorire un clima relazionale positivo che possa ridurre il disagio psicologico sostenendo lautostima e la motivazione dello studente

I Docenti del Consiglio di classe previo accordo con la famiglia possono presentare alla classe le problematiche dello studente spiegando le sue necessitagrave e motivando lattivazione di strategie didattiche adeguate alle sue esigenze formative

Nel caso di studenti che durante il percorso manifestino elementi da attribuire a possibili disturbi specifici di apprendimento egrave necessario che il Coordinatore si metta in contatto con la famiglia per concordare un piano di intervento didattico adeguato ed eventualmente attivare la procedura per ottenere la diagnosi

Area Didattica Stesura del PdP

Il Piano didattico personalizzato egrave lo strumento attraverso il quale la Scuola intende assicurare agli studenti con BES il percorso educativo piugrave adeguato alle loro caratteristiche

Il PdP egrave redatto dai Docenti del Consiglio di classe in accordo con le famiglie

I docenti della classe nelle diverse aree disciplinari definiscono le strategie piugrave adatte sia a livello metodologico che in relazione alle specificitagrave delle singole materie

Misure dispensative e strumenti compensativi

Il PDP prevede ladozione di misure dispensative e di strumenti compensativi Le misure dispensative consistono nellesonerare totalmente o parzialmente lo

studente da attivitagrave didattiche che per la specifica natura del disturbo risultano essere particolarmente penalizzanti come previsto dalle Linee Guida per il Diritto allo Studio degli Studenti con DSA

Le misure dispensative non violano lrsquoimparzialitagrave ma al contrario mettono lrsquoalunno con BES sullo stesso piano dei compagni

Gli strumenti compensativi rappresentano accorgimenti da utilizzare anche durante le verificheper compensare la difficoltagrave determinata dal disturbo e consentire il dispiegarsi pieno delle altre abilitagrave

Lrsquoutilizzo di misure compensative egrave fondamentale e conforme alla personalizzazione didattica alfine di non inficiare il successo formativo degli alunni con BES

Un ruolo rilevante per raggiungere gli obiettivi previsti dal PdP egrave rappresentato dalla possibilitagrave di ricorrere allutilizzo di PC sia in sede di verifica che di acquisizione dei contenuti

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Modalitagrave di verifica e valutazione Le verifiche sono impostate tenendo conto delle indicazioni contenute nel PdP per le

diverse aree disciplinari

La valutazione tiene conto della specificitagrave del disturbo certificato Lrsquoutilizzo delle strategie indicate nel PdP non costituisce un vantaggio ingiustificato o un privilegio immotivato ma semplicemente il rispetto delle norme vigenti

La valutazione degli studenti egrave effettuata sulla base del PDP in relazione sia alle misure dispensative che agli strumenti compensativi adottati La strutturazione delle verifiche dovragrave consentire allo studente di mostrare il grado di prestazione migliore possibile Egrave opportuno che ciascun docente per la propria disciplina definisca le modalitagrave piugrave facilitanti con le quali le prove anche scritte vengono formulate (organizzazione percettiva delle informazioni nello spazio pagina ripasso di pochi minuti prima della verifica formulazione della stessa domanda con differenti modalitagrave) Egrave particolarmente importante che le prove di verifica vengano programmate informando lo studente Le prove scritte di lingua straniera sono progettate presentate e valutate secondo modalitagrave compatibili con le difficoltagrave che presenta lo studente La prestazione orale va solitamente privilegiata ed eventualmente considerata come compensativa della prestazione scritta Anche nellrsquoambito delle verifiche vanno messe in atto le misure che possono favorire le condizioni ottimali per una miglior prestazione possibile ricorrendo anche allrsquouso di audiolibri e di sintesi vocali associate come pure allrsquouso del PC con correttore automatico e dizionario digitale

Ersquo opportuno adottare adeguati accorgimenti

prevedere la possibilitagrave di aumentare i tempi di esecuzione di un compito

ridurre quantitativamente le consegne (anche in alternativa allrsquoaumento dei tempi di esecuzione)

strutturare le prove

programmare gli impegni Concretamente ad esempio verifiche scritte in forma di test a scelta multipla verofalso esercizi di completamento lettura del testo della verifica scritta da parte dellrsquoinsegnante (a tutta la classe) nelle verifiche scritte permettere lrsquouso del computer con il correttore automatico verifiche orali in sostituzione o integrazione di quelle scritte durante le verifiche orali eo scritte permettere lrsquouso di mediatori e sussidi didattici Oltre alle modalitagrave anche i contenuti possono essere personalizzati Infatti non per tutti gli studenti con BES saranno sufficiente personalizzare solo le modalitagrave Per questi studenti bisogneragrave personalizzare anche i contenuti delle verifiche A tale proposito la Circolare Ministeriale del 2013 fa riferimento ai livelli minimi attesi

