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ASP Lazzarelli ASP Lazzarelli Progetto obiettivo 2014: la qualità Progetto obiettivo 2014: la qualità totale totale

ASP Lazzarelli Progetto obiettivo 2014: la qualità totale

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ASP LazzarelliASP Lazzarelli

Progetto obiettivo 2014: la qualità Progetto obiettivo 2014: la qualità totaletotale

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Progetto obiettivo 2014: la Progetto obiettivo 2014: la qualità totalequalità totale

Consiste nel mantenere attivo un Consiste nel mantenere attivo un processo di:processo di:

- miglioramento continuo - miglioramento continuo dell’assistenza erogatadell’assistenza erogata

- nel creare ed istaurare buone prassi- nel creare ed istaurare buone prassi

- nell’identificare aree appropriate- nell’identificare aree appropriate

- nell’implementazione del - nell’implementazione del miglioramentomiglioramento

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Come realizzare il progetto Come realizzare il progetto obiettivo? obiettivo?

Valorizzando e ottimizzando la Valorizzando e ottimizzando la performance del personale sia performance del personale sia individualmente che nelle forme individualmente che nelle forme organizzative attraverso le quali si organizzative attraverso le quali si realizza il miglioramento continuorealizza il miglioramento continuo•Dell’area dei servizi socio-assistenzialiDell’area dei servizi socio-assistenziali•Dell’area dei servizi sanitariDell’area dei servizi sanitari•Dell’area dei servizi alberghieriDell’area dei servizi alberghieri•Dell’area tecnicaDell’area tecnica

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Concetto di qualitàConcetto di qualità

I punti cardine della filosofia dell’ASP I punti cardine della filosofia dell’ASP Lazzarelli si sviluppano attorno a cinque Lazzarelli si sviluppano attorno a cinque strategiestrategie

A) ospite come centralitàA) ospite come centralità B) qualità come leva per la soddisfazione del B) qualità come leva per la soddisfazione del

residenteresidente C) miglioramento continuoC) miglioramento continuo D) qualità del servizio come risultato della D) qualità del servizio come risultato della

qualità dei processi e del sistema di erogazione qualità dei processi e del sistema di erogazione del serviziodel servizio

E) coinvolgimento delle risorse umaneE) coinvolgimento delle risorse umane

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Finalità del progettoFinalità del progetto

Prospettive del cliente

Prospettive interneImparare a crescere

Prospettive finanziarie

Visione del futuro

Standard assistenziali

Aree di interventoManuale per il Miglioramentodella qualità

Standard assistenziali

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Dimensioni della qualitàDimensioni della qualità

ESITO

OUT COME

PROCESSO

OUT PUT

INDIVIDUALE

STRUTTURA

FORME ORGANIZZATIVE

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Struttura organizzativaStruttura organizzativa

Servizio tutelare (personale dipendente ca 12 di Servizio tutelare (personale dipendente ca 12 di cui 6 a TI e non dipendente ca 15)cui 6 a TI e non dipendente ca 15)

Servizio infermieristico (personale dipendente 6 Servizio infermieristico (personale dipendente 6 unità di cui 1 TI)unità di cui 1 TI)

Servizio alberghiero (personale dipendente 6 di Servizio alberghiero (personale dipendente 6 di cui 5 a TI e non 3)cui 5 a TI e non 3)

Servizio tecnico (non dipendente 1)Servizio tecnico (non dipendente 1) Servizio pulizie (personale non dipendente 5)Servizio pulizie (personale non dipendente 5) Servizio professionale (personale non dipendente Servizio professionale (personale non dipendente

2)2)

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Forme organizzative del Forme organizzative del miglioramento continuomiglioramento continuo

1) 1) gruppi di gruppi di progettoprogetto

2) 2) circoli della circoli della qualitàqualità

3) 3) CEDACCEDAC

GRUPPI DI PROGETTOGRUPPI DI PROGETTO

CIRCOLI DI QUALITA’CIRCOLI DI QUALITA’CEDACCEDAC

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GRUPPI DI PROGETTOGRUPPI DI PROGETTO

