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ASSOCIAZIONE LECCHESE PER L’AIUTO AI GIOVANI CON DIABETE c/o Sc. Pediatria Ospedale A. Manzoni Via dell’Eremo, 9/11 - Lecco Tel. 389.3490880 - 389.3490881 - 389.3490882 [email protected] www.agdlecco.com 5x1000 C.F. 92018290137 Presenta

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  • AASSSSOOCCIIAAZZIIOONNEE LLEECCCCHHEESSEE PPEERR LL’’AAIIUUTTOO AAII GGIIOOVVAANNII CCOONN DDIIAABBEETTEE

    c/o Sc. Pediatria Ospedale A. Manzoni

    Via dell’Eremo, 9/11 - Lecco

    Tel. 389.3490880 - 389.3490881 - 389.3490882

    [email protected]

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    5x1000 C.F. 92018290137

    Presenta

    mailto:[email protected]://www.agdlecco.com/

  • UN GIOCO PER PERDERSI, RITROVARSI, ASCOLTARE NON SOLO PER BAMBINI

    L’idea che il musicista, di fama internazionale, Ezio Bosso, esprime in “Following a

    bird” credo si adatti benissimo al gioco che vi presentiamo. Spiegando come è nata la canzone egli dice “… allora proprio seguendo quell’uccellino che volava, mi sono perso e mi sono messo a ragionare sull’importanza di perdersi per imparare a seguire. Noi diciamo che perdere è brutto, no, nessuno perde, ma a volte perdere i pregiudizi, perdere le paure, perdere il dolore ci avvicina e ci fa seguire.”

    Penso a come il bambino ami perdersi nel gioco e come questo possa essere di aiuto durante la degenza. L’importanza del perdersi dentro un gioco con fantasia e abilità ritengo sia uno degli obiettivi che Agd Lecco ha posto come base del progetto.

    E’ un gioco dove nessuno perde, ma aiuta a perdere … i pregiudizi, le paure, il dolore e avvicina le persone (bambino, genitori, operatori e volontari).

    Ma non basta perdersi occorre anche ritrovarsi. Ritrovare se stessi, ritrovare serenità, pace, gioia di vita.

    Ogni persona è unica e per poterla aiutare va conosciuta e compresa nella sua unicità attraverso l’ascolto. Occorre ascoltare, ascoltare veramente con amore, attenzione, rispetto. In particolar modo i bambini parlano quando si sentono a loro agio e trovano chi li sa ascoltare con il cuore. Grazie a questo tipo di ascolto l’adulto può capire e intuire a che momento della complessità dell'esistere si trovano quei "giovani candidati all'esperienza della vita". In tal modo anche ogni adulto può soddisfare la domanda che, come genitore o semplice rappresentante di un'età e di un'esperienza già fatta, spesso si pone: cosa sta vivendo e cosa capisce dell'esistenza questo bambino?

    Infine voglio omaggiare, purtroppo solamente con un semplice ringraziamento,

    ma che parte dal più profondo del cuore, tutti coloro che hanno condiviso con Agd Lecco questa sfida.

    L’autorevole dottor Luigi Gargantini, fucina di idee e imput positivi per la stesura e la realizzazione del progetto.

    La dolcissima Dott.ssa Valeria Zerbo, che con il suo garbo e positivo approccio alla vita, ci ha guidati in quest’esperienza facendo emergere da ognuno il meglio di sè.

    La vulcanica Luisa Colombo, davvero un incontro illuminante, creativo e fuori dagli schemi.

    Infine tutti coloro che hanno contribuito, in maniera diversa ma comunque determinante, al raggiungimento di questo obiettivo davvero importante per Agd Lecco: La Fondazione La Provincia di Lecco, la Ditta Cemb, l’Associazione AGIFAR Lecco, il reparto di Pediatria dell’Ospedale Manzoni di Lecco, nelle figure del primario dottor Roberto Bellù e dottoressa Anna Cogliardi. Un grazie anche alle studentesse Amin Samira, Biffi Sabrina, Minuti Sara, Rizza Siria per lo studio grafico.