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Esami Gli alunni con BES (con regolare certificazione della ASL) affrontano le medesime

prove di esame degli altri studenti

Le prove di esame come da normativa vigente possono essere somministrate con modalitagrave diverse e per il loro svolgimento saranno adottati gli strumenti compensativi e dispensativi ritenuti piugrave idonei utilizzati in corso drsquoanno indicati nel PDP

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Interventi a favore degli studenti in situazione di svantaggio socio-economico linguistico culturale Le situazioni di svantaggio anche temporanee possono compromettere in modo significativo la frequenza ed il positivo svolgimento del percorso scolastico e formativo Tali tipologie vanno individuate sulla base di elementi oggettivi (ad esempio una segnalazione dei Servizi Sociali) oppure di considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico scaturite da attenta osservazione effettuata dal Team dei docenti o dal Consiglio di Classe Il Team docente in base allrsquoosservazione pedagogica e alla raccolta di informazioni sugli aspetti cognitivi comportamentali e relazionali degli studenti ha lrsquoopportunitagrave di riconoscere quegli studenti che per determinate condizioni sociali o ambientali necessitano di attenzioni educativodidattiche specifiche Le tre tipologie di Bisogni Educativi Speciali di carattere socio-economico linguistico e culturale possono essere suddivisi in diverse tipologie

Svantaggio socio-economico alunni seguiti dai servizi sociali situazioni segnalate dalla famiglia alunni rilevati dal Consiglio di classe attraverso osservazione diretta

La documentazione comprende 1 Segnalazione Servizio Famiglia-Minori se presente 2 Piano Didattico Personalizzato BES (PDP-BES)

Svantaggio linguistico e culturale La presenza di un numero di alunni stranieri nella scuola egrave un dato ormai strutturale e riguarda tutti i livelli del sistema scolastico Per gli alunni stranieri lrsquoostacolo linguistico egrave uno dei problemi maggiori per lrsquoinserimento in una classe o per il percorso di apprendimento dei primi anni Per gli alunni di origine straniera neo-arrivati in Italia e per quelli che non hanno ancora acquisito le adeguate competenze linguistiche egrave possibile sulla base di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche del team docenti formulare un PDP-BES Il progetto didattico puograve prevedere lrsquoelaborazione di un piano educativo individualizzato quando vengono definiti obiettivi metodi e contenuti diversi per le discipline e si prevedono pertanto anche verifiche differenziate dal resto della classe I docenti possono altresigrave prevedere un percorso individualizzato che contempli la temporanea riduzione dal curricolo di alcune discipline che presuppongono una piugrave specifica competenza linguistica Al loro posto verranno predisposte attivitagrave di alfabetizzazione o consolidamento linguistico Quando saragrave possibile affrontare i contenuti delle discipline curricolari essi dovranno essere opportunamente selezionati individuando i nuclei tematici irrinunciabili e semplificati in modo da permettere almeno il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti

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dalla programmazione In tal caso viene elaborato un piano educativo personalizzato in quanto vengono mantenuti gli obiettivi minimi delle discipline comuni al resto della classe e si prevede una diversificazione e una semplificazione delle verifiche Per il passaggio alla classe successiva egrave comunque necessario lrsquoaccertamento delle competenze relativamente richieste

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Il Piano Didattico Personalizzato BES (PDP BES) per alunni con svantaggio linguistico e culturale deve essere formulato attraverso le indicazioni ricavate dal protocollo accoglienza alunni stranieri che prevede

Colloquio con i genitori dellalunno al fine di raccogliere informazioni sul ragazzo e la famiglia sulla sua storia scolastica sul progetto migratorio dei genitori Presentazione dellorganizzazione della scuola (orari attivitagrave ecc)

Approfondimento della conoscenza rilevazione della situazione di partenza tramite test di livello

Determinazione della classe in base a livello delle conoscenze scolaritagrave pregressa periodo dellanno in cui avviene linserimento etagrave

Scelta della sezione dopo la rilevazione della complessitagrave delle classi (disagio handicap dispersione) Nella ripartizione degli alunni nelle classi egrave importante evitare la costituzione di sezioni con predominanza di alunni stranieri

Accoglienza nelle classi attraverso attivitagrave specifiche Organizzazione delle attivitagrave didattiche attraverso il coinvolgimento di classi

diverse da quella di appartenenza Valutazione La valutazione formativa deve essere privilegiata rispetto a quella

certificativa prendendo in considerazione percorso dellalunno progressi effettivi registrati a partire dalla situazione in ingresso motivazioni e impegno modalitagrave di apprendimento

Monitoraggio Le attivitagrave di monitoraggio sono importantissime poicheacute determinano la pianificazione del miglioramento delle azioni inclusive della scuola Egrave importante conoscere in modo approfondito lrsquoutenza le problematiche e i bisogni espressi per ottenere i maggiori benefici Quindi al fine di progredire costantemente nei processi di integrazione e inclusione di tutti gli alunni verranno pianificate e proposte attivitagrave strutturate di verifica e riesame finale attraverso tabelle e griglie appositamente realizzate