Sono costituiti da un numero ristretto Sono costituiti da un numero ristretto di persone scelte dal direttore, di persone scelte dal direttore, appartenenti a funzioni diverse appartenenti a funzioni diverse

Si riuniscono ogni tre mesi seguendo Si riuniscono ogni tre mesi seguendo una metodologia di lavoro strutturata una metodologia di lavoro strutturata utilizzando strumenti statisticiutilizzando strumenti statistici

Effettuano la valutazione Effettuano la valutazione Trattano problematiche trasversaliTrattano problematiche trasversali

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Circoli della qualitàCircoli della qualità Sono costituiti da persone appartenenti Sono costituiti da persone appartenenti

alla stessa area di lavoroalla stessa area di lavoro La composizione del gruppo è stabile nel La composizione del gruppo è stabile nel

tempotempo Affrontano tematiche e problemi Affrontano tematiche e problemi

riguardanti l’area di competenzariguardanti l’area di competenza Realizza il progetto sotto la guida di un Realizza il progetto sotto la guida di un

coordinatore che sappia identificare e coordinatore che sappia identificare e analizzare i problemi, stimolare le analizzare i problemi, stimolare le soluzioni adeguate, metterle in atto e soluzioni adeguate, metterle in atto e verificarne gli effettiverificarne gli effetti

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CEDACCEDAC

La sigla cedac significa diagramma La sigla cedac significa diagramma causa-effettocausa-effetto

È una forma di miglioramento a gruppo È una forma di miglioramento a gruppo aperto: le persone possono offrire il loro aperto: le persone possono offrire il loro contributo senza necessariamente contributo senza necessariamente doversi riunire in luoghi appositi ma doversi riunire in luoghi appositi ma direttamente sul posto di lavoro, dove direttamente sul posto di lavoro, dove viene erogato il servizio o nei processi viene erogato il servizio o nei processi interni senza interrompere la loro interni senza interrompere la loro attivitàattività

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Contributi individualiContributi individuali

Ogni operatore con la strategia della Ogni operatore con la strategia della qualità deve dare il proprio qualità deve dare il proprio contributo individuale nei gruppi di contributo individuale nei gruppi di lavorolavoro

Ogni operatore da il proprio Ogni operatore da il proprio contributo per il miglioramento contributo per il miglioramento continuo della soddisfazione dei continuo della soddisfazione dei bisogni degli ospiti e di ogni aspetto bisogni degli ospiti e di ogni aspetto del lavorodel lavoro

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ProcessoProcesso

Obiettivo specificoObiettivo specifico

AzioniAzioni

Risultato atteso standardRisultato atteso standard

ResponsabilitàResponsabilità

IndicatoriIndicatori

pesopeso

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Personale socio Personale socio assistenzialeassistenziale

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OBIETTIVO COMUNE n 1: OBIETTIVO COMUNE n 1: accoglienzaaccoglienza

Obiettivo Obiettivo specificospecifico

Gestione dell’accoglimento della persona Gestione dell’accoglimento della persona ospiteospite

AzioniAzioni Il processo di inserimento segue le linee guida di Il processo di inserimento segue le linee guida di riferimento. Monitoraggio e compilazione verifica riferimento. Monitoraggio e compilazione verifica a 10 giorni dall’inserimento in struttura a 10 giorni dall’inserimento in struttura doc acc. doc acc. 22

Risultato atteso Risultato atteso standardstandard

Personalizzazione dell’assistenza secondo i Personalizzazione dell’assistenza secondo i bisogni degli ospiti con risorse attribuite in bisogni degli ospiti con risorse attribuite in maniera differenziatamaniera differenziata

Risoluzione in tempi limitati alle problematiche Risoluzione in tempi limitati alle problematiche della personadella persona