    Bernardino Secomandi – Presidente Agd Lecco

    STO BENE … GIOCANDO

    Il progetto nasce dalla collaborazione tra le Associazioni AGD LECCO e ABIO LECCO con il reparto di Pediatria dell’Ospedale Manzoni di Lecco diretto dal primario dottor Roberto Bellù e si sviluppa, in sinergia e con il contributo di diversi Amici.

    Si prefigge lo scopo di fornire agli operatori professionali o volontari del reparto di Pediatria un semplice e valido strumento ludico per sostenere il bambino quando è in ospedale.

    Nella confezione trovi:

    20 carte FANTASY

    20+20 carte MEMORY

    1 puzzle da 96 TESSERE Puoi usare questo materiale come piace a te. Puoi giocare da solo o in compagnia di amici o familiari.

    GIOCO 1 – “C’ERA UNA VOLTA …” “C’era una volta …” è un gioco di carte fantasy che rappresentano personaggi e ambienti

    con cui inventare fantastiche storie. Chi sarà il tuo eroe? Un simpatico gattino oppure un coniglietto parlante? Dove lo condurrà l’avventura? Al fresco di un albero o al caldo sole estivo? Preparati ad inventare una storia mai ascoltata prima d’ora. Questa volta l’autore sarai tu !

    Lasciati guidare dalla tua fantasia e dalle tue emozioni.

    Scegli alcune carte; quelle dei personaggi che ti piacciono e ti ispirano di più.

    Decidi tu chi sarà il protagonista, l’antagonista, l’eroe, il tempo e il luogo dove si svolgerà la storia.

    Puoi far parlare fra loro i personaggi come ti pare.

    Infine puoi scrivere la tua fiaba, disegnarla o anche semplicemente raccontarla a chi vuoi. Variante. Sfida all’ultimo personaggio. Ogni volta che un elemento si aggiunge alla storia, il

    giocatore che ha contribuito con la propria carta guadagnerà un punto. Il giocatore che al termine della partita ha più punti, sarà il vincitore.

    GIOCO 2 – MEMORY

    Ora sei pronto per una partita memorabile ?

    Concentrati sui colori e sulle splendide immagini delle carte. Occhio ai dettagli e alla loro posizione sul tavolo !

    Sfida chi vuoi: vincerai se riuscirai a scoprire il numero maggiore di carte.

    GIOCO 3 – PUZZLE Unendo un pezzo dopo l’altro darai forma al quadro rappresentato sul coperchio della scatola. Ecco i tuoi fantastici amici, tutti insieme, vedrai saranno sempre vicini a te !

    BUON DIVERTIMENTO!!!

  • Cos’è Agd Lecco Onlus Nata nel 1994, è un'associazione composta da genitori e ragazzi che si ritrovano per confrontarsi, sostenersi a vicenda e rendere più serena la condizione di vita che si viene a creare in seguito al difficile momento dell'esordio del diabete. Nel tempo l'associazione ha avuto fasi di naturali ricambi generazionali. Oggi conta più di 150 iscritti e mantiene gli stessi primari e fondamentali obiettivi del primo giorno della sua costituzione:

    favorire e promuovere una concreta solidarietà tra e alle famiglie;

    fornire sostegno psicologico informativo e formativo dal momento della diagnosi in poi;

    promuovere la conoscenza del diabete di tipo I, al fine di favorirne la diagnosi precoce e la cura efficace dei giovani che ne sono colpiti;

    sensibilizzare gli organi politici, amministrativi e sanitari al fine di migliorare l'assistenza ai giovani con diabete;

    tenere convegni, riunioni periodiche con la presenza di medici specialisti;

    collaborare con altre associazioni italiane per promuovere e aiutare la ricerca;

    Sensibilizzare, educare e supportare i giovani con diabete sull’importanza e l’utilità di una adeguata attività fisico-sportiva, con particolare attenzione al raggiungimento di un ottimo equilibrio metabolico;

    organizzare attività ludiche, momenti ricreativi e di festa campi scuola per educare i ragazzi ad una corretta autogestione, aiutarli nel cammino di accettazione psicologica e prevenire le complicanze che ne seguono;

    collaborare con il Dipartimento di Pediatria dell'Ospedale Manzoni di Lecco per la soluzione di problematiche relative alla formazione e all'aggiornamento professionale del personale medico ed infermieristico nel campo della diabetologia pediatrica.