Rilevazione della situazione di svantaggio socio-economico Le situazioni di svantaggio socio-economico e culturale vengono considerate nella misura in cui costituiscono un ostacolo per lo sviluppo cognitivo affettivo relazionale sociale dellrsquoalunno e generano scarso funzionamento adattivo con conseguente peggioramento della sua immagine sociale La rilevazione del bisogno e la definizione del disagio in ambito scolastico compete in prima analisi ed azione alla scuola che attiva le specifiche modalitagrave di intervento in classe sul singolo alunno e con la famiglia valutando la possibilitagrave di coinvolgere i Servizi Sociali La modalitagrave prevista egrave la seguente

osservazioni in classe

incontro docenti e famiglie

attivazionerilevazione di progetti interni alla scuola

eventuale contattoinvio ai servizi specialistici (neuropsichiatria logopediahellip)

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monitoraggio delle situazioni segnalate e in carico ai servizi specialistici

Segnalazione al Servizio Sociale Il Dirigente il docente referente e i docenti valutano lrsquoopportunitagrave di coinvolgere il Servizio Sociale attraverso lo strumento della segnalazione (effettuata tramite la figura filtro) quando si verificano le seguenti condizioni

inefficacia degli interventi attivati a scuola inadeguata collaborazione della famiglia La scuola informa la famiglia riguardo alla segnalazione (ad esclusione dei casi di

sospetto maltrattamento eo abuso) Modalitagrave di segnalazione

La scuola segnala direttamente al Servizio Sociale solo le situazioni verificabili di difficoltagrave del minore e solo nel caso in cui la collaborazione della famiglia risulti inefficace

La scuola inoltra la segnalazione presentando una relazione effettuata dai docenti indirizzata al dirigente scolastico che la inoltra ai Servizi Sociali

I Servizi Sociali valutano il caso ed eventualmente assegnano ad un operatore del servizio (assistente sociale) la pratica per una presa in carico

Lrsquoassistente sociale incaricata del caso convoca il personale scolastico (dirigente referente docenti) per un incontro al fine di definire la modalitagrave degli eventuali interventi

Segnalazione giagrave avvenuta

In caso di una situazione giagrave inoltrata ed in carico al Servizio Sociale i Docenti potranno prendere i contatti con lrsquoassistente sociale giagrave attivo sulla situazione e viceversa Gli Insegnanti che hanno la necessitagrave di effettuare un colloquio con i Servizi Sociali dovranno informare la referente che a sua volta provvederagrave a contattare i Servizi Sociali e a fissare un colloquio con gli Assistenti Sociali assegnati al caso Allrsquoincontro saranno presenti

gli insegnanti richiedenti il colloquio gli assistenti sociali lrsquoinsegnante referente genitori (quando espressamente previsti) eventuali altre figure (membri di associazioni o di comunitagrave) che si occupano del

minore Ad ogni incontro verragrave redatto un verbale che saragrave poi conservato agli atti della scuola Si riportano qui di seguito per una migliore individuazione dei casi gli INDICATORI DI RISCHIO che denotano una situazione di possibile disagio

INDICATORI DI RISCHIO

Percorso scolastico

Ricorrenti assenze e frequenza irregolare

Ripetute bocciature

Abbandono scolastico

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Marcate difficoltagrave ad inserirsi nel gruppo classe e a relazionarsi con i compagni

Assenza di motivazione difficoltagrave di concentrazione indifferenza persistente alla vita scolastica

Inibizione delle capacitagrave intellettive e di apprendimento Salute psicofisica

Incuria e trascuratezza

Segni di maltrattamento fisico

Sospetto abuso sessuale

Disturbo del comportamento alimentare

Segni di maltrattamento psicologico (timore verso gli altri autosvalutazione persistente stato di allerta dove si riscontrano posizioni di chi si attende punizioni o umiliazioni)

Segni di flessione del tono dellrsquoumore (apatia passivitagrave irritabilitagrave scarsa autostima perdita di interessi)

Segni di comportamenti devianti (atteggiamenti dominanti nei confronti dei compagni tendenza ad esercitare abusi di potere e ad esercitare paura negli altri persistente difficoltagrave a riconoscere e a rispettare le regole mancanza di capacitagrave di comprendere gli stati drsquoanimo altrui totale mancanza di senso di colpa) Frequenza di scoppi drsquoira o aggressivitagrave non motivati