ResponsabilitàResponsabilità CoordinatoreCoordinatore

IndicatoriIndicatori Stesura ed applicazione protocolli Stesura ed applicazione protocolli dell’organizzazione regole di accoglienza e dell’organizzazione regole di accoglienza e verificheverifiche

pesopeso

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Accoglimento ospite: Accoglimento ospite: problematiche e problematiche e

opportunitàopportunità L’accoglienza è un L’accoglienza è un processo complessoprocesso complesso

di inserimento e integrazione dove l’ospite di inserimento e integrazione dove l’ospite prende coscienza del prende coscienza del cambiamento cambiamento radicaleradicale che sta avvenendo nella sua che sta avvenendo nella sua quotidianità sia dal punto di vista pratico-quotidianità sia dal punto di vista pratico-organizzativo, sia dal punto di vista organizzativo, sia dal punto di vista psicologico-relazionale psicologico-relazionale

è è processo di conoscenza reciprocaprocesso di conoscenza reciproca in in cui da un lato l’anziano prende visione del cui da un lato l’anziano prende visione del nuovo ambiente: strutture, persone, regole nuovo ambiente: strutture, persone, regole scritte e regole non scritte, dall’altro la scritte e regole non scritte, dall’altro la struttura deve conoscere il nuovo soggetto struttura deve conoscere il nuovo soggetto sotto una molteplicità di punti di vista: sotto una molteplicità di punti di vista: carattere, abitudini, gusti, legami familiari carattere, abitudini, gusti, legami familiari e sociali. e sociali.

tempistiche e qualità dell’accoglienza tempistiche e qualità dell’accoglienza possono influenzare enormemente possono influenzare enormemente l’aspettativa di vita dell’ospitel’aspettativa di vita dell’ospite, non , non tanto da un punto di vista funzionale, tanto da un punto di vista funzionale, quanto piuttosto sotto l’aspetto psico-quanto piuttosto sotto l’aspetto psico-motivazionalemotivazionale

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Accoglimento ospite: Accoglimento ospite: problematiche e problematiche e

opportunitàopportunità per diminuire gli influssi traumatici che per diminuire gli influssi traumatici che

gravano sulle spalle dell’ospitando, si deve gravano sulle spalle dell’ospitando, si deve compiere un attento processo analitico di compiere un attento processo analitico di valutazione delle criticità associate ai diversi valutazione delle criticità associate ai diversi momenti dell’accoglienza, al fine di stabilire momenti dell’accoglienza, al fine di stabilire idonee procedure adeguatamente idonee procedure adeguatamente documentate (secondo i criteri di completezza, documentate (secondo i criteri di completezza, rintracciabilità e disponibilità), che da questo rintracciabilità e disponibilità), che da questo punto di vista guidino al meglio punto di vista guidino al meglio l’organizzazione nel processo di accoglienza l’organizzazione nel processo di accoglienza dell’anziano dell’anziano

Individuare quel particolare arco di tempo Individuare quel particolare arco di tempo critico in cui è massimizzato l’accumulo di critico in cui è massimizzato l’accumulo di pressione che grava sull’anziano pressione che grava sull’anziano

scorporare il periodo in questione in scorporare il periodo in questione in sottoperiodi omogenei Possono così essere sottoperiodi omogenei Possono così essere individuate individuate quattro differenti fasi di quattro differenti fasi di accoglienzaaccoglienza, cronologicamente e logicamente , cronologicamente e logicamente susseguenti l’una con l’altra: la pre-susseguenti l’una con l’altra: la pre-accoglienza, l’ingresso, l’osservazione e la accoglienza, l’ingresso, l’osservazione e la presa in carico presa in carico