    L'associazione non ha scopo di lucro e dal 26 aprile 1996 è iscritta alla sezione Provinciale del Registro Regionale del Volontariato con la qualifica di ONLUS di diritto.

    “Il ricovero di un bambino può essere un evento che sconvolge la vita di una famiglia: le abitudini quotidiane, i ritmi, i rapporti sociali subiscono un brutto arresto. Tutto ciò si ripercuote in misura maggiore sul bambino stesso che si ritrova a vivere in un posto estraneo, con persone sconosciute che gli richiedono compiti nuovi pretendendo una passiva accettazione; i familiari stessi hanno un comportamento nei suoi confronti, diverso dal solito, talvolta anche un po' misterioso.

    Mediante il gioco il bambino recupera la sua normalità, la sua dimensione sana; si

    relaziona con gli altri bambini su un piano noto, non connesso con le malattie di ciascuno; giocare offre la possibilità di trascorrere del tempo insieme, tra familiari, in maniera positiva, durante le visite.

    Se il ricovero è motivato dall'esordio di una malattia cronica (ad esempio il

    diabete mellito), il gioco può essere anche un mezzo educativo che aiuta a superare le paure e ad acquisire le nozioni necessarie per la cura mediante l'utilizzo della fantasia e della creatività. Il gioco contribuisce quindi non solo allo svago in un ambiente ostile, ma anche a far tornare prontamente il bambino alla vita "normale", preparandolo ad affrontare le difficoltà che la malattia comporterà!” Dott. Luigi Gargantini Pediatra-Diabetologo

  • “Penso alla salute come ad un intreccio tra le nostre parti sane, forti e quelle

    fragili o malate. Intendo quindi la capacità di prendersi cura di sé come il sapere tenere

    insieme queste due parti così da non dimenticare nessuna delle due e fare spazio ad

    entrambe. Le tre tipologie di giochi che costituiscono “Sto bene giocando” (puzzle,

    memory, e carte con cui inventare una fiaba) offrono la possibilità di giocare da soli, con

    coetanei o con adulti.

    Attraverso l’attività ludica, i bambini avranno modo di divertirsi, sentire e condividere le proprie emozioni con i compagni di gioco, portando nell’ambiente dell’ospedale un’attività che generalmente è associata ad un ambiente familiare e amico. Le immagini dei giochi, infatti, richiamano sia elementi inerenti la cura (la lumaca infermiera con il termometro e la puntura), sia elementi naturali appartenenti alla vita di tutti i giorni (stelle, luna) proprio perché si vuole ridurre la distanza che c’è tra il mondo che è fuori dall’ospedale e quello interno ad esso. Giocare in ospedale consentirà ai bambini di dare un proprio ritmo alla giornata, così da non lasciar scandire il tempo solo dalle cure quotidiane e dalle visite di parenti e amici. Attraverso l’attività ludica i bambini avranno modo di trascorrere “un tempo quieto” sperimentando la possibilità di costruire nuovi mondi fatti di elementi fantasiosi e reali.” Valeria Zerbo Psicologa-Psicoterapeuta

    Abio (associazione per il bambino in ospedale) è presente su tutto il territorio Nazionale dal 1978 ed è nata a Lecco nel 2006. Con la presenza dei volontari Abio si cerca di donare un sorriso ai bambini ricoverati nel reparto di pediatria, l'ospedale rappresenta per il bambino il distacco dai propri punti di riferimento, dalle abitudini, oltre che il contatto, forse per la prima volta, con la malattia, con il dolore proprio e con quello degli altri. Particolarmente difficile è il momento dell'ingresso in ospedale, dell'impatto con l'ambiente sconosciuto.

    Non basta amare i bambini per essere un buon volontario, chi sceglie questo percorso deve sapere che sono necessarie motivazioni profonde, creatività, capacità di relazione, costanza, serietà e tempo da dedicare a tutti gli impegni che vengono richiesti (turno in reparto, manifestazioni, riunione mensile, corsi di formazione permanente).