Coordinatore per il sostegno Referente per i BES e Referente per i DSA Il coordinatore o referente dei docenti di sostegno il referente per gli alunni con bisogni educativi speciali (BES) e il referente per gli allievi con disturbi specifici drsquoapprendimento (DSA) sono nellrsquoodierna scuola dellrsquoinclusivitagrave delle figure di fondamentale importanza in quanto promotori dellrsquointegrazione e inclusione scolastica e sociale degli studenti con peculiari esigenze formative Quale status giuridico caratterizza queste figure nelle nostre Istituzioni scolastiche Quali funzioni e compiti svolgono Quali competenze devono possedere Iniziamo a parlare del referente drsquoIstituto per i BES Questa egrave una figura nata conseguentemente alla Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 che ha riconosciuto lrsquoesistenza di bisogni educativi speciali diversi dalle situazioni di disabilitagrave e previsto la personalizzazione dei percorsi formativi per quegli alunni che presentano tali bisogni La figura del referente drsquoIstituto per i BES non egrave regolamentata da alcuna normativa definita di conseguenza ciascuna Istituzione scolastica disciplina tale figura assegnandogli compiti e funzioni in maniera autonoma In alcuni casi il referente per i BES egrave nominato dal dirigente scolastico in altri la nomina viene deliberata dal Collegio dei docenti I compiti del referente per i BES in linea generale sono finalizzati ad un obiettivo primario ovvero quello di facilitare il processo drsquoapprendimento degli alunni con bisogni educativi

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speciali I compiti del Referente come possiamo leggere in un Documento sui BES dellrsquoUSR della Lombardia sono curare il rapporto con gli Enti del territorio (Comune ASL Associazioni ecchellip) CTS CTI e UST supportare i Cdc per lrsquoindividuazione di casi di alunni BES raccogliere analizzare la documentazione (certificazione diagnostica segnalazione) aggiornando il fascicolo personale e pianificare attivitagraveprogettistrategie ad hoc partecipare ai Cdc se necessario e fornire collaborazioneconsulenza alla stesura di PdP organizzare momenti di approfondimentoformazioneaggiornamento sulla base delle necessitagrave rilevate allrsquointerno dellrsquoistituto monitorarevalutare i risultati ottenuti e condividere proposte con il Collegio dei Docenti e Consiglio drsquoIstituto gestire e curare una sezione della biblioteca di istituto dedicata alle problematiche sui BES gestire il sito web della scuola in merito ai BES e collaborare con il referente POF di Istituto Aggiornarsi continuamente sulle tematiche relative alle diverse ldquotipologierdquo che afferiscono ai BES Il docente referente per i BES puograve essere un docente curricolare o di sostegno che ha competenze specifiche sui BES acquisite durante appositi corsi di formazione organizzati a livello di singola Istituzione scolastica o anche a livello provinciale Il referente drsquoIstituto per i DSA diversamente dal referente per i BES ha un proprio status giuridico conferitogli dalle Linee Guida sui DSA del 2011 ove possiamo leggere che il compito del referente egrave volto prevalentemente a sensibilizzare e approfondire tematiche specifiche sui DSA a supportare i consigli di classe in cui vi siano alunni con DSA a favorire la relazione con le famiglie Nello specifico il referente (leggiamo nelle Linee Guida) fornisce informazioni circa le disposizioni normative vigenti fornisce indicazioni di base su strumenti compensativi e misure dispensative al fine di realizzare un intervento didattico il piugrave possibile adeguato e personalizzato collabora ove richiesto alla elaborazione di strategie volte al superamento dei problemi nella classe con alunni con DSA diffonde e pubblicizza le iniziative di formazione specifica o di aggiornamento fornisce informazioni riguardo alle AssociazioniEntiIstituzioniUniversitagrave ai quali poter fare riferimento per le tematiche in oggetto fornisce informazioni riguardo a siti o piattaforme on line per la condivisione di buone pratiche in tema di DSA offre supporto ai colleghi riguardo a specifici materiali didattici e di valutazione cura la dotazione bibliografica e di sussidi allrsquointerno dellrsquoIstituto funge da mediatore tra colleghi famiglie operatori dei servizi sanitari ed agenzie formative accreditate nel territorio informa eventuali supplenti in servizio nelle classi con alunni con DSA La nomina del referente da parte del DS puograve essere o meno formalizzata come avviene per altre figure di supporto alla progettualitagrave scolastica quali le funzioni strumentali Il docente referente per i DSA puograve essere un docente curricolare o di sostegno che ha competenze specifiche sui DSA acquisite durante appositi corsi di formazione organizzati a livello di singola drsquoIstituzione scolastica o anche livello provinciale Il referente o coordinatore per il Sostegno viene nominato dal dirigente scolastico previo consenso dellrsquointeressato talvolta sentendo il parere del collegio dei docenti

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Negli istituti comprensivi vi puograve essere un solo referente per la scuola dellinfanzia primaria e secondaria di primo grado I compiti del coordinatore per il sostegno regolamentati dalle singole istituzioni scolastiche generalmente sono

convocare e presiedere le riunioni del gruppo GLO nel caso di delega del Dirigente Scolastico

collaborare con il dirigente scolastico e il GLI drsquoIstituto per lrsquoassegnazione degli alunni alle classi di riferimento e delle relative ore di sostegno

organizzare e programmare gli incontri tra ASP scuola e famiglia partecipare agli incontri di verifica iniziale intermedia e finale con gli operatori

sanitari fissare il calendario delle attivitagrave del GLI e di quelle di competenza dei Consigli di