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Accoglimento ospite: Accoglimento ospite: problematiche e problematiche e

opportunitàopportunitàLa La "pre-accoglienza","pre-accoglienza", è soprattutto una fase informativa da parte è soprattutto una fase informativa da parte dell’ASP e valutativa da parte delle famiglie, cui deve essere dell’ASP e valutativa da parte delle famiglie, cui deve essere lasciato un congruo lasso di tempo per formare impressioni e lasciato un congruo lasso di tempo per formare impressioni e valutazioni in merito alle possibili offerte residenziali presenti sul valutazioni in merito alle possibili offerte residenziali presenti sul territorio. Laterritorio. La scelta è un momento critico per la famiglia scelta è un momento critico per la famiglia dell’anziano che ha l’incombenza di decidere il luogo in cui il dell’anziano che ha l’incombenza di decidere il luogo in cui il genitore trascorrerà gli ultimi anni della sua esistenza. Per questo genitore trascorrerà gli ultimi anni della sua esistenza. Per questo la famiglia deve essere accompagnata nella scelta e fornita delle la famiglia deve essere accompagnata nella scelta e fornita delle informazioni basilari sulle struttura, utilizzando strumenti informazioni basilari sulle struttura, utilizzando strumenti informativi come la carta dei servizi o informativi come la carta dei servizi o giornate di incontro in struttura. .

Il momento dellIl momento dell’"ingresso" è quello in cui l’ospite forma le sue è quello in cui l’ospite forma le sue impressioni (positive o negative che siano) sul luogo in cui viene impressioni (positive o negative che siano) sul luogo in cui viene inserito; più che l’efficienza e l’abilità del servizio, i fattori inserito; più che l’efficienza e l’abilità del servizio, i fattori determinanti per la formazione di un positivo imprinting emotivo determinanti per la formazione di un positivo imprinting emotivo risultano invece essere risultano invece essere l’umanità e il calore dell’accoglienza..

Una volta terminati i primi giorni della fase di ingresso, Una volta terminati i primi giorni della fase di ingresso, l’attenzione può essere riversata sugli aspetti prettamente clinici, l’attenzione può essere riversata sugli aspetti prettamente clinici, ovvero sull'ovvero sull'"osservazione""osservazione" dell'ospite: monitoraggio delle dell'ospite: monitoraggio delle condizioni di psico-fisiche, e sul profilo relazionale dell’ospite, condizioni di psico-fisiche, e sul profilo relazionale dell’ospite, conoscendo più a fondo le sue abitudini, i suoi gusti.conoscendo più a fondo le sue abitudini, i suoi gusti.

Per garantire la massima qualità della Per garantire la massima qualità della "presa in carico" è dunque è dunque di fondamentale importanza che le professionalità coinvolte si di fondamentale importanza che le professionalità coinvolte si integrino tra di loro, si coordinino e interagiscano. Un buon modo integrino tra di loro, si coordinino e interagiscano. Un buon modo per far sì che ciò avvenga può essere quello di pianificare riunioni per far sì che ciò avvenga può essere quello di pianificare riunioni d’equipe finalizzate alla stesura di un piano di assistenza d’equipe finalizzate alla stesura di un piano di assistenza individualizzato dell’ospite, che sia in grado di descrivere il profilo individualizzato dell’ospite, che sia in grado di descrivere il profilo dell’anziano da più punti di vista: anagrafico, funzionale, cognitivo, dell’anziano da più punti di vista: anagrafico, funzionale, cognitivo, emotivo. La mission del piano è quella di prevedere una serie di emotivo. La mission del piano è quella di prevedere una serie di obiettivi specifici da raggiungere nel medio e nel lungo termine e obiettivi specifici da raggiungere nel medio e nel lungo termine e di stilare un set di mezzi potenziali per conseguirli fattivamente. di stilare un set di mezzi potenziali per conseguirli fattivamente.