    Il Volontario ABIO non è un volontario del tempo libero, bensì una persona

    consapevole che il proprio impegno, unito a quello altrui, costituisce un valore sociale; i volontari, dopo aver partecipato ad un corso di formazione teorico mirato e a 60 ore di tirocinio, se ritenuti idonei diventano volontari effettivi e fanno un turno settimanale di tre ore ciascuno, giocando con i bambini, facendo lavoretti, leggendo libri ecc.

    Gli spazi dedicati alle cure dei bambini devono essere accoglienti, rispondere alle loro esigenze di gioco e di espressione, dare spazio alla fantasia. Un ambiente a misura di bambino valorizza la sua dimensione sana, in un luogo che invece sottolinea quella malata. Per questo, insieme alla presenza dei volontari, l’ambiente a misura di bambino è un aspetto fondamentale per garantire una serena permanenza in ospedale e favorire la guarigione. Negli anni abbiamo realizzato tanti ambienti, camere, sale gioco, spazi comuni, con il contributo di tante persone e diverse aziende.

    Abio è una Onlus che per far fronte a tutte le spese per i corsi di formazione,

    l’acquisto di giochi, arredi e materiale vario, trova sostentamento tramite le donazioni e raccogliendo fondi durante le manifestazioni e, negli ultimi anni, è sempre più conosciuta su tutto il territorio lecchese grazie all’impegno di tutti i volontari e sostenitori.

    ABIO Lecco Onlus

  • “L’iniziativa dell’Associazione Giovani Diabetici di Lecco a favore dei bambini ricoverati presso la Pediatria si inserisce in una linea di tendenza assolutamente fondamentale e vincente che cerca di rendere il ricovero in reparto sempre meno destrutturante rispetto alla vita familiare e personale del bambino e sempre più incentrata sul rispetto e l’integrazione delle esperienze familiari.

    Il box con alcuni strumenti volti a stimolare l’immaginazione e favorire la creazione di storie di alcuni dei più noti e amati animali (il gatto, la coccinella, la libellula…) potrà essere un piccolo, ma significativo passo in avanti verso il tentativo di rendere più “pieno” e utile il tempo della malattia, e di creare più continuità tra la vita familiare e scolare e quella (seppur breve …) vissuta in ospedale.

    Particolare merito va dato all’AGD per essersi impegnata su un progetto che non

    riguarda direttamente l’oggetto dell’associazione, ma che ha una valenza più ampia e generale: ciò a testimonianza di una sensibilità sociale che merita particolare apprezzamento.”

    Dott. Roberto Bellu’ Primario Sc Pediatria Ospedale Manzoni di Lecco

  • “I bambini che stanno attraversando una situazione traumatica, come può essere l’ospedalizzazione, hanno bisogno, per poter elaborare e narrare le esperienze vissute, di avere a disposizione elementi che li aiutino a creare rappresentazioni e storie, per poter esternare ed esprimere il momento che stanno vivendo.

    Da qui, la scelta di utilizzare, per la realizzazione del gioco “STO BENE GIOCANDO”, immagini con una grafica chiara, semplice ed immediata, che trasmettano messaggi positivi, sia per i soggetti raffigurati che per i colori utilizzati. La scelta accurata delle tinte tenui, fresche e solari, le sfumature morbide, l’espressione serena e rassicurante dei personaggi, la tipologia dei protagonisti stessi e gli elementi naturali inseriti, hanno l’obiettivo di offrire al bambino uno strumento ludico, mirato a fornire la possibilità di riconoscere la sua situazione e il proprio stato, identificandosi con i vari personaggi, in modo da acquisire, giocando, la consapevolezza delle proprie emozioni, dei propri sentimenti e del momento che sta attraversando, oltre che a facilitare la ricostruzione dei fatti, attraverso l’invenzione di una fiaba che verrà verbalizzata durante la sua produzione.

    L’utilizzo di questo linguaggio iconografico, che lascia trasparire realtà che sono motivo di sofferenza per i bambini che le vivono, permette ai bambini stessi di trovare un canale attraverso cui metabolizzare, divertendosi, quello che in arteterapia viene definito il “qui e ora” e nello stesso tempo fare in modo che si crei un momento prezioso di condivisione in cui il gioco diviene lo strumento di comunicazione tra il bambino e l’operatore che lo affianca.” Luisa Colombo Arteterapeuta, autrice delle illustrazioni