Classe che riguardano gli alunni in situazione di disabilitagrave(GLO) coordinare il gruppo degli insegnanti di sostegno raccogliendo i documenti da loro

prodotti nel corso dellrsquoanno scolastico e le buone pratiche da essi sperimentate gestire i fascicoli personali degli alunni diversamente abili gestire il passaggio di informazioni relative agli alunni tra le scuole e allrsquointerno

dellrsquoistituto al fine di perseguire la continuitagrave educativo-didattica

favorire i rapporti tra Enti Locali e Ambito territoriale richiedere qualora ve ne sia la necessitagrave ausili e sussidi particolari promuovere le iniziative relative alla sensibilizzazione per lrsquointegrazioneinclusione

scolastica degli alunni proposte dal dipartimento Le figure del coordinatore di sostegno del referente per i BES e del referente per i DSA coincidono in alcune scuole con le funzioni strumentali dellrsquoarea del sostegno o dei BES Le tre figure sopra descritte costituiscono una risorsa fondamentale per le istituzioni scolastiche e principalmente per gli alunni che presentano peculiari bisogno formativi Esse svolgono un lavoro prezioso anche se spesso poco valorizzato finalizzato a creare le condizioni per una reale ed efficace integrazione e inclusione di tutti gli allievi indistintamente

Protocollo di accoglienza e inclusione degli alunni adottati

PREMESSA La realtagrave dellrsquoadozione egrave ormai consolidata nel nostro paese circa 4000 bambini ogni anno diventano ldquofigli adottivirdquo di famiglie italiane I dati della Commissione Adozione Internazionale (CAI) indicano che circa lrsquo80 dei minori adottati proviene da unrsquoadozione internazionale La CAI conferma poi la tendenza negli ultimi anni ad un innalzamento dellrsquoetagrave che si attesta intorno ai 6 anni quindi in etagrave scolare per oltre il 50 dei bambini adottati La scuola rappresenta per questi minori il primo luogo extrafamiliare di integrazione e socializzazione favorire la relazione e la collaborazione fra le varie figure operanti con i minori adottati (genitori equipe adozioni insegnanti) risulta essere indispensabile affincheacute essi possano fare esperienza di una comunitagrave educativa inclusiva I bambini trascorrono a scuola molte ore della giornata sperimentano relazioni intense e

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significative costruiscono lrsquoimmagine di seacute anche attraverso le performance scolastiche Il bambino e la bambina adottati hanno diritto e bisogno di sentirsi accolti nel contesto scolastico anche alla luce del bagaglio di sofferenze e abbandono che sempre recano con seacute Proprio percheacute lrsquoessere adottati rappresenta una condizione esistenziale peculiare che accompagneragrave queste persone per tutta la vita la scuola ha il dovere di prepararsi informarsi formarsi al fine di contribuire ai vissuti riparatori della ferita dellrsquoabbandono Solo un buon inserimento scolastico infatti puograve essere un presupposto di fondo per una crescita il piugrave serena e consapevole possibile Considerato che una buona inclusione scolastica egrave caratterizzata preliminarmente dallrsquoaccettazione della storia e delle origini del bambino adottato che tale accettazione egrave facilitata da una buona preparazione da parte dei docenti sulla particolaritagrave dellrsquoadozione tramite informazioni chiare e strumenti adeguati per fronteggiare le eventuali criticitagrave relazionali comportamentali e cognitive Recepito quanto richiesto dalle Linee di indirizzo emanate dal MIUR (nota del 18 dicembre 2014) sulla necessitagrave di predisporre Protocolli di ldquoBuone prassirdquo in materia di Adozione e scuola da parte degli Uffici Scolastici Territoriali bull Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati MIUR 18122014 qualitagrave per gli interventi a favore dei minori adottati redatte dal CISMAI nel 2011 bull La nota MIUR 1170672012 prot N 3484 ldquoRilevazione e studio delle problematiche educative connesse allrsquoinserimento scolastico dei minori adottati (862012) bull Il DPR 892009 Il Protocollo contiene criteri principi indicazioni riguardanti lrsquoiscrizione e lrsquoinserimento degli alunni adottati definisce compiti e ruoli degli operatori scolastici traccia le varie fasi dellrsquoaccoglienza e propone suggerimenti per facilitare lrsquoapprendimento della lingua italiana per gli alunni provenienti da adozione internazionale Il Protocollo costituisce il primo passo verso lrsquoinclusione degli alunni adottati che si iscrivono nella nostra scuola essi sono al momento alunni giunti nel nostro paese in primissima etagrave ma la tendenza sta cambiando in favore di alunni di etagrave superiore Lrsquoaccoglienza in prima istanza egrave affidata ai collaboratori scolastici al personale di segreteria a ai docenti di classe Lrsquoassegnazione alla classe avviene in applicazione alla normativa vigente Nei casi di alunni privi di documentazione relativa alla scolaritagrave pregressa la decisione saragrave presa dal Dirigente Scolastico sentito il Collegio dei Docenti e la Funzione Strumentale la quale si attiveragrave per le misure necessarie (ad esempio la collaborazione dei mediatori linguistico-culturali nel caso di adozioni internazionali)