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Obiettivo OSS n. 2 Obiettivo OSS n. 2 tutoraggiotutoraggio

Obiettivo Obiettivo specificospecifico

TUTORAGGIO OSPITETUTORAGGIO OSPITE

AzioniAzioni Ogni operatore prende in carico 4 ospiti preferibilmente dell’area di sua competenza, dovrà monitorarli con continuità e riferirne le condizioni ed eventuali suggerimenti al coordinatore ogni 3 mesi o ogni volta che le condizioni degli stessi cambiano stabilmente per almeno 15 giorni

Risultato atteso Risultato atteso standardstandard

Miglioramento della gestione dell’ospite e Miglioramento della gestione dell’ospite e prevenzione problematiche complesseprevenzione problematiche complesse

ResponsabilitàResponsabilità coordinatorecoordinatore

IndicatoriIndicatori Compilazione schede di monitoraggioCompilazione schede di monitoraggio

pesopeso

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OBIETTIVO OSS n.3: OBIETTIVO OSS n.3: maggiore qualità maggiore qualità nell’assistenzanell’assistenza

Obiettivo Obiettivo specificospecifico

Aumentare la qualità della prestazione Aumentare la qualità della prestazione assistenzialeassistenziale

AzioniAzioni Ogni operatore effettua la prestazione assistenziale con la massima cura e professionalità anteponendo sempre la cura e la dignità della persona alle altre dinamiche

Risultato atteso Risultato atteso standardstandard

Miglioramento della qualità Miglioramento della qualità

ResponsabilitàResponsabilità CoordinatoreCoordinatore

IndicatoriIndicatori Compilazione schede Compilazione schede

pesopeso

Page 21: ASP Lazzarelli Progetto obiettivo 2014: la qualità totale

Personale infermieristicoPersonale infermieristico

Page 22: ASP Lazzarelli Progetto obiettivo 2014: la qualità totale

OBIETTIVO INFERMIERI OBIETTIVO INFERMIERI n.1 OMOGENEITA’ n.1 OMOGENEITA’ ASSISTENZIALEASSISTENZIALE

Obiettivo Obiettivo specificospecifico

Percorso assistenziale omogeneoPercorso assistenziale omogeneo

AzioniAzioni Predisposizione ed applicazione di protocolli Predisposizione ed applicazione di protocolli condivisi (prot. farmacia, prot. accessi MMG, condivisi (prot. farmacia, prot. accessi MMG, protocollo protocollo

Risultato atteso Risultato atteso standardstandard

Uniformità di trattamento per analoghe casisticheUniformità di trattamento per analoghe casistiche

ResponsabilitàResponsabilità Responsabile della singola attivitàResponsabile della singola attività

IndicatoriIndicatori Protocolli condivisi oggetto di revisione annuale o Protocolli condivisi oggetto di revisione annuale o secondo necessitàsecondo necessità

pesopeso

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OBIETTIVO INFERMIERI n. OBIETTIVO INFERMIERI n. 2 presa in carico dell’ospite2 presa in carico dell’ospite

Obiettivo Obiettivo specificospecifico

Presa in carico dell’ospitePresa in carico dell’ospite

AzioniAzioni Pianificazione dell’assistenza all’ospite attraverso la compilazione multifunzionale ed integrata del piano assistenziale individualizzato

Risultato atteso Risultato atteso standardstandard

Miglioramento del piano di cura individualizzato e Miglioramento del piano di cura individualizzato e specifico per ogni ospitespecifico per ogni ospite

ResponsabilitàResponsabilità Responsabile PAIResponsabile PAI

IndicatoriIndicatori Presenza del PAI e relativi aggiornamenti, Presenza del PAI e relativi aggiornamenti,

riunioni multidisciplinari specifiche per il caso riunioni multidisciplinari specifiche per il caso con evidenza delle azioni da intraprenderecon evidenza delle azioni da intraprendere

Applicazione ed osservanza dei piani di attività Applicazione ed osservanza dei piani di attività previstiprevisti

pesopeso

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Obiettivo infermieri n 3. Obiettivo infermieri n 3. maggiore qualità maggiore qualità nell’assistenza nell’assistenza

Obiettivo Obiettivo specificospecifico

Monitorare costantemente la salute dell’ospiteMonitorare costantemente la salute dell’ospite

AzioniAzioni Pianficazione ed effettuazione esami di routin Pianficazione ed effettuazione esami di routin (misurazione temperatura, pressione arteriosa, (misurazione temperatura, pressione arteriosa, peso corporeo BMI etc…)anche in mancanza di un peso corporeo BMI etc…)anche in mancanza di un evento specificoevento specifico