LA FUNZIONE STRUMENTALE PER LrsquoINCLUSIONE

Compiti della funzione strumentale quale espressione del Collegio dei Docenti in stretta collaborazione con i Dipartimenti drsquoIstituto

Predisporre tutta la modulistica necessaria allrsquoatto di iscrizione

Predisporre schede di rilevazione della competenze nel caso di alunni di etagrave superiore

a tre anni eo provenienti da paesi stranieri

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Promuovere lrsquoattuazione di laboratori linguistici di ldquopronto soccorso italiano L2rdquo

individuando risorse interne ed esterne nel caso di alunni provenienti da paesi stranieri

Favorire e facilitare il rapporto con la famiglia

Costituire un Centro di Documentazione drsquoIstituto in materia di adozione con materiale

didattico e informativo specifico consultabile dai docenti (ldquoLo Scaffale amicordquo)

Stabilire contatti con Enti Locali servizi associazioni di volontariato altre Istituzioni

Scolastiche per fare proposte progetti e corsi di formazione

ASPETTO AMMINISTRATIVO-BUROCRATICO-INFORMATIVO

Questa fase viene eseguita da un incaricato della segreteria

Compiti della segreteria 1 Iscrivere lrsquoalunno 2 Acquisire lrsquoopzione di avvalersi o non avvalersi della religione cattolica 3 Informare la famiglia sullrsquoorganizzazione della scuola 4 Compilare la scheda di accoglienza dellrsquoalunno adottato volta a recepire una serie di informazioni utili sul paese drsquoorigine lrsquoeventuale scolaritagrave pregressa la storia personale del nuovo alunno (vedi Allegato 1) 5 Avvisare il Dirigente Scolastico e la Funzione Strumentale

Materiali 1 Modulistica per lrsquoiscrizione dellrsquoalunno 2 Scheda di accoglienza dellrsquoalunno adottato

ASPETTO COMUNICATIVO-RELAZIONALE Questa fase egrave espletata dalla Funzione Strumentale la quale

Esamina la prima documentazione raccolta dalla segreteria allrsquoatto dellrsquoiscrizione

Convoca al primo incontro con la famiglia gli operatori sociali che hanno seguito

lrsquoadozione e un insegnante della classe che presumibilmente accoglieragrave il nuovo

iscritto

Effettua un colloquio con la famiglia nel quale raccoglie informazioni sulla

situazione familiare la storia personale dellrsquoalunno e della famiglia adottiva dal

momento in cui egrave stata decisa lrsquoadozione la storia scolastica e la situazione

linguistica dellrsquoalunno (nel caso di alunno proveniente da paese straniero in

questo caso se lrsquoalunno egrave di etagrave superiore ai sei anni saragrave utile ricorrere alla

scheda conoscitiva presente nel Protocollo di accoglienza degli alunni stranieri)

Convoca un secondo incontro con la famiglia adottiva questa volta con lrsquoalunno

presente per effettuare tramite un colloquio una prima valutazione delle

competenze dei bisogni specifici di apprendimento e degli interessi dellrsquoalunno

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Fornisce informazioni sullrsquoorganizzazione della scuola

Fa presente la necessitagrave di una collaborazione continuativa tra scuola e famiglia

Comunica al Dirigente Scolastico le informazioni raccolte per valutare

lrsquoassegnazione alla classe secondo la normativa vigente

Fornisce le informazioni raccolte ai docenti che accoglieranno lrsquoalunno in classe

Materiali - conoscere il percorso scolastico pregresso dellrsquoalunno - gli interessi e le aspettative dello stesso e della famiglia (questa sezione egrave in particolare dedicata agli alunni di etagrave anagrafica equivalente alla scuola sec di I grado) - raccogliere alcune informazione sulla famiglia (composizione interessi aspettative) - effettuare una prima valutazione sulle competenze linguistiche dellrsquoalunno servendosi degli indicatori del Portfolio Europeo Criteri di assegnazione alla classe I dati raccolti nelle fasi precedenti permettono di assumere decisioni in merito alla classe di inserimento Secondo le indicazioni del DRP 3108rsquo99 ndeg394 i minori stranieri soggetti allrsquoobbligo scolastico vengono iscritti alla classe corrispondente allrsquoetagrave anagrafica salvo che venga deliberata lrsquoiscrizione ad una classe diversa tenendo conto

dellrsquoordinamento degli studi del Paese di provenienza dellrsquoalunno che puograve

determinare lrsquoiscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore

rispetto a quella corrispondente allrsquoetagrave anagrafica

dellrsquoaccertamento di competenze abilitagrave e livelli di preparazione dellrsquoalunno

del corso di studi eventualmente seguito dallrsquoalunno nel Paese di provenienza

del titolo di studio eventualmente posseduto dallrsquoalunno

La decisione egrave presa dal Dirigente Scolastico sentito il parere del Collegio dei Docenti secondo la normativa vigente

ASPETTO EDUCATIVO-DIDATTICO Gli insegnanti di classe favoriscono lrsquoaccoglienza e la conoscenza del nuovo alunno con i nuovi compagni e il nuovo ambiente adottano modalitagrave di semplificazione dei contenuti e di facilitazione per ogni disciplina stabilendo contenuti minimi ed adattando ad essi le attivitagrave di verifica e di valutazione (Piano di studio Personalizzato) nei casi in cui si ritenga necessario infine mantengono contatti costanti con la famiglia e la Funzione Strumentale per lrsquoinclusione La Funzione Strumentale in accordo con il Consiglio di Classe o di Interclasse predispone nel caso di alunni con difficoltagrave di apprendimento un Piano di Studi Personalizzato nel caso di alunni provenienti da paese straniero lrsquoattivazione di corsi di alfabetizzazione della lingua italiana come lingua 2 In questo caso specifico si rimanda al Protocollo di accoglienza degli alunni stranieri Valutazione Per quanto attiene alle modalitagrave di valutazione e di certificazione degli alunni adottati il

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docente porragrave attenzione soprattutto al percorso dellrsquoalunno ai passi realizzati alla motivazione e allrsquoimpegno e soprattutto alle potenzialitagrave di apprendimento dimostrate In particolare nel momento in cui si decide il passaggio da una classe allrsquoaltra o da un grado scolastico al successivo occorre far riferimento ad una pluralitagrave di elementi fra cui non puograve mancare una previsione dello sviluppo dellrsquoalunno

GLI ERRORI DA EVITARE Le difficoltagrave che incontrano i bambini adottati al momento del loro inserimento nella scuola sono una conseguenza anche della mancanza di stimoli e di attenzioni in cui il bambino egrave vissuto nella sua prima parte di vita senza famiglia o con famiglie con gravi carenze spesso inadeguate al loro ruolo educativo o istituti poco apprezzati e deprivanti

Ritenere che il passato del bambino sia superato con il suo ingresso nel nucleo

familiare soprattutto quando lrsquoadozione egrave avvenuta nei primi mesi di vita

Escluderlo da alcuni compiti o diversificare le richieste rivolte a lui e ai suoi

compagni senza alcun motivo valido

Avere pregiudizi di origine etnica sul bambino la diversitagrave egrave ricchezza

Avere aspettative difformi alle sue reali capacitagrave evitare di rivolgersi a lui in

modo diverso rispetto al resto della classe

Non dare giusto spazio alla narrazione spontanea di momenti della sua

esperienza di vita per paura di turbare i compagni per paura di non saper

gestire la situazione

Non parlare o parlare dellrsquoadozione come di un atto di Beneficenza privata di

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ldquoEgrave esteso a tutti gli studenti in difficoltagrave il diritto alla personalizzazione dellrsquoapprendimentordquo PREMESSA Accogliere gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (alunni con disabilitagrave alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento e alunni con disturbi e svantaggi di diversa natura) significa fare in modo che essi siano parte integrante del contesto scolastico assieme agli altri alunni alla pari degli altri alunni senza discriminazione alcuna significa assicurare a tutti il diritto allo studio e al successo scolastico Il protocollo di accoglienza della nostra scuola rappresenta una sintesi degli interventi messi in atto dallistituto per promuovere una vera e propria cultura dellaccoglienza e dellinclusione Lintenzione egrave fornire punti di riferimento collaudati ai docenti e insieme alle famiglie e a tutti gli operatori sociali ed educativi con cui interagisce la scuola E nostra convinzione infatti che solo una reale sinergia tra le varie figure professionali ed educative possa garantire il fondamentale diritto di ogni bambino e ragazzo allistruzione e alla formazione in un ambiente in grado di valorizzare le potenzialitagrave e di rispondere ai bisogni di tutti e di ciascuno Si tratta di un processo che non ha mai fine Sorretto da indicazioni normative che in quanto riferimento di ogni azione scolastica efficace devono essere conosciute diffuse e fatte proprie le indicazioni fornite nel protocollo devono diventare abito didattico e operativo in ogni contesto nelle attivitagrave didattiche ordinarie e integrative della scuola nelle procedure attivate con i servizi scolastici nelle relazioni professionali e umane tra i diversi soggetti interessati Come ogni strumento di lavoro dovragrave permeare le relazioni tra scuola studente famiglia e servizi sociali e pertanto verragrave arricchito nel tempo da nuove sensibilitagrave ed esperienze In questo modo a fine anno potremo misurare il suo grado di efficacia attraverso linnalzamento del personale livello drsquoinclusivitagrave di cui ciascuno di noi egrave protagonista irrinunciabile segnato dalla comune ricerca di strategie sempre piugrave appropriate a rendere la nostra scuola ancora piugrave accogliente inclusiva e bella da vivere In tale prospettiva egrave necessario da parte della scuola non solo un impegno forte di conoscenza e di valorizzazione della realtagrave personale umana sociale e familiare degli alunni con Bisogni Educativi Speciali ma anche un impegno di promozione della loro formazione attraverso la realizzazione di unrsquoorganizzazione educativa e didattica personalizzata Egrave necessario che la scuola conosca le reali capacitagrave cognitive del singolo alunno i suoi punti di forza le sue potenzialitagrave e su essi progetti cammini di lavoro Nello sviluppo di ciascuna singola storia educativa e personale le difficoltagrave connesse alle diverse disabilitagrave e ai DSA si ripercuotono principalmente sullrsquoapprendimento e sullo sviluppo delle competenze Quando ciograve non egrave adeguatamente riconosciuto considerato e trattato in ambito scolastico causa anche ricadute sugli aspetti emotivi di costruzione dellrsquoidentitagrave della stima di seacute delle relazioni con i pari