Risultato atteso Risultato atteso standardstandard

PrevenzionePrevenzione

ResponsabilitàResponsabilità coordinatorecoordinatore

IndicatoriIndicatori Diaria integrata e modulistica parametri vitaliDiaria integrata e modulistica parametri vitali

pesopeso

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Personale alberghieroPersonale alberghiero

Page 26: ASP Lazzarelli Progetto obiettivo 2014: la qualità totale

Obiettivo servizio cucina Obiettivo servizio cucina Obiettivo Obiettivo specificospecifico

Personalizzazione della dieta dell’ospite in base Personalizzazione della dieta dell’ospite in base alle indicazioni fornite da dietisti e anche in alle indicazioni fornite da dietisti e anche in riferimento ai gusti personaliriferimento ai gusti personali

AzioniAzioni Risposta immediata ad esigenze particolari Risposta immediata ad esigenze particolari dell’ospite secondo le prescrizioni sanitarie o le dell’ospite secondo le prescrizioni sanitarie o le indicazioni fornite dai piani da trasmettere al max indicazioni fornite dai piani da trasmettere al max 30 minuti prima della partenza dei carrelli 30 minuti prima della partenza dei carrelli

Risultato atteso Risultato atteso standardstandard

Maggiore soddisfazione e sicurezza dell’ospiteMaggiore soddisfazione e sicurezza dell’ospite

ResponsabilitàResponsabilità Responsabile del servizio mensaResponsabile del servizio mensa

IndicatoriIndicatori modulisticamodulistica

pesopeso

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Obiettivi personale di Obiettivi personale di refezionerefezione

Obiettivo Obiettivo specificospecifico

Accuratezza e miglioramento del servizio Accuratezza e miglioramento del servizio

AzioniAzioni

Risultato atteso Risultato atteso standardstandard

Maggiore soddisfazione dell’ospiteMaggiore soddisfazione dell’ospite

ResponsabilitàResponsabilità coordinatorecoordinatore

IndicatoriIndicatori ModulisticaModulistica

pesopeso

Page 28: ASP Lazzarelli Progetto obiettivo 2014: la qualità totale

Obiettivo servizio pulizieObiettivo servizio pulizieObiettivo Obiettivo specificospecifico

Accuratezza e miglioramento del servizio Accuratezza e miglioramento del servizio

AzioniAzioni

Risultato atteso Risultato atteso standardstandard

Maggiore soddisfazione dell’ospiteMaggiore soddisfazione dell’ospite

ResponsabilitàResponsabilità coordinatorecoordinatore

IndicatoriIndicatori Modulistica di controlloModulistica di controllo

pesopeso

Page 29: ASP Lazzarelli Progetto obiettivo 2014: la qualità totale

Valutazione Valutazione raggiungimento obiettivo raggiungimento obiettivo

assegnatoassegnato La prestazione individuale nel periodo La prestazione individuale nel periodo

di riferimento viene valutata secondo i di riferimento viene valutata secondo i seguenti criteriseguenti criteri

Raggiungimento dell’obiettivo Raggiungimento dell’obiettivo assegnato assegnato punteggio da 0 a 40punteggio da 0 a 40

precisione nella prestazione svolta precisione nella prestazione svolta (accuratezza ed affidabilità (accuratezza ed affidabilità nell’espletazione dei compiti assegnati) nell’espletazione dei compiti assegnati) valutazione da 0 a 15valutazione da 0 a 15

Puntualità nell’espletamento dei Puntualità nell’espletamento dei compiti assegnati (rispetto dei tempi e compiti assegnati (rispetto dei tempi e delle scadenze connesse alla propria delle scadenze connesse alla propria attività attività valutazione da 0 a 15valutazione da 0 a 15