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Percorso scolastico


Ripetute bocciature


MIUR





PAG 21
















MIUR





PAG 22






MIUR





PAG 23

















MIUR





PAG 24











MIUR





PAG 25




















iscritto










MIUR





PAG 26



















MIUR





PAG 27


















caritagrave

MIUR





PAG 28





MIUR





PAG 6













MIUR





PAG 7






Ha la funzione di











MIUR





PAG 8












DISABILITAgrave



Socioeconomico

Legge 10492 Legge 1702010 DM 271212 DM 271212








MIUR





PAG 9












PDP








MIUR





PAG 10










MIUR





PAG 11














MIUR





PAG 12









MIUR





PAG 13






1 LA SCUOLA



















MIUR





PAG 14




















MIUR





PAG 15














MIUR





PAG 16








MIUR





PAG 17









MIUR





PAG 18






MIUR





PAG 19



















MIUR





PAG 20


















Percorso scolastico


Ripetute bocciature


MIUR





PAG 21
















MIUR





PAG 22






MIUR





PAG 23

















MIUR





PAG 24











MIUR





PAG 25




















iscritto










MIUR





PAG 26



















MIUR





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caritagrave

MIUR





PAG 28





MIUR





PAG 7






Ha la funzione di











MIUR





PAG 8












DISABILITAgrave



Socioeconomico

Legge 10492 Legge 1702010 DM 271212 DM 271212








MIUR





PAG 9












PDP








MIUR





PAG 10










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PAG 11














MIUR





PAG 12









MIUR





PAG 13






1 LA SCUOLA



















MIUR





PAG 14




















MIUR





PAG 15














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PAG 16








MIUR





PAG 17









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PAG 18






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PAG 19



















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Percorso scolastico


Ripetute bocciature


MIUR





PAG 21
















MIUR





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MIUR





PAG 24











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iscritto










MIUR





PAG 26



















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PAG 27


















caritagrave

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PAG 28





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PAG 8












DISABILITAgrave



Socioeconomico

Legge 10492 Legge 1702010 DM 271212 DM 271212








MIUR





PAG 9












PDP








MIUR





PAG 10










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PAG 11














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PAG 12









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1 LA SCUOLA



















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PAG 14




















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PAG 15














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PAG 16








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PAG 17









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PAG 19



















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Percorso scolastico


Ripetute bocciature


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PAG 21
















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iscritto










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PAG 26



















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caritagrave

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PDP








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1 LA SCUOLA



















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Percorso scolastico


Ripetute bocciature


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iscritto










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caritagrave

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1 LA SCUOLA



















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PAG 15














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Percorso scolastico


Ripetute bocciature


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iscritto










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PAG 26



















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caritagrave

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1 LA SCUOLA



















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PAG 15














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PAG 16








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Percorso scolastico


Ripetute bocciature


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PAG 26



















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caritagrave

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1 LA SCUOLA



















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PAG 15














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PAG 16








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PAG 17









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Percorso scolastico


Ripetute bocciature


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iscritto










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PAG 26



















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caritagrave

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1 LA SCUOLA



















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Percorso scolastico


Ripetute bocciature


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iscritto










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PAG 26



















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caritagrave

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PAG 15














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Percorso scolastico


Ripetute bocciature


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iscritto










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PAG 26



















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caritagrave

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Percorso scolastico


Ripetute bocciature


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iscritto










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caritagrave

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Percorso scolastico


Ripetute bocciature


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caritagrave

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Percorso scolastico


Ripetute bocciature


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caritagrave

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Percorso scolastico


Ripetute bocciature


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iscritto










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caritagrave

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Percorso scolastico


Ripetute bocciature


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PAG 21
















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iscritto










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caritagrave

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Percorso scolastico


Ripetute bocciature


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A.S. 2016/2017 PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI BES · Favorire l’accoglienza e l ... La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 , la Circolare n°8 del 6 marzo 2013 e le linee