Orientamento all’utenza interna ed Orientamento all’utenza interna ed esterna (capacità di dare risposte esterna (capacità di dare risposte adeguate all’utenza interna ospiti ed adeguate all’utenza interna ospiti ed esterna familiari) esterna familiari) valutazione da 0 a valutazione da 0 a 1515

Predisposizione al lavoro di gruppo Predisposizione al lavoro di gruppo (capacità di interagire con i colleghi (capacità di interagire con i colleghi con spirito di collaborazione, capacità con spirito di collaborazione, capacità di concorrere al raggiungimento degli di concorrere al raggiungimento degli obiettivi del gruppo obiettivi del gruppo valutazione da 0 a valutazione da 0 a 1515

raggiungimento obiettivoassegnato

precisione nella prestazionesvolta

puntualità nell'espletamento deicompiti assegnati

orientamento all'utenza internae esterna

predisposizione al lavoro digruppo

Page 30: ASP Lazzarelli Progetto obiettivo 2014: la qualità totale

La produttività viene La produttività viene riconosciuta in base al riconosciuta in base al punteggio punteggio complessivamente raggiunto complessivamente raggiunto secondo i seguenti criterisecondo i seguenti criteri valutazione da 0 a 25 Prestazione valutazione da 0 a 25 Prestazione non adeguata non da diritto a quote di non adeguata non da diritto a quote di produttivitàproduttività valutazione da 26 a 50 prestazione valutazione da 26 a 50 prestazione solo parzialmente adeguata da diritto al solo parzialmente adeguata da diritto al 50% delle quote di produttività50% delle quote di produttivitàValutazione da 51 a 75 prestazione Valutazione da 51 a 75 prestazione quasi adeguata da diritto al 75% della quasi adeguata da diritto al 75% della quota di produttivitàquota di produttivitàPrestazione adeguata dà diritto al Prestazione adeguata dà diritto al 100% della quota di produttività100% della quota di produttività

valutazione produttività

0-25 0

26-50 50

51-75 75

100 100

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Chi beneficia del Chi beneficia del progetto progetto

Tutte le figure individuate nella struttura Tutte le figure individuate nella struttura organica a prescindere dalla loro organica a prescindere dalla loro collocazione ma che abbiano lavorato nel collocazione ma che abbiano lavorato nel periodo di riferimento per almeno 60 periodo di riferimento per almeno 60 giornigiorni

La quota eventualmente non distribuita La quota eventualmente non distribuita potrà andare ad incrementare la potrà andare ad incrementare la produttività a tutti i dipendenti o potrà produttività a tutti i dipendenti o potrà essere destinata per obiettivi essere destinata per obiettivi intersettoriali ritenuti strategiciintersettoriali ritenuti strategici

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Modalità di erogazioneModalità di erogazione ogni lavoratore dipendente si vede ogni lavoratore dipendente si vede assegnata la stessa quota tenuto conto assegnata la stessa quota tenuto conto della categoria e della posizione della categoria e della posizione economica di appartenenza, del economica di appartenenza, del contratto di assunzione e della contratto di assunzione e della percentuale di assenze e del disagio percentuale di assenze e del disagio della turnistica (ad es. rientri)della turnistica (ad es. rientri)I lavoratori non dipendenti verranno I lavoratori non dipendenti verranno inseriti nella categoria b1inseriti nella categoria b1Il monte complessivo del progetto è di Il monte complessivo del progetto è di € 30.000,00 per un periodo di un anno € 30.000,00 per un periodo di un anno dal 01/09/2014 al 31/08/2015dal 01/09/2014 al 31/08/2015 ad ogni categoria è assegnata la ad ogni categoria è assegnata la quota teorica di produttività indicata quota teorica di produttività indicata nella tabella a lato rivalutata di un nella tabella a lato rivalutata di un peso di circa 1.6 come da tabella peso di circa 1.6 come da tabella allegataallegata

NN catcat €€

77 B1B1 486486

44 B3B3 501501

55 B4B4 516516

55 C1C1 587587

11 D1D1 